Il giallo
Il laboratorio linguistico di quest’anno ha avuto come argomento “il giallo”.
Questa è stata l’occasione per far conoscere ai ragazzi quali caratteristiche deve avere un racconto
giallo, ma soprattutto è servita per introdurre i “testi argomentativi”.
I Fase: La ricerca
Il percorso è partito appoggiandosi a testi narrativi per ragazzi, di breve contenuto e densi di
informazioni basilari per l’argomento.
Successivamente c’è stato il contatto con persone che operano nel settore dell’indagine, due
ispettori di polizia.
In questo modo i ragazzi hanno potuto lavorare con la fantasia e nello stesso tempo hanno
riscontrato che alcune loro scoperte erano convalidate nella pratica quotidiana da ciò che gli
ispettori dicevano.
Comprendere il testo
Obiettivi Conoscere gli elementi narrativi del giallo
Potenziare capacità di scrittura personalizzata
manipolando il testo individualmente e
collettivamente
Uno dei racconti letti ha introdotto i ragazzi nel mondo del giallo parlando di un indiziato
misterioso e chiedendo loro di dargli un volto attraverso la descrizione e di disegnare un suo
“identikit”. Il mistero del lago, tratto da “Un mistero per cinque ragazzi” di M.Ottino, S.Conte
Tramite gli ispettori di polizia siamo venuti a conoscenza dei metodi scientifici usati per
l’elaborazione di una scheda in formativa da utilizzare per un “nuovo, vero” identikit.
Seguendo lo schema di lavoro fornito dai detectives i ragazzi hanno disegnato un identikit di
gruppo che è stato confrontato con il primo.
I ragazzi riuniti in gruppo disegnano un volto piuttosto anonimo dividendo l’immagine in due metà
simmetriche e successivamente in tre strisce orizzontali.
All’interno di ogni gruppo un bambino è il disegnatore ufficiale e gli altri forniscono notizie sui
particolari servendosi della descrizione fatta dopo la lettura del brano.
Al termine il confronto tra i due identikit e riflessione
Questo ha fatto scaturire l’enorme interesse per i detective da parte dei ragazzi ed è stato concordato
un incontro nel quale gli ispettori avrebbero spiegato il loro metodo di indagine.
Con la nuova visita degli ispettori di polizia a scuola, i ragazzi hanno conosciuto i loro metodi
di indagine:
C’ è un metodo, detto
“scientifico”, adottato da C’è anche il metodo
tutti i poliziotti del “intuitivo”che prevede,
mondo. ipotizza. L’investigatore
La prima cosa da fare…… ricostruisce il fatto eliminando
via via…….
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Ampliare il lessico
Entrare in contatto con un linguaggio “specifico”
Obiettivi Utilizzare i nuovi termini in contesti diversi
Attraverso svariate letture e l’incontro con gli ispettori i ragazzi hanno trovato parole
specifiche che appartengono alla narrazione del giallo e alla conduzione di un indagine.
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II Fase: La produzione
Per introdurre questo elemento abbiamo lavorato sul testo d’appoggio “La casa dello zio”
Tratto da “Il treno fantasma” di P.R.Cox, Ed Usborne.
I ragazzi hanno lavorato a gruppi rispondendo a questi quesiti:
1. Sottolinea gli indizi Qual è il mistero che incuriosisce i protagonisti Qual è secondo
te il punto del racconto in cui c’è maggior suspance
2. Cerca il significato di alcune parole e riutilizzale in un altro contesto
3. Inventa una mappa utilizzando le parole chiave trovate nel testo
4. Inventa un enigma che riguarda la figura misteriosa al limitare del bosco e scrivi la
conclusione nella quale svelerai la soluzione del caso.
Dalla lettura e analisi di vari testi i ragazzi hanno capito quali elementi sono necessari per creare
una situazione di “ suspence”
Testi consultabili:
Alcuni brani proponibili sono stati individuati nei testi scolastici per la scuola media, validi per
comprendere la differenza tra il giallo d’enigma e il giallo di suspense.
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Con coraggio lei attraversa quel vicolo stretto e buio, con odori
nauseanti, con sporcizia,frequentato sempre da drogati e alcolisti
Ciaf ciaf, il rumore delle onde che si infrangevano sulla riva, Ssss,Sssss, Sssss, il rumore del
vento che spostava la sabbia…
Qualcuno la segue!! Aumenta ripetutamente il passo, ha una paura
fortissima che gli trapassa il cuore..
L’uomo lo raggiunse e….. dopo una tremenda lotta Ferrari venne assassinato con un pugnale
solo per invidia..
Un Killer spietato era in circolazione, poteva colpire ancora…
L’ultima
III corsa sulla
Fase : Analisi spiaggia
e verifica
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Circolo Didattico di Vinci – a.s. 2004/05
Per far sì che i ragazzi ritrovassero uno dei metodi di indagine tra quelli usati dagli ispettori di
polizia, abbiamo scelto un testo di Agatha Christie tratto da “ L’assassinio di Roger Ackroyd”.
Riflessione linguistica
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IV Fase: L’argomentazione
Premessa
La ricerca dei testi d’appoggio nella letteratura d’autore da proporre agli alunni della scuola
elementare è stata molto laboriosa perché i testi ricercati presentavano varie difficoltà: a livello
strutturale, di comprensione per la lunghezza dei testi o per la disseminazione degli indizi, non
adatti per introdurre l’argomentare.
Il brano tratto dai “Racconti” di Guy de Maupassant, edito da Garzanti, ha così introdotto i
ragazzi all’argomentazione. La vicenda si svolge nella Corte d’Assise, l’imputato sostiene la sua
versione dei fatti , al temine dell’esposizione il giudice emette una sentenza.
Da qui è scaturita l’argomentazione.
Avvio all’argomentazione
I Fase
La fabula e l’intreccio
Il testo si è prestato affinché i ragazzi potessero trovare “l’intreccio”, semplice successione dei fatti
così come si presentano nel testo, e la “fabula”, racconto degli avvenimenti in ordine cronologico.
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Dopo la ricostruzione degli eventi in ordine cronologico i ragazzi sono stati invitati ad esprimere
un loro parere sulla sentenza emessa dal giudice .Il lavoro ha richiesto un’analisi approfondita del
testo alla ricerca delle informazioni necessarie per ricostruire il carattere dei protagonisti e la
vicenda affinché gli alunni potessero formulare un opinione sulla sentenza che il giudice aveva
emesso.
Stesura di un breve testo argomentativo collettivo dove sono risultati evidenti il problema, la
tesi formulata dagli alunni , contraria a quella del giudice, argomenti a sostegno; antitesi ( il
capo d’accusa) e confutazione. Conclusione
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Circolo Didattico di Vinci – a.s. 2004/05 Classe 5a della Scuola Primaria
Febbre o veleno?
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II fase :
Fornire ai ragazzi notizie che “ insinuano dubbi sui rapporti” esistenti fra
Francesco I e Ferdinando Dei Medici, tra Bianca e suo cognato.
Obiettivi
• Comprendere il testo e ricercare notizie su:
• I rapporti tra Ferdinando e Francesco
• I motivi del disaccordo
• Chi sarebbe salito al trono alla morte di Francesco , cioè individuare un
possibile Movente esterno alla coppia.
• Comportamento di Bianca nell’appianare i rapporti tra i due fratelli
Accordo o disaccordo?
La coppia granducale si trovava dai primi di ottobre del 1582 nella villa di Poggio
a Caiano,con tutta la corte.
Era presente anche l’erede presuntivo del granducato cardinale Ferdinando de’
Medici, con cui Francesco era stato lungamente in disaccordo, anche a motivo di
Bianca, che il porporato non poteva soffrire.
La donna si era adoperata a riconciliarli cercando in ogni modo che
riannodassero i rapporti epistolari e le visite.La cosa era doppiamente necessaria
in quanto il figlio del primo matrimonio di Francesco con Giovanna d’Austria era
morto e Francesco non aveva eredi; in caso di morte di Francesco il trono di
Toscana sarebbe passato a Ferdinando.
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III fase:
Fornire notizie “ storiche” precise sul fatto e sull’epilogo.
Obiettivi
• Comprendere il testo: ricercare i fatti specifici che si sono susseguiti.
Il fatto
Il cardinale dunque arrivò a Firenze accolto con grandi feste; poi tutti
si trasferirono nella villa del Poggio.
L’Epilogo
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Lavoro di gruppo
Premessa
Il lavoro svolto di seguito è stato realizzato in gruppi per dar modo a tutti i ragazzi di
seguire e di interessarsi al lavoro in maniera soddisfacente.
Lo sviluppo successivo prende origine dalla leggenda polare pubblicata sul sito internet
Nel corso del lavoro sono state fornite informazioni sui connettivi poiché il testo
argomentativo si avvale dell’uso di queste parti del discorso in maniera determinante.
Sull’argomento sono state date varie schede di esercitazione da usare sia
contestualmente che non.
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La leggenda popolare
Prima versione
Obiettivi
• Comprendere il testo
• Individuare le cause di morte
• Formulazione di ipotesi su chi può avere una causa valida per uccidere
Francesco e Bianca
• Formulazione di una tesi e argomenti a sostegno.
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La leggenda popolare
Seconda versione
Scegli la risposta e dopo aver pensato per quale motivo Bianca voleva uccidere uno dei due
(Movente) fai le tue argomentazioni.
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La leggenda polare
Terza versione
La signora una mattina fece una torta con le sue proprie mani, e vi messe dentro un
potentissimo veleno.
Il cardinale che già aveva questo sospetto, teneva in dito un anello. la cui pietra era
di tal virtù che quando comparivano in tavola vivande avvelenate si mutava di
di
colore: onde (perciò) egli ad ogni vivanda che compariva in tavola rimirava la pietra
del detto anello.
Alla fine della mensa venne una quantità di confetture e fra le altre la torta
avvelenata della signora Bianca.
Il cardinale osservò la pietra e la vide turbata; riconobbe il tradimento che gli era
stato preparato.
Scegli e argomenta
In questa stesura una delle possibili vittime scopre l’inganno ordito da Bianca.
Obiettivi:
• Comprendere il testo
• Formulare ipotesi sui possibili avvelenatori
• Portare argomenti a sostegno
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La leggenda popolare
Avvenne una volta fra l’altro, che venendo a Firenze il cardinale Ferdinando
dei Medici ci ebbero occasione (Francesco e la moglie) di conversare e
mangiare insieme.
La signora una mattina fece una torta con le sue proprie mani, e vi messe
dentro un potentissimo veleno.
Il cardinale che già aveva questo sospetto, teneva in dito un anello. la cui pietra era di
tal virtù che quando comparivano in tavola vivande avvelenate si mutava di colore:
onde (perciò) egli ad ogni vivanda che compariva in tavola rimirava la pietra del detto
anello.
Alla fine della mensa venne una quantità di confetture e fra le altre la torta
avvelenata della signora Bianca.
Il cardinale osservò la pietra e la vide turbata; riconobbe il tradimento che
gli era stato preparato sospettò che anche il fratello ne fosse consapevole;
onde stette sempre sugli avvisi, discorrendo al suo solito con ogni affabilità
e mostrando di non essersene accorto.
Finalmente il granduca dopo aver detto al fratello che facesse piacere alla
signora Bianca, col pigliare una fetta di torta, poiché il cardinale si tratteneva,
disse: “Nessuno vuole essere il primo? Sarò io” e ne prese un pezzo e lo
mangiò.
tradimento, risoluta,vedendo il granduca avvelenato,ne prese anche ella e la mangiò;
L’inesperta signora non volendo rivelare, presente il marito e il cardinale, il volle
esser compagna al marito nella fatale tragedia di morte, piuttosto che
sopravvivere dopo aver rivelato il tradimento preparato per il cardinale
Il Granduca innocente del fatto, seguitava i suoi discorsi, quando di lì a poco
cominciarono ambedue a sentire nella pancia intensi dolori, e a ritirarsi nei
loro appartamenti, andando sopra il letto e attendendo i medici e i loro
rimedi che il cardinale aveva dato loro ad intendere che stavano arrivando.
Ma non comparve nessuno; anzi per espresso comando del cardinale, pena la
vita, volle che nessuno, chiunque fosse, si accostasse all’appartamento degli
sventurati principi.
Ed egli medesimo con due pistole in mano,ne faceva diligenza e guardia. Gli
infelici poterono chiedere aiuto quanto volevano, Ma quello che glieli poteva
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dare era quello che con crudeltà gliene privava, e convenne agli infelici
principi terminare così miseramente la loro vita, in quella crudele maniera: il
cardinale fece dare ai defunti onorevole sepoltura e sparse voce che non ci
fosse stato rimedio alcuno per quel veleno, essendo stato potentissimo e in
molta quantità”
In questa leggenda scaturita dalla voce popolare Ferdinando dei Medici appare
crudele per vari motivi e Bianca invece, colpevole, muore insieme a suo marito, forse
perché si pente del suo gesto o perché aveva fallito.
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la verità storica
La verità Storica
La morte di Francesco e Bianca si deve attribuire
alle febbri malariche contratte nelle paludi
dell’Ombrone. Alle febbri si aggiunse una
fortissima indigestione provocata dalle grandi
quantità di funghi mangiati dal Granduca; in Bianca
invece il male ebbe facilmente ragione di un
organismo indebolito dall’abuso del bere e dall’uso
di strane sostanze forse piuttosto venefiche che lei
soleva ingerire sperando di vincere la sterilità che
l’affliggeva:
IL Dubbio
A Francesco de’ Medici successe il cardinale
Ferdinando: egli non era vissuto in buoni rapporti
con il fratello e nutriva tanto odio contro la cognata
che, appena salito al trono, proibì che il cadavere di
Bianca fosse sepolto nelle tombe Medicee e fece
atterrare lo stemma della sua casa in cui era stato
accoppiato quello dei Cappello
Obiettivi
• Comprendere il testo
• Esplicitare i dubbi rimasti ancora oggi sulla morte dei Granduchi
• Quali domande restano ancora senza risposta
• Argomentare
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La verifica
In seguito a tutto il lavoro svolto sia sull’argomentare che sull’uso dei connettivi viene
chiesto ai ragazzi di scrivere in gruppo una storia che parte da un incipit comune ma
si diversifica secondo un connettivo usato.
Leggi l’inizio della storia e poi scegli il percorso- storia che preferisci;
Inventa una storia nuova prendendo spunto da quello che trovi scritto nei riquadri continua
allacciandoti all’INCIPIT con il connettivo dato e poi arricchisci la storia di particolari ed
emozioni, nuovi fatti successivamente crea la conclusione.
Ottobre in villa
“ Gelosia e potere”
Vuol uccidere il
marito, Francesco I
Ma………….
Sebbene…..
infatti ……………….
Altri connettivi possono esserti utili durante lo svolgimento della storia, eccone alcuni:
perciò, tuttavia, affinché, inoltre, in conclusione, infine
Questo ci ha permesso di verificare le conoscenze acquisite sia dal punto di vista
storico che linguistico, è stata l’occasione inoltre perché i ragazzi proponessero “il
loro giallo” con tanto di colpevole, movente, indizi, occultamento di prove, suspense e
colpi di scena .
Bravi ragazzi!
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