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Elvidio Surian, Manuale di storia della musica, vol. IV, Il Novecento, Milano, Rugginenti 1995, pp.

14-17 (estratti).

Il rapporto compositore-pubblico
L'assenza di un linguaggio comune, culturale e musicale in particolare, ha determinato la pressoch
completa frattura tra il compositore e il suo pubblico. In epoche precedenti il compositore aveva
avuto una funzione precisa: di servire una committenza, che poteva essere il singolo, la comunit,
la Chiesa. Ora l'artista tende a servire se stesso piuttosto che la societ, creando in molti casi
praticamente solo per colleghi artisti e per l'arte. Per una buona parte dei compositori del
Novecento la musica ha da essere sottratta sia ai dettami della moda sia alle pressioni del
commercialismo. E il dissidio tra artista e societ, cominciato nel XIX secolo, si accentua
ulteriormente.
La complessit di gran parte della produzione contemporanea determinata dallo sgretolamento,
talvolta dall'eliminazione, di tutti i mezzi linguistici sui quali per tradizione la musica s'era sempre
basata e con i quali si rendeva intelligibile: la ripetizione di temi, la trasformazione dialettica di
motivi chiaramente e facilmente riconoscibili, la regolarit di fraseggio, la struttura armonica
basata su un'intelaiatura tonale, le strutture formali in genere manifestamente semplici. Molta
musica del Novecento esige invece dall'ascoltatore qualcosa mai chiesto prima, ossia un'attenzione
molto elevata e concentrata, se vuole che non gli sfugga nulla. Il nuovo linguaggio musicale sfida le
capacit ricettive di un normale pubblico (lo pone di fronte ad esperienze sonore totalmente
nuove), il quale la respinge come estranea alle sue aspirazioni e alla sua felicit d'ascolto. un'arte
essenzialmente impopolare, pressappoco inaccessibile ai non iniziati, perch i suoi mezzi di
espressione si sono trasformati in una specie di lingua occulta. E infatti la sua comprensione si
limitata alla sfera ridotta di persone fornite di cultura musicale. La prima esecuzione di un pezzo di
musica contemporanea ha provocato in molti casi una dimostrazione di ostilit da parte del
pubblico (ma non raramente le seconde esecuzioni erano tranquille e talvolta di successo). La
prima rappresentazione (Parigi, 29 maggio 1913) del Sacre du printemps di I. Stravinskij, per
esempio, sollev una protesta cos assordante da parte del pubblico che si rese necessario
l'intervento della polizia. Una sommossa ancora pi distruttiva fu quella provocata poco tempo
prima a Vienna (31 marzo 1913) in occasione della prima esecuzione degli Altenberglieder op. 4 di
A. Berg: si dovette annullare il resto del programma e chiamare la polizia. Molti compositori [...] si
sentivano investiti di una missione che doveva portare al rinnovamento totale dell'arte, e ci nasce
dalla tendenza, propria del musicista d'avanguardia, a comporre per il futuro anzich per il
presente.
[...] Una delle peculiarit che indubbiamente contraddistingue la vita musicale del XX secolo (non
ha riscontro in altre epoche della storia della musica) , come detto, l'esistenza di un abisso

invalicabile che si sempre pi intensamente aperto tra il grande pubblico e il compositore.


L'isolamento di questi dai normali circuiti musicali pertanto cresciuto in modo spaventoso ed
dovuto principalmente alla natura sperimentale del suo linguaggio (non soddisfa il gusto
dell'ascoltatore medio). [...] Vale comunque sottolineare che, se si esclude la pubblica funzione
(civile, religiosa, militare e una certa funzione di massa legata al teatro d'opera ottocentesco), la
musica "colta" sempre stata un fenomeno elitario.
Nello sviluppo che ha condotto a questo stato di cose ha avuto una parte decisiva l'inclinazione allo
storicismo, gi preannunciata in epoca romantica, cio a far rivivere l'"antico". successo che,
anche per il contributo delle ricerche musicologiche, si esercit sempre pi pesantemente il
monopolio di un repertorio costruito quasi interamente sulle opere, consacrate, dei grandi maestri
del passato. Il pubblico che frequentava le sale da concerto continuava a dimostrare sempre
minore disponibilit ad accettare la produzione contemporanea, rimanendo fedele (e lo resta
tuttora) ad un repertorio "classico-romantico" che non si estende molto al di l della musica
compresa tra Bach o Vivaldi e Brahms. [...] da notare che in epoche precedenti il romanticismo, il
generale consumo di musica era di norma strettamente legato alla contemporaneit: non si
eseguiva musica delle generazioni precedenti, ma la si studiava soltanto.

La diffusione della musica


Una delle peculiarit pi vistose della vita musicale del XX secolo l'eccezionale espansione del
consumo musicale determinato dall'affermarsi delle nuove tecnologie della comunicazione
prodotte dalla progressiva industrializzazione del mondo. [...] Le prime trasmissioni radiofoniche
ebbero inizio nel 1920; il film sonoro fu immesso sul mercato nel 1929, le prime trasmissioni
televisive furono avviate nel 1936; nel 1948-50 furono inventati il disco long playing ("lunga
durata"), con la velocit di 33 giri al minuto, e la registrazione su nastro magnetico; e nel 1982 fu
commercializzato il compact disc ad alta fedelt digitale e a lettura ottica. Questi mezzi di
diffusione sono stati causa principale dell'incremento numerico di pubblico per molti generi di
musica [...]. In realt, nel Novecento il pubblico aumentato notevolmente per la musica leggera e
per i capolavori dei compositori del passato, mentre c' stato un netto decremento di ascoltatori
per la musica contemporanea d'arte.
Per diffondere presso un pubblico pi vasto le composizioni dei musicisti d'avanguardia e anche
allo scopo di costituire un'occasione d'incontro per i compositori in piena attivit creativa, si diede
vita ad una serie di iniziative dedicate alla presentazione e all'esecuzione di musiche di autori
contemporanei [quindi al di fuori dei normali circuiti concertistici]. Alcuni esempi:
Nel 1922 nacque a Salisburgo la Socit Internationale pour la musique contemporaine,
SIMC, che organizza festival ogni anno in una citt diversa allo scopo di diffondere in tutto il
mondo le composizioni pi recenti;
[Germania] Il direttore d'orchestra Hermann Scherchen fond a Berlino nel 1918 la Neue
Musikgesellschaft ("Nuova societ musicale"). Seguirono, a breve distanza, i festival di
Weimar (1920), di Donaueschingen (1921), di Baden Baden (1927);
[Austria] Schoenberg e alcuni suoi allievi fondarono a Vienna nel 1918 il Verein fr
musikalische Privatauffhrungen ("Associazione per esecuzioni musicali private");
[Italia e Francia] Dal 1917 fu attiva la Societ italiana di musica moderna fondata da Alfredo
Casella sul modello della Socit musicale indpendante di cui Casella era stato segretario
generale nel 1911-1914. Nel 1923 la Societ si trasform in "Corporazione delle nuove
musiche" e nel 1924 venne iscritta nel pi vasto consesso della SIMC. Nella Biennale d'arte
di Venezia, dal 1930 fu inserito anche il festival di musica contemporanea.

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