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Scandalo delle erme

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Lo scandalo delle erme (o mutilazione delle erme o scandalo degli ermocopidi) fu un


evento che si verifico ad Atene intorno al 415 a.C., durante la guerra del Peloponneso (431-404
a.C.).
Fu inviato un corpo di spedizione in Sicilia ma il giorno prima accadde che furono mutilate le
erme, (teste scolpite su pilastrini quadrangolari) e per la spedizione erano stati scelti i
comandanti Alcibiade Nicia e Lamaco.
Le fonti principali che trattarono di questo evento sono la Guerra del Peloponneso di Tucidite
, e la Vita di Alcibiade di Plutarco.
Tucidide
Secondo il racconto di Tucidide la mutilazione delle erme avvenne la notte prima della partenza
della spedizione in Sicilia.
Lavvenimento fu considerato grave poiche sfidava sia la religione ufficiale sia come presagio
negativo per la spedizione.
Alcuni rappresentanti del popolo (meteci e schiavi) accusarono Alcibiade di tale grave evento
insinuando che in realta lui volesse abbattere la democrazia; cio in realta e quanto
sostenevano gli oppositori politici di Alcibiade.
I suoi oppositori riuscirono ad ottenere che partisse al comando della spedizione, per poi essere
giudicato al suo ritorno.
La spedizione part comandata da Alcibiade, Nicia e Lamaco.
Durante lassenza di Alcibiade ad Atene i suoi oppositori avevano incarcerato cittadini onesti.
Infine Alcibiade fu condannato dal popolo che, volendo processarlo e condannarlo a morte,
mand in Sicilia la Salaminia affinch riportasse ad Atene lui e gli altri soldati accusati.
Quest'ultimo, per, fugg a Thurii, e di l a Sparta, mentre gli Ateniesi per questo lo
condannarono a morte.
Plutarco
Anche Plutarcosostiene che le erme della citt furono mutilate la notte prima della partenza
della spedizione in Sicilia.
Il popolo allora, pens che fosse il segno di una congiura audace e pericolosa.
Il leader popolare Androcle fece in modo che vari stranieri e schiavi accusassero Alcibiade e i
suoi amici di aver mutilato altre immagini sacre.
Tessalo accus Alcibiade davanti all'ecclesia. Androcle, allora, continu ad incitare il popolo
contro Alcibiade.
Alcibiade insist per farsi processare subito, ma i suoi oppositori, temendo che il popolo fosse
indulgente perch aveva bisogno di lui, convinsero alcuni oratori a parlare all'ecclesia affinch
partisse al comando della spedizione, come prestabilito, per poi essere giudicato al suo ritorno.
Alla fine parti, come previsto assieme a Nicia e Lamaco. [37]Le mutilazioni significavano quindi
parte di un progetto per abbattere il governo e furono imprigionate molte persone sospettate
senza mptivo.[40]

Secondo la critica moderna lo storico Domenico Musti sostiene che lo stesso Nicia abbia
avuto a che fare con lo scandalo delle Erme, caricato dalla speranza di poter assumere una
posizione di rilevanza nella strategia della spedizione, cosa che non era possibile quando in
campo era presente ancora Alcibiade. [41] Al contrario, come sostiene lo storico Donald Kagan, lo
scandalo delle Erme era probabilmente proprio diretto contro Nicia, teso a creare, a ridosso
della partenza della spedizione, inutili preoccupazioni essendo risaputo che egli era molto
sensibile ai responsi degli indovini.[42]
In ogni caso lo scandalo delle Erme passato alla storia, come un tentativo di abbattere la
democrazia.[43] E comunque importante notare che da una parte la democrazia, o meglio in
politica l'ecclesa, aveva sostenuto l'iniziativa di Alcibiade, dall'altra la stessa democrazia si era
opposta, o per lo meno si era in parte ricreduta, in merito all'opportunit della spedizione in
Sicilia. Sarebbe tuttavia sbagliato pensare che tutto il popolo fosse contrario ad Alcibiade, dato
che godeva di un ampio sostegno popolare. [44] I conflitti politici interni, alla partenza della
spedizione gi latenti, verranno alla luce dopo la rovinosa sconfitta degli Ateniesi, cui seguir
un colpo di Stato oligarchico del 411 a.C. e la conseguente perdita, in meno di un secolo, del
prestigio che il modello democratico era riuscito a raggiungere. [41][45]
Conseguenze
Come ricavato dalle fonti antiche sopra citate, la spedizione part comunque per la Sicilia
comandata come previsto da Alcibiade, Nicia e Lamaco, ma dopo un anno, durante il quale
l'esercito ateniese si era limitato a fortificare la propria base a Catania, ad Atene si ritenne di
aver raccolto prove e testimonianze a sufficienza perch Alcibiade venisse incriminato: il
comandante venne raggiunto dalla trireme di Stato ateniese, la Salaminia, per essere scortato
nel viaggio di ritorno in patria; nel corso della traversata, per, Alcibiade approfitt di un
momento di disattenzione (causato forse dalle condizioni del mare) per allontanarsi con la sua
nave e, dopo essere fuggito a Thurii, sbarc nel Peloponneso, dove chiese ospitalit ai nemici di
Atene, gli Spartani, che di fronte a una diserzione cos eccellente non poterono rifiutare.
Nonostante la celebrazione del processo (399 a.C.), che vedeva imputati Andocide e Alcibiade
(che per era stato assassinato nel 404 a.C.), poco o niente emerso circa la verit dei fatti di
quella notte: da alcune rivelazioni fatte nell'orazione difensiva di Andocide parrebbe di poter
intuire che dietro a quella che poteva sembrare una bravata si nascondesse davvero una
intenzione politica sovversiva.

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