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Dinastia giulio-claudia - Wikipedia

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Dinastia giulio-claudia
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Con dinastia giulio-claudia si indica la serie dei primi cinque imperatori romani, che governarono l'impero dal 27 a.C. al 68 d.C., quando l'ultimo della linea, Nerone, si suicid, si dice, aiutato da un liberto. La dinastia viene cos chiamata dal nomen (il nome di famiglia) dei primi due imperatori: Caio Giulio Cesare Ottaviano (l'imperatore Augusto), adottato da Cesare e dunque membro della famiglia Giulia (gens Iulia) e Tiberio Claudio Nerone (l'imperatore Tiberio figlio di primo letto di Livia, moglie di Augusto), appartenente per nascita alla famiglia Claudia (gens Claudia).
Indice 1 Imperatori del periodo (14 a.C.-68 d.C.) 1.1 Augusto (27 a.C.-14 d.C.) 1.2 Tiberio (14-37 d.C.) 1.3 Caligola (37-41 d.C.) 1.4 Claudio (41-54 d.C.) 1.5 Nerone (54-68 d.C.) 2 Note 3 Bibliografia 4 Altri progetti

Dinastia giulio-claudia

Albero genealogico giulio-claudio

dal 27 a.C. al 68 d.C. Predecessore Repubblica romana Successore Anno dei quattro imperatori

Imperatori del periodo (14 a.C.-68 d.C.)


Per approfondire, vedi Albero genealogico giulio-claudio e Et giulio-claudia.

Augusto (27 a.C.-14 d.C.)


Per approfondire, vedi Augusto.

Il Senato gli confer il titolo di Augustus il 16 gennaio 27 a.C.,[1] e il suo nome ufficiale fu da quel momento Imperator Caesar Divi filius Augustus (nelle epigrafi IMPERATORCAESARDIVIFILIVSAVGVSTVS).[2] Nel 23 a.C. gli fu riconosciuta la tribunicia potestas e l'Imperium proconsulare a vita,[3] mentre nel 12 a.C. divenne Pontefice Massimo. Rest al potere sino alla morte, e il suo principato fu il pi lungo della Roma imperiale (44 anni dal 30 a.C., 37 anni dal 23 a.C.).[4][5] L'et di Augusto rappresent un momento di svolta nella storia di Roma e il definitivo passaggio dal periodo repubblicano al principato. La rivoluzione dal vecchio al nuovo sistema politico contrassegn anche la sfera economica, militare, amministrativa, giuridica e culturale.

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Augusto, negli oltre quarant'anni di principato, introdusse riforme d'importanza cruciale per i successivi tre secoli: riform il cursus honorum di tutte le principali magistrature romane, ricostruendo la nuova classe politica e aristocratica, e formando una nuova classe dinastica; riordin il nuovo sistema amministrativo provinciale anche grazie alla creazione di numerose colonie e municipi che favorirono la romanizzazione dell'intero bacino del Mediterraneo; riorganizz le forze armate di terra (con l'introduzione di milizie specializzate per la difesa e la sicurezza dell'Urbe, come le coorti urbane, i vigiles e la guardia pretoriana) e di mare (con la formazione di nuove flotte in Italia e nelle provincie); Busto di Augusto con riform il sistema di difese dei confini imperiali, acquartierando in modo indosso la corona civica permanente legioni e auxilia in fortezze e forti lungo l'intero limes; fece di Roma una citt monumentale con la costruzione di numerosi nuovi edifici, avvalendosi di un collaboratore come Marco Vipsanio Agrippa; favor la rinascita economica e il commercio, grazie alla pacificazione dell'intera area mediterranea, alla costruzione di porti, strade, ponti e ad un piano di conquiste territoriali senza precedenti,[6] che portarono all'erario romano immense e insperate risorse (basti pensare al tesoro tolemaico o al grano egiziano, alle miniere d'oro dei Cantabri o quelle d'argento dell'Illirico); promosse una politica sociale pi equa verso le classi meno abbienti, con continuative elargizioni di grano e la costruzione di nuove opere di pubblica utilit (come terme, acquedotti e fori); diede nuovo impulso alla cultura, grazie anche all'aiuto di Mecenate. introdusse una serie di leggi a protezione della famiglia e del mos maiorum chiamate Leges Iuliae. Titolatura imperiale Tribunicia potestas Numero di volte Datazione evento

37 anni consecutivi: dal giugno del 23 a.C.[9] al 19 agosto del 14 d.C.


[7][8]

Consolato

13 volte:[7]

nel 43 (il I, a soli vent'anni),[10] 33 (II),[10] 31 (III),[10] 30 (IV, inaugurato in Asia),[10] 29 (V, inaugurato a Samo),[10] 28 (VI),[10] 27 (VII),[10] 26 (VIII, inaugurato a Tarraco),[10] 25 (IX, inaugurato a Tarraco),[10] 24 (X),[10] 23 (XI),[10] 5[10] e 2 a.C.[10] la prima nel 40 a.C.,[11] poi nel 36 a.C. (2),[11][12] 33 a.C. (3[13]), 31 a.C. (4),[14] 30 a.C. (5[15]), 27 a.C. (6),[11] 26 a.C. (7),[11][16] 21 a.C. (8),[11] 19 a.C. (9[17] e 10[11]), 16 a.C. (11),[18] 10 a.C. (12),[19] 8 a.C. (13),[20] 7 a.C. (14),[21] 3 a.C. (15),[22] 2 d.C. (16),[23] 6 (17), 8 (18),[24] 9 (19), [24][25] 11 (20),[26] 13 (21).[27] Augustus nel 27 a.C., Pontifex maximus (dopo la morte di Marco Emilio Lepido nel 12 a.C.)[28] e Pater Patriae nel 2 a.C.

Salutatio imperatoria

21 volte:[7]

Altri titoli

tre:

Tiberio (14-37 d.C.)


Per approfondire, vedi Tiberio.

Discendente della gens Claudia, alla nascita ebbe il nome di Tiberio Claudio Nerone (Tiberius Claudius Nero). Fu adottato da Augusto nel 4, ed il suo nome mut in Tiberio Giulio Cesare (Tiberius Iulius Caesar); alla morte del padre adottivo, il 19 agosto 14, ottenne il nome di Tiberio Giulio Cesare Augusto (Tiberius Iulius Caesar Augustus) e pot succedergli ufficialmente nel ruolo di princeps, sebbene gi dall'anno 12 fosse stato associato

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nel governo dell'impero. In giovent Tiberio si distinse per il suo talento militare conducendo brillantemente numerose campagne lungo i confini settentrionali dell'Impero e in Illirico. Dopo un periodo di volontario esilio sull'isola di Rodi, rientr a Roma nel 4 e condusse altre spedizioni in Illirico e in Germania, dove pose rimedio alle conseguenze della battaglia di Teutoburgo. Asceso al trono, oper alcune importanti riforme in ambito economico e politico, e pose fine alla politica di espansione militare, limitandosi a mantenere sicuri i confini grazie anche all'opera del nipote Germanico. Dopo la morte di quest'ultimo, Tiberio favor sempre pi l'ascesa del prefetto del pretorio Seiano, allontanandosi da Roma per ritirarsi nell'isola di Capri. Quando il prefetto mostr di volersi impadronire del potere assoluto, Tiberio lo fece destituire e uccidere, ma evit ugualmente di rientrare nella capitale.

Busto di Tiberio

Tiberio fu duramente criticato dagli storici antichi, quali Tacito e Svetonio, ma la sua figura stata rivalutata dalla storiografia moderna come quella di un politico abile e attento. Titolatura imperiale Tribunicia potestas Numero di volte 38 anni: Datazione evento la tribunicia potestas per 38 anni:[29] dal 26 giugno del 6 a.C. al 25 giugno dell'1 a.C.,[30][31][32][33] e poi dal 26 giugno del 4 d.C. al 37.[30][33] nel 13 a.C.,[31] 7 a.C.,[34] 18 d.C. (insieme a Germanico),[35] 21 (con il figlio Druso) e 31 (con Seiano[30]); nel 9 a.C. la prima,[36][37] poi nell'8 a.C.,[38] 6 d.C., 8,[39] 9,[39][25] 11, 13,[40] e 16;[41] Pontifex Maximus nel marzo del 15, ma rifiutando per ben due volte quello di Pater Patriae.[42][43]

Consolato Salutatio imperatoria Altri titoli

5 volte: 8 volte:

Caligola (37-41 d.C.)


Per approfondire, vedi Caligola.

Il terzo imperatore di questa dinastia fu Caligola, su cui le fonti storiche pervenute lo hanno reso noto per la sua stravaganza, eccentricit e depravazione, tramandandone un'immagine di despota. L'esiguit delle fonti fa comunque di Caligola il meno conosciuto di tutti gli imperatori della dinastia. Al momento della morte di Tiberio, molti dei personaggi che avrebbero potuto succedergli erano stati brutalmente uccisi. Il successore pi logico (scelto anche da Tiberio) era Gaio (meglio conosciuto col nome di Caligola, per la sua abitudine di portare particolari sandali chiamati caligae), suo pronipote e figlio di Germanico. Caligola inizi il regno ponendo fine alle persecuzioni e bruciando gli archivi dello Busto di Gaio Cesare zio. Sfortunatamente, per, cadde presto malato: gli storici successivi, probabilmente Germanico detto Caligola. alterando in parte la verit, riportano una serie di suoi atti insensati che avrebbero avuto luogo a partire dalla fine del 37. Pare, ad esempio, che avesse ordinato ai suoi soldati di invadere la Britannia, ma che avesse cambiato parere all'ultimo minuto, mandandoli invece a raccogliere conchiglie sulla riva del mare. Venne inoltre accusato di intrattenere rapporti incestuosi con le proprie sorelle. Celebre anche la sua presunta decisione di nominare senatore un suo cavallo. Il suo ordine di erigere nel tempio di Gerusalemme una statua che lo raffigurasse, sebbene fosse di normale amministrazione nelle province orientali

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(in cui il culto riservato al sovrano aveva funzione di collante istituzionale), scaten l'opposizione degli Ebrei. Nel 41, Caligola cadde vittima di una congiura, assassinato dal comandante dei pretoriani Cassio Cherea. L'unico membro rimasto della famiglia imperiale era un altro nipote di Tiberio: Tiberio Claudio Druso Nerone Germanico, meglio noto come Claudio. Titolatura imperiale Tribunicia potestas Consolato Salutatio imperatoria Altri titoli Numero di volte 4 anni: 4 volte: 1 sola volta: Datazione evento la prima volta (I) al momento dell'assunzione al trono nel 37 e poi rinnovatagli ogni anno, fino al 41. nel 37, 39, 40 e 41. al momento della assunzione del potere imperiale, nel 37. Pater Patriae e Pontifex Maximus nel 37.

Claudio (41-54 d.C.)


Per approfondire, vedi Claudio (imperatore romano).

Nato col nome di Tiberio Claudio Druso e figlio di Druso maggiore e Antonia minore, era considerato dai suoi contemporanei come un candidato improbabile al ruolo di imperatore, soprattutto in considerazione di una qualche infermit da cui era affetto, tanto che la sua famiglia lo tenne lontano dalla vita pubblica fino all'et di quarantasette anni, quando tenne il consolato assieme al nipote Caligola. Fu probabilmente questa infermit e la scarsa considerazione politica di cui godeva che gli permisero di sopravvivere alle purghe che colpirono molti esponenti della nobilt romana durante i regni di Tiberio e Caligola: alla morte di quest'ultimo, Claudio divenne imperatore proprio in quanto unico maschio adulto della dinastia giulio-claudia.

Busto dell'imperatore Claudio.

Malgrado la mancanza di esperienza politica, Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico, questo il nome adottato dopo l'acclamazione ad imperatore, dimostr notevoli qualit: fu un abile amministratore, un grande patrono dell'edilizia pubblica, espansionista in politica estera (sotto il suo comando si ebbe la conquista della Britannia) e un instancabile legislatore, che presiedeva personalmente i tribunali e che giunse a promulgare venti editti in un giorno. Tuttavia, la sua posizione era resa poco sicura dall'opposizione della nobilt, cosa che condusse Claudio a mettere a morte molti senatori. Claudio dovette anche sopportare molte disgrazie nella vita privata: una di queste potrebbe essere stata all'origine del suo assassinio. La fama di Claudio presso gli storici antichi non fu certo positiva, al contrario tra i moderni molte delle sue opere furono rivalutate.

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Titolatura imperiale Tribunicia potestas Consolato

Numero di volte

Datazione evento

14 anni consecutivi: la prima volta (I) nel gennaio del 41 e poi rinnovatagli ogni anno, fino alla morte nel 54. 5 volte: nel 37, 42, 43, 47 e 51; la prima acclamazione al momento dell'assunzione del potere imperiale nel 41, la 2 e 3 sempre nel 41; la 4 nel 43;[44] la 5 nel 43;[45] la 6 e 7 tra la fine del 43 e gli inizi del 44; l'8 nel 44;[46] la 9 e 10 forse nel 45; la 11 nel 46;[47] la 12 e 13 tra la fine del 46 e l'inizio del 47; la 14 nel 47;[48] la 15 nel 47;[49]; la 16 nel 49;[50]; la 17, 18, 19 e 20 tra la fine del 49 e l'inizio del 50; la 21 nel 50;[51] la 22 nel 51;[52] la 23, 24, 25 e 26 tra la fine del 51 e l'inizio del 52; la 27 nel 52.[53] Pater Patriae nel 42 e Pontifex Maximus nel 41.

Salutatio imperatoria

27 volte:

Altri titoli

Nerone (54-68 d.C.)


Per approfondire, vedi Nerone.

Ultimo di questa importante dinastia fu Nerone. Nato con il nome di Lucio Domizio Enobarbo, fu il quinto ed ultimo imperatore della dinastia giulio-claudia il quale, succedendo a suo zio Claudio nell'anno 54, govern per quattordici anni fino al suicidio avvenuto all'et di trent'anni. Per la sua politica favorevole al popolo fu inviso alla classe aristocratica, motivo per cui ne fu tramandata un'immagine di tiranno, parzialmente rivista dalla maggioranza degli storici moderni, i quali ritengono che non fosse n pazzo - come lo descrissero alcune fonti - n particolarmente crudele, ma che i suoi comportamenti fossero simili a quelli di altri imperatori non ugualmente giudicati, anche se il suo comportamento ebbe certamente qualche eccesso e stravaganza; inoltre fu accusato del grande incendio di Roma, fatto da cui gli studiosi moderni tendono a discolparlo.

Testa dell'imperatore Nerone

Inizialmente, Nerone lasci il governo di Roma a sua madre, al prefetto dei pretori Afranio Burro,Seneca e Petronio. Tuttavia, divenendo adulto, il suo desiderio di potere aument: fece giustiziare la madre ed i tutori. Durante il suo regno ci fu una serie di rivolte e ribellioni in tutto l'Impero: in Britannia, Armenia, Partia e Giudea. L'incapacit di Nerone di gestire le ribellioni e la sua sostanziale incompetenza divennero rapidamente evidenti e nel 68, cosicch perfino la guardia Imperiale lo abbandon. Nerone si suicid, e l'anno 69 (noto come l'anno dei quattro Imperatori) fu un anno di guerra civile, con gli Imperatori Galba, Otone, Vitellio e Vespasiano al trono in rapida successione. Alla fine dell'anno, Vespasiano riusc a consolidare il suo potere come Imperatore di Roma. Titolatura imperiale Tribunicia potestas Consolato Salutatio imperatoria Altri titoli Numero di volte 14 anni: 5 volte: 13 volte: Datazione evento la prima volta (I) il 4 dicembre del 54 e poi rinnovatagli ogni anno, il 13 ottobre. nel 55, 57, 58, 60 e 68. I (al momento della assunzione del potere imperiale) nel 54, (II) nel 56, (III-IV) nel 57, (V-VI) nel 58, (VII) nel 59, (VIII-IX) nel 61, (X) nel 64, (XI) nel 66 e (XII-XIII) nel 67. Pater Patriae e Pontifex Maximus nel 55.

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Note
1. ^ Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, LIII, 16, 8. 2. ^ In italiano Imperatore Cesare, figlio del Divo (Giulio), Augusto. 3. ^ Cassio Dione Cocceiano Storia romana, LIII, 32, 5-6. 4. ^ Svetonio (Vite dei Cesari, Augustus, 8) riferisce che Ottaviano rimarr padrone assoluto di Roma per 44 anni, dalla morte di Marco Antonio avvenuta in Egitto nel 30 a.C. 5. ^ Santo Mazzarino, L'impero romano, Roma-Bari 1976, p. 73 segg.; Chris Scarre (Chronicle of the roman emperors, Londra 1995, p. 17) riporta il numero degli anni in cui gli fu conferita la tribunicia potestas (dal 23 a.C.), data ufficiale in cui ottenne il potere tribunizio a vita dal Senato, con auctoritas superiore a qualsiasi altra magistratura e base costituzionale del potere imperiale). 6. ^ Augusto fu infatti capace di circondarsi di validi generali come: l'amico e genero Marco Vipsanio Agrippa, i figliastri Tiberio e Druso, e un alto numero di altri aristocratici come Gaio Senzio Saturnino, Marco Vinicio, Lucio Domizio Enobarbo, Lucio Calpurnio Pisone, Marco Valerio Messalla Messallino Marco Plauzio Silvano, Aulo Cecina Severo, Gaio Vibio Postumo, Marco Emilio Lepido, Tito Publio Carisio, Sesto Appuleio, Publio Silio Nerva, Antistio Vetere, Gneo Cornelio Lentulo l'Augure, Sesto Elio Catone, ecc. 7. ^ a b c Res Gestae, 4. 8. ^ Svetonio, Augustus, 27. 9. ^ AE 2001, 1012 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+2001,+01012& r_sortierung=Belegstelle); CIL XI, 367 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+11%2C+00367& r_sortierung=Belegstelle); CIL II, 4712 (p XLVIII, 992); CIL III, 10768 (p 2328,26). 10. ^ a b c d e f g h i j k l m Svetonio, Augustus, 26. 11. ^ a b c d e f Fasti triumphales. 12. ^ Ottaviano trionf su Sesto Pompeo a Nauloco nel 36 a.C. 13. ^ Ottaviano si merit la 3 salutatio imperatoria per i successi conseguiti in Illirico: Svetonio, Augustus, 22. 14. ^ Ottaviano ottenne una nuova salutatio imperatoria per la vittoria di Azio: Svetonio, Augustus, 22. 15. ^ Ottaviano nel 29 a.C. celebr un triplice trionfo: per la Dalmazia, Azio e la conquista dell'Egitto (Svetonio, Augustus, 22). 16. ^ CIL VI, 40306 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+06%2C+40306& r_sortierung=Belegstelle) databile a dopo il 23 a.C. 17. ^ Cassio Dione, LIV, 8, 1. Velleio Patercolo, II, 91. Livio, 141. Svetonio, Augustus, 21; Tiberius, 9. RIC Augustus, I, 510; Sutherland Group VIIa; RSC 298; RPC I 2218; BMCRE 703 = BMCRR East 310; BN 982-3 and 985; CNR 809/2. 18. ^ RIC Augustus I 367 (databile al 16 a.C.); RSC 348; BMCRE 99 = BMCRR Rome 4490; BN 368-71. 19. ^ CIL III, 3117 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+03%2C+03117& r_sortierung=Belegstelle) databile al 10 a.C. per imperator XII. 20. ^ CIL V, 3325 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+05%2C+03325& r_sortierung=Belegstelle). AE 1954, 88 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+1954,+00088& r_sortierung=Belegstelle). AE 1981, 547 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+1981,+00547& r_sortierung=Belegstelle) = AE 1984, 584 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+1984,+00584& r_sortierung=Belegstelle). AE 1984, 583 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+1984,+00583& r_sortierung=Belegstelle); Cassio Dione, LIV, 31.4; Syme 1993, p. 106. 21. ^ AE 1951, 205 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+1951,+00205& r_sortierung=Belegstelle); CIL II, 4917 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+02%2C+04917& r_sortierung=Belegstelle); CIL II, 4923 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+02%2C+04923& r_sortierung=Belegstelle); AE 1959, 28 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+1959,+00028& r_sortierung=Belegstelle); AE 1967, 185 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+1967,+00185& r_sortierung=Belegstelle); AE 1973, 323 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+1973,+00323& r_sortierung=Belegstelle) databile al 6 a.C.; AE 1980, 610 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+1980,+00610& r_sortierung=Belegstelle); AE 1987, 735 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+1987,+00735& r_sortierung=Belegstelle); Cassio Dione, LV, 6.4-5. 22. ^ AE 1997, 1495 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+1997,+01495& r_sortierung=Belegstelle). AE 1997, 1496 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+1997,+01496& r_sortierung=Belegstelle). CIL II, 4776 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+02%2C+04776& r_sortierung=Belegstelle). CIL II, 4868 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+02%2C+04868&

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r_sortierung=Belegstelle). CIL II, 6215 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+02%2C+06215& r_sortierung=Belegstelle). ^ Cassio Dione, LV, 10a.5-7. ^ a b Cassio Dione, LVI, 17. ^ a b Svetonio, Tiberius, 17. ^ CIL XI, 367 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+11%2C+00367& r_sortierung=Belegstelle). Miliari Hispanico 1. ^ AE 2001, 1012 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+2001,+01012& r_sortierung=Belegstelle); Velleio Patercolo, II, 122, 2. ^ Svetonio, Augustus, 16. ^ AE 1998, 278b (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+1998,+0278b& r_sortierung=Belegstelle); CIL VI, 31565a (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+06%2C+31565a& r_sortierung=Belegstelle); CIL V, 4315 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+05%2C+04315& r_sortierung=Belegstelle); AE 1911, 177 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+1911,+00177& r_sortierung=Belegstelle); CIL XIV, 4176 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+14%2C+04176& r_sortierung=Belegstelle); AE 1914, 172 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+1914,+00172& r_sortierung=Belegstelle); AE 1947, 39 (http://db.edcs.eu/epigr /epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+1947,+00039& r_sortierung=Belegstelle); CIL VI, 903 (p 3070, 4304); CIL VI, 31563c (p 4364). ^ a b c C.Scarre, Chronicle of the roman emperors, p.29. ^ a b Svetonio, Tiberio, 9. ^ Cassio Dione, Storia romana, LV, 9, 4. ^ a b Mazzarino, L'impero romano, p.79.

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Dinastia giulio-claudia - Wikipedia

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