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LA DINASTIA GIULIO-CLAUDIA(14-68 d.C.

-Con dinastia giulio-claudia si indica la serie dei primi cinque imperatori romani, che
governarono l'impero si indica la serie dei primi cinque imperatori romani, che governarono
l'impero dal 27 a.C. al 68, quando l'ultimo della linea, Nerone, si suicidò, si dice, aiutato da
un liberto.
-La dinastia viene così chiamata dal nomen (il nome di famiglia) dei primi due imperatori:
Caio Giulio Cesare Ottaviano (l'imperatore Augusto), adottato da Cesare e dunque membro
della famiglia Giulia (gens Iulia) e Tiberio Claudio Nerone (l'imperatore Tiberio figlio di primo
letto di Livia, moglie di Augusto), appartenente per nascita alla famiglia Claudia (gens
Claudia).
-19 agosto 14 d.C: a Nola muore Ottaviano Augusto
-Senato accetta la «successione» del «princeps»

Membri della famiglia

Gli imperatori della dinastia furono:


Augusto (27 a.C. – 14)
****************************
Tiberio (14 – 37)
Caligola (37 – 41)
Claudio (41 – 54)
Nerone (54 – 68)

Tiberio (14-37 d.C.)

-Discendente della gens Claudia, alla nascita ebbe il nome di Tiberio Claudio Nerone
(Tiberius Claudius Nero). Fu adottato da Augusto nel 4 d.C, ed il suo nome mutò in Tiberio
Giulio Cesare (Tiberius Iulius Caesar); alla morte del padre adottivo, il 19 agosto del 14 d.C.,
ottenne il nome di Tiberio Giulio Cesare Augusto (Tiberius Iulius Caesar Augustus) e poté
succedergli ufficialmente nel ruolo di princeps, anche se all’inizio il Senato era titubante per
la minor autorevolezza di Tiberio (56 anni)
-In gioventù Tiberio si distinse per il suo talento militare conducendo brillantemente
numerose campagne lungo i confini settentrionali dell'Impero e in Illirico .
-Asceso al potere:
➔ oculata politica finanziaria
➔ Cilicia e Cappadocia (Turchia) ridotte a provincie
-Periodo di pace e sicurezza
-Dopo la morte del nipote e figlio adottivo Germanico ad Antiochia (19 d.C.), Tiberio favorì
sempre più l'ascesa del prefetto del pretorio Lucio Elio Seiano, allontanandosi da Roma per
ritirarsi nell'isola di Capri (27 d.C).
-Quando il prefetto mostrò di volersi impadronire del potere assoluto (fece assassinare il
figlio naturale di Tiberio, Druso), Tiberio lo fece destituire e uccidere, ma evitò ugualmente di
rientrare nella capitale.
-Tiberio morì nel 37 d.C.
-Tiberio fu duramente criticato dagli storici antichi, quali Tacito e Svetonio, a causa
dell’aristocrazia senatoria che aspirava a recuperare il proprio ruolo di guida, ma la sua
figura è stata rivalutata dalla storiografia moderna come quella di un politico abile e attento.
-Difatti Tiberio fu un buon amministratore e evitò lo sfruttamento eccessivo delle province,
riducendo la spesa pubblica
-Sotto Tiberio in Palestina ebbe luogo la predicazione di Gesù di Nazareth

Caligola(37-41 d.C.)

-Il terzo imperatore di questa dinastia fu Caligola, su cui le fonti storiche pervenute lo hanno
reso noto per la sua stravaganza, eccentricità e depravazione, tramandandone un'immagine
di despota. L'esiguità delle fonti fa comunque di Caligola il meno conosciuto di tutti gli
imperatori della dinastia.
-Al momento della morte di Tiberio, molti dei personaggi che avrebbero potuto succedergli
erano stati brutalmente uccisi.
-Il successore più logico (scelto anche da Tiberio) era Gaio (meglio conosciuto col nome di
Caligola per la sua abitudine di portare particolari sandali chiamati caligae), suo pronipote e
figlio di Germanico (aveva 25 anni)
-I senatori nominarono Caligola per dare una svolta politica: figlio del grande condottiero
Germanico, fautore di una politica estera aggressiva, contro la prudenza di Tiberio MA
speranze vane
➔ Tenta di imporre una vera monarchia assoluta: regime di terrore e crudeltà
➔ Sperpera somme ingenti di denaro per abbellire Roma e quindi aumenta tasse su
commercio e artigianato
➔ Pretende di essere adorato come un dio: tempio a lui dedicato, monete con sua
effige, inchino di fronte e lui
➔ Eliminazione fisica degli oppositori e scherno nei confronti del senato (cavallo
senatore)
➔ Amatissimo solo da masse popolari per elargizioni e giochi
-41 d.C: assassinato nella terza congiura organizzata dai pretoriani (primo caso di
eliminazione violenta di un imperatore)

Claudio (41-54 d.C.)

-A Caligola succede lo zio Claudio, fratello di Germanico.


-Nato col nome di Tiberio Claudio Druso, era considerato dai suoi contemporanei come un
candidato improbabile al ruolo di imperatore, soprattutto in considerazione di una qualche
infermità da cui era affetto, tanto che la sua famiglia lo tenne lontano dalla vita pubblica fino
all'età di quarantasette anni, quando tenne il consolato assieme al nipote Caligola.
-Fu probabilmente questa infermità e la scarsa considerazione politica di cui godeva che gli
permisero di sopravvivere alle purghe che colpirono molti esponenti della nobiltà romana
durante i regni di Tiberio e Caligola
-Alla morte di quest'ultimo, Claudio venne proclamato imperatore dagli stessi pretoriani che
avevano assassinato Caligola 🡪 importante precedente, il Senato dovette accettare il fatto
compiuto
Ha 50 anni, studioso di storia etrusca e cartaginese, considerato un incapace in politica.
-In realtà fu equilibrato: restituisce onore al senato, riorganizza amministrazione statale
(spazio ai liberti), estende cittadinanza romana a molti provinciali; apre l’accesso al Senato a
esponenti della Gallia Transalpina
-Risanamento finanze pubbliche, opere pubbliche (porto di Ostia, acquedotto nuovo e reti
stradali)
-Politica estera: nuove province per l’impero:
➔ 42: Mauretania (Algeria e Marocco)
➔ 43: Britannia (fino al Tamigi)
➔ 43: Tracia (penisola balcanica sud-est)
-Vita privata turbolenta:
➔ Dopo due divorzi fa uccidere la terza moglie Messalina, rea di aver tramato contro di
lui
➔ Agrippina, quarta moglie, era sua nipote (scandalo e speciale dispensa), donna
scaltra, lo sfrutta per ascesa del figlio Nerone (da precedente matrimonio)
➔ Lo fa adottare da Claudio e Nerone sposa Ottavia, nata dalle nozze tra Claudio e
Messalina
-54 d.C: probabilmente proprio Agrippina lo fa avvelenare

Nerone (54-68 d.C.)

-Ultimo di questa importante dinastia fu Nerone. Nato con il nome di Lucio Domizio
Enobarbo, fu il quinto ed ultimo imperatore della dinastia giulio-claudia il quale, succedendo
a suo zio Claudio nell'anno 54, governò per quattordici anni fino al suicidio avvenuto all'età
di trent'anni.
Inizialmente, Nerone lasciò il governo di Roma a sua madre Agrippina ed ai suoi tutori, in
particolare al filosofo e senatore Seneca e al prefetto del pretorio Afranio Burro. Tuttavia,
divenendo adulto, il suo desiderio di potere aumentò: fece giustiziare la madre (59) ed i tutori
(62, Burro e ritiro di Seneca).
-Rimasto solo, si circonda di persone fedeli e crudeli (Tigellino, nuovo prefetto del pretorio) e
governa in modo assoluto.
-Suo nome legato a serie di assassini: avvelenamento di Britannico (55), figlio di Claudio e
Messalina, suo fratellastro; assassinio della moglie Ottavia (62) per sposare Poppea che, in
attesa di un figlio, viene picchiata e uccisa da lui stesso ; Burro (veleno invece che rimedio
per mal di gola), suicidio di Seneca (65) e Petronio, accusati di congiura per portare al trono
il giovane senatore Gaio Calpurnio Pisone
-L’anno 69 (noto come l'anno dei quattro Imperatori) fu un anno di guerra civile, con gli
Imperatori Galba, Otone Vitellio e Vespasiano al trono in rapida successione. Alla fine
dell'anno, Vespasiano riuscì a consolidare il suo potere come Imperatore di Roma.
-Notte 18-19 luglio 64: incendio di Roma; molti incolpano Nerone, corte imperiale incolpa i
cristiani (giustiziati, crocifissi), verso i quali il popolo romano provava diffidenza:
-Crocifissione dell’apostolo Pietro sul colle Vaticano, probabile decapitazione di Paolo di
Tarso c/o l’odierna Basilica di San Paolo
-In realtà improbabile la responsabilità di Nerone nella vicenda dell’incendio, come per alcuni
omicidi; la tradizione storiografica ne ha fatto un mostro, come del resto erano stati altri nella
storia romana, e non solo.
Politica di Nerone

-Principato concepito come monarchia assoluta:


➔ Domus aurea, reggia costruita dopo incendio
➔ Neronia: giochi per la plebe ogni 5 anni (musica, danza, poesia, recitazione) e
ambizioni da artista lui stesso
-Riforme e innovazioni:
➔ Riforma monetaria che favorisce ceti medi e bassi ma ostilità dei senatori
➔ Riorganizzazione dell’approvvigionamento di Roma (no rialzi eccessivi dei prezzi)
➔ Ricostruzione della città dopo l’incendio: uso materiali refrattari al fuoco e distanza
minima tra edifici
-Politica estera: consolidamento confini; riconoscimento da parte dei Parti della sovranità
romana in Armenia

Una pessima fama

-Dovuta a due tradizioni ostili convergenti:


1. Storiografia senatoria: avversa a tutti gli imperatori
2. Tradizione cristiana: vede in lui il primo grande persecutore della nuova religione
-Comunque uomo fragile, amore infantile per la poesia e l’arte, rapporto morboso con la
madre, potere enorme in giovane età.

Fine di Nerone

-67: lungo viaggio in Grecia (esibizioni come poeta e musicista) ma nel frattempo a Roma le
forze di opposizione si organizzano per eliminarlo (aristocrazia senatoria e malcontento nelle
province)
-68: legioni in Gallia e poi in Spagna, guidate da Servio Sulpicio Galba, lo depongono e lo
dichiarano «nemico pubblico»
-A Roma i pretoriani, appoggiati dal senato, riconoscono Galba nuovo imperatore
-Nerone preferisce il suicidio alla morte per mano dei suoi avversari

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