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LA GUERRA DEL PELOPONNESO

1. POSIZIONAMENTO NELLA PROGRAMMAZIONE


La seguente progettazione è pensata come parte di un’UDA sulla storia greca, da sviluppare nel corso
della prima parte dell’anno scolastico
2. CLASSE: I Istituto Tecnico
Buone competenze ed abilità espressivo-comunicative. Un cospicuo gruppo di studenti si impegna
con serietà, manifestando una forte motivazione al profitto. Nella classe è presente un alunno BES,
alunno con funzionamento cognitivo limite, per il quale il CDC ha redatto un apposito PDP (LEGGE
170/2010)

MISURE DISPENSATIVE E COMPENSATIVE:


• Uso di mappe per orientarsi tra i concetti
• Riduzione quantitativa della consegna /tempi più lunghi per lo svolgimento della prova
• Uso di prove strutturate con risposte a scelta multipla
• Registrazione della lezione
• Verifiche orali con domande che orientino il candidato nelle risposte
• Strategie di peer tutoring

3. CONTENUTI SIGNIFICATIVI
Al termine della seconda guerra persiana, battaglia di Micàle (480-79), combattuta da Ateniesi
(guidati da Temistocle) e da Spartani (guidati dal re Leonida che alle Termopili aveva fermato i
persiani e da Pausania, vincitore nella battaglia di Platea) i persiani vennero sconfitti e si aprì per
la Grecia una nuova epoca gloriosa.
Dopo la seconda guerra persiana, ad Atene il dibattito vide scontrarsi la fazione dei democratici e la
fazione degli oligarchici. I democratici campeggianti da Temistocle prevedevano che Sparta sarebbe
entrata prima o poi in conflitto con Atene della quale disprezzava pubblicamente i modi di vivere. La
fazione degli oligarchici, invece, traumatizzata dalla guerra persiana, sosteneva la necessità di
potenziare l'esercito oplitico e di rafforzare l'alleanza con Sparta. Per un certo periodo, Temistocle,
attraverso l'ostracismo, venne mandato in esilio e successivamente venne fatto uccidere. Nel 460 il
potere passò nuovamente nelle mani dei democratici che elessero come stratega Pericle.
A Sparta, intanto, anche Pausania venne fatto uccidere.
Pericle rimase al potere fino al 429, poiché i cittadini lo elessero quasi continuativamente stratego.
Egli ricostruì l'Acropoli, distrutta e incendiata dai persiani e volle che fosse dominata dal Partenone,
il tempio di Atena. Dotò poi l'Acropoli delle Lunghe mura. La sua età fu anche caratterizzata dal
trionfo del teatro; importanti autori come Eschilo, Sofocle, Euripide, e Aristofane vissero in questo
periodo storico. Erodoto diede il via alla narrazione storica attraverso il suo libro sulle guerre persiane.
Pericle, inoltre, diede una svolta al concetto di democrazia introducendo una sorta di Stato sociale,
che gli permise di avere il pieno appoggio del popolo e di sconfiggere gli oligarchici. Nel suo
programma politico diede ai teti la possibilità di partecipare alla politica grazie allo sforzo dimostrato
durante la guerra le guerre persiane, eventi nei quali i tetti si erano resi disponibili come rematori,
compiendo anche manovre difficilissime, e, spesso, morendo per la patria. Rese possibile ai teti la
partecipazione politica introducendo un'indennità che venisse versata ai cittadini che dedicavano il
loro tempo al servizio nella polis rinunciando ai guadagni di giornate di lavoro. L'indennità fu
stanziata per i giurati dei tribunali, per i membri della bulé e per alcune categorie di magistrati minori.
Le due super potenze, Atene e Sparta, si misero a capo rispettivamente della Lega di Delo, la prima,
e della Lega del Peloponneso, la seconda e le amministrarono con autorevolezza, detenendo di fatto
l’egemonia su quelle che erano nate originariamente come alleanze difensive. Ogni Lega aveva un
suo tesoro, amministrato da delegati solo ateniesi, nel caso di quella di Delo, e solo spartiati, nel caso
di quella del Peloponneso. La Lega di Delo divenne presto l'impero dominato da Atene che si era
anche appropriata del tesoro della Lega, utilizzandolo per abbellire la città di marmi e di opere d'arte.
Anche Sparta aveva trasformato La Lega del Peloponneso in suo completo dominio.
La Grecia si ritrovava divisa tra due grandi imperi l'impero dominato da Atene e quello dominato da
Sparta, la prima eh forte sui mari, la seconda sulla terra.
Nel 431 a.C. scoppiò la guerra. Atene mirava a sfiancare il nemico via mare, mentre Sparta mirava,
al contrario, a sfiancarla via terra. Pericle chiese alla popolazione ateniese di lasciare la città e di
rifugiarsi in fortificazioni poste nella campagna attorno alla città, lasciando che gli opliti spartiati
devastassero l’Attica. La sua idea era di sfiancare gli spartani, non attrezzati, secondo lui, per far
giungere rifornimenti alimentari dall'esterno, opponendo loro la resistenza dei cittadini ateniesi che
potevano essere invece regolarmente riforniti e approvvigionati via mare. Purtroppo, nel 430 a.C.
Atene fu colpita da un'epidemia di tifo o vaiolo, passata alla storia come peste di Atene. Pericle morì
nel 429 a.C. I suoi successori aumentarono il tributo dei membri della Lega, provocando ovunque
ribellioni. Visto il dilagare delle violenze e delle guerriglie, si concluse nel 421 a.C. con la pace di
Nicia la prima fase della guerra.
Nel 418 a.C. il conflitto riprese. Se nella prima fase di guerra erano stati coinvolte la Grecia
continentale e le isole dell'Egeo, nella seconda fase vennero coinvolti anche l'impero persiano e le
colonie greche d'occidente. Diventò una sorta di guerra mondiale.
Ad Atene nel 415 a.C. Alcibiade (di cui Pericle era stato tutore) propose di conquistare la Sicilia e
assorbirla all'interno della propria sfera di influenza. L'assemblea approvò la proposta e partì una
spedizione affidata allo stesso Alcibiade e ad altri due strateghi. Alcibiade fu improvvisamente
accusato di sacrilegio, e provvisoriamente esonerato dai comandi. Egli fuggì a Sparta e offrì alla
nemica giurata di Atene i consigli necessari per battere la rivale.

Egli suggerì di intervenire immediatamente in Sicilia, rivelando le enormi debolezze della spedizione
ateniese e dei suoi comandanti. Così, mentre gli ateniesi assediavano Siracusa, una piccola flotta
spartana piombo alle loro spalle e distrusse la flotta ateniese. A fianco degli spartani intervennero poi
anche i persiani, che diedero a Sparta una valanga di denaro poiché potesse rafforzare la sua flotta e
inviarono triremi Fenice in aiuto di quelle spartane. Nel 405 a.C. la flotta ateniese cadde in mano ai
nemici, mentre Atene si arrese punto nel 404 a.C. I vincitori dibatterono se distruggere Atene o se
conservarla i tebani Ehi corinzi votarono per raderla al suolo, ma gli spartani si opposero.

1. OBIETTIVI
Conoscenze Abilità Competenze chiave
Competenze di
cittadinanza
la civiltà greca Collocare gli eventi Comunicazione nella progettare
storici affrontati nella madrelingua
giusta successione
cronologica e nelle
aree geografiche di
riferimento.

Lessico di base della Comprendere i nessi Competenza digitale Comunicare


storiografia causa effetto

Comp. Sociale e civica Collaborare e


partecipare
Individuare relazioni e
collegamenti

2. FASI
FASE 0 – introduzione frontale all’argomento + finalità da raggiungere in riferimento alle
competenze europee
FASE 1 – ATTIVAZIONE DELLE CONOSCENZE PREGRESSE (1h)
Peer to peer con test a diagnostico a risposte chiuse per recuperare le conoscenze pregresse.
Attraverso l’uso della LIM, mostrare ai discenti una foto del Partenone e con l’app geacron mostrare
la cartina del mondo nel 479 a.C. Elicitare così le loro conoscenze pregresse.
FASE 2 – LEZIONE FRONTALE (1h)
Il docente spiega che dopo le guerre persiane, si formarono due leghe in Grecia, quella di Delo e
quella del Peloponneso alla cui guida si posero rispettivamente Atene e Sparta. Ad Atene diventò
stratego (democratico) Pericle nel 460 e rimane al potere fino al 429, anno della sua morte. I cittadini
lo elessero stratego continuativamente. Pericle fece ricostruire l’Acropoli, con il Partenone, le Lunghe
Mura e con lui il teatro visse un’epoca floridissima.
Vissero e scrissero in questo periodo importanti autori come Eschilo, Aristofane, Sofocle ed Euripide.
Pericle fece riforme importanti, ammise i teti alla partecipazione politica prevedendo un’indennità
per coloro che si occupavano di politica. Inoltre, per abbellire Atene, fece di Atene il “tesoro” della
Lega, creando un vero e proprio impero dominato da Atene poiché le polis che si ribellavano venivano
attaccate e rase al suolo. Pericle era della fazione dei democratici che sostenevano che Atene avrebbe
dovuto rendersi sempre più forte via mare per fronteggiare Sparta. Anche Sparta si comportò, con la
sua Lega, come Atene con quella di Delo: si appropriò del “tesoro” della Lega e si pose a guida delle
alleanze giocando il ruolo di leader autoritario.
Nel 431 a.C. scoppiò la guerra del Peloponneso. Nella prima fase, Pericle chiese ai cittadini ateniesi
di abbandonare la città e di rifugiarsi in fortificazioni nelle campagne, lasciando che gli eserciti nemici
devastassero l’Attica. Questo perché era convinto che gli spartani dopo un po’ non avrebbero più retto
a causa di mancanza di rifornimenti, mentre gli ateniesi, che venivano approvvigionati costantemente
via mare, potevano opporre una resistenza di più lunga durata. Purtroppo, nel 429 a.C. scoppiò
un’epidemia che falcidiò la popolazione rinchiusa nelle fortificazioni e lo stesso Pericle trovò la
morte. I suoi successori chiesero alle poleis della lega di versare ancor più tributi, questo portò a
ribellioni quasi ovunque e a massacri e violenze. Si concluse una prima pace nel 429 a.C., la pace di
Nicia.
Le ostilità ripresero nel 418 a.C. Ad Atene, Alcibiade (di cui Pericle era stato tutore) propose
all’Assemblea di invadere la Sicilia e di portarla sotto la propria sfera di influenza. L’Assemblea
accettò, partì la missione, ma appena prima di partire venne accusato di sacrilegio e una volta arrivato
in Sicilia gli si intimò di rientrare. Lui fuggì a Sparta e rivelò agli spartiati tutti i punti di debolezza
degli Ateniesi. Così gli spartiati si recarono in Sicilia e trovarono la flotta ateniese che stava
invadendo Siracusa. Li colsero di sorpresa e annientarono la flotta. I Persiani, nel frattempo, avevano
cominciato a finanziare Sparta con molti soldi e nel 405 la flotta ateniese venne definitivamente
annientata e Atene assediata e decimata. Atene si arrese e nel 404 venne firmata la pace.
FASE 3 – ATTIVITÀ (3h)
Cooperative learning: il docente divide la classe in gruppi composta da alunni ad abilità differenziate
e assegna agli alunni un brano di Tucidide che descrive la figura di Alcibiade.
Gli studenti devono comprenderlo ed analizzarlo attraverso domande a risposta aperta.
Successivamente viene divisa la classe in due schieramenti. Alcibiade e i suoi sostenitori da una parte,
e gli ateniesi accusatori dall’altra. Il gruppo A deve preparare la difesa di Alcibiade, il gruppo B deve
preparare l’accusa. In un role playing si simula un tribunale in cui i due schieramenti si combattono
verbalmente.
Il docente assegna poi come compito a casa la redazione di mappe concettuali che mettano in luce i
nessi causa effetto della guerra del Peloponneso.
FASE 4 – RESTITUZIONE
In questa fase si corregge il compito assegnato per casa.
L’insegnante sintetizza (con mappe concettuali o schemi) usando la LIM i punti significativi emersi,
indica gli approfondimenti e gli sviluppi. Gli alunni ascoltano l’insegnante e correggono e
sistematizzano le proprie mappe
Successivamente, un role playing si simula un tribunale in cui i due schieramenti si combattono
verbalmente.
FASE 5 – VERIFICA E VALUTAZIONE
Verifica iniziale delle preconoscenze, diagnostica. Test con domande a risposta chiusa
Valutazione:
3. Formativa di processo: in itinere con griglia di osservazione sistematica incentrata
sugli obiettivi delle competenze chiave;
4. Prova strutturata al termine dell’UDA: domande a risposta aperta.
5. Questionario per raccogliere il punto di vista degli alunni.

2. IL SETTING- AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

Aula si presenta come “aula aumentata” dalla presenza delle tecnologie digitali. Sono a disposizione
la LIM, un PC e la connessione internet, sebbene la versione del Sistema Operativo del PC e la
velocità di connessione non garantiscano un collegamento stabile ad internet. Il docente incoraggia il
gruppo classe ad utilizzare anche i propri dispositivi tecnologici per la didattica (BYOD)

3. METODOLOGIE e TECNOLOGIE
Brainstorming, peer to peer, cooperative learning, role playing.
Geacron, Lim.

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