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Mesopotamia:

la culla delle più antiche civiltà


MESOPOTAMIA: LA CULLA DELLE PIÙ ANTICHE CIVILTÀ

LA MESOPOTAMIA E I SUMERI

La pianura mesopotamica
apparteneva alla regione
della Mezzaluna fertile che
si estendeva dalla valle del
fiume Nilo fino all’attuale
Iran.
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L’ambiente pianeggiante favorì la formazione dei primi


insediamenti neolitici, abitati da popolazioni stanziali che
praticavano l’agricoltura mettendo in atto un’intensa opera di
canalizzazione delle acque e bonifica delle zone paludose.

Civiltà mesopotamiche = Civiltà idrauliche


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I primi abitanti di quest’area furono i sumeri (IV millennio


a.C.). La civiltà sumerica controllò la Mesopotamia
meridionale per oltre duemila anni, realizzando una fitta
rete di canali, argini, dighe, bacini di raccolta e pozzi.

Nacque così l’agricoltura irrigua, che consentiva di:

•espandere le superfici coltivabili;

•aumentare la capacità produttiva dei terreni.


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La disponibilità di risorse idriche e la maggiore produttività


delle coltivazioni permetteva di accumulare un’eccedenza
alimentare. Si realizzarono le condizioni ideali per lo sviluppo
di una civiltà urbana. I nuovi centri che iniziarono a sorgere
in Mesopotamia dal IV millennio a.C. possono essere
considerati a pieno titolo le prime città.

Città mesopotamiche = punto di riferimento politico,


economico e religioso per il territorio circostante
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Una delle caratteristiche principali della nuova società urbana


fu la differenziazione delle attività. Coloro che potevano
lasciare il lavoro nei campi si specializzavano in altre attività:

✔- artigianali (lavorazione dei metalli, produzione di


vasellame e di manufatti in argilla);

✔- commerciali (vendita di prodotti artigianali o di derrate


agricole);

✔- amministrative (gestione degli interessi pubblici).


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LA SOCIETÀ SUMERICA

Le città sumeriche erano vere e proprie città-Stato


indipendenti, regolate al loro interno da una rigida gerarchia
sociale. Alla guida di ogni città c’era un re-sacerdote,
affiancato dalla classe sacerdotale. Al di sotto della classe
sacerdotale si collocavano i funzionari, che coordinavano le
attività di operai, contadini e artigiani.
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Il re-sacerdote:

✔- celebrava i sacrifici in onore degli dèi,

✔- sovrintendeva agli aspetti economici della vita cittadina,

✔- programmava le attività agricole e artigianali e la


realizzazione delle opere pubbliche,

✔- amministrava la giustizia,

✔- risiedeva nel tempio, che era anche il palazzo reale.


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Dal 3000 a.C. comparvero le ziqqurat, in cui si conservavano


le risorse della città e si praticava il culto degli dèi.
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Ai sumeri si deve lo sviluppo delle prime forme di scrittura.

La scrittura
nasce per

Organizzare le funzioni Contabilizzare


amministrative la ricchezza dei beni
accumulati
nel tempio-palazzo
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Intorno al 3500 a.C. i sumeri iniziarono a utilizzare un


sistema basato sui “gettoni di conto”, dischi di argilla posti
sulle porte dei magazzini o sui contenitori delle derrate
alimentari, con impressi dei disegni che ne rappresentavano
schematicamente il contenuto (pittogrammi).

Pittogrammi (scrittura per immagini) = ogni segno


corrisponde a un oggetto o a un personaggio
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Intorno al 3000 a.C. si passò alla scrittura ideografica.

Ideogrammi = a ogni segno corrisponde una parola


e non più una cosa

A partire dal 2600 a.C. circa si giunse a un sistema di segni


detto scrittura cuneiforme, che univa aspetti della scrittura
pittografica ad altri di quella ideografica. Questa scrittura
arrivò a indicare concetti astratti, suoni del parlato, singole
sillabe.
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Nei lavori agricoli i sumeri poterono contare sull’uso di


un’importante innovazione, la ruota.

Furono abili anche nella lavorazione dei metalli e furono i


primi a utilizzare mattoni in argilla essiccati al sole. Infine
i sumeri furono dei precursori nel campo delle
osservazioni astronomiche.
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I sumeri erano politeisti. Gli dèi più venerati erano associati alle
forze della natura:
• - Anu, dio del cielo e re di tutti gli dèi;

• - Enlil, suo figlio, dio del vento e delle tempeste;

• - Ishtar, dea madre, signora della fertilità, che poteva


decidere l’esito di guerre e battaglie.

Accanto a questa sacra triade vi erano altre divinità minori e


demoni che punivano gli uomini per le loro colpe.
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LA MESOPOTAMIA TRA ACCÀDI E BABILONESI

Durante il III millennio il re accentrò su di sé il controllo


economico e sociale, l’amministrazione della giustizia e il
comando dell’esercito.

Alcuni sovrani sumeri mostrarono anche mire


espansionistiche: nel 2375 a.C. Lugalzagesi conquistò Ur
e Unuk e riuscì a riunire sotto di sé tutta la Mesopotamia
meridionale.
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Il regno di Lugalzagesi fu però travolto dagli accàdi che


guidati dal loro re Sargon, a partire dal 2350 a.C. circa,
estesero la loro egemonia sulla Mesopotamia, sulla Siria e
su vasti territori dell’Asia Minore, dando così vita a quello
che può essere considerato il primo impero della storia.

Accàdi: popolazione nomade di lingua semitica che si


stabilì nella regione mesopotamica fin dal 3000 a.C.
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A partire dal 2250 a.C., lo Stato di Akkad (capitale


dell’impero accadico) entrò in crisi. I sumeri ripresero il
controllo della regione, ricostituendo uno Stato territoriale
esteso all’intera Mesopotamia, chiamato Impero di Ur.

2200 a.C. circa: inizia il secondo periodo sumerico


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Dopo circa due secoli a.C.,

gli amorrei conquistarono la


Mesopotamia.

Intorno al 2000 a.C. lungo le


rive dell’Eufrate

fu fondata la città di Babilonia, Amorrei: popolazione nomade


di origine semitica
che divenne capitale del regno.
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Re Hammurabi (1792 a.C.-


1750 a.C.) completò il
processo di riunificazione
della Mesopotamia meridionale,
e riuscì a donare al suo popolo
un periodo di pace, stabilità e
prosperità economica.
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Hammurabi diede al suo popolo un codice di leggi (codice


di Hammurabi) che consente di comprendere com’era
organizzata la società babilonese nel II millennio a.C.

Al vertice vi era il re. La popolazione era divisa in tre classi:

✔classe degli uomini liberi;

✔classe dei semiliberi;

✔classe degli schiavi.


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La legge del codice non era uguale per tutti: la pena


dipendeva infatti dalla classe di appartenenza della
vittima e del colpevole. Il principio giuridico che sta alla
base del codice di Hammurabi è la cosiddetta legge del
taglione.
Legge del taglione: la pena deve consistere nella stessa
offesa che l’uomo giudicato colpevole ha inflitto alla vittima
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LE MIGRAZIONI INDOEUROPEE: GLI HITTITI

Intorno al 2000 a.C. gli hittiti, provenienti dal Caucaso,


penetrarono nell’attuale Turchia e costituirono un regno
basato sulla supremazia militare.

La potenza dell’esercito hittita derivava da due elementi:

✔il cavallo, utilizzato per trainare carri da guerra,

✔il ferro, con il quale forgiavano armi più resistenti.


MESOPOTAMIA: LA CULLA DELLE PIÙ ANTICHE CIVILTÀ/LE MIGRAZIONI INDOEUROPEE: GLI HITTITI

Intorno al 1650 a.C.


circa, il regno hittita
trasferì la propria
capitale a Hattusa, nei
dintorni dell’odierna
Ankara.
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Gli hittiti si spinsero fino al mar Egeo, a nord-ovest, e fino in


Mesopotamia a sud-est. Nel 1595 a.C. saccheggiarono
Babilonia, decretando il crollo del regno babilonese.

Tra il 1370 e il 1342 a.C., sotto la guida di re Shuppiluliuma,


gli hittiti riuscirono a costituire un impero che dalla penisola
anatolica si estendeva fino al Tigri.
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Nel 1275 a.C. la battaglia Qadesh contro gli egizi si concluse


con la cosiddetta pace eterna, che stabiliva un accordo di
alleanza tra i due popoli e definiva le aree di controllo.

Siria > Hittiti


Pace eterna

Egizi > Palestina

La fine della potenza hittita venne decretata con la distruzione


di Hattusa ad opera dei popoli del mare.
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DALL’ESPANSIONE DEGLI ASSIRI ALLA RINASCITA DI BABILONIA

Verso la fine del II millennio le incursioni dei popoli del


mare e il vuoto di potere lasciato dal declino del Regno
hittita crearono le condizioni favorevoli per l’ascesa degli
assiri, che si stanziarono tra la Mesopotamia e l’Anatolia.

Assiri: popolazione di lingua semitica proveniente


dall’estrema regione settentrionale dell’odierno Iraq
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Partendo dalla capitale Assur,


questo popolo di guerrieri riuscì
tra il 932 a.C. e il 612 a.C. ad
assoggettare parte dell’Anatolia,

a espandersi fino alla costa

della Siria, a sottomettere


Babilonia e a occupare, nel VII
secolo a.C., una parte dell’Egitto.
MESOPOTAMIA: LA CULLA DELLE PIÙ ANTICHE CIVILTÀ/DALL’ESPANSIONE DEGLI ASSIRI ALLA RINASCITA DI BABILONIA

Gli assiri fondarono il proprio


potere esclusivamente sulla forza
militare: acquisirono nuove terre,
riscossero tributi e razziarono
bottini di guerra, deportando le
popolazioni ridotte in schiavitù.

Non diedero inoltre al proprio Stato


un efficiente apparato amministrativo e burocratico.
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Durante il regno di Assurbanipal (668 a.C.-626 a.C.),


l’Impero assiro raggiunse il suo massimo splendore dal punto
di vista dell’espansione territoriale, delle arti e della
cultura. Il sovrano assiro trasferì la capitale a Ninive, lungo
le rive del Tigri, a nord di Assur.

Alla morte di Assurbanipal gli assiri crollarono sotto l’attacco


di una coalizione composta da babilonesi e medi (612 a.C.).
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Fu sotto il re babilonese
Nabucodonosor II (604
a.C.-562 a.C.) che la città
di Babilonia e il regno
circostante raggiunsero il
massimo splendore in
quello che fu chiamato
periodo neobabilonese.
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Nabucodonosor II conquistò Siria e Palestina.

Nel 587 a.C. i babilonesi saccheggiarono Gerusalemme


deportarono l’intera popolazione ebraica in Mesopotamia.

Alla morte di Nabucodonosor l’impero si indebolì. Nel 539 a.C.


Ciro il Grande, re dei persiani, si presentò davanti alle porte
della capitale babilonese con il suo esercito e la conquistò
senza incontrare resistenza.

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