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DALLIMPERO ALLE MONARCHIE NAZIONALI

13 novembre 2012

DallImpero alle Monarchie Nazionali


Con la formazione delle prime solide Monarchie lera del Medioevo stava per concludersi

Federico I, miniatura da un manoscritto del 1188, Biblioteca Vaticana

A cura di:

Enrica Portas III F


Liceo Scientifico G. Brotzu ENRICA PORTAS III F 1

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13 novembre 2012

Indice:

Capitolo 3 DallImpero alle Monarchie Nazionali


3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7 3.8 3.9 3.10 Federico I di Svevia Innocenzo III La crociata contro Costantinopoli Il contrasto tra Inghilterra e Francia Le conseguenze di Bouvines in Francia Le conseguenze di Bouvines in Inghilterra La nascita del Parlamento Le conseguenze di Bouvines nel Sacro Romano Impero Germanico La concezione politica di Federico II Sconfitta e morte di Federico II

Galleria di immagini: Federico II Tabella Guerre Bibliografia Sitografia

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3.1

FEDERICO I DI SVEVIA

Dopo la morte dellimperatore Enrico V nel 1125, ebbero inizio,allinterno del regno, venticinque anni di lotte e guerre civili fra due grandi casate feudali: quella di Baviera, i cui seguaci furono chiamati Guelfi (da Welf, capostipite della fazione) e quella di Svevia degli Hohenstaufen, che avevano come sostenitori i Ghibellini (da Weiblingen, un castello della casa sveva). I contrasti si calmarono solo con la salita al trono di Federico I Di Svevia, detto il Barbarossa dal colore della barba, nel 1152. Essendo figlio di padre ghibellino e madre guelfa, offriva le maggiori garanzie di poter pacificare le due parti avverse. Il suo programma era di riorganizzare limpero e di restaurare lautorit{ imperiale, autorit{ che nellultimo mezzo secolo era decaduta sia in Germania che in Italia, tanto che questa era diventata un territorio periferico, non pi importante, dellimpero. Il papato e le citt{ si affermavano come comuni, totalmente indipendenti dallimpero e con proprie leggi. Tutto ci a Federico appariva come una vera e propria usurpazione del potere sovrano appartenente solo allimperatore; il suo progetto era di riprendere sotto controllo le citt italiane, con le loro risorse domare le rivolte dei feudatari imponendo la sua volont in Germania e riunificare limpero. Perci Nel 1158 scese in Italia a Roncaglia (presso Piacenza) e in unassemblea presenziata da signori feudali (la Dieta di Roncaglia), rivendic i diritti del re, le regale, (nomina dei magistrati, riscossione dei dazi, coniatura di monete) che i comuni avevano usurpato e dovevano restituire al re. Questa restituzione fu ordinata con la Constitutio de regalibus (Costituzione delle regale), mentre con la Costituzione per la pace fu vietata ogni guerra interna. Le citt che si Guelfi e Ghibellini in Italia ribellavano finivano con lessere rase al suolo (come Crema nel Siamo tra il XII ed il XIII nel pieno delle lotte tra Impero e 1160 e Milano nel 1162). La prima sconfitta del Barbarossa si ha a Papato. La morte di Enrico V di Svevia scaten una lotta Legnano da parte della Lega Lombarda, coalizione dei principali per la successione ad Imperatore. Il papa proclam come comuni del nord Italia nel 1176 dove il re fu costretto a concedere nuovo imperatore Ottone IV di Baviera e poi Federico II. Due Imperatori quindi due fazioni: chi era per Ottone ufficialmente lautonomia ai comuni (la Pace di Costanza nel IV divenne Guelfo e chi per Federico II divenne Ghibellino. 1183). Di fatto non ci fu un vero vincitore tra i comuni e Ma la distinzione tra Guelfi e Ghibellini non si limit al limperatore. Federico I mor allet{ di 70 anni mentre attraversava partito del Papa o dell'Imperatore. Molti esponenti del un fiume in Asia Minore.
Clero furono Ghibellini mentre diversi Imperatori furono, nei fatti, Guelfi. Cos tra i grandi Guelfi Toscani ricordiamo la famiglia dei Buondelmonti e la casata dei Medici, mentre tra i Ghibellini i vescovi di Arezzo (Tarlati ed Ubertini) i Conti Guidi (Guido Novello tra tutti) e la famiglia degli Uberti ben rappresentata dal famoso Farinata degli Uberti. Se una citt era Guelfa tipicamente (Firenze, Lucca) le sue nemiche erano Ghibelline (Siena, Arezzo, Pisa). Grandi storie si sono sviluppate tra Ghibellini e Guelfi a partire dalla tanto raccontata tre giorni di Canossa fino alla fine della casata di Svevia con la decapitazione sulla piazza del mercato di Napoli del giovane Corradino di Svevia.

Battaglia di Legnano

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3.2

INNOCENZO III

Prima di morire in Germania, nel 1180, l'imperatore Federico I aveva tolto il Ducato di Baviera a Enrico il Leone. Nel 1186 fece sposare il figlio Enrico VI con Costanza d'Altavilla, erede al trono normanno di Sicilia. Nel 1187 il re dellEgitto Saladino prese Gerusalemme e si pensava allo sfociare della terza crociata, ma il papa si oppose. Enrico VI nel frattempo aveva ingrandito il suo impero: alla Germania aggiunse il regno di Sicilia. Il papa Innocenzo III si allarm subito perch aveva davanti un sovrano con un enorme potere e capace di sottomettere il papato. Enrico per non fu re molto a lungo perch mor improvvisamente nel 1197, a 32 anni, lasciando limpero al figlio Federico II di soli 2 anni.

Innocenzo III fu uno dei pi grandi papi del Medioevo; egli


si considerava il capo spirituale, al quale era subordinato anche il potere temporale. Innocenzo infatti era convinto dellassoluta superiorit{ del papa rispetto allimperatore, tesi sostenuta anche da Bernardo di Chiaravalle. Il papa rappresentante di Cristo sulla terra e da Dio aveva ricevuto entrambi i poteri, spirituale e temporale (Teoria delle due Spade). Con Innocenzo III la Chiesa raggiunse l'apice della sua potenza. Infatti il pontefice aveva la pienezza dei poteri, in ogni campo e ambito. Nella lotta per la successione alla carica imperiale dopo la morte di Enrico VI, sorsero nuovamente scontri tra Guelfi e Ghibellini. Il papa prese posizione per il guelfo Ottone di Brunswick contro Filippo di Svevia, sostenendo la superiorit dell'autorit spirituale e il diritto del papa di giudicare l'idoneit dell'imperatore. Ottone IV divenne re nel 1209, promettendo al papa di non unire mai la corona imperiale a quella di Sicilia.
Saladino Il Saladino nacque a Balbeek, in Libano, nel 1138 da Ayyub, il governatore di origine curda della citt. Vero nome Salah al-Din Yusuf ibn Ayyub sultano di Egitto (1171-1193) e Siria (1174-1193), il Vittorioso Sovrano. Per noi occidentali conosciuto come Saladino, Salah ad-Din, Integrit{ della Fede. fu poi indirizzato alla carriera amministrativa e militare. In giovent fu messo a servizio del sultano Nur ad-Din, il quale lo compens facendone il suo amministratore di fiducia. Nel 1156 assunse la carica di rappresentante del governatore militare di Damasco. Fisicamente non era particolarmente prestante. Corporatura longilinea, statura nella media, pelle olivastra e occhi scuri, la barba tagliata corta, come in uso tra i curdi. Era appassionato di caccia al falcone e del gioco degli scacchi, ma fu la sua spiccata religiosit e la formazione mistica ricevuta a beek a segnarne il carattere in modo indelebile,divenne il fondatore della dinastia degli Ayyubidi. Partecip a diverse battaglie, tra cui la II e III Crociata. Mor nel marzo 1163. San Francesco, trasgredendo leggi e consuetudini secolari, volle raggiungere in oriente il principale interlocutore islamico, il Saladino. Ottenne rispetto e ospitalit. Dal loro dialogo scatur un messaggio, che purtroppo la storia successiva ci indica come sia rimasto inascoltato, disatteso, dimenticato.

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3.3

LA CROCIATA CONTRO COSTANTINOPOLI

Alla fine del XII secolo, Papa Innocenzo III acconsent alla Quarta Crociata, con lobiettivo di riconquistare Gerusalemme. Alla spedizione, diretta verso Oriente e verso i paesi baltici, parteciparono i feudatari francesi, italiani e tedeschi. I crociati decisero di partire da Venezia per servirsi della sua flotta: lintenzione era quella di conquistare Gerusalemme dopo aver occupato lEgitto. Ma Venezia, che aveva ottimi rapporti commerciali con gli egiziani, riusc a dirigerli con linganno contro la rivale Bisanzio traendone un ulteriore vantaggio economico. I crociati, infatti, che non avevano denaro sufficiente per pagare il viaggio, accolsero la proposta di prestare aiuto ai veneziani per la conquista della citt di Zara, appartenente al re cattolico dUngheria. Indignato dallevolversi della situazione, Innocenzo III scomunic i crociati, ma subito dopo concesse il perdono nella speranza che combattessero contro i turchi. Nel 1204 Costantinopoli fu conquistata e saccheggiata. La citt di Venezia fu molto avvantaggiata, conquistando Creta e una parte della Grecia. Dopo la Quarta Crociata, in Francia e Inghilterra, sorsero dei particolari movimenti popolari, le Crociate dei Bambini. Erano delle spedizioni per liberare la Terrasanta, compiute da adolescenti, in gran parte pastorelli fanatizzati dal generale clima millenaristico dell'epoca. Si svolsero almeno tre crociate di bambini. La prima, guidata dal francese 1Stefano di Cloyes, raccolse circa trentamila ragazzi che abbandonarono i padri, le madri, le nutrici e tutti gli amici per dirigersi in processione, cantando, verso il Mediterraneo. Non si sa bene se proprio da queste crociate che trae origine probabilmente la famosa leggenda del Pifferaio di Hamelin. La versione pi accreditata quella dellinfestazione dei ratti. I piccoli profeti, bambini e ragazzi dicevano di avere avuto una visione celeste influenzando anche i coetanei a seguirli. Pensavano che quando fossero arrivati al mare Mos avrebbe creato un varco per permetterli il passaggio, come fece per lEsodo degli Ebrei nel Mar Rosso.

La Quarta Crociata

La Crociata dei bambini


1

pastorello dodicenne proveniente dalla cittadina di Cloyes-sur-le-Loir, nei pressi del villaggio di Chteaudun nell'Orlans

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3.4

IL CONTRASTO TRA INGHILTERRA E FRANCIA

Thomas Becket Tra Inghilterra e Francia era in atto un lungo conflitto per avere il controllo Thomas Becket nacque a Londra nel 1118. Lord di alcuni territori francesi. Alla fine del XII lInghilterra possedeva quasi Cancelliere del Regno d'Inghilterra dal 1154, fu tutte le terre del nord della Francia. Il re inglese Enrico II ebbe delle nominato arcivescovo di Canterbury nel 1162 e conflittualit con il papa e la chiesa, difesa dal cancelliere Thomas Becket, divenne immediatamente difensore della chiesa. Al assassinato nel 1770. Scomunicato Enrico II sal al trono suo figlio, Riccardo concilio di Clarendon del 1164 Enrico II fece Cuor di Leone. Il nuovo re prese parte a tutti i combattimenti in Terra pressione sui vescovi perch accettassero un Santa per questo il regno fu gestito dal fratello, Giovanni Senza Terra, accordo sui diritti reciproci della chiesa e della chiamato cos perch dal padre non eredit alcun terreno. corona, ma Becket li indusse a rifiutare. Thomas fu accusato di vilipendio per non essersi presentato La Battaglia di Bouvines il 27 luglio 1214 fu la pi importante del Medioevo, alla corte reale essendo stato convocato e pi tardi perch sanc la divisione dei territori imperiali. Si scontrarono il re inglese Giovanni Senza Terra con il sostegno di Ottone IV, capo di Germania, fu accusato anche di irregolarit finanziarie, per cui si spost nelle Fiandre. Becket ritorn in insieme ai Fiamminghi e il re francese Filippo II. La battaglia ebbe luogo di Inghilterra nel 1170 con l'autorizzazione del papa Domenica, il che contravveniva alla "Tregua di Dio". a scomunicare i vescovi che avevano usurpato il Ottone partecip personalmente alla guerra perch scomunicato dal papa a suo diritto d'incoronazione. Enrico, si risent causa di alcuni contrasti. La scomunica, atto di espulsione dalla Chiesa, notevolmente. Vedendolo infuriato, quattro durante il Medioevo, non era un fatto solamente religioso, ma anche cavalieri tentarono di arrestare Becket nella fortemente politico, in quanto i vassalli giuravano fedelt all'imperatore, ma Cattedrale di Canterbury, ma questultimo oppose questo giuramento non era pi valido verso le persone scomunicate. Quindi resistenza e fu assassinato. Accaddero miracoli un imperatore scomunicato perdeva (teoricamente) il proprio potere intorno alla tomba di Becket e cosi, nel febbraio politico. Il papa si oppose al re di Francia, Filippo II, quindi la prima 1173, Becket fu fatto santo. azione che Ottone doveva effettuare per poter eliminare la propria scomunica era togliere il sostegno francese al papa. La battaglia ebbe inizio con un confuso scontro tra le opposte cavallerie sull'ala destra francese. Il combattimento pi decisivo ebbe luogo tra i due centri; la fanteria dei Paesi Bassi, che all'epoca era la migliore esistente, respinse i Francesi. I quali finirono per distruggere la cavalleria fiamminga e a catturare il Conte di Fiandra, uno dei capi della coalizione. Al centro lo scontro era nel frattempo diventato una mischia tra le due riserve di cavalleria comandate dai due sovrani in persona. La secca sconfitta subita dall'alleanza port a conseguenze durature per tutta la storia europea.

La Battaglia di Bouvines

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3.5

LE CONSEGUENZE DI BOUVINES IN FRANCIA

Il conflitto lo vinse Filippo re di Francia che pot amministrare un territorio vastissimo. Per poter essere autoritario e non farsi mettere i piedi in testa da nessuno, il re divenne il principale Garante della giustizia, protettore dei pi deboli di fronte ai soprusi dei potenti. Per la prima volta, il potere del re supera quella dei signori feudali. Il re di Francia, anche se contestato successivamente dai suoi vassalli, non rischi pi di diventare un 2"primus inter pares", ma acquis un predominio su quello che poi sarebbe diventato il territorio francese, che non corse pi pericoli reali fino alla Guerra dei cent'anni; quindi, in pratica, la Battaglia di Bouvines pose le fondamenta di quella che sarebbe diventata la nazione francese.

Francia e Inghilterra dopo la Battaglia di Bouvines

Schema delle cavallerie dei due eserciti


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espressione latina (letteralmente significa "primo tra i pari"), lesponente di un gruppo di persone al suo stesso livello e con pari dignit

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3.6

LE CONSEGUENZE DI BOUVINES IN INGHILTERRA


La Magna Charta Libertatum La Magna Charta (Magna Charta Libertatum) un documento, scritto in latino, che il re inglese Giovanni SenzaTerra fu costretto a concedere ai baroni del Regno, propri feudatari diretti, presso Runnymede, il 15 giugno 1215. Il re John Lackland, chiamato cos perch, alla morte del padre, non aveva ereditato alcun territorio, per difendere e poi riconquistare i possedimenti dei Plantageneti in Francia, dovette ingaggiare una guerra con il regno di Francia, finanziata tramite una forte tassazione dei suoi baroni, che ne denunciarono pubblicamente l'arbitrariet, segnalando in particolare gravi abusi nell'applicazione dello scutagium. A causa dell'esito negativo della spedizione francese (le truppe inglesi, alleate a quelle dell'imperatore tedesco Ottone IV, vennero sconfitte a Bouvines nel 1214) e della successiva rivolta dei baroni, il 5 maggio 1215 questi rifiutarono la fedelt al re, e lo obbligarono ad approvare la Magna Charta . Al potere del re venivano posti dei limiti invarcabili, per esempio non poteva esiliare un uomo senza prima avergli dato la possibilit di un processo davanti a una giuria di suoi pari.

Giovanni Senza Terra quando torn in Inghilterra fu costretto a firmare il Trattato di Chinon. Qui dovette affrontare i baroni i cui possedimenti in 3Normandia erano andati perduti. I baroni approfittarono delle difficolt del re e gli si ribellarono contro; per dare motivo alla rivolta si appellarono al rapporto di vassallaggio. Sia il signore che il vassallo avevano degli obblighi militari o finanziari da rispettare. Per evitare che il re potesse effettuare nuove azioni contrarie al parere dei suoi consiglieri, Giovanni fu costretto a firmare la Magna Charta Libertatum, da cui si ritiene abbia origine la democrazia in Inghilterra.

3.7

LA NASCITA DEL PARLAMENTO


Camera dei Lords La Camera dei Lords un organo rappresentativo, non elettivo, del parlamento inglese. La sua origine risale al XIII secolo, come assemblea di nobili e grandi feudatari il cui consenso era richiesto, secondo i dettami della Magna Charta (1215), per rendere esecutivi i decreti reali in materia fiscale. Il suo peso nell'ambito del sistema bicamerale inglese andato gradualmente diminuendo dal XVII secolo. Con la proposta di legge del 1911 e la successiva legge del 1949 essa ha perduto definitivamente ogni potere legislativo in materia finanziaria a vantaggio della Camera dei comuni: la sua eventuale opposizione a una proposta di legge divenuta sormontabile con una duplice approvazione da parte dei comuni. Attualmente la Camera dei Lord gode di poteri limitati, ma adempie a funzioni importanti come quella di revisionare le proposte di legge.

LInghilterra non aveva ancora trovato pace allinterno del regno. Dopo gli ultimi scontri tra i baroni e il re nel 1258, il nuovo sovrano Enrico III fu obbligato a concedere le Provvisioni di Oxford, un insieme di provvedimenti secondo cui una quindicina di baroni avrebbero dovuto accompagnare come consiglieri e controlli il governo del re. Questi baroni costituivano la Camera dei Lords. I mercanti e i borghesi non nobili invece facevano parte della Camera dei Comuni. Nacque cos il Parlamento, il corpo legislativo dello Stato con la funzione di approvare le leggi. La House of Lords e la House of Commons si riuniscono in locali separati del Palazzo di Westminster (noto come "Houses of Parliament"),a Londra. Le prime assemblee furono convocate a Westminster da Edoardo I. La caratteristica del Parlamento inglese era che il clero ne rimaneva escluso per sua scelta, solo vescovi e abati potevano far parte dei Lords.

regione del nord-ovest della Francia, provincia storica francese

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3.8 LE CONSEGUENZE DI BOUVINES NEL SACRO ROMANO IMPERO GERMANICO


L'imperatore Ottone IV, sconfitto sul campo da Filippo II e sconfitto politicamente dal papa, fu costretto ad abdicare e a cedere l'Impero a Federico II di Svevia, imperatore appoggiato dal papa. Prima di dedicarsi alle faccende estere, si afferm come sovrano italiano. Stabil la propria corte, nonch centro culturale, a Palermo; nacque cos la Scuola Siciliana, dove poeti componevano poesie damore in lingua volgare, lingua diffusa e utilizzata dal popolo. Essendo re doveva possedere il potere in ogni ambito, per cui tolse ai grandi signori feudali siciliani e del sud-Italia ogni autorit attraverso le Costituzioni di Melfi nel 1231. Con la Costituzione in favore dei principi, invece diede piena autonomia ai signori tedeschi.
La Scuola Siciliana La scuola poetica siciliana, sorta attorno al 1230 negli ambienti che gravitavano attorno all'imperatore e re di Sicilia Federico II di Svevia, produsse la prima lirica in volgare italiano. La sua attivit dur circa un trentennio e si concluse con lo sgretolamento dell'ambiente culturale nel 1266. Nella corte del re a Palermo si raccolsero le figure pi rappresentative dell'epoca e si svilupparono numerosi interessi culturali: venne dato un notevole impulso alle conoscenze tecnico-scientifiche e agli studi di magia, alla letteratura filosofica araba, greco-bizantina, alla poesia tedesca e alla poesia provenzale in lingua d'oc. Proprio da questa tradizione ebbe origine la "scuola siciliana", come fu definita da Dante nel De vulgari eloquentia. Dominante in assoluto nei poeti siciliani la tematica d'amore sia dal punto di vista teorico (cos' amore, come si manifesta, quali sono i suoi effetti), sia come omaggio "feudale" verso la donna amata. Le forme tipiche di questa poesia sono la canzone, modellata sulla canso provenzale: l'espressione "alta" della poesia siciliana utilizzata per composizioni di carattere teorico e dottrinale; la canzonetta, costituita da strofe di versi brevi, utilizzata per invocazioni d'amore, ed il sonetto, che creazione autonoma e specifica della scuola ed diventato il componimento lirico breve per eccellenza della poesia italiana. Il poeta sicuramente pi significativo fu Iacopo da Lentini, riconosciuto da Dante come fondatore della scuola siciliana e al quale probabilmente attribuita l'invenzione del sonetto. Tradizionalmente compreso nella scuola siciliana anche Cielo d'Alcamo, autore del contrasto (dialogo) Rosa fresca aulentissima tra la donna, almeno inizialmente ritrosa, e l'innamorato, in cui sono presenti, sul piano stilistico, riferimenti a generi propri della letteratura provenzale, come la pastorella e il contrasto.

Mappa sulle diverse conseguenze che ebbe la Battaglia di Bouvines in Francia, Inghilterra e nel Sacro Romano Impero

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LA CONCEZIONE POLITICA DI FEDERICO II


LUniversit{ Una nuova grande istituzione culturale che si affaccia dopo il Mille luniversit{. Per la prima volta compare il docente, figura inedita di intellettuale,laico o chierico, che riceve un compenso. Il docente vive del suo lavoro intellettuale. La cultura elaborata dalle universit ancora latina, ma listituzione gi{ legata alla vita delle citt e della cultura urbana.

Federico II fu solamente un sovrano italiano. Volle imporre la propria autorit su


lintero territorio italiano, lasciando da parte lestero. Si credeva un sovrano assoluto, il re secondo lui per lui il vicario di Dio in terra. Si ispir ai modelli provenienti da Oriente, lIslam, il Misticismo Adamita in cui limperatore non doveva essere ostacolato da nessuno. Il sovrano chiese consiglio anche ai docenti dellUniversit di Bologna, la pi antica universit del mondo. Gli risposero che il re era lonnipotente ed esclusivo depositario della sovranit. Quindi Federico volle assumere tutto il potere.

3.10

SCONFITTA E MORTE DI FEDERICO II

Prima di morire (1250) Federico II fu scomunicato ed accusato di essere lanti Cristo in persona; non riusc neppure a compiere il suo progetto: sottomettere i comuni. Gli succedette il figlio illegittimo Manfredi, ma il papa allarmato che potesse riprendere la stessa politica del padre chiam Carlo DAngi, fratello del re di Francia, che nel 1266 sconfisse e prese il regno a Manfredi. Si verifica anche in quegli anni il Feudalesimo; infatti Carlo per ripagare i suoi cavalieri che andarono in battaglia, concesse loro numerosi feudi, terreni. Per lutilizzo di queste terre si accese una grande rivolta, la Vespri Siciliani, in Sicilia nel 1282. Da una parte i Siciliani volevano pi potere e si appellarono al re dAragona. Dallaltra il re era autoritario. Con la Pace di Caltabellotta nel 1302 fin la guerra e la Sicilia divenne territorio aragonese. Tutti i sovrani prima e fino a (compreso) Federico II Barbarossa volevano instaurare una monarchia nazionale, come in Francia e in Inghilterra. Dal 1250 al 1273 i re non erano pi dei veri sovrani importanti, erano insignificanti ed il trono imperiale non aveva un vero e proprio capo. Con la nascita delle prime Monarchie Nazionali di Francia e Inghilterra si apriva una nuova era, il Medioevo stava terminando.

La Vespri Siciliani

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GALLERIA DI IMMAGINI FEDERICO II

La corte del re

Ritratto di Federico II con il falco

Corona del re

Sigillo del re

Melfi, castello del sovrano

Spada del sovrano

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TABELLA DELLE GUERRE


Data 1176 1204 1214 1266 1282 Evento La Battaglia di Legnano La Quarta Crociata La Battaglia di Bouvines La Battaglia di Benevento La Vespri Siciliani Importanza Federico I concede autorit ai comuni Bisanzio viene saccheggiata La Francia sconfigge lInghilterra e il Sacro Romano Impero Carlo DAngi vince contro Manfredi La Sicilia passa agli Aragonesi

La Cattedrale La cattedrale la chiesa cristiana pi importante di una diocesi, di cui costituisce il centro liturgico e spirituale, in cui ha sede la cattedra vescovile (seggio). La "chiesa cattedrale" (ecclesia cathedralis in latino), o ellitticamente "cattedrale", deriva da "cattedra" (cathedra), perch essa ospita la cattedra del vescovo. Un altro nome con cui si indica la cattedrale ecclesia mater, per indicare che la "chiesa madre" di una diocesi. Data la sua importanza anche detta ecclesia maior. Sempre a causa del suo ruolo di principale "casa di Dio" in una regione, la cattedrale era chiamata anche Domus Dei, da cui deriva il termine italiano duomo (ed il corrispondente Dom in tedesco). In diverse citt viene chiamata "duomo", per ragioni storiche, la chiesa principale, anche se non cattedrale. Inizialmente venne decretato che la cattedra vescovile non venisse posta nella chiesa di un villaggio, ma solo in quella di una citt. Questo fatto non comportava difficolt nell'Europa continentale, dove le citt erano numerose e furono i centri da cui la cristianit si diffuse nelle zone rurali. Nelle isole britanniche invece, le citt erano scarse e molti vescovi avevano influenza su determinate trib o popolazioni. La cattedra di questi vescovi aveva spesso carattere migratorio.

BIBLIOGRAFIA
Titolo libro Le tappe della Storia Chiaroscuro Autore Gabriele De Rosa Feltri, Bertazzoni, Neri Casa Editrice Anno Minerva Italica 2004 SEI 2010

SITOGRAFIA
-http://www.sapere.it/Federico I di Svevia - Sapere.it.htm -Storia\IV Crociata, il sacco di Bisanzio (Costantinopoli) http://www.LiberCogitatio.htm ENRICA PORTAS III F 12

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