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14 ottobre
AUSTIN E LA TEORIA DEGLI ATTI LINGUISTICI
Illocuzione
Atto illocutorio ha 3 effetti:
-
Assicurarsi la recezione
Se il parlante si assicurato la recezione ed sufficientemente chiaro nel
parlare (=felice a differenza di infelice, quando non va a buon porto
lenunciazione: battezzo la nave pinco pallino, ma se non il contesto giusto
per dirlo non ha nessun effetto), possiamo ritenere che latto stato compiuto.
Ci presuppone che sia stata seguita la procedura convenzionale. Produce un
effetto convenzionale o non naturale perch non dipende da una catena causale
del tipo di quelle che esistono in natura. (Posto che le condizioni di felicit
dellatto locutorio siano soddisfatte)
Una volta ottenuto leffetto che caratterizza latto illocutorio, comporta il
sollecitare una risposta (per pu sollecitare una risposta, non sempre succede.
Pu sollecitare una o pi risposte. Ammettono due possibili risposte: si/no. Altri
atti che non sollecitano nessuna risposta precisa. Es: una promessa attende una
risposta a conferma della recezione, ma non sempre. Non ha un preciso tipo di
risposta da sollecitare.). Non che leffetto dellatto illocutorio sia la risposta,
ma il sollecitare. Si crea una sorta di dovere nei confronti dellinterlocutore
che d una risposta.
modo esplicito
modo implicito. Indicatori di forza: ogni lingua ha i suoi mezzi per indicare i vari
tipi di forza illocutoria. Simili fra le varie lingue, sono resi possibili dalla societ e
dalla cultura pi che dalla lingua. Esistono modi linguistici per indicare i mezzi di
forza linguistica che sono molto diversi da lingua a lingua. Es: modo di
segnalare la domanda: tutte le lingue hanno il loro modo per far capire che si
sta facendo una domanda ma questi modi sono molto diversi tra loro.
modo del verbo, forma sintattica della frase (sogg, verbo complementi o
inversione)
presenza di verbi modali o ausiliari (i modali non modificano il contenuto ma ne
modificano la forza dellenunciato. Potere/volere nei modi non diretti di fare
domandepuoi passarmi quel libro? Possiamo andare al cinema: non
unaffermazione su quello che sono capace di fare! Vorrei bere un caff:
desiderio del parlante, ma si dice al bar per ordinare il caff. una richiesta.)
uso di aggettivi o avverbi associati a forze illocutorie. sicuramente verr una
promessa realizzata attraverso avverbio. probabilmente verr cambia la forza
illocutoria che dipende dallavverbio.
Uso di connettivi: ma introduce avversione, quindi, una conclusione
Intonazione e punteggiatura
Gli enunciati la cui forza illocutoria implicita (=usano i punti qua sopra) possono
essere parafrasati trasformandoli in enunciati performativi espliciti. Questo riguarda
anche le affermazioni: la terra rotonda: pu essere: io sostengo, io affermo, io
attesto, io obietto, io ipotizzo che la terra rotonda. Esempi che confermano la teoria
secondo la quale i verbi performativi designano atti illocutori: qualsiasi enunciato che
esegue atto illocutorio pu essere riferito nel parlato con il verbo performativo con il
verbo che corrisponde allatto eseguito. Ma, un enunciato che acquista forza illocutoria
grazie a questi mezzi, non ha mai una forza illocutoria univoca. Es: esplicitando
vattene diverso se scegliamo: ti ordino, di prego, di imploro. Il verbo ha piccole
variazioni di significato. Aspetti diversi dei vari verbi. A seconda del contesto in cui
pronunciato lenunciato pu essere pi o meno pertinente uno o un altro performativo.
Non si pu accettare lidea degli anni 70 della teoria degli atti linguistici: che il
performativo sia gi presente nelle frasi. Esplicitare il performativo uninformazione
ulteriore che mette linterlocutore con le spalle al muro che non h pi margine di
interpretazione, molto specifico.
Distinzione tra forza illocutoria:
Verdettivi
Esercitivi
Commissivi
Comportativi (detti anche espressivi..?)in risposta a comportamenti
Espositivi, allinterno della conversazione.
Esempi ambigui:
interpretare pu essere verdittivo o esercitivo.
biasimare
lodare valutare positivamente il suo comportamento oppure reagire positivamente al
suo comportamento! Bravo reazione a un gol, o valutazione di una persona.
Queste 5 classi non sono blindate, ci sono relazioni, ed naturale che ci siano queste
sfaccettature. A lui va bene cos, ci sono queste sovrapposizioni. Bisogna discutere su
queste sovrapposizioni. Ma c poi chi dice che una classificazione deve avere confini
netti, senza contorni sfumati! Ma cos le categorie sono banali e si perde la
molteplicit di eventi di atti illocutori e perdono la loro fisionomia. John serl (?) il pi
famoso in letteratura per le classi di atti illocutori.
PERLOCUZIONE
Latto perlocutorio latto che noi eseguiamo mediante il dire qualcosa. Mezzo7fine.
Usiamo lenunciato per eseguire latto. Eseguiamo latto attraverso lenunciato. Non
c coincidenza con atto locutorio/illocutorio. Nellatto perlocutorio, mediante
lenunciato cerco e riesco di ottenere certe conseguenze.
Problema: non vediamo nessun atto o gesto in pi da parte del parlate. Non si riesce a
vedere latto. ho fatto fare qualcosa a quella persona che ha chiuso la porta.
Mediante un avvertimento ho impedito di fare qualcosa. Ma io non ho fatto qualcosa
in pi. stato lui a fare qualcosa sulla base del fatto che io lavevo avvertito. Nella
situazione si vede solo lazione del ricevente. Il parlante almeno, secondo austin,
ritenuto responsabile. Se lui rinuncia a qualcosa io sono responsabile. Si pu dire che
gli ho impedito di fargli fare qualcosa.
16 ottobre
Atto illocutorio avviene secondo regole. Il parlante non fa una cosa in pi quando
lordine viene espresso. linterlocutore che agisce secondo lordine. un atto del
destinatario. Sta allinterlocutore se si conforma agli obiettivi del parlante oppure no.
Se esegue il comando, soddisfa la richiesta oppure no. Ma riteniamo il parlante
responsabile delle azioni anche nei comportamenti altrui. il parlante fa fare
qualcosa.
Convincere e persuadere sono atti perlocutori del parlante.
Nellatto perlocutorio il parlante non esegue niente di pi se non quello di dire
qualcosa, ma pu essere ritenuto responsabile dellatto dellinterlocutore.
Assicurare = illocutorio
Rassicurare = perlocutorio
Nellambito di atti perlocutori si distingue tra
-
Atti illocutori che inducono solo laccettare o meno lofferta. Scegliere una cosa o
un'altra fra due proposte. Due diversi comportamenti in alternativa, sono entrambe
risposte allatto perlocutorio. Ma ci sono anche atti perlocutori che non provocano una
risposta.
-
Produzione di seguiti perlocutori. Es: far fare qualcosa a qualcuno dandogli una
certa informazione. Si parla comunque di produzione di conseguenze o seguiti
perlocutori. Induco linterlocutore a fare qualcosa, ad andare verso la direzione
che dico io, mediante strategia discorsiva che non dipende dalla natura dellatto
illocutorio, ma dal suo contenuto, dalla mia conoscenza delle tue condizioni
psicologiche, dal contorno ecc.
ASSERZIONE
-
Il parlante deve avere la competenza per farlo, se non c lha il suo enunciato
non preso come asserzione vera, ma come ipotesi o espressione di opinione
oppure come asserzione fatta per scherzo.
Nellanalisi che Austin fa dellasserzione come atto illocutorio, fra le condizioni
di felicit che essa deve soddisfare si collocano le presupposizioni:
Austin sviluppa idea di verit/falsit come polo di un continuum con parecchi gradi
interni e sfumature. un giudizio con gradi e sfumature.
-
la francia esagonale vero o falso? A seconda del contesto e degli scopi per cui
fatta lasserzione cambia la verit/falsit.
Altri enunciati che contengono elementi di esagerazione rientrano in questa dualit
verit/falsit, possono essere valutati secondo questa dualit ma bisogna tener conto
della situazione in cui vengono fatti.
-
Secondo felicit/infelicit
Secondo corrispondenza ai fatti (se corretto/scorretto in base alle situazioni)
C priorit della felicit (almeno come buona riuscita) rispetto alla correttezza.
di francia calvo = il re di francia non calvo, per chi crede nellambivalenza della
logica.
20 ottobre manca
21 ottobre
Appropriatezza e verit.
Possiamo avere enunciati veri con implicature (implicazioni) false e viceversa.
-
Teoria dellimplicatura di grice serve a creare una divisione di compiti fra semantica e
pragmatica. Svincola la semantica dalla pragmatica. una liberazione! La pragmatica
non deve pi andare a discutere con i filosofi su che ruolo ha la verit. Si pu fare
pragmatica dando per scontato che qualcun altro si occupi di semantica. Da questo
momento in poi la pragmatica ha decollato in quanto campo interdisciplinare non solo
filosofico.
Graiss ha affrancato la pragmatica dalle dispute filosofiche sul ruolo della nozione di
verit. (austin non ritiene che si debba giudicare vero o falso un atto linguistico. I
filosofi non hanno accettato questa posizione)
Connettivi logici
Disgiunzione: almeno uno dei due congiunti vero. (ma possono esserlo tutti e due!).
o pu essere vel oppure aut. Inclusiva o esclusiva. il men comprende frutta o
dessert esclusivo, non posso prendere entrambi. Grice dice: usare la congiunzione
disgiuntiva d origine ad enunciati che sono meno informativi rispetto alla
congiunzione e. la bottiglia sul tavolo o il bicchiere sul tavolo abbiamo 3
opzioni che soddisfano questa condizione. Se uso e, solo una opzione valida. La
congiunzione vera in minor numero di casi, pi informativa.
Secondo grice, noi ci aspettiamo dallinterlocutore che ci dia tutte le informazioni
possibili. Questo implica che il parlante debba sapere le informazioni. Se uso o il
destinatario capisce che il parlante non sa, non sicuro dell0informazione.
Questi effetti di senso non sono derivati dalle tavole di logica. Sono logici ma in un
altro senso, per dare spiegazione che arricchisce il senso di quello che la persona dice,
ma diverso dal parlare di condizione della verit e delle tavole della logica
evoluzionale.
Anche il connettivo logico e pieno di impliciti! Laccostamento di due enunciati con
congiunzione e suscita impliciti. Gianni ha fatto la doccia ed andato a casa.
implicito che gianni ha fatto la doccia altrove. Ma gianni andato a casa e ha fatto la
doccia cambia il senso. Lordine dei congiunti viene percepito come ordine in cui sono
avvenute le cose se gli enunciati indicano eventi e non stati. C un ordine temporale
che corrisponde allordine in cui gli enunciati vengono realizzati. Non c nessuna
Implicature conversazionali
Sono inferenze suggerite dal fatto che il parlante dice una certa cosa, insieme con
lassunto che il parlante sta seguendo le massime della conversazione o almeno il
principio di cooperazione. Implica delle premesse:
-
Il principio di cooperazione:
il tuo contributo alla conversazione sia tale quale richiesto, allo stadio a cui avviene.
Dallo scopo o orientamento accettato dello scambio linguistico in cui sei impegnato.
Sta avvenendo una conversazione alla quale il parlante da un contributo
(conversazione=attivit cooperativa. I vari partecipanti contribuiscono). Ha uno scopo
accettato dai partecipanti.
Le conversazioni funzionano per stadi di sviluppo dellargomento trattato. Stadi dello
scambio, domande risposte che avvengono fra gli interlocutori. Tutto ci richiede un
determinato tipo di contributo da parte di ogni partecipante.
28 ottobre
Pragmatica: branca della filosofia del linguaggio, rapporto fra segni e i loro utenti
Semiotica: avrebbe avuto fin dai suoi inizi una concezione come associazione di un
significato come parte di un sistema della lingua. Lingua come sistema consiste di
tante associazioni connesse tra loro sistematicamente.
una parola di distingue da un'altra per le differenze. (un suono, una lettera). Tra
significati e significanti c una associazione delle nostre idee. Nel momento in cui
interviene la lingua come principio di classificazione e distinzione, noi otteniamo segni
linguistici distinti luno dallaltro e organizzati sistematicamente.
Differenza e distinzione. I segni sono entit distinte una tra laltra. La differenza
qualcosa di qualitativo, presenza/assenza. Tradizione strutturalista (sousir ??).
Unidea di semiotica: filosofo americano Burkes (?). A lui si devono considerazioni sulla
nozione di segno. Lo studio dei sistemi di segni viene fatto poi con lo strutturalismo.
(non c nel programma desame.) la sua semiotica non adatta allanalisi di testi.
Sousir ha un idea di significato intrinseca al segno. Si pu parlare di un senso del
segno linguistico, il segno linguistico stesso produce senso. Per burkes il significato
non interno al segno. Ci sono tutti elementi distinti tra loro che il rimando di uno
allaltro perci non adatto allanalisi. Due modelli diversi della nozione di segno.
Greimas, noto per gli studi di semiotica narrativa. Lituano naturalizzato francese. Negli
anni 80 grande diffusione la semiotica narrativa.
Espressione e contenuto
La semiotica ha assunto una terminologia di base diversa da quella sousuriana. Lui
parlava di sistema della lingua, di significante e significato, successivamente si
preferito adottare la terminologia di hjelmslev (kiemsleu) elimina una quasi anonimia
tra significazione (=significato, meaning) e significato di sousir. Pertanto il linguaggio
costituito da:
-
Distinzione tra:
-
Sistema e processo
La lingua sistema, le parole il processo
Si parla di processi di significazione in quanto il significato o senso si produce a partire
dalle occorrenze di elementi della lingua in contesto
Il processo si basa sul sistema.
Il sistema si manifesta nel processo (nella produzione di senso mediante luso di una
catena di segni). Si pu studiare il sistema attraverso il processo
Loggetto della semiotica (come disciplina) non solo il sistema ma anche il processo.
Da qua si parte con la semiotica del testo, non pi semiotica del codice, fino gli anni
60. Si d pi importanza alla dinamica per cui un sistema si manifesta in un processo
e il processo permette di ricostruire il sistema. Loggetto dellattenzione del semiotico
diventa il testo. Il testo il processo sostenuto da un sistema. Testo linguistico, scritto
o orale.
La semiotica del codice individua il codice usato dal mittente e decodifica i segni.
Costituisce una specie di dizionario.
Una semiotica del testo considera un testo come dotato di senso, esplicita il sistema
Quadrato semiotico
Struttura a 4 elementi, risale ad aristotele, lunga storia attraverso i secoli. Definibile
come una coppia di contrari accompagnata dai loro rispettivi contraddittori.
-
Il quadrato semiotico ha un ruolo fondamentale nel gestire il senso dei testi. Quasi
sempre in un testo si manifestano coppie di contrari. Il testo parla di qualcosa in
contrapposizione a qualcosaltro. Nel gestire la relazione tra i due contrari si passa per
i contradditori. Sottostante a un testo c un articolazione a 4 termini che sono
fondamentali per quello che il testo vuole esprimere.