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LETTERATURA ITALIANA

Luogo di nascita del sistema linguistico è la Sicilia, che aveva una posizione centrale nel
mediterraneo. La letteratura italiana non comincia proprio in Sicilia, in quanto con il termine
letteratura italiana si intende la letteratura standardizzata che si studia nelle storie. L'Italia in
realtà per la sua complessità linguistica non ha senso dire lingua italiana fino al 1500, è
tecnicamente
Sbagliato. In realtà si assiste a forme letterarie diverse in tutta Italia, la ragione per cui
consideriamo la Sicilia il luogo di origine è perché a posteriori la produzione letteraria della
Sicilia verrà considerata la prima fase della letteratura italiana, è una ricostruzione storica a
posteriori.
Questa analisi a posteriori è facilitata dal fatto che la cultura siciliana è straordinaria e molto
vivace nel contesto medievale, per la precisione durante il regno di Federico secondo di
Svevia finito nel 1250 con la morte di Federico. La grande stagione letteraria nasce tra il
1220-1230.
Federico II ha madre normanna (stirpe germanica ormai francesizzata) e padre tedesco.
Il centro del potere è la Sicilia, Palermo.
Yesi è il luogo dove lui nasce, paragonato ad un Dio ma un è Dio blasfemo, nato il 26
dicembre. Lui mira a creare una letteratura che possa essere strumento culturale per l’élite
dei vari paesi. Lui crea un programma ideologico culturale che si esprime nella letteratura
volgare e nella poesia.
Federico ha un modello poetico e letterario già esistente e lo prende nella poesia provenzale
(un termine vasto che può avere sinonimi). Il provenzale può essere lunga d’oc perché nel
medioevo le lingue venivano chiamate sul modo di dire si. in Francia nord ai dice oil. Le
lingue del sì le usava anche Dante, ed in provenzale il sì si dice oc (occitano) (poesia
trovadorica).
Poesia Trovadorica perché veniva dal trovare ovvero il modo medievale per dire di fare
poesia, poesia del sud della Francia)
Mentre Federico Secondo governa uno Stato che tende a essere unitario creando anche leggi
universali; non è così in Provenza dove ci sono tante piccole corti diverse che ha i propri
poeti. Il tema era l’amore nei confronti della castellana. C’è l’abitudine da parte del
Poeta di chiamare la donna con nome criptato ovvero SENHAL (segnal). La signora è in
alto e il poeta in basso quindi l donna non è raggiungibile per una divaricazione sociale.
L’uomo chiede un premio dalla donna gesti sessuali. Il poeta applica all’amore gli stessi
schemi sociali dello schema feudale, io prometto fedeltà e ottengo il premio. Il gesto di
fedeltà per il feudatario era il bacio, tutto nato nella corte. In Sicilia quando nasce la poesia
c’è già un repertorio da adattare,
Il primo testo di cui si abbiano notizie è la poesia siciliana è un testo che trovate anche
nell’antologia e che si intitola Madonna di vovoglio. E una traduzione adattata di una
canzone provenzale. Questa antologia ai chiama Vaticano Latino 3793, passaggio poesia
provenzale alla siciliana.
Un tema importante era la guerra di corti che vivono secondo una logica e un onore feudale
quindi abbiamo testi violenti . Nella poesia siciliana c’è un retroscena profondo che poi resta
perché l’idea della poesia filosofica nasce da subito. I poeti provenzali sono professionisti,
ognuno per una corte, alcuni sono signori e aristocratici. La musica è fondamentale, la
poesia provenzale è PER musica che nasce unitamente alla musica. I poeti provenzali sono
come cantautori. I poeti siciliani sono dei funzionari della corte di Federico che è stato un
grande poeta, anche se i più famosi sono Pier De le vigne, Stefano Protonotaro, e Jacopo da
Lentini detto il Notaro. Autonomia nel testo dalla musica, da cambiare tutto in realtà non ci
può mai essere una fenomeno entrambi tutta la struttura. Questo cambiamento produce altri
effetti.

IL SONETTO
14 versi endecasillabi, bipartito in due blocchi, due terzine e due quartine. Ci possono essere
varianti.
sopravvive ma è sempre vivo perché è GENIALE. Chi lo inventa ? Jacopo da Lentini. Padre
della letteratura italiana. Non è scontato che i versi sono come cade l’accento perché i versi
latini sono quantitativi. La poesia italiana cambia completamente. La cosa difficilissima
della latina era che ci si trovava davanti seguente fisse, dove incastrare le vocali giuste.
I versi hanno vari nomi asseconda il numero di sillabe. I versi sono fatti da posizioni
sillabiche, quella più importante è la finale. Le parole possono essere piane, ovvero
l’accento cade sulla penultima sillaba. Sono le assolute più comuni. Le torche dove
l’accento cade sull’ultima sillaba. Sono poche. Le sdrucciole dove cade sulla terzultima.
Veramente rare. Le bistrucciole, rarissime.
Fondamentale è la canzone (modo di poesia), la sua struttura formale è libera e sciolta.
Jacopo deve trovare una forma Metrica che possa esistere un unitarietà senza però la
musica.

Il sonetto nella forma standard:


prevede che tra il primo blocco e il secondo blocco si usino rime diverse.
• Tra prima quartina e seconda quartina bisogna usare due rime, sempre e solo A e B
• Ci devono essere 4 versi per a e 4 versi per b
• Le due quartine devono essere legate tra di loro con una rima (a-b-a-b-a-b-a-b)
oppure (a-b-b-a... guarda file su arvel. Ma nella poesia siciliana lo schema è sempre il primo
• Per le terzine ci possono essere 2 o tre rime (C-D o C-D-E) ci deve essere almeno
un caso in cui la prima e la seconda terzina siano legate da una rima.
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Dettatura
AMORE È UN DESIO CHE VIEN DA CORE: dibattito filosofico sull'amore, in cui si
discute la natura filosofica dell'amore. (p.7)
Schema rimico:
comincia con Jacopo che dà la definizione dell'amore, "amore è un desiderio che viene dal
cuore" con "piacimento" si intende la bellezza della donna amata, la forte bellezza produce
un desiderio che viene dal cuore che è l'amore. L'amore passa attraverso agli occhi, ogni
cosa emana una forma che passa attraverso gli occhi e si deposita sulla memoria visiva. Il
cuore è il pensiero e il pensiero è nel cuore. Quindi vedere una via o motore

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