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14-17 (estratti).
Il rapporto compositore-pubblico
L'assenza di un linguaggio comune, culturale e musicale in particolare, ha determinato la pressoch
completa frattura tra il compositore e il suo pubblico. In epoche precedenti il compositore aveva
avuto una funzione precisa: di servire una committenza, che poteva essere il singolo, la comunit,
la Chiesa. Ora l'artista tende a servire se stesso piuttosto che la societ, creando in molti casi
praticamente solo per colleghi artisti e per l'arte. Per una buona parte dei compositori del
Novecento la musica ha da essere sottratta sia ai dettami della moda sia alle pressioni del
commercialismo. E il dissidio tra artista e societ, cominciato nel XIX secolo, si accentua
ulteriormente.
La complessit di gran parte della produzione contemporanea determinata dallo sgretolamento,
talvolta dall'eliminazione, di tutti i mezzi linguistici sui quali per tradizione la musica s'era sempre
basata e con i quali si rendeva intelligibile: la ripetizione di temi, la trasformazione dialettica di
motivi chiaramente e facilmente riconoscibili, la regolarit di fraseggio, la struttura armonica
basata su un'intelaiatura tonale, le strutture formali in genere manifestamente semplici. Molta
musica del Novecento esige invece dall'ascoltatore qualcosa mai chiesto prima, ossia un'attenzione
molto elevata e concentrata, se vuole che non gli sfugga nulla. Il nuovo linguaggio musicale sfida le
capacit ricettive di un normale pubblico (lo pone di fronte ad esperienze sonore totalmente
nuove), il quale la respinge come estranea alle sue aspirazioni e alla sua felicit d'ascolto. un'arte
essenzialmente impopolare, pressappoco inaccessibile ai non iniziati, perch i suoi mezzi di
espressione si sono trasformati in una specie di lingua occulta. E infatti la sua comprensione si
limitata alla sfera ridotta di persone fornite di cultura musicale. La prima esecuzione di un pezzo di
musica contemporanea ha provocato in molti casi una dimostrazione di ostilit da parte del
pubblico (ma non raramente le seconde esecuzioni erano tranquille e talvolta di successo). La
prima rappresentazione (Parigi, 29 maggio 1913) del Sacre du printemps di I. Stravinskij, per
esempio, sollev una protesta cos assordante da parte del pubblico che si rese necessario
l'intervento della polizia. Una sommossa ancora pi distruttiva fu quella provocata poco tempo
prima a Vienna (31 marzo 1913) in occasione della prima esecuzione degli Altenberglieder op. 4 di
A. Berg: si dovette annullare il resto del programma e chiamare la polizia. Molti compositori [...] si
sentivano investiti di una missione che doveva portare al rinnovamento totale dell'arte, e ci nasce
dalla tendenza, propria del musicista d'avanguardia, a comporre per il futuro anzich per il
presente.
[...] Una delle peculiarit che indubbiamente contraddistingue la vita musicale del XX secolo (non
ha riscontro in altre epoche della storia della musica) , come detto, l'esistenza di un abisso