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Le due città che più si sentono responsabili della grande vittoria della
Grecia sono Sparta e Atene.
Le conseguenze della guerra vengono gestite in modo diverso dalle due
città
Atene di fatto si pone a capo della coalizione e gli alleati possono contribuire in due modi:
fornendo truppe
pagando un tributo (phoros): questa seconda modalità dava grandissimo potere ad Atene
perché le città delegavano le decisioni sull'amministrazione militare ad Atene.
La politica interna ad Atene
Negli anni dopo le guerre persiane ad Atene si ricostruiscono in particolare le strutture difensive:
Lunghe mura.
Inizialmente prevale la fazione moderata di Aristide e Temistocle verrà ostracizzato (T. andrà in
Persia). In questa fase i rapporti tra Atene e Sparta si mostrano pacifici.
Nel 464 a.C. Sparta si trova a fronteggiare una rivolta di iloti, chiedono aiuto ad Atene che manda un
contingente. Gli Spartani tuttavia rispedirono indietro i soldati perché il loro mantenimento stava
diventando troppo costoso. I radicali colgono l'occasione per prendere il sopravvento e ostracizzano il
capo Cimone.
La figura di Pericle
Aristocratico della famiglia degli
Chi è?
Alcmeonidi (la stessa di Clistene)
All'interno della città di Atene tutti i cittadini sono spinti a partecipare attivamente alla vita
politica tramite le assemblee e i tribunali. Tutti avevano pari diritto di parola (isegoria) e
pari diritti giuridici (isonomia). Molti aristocratici si mostrarono ostili a questa forma di
democrazia radicale perché dava molto potere al popolo, spesso ignorante e facilmente
indirizzabile.
Nel 446/5 viene stipulata una pace trentennale con Sparta, in cui vengono sancite le
rispettive aree di influenza: Atene controlla il mare Egeo, Sparta il continente.