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L’età di Augusto

(27 a.C.-14 d.C.)


PRINCIPATO
PRIMIS (PRIMO) + CAPĔRE (PRENDERE)
= «COLUI CHE OCCUPA IL PRIMO POSTO»
= DIGNITÀ DEL PRINCIPE
Dalla Repubblica al principato
Conquistato il potere dopo anni di tumulti,
tumulti Ottaviano si propose un duplice
obiettivo

Garantire la continuità
Consolidare la propria
formale delle istituzioni
autorità
repubblicane

Concentrò nella sua Si presentò come


persona cariche e restauratore dell’ordine e
facoltà che lo rendevano della moralità antichi
di fatto onnipotente

Ottaviano nelle vesti


di pontefice massimo
(I sec. d.C.)
Il primato politico di Ottaviano
Dopo anni di massacri,
massacri i Romani erano disposti ad accettare il governo di una
sola persona in cambio della stabilità

Ottaviano fu nominato Augustus («degno di


venerazione») e princeps senatus («primo del Senato»)

Aveva il diritto di votare per primo


in Senato: poteva così influenzare
le decisioni degli altri membri

Augusto cinto dalla corona Mantenne formalmente la costituzione


civica (I sec. a.C.)
repubblicana, ma di fatto regnò come un sovrano
Da console a princeps
Dal 27 al 23 a.C., Ottaviano governò Roma con la carica di
console

Nel 23 a.C. ottenne legalmente i due poteri fondamentali


dello Stato: il tribunato della plebe e il proconsolato

Dal 12 a.C., rivestì anche la carica di pontefice massimo

Forte di questi poteri, Augusto poteva decidere


Augusto di Prima Porta (I sec. d.C.)
la politica di Roma e delle province
La natura del principato augusteo
La forma di governo inaugurata da Augusto viene definita principato:
Augusto era princeps senatus e princeps civitatis («primo del Senato e
dello Stato»)

La natura del principato è oggetto di


discussione tra gli storici: si possono
individuare tre posizioni. Il principato può
essere
Ara pacis (13-9 a.C.)

un una
una diarchia
ammodernamento monarchia
(princeps-Senato)
della Repubblica assoluta
La riorganizzazione dello Stato
Augusto riformò lo Stato, decentrando le funzioni
amministrative e accentrando il potere nelle sue
mani

Furono creati nuovi organi di governo: le prefetture Magistrati romani (età repubblicana)

Il prefetto urbano era incaricato dell’amministrazione di Roma


Il prefetto dei vigili svolgeva funzioni di polizia
Il prefetto dell’annona provvedeva all’approvvigionamento
Il prefetto del pretorio gestiva la sicurezza personale del principe
La riorganizzazione delle province
Augusto suddivise
Senatorie I tributi riscossi
le province in
Amministrate da un confluivano nella cassa
proconsole dello Stato (aerarium)

Imperiali
Amministrate da un
funzionario del principe

I tributi riscossi
confluivano nella cassa
del principe (fiscus)
La riorganizzazione dell’esercito
Augusto ridusse le legioni da 50 a 25 e introdusse un reclutamento
volontario regolare

Per impedire che i generali formassero eserciti


personali, dispose il trasferimento frequente degli
ufficiali

Creò un corpo speciale di 9000 soldati scelti, i


pretoriani, incaricati di proteggere la sua persona

La coorte pretoria divenne così


potente da condizionare la
Ufficiali e pretoriani (II sec. d.C.) stessa politica imperiale
La politica economica
La politica economica di Augusto fu di stampo prevalentemente liberista:
egli si astenne da un intervento diretto nei commerci

Monete di rame
Coniate dal Senato
Per sostenere la spese dello Stato, fu
necessario coniare più monete
Monete d’oro e d’argento
Coniate dal principe

Augusto stabilì che un aureus d’oro


equivaleva a 25 denarii d’argento e
a 100 sestertii di rame
Aureus augusteo (I sec. d.C.)
La politica sociale e familiare
La propaganda augustea presentava i mali di Roma come conseguenze
dell’abbandono delle virtù tradizionali e della decadenza della famiglia

Leges Iuliae

Obbligo di Criminalizzazione
matrimonio dell’adulterio

Premi in denaro per le


famiglie numerose

Scena di allattamento (I sec. d.C.)


La stessa figlia di Augusto, Giulia,
fu condannata all’esilio per adulterio
Le campagne militari di Augusto
Tra il 27 a.C. e il 9 d.C., Augusto intraprese una serie di campagne militari (in
Spagna, sulle Alpi, in Norico, in Rezia, in Pannonia e in Mesia) per difendere i
confini e acquisire nuovi territori

Nel 9 d.C., l’esercito di Publio


Quintilio Varo fu massacrato dai
GERMANI di Arminio nella foresta
di Teutoburgo

Il Reno e il Danubio avrebbero


costituito da quel momento il
limes dell’Impero
Morte e successione di Augusto
Augusto morì a Nola nel 14 d.C., a settantasei anni.

Aveva RIORGANIZZATO LO STATO,


GARANTITO LA PACE
E DATO ALLA CITTÀ DI ROMA UNO SPLENDORE MAI PIÙ
EGUAGLIATO

Un anno prima di morire designò


come erede il figliastro Tiberio,
sebbene il titolo di principe non
fosse formalmente ereditario

Mausoleo di Augusto (I sec. d.C.)


La fioritura delle arti
La stabilità politica ed economica dell’età augustea favorì la fioritura delle arti
e delle lettere, coltivate nel circolo di un collaboratore di Augusto, Mecenate

Dal nome di Mecenate deriva il termine


“mecenatismo”, la protezione delle arti

Le opere celebrano il programma


politico e sociale augusteo

La propaganda augustea
promuoveva il recupero
dell’economia agricola e delle
tradizioni romane
S. Bakalovich, Il circolo di Mecenate (1890)
I poeti augustei
Gli intellettuali augustei della prima generazione avevano vissuto
personalmente le guerre civili e auspicavano un’epoca di pace e stabilità

Publio Virgilio Marone (70-19 a.C.) celebrò


nell’Eneide le origini divine della gens Iulia, cui
apparteneva Augusto

Quinto Orazio Flacco (65-8 a.C.) trattò nei suoi versi


soprattutto temi di carattere personale e filosofico

Publio Ovidio Nasone (43 a.C.-18 d.C.) nelle Virgilio tra le muse Clio e
Melpomene, mosaico (III sec. d.C.)
Metamorfosi celebrò, attraverso il mito, l’età dell’oro
iniziata con Augusto
La storiografia
Sotto Augusto visse uno dei maggiori storici romani, Tito Livio (59 a.C.-17
d.C.), che scrisse una storia di Roma in centoquarantadue libri: Ab urbe
condita libri («Dalla fondazione della città»)

Roma è celebrata come l’idea


della giustizia incarnata nel
mondo

Livio nutriva perplessità sul futuro di


Giardino recintato, affresco proveniente dalla
villa di Livia, moglie di Augusto (I sec. d.C.) Roma e nostalgia per il passato
repubblicano
La condizione femminile
Nell’età augustea mutarono anche i rapporti economici e di potere tra
moglie e marito

Le donne poterono disporre


più liberamente della loro
dote e lasciarla in eredità

Anche le donne potevano


divorziare e ottenere
l’affidamento dei figli
Donna che legge (I sec. d.C.)

Le donne più abbienti godevano di grande autonomia


e potevano dedicarsi anche ad attività intellettuali
La città romana
La politica augustea prevedeva anche la fondazione di nuove città in
località strategiche

Le città erano organizzate intorno a due assi


perpendicolari

Cardo Decumano
(nord-sud) (est-ovest)
Ricostruzione della pianta di
Augusta Pretoria (l’attuale Aosta)

Nell’intersezione tra il cardus maximus e il decumanus maximus


sorgeva il Foro, il centro politico, economico e religioso della città
Gli edifici pubblici
Oltre al Foro, ogni città romana possedeva edifici pubblici come il teatro,
l’anfiteatro e le terme

Grande attenzione era prestata alla


costruzione di servizi di ordine pubblico

Acquedotti e Strade e
reti fognarie ponti
Arco di Augusto, Aosta

Un esempio di città di nuova fondazione è Augusta


Pretoria (l’attuale Aosta), fondata da Augusto nel 25 a.C.
La ristrutturazione di Roma
Augusto sottopose Roma a una profonda trasformazione urbanistica e
architettonica per elevarla al rango di capitale del nuovo Impero

Roma divenne lo specchio


Roma si arricchì di edifici e del programma augusteo
templi, rivestiti di splendidi marmi

Oltre a edificare il Foro che porta il


suo nome, Augusto potenziò gli
acquedotti e mise in sicurezza le
rive del Tevere

Teatro di Marcello, inaugurato nel 17 a.C.


Famiglia antica e moderna
Il temine latino familia designava l’insieme delle persone che vivevano sotto lo
stesso tetto ed erano sottoposte all’autorità dello stesso pater familias

Oggi per “famiglia” si intende quella nucleare, formata dai genitori e dai figli,
e fondata su importanti doveri sociali e affettivi (principio di responsabilità)

Gli Stati promuovono specifiche politiche per


agevolare la formazione della famiglia e per tutelarla

L’articolo 30 della Costituzione italiana


stabilisce che l’educazione dei figli è un
diritto-dovere dei genitori ed equipara i figli
Famiglia eschimese (1929)
nati all’interno e all’esterno del matrimonio

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