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lunghezza 12-15 cm
spessore 2-3 cm
altezza 4-5 cm
E' un organo
retroperitoneale
(dove per
retroperitoneale si
intende tutto quello
che sta dietro al
peritoneo).
Più precisamente, il pancreas, come per le porzioni di intestino retroperitoneali, non è un vero
organo retroperitoneale: è un organo che prima era intraperitoneale, e poi si è addossato alla parete
addominale posteriore, (così come ha fatto anche il duodeno e il colon ascendente e discendente).
Si trova a livello della linea transpilorica (L1-L2).
La linea transpilorica si proietta sulla parete addominale circa due dita sotto la linea sottocostale
(circa la 9° costa).
Anteriormente il pancreas è quasi tutto nascosto dallo stomaco. Il rapporto tra stomaco e pancreas è
indiretto perché mediato dalla borsa omentale del peritoneo.
RAPPORTI:
- nella testa abbiamo rapporti anteriori e posteriori
- nel collo abbiamo rapporti anteriori e posteriori
- nella coda abbiamo rapporti anteriori e posteriori
- nel corpo abbiamo rapporti anteriori, posteriori, anterosuperiori e anteroposteriori
RAPPORTI ANTERIORI
i rapporti anteriori di testa, collo, corpo e coda sono tutti rapporti indiretti mediati dal peritoneo.
rapporti della testa
- colon trasverso
- anse ileali
RAPPORTI POSTERIORI
i rapporti posteriori sono tutti rapporti diretti eccetto che nell’ultima porzione della coda
rapporti della testa:
- dotto coledoco
- vena cava inferiore
i rapporti posteriori della coda sono gli unici indiretti; questo perché in alcuni di noi il peritoneo
copre tutta la faccia anteriore del pancreas mentre in altri avvolge anche l’ultimo cm di coda. Ecco
perché l’ultima parte di coda, per alcuni, è intraperitoneale. Questi soggetti avranno rapporti
indiretti con il rene.
Per accedere al pancreas in una dissezione passo dalla loggia sovramesocolica o sottomesocolica?
Dipende a quale parte di pancreas voglio accedere;
Se devo accedere alla porzione di pancreas superiore della testa o a tutta la faccia anterosuperiore,
devo passare dalla loggia sovramesocolica.
Se devo accedere al processo uncinato o alla faccia anterosuperiore, passo per la loggia
sottomesocolica.
a livello della testa difficilmente si parla di margine inferiore e superiore, poiché qui è una sorta di
semicerchio
i rapporti del pancreas sono estremamente importanti nella patologia pancreatica e del tubo
digerente perché:
- dietro il pancreas si costituisce la vena porta
- dietro al pancreas decorre il dotto coledoco
- dietro al pancreas originano l’arteria mesenterica superiore e la sua vena
Qualsiasi lesione come neoplasie o cisti pancreatiche può sempre andare ad interessare queste
strutture
(es. un’ipertensione portale dovuta al pancreas che preme sulla vena porta)
Anche per fare una biopsia al pancreas devo tener presente gli stretti rapporti tra stomaco e
pancreas. L’ingresso nel sacco peritoneale viene sempre evitato, ma visto che davanti al pancreas
troviamo lo stomaco, alcune cisti pancreatiche possono essere drenate nello stomaco; (drenare nello
stomaco è come drenare all’esterno, senza dover fare un buco sulla pancia. In questo modo col
gastroscopio si buca la parete gastrica posteriore, si attraversa la retrocavità dell’epiploon, si buca il
pancreas e la cisti è drenata all’esterno).
DOTTI PANCREATICI
Nel pancreas sono presenti i dotti pancreatici che possono essere osservati tramite radiografia con
mezzi di contrasto.
La procedura meno invasiva prevede il raggiungimento dei dotti passando dalla cavità orale:
con meno di un metro di tubo si arriva alla papilla di Vater dove si inietta il liquido di contrasto e
tutto l’albero duttale si colora (come una lisca di pesce).
C’è un asse centrale dal quale si distaccano i dotti (non ha struttura ad albero) e si osservano:
- un dotto principale
- un dotto accessorio
la presenza di due dotti è una particolarità poichè tutte le altre ghiandole hanno un dotto solo,
la risposta è da ricercare nell’organogenesi del pancreas
A livello dello sbocco del dotto coledoco primitivo trovo le cellule pancreatiche che si sono
differenziate nel mesogastrio ventrale,nel mesogastrio dorsale trovo invece il pancreas dorsale.
Lo stomaco ruota in modo che:
-il mesogastrio ventrale rimane solidale con lo stomaco nella rotazione
-il mesogastrio dorsale ruota meno di quanto ruoti lo stomaco (è come se lo stomaco scivolasse sul
mesogastrio dorsale)
In questo modo il punto del mesogastrio ventrale prossimo all’inizio del duodeno entra in contatto
col mesogastrio dorsale (è come prendere un libro aperto e chiudere le pagine così da mettere in
contatto le due metà libro)
Tutto il pancreas si viene così a trovare posteriormente (sia quello originato anteriormente, sia
quello originato posteriormente)
Ecco allora la ragione per cui il coledoco passa dietro alla prima porzione
del duodeno e dietro al pancreas.
Il pancreas dorsale avrà il suo dotto dorsale, il pancreas ventrale avrà il suo
dotto ventrale che scarica nel duodeno primitivo attraverso il coledoco.
DIMENSIONI: 12-13 x 8 x 3 cm (da sapere perché le sue variazioni sono importanti durante la
diagnosi)
FORMA: ovale
SEDE: ipocondrio sx, sotto l’arcata
costale, nella loggia splenica
Possiede:
o 2 facce: una faccia costale/esterna
convessa e una faccia
mediale/interna/viscerale concava).
La faccia costale non scende mai
sotto l’11° costa; è compresa tra la
9° e 11° costa.
o 2 poli : un polo superiore (diretto
indietro) e un polo inferiore
(diretto in avanti)
In un soggetto normale la milza non è palpabile. Se essa però scende sotto alla 11° costa diventa
palpabile.
Contribuisce a delimitare l’area del Traube, utile per sentire la bolla gastrica, e che, a sua volta,
permette di delimitare le dimensioni della milza.
La milza, visto anche il contenuto di sangue che ospita, è più consistente rispetto ad altri organi
(come ad esempio il fegato).
FACCIA VENTRALE
Sulla faccia viscerale trovo impronte che rappresentano i rapporti indiretti della milza con gli organi
vicini.
- anteriormente trovo l’impronta gastrica
- inferiormente trovo l’impronta colica
- posteriormente trovo l’impronta renale
nella zona ilare e periilare della milza arrivano 2 foglietti di peritoneo
questi due foglietti a causa dei movimenti di rotazione si sono trovati quasi paralleli, troviamo per
questo due legamenti:
legamento lienorenale (posteriore)
legamento gastrolienale (anteriore)
I vasi della milza arrivano attraverso il legamento lienorenale arrivando da dietro, dall’arteria
splenica e si portano attraverso questo legamento alla milza. L’ilo della milza è dunque sul
legamento lienorenale. Nel punto in cui il rene viene coperto dal pancreas, il legamento lienorenale
si chiama pancreatico-renale.
Dal legamento gastrolienale originano solo pochi vasi che vanno ad irrorare il fondo dello stomaco.
Il legamento gastrolienale è la continuazione a sinistra del legamento gastrocolico.
La milza insieme al legamento pancreatico lienale e al legamento gastrolienale delimita a sinistra la
borsa omentale.
L’ultima porzione del legamento reno-lienale viene chiamata legamento spleno-colico, tra milza e
colon (perché sembra che si porti sul colon).
N.B. Il legamento non dovrebbe avere vasi è un’eccezione
DOMANDA del PROFE: se dovete descrivere un organo, come iniziate la sua descrizione?
Bisogna iniziare con:
- Posizione
- Come è fatto
- Rapporti (rapporti immediati, semplici)
- Comportamento rispetto al peritoneo
- Vasi e nervi (seguendo una logica precisa)
n.b. è più importante la visione d’insieme, rispetto alla visione puntiforme .