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DIRITTO INTERNAZIONALE 15/03/2022

 Esiste un diritto internazionalmente protetto alla democrazia? E cosa intendiamo per democrazia?
 Affermare che c’è un obbligo per gli stati di scegliere il regime democratico va contro la libertà degli
stati
 Fino 1990 stati occidentali, paesi socialisti e paesi dello sviluppo
 Dopo il 1990 la caduta del muro significa che c’è un’esplosione di libertà di circolazione, vengono meno
i paesi socialisti, modifica del regime preesistente
 L’ONU raccolgono questa spinta di rinnovamento attraverso soft law
 Assemblea generale si trova al centro, aveva acquistato esperienza nei referendum e quindi AG si era
conquistata il ruolo di gestore di questi referendum
 Sono tutte iniziative di soft law non c’è un trattato della democrazia
 Ci sono obblighi/diritti del regime democratico?
 C’è un piano di diritti dei popoli e un piano di obblighi statali
 Sono gli stati ad assumere obblighi rispetto a prestazioni i cui beneficiari sono gli individui
 Art 1.2 carta: i fini delle nazioni unite: sviluppare tra le nazioni relazioni amichevoli fondate sul rispetto
e sul principio di uguaglianza dei diritti e dell’auto-decisione dei popoli e prendere altre misure atte a
rafforzare la pace universale
 Opinione fino al 1990: no tutti i popoli
 A favore ampia lettura Arangio Ruiz: che senso ha in uno strumento sui diritti umani parlare di
autodeterminazione come diritto imprescrittibile per tutte quelle situazioni di colonialismo
 Atto finale di Helsinki 1975, disgelo tra est e ovest
 Ribadiscono quelle che ritengono norme già esistenti, i paesi socialisti ribadiscono diritto di non
ingerenza, mentre paesi occidentali difesa dei diritti umani
 Nel 1975 il fenomeno coloniale si è quasi esaurito, allora perché riaffermare principio di
autodeterminazione? Ha un altro significato?
 Principio di autodeterminazione è permanente e imprescrittibile, nel senso che va continuamente
esercitato
 General comment art 1 ICCPR: sono atti di soft law
 Segretario generale e comitato sui diritti umani scoprono che il principio di autodeterminazione dice
qualcos’altro
 Corte di giustizia non ha mai parlato di autodeterminazione interna ma solo per situazioni coloniali
 Quale sarebbe il contenuto di questo diritto? Il processo elettorale
 Il fatto che si possa esprimere periodicamente e in maniera libera la propria opinione
 OSCE diventa specializzata nei processi dei fondamenti costituzionali
 I paesi si trovano con una classe dirigenti che non poteva essere utilizzata e trovano una serie di
specialisti occidentali dei fondamenti costituzionali
 Elezioni periodiche e genuine, diritto individuale previsto in: art 21 dichiarazione universale; art 25
ICCPR; art 3 i protocolli CEDU; art 23 convenzione americana; art 13 carta africana; african charter on
democracy, elections and govenance 2012- sanzioni
 A livello asiatico questi diritti non ci sono perché è una cultura che non insiste sul mondo individuale,
ma anche perché è molto variegata
 Nel mondo africano questa idea di democrazia è molto forte, abbiamo addirittura una carta che regola
la democrazia, se c’è un cambiamento di governo che non segue i principi costituzionali, gli altri stati
hanno diritto ad intervenire con la forza
 Diritto individuale a elezioni periodiche genuine è un diritto individuale, oggi abbastanza esteso
 Diverso da autodeterminazione: concerne cittadini e non popoli
 Partecipazione ai processi di esercizio dei poteri politici e non scelta regime politico
 Sembra semplicemente attribuire allo stato l’obbligo di indire queste elezioni periodiche
 Abbiamo due piani distinti
 General comment diritti civili art 25, non è la stessa cosa equiparare diritti del singolo alle elezioni e
diritto del popolo a quello di autodeterminazione
 Art 3 diritto a libere elezioni: le alte parti contraenti si impegnano ad organizzare ad intervalli
ragionevoli, libere elezioni a scrutino segreto, in condizioni tali da assicurare la libera espressione
dell’opinione del popolo sulla scelta del corpo legislativo
 Porta tutta una serie di diritti collegati
 Possiamo dire che abbiamo oggi una norma consuetudinaria che assicura a tutti questo diritto?
Assolutamente no perché è molto significativo quando uno stato esce da una situazione di guerra civile
e si vogliono organizzare queste elezioni non è che scattano obblighi tipo una supervisione
internazionale, vuol dire che lo stato ritiene di avere ancora la completa disponibilità di ciò che vuole
fare, non vi è un obbligo di tenere periodiche e libere elezioni
 I diritti civili e politici da soli non riescono a garantire il modello democratico
 Promozione della democrazia, gli stati possono fare una campagna acquisti di stati democratici
facendo:
 Se non sei uno stato democratico non puoi accedere all’UE, ECOWAS, CE, UA, SADC
 Casi recenti CUBA che viene espulsa dagli stati uniti perché non ha un regime democratico
 Grecia 1967, la Grecia si ritira dalla convenzione europea
 Unione africana aveva sospeso l’Egitto quando il presidente prese il potere con un golpe militare
 La democraticità è stata configurata come requisito che gli stati devono soddisfare per avere aiuti
economici da parte di altri stati, il che può essere una semplice linea politica, ma in realtà l’UE ne ha
fatto molto di più, dopo il 1990 è diventata esplicita una clausola in cui questi stati a cui l’UE fornisce
aiuti condiziona l’aiuto se stato di diritto e rispetto diritti umani
 Non si vuole imporre ex novo gli obblighi, ma il rispetto di quegli obblighi
 In presenza di non rispetto dell’accordo gli stati potevano in contromisura annullarlo
 Non è che si voglia imporre un regime democratico, però io ho rapporti con te se rispetti i diritti
 Si può usare la forza a difesa della democrazia? La carta africana dice di si
 Ricorreremo alla forza dietro all’autorizzazione del consiglio di sicurezza
 Es. in cui si è arrivato all’uso della forza: primavera araba, in Libia la motivazione è stata che Gheddafi
cominciava ad uccidere chi partecipava alle manifestazioni contro il suo governo, quindi parte
dell’unione internazionale e l’unione africana ha chiesto al servizio di sicurezza di intervenire. È stata
usata la responsabilità di proteggere, era un problema di rispetto dei diritti non democrazia
 In Siria non si è riuscito a fare nulla, il consiglio di sicurezza non può autorizzare un cambiamento di
regime
 Vicenda libica ci dice che non si può usare la forza per una violazione interna
 Non c’è nessuna norma consuetudinaria sulla democrazia, nella costruzione del regime democratico è
evidente che ci servono tutte queste cose e il fatto che ci siano tanti strumenti che garantiscono tutti
questi diritti è un buon punto di partenza
 Questa fame di democrazia in realtà se guardiamo al panorama internazionale è diffuso anche se con
particolarità nei vari stati
 Abbiamo dimensioni molto diverse, diritti individuale, diritti collettivi, ossia il diritto
all’autodeterminazione
 Strumenti forniti all’interno di singoli accordi
 Dal punto di vista internazionale se c’è la violazione di obblighi, gli stati parti possono attuare
contromisure, ma non possono consistere nella sospensione di questi diritti
 Ove mai funzionasse il consiglio di sicurezza e ci fosse una violazione grave, può comminare sanzioni a
questo stato, poiché abbiamo obblighi erga omnes
 Oggi non si può imporre un certo regime
 No condizione venire in essere del soggetto internazionale
 Arangio: non ci sono diversi soggetti, ce n’è solo uno quello della potenza, riesce ad avere rapporti
paritari con altri soggetti internazionali
 Non c’è un paradigma statale, se nella maggior parte dei casi i soggetti sono stati non è detto che
debbano esserlo per forza
 Cannizzaro: diversi tipi di soggettività da una parte abbiamo lo stato, dall’altra due ipotesi: sovranità
limitata e soggettività limitata
 Sovranità limitata: abbiamo qualcosa che si avvicina ad uno stato
 Es. governi in esilio: guerra mondiale e Kuwait
 Cannizzaro: mancano di sovranità, effettività, non sono stati
 Se ciò si verifica per violazione divieto di aggressione, governo in esilio mantiene diritto legittima difesa
collettiva
 Arangio: sono soggetti se mantengono i caratteri della potenza
 Stati fantoccio: sono stati che formalmente sembrano avere l’indipendenza, ma in realtà c’è una
potenza straniera che sta al governo
 Es. Bantustans stati africani, in modo tale da dividere bianchi e neri.
 Repubblica turca di Cipro del nord
 Manca effettività
 Cannizzaro: non sono soggetti per condizione totale dipendenza
 Situazioni intermedie: stati satelliti
 Rimangono stati invece gli stati occupati, es Germania
 Arangio: stati fantoccio non sono potenze
 Stati falliti: es. Somalia
 Sospensione soggettività? Problema concreto: pirateria
 No res nullius, altri stati non possono occuparlo
 Cannizzaro: supplenza ONU a tutela comunità territoriale
 Arangio: valutare se ci sono altri enti “potenze”

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