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egiziani
rituali religiosi
grande varietà di strumenti
durante il Nuovo Regno Egitto allarga confini = contatto con Mesopotamia (Pitagora)
conoscenze approfondite dell’armonia dei suoni e la loro natura (teoria musicale)
cinesi
storia della musica cinese articolata secondo le dinastie
grande varietà di strumenti: 8 famiglie timbriche (materiali), numerose percussioni
concezione cosmologica e filosofica della musica: suoni in relazione con l’astrologia
importanti conoscenze negli studi acustici — sistema d’intonazione molto vicino a temperamento
equabile: suono base (ma la lunghezza del diapason varia di dinastia in dinastia)
→ Ufficio imperiale della musica
CONFUCIO: divisione musica buona (religiosa) e musica cattiva (profana)
la musica ha la capacità di influenzare stati d’animo/abitudini dell’uomo
assiri e babilonesi
in Mesopotamia regnarono culture e popoli diversi: Sumeri—Babilonesi—Assiri
buone conoscenze in campo matematico e astronomico
strumenti: arpe e cetre (strutture molto evolute)
babilonesi: teoria musicale dal quale si svilupperà il nostro sistema attuale
ruolo importante della musica nei rituali quotidiani e festivi
- canti rituali liturgici: salmi o inni intonati da cantori solisti accompagnati da strumenti
- canti antifonale (cori)
- canti per protezione di greggi e raccolti
- canti funebri (musicisti professionisti)
→ civiltà mesopotamica ha una grande influenza sulla cultura del mondo occidentale
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ebrei
musica ebraica trasmessa oralmente di generazione in generazione
3 categorie di strumenti collegate a classi sociali:
corni e trombe = sacerdoti / strumenti a corda = servizio del tempio / strumenti a fiato = popolo
salmodia: intonazione di salmi su un’unica nota con inflessioni, due cori in forma antifonale
→ introdotta nel repertorio monastico gregoriano (unione Oriente antico—medioevo Occidente)
es. testi salmi utilizzati in mottetti polifonici rinascimentali
etruschi
musica per eventi rituali e sociali
strumenti: cordofoni (lira), aerofoni (oboe doppio), metalli (trombe) — fonti iconografiche
→ enorme influenza storica su civiltà romana
antichi romani
→ rapporti stretti con civiltà greca (mediazione etruschi)
importazione strumenti da oriente; predilezione per strumenti a fiato
romani non danno grande rilievo etico e formativo a musica, limitazioni nell’attività musicale
no contributi a teoria musicale: seguono principi teorici greci
musica = fonte di mollezza e infiacchimento morale
canto gregoriano fusione canto romano + gallicano avvenuta nel sec. viii-ix in area franca
(unificazione e romanizzazione della liturgia)
PAPA GREGORIO MAGNO
compilazione di un sacramentario (raccolta preghiere della messa)
forse riordinazione dell’antifonario della messa (raccolta testi dei canti, senza notazione)
CARLO MAGNO: differenti liturgie occidentali latine in parte soppresse e in parte assimilate da
liturgia romana-carolingia
schola palatina canto liturgico, lettura e scrittura della musica per formazione degli ecclesiastici
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la messa
preghiere e canti scelti in sintonia con determinate festività/tematiche
→ funzionali all’azione rituale
repertorio preghiere e canti della messa romana standardizzati nei sec.ix-xi
canti melismatici (alleluia, kyrie) + canti sillabici (gloria, credo)
ordinarium:
raccolti nel libro kyriale
inizialmente cantati da assemblea: melodie semplici e prive di ornamenti
in seguito affidati a cori: melodie più complesse
testo invariabile per tutto l’anno liturgico: kyrie, gloria, credo, sanctus, agnus dei
proprium:
raccolti nel libro graduale
da sempre interpretati da coro
testo diverso ogni giorno
canti antifonali: introito, offertorio, communio
canti responsoriali: graduale, alleluia → alto virtuosismo (punto culmine)
I autentico re mi fa sol la si do re
II plagale la si do re mi fa sol la
III autentico mi fa sol la si do re mi
IV plagale si do re mi fa sol la si
V autentico fa sol la si do re mi fa
VI plagale do re mi fa sol la si do
VII autentico sol la si do re mi fa sol
VIII plagale re mi fa sol la si do re
tropi e sequenze sviluppati nelle comunità monastiche dei territori dell’impero franco da ix. sec
tradizioni liturgico-musicali romane assimilate: nuove e svariate forme rituali e poetico-musicali
→ per arricchire e abbellire = espressione artistica molto importante per musica occidentale
tropi: sillabazione dei melismi, addizione parole
soprattutto nei canti della messa (festività più solenni)
funzione: spiegare, interpretare, approfondire senso teologico del testo liturgico ufficiale
composizione: testo e musica creati simultaneamente e in maniera autonoma per essere poi
inseriti nei canti originali (principio sequenza)
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sequenze: es. alleluia — ix sec. aggiunta di un testo sul vocalizzo dell’ultima sillaba
(nate forse per la difficoltà nel memorizzare i vocalizzi lunghi)
sviluppate in abbazie di s.gallo e s. marziale di limoges (poi parigi nel xii sec.)
composizione: testi creati insieme a melodie
→ entità poetico-musicali autonome con struttura strofica a coppia (ogni coppia stesso metro)
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lai forma derivata da repertorio liturgico
carattere contemplativo
frasi melodiche ripetute a coppie, numero versi variabile
finali delle sezioni ripetute possono essere diversi (cadenza aperta/chiusa)
→ estampida strumentale (4-7 coppie)
penisola iberica
canti perlopiù sillabici
forma aab (canso)
temi: fanciulla innamorata e malinconica
cantigas de sant maría (1250):
400 liriche commissionate (e composte) da RE ALFONSO X EL SABIO
in lingua gallego-portoghese
tema: miracoli della vergine
basate su forme di virelai, canso, rondeau
→ numerosi contrafacta e adattamenti di melodie da repertorio trovatori/trovieri
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italia: laude
più antiche espressioni musicali in italiano (poesia religiosa in lingua volgare)
metà xiii sec. — lunga fortuna anche nelle forme polifoniche
→ confraternite laiche di fedeli (laudesi)
200 laudari, da cui 135 canti con melodia (laudario 91 di cortona e laudario magliabechiano)
origine arabo-ispana?
- melodie eseguite alternativamente fra solista e coro
- andamento sillabico (solo qualche discreto melisma) e per gradi congiunti
- facile intonazione
- forte potenza espressiva e maggiore originalità rispetto agli altri repertori monodici del tempo
- ampia varietà di schemi melodici (formule sia da repertorio liturgico che da ballata profana)
- forma più comune: ripresa iniziale ripetuta a termine di ogni stanza/strofa (melodia collegata)
→ difficoltà interpretazione ritmica
FRANCESCO D’ASSISI — cantico delle creature (1224)
paesi germanici
→ crociate = scambi politici-culturali con francia
minnesänger fine xii-metà xiv sec.
ambienti cortigiani; vita girovaga
inizialmente segue modelli franco-provenzali (canti trobadorici su testi in tedesco)
generi poetici → corrispondenza con canti francesi:
- lied (= canso)
- tagelied (=alba)
- leich (=lai)
- spruch (=sirvientes)
struttura: barform aab (2 stollen + abgesang) = canso
dramma liturgico
mix rituale sacro e ludus profano (melodie da repertorio gregoriano + canti popolari) in latino
per liturgia componente musicale = ruolo fondamentale
→ origine: tropi cantati dopo ora terza dell’ufficio (messa grande di pasqua)
dopo ore liturgiche: rappresentazioni sacre con attori chierici o laici (testo cantato + costumi)
realizzazione scenica complessa!
sviluppo rappresentazioni per solennità diverse
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7. la polifonia nei sec. ix-xiii
prime forme polifoniche scritte ix-xiii sec.
tecnica polifonica coltivata prima nei monasteri dell’impero franco (creatori tropi e sequenze)
trattato ix sec.; nord francia — musica enchiriadis
polifonia = organum → consonanze ammesse: ottava-quinta-quarta
↳ per evitare tritono: uso unisono e intervalli imperfetti (seconda-terza)
introduzione moto obliquo e contrario delle due melodie = organum libero
fino a xi sec. brani polifonici principalmente per coro durante liturgia delle ore
tropario di winchester: 150 organa a due voci (alleluia, responsori messa e ufficio)
scholae cantorum: canto polifonico solistico alternato a passi per coro in canto piano gregoriano
xii sec. abbazie di s.marziale di limoges (fr) e santiago de compostela (es): organum melismatico
a ogni nota parte inferiore (tenor) corrispondono 1-20 note nella voce superiore
melismi più estesi nei punti candenzali/penultima sillaba di testo
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mottetto xii sec.
clausolae eseguite anche autonomamente (senza testo liturgico):
→ testi latini associati a concetto espresso da tenor su melismi della voce superiore
duplum diventa motetus (fr. mot)
1220 ca. prevalentemente organico a tre voci → parte sopra a motetus = tripum
mottetto diviene composizione autonoma: voci superiori con testi differenti
fonti dell’epoca: no partitura → triplum e motetus su due colonne e tenor in calce
valori ritmici sempre più brevi nelle voci superiori
↳ passaggio a notazione mensurale: FRANCONE DA COLOGNA — ars cantus mensurabilis
testi: preesistenti o adattati a melodie già esistenti
forma: versi di varia lunghezza (no norma organizzativa fissa) — forma dominante xiii sec.
temi: - testi sacri in latino — lode alla vergine, feste cristianità, consigli morali, corruzione clero
- testi profani in francese — amore, satira, celebrativi → ambienti cortesi e borghesi
tenor da canto liturgico breve ripetuto più volte in sezioni separate da pause
motetus più mosso del tenor
triplum ritmicamente simile a motetus
→ singole voci concepite in senso orizzontale: urti dissonanti frequenti (seconda e settima)
xiii sec. introduzione hoquetus: rapida alternanza pausa in una voce e suono in un’altra
↳ andamento melodico spezzato
in seguito trasformazioni stilistiche importanti:
- triplum = voce ritmicamente più incisiva (nuove figurazioni ritmiche)
- aumento segni ritmici (valori e pause) e organizzazione razionale
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sistema notazione italiano ‘300: maggiore elasticità e complessità (floridità parti superiori)
→ ma più facile da applicare
MARCHETTO DA PADOVA — pomerium
3 divisiones (cfr. prolationes): misure ternarie e binarie suddivise in combinazioni di valori sempre
decrescenti
guido d’arezzo
opere in funzione didattica: base insegnamento fino a xvii sec.
micrologus (1026ca.) trattato per preparazione teoretica cantores a canto liturgico
consigli pratici du intervalli, disposizione suoni, modi, composizione
ideazione metodo di solfeggio cantato: aggiunta tono grave e tono acuto a scala diatonica
↳ basato su esacordo: cinque intervalli—semitono sempre fisso fra terzo e quarto grado (TTSTT)
sillabe per memorizzazione: ut re mi fa sol la → iniziali inno ut queant laxis
esacordi durum (si naturale) o molle (si bemolle); esacordo di do = naturale (senza si)
fine xvi sec.: sistema solmisazione basato su ottava (sillaba si)
→ sillabe non si riferiscono a altezza assoluta (trasportabili)
musica ficta
a partire da xiii sec.: suoni cromatici (alterazioni) estranei a scala diatonica dell’esacordo
- causa necessitatis: per evitare tritono (consonanza)
- causa pulchritudinis: ragioni estetico-espressive (xvi sec.: sensibile)
italia
ca. 600 composizioni (6 codici es. scuarcialupi + numerosi frammenti)
maggior parte da firenze; fine ‘300
stile: fioriture virtuosistiche linee vocali, cromatismi, sonorità eufonica e accordale
↳ MARCHETTO DA PADOVA
polifonia coltivata in università: padova, bologna e verona (rapporti con francia)
e in corti città nord italia (testi su vicende storico-biografiche dei signori committenti)
dolce stil novo: parole scelte secondo criterio di chiarezza, gentilezza. levità
→ amore estatico e interiorizzato
compositori classe sociale artigiani /faudale↯firenze: repertorio polifonico profano di alta qualità
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madrigale
raccolta anonima: codice rossi
coltivato in italia settentrionale durante la prima metà del secolo
temi: carattere pastorale-amoroso o agreste + vicende biografiche signori di corte
forma poetica: 2/3 strofe terzine con tutte lo stesso ordine di rime + ritornello 1-2 vv. rima baciata
struttura: due sezioni musicali: terzine = a (più lunga) e ritornello =b (carattere contrastante)
→ coerenza poesia e musica!
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francia
→ premeditazione razionale composizione (tecnica) + ordine matematico alla musica
es. clausula e mottetto xiii sec.: tenor costruito attraverso formule ritmiche
numerose strutture musicali e poetiche basate su numeri (ripetizioni) e valori simbolici
isoritmia: organizzazione architettonica di formule ritmiche e melodiche ricorrenti
melodia = elemento melodico (color) + schema ritmico (talea) → unità indipendenti!
nei secoli precedenti ogni parte indipendente nel testo: ora unico testo per tutte le parti
giovanni xxii—docta sanctorum no forme polifoniche tecnicamente complesse in servizio liturgico
mottetto: ambienti di corte/nobiltà feudale (ca. 70)
→ carattere solenne-celebrativo = testi in latino
procedimento composizione:
scelta melodia adatta a poesia - composizione parti superiori - adattamento poesia
PHILIPPE DE VITRY (parigi)
nuovi orientamenti stilistici mottetto — teoria notazione mensurale trattato ars nova
14 mottetti: procedimento isoritmico, solo 1 in francese; mottetti celebrativi e occasionali in latino
GUILLIAUME DE MACHAUT
carriera in ambienti di corte → contatti con società aristocratica colta e raffinata
compone prevalentemente generi profani
23 mottetti con argomento cortese, lingua francese(15)/politestuali(2), solo due liturgici
→ complessità tecnica nella costruzione isoritmica: asimmetrie ritmiche, sincopi, valori diminuiti
estensione del procedimento ritmico a contratenor e voci superiori (prima solo tenor)
composizioni: (33)virelai, (22)rondeau, (42)ballade → nuovi contenuti espressivi/artifizi polifonici
voce superiore = posto di rilievo — melodia raffinata, melismi, sincopi
ingegnosità tecnica e virtuosismo compositivo es. procedimento retrogrado
(rondeau a tre voci: ma fin es mon commencement)
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nel xiv sec. ambienti cittadini/corte apprezzano soprattutto musiche di danza
(melodie strumentali di danza → impianto vocale di testi poetici)
saltarello: danza italiana in tempo rapido ternario → simile a estampida
struttura: 3-4 sezioni musicali ripetute due volte (cadenza aperta-cadenza chiusa) + ritornello
→ ritornello = rotta (stesso motivo ma ritmo contrastante — ripresa alternata a sezioni)
10. il quattrocento: la musica nelle corti italiana e l’arte polifonica dei franco-fiamminghi
xv sec. periodo di floridezza economica; “bella vita”
mecenatismo → flusso in italia di musicisti nordici
dimostrazione ricchezza e potere attraverso promozione attività artistiche
(competizione con altre corti)
es. corte papale di avignone
= ascesa sociale del musicista: professionista, condizioni di vita favorevoli e privilegiate, mobilità
↳ benefici e attenzione a bisogni personali da parte del protettore
milano: visconti (cappella del duomo — j. desprez), sforza (vigoroso sviluppo musicale)
corti settentrionali (mantova, ferrara, urbino) + città venete:
↳ musica profana italiana: struttura semplice ma seducente all’ascolto
ESTE (ferrara): politica filo-francese = ricettiva nei confronti della poesia/polifonia francese
→ musica strumentale + musica sacra (repertorio polifonico a disposizione dei cantori — du fay)
messa ciclica
→ compositori inglesi: sviluppo di una concezione unitaria dei 5 movimenti dell’ordinario
L. POWER: connessione organica di tutti i movimenti dell’ordinario a tre voci tramite una stessa
melodia preesistente applicata a tenor = cantus firmus (da melodie molto note sacre o profane)
cantus firmus: valori più lunghi rispetto alle altre voci con trama contrappuntistica densa e
ritmicamente animata con molti passaggi di libera imitazione/canone + costanti
citazioni evtl. parziali del tema
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↳ diversi procedimenti di elaborazione (es. du fay): valori diversi, frammenti di frasi
es. se la face ay pale - DU FAY: cantus firmus di origine profana “l’homme armé”
compositori frano-fiamminghi: motto verbale latino con istruzioni verbali trattamento soggetto
= canone enigmatico
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struttura: serie di motivi
motivo iniziale annunciato da una voce e immediatamente ripreso da un’altra
entrata nuovo motivo (=nuova frase testo) coperta da conclusione altro motivo
= continuità trama polifonica
→ articolazione ben definita: punti cardine = cadenze armoniche
→ maestri franco-fiamminghi del tardo ‘400 meno interessati a mottetto
OBRECHT (19), AGRICOLA(25): sensibilità per sonorità accordali
trama polifonica molto sciolta e libera nei rapporti fra le voci
ISAAC (50) — attivo a firenze c/o medici
tecniche compositive più complesse (tradizione nordica)
DESPREZ (100) equilibrio intreccio polifonico + sonorità verticali → adesione musica-testo
imitazione canonica + scrittura declamatoria = stile semplice e funzionale
strutture estese + grande concentrazione mezzi e effetti tecnici/compositivi
motivi brevi dal profilo melodico ben distinto
metà xv sec. chanson c/o corte borgogna: netto predominio voce acuta
G. BINCHOIS 60 chansons (forma rondeau)
testi poetici: amor cortese
frasi melodiche semplici
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super librum cantare = contrappunto non scritto (improvvisazione esecutori)
res facta = contrappunto scritto
→ prime raccolte di musica vocale stampate in partitura solo fine xvi sec.
diffusione:
musica italiana del xv sec singola linea melodica accompagnata da uno strumento (non scritta)
→ influsso musicisti nordici: polifonia nella musica profana italiana
= necessità notazione (ma continua la tradizione trasmessa oralmente)
1438 invenzione stampa a caratteri mobili (GUTEMBERG) sistema di stampa preciso: pubblicazione
brani polifonici in notazione mensurale + testo
→ in italia: PETRUCCI harmonice musices odhecaton (venezia, 1501):
raccolta composizioni più voci (chansons) di autori vari
1540ca nuova tecnica: impressione unica — pezzo di pentagramma completo di note e segni
seconda metà ‘500: volumi antologici con brani di diversi autori con tema comune/
volumi monografici con opere di un solo autore
mecenatismo:
- famiglia d’este — buona educazione musicale
ISABELLA D’ESTE: promozione genere frottolistico ↯no interesse per musica sacra/chansons
↳ DI LASSO, GESUALDO c/o corte ferrara
- corte papale roma
controriforma = promozione polifonia sacra tradizionale + madrigale spirituale
diminuzione compositori franco-fiamminghi
frottola
↳ corti del nord italia (ferrara, mantova, urbino) + veneto; fine ‘400—inizio ‘500 (declino 1520)
diffusione: ambienti aristocratici di corte/evtl. musiche teatrali in commedie
compositori: TROMBONCINO, CARA
esecuzione: voce solista + accompagnamento strumentale / evtl. 4 parti per gruppo di cantori
forma: (strettamente legata a schemi letterari) strofica, regolarità metrica dei versi
episodi ben articolati con formule cadenzali/schemi ritmici uniformi e ricorrenti
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temi: amore (patetico, umoristico o buffonesco)
struttura: simile a ballata ‘300 — ripresa di 4vv. (musica AB) + strofe di 6/8vv. (musica AAB)
accompagnamento: accordale, senso preciso della modalità maggiore/minore
melodia: semplice, sillabica e declamatoria — fioriture a fine frase
↳ prevalenza linea del canto sulle altre parti
madrigale (1520)
maggior parte dei madrigali prodotti a firenze e roma → petrarchismo(qualità espressiva dei testi)
compositori: VERDELOT, ARCADELT
testi poetici: PETRARCA, GUARINI, TASSO
diffusione: ambito domestico (piacere stesso dell’esecutore), eventi celebrativi/intrattenimento
rapporto musica-poesia:
↳ capacità illustrativa: imitazione parole tramite procedimenti melodici-armonici-ritmici
espressione realistica del significato concettuale delle singole parole/atmosfera complessiva
= soluzioni musicali diverse per esprimere contenuto (madrigalismi) e individualità artistica
- intervalli non comuni (tritoni, settime, none)
- cromatismi melodici/armonici
- registri vocali estremi
- pause improvvise e ritmi declamatori
corte di ferrara: repertorio madrigali (anche voci femminili con stile vocale molto ornamentato)
C. GESUALDO: testi brevi, qualità letteraria mediocre → stati d’animo contrastanti e emozioni forti
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riforma
rottura con chiesa romana = ricerca nuovo repertorio liturgico
MARTIN LUTERO: musica come mezzo di elevazione spirituale, educazione e fede
partecipazione attiva al culto + studio musica nelle scuole
↳ canti religiosi in lingua tedesca (rielaborazioni melodie gregoriane/profane preesistenti
adattate a tonalità maggiore/minore)
geystliches gesangk buchleyn (raccolta corali)
- condotta semplice: omoritmici e omofonici
- frasi regolari con intervalli semplici
- struttura: barform (aab)
- esecuzione: alternanza strofe fra diversi gruppi
controriforma
concilio di trento (1545-1563): fine liberalismo della chiesa in campo artistico
- eliminazione elementi mondani nel servizio liturgico (es. temi/modelli di parodia profani)
- no libere elaborazioni tropi/sequenze — parola di dio intellegibile al centro dell’azione
- no artifizi contrappuntistici/più testi contemporaneamente
↳ temi gregoriani = melodie diatoniche e modi ecclesiastici
104 messe:
basate su composizioni polifoniche, temi gregoriani e melodie profane (!)
↳ materiale preesistente citato inizialmente senza modificazione
(melodie gregoriane: segmentate e utilizzate in successioni varie)
500 mottetti:
contrappunto → chiarezza e aderenza espressiva al testo
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scuola veneziana
→ stile musicale discontinuo e composito fondato su contrasto timbrico/sonoro (es. poli-coralità)
sfruttamento registri e timbri diversi di voci/strumenti
- andamento semplice delle voci
- molteplici dialoghi fra cori: intensità ritmo/volume
A.GABRIELI (1533-1585)
→ arricchimento tecnica cori spezzati: effetti eco, dialoghi animati
- andamento omofonico nei punti più salienti
- scrittura accordale basata su diatonismo semplice (cromatismi solo quando giustificati)
prima apparizione parola “concerto” = unione/coordinamento di compagini eterogenee
G.GABRIELI
→ primo compositore a specificare l’impiego di determinati strumenti + indicazioni di dinamica
- nuovi elementi di sonorità e colore timbrico tramite combinazioni strumentali/vocali
- uso esteso e inusuale di cromatismi (↯a. gabrieli)
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strumenti a fiato:
uso in musica da ballo → crescente diffusione nel ‘500
modelli ad ancia doppia: cialamello (registro acuto), bombarde, cromorni (suono nasale)
musica per complessi di fiati: - 4 parti
- temi da repertorio vocale popolare (affidati a parte acuta)
- utilizzo schemi melodici → senso tonale preciso
monodia accompagnata
novità stile monodico fine sec.: maniera di canto espressivo fondato su dizione sillabica, con
funzione di comunicare il contenuto emotivo del testo
basso continuo: appoggio ritmico-armonico
(inizialmente usato per stile sacro concertato; poi applicato a monodia profana)
notazione cifrata armonie sopra/sotto alcune note del basso: improvvisata
↳ L. GROSSI DA VIADANA: raccolta mottetti (1602)
(uno o più) strumenti: a pizzico/tastiera
no figurazioni eccessivamente elaborate/condotta parallela accordi = predominio parti vocali
C. MONTEVERDI (1567-1643)
carriera: c/o corte mantova (suonatore e maestro di cappella) e san marco (maestro di cappella)
→ unione esperienze stilistiche fine ‘500 + nuovi mezzi espressivi/stilistici/formali
= perfetto equilibrio tradizione-innovazione
seconda pratica
↳ marenzio, wert
valori espressivi testo > musica
organizzazione formale: sezioni, frasi, periodi = collegamento logico che esalta sintassi del testo
basso continuo autonomamente articolato: identico su diverse sezioni con linee vocali variate
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8 libri di madrigali (1587-1638):
testi poetici: TASSO (varietà immagini e contrasti drammatici)
GUARINI (figure antitetiche e conflitti psicologici)
CHIABREBRA (ritmi di danza)
MARINO (tessuto verbale ricco di metafore, iperboli e antitesi)
nn.1-5 (mantova) funzione: nobile intrattenimento (GONZAGA)
stretto legame musica-figure poetiche → linguaggio descrittivo MARENZIO
stile: simile a stile recitativo monodisti
nn.6-8 (venezia) esplorazione nuove risorse monodia da camera + stile recitativo
ampio sfruttamento voci solistiche e compagine sonora strumentale
pienezza espressiva (pluralità stili, contrasto canto-strumenti)
elementi inusuali: ritmi di fanfara, tremoli, pizzicati
↳ stile concitato: traduzione musicale di affetti
es. combattimento di tancredi et clorinda
stile recitativo (tenore = testo) + 4 parti strumentali e pochi interventi cantati
realismo tramite figurazioni/sonorità (scale, ritmi ostinati e sincopi, effetti, imitazione)
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l’orfeo - MONTEVERDI (1607, mantova)
stile: recitativo, grande intensità patetica
armonia: urti dissonanti con basso, cromatismi
struttura: toccata (annuncio inizio opera) + prologo + 5 atti
cori: funzione moralistica a fine atto (cfr. dramma classico)
brani ampi e distesi ↯ euridice di peri: brevi interventi corali all’unisono
brani a forma chiusa: arie/canzoni → spicco musicale a situazioni sceniche; spazio a virtuosismo
struttura strofica con metro regolare + ritornelli strumentali
es. possente spirto (atto ii)
orchestra: prima volta nell’opera → indicazione strumenti e personaggi a inizio partitura
organico scelto in base a criteri espressivi
brani strumentali = sinfonie (se a fine atto: accompagnamento cambio di scena e
preparazione tono espressivo seguente)
→ ampliamento mezzi espressione/temi libretti: prima a roma e poi a venezia
roma
PAPA URBANO VIII (1623): allestimento di rappresentazioni operistiche c/o palazzi barberini
→ invenzioni e effetti scenici molto costosi
compositori: ROSSI, MARAZZOLI, MAZZOCCHI
soggetti: racconti epico-cavallereschi (ARIOSTO, TASSO, agiografia cristiana, commedia dell’arte)
ROSPIGLIOSI (librettista) → eguaglianza opera-teatro parlato (“commedia per musica”)
st. alessio (musica di LANDI): novità = introduzione elementi farseschi e personaggi comici
opera romana:
- situazioni più disparate e intricate
- maggiore numero personaggi
- realizzazione scenica (costumi, azione,…) importante quanto musica
- organizzazione musicale più complessa e multiforme → varietà stati d’animo e situazioni
- recitativo più discorsivo
- aumento pezzi chiusi in forma di aria → effusione lirica + virtuosismo vocale
- scena madre tipica: lamento del(la) protagonista — spesso donna innamorata e tradita
preceduta e seguita da recitativo
armonia: dissonanze (ritardi, sincopi, sovrapposizioni)
↳ variazioni strofiche su stessa linea di basso ostinato = efficacia suggestiva
es. lasciatemi morire (da l’arianna) - MONTEVERDI
- brani chiusi eseguiti da personaggi comici: formule melodiche danzerecce, ritmi semplici,
melodie sillabiche e popolaresche
↳ primi esempi opere buffe (es. chi soffre speri - MAZZOCCHI/MARAZZOLI, ROSPIGLIOSI):
recitativi rapidi, semplici e parlanti + assieme solistici concertati
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14. l’opera impresariale a venezia dal 1637
1637 apertura primo teatro pubblico — s. cassiano a venezia
↳ altri 5 teatri = piccoli edifici in legno (nome in base a parrocchia)
palchi in affitto a nobili per tutta la stagione / posti in platea venduti in serata
→ venezia centro turistico: manifestazione potere autorità
introduzione struttura organizzativa ed economica (mercato): costanza e regolarità produzioni
= rinnovamento continuo del repertorio
compositori, cantanti, strumentisti,… su base contrattuale
↳ cantanti solisti = attrazione principale //coro e orchestra limitati per contenere spese gestione
dopo rappresentazione partitura manoscritta ceduta al teatro
compagnie itineranti di cantanti (FERRARI-MANELLI, FEBIARMONICI)
1670 ca. teatri con stagioni d’opera regolari
opere veneziane:
- soggetti: storia romana/temi mitologici (gloria e azioni eroiche con aggiunta vicende favolose)
- sceneggiatura: grandiosi effetti scenici (TORELLI: quinte scorrevoli)
- struttura: 3 atti
- stile prevalentemente recitativo (monologhi intensi) + momentanee frasi melodiche ariose
↳ importanza crescente cantanti: più spazio a arie solistiche virtuose
(recitativo monteverdiano: ricchezza espressiva — dinamica psicologica del dramma)
15. l’oratorio
composizione per cantanti solisti, coro e strumenti di carattere narrativo sacro non scenico
oratorio = edificio riunioni confraternite religiose — xvi sec. / roma
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FILIPPO NERI: 1575 congregazione dell’oratorio (chiesa s.maria vallicella - s.girolamo della carità)
→ importanza musica negli esercizi: primo libro delle laudi - ANIMUCCIA
canto laude (assemblea): melodie (popolari/profane) a tre voci in stile omofonico
testi meditativi con struttura strofica
→ necessità di rendere musiche per sé stesse interessanti (oltre alla preghiera):
laude in forma narrativa/dialogica su argomento riferito a predica = meditazione
introduzione musicisti professionisti
fine xvi sec. oltre a laude: madrigale spirituale, mottetto polifonico, composizioni solistiche
↳ oratori commissionati da confraternite + famiglie patrizie, accdemie
eseguiti in chiese, palazzi, monasteri, conservatori napoletani
teatro armonico spirituale di madrigali - ANERIO (1619) = passaggio da lauda a oratorio musicale
- 94 composizioni da cantare prima e dopo il sermone
- testi basati su sacre scritture
- voci soliste in stile monodico recitativo + basso continuo // “testo”: ruolo di narratore
metà xvii sec. 2 tipi di oratorio (musicalmente simili): oratorio volgare e oratorio latino
- breve durata: 30-60 min. — suddiviso in prima e seconda parte
- testi tratti perlopiù dalla bibbia/vite dei santi
- minoranza soggetti contemplativi e allegorici
- stile prevalentemente recitativo + ariosi e pezzi chiusi a struttura strofica
- organico vocale: 4-6 solisti + coro (tutti i solisti inisieme) — 1 solista = “testo”: parte narrativa
fine xvii sec. coro perde importanza
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seconda metà ‘600: testi ancora tratti da storie bibliche, ma anche molti libretti dedicati a santi
= veri drammi con personaggi reali (non allegorici)
passionalità/conflitti psicologici interiori
STRADELLA 6 oratori in italiano:
es. s. giovanni battista → caratteri diversi e mutevoli dei protagonisti
grande varietà mezzi espressivi, ricchezza tematica e varietà formale arie
suddivisione orchestra in 2 gruppi (concertino e concerto) = sonorità varia
fine ‘600: oratorio con caratteri stilistici/formali molto simili a genere operistico
prevalenza forme solistiche recitativo/aria
numero standard personaggi: 3-5 // scompare parte narrativa “testo” (SPAGNA)
aumento intervento strumentale + ouverture in 3 sezioni con tempo centrale lento
soggetti: passioni e affetti di personaggi biblici/cristiani
A. SCARLATTI 35 oratori (1679-1720)
→ SPAGNA teorizzazione oratorio — su modello antica tragedia
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CESTI: 61 cantate per soprano e basso continuo
grande varietà di durata
recitativi e arie alternati con maggiore regolarità rispetto a contemporanei
STRADELLA: 200 cantate
→ arie maggior rilievo rispetto a recitativi
nelle arie basso continuo anticipa/riprende motivi parte vocale (ruolo importante)
“serenate” — cantate di ampie dimensioni con due gruppi di strumenti che
suonano le sinfonie/nelle arie dialogano con voce
100 duetti da camera (voci e basso continuo) in voga nei paesi tedeschi
→ STEFFANI: libero contrappunto — voci su piano di parità
musica strumentale non destinata a strumento determinato! “per ogni sorta di strumento”
assegnazione timbrica stabilita su consuetudini di ambienti diversi/disponibilità esecutori
↳ valorizzazione qualità foniche, risorse espressive e tecniche specifiche dei singoli strumenti
affinamento tecniche esecutive: virtuosismo (improvvisativo) — compositori stessi esecutori
manuali pratici con istruzioni per strumenti specifici
es. schlick (organo), agricola, ortiz (violone), galilei (liuto), ganassi (flauto, viola)
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difficoltà a trovare forma brano musicale in assenza di testo poetico: diverse strategie
- elaborazione contrappuntistica melodia data (origine vocale/danza) → variazioni
- elaborazione di più motivi tramite artifizi imitativi disparati
- letteratura liturgica per organo: parafrasi segmenti di canto gregoriano
→ molto comune l’utilizzo motivi preesistenti
configurazione formale concepita dinamicamente: sfrutta peculiarità timbriche dello strumento
organizzazione mutevole, elastica e svariata — principio di varietà e contrasto
(eccezione composizioni accompagnamento danze: forma precostituita regolare e periodica)
→ procedimenti costruttivi che mettano in luce estro e ingegno inventivo del compositore
⚠ scambi e incertezze terminologia!
ricercare
1507 opere per liuto di SPINACINO:
brevi composizioni di carattere improvvisativo e rapsodico
funzione di pre-/interludio fra strofe di opere vocali trascritte per liuto
1540 ricercare rigorosamente imitativo: su modello di mottetto vocale chiesastico
fitto tessuto polifonico, no formule abbellimento, scrittura costantemente imitativa
musica nova accomodata per cantar et sonar sopra organi; et altri sturmenti: 24 ricercari
primi ricercari per organo: ricercari canzoni himni - CAVAZZONI
↳ preludi/intonazioni brani vocali chiesastici
metà xvi sc. ricercari = composizioni didattiche teoria e pedagogia musicale — studio e solfeggio
↯ fantasia: esecuzione pratica
fantasia
struttura compositiva più libera, carattere brillante e meno severo del contrappunto imitativo
seconda metà sec. xvi: riduzione numero motivi di imitazione e aumento sezioni motivi
BUUS compositore fiammingo → porta arte contrappunto a venezia
18 ricercari — per la prima volta tutti su un unico elemento tematico
capricci
spirito inventivo, scrittura costantemente lineare, artifizi contrappuntistici/costruttivi
RUFFO milano/verona
capricci in musica a tre voci: elaborazione tematica molto intensa, struttura unitaria
soggetti trattati in stile imitativo
centri principali produzione ricercari, fantasie e capricci: venezia e napoli
venezia: - stile austero e lineare
- ritmo squadrato e solenne
- pochi soggetti abbastanza estesi, ampiamente sviluppati
- G.GABRIELI: centri tonali rudimentali ma ben definiti (i-iv-v), catene modulazioni
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napoli: - rigore contrappuntistico
- fertilità d’invenzione
- singolari arditezze armoniche (accordi cromatici, risoluzione dissonanze)
- ritmi nervosi e cangianti
- figurazioni melodiche animate
- sfruttamento possibilità/caratteri timbrici specifici dello strumento
DE MAQUE compositore fiammingo → porta contrappunto a napoli
VALENTE intavolatura de cimbalo (tastieristi spagnoli)
TRABACI ricercari: impianto polifonico severo
dissonanze in forma di appoggiatura su tempi forti, urti armonici dissonanti
forte coesione interna
sviluppo elastico
↳ influsso su frescobaldi
canzona
↳ influenza decisiva su evoluzione sonata e concerto
primi anni ‘500: chanson polifonica vocale francese trascritta (semplice) per strumento
chanson: musica a programma tramite polifonia (ritmi sillabici e vivaci, onomatopee)
solo seconda metà xvi sec. musica d’insieme su modelli strutturali/formali della chanson
inizialmente trascritte principalmente per liuto (SPINACINO - intabulatura de lauto 1507, F. DA
MILANO - intabolatura de liuto)
in principio basata su scrittura contrappuntistica-imitativa
mantiene tratti stilistici e formali chanson (↯ricercare):
- tempo più veloce
- temi brevi e pregnanti → stretti
temi iniziali con triplice ripetizione stessa nota
- alternanza sezioni carattere contrastante (misure binarie e ternarie)
- tre sezioni (B contrastante — motivi brevi, omofonici)
↳ no pura trascrizione del brano vocale; libera parafrasi con elaborazione temi in stile imitativo
no indicazioni strumenti specifici (brescia: archi (MASCHERA)// venezia: fiati)
introduzione segni di dinamica (BANCHIERI, GABRIELI) + diteggiature/abbellimenti (DIRUTA)
MERULO distacco da modello chanson francese; denominazioni italiane
→ sviluppo linguaggio strumentale e tecnica esecutiva
- 4-5 sezioni differenziate in tema e stile (—distinzione “tempi” sonata strumentale)
- effetti tecnici vistosi
“canzoni da sonar” = originali per più strumenti
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G. GABRIELI canzoni per complesso strumentale → due o più gruppi = contrasto sonoro
struttura omofonica-accordale (voci estreme ruolo principale, mediane = sonorità)
- 4-14 voci, maggioranza per 8 voci
- spesso disposizione ciclica (ripresa)
- più sezioni; cambiamenti anche di metro
tipica struttura canzone gabrieliana:
1. sezione iniziale imitativa in metro ternario eseguita da primo coro di strumenti
2. risposta polifonica secondo coro oppure episodio in stile omofonico su nuovo tema
3. sezioni a cori alternati
4. episodio finale in stile omofonico a cori riuniti; imitazioni parti estreme
→ contrasto fra sezioni tramite passaggi fioriti con note a valori piccoli eseguiti da pochi
strumenti e intensificazione ritmica
(gabrieli è il primo ad usare il termine sonata per brani strumentali d’insieme)
dal 1630: a venezia sonate in certi momenti della messa/vespri fra salmi e mottetti
PRAETORIUS sonate = gravi e solenni (mottetti) //canzoni = liete, rapide, molte note a valori brevi
toccata
inizialmente: pre-/interludio libero e fantasioso tramite ricerca estemporanea su strumento
→ talento improvvisativo molto apprezzato (manuale: organo suonarino - BANCHIERI)
prime toccate per liuto (CASTELIONO: intabolatura de leuto de diversi autori)
composizione prettamente strumentale (no influsso vocale)
- rapidi passaggi vs. accordi tenuti
- ricchezza figurazioni ornamentali
- libera struttura formale
- sezione mediana: semplice scrittura imitativa
venezia: seconda metà xvi sec. toccata = unico genere repertorio da chiesa, solo per organo
G. GABRIELI toccate prevalentemente in gioventù
inizio con accordi tenuti seguiti da passaggi brillanti di bravura
pause, progressioni melodiche/armoniche, trasposizioni a ottava
sezione mediana contrappuntistica molto breve
intonazione = toccata breve per dare intonazione brano vocale seguente
2-3 battute di passi accordali; rapide scale contro note tenute
MERULO notevole varietà armonica e figurazioni ritmiche/virtuosistiche molto espressive
struttura formale innovativa: più libera
interruzione improvvisazioni con sezioni scritte in stile fugato (ricercare)
fino a 5 sezioni (→ sviluppo toccata tedesca)
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sonata
primo ‘600: combinazione strumenti corda o fiato/archi + basso continuo
→ pochissime sonate per strumento solo e basso
funzione: momenti liturgia // musica per feste e danze in corti nobili
no modello fisso di organizzazione formale: successione di brevi sezioni (fino a 20)
1630 - riduzione numero sezioni e aumento ampiezza
- “movimenti” con precisazioni agogico-emotive — indicazioni di tempo
tempi lenti solitamente brevi; tempi veloci in stile contrappuntistico-imitativo
- maggiore sfruttamento tecniche specifiche strumenti
- minor numero di strumenti rispetto a canzona (msx. 4 parti strumentali)
→ metà sec. prevale sonata in trio: numero interpreti variabile
1620-30 a venezia si predilige combinazione strumenti corda/fiato
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fine ‘600 — struttura definita:
- procedimenti imitativi — pseudo-polifonia (no contrappunto severo)
- rapido ritmo armonico
- 4 (evtl. 5) movimenti nel tipico ordine lento-veloce-lento-veloce:
1. lento, abbastanza breve, 4/4, ritmi puntati, dissonanze armoniche (ritardi 9-8/7-6/4-3)
2. veloce, stile fugato, progressioni armoniche-melodiche,
3. lento, breve
4. veloce, metro composto, stile omofonico/pseudopolifonico, evtl. fugato, struttura bipartita
↳ maestri veneziani/bolognesi di fine ‘600 — sonate in tre movimenti (veloce-lento-veloce)
editoria: repertorio sonate diffuso con pubblicazioni a stampa → parti separate (no partitura)
pubblicate in serie di 6/12 con sonata finale in forma di variazioni su melodie (folia, romanesca)
declino editoria veneziana — concorrenza olanda, inghilterra (tecniche moderne e economiche)
musica da ballo
fino a ca. metà xvi sec. per accompagnare balli società di corte, accompagnamento drammi recitati
soprattutto per liuto e clavicembalo; molte forme di danza in italia e francia
↳ musica di consumo
prime musiche da ballo: tema variato
fine ‘500: stilizzazione musica da ballo in musica d’arte: dignità
repertorio di diverse danze importante per sviluppo generi musica strumentale
- scrittura semplice: omofonica con accordi regolari per moto parallelo
- ritmo regolare
- simmetria periodi (4/8/16 battute)
- ogni sezione articolata chiaramente con cadenze
- predominanza melodia principale
→ musiche per accompagnamento danze: continuo variare di pochi elementi (improvvisazione)
inizio xvi sec.: 2/3 diversi tipi di danze in coppia (metro binario-ternario) con analogia melodica
es. pavana + saltarello/gagliarda + piva
↳ primo stadio sviluppo suite!
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corrente metro ternario puntato
tempo vivace
uso frequente emiola (6/4,3/2)
continuo movimento fra parti accompagnamento
2 sezioni simmetriche ripetute (AABB)
allemanda metro binario
tempo lento
2 (evtl. 3/4) sezioni simmetriche ritornellate; armonicamente contrastanti
scrittura riccamente imitativa
sarabanda metro ternario
tempo lento o veloce
2 sezioni ripetute di 4 battute ciascuna
(branle metro ternario o binario
tempo lento o rapido)
padovana metro di 6/8 o 12/8
tempo veloce → simile a piva
piva metro ternario quadro (12/8)
tempo rapido
forse di origine popolare — xv sec. diventa danze da ballo di corte
giga metro composto (6/8, 12/8)
tempo vivace
2 sezioni ripetute
passamezzo metro binario tagliato
→ simile a pavana ma tempo leggermente più mosso
metà xvi sec. nella suite variativa; passamezzo al posto della pavana come prima danza seguito da
saltarello (o gagliarda) e padovana → basate su schema armonico/melodico del passamezzo
schema armonico-melodico ricorrente = variazioni su basso ostinato
tema come punto di riferimento strutturale sia nel basso che nella parte acuta
↳ schema armonico al basso ripetuto invariato ad ogni ripresa con alterazioni assetto ritmico
ogni variazione sullo stesso basso = parte → partita = serie di sezioni a variazione su bassi tipici
schemi melodici associati a temi di danza molto noti/canzoni popolari (“arie”):
es. romanesca, ciaccona/passacaglia, folia, ruggiero
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G. FRESCOBALDI (1583-1643) — musica strumentale soprattutto tastieristica
formazione a ferrara (influssi musicisti napoletani)
roma (oratorio ss. crocifisso): ampie possibilità in ogni settore musica per cembalisti e organisti
ricerca di varietà di tecniche compositive
contrappunto sapiente e meditato + stile espressivo (affetti; seconda pratica) = mix tecnica e
inventiva anche tramite arte improvvisativa (+ virtuosismo esecutivo)
forma mista: elementi sistema modale tradizionale + tipi tonali maggiore/minore
sperimentazioni cromatiche continuate, ritardi — es. viii toccata di durezze e ligature (2º libro)
10 ricercari:
varietà procedimenti — costruiti intorno a “obbligo” di scrittura es. sillabe solmisazione
→ modificato ritmicamente con valori/accenti, temi secondari
canzoni:
raccolta 1615 5 sezioni contrastanti (alternanza ritmo binario-ternario)
raccolta 1627 variazione di un unico elemento tematico in tutte le sezioni → fuga
episodio toccatistico a conclusione di quasi ogni sezione
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fiori musicali (1635) → toccate, ricercari, canzoni e brevi versetti per messa
- sperimentazioni armoniche
- varietà artifizi contrappuntistici
- 2 tocate avanti il ricercar (nn. 29 e 44) con funzione preludiante
→ influenza su scarlatti, bach, händel
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concerti grossi op.6 (1680)
distinzione piccolo gruppo da resto dell’orchestra pratica molto diffusa nel ‘600 in chiese romane
corelli cristallizza organico → rapporti equilibrati fra due livelli sonori contrastanti:
- concertino (strumenti solisti: 2 violini e basso continuo)
- ripieno o tutti o concerto grosso (orchestra d’archi)
contrasto prevalentemente di carattere sonoro; no materiali tematici indipendenti
- grande varietà trattamento concertino rispetto a ripieno; spesso uniti tematicamente
- numero variabile di movimenti (4-6) nella stessa tonalità (evtl. mediano alla relativa minore)
→ precursore concerto solistico
fine ‘600:
espressione elementi descrittivi
→ suite: movimenti di danze diverse (4-10) nella stessa tonalità + preludio
- raffinato gusto armonico
- figurazioni ritmico-melodiche versatili
- ampia varietà abbellimenti
- sfruttamento risorse sonore dello strumento
compositori suite tastieristica: LE ROUX, CLÉRAMBAULT, LEBÈGUE, DIEUPART
COUPERIN (1668-1733)
parigi; virtuoso clavicembalista
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seconda metà ‘600 contatti politici-culturali francia e sacro romano impero (germania)
gremania
FROBERGER metà xvii sec. → musica per tastiera
roma (FRESCOBALDI), vienna, parigi (contatti con CHAMBONNIÈRES, COUPERIN)
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académie de poésie et de musique (prima accademia francese) - BAÏF
→ unione poesia-musica: gruppo poeti classicisti della préiade — potere etico musica antica
compositori (LE JEUNE, COURVILLE)mettono in musica canzonette e salmi di BAÏF secondo regole
regole applicate soprattutto a airs de cour (brevi canti strofici all’interno di ballets de cour):
- forma binaria (aab/abb)
- linea melodica attenta a metro del testo (4-5 vv.)
- ritmi regolari
- 4-5 parti vocali in stile strettamente omofonico // voce solista accompagnata da liuto
circcé ou le balet comique de la royne (1581) — per celebrare matrimonio sorella regina
tema mitologico: storia maga circe con interpretazione allegorica
forma: 1) ouverture recitata da attore
2) varie entrées brani vocali/strumentali/danze
3) entrée finale: grand ballet —intero corpo di ballo + tutti spettatori nobili mascherati
→ nuova unità drammatica: scene collegate da unico intreccio
inizio ‘600: brani musicali > recits parlati (sostituiti da canto solistico)
ballet mélodramatique: azioni pastorali/cavalleresche molto spettacolari (gerusalemme liberata)
ballet de cour anche in italia: il ballo delle ingrate - MONTEVERDI → danze + interventi cantati
tragédie lyrique
concepita come dramma abbellito da musica e balletto (teatro letterario)
librettista QUINAULT — tradizione corneille e racine
varietà effetti scenici
temi: amore e gloria
struttura: prologo (piccoli drammi autosufficienti) + 5 atti
recitativo = elemento stabilizzatore — unitarietà dramma-musica
liberamente fatto su misura per testo → efficacia espressiva
accompagnamento basso continuo (orchestra = enfasi)
↳ es. armide: frasi interrotte, pause, affanno = conflitto interiore
air legato stilisticamente a recitativo, sillabico
↯ brevi frasi enfatiche, ripetizione di parole, slancio melodico più marcato
struttura: ritornello strumentale (2 violini e bc) + frase melodica ripetuta
air de cour: AAB
accompagnamento basso continuo
numerosi pezzi vocali (soprattutto duetti) in stile omofonico con ritmo di danza
air-massima: personaggio secondario esprime idea generale
air nei divertissements: ritmi di danza
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opéra-ballet
fra morte lully (1687) e prima opera di rameau (1733): fioritura musica da ballo (corte parigi)
opéra-ballet: tanti episodi diversi e autonomi (↯unità trama tragédie lyrique) con tema generale
- belle azioni coreografiche
- canti facili, fluenti, stile italianizzante, su ritmi di probabile derivazione popolare
es. l’europe galante di CAMPRA, 1697 (uno dei primi lavori di questo genere)
struttura: prologo + 4 entrées — alternanza brani cantati-danze dell’epoca
tema: come si comportano in amore francesi/italiani/spagnoli/turchi
altre composizioni: le carneval de venise (CAMPRA, 1710), les indes galantes (RAMEAU, 1735)
J.P.RAMEAU (1683-1764) → teorico e compositore (opere teatrali come esempi pratici della teoria)
attività teorica:
- leggi fisiche (indipendenti da volontà umana = musica fine a sè stessa)
↳ compito del musicista conoscere meccanismi: pensiero settecentesco basato su ragione)
- armonia considerata esclusivamente su basi fisico-acustiche pratiche
sviluppo pensiero armonico musica occidentale
traité de l’harmonie rédiute à ses principes naturales (1722):
- no suoni puri cfr. speculazioni ZARLINO/PITAGORA su consonanze
- triade = terze sovrapposte su son fondamentale → rivolto non cambia funzione
(cfr. suono generatore da serie di armonici naturali, SAUVEUR 1701)
- definizione accordi tonica-dominante-dominante = pilastri discorso tonale (nascita armonia!!)
- definizione uso consonanza/dissonanza; teoria degli affetti — equivalenza affetti-modi tonali
↳ armonia = più potente mezzo d’espressione musicale
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- invenzione musicale dal carattere armonico evidente → per scopi espressivi
armonie diatoniche su sistema tonale maggiore-minore
uso sperimentale di accordi di settima/nona, modulazioni inconsuete
- senso del timbro orchestrale seguendo valori espressivi:
contrasto, sfruttamento risorse strumenti a fiato
→ ouvertures e symphonies strumentali: funzioni descrittive (effetti natura es. tuono, tempesta)
ouverture è ora parte integrante connessa al resto dell’opera: chiari intenti programmatici
- flessibilità linea melodica, maggiore cantabilità rispetto a lully
→ abbellimenti, intervalli più ampi, andamento triadico
- espressione di sentimenti patetici molto intensi — soprattutto in scene di solennità
rameau fornisce basi per concezione organica del teatro musicale (linguaggio strumentale +
struttura drammatica)
cantanti:
- arie distribuite in base a esigenze/capacità
- specializzazione artistica e professionale
- formazione: c/o cappelle ecclesiastiche / maestri-cantanti: apprendistato 6 anni
↳ se adatti al canto: evirazione (preponderanza registri acuti; tenori e bassi ruoli marginali)
lezioni di solfeggio, esercizi su basso cifrato e non, pratica strumentale, evtl. grammatica
studio canto: emissione vocale, ornamentazione melodica
forte solidarietà maestro-allievo (artistica ed economica)
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↳ nelle maggiori città: scuole di musica professionali per cantanti, strumentisti e compositori
xvi sec.: conservatori (nati come pubblici istituti caritativi)
4 conservatori napoletani + 4 ospedali veneziani
operista:
- professione a tempo pieno ↯prima occupazione saltuaria
- formazione: programmi di studio basati su forme musicali tradizionali
↳ scarsità testi teorici
- inizio carriera: protezione persona influente = commissione di aggiunte/adattamenti/modifiche
opere altrui già rappresentate altrove
↳ prime composizioni: commedia musicale (opera seria solo in seguito)
- specialista itinerante: presenza compositore in teatro per prove + prime rappresentazioni
- composizione previo conoscenza caratteristiche vocali/teatrali dei virtuosi:
ordine scrittura: 1) concertati vocali 2) arie solistiche 3) recitativi
arie:
testo con funzione di espressione di un singolo affetto + omogeneità metrica
forma da-capo (testo in due strofette regolari) in 3 sezioni:
- A esposizione prima strofa testo — risoluzione in tonalità vicina (dominante/relativa minore)
ripetizione prima strofa con modifiche melodiche e ritorno a tonalità base
frasi interrotte da brevi incisi strumentali
- B seconda strofa con tonalità, melodia e metro contrastanti con sezione A
più breve, strumentazione notevolmente ridotta
- A variazioni con abbellimenti improvvisati da cantante
↳ ritornelli strumentali prima di ogni aria: anticipano materiale tematico della parte vocale
per allungare struttura musicale: trasformazioni libere del testo (mix frasi/parole, ripetizioni)
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nell’opera del primo ‘700 — 2 tipi di arie
- tipo vecchio: breve, spesso basata su schemi di danza/ripetizione cellule ritmiche,
accompagnamento contrappuntistico di solo basso continuo/orchestra d’archi
- tipo moderno: predominio assoluto della parte vocale, accompagnamento omofonico (3-4 parti)
fraseggi equilibati, simmetrici e chiaramente articolati, piacevolezza melodica,
rallentamento ritmo armonico con armonie statiche e crescendo/diminuendo
↳ stile riflette senso delle parole; frasi melodiche
PERGOLESI, PORPORA, HASSE
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opera comica
sviluppo autonomo da opera seria
origine: riforma libretto (arcadia)
venezia: prime produzioni di intermezzi per due personaggi buffi (ALBINONI)
napoli: 1720ca — tradizione comica musicale (PERGOLESI, HASSE, VINCI)
→ forma di espressione artistica più semplice e genuina (ammirata da illuministi francesi)
2 forme principali:
- intermezzo funzione di interludio fra atti di un’opera seria
opera breve di pochi episodi; intrecci semplici + lieto fine
azione verbale/mimica rapida e vivace: conflitti, bisticci, equivoci
2-3 personaggi (uomo e donna)
↳ commedeja pe’ mmuseca: impianto, struttura, contenuto più complessi
personaggi seri e comici; si esprimono in linguaggi e stili diversi
es. lo frate ‘nnamorato (pergolesi)
diffusione in tutta italia = abbandono dialetto napoletano
- commedia intera lunga durata
6-9 personaggi con ruoli e stili diversi
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secondo ‘700:
→ incontro musica napoletana + veneziana
arie: molteplici forme (es. arie in più movimenti senza schema generale)
introduzioni: pezzi d’insieme a inizio atto in 3-4 sezioni con funzione preparatoria
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fusione opera seria italiana + opera francese
DIDEROT: funzione sociale dell’opera + rinnovamento in senso realistico-quotidiano
emozioni forti, passioni, semplicità di espressione, gesti naturali = pubblico in
grado di identificarsi nelle situazioni rappresentate/personaggi
ALGAROTTI: scelta soggetti in senso mitologico/storico neo-classico
→ a partire da 1750ca. rinnovamento opera seria su modello dell’opera francese
coltivata c/o corti cosmopolite aperte a cultura francese + italiana (opera seria metastasiana)
serenata (“festa teatrale”) — fine xvii sec. c/o corti e palazzi nobiliari
- spettacolo di breve durata in 2/3 parti
- pochi personaggi
- funzione: celebrazione ricorrenze liete di corte (nascite, nozze, …)
- soggetto: mitologia — trama semplice (evtl. connessa a ricorrenza celebrata)
- ruolo importante balletto + coro ↯opera seria tradizionale
- strumentazione raffinata
- predominio recitativo accompagnato + piccole forme chiuse
sperimentazione fusione:
- musica di stile italiano in lingua italiana
- schema testuale, alto pathos declamatorio + ricco apparato spettacolare tragédie lyrique
(generazione moderna di attori e cantanti: perfetta padronanza e naturalezza azione scenica)
parma → ducato sotto dinastia borboni: aperto a cultura d’oltralpe
TRAETTA elementi italiani: 5 atti (metastasio)
elementi francesi: cori, danze e pezzi strumentali (rameau)
↳ obiettivo: superare articolazione schematica in recitativi/arie solistiche
vienna
corte imperiale MARIA TERESA D’AUSTRIA // teatri frequentati soprattutto da aristocratici
KAUNITZ — interesse per cultura francese: opéras-comiques e balletti eseguiti a vienna
46
orfeo - GLUCK, 1762 (1774: versione francese)
→ teatro musicale cosmopolita e soprannazionale (scritto per pubblico tedesco da compositore
boemo su libretto italiano e ispirato a ideali drammaturgici dell’opera francese)
elementi italiani: - lingua
- cantante castrato
- grande recitativo accompagnato che puro ciel
- 3 soli personaggi
elementi francesi: - soggetto mitologico
- scene composite con coro + balletto
- orchestrazione raffinata e complessa
libretto: passioni elementari e umane messe in risalto (no allegorie/dimostrazioni di virtù)
umanità → figure mitologiche = persone con passioni umane
tono serenamente contemplativo
struttura: una sola azione in 3 atti — successione momenti chiave: 1) morte euridice
2) discesa orfeo agli inferi + recupero eurdice 3) seconda morte euridice + intervento
risolutore di amore = sposa al cantore (lieto fine)
↳ scene notevolmente ridotte e raggruppate in 5 quadri
2/5 scene orrorose (ambienti cupi e suggestivi) ↯drammi metastasiani
forma: grande varietà (strutture tripartite, aria a couplets, rondò, vaudeville strofico)
canto: estensione ridotta, no virtuosismo/colorature, sillabico, perfetta scansione testuale
recitativo lirico-declamato/arioso sostenuto da soli archi
coro: vero e proprio personaggio che interviene nel dialogo (cfr. rameau)
es. atto ii: antagonista nei confronti del cantante solista
scrittura a valori larghi e omoritmica (perfetta scansione testuale); ritmo armonico lento
orchestra: ricerca timbrica → definizione situazione ambientale/emotiva/psicologica
sfruttamento risorse timbriche strumenti (soprattutto fiati) + combinazioni
opera seria nel secondo ‘700
rinnovamento: ↯opera italiana pochi cambiamenti
- ricerca rapporto musica-parola più equilibrato
- mutamento del gusto del pubblico colto
- aria solistica = parte dinamica dell’azione (cfr. opera buffa)
- linguaggio musicale più attivo e dinamico
- più ampia varietà di strutture formali;
forma col da capo metastasiana si trasforma in specie di forma-sonata
↳ arie in forma rondò alla francese / rondò a due tempi con improvvisazione virtuosa:
versi lamentosi e commoventi in 3 strofe (compositori: SARTI, CIMAROSA, MOZART)
arie in due tempi (forma prevalente nelle opere italiane)
- soggetti: su modelli letteratura contemporanea
sentimenti forti e situazioni passionali, storie tenebrose-malinconiche (morte),
dilemmi psicologici
↳ finali infelici (omicidi/suicidi presentati direttamente in scena!)
→ opere di repertorio = riprese per varie stagioni nello stesso teatro (es. giulio sabino - SARTI)
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stile opera fine ‘700:
- valorizzazione drammatica coro (ruolo attivo)
- scomparsa ordini musicali (es. aria col da capo) dell’opera seria
- valorizzazione potenzialità mimetiche delle musiche d’azione (cfr. opera buffa)
= forme poco ordinate e anti-convenzionali
- parità solista-coro-orchestra
- concertati d’insieme con sezioni contrastanti
- valorizzazione atti mimico-pantomimici tramite incisi/episodi orchestrali (orchestra = guida)
- credibilità dell’azione: qualità mimiche > virtuosismo
↳ cantante-attore (proto-romantico) specializzato in ruoli specifici
costumi adatti a carattere personaggio (BABBINI)
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sinfonia
⚠ intercambiabilità termini brani strumentali:
1) composizione per molti strumenti
2) varia organizzazione formale con funzione introduttiva a evento teatrale/opera/…
↳ particolarmente diffusa in oratori 1670-1690ca.
centri propulsori: roma; in seguito venezia
sinfonie fine ‘600-inizio ‘700 (A. SCARLATTI, maestri veneziani): costante ricerca contrasto (tempo,
piano sonoro, registri, materiale tematico) → rapporto solo-tutti
introduzione tromba
(adelaide - SARTORIO (venezia): elementi stilistici concerto solistico—semplicità disegno armonico,
essenzialità figurazioni melodiche)
bologna fine ‘600 musiche per trombe e archi (CAZZATI, GABRIELLI, JACCHINI)
↳ TORELLI: 34 composizioni per una o più trombe e complessi d’archi
assetto formale e tecnica tematica concerto solistico: 3 movimenti veloce-lento-veloce
↳ figurazioni brillanti di carattere virtuosistico (solo) / ritornelli con stessi
materiali tematici (tutti) — netta separazione solo-tutti!
es. concerti musicali op. 6 per 4 parti archi e basso continuo: indicazione solo-tutti
perfidie: brevi passaggi virtuosistici improvvisativi su pedale/no accompagnamento
evtl. scritte separatamente
1720ca. maestri napoletani allungano proporzioni singoli tempi della sinfonia operistica:
- 1. movimento — distinzione primo tema (tonica) e secondo tema (dominante)
↳ ancora nessuna sezione sviluppo / molto breve; affermazione principio ripresa tonalità base
- 2. movimento — stile cantabile
- 3. movimento — metro ternario vivace di carattere danzereccio/fanfara
→ diventa un brano autonomo senza riferimenti a contenuto dell’opera (“riciclabile”)
adatta anche a piccoli complessi orchestrali dilettanti: tecnica modesta, organico limitato
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concerto solistico
→ influsso torelli/albinoni: frasi brevi, elementi motivi triadici, tessuto omofonico e unisono,
alternanza insistente tonica-dominante, distinzione tutti-solo
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esposizione iniziale: 1-5 motivi in tonalità d’impianto
motto iniziale chiaro e incisivo (note chiave tonalità)
↳ diversificazione tematica/funzionale solo da tutti:
- idea tematica nuova, senza rapporto con temi ritornello
- idea tematica nuova con successivo ritorno a motivi ritornello
- riproposta motivo iniziale del ritornello (ornato) sviluppato liberamente
op. 3 opera composita per organico tradizionale di archi:
- 4 concerti per 4 violini solisti → influsso concerto grosso corelliano
- 4 concerti per 2 violini solisti
- 4 concerti per 1 violino solista
op. 8 12 composizioni, di cui 7 con titoli descrittivi
le quattro stagioni, la tempesta di mare, il piacere, la caccia
strutture musicali autonome con logica interna
↳ elementi programmatici molto presente in tradizione veneziana
le quattro stagioni: corredate di sonetti anonimi (forse di vivaldi stesso)
→ diversi mezzi per illustrare immagini extra-musicali
composizioni (2 generi)
- oltre 130 concerti per violino solo:
perlopiù in 3 tempi
2 movimenti veloci esterni in stessa tonalità (esposizione-sviluppo molto ampio-ricapitolazione)
spesso accordo vuoto (senza terza) a fine movimento
movimento lento centrale in tonalità minore: cantabilità espressiva, sostegno orchestra ridotto
- oltre 200 sonate per violino solo con e senza basso continuo:
perlopiù 3 tempi in stessa tonalità (1. lento-lirico e patetico / 2. veloce-fugato / 3. veloce-danza)
uso frequente corde doppie
sonata in sol min. (trillo del diavolo)
↳ linguaggio musicale basato su tecnica strumentale e metodi compositivi corelli,
interi movimenti in stile imitativo
spesso motto tratto da metastasio a inizio movimento: stati d’animo (aderenza sillabica a melodia)
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trattato di musica (1754): sistema teorico
scala musicale prende origine da armonia
terzo suono → armonico grave di due suoni simultanei = basso fondamentale
centri produzione stile galante: venezia (PESCETTI, ALBERTI), napoli (PARADISI, RUTINI)
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stile empfindsamer (da 1740ca.) → germania settentrionale (berlino)
espressione personale del sentimento
- carattere più impetuoso ed espressivo
- commovente > piacevole/grazioso
- sentimenti spontanei misti = gusto preromantico
- forti tensioni emotive / delicate sensazioni intime
- fantasia bizzarra: eccentricità, stile discorsivo, carattere rapsodico
- indicazioni tempo particolareggiate (adagio affettuoso, allegro amoroso,…)
- frequenti indicazioni dinamiche; cambi repentini → agogica estremamente mobile
- brusche spezzature ritmiche/linee melodiche molto frammentate e asimmetriche
- accompagnamento più vivo rispetto a stile galante
- improvvise modulazioni maggiore-minore, cadenze d’inganno, aree tonali eccentriche
→ C.P.E. BACH: grande produzione per strumenti a tastiera
6 sonate prussiane: 3 movimenti veloce(forma sonata)-lento-veloce
espressività > forma
J.S.BACH (1685)
passa tutta la vita in germania centrale c/o corti provinciali, chiese, scuole e istituzioni
→ fama locale, no peso commerciale
interesse per opere altrui — PALESTRINA, FRESCOBALDI, maestri veneziani, compositori tedeschi
kantor a lipsia: città importante per la sua intensa attività religiosa e musicale (2 chiese)
bach produce ca. 300 cantate per domeniche e giorni festivi e ca. 250 pezzi organistici per liturgia
procedimento compositivo: - partitura senza strumentazione provata al cembalo e in seguito
- aggiunta di figure basso continuo, indicazioni tempo/dinamica
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→ fusione elementi stilistici e formali inizi ‘700 con tradizione luterana germania nord
- rigore contrappuntistico (contrappunto lineare)
- imitazione canonica
- arte della variazione (su corale) — preludi corali organistici
- materiale tematico super-contentrato: idea base elaborata completamente e spontaneamente
↳ creatività sta nell’invenzione melodica
fuga
composizione vocale o strumentale basata su contrappunto imitativo
↳ non è una forma, ma un procedimento compositivo
origine fuga: composizioni rinascimentali bassate su contrappunto rigoroso
→ ricercari/fantasie/canzoni su un unico elemento tematico presentato sempre diversamente
xvi sec. fuga = imitazione canonica (tecnica contrappunto)
1600 in germania fuga = ricercare/canzone francese
fuga al tempo di bach: impianto strettamente tonale con centri tonali ben definiti
soggetto: tema fondamentale (unico elemento tematico) presentato nelle diverse parti/voci
alla tonica — configurazione ritmico-melodica chiara e pregnante!
- risposta: imitazione soggetto alla dominante (reale/tonale)
- controsoggetto: libero controcanto nella voce del soggetto che accompagna risposta
- esposizione: soggetto e risposta almeno una volta in tutte le singole parti
materiale espositivo elaborato con modulazione, variazione, imitazione libera/canonica
- stretti: soggetto e risposta ravvicinati (sovrapposti)
ultimo stretto = soggetto su pedale di tonica / figurazione aggravata
parità di importanza delle linee melodiche (combinazioni sempre diverse)
fuga a più soggetti/controsoggetti: ogni soggetto ha una propria esposizione
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clavier-übung in 4 parti (1731-1741)
1. 6 suites intitolate partite ognuna preceduta da una entrée diversa (praeludium, sinfonia,
fantasia, ouverture, praeludium, toccata)
movimenti di danza tradizionali (eccezione partite iv e vi: aria dopo corrente/partita ii:
capriccio al posto della giga finale)
2. concerto nach italienischem gusto + ouverture nach französischer art
tratti stilistici musica orchestrale italiana/francese trasferiti a musica per tastiera
→ influsso vivaldiano (linea melodica violinistica) / lullyano (ouverture in tre sezioni)
3. 4 duetti per organo positivo
stile: invenzione a due voci (libero imitativo)
4. aria mit (30) verischiedenen veränderungen vors clavicimbal mit 2 manualen = variazioni goldberg
→ compendio enciclopedico delle più disparate tecniche tastieristiche
struttura estremamente logica e rigorosa; grande difficoltà esecutiva
variazioni su basso in forma di ciaccona: tema in stile sarabanda riccamente articolato
↳ basso e struttura armonica conservati per tutte le variazioni
variazioni divise in gruppi di 3: 1) forma di danza 2) pezzo di carattere virtuosistico 3) canone
— ogni canone è ad un intervallo progressivamente crescente(n.3 unisono; n. 27 alla nona)
a fine opera: ripetizione immutata tema iniziale
orgel-büchlein:
raccolta preludi-corali
→ metodi compositivi buxtehude: cantus firmus una sola volta da capo alla fine nella voce più
acuta a valori lunghi // altre parti = contrappunto più mosso
pedale = stessa importanza delle altre parti!
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composizioni sacre → funzione religiosa luterana: meditazione e riflessione su testi evangelici
cantate
contenuto basato su letture bibliche quotidiane
inizialmente in 2 diversi tipi di composizione: - geistliches konzert per una o poche voci
- mottetto concertato per coro (polifonico)
→ introduzione melodie di corali (cantus firmus a valori larghi) elaborate contrappuntisticamente
= choralkantate: più sezioni
testi in tedesco (evtl. latino) tratti da bibbia
newe geistliche concerten per due-sei voci e basso continuo di SCHEIDT
1650 ca. brani distinti per coro, solisti e strumenti (→ BUXTEHUDE)
denominazioni diverse: mottetto, stück, geistliches konzert → kirchenmusik
prime cantate di bach (prima del 1712ca.): simili a buxtehude → no recitativi/arie da capo
a partire dal 1714: musica testi di NEUMEISTER
- rigido sistema formale
- molteplicità combinazioni testuali (bibbia, invenzioni poetiche, corali)
- sezioni in stile imitativo in stile mottetto
- recitativi, duetti, arie
- conclusione: strofa di corale a 4 voci omofono
→ tradizione choralkantate: brano iniziale con grandioso coro (barform, potenza espressiva)
ritornelli strumentali concertanti
es. jesu, der du meine seele: 7 movimenti, forti contrasti affettivi, varietà di stili
es. christ lag in todesbanden: 7 movimenti, elaborazione ritmica sempre diversa cantus firmus
3 oratori:
- himmelsfahrts-oratorium (9 brani, alcuni da precedenti cantate sacre)
- oster-oratorium (11 brani adattati da precedenti cantate profane)
- weihnachts-oratorium = cantata in 6 parti (64 brani su testi evangelici)
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- arie solistiche / a più voci accompagnate da strumenti obbligati
- testi poetici liberi = commento al testo evangelico → meditazione e partecipazione personale
- corali liturgici
→ ricchezza elementi stilistici per illustrare il testo (madrigalismi)
johannes-passion (1724)
matthäus-passion (1727): dimensioni importanti
brani lirici = riflessioni sulle singole scene della storia
recitativo evangelico-arioso-aria = lettura-meditazione-preghiera
messa in si min.
composta in 3 distinti momenti (sanctus, kyrie-gloria)
→ possibilità di essere adattata a culto cattolico (gloria, credo)
diversi stili contrastanti: antico/moderno
arie solistiche → stile galante
25 numeri: 16 cori, 3 duetti, 6 arie solistiche (+ strumento concertante)
alcuni brani: procedimento parodia (adattamento materiale musicale precedentemente composto)
composizioni strumentali
6 concerti brandeburghesi (1721) — composti durante periodo weimar
ogni concerto per un organico differente
scrittura contrappuntistica + coerenza costruttiva
forma: 3 movimenti veloce-lento-veloce (eccezione n.1)
↳ tempi esterni in forma ritornello / tempo centrale in stile cantabile (cfr. vivaldi)
→ integrazione fra episodi tutti e solo (legati tematicamente) ↯vivaldi = contrasto
procedimento di variazione motivo-tematica: strutture compositive complesse (inizio e finale)
concerto n.5: clavicembalo posizione di prestigio nell’orchestra — virtuosismo
4 ouvertures (1720ca.)
stile francese → ambientazione cerimoniosa di corte
seguite da coppie di danze stilizzate dello stesso genere (2 gavottes/2 minuetti/2 bourées/…)
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G.F.HÄNDEL (1685)
lascia germania, soggiorni in italia, carriera a londra
→ fama internazionale
attenzione a gusti e tendenze pubblico inglese di classe media: canto corale, argomenti biblici
forma-sonata
→ principio compositivo con organizzazione coerente e unitaria di elementi armonici/tematici
struttura tipica dello stile classico
tensione-risoluzione; rapporti contrasto/contrapposizione o affinità tematica: successione sezioni
stabilità/distensione ritmica e melodica tonalmente chiuse e sezioni instabilità tonalmente aperte
= importanza posizione e funzione temi all’interno della struttura; carattere e significato frasi
dipendono dal suo ruolo nella composizione
→ punti cardine/punti articolazione (cadenze): pause, mutamento disegno ritmico,
cambiamento ritmo armonico/trama sonora,
tema nuovo/ricomparsa tema precedente
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MARX si basa su opere beethoven (sonate per pianoforte)
mette in rilievo ordine e carattere temi // armonia-struttura in secondo piano
schema tradizionale:
sezione materiale tematico tonalità maggiore tonalità minore
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↳ risoluzione tensioni armoniche/tonali con ritorno alla tonica
reinterpretazione schemi dell’esposizione: varietà procedimenti (ampliamento, ordine diverso)
materiale con aspetto caratteristico e individuale (es. secondo gruppo) deve ricomparire
fino a 1780ca.: possibile invertire successione elementi tematici (inizio ripresa con secondo gruppo)
se mantenuto ordine materiali tematici: ripresa può iniziare anche alla sottodiminante
se si resta nella tonica: transizione più elaborata ed estesa fra primo e secondo gruppo
coda (parte della ripresa)
↳ riaffermazione tonica tramite tema principale presentato in forma alterata ed elaborato
contrappusticamente
se inizia in tonalità diversa da tonica: serie di cadenze perfette v-i
usata nei primi movimenti di qualsiasi composizione strumentale / spesso anche movimenti finali
nei i movimenti finali → forma rondò-sonata: ritornelli in tonica — ritornello finale = coda
può omettere la sezione di sviluppo
MOZART concerti per tutti gli strumenti in uso (eccetto violoncello, tromba e trombone)
23 concerti per pianoforte e orchestra (salisburgo-vienna)
↳ concerti viennesi scritti per sé stesso
concerto per pianoforte di alto grado di complessità formale, ricchezza espressiva,
contenuto virtuosistico e sinfonico; orchestra dialoga/accompagna/controbatte
movimenti iniziali in forma sonata: tutti di apertura interamente in area di tonica
movimenti centrali lenti: particolare sensibilità melodica (di derivazione operistica)
movimenti finali con forme molto variegate (spesso rondò); piano tonale complesso
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sinfonia da concerto
seconda metà ‘700 in europa ca. 12’000 sinfonie → germania diventa centro musica strumentale
ricerca di nuovi procedimenti formali + tecnica orchestrale più moderna
standardizzazione formazione orchestrale; ampliamento movimenti
separazione definitiva sinfonia-ouverture avanti opera/ sinfonia da concerto
musica rivolta a grande pubblico (↯musica cameristica: pubblico ricercato)
↳ sinfonia in 3 movimenti derivata da sinfonia d’opera
da 1750: 4 movimenti in ordine allegro-andante-minuetto-presto
- primo movimento forma-sonata / ultimo movimento forma-sonata o rondò
- movimento lento in stile cantabile/lirico; forma-sonata/tema con variazioni
-minuetto(2 parti) e trio (stessa forma e tonalità del minuetto ma più breve)
dopo il trio il minuetto è ripetuto da capo senza ritornelli → struttura tripartita
↳ vienna: aggiunta introduzione lenta all’allegro iniziale (semicadenza sul v grado)
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- armonia: stabilità armonica tramite allungamento ritmo armonico, frequente pedale tonica,
modulazioni chiaramente delineate con lunghi crescendo, svolte armoniche,
contrasto maggiore-minore
- melodia: motivi ben disegnati e articolati, costruzione temi su incisi contrastanti, ripetizione
frasi, abbellimenti (appoggiature/acciaccature espressive) → seufzen
- ritmo: ritmi maestosi (puntati) fortemente marcati in apertura dei primi movimenti
andamenti sincopati = tensione (crescendo), accelerazione/decelerazione ritmica,
contrasti ritmici fra le frasi
- forma: primi movimenti in forma-sonata, differenziazione diverse aree tematiche basate
su timbro orchestrale, contrasto stabilità-instabilità armonica, temi modulanti
portano a temi contrastanti (cantabili) alla dominante, formule armoniche/
melodiche cadenzanti, ripresa inizia spesso con tema secondo gruppo alla tonica
→ struttura sinfonia in 4 movimenti
STAMITZ virtuoso violinista + compositore, membro dell’orchestra di mannheim
58 sinfonie: 4 movimenti, vigore ritmico, sfruttamento possibilità timbriche
altri compositori: RICHTER, HOLZBAUER
2ª generazione: CANNABICH, BECK
lavori sinfonici della scuola di mannheim molto apprezzati a parigi (GOSSEC - 6 sinfonie)
influsso anche su MOZART — contatti con cannabich; sonate per pianoforte in do magg. e min.
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fine ‘700 — standardizzazione sonata per pianoforte in 3 movimenti:
1) veloce, quasi sempre forma-sonata
2) lento, in forma a-b-a’ oppure tema con variazioni
3) veloce, spesso forma rondò con episodio principale in tonalità d’impianto e episodi secondari
in altre tonalità (in HAYDN: spesso minuetto + trio)
ca. 1000 composizioni di quasi tutti i generi musicali: musica sacra, opere serie/comiche in stile
italiano, cantate, sinfonie, concerti, quartetti d’archi, 48 sonate per pianoforte,…
(*divertimenti: composizione non orchestrale in 5 movimenti)
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107 sinfonie:
porta sinfonia alla perfezione a livello di ampiezza e scrittura orchestrale
nonostante mezzi orchestrali limitati → grande varietà forme e procedimenti
- numerosi interventi concertanti solistici
- alcuni movimenti con origine come musica di entr’acte
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2) 1772-1781 — periodi dei primo capolavori fino a distacco da salisburgo:
→ insoddisfatto delle limitate opportunità musicali della città
- vienna e münchen
→ contatto sinfonie e quartetti haydn
la finta giardiniera, 5 concerti per violino e orchestra, 18 messe, 6 sonate per pianoforte
- parigi, münchen, mannheim (con la madre)
6 sonate per violino e pianoforte
opera mozartiana
→ opere nate in armonia con generi del teatro musicale dell’epoca (no generi/forme nuove)
partiture scritte in funzione del cast di cantanti; evtl. con successivi adattamenti a interpreti
22 opere teatrali di diversi gruppi:
- opere serie
mitridate, lucio silla, clemenza di tito,
idomeneo (1780): (adattato da testo tragédie lyrique idomenée)
partitura e orchestrazione più ricche del repertorio mozartiano (mannheim)
libretto di varesco: mozart richiede continue variazioni
tradizioni assorbite da originalità creativa → grande densità di pathos:
↳ rispetto delle categorie tipologiche personaggi/affetti
musica = immediatezza stati affettivi/conflitti psicologici interiori
(influsso di gluck/opera francese)
- lavori di natura celebrativa
ascanio in alba, il sogno di scipione
- opere buffe in stile italiano → ampliamento pubblico
la finta semplice, la finta giardiniera //
le nozze di figaro, don giovanni (semi-seria), così fan tutte (libretti DA PONTE): ambientazione reale
- tema comune: lealtà e fedeltà in amore
- libretti con grande varietà di strutture = musica scorrevole
- scene in successione di episodi consequenti con dinamica alternanza recitativi/soli/insieme
- arie di forma liberissima, non dipendenti da struttura metrica del testo
- accompagnamento strumentale: grandissima elasticità
↳ ampliamento e moltiplicazione pezzi d’insieme e concertati d’azione (concertati > arie)
- singspiel: genere ibrido con influssi diversi — alternanza parti cantate/parti recitate in prosa
= fusione canto e teatro musicale adatta a lingua tedesca
inizialmente simile a ballad-opera inglese/opéra-comique francese
↳ a vienna eseguito c/o hof-und nationaltheater (ex burgtheater) a partire da 1778
- soggetti: leggende, favole, storie popolaresche con ambientazioni fantastiche
protagonisti = gente del popolo, contadini
- esecutori semidilettanti → ariette semplici (lieder)
- dialoghi parlati in prosa al posto di recitativi cantati all’italiana
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- aggiunta arie e concertati più ampi
- testo/poesia < musica = musicista responsabile creativo dell’opera
die verstellte gärtnerin,
il ratto dal serraglio (1782) —prima opera di questo genere:
- colorito orchestrale nuovo (musica turca con percussioni)
- nuova delineazione psicologica personaggi → pezzi solistici comunicano interiorità
- arie con forme e contenuti molto vari in base alle situazioni
die zauberflöte (1791):
- racconto fantastico con significati simbolici
- libretto di SCHIKANEDER
- combinazione elementi stilistici eterogenei (da opera buffa, opera seria, singspiel)
↳ caratterizzazione allegorica dei personaggi
- tonalità con valore simbolico (es. tonalità fondamentale mi♭magg. = misticità)
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