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LA POLITICA DI AUGUSTO
Augusto impone una nuova organizzazione amministrativa dei territori imperiali: l'Italia viene
divisa in undici regioni e Roma in quattordici distretti. Inoltre istituisce nuove cariche
amministrative: il prefetto urbano, il prefetto dei vigili, il prefetto dell'annona, i curatores viarum.
La difesa personale del principe è assicurata dalla guardia pretoriana, guidata dal prefetto del
pretorio. All'interno dell'imponente apparato burocratico voluto da Augusto, assumono cariche di
grande rilievo i membri del ceto equestre. La riorganizzazione coinvolge anche le province, divise
in imperiali e senatorie. Durante il suo governo, Augusto predispone anche importanti riforme: la
riforma fiscale impone la regolare riscossione di tasse dalle province senatorie e dalle province
imperiali, la riforma monetaria stabilisce un rapporto fisso tra il valore delle monete e il loro peso;
la riforma militare trasforma le legioni in un corpo militare permanente. In politica estera i figliastri
Tiberio e Druso conseguono successi in Spagna, e stabiliscono i confini dell'Impero lungo il
corso del fiume Danubio. Più a nord, nel tentativo di estenderli anche dal Reno all'Elba, il 9 d.C.
l'esercito romano subisce la disastrosa sconfitta di Teutoburgo. In Oriente Augusto sigla un patto
di pace con i Parti
(20 a.C.).
ECONOMIA E CULTURA NELL'ETÀ DI AUGUSTO
Durante il principato di Augusto i domini di Roma conoscono un intenso sviluppo economico,
grazie alla pace e alla sicurezza interne, alla costruzione di strade, ponti e infrastrutture, e alla
diffusione di un'unica moneta. Nuove e prospere attività economiche vengono avviate anche
nelle province, che vanno cosi incontro a una maggiore integrazione sociale e culturale
nell'Impero. Sul piano culturale, Auqusto si pone come il custode dei valori e degli ideali
tradizionali, cioè dei principi del mos maiorum: sobrietà, parsimonia, matrimonio, abnegazione e
obbedienza. Come modello ideale viene proposta la famiglia patriarcale, sotto il controllo del
pater familias. In ambito religioso viene ostacolata la diffusione dei culti orientali e si tenta di
ripristinare le tradizionali credenze religiose romane. Il principe riesce anche a ottenere
l'appoggio degli intellettuali, i quali contribuiscono a celebrare i valori dell'ideologia augustea e
ad aumentare il consenso verso il governo di Augusto. Il circolo culturale più attivo è quello
organizzato da Gaio Mecenate.