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LE GUERRE PERSIANE

PRIMA GUERRA PERSIANA SECONDA GUERRA


PERSIANA
Epoca 499 a.C.-490 a.C. 480 a.C.-479 a.C.
Protagonisti Grecia - Impero Persiano Grecia – Impero Persiano
Causa Economiche e commerciali Economiche e commerciali
Evento che scatena la Mileto si ribella al dominio Il re Serse mandò una
guerra dell’impero persiano per esercito per punire Atene
salvaguardare il loro ideale che aveva appoggiato una
di libertà ribellione all’impero
persiano
Azione controffensiva Dario I fece radere al suolo 300 spartani cercano di
Mileto e mosse un grande bloccare l’avanzata persiana
esercito contro Atene verso Atene
Sviluppi della guerra Miliziade, condottiero I greci capiscono che non si
greco, combatte contro i può vincere combattendo a
persiani nella pianura di terra e quindi decidono di
Maratona combattere in mare
Fase conclusiva ed esiti L’esercito di Atene vinse Grazie alle trireme i Greci
contro quello dei persiani vincono la guerra e a Platea
spartani e ateniesi
sconfissero del tutto i
persiani
Conseguenze Atene mostra la sua Atene diventa la città
potenza predominate sulle altre
poleis
Significato simbolico La volontà e la convinzione La volontà e la convinzione
di lottare per un ideale di lottare per un ideale
furono più forti di qualsiasi furono più forti di qualsiasi
difficoltà difficoltà
Scrivi un testo in cui spieghi, in modo dettagliato, gli armamenti in
dotazione agli spartani e ai persiani e quali vantaggi o difetti avevano
questi strumenti di difesa o di offesa.

Iniziamo con in greci: Gli Opliti erano chiamati così per il loro scudo, chiamato
Oplon, era un disco di legno convesso di bronzo dal diametro di circa 90 cm con il
peso di oltre 9 chili. Questo scudo aveva un impugnatura particolare, esso si impose
nel VI secolo a.C. e rivoluzionò le tecniche di combattimento, prima gli scudi
avevano una singola impugnatura centrale, invece, nell’Oplon l’impugnatura era
spostata verso sinistra e al centro vi era una fascia di cuoio per infilarci il braccio,
così lo scudo veniva tenuto dal braccio e i guerrieri facevano meno fatica. Gli
spartani si facevano dipingere un immagine sullo scudo. Gli opliti avevano in
dotazione l’elmo corinzio per proteggersi dalle frecce, questo elmo in Grecia si
diffuse nel VII secolo a.C. Esso era formato da un unico pezzo di bronzo che
garantiva un ottima protezione per la testa, però aveva un difetto pesava oltre 4,5
chili ed una volta indossato era difficile vedere e sentire cosa succedeva. La maggior
parte degli elmi era decorata da un cimiero di chino di un cavallo, i guerrieri spartani
come Leonida portavano elmi con il pennacchio fissato trasversalmente. In alcune
fonti di alcuni studiosi si dice che gli spartani combattevano con armature di bronzo,
sembra però che molti opliti avesse una corazza anatomica molto resistente, esse
erano robuste perché erano costruite da diversi strati di lino spessi 0,5 cm e
rinforzate da scagli di bronzo sul petto legate tramite cinghie di cuoio. La lancia degli
opliti era lunga tra i 2 e i 3 metri, era un asta di legno dal diametro di 5 cm pesava da
900 g a 2 chili. La punta della lancia era metallica, anche l’estremità aveva una punta
in metallo che serviva per bilanciare l’arma. Infine c’era lo Xiphos, una spada di
ferro a doppio taglio lunga dai 60 ai 90 cm, essa veniva usata quando si perdeva la
lancia o quando si rompeva lo schieramento a falange.

I persiani avevano moltissimi arcieri muniti di un arco di legno di palma da dattero


un materiale economico che riduceva la potenza del tiro. I persiani erano molto
vulnerabili, molti non avevano corazze, avevano delle tuniche di maglia e i loro scudi
erano di vimini.

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