Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Cleopatra è nata in Egitto ma le sue origini sono greche e macedoni. Discendeva da Tolomeo I
Soter, uno dei generali di Alessandro Magno.
Nata tra il 70 ed il 69 a.C., Cleopatra Tea Filopatore era figlia di Tolomeo XII, detto Aulete (“il
flautista”), sovrano di uno degli ultimi regni ellenistici ancora formalmente indipendenti dalla
potenza egemonica di Roma, ormai inarrestabile.
Alla morte di TOLEMEO XII AULETE, la 18enne (o forse 17enne) Cleopatra e suo fratello, Tolomeo
XIII, che aveva circa 10 anni, ereditarono il trono d’Egitto.
Nel 49 a.C., gli intrighi di corte portarono Cleopatra a rifugiarsi in Siria, dove mise insieme un
esercito mercenario. Presso Pelusio, al confine orientale dell’Egitto, un altro esercito era stato
radunato dagli avversari della regina.
Per quasi 30 anni, in qualità di co-reggente, Cleopatra VII regnò sull’antico Egitto. Certo, si
trattava di un Egitto ormai fortemente ellenizzato: Cleopatra fu l’ultima esponente di una dinastia
di origine macedone, fondata da Tolomeo, la cui capitale, Alessandria, fu una delle città più ricche
e importanti del mondo antico.
L’ultima regina d’Egitto fu una vera donna di Stato, dotata di genio politico e straordinariamente
colta. Grazie a queste qualità, e ad una sapiente attività diplomatica, riuscì a mantenere una
posizione dominante a corte. La bellezza di Cleopatra infatti sembrerebbe essere un mito. Il suo
volto è stato infatti ritrovato su alcune monete egizie che la ritraggono con il naso adunco e la
mascella larga. Ma questo già ce lo racconta Plutarco secondo il quale, la forza della regina non
era tanto la bellezza quanto la sua intelligenza, i suoi modi, la sua voce. Tutto questo le donava
un fascino irresistibile.
Tolomeo XIII aveva fatto assassinare Pompeo Magno (rivale di Cesare) per riuscire a portare
Cesare dalla sua parte nella contesa al trono tra Tolemeo XIII e Cleopatra VII.
Cleopatra però, riuscì a portare Cesare dalla sua parte e Cesare si inserì nettamente nella contesa
dinastica d’Egitto, schierandosi dalla parte di Cleopatra. Con Cleopatra al proprio fianco,
legittima sovrana, Cesare entrò in guerra con Tolomeo XIII. La regina, dal canto suo, aveva
bisogno di Cesare per poter fronteggiare una corte a lei profondamente ostile, mantenendo il
proprio dominio, e sperando di restituire alla dinastia dei Tolomei la gloria perduta. I rinforzi da
Roma costrinsero il re d’Egitto alla fuga, durante la quale, sembra, morì annegando nel Nilo.!
Nel 44 a. C. (Idi di marzo) il dittatore venne assassinato. Per qualche tempo Cleopatra tentò di
ottenere il riconoscimento di Cesarione (dispregiativo) come erede di Cesare, il cui testamento
riconosceva come unico erede soltanto Ottaviano, suo figlio adottivo, che si affrettava a tornare a
Roma. La regina si affrettò così a tornare ad Alessandria. Qui, subito dopo, Tolomeo XIV morì e il
piccolo Cesarione, che aveva 3 anni, venne nominato coreggente insieme a sua madre sotto il
nome di Tolomeo XV. Nel frattempo, a Roma si era in piena guerra civile tra i triumviri Marco
Antonio, Ottaviano e Lepido, e gli assassini di Cesare, Cassio e Bruto. Entrambe le fazioni
avevano bisogno dell’apporto egiziano.
padue/Filadelfo:ama fratello
L’ellenismo è il periodo storico greco che inizia nei primi di giugno del 321 a.C., alla morte di
Alessandro Magno, e che finisce con la caduta dell’ultimo regno ellenistico, il Regno telematico di
Cleopatra VII, nel 33 a.C.
Il termine non deriva dal greco, ma è un’invenzione di uno studente tedesco, usato per indicare
un periodo (eventi, personaggi, culti, ecc) di origini e caratteristiche greche, ma non più
completamente ellenico come l’età arcaica e classica.
Polibio è uno dei pochissimi contemporanei del periodo, ma non ci è rimasto nulla in termini di
fonti narrative sul periodo ellenistico. Infatti la conoscenza del periodo è data da fonti epigrafiche
(iscrizioni, documenti, ecc)
- esempio: Decreto di Cremonide (268 a.C.) → politico ateniese filo-macedone versi i Tolomei, in
quanto macedoni, e non verso i macedoni di Macedonia. Tale documento parla di un’alleanza
militare tra Atene, Sparta e l’Egitto verso un nemico non specificato, ma intuibile nella
Macedonia. Da qui deriverà poi la guerra cremonidea.
- Tirannide: presa violenta (nel senso fisico e nel senso di un drastico cambiamento) di potere,
che va a rovesciare un ordine già costituito. Essa non è inserita in uno schema politico
tradizionale.
La conquista dell’impero achemenide da parte di Alessandro pone le basi della grecità diffusa,
dell’espansione geografica dell’ellenismo.
Giustino → autore romano di epoca tarda antonina (II secolo d.C.), unica fonte del periodo (anche
se contenente errori). Era un epitopimatore (scrittore/ elaboratore di opere riassuntive), e scrisse
un testo su un’opera di lingua greca di Trogo Pompeo (autore romano) riguardante Filippo V,
padre di Perseo (quest’ultimo sconfitto a Pidna dai Romani).
Nel mondo antico non c’è un automatismo di successione del potere (ad esempio la regola della
successione al primogenito).
CONTEMPORANEA
" MEDIOEVO/DANTE: Il primo connotato di Cleopatra è di essere una donna lussuriosa (dedita
ai piaceri delle carne/sesso) nel canto V nell’inferno di Dante (fonti di Cleopatra gli arrivarono
da fonti romane).
" Viene nominata anche nel paradiso nel canto VI dove viene ammirata per il suo atto finale nei
suoi ultimi attimi di vita (poco verificabile ma non per questo meno vero): si è suicidata con il
morso di aspide nascosto in un cesto di fichi (lei prese il fico è stata morsa dagli aspidi).
" PETRARCA: Cleopatra inizia a diventare un personaggio frequente con Petrarca (uno dei
primi ad aver letto vite di Plutarco) nei “Trionfi” (89-90) nella sua giovinezza (viene ancora una
volta evidenziato il fascino sessuale).
" BOCCACCIO: Venne nominata da Boccaccio nel “De Mulieribus Claris” dove condanna
Cleopatra come esempio negativo di donna non virtuosa.
" In CHAUCER E JEAN DE THUIN venne presentata come un esempio di donna viziosa,
amante di Cesare.
# Queste opere generarono una grande quantità di opere teatrali: la più famosa fu The Tragedy
of Antony and Cleopatra di William Shakespeare che fu rappresentata dopo la morte
dell’autore. L’opera di Shakespeare non fu l’unica ma rimase il modello principale della
rappresentazione scenica di Cleopatra nell’ambiente anglosassone. La Cleopatra che viene
ricordata oggi discende dalla Cleopatra di Shakespeare che a sua
volta proviene dalle vicende della vita di Antonio, scritte da Plutarco.
3) Cleopatra che sta morendo accanto al cadavere di Antonio (ripetizione di Romeo e Giulietta)
dicendo che lei diventa fuoco e aria.
Dal punto di vista iconografico, venne vestita/pettinata e quindi rappresentata come una donna
rinascimentale.
Il 7 dicembre (data importante perchè è inaugurazione della Scala) l’opera musicale aveva dei
connotati di musica barocca e fu una rappresentazione adattabile con la storicità del personaggio.
L’acconciatura è a forma di elmo (evocazione con la rappresentazione della corona azzurra da
battaglia che porta Cesare in battaglia). Cleopatra viene rappresentata come quella che domina
Cesare che è incapace di controllarsi, per farsene quello che vuole.
# La figura di Cleopatra venne rappresentata anche in opere dal barocco in poi (almeno 30).
Cleopatra è una mantide che usa gli uomini per i suoi scopi e poi tende a liberarsene se ne
vede il bisogno (non tutti hanno rappresentato Cleopatra in questo modo).
Da Shakespeare al 900 c’è una continuità della proposta spettacolare nel cinema, teatro… del
personaggio di Cleopatra (sempre stata utilizzata e sfruttata in termini di spettacolo).
" CINEMA
All’inizio del 900 nacque il cinema che tentò di realizzare
opere con Cleopatra come protagonista:
Nel 1934 Cecil B DeMille è stato uno dei registri più importante dell’NGM
specializzato nei colossal di Hollywood che costavano e guadagnavano
molto (era obbligato a scegliere dei soggetti della bibbia o della storia antica
che fossero importanti per muovere le masse).
La novità è che la Cleopatra del film è tutta egiziana perchè sembra uscita
da una tomba faraonica (nemes d’oro con l’ureo (2 per
rappresentare alto e basso Egitto) dove è presente il
disco solare con le corna di Ator, oro come oggetto
comune in Egitto perchè ce n’era sempre in
abbondanza): elementi riconducibili al modello
scientifico egiziano.
Nel 1945 (ad ogni generazione corrisponde una Cleopatra diversa): non è la
Cleopatra di Antonio ma quella di Cesare, di George Bernard Shaw (autore
irlandese di opere teatrali noto in Gran Bretagna come autore satirico simile
ad Oscar Wilde) di cui due opere importanti sono il “Pigmalione” e “Uomo e
superuomo”.
" SATIRA
Inevitabilmente, nelle culture occidentali, i potenti dalle antichità, è
presente la satira (radici che risalgono all’età greca)
La satira politica (colpire i potenti attraverso la poesia, teatro…) è sempre stata utilizzata.
“Le perle di Cleopatra” era una rappresentazione del 2016 e la regia operata su uno spettacolo
del 1920 a Berlino (segnati dai Cabaret).
Cleopatra è affettuosamente derisa perchè rappresentata come una regina capricciosa che va
tenuta di buonumore.
" FUMETTI
Cleopatra bambini e capricciosa con Cesare.
" POP
Canzone di Efendi, Cleopatra (Eurovision 2020).
Gli antichi non numeravano i regnanti (al massimo i nomi erano accompagnati dall’epiteto di
culto).
Dinastia tolemaica/lagide è una ellenistica che governò il regno d’Egitto dal 305 a.C. al 30 a.C.
(dall’incoronazione di Tolemeo I Sotere, fino alla conquista romana e alla morte dell’ultima regina
tolemaica, Cleopatra).
Una volta morto Lisimaco, re di Macedonia, Tolemeo II entra in unione con la vedova del regnante
defunto così da poter trovare agganci al trono di Macedonia. Arsinoe I rimane in Egitto, ma viene
poi allontanata dalla politica. Di conseguenza Tolemeo III, figlio di Arsinoe II ma non di Tolemeo II
(adottato) diventa re. Nella generazione di Tolemeo VIII, Tolemeo VI e Cleopatra II si fa una
tripartizione del regno lagide (Cipro, Cirene ed Egitto). Questa fa parte di questioni interne alla
dinastia, non si hanno influenze dall’esterno.
Finché Cleopatra I vive, i Lagidi perdono la sovranità politica ma non patrimoniale (dei tributi) sulla
Palestina. Ciò perché Tolemeo V, ancora bimbo, viene obbligato dai Seleucidi vincitori a sposare
la figlia di Antioco III (Cleopatra I). Tolemeo VI ha una figlia, Cleopatra III, con Cleopatra II, ed
entrambi sono co-regnanti con Tolomeo VIII. Quest’ultimo sposa Cleopatra III, la figlia dei due co-
reggenti, e desidera poi più potere, litigando con loro. I Romani fanno da mediatori e Tolemeo VIII
ottiene il regno separato di Cirene.
Tolemeo VII, figlio dell’ottavo perchè adottato dal matrimonio con Cleopatra II (che lo aveva avuto
da Tolemeo Vi), non sarà un regnante autonomo. La numerazione segue l’ordine: VI, VIII e IX.
Per gli antichi, i problemi propagandistici della famiglia reale lagide erano due:
- frequenza di matrimoni incestuosi $ (troll)
- forte influenza femminile nel potere dinastico % &
A ciò si univano gli scontri interni dinastici per il potere nel corso del II secolo a.C. (riguardanti
Tolemeo VIII e Cleopatra II).
cesare ad Alessandria
Dopo la battaglia di Farsalo (49 a.C.), Pompeo Magno si rifugia in Egitto cercando aiuto da chi
regnava ad Alessandria, ovvero Tolemeo XIII, il quale era in lotta con Cleopatra VII, e lo fa
uccidere per ingraziarsi Cesare.
Cesare si mise, dopo la battaglia e dopo aver concesso la libertà ai Tessali, all’inseguimento di
Pompeo. Giunto in Asia diede la libertà ai Cnidi e a tutti gli abitanti dell’Asia condonò un terzo
delle imposte. Sbarcato ad Alessandria, si rifiutò di guardare il capo di Pompeo che Teodoto gli
presentava, e pianse. Prese con sé e trattò benevolmente tutti gli amici e i compagni di Pompeo
che erano stati catturati dal re mentre andavano errando per quelle terre.
Potino, dopo aver fatto uccidere Pompeo e aver cacciato Cleopatra, segretamente complottava
contro Cesare. Per la sua sicurezza personale, Cesare cominciò a passare la notte in bagordi.
Segretamente, Cesare fece tornare Cleopatra dalla campagna (traduzione sbagliata, con
campagna si intende il territorio fuori da qualsiasi polis, ovvero tutto il territorio lagide, e non
quindi un territorio fuori da una polis ben nota). Cleopatra prese con sé un solo amico, Apollodoro
Siceliota, si imbarcò su un piccolo battello e si accostò al palazzo reale al calar della notte. Per
non farsi vedere, si dispose lunga e distesa in un sacco da coperte che Apollodoro legò con una
cinghia e portò a Cesare (si dice che Cesare fu conquistato da questo primo stratagemma di
Cleopatra).
La riconciliò con il fratello per associarla al regno. Ma durante un banchetto, fatto per celebrare la
riconciliazione, un servo di Cesare ebbe sentore di un complotto che si tramava contro Cesare da
parte di Achilla, comandante delle truppe, e dell’eunuco Potino. Cesare fece circondare la sala da
un gruppo di armati e fece uccidere Potino. Achilla fuggì e suscitò una guerra aspra e difficile
contro Cesare, costretto a difendersi con un numero esiguo di soldati contro una città e un
esercito così forti.
guerra Alessandrina
Rischi:
3) si trovava su una nave che portava aiuto ai suoi quando, vedendo accorrere da ogni parte gli
Egiziani, si buttò in acqua e con grande stento si salvò a nuoto. Si dice che in mano teneva
delle carte, e per quanto fosse preso di mira e si dovesse immergere, non le lasciò, ma con
una mano teneva quei fogli fuori dall’acqua e con l’altra nuotava. La barca fu affondata.
Alla fine Achilla si rifugiò presso i nemici, Cesare lo inseguì e lo vinse. In seguito Cesare mosse
verso la Siria, lasciando sul trono d’Egitto Cleopatra, che poco dopo partorì suo figlio Cesarione
(Tolemeo XV). Cesarione = termine usato dagli Alessandrini per delineare il supporto alla sovrana
e al figlio da parte dei sudditi). Nessuna fonte, neanche quelle che più hanno dipinto
negativamente Cleopatra, ha mai messo in dubbio la legittimità di Cesarione come figlio di Giulio
Cesare.
Non era gradito dal popolo e dalle persone oneste e sagge, a causa
della sua condottava anzi era odiato e disgustato:
- Spese eccessive
- Antonio si lasciava conquistare facilmente dalle lodi e a causa di questo incorse nel male
estremo: l’amore per Cleopatra, che sveglio e portò al delirio molte passioni nascoste e sopite
dentro di lui, ed estinse e distrusse quanto poteva sussistere in lui di buono e salutare.
CLEOPATRA VII
Come fu conquistato Antonio?
Ella si lasciò convincere da Dellio e, contando sulla propria bellezza, sperò di soggiogare
facilmente Antonio, più facilmente di Cesare e del figlio di Pompeo.
I primi, infatti, l’avevano conosciuta quando era una fanciulla ancora priva di esperienza, mentre
ora si trovava in quell’età in cui la bellezza delle donne risplende più luminosa, e il loro senno è nel
pieno del vigore. Ella riponeva maggiori speranze nella sua bellezza che nei doni e nel denaro che
portava con sé.
Dato che Cleopatra voleva che fosse lui a venire da lei, si fece beffe di lui risalendo il fiume Cnido
su un battello dalla poppa d’oro e rami d’argento e rifiutò i suoi inviti a pranzo, sdraiata sotto un
baldacchino ricamato d’oro e acconciata come i pittori raffigurano Afrodite (Cleopatra
rappresentata come greca) con attorno fanciulli che le facevano vento. Antonio, volendo
dimostrarle affabilità e benevolenza, accettò il suo invito a pranzo. Rimase colpito dalle luci e
dagli allestimenti (dimostrazione della ricchezza).
Dicono che la bellezza di Cleopatra, non era tale da lasciare attonito chi la guardava, ma a
frequentarla aveva un fascino irresistibile, grazie alla sua conversazione seducente e al suo
carattere.
Il suono della sua voce procurava piacere e si serviva della lingua come uno strumento a molte
corde. Si dice che conoscesse molte altre lingue, mantre i suoi sovrani predecessori non hanno
avuto la pazienza di imparare nemmeno quella egiziana e avevano persino dimenticato quella
macedone.
Ella conquistò Antonio a tal punto che egli si lasciò portare ad Alessandria, mentre sua moglie
combatteva contro Cesare per i suoi interessi.
Platone distingue 4 (2 x corpo: cucina, vestirsi / 2 x anima: sofistica, retorica) forme di adulazione,
ma Cleopatra le moltiplicò e, procurando sempre ad Antonio qualche piacere e diletto, lo teneva
in tutela, non lasciandolo né di giorno né di notte.
Plutarco dice che, nel 41 a.C., Cleopatra rimane regnante (da sola, in quanto era morto, non si sa
come, il fratello Tolemeo XIV) di un regno economicamente prospero. In epoca imperiale romana,
a partire da Flavio Giuseppe, la dinastia tolemaica verrà rappresentata come una dinastia
barbara, attribuendole atti di cannibalismo (accusa volta a indicarne lo status di barbara, non
civilizzata, secondo i canoni romani).
FULVIA
Moglie di Antonio che non si occupava di filare la lana o curare la casa
ma aspirava a comandare un comandante, suo marito.
Plutarco dice che Cleopatra era in debito con Fulvia per aver insegnato
al marito ad obbedire ed essere sottomesso al volere femminile.
In Italia, Cesare non gli muoveva alcun rimprovero. Strinsero degli accordi che richiedevano una
garanzia più solida, che fu offerta dalla sorte: sposare la sorella di Cesare, Ottavia. Entrambi
erano vedovi. Tutti raccomandavano questo matrimonio, nella speranza che Ottavia, la quale
univa ad una grande bellezza serietà ed intelligenza, una volta unitasi ad Antonio e conquistato il
suo amore, com’era logico aspettarsi da una tale donna, avrebbe assicurato loro la salvezza e
l’armonia. Si celebrò così il matrimonio.
LE FONTI DI CLEOPATRA
Ipotesi: non tutti ad Alessandria erano favorevoli al regno di Cleopatra. Tolemeo XIII viene messo
al trono estromettendo Cleopatra VII, per ovviare il dissenso. Il testamento sarebbe una giustifica,
nei confronti di Roma, da parte di Cesare per fermarsi a combattere in Egitto dopo la morte di
Pompeo Magno.
Si tratta del più antico documento datato al regno di Cleopatra VII. Tale stele è il primo
documento a darci una titolatura di Cleopatra VII.
La stele esaminata risiede al Louvre, e fu trovata nel medio Egitto, nella zona del Fayoum.
La stele segue la tradizione egiziana nella simmetrica divisione bipartita tra scena di offerta e testo
epigrafico.
Viene raffigurata la scena di un sacrificio da parte di un faraone (lo si capisce dalla doppia corona
basso e alto Egitto sul capo) verso una divinità femminile che allatta un bambino, ovvero la dea
Iside. Il bambino è Oros, figlio avuto da Osiride. Al centro vi è la tavola delle offerte.
Il culto di Iside era popolare, non per il livello di fama ma per la capacità di rendere coeso il
popolo.
Nel momento in cui si diventa sovrani si diventa anche divinità. E come a ogni divinità, al sovrano
si dedica un culto.
L’iscrizione della stele è un modo con cui gratificare la Regina (presente titolatura: anno primo di
una nuova sovrana). Attraverso il libro di T.C. Skeat, l’iscrizione e la stele sono databili al 1
Luglio del 51 a.C. Siamo sicuri che la sovrana di cui si parli sia Cleopatra VII e non Cleopatra VI,
in quanto solo quest’ultima non ha mai regnato da sola. Il faraone raffigurato è il padre di
Cleopatra, Tolemeo XII.
Nell’estratto, Strabone afferma che le distanze da lui indicate sono quelle assegnate da
Artemidoro (corografo: esperto di corografia/autore di carte/tavole corografiche: descrizione di
fatti/fenomeni geografici limitati ad una determinata regione).
Artemidoro: geografo importante dell’era ellenistica di cui è stato conservato un papiro. Tale
papiro lo si può dividere in due sezioni di utilizzo:
1) parte non riconducibile ad Artemidoro (deducibile dallo scarso livello di greco utilizzato), usata
a scopo didattico come infarinatura generale;
I geografi possono essere fonti storiche in quanto può capitare che essi descrivano gli
avvenimenti dei luoghi da loro analizzati.
L’Egitto, sotto la dominazione romana, era una provincia a bassissimo rischio di ribellione (solo in
caso di difficoltà economiche), tanto che i romani vi lasciarono stanziate solo due legioni.
Cleopatra VII tenne i Gabiniani ad Alessandria, per cui chi era contro di loro (e quindi contro
Cleopatra) temeva di scontrarsi anche con Giulio Cesare, associato alla regnante.
- Cassio Dione parla di Cesare come di un uomo che cadeva facilmente in amore con ogni bella
donna che incontrava.
- Cleopatra VII viene descritta come una bellissima donna nel fiorire della sua giovinezza, con cui
poter parlare amorevolmente (ridondanza dell’elogio delle sue capacità discorsive). Il suo
abbigliamento e il suo trucco vengono presentati come semplici e non esagerati.
Giulio Cesare, nonostante fosse stato chiamato in quanto giudice di Cleopatra VII, rimase colpito
da lei nel loro incontro e tentò di riappacificarla con il fratello Tolomeo XIII, il quale aveva cercato
di detronizzarla.
Infatti dal punto di vista romano non si poteva sostenere solamente Tolemeo XIII al trono, dato
che Cleopatra VII aveva una indiscussa legittimità politica, avendo già governato da sola per
almeno un anno. I difensori e i sostenitori di Tolemeo XIII, vista la posizione di Cesare (a favore
della reggenza), assaltarono la reggia di Alessandria, costringendo i romani, scarsi di numero, alla
fuga, capeggiati da Cesare descritto come “spaventato”. L’unica spiegazione per la vista di un
Cesare così preoccupato la si può trovare nel fatto che gli assalitori alessandrini non erano una
semplice folla inferocita, ma soldati di mestiere.
(Dai diversi titoli che seguono i nomi dei due regnanti, si evince che Cleopatra regna assieme al
fratello, ma in maniera separata).
Alla morte suicida del sovrano di Cipro e fratello di Tolemeo XII, l’isola divenne una provincia
romana. Cassio Dione ci dice che Cesare donò tale provincia ad Arsinoe IV (la quale fu poi
portata a Roma da Giulio Cesare in trionfo) e il futuro Tolemeo XIV, allora sorella e fratello di
Cleopatra VII e Tolemeo XIII. Per quale motivo Cesare avrebbe mai donato a dei principi non
regnanti una provincia romana (tra l’altro non da molto conquistata)? Critica alla veridicità della
fonte analizzata.
-per quanto riguarda cipro
Cassio Dione narra poi della Guerra alessandrina, iniziata dagli egiziani con l’aiuto di Achilla
(pompeiano romano) contro i romani stanziati ad Alessandria (Cesare chiese rinforzi dall’esercito
in Siria) che durò fino alla morte di Tolemeo XIII (annegato nel Nilo).
Così poi Cesare metterà al trono Cleopatra VII in co-reggenza al fratello-marito Tolemeo XIV il
minore, perchè Cesare aveva paura che gli egiziani sarebbe insorsi un’altra volta se il regno fosse
stato sotto la guida di una donna (considerato vergognoso) + che i romani si arrabbiassero/
alterassero anche perché Cesare conviveva con Cleopatra.
Cesare impose a Cleopatra di sposare il fratello (ma per burla!) e lei accettò ma in realtà lei
governava da sola.
Attualmente è il primo papiro che tratta di Cleopatra VII. Tale papiro è un prescritto di un
contratto nel quale un cavaliere cleuchico ha affittato, a due Persiani dell’epigone, dal proprio
kleros 3 arure nel territorio di Tebtynis. Nel papiro si fa riferimento, senza nominarlo, al sacerdote
Alessandro. Inoltre non si nominano neanche tutti/e gli/le altri/e sacerdoti/esse. Ciò perchè così si
risparmiava materiale, papiro e inchiostro, contenendo i costi.
Vengono indicati, nel documento, il mese del Calendario macedone e l’anno primo del regno di
Cleopatra VII (51 a.C.)
- Origine → Eracleopodi.
Tale papiro è stato scritto quando Cleopatra VII era stata esiliata dal trono da Tolemeo XIII.
Ciò lo si sa perchè nel papiro c’è scritta una datazione (anno primo, in cui Tolemeo ha spodestato
Cleopatra che era nel suo terzo anno di regno). Ma quando il documento è stato presentato (N.B.
non redatto), l’appello è rivolto a Cleopatra VII, stando a significare che in quel momento aveva
ripreso il trono dalle grinfie del fratello. Il documento è una copia d’ufficio di un appello di una
vedova figlia di un Apollonio, la quale si appella alla Regina per il mancato avvenimento di un
processo.
“Cleopatra VII è la regnante, mentre Tolemeo XIV fa da foglia di fico” Cit. Lucia Criscuolo.
" PAPIRO ricevuto nell’anno 19° (scritto quindi anteriormente, data in cui è stato ricevuto e
data in cui è stato concepito non coincidono)
Vengono attribuiti dei privilegi fiscali a questo personaggio e ai suoi eredi (esportare annualmente
10.000 artabas di grano e importare 5.000 anfore di vino senza imposta doganale + esenzione
fiscale sulla terra che possiede in Egitto: dimostrazione che non tutte le terre Egiziane erano del
sovrano).
Personaggio:
- Peter Van Minnen: sostiene che sia Publius Canidius, generale di spicco di Marco Antonio,
ucciso sotto ordine di Ottavia dopo la battaglia di Azio
- Klaus Zimmermann: sostiene che sia Quintus Cascellius, membro di una nota famiglia
Chi riceve quest’ordine (alla fine del foglio c’è scritto “make it happen”)?
3) PAPIRI:
- PSI 1098 primo documento che parla del primo anno di Cleopatra del 29 agosto 51 a.C.
(contratto di affitto di terreno)
- Papiro scritto durante l’esilio di Cleopatra (3° anno/1 anno Tolomeo XIII) ma presentato quando
aveva ripreso il trono (documento: appello alle regina, di una vedova che non aveva ottenuto
un processo)
- PAPIRO tradotto dal demotico (egiziano tardo) al francese da VICTOR EUGINE RIVILLOUT.
Importante datazione: 5° anno di regno Cleopatra VII + nascita CESARIONE
- PAPIRO 7 gennaio 45 a.C. (7° anno Cleopatra VII) che divenne oltre a Filatore (che ama il
padre) anche Filadelfa (che ama il fratello) per indicare l’associazione al trono di Cleopatra VII e
Tolemeo XIV.
- PAPIRO datato al 26 luglio 44 a.C. (8° anno di Cleopatra VII) che indica il regno di Cleopatra VII
con Tolemeo XIV dove in realtà Cleopatra regna da sola.
- PAPIRO 19° anno (scritto prima ma ricevuto dopo) dove Cleopatra ordina di far sapere che ad
un personaggio + suoi eredi devono essere attribuiti certi privilegi fiscali. Si pensa che sia o un
generale di Marco Antonio, o un membro di una famiglia nota.
Fonti romane:
-
->
biografia Antonio
-Strabune +Artemidoro geografa -