Sei sulla pagina 1di 16

CHI ERANO I GRECI?

I greci erano popoli


stanziati dal XII sec. A.C.,
nella parte meridionale
della penisola balcanica e
nelle isole del mare Egeo.

GRECI= termine introdotto


dai romani

I greci chiamavano se stessi


«Hellenes» : elleni e la
propria terra «Hellas»
Ellade.
FORMAZIONE DELLE POLEIS

 COSTRUZIONE DELLA POLIS


La nascita della pòlis e la seconda colonizzazione segnarono il passaggio dal
medioevo ellenico all'età arcaica.Nell'età arcaica si ebbe un forte incremento
demografico e una ripresa dei commerci che portarono a un progressivo
inurbamento. la scrittura,quasi scomparsa nel medioevo ellenico,riprese vita, e per
questo motivo sono molte le fonti scritte di questo periodo.
 PER SINECISMO: aggregazione di più villaggi per ragioni politiche,
amministrative e religiose.
 POLIS: CITTA’ –STATO, comunità politica autonoma caratterizzata da tre
elementi.
IL NUCLEO URBANO
In età arcaica, gli organi politici sono nelle mani dei proprietari
terrieri aristocratici.

IL SISTEMA DELLE Pòleis

Il sistema delle poleis si diffuse in tutto il territorio


greco ma con modalità diverse:
alcune poleis mantennero un modello di governo
oligarchico altri invece assunsero un modello
democratico, Sparta e Atene furono il simbolo di
questi due modelli.
L’ETA’ ARCAICA
AL TERMINE DEL PERIODO DI CRISI DENOMINATO «MEDIOEVO
ELLENICO» LA RIPRESA DEI COMMERCI CON L’ASIA MINORE E IL
VICINO ORIENTE, UNITO AL PROGRESSIVO SVILUPPO DELLE
POLEIS, PORTA AD UN DIFFUSO BENESSERE E A UNA MAGGIORE
RICHIESTA DI BENI DI CONSUMO.

IN CIASCUNA POLIS GRECA INIZIA A MATURARE LA


CONSAPEVOLEZZA CHE UN ACCRESCIMENTO ECCESSIVO DELLA
POPOLAZIONE AVREBBE IN BREVE FINITO PER COMPROMETTERE I
DIFFICILI EQUILIBRI POLITICI, ECONOMICI E SOCIALI ESISTENTI AL
SUO STESSO INTERNO.

È PROPRIO PER EVITARE QUESTO CHE MOLTE POLEIS, GIUNTE A


UN DETERMINATO LIVELLO DI CRESCITA, SI IMPONGONO DI NON
INGRANDIRSI ULTERIORMENTE E PROMUOVONO LA FONDAZIONE
DI NUOVE CITTÀ.
NASCONO COSÌ LE COLONIE, CON LE STESSE
CARATTERISTICHE DI AUTONOMIA,
ORGANIZZAZIONE E CULTURA DELLA CITTÀ-MADRE
La nascita delle colonie greche
La conflittualità interna della società greca e la forte crescita
demografica nelle città-Stato dell'antica Grecia, spingono
alla creazione di nuove colonie all'esterno dei confini greci,
dove esiliare gli avversari politici interni e verso cui favorire
l'emigrazione della popolazione in eccesso. Sorgono colonie
greche in Italia, in Asia Minore, nel Bosforo, in Africa, in
Spagna e in Francia. Lungo Le nuove città sono perlopiù
colonie costiere nate in precedenti insediamenti commerciali
lungo le coste del Mediterraneo e del Mar Nero.
Le colonie greche in Italia prendono il nome di
Magna Grecia.
CONFLITTI INTERNI ALLE POLEIS

L’allargamento della cittadinanza produsse ovunque in Grecia aspri


conflitti di carattere sociale.
Il vasto movimento di colonizzazione che aveva interessato molte
poleis greche a partire dall’VIII secolo a.C. era dovuto anche ad un
periodo di grande sviluppo dell’agricoltura.
Nasce una nuova categoria di contadini e piccoli proprietari che
diventano anche soldati in difesa delle terre. Si forma un nuovo modo
di combattere (falange Oplita) collegata al mutato scopo delle guerre.
Cioè quello di difendere la Comunità e le sue terre.
Si affermano quindi nuovi valori: la virtù civica, il senso di lealtà nei
confronti della città.
I CONFLITTI SOCIALI RISOLTI
IN DIVERSI MODI
Nell’età arcaica la polis era governata dalle famiglie
aristocratiche che detenevano terra, ricchezza e prestigio.
Erano aristocratici, gli arconti, che governavano la città.
Questo provocò crescenti conflitti con il demos che chiedeva
una più equa distribuzione delle terre e di partecipare al potere
politico. Il potere dell’aristocrazia fu progressivamente diminuito
sia dalla riforma oplitica, che tolse ai nobili il monopolio della
guerra, sia dall’introduzione di leggi scritte che riducevano
l’arbitrio degli aristocratici nell’amministrazione della giustizia,
sia infine dalle tirannidi perché i tiranni governavano in modo
favorevole al demos per guadagnare il consenso.
COSA SIGNIFICA IL TERMINE "TIRANNIDE"?

Un potere arbitrario che si impone con la forza.


Sorto per designare uno specifico regime politico nella Grecia antica, il
concetto di tirannide ha progressivamente assunto nei secoli un significato
polemico, indicando ogni forma di governo personale in cui si abusi del
potere.
 Nascita ed evoluzione
 Nell’antica Grecia il termine tirannide non aveva originariamente
significato negativo. Nell’età arcaica (7°-6° secolo a.C.) i tiranni erano
nobili che – nella lotta tra fazioni politiche, e spesso grazie all’appoggio
popolare – avevano posto fine alle oligarchie aristocratiche terriere
instaurando un potere personale. Favorendo gli interessi dei gruppi sociali
legati al commercio e all’artigianato, essi contribuirono alla crescita
politica, economica e culturale delle città-Stato.
 Ascesa dei tiranni

L'ascesa dei tiranni nell'antica Grecia è pertanto favorita da due fattori principali:
La crescita demografica
 La colonizzazione e il crescente benessere economico si traduce in un progressivo
aumento della popolazione nelle poleis. Ciò rende difficoltoso per i nobili e per
l'aristocrazia al potere riuscire a controllare ed a sedare i disordini e gli scontri di
classe. Alleandosi con il popolo le famiglie benestanti riescono ad indebolire la
classe nobiliare, proponendosi poi come mediatori.
La riforma dell'esercito
 Con la riforma dell'esercito è introdotta la falange oplitica, che consente anche ai
membri delle famiglie benestanti la possibilità di procurarsi le armi ed entrare a far
parte della classe dei guerrieri, una possibilità fino a quel momento riservata ai soli
nobili.
La falange oplitica marciava e si spostava
sempre verso destra, in modo tale che
ogni oplita poteva coprire il fianco
sinistro del compagno con il proprio
scudo. Tuttavia, con questa tattica, il fianco
sinistro dello schieramento era
perennemente scoperto, esponendo
l'esercito all'aggiramento nemico.

Potrebbero piacerti anche