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DIRITTO INTERNAZIONALE 1/03/2022

 Interpretazione dei trattati, sono gli stessi stati ad effettuarla, quindi chi si trova ad applicare un
trattato, tranne che non ci sia una clausola nel trattato che attribuisce la competenza ad un organo,
organo con poteri vincolanti
 Convenzione di Vienna art 31-33; criteri residuali, gli stati sono liberi di comprendere criteri speciali
nell’interpretazione
 In tema di interpretazione abbiamo regole giuridiche, non sono semplici criteri, ma vere e proprie
norme
 Due opinioni, quale criterio prevale subbiettivistico o obiettivistico?
 Obiettivistico: art 31.1 un trattato va interpretato in buona fede, nel suo contesto, alla luce dello scopo
del trattato. Interpretazione testuale + finalistica
 Volontà degli stati può essere accertata dai lavori preparatori, ma non sono sempre disponibili. Ogni
stato cerca di portare avanti le proprie istanze e il risultato finale è il negoziato
 Oggi abbiamo molti trattati multilaterali aperti
 Rilevante il contesto del trattato, capire il senso delle parole, questo se è scritto in più lingue
ugualmente identiche
 Soccorre art 33, non possiamo interpretare il trattato alla luce di ciò che dice un solo testo, ma alla luce
dei significati linguistici dei termini corrispondenti in diverse lingue
 Inglese: legittima difesa per far fronte ad un attacco armato; francese: far fronte ad un’aggressione.
 L’oggetto e scopo del trattato significa che noi dobbiamo interpretare il trattato tenendo presente
perché gli stati hanno fatto questo trattato?
 Convenzione europea è uno strumento vivo, sottolinea l’interpretazione che deve essere dato oggi,
perché la convenzione è uno strumento di tutela effettivo
 A volte si discosta dall’interpretazione letterale. Ha ricavato una serie di diritti positivi, es. divieto di
tortura
 Corte: divieto di tortura degli stati comporta anche obblighi positivi, ulteriore rispetto a quello previsto,
inoltre devi mettere in atto misure preventive e istruttorie affinché non vengano commessi tali atti.
 Si deve tenere conto anche di ogni accordo ulteriore in materia di interpretazione e la prassi applicativa
del trattato
 Se gli stati hanno dato un’interpretazione sia su base di un accordo o una prassi, il trattato verrà
interpretato in tal senso. Gli stati hanno disponibilità dell’interpretazione
 Ogni accordo non da vita alla nostra norma, ma va proiettato sullo sfondo del diritto internazionale
consuetudinario
 Margine di apprezzamento: questa figura viene individuata per prima dalla corte europea, per certi
diritti, la corte riconosce che ogni stato parte della convenzione è più vicino ai fatti, quindi quello nella
posizione migliore per attuare un certo bilanciamento, oppure comprimere alla luce di altri diritti
 L’applicazione nel caso concreto può essere diversa da stato a stato ma viene poi valutato dalla corte
europea
 A partire inizio 2010 c’erano stati che premevano per ridurre competenze della corte europea
 Teoria dei poteri impliciti: grimaldello corte suprema stati uniti inizio 800 per costruire e salvaguardare
sistema federale. Io devo considerare anche se non è scritto in termini impliciti, se è stato attribuito al
governo federale di raggiungere un obbiettivo devo considerare anche i poteri che non sono attribuiti
esplicitamente ma utili a quel fine
 es protezione diplomatica
 problema giudice interno, interpreta secondo il diritto internazionale o diritto interno
 prima di creare la norma corrispondente nell’ordinamento interno devo capire cosa dice la norma
internazionale e quindi la interpreto secondo il diritto internazionale.
 Il trattato vincola solo gli stati parte, non produce effetti nei confronti dei terzi
 Trattato aperto: lo stato terzo può aderire e divenire così parte
 Trattato a favore di stati terzi: le parti si impegnano ad una prestazione a favore di uno stato estraneo
all’accorso, che non può quindi vantare alcun diritto
 Es. accordi sulla navigazione in fiumi, canali, stretti internazionali. Canale di panama, costruito da una
ditta statunitense, panama e usa si impegnavano a far transitare navi di stati terzi, quindi proprio
quest’ultimi godevano del trattato
 Es. trattato di Parigi 1856: le potenze vincitrici guerra di Crimea garantivano che all’impero ottomano
veniva riconosciuta l’integrità territoriale di ciò che rimase dopo la guerra
 Kelsen: sono diritti veri e propri, nel diritto internazionale conferisce diritti. Se gli stati cambiano il
trattato non c’è più il diritto
 Critica: differenza sta nella disponibilità nel caso concreto degli stati parte
 Art 34: un trattato non crea obblighi o diritti per uno stato terzo senza il suo consenso
 Art 35: si può creare un obbligo solo con il consenso scritto del terzo
 Art 36: la creazione del diritto presume l’assenso del destinatario
 Art 37: gli stati contraenti possono revocare il diritto, a meno che non abbiano stabilito il contratto
 Trattati sui diritti umani: trattati a favore di terzi, ossia gli individui
 Contra: individui titolari di veri e proprio diritti, sono soggetti internazionali
 Purtroppo, gli individui non sono soggetti di diritto internazionale, questi trattati sono solo accordi in
favori di terzi. Se stato abbandona convenzione europea noi non abbiamo alcuna forma di tutela
 Situazioni obbiettive: art 38: il trattato non produce effetti per stati terzi, ma se produce norme
consuetudinarie queste varranno per tutti gli stati
 Regimi obiettivi
 Es. accordo sui confini: effetti si impongono a tutti gli stati
 Es. smilitarizzazione isole Aaland
 Es. trattato di Washington 1959
 Situazioni obiettive e vicende dei trattati: possibili limitazioni consenso
 Successione nei trattati sui diritti dell’uomo
 Denuncia dei trattati sui diritti dell’uomo
 Denuncia trattato di non proliferazione nucleare
 Riserve:
 Nozione: art 2 CV 69
 Volontà di aderire ad un trattato solo escludendo alcune clausole
 Oppure modificandole
 Evoluzione a partire dal 1951
 Codificate nella CV
 Prassi si è evoluta: CDI ha approvato nel 2011 linee guida in materia per chiarire alcuni aspetti
 1951 viene chiesto parere CIG su convenzione genocidio: repressione del genocidio. L’ultima
disposizione dice che se sorge una controversia sull’interpretazione gli stati parte la sottopongono alla
CIG
 Composizione CIG corrisponde più o meno alle nazioni unite. Stati socialisti vogliono aderire alla
convenzione, ma non a sottoporre le controversie alla CIG.
 La corte dice che si può apporre una riserva a determinate condizioni se gli altri stati accettano la
riserva
 Effetti della riserva: accordo entra in vigore come modificato dalla riserva nei rapporti reciproci
 Principio per cui il regime pattizio era quello, se ad uno stato viene in mente di mettere riserve in un
momento successivo, gli altri stati vengono presi alla sprovvista, perché lo si consente? Per garantire la
maggiore partecipazione ai trattati
 Varie problematiche…

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