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Cleopatra T ea Filopatore 69 a.C. - 30 a.C.

Cleopatra è nata in Egitto ma le sue origini sono greche e macedoni. Discendeva da Tolomeo I
Soter, uno dei generali di Alessandro Magno.

Nata tra il 70 ed il 69 a.C., Cleopatra Tea Filopatore era figlia di Tolomeo XII, detto Aulete (“il
flautista”), sovrano di uno degli ultimi regni ellenistici ancora formalmente indipendenti dalla
potenza egemonica di Roma, ormai inarrestabile.

Alla morte di TOLEMEO XII AULETE, la 18enne (o forse 17enne) Cleopatra e suo fratello, Tolomeo
XIII, che aveva circa 10 anni, ereditarono il trono d’Egitto.

Nel 49 a.C., gli intrighi di corte portarono Cleopatra a rifugiarsi in Siria, dove mise insieme un
esercito mercenario. Presso Pelusio, al confine orientale dell’Egitto, un altro esercito era stato
radunato dagli avversari della regina.   

Per quasi 30 anni, in qualità di co-reggente, Cleopatra VII regnò sull’antico Egitto. Certo, si
trattava di un Egitto ormai fortemente ellenizzato: Cleopatra fu l’ultima esponente di una dinastia
di origine macedone, fondata da Tolomeo, la cui capitale, Alessandria, fu una delle città più ricche
e importanti del mondo antico.

L’ultima regina d’Egitto fu una vera donna di Stato, dotata di genio politico e straordinariamente
colta. Grazie a queste qualità, e ad una sapiente attività diplomatica, riuscì a mantenere una
posizione dominante a corte. La bellezza di Cleopatra infatti sembrerebbe essere un mito. Il suo
volto è stato infatti ritrovato su alcune monete egizie che la ritraggono con il naso adunco e la
mascella larga. Ma questo già ce lo racconta Plutarco secondo il quale, la forza della regina non
era tanto la bellezza quanto la sua intelligenza, i suoi modi, la sua voce. Tutto questo le donava
un fascino irresistibile.

Tolomeo XIII aveva fatto assassinare Pompeo Magno (rivale di Cesare) per riuscire a portare
Cesare dalla sua parte nella contesa al trono tra Tolemeo XIII e Cleopatra VII.

Cleopatra però, riuscì a portare Cesare dalla sua parte e Cesare si inserì nettamente nella contesa
dinastica d’Egitto, schierandosi dalla parte di Cleopatra. Con Cleopatra al proprio fianco,
legittima sovrana, Cesare entrò in guerra con Tolomeo XIII. La regina, dal canto suo, aveva
bisogno di Cesare per poter fronteggiare una corte a lei profondamente ostile, mantenendo il
proprio dominio, e sperando di restituire alla dinastia dei Tolomei la gloria perduta. I rinforzi da
Roma costrinsero il re d’Egitto alla fuga, durante la quale, sembra, morì annegando nel Nilo.!

Cesare poteva così rientrare ad Alessandria da trionfatore, riportando la regina al trono in


compagnia di un altro fratello, il tredicenne Tolomeo XIV.

Nel 44 a. C. (Idi di marzo) il dittatore venne assassinato. Per qualche tempo Cleopatra tentò di
ottenere il riconoscimento di Cesarione (dispregiativo) come erede di Cesare, il cui testamento
riconosceva come unico erede soltanto Ottaviano, suo figlio adottivo, che si affrettava a tornare a
Roma. La regina si affrettò così a tornare ad Alessandria. Qui, subito dopo, Tolomeo XIV morì e il
piccolo Cesarione, che aveva 3 anni, venne nominato coreggente insieme a sua madre sotto il
nome di Tolomeo XV. Nel frattempo, a Roma si era in piena guerra civile tra i triumviri Marco
Antonio, Ottaviano e Lepido, e gli assassini di Cesare, Cassio e Bruto. Entrambe le fazioni
avevano bisogno dell’apporto egiziano.  

Cleopatra T ea Filopatore 69 a.C. - 30 a.C. che ama il


padue/Filadelfo:ama fratello
L’ellenismo è il periodo storico greco che inizia nei primi di giugno del 321 a.C., alla morte di
Alessandro Magno, e che finisce con la caduta dell’ultimo regno ellenistico, il Regno telematico di
Cleopatra VII, nel 33 a.C.

Il termine non deriva dal greco, ma è un’invenzione di uno studente tedesco, usato per indicare
un periodo (eventi, personaggi, culti, ecc) di origini e caratteristiche greche, ma non più
completamente ellenico come l’età arcaica e classica.

Problema dell’ellenismo: mancanza di fonti letterarie

Polibio è uno dei pochissimi contemporanei del periodo, ma non ci è rimasto nulla in termini di
fonti narrative sul periodo ellenistico. Infatti la conoscenza del periodo è data da fonti epigrafiche
(iscrizioni, documenti, ecc)

- esempio: Decreto di Cremonide (268 a.C.) → politico ateniese filo-macedone versi i Tolomei, in
quanto macedoni, e non verso i macedoni di Macedonia. Tale documento parla di un’alleanza
militare tra Atene, Sparta e l’Egitto verso un nemico non specificato, ma intuibile nella
Macedonia. Da qui deriverà poi la guerra cremonidea.

Differenza tra tirannide e monarchia:

- Tirannide: presa violenta (nel senso fisico e nel senso di un drastico cambiamento) di potere,
che va a rovesciare un ordine già costituito. Essa non è inserita in uno schema politico
tradizionale.

- Monarchia: forma di potere politico di tradizione, riconosciuta (esempio: monarchia macedone)

La conquista dell’impero achemenide da parte di Alessandro pone le basi della grecità diffusa,
dell’espansione geografica dell’ellenismo.

Giustino → autore romano di epoca tarda antonina (II secolo d.C.), unica fonte del periodo (anche
se contenente errori). Era un epitopimatore (scrittore/ elaboratore di opere riassuntive), e scrisse
un testo su un’opera di lingua greca di Trogo Pompeo (autore romano) riguardante Filippo V,
padre di Perseo (quest’ultimo sconfitto a Pidna dai Romani).

- Problemi di Giustino come fonte: errate periodizzazione e identificazione di sovrani/e. Egli


sbaglia nell’attribuire fatti storici a sovrani/e sbagliate, e lo si vede molto con regine e
principesse nel mondo ellenistico, le quali hanno una grande importanza storica.

Nel mondo antico non c’è un automatismo di successione del potere (ad esempio la regola della
successione al primogenito).

Lucia ha suddiviso Cleopatra in:

Cleopatra nelle fonti greche

Cleopatra nelle fronti romane

Cleopatra nella contemporaneità

CONTEMPORANEA
" MEDIOEVO/DANTE: Il primo connotato di Cleopatra è di essere una donna lussuriosa (dedita
ai piaceri delle carne/sesso) nel canto V nell’inferno di Dante (fonti di Cleopatra gli arrivarono
da fonti romane).

" Viene nominata anche nel paradiso nel canto VI dove viene ammirata per il suo atto finale nei
suoi ultimi attimi di vita (poco verificabile ma non per questo meno vero): si è suicidata con il
morso di aspide nascosto in un cesto di fichi (lei prese il fico è stata morsa dagli aspidi).

" PETRARCA: Cleopatra inizia a diventare un personaggio frequente con Petrarca (uno dei
primi ad aver letto vite di Plutarco) nei “Trionfi” (89-90) nella sua giovinezza (viene ancora una
volta evidenziato il fascino sessuale).

" BOCCACCIO: Venne nominata da Boccaccio nel “De Mulieribus Claris” dove condanna
Cleopatra come esempio negativo di donna non virtuosa.

" In CHAUCER E JEAN DE THUIN venne presentata come un esempio di donna viziosa,
amante di Cesare.

Le fonti che questi intellettuali hanno avuto a disposizione erano quelle


della storia romana (compreso Plutarco che era un autore platonico della
vita di Antonio, che sentì l’influenza di una valutazione negativa di ciò che
accadde alla Grecia dopo la morte di Alessandro).

" PITTURA in etàmedievale


Nell’arte figurativa (età medievale e primo umanesimo) la
rappresentazione di Cleopatra (aspetto iconografico è fondamentale)
fu in ritratti come:
# nel “manoscritto francese” (1323): Cleopatra è nera per la
connotazione con il fatto che l’Egitto fosse in Africa e che chiunque
fuori dall’Europa fosse immediatamente identificato come nero.
Siccome la madre di Cleopatra non è certa, si è privilegiata nella chiave
dell’unicità della figura di Cleopatra, la teoria seconda la quale Cleopatra sia
stata non bianca.

# nella traduzione francese dell’opera di Boccaccio: di vicino ad Antonio che si


è suicidato con la spada e lei che si suicida con gli aspidi (al seno perchè
rappresenta un contrappasso: ha usato la sua bellezza per fare del male,
quindi viene uccisa nella bellezza che è considerato il seno).

# in un disegno di Michelangelo, Cleopatra è sempre rappresentata in forma


anacronistica.

" TEATRO IN ETÀ MODERNA


In ETÀ MODERNA ci fu uno sviluppo che si articola su diversi piani della figura di Cleopatra: nella
biografia di Plutarco, è ricordata, non per le sue virtù, ma per le sue doti.

# Queste opere generarono una grande quantità di opere teatrali: la più famosa fu The Tragedy
of Antony and Cleopatra di William Shakespeare che fu rappresentata dopo la morte
dell’autore. L’opera di Shakespeare non fu l’unica ma rimase il modello principale della
rappresentazione scenica di Cleopatra nell’ambiente anglosassone. La Cleopatra che viene
ricordata oggi discende dalla Cleopatra di Shakespeare che a sua
volta proviene dalle vicende della vita di Antonio, scritte da Plutarco.

# Altre opere di produssero in Francia (figure che si dedicano alla


paradigmicità di Cleopatra), Germania e Spagna, che a loro volta
influenzarono la musica dove Cleopatra era protagonista di dramma di
amore e morte, ma era sempre più rappresentata secondo un modello
sostanzialmente staccato da un vero contesto storico (veniva
rappresentata un modello di Cleopatra, bella ma non troppo bella
(naso molto lungo che aveva il suo fascino), molto intelligente e che
espia i suoi peccati della sua vita (perchè comunque l’Europa era
cristiana) quando muore con coraggio).

3 momenti dell’opera di Shakespeare:

1) Cleopatra chiede notizie di Ottavia per il trattato che Antonio aveva


firmato in base al quale lui dovesse sposarsi con Ottavia, perchè
accecata dalla gelosia (come venne vestita: la corona è una striscia
intorno alla testa per rappresentare la sua regalità ma per il resto era
vestita come una donna del 600).

2) Sogno dell’uomo ideale che è Antonio.

3) Cleopatra che sta morendo accanto al cadavere di Antonio (ripetizione di Romeo e Giulietta)
dicendo che lei diventa fuoco e aria.

" OPERA MUSICALE


# C’è una fase da cui, dal teatro puro, diventa teatro in musica ed un esempio importante è nella
fine del 500, con l’opera lirica, l’antichità diventa l’argomento prediletto e quindi molte volte le
vicende di Cleopatra e Antonio o di Cleopatra e Cesare.

Dal punto di vista iconografico, venne vestita/pettinata e quindi rappresentata come una donna
rinascimentale.

Il 7 dicembre (data importante perchè è inaugurazione della Scala) l’opera musicale aveva dei
connotati di musica barocca e fu una rappresentazione adattabile con la storicità del personaggio.
L’acconciatura è a forma di elmo (evocazione con la rappresentazione della corona azzurra da
battaglia che porta Cesare in battaglia). Cleopatra viene rappresentata come quella che domina
Cesare che è incapace di controllarsi, per farsene quello che vuole.

# La figura di Cleopatra venne rappresentata anche in opere dal barocco in poi (almeno 30).
Cleopatra è una mantide che usa gli uomini per i suoi scopi e poi tende a liberarsene se ne
vede il bisogno (non tutti hanno rappresentato Cleopatra in questo modo).

- Handel, Giulio Cesare

- Cimarosa, La Cleopatra (XVIII sec)

- Musicista Bensa, Cleopatra (1889)

- Ed anche in balletti come Cleopatra in Tarso di Aumer e la morte di Cleopatra di Clerico.

Da Shakespeare al 900 c’è una continuità della proposta spettacolare nel cinema, teatro… del
personaggio di Cleopatra (sempre stata utilizzata e sfruttata in termini di spettacolo).

" TEATRO NELLA BELLE EPOQUE


Alla fine dell’800 (Bélle epoque) la spettacolarizzazione di
Cleopatra definisce anche come deve essere presentata
Cleopatra. Sarah Bernhardt fu una grande attrice
drammatica, enfatica e tradizionale, un pò troppo retorica per
il suo tempo, ma con un fascino che le è stato riconosciuto.
Interpretò Cleopatra nell’opera di Shakespeare. Dalla
tradizione medievale moderna dove nello spettacolo, gli attori
sono vestiti con i costumi del proprio tempo, ma (in
coincidenza con il primo sviluppo dell’egittologia che nasce
come disciplina scientifica per diffondere in modo più serio ed
autorevole il passato dell’Egitto) cominciano ad esserci dei
richiami a delle rappresentazioni egiziane ma non del tutto (non ha ancora parrucca o elmo
egiziano) perchè i tessuti e gli abiti erano del suo tempo ma assomigliava comunque.

" CINEMA
All’inizio del 900 nacque il cinema che tentò di realizzare
opere con Cleopatra come protagonista:

# Il primo film fu di Teda Bara (attrice drammatica di cui non


sono rimasti film e sono rimasti solo fotografie).

Cleopatra è egiziana nel film anche se filologicamente non è


rappresentata come tale: la pettinatura è simile e negli abiti si
sottolinea la Cleopatra seduttiva che fa sfoggio del suo
fascino femminile per ottenere qualcosa (la dote maggiore era
la sua capacità di conversazione ma nel cinema muto non
poteva essere rappresento). Non è presentato come greca
perchè ha sempre degli abiti orientali oppure dei copriscono
per rappresentare la sua parte seduttrice (nemes col cobra (il serpente rappresenta la donna che
uccide col veleno) che lo ferma e tessuti d’oro che rappresentano la bellezza della regina: non è
greca perchè si pensava che i greci fossero vestiti solo di bianco).

Nel 1934 Cecil B DeMille è stato uno dei registri più importante dell’NGM
specializzato nei colossal di Hollywood che costavano e guadagnavano
molto (era obbligato a scegliere dei soggetti della bibbia o della storia antica
che fossero importanti per muovere le masse).

Quando decise di fare un film su Cleopatra, l’attrice fu Claudette Colbert


(francese) che fece anche il personaggio di Pompea nel “Il segno della
croce”.

La novità è che la Cleopatra del film è tutta egiziana perchè sembra uscita
da una tomba faraonica (nemes d’oro con l’ureo (2 per
rappresentare alto e basso Egitto) dove è presente il
disco solare con le corna di Ator, oro come oggetto
comune in Egitto perchè ce n’era sempre in
abbondanza): elementi riconducibili al modello
scientifico egiziano.

Nel 1945 (ad ogni generazione corrisponde una Cleopatra diversa): non è la
Cleopatra di Antonio ma quella di Cesare, di George Bernard Shaw (autore
irlandese di opere teatrali noto in Gran Bretagna come autore satirico simile
ad Oscar Wilde) di cui due opere importanti sono il “Pigmalione” e “Uomo e
superuomo”.

Per rappresentare Cleopatra venne scelta Vivien Leigh in Cesare e Cleopatra.


L’acconciatura si ritrova nella rappresentazione scultura ellenistica di una
principessa tolemaica. Acconciatura di una Cleopatra greca ma per il resto
continua ad essere presente l’Egitto nel resto della sua figura.

Nel 1963 (Cleopatra di riferimento: Elizabeth Taylor che fa riferimento alle


fonti romane di Plutarco) c’è una svolta che è un traguardo e un nuovo
punto di partenza. Cleopatra arriva a Roma sulle scie di vittorie di cesare
col bambino, e portando i segni della sua ricchezza vestita d’oro, in un
carro d’oro… e vestita da egiziana.

" SATIRA
Inevitabilmente, nelle culture occidentali, i potenti dalle antichità, è
presente la satira (radici che risalgono all’età greca)

Nel 1923 Oscar Straus rappresentò Cleopatra in un’operetta, come una


donna seduttrice che pensava solo alla sua bellezza, trucchi…e venne
ridicolizzata.

La satira politica (colpire i potenti attraverso la poesia, teatro…) è sempre stata utilizzata.

Si comincia a dare un’interpretazione comica, satirica, ironica come personaggio storici ma


anche teatrali: si ride della Cleopatra storica ma anche della Cleopatra di Sarah Bernhardt.

“Le perle di Cleopatra” era una rappresentazione del 2016 e la regia operata su uno spettacolo
del 1920 a Berlino (segnati dai Cabaret).

Cleopatra è affettuosamente derisa perchè rappresentata come una regina capricciosa che va
tenuta di buonumore.

" CARTONI ANIMATI


Kureopatora (cartone giapponese) film erotico del 1970.

" FUMETTI
Cleopatra bambini e capricciosa con Cesare.

" POP
Canzone di Efendi, Cleopatra (Eurovision 2020).

Gli antichi non numeravano i regnanti (al massimo i nomi erano accompagnati dall’epiteto di
culto).

Dinastia tolemaica/lagide è una ellenistica che governò il regno d’Egitto dal 305 a.C. al 30 a.C.
(dall’incoronazione di Tolemeo I Sotere, fino alla conquista romana e alla morte dell’ultima regina
tolemaica, Cleopatra).

Cleopatra non è la figlia maggiore (Berenice IV)

Una volta morto Lisimaco, re di Macedonia, Tolemeo II entra in unione con la vedova del regnante
defunto così da poter trovare agganci al trono di Macedonia. Arsinoe I rimane in Egitto, ma viene
poi allontanata dalla politica. Di conseguenza Tolemeo III, figlio di Arsinoe II ma non di Tolemeo II
(adottato) diventa re. Nella generazione di Tolemeo VIII, Tolemeo VI e Cleopatra II si fa una
tripartizione del regno lagide (Cipro, Cirene ed Egitto). Questa fa parte di questioni interne alla
dinastia, non si hanno influenze dall’esterno.

Finché Cleopatra I vive, i Lagidi perdono la sovranità politica ma non patrimoniale (dei tributi) sulla
Palestina. Ciò perché Tolemeo V, ancora bimbo, viene obbligato dai Seleucidi vincitori a sposare
la figlia di Antioco III (Cleopatra I). Tolemeo VI ha una figlia, Cleopatra III, con Cleopatra II, ed
entrambi sono co-regnanti con Tolomeo VIII. Quest’ultimo sposa Cleopatra III, la figlia dei due co-
reggenti, e desidera poi più potere, litigando con loro. I Romani fanno da mediatori e Tolemeo VIII
ottiene il regno separato di Cirene.

Tolemeo VII, figlio dell’ottavo perchè adottato dal matrimonio con Cleopatra II (che lo aveva avuto
da Tolemeo Vi), non sarà un regnante autonomo. La numerazione segue l’ordine: VI, VIII e IX.

Per gli antichi, i problemi propagandistici della famiglia reale lagide erano due:
- frequenza di matrimoni incestuosi $ (troll)
- forte influenza femminile nel potere dinastico % &
A ciò si univano gli scontri interni dinastici per il potere nel corso del II secolo a.C. (riguardanti
Tolemeo VIII e Cleopatra II).

Mai fu messa in dubbio la legittimità politica di Cleopatra VII. % % %

cesare ad Alessandria

VITA DI CESARE, PLUTARCO testamento


gutura Alessandrina

Dopo la battaglia di Farsalo (49 a.C.), Pompeo Magno si rifugia in Egitto cercando aiuto da chi
regnava ad Alessandria, ovvero Tolemeo XIII, il quale era in lotta con Cleopatra VII, e lo fa
uccidere per ingraziarsi Cesare.

solo fonti romane citano dell'esistenza del testamento


Il testamento delle volontà di Tolemeo VII sulla successione, fu affidato a Pompeo Magno, suo
caro amico. In esso si stabiliva che Roma doveva fare da garante alla successione legittima dei
due figli (Tolemeo XIV
XII
e Cleopatra VII). Questo fu il motivo per cui Cesare si ferma a combattere,
dato che Tolemeo XIV rifiutò di accettare la spartizione data dal testamento, cacciando la sorella.
A Roma i testamenti venivano incisi sul bronzo, che ne impediva la falsificazione. Invece, nel
mondo greco, venivano messi su papiro.

Cesare si mise, dopo la battaglia e dopo aver concesso la libertà ai Tessali, all’inseguimento di
Pompeo. Giunto in Asia diede la libertà ai Cnidi e a tutti gli abitanti dell’Asia condonò un terzo
delle imposte. Sbarcato ad Alessandria, si rifiutò di guardare il capo di Pompeo che Teodoto gli
presentava, e pianse. Prese con sé e trattò benevolmente tutti gli amici e i compagni di Pompeo
che erano stati catturati dal re mentre andavano errando per quelle terre.

Alessandria (tolemeo troppo giovane)


reggente
Potino = eunuco potentissimo che decideva le questioni politiche ad Alessandria, data la giovane
età di Tolemeo XIII.

Potino, dopo aver fatto uccidere Pompeo e aver cacciato Cleopatra, segretamente complottava
contro Cesare. Per la sua sicurezza personale, Cesare cominciò a passare la notte in bagordi.

Segretamente, Cesare fece tornare Cleopatra dalla campagna (traduzione sbagliata, con
campagna si intende il territorio fuori da qualsiasi polis, ovvero tutto il territorio lagide, e non
quindi un territorio fuori da una polis ben nota). Cleopatra prese con sé un solo amico, Apollodoro
Siceliota, si imbarcò su un piccolo battello e si accostò al palazzo reale al calar della notte. Per
non farsi vedere, si dispose lunga e distesa in un sacco da coperte che Apollodoro legò con una
cinghia e portò a Cesare (si dice che Cesare fu conquistato da questo primo stratagemma di
Cleopatra).

Si evidenzia la grande capacità di dialogo di Cleopatra VII.

Achilla = capo delle truppe di Tolemeo XIII, sconfitto da Cesare.

La riconciliò con il fratello per associarla al regno. Ma durante un banchetto, fatto per celebrare la
riconciliazione, un servo di Cesare ebbe sentore di un complotto che si tramava contro Cesare da
parte di Achilla, comandante delle truppe, e dell’eunuco Potino. Cesare fece circondare la sala da
un gruppo di armati e fece uccidere Potino. Achilla fuggì e suscitò una guerra aspra e difficile
contro Cesare, costretto a difendersi con un numero esiguo di soldati contro una città e un
esercito così forti.
guerra Alessandrina

Rischi:

1) il nemico interrompe le condutture, lasciando l’esercito di Cesare senza acqua

2) rischia di perdere la flotta e viene costretto ad appiccare un incendio che, diffondendosi


dall’arsenale alla grande biblioteca, la distrusse.

3) si trovava su una nave che portava aiuto ai suoi quando, vedendo accorrere da ogni parte gli
Egiziani, si buttò in acqua e con grande stento si salvò a nuoto. Si dice che in mano teneva
delle carte, e per quanto fosse preso di mira e si dovesse immergere, non le lasciò, ma con
una mano teneva quei fogli fuori dall’acqua e con l’altra nuotava. La barca fu affondata.

Alla fine Achilla si rifugiò presso i nemici, Cesare lo inseguì e lo vinse. In seguito Cesare mosse
verso la Siria, lasciando sul trono d’Egitto Cleopatra, che poco dopo partorì suo figlio Cesarione
(Tolemeo XV). Cesarione = termine usato dagli Alessandrini per delineare il supporto alla sovrana
e al figlio da parte dei sudditi). Nessuna fonte, neanche quelle che più hanno dipinto
negativamente Cleopatra, ha mai messo in dubbio la legittimità di Cesarione come figlio di Giulio
Cesare.

VITA DI ANTONIO, PLUTARCO


MARCO ANTONIO
Plutarco descrive negativamente, nella “Vita di Antonio”, Marco Antonio.
Non parlerà mai di Antonio come di un personaggio virtuoso.

Non era gradito dal popolo e dalle persone oneste e sagge, a causa
della sua condottava anzi era odiato e disgustato:

- Si ubriacava ad ore inopportune

- Spese eccessive

- Aggirarsi fra donne

- Dormire di giorno e di passeggiare confuso e con la testa pesante


per il vino durante la notte

- Suscitavano fastidio le coppe d’oro portate nei suoi viaggi come in


processioni, le tende che faceva erigere sul suo cammino, i pranzi
sontuosi che faceva imbandire, i leoni aggiogati ai suoi carri e le case
di uomini e donne onesti assegnate come alloggio a prostitute.

- Si riteneva intollerabile che, mentre Cesare stesso bivaccava fuori


dell’Italia per eliminare i resti della guerra a prezzo di grandi fatiche e
pericoli, altri, grazie a lui, conducevano una vita sfarzosa.

- Antonio si lasciava conquistare facilmente dalle lodi e a causa di questo incorse nel male
estremo: l’amore per Cleopatra, che sveglio e portò al delirio molte passioni nascoste e sopite
dentro di lui, ed estinse e distrusse quanto poteva sussistere in lui di buono e salutare.

CLEOPATRA VII
Come fu conquistato Antonio?

Cleopatra si doveva giustificare dalle


accuse che le venivano rivolte d’aver fornito
denaro a Cassio e di averlo aiutato nella
guerra, così Antonio la invitò a raggiungerlo
in Cilicia.

Dellio, non appena ebbe visto l’aspetto di


Cleopatra e si fu accorto della sua abilità e
malizia nel parlare, comprese subito che
ella avrebbe acquistato grande influenza su
Antonio. Si mise ad adulare l’egiziana e a tranquillizzarla, esortandola a non aver timore di
Antonio, il più amabile e umano dei generali.

Ella si lasciò convincere da Dellio e, contando sulla propria bellezza, sperò di soggiogare
facilmente Antonio, più facilmente di Cesare e del figlio di Pompeo.

I primi, infatti, l’avevano conosciuta quando era una fanciulla ancora priva di esperienza, mentre
ora si trovava in quell’età in cui la bellezza delle donne risplende più luminosa, e il loro senno è nel
pieno del vigore. Ella riponeva maggiori speranze nella sua bellezza che nei doni e nel denaro che
portava con sé.

Dato che Cleopatra voleva che fosse lui a venire da lei, si fece beffe di lui risalendo il fiume Cnido
su un battello dalla poppa d’oro e rami d’argento e rifiutò i suoi inviti a pranzo, sdraiata sotto un
baldacchino ricamato d’oro e acconciata come i pittori raffigurano Afrodite (Cleopatra
rappresentata come greca) con attorno fanciulli che le facevano vento. Antonio, volendo
dimostrarle affabilità e benevolenza, accettò il suo invito a pranzo. Rimase colpito dalle luci e
dagli allestimenti (dimostrazione della ricchezza).

Dicono che la bellezza di Cleopatra, non era tale da lasciare attonito chi la guardava, ma a
frequentarla aveva un fascino irresistibile, grazie alla sua conversazione seducente e al suo
carattere.

Il suono della sua voce procurava piacere e si serviva della lingua come uno strumento a molte
corde. Si dice che conoscesse molte altre lingue, mantre i suoi sovrani predecessori non hanno
avuto la pazienza di imparare nemmeno quella egiziana e avevano persino dimenticato quella
macedone.

Ella conquistò Antonio a tal punto che egli si lasciò portare ad Alessandria, mentre sua moglie
combatteva contro Cesare per i suoi interessi.

Platone distingue 4 (2 x corpo: cucina, vestirsi / 2 x anima: sofistica, retorica) forme di adulazione,
ma Cleopatra le moltiplicò e, procurando sempre ad Antonio qualche piacere e diletto, lo teneva
in tutela, non lasciandolo né di giorno né di notte.

Plutarco dice che, nel 41 a.C., Cleopatra rimane regnante (da sola, in quanto era morto, non si sa
come, il fratello Tolemeo XIV) di un regno economicamente prospero. In epoca imperiale romana,
a partire da Flavio Giuseppe, la dinastia tolemaica verrà rappresentata come una dinastia
barbara, attribuendole atti di cannibalismo (accusa volta a indicarne lo status di barbara, non
civilizzata, secondo i canoni romani).

FULVIA
Moglie di Antonio che non si occupava di filare la lana o curare la casa
ma aspirava a comandare un comandante, suo marito.

Plutarco dice che Cleopatra era in debito con Fulvia per aver insegnato
al marito ad obbedire ed essere sottomesso al volere femminile.

Plutarco critica tutte 3 le figure.

Mentre Antonio passava il suo tempo in frivolezze, comportandosi


come un ragazzino ozioso, gli giunsero 2 notizie:

- sua moglie e suo fratello avevano fatto guerra a Cesare ma avevano


perso e fuggivano dall’Italia

- Labieno, a capo dei Parti, stava assoggettando l’Asia

Queste notizie risvegliarono a fatica Antonio come dal sonno e


dall’ubriachezza. Si rivolse verso l’Italia, portando con sé duecento navi.
Durante la navigazione, apprese che Fulvia, ardita e intrigante, era stata la responsabile della
guerra, perchè sperava di staccare Antonio da Cleopatra, se in Italia si fosse prodotta qualche
agitazione. Ma mentre ella si recava a raggiungerlo, morì di malattia.

In Italia, Cesare non gli muoveva alcun rimprovero. Strinsero degli accordi che richiedevano una
garanzia più solida, che fu offerta dalla sorte: sposare la sorella di Cesare, Ottavia. Entrambi
erano vedovi. Tutti raccomandavano questo matrimonio, nella speranza che Ottavia, la quale
univa ad una grande bellezza serietà ed intelligenza, una volta unitasi ad Antonio e conquistato il
suo amore, com’era logico aspettarsi da una tale donna, avrebbe assicurato loro la salvezza e
l’armonia. Si celebrò così il matrimonio.

LE FONTI DI CLEOPATRA

L’ASCESA AL TRONO: STELE DI CLEOPATRA VII AL LOUVRE


Epigrafe: iscrizione che rappresenta un documento antico del regno
di Cleopatra. Importante è che per ricostruire una storia senza una
fonte letteraria, oggi si hanno molti strumenti che permettono di
lavorare con maggiore agio.

L’inizio del regno di Cleopatra è all’insegna della doppia datazione.

T. C. Skeat è uno studioso delle doppie datazioni.

Papiro demotico: documento in lingua egiziana tarda.

L’anno 30 di Tolemeo XII è attestato nei documenti fino al 22


febbraio e nei documenti demotici fino al 3 giugno.

I testi demotici determinando un 30imo anno di Tolemeo fino al 3


giugno.

Secondo Skeat l’anno di associazione al trono di Cleopatra va dal 22


febbraio 51 a.c al 22 marzo 51 a.c.

Solo le fonti romane parlano dell’esistenza di un testamento in cui


Tolomeo XII lasciava il trono alla co-reggenza dei suoi figli Tolemeo
XIII e Cleopatra VII.

Le fonti greche ed egiziane ci dicono solo che Tolemeo XII associò al


trono Cleopatra VII nel 51 a.C.

Ipotesi: non tutti ad Alessandria erano favorevoli al regno di Cleopatra. Tolemeo XIII viene messo
al trono estromettendo Cleopatra VII, per ovviare il dissenso. Il testamento sarebbe una giustifica,
nei confronti di Roma, da parte di Cesare per fermarsi a combattere in Egitto dopo la morte di
Pompeo Magno.

Si tratta del più antico documento datato al regno di Cleopatra VII. Tale stele è il primo
documento a darci una titolatura di Cleopatra VII.

Guy Wagner epigrafista, papirologo e archeologo francese

La stele esaminata risiede al Louvre, e fu trovata nel medio Egitto, nella zona del Fayoum.

Essa è scritta in greco, ma di fattura egiziana (preparata in una bottega).

La stele segue la tradizione egiziana nella simmetrica divisione bipartita tra scena di offerta e testo
epigrafico.

Viene raffigurata la scena di un sacrificio da parte di un faraone (lo si capisce dalla doppia corona
basso e alto Egitto sul capo) verso una divinità femminile che allatta un bambino, ovvero la dea
Iside. Il bambino è Oros, figlio avuto da Osiride. Al centro vi è la tavola delle offerte.

Il culto di Iside era popolare, non per il livello di fama ma per la capacità di rendere coeso il
popolo.

Nel momento in cui si diventa sovrani si diventa anche divinità. E come a ogni divinità, al sovrano
si dedica un culto.

L’iscrizione della stele è un modo con cui gratificare la Regina (presente titolatura: anno primo di
una nuova sovrana). Attraverso il libro di T.C. Skeat, l’iscrizione e la stele sono databili al 1
Luglio del 51 a.C. Siamo sicuri che la sovrana di cui si parli sia Cleopatra VII e non Cleopatra VI,
in quanto solo quest’ultima non ha mai regnato da sola. Il faraone raffigurato è il padre di
Cleopatra, Tolemeo XII.

17 STRABONE E ARTEMIDORO (fonte: romana)


XVII Libro della “Geografia” di Strabone: ci presenta la fonte geografica dell’Egitto.

Nell’estratto, Strabone afferma che le distanze da lui indicate sono quelle assegnate da
Artemidoro (corografo: esperto di corografia/autore di carte/tavole corografiche: descrizione di
fatti/fenomeni geografici limitati ad una determinata regione).

Artemidoro: geografo importante dell’era ellenistica di cui è stato conservato un papiro. Tale
papiro lo si può dividere in due sezioni di utilizzo:

1) parte non riconducibile ad Artemidoro (deducibile dallo scarso livello di greco utilizzato), usata
a scopo didattico come infarinatura generale;

2) parte riconducibile ad Artemidoro, le quale costituisce un’antologia geografica della Spagna.

I geografi possono essere fonti storiche in quanto può capitare che essi descrivano gli
avvenimenti dei luoghi da loro analizzati.

CASSIO DIONE: SOGGIORNO DI GIULIO CESARE IN EGITTO (fonte: romana)


Analisi dell’opera di Cassio Dione “Storia romana”, nella quale si narra del soggiorno di Giulio
Cesare in Egitto.

Opera scritta tra il II e il III secolo d.C.


Ad Alessandria vi era una sorta d’ingerenza a causa di alcuni tributi da pagare verso i soldati
Gabiniani (inviati da Gabino, ex proconsole militare della Siria) che si erano fermati, oltre il
necessario, in Egitto dopo essere stati chiamati da Tolemeo XII (in seguito alla sua
detronizzazione da parte della figlia di Berenice IV).

L’Egitto, sotto la dominazione romana, era una provincia a bassissimo rischio di ribellione (solo in
caso di difficoltà economiche), tanto che i romani vi lasciarono stanziate solo due legioni.

Cleopatra VII tenne i Gabiniani ad Alessandria, per cui chi era contro di loro (e quindi contro
Cleopatra) temeva di scontrarsi anche con Giulio Cesare, associato alla regnante.

- Cassio Dione parla di Cesare come di un uomo che cadeva facilmente in amore con ogni bella
donna che incontrava.

- Cleopatra VII viene descritta come una bellissima donna nel fiorire della sua giovinezza, con cui
poter parlare amorevolmente (ridondanza dell’elogio delle sue capacità discorsive). Il suo
abbigliamento e il suo trucco vengono presentati come semplici e non esagerati.

Giulio Cesare, nonostante fosse stato chiamato in quanto giudice di Cleopatra VII, rimase colpito
da lei nel loro incontro e tentò di riappacificarla con il fratello Tolomeo XIII, il quale aveva cercato
di detronizzarla.

Infatti dal punto di vista romano non si poteva sostenere solamente Tolemeo XIII al trono, dato
che Cleopatra VII aveva una indiscussa legittimità politica, avendo già governato da sola per
almeno un anno. I difensori e i sostenitori di Tolemeo XIII, vista la posizione di Cesare (a favore
della reggenza), assaltarono la reggia di Alessandria, costringendo i romani, scarsi di numero, alla
fuga, capeggiati da Cesare descritto come “spaventato”. L’unica spiegazione per la vista di un
Cesare così preoccupato la si può trovare nel fatto che gli assalitori alessandrini non erano una
semplice folla inferocita, ma soldati di mestiere.

(Dai diversi titoli che seguono i nomi dei due regnanti, si evince che Cleopatra regna assieme al
fratello, ma in maniera separata).

Alla morte suicida del sovrano di Cipro e fratello di Tolemeo XII, l’isola divenne una provincia
romana. Cassio Dione ci dice che Cesare donò tale provincia ad Arsinoe IV (la quale fu poi
portata a Roma da Giulio Cesare in trionfo) e il futuro Tolemeo XIV, allora sorella e fratello di
Cleopatra VII e Tolemeo XIII. Per quale motivo Cesare avrebbe mai donato a dei principi non
regnanti una provincia romana (tra l’altro non da molto conquistata)? Critica alla veridicità della
fonte analizzata.
-per quanto riguarda cipro

Cassio Dione narra poi della Guerra alessandrina, iniziata dagli egiziani con l’aiuto di Achilla
(pompeiano romano) contro i romani stanziati ad Alessandria (Cesare chiese rinforzi dall’esercito
in Siria) che durò fino alla morte di Tolemeo XIII (annegato nel Nilo).

Così poi Cesare metterà al trono Cleopatra VII in co-reggenza al fratello-marito Tolemeo XIV il
minore, perchè Cesare aveva paura che gli egiziani sarebbe insorsi un’altra volta se il regno fosse
stato sotto la guida di una donna (considerato vergognoso) + che i romani si arrabbiassero/
alterassero anche perché Cesare conviveva con Cleopatra.

Cesare impose a Cleopatra di sposare il fratello (ma per burla!) e lei accettò ma in realtà lei
governava da sola.

VALERIO MASSIMO (fonte: romana)


Nella sua opera (cap IV) Valerio Massimo parla dell’esperienza di Marco Bibulo che si trovava in
Siria: i suoi due figli erano stati uccisi in Egitto dai soldati romani. Cleopatra li fece arrestare e li
fece mandare da lui per potere decidere cosa fare, ma Bibulo decise di rimandarli alla regina,
affermando che non lui, bene’ il senato aveva il potere di punirli.

PAPIRI PER CLEOPATRA


" PSI (Papiro Società Italiana) x 1098
- Data del papiro → 29 agosto 51 a.C.

- Testo documentario conservato a Il Cairo

- Contenuto → contratto di affitto di un terreno

- Sul verso si leggono i nomi dei testimoni

Attualmente è il primo papiro che tratta di Cleopatra VII. Tale papiro è un prescritto di un
contratto nel quale un cavaliere cleuchico ha affittato, a due Persiani dell’epigone, dal proprio
kleros 3 arure nel territorio di Tebtynis. Nel papiro si fa riferimento, senza nominarlo, al sacerdote
Alessandro. Inoltre non si nominano neanche tutti/e gli/le altri/e sacerdoti/esse. Ciò perchè così si
risparmiava materiale, papiro e inchiostro, contenendo i costi.

Vengono indicati, nel documento, il mese del Calendario macedone e l’anno primo del regno di
Cleopatra VII (51 a.C.)

" PAPIRO HGV: SB 6 9065


- Datazione → dopo il 50/49 a.C..

- Origine → Eracleopodi.

Tale papiro è stato scritto quando Cleopatra VII era stata esiliata dal trono da Tolemeo XIII.
Ciò lo si sa perchè nel papiro c’è scritta una datazione (anno primo, in cui Tolemeo ha spodestato
Cleopatra che era nel suo terzo anno di regno). Ma quando il documento è stato presentato (N.B.
non redatto), l’appello è rivolto a Cleopatra VII, stando a significare che in quel momento aveva
ripreso il trono dalle grinfie del fratello. Il documento è una copia d’ufficio di un appello di una
vedova figlia di un Apollonio, la quale si appella alla Regina per il mancato avvenimento di un
processo.

" PAPIRO tradotto dal Demotico al


Francese da parte di Victor ed Eugene
Revillout
Del papiro ci interessa la datazione, la quale
indica la data di nascita, in Giugno del 5° anno
di Cleopatra VII, di Tolemeo XV Cesarione.

Per essere sepolti vicino alle divinità nell’antico


Egitto, si doveva pagare.

" P. Bon. 10: 7 gennaio 45 a.C.


“Sotto il regno di Cleopatra e di Tolemeo, dei Filopatori (coloro che amano il padre) e Filadelfi
(coloro che amano il fratello/la sorella), anno 7 (di Cleopatra VII, ad indicare lei come unica vera
regnante rispetto a Tolemeo XIV).” Cleopatra prima era solo Filopatore, ma una volta stabilita la
co-reggenza con il fratello Tolemeo XIV, per mano di Giulio Cesare e il testamento, diventa anche
Filadelfa.

" HGV. oxy. 14 1629


Data del papiro → 26 luglio del 44 a.C.

Datazione → anno 8° dei sovrani Filopatori e Filadelfi

“Cleopatra VII è la regnante, mentre Tolemeo XIV fa da foglia di fico” Cit. Lucia Criscuolo.

" PAPIRO ricevuto nell’anno 19° (scritto quindi anteriormente, data in cui è stato ricevuto e
data in cui è stato concepito non coincidono)

Vengono attribuiti dei privilegi fiscali a questo personaggio e ai suoi eredi (esportare annualmente
10.000 artabas di grano e importare 5.000 anfore di vino senza imposta doganale + esenzione
fiscale sulla terra che possiede in Egitto: dimostrazione che non tutte le terre Egiziane erano del
sovrano).

Personaggio:

- Peter Van Minnen: sostiene che sia Publius Canidius, generale di spicco di Marco Antonio,
ucciso sotto ordine di Ottavia dopo la battaglia di Azio

- Klaus Zimmermann: sostiene che sia Quintus Cascellius, membro di una nota famiglia

Nel documento si leggevano solo ...IUS CA...

Chi riceve quest’ordine (alla fine del foglio c’è scritto “make it happen”)?

Un funzionario, o Tolemeo Cesare, secondo Zimmermann, da Cleopatra. Si capisce però che si


tratta di un documento di ufficio e non un documento di cancelleria reale (documento brutto +
scrittura non alessandrina).

CRONOLOGIA CLEOPATRA CON FONTI EGIZIANE:


1) Associazione al trono di Cleopatra VII di Tolemeo XII Aulete (nel 30° anno) per un periodo che
va dal 22 marzo 51 a.C. (data del più antico documento del regno di Cleopatra, la stele
geroglifica del Bucheum di Hermonthis), al luglio seguente: nel corso del 51 a.C. tutto l’Egitto
riconobbe la regina.

2) Stele Egypt Nubie Louvre

3) PAPIRI:

- PSI 1098 primo documento che parla del primo anno di Cleopatra del 29 agosto 51 a.C.
(contratto di affitto di terreno)

- Papiro scritto durante l’esilio di Cleopatra (3° anno/1 anno Tolomeo XIII) ma presentato quando
aveva ripreso il trono (documento: appello alle regina, di una vedova che non aveva ottenuto
un processo)

- PAPIRO tradotto dal demotico (egiziano tardo) al francese da VICTOR EUGINE RIVILLOUT.
Importante datazione: 5° anno di regno Cleopatra VII + nascita CESARIONE

- PAPIRO 7 gennaio 45 a.C. (7° anno Cleopatra VII) che divenne oltre a Filatore (che ama il
padre) anche Filadelfa (che ama il fratello) per indicare l’associazione al trono di Cleopatra VII e
Tolemeo XIV.

- PAPIRO datato al 26 luglio 44 a.C. (8° anno di Cleopatra VII) che indica il regno di Cleopatra VII
con Tolemeo XIV dove in realtà Cleopatra regna da sola.

- PAPIRO 19° anno (scritto prima ma ricevuto dopo) dove Cleopatra ordina di far sapere che ad
un personaggio + suoi eredi devono essere attribuiti certi privilegi fiscali. Si pensa che sia o un
generale di Marco Antonio, o un membro di una famiglia nota.

Fonti romane:
-

plutarco-biografia Cesare testamentoryverra Alessandria


-

->
biografia Antonio
-Strabune +Artemidoro geografa -

-Cassio Dione-soggiorno fare ad Alessandria


-Valerio Massimo -> Marco bibul

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