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Dopo le guerre persiane

Le due città che più si sentono responsabili della grande vittoria della
Grecia sono Sparta e Atene.
Le conseguenze della guerra vengono gestite in modo diverso dalle due
città

Sparta tende a chiudersi e a Atene approfitta della sua


conservare gli equilibri: nuova posizione per
vince la politica rafforzarsi: creazione della
conservatrice degli efori, lega di Delo.
paura di una insurrezione di
iloti.
La lega di Delo
Il predominio "non ufficiale" di Atene

Atene NON esercita formalmente una posizione di comando: la lega è governata da un


consiglio in cui tutte le città hanno diritto di voto e partecipano democraticamente alle
decisioni.
Tuttavia l'esecuzione delle decisioni prese dall'assemblea della lega è affidata ad Atene in
quanto città più autorevole.

Atene di fatto si pone a capo della coalizione e gli alleati possono contribuire in due modi:
fornendo truppe
pagando un tributo (phoros): questa seconda modalità dava grandissimo potere ad Atene
perché le città delegavano le decisioni sull'amministrazione militare ad Atene.
La politica interna ad Atene

Negli anni dopo le guerre persiane ad Atene si ricostruiscono in particolare le strutture difensive:
Lunghe mura.

In politica interna si dividono due fazione:


fazione moderata che vuole la pace con le altre poleis
fazione radicale che porta avanti una politica di espansione

Inizialmente prevale la fazione moderata di Aristide e Temistocle verrà ostracizzato (T. andrà in
Persia). In questa fase i rapporti tra Atene e Sparta si mostrano pacifici.

Nel 464 a.C. Sparta si trova a fronteggiare una rivolta di iloti, chiedono aiuto ad Atene che manda un
contingente. Gli Spartani tuttavia rispedirono indietro i soldati perché il loro mantenimento stava
diventando troppo costoso. I radicali colgono l'occasione per prendere il sopravvento e ostracizzano il
capo Cimone.
La figura di Pericle
Aristocratico della famiglia degli
Chi è?
Alcmeonidi (la stessa di Clistene)

Diventa capo della fazione popolare


Quando sale al potere?
ad Atene nel 460 a.C.

Il suo operato mira a rafforzare il


potere del popolo e il suo peso


Cosa fa?
all'interno della vita della città.

Alcuni provvedimenti importanti


Concentrazione dei principali poteri nelle mani dell'ecclesìa (assemblea


popolare), mentre i poteri dell'areopago (organo aristocratico) sono limitati al
giudizi dei delitti di sangue.
Indennità per la partecipazione all'assemblea o al tribunale popolare come
giudice.
Sorteggio delle magistrature (tranne quelle militari e finanziarie)
Limitazione della cittadinanza (451 a.C.)
Atene e la maturità della democrazia

All'interno della città di Atene tutti i cittadini sono spinti a partecipare attivamente alla vita
politica tramite le assemblee e i tribunali. Tutti avevano pari diritto di parola (isegoria) e
pari diritti giuridici (isonomia). Molti aristocratici si mostrarono ostili a questa forma di
democrazia radicale perché dava molto potere al popolo, spesso ignorante e facilmente
indirizzabile.

La creazione dell'impero ateniese

Il sistema democratico promosso da Pericle necessitava di ingenti risorse finanziarie


(necessità di pagare l'indennità giornaliera). Inoltre, per ricostruire la città dopo la
devastazione delle guerre persiane e dare lavoro Pericle promosse la costruzione di grandi
monumenti.
Nel 454 a.C., per garantirsi il denaro necessario Pericle fa spostare il tesoro della lega da Delo
ad Atene. Questo atto causò diverse ribellioni che furono messe a tacere con durezza.
Politica estera
Negli anni successivi alle guerre persiane si verificano leggeri scontri con la Persia (Atene
aiuterà una ribellione in Egitto contro la Persia). Nel 449 viene stipulato un trattato di pace
(Pace di Callia).

Nel 446/5 viene stipulata una pace trentennale con Sparta, in cui vengono sancite le
rispettive aree di influenza: Atene controlla il mare Egeo, Sparta il continente.

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