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03/10/2022

[…] La volontà degli Stati cristallizzata in un atto scritto. La consuetudine e l’accordo internazionale
costituiscono le fonti principali del diritto internazionale. Fonti = complesso delle regole delle relazioni.
Le consuetudini, che sono appunto le fonti non scritte, si caratterizzano per due elementi:
- diututrritas: elemento materiale; ci dice che una regola consuetudinaria nasce laddove gli Stati ripetano
una medesima condotta nel tempo
- opinio iuris sive necessitatis: attiene all’elemento psicologico della consuetudine; la condotta ripetuta nel
tempo da parte degli Stati, quindi con ripetitività, viene ripetuta perché gli Stati pensano che tale condotta
sia obbligatoria o comunque necessitata, sulla base delle condizioni presenti in quel determinato momento.

Esempio “pacta sunt servanda”: regola che fonda le basi del diritto internazionale; nasce da un sentimento
legato alla analisi delle circostanze; gli impegni devono avere un seguito > ma non sempre è così, tanti Stati
lamentano la legittimità delle azioni della Russia.
Le norme consuetudinarie nascono come formazione spontanea dal comune sentire della comunità
internazionale; non si impone nulla dall’alto.
Gli Stati sono gli attori del processo legislativo > le regole nascono dalla manifestazione di volontà degli Stati
sotto forma scritta o non scritta (consuetudine).
Le regole si formano con il contributo dei soggetti a cui queste regole si rivolgono. Le consuetudini sono
molto importanti perché hanno una efficacia generale > sono regole che valgono anche per i soggetti che
non hanno partecipato alla loro formazione.
è una fonte che nasce non scritta perché deriva da una condotta materiale, da un comportamento. Ogni
regola può essere compresa solo se contestualizzata; quindi in un certo momento storico gli Stati hanno
pensato che fosse necessario mantenere i patti.
Comportamenti reiterati nel tempo e condivisi dalla comunità internazionale danno origine alle norme
consuetudinarie.

Ci sono dei contesti in cui troviamo una collocazione scritta delle norme consuetudinarie. Questa si ha
laddove vengano ad essere stipulati accordi di codificazione (= mettere per iscritto codice, sistema di
regole). Dalla seconda metà del secolo scorso, gli Stati dell’ONU hanno ritenuto utile in quel momento
storico codificare le norme consuetudinarie e stipulare dei trattati.
Perché ciò? 1- per un principio di certezza, per porre in essere comportamenti scaturiti da regole.
2- manifestazione di volontà di adesione da parte degli Stati, la regola consuetudinaria non può più essere
messa in dubbio. MA l’accordo di codificazione non è costitutivo della norma, è una mera presa d’atto.
Ricorda che le consuetudini sono regole che si formano spontaneamente: gli Stati hanno trovato
necessario comportarsi così in un momento storico e poi reiterare il comportamento.

Le norme pattizie, regole contenute in trattati/accordi/patti/convenzioni (tutti sinonimi).


Le regole contenute negli accordi non hanno efficacia generale ma la spiegano solo rispetto agli Stati che
hanno aderito all’accordo.
Il diritto dei trattati, ossia le regole che disciplinano un trattato, si erano formate spontaneamente e più
recentemente sono stati codificati sottoforma di convenzioni.

Il terzo sistema di regole è quelle delle “fonti previste da accordo”: gli atti delle organizzazioni
internazionali. ES. per sapere il funzionamento dell’ONU bisogna conoscere il trattato costitutivo
dell’organizzazione; in questo sistema di regole, per far sì che l’organizzazione funzioni, ce ne sono alcune
che consentono agli organi dell’ONU di adottare degli atti. Quindi è previsto un apparato organico e degli
strumenti di cui possa giovarsi l’apparato, di modo che possa operare nell’ambito della comunità
internazionale.
Gli atti possono essere più o meno vincolanti, ossia che siano più o meno obbligatori da rispettare.
Al Consiglio di Sicurezza (15 Stati) viene affidata la protezione della pace internazionale. Di questi 15, 5
siedono a titolo permanente ed è stato garantito loro il diritto di veto. Il sistema di 15 dovrebbe essere
snello affinché si agisca prontamente, ma il diritto di veto rende complicato il processo deliberativo. Il
consiglio ha l’obbligo di adottare tutte le strategie per terminare il conflitto o comunque evitare che si
espanda a livello globale.
VEDI CARTA COSTITUTIVA DELL’ONU.
Tutti gli Stati hanno sovrana uguaglianza; la Russia sta mettendo in dubbio la sovranità dello stato ucraino.
Come giustifica il suo intervento? Invoca norme della carta, vedi art. 50 > agisco in difesa di una minoranza.
art. 4: membership se amanti della pace, se accettano norme e siano in grado di rispettarle. Ai membri
permanenti non sono state fatte queste domande perché avevano vinto la WW2.
art. 5: un membro può essere sospeso se adottata proposta dal consiglio di sicurezza.

Il diritto internazionale si basa sul divieto dell’uso della forza armata. Questa può essere sovvertita solo
attraverso norme di pari grado. Art. 51 deroga a questo principio generale di ius congens.
è consentito reagire ad un atto di aggressione > possono assumere le più svariate forme.

QUALI SONO GLI ATTORI/INDIVIDUI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE?

Gli Stati, le organizzazioni internazionali e gli individui (soggettività limitata: perché sono assoggettati al
rispetto solo di determinate regole, o che comunque possono entrare in relazione con gli altri attori solo in
specifici ambiti) > es. accordi internazionali in materia di promozione e la protezione degli investimenti
stranieri.
Secolo scorso, molti accordi bilaterali in merito: es. 102 relazioni fattizie tra l’Italia e altri Stati
Accordi internazionale bilaterale: coinvolge solo due parti; più parti > accordi multilaterali
Reciproche concessioni e reciproci impegni > in questa caso x investimenti.

Uno Stato è tale se esercita sovranità effettiva su una popolazione che esiste/insiste in confini delineati. La
sovranità deve essere indipendente ed esercitata da una autorità governativa.
Il riconoscimento da parte di altri Stati non è elemento costitutivo della qualifica di Stato: è importante ma
non è atto ad attribuire la qualifica di Stato.

Le organizzazioni internazionali sono enti istituiti attraverso la stipulazione di accordi a cui possono
partecipare Stati o anche altre organizzazioni.
es. nel WTO c’è la UE > perché gli Stati le hanno attribuito competenza esclusiva in ambito commerciale;
competenza espletata sia in ambito interno che internazionale
Accordo misto: partecipazione sia della UE che dei singoli Stati membri
Un’organizzazione è tale se ha capacità di agire: attraverso competenze e possibilità di compiere atti +
dotazione di strumenti
Principio di attribuzione: alla creazione di un’organizzazione gli Stati devono cederle un po’ di sovranità.
Principio di …: uno Stato non può avere tutte le competenze

Statuto dell’ONU: stipultao a San Francisco nel 45


Elencati i motivi della creazione delle Nazioni Unite > si occuperà di pace internazionale; ha una portata
globale. Questa organizzazione è atta ad attrarre la membership di tutti gli Stati.
Elementi fondamentali sono la tolleranza e il vivere in pace, i rapporti di buon vicinato; progresso
economico e sociale di tutti i popoli.
Fini principali dell’ONU: molteplici e sviluppati su varie fonti
1. Mantenimento della pace
2. Relazioni amichevoli (basate su diritti e autodeterminazione dei popoli)
3. Attenzione in materia umanitaria, economico-sociale, culturale…
4. Attualizzazione dei diritti dell’uomo, eliminazione delle discriminazioni

Carta costitutiva, punto 4: volta al conseguimento di questi fini, che sono individuati come comuni.

L’attuazione deve essere fondata su principi condivisi: principio della sovrana uguaglianza di tutti i membri
(= tutti gli Stati devono essere liberi di esercitare la sovranità sui propri territori in regime egualitario) +
principio della collaborazione (= Stati devono rispettare ciò che sottoscrivono + principio della pace (= le
controversie interne andranno risolte in maniera pacifica).

Art. 2.4 = Stati membri dell’ONU riconoscono l’obbligo sancito dal diritto consuetudinario vigente di
astenersi nelle loro relazioni dalla minaccia e dall’uso della forza. Cristallizzazione di una norma
consuetudinaria norma consuetudinaria di ius congens

Diritto alla legittima difesa individuale e collettiva (art. 51; contraddizione norma 2.4): tuttavia è concesso
l’utilizzo della forza armata laddove uno Stato membro abbia subito un attacco armato. > si tratta quindi di
una reazione ad una aggressione

Leggi art. 94.2

Capitolo V Carta ONU: parla del Consiglio di Sicurezza


A causa del diritto di veto dei 5 permanenti, nulla può essere deciso > è paralizzato

Capitolo VII: cruciale


Strumenti de Consiglio di Sicurezza per risolvere situazioni internazionali > non possono essere utilizzati

Lezione del 14.10 totalmente saltata

L’ONU ha la capacità di agire in maniera indipendente in quanto gli Stati membri hanno dotato
l’organizzazione di un apparto di organi.

- Consiglio di Sicurezza: 15 membri di cui 5 siedono a titolo permanente; gli altri vengono nominati sulla
base di un criterio di rotazione + criterio di rappresentanza di tutte le regioni del globo

- Assemblea Generale: siedono i rappresentanti di tutti gli Stati membri

- Conisglio Economico Sociale

- Corte Internazionale di Giustizia

- Segretariato (Gutierres)

Organi formati da persone che sono chiamate a rappresentare gli Stati membri.
Ogni Stato può avere fino a cinque rappresentanti.

Assemblea generale: può essere chiamate a discutere avendo all’ordine del giorno qualsiasi argomento che
rientri nei fini perseguiti dall’organizzazione. L’assemblea si esprime generalmente attraverso
raccomandazioni ma può adottare anche delle risoluzioni. La differenza è il diverso livello di obbligatorietà:
le raccomandazioni sono atti che hanno un basso livello di obbligatorietà; le risoluzioni sono più incisive e
imperative.
L’articolo 11 disciplina la coesistenza dei due organi e va letto in combinato disposto all’articolo 24, p. 1.
“Consiglio di Sicurezza è l’attore principale e deve far fronte alle minacce alla pace”
L’assemblea parimenti ma con un ruolo meno strutturato dal punto di vista degli strumenti a disposizione
può esaminare i principi generali per il mantenimento della pace, e può fare raccomandazioni in merito non
solo agli Stati ma anche al Consiglio.
L’Assemblea Genarle può deferire la questione al Consiglio di Sicurezza ….

Vedi art. 12
Il Segretaria ha il compito di informare l’assemblea di tutte le questioni gestite dal Consiglio.

L’Assemblea Generale si occupa di varie tematiche tramite varie commissioni: es. sviluppo armonioso delle
economie e popolazioni

Art. 14: Assemblea può raccomandare misure per il regolamento pacifico di qualsiasi situazione, a meno
che il Consiglio già non si stia occupando della situazione

Il Consiglio Economico Sociale si compone di 54 membri eletti dall’assemblea.


Si occupa di questioni di rilevanza internazionale che siano riferite all’economia, al diritto o che attengano a
tematiche sociali, culturali, sanitarie… Esso interagisce con altri organi e può fare raccomandazioni su
queste tematiche sia all’assemblea sia al consiglio di sicurezza, per canalizzare l’attenzione su queste
questioni.
Può essere promotore di accordi internazionali (art. 62: conferenza internazionali, che sono il luogo per la
stipulazione di accordi.

Corte Internazionale di Giustizia: funzioni giurisdizionale. Il suo funzionamento è stato disciplinato dagli
Stati fondatori dell’ONU nell’ambito dello Statuto della Corte. Lo Statuto (art. 93) deve essere rispettato e
accettato da tutti coloro i quali intendano aderire all’ONU. Ogni membro ha automaticamente accettato di
sottoporsi al giudicato della Corte Internazionale di Giustizia.
vedi anche art. 94, p. 2.
Funzione anche consultiva: il Consiglio o l’Assemblea possono chiedere un parere consultivo su qualunque
questione giuridica.

Il Segretaria Generale è un soggetto che viene ad essere nominato dall’Assemblea ma l’indicazione sul
nominativo/i proviene dal Consiglio di Sicurezza. Il Segretario Generale è a capo dell’ONU, la rappresenta
nelle sedi istituzionali; adotta quindi le dichiarazioni che sono rappresentative dell’organizzazione in un
dato momento storico.

Capitolo VII: inquadra l’azione del Consiglio di S. in determinati contesti per il mantenimento della pace. Il
Consiglio accerta l’esistenza di una minaccia alla pace. Vedi ad es. risoluzione 2249 (2015): “ho accertato
che le condotte adottate dall’ISIS costituiscono una minaccia globale e senza precedenti per la pace e la
sicurezza internazionale […] “ poi risoluzione “chiamo tutti gli Stati membri che siano in grado di adottare
tutte le misure necessarie”

Raccomandazione (invito, misura soft) > misure provvisorie (perlopiù neutre, non devono dare (s)vantaggi a
nessuno) art. 40.

Misure non implicanti l’uso della forza armata (art. 41): l’embargo, ossia misure di coercizione economica.
Alcune sono particolari, sviluppate più recentemente > rivolte a individui, quelli sospettati di sostenere
terrorismo o attività illecite. Conflitto libico: individui che sono organi o esponenti di un apparato statale
che rivestono funzioni applicabili nel contesto dello Stato che è stato accertato stia compiendo atti che
minacciano la pace.
l’istituzione di tribunali penali internazionali.
il cds ha voluto istituire tribunali per individuare gli autori materiali delle azioni, la sfera
provvisoria va a incidere sull’individuo (es. congelamento di beni)
art. 42 individua l’ultimo step, la misura che impatta in maniera più significativa nell’ambito
delle RI. è lasciata per ultima perché contraria ai principi della carta, che invoca una
risoluzione pacifica. L’art 42 ci pone di fronte ad un fallimento perché consente il CdS di
autorizzare l’utilizzo della forza armata da parte dei membri. L’ONU non ha un contingente
armato ma autorizza il CdS, proprio perché sono gli Stati membri che sulla base di questa
decisione mettono a disposizione le proprie forze.

art. 43: gli Stati in base alle loro possibilità mettono a disposizione la loro forza armata.

art. 44: se ad un membro non in consiglio viene chiesto di partecipare con la forza, questo
può partecipare alle decisioni del CdS

art. 45: i membri tengono a disposizione immedesimata contingenti di forze aeree


nazionali per interventi urgenti.

art. 46: i piani per l’impiego delle forze armate > Comitato di Stato Maggiore: consiglia e
coadiuva il CdS in tutte le questioni riguardanti le esigenze militati del CdS per il
mantenimento della pace e della sicurezza + responsabilità della direzione strategica di
tutte le forze armate.
Ricorda: le forze armate rimangono in capo agli Stati membri, è un loro onere.

Fare raccomandazioni, misure provvisorie, misura non implicanti la forza e in extrema ratio
misura implicanti uso della forza armata.

Sentenza Nicaragua vs. Stati Uniti

Il giudice deve essere super partes, deve valutare i fatti e gli elementi di diritto in maniera imparziale.

Ma indipendentemente dal fatto che una norma consuetudinaria sia suffragata dalla ua produzione
all’interno di trattati, è importante analizzare la condotta effettiva tenuta da parte degli Stati. Non è
necessario che questa condotta sia uniforma, ma lo è che le deviazioni rispetto a questa condotta
siano giustificate sulla base di eccezioni che sono contemplata dalla regola stessa o che siano
considerato violazioni.
Queste eccezioni non potranno mai essere condiderate come manifestazioni del riconoscimento
dell’esistenza di una nuova regola di segno opposto.

Violazione del divieto dell’uso della forza che si manifestava anche tramite la violazione della
regola di non ingerenza di affari interni degli altri Stati (corrisponde al diritto dello Stato a non
essere ingerente bei propri affari interni).

Non si può giustificare l’intervento degli USA se altri Stati non chiedono di intervenire in Nicaragua.
Alla luce della norma consuetudinaria l’intervento armato è legittimo se lo Stato aggredito chiede
l’aiuto degli altri Stati. Lo Stato che interviene comunque sta violando due norme: non ingerenza e
quella relativa al divieto dell’utilizzo della forza armata.

Il Nicaragua decide di convenire di fronte alla Corte di Giustizia contro gli USA, chiedendo di cessare
l’aiuto ai contras e obbligare gli Stati Uniti al pagamento di un indennizzo.
Gli USA nel momento in cui violano delle norme di diritto internazionale devono immediatamente
cessare tutte le attività relative alla violazione, e hanno anche secondo la Corte l’obbligo di risarcire
il Nicaragua per tutti i danni causati dagli USA con le loro condotte.
Sulla misura del risarcimento le parti sono indotte a trovare un accordo.

L’UE: i principi di competenza a di attribuzione

Il contesto dell’Unione Europea si fonda sugli stessi principi di tutte le organizzazioni internazionali.
Quindi anche l’UE per spendere la qualifica di attore nell’ambito della comunità internazionale deve
fare attenzione ai princìpi di competenza e attribuzione.

Il principio di attribuzione prevede che gli Stati attribuiscano all’amministrazione una struttura
organica e degli strumenti che consentano all’organizzazione di interagire concretamente, di
intessere concrete relazioni.

Ogni atto dell’UE deve quini trovare il proprio fondamento giuridico in una delle disposizioni dei
trattati (NORME), le quali attribuiscono una specifica competenza all’UE e che costituiscono la base
giuridica dell’atto.

GDPR: Articolo 16 TFUE

(ex articolo 286 del TCE)

1. Ogni persona ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che la riguardano.

2. Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria,


stabiliscono le norme relative alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei
dati di carattere personale da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell'Unione,
nonché da parte degli Stati membri nell'esercizio di attività che rientrano nel campo di applicazione
del diritto dell'Unione, e le norme relative alla libera circolazione di tali dati. Il rispetto di tali norme
è soggetto al controllo di autorità indipendenti.

Le norme adottate sulla base del presente articolo fanno salve le norme specifiche di cui all'articolo
39 del trattato sull'Unione europea.
Garante per la privacy paragrafo 2 art. 16 TCE

L’azienda può usare i dati ma il cliente deve essere in grado di opporsi + i dati non possono essere
conservati all’infinito.

L’informativa sulla privacy non è sufficiente, ma è necessario il consenso.

Per disciplinare le competenze dell’UE gli Stati hanno introdotto alcune norme.
Le competenze le sono conferite degli Stati membri, agisce quindi entro questi limiti nonché entro il
limite del perseguimento degli obiettivi che gli Stati le hanno affidato.
In che modo agisce l’Ue? Attraverso l’azione delle proprie istituzioni,
Quindi l’art 16 paragrafo 2 ogni intuizione agisce nei limiti
art. 352 introduce la clausola di flessibilità, rende questi limiti flessibili. Se un atto deve essere
adottato al fine del perseguimento di uno degli obiettivi, il Consiglio coinvolgendo Commissione e
parlamento può comunque adottare quell’atto anche se non rientra nelle competenze.
Flessibilità, a che esigenza? Consente di adattare il perseguimento degli obiettivi ad un determinato
contesto storico. Furono avveduti…

Come è stato deciso di distribuire le competenze?


Competenze esclusive dell’UE
Competenze concorrenti
Competenze del terzo tipo: sostegno, coordinamento o completamento.

Le competenze esclusive vengono disciplinate nell’art.2 del TFUE. Sono tali quelle in cui solo
l’Unione può adottare degli atti. In questi ambiti gli Stati membri non possono adottare
provvedimenti amministrativi, legislativi… Possono farlo sono se autorizzati dall’Unione.
Anzi, gli Stati devono conformarsi agli atti adottati dell’unione.
Art. 3: competenza esclusiva nel contesto doganale, nell’ambito della concorrenza, della politica
monetaria, della conservazione delle risorse marittime e della pesca e nell’ambito della politica
commerciale comune. Queste competenze si declinano sul piano interno, ossia tra Unione, Stati e
cittadini, ed internazionale (competenza esclusiva per l’accordo di trattati internazionali)
Principio del parallelismo tra competenze interne ed esterna: le competenze esercitate in maniera
esclusiva sul piano interno possono essere esercitate anche sul piano internazionale.

Le competenze concorrenti che sono quelle attribuite dai trattati in condivisione all’UE e agli Stati
membri. Gli Stati membri possono intervenire sse l’UE non ha già adottato un atto in quell’ambito.

Competenze del terzo tipo: l’UE sostiene e affianca gli Stati > es. sanità

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