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Organizzazione internazionale a.s.

2023/2024

I CARATTERI PRINCIPALI DELL’ORDINAMENTO GIURIDICO INTERNAZIONALE


soggetti & attori
 nell’ordinamento giuridico internazionale, soggetti primari = Stati
 ≠ ordinamento giuridico nazionale, soggetti primari = individui
!! MA → gli stati possono agire solo tramite individui che, agiscono x conto dello Stato e “appartengono” allo Stato
 altri soggetti = 1insorti, 2movimenti di liberazione nazionale, 3organizzazioni internazionali e 4individui
 differenza tra questi soggetti e gli Stati = limitata capacità giuridica*
*= in particolare, i limiti riguardano l’attribuzione di diritti/obblighi internazionali e di esercitare i propri diritti a livello
giudiziario o in maniera coercitiva
1) insorti = soggetti tradizionali della società internazionale, come anche gli Stati
2) MLN = ottengono status di soggetti della società internazionale nel XX secolo, per questioni ideologiche tra cui il
principio di autodeterminazione dei popoli → i MLN combattono infatti VS governi razzisti/segregazionisti
3) OI = ottengono status di soggetti della società internazionale nel XX secolo, per una questione pratica
 gli Stati hanno rinunciato alla gestione di alcune problematiche, affidandole alle OI → agiscono x conto degli Stati
4) individui = ottengono status di soggetti della società internazionale nel XX secolo, grazie alla diffusione della
dottrina dei diritti umani → essi possono appellarsi a organi internazionali in caso di violazione dei diritti umani
!! conseguenza di queste ideologie pro-pace = norme che impongono direttamente degli obblighi agli individui
 = divieto di compiere crimini internazionali, per i quali gli individui avrebbero responsabilità penale internazionale
 attori = aOrganizzazioni non governative, bimprese multinazionali, cmovimenti/organizzazioni terroristiche
 differenza tra attori e soggetti = gli attori agiscono in modo rilevante sul piano internazionale, ma non hanno
acquisito nessuno status di soggettività
a) ONG = associazioni private senza scopo di lucro, con l’obiettivo di raggiungere traguardi di interesse comune per la
società civile (es. Amnesty International...)
b) IMN = società che operano in diversi Stati, di notevole impatto sull’economia mondiale
!! stanno acquistando sempre + soggettività e sono regolate da “soft laws” = regole non vincolanti
c) movimenti/organizzazioni terroristiche = organizzazioni che agiscono contro il diritto internazionale, con l’obiettivo
di destabilizzare le relazioni internazionali (es. al-Qaida, ISIS, Boko Haram…)
!! sono oggetto di condanna/sanzioni da parte di Stati e organizzazioni internazionali

frammentarietà & decentramento della società internazionale


 ordinamenti giuridici interni:
come nascono gli Stati moderni? → modello comune, basato su:
a) divieto dell’uso della forza fra i membri della stessa comunità, tranne in casi particolari (es. legittima difesa)
b) attribuzione dell’uso lecito della forza al governo
c) affidamento delle 3 principali attività degli ordinamenti interni (1produzione, 2accertamento e 3attuazione del
diritto) ad organi governativi centrali, in particolare 
1) produzione e modificazione del diritto = affidata al sovrano e, successivamente, ad un’assemblea parlamentare
2) accertamento delle violazioni del diritto = affidato a tribunali
3) attuazione coercitiva del diritto = affidata a corpi speciali (es. polizia)

 ordinamento giuridico internazionale:


2 caratteristiche della società internazionale → frammentarietà e decentramento
→ frammentarietà = nessuno Stato/gruppo di Stati è riuscito a imporre la propria volontà sugli altri 
infatti, le relazioni tra Stati sono di tipo “orizzontale”
 conseguenza = decentramento* di 1produzione, 2accertamento e 3attuazione del diritto (≠ ordinamenti interni)
*= le 3 attività spettano a ciascuno Stato, in quanto non esiste un apparato centralizzato a cui affidarle
1) produzione e modificazione del diritto = ogni Stato formula trattati/norme consuetudinarie
!! prima, non esisteva nessuna norma generale di carattere imperativo 
≠ seconda metà del XX s. → concetto di ius cogens = norme consuetudinarie che tutelano la comunità internazionale
2+3) accertamento delle violazioni del diritto + attuazione coercitiva del diritto = non esiste nessun organo a cui gli
Stati siano tenuti a rivolgersi in caso di controversie → possono scegliere di risolverle con il procedimento che
ritengono + adeguato o di non risolverle affatto
 nello svolgere tutti e 3 i procedimenti, gli Stati perseguono unicamente i propri interessi
MA → eccezione = dopo la 2GM, per evitare futuri conflitti devastanti, la Carta delle Nazioni Unite ha stabilito un
accentramento dell’uso lecito della forza armata = affidato al Consiglio di Sicurezza (CdS)
!! conclusione = la frammentarietà ed il decentramento della società internazionale sono alquanto problematici e
rendono l’assetto della società internazionale inadeguato per l’epoca attuale, caratterizzata dalla globalizzazione
 possiamo notare ciò dalla difficoltà nel gestire un’emergenza sul piano internazionale = pandemia Covid-19

la responsabilità per fatto illecito


[a chi e come si attribuisce la responsabilità per un fatto illecito?]

 ordinamenti giuridici interni:


→ responsabilità personale = la violazione di una norma giuridica è attribuita alla singola persona colpevole di tale
violazione, quindi questa persona ne subirà le conseguenze sfavorevoli

 ordinamento giuridico internazionale:


→ responsabilità collettiva = quando l’organo di uno Stato viola il diritto internazionale, tale violazione è attribuita
all’intera comunità, che ne subirà quindi le conseguenze sfavorevoli
!! questo anche se non tutti i membri della comunità hanno compiuto direttamente il fatto
es. → un comandante militare ordina ai suoi piloti di sorvolare lo spazio aereo di un altro Stato senza permesso
= lo Stato che subisce il fatto illecito può pretendere un risarcimento da parte dell’intero Stato colpevole

col tempo, si affermarono 3 nuovi concetti di responsabilità per fatto illecito


1+2) responsabilità internazionale aggravata + responsabilità penale individuale
 si attribuiscono individualmente ai singoli autori dell’illecito in caso di crimini di guerra, crimini contro la pace,
crimini contro l’umanità e in caso di genocidio
3) responsabilità delle OI = in determinati casi gravi, anche le OI essere oggetto di responsabilità penale individuale

rapporti tra ordinamento giuridico internazionale & ordinamenti giuridici interni


norme degli ordinamenti giuridici interni = strettamente legate all’ordinamento giuridico internazionale
( ad es. per stipulare trattati bisogna basarsi su entrambi i tipi di ordinamento)
!! per essere applicate dagli Stati, le norme internazionali devono essere recepite* dagli ordinamenti interni
*= devono essere “trasformate” in norme nazionali → in questo modo, i singoli Stati decidono se e come applicare le
norme internazionali al proprio ordinamento interno
 in che modo? → ogni Stato sceglie il meccanismo che ritiene + adatto
+ inoltre, spesso diversi processi civili/penali interni riguardano anche norme internazionali, soprattutto quando si
tratta della tutela dei diritti fondamentali
!! conclusione = il diritto internazionale funziona solo con il sostegno degli ordinamenti giuridici interni

ruolo & evoluzione del principio di effettività


ordinamento internazionale → realistico e pragmatico, basato sul principio di effettività
 in b. a questo principio, solo questioni concrete/reali hanno rilevanza giuridica
es. → uno Stato può essere riconosciuto a liv. internazionale solo se esercita un controllo effettivo ed inequivocabile
come si stabilisce l’effettività di una questione?
 diritto tradizionale → forza = principale fonte di legittimazione, stabiliva l’effettività di una determinata situazione
!! dopo la 1GM, si cerca di far prevalere la legalità sulla forza, in particolare 
1932 → dottrina Stimson = dopo l’attacco del Giappone alla Cina, al fine di conquistare la Manciuria, il Segretario di
Stato statunitense Stimson dichiara che una situazione posta in essere attraverso la forza non è legittima
QUINDI → gli Stati Uniti non riconoscono l’annessione della Manciuria al territorio giapponese
+ l’Assemblea della Società delle Nazioni condivide lo stesso pensiero
conclusione = il principio di effettività influenza ancora l’ordinamento internazionale, ma in misura minore
reciprocità & norme a tutela di interessi collettivi
!! ogni Stato agisce prevalentemente x il proprio interesse
 lo capiamo se pensiamo a come le norme internazionali* regolano i rapporti bilaterali tra Stati
*norme di natura sinallagmatica = caratterizzate da corrispettività, sono norme reciproche (valgono x entrambi)
QUINDI → entrambe le parti ci “guadagnano”
es. → sovranità territoriale degli Stati = norma secondo cui ogni Stato ha sovranità esclusiva sul proprio territorio
 in b. a questa norma, ogni Stato pretende da ogni membro della comunità internazionale il rispetto della propria
sovranità territoriale = norma sinallagmatica perché OGNI Stato pretende il riconoscimento ed il rispetto della propria
sovranità territoriale, da parte di OGNI membro della comunità internazionale, in maniera corrispettiva e reciproca
+ in caso di violazione della norma, spetta SOLO allo Stato leso denunciare il fatto illecito
!! tutto ciò vale sia per i trattati bilaterali (tra 2 Stati) che per i trattati multilaterali (tra + Stati)
infatti → i t. multilaterali sono “bilateralizzabili” = si applicano a coppie di Stati

ECCEZIONE = pirateria → in caso di pirateria, OGNI Stato è autorizzato a ricercare/catturare le navi dei pirati, anche gli
Stati che non hanno subito direttamente atti di pirateria
perché? → caso Le Louis Forest = una corte britannica osserva che i pirati sono “nemici della razza umana”
QUINDI → pirateria = crimine che colpisce l’intera comunità, per questo l’intera comunità contrasta la pirateria

nonostante il diritto internazionale sia prevalentemente basato su norme reciproche, esistono norme che agiscono
sulla collettività → obblighi internazionali validi x ogni individuo e nascono prevalentemente dopo la 1^ e 2GM
es. → dopo 1GM viene istituita l’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) x proteggere i lavoratori
!! queste norme pongono obblighi erga omnes (= nei confronti di tutti) con 4 caratteristiche principali:
1) proteggono i valori fondamentali della società internazionale
2) hanno natura solidale
3) a questi obblighi corrisponde un diritto che appartiene ad ogni membro della società internazionale
4) la tutela di tale diritto avviene x conto dell’intera società internazionale
obiettivo = salvaguardare gli interessi fondamentali dell’intera comunità internazionale
 come si possono tutelare questi interessi? = attraverso mezzi tradizionali di attuazione del diritto
!! l’Institut de droit international (IDI) afferma che l’obbligo di garantire il rispetto dei diritti umani fondamentali ha
carattere erga omnes = valido x tutti → in caso di violazione di tale obbligo, ogni Stato può reagire attraverso 
a) proteste diplomatiche, dichiarazioni di condanna/disapprovazione → in c. di violazione non grave
b) misure diplomatiche/economiche/altre misure pacifiche → in c. di violazione grave
→ tutto ciò vale anche per q. concerne il diritto pattizio (= che deriva da un patto)
!! tuttavia, esistono trattati che predispongono procedure ≠ dai mezzi tradizionali
es. → Convenzioni di Ginevra del 1949 sulla tutela delle vittime di guerra + 1° Protocollo addizionale del 1977
 in particolare, art. 1 = ogni Stato contraente* ha l’obbligo di 1rispettare e 2far rispettare le Convenzioni ed il
Protocollo a tutti gli altri Stati contraenti → non ne ha solo il diritto, è un obbligo
(*= che ha fatto parte della stipulazione delle Convenzioni e del Protocollo, Stato firmatario)
!! conclusione = gli Stati tendono ad intervenire in questioni che non li riguardano direttamente solo quando sono in
gioco i propri interessi economici/militari/politici

diritto internazionale contemporaneo


dopo la 2GM il diritto internazionale è cambiato molto, anche a causa della nascita di nuovi 1soggetti e 2Stati,
formatisi a seguito del processo di decolonizzazione che ebbe luogo nel dopoguerra
!! le libertà di cui godevano gli Stati sono state notevolmente limitate, in particolare 
 le reti di trattati sono diventate sempre + fitte → conseguenza = le libertà degli Stati sono state notevolmente
ridotte sia sul piano interno che su quello internazionale
 gli Stati NON possono usare liberamente la forza armata come strumento di politica estera
 la Carta delle Nazioni Unite stabilisce infatti che il mantenimento di pace/sicurezza = interesse collettivo, che deve
essere tutelato dall’intera comunità internazionale
attualmente, il diritto internazionale si basa su 2 modelli giuridici:
1) modello “groziano” /tradizionale → basato su visione statalista delle relazioni internazionali
= gli Stati cooperano tra loro, ma sempre col fine di perseguire i propri interessi
2) modello “kantiano” /universalistico → basato su visione universale/cosmopolitica delle relazioni internazionali
= gli Stati cooperano tra loro, dando la priorità allo ius cosmopoliticum, ovvero alla solidarietà tra Stati
!! tuttavia, la maggior parte degli istituti giuridici nati nel dopoguerra si basa sul modello tradizionale, nonostante
l’intento primario fosse quello di abbandonare la visione statalista

L’EVOLUZIONE STORICA DELLA SOCIETÀ INTERNAZIONALE


la nascita della società internazionale moderna
 Medioevo → le più importanti comunità esistenti intrattenevano già rapporti diplomatici tra loro
+ il sistema feudale prevedeva già una sorta di relazioni internazionali, MA 2 differenze con l’assetto attuale 
1) NO entità politiche statali, in quanto la struttura organizzativa era centralizzata
2) le relazioni internazionali ruotavano attorno alle 2 maggiori autorità =1papa e 2imperatore (Sacro Romano Impero)
? → origine della società internazionale per come la conosciamo oggi
= affermazione del concetto di Stato nazionale
quando? → tra XV-XVII sec.
come? → favorita dalla 1scoperta dell’America e dalla 2Riforma protestante
perché? → a partire da questi fenomeni, le comunità + potenti iniziano ad affermarsi e a lottare x l’egemonia
chi? → 1Inghilterra, 2Francia, 3Spagna, 4Impero ottomano, 5Cina e 6Giappone
 pace di Westfalia (1648) = pone fine alla guerra dei Trent’anni*
*scoppiata nel 1618 per motivi inizialmente religiosi, poi x stabilire egemonia politica/militare in Europa
!! Trattato di Münster = trattato di pace stipulato dopo la pace di Westfalia, porta 3 novità 
1) riconoscimento del protestantesimo come religione
conseguenze → 1legittimazione dell’esistenza di Stati protestanti + 2indipendenza religiosa degli Stati dalla Chiesa
2) concessione dello ius foederationis agli Stati del Sacro Romano Impero
= diritto di stringere alleanze con potenze straniere + di dichiarare guerra → purché tali alleanze/guerre non fossero
ai danni dell’Impero/non andassero contro il Trattato di Münster
conseguenze → gli Stati del Sacro Romano Impero acquisirono diritti quasi sovrani = nuova distribuzione del potere in
Europa, in particolare 
 Francia, Svezia e Paesi Bassi = nuove potenze emergenti
 Svizzera (+ successivamente Paesi Bassi) = neutralizzati (hanno una posizione neutrale nei conflitti)
 Germania = divisa in piccoli Stati
!! conseguenza → le 2 maggiori autorità (= 1Chiesa e 2Sacro Romano Impero) perdono potere drasticamente
3) nascita di un sistema di sicurezza collettiva, basato su 3 punti 
 divieto “generale” di usare la forza
 in caso di attacco, divieto di usare la forza come legittima difesa per un periodo di tempo limitato
= lo Stato attaccato doveva aspettare 3 anni prima di reagire con la forza
 dopo i 3 anni, se lo Stato attaccato avesse deciso di reagire, tutti gli altri Stati firmatari del Trattato di Münster
avrebbero dovuto supportarlo militarmente
MA → questo sistema non viene rispettato
!! gli Stati fanno sempre ricorso alla guerra e non si supportano militarmente a vicenda

una società composita & asimmetrica


Stati europei = centro delle relazioni internazionali, + poi anche Stati Uniti e paesi latinoamericani (origine europea)
perché? → grazie ai diversi punti in comune tra questi Stati, in particolare 
1) stessa religione = cristianità
2) stesso modello politico = potere assoluto, sostituito poi dalla democrazia parlamentare
3) stesso modello economico = capitalismo
→ tutto ciò porta ad una maggiore comprensione tra Stati, + conseguenza principale = idea di superiorità europea
MA la società internazionale era comunque composta da altre potenze extra europee
= 1India, 2Persia, 3Cina, 4Giappone, 5Impero ottomano, 6Birmania, 7Siam, 8Etiopia, 9Liberia e 10Haiti
capitolazioni & colonialismo
2 tipi di rapporti tra Stati europei e Stati/comunità extraeuropee 
1) sistema delle capitolazioni = accordi sulle condizioni di residenza degli europei in alcuni* Stati extraeuropei
*→ 1Impero ottomano, 2alcuni Stati arabi, 3Persia, 4Siam,5Cina e 6Giappone = Stati veri e propri (≠ comunità)
che cosa prevedeva questo sistema? → i cittadini europei residenti in uno di questi Stati 
a) non potevano essere espulsi senza consenso del proprio console (= agente che agisce per conto di un det. Stato in
territorio straniero, al fine di agevolare i rapporti tra Stati)
b) potevano praticare il culto cristiano
c) avevano libertà di scambio e di commercio + non dovevano pagare alcuni dazi di importazione/esportazione
d) non potevano subire rappresaglie
e) in caso di controversie con altri europei, erano giudicati dal proprio console e NON dal tribunale dello Stato
!! questi privilegi sottolineano ulteriormente la superiorità dell’Europa sugli altri Stati
→ forte disparità di cui inizialmente non tutti gli Stati extraeuropei si rendevano conto (es. Giappone)
2) colonialismo = gli Stati europei erano autorizzati a conquistare determinate comunità extraeuropee
perché? → erano considerate terrae nullius = terre di nessuno, comunità prive di un’autorità stabile e quindi di un
qualunque status giuridico
!! se i governanti di queste comunità si opponevano → guerra + stipulazione di trattati senza alcuna reciprocità
in particolare 
 India = colonia britannica
 Africa = con la Conferenza di Berlino (1884-85), il continente africano viene diviso tra Gran Bretagna, Francia,
Portogallo, Belgio, Germania e Italia
 Asia = divisa tra Gran Bretagna, Francia e Paesi Bassi
 Filippine = conquistate dagli Stati Uniti (1898)

distribuzione del potere tra grandi & medie potenze


 potere → esercitato in teoria in modo diffuso = nessuno Stato europeo prevaleva sugli altri
MA, di fatto, alcuni Stati erano predominanti 
= Francia, Gran Bretagna, Spagna, Portogallo, Stati Uniti, Russia, Austria, Prussia, Svezia e Paesi Bassi
!! Concerto d’Europa (1815) = dopo sconfitta Napoleone, tentativo di creare un sistema collettivo VS violenza bellica
come? → attraverso una serie di trattati che si basano su 
1) dichiarazione di principi → stabiliva che tutte le potenze firmatarie (tranne Gran Bretagna, papato e Impero
ottomano) dovevano basarsi sugli insegnamenti cristiani
2) Santa Alleanza = alleanza militare → firmata da Austria, Prussia e Russia (poi Francia) per mantenere l’ordine in
Europa ed evitare altri tentativi di rivoluzione dopo quella napoleonica
3) nuova procedura di soluzione delle controversie → incontri periodici tra i sovrani dei vari Stati x mantenere la pace
+ alla Santa Alleanza si aggiunge il Protocollo Troppau = firmato da Austria, Prussia e Russia, stabiliva che, in caso di
rivoluzione → 1lo Stato in cui scoppiava non faceva + parte del Concerto, 2il nuovo Stato nato dalla rivoluzione non
era riconosciuto giuridicamente, 3la Santa Alleanza sarebbe dovuta intervenire VS la rivoluzione

 gli Stati Uniti ottengono + potere, con la proclamazione della dottrina Monroe*
*= proclamazione del presidente Monroe, la quale stabilisce che 
1) Stati Uniti ≠ oggetto di colonizzazione da parte degli Stati europei
2) gli Stati europei non possono intervenire negli affari degli Stati Uniti (e viceversa)

 tra le maggiori potenze europee, si diffonde la tendenza di attuare interventi coercitivi*


*= intervenire militarmente in luoghi dove fossero scoppiate sommosse/rivoluzioni
!! tuttavia, gli Stati che intervenivano non volevano essere coinvolti in vere e proprie guerre
QUINDI → intervenivano ma senza dichiarare guerra (?)
le caratteristiche del diritto internazionale
!! il concetto di diritto internazionale comincia ad acquisire sempre + importanza, grazie a fattori come 
a) creazione della stessa espressione “diritto internazionale” → da parte del filosofo e giurista Jeremy Bentham,
nell’Introduzione ai principi della morale e della legislazione
b) diffusione di mostre internazionali
c) nascita della Prima Internazionale/l’Internazionale = Associazione internazionale degli operai nata a Londra
+ le norme del diritto internazionale che si vengono a creare hanno 2 caratteristiche fondamentali 
1) derivano dalla civiltà europea occidentale → condizionata dall’1eurocentrismo (= egemonia dell’Europa), dalla
2cristianità e dalla 3visione liberistica (= tutti gli Stati sono liberi di perseguire i propri interessi)

2) nascono grazie alle maggiori potenze → permettevano quindi alle maggiori potenze di fare i propri interessi
!! in alcune occasioni, le maggiori potenze hanno fatto “concessioni” agli Stati minori 
 trattati x soddisfare esigenze umanitarie (es. x abolire la tratta degli schiavi)
 trattati x aiutare l’intera società internazionale (es. trattati sulle immunità diplomatiche e consolari = trattati che
permettono agli agenti diplomatici e ai consoli di esercitare il proprio ruolo in territorio straniero)
+ nascita dell’Institut de droit international (IDI) = associazione fondata da un gruppo di giuristi europei ed americani
x promuovere lo sviluppo del diritto internazionale

tentativi di limitare il dominio delle grandi potenze


 clausola Calvo = proposta dal giurista argentino Calvo, stabiliva che uno straniero doveva sottoporre le proprie
controversie ai tribunali dello Stato in cui si trovava, non a quelli del proprio Stato
!! molti Stati latinoamericani iniziarono ad inserire questa clausola nei contratti stipulati con stranieri
 dottrina Drago = proposta dal ministro degli Esteri argentino Drago, il quale richiedeva che gli Stati non
ricorressero alla forza militare per recuperare i debiti contratti con altri Stati
+ sosteneva che l’intervento armato fosse contrario alla dottrina Monroe
MA → il Segretario di Stato degli Stati Uniti, John Hay, respinse la tesi di Drago
 Convenzione Drago-Porter 
successivamente, il delegato statunitense Horace Porter accolse la dottrina di Drago, cercando tuttavia di stabilire un
compromesso = il ricorso alla forza è permesso solo se lo Stato debitore non accetta l’arbitrato internazionale*
(*mezzo di soluzione pacifica delle controversie internazionali)
!! la Convenzione Drago-Porter non viene però firmata da nessuno Stato europeo

DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE


la Prima guerra mondiale & le sue conseguenze
1GM = 1° conflitto che coinvolge tutte le maggiori potenze della società internazionale 
!! dimostra che ci sono avvenimenti di fronte ai quali nessuno Stato può restare indifferente = ha “unito” il mondo
+ segna la fine dell’egemonia europea → declino economico, militare, politico, culturale e ideologico, a causa di
1) ascesa degli Stati Uniti come super potenza mondiale
2) nascita dell’Unione Sovietica (1917)
3) fine del colonialismo

la nascita dell’Unione Sovietica & la spaccatura della comunità internazionale


1917 → nascita dell’Unione Sovietica, che poi diverrà Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URRS) nel 1923
!! 1^ volta che uno Stato proclama un’ideologia totalmente in contrasto con quella degli altri Stati, in quanto l’URRS
proclama e sostiene i seguenti principi 
1) autodeterminazione dei popoli
2) uguaglianza sostanziale degli Stati
3) internazionalismo socialista = l’URRS garantiva assistenza e supporto alle classi lavoratrici e ai partiti socialisti di
tutto il mondo → forte contrasto all’ideologia borghese e capitalista
MA l’URRS non respingeva del tutto il diritto internazionale → finì per accettarlo
la Società delle Nazioni
1919 → viene creata la Società delle Nazioni = organizzazione internazionale x prevenire altri conflitti armati
!! 1° tentativo di creare un sistema per tutelare la sicurezza collettiva
+ ha alcuni punti in comune con i trattati della pace di Westfalia 
1) non proibiva del tutto l’uso della forza armata, ma vi poneva dei limiti → periodo di ripensamento
2) imponeva l’obbligo di delegare le controversie al Consiglio della Società/alla Corte permanente di giustizia
internazionale (CPGI)/ad un tribunale arbitrale
MA il sistema della Società delle Nazioni ha dei difetti 
 pochi Stati vi avevano aderito, gli Stati Uniti NO → ciò ha indebolito sin da subito la SdN
 le misure coercitive diverse dalla guerra NON erano vietate = si poteva usare la forza armata in altri modi
 il divieto di ricorso alla guerra NON era assoluto = era limitato al periodo di ripensamento
 NO sistema collettivo di attuazione coercitiva del diritto VS uno Stato che avesse violato le norme della SdN 
gli Stati agivano in maniera collettiva solo su base volontaria
!! in realtà, gli Stati evitavano in ogni modo di intervenire per mancata volontà → ciò fa perdere credibilità alla SdN,
che infatti non impedisce a Hitler di attuare la sua politica aggressiva
 + grande difetto = le norme erano solo convenzionali, NON universali → non venivano rispettate pk poco credibili

1928 → Patto Briand-Kellogg = firmato da Stati Uniti e Francia, caratteristiche 


 proibisce il ricorso alla guerra, NO periodo di ripensamento (MA non proibisce altri usi della forza armata)
 vincola anche gli Stati Uniti
 NON costituisce un sistema di sicurezza collettiva

gli sviluppi del diritto internazionale


 istituzione della CPGI (Corte permanente di giustizia internazionale) e i tribunali arbitrali, x risolvere le controversie
in maniera arbitrale e giudiziale → spesso non furono utilizzati ma la loro creazione contribuì a rafforzare il diritto
internazionale
 abolizione del sistema delle capitolazioni
 proibizione della tratta degli schiavi e della schiavitù in generale
 minoranze religiose/etniche/linguistiche avevano il diritto di presentare ricorsi innanzi agli organi internazionali

DALLA CREAZIONE DELLE NAZIONI UNITE AL BIPOLARISMO


le conseguenze principali della Seconda guerra mondiale
1945 → 3 eventi di grande importanza
1) a San Francisco viene adottata la Carta delle Nazioni Unite
2) lancio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki
3) istituzione del Tribunale militare internazionale di Norimberga (IMT) x punire i criminali di guerra
!! gli Stati avevano obiettivi comuni = porre fine alla guerra, punire i responsabili e porre le basi per la nascita di un
nuovo assetto della società internazionale
+ altra conseguenza della 2GM = disgregazione degli imperi coloniali, dovuta a
 declino dell’Europa
 ascesa degli Stati Uniti come potenza politica ed economica
 nascita dell’URRS
 maggiore apertura alla democrazia e al concetto di Welfare State (Stato sociale), dovuta alla crescente sensibilità
nei confronti delle persone + bisognose
la creazione dell’ONU
ONU = Organizzazione delle Nazioni Unite, creata dopo la 2GM x limitare l’uso della forza e mantenere la pace
!! permette la creazione di un meccanismo di sicurezza collettiva + efficace dei precedenti
→ le maggiori potenze hanno ritenuto necessario prendere il controllo delle relazioni internazionali e si sono
organizzate formando il Consiglio di Sicurezza, composto da 15 Stati membri di cui 5 hanno la denominazione di
membri permanenti = 1Stati Uniti, 2Unione Sovietica (oggi Federazione russa), 3Regno Unito, 4Francia e 5Cina
!! questi 5 godono di superiorità sugli altri Stati → hanno diritto di veto = il Consiglio non può prendere decisioni
senza il permesso di questi 5 Stati membri
MA 2 avvenimenti indeboliscono sin dall’inizio l’ONU 
1) lancio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki da parte degli Stati Uniti
2) guerra fredda tra Stati Uniti e URRS

la mutata composizione della società internazionale


dopo le 2 guerre mondiali, la società internazionale subisce diversi profondi cambiamenti 
 instaurazione di regimi socialisti in alcuni Stati dell’Europa dell’est, che si unirono poi all’URRS
 nascita dei paesi in via di sviluppo (PVS)/paesi del Terzo mondo/paesi a medio-basso reddito = ex-colonie che
raggiunsero l’indipendenza con il crollo del sistema coloniale europeo
!! sia i paesi socialisti che i PVS lottano per l’affermazione di 2 principi
1) autodeterminazione dei popoli
2) uguaglianza razziale
→ raggiungono importanti traguardi
 ascesa delle organizzazioni internazionali → arrivano a coprire diversi campi, svolgendo numerose attività

DALLA FINE DEL BIPOLARISMO AD OGGI


 Russia
1989 → crollo dell’Unione Sovietica, che provoca lo scioglimento del gruppo dei paesi socialisti
!! tuttavia, ad oggi la Russia sta cercando di riacquisire leadership politico-militare nei territori dell’ex URRS
 Stati Uniti
= superpotenza che guida politicamente ed ideologicamente gli Stati occidentali
+ ha assunto il ruolo di “gendarme del mondo” = cerca di risolvere conflitti e promuovere la pace nel mondo, ma solo
in territori strategici, per i quali ha interessi geopolitici e utilizzando la forza armata
 Cina
→ sta ottenendo sempre + rilievo a livello mondiale, soprattutto in ambito economico
+ è parte del BRICS = alleanza informale tra Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica x ottenere + potere a liv. mondiale*
 G20
*molti altri gruppi di Stati hanno cercato di acquisire + rilevanza, facendo sentire le proprie voci in sedi come il G20
= forum di capi di Stato e di governo, che si riunisce x affrontare le questioni + importanti x l’economia globale
 ONU
→ assistiamo ad un declino dell’ONU come organizzazione internazionale x il mantenimento della pace, a causa di 
1) creazione di alleanze militari, es. NATO (North Atlantic Treaty Organization)
2) tendenza verso la regionalizzazione (= divisione del territorio in regioni)
3) tendenza verso l’isolazione, es. Brexit
 dalla fine del bipolarismo della guerra fredda (2 poli d’influenza = Stati Uniti e URRS) si assiste ad una situazione di
anarchia generale, tanto che si può parlare di epoca post-globale, caratterizzata da diversi fenomeni 
 impatto di cambiamenti climatici e catastrofi naturali → portano all’adozione di misure a difesa dell’ecosistema,
come l’Agenda 2030 formulata nel 2015
 aumento del fenomeno migratorio
 sviluppo di nuove tecnologie

conclusione = negli ultimi anni, il diritto internazionale sta coprendo sempre + ambiti, i quali sono oggi
profondamente interconnessi (≠ settori autonomi e separati) → prospettiva unitaria del diritto internazionale, che è
sempre + influenzato dai diritti umani e dal desiderio di promuovere lo sviluppo economico dei PVS
LO STATO E LE DINAMICHE DELLA STATUALITÀ
lo Stato come soggetto di diritto internazionale
 ordinamenti giuridici interni:
soggetti primari = persone fisiche → riconosciute come soggetti dell’ordinamento interno alla nascita (talvolta, al
concepimento)
≠  ordinamento giuridico internazionale:
soggetti primari = Stati → NO norme giuridiche precise, MA uno Stato è riconosciuto come soggetto dell’ordinamento
internazionale se possiede 
1) popolo
2) territorio
3) governo che eserciti un controllo effettivo su una det. popolazione stanziata su un det. territorio;
!! tale controllo deve essere esercitato a titolo originario = in modo 1autonomo e 2indipendente
4) indipendenza*
*= capacità di provvedere al proprio benessere e sviluppo senza interferenze da altri Stati 
lo Stato non deve quindi essere sottoposto ad autorità superiori QUINDI → Stati federali ≠ Stati (es. USA)
+ lo Stato deve essere indipendente anche da amministrazioni istituite da organizzazioni internazionali 
es. Timor Est → riconosciuto come Stato solo dopo aver ottenuto i poteri che prima esercitava l’organizzazione
internazionale UNTAET

le dinamiche della statualità: la successione in fatto


successione in fatto tra Stati = sostituzione di uno Stato ad un altro, che può essere 
a) totale → comporta estinzione dello Stato + nascita di 1 o + Stati
b) parziale → consiste in mutamenti* di sovranità in parti dello Stato MA non comporta estinzione
*4 tipi di mutamenti territoriali 
1) unificazione/fusione = tipo di successione in fatto totale quando 2 o + Stati si uniscono x formare 1 nuovo Stato
es. 1964 → Tanganica + Zanzibar = Repubblica di Tanzania
2) smembramento/dissoluzione = tipo di successione in fatto totale quando 1 Stato si “scioglie” x formarne altri nuovi
es. disgregazione dell’ex Jugoslavia → porta alla nascita di Serbia, Croazia…
3) incorporazione = quando uno Stato estende la propria sovranità su uno Stato preesistente che si estingue (totale) o
che perde sovranità solo su quella parte di territorio (parziale)
!! in passato, ciò avveniva con l’uso della forza armata (es. 1936 → annessione dell’Etiopia all’Italia)
MA → dal 1945, con il divieto dell’uso della forza armata nelle relazioni internazionali, i mutamenti avvenuti con la
forza sono considerati illeciti e non hanno pertanto valore nell’ordinamento internazionale
es. di incorporazione pacifica → cessione territoriale = trasferimento di parti del territorio di uno Stato cedente ad un
altro Stato cessionario, es. 1867 → vendita dell’Alaska agli Stati Uniti (cessionario) da parte della Russia (cedente)
4) distacco = quando una parte di un territorio si separa da uno Stato x dichiararsi indipendente e 1formare un nuovo
Stato o 2unirsi ad uno Stato preesistente
5) secessione = forma di distacco che avviene tramite dichiarazioni di indipendenza a seguito di guerre civili
+ implica fasi di assestamento (il nuovo Stato non è subito riconosciuto)
→ tuttavia, oggi sempre + spesso la secessione avviene x vie pacifiche, attraverso referendum alla popolazione
!! quando la secessione è attuata da minoranze oppresse, si parla di diritto di secessione 
a questo proposito, è stata formulata la teoria della secessione rimedio = le minoranze gravemente oppresse hanno il
diritto di lottare x la propria autodeterminazione e indipendenza, anche chiedendo aiuto ad altri Stati
MA secondo il principio di autodeterminazione dei popoli, solo 3 categorie di popoli possono autodeterminarsi 
1) popoli sotto dominio coloniale
2) popoli sotto occupazione straniera
3) popoli sotto governo razzista
EFFETTIVITÀ & LEGALITÀ NELLE DINAMICHE DELLA STATUALITÀ
l’estensione della sovranità oltre il territorio originario dello Stato
terrae nullius = terre non sottoposte alla sovranità di alcuno Stato 
in passato → avveniva l’occupazione* delle terrae nullius, da parte dello Stato che le scopriva
MA con il divieto dell’uso della forza armata nelle relazioni internazionali, l’occupazione delle terrae nullius è
divenuta illecita, come stabilito dalla Dichiarazione sulle relazioni amichevoli (1970)
!! l’occupazione è regolamentata dal diritto internazionale dei conflitti armati, che sancisce diritti e obblighi della
potenza occupante sullo Stato occupato MA non comporta al trasferimento di sovranità

in che casi può avvenire la perdita di sovranità? 


a) quando uno Stato subentra in un determinato territorio senza violare alcuna norma
b) quando uno Stato non reagisce se un altro Stato agisce per stabilire la propria sovranità sul suo territorio
c) quando uno Stato rinuncia alla propria sovranità su un determinato territorio

controllo effettivo del territorio & crescente rilevanza del principio di legalità
il governo di uno Stato DEVE esercitare un controllo effettivo su un determinato territorio x stabilire la propria
sovranità e x essere considerato soggetto dell’ordinamento internazionale
MA in det. circostanze, alcuni Stati continuano ad essere riconosciuti come tali anche se perdono effettività 
1) governi in esilio = governi di un det. Stato che si stabiliscono al di fuori del territorio del proprio Stato e che
agiscono in rappresentanza del proprio Stato in caso di guerra/occupazione
es. durante la 2GM → governi tedeschi stabiliti in Gran Bretagna
2) Stati fantoccio = enti formalmente indipendenti, ma che in realtà dipendono da un altro Stato
→ vengono creati quando uno Stato non vuole assumersi la responsabilità di atti illeciti e quindi le attribuisce a
questo Stato fantoccio
es. Repubblica di Salò = Repubblica sociale italiana fondata e controllata dalla Germania dal 1943 al 1945
!! tuttavia, in certi casi si fa prevalere il principio di legalità → ciò avviene quando uno Stato che ha tutte le
caratteristiche x essere riconosciuto come Stato nell’ordinamento internazionale non viene riconosciuto perché si è
formato violando le norme fondamentali x la comunità internazionale

lo Stato di Palestina
es. di statualità contesa = il caso dello Stato di Palestina
1947 → l’ONU stabilisce la creazione di 2 Stati in territorio palestinese = 1Palestina (arabo) e 2Israele (ebraico) 
1948 → nasce lo Stato di Israele, ma fin da subito la situa è problematica = conflitto israelo-palestinese
1949 → la striscia di Gaza viene occupata dall’Egitto, mentre la Cisgiordania e l’Est di Gerusalemme vengono
occupate dalla Giordania; il territorio rimane così diviso fino al 
1967 → guerra dei Sei giorni tra Israele e Stati arabi, in cui Israele attacca Siria, Egitto e Giordania, occupando la
striscia di Gaza, la Cisgiordania e l’Est di Gerusalemme + altre zone, arrivando ad occupare un territorio molto + vasto
di quello posseduto alla sua nascita
→ l’ONU condanna l’occupazione militare, MA Israele non lascia le zone occupate
→ l’OLP (= movimento di liberazione palestinese) acquisisce sempre + importanza
1988 → Dichiarazione d’indipendenza del Consiglio nazionale palestinese
1993 → accordi di Oslo tra OLP e Israele, creano le basi x un autogoverno della popolazione palestinese
→ graduale ritiro delle truppe israeliane
MA → ancora oggi, NON esiste uno Stato di Palestina a tutti gli effetti + Israele non ha interrotto la propria
espansione coloniale in territorio palestinese + Gerusalemme è ancora contesa
failed States & collapsed States
 failed States = Stati che hanno perso il controllo del proprio territorio e che non possono + svolgere le funzioni
governative a causa di estrema povertà/lotte tra bande armate criminali
es. Liberia, Somalia…
 collapsed States = caso estremo in cui si verifica una totale assenza del governo
es. Libano, Sierra Leone…
!! la società internazionale tende ad intervenire x cercare di salvare gli Stati (come è accaduto in Liberia, Somalia,
Libano e Sierra Leone) in quanto i failed/collapsed States costituiscono una minaccia per l’equilibrio internazionale,
essendo Stati in mano ad organizzazioni criminali o in condizioni di povertà estrema

IL RICONOSCIMENTO DI STATI
il valore del riconoscimento
riconoscimento = dichiarazione unilaterale tramite la quale uno Stato riconosce che un altro ente possiede tutte le
caratteristiche per essere considerato Stato nell’ordinamento internazionale
→ secondo la teoria del riconoscimento costitutivo, uno Stato può essere definito tale nell’ordinamento
internazionale solo se riconosciuto dagli altri Stati
MA questa teoria NON è soddisfacente per almeno 3 ragioni 
1) è in contrasto con il principio di effettività (= se una situazione è effettiva, allora è legittima)
2) è in contrasto con il principio di uguaglianza sovrana degli Stati
3) crea una situazione problematica, in quanto lo Stato avrebbe valore giuridico solo per gli Stati che lo riconoscono
!! tuttavia, il riconoscimento ha un ruolo importante dal pdv politico, in quanto dimostra la volontà degli Stati di
intrattenere rapporti con lo Stato che riconoscono, di conseguenza 
è importante dal pdv pratico, in quanto maggiore è il numero di Stati che riconoscono uno Stato, maggiore è la sua
rilevanza nell’ambito delle relazioni internazionali

il ruolo del riconoscimento nei casi controversi


x essere riconosciuti come tali, alcuni Stati devono soddisfare determinate caratteristiche
→ prima era sufficiente possedere l’effettiva potestà di imperio = la capacità di esercitare in maniera effettiva la
sovranità statale su un det. territorio
MA al giorno d’oggi viene preso in considerazione anche il rispetto dei diritti umani e delle minoranze come
condizione per il riconoscimento
!! in alcuni casi si parla di riconoscimento prematuro = quando viene riconosciuto come Stato un ente formatosi dopo
una secessione da uno Stato preesistente
es. riconoscimento della Croazia da parte della Germania 
1991 → la Germania riconosce la Croazia come Stato
MA la CE aveva stabilito di valutare il riconoscimento della Croazia solo nel 1992, quindi alcuni sostengono che la
Germania abbia effettuato un riconoscimento prematuro
conclusione → effetti di un mancato riconoscimento = lo Stato non riconosciuto non può intrattenere rapporti
internazionali con gli Stati che non l’hanno riconosciuto 
MA tali Stati devono comunque rispettare le norme di diritto internazionale nei confronti dello Stato non riconosciuto

il caso del Kosovo


2008 → il Kosovo dichiara la propria indipendenza dalla Serbia
+100 Stati (tra cui Italia) riconoscono il Kosovo = Stato indipendente, ma tale indipendenza non è riconosciuta da tutti
QUINDI 
a) x gli Stati che riconoscono il Kosovo → possiede tutte le caratteristiche di uno Stato ed è quindi titolare di tutti i
diritti, privilegi ed obblighi detenuti da uno Stato anche dal pdv del diritto internazionale
b) x gli Stati che NON riconoscono il Kosovo → il riconoscimento effettuato dagli altri Stati è prematuro, il Kosovo non
è ritenuto uno Stato e quindi non è titolare di diritti, privilegi ed obblighi
MUTAMENTI EXTRACOSTITUZIONALI O RIVOLUZIONARI DI GOVERNI
se all’interno di uno Stato si verificano dei mutamenti extracostituzionali (= non regolamentati dalla costituzione), ciò
non incide sulla personalità giuridica dello Stato, QUINDI → lo Stato continua ad esistere sul piano internazionale
MA è necessario stabilire se le attività del governo precedente vincolino quello nuovo
es. = caso Tinoco Concessions 
1917 → il leader politico Tinoco rovescia il governo del Costa Rica + proclama nuova Costituzione
1919 → il governo di Tinoco crolla e viene ripristinato quello precedente
1922 → il governo ripristinato revoca i diritti concessi durante il governo di Timoco ad alcune compagnie britanniche
!! le compagnie che si vedono private di diritti si rivolgono ad un arbitro, il quale stabilisce che, siccome il governo di
Tinoco era effettivo e pacifico, i diritti concessi alle compagnie britanniche erano validi e dovevano essere rispettati
anche con il governo attuale;
conclusione → in questo caso, le attività del governo precedente vincolano quello successivo
+ in caso di mutamenti extracostituzionali, si può parlare di riconoscimento di governo (≠ di Stato) 
= riconoscere che il governo di uno Stato eserciti un controllo effettivo sul territorio e che rappresenti tale Stato
!! il riconoscimento non dipende solo dall’effettività, ma anche dalla legittimità 
es. = caso del “doppio governo” in Venezuela 
2019 → dopo le elezioni presidenziali, viene eletto Maduro
MA l’opposizione reagisce e il politico Guaidó si autoproclama presidente ad interim (= momentaneo) fino alle
elezioni successive
!! alcuni Stati, tra cui gli Stati Uniti e molti paesi latinoamericani, riconoscono il governo di Guaidó come legittimo
conclusione → nel riconoscere o meno un nuovo governo nato da mutamenti extracostituzionali, gli Stati si basano
sulle proprie preferenze politiche + l’ONU tende a prendere posizione tenendo in conto la tutela della democrazia

LA DIMENSIONE INTERNA DELLA SOVRANITÀ STATALE


sovranità = diritto dello Stato di esercitare le proprie funzioni in maniera esclusiva ed originaria su un det. territorio
che cosa comporta? 3 poteri 
1) potere di imperio (= autorità) su individui e beni del proprio territorio
→ questo potere si esercita in base al concetto di giurisdizione (= jurisdiction), in particolare 
a) jurisdiction to prescribe = imposizione di regole vincolanti
b) jurisdiction to adjudicate = potere di risolvere le controversie in modo vincolante
c) jurisdiction to enforce = potere di garantire l’attuazione coercitiva del diritto
2) potere di utilizzare liberamente il proprio territorio, compiendo tutte le attività considerate necessarie x il popolo
→ questo potere è però limitato, poiché uno Stato non può utilizzare il proprio territorio x violare i diritti di altri Stati
3) potere di scegliere l’organizzazione interna e la forma di governo che ritengono + adatta
→ limitato dal rispetto del principio di autodeterminazione dei popoli, QUINDI regimi razzisti = illegali
!! non vi è alcun obbligo di scegliere una forma di governo democratica, ma tendenzialmente si sta diffondendo
sempre di + l’idea che la democrazia = diritto di ogni popolo

LA DIMENSIONE ESTERNA DELLA SOVRANITÀ STATALE


obiettivo del diritto internazionale = garantire la coesistenza degli Stati, basata su riconoscimento e rispetto reciproco
!! dal 1945 → si parla di uguaglianza degli Stati, che devono tutti essere trattati sullo stesso piano = parità
MA si tratta ovviamente di un’uguaglianza solo formale, non sostanziale (nei fatti, alcuni Stati > altri)

molte norme del diritto internazionale garantiscono il rispetto della sovranità territoriale degli Stati, in particolare 
 norma che vieta agli Stati di svolgere azioni pubbliche in altri Stati senza il consenso dello Stato in questione
es. cattura dell’ufficiale delle SS Eichmann 
Eichmann si trovava in Argentina, quando viene rapito dagli agenti israeliani del Mossad (= servizio segreto israeliano)
per poi essere sottoposto a processo
!! l’Argentina non aveva dato il consenso x attuare l’arresto sul proprio territorio, quindi si rivolse al Cds dell’ONU
 norma che garantisce l’immunità giurisdizionale per gli atti iure imperii = uno Stato non può essere perseguito dai
tribunali di altri Stati per il compimento di funzioni pubbliche statali
 norma che garantisce l’immunità giurisdizionale degli organi di Stati esteri = gli organi che agiscono per conto di
uno Stato non possono essere perseguiti dai tribunali di altri Stati per il compimento di funzioni pubbliche statali
 principio di non ingerenza = gli Stati non possono introdursi negli affari interni/esterni di un altro Stato
 divieto di assistenza ai ribelli = gli Stati non possono sostenere gruppi ribelli di altri Stati, a meno che non
costituiscano movimenti di liberazione nazionale

L’AMBITO SPAZIALE DELLA SOVRANITÀ STATALE


la delimitazione del territorio
territorio = dimensione fisica entro la quale lo Stato esercita la propria sovranità
 delimitato dai confini/frontiere, che possono essere:
 naturali (fiumi, catene montuose…)
 artificiali (canali, boe, muri…)
 intangibili (latitudini, longitudini…)
!! al fine di evitare conflitti, i confini sono determinati in modo preciso attraverso i trattati di delimitazione delle
frontiere → questi trattati sono erga omnes = validi per tutti gli Stati
→ nel caso in cui gli Stati non riescano ad accordarsi x stabilire il confine, possono affidare la decisione ad un arbitro
+ talvolta si prende in considerazione il principio uti possidetis iuris = in caso di Stati appartenenti ad ex colonie che si
rendono indipendenti, i loro confini rimangono quelli stabiliti durante il dominio coloniale

gli spazi marini


mare = diviso in porzioni, ciascuna appartenente ad un determinato Stato che vi esercita la propria sovranità
!! quest’ambito è regolato dalla Convenzione di Montego Bay sul diritto del mare (1982), in particolare 
 mare territoriale = parte di mare adiacente alle coste di uno Stato, che include baie, golfi e stretti
come si stabilisce? → la Convenzione prevede che l’ampiezza del mare territoriale di uno Stato costiero raggiunge un
max. di 12 miglia marine dalla linea di base 
come si traccia la linea di base? → linea di base = linea di bassa marea lungo la costa, che può essere tracciata
utilizzando il metodo delle linee rette
!! ciò che si trova all’interno della linea di base costituisce le acque interne* (v. paragrafo successivo), mentre dalla
linea di base in poi si ha il mare territoriale, che si estende fino a un max. di 12 miglia marine
come è regolamentato il passaggio di navi straniere nel mare territoriale di uno Stato? 
diritto di passaggio inoffensivo = le navi mercantili/da guerra straniere possono attraversare il mare territoriale di uno
Stato a patto che non costituiscano una minaccia nei confronti dello Stato a cui appartiene tale mare territoriale
+ anche lo Stato costiero ha dei limiti nei confronti delle navi straniere che attraversano il proprio mare territoriale 
= non può esercitare la giurisdizione penale nei confronti di fatti commessi a bordo della nave straniera, a meno che i
fatti avvenuti non abbiano ripercussioni sullo Stato costiero
 *acque interne = fiumi, laghi e porzioni di mare situate all’interno della linea di base del mare territoriale
!! nelle acque interne, lo Stato NON ha alcun limite nell’esercizio della propria sovranità (≠ mare territoriale)
QUINDI → le navi straniere possono attraversarle solo con il consenso dello Stato + sottoposte alla sua legislazione
 baie = insenature marcate le cui acque sono racchiuse dalla costa e la cui superficie è uguale a quella di un
semicerchio che abbia come diametro la linea tracciata attraverso l’entrata dell’insenatura
come si traccia la linea di base del mare territoriale se ci sono delle baie? 
1) se la distanza tra i 2 punti di bassa marea che segnano l’entrata della baia < 24 miglia marine → si traccia la linea d
tra questi 2 punti e le acque contenute dalla linea = acque territoriali
2) se la distanza > 24 miglia marine → si traccia la linea fino alle 24 miglia marine x racchiudere + acqua possibile
!! baie storiche = baie che, secondo lo Stato costiero, costituiscono interamente acque interne come consuetudine,
ma si tratta di una questione spesso controversa (es. Thailandia → golfo di Bangkok)
 stretti internazionali = “bracci” appartenenti al mare territoriale che mettono in comunicazione 2 parti di mare
come è regolamentato il passaggio di navi straniere? → nozione di diritto di passaggio in transito = possono
transitarvi in modo rapido e continuo
 canali artificiali = “bracci” creati artificialmente, costituiscono parte integrante del territorio dello Stato costiero
che non è tenuto a consentire il passaggio di navi straniere
 zona contigua = zona che si estende oltre il mare territoriale, fino ad un max. di 24 miglia marine dalla linea di base
(e quindi fino ad un max. di 12 miglia marine dalla fine del mare territoriale)
!! in questa zona, lo Stato costiero può esercitare la propria giurisdizione ad es. per ispezionare una nave sospettata
di commettere attività illecite al fine di impedirle di entrare nel proprio mare territoriale
→ ogni Stato costiero deve stabilire autonomamente la propria zona contigua (l’Italia non l’ha ancora fatto…)
 zona archeologica = zona che ha la stessa estensione della zona contigua, il cui scopo è quello di impedire che
oggetti di importanza storico-archeologica vengano rimossi senza il consenso dello Stato costiero
→ ogni Stato costiero deve stabilire autonomamente la propria zona archeologica (l’Italia non l’ha ancora fatto…)
 piattaforma continentale = parte sommersa che costituisce il naturale prolungamento della terraferma e che
comprende il fondo + il sottosuolo delle aree sottomarine, ad una profondità di circa 150-200 metri
come si stabilisce? → può estendersi fino ad un max. di 350 miglia marine dalla linea di base
+ quando una piattaforma continentale è “contesa” tra + Stati, la CIG ha stabilito che la delimitazione della
piattaforma deve essere regolamentata da un accordo x trovare una soluzione equa
!! gli Stati hanno cominciato a stabilire la propria piattaforma continentale a partire dalla Dichiarazione del presidente
statunitense Truman (1945), dopo la scoperta di giacimenti di petrolio nel sottosuolo marino al largo delle coste
→ infatti, all’interno della piattaforma continentale, gli Stati possono svolgere attività di scoperta e sfruttamento
delle risorse naturali + costruzione di installazioni e di zone di sicurezza
 zona economica esclusiva (ZEE) = zona che si estende oltre il mare territoriale fino ad un max. di 200 miglia marine
dalla linea di base, nella quale lo Stato costiero ha diritti esclusivi ai fini dell’esplorazione, sfruttamento,
conservazione e gestione delle risorse naturali
!! gli Stati stranieri sono liberi di navigare e sorvolare nella ZEE di uno Stato costiero + di compiere altre azioni lecite
→ ogni Stato costiero deve stabilire autonomamente la propria zona contigua (l’Italia è in procinto di farlo)
 Stati-arcipelago = Stati interamente formati da uno o + arcipelaghi
come si stabiliscono le linee di base degli Stati-arcipelago? → si traccia la linea di base congiungendo i punti estremi
delle isole + lontane, di modo da contenere le isole principali in una zona nella quale il rapporto tra acque e terre non
superi il rapporto 9 a 1
→ a partire da questa linea di base, si stabiliscono i limiti di mare territoriale, zona contigua, ZEE, zona archeologica e
piattaforma continentale
!! uno Stato-arcipelago può istituire zone adibite al passaggio di navi straniere, che deve però costituire un transito
rapido e continuo
 alto mare/mare internazionale = aperto a tutti gli Stati, che hanno pertanto libertà di navigazione, di sorvolo, di
posare condotte/cavi sottomarini, di costruire installazioni regolamentate dal diritto internazionale + diritto di pesca
e di ricerca scientifica
!! nell’alto mare, ogni Stato esercita la giurisdizione sulle proprie navi (= navi che battono la bandiera di tale Stato)
= lo Stato può quindi 
1) abbordare, visitare e sequestrare in alto mare una nave che batte la propria bandiera
MA → in merito alla questione della bandiera, la Convenzione stabilisce che tra lo Stato e la nave che batte la sua
bandiera ci debba essere un legame sostanziale, effettivo (= “genuine link”) 
alcuni stati rispettano questo principio, altri no → fenomeno delle “flags of convenience” = bandiere di convenienza,
ovvero quando una nave batte la bandiera di uno Stato con cui non ha un vero e proprio legame
2) abbordare e visitare navi straniere, mediante le proprie navi da guerra, x accertarsi della loro nazionalità o x
verificare che non stiano commettendo atti di pirateria/tratta degli schiavi…
3) godere del diritto di inseguimento = lo Stato può inseguire e catturare navi sospettate di aver violato la legge nelle
proprie acque interne/mare territoriale/zona contigua/piattaforma continentale/ZEE
→ tutto ciò a patto che l’inseguimento abbia inizio quando la nave straniera si trovi in una di queste zone e che si
concluda non appena la nave straniera entra nel mare territoriale di un altro Stato
+ gli Stati devono usare la forza solo come ultima risorsa
 fondo marino internazionale = suolo e sottosuolo dell’alto mare
!! in passato, si riteneva che fosse ricco di risorse minerarie ed è pertanto stato definito come *patrimonio comune
dell’umanità, da parte dell’ambasciatore di Malta nel 1967
*= ciò comporta che il fondo marino internazionale debba essere sfruttato in maniera solidale da tutti gli Stati, in
base a 5 principi, che sono poi stati approvati e annessi alla Convenzione 
1) nessuno Stato deve attribuirsi il diritto di appropriazione delle risorse
2) le risorse devono essere sfruttate nell’interesse dell’umanità, x avvantaggiare tutti gli Stati (anche i PVS)
3) l’esplorazione e lo sfruttamento delle risorse devono avvenire in modo pacifico
4) le esigenze della ricerca scientifica devono essere tenute in considerazione
5) l’ambiente deve essere protetto
+ la Convenzione istituisce l’Autorità internazionale dei fondi marini = organizzazione che si occupa di stabilire come
le risorse del fondo marino internazionale vengono sfruttate
MA → lo sfruttamento di tali risorse è così complicato e costoso che non è mai stato intrapreso finora
 zone di ricerca e di soccorso → il diritto internazionale prevede l’obbligo di prestare soccorso in mare a chiunque si
trovi in pericolo + di cercare eventuali individui dispersi in mare, indipendentemente dalla nazionalità e dallo spazio
marino nel quale si trovano gli individui da soccorrere/ricercare
!! ogni Stato deve garantire che le proprie navi siano in grado di prestare questo tipo di soccorso
→ a questo scopo, alla Convenzione di Montego Bay si affiancano altri trattati 
1) Convenzione SOLAS (Safety of life at Sea) del 1974 → impone agli Stati di stipulare tra loro gli accordi necessari x
coordinare le operazioni di soccorso
2) Convenzione SAR (Search and Rescue) del 1979 → impone agli Stati di sviluppare servizi di ricerca e soccorso sia
individualmente che in cooperazione con altri Stati; pertanto le acque sono state divise in zone SAR, ciascuna affidata
ad un det. Stato che ha quindi il compito di coordinare le operazioni di ricerca/soccorso
es. mar Mediterraneo = diviso in zone SAR ma situa problematica, in quanto 
a) alcuni Stati della riva Sud del Mediterraneo violano la convenzione riportando i migranti soccorsi in mare sulle
coste dei loro paesi di provenienza, che non sono sicuri x loro (es. Libia)
b) Malta non riesce a controllare la propria zona SAR in quanto è troppo vasta

gli spazi aerei


1919 → la Convenzione di Parigi per la regolamentazione della navigazione aerea riconosce che ogni Stato può
esercitare la propria giurisdizione sullo spazio aereo sovrastante il proprio territorio, che comprende sia la terraferma
che il proprio mare territoriale
oltre al territorio, quale altro limite vincola lo spazio aereo di uno Stato? → tendenzialmente si ritiene che il limite sia
il punto in cui inizia lo *spazio extra atmosferico, ma si tratta di un criterio troppo vago, pertanto 
lo spazio aereo si estende fino all’altezza massima a cui un aereo può volare
come è regolamentato il passaggio di aeromobili stranieri nello spazio aereo di uno Stato? 
gli aeromobili di uno Stato possono attraversare lo spazio aereo di un altro Stato solo con il suo consenso
→ ciò è regolato tramite accordi bilaterali o multilaterali
+ Convenzione di Chicago (1944) prevede che gli aeromobili degli Stati contraenti hanno il diritto di svolgere det.
attività senza la necessità di ottenere un permesso, MA lo Stato sorvolato ha diritto di richiederne l’atterraggio
!! la Convenzione ICAO ha permesso la creazione delle FIR (Flight Information Regions), “zone” di traffico aereo civile,
ciascuna affidata ad un det. Stato
QUINDI → gli aeromobili civili devono comunicare allo Stato che controlla una det. FIR tutte le info richieste
lo spazio extra atmosferico/spazio cosmico
= parte di spazio introno al pianeta, situata al di sopra di un’altezza non ancora ben definita*
→ lo spazio extra atmosferico è regolamentato dai seguenti principi 
1) nessuno Stato se ne può appropriare
2) la sua esplorazione ed utilizzazione devono essere attuate a vantaggio di tutti gli Stati e dell’intera umanità
3) non deve essere utilizzato x mettere in orbita armi nucleari/altre armi di distruzione di massa
4) le attività di esplorazione non devono contaminarlo e viceversa non devono alterare l’ambiente terrestre
+ il regime giuridico della luna e degli altri corpi celesti è invece regolamentato dal Trattato del 1979, il quale prevede
che tutte le sostanze derivanti da luna/altri corpi celesti appartengono al patrimonio dell’intera umanità

le regioni polari
= 1Artide e 2Antartide, le quali attualmente non sono sottoposte alla sovranità di alcuno Stato, in particolare 
1) Artide → alcuni Stati hanno cercato di stabilirvi la propria sovranità in base alla teoria dei settori, secondo la quale
il territorio dell’Artide andrebbe diviso in settori triangolari, ciascuno attribuito ad uno Stato
!! questa teoria è stata fortemente contestata e ad oggi l’Artide è considerato dal pdv giuridico come l’alto mare
→ infatti, gli Stati che intendono sfruttare le risorse giacenti sul suolo e sottosuolo dell’oceano artico devono
dimostrare che l’area che vogliono sfruttare faccia parte della propria piattaforma continentale
2) Antartide → il Trattato di Washington sull’Antartide (1959) stabilisce che, finché tale trattato è in vigore, nessuno
Stato può stabilire la propria sovranità sull’Antartide + che l’Antartide debba essere utilizzata solo a scopi pacifici
!! sono quindi proibite l’installazione di basi militari e lo svolgimento di test militari, mentre si incoraggia la
cooperazione per la ricerca scientifica a scopo pacifico

il cyberspazio
= spazio virtuale creato dagli user di computer che comunicano attraverso la rete
→ è infatti un vero e proprio mezzo di comunicazione, a cui si applicano le norme che regolano tutti gli altri mezzi
!! massima preoccupazione degli Stati = evitare attacchi cibernetici (cyber attack)
es. in Estonia, un cyber attack avvenuto nel 2007 ha causato un temporaneo collasso del paese, in quanto servizi
come transazioni bancarie erano stati completamente bloccati
→ per garantire la cyber security, l’ONU ha nominato vari gruppi di esperti con il compito di
1) analizzare le potenziali minacce alla sicurezza informatica
2) individuare le misure adottabili dai vari Stati per far fronte a tali minacce
3) verificare come applicare il diritto internazionale in caso di conflitti

I LIMITI CLASSICI ALL’ESERCIZIO DELLA SOVRANITÀ STATALE


i limiti all’utilizzazione del territorio
= gli Stati NON possono utilizzare il proprio territorio in modo da causare danni ad altri Stati o ad altre aree non
sottoposte alla giurisdizione di alcuno Stato
!! norma proclamata dalla Dichiarazione di Stoccolma del 1972 e ribadita dalla Dichiarazione della Conferenza di Rio
sull’ambiente e lo sviluppo del 1992
+ gli Stati devono rispettare l’ambiente e NON possono compiere attività sul proprio territorio che causino
inquinamento transfrontaliero
→ per quanto riguarda l’utilizzazione delle acque comuni, il Tribunale di Rotterdam nel 1983 stabilisce che uno Stato
rivierasco (= in cui passa un fiume) NON può utilizzare il proprio territorio per scopi che possano nuocere agli altri
Stati rivieraschi (= in cui passa quello stesso fiume)

il trattamento degli stranieri & dei loro beni


= gli Stati hanno dei limiti per quanto riguarda il trattamento degli stranieri presenti nel proprio territorio
→ innanzitutto, a liv. dell’ordinamento interno, ogni Stato può stabilire i propri criteri x determinare la cittadinanza
(= se un individuo è cittadino dello Stato o se è straniero)
MA a liv. internazionale, deve esserci un legame effettivo tra individuo e Stato x potergli attribuire la cittadinanza
 + lo stesso ragionamento vale x le società/enti con personalità giuridica
quali sono gli obblighi dello Stato nei confronti dello straniero? 
 obblighi di non facere = lo Stato NON può imporre allo straniero degli obblighi politico-militari + NON può
impedire allo straniero di rientrare nel proprio Stato
≠ lo Stato può ✓ imporre allo straniero obblighi patrimoniali e civili, + può ✓ punire lo straniero x reati commessi sul
territorio dello Stato
 obbligo di protezione dello straniero e dei suoi beni = lo straniero NON può essere oggetto di discriminazioni in
quanto ha diritto al rispetto della propria persona e dei propri beni, + NON può essere oggetto di espulsione
collettiva, + NON può essere espulso verso Stati in cui rischierebbe persecuzioni
!! lo straniero ha inoltre diritto di rivolgersi ai tribunali dello Stato in cui si trova x denunciare illeciti subiti sul
territorio dello Stato → se lo Stato dovesse rifiutarsi o negare allo straniero il suo diritto di assistenza consolare, può
incorrere in diniego di giustizia
 immigrazione? → ogni Stato può regolare liberamente l’immigrazione sul proprio territorio
MA gli Stati hanno l’obbligo di rispettare le norme che tutelano i diritti umani, soprattutto il diritto alla vita
QUINDI → lo Stato è obbligato a garantire il soccorso in mare a imbarcazioni di migranti + lo Stato NON può impedire
l’ingresso di tali imbarcazioni nelle proprie acque territoriali e NON può respingerle verso altri Stati
2018 → 2 patti globali sull’immigrazione = 1Global Compact on Safe, Orderly and Regular Migration, 2Global Compact
on Refugees
 protezione diplomatica = se uno straniero viene accusato di aver commesso un illecito nello Stato in cui si trova, il
suo Stato di nazionalità può attuare la protezione diplomatica 
= agire a liv. internazionale x chiedere la cessazione dell’illecito + risarcimento nei confronti dello straniero accusato
2 condizioni x attuarla 
1) tra lo straniero e lo Stato che attua la protezione diplomatica deve esserci un legame effettivo di cittadinanza
2) lo straniero accusato deve aver svolto tutte le procedure di ricorso messe a disposizione dallo Stato in cui si trova,
prima di poter godere della protezione diplomatica
es. → la protezione diplomatica potrebbe essere utilizzata dall’Italia per risarcire la famiglia di Giulio Regeni, studente
italiano rapito e ucciso in Egitto nel 2016, in circostanze misteriose e non ancora chiarite dalla magistratura egiziana
!! se si deve utilizzare protezione diplomatica x persone giuridiche (= enti/società con personalità giuridica), lo Stato
che deve farlo è quello di nazionalità della società (≠ della singola persona che fa parte dell’ente/società)
 protezione funzionale = tipo di protezione diplomatica esercitata nei confronti di individui che coprono il ruolo di
funzionari di organizzazioni internazionali
→ in q. caso, la protezione funzionale può essere esercitata dall’organizzazione internazionale x conto della quale
l’individuo agisce

x quanto riguarda la tutela dei beni stranieri in ambito di diritto internazionale, si fa riferimento all’espropriazione e
alla nazionalizzazione di tali beni 
 espropriazione = privazione di un bene da parte di uno Stato
→ quando lo straniero viene privato di un proprio bene da parte dello Stato in cui si trova
 nazionalizzazione = acquisizione di un bene da parte di uno Stato
→ quando lo Stato si impossessa del bene precedentemente espropriato allo straniero
!! espropriazione e nazionalizzazione hanno dei limiti 
1) devono avere un motivo di pubblica utilità = l’espropriazione e la nazionalizzazione di un bene di uno straniero da
parte dello Stato in cui si trova, devono essere motivate da ragioni di interesse pubblico
2) NON devono avere carattere discriminatorio
? → lo Stato è dovuto a pagare un indennizzo (= risarcimento) allo straniero a cui ha sottratto un bene? 
questione ancora incerta e dibattuta

x quanto riguarda la tutela degli investimenti stranieri, essi sono regolati da norme stabilite da diversi trattati
bilaterali e multilaterali (es. Convenzione della MIGA = Multilateral Investment Guarantee Agency)
+ al fine di risolvere le controversie in ambito di investimenti stranieri → ICSID
le immunità dello Stato dalla giurisdizione degli Stati esteri
Introduzione al concetto di immunità dello Stato
!! da tempo, il diritto internazionale consuetudinario vieta agli Stati di intentare processi VS Stato straniero senza il
consenso di quest’ultimo, QUINDI → ogni Stato ha il diritto di invocare l’immunità = lo Stato coinvolto in una
controversia, invocando l’immunità, si sottrae alla giurisdizione dell’altro Stato che non può quindi “giudicarlo”
perché esiste il concetto di immunità? 
 principio di sovrana uguaglianza tra Stati = gli Stati sono uguali fra loro
 principio della separazione dei poteri = la magistratura di uno Stato (= organo che esercita il potere giudiziario)
NON può intervenire nei confronti di uno Stato straniero, poiché si tratta di una questione relativa alla politica estera
di cui si occupano gli altri 2 organi, ovvero il governo (= potere esecutivo) ed il Parlamento (= potere legislativo)
→ i 3 poteri (giudiziario, esecutivo e legislativo) sono infatti separati e un organo non può interferire in questioni che
riguardano gli altri organi
lo Stato estero può tuttavia rinunciare all’immunità, attraverso 
a) trattato internazionale
b) contratto scritto
c) dichiarazione verbale/scritta

Dall’immunità assoluta all’immunità relativa


prima → immunità assoluta = gli Stati potevano SEMPRE invocare l’immunità
ora → immunità relativa = l’immunità ha dei limiti, che in molti Stati si basano sul metodo della lista*
*= elenco di una serie di attività x le quali lo Stato estero NON può invocare l’immunità in controversie relative a 
1) contratti commerciali
2) contratti di lavoro che non implichino l’esercizio di poteri sovrani
3) danni a persone/cose
4) definizione di diritti di proprietà/di possesso/altri diritti reali
5) determinazione di diritti di proprietà intellettuale/industriale
6) partecipazione a società/altri enti
7) operazioni di navi di Stato con fini commerciali
!! x tutti gli Stati che non hanno adottato il metodo della lista, l’immunità viene attribuita in base alla distinzione tra
atti 1iure imperii e 2iure gestionis 
1iure imperii = atti compiuti dallo Stato in quanto ente pubblico → ✓ immunità

2iure gestionis = atti compiuti dallo Stato in quanto ente privato →  immunità

L’immunità riguardo alle controversie di lavoro


!! nel caso di controversie legate ai rapporti di lavoro, si utilizza la distinzione tra atti iure imperii e iure gestionis,
consentendo allo Stato di invocare l’immunità solo se la mansione del lavoratore riguarda atti iure imperii
MA non è sempre semplice distinguere quale funzione abbia la mansione svolta dal lavoratore (pubblica → iure
imperii o privata → iure gestionis)
QUINDI è stato necessario stabilire dei criteri stabili di giurisdizione, ovvero 
= luogo di prestazione dell’attività lavorativa + cittadinanza e residenza del lavoratore
→ in base alla combinazione di questi 2 criteri, la Convenzione europea sull’immunità degli Stati stabilisce che 
 immunità
lo Stato straniero NON può invocare immunità quando l’attività lavorativa è svolta sul territorio dello Stato che lo
accusa (Stato che accusa = “Stato del foro”)
✓ immunità
MA, anche se l’attività è svolta sul territorio dello Stato del foro, lo Stato straniero può invocare l’immunità se 
1) il lavoratore ha la cittadinanza dello Stato straniero
2) il lavoratore NON ha la cittadinanza e non risiede nello Stato del foro
3) Stato straniero e Stato del foro si sono accordati diversamente x iscritto
conclusione → l’immunità riguardo a controversie di lavoro è ancora oggi oggetto di dibattito, ma possiamo
riscontrare un progressivo abbandono del criterio della distinzione tra atti iure imperii e iure gestionis
L’immunità giurisdizionale cautelare & esecutiva
!! i beni di uno Stato estero possono essere oggetto di misure cautelari (= misure pre-sentenza) o
esecutive (= misure post-sentenza) da parte dello Stato del foro
≠ giudizio di tipo cognitivo → le misure cautelari/esecutive costituiscono un caso a parte, in quanto arrecano allo
Stato straniero un pregiudizio maggiore rispetto al giudizio cognitivo
come stabilire la possibilità di invocare l’immunità? 
✓ immunità
nei confronti di beni che siano destinati all’esercizio di funzioni pubbliche (attività iure imperii)
 immunità
nei confronti di beni che siano destinati all’esercizio di funzioni private (attività iure gestionis)
? → come si stabilisce la possibilità di invocare l’immunità per quanto riguarda i beni a destinazione promiscua
(es. depositi bancari/conti correnti destinati ad un’ambasciata straniera) 
anche in q. caso, si utilizza il metodo della lista, ad es. 
✓ immunità nei confr. di conti correnti usati x missioni diplomatiche
!! gli Stati possono rinunciare anche all’immunità giurisdizionale cautelare/esecutiva, attraverso un atto specifico

Immunità & violazioni di norme “ius cogens”


norme ius cogens = norme inderogabili, che non possono quindi essere violate in quanto tutelano i valori
fondamentali della comunità internazionale (es. norme contro la violazione dei diritti umani)
!! queste norme sono superiori a tutte le altre → secondo alcuni, in caso di violazione di queste norme, gli Stati NON
potrebbero godere dell’immunità giurisdizionale in nessun caso
 es. Italia 
2004 → la giurisprudenza italiana nega l’immunità alla Germania per aver violato gravemente diverse norme di
diritto internazionale umanitario nel periodo 1943-45
→ la Germania decide di fare ricorso e, nel 2012, la CIG condanna l’Italia per aver negato l’immunità alla Germania,
sostenendo che l’immunità possa essere invocata anche in caso di violazione dei diritti umani e che quindi le norme
ius cogens NON prevalgono sul diritto all’immunità
→ il Parlamento italiano revoca le sentenze contro la Germania
2014 → un giudice del Tribunale di Firenze afferma che la norma sull’immunità, per come esposta dalla CIG, non può
essere del tutto recepita nell’ordinamento giuridico italiano, in quanto la Costituzione italiana afferma che l’immunità
possa essere rispettata x quanto riguarda gli atti iure imperii ad esclusione di 
deportazione, lavori forzati, stragi e, in generale, tutti quegli atti che violano i diritti fondamentali e che sono quindi
riconosciuti come crimini internazionali
→ seguendo lo stesso ragionamento, la Cassazione ha negato l’immunità in altri 2 casi 
1) alla Serbia, per aver abbattuto nel 1992 un elicottero italiano che era in missione di monitoraggio internazionale x
conto dell’Unione Europea
2) ancora alla Germania, per i crimini di guerra compiuti durante la 2GM
 negli USA 
1996 → in ambito di atti terroristici, gli USA stabiliscono che l’immunità debba essere negata ai cosiddetti
Rogue States (= Stati canaglia, ovvero Iran, Sudan e Siria)
+ 2016 → il JASTA (Justice Against Sponsors of Terrorism Act) ha modificato questa norma, stabilendo che TUTTI gli
Stati stranieri colpevoli di atti terroristici sul suolo statunitense non abbiano diritto all’immunità
CONCLUSIONE → la questione è ancora dibattuta, ma sempre + spesso gli Stati richiedono che l’immunità non venga
garantita in caso di atti contro i diritti fondamentali dell’umanità/atti terroristici
le immunità degli organi di Stato dalla giurisdizione degli Stati esteri
Introduzione al concetto di immunità degli organi di Stato
gli organi di uno Stato possono beneficiare di 2 tipi di immunità 
1) immunità funzionale/ratione materiae = copre le attività svolte dagli organi statali esercitando le proprie funzioni
→ tale immunità rimane dopo la cessazione dell’esercizio delle funzioni
perché godono di immunità? → perché sono svolte per conto dello Stato di appartenenza, che è titolare di immunità
2) immunità personale/ratione personae = copre gli 1agenti diplomatici, i 2capi di governo e i 3ministri degli Esteri
→ tale immunità cessa di esistere non appena gli individui lasciano la carica
perché godono di immunità? → perché queste 3 categorie devono poter svolgere le proprie funzioni in condizioni di
totale libertà, x il buon andamento delle relazioni internazionali

L’immunità funzionale
= copre le attività svolte dagli organi statali esercitando le proprie funzioni
→ tuttavia, il vero titolare dell’immunità è lo Stato di appartenenza dell’organo, che può rinunciare a questo diritto
!! 2 casi in cui l’immunità agli organi statali NON viene concessa 
1) l’organo statale è sospettato di aver compiuto spionaggio/sabotaggio
2) l’organo statale è accusato di crimini internazionali

L’immunità personale: gli agenti diplomatici


= nello Stato accreditatario (dove svolgono la missione diplomatica) gli agenti diplomatici + le loro famiglie godono di
una serie di immunità e privilegi, elencati nella Convenzione di Vienna del 1961 sulle relazioni diplomatiche 
 inviolabilità della sede diplomatica e della residenza privata dell’agente diplomatico
 inviolabilità degli archivi, dei documenti e della corrispondenza ufficiale della missione diplomatica + dei
documenti e della corrispondenza dell’agente
 inviolabilità della persona dell’agente diplomatico + dei suoi beni
= l’agente diplomatico NON può quindi essere sottoposto a fermo/arresto/altre misure detentive + i suoi beni NON
possono essere sottoposti a sequestro/confisca/altre misure coercitive
!! queste immunità hanno carattere assoluto*, MA con qualche eccezione per quanto riguarda la giurisdizione civile
ed amministrativa → l’immunità NON può essere invocata x 
1) azioni reali/possessorie relative ad immobili situati sul territorio dello Stato accreditatario, purché l’agente
diplomatico non ne abbia il possesso ai fini della missione
2) azioni successorie (= se l’agente diplomatico figura come esecutore testamentario, amministratore, erede o legato)
3) azioni concernenti attività professionali/commerciali svolte dall’agente diplomatico al di fuori della propria
missione nel territorio dello Stato
*in ambito di giurisdizione penale, l’immunità NON ha limiti
QUINDI → anche se l’agente diplomatico è accusato di aver commesso crimini internazionali, lo Stato accreditatario
deve comunque rispettare la sua inviolabilità
!! lo Stato accreditatario può tuttavia dichiarare che l’agente diplomatico è “persona non grata”
→ in questo caso, lo Stato accreditante (= da cui proviene l’agente) deve richiamare l’agente diplomatico o porre fine
al suo ruolo nella missione diplomatica
+ lo Stato accreditante può rinunciare all’immunità del suo agente diplomatico, tramite un atto specifico
? → quanto dura l’immunità dell’agente diplomatico?
!! durata dell’immunità ≠ durata della funzione svolta → una volta cessata la funzione, l’immunità dell’agente
diplomatico resta finché l’agente non lascia il territorio dello Stato accreditatario
QUINDI → una volta uscito dal territorio dello Stato accreditatario, l’agente non gode + dell’immunità
es. se un agente diplomatico commette un reato nel periodo in cui svolge la propria funzione nello Stato
accreditatario, NON può essere processato x l’immunità
MA, una volta terminata la funzione e una volta lasciato lo Stato accreditatario, se l’individuo ex agente diplomatico
dovesse rientrarvi, può essere arrestato e processato pk non gode + di immunità
!! l’obbligo di rispettare l’immunità dell’agente diplomatico è esteso anche agli Stati attraverso i quali l’agente
diplomatico passa mentre svolge la propria funzione/mentre torna nel proprio Stato dopo la fine della sua funzione
Le immunità personali: capi di Stato e di governo & ministri degli Affari esteri
= come gli agenti diplomatici, anche i capi di Stato e di governo + i ministri degli Affari interni godono di immunità
personali nel periodo in cui sono in carica
QUINDI → i tribunali interni degli Stati stranieri NON possono processarli in nessun caso
MA ≠ per quanto riguarda i tribunali penali internazionali → l’ICTY, l’ICTR e la CPI (tribunali internazionali) possono
processare anche gli individui che godono di immunità personale

L’immunità funzionale degli agenti consolari


agenti consolari = individui inviati in uno Stato straniero, che svolgono attività x tutelare e promuovere le relazioni
internazionali tra i 2 Stati
→ in particolare, il console presta assistenza ai cittadini del suo stesso Stato di provenienza che si trovano nello Stato
straniero in cui il console svolge la sua funzione + svolge importanti funzioni notarili
!! ≠ dagli agenti diplomatici, QUINDI non godono di tutte le loro immunità, in particolare 
✓ immunità
1) solo x quanto riguarda gli atti compiuti nell’esercizio della funzione consolare = immunità funzionale
2) inviolabilità personale = NON possono essere arrestati tranne x reati gravi
3) inviolabilità di archivi, documenti e locali consolari
+ sono esclusi dal pagamento di diverse tasse, comprese quelle doganali

INSORTI, MOVIMENTI DI LIBERAZIONE NAZIONALE & ALTRI ENTI


insorti & gruppi armati non statali
insurrezioni = fenomeno frequente sin dalla nascita della società internazionale
→ quando un gruppo di insorti riesce ad acquisire il controllo sul territorio, può ottenere una forma di soggettività
internazionale
MA gli Stati tendenzialmente sono ostili vs insorti, in quanto essi ottengono potere solo rovesciando il governo
preesistente, ovvero il governo legittimo
!! infatti gli Stati NON possono supportare militarmente gli insorti, mentre al contrario possono prestare assistenza
anche militare al governo legittimo contro cui gli insorti si ribellano
MA la regola di non supportare militarmente gli insorti è stata spesso violata nel corso degli anni 
es. conflitto civile siriano → alcuni Stati (Arabia Saudita, Qatar, Stati Uniti, Francia, Regno Unito…) hanno supportato
militarmente il gruppo insurrezionale FSA (Free Syrian Army)
? → secondo quali condizioni gli insorti possono essere considerati soggetti di diritto internazionale? 
1) devono esercitare un controllo effettivo di una parte del territorio dello Stato in cui si svolge l’insurrezione
2) devono avere un apparato organizzativo responsabile delle attività del gruppo
MA il riconoscimento degli insorti come soggetti di diritto internazionale spetta comunque agli Stati, tra cui lo Stato in
cui avviene l’insurrezione → quest’ultimo deve riconoscere lo “stato di insurrezione” = “recognition of insurgency”
!! dato che l’esistenza del gruppo insurrezionale è provvisoria, gli insorti riconosciuti come soggetti sono destinatari
solo di alcune norme internazionali, in particolare 
 norme sulla condotta delle ostilità vs il governo legittimo
es. norme sulla protezione dei civili, norme sulla protezione della proprietà culturale…
 norme sulla stipulazione di trattati
MA avendo un’esistenza provvisoria, gli insorti possono stipulare trattati con Stati esteri SOLO come “partecipanti”,
non come “parte” integrante del trattato
 norme sul trattamento degli stranieri
→ gli insorti devono garantire agli stranieri presenti sul territorio da essi controllato il trattamento previsto dal diritto
internazionale
 norme sull’immunità di organi di Stati esteri
→ gli insorti devono garantire l’immunità agli organi di Stati esteri
movimenti di liberazione nazionale (MLN)
Introduzione al principio di autodeterminazione dei popoli
= gruppi organizzati che lottano x realizzare il principio di autodeterminazione dei popoli*, in particolare, x liberare il
popolo dal dominio coloniale, da regimi razzisti…
*= principio emerso durante la Rivoluzione francese e portato avanti da presidenti come Wilson
→ principio democratico, il quale stabilisce che il popolo debba avere voce in capitolo nella politica del proprio Stato
e nelle relazioni internazionali, NON solo la classe dirigente = redistribuzione del potere all’interno dello Stato e, di
conseguenza, nell’intera comunità internazionale
!! ad oggi l’ONU riconosce valida la lotta per il principio di autodeterminazione dei popoli SOLO in 3 casi 
1) popoli sottoposti a dominio coloniale
2) popoli sottoposti a dominio/occupazione straniera
3) popoli sottoposti ad un regime di discriminazione razziale
es. di MLN = ANC (Congresso Nazionale Africano) che pose fine al regime dell’apartheid
→ nel diritto internazionale, troviamo 1 principio generale + alcune norme consuetudinarie in materia di
autodeterminazione dei popoli 
 principio generale = il desiderio di autodeterminazione deve essere espresso esplicitamente dal MLN
 norme = 1norma sull’autodeterminazione esterna dei popoli coloniali e dei popoli sottoposti ad occupazione
straniera + 2norma sull’autodeterminazione interna ed esterna dei gruppi razziali sottoposti a un governo razzista
!! dal principio di autodeterminazione dei popoli derivano alcuni diritti e obblighi internazionali, in particolare 
1) gli Stati oppressori sono obbligati a permettere ai popoli di autodeterminarsi
2) i popoli che desiderano l’autodeterminazione possono chiedere aiuto ad altri Stati
3) gli altri Stati possono intervenire assistendo i popoli (NO invio di truppe) + possono rivolgersi all’ONU x trovare
contromisure pacifiche
? → come è regolato l’uso della forza? 
1da un lato, lo Stato oppressore NON può usare la forza vs popolazioni che lottano x l’autodeterminazione

2dall’altro lato, i MLN possono ricorrere alla forza vs lo Stato oppressore

In base a quali condizioni i MLN ottengono soggettività sul piano internazionale?


→ i MLN devono avere un apparato istituzionale che possa gestire le loro relazioni internazionali
NON è necessario che 1esercitino controllo effettivo sul territorio e che 2vengano riconosciuti da altri soggetti della
comunità internazionale
!! molti MLN hanno ottenuto lo status di “osservatore” presso l’ONU = hanno accesso ai documenti ufficiali + possono
partecipare alle riunioni ufficiali e prendere parola, MA non hanno diritto di voto

Quali sono i diritti e le norme internazionali applicabili ai MLN?


1) diritto all’autodeterminazione
2) norme che regolano i conflitti armati internazionali
3) norme che regolano la stipulazione di trattati
4) norme sull’immunità
NON hanno diritto di disporre del territorio/delle sue risorse naturali

soggetti “sui generis”


= enti che hanno una particolare forma di soggettività per determinate ragioni storiche 
1Santa Sede, 2Sovrano Ordine di Malta (SOM) e 3Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR)

Santa Sede
= organizzazione centrale della Chiesa cattolica, che ad oggi ha come base territoriale lo Stato della Città del Vaticano
(quest’ultimo è privo di sovranità, in quanto sotto il controllo della Santa Sede)
? → cosa può fare la Santa Sede in ambito internazionale? 
1) stipulare “concordati” = accordi internazionali
es. Patti Lateranensi = concordati tra Santa Sede e Italia (1929)
2) partecipare a trattati multilaterali
es. Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche (1961)
3) aderire a convenzioni di diritto internazionale umanitario
es. Convenzione sul divieto di armi chimiche (1993)
4) aderire ad alcune Organizzazioni internazionali
es. OSCE (Organizzazione per la sicurezza e cooperazione in Europa)
5) avere status di “osservatore” presso l’ONU + alcuni istituti specializzati
es. UNESCO
6) prendere parte alle relazioni diplomatiche internazionali
7) godere dell’immunità dagli Stati esteri

Il Sovrano Ordine di Malta (SOM)


= ordine che, dal 1834, ha sede a Roma e svolge assistenza ospedaliera e caritativa in vari Stati
!! la sua presenza nella società internazionale è molto limitata + il SOM dipende molto dalla Santa Sede
MA ha comunque personalità giuridica internazionale, in particolare 
1) intrattiene rapporti diplomatici con diversi Stati
2) gode di immunità + esenzione fiscale
3) gode dello status di osservatore presso l’ONU + altri istituti (es. OMS)
→ tutto questo allo scopo di agevolare l’impegno umanitario dell’Ordine

Il Comitato internazionale della Croce Rossa


= associazione privata nata a Ginevra (1863) con lo scopo di svolgere attività umanitaria nel corso dei conflitti armati
ha personalità giuridica internazionale, in particolare 
1) la sua sede a Ginevra (Svizzera) è inviolabile
2) promuove trattati multilaterali in materia di diritto internazionale dei conflitti armati
3) svolge il ruolo di ente protettore, x garantire il rispetto delle vittime della guerra
4) offre assistenza umanitaria
5) può stipulare trattati internazionali con Stati e organizzazioni internazionali

ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI & NAZIONI UNITE


la soggettività internazionale delle organizzazioni internazionali
organizzazioni internazionali = enti creati dagli Stati x perseguire scopi di interesse comune, in svariati ambiti
→ la loro creazione avviene sempre su base volontaria degli Stati, attraverso la stipulazione di trattati istitutivi
x essere considerate tali, le organizzazioni internazionali devono avere un apparato organico stabile, costituito da 
1) un segretario permanente
2) un’assemblea, alla quale partecipano tutti gli Stati membri e che si riunisce periodicamente
3) un organo esecutivo, composto da un numero limitato di Stati membri, con compiti esecutivi/di gestione
XIX-XX sec. → vengono istituite le prime organizzazioni internazionali, che si occupavano principalmente di materie
tecniche (es. Unione postale universale, 1875)
dopo 1GM → con il Trattato di Versailles del 1919, nasce la SdN (= Società delle Nazioni), la 1^ organizzazione
internazionale a vocazione universale = che si occupava di interessi comuni a tutta la comunità internazionale
dopo 2GM → nascono sempre + organizzazioni internazionali, che coprono svariati ambiti d’interesse comune a tutta
la comunità internazionale, tra cui 
 ambito politico → es. ONU
 ambito militare → es. NATO
 ambito della cooperazione economica → es. FMI (Fondo monetario internazionale)
 ambito sociale → es. FAO
 ambito culturale → UNESCO
[oggi ci sono +400 organizzazioni internazionali]
!! sono dotate di soggettività internazionale, MA sono comunque soggetti “secondari” e “derivati” dagli Stati che le
creano, QUINDI possono cessare di esistere se gli Stati lo decidono
+ ci sono 2 criteri x stabilire se un’organizzazione internazionale può avere soggettività internazionale 
1) devono possedere le competenze necessarie x svolgere la propria funzione
2) devono agire in maniera autonoma dagli Stati membri
→ le organizzazioni che NON possiedono queste 2 caratteristiche = “organi comuni” degli Stati membri
le norme internazionali applicabili alle organizzazioni internazionali
→ le organizzazioni internazionali sono destinatarie di alcune norme internazionali, in particolare 
 possono stipulare trattati internazionali
es. trattati concernenti le attività dell’organizzazione
 godono dell’immunità (solitamente) assoluta dalla giurisdizione civile, cognitiva, cautelare ed esecutiva degli Stati
!! non è la loro sovranità ad essere tutelata, ma le funzioni svolte da esse = immunità funzionale
→ anche i funzionari delle organizzazioni internazionali godono di immunità funzionale
+ sono esenti dal pagamento di tasse e dalle norme di immigrazione degli Stati dove svolgono la propria funzione
 hanno diritto alla protezione dei propri funzionari e ai propri beni
→ possono quindi presentare reclami e pretendere la riparazione in caso di danni subiti dai funzionari/dai loro beni
!! in questi casi, spesso le organizzazioni internazionali NON hanno i mezzi per assicurare l’attuazione coercitiva del
diritto, QUINDI x “punire” gli Stati colpevoli possono 1privarli del diritto di partecipare ai lavori dell’organizzazione,
2togliergli il diritto di voto o 3espellerli dall’organizzazione

 se le organizzazioni violano delle norme internazionali → hanno responsabilità sul piano internazionale, MA
questa responsabilità non è sempre facile da far valere negli ordinamenti interni (?)

le Nazioni Unite: origini & organi principali


ONU = Organizzazione delle Nazioni Unite, il + importante attore globale non statale in quanto dalla sua creazione si è
occupata di questioni che coprono una vastissima gamma di ambiti d’importanza internazionale

La creazione dell’ONU
1945 → Conferenza di San Francisco, che elabora e adotta il testo ufficiale della Carta delle Nazioni Unite, il cui
“progetto” era già iniziato dal 1941
!! a questa Conferenza partecipano 50 Stati, MA fin dagli inizi era chiaro che l’ONU fosse dominata dalle grandi
potenze, le quali hanno l’obiettivo di salvaguardare la pace e la sicurezza senza però fare concessioni agli Stati minori

Gli organi principali


l’ONU ha 6 organi principali, ovvero 
1) l’Assemblea Generale (AG) = composta da tutti gli Stati membri, ciascuno dotato di diritto di voto
→ la sua competenza riguarda ogni questione rientrante negli scopi dell’Organizzazione
MA x quanto riguarda le questioni relative al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, l’AG è
subordinata al Consiglio di Sicurezza
? → come si prendono le delibere (= decisioni prese dopo votazione) nell’AG?
 delibere su questioni importanti → prese a maggioranza di 2/3 dei membri votanti
 altre delibere → prese a maggioranza semplice dei membri votanti
!! tali delibere NON hanno valore vincolante x gli Stati membri, tranne quelle concernenti la “vita interna”
dell’Organizzazione, es. → delibere sulla divisione delle spese dell’ONU tra i vari Stati membri
2) il Consiglio di Sicurezza (CdS) = composto da 15 membri, di cui 5 permanenti (Russia, USA, Cina, Francia e Regno
Unito) e altri eletti ogni 2 anni dall’AG
→ il CdS si occupa in prima linea del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale
? → come si prendono le delibere nel CdS?
 delibere su questioni procedurali → prese a maggioranza di 9 membri (= maggioranza semplice)
 altre delibere → prese con il voto favorevole di tutti i 5 membri permanenti, che impongono così il proprio diritto
di veto (= se uno dei 5 vota no, la delibera NON viene presa)
!! le delibere possono essere 1raccomandazioni (= NON vincolanti x gli Stati) oppure 2decisioni (= vincolanti)
3) il Segretariato = organo che rende possibile l’operato di AG e CdS
→ guidato dal Segretario generale (SG) che viene nominato dall’AG su proposta del CdS
4) l’ECOSOC = composto da 54 Stati membri eletti dall’AG x 3 anni
→ si occupa della cooperazione economica (ECO) e sociale (SOC) tra Stati membri
+ coordina la maggior parte delle agenzie specializzate dell’ONU (es. UNESCO, FAO…) e può istituire organi sussidiari
5) la Corte internazionale di giustizia (CIG) = principale organo giudiziario dell’ONU
→ ha il compito di risolvere le controversie/esprimere pareri su ogni questione giuridica
!! questi pareri hanno carattere NON vincolante, MA vengono spesso presi in considerazione in quanto aiutano gli
Stati a fare chiarezza su situazioni complicate e delicate
→ la CIG è composta da 15 giudici eletti dall’AG e dal CdS
!! in queste elezioni, i membri del CdS NON possono esercitare il diritto di veto, infatti x essere eletto un candidato
deve ottenere la maggioranza assoluta dei voti (= 8)
6) il Consiglio di amministrazione fiduciaria = consiglio a cui venivano sottoposte le questioni concernenti alcuni paesi
non indipendenti, che erano quindi sottoposti ad amministrazione fiduciaria
!! dal 1994 ad oggi NON opera + in quanto tutti questi territori hanno raggiunto l’indipendenza

? → come vengono risolte le controversie interne all’ONU? 


sistema che prevede 2 fasi = 1prima istanza di fronte al Tribunale del contenzioso delle Nazioni, 2appello di fronte al
Tribunale d’appello dell’ONU

gli scopi & le attività principali delle Nazioni Uniti


obiettivi principali dell’ONU → enunciati all’art. 1 della Carta delle Nazioni Unite 
1) mantenere la pace e la sicurezza
2) promuovere la soluzione pacifica delle controversie internazionali/situazioni che potrebbero minacciare la pace
3) sviluppare relazioni amichevoli tra le nazioni, basate sul 1principio di uguaglianza e 2di autodeterminazione
4) promuovere la cooperazione economica e sociale
5) promuovere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali
+ altri obiettivi dell’Organizzazione 
 promuovere il disarmo e la disciplina degli armamenti
 promuovere il rispetto per il diritto internazionale e incoraggiare lo sviluppo del diritto internazionale
→ tutti questi obiettivi vanno perseguiti tenendo conto di alcuni principi/obblighi 
a) principio della sovrana eguaglianza di tutti gli Stati membri
b) obbligo di buona fede
c) obbligo di soluzione pacifica delle controversie
d) divieto di minaccia e di uso della forza armata
e) obbligo di leale cooperazione con l’ONU
f) principio della cooperazione con gli Stati non membri
g) limite del dominio riservato o competenza domestica

Il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale


1939-1945 → periodo di guerra mondiale, è necessario predisporre restrizioni all’uso della forza armata
!! l’ONU idea un sistema di sicurezza collettiva, che si fonda su 2 pilastri fondamentali 
1) 2 obblighi complementari = 1divieto* della minaccia e dell’uso della forza da parte degli Stati membri
+ 2obbligo di soluzione pacifica di qualsiasi controversia tra Stati
*→ divieto “assoluto e omnicomprensivo” = la minaccia e l’uso della forza sono vietati sempre e x tutti gli Stati,
TRANNE in caso di legittima difesa → uno Stato può reagire militarmente in legittima difesa, fino a che il CdS non
abbia preso le misure necessarie a ristabilire la pace
+ questo divieto concerne solo l’uso della forza militare (es. l’uso della forza economica è permesso) e vale solo x
conflitti avvenuti in ambito internazionale (lo Stato può usare la forza x risolvere conflitti interni)
2) il CdS ha il monopolio dell’uso della violenza armata legittima = una volta accertata l’esistenza di una minaccia
concreta alla pace, il CdS può reagire legittimamente utilizzando la forza armata
→ a questo scopo, è necessaria la costituzione di un esercito dell’ONU
!! le delibere in materia devono essere prese dal CdS a maggioranza aggravata, con la possibilità dei 5 membri
permanenti di esercitare il diritto di veto 
MA questo punto garantisce un difetto del sistema di sicurezza collettiva dell’ONU, in quanto l’opposizione di un
singolo membro può sabotare l’intero sistema
+ a causa della guerra fredda, 1l’esercito dell’ONU NON è mai stato creato e 2gli Stati si sono sempre + spesso
approfittati del diritto di utilizzare la forza armata x legittima difesa
La soluzione pacifica delle controversie internazionali
la Carta delle Nazioni Unite impone l’obbligo di risoluzione pacifica di tutte le controversie internazionali
→ scopo = prevenire lo scoppio di conflitti armati, x mantenere la pace e la sicurezza
!! in quest’ambito, l’ONU ha un campo d’azione molto ampio, in quanto qualunque controversia può potenzialmente
sfociare in conflitto armato
→ in caso di controversia, gli Stati coinvolti devono cercare una soluzione pacifica (negoziati, mediazione…)
+ ogni Stato può portare ciascuna controversia all’attenzione del CdS/dell’AG, che si occuperanno di prendere le
misure necessarie x raggiungere una risoluzione pacifica, in particolare 
1) CdS → 1può invitare gli Stati a risolvere la controversia con mezzi pacifici, 2condurre un’inchiesta x stabilire se la
controversia in atto possa effettivamente minacciare la pace, 3raccomandare metodi appropriati x risolvere la
controversia o 4indicare una soluzione
2) AG → può raccomandare misure per raggiungere una soluzione pacifica
3) SG → è spesso incaricato da CdS/AG x svolgere funzioni conciliative, anche come mediatore

Il disarmo
→ in materia di disarmo, la Carta delle Nazioni prevede semplicemente che l’AG può 1esaminare i principi regolanti il
disarmo e 2fare raccomandazioni riguardo a tali principi
!! l’intervento dell’AG in questo ambito è stato fondamentale x l’adozione di diversi trattati, tra cui il Trattato del 1968
sulla non proliferazione delle armi nucleari

La protezione dei diritti umani


→ in questo ambito, la Carta delle Nazioni prevede disposizioni di natura programmatica = si limita a stabilire un
piano d’azione generale
MA l’ONU è riuscita comunque a raggiungere traguardi importanti e a dare un contributo significativo alla
promozione e alla tutela dei diritti umani 
1948 → adozione della Dichiarazione universale dei diritti umani
!! pur non avendo carattere vincolante, ha una grande rilevanza morale
1966 → adozione di 2 patti = 1Patto sui diritti civili e politici + 2Patto sui diritti economici, sociali e culturali
→ questi 2 patti trasformano le disposizioni della Dichiarazione in vere e proprie norme giuridiche vincolanti
2006 → l’AG istituisce il Consiglio per i diritti umani = composto da 47 Stati eletti ogni 3 anni dall’AG, ha il compito di
promuovere il rispetto dei diritti umani
!! grazie all’ONU, gli individui sono un soggetto importante nell’ambito internazionale (non solo gli Stati)

La codificazione e lo sviluppo progressivo del diritto internazionale


→ l’AG ha il compito di promuovere lo sviluppo progressivo del diritto internazionale e della sua codificazione
sono stati raggiunti diversi traguardi in materia, in particolare 
 adozione di convenzioni su questioni molto importanti (es. genocidio, diritti umani…)
 la Commissione del diritto internazionale (CDI) ha elaborato convenzioni in diversi ambiti (es. immunità)
 nelle aree + problematiche, l’AG ha promosso numerose Dichiarazioni di principio (es. Dichiarazione universale dei
diritti umani, 1948)
!! nonostante questi testi NON abbiano valore vincolante, essi hanno valore sul piano internazionale

fallimenti & successi delle Nazioni Unite


1946-1989 → guerra fredda tra USA e URRS
conseguenza = il mondo si divide in 2 blocchi, ciascuno guidato da una delle 2 superpotenze
!! in questo periodo, l’attuazione del sistema di sicurezza collettiva dell’ONU viene meno
→ dopo la fine della guerra fredda ed il crollo dell’URRS, gli USA estendono la loro influenza su quasi tutto il mondo
MA nonostante ciò, NON si riesce ad attuare completamente il sistema di sicurezza collettiva, in quanto 
 gli Stati continuano ad essere autorizzati dal CdS ad utilizzare la forza armata x suo conto
 il CdS continua a svolgere operazioni di peace-keeping
 gli Stati utilizzano sempre + spesso la motivazione della legittima difesa x adoperare la forza armata
? → ragioni degli insuccessi dell’ONU
1) difetti propri dell’organizzazione, ad es. eccessiva burocrazia, cattiva amministrazione…
2) l’ONU si basa sul “modello kantiano” (cooperazione x scopi comuni) mentre nella società internazionale prevale
generalmente il “modello groziano” (ognuno persegue i propri interessi)
3) l’ONU NON ha un vero e proprio potere politico, economico e militare
→ dipende necessariamente dalla collaborazione degli Stati membri
MA l’ONU è comunque riuscita a raggiungere importanti traguardi e ha un grande valore sul piano internazionale 
 l’appartenenza all’ONU definisce la legittimità di uno Stato
 ONU = punto d’incontro x gli Stati, dove essi possono discutere di temi d’importanza globale x raggiungere accordi
 l’ONU sta gradualmente coinvolgendo sempre + attori non statali
→ ONG, MLN, organizzazioni regionali (es. UE) e organizzazioni non regionali (es. NATO), allo scopo di rafforzare il
loro ruolo sul piano della società internazionale

INDIVIDUI & ALTRI ATTORI NON STATALI


l’individuo come soggetto di diritto internazionale: la svolta del processo di Norimberga
dalla nascita della società internazionale fino agli inizi del 1900, gli individui NON godevano di soggettività
internazionale → erano completamente sottoposti agli Stati, tant’è che il rapporto Stato-individuo era considerato un
affare interno al singolo Stato
+ anche le norme di diritto internazionale applicabili in caso di guerra si occupavano solo delle guerre tra Stati e NON
delle guerre civili (= guerre interne)
+ anche i trattati sull’abolizione della schiavitù e sulla tutela dei lavoratori avevano come fine quello di tutelare gli
Stati e non i singoli individui
!! solo il contrasto alla pirateria* conferiva una certa soggettività giuridica agli individui
*= commissione di atti illeciti in alto mare, da parte di individui (pirati) che non agiscono x conto di alcuno Stato
→ il diritto internazionale consente a qualunque Stato di catturare e punire i pirati, in quanto costituiscono una
minaccia a tutta la società internazionale 
in questo modo, i pirati ottengono “importanza” sul piano internazionale e sono quindi considerati “soggetti” della
comunità internazionale
MA si è ancora lontani dal definire tutti i singoli individui come soggetti internazionali
1945 → istituzione del Tribunale militare internazionale di Norimberga (IMT) per la punizione dei maggiori criminali
di guerra della Seconda guerra mondiale
= punto di svolta → per la 1^ volta, un tribunale internazionale è autorizzato a punire gli accusati per aver commesso
crimini contro l’umanità, in quanto i nazisti hanno commesso crimini contro qualsiasi popolazione civile
→ questi crimini hanno infatti violato i diritti di cui ciascun essere umano dovrebbe poter godere

un ruolo nuovo per l’individuo: diritti & obblighi posti direttamente dal diritto internazionale
1948 → l’AG adotta 2 strumenti importanti 
1) la Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine del genocidio
= conferma l’esistenza di una categoria di comportamenti punibili a liv. internazionale → gli atti del genocidio
!! la Convenzione impone agli Stati di prevenire e punire tale crimine + introduce il concetto di responsabilità penale
individuale in caso di crimini internazionali → gli individui hanno dunque degli obblighi internazionali in materia
2) la Dichiarazione universale dei diritti umani
= primo catalogo internazionale dei diritti umani
→ da questo punto in poi, vengono formulati diversi trattati che impongono agli Stati l’obbligo di garantire il rispetto
dei diritti fondamentali dell’individuo + conferiscono all’individuo il diritto di fare ricorso in caso di violazione*
*= diritto di ricorso individuale 

il diritto di ricorso individuale


Trattato tra 5 Stati dell’America centrale (Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras e Nicaragua)
= 1° strumento internazionale che prevede il diritto di ricorso individuale
→ in caso di violazione del diritto internazionale, gli individui potevano presentare reclami contro uno degli Stati
contraenti (tranne il proprio) innanzi alla Corte di giustizia centroamericana
+ dopo la 1GM, altri istituti iniziarono a conferire agli individui il diritto di ricorso individuale, tra cui 
 OIL = Organizzazione Internazionale dei Lavoratori → in un articolo della sua Costituzione, attribuisce alle
associazioni di lavoratori/datori di lavoro il diritto di presentare ricorso
 il Protocollo opzionale al Patto dell’ONU sui diritti civili e politici (1966) → prevede il diritto di ricorso individuale
davanti al Comitato dei diritti umani
 la Convenzione sulla discriminazione razziale (1965) → prevede il diritto di ricorso individuale davanti al Comitato
sull’eliminazione della discriminazione razziale
!! il diritto di ricorso individuale ha dimensione internazionale ed è direttamente conferito agli individui, che quindi
acquisiscono importanza sul piano internazionale → grande punto di svolta
MA ha alcuni limiti, in particolare 
1) è un diritto procedurale = consiste solo nell’avviare il procedimento, infatti l’individuo spesso NON può parteciparvi
direttamente (eccezione → CEDU = se un individuo fa ricorso davanti alla Corte europea dei diritti umani, può
partecipare al procedimento)
2) l’individuo solitamente NON ha alcun diritto per quanto riguarda l’attuazione coercitiva della decisione a lui
favorevole presa dall’istituto presso cui fa ricorso (eccezione → CEDU)
3) gli Stati che fanno parte dei trattati che prevedono il diritto di ricorso individuale possono rifiutarsi di rispondere
delle proprie azioni (eccezione → CEDU)
4) spesso le procedure internazionali 1non hanno carattere giudiziario, 2sono rudimentali e 3non sono vincolanti

la responsabilità penale dell’individuo per crimini internazionali


→ dal processo di Norimberga (1945) contro i criminali di guerra nazisti, diventa chiaro come alcuni crimini siano
punibili a livello internazionale = gli individui che commettono det. illeciti hanno responsabilità penale individuale 
 crimini di guerra
 crimini contro l’umanità
 genocidio
 aggressione
 tortura
+ negli anni ’90 nascono 2 Tribunali penali internazionali ad hoc 
1) Tribunale per la ex Jugoslavia (ICTY) → crimini commessi nell’ex Jugoslavia a partire dal 1° gennaio 1991, ovvero
crimini contro l’umanità, genocidio, violazioni gravi delle Convenzioni di Ginevra del 1949, altre violazioni degli usi e
consuetudini di guerra
!! comprende anche crimini commessi in un conflitto armato interno → NON solo sul piano internazionale
2) Tribunale per il Ruanda (ICTR) → crimini commessi da ruandesi dal 1° gennaio al 31 dicembre 1994 sia in Ruanda
che nei territori confinanti, ovvero crimini contro l’umanità, genocidio e violazioni gravi delle Convenzioni di Ginevra
→ questi 2 Tribunali erano temporanei, MA hanno portato alla creazione della CPI nel 1998 
CPI = Corte penale internazionale → 1° Tribunale penale internazionale permanente, costituito da + organi (Corte,
Procura, Cancelleria ed Assemblea degli Stati parte)
→ la Corte può essere attivata da uno Stato parte o dal CdS (quest’ultimo può anche interromperla o negarla)
+ il procuratore può avviare indagini proprio motu (= per sua iniziativa)

attori non statali: imprese multinazionali & ONG


Le imprese multinazionali
= enti economici che operano in + Stati
→ si tratta di enti economicamente molto potenti, che hanno quindi grande rilevanza in ambito internazionale
!! molte imprese multinazionali sono solite dislocare le proprie sedi in paesi + poveri, in modo da 
1) sfruttare la manodopera a basso costo
2) approfittarsi della scarsa tutela dei lavoratori
→ in questo modo, violano i diritti umani e dei lavoratori e sono quindi punibili a livello internazionale 
Norme sulla responsabilità delle imprese multinazionali (2003) → stabiliscono che le multinazionali devono
promuovere, rispettare e proteggere i diritti umani
!! nonostante non abbiano carattere vincolante, queste norme rendono le imprese multinazionali destinatarie di
obblighi internazionali in materia di diritti umani → forma limitata di soggettività internazionale
Le organizzazioni non governative (ONG)
= enti privati che svolgono attività di interesse globale, senza scopo di lucro
si distinguono in 
 in base all’attività svolta → umanitarie, di sviluppo, economiche, ambientaliste, scientifiche…
 in base al luogo d’origine → ONG del Nord (paesi industrializzati) e ONG del Sud (PVS)
 in base all’ideologia → laiche e religiose
 in base alla loro grandezza + risorse → ONG a liv. mondiale, a liv. regionale, a liv. nazionale
→ generalmente, hanno 3 organi principali = 1assemblea dei soci, 2consiglio direttivo e 3collegio di revisori dei conti
!! i rapporti tra ONG e Stati sono ambigui → da un lato, gli Stati sono diffidenti in quanto spesso le ONG si
contrappongono a det. decisioni degli Stati; dall’altro, gli Stati hanno bisogno di cooperare con le ONG x la loro
capacità di influenzare l’opinione pubblica
+ i rapporti tra ONG e organizzazioni nazionali si stanno intensificando con gli anni, in particolare possiamo
riconoscere diverse modalità di cooperazione tra ONG e ONU 
1) le ONG collaborano con l’ECOSOC x questioni rientranti nell’ambito economico-sociale
2) nel Department of Public Information è presente una sezione che garantisce lo scambio di info tra ONG e ONU
3) United Nations Non-Governmental Liaison Office = servizio di collegamento che consente il dialogo ONG-ONU
4) la Conferenza delle ONG ha lo scopo di fornire assistenza alle ONG
!! le ONG NON sono considerate soggetti della società internazionale, MA hanno un ruolo importante

CONSUETUDINE, CODIFICAZIONE & PRINCIPI GENERALI


fonti di produzione giuridica & rapporti tra norme
→ il diritto internazionale è prevalentemente composto da norme divise in 
 diritto convenzionale/particolare = formulate attraverso trattati che vincolano solo le parti contraenti
 diritto consuetudinario/generale = formulate attraverso un processo di formazione di norme consuetudinarie, che
vincolano tutti gli Stati
 ius cogens = categoria di norme “superiori” alle altre, che tutelano i valori + importanti della società internazionale
!! consuetudine/trattati = + importanti fonti di produzione giuridica dell’ordinamento internazionale, contemplate da
2 norme fondamentali dell’ordinamento 
1) consuetudo est servanda = le norme di diritto consuetudinario devono essere rispettate dai soggetti internazionali
2) pacta sunt servanda = le norme contenute nei trattati devono essere rispettate dai soggetti internazionali
→ in generale, le fonti si possono dividere in
a) fonti primarie → sono direttamente contemplate da norme fondamentali/di base dell’ordinamento internazionale
= consuetudine, trattati e atti unilaterali di natura normativa degli Stati
→ le norme contenute in fonti primarie possono essere derogate* (= modificate/sostituite da altre norme primarie)
b) fonti secondarie/derivate → fonti previste da accordo + decisioni giudiziarie (derivano da fonti primarie)
!! *esistono norme completamente inderogabili = norme che costituiscono lo ius cogens internazionale

la consuetudine internazionale: definizione & natura


consuetudine internazionale = insieme di norme non scritte che regolano i rapporti tra soggetti di diritto
internazionale, composte da 2 elementi 
1) usus/diuturnitas = prassi generalizzata
2a) opinio iuris = convinzione che tale prassi corrisponda al diritto in vigore
2b) opinio necessitatis = convinzione che tale prassi sia dettata da esigenze sociali, economiche o politiche
? → come si formano le norme consuetudinarie? 2 teorie opposte 
 come conseguenza spontanea ed inconsapevole dei rapporti che gli Stati costruiscono sul piano internazionale
→ obiettivo primario degli Stati = interessi economici/sociali/politici
!! la nascita delle norme consuetudinarie è la naturale conseguenza del comportamento degli Stati
 secondo la volontà degli Stati (visione volontaristica/consensuale)
→ la consuetudine è in questo caso vista come un tacitum pactum (= accordo tacito, inespresso)
!! a questa seconda teoria si collega la dottrina dell’obiettore persistente
= se la creazione di norme consuetudinarie fosse volontaria, qualunque Stato che vi si oppone potrebbe rifiutarsi di
rispettarla
MA → oggi questa visione volontaristica è superata, infatti si ritiene che NON sia necessario il sostegno di ogni Stato x
la formazione di una norma consuetudinaria
!! basta semplicemente che un det. comportamento sia diffuso tra la maggior parte degli Stati x renderlo
giuridicamente obbligatorio sul piano internazionale → vincola tutti i soggetti internazionali
? → qual è il ruolo del “fattore tempo” nella formazione di norme consuetudinarie? 
 visione “spontanea” → richiede un lungo periodo di tempo
 visione “volontaristica” → tempo = irrilevante, tant’è che si parla addirittura di “consuetudini istantanee”

la rilevazione delle norme consuetudinarie


= processo di formazione ed evoluzione delle norme consuetudinarie, x garantirne un’applicazione concreta
→ si tratta di un processo delicato, x cui è necessario prendere in considerazione vari elementi, tra cui ad es. 
1documenti diplomatici degli Stati, 2posizioni espresse dagli Stati nelle conferenze…

!! in generale possiamo notare che questo progresso è caratterizzato da circolarità, in quanto i 2 elementi che
costituiscono le norme consuetudinarie sono uno dipendente dall’altro
= senza l’usus non ci sarebbe l’opinio iuris/necessitatis e viceversa
+ spesso gli Stati assumono volontariamente determinati comportamenti x influire sul processo = interventi volontari

le consuetudini locali o particolari


norme consuetudinarie regionali = operano solo nei rapporti tra Stati di una det. area geografica
es. diritto d’asilo politico 
1948 → scoppia ribellione in Perù
→ dopo la repressione di tale ribellione, uno dei leader dei ribelli cerca asilo nell’ambasciata colombiana in Perù
MA le autorità peruviane gli negano di lasciare il paese
QUINDI la Colombia presenta alla CIG la consuetudine locale tra gli Stati dell’America Latina sul diritto d’asilo politico
!! secondo la CIG, x provare l’esistenza della consuetudine locale sul diritto d’asilo politico, la Colombia avrebbe
dovuto dimostrare che tale consuetudine fosse 
1) un uso costante (“abitudine”) di tutti gli Stati interessati
2) un diritto proprio della Colombia e un obbligo del Perù
→ la CIG afferma che la Colombia NON era riuscita a dimostrarne l’esistenza
+ NON sarebbe mai stata applicabile, in quanto il Perù l’aveva ripudiata NON prendendo parte alle Convenzioni di
Montevideo sul diritto d’asilo (1933/1939)
conclusione → oltre ai 2 elementi propri delle consuetudini “normali”, le consuetudini locali ne richiedono altri 2 
1) devono essere accettate da tutte le parti interessate
2) la loro esistenza deve essere dimostrata dallo Stato che le invoca

il ruolo della consuetudine nella società internazionale contemporanea


dopo 2GM → la consuetudine perde importanza x 2 motivi principali 
1) alcune norme consuetudinarie presenti erano messe in discussione dallo sviluppo di una prassi in contrasto
2) il ricorso alla consuetudine diventa sempre + raro
→ tutto ciò è il risultato dell’emergere di paesi socialisti e PVS sulla scena internazionale, i cui principi si discostano
dalla consuetudine preesistente
!! x questi due gruppi, è necessario un processo di revisione radicale della consuetudine tramite trattati
MA la consuetudine NON è in declino in tutti i settori del diritto internazionale, in particolare 
 settori in cui nascono nuovi interessi economici
es. diritto del mare
 settori in cui avvengono conflitti politici/istituzionali, in cui i nuovi bisogni della società internazionale possono
portare a disaccordi tra Stati
 norme consuetudinarie definite accettabili ma bisognose di modifiche
la codificazione delle norme consuetudinarie
Le convenzioni di codificazione
!! molti membri della società internazionale preferiscono i trattati rispetto alla consuetudine, in quanto garantiscono
maggiore certezza del diritto e sono espressamente voluti e accettati da tutti gli Stati contraenti
QUINDI si avvia un processo di codificazione del diritto internazionale
= insieme di azioni/procedimenti con lo scopo di elaborare norme giuridiche vincolanti
→ la codificazione si può intendere in 2 sensi 
1) codificazione stricto sensu = obiettivo → trascrivere le norme consuetudinarie in forma scritta
2) codificazione in senso ampio = obiettivo → trascrivere le norme consuetudinarie applicandovi modifiche, per
colmare eventuali lacune ed eliminare le contraddizioni
→ in quest’ambito, la CDI ha giocato un ruolo importante elaborando progetti sulla cui base sono stati poi adottati
trattati multilaterali, ad es. Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati del 1969
+ in altri casi l’AG ha istituito comitati ad hoc composti da rappresentanti degli Stati, con il compito di presentare
progetti di convenzione che sarebbero poi stati discussi presso l’AG/conferenze diplomatiche
es. codificazione del diritto del mare, che ha portato all’adozione della Convenzione di Montego Bay nel 1982

Convenzioni di codificazione & di diritto consuetudinario


→ queste convenzioni di codificazione possono avere 3 effetti sul diritto internazionale consuetudinario 
1) effetto dichiarativo = le norme contenute nelle convenzioni di codificazione costituiscono la semplice trascrizione
delle norme consuetudinarie esistenti
2) effetto di cristallizzazione = le norme contenute nelle convenzioni di codificazione possono portare a compimento
il processo di formazione di una norma consuetudinaria
3) effetto di creare una nuova norma consuetudinaria

Codificazione & risoluzioni non vincolanti


il processo di codificazione può avvenire anche attraverso risoluzioni dell’AG
→ l’adozione di risoluzioni è utile quando si ha necessità di delineare i principi fondamentali di una questione, prima
di poter procedere all’adozione di una convenzione di codificazione che regoli tale questione in modo + dettagliato
es. risoluzione sulle attività degli Stati in materia di esplorazione e utilizzazione degli spazi extra atmosferici (1963)
!! nonostante NON siano vincolanti, hanno carattere normativo

i principi generali di diritto


= altra fonte non scritta, che si può dividere in 2 categorie 
1) principi generali del diritto internazionale = parametri di comportamento ampi ed elastici che possono essere
estrapolati dalle regole convenzionali e dalle norme consuetudinarie del diritto internazionale
2) principi generali di diritto comuni agli ordinamenti interni = presi dagli ordinamenti interni, operano come fonte
sussidiaria x integrare eventuali lacune dell’ordinamento internazionale
!! questi principi vengono menzionati nello Statuto della Corte permanente di giustizia internazionale (CPGI)
MA la CPGI ha usato tali principi molto raramente, e ancor meno sono stati usati dalla CIG 
ragione di questo declino = utilizzo di trattati internazionali + formazione di molte norme consuetudinarie
→ non si avverte la necessità di ricorrere ai principi generali di diritto
!! i principi generali di diritto sono comunque una fonte sussidiaria di diritto internazionale, alla quale però si può
ricorrere solo in assenza di norme applicabili derivanti da fonti primarie o secondarie
I TRATTATI
i trattati internazionali & la Convenzione di Vienna
stipulazione di trattati = metodo + utilizzato x la creazione di norme internazionali
→ è disciplinata dal diritto consuetudinario codificato nella Convenzione di Vienna del 1969, che si applica solamente
ai trattati in forma scritta conclusi tra Stati, infatti 
i trattati tra Stati e organizzazioni internazionali o solo tra organizzazioni internazionali sono regolati dalla successiva
Convenzione di codificazione del 1986, mentre i trattati conclusi verbalmente/in forma tacita sono poco utilizzati
!! la Convenzione di Vienna ha portato delle innovazioni, in particolare 
 limita la libertà di stipulazione di cui godevano gli Stati
→ es. i trattati che violano lo ius cogens sono nulli
 punta ad una maggiore “democratizzazione” delle relazioni giuridiche internazionali
→ es. i trattati stipulati con la forza/minaccia sono nulli
 garantisce la prevalenza dei valori di importanza internazionale sugli interessi dei singoli Stati

stipulazione, formazione & entrata in vigore dei trattati


stipulazione = espressione del consenso di uno Stato ad essere vincolato dalle norme contenute nel trattato
? → come si esprime tale consenso? 
libertà dei modi di stipulazione dei trattati = gli Stati sono liberi di scegliere la modalità per esprimere consenso, ma
possiamo distinguere 2 principali forme di stipulazione 
1) forma solenne = il consenso è espresso tramite ratifica
2) forma semplificata = il consenso è espresso tramite firma/scambio di note diplomatiche
+ uno Stato può esprimere il consenso anche tramite adesione = può stipulare il trattato anche senza aver
partecipato alle fasi della sua elaborazione
? → come avviene l’iter formativo dei trattati (= come si formano i trattati)? 
 negoziati = i plenipotenziari* cercano un accordo sulla disciplina giuridica che costituirà il testo del trattato
*→ rappresentanti dello Stato a cui sono stati conferiti i pieni poteri ad intrattenere le trattative (es. Capi di Stato)
 adozione del testo
→ processo che deve avvenire all’unanimità/con maggioranza dei 2/3 degli Stati votanti
 firma da parte dei plenipotenziari
→ in caso di stipulazione in forma semplificata, firma = ultimo passaggio dell’iter formativo
≠ stipulazione in forma solenne, in questo caso seguono altri passaggi 
 ratifica formale da parte del Capo di Stato
 scambio/deposito della ratifica, presso uno degli Stati partecipanti

la competenza a stipulare i trattati nell’ordinamento italiano


!! ogni Stato è libero di scegliere gli organi competenti alla stipulazione di trattati
→ l’ordinamento italiano regola solo i trattati stipulati in forma solenne, stabilendo che il capo dello Stato
(= presidente della Repubblica) ha la competenza di ratificare i trattati internazionali, dopo aver ricevuto
l’autorizzazione da parte delle Camere del Parlamento (= dei Deputati e Senato) in caso di trattati 
[queste categorie sono stabilite dall’art. 80 della Costituzione]
a) di natura politica
b) che prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari
c) che comportano variazioni del territorio
d) che comportano oneri alle finanze (?)
e) che comportano variazioni di leggi
MA spetta in ogni caso al Parlamento la decisione di avviare/concludere le procedure di stipulazione
→ la ratifica da parte del presidente è in ogni caso successiva alla decisione del Parlamento
? → il presidente deve per forza ratificare un trattato anche se lo considera anticostituzionale? 
il presidente deve rifiutarsi di ratificare il trattato, se lo ritiene non conforme alla Costituzione
!! i trattati che non riguardano 1 delle categorie/per cui NON è prevista la stipulazione in forma solenne possono
essere ratificati in forma semplificata → da parte dell’Esecutivo (Parlamento) senza intervento del presidente
MA spesso alcuni trattati rientranti nelle categorie dell’art. 80 sono stati stipulati senza l’intervento del presidente
!! in ogni caso, tutti i trattati stipulati dall’Italia devono essere pubblicati in Gazzetta Ufficiale
= sono vietati trattati segreti, tranne se è necessario segretarli x proteggere la sicurezza nazionale
? → le Regioni e le Province autonome possono stipulare trattati con altri Stati? 
sì, ma con alcuni limiti 
1) i trattati devono essere conformi alla Costituzione e rispettare l’ordinamento interno
2) la Regione o la Provincia autonoma deve comunicarlo in largo anticipo al 1ministero degli Affari esteri* e alla
2presidenza del Consiglio dei ministri

*→ il ministero degli Affari esteri può indicare principi/criteri da seguire nella formazione del trattato
3) se la stipulazione si svolge all’estero, gli agenti diplomatici e i consoli italiani devono parteciparvi
4) i rappresentanti della Regione o della Provincia deve ricevere pieni poteri di firma dal ministero degli Affari esteri

le riserve ai trattati
→ uno Stato che voglia prendere parte ad un trattato ma che si trova in disaccordo con alcune sue clausole può
formulare una riserva = dichiarazione con la quale uno Stato mira ad escludere/modificare alcune disposizioni di un
trattato nei propri confronti; possono essere di 2 tipi 
1) eccettuative = mirano ad escludere l’applicazione di una det. clausola del trattato nei propri confronti
2) interpretative = mirano a modificare l’applicazione di una det. clausola del trattato nei propri confronti
!! la Convenzione di Vienna del 1969 prevede che uno Stato possa formulare delle riserve a patto che 
a) tali riserve NON siano espressamente vietate dal trattato
b) tali riserve NON siano incompatibili con l’oggetto e lo scopo del trattato
→ se la riserva non è già prevista dal trattato, lo Stato che intende formularla deve notificare gli altri Stati che
prendono parte al trattato, i quali hanno 12 mesi di tempo per presentare eventuali obiezioni alla riserva
MA un’obiezione semplice da parte di uno Stato NON impedisce l’entrata in vigore del trattato
→ x farlo, lo Stato che presenta l’obiezione deve anche dimostrare chiaramente la sua intenzione di impedirne
l’entrata in vigore nei confronti dello Stato che formula la riserva
conclusione 
 per gli Stati che NON formulano riserve → il trattato entra in vigore nella sua totalità
 per gli Stati che hanno formulato riserve + gli Stati che hanno presentato obiezioni semplici
→ entra in vigore modificato come conseguenza delle riserve
 per gli Stati che hanno formulato riserve + gli Stati che hanno dichiarato espressamente che tali riserve ne
impediscono l’entrata in vigore → il trattato non entra in vigore
!! x quanto riguarda i trattati di protezione dei diritti umani, le riserve ritenute incompatibili con oggetto e scopo del
trattato sono giudicate inammissibili → invalidità della riserva

l’interpretazione dei trattati


= attività con la quale si vuole chiarire il senso e la portata di una norma giuridica
→ può avere diversi scopi (es. l’applicazione della norma) e può essere fatta da diversi soggetti (es. Stati vincolati)
!! la competenza di interpretare un trattato può essere attribuita ad un giudice/arbitro internazionale,
+ si può stabilire che tale interpretazione abbia carattere vincolante
? → in base a cosa avviene l’interpretazione? 
regola generale dell’interpretazione → priorità al metodo testuale/oggettivo
= l’interpretazione deve essere 
1) oggettiva, tenendo conto di oggetto, scopo e contesto del trattato
2) effettiva = NON sono ammissibili interpretazioni che rendono le norme del trattato prive di significato
+ mezzi sussidiari (= che aiutano) dell’interpretazione = lavori preparatori + circostanze in cui il trattato è stipulato
? → come avviene l’interpretazione in caso di trattati in + lingue? 
il testo fa fede allo stesso modo in entrambe le lingue, tranne se il trattato stabilisce che una lingua prevalga
!! se emerge una differenza di senso tra una lingua e l’altra, e non è stabilita una lingua prevalente, si deve adottare
l’interpretazione che permette meglio di conciliare le varie versioni
? → come avviene l’interpretazione in caso di trattati sui diritti umani? 
tecnica dell’interpretazione evolutiva = questi trattati vanno interpretati in vista dei possibili cambiamenti sociali
la successione degli Stati nei trattati & rispetto a beni, archivi e debito pubblico
in caso di cambiamento di sovranità su un det. territorio, ovvero quando uno Stato “sostituisce” un altro Stato, è
necessario stabilire se i trattati stipulati dallo Stato predecessore
✓ si trasmettono allo Stato che lo sostituisce = principio di continuità
 non si trasmettono allo Stato che lo sostituisce = principio di tabula rasa/discontinuità
→ x stabilire se vi sia o meno successione giuridica, bisogna distinguere le varie categorie di trattati 
 trattati localizzabili = trattati sul territorio, in particolare sulla delimitazione delle frontiere e sull’istituzione di
regimi territoriali → principio di continuità
 trattati sui diritti umani → principio di continuità
 trattati di natura politica = stabiliscono diritti e obblighi connessi all’orientamento politico dello Stato,
ad es. trattati che stabiliscono le alleanze militari/la neutralità → principio di tabula rasa
 trattati istitutivi di organizzazioni internazionali → principio di tabula rasa, infatti il nuovo Stato deve presentare
una nuova domanda di ammissione all’organizzazione di cui vuole far parte
 altri trattati → principio di continuità
TRANNE x gli Stati formatisi per decolonizzazione → principio di tabula rasa, MA il nuovo Stato può comunque
subentrare ad alcuni trattati preesistenti attraverso una notificazione di successione
? → come avviene la successione di 1beni pubblici, 2archivi di Stato e 3debiti pubblici?
1) beni pubblici → principio di continuità (una volta determinato che un bene sia effettivamente pubblico)
2) archivi di Stato → principio di continuità (una volta determinato che un bene sia effettivamente pubblico)
3) debiti pubblici → principio di continuità x i debiti localizzabili (= debiti “a favore” dello Stato, es. x opere pubbliche)
→ i debiti generali spettano ancora allo Stato predecessore/se lo Stato predecessore non esiste +, si ripartiscono
equamente tra i nuovi Stati

il rispetto dei trattati & la loro efficacia per gli Stati terzi
!! i trattati internazionali devono essere adempiuti (= rispettati) da tutte le parti contraenti*
→ la Convenzione di Vienna prevede infatti che uno Stato non può appellarsi al proprio ordinamento interno x
giustificare il mancato adempimento di un trattato internazionale
*l’obbligo di adempimento riguarda infatti SOLO le parti contraenti (= che stipulano) il trattato
 ≠ norme consuetudinarie, che riguardano TUTTI i soggetti internazionali
+ gli Stati terzi (= che NON fanno parte del trattato) possono assumere gli obblighi/diritti internazionali espressi dal
trattato solo manifestando una specifica volontà

le cause di invalidità dei trattati


la Convenzione di Vienna del 1969 ha codificato le cause che comportano l’invalidità dei trattati 
 corruzione del rappresentante dello Stato che ha condotto i negoziati
 violazione delle norme interne sulla competenza a stipulare
 minaccia e uso della forza x ottenere la stipulazione del trattato in questione
 presenza di norme all’interno del trattato che siano contrarie alle norme di ius cogens
in particolare, la Convenzione stabilisce una distinzione tra 2 tipi di cause 
1) cause di nullità relative = comprendono i cosiddetti vizi della volontà, ovvero
→ 1errore, 2dolo, 3corruzione e 4violazione manifesta delle norme interne sulla competenza a stipulare
le cause di nullità hanno particolari caratteristiche, in particolare 
a) possono essere invocate SOLO dallo Stato vittima
b) possono essere sanate (= eliminate) dallo Stato vittima attraverso acquiescenza (= accettazione) o manifestazione
espressa di volontà di sanarle (?)
c) possono “colpire” l’intero trattato o solo alcune clausole 
QUINDI non determinano per forza l’invalidità dell’intero trattato, anche solo di una parte
d) operano ex tunc = rendono il trattato/alcune sue clausole nulle da subito
2) cause di nullità assolute = comprendono la 1violenza esercitata sul rappresentante dello Stato, 2minaccia/uso della
forza vs Stato e 3contrasto alle norme di ius cogens; caratteristiche 
a) possono essere invocate da TUTTI gli Stati parte del trattato
b) NON possono essere sanate
c) colpiscono sempre l’intero trattato, QUINDI determinano l’invalidità dell’intero trattato
d) operano ex tunc = rendono il trattato nullo da subito

le cause di estinzione & di sospensione dei trattati


= insieme di circostanze che provocano il cessare degli effetti giuridici del trattato o la loro sospensione provvisoria
→ regolate dalla Convenzione di Vienna del 1969, che prende in considerazione le seguenti cause 
 inadempimento (= violazione) del trattato → può causare estinzione/sospensione del trattato se si tratta di una
violazione sostanziale, ovvero quando 
a) il ripudio del trattato NON è autorizzato dalla Convenzione di Vienna
b) si ha la violazione di una disposizione essenziale x lo scopo del trattato
+ in caso di trattati bilaterali → si può avere estinzione o sospensione
in caso di trattati multilaterali → se le parti non riescono ad accordarsi, si ha la sospensione totale o parziale
 cambiamento radicale delle circostanze → può causare estinzione/sospensione del trattato se 
a) NON era già previsto al momento della stipulazione
b) tali circostanze che vengono meno rappresentavano una condizione essenziale x il consenso delle parti del trattato
c) tale cambiamento trasforma radicalmente il trattato
 se gli obblighi previsti da un trattato vanno contro a norme di ius cogens, il trattato diventa nullo e si estingue
+ altre cause specifiche di estinzione 
 cause disposte dal trattato/dalla comune volontà delle parti
 impossibilità dell’esecuzione del trattato, derivante dalla sparizione/distruzione di un oggetto indispensabile
+ altre cause specifiche di sospensione 
 presenza nel trattato di una condizione sospensiva, preesistente o stipulata successivamente
 le parti contraenti stipulano un altro trattato sullo stesso ambito
+ un trattato può subire denuncia/recesso se 
1) la possibilità di denuncia/recesso corrispondeva all’intenzione delle parti che lo stipulano
2) il diritto di denuncia/recesso può essere dedotto dalla natura del trattato
!! recentemente ci sono stati molti casi di denuncia e recesso di trattati internazionali
ad es. Brexit → effettuata sulla base della clausola di recesso prevista dall’art. 50 del Trattato UE

LO “IUS COGENS”
“ius cogens” e obblighi “erga omnes”
ius cogens internazionale = insieme di norme che tutelano i valori fondamentali per la comunità internazionale,
introdotto per la prima volta dalla Convenzione di Vienna del 1969
→ il concetto di ius cogens si concentra principalmente sugli effetti giuridici di tali norme, in particolare, sulla loro
inderogabilità e sulla nullità delle norme che vi si oppongono
+ obblighi erga omnes = vengono spesso citati insieme alle norme ius cogens, si tratta sempre di una categoria di
norme fondamentali per la comunità internazionale
→ il concetto di obblighi erga omnes si concentra principalmente sulla non reciprocità di tali norme, in quanto
vincolano ogni Stato all’intera comunità internazionale

la definizione di “ius cogens” & la giurisdizione obbligatoria della CIG


l’art. 53 della Convenzione di Vienna del 1969 fornisce una definizione di ius cogens
= “norma accettata e riconosciuta dalla comunità degli Stati nel suo complesso come una norma cui non è consentita
alcuna deroga e che può essere modificata solo da una norma successiva di diritto internazionale generale della
stessa natura” → l’art. 53 fa leva sull’inderogabilità come criterio per riconoscere una norma di ius cogens
MA il giurista Jiménez de Aréchaga ritiene che questa definizione presenti delle lacune 
!! l’art. 53 NON sottolinea infatti l’importanza della natura cogente (= inconfutabile, imperativa) di tali norme
+ per quanto riguarda la giurisdizione obbligatoria della CIG in materia di controversie relative al contenuto dello ius
cogens, la Convenzione di Vienna stabilisce che, se le parti NON riescono a raggiungere una soluzione, possono
sottoporre la controversia alla CIG

nullità dei trattati contrari allo “ius cogens” & diritto consuetudinario
!! le disposizioni della Convenzione di Vienna del 1969 riguardo allo ius cogens hanno un limite importante 
= possono essere invocate x richiedere la nullità di un trattato che si pone in contrasto ad una norma di ius cogens
solo da parte di Stati che siano 
1) parte alla Convenzione di Vienna del 1969
2) parte al trattato che reputano in contrasto alla norma di ius cogens
MA questo limite è oggi particolarmente attenuato grazie al diritto consuetudinario
→ si è infatti formata una norma consuetudinaria che riprende l’art. 53 della Convenzione, la quale afferma che
anche gli Stati che NON fanno parte del trattato in questione possono invocare la sua nullità
+ anche gli Stati che NON fanno parte della Convenzione di Vienna (?)

l’identificazione dello “ius cogens” & delle norme poste a tutela di valori fondamentali per la
comunità internazionale nel suo insieme
→ la definizione di ius cogens contenuta nell’art. 53 della Convenzione di Vienna del 1969 NON permette di stabilire
quali norme internazionali rientrino in questa categoria + NON si è sviluppata nessuna prassi vera e propria
MA la CIG, in diversi casi di controversie, ha fatto riferimento alla nozione degli obblighi erga omnes e, più
recentemente, delle norme di ius cogens
!! x accertare che una norma abbia natura cogente, e che quindi sia una norma di ius cogens, la norma deve essere 
1) di natura consuetudinaria
2) accettata e riconosciuta come norma imperativa e superiore alle altre da tutti gli Stati
+ l’opinio iuris deve riflettere il suo carattere obbligatorio e inderogabile

gli effetti dello “ius cogens” nella prassi


lo ius cogens ha da sempre dimostrato una grande influenza sulla prassi del diritto internazionale in diversi ambiti 
 trattati
1) un trattato che violi le norme di ius cogens è nullo ab initio
MA nessuno Stato ha mai invocato la nozione di ius cogens x ottenere l’invalidità di un trattato, questo perché
a) le norme di ius cogens svolgono azione deterrente → gli Stati evitano di stipulare trattati le cui clausole potrebbero
violare le norme di ius cogens, in quanto prevedono che tali trattati sarebbero inevitabilmente annullati
b) gli Stati fanno valere le violazioni di norme di ius cogens solo quando tali violazioni li riguardano direttamente
2) se una riserva ad un trattato va contro ad una norma di ius cogens, tale riserva è inammissibile
3) uno Stato si deve rifiutare di adempiere ad un trattato che violi una norma di ius cogens
 riconoscimento di Stati → uno Stato che si sia formato violando le norme di ius cogens NON può essere
riconosciuto dagli altri Stati della comunità internazionale
 applicazione delle decisioni del CdS → tali decisioni devono rispettare le norme di ius cogens
 immunità degli Stati → uno Stato perde immunità se viola le norme di ius cogens
 universalità della giurisdizione → la giurisdizione penale internazionale si occupa della repressione di crimini
internazionali commessi violando le norme di ius cogens
 norme interne → vengono annullate se contrarie allo ius cogens
ALTRE FONTI DI PRODUZIONE GIURIDICA
le fonti previste da accordo: gli atti vincolanti delle organizzazioni internazionali
→ le organizzazioni internazionali possono adottare atti giuridici vincolanti tramite accordo, solitamente attraverso
un voto a maggioranza semplice (= il numero supera la metà dei votanti) o qualificata (= il numero supera il
“quorum”, ovvero una frazione fissa → solitamente 2/3, 3/4…)
!! tali atti vincolano solamente gli Stati che fanno parte di tale organizzazione
MA il potere di emanare atti vincolanti è limitato
1) nell’ONU, gli organi che possono emanare atti vincolanti sono 
 l’AG → può adottare pochi atti, ad es. l’atto riguardante il bilancio dell’organizzazione (x dividere le spese dell’ONU
tra gli Stati membri)
 CdS → ha un potere + esteso, infatti, dato che il CdS può decidere quali misure utilizzare al fine di dare efficacia
alle sue decisioni, quest’organo ha il potere di emanare atti vincolanti per tutti gli Stati membri
 organizzazioni che appartengono alla “famiglia dell’ONU”, es. UNESCO, FAO… → possono emanare atti x agevolare
il coordinamento degli Stati nei propri settori di competenza (es. settore economico, sociale, culturale…)
2) anche l’Unione europea può adottare atti vincolanti nei confronti degli Stati membri, in particolare può adottare 
a) regolamenti → atti di portata generale e astratta, obbligatori e direttamente applicabili negli Stati membri
b) direttive → atti che stabiliscono degli obiettivi da raggiungere in diversi settori
c) decisioni → atti destinati a soggetti specifici dell’UE (uno Stato membro, un individuo, un’impresa…), hanno
portata concreta

gli atti giuridici unilaterali degli Stati


degli atti giuridici unilaterali prodotti da Stati si occupa la CDI, la quale ha distinto i seguenti tipi di atti unilaterali 
1) protesta = manifestazione di opposizione ad un atto/azione di un altro Stato
→ scopo = dimostrare che lo Stato che effettua la protesta NON riconosce l’atto/azione dell’altro Stato + che NON vi
presta acquiescenza (= accettazione)
2) riconoscimento = atto con cui lo Stato considera legittima una situazione/comportamento di un altro Stato
→ scopo = impedire che lo Stato che ha effettuato il riconoscimento di una situazione/comportamento dell’altro
Stato la contesti in un momento futuro
3) rinuncia = abbandono volontario di un diritto
es. rinuncia all’immunità dalla giurisdizione di uno Stato straniero
4) notifica = atto con cui lo Stato informa un altro Stato di una sua det. azione
→ scopo = impedire che lo Stato che riceve la notifica si comporti come se non lo sapesse
es. blocco navale → durante la guerra, lo Stato che attua un blocco navale deve notificarlo agli Stati neutrali
5) promessa = dichiarazione attraverso cui uno Stato si impegna ad adottare un certo comportamento
+ ci sono alcuni atti unilaterali previsti da accordi → denuncia e recesso da un trattato, che fanno perdere allo Stato a
cui sono indirizzati la qualità di parte del trattato (?)

l’equità & le sentenze dispositive


alcuni tribunali internazionali hanno il potere di emanare sentenze sulla base di principi di equità
→ quando ciò avviene, il tribunale legifera (= crea nuove norme) producendo sentenze dispositive
es. caso “Dispute over Inter-Entity Boundary in the Brčko Area” = controversia su un’area contesa tra le 2 entità della
Bosnia-Erzegovina (1Federazione di Bosnia ed Erzegovina e 2Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina) 
!! nella sua 3^ sentenza (1999), il Tribunale arbitrale a cui era stata affidata la risoluzione di questa controversia ha
emanato una nuova legge → ha stabilito che l’area contesa, ovvero l’area di Brčko, sarebbe divenuta un distretto
permanente con poteri di autogoverno MA dipendente da entrambe le entità e soggetto alla sovranità dello Stato

le sentenze che non si fondano su principi di equità


→ le sentenze emanate da tribunali internazionali che NON si basano sul principio di equità, in teoria, NON possono
dare origine a nuove norme (come è avvenuto ad es. nel caso riportato sopra)
MA, in pratica, alcuni tribunali internazionali particolarmente autorevoli (es. CIG) si sono spinti al punto di creare
norme internazionali, pur senza essersi basate sul principio di equità e quindi NON avendo potere di farlo
la “soft law”
= insieme di parametri, impegni, dichiarazioni congiunte, dichiarazioni d’intenti, dichiarazioni politiche, risoluzioni…
→ si tratta di un nuovo fenomeno che, normalmente, si sviluppa all’interno di organizzazioni internazionali e
concerne ambiti come i diritti umani, le relazioni economiche internazionali e la protezione dell’ambiente
3 principali caratteristiche comuni agli strumenti di soft law 
1) rappresentano le tendenze moderne emergenti nella comunità internazionale
2) rappresentano i nuovi interessi della comunità internazionale
3) riguardano questioni per le quali gli Stati NON sono riusciti a raggiungere un accordo
!! si limitano a suggerire comportamenti da assumere, NON impongono obblighi internazionali x gli Stati
MA possono costituire una base x la formazione di future norme consuetudinarie/trattati internazionali
+ possono essere considerati dichiarativi/indicativi dell’esistenza di una norma consuetudinaria, se possiedono i 2
elementi costitutivi delle norme consuetudinarie (= 1diuturnitas e 2opinio iuris/necessitatis)

DIRITTO INTERNAZIONALE & ORDINAMENTI GIURIDICI INTERNI


le principali impostazioni dottrinali
? → qual è il rapporto tra ordinamenti giuridici interni e ordinamenti giuridici internazionali? = 3 principali teorie 
1) monismo nazionalista = diritto interno > diritto internazionale
[elaborato da studiosi tedeschi, sulla base della concezione di Hegel]
→ secondo questa teoria, c’è un ordinamento giuridico unitario, quindi 
NON c’è una distinzione tra diritto interno ed internazionale, in particolare, il diritto internazionale fa parte del diritto
interno ed è quindi su un piano inferiore
!! si basa su nazionalismo e autoritarismo
2) dualismo = diritto interno / diritto internazionale
[introdotto dal tedesco Triepel ed elaborato dall’italiano Anzilotti]
→ secondo questa teoria, diritto interno e diritto internazionale sono 2 entità separate e autonome
3) monismo internazionalista = diritto interno < diritto internazionale
[introdotto dal tedesco Wilhelm ed elaborato dall’austriaco Kelsen]
→ secondo questa teoria, c’è un ordinamento giuridico unitario, quindi 
NON c’è una distinzione tra diritto interno ed internazionale, in particolare, il diritto interno è controllato dal diritto
internazionale ed è quindi su un piano inferiore
!! si basa su internazionalismo e pacifismo
conclusione → ad oggi, sembra prevalere il monismo internazionalista di Kelsen

l’assenza di un obbligo generale di adattamento


generalmente, gli Stati NON sono obbligati a “tradurre” le norme internazionali in norme interne facenti parte
dell’ordinamento giuridico interno
MA alcune eccezioni 
1) norme contenute in alcuni trattati internazionali → richiedono di essere introdotte anche nell’ordinamento interno
es. norme contenute in trattati internazionali sulla tutela dei diritti umani (Convenzione del 1985 sul genocidio…)
2) norme di ius cogens → richiedono di essere introdotte anche nell’ordinamento interno
es. norma internazionale che proibisce e criminalizza la tortura

i meccanismi di adattamento degli ordinamenti interni al diritto internazionale


? → come avviene l’adattamento di norme internazionali negli ordinamenti interni? 2 modalità 
1) adattamento automatico → quando una norma interna impone l’incorporazione automatica delle norme del
diritto internazionale nell’ordinamento interno
tale incorporazione può essere 1permanente o 2ad hoc/mediante rinvio (= la norma viene aggiunta al bisogno)
2) adattamento normativo classico/procedimento ordinario → quando lo Stato emana un atto legislativo che
riformula completamente il contenuto delle norme internazionali, x adattarle ed incorporarle all’ordinamento interno
il rango delle norme internazionali nei sistemi giuridici interni
2 opzioni 
1) le norme internazionali hanno lo stesso rango dell’atto che stabilisce la loro introduzione nell’ordinamento interno
es. se l’atto è di rango ordinario → norme ordinarie; se l’atto è di rango costituzionale → norme costituzionali
2) le norme internazionali ottengono rango costituzionale, in quanto diritto internazionale > diritto interno
!! se una norma internazionale ottiene rango costituzionale 
a) Stati con costituzione rigida* → norma internazionale di rango costituzionale > norma interna di rango ordinario
*= la costituzione può essere modificata solo con procedimenti aggravati (NON da atti ordinari)
b) costituzione flessibile** → norma internazionale di rango costituzionale NON per forza > norma ordinaria
**= la costituzione può essere modificata anche da atti ordinari
+ in alcuni Stati (es. Italia, Germania, Giappone…) → diritto consuetudinario > legislazione ordinaria interna
in altri Stati (es. Regno Unito, Stati Uniti…) → diritto consuetudinario NON per forza > legislazione ordinaria interna
x quanto riguarda i trattati 
a) Stati con costituzione rigida* → trattati internazionali > norma ordinaria interna
b) costituzione flessibile** → trattati internazionali = norma ordinaria interna

l’adattamento dell’ordinamento italiano al diritto consuetudinario


→ l’ordinamento italiano si adatta al diritto consuetudinario attraverso procedimento automatico permanente,
QUINDI tutto l’ordinamento statale deve essere conforme al diritto internazionale generale
!! le norme interne contrarie alla consuetudine diventano perciò illegittime e decadono*
? → come stabilire il rango delle norme consuetudinarie? → le norme consuetudinarie incorporate all’ordinamento
italiano ottengono lo stesso rango degli atti giudiziari che hanno permesso la loro incorporazione (= polivalenza)
*→ le norme consuetudinarie possono quindi modificare il nostro ordinamento, MA a patto che NON infrangano i
principi fondamentali della Costituzione italiana

l’adattamento dell’ordinamento italiano ai trattati


→ l’ordinamento italiano si adatta ai trattati attraverso procedimento automatico ad hoc
!! l’adattamento dei trattati NON necessita dell’emanazione di apposite norme, tranne se si tratta di trattati
contenenti norme NON self-executing* → in quel caso, è necessaria l’emanazione di norme nazionali
*= norme che NON sono sufficientemente dettagliate e che, per essere incorporate agli ordinamenti interni, hanno
bisogno di leggi specifiche
? → come si stabilisce il rango dei trattati?
in generale → i trattati, una volta inseriti nell’ordinamento interno, ottengono lo stesso rango dell’atto che ne ha
permesso l’incorporamento; tranne 
1) trattati UE → i trattati relativi all’UE hanno sempre rango superiore rispetto alle leggi ordinarie, in quanto
ottengono garanzia costituzionale (= valgono come norme costituzionali)
2) trattati sul trattamento di stranieri → anche questi ottengono garanzia costituzionale

l’adattamento agli atti delle organizzazioni internazionali


→ alcune organizzazioni internazionali producono norme vincolanti x gli Stati membri, che devono quindi essere
incorporate negli ordinamenti interni, ma come? 
 Spagna, Francia, Olanda e Grecia → le norme vincolanti delle organizzazioni internazionali diventano vincolanti
all’interno dello Stato dopo la loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale
 tutti gli altri Stati → procedimento automatico ad hoc
LA SOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE INTERNAZIONALI
l’obbligo di soluzione pacifica delle controversie
dopo la 2GM → la Carta delle Nazioni Unite impone l’obbligo di soluzione pacifica delle controversie
= gli Stati sono obbligati a cercare di risolvere le controversie in maniera pacifica, prima di ricorrere all’uso della forza,
MA → NON hanno l’obbligo di risolvere le controversie*
+ possono scegliere qualsiasi procedura di risoluzione pacifica = libertà di scelta dei metodi di risoluzione
 a causa di questa libertà, se gli Stati non trovano un accordo sulla procedura da usare, possono NON risolvere*
!! oggi l’obbligo di soluzione pacifica delle controversie è una norma consuetudinaria presente nella 1Carta delle
Nazioni Unite, nella 2Dichiarazione sulle relazioni amichevoli e la cooperazione tra gli Stati e nella 3Dichiarazione di
Manila sulla soluzione pacifica delle controversie internazionali

le procedure di soluzione delle controversie


 soluzione delle controversie = valutazioni riguardo al conflitto di interessi che ha dato origine alla controversia
2 tipi di soluzione 
1) accordo = le parti in lite lo raggiungono attraverso procedimenti diplomatici
2) sentenza = viene emanata da un soggetto terzo (es. Stato che non è parte della controversia) che è chiamato a
stabilire una soluzione vincolante x le parti in lite
→ in base a questi 2 tipi di soluzione, si identificano 2 procedimenti 
a) procedimenti diplomatici = soluzione tramite accordo
b) procedimenti arbitrali/giudiziali = soluzione tramite sentenza
 estinzione delle controversie = si ha quando il contrasto tra le cessa
!! quando la soluzione della controversia avviene tramite accordo, estinzione = automatica
≠ tramite sentenza = NON sempre avviene l’estinzione, in quanto una delle parti può essere in disaccordo con la
decisione presa dal soggetto terzo e quindi portare avanti il comportamento che ha dato origine alla controversia

le procedure diplomatiche
si dividono in 
 negoziati = procedura + semplice → lascia la soluzione in mano alle parti in lite, NON prevede l’intervento di terzi
 obiettivo = raggiungimento di un accordo
MA questa procedura presenta dei difetti 
a) raramente i negoziati portano ad un’approfondita determinazione dei fatti/applicazione di norme giuridiche
b) lo Stato + potente può fare pressione politica/economica sullo Stato + debole
!! in alcuni casi, i negoziati sono obbligatori, es. la Convenzione di Montego Bay stabilisce che, in caso di controversia,
gli Stati devono procedere attraverso negoziati/altri metodi pacifici
 inchiesta = le parti in lite attribuiscono ad un organo internazionale il compito di condurre un’investigazione
imparziale sui fatti della controversia (= accertamento dei fatti controversi)
→ gli Stati in lite devono poi decidere se considerare vincolante tale accertamento dei fatti
 buoni uffici = il soggetto terzo ha il compito di spingere le parti in lite a sedersi al tavolo dei negoziati, mettendo a
disposizione mezzi e strutture MA senza una partecipazione diretta
 mediazione = il soggetto terzo* partecipa direttamente allo svolgimento dei negoziati
*in questo caso, il mediatore può essere 1uno Stato, 2un’organizzazione internazionale, 3un individuo autorevole
es. crisi del Kosovo del 1999 → presidente finlandese Ahtisaari + capo di governo russo Chernomyrdin = mediatori
→ proposero un regolamento accettato sia dalla Repubblica federale jugoslava (Serbia + Montenegro), sia dai paesi
della NATO + approvato dal CdS
 conciliazione = prevede una partecipazione + intensa del soggetto terzo, il quale ha il compito di esaminare
attentamente i fatti controversi x proporre termini di regolamento = soluzione della controversia (NO vincolante)
!! a volte la procedura della conciliazione è obbligatoria ad es. quando è prestabilita da trattati
l’arbitrato e il regolamento giudiziale
= procedimenti di soluzione di controversie che portano ad una sentenza vincolante
? → differenza tra 1arbitrato e 2regolamento giudiziale? 
1) l’organo dell’arbitrato è permanente/semipermanente, con una composizione prestabilita
2) NO organo prestabilito, le parti in lite devono accordarsi sulla sua composizione

L’arbitrato & la Corte permanente di arbitrato


1899 → la Convenzione dell’Aia per la soluzione pacifica delle controversie internazionali ha istituito la Corte
permanente di arbitrato (CPA) = 1elenco di giudici ai quali gli Stati in controversia si possono rivolgere x costituire un
tribunale arbitrale + 2infrastruttura amministrativa con funzione di segretariato x il tribunale istituito
2 modi x conferire giurisdizione alla CPA 
1) stipulazione di un accordo tra le parti x sottoporre la controversia alla CPA
2) introduzione in un trattato di una clausola che consente alle parti contraenti di sottoporre la controversia alla CPA

La Corte permanente di giustizia internazionale & la Corte internazionale di giustizia


1946 → la CIG diventa l’organo permanente x la soluzione delle controversie
→ gli Stati possono accettare la sua giurisdizione attraverso diversi meccanismi, tra cui 
1) clausola opzionale di giurisdizione obbligatoria = permette ad ogni Stato di accettarla immediatamente, senza
bisogno di accordi speciali
2) forum progatorum = l’accettazione si forma innanzi alla CIG, in maniera tacita/implicita

L’intensificarsi del ricorso all’arbitrato e al regolamento giudiziale


? → perché il ricorso all’arbitrato è diventato + frequente negli ultimi anni? diverse ragioni 
 CIG acquisisce + importanza
 nascita di numerosi tribunali internazionali permanenti/semipermanenti (es. Corte europea…)

Il ricorso obbligatorio all’arbitrato e al regolamento giudiziale


→ in alcuni casi, il ricorso all’arbitrato/regolamento giudiziale è reso obbligatorio attraverso la stipulazione di accordi
o l’inserimento di clausole che impongano quest’obbligo
es. 2 importanti convenzioni prevedono il ricorso obbligatorio all’arbitrato/regolamento giudiziale 
1) Convenzione di Vienna del 1969 sul diritto dei trattati
2) Convenzione sul diritto del mare del 1982
!! x quanto riguarda le controversie in materia di investimenti internazionali, ruolo importante dell’ICSID
= International Center for Settlement of Investment Disputes, istituito dalla Convenzione di Washington del 1965
→ amministra arbitrati ad hoc x proteggere gli interessi degli investitori e degli Stati in cui si effettua l’investimento
in particolare, x risolvere queste controversie, l’ICSID si affianca a 1Consiglio amministrativo composto da
rappresentanti di tutti gli Stati membri, 2segretariato e 3panel (= gruppo di esperti) di conciliatori e arbitri
→ x esprimere il consenso agli arbitrati ICSID, si può ricorrere a 
1) clausole arbitrali inserite in contratti tra Stati e investitori, che permettono agli Stati di rivolgersi all’ICSID
2) clausola contenuta in un BIT (= trattato bilaterale di investimento)
3) attraverso la legislazione nazionale

il controllo internazionale
→ esistono diversi meccanismi di monitoraggio con lo scopo di garantire che gli Stati rispettino li accordi presi
possiamo distinguere 4 meccanismi 
1) esame di rapporti periodici = gli Stati sono tenuti a presentare dei rapporti che dimostrano il loro adempimento
agli obblighi convenzionali → tali rapporti vanno presentati agli organi di controllo che devono esaminarli
+ l’esame dei rapporti periodici è affiancato da meccanismi ad hoc = meccanismi speciali formati da esperti
indipendenti → 1relatori su paese (country mandates) e 2meccanismi a tema (thematic mandates)
es. trattati dell’OIL
2) ispezione = investigazioni sul posto
→ l’organo di controllo può verificare direttamente l’adempimento agli obblighi
es. trattati sull’Antartide
3) controllo paragiudiziale (quasi-giudiziale) = lo Stato e l’organo di controllo avviano insieme la procedura di esame
es. trattati dell’OIL
4) controllo preventivo = misure con lo scopo di prevenire la commissione di illeciti internazionali
es. trattati sull’uso pacifico dell’energia atomica

ILLECITO INTERNAZIONALE & RESPONSABILITÀ DELLO STATO


caratteristica dell’ordinamento internazionale → prevalenza del concetto di responsabilità collettiva
= quando l’organo di uno Stato viola il diritto internazionale, l’intero Stato è considerato responsabile e deve quindi
subirne le conseguenze e provvedere alla riparazione
→ nel corso degli anni, il diritto in materia di responsabilità dello Stato è cambiato e possiamo dunque distinguere 
1) disciplina tradizionale
2) disciplina attuale

disciplina tradizionale
= in materia di responsabilità dello Stato, l’ordinamento internazionale si basava su norme consuetudinarie derivanti
dalla prassi dell’epoca + le norme convenzionali su quest’ambito erano scarse
1924-1930 → tentativo di codificazione da parte della SdN (Conferenza di codificazione)
→ in generale, notiamo che nella disciplina tradizionale 
1Stato autore dell’illecito = responsabile a liv. internazionale, deve provvedere alla riparazione;

2Stato che subisce l’illecito = può reagire con misure implicanti l’uso della forza/misure pacifiche

+ possiamo riconoscere le seguenti caratteristiche della disciplina tradizionale 


 regole “rudimentali” = NON precisavano gli elementi che costituivano l’illecito internazionale + NON precisavano le
conseguenze dell’illecito internazionale
 lo Stato autore dell’illecito e lo Stato che lo subiva dovevano accordarsi sulle forme di riparazione
+ lo Stato che subiva poteva ricorrere a misure di autotutela x l’attuazione coercitiva dei propri diritti
 responsabilità = collettiva → l’intero Stato a cui apparteneva l’organo che aveva commesso l’illecito doveva
subirne le conseguenze
 solo in 2 casi i singoli individui dovevano rispondere dell’illecito commesso = 1pirateria, 2crimini di guerra
 il concetto di responsabilità dello Stato era strettamente legato alla questione del trattamento degli stranieri,
tant’è che nella Conferenza di codificazione del 1930 emergono 2 pdv sul trattamento degli stranieri 
 lo straniero deve ricevere il trattamento nazionale = stessi diritti/obblighi dei cittadini dello Stato in cui si trova
 lo straniero deve beneficiare dello standard minimo di civiltà = + alta protezione possibile
conclusione → le norme in materia di responsabilità dello Stato erano insoddisfacenti

disciplina attuale
→ regole evolute lentamente + influenzate dalla codificazione intrapresa a inizio anni ’50 dalla CDI
caratteristiche 
 il concetto di responsabilità è svincolato dalla questione del trattamento degli stranieri
 in materia di responsabilità dello Stato, si distinguono 2 tipi di norme 
 norme primarie = norme di diritto internazionale che pongono obblighi sostanziali
 norme secondarie = norme che stabiliscono 1elementi costitutivi dell’illecito internazionale e 2conseguenze
 distinzione di 2 tipi di responsabilità internazionale 
a) responsabilità ordinaria = x la commissione di un illecito internazionale
b) responsabilità aggravata = x la violazione di norme a tutela dei valori fondamentali della comunità internazionale
 introduzione del concetto di responsabilità individuale = i singoli individui possono essere considerati responsabili
a liv. internazionale x crimini gravi (crimini di guerra, crimini contro l’umanità, genocidio, tortura, terrorismo)
→ il corpus normativo che se ne occupa costituisce il diritto internazionale penale, ed è ≠ da quello che si occupa
della responsabilità degli Stati, MA i 2 corpi normativi si sovrappongono quando l’individuo agisce x conto dello Stato
 responsabilità dello Stato per fatto lecito = si occupano di attività NON proibite dal diritto internazionale
es. Convenzione dell’ONU sul diritto del mare del 1982 → stabilisce che le navi da guerra/gli aeromobili di uno Stato
possono fermare e abbordare navi straniere sospettate di atti illeciti (es. pirateria)
 Progetto di articoli sulla responsabilità delle organizzazioni internazionali x fatto illecito (2011 CDI)
l’illecito internazionale & i suoi elementi costitutivi
x determinare che uno Stato abbia commesso un fatto illecito sono necessari 2 elementi 
1) elemento soggettivo = il comportamento illecito è attribuibile ad uno Stato
2) elemento oggettivo = il comportamento illecito è antigiuridico (= va contro ad un obbligo internazionale)

L’elemento soggettivo
L’attribuzione di un comportamento individuale allo Stato
→ ogni Stato agisce sul piano internazionale per mezzo di individui
QUINDI lo Stato è responsabile dell’illecito commesso da un individuo quando l’individuo agisce x conto dello Stato
 questa condizione si verifica quando l’individuo che commette l’illecito 
 riveste il ruolo di organo dello Stato → può essere un organo del 1potere centrale (es. Parlamento) ma anche del
2potere derivato (es. organo regionale)

 svolge funzioni pubbliche x conto dello Stato → es. compagnie aeree a cui viene affidata la funzione pubblica del
controllo dell’immigrazione
 riveste il ruolo di organo dello Stato e agisce x conto di un altro Stato → in questo caso deve esserci un legame
funzionale tra l’organo di uno Stato e l’altro Stato x conto del quale agisce
 riveste il ruolo di organo dello Stato e agisce contravvenendo alle indicazioni ricevute dallo Stato, utilizzando mezzi
e poteri del ruolo che riveste
 è un organo di fatto = l’individuo NON riveste il ruolo di organo di Stato MA agisce comunque x suo conto
es. guerra Bosnia vs Serbia → bisognava stabilire se i gruppi militari serbo-bosniaci agissero VS governo della
Bosnia-Erzegovina x conto della Repubblica federale di Serbia-Montenegro, come organo di fatto 
la CIG ha affermato che, x determinare che un gruppo privato di individui agisca come organo di fatto, è necessario
che tale gruppo dipenda completamente dallo Stato → è fattualmente legato allo Stato
 NON è fattualmente legato allo Stato MA agisce secondo istruzioni ricevute dallo Stato o è sotto il suo controllo
es. caso Nicaragua
1927-1933 → il rivoluzionario nicaraguense Sandino guidò una rivolta VS Stati Uniti, che da anni avevano occupato e
controllavano il Nicaragua
→ presto scoppiò una vera e propria rivoluzione contro la dittatura e l’occupazione statunitense che, dopo
l’assassinio di Sandino, fu portata avanti dal fronte Sandinista di liberazione nazionale
→ gli Stati Uniti NON potevano permettersi di perdere il controllo su Nicaragua, poiché in quel caso sarebbe nato un
nuovo Stato latinoamericano di stampo comunista, QUINDI intervennero
→ il Nicaragua si rivolse quindi alla CIG x denunciare l’intervento armato degli USA 
!! bisognava stabilire se gli USA avessero qualche tipo di responsabilità x gli illeciti commessi
→ la CIG ha fatto una distinzione tra 3 categorie di individui che avevano commesso illeciti 
1) membri dell’amministrazione statunitense + forze armate statunitensi → sì responsabilità degli USA
2) agenti dell’UCLA (Unilaterally Controlled Latino Assets) → sì responsabilità degli USA, perché agivano secondo
istruzioni ricevute dagli USA
3) forze anti-sandiniste nicaraguensi (i “contras”) → bisognava dimostrare che agissero sotto il controllo degli USA 
!! la decisione finale della corte stabilì che gli USA avevano violato il diritto internazionale consuetudinario
intervenendo negli affari di un altro Stato, supportando economicamente e militarmente i contras
→ gli USA si rifiutarono di fornire riparazioni al Nicaragua e posero fine alla questione sfruttando il loro diritto di veto
in quanto membri permanenti del CdS
L’attribuzione in caso di 1collasso delle autorità statali, 2insurrezioni e 3atti compiuti da individui privati
1collasso delle autorità statali (= situa in cui le autorità statali NON riescono a svolgere le proprie funzioni pubbliche)

→ la responsabilità x fatti illeciti commessi da un individuo/gruppo di individui che svolge funzioni pubbliche al posto
delle autorità statali ricade sullo Stato che in quel momento NON è riuscito a svolgere tali funzioni
2insurrezioni → la responsabilità x fatti illeciti commessi da movimenti insurrezionali ricade sullo Stato

3atti compiuti da individui privati

es. caso del Personale diplomatico e consolare a Teheran, deciso dalla CIG nel 1980
→ i militari* islamici iraniani attaccano l’ambasciata e il consolato statunitense a Teheran
*NON erano agenti/organi dello Stato iraniano = agiscono in qualità di individui privati, NON x conto dello Stato
MA la CIG stabilisce che l’Iran fosse responsabile della mancata protezione dell’ambasciata/consolato statunitense, in
quanto il governo iraniano 1aveva approvato formalmente l’occupazione dell’ambasciata/consolato e 2aveva
decretato che gli ambasciatori/consoli statunitensi NON godevano del rispetto internazionale
 in questo modo, le azioni dei privati erano state legittimate dal governo iraniano e gli individui privati erano
diventati a tutti gli effetti agenti dello Stato, che era quindi responsabile x il loro comportamento illecito
La questione della colpa
colpa = atteggiamento psicologico che consiste nel 
 dolo = intenzionalità di commettere illeciti, consapevolezza di commettere reato
 colpa in senso stretto = può essere lieve o grave in base al grado di consapevolezza di commettere reato
→ in 2 casi la colpa è un elemento che indica la responsabilità dello Stato 
1) lo Stato controlla un altro Stato e lo dirige nella commissione di un illecito internazionale
2) lo Stato costringe un altro Stato a commettere un illecito internazionale

L’elemento oggettivo
L’antigiuridicità della condotta
→ uno Stato è responsabile di un fatto illecito quando il suo comportamento* è contrario ad un obbligo
internazionale stabilito da una norma/principio di diritto internazionale
*può consistere in 1un’azione (= illecito commissivo) oppure in 2un’omissione (= illecito omissivo) e può avere
carattere aistantaneo o bcontinuo
+ nel Progetto di articoli sulla responsabilità degli Stati, il giurista Roberto Ago voleva includere una distinzione tra
delitti internazionali e crimini internazionali (= illeciti che violano obblighi fondamentali x la comunità internazionale),
attribuendo a chi commetteva questi ultimi una forma di responsabilità aggravata
MA il testo definitivo adottato dalla CDI nel 2001, NON prevede questa distinzione
→ la CDI distingue il fatto illecito a seconda che esso violi una norma sinallagmatica, un obbligo erga omnes o una
norma di ius cogens
L’irrilevanza del danno come elemento dell’illecito
→ il danno causato da un comportamento illecito può essere di tipo 
1materiale = all’economia/patrimonio di uno Stato

2morale = alla dignità/onore di uno Stato

!! la violazione del diritto causa SEMPRE un danno di tipo giuridico (= legal injury) ed è quindi irrilevante specificare
che esso sia un elemento oggettivo dell’illecito

le cause di esclusione dell’illecito


→ in determinati casi, il comportamento di uno Stato NON è definito illecito 
 consenso = se uno Stato consente ad un altro Stato di compiere una det. azione (es. stanziare delle truppe sul suo
territorio) NON si può parlare di fatto illecito; tale consenso deve 
1) essere prestato validamente = lo Stato NON deve essere costretto con la forza a dare il suo consenso
2) essere accertato chiaramente = lo Stato deve dichiarare chiaramente di voler dare il suo consenso
3) provenire da organi di Stato competenti
4) essere antecedente alla commissione dell’atto
!! il consenso NON esclude l’illecito in caso di violazioni di una norma di ius cogens
 forza maggiore = se uno Stato viola un obbligo giuridico a causa di un evento imprevisto al di fuori del suo
controllo che rende impossibile l’adempimento a tale obbligo, NON si può parlare di fatto illecito
→ la situazione di forza maggiore può essere un evento naturale (terremoto…) o causato dall’intervento umano
(perdita del controllo su un det. territorio occupato da ribelli) o un mix di circostanze
!! la forza maggiore NON esclude l’illecito se 
1) la situazione di forza maggiore è causata dallo Stato
2) lo Stato ha assunto il rischio circa il verificarsi della situazione di forza maggiore
 estremo pericolo (distress) = in una situazione di estremo pericolo, se non c’è altro modo per salvare la propria
vita/quella delle persone a lui affidate, l’autore di un atto che viola un obbligo giuridico NON commette illecito
!! l’estremo pericolo NON esclude l’illecito se 
1) la situazione di estremo pericolo è causata dallo Stato
2) l’atto commesso può potenzialmente creare un pericolo = o > a quello che si voleva evitare
 stato di necessità = situazione simile a quella dell’estremo pericolo, MA ad essere in pericolo è lo Stato
→ si può invocare lo stato di necessità solo se si verificano 2 condizioni 
1) la violazione dell’obbligo giuridico è l’unico modo x salvaguardare lo Stato
2) tale violazione NON danneggia seriamente gli altri Stati/la comunità internazionale

le conseguenze dell’illecito: il rapporto di responsabilità


Gli obblighi dello Stato autore dell’illecito & le forme della riparazione
lo Stato autore dell’illecito è sottoposto ad una serie di obblighi, in particolare 
 obbligo di cessare il comportamento illecito
 obbligo di trovare una soluzione pacifica della controversia
 obbligo di provvedere alla piena riparazione per i danni causati
→ ci sono varie forme possibili di riparazione, in particolare 
1) restituzione in forma specifica = ripristino della situazione esistente prima della commissione dell’illecito
es. nella zona del Marocco sotto protettorato spagnolo, alcune truppe spagnole avevano distrutto una casa costruita
dal Sultano x il console britannico → la decisione arbitrale prevedeva che la Spagna dovesse concedere al console
britannico una residenza che fosse “comoda” come quella distrutta
2) risarcimento del danno = se la restituzione in forma specifica non è possibile/è possibile solo in parte, lo Stato
autore dell’illecito deve provvedere al risarcimento monetario
3) soddisfazione = forma di riparazione x danni NON materiali, che può essere effettuata attraverso riconoscimento
della violazione dell’obbligo, manifestazione di rammarico, presentazione di scuse…
es. nel 2001 un aereo militare statunitense era penetrato nello spazio aereo cinese ed era atterrato nell’aeroporto di
Hainan senza previa autorizzazione → gli USA hanno presentato le proprie scuse alla Cina

Diritti, poteri e obblighi dello Stato leso


Stato leso = Stato che subisce l’illecito e che può quindi invocare la responsabilità dello Stato autore dell’illecito
? → che cosa identifica uno Stato come “leso”? 3 ipotesi 
1) in caso di violazione di norme che costituiscono rapporti sinallagmatici (= basati sulla reciprocità), lo Stato leso è lo
Stato su cui tale violazione ha impatto
es. violazione di un trattato bilaterale da parte di uno dei 2 Stati parte al trattato
2) in caso di violazione di norme che costituiscono rapporti NON sinallagmatici, lo Stato leso è quello su cui la
violazione ha + impatto (= specially affected)
es. inquinamento in alto mare → lo Stato leso è quello che subisce maggiormente le conseguenze dell’inquinamento
3) in caso di violazione di obblighi integrali (= obblighi il cui mancato adempimento può modificare radicalmente
l’atteggiamento futuro di tutti gli Stati nei confronti del medesimo obbligo), gli Stati lesi sono TUTTI gli Stati nei
confronti dei quali tale obbligo avrebbe dovuto essere adempiuto
es. obblighi relativi al disarmo/denuclearizzazione
!! in questi 3 casi, lo Stato leso ha il diritto di richiedere 1cessazione dell’illecito, 2assicurazioni/garanzie di non
ripetizione dell’illecito, 3piena riparazione x i danni materiali/morali subiti
+ lo Stato leso ha l’obbligo di 1notificare (= informare) lo Stato responsabile delle sue pretese oppure, nel caso in cui
lo Stato responsabile non volesse collaborare, 2cercare di risolvere la controversia in modo pacifico (attraverso
negoziati, mediazione, conciliazione, arbitrato…)

il ricorso a contromisure
→ in seguito ad un illecito internazionale, lo Stato leso può ricorrere a contromisure
= misure di autotutela che consistono nel commettere un illecito in risposta all’illecito commesso da un altro Stato
MA ovviamente il ricorso a contromisure è regolato da diversi obblighi e non è sempre permesso

Presupposti, contenuto e scopo delle contromisure


 presupposto = lo Stato contro cui si fa ricorso a contromisure deve aver commesso un fatto illecito “per primo”
 contenuto = le contromisure sono misure di autotutela che consistono nel commettere un illecito in risposta
all’illecito commesso da un altro Stato → possono colpire SOLO lo Stato autore dell’illecito (NO Stati terzi)
 scopo = indurre l’autore dell’illecito alla cessazione dell’illecito e alla riparazione
Gli adempimenti preventivi e la durata delle contromisure
!! lo Stato che ha subito l’illecito NON può ricorrere subito alle contromisure → deve prima richiedere la cessazione,
invitare lo Stato autore dell’illecito a prevedere alla riparazione e cercare comunque di risolvere la controversia in
modo pacifico (attraverso negoziati, mediazione, conciliazione, arbitrato…)
SE queste misure pacifiche si rivelano inutili e lo Stato si rifiuta di collaborare, allora si può ricorrere alle contromisure
→ lo Stato leso è comunque obbligato a sospendere le contromisure già avviate nel caso in cui lo Stato autore
decidesse di cessare l’illecito/procedere alla riparazione/partecipare ai negoziati ecc.

I limiti circa il contenuto


→ ci sono dei limiti alle contromisure che uno Stato può adottare 
1) NON devono prevedere la minaccia/l’uso della forza
2) NON devono violare diritti umani/diritto internazionale umanitario
3) NON devono violare norme di ius cogens
4) devono rispettare il requisito della proporzionalità = devono essere proporzionali all’illecito subito (non + “gravi”)

le ritorsioni
= comportamenti non amichevoli, ma che NON costituiscono violazione del diritto internazionale, nei confronti di
Stati che commettono un illecito o che a loro volta hanno adottato comportamenti non amichevoli
es. interruzione dei rapporti diplomatici, cessazione dell’assistenza economica…
!! da NON confondere con le contromisure
MA, come le contromisure, hanno limiti → 1devono rispettare la proporzionalità e 2devono essere sospese se lo Stato
contro cui si attuano pone fine all’illecito/comportamento non amichevole in questione

le conseguenze in caso di illeciti di particolare gravità nel progetto di articoli della CDI
[come abbiamo visto prima, v. paragrafo “l’illecito internazionale & i suoi elementi costitutivi – L’elemento oggettivo”]
→ nel Progetto di articoli sulla responsabilità degli Stati, il giurista Roberto Ago voleva includere una distinzione tra
delitti internazionali e crimini internazionali (= illeciti che violano obblighi fondamentali x la comunità internazionale),
attribuendo a chi commetteva questi ultimi una forma di responsabilità aggravata
MA il testo definitivo adottato dalla CDI nel 2001, NON prevede questa distinzione
→ la CDI distingue il fatto illecito a seconda che esso violi una norma sinallagmatica, un obbligo erga omnes o una
norma di ius cogens
 in base a questa distinzione, la CDI stabilisce anche delle conseguenze specifiche x Stati che commettono illeciti
che violano obblighi erga omnes o norme di ius cogens, in particolare 
 violazione di norme di ius cogens = gli Stati hanno l’obbligo di 1cooperare tra loro x permettere la cessazione
dell’illecito, di 2NON riconoscere come legittima la situazione derivante dall’illecito e di 3NON supportare lo Stato che
ha commesso l’illecito
 violazione di obblighi erga omnes = lo Stato leso può attuare le procedure tipiche, ovvero 1richiedere la cessazione
dell’illecito, 2richiedere garanzie di non ripetizione e 3riparazione dei danni
MA NON può ricorrere a contromisure, al contrario, può adottare “lawful measures”
conclusione → le conseguenze previste dalla CDI sono insoddisfacenti + si discostano dalla prassi internazionale 

la prassi internazionale in materia di responsabilità aggravata


prassi internazionale = insieme di regole generalmente riconosciute dai membri della società internazionale
!! in ambito di responsabilità aggravata, la prassi si discosta da quanto previsto dalla CDI
Caratteristiche della responsabilità aggravata
 elemento oggettivo della responsabilità aggravata = commissione di un illecito da parte di uno Stato che viola*
norme che tutelano i valori fondamentali per la comunità internazionale (→ norme di ius cogens e erga omnes)
*la violazione si classifica in base alla gravità → 1minoris generis (= minore gravità, es. supporto militare ai gruppi
insurrezionali, v. caso Nicaragua) oppure 2violazione grave (= maggiore gravità, es. aggressione armata)
 elemento soggettivo della responsabilità aggravata = è necessario dimostrare che lo Stato che ha commesso
l’illecito abbia agito dolosamente (= con la consapevolezza di commettere illecito) o comunque con colpa grave
 esclusione dell’illecito → l’illecito è escluso SOLO in caso di 1legittima difesa o sia 2autorizzato dal CdS
Conseguenze della responsabilità aggravata
 soggetti legittimati ad invocare la responsabilità aggravata = TUTTI gli Stati sono legittimati, in quanto gli obblighi
erga omnes sono di natura solidale (= beneficiano l’intera comunità internazionale) e quindi la loro violazione da
parte di uno Stato può “colpire” TUTTI gli Stati
 obblighi dello Stato autore dell’illecito = 1cessazione dell’illecito, 2garanzia di non ripetizione e 3riparazione
!! tali obblighi devono essere adempiuti nei confronti di TUTTI gli Stati della comunità internazionale
 diritti e poteri degli altri Stati = TUTTI gli Stati possono richiedere 1cessazione e 2garanzia di non ripetizione
x quanto riguarda la riparazione, bisogna distinguere 2 situa 
1) l’illecito ha causato danno materiale/morale ad un determinato Stato → TUTTI gli Stati possono chiedere
riparazione a beneficio dello Stato che ha subito il danno
2) l’illecito NON ha causato danno materiale/morale ad un determinato Stato (es. lo Stato ha commesso illecito grave
nei confronti dei propri cittadini) → TUTTI gli Stati possono chiedere riparazione a beneficio degli individui che hanno
subito il danno
 ruolo delle organizzazioni internazionali → se lo Stato responsabile NON cessa l’illecito, gli Stati si possono
rivolgere alle organizzazioni internazionali competenti

SISTEMA DI SICUREZZA COLLETTIVA DELL’ONU E LEGITTIMA DIFESA


l’adozione di sanzioni come forma di azione collettiva
sanzioni = 1comportamenti illeciti (es. uso della forza armata) o 2comportamenti leciti ma di natura inamichevole (es.
interruzione di relazioni diplomatiche) messe in atto dagli Stati x reagire ad un illecito commesso da un altro Stato
scopo → indurre lo Stato responsabile di illecito a cessare il comportamento illecito + esprimere pubblicamente una
“condanna” nei confronti di tale comportamento
+ in alcuni casi, le sanzioni possono essere adottate anche se NON è stato commesso un illecito, ma un atto che,
secondo l’opinione del CdS, costituisce una minaccia alla pace

il sistema di sicurezza collettiva dell’ONU: presupposti dell’azione del CdS


→ il CdS ha il compito di raccomandare/decidere le misure che gli Stati membri dell’ONU devono adottare in
presenza di 3 situazioni = 1minaccia alla pace, 2violazione della pace e 3atti di aggressione 
1) minaccia alla pace → molte situazioni, negli anni, sono state classificate in questo modo
es. violazione dei diritti umani, crisi umanitarie, terrorismo, eventi catastrofici (pandemia Covid-19 del 2020)
2) violazione della pace → poche situazioni sono state classificate in questo modo
es. invasione della Corea del Sud da parte della Corea del Nord (1950)
3) atti di aggressione → nessuna situazione, finora, è stata classificata in questo modo

l’adozione di misure non implicanti l’uso della forza armata da parte del CdS
→ una volta accertata una delle 3 situa (), il CdS può esercitare i poteri previsti dalla Carta (es. sanzioni) oppure
raccomandare l’adozione di determinate misure agli Stati membri dell’ONU
MA x poter fare ciò, gli Stati membri devono trovare un accordo 
!! in alcuni casi, ciò può essere difficile a causa del potere di veto che i 5 membri permanenti possono esercitare
QUINDI, in questi casi, il CdS può adottare misure atipiche = forme “blande” di condanna
→ l’efficacia di tutte queste misure dipende strettamente dal sostegno concreto degli Stati membri, infatti 
il CdS istituisce spesso Comitati di controllo x verificare che le sanzioni 1siano effettivamente eseguite dagli Stati e che
2NON pesino eccessivamente sulla popolazione civile

+ con l’aumento del terrorismo internazionale, che si può configurare come un fenomeno di criminalità individuale
(NON dipendente dallo Stato), il CdS ha iniziato ad adottare le smart sanctions = sanzioni destinate solo a particolari
individui/gruppi di individui (es. Talebani, Osama bin Laden, membri di al-Qaida, ISIS…)
MA è comunque necessario iscrivere lo Stato di appartenenza di tali gruppi/individui nelle blacklists del CdS
l’uso della forza armata autorizzato dal CdS
art. 42 della Carta → autorizza l’uso della forza armata come ultima risorsa, nel caso in cui le misure NON implicanti
l’uso della forza si siano rivelate inadeguate a far fronte ad una delle 3 situa 
→ l’intenzione era quella di istituire un sistema di sicurezza collettiva + attribuire al CdS il monopolio dell’uso lecito
della forza armata MA ciò NON è stato possibile, QUINDI 
il CdS ha spesso delegato ad altri Stati membri l’uso lecito della forza armata, autorizzandoli ad utilizzare la forza x
ristabilire la pace (es. 1950 → il CdS autorizza gli USA ad intervenire a sostegno della Corea del Sud x respingere
l’aggressione della Corea del Nord; es. 1990 → il CdS autorizza gli Stati membri ad utilizzare la forza armata a
sostegno del Kuwait x respingere l’aggressione dell’Iraq)
+ il ricorso lecito alla forza armata è spesso legato al concetto di “responsabilità di proteggere”
es. 2011 → il CdS ha autorizzato gli Stati membri a prendere tutte le misure necessarie x proteggere i civili dalle
misure repressive adottate in Libia da Gheddafi → il CdS ha così consentito alla NATO di intervenire militarmente

le operazioni di “peace-keeping ” (OPK)


= strumento alternativo sviluppato dal CdS che costituisce in interventi effettuati da forze armate (“caschi blu”) con lo
scopo di tutelare la pace (es. durante la crisi di Suez, tra forze britanniche, francesi e israeliane sul territorio egiziano)
→ tali forze militari presentano le seguenti caratteristiche 
1) sono fornite dagli Stati membri
2) sono disposte nelle aree di crisi solo con il consenso dello Stato territoriale
3) agiscono solo sotto l’autorità esclusiva del CdS
4) NON hanno potere di coercizione → possono ricorrere alle armi solo in legittima difesa
5) devono agire sempre in maniera neutrale e imparziale
!! in pochi casi, il CdS ha adottato misure di attuazione coercitiva della pace
es. 1961 → il CdS ha autorizzato l’ONUC (= operazione delle Nazioni Unite in Congo) ad utilizzare la forza x prevenire
la guerra civile in Congo ed arrestare i colpevoli

i diritti & i poteri degli Stati in caso di inerzia del CdS e il ricorso alle contromisure
? → cosa accade se, in caso di violazione di un obbligo erga omnes, il CdS non riesce ad accordarsi x classificarla
come una delle 3 situa  e ad adottare le misure previste dalla Carta? 
gli Stati possono rivolgersi ad un altro organo competente dell’ONU → l’AG, che ha spesso adottato risoluzioni di
condanna nei confronti del comportamento illecito degli Stati, invitandoli a cessare l’illecito
? → se neanche l’AG riesce ad accordarsi? 
gli Stati possono agire individualmente, adottando contromisure pacifiche

il ricorso alla forza armata in legittima difesa


Situazioni di legittima difesa
→ gli Stati possono ricorrere alla forza armata NON autorizzata solo in casi di legittima difesa, che NON costituisce
quindi fatto illecito MA è al contrario un diritto che spetta ad ogni Stato
!! tuttavia, spesso gli Stati hanno cercato di giustificare le proprie azioni illecite con la “scusa” della legittima difesa
? → in quali situazioni si può ricorrere alla legittima difesa? 
1) invasione/attacco armato/occupazione militare da parte di uno Stato nel territorio di un altro Stato
2) bombardamento/uso di altri mezzi offensivi da parte di uno Stato nel territorio di un altro Stato
3) blocco navale da parte di uno Stato nei confronti di un altro Stato
4) uso delle forze armate di uno Stato dislocate nel territorio di un altro Stato
5) autorizzazione di uno Stato all’utilizzo del proprio territorio da parte di un altro Stato x compiere atti di aggressione
contro uno Stato terzo
6) invio di bande armate/gruppi irregolari/mercenari da parte di uno Stato contro un altro Stato
!! NON si è riusciti a definire con certezza se si possa ricorrere alla legittima difesa in caso di 1aggressione indiretta
(quando lo Stato organizza/finanzia/incita attività sovversive o terroristiche VS altro Stato) o di 2cyber-attack
Limiti e requisiti della legittima difesa
? → limiti della legittima difesa? 
 lo Stato che agisce in legittima difesa deve limitarsi a respingere l’attacco nemico → NON può occupare il territorio
 l’azione in legittima difesa deve cessare non appena interviene il CdS/non appena si respinge l’attacco nemico
→ inoltre sono Stati definiti i requisiti dell’azione in legittima difesa 
 l’azione in legittima difesa è necessaria solo se si verifica una delle 6 situazioni  e solo come ultima risorsa
 la risposta armata come legittima difesa deve essere immediata (= “vicina” all’attacco subito)
 deve essere proporzionata all’attacco = si deve usare la minima forza necessaria a respingere l’attacco, gli atti di
difesa NON devono essere irragionevoli/eccessivi → la reazione armata deve SEMPRE rispettare le norme umanitarie
che regolano i conflitti armati

La legittima difesa collettiva


= ogni Stato ha il diritto di ricorrere all’uso della forza come legittima difesa con lo scopo di soccorrere un altro Stato
che abbia subito un attacco armato 
MA tra gli Stati è necessario un 1precedente vincolo (es. trattato di alleanza difensiva) oppure una 2richiesta esplicita
da parte dello Stato attaccato x poterlo soccorrere

La legittima difesa in relazione ad attacchi sferrati da enti non statali


? → è possibile reagire in legittima difesa anche in caso di attacchi da parte di gruppi individuali (es. terroristi)? 
nella prassi recente, in diversi casi gli Stati hanno agito in legittima difesa anche in caso di attacchi terroristici non
direttamente imputabili allo Stato di appartenenza dei terroristi
es. 2001 → USA dichiarano di voler agire in legittima difesa VS Afghanistan dopo l’attacco alle Torri Gemelle

La legittima difesa preventiva


? → gli Stati possono agire in legittima difesa preventiva (= x prevenire un attacco armato)? 
secondo la prassi recente, NO
MA è possibile fare ricorso alla legittima difesa anticipatoria = x far fronte ad un attacco che è sicuramente
imminente, ma che non è ancora stato sferrato; 3 condizioni 
1) devono esserci prove documentate che confermino l’imminenza dell’attacco armato
2) NON c’è alcun altro mezzo x impedire l’attacco armato
3) l’uso della forza deve essere proporzionato

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