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Epoca 1

LE ORIGINI

Introduzione
1. Le Origini della letteratura in volgare
Lento avvio (primi testi rilevanti solo XIII secolo) seguito da una crescita repentina
Letteratura delle Origini condizionata da:
- letteratura latina, come patrimonio di riferimento (classici + produzione medievale)
- dinamica tra modello consolidato del latino e primi tentativi di scrittura in volgare
- letteratura francese
- lingua d’oïl (patrimonio carolingio e arturiano)
- lingua d’oc (Provenza; lirica  trovatori)

2. Contesti, temi e ideologie della poesia delle Origini


Autori siciliani:
- funzionari alla corte di Federico II
- teorizzazione sull’amore: ideologia dell’amor cortese  struttura gerarchica
- codifica della forma sonetto
- stile alto (siciliano illustre)  selezione e nobilitazione della lingua poetica
Siculo-toscani:
- passaggio dalla Sicilia alla Toscana  trapasso linguistica, adattamenti e allargamenti
tematici
- contesto comunale
- tematiche non esclusivamente amorose (anche civili e politiche; morali e religiose)
- stile arduo e complesso  oscurità (Guittone, trobar clus)
Poesie religiosa e allegorica:
- tradizioni delle laudi
- San Francesco, Guittone, Iacopone da Todi, Bonvesin de la Riva
Stilnovo:
- proiezione di un valore nobilitante sull’esperienza di Amore
- approfondimento intellettuale della passione
- gerarchia sganciata dalla nobilltà di nascita (contesto comunale)
Poesia comico-realistica:
- convive con la lirica alta, spesso nella produzione di uno stesso autore (pratica parallela)
- versante umile
- tensione aggressiva: polemica e contestazione dei valori

3. La realtà della prosa


- tradizione latina (artes dictandi)
- Guido Faba, Brunetto Latini
- centralità della retorica
Volgarizzamenti
- recuperare e acquisire le tradizioni narrative francesi: racconti antichi + patrimonio
cavalleresco
- osservare lo sviluppo delle diverse varieta di volgare
Novellino
-prma prova della tradizione narrativa
- due diverse redazioni, natura in parte eterogenea delle novelle
- caratura morale  intento didascalico (exemplum)
Milione
- realtà (vs. visioni allegoriche/favole di antichi eroi)
- meraviglia ed esotismo del lontano Oriente

Capitolo 1. Le prime testimonianze poetiche


1. Tracce di tradizioni sommerse
Tracce
- non destinate alla forma scritta ma trascritte per esigenze di
memorizzazione/conservazione
- residuo di un fenomeno più ampio
- testimonianza unica
- distinguerle dalla tradizione autonoma e omogenea
Indovinello veronese
- testo poetico; fine VIII - inizio IX secolo
- versi affini all’esametro, primo tentativo di scrittura in volgare italiano (incerto)

2. I ritmi arcaici
- prima tracce certe; fine XII – inizio XIII secolo
- ritmi = testi di argomento religioso con finalità didattiche
- anisosillabismo (irregolarità del verso)
- (forse) legati al mondo giullaresco, trascritti in ambiente monastico
- Italia mediana
Ritmo su sant’Alessio
- traduzione della Vita latina del santo
- lasse monorime di otto-/novenari concluse da due o tre deca-/endecasillabi con
rima diversa
Ritmo cassinese
- fine XII secolo; tradizione dei contrasti
- ripresa di una fonte latina (Collatio Alexandri cum Dindimo rege)
- scontro tra un sapiente occidentale (visione materialistica) e uno orientale (visione
ascetica/mistica)
- latinismi e francesismi
Ritmo laurenziano
- Toscana, 1188-1207
- modelli francesi (XI-XII secolo)
- elogio alla generosità del vescovo Grimaldesco
Ritmo bellunese
- 1193-1196; 4 versi inseriti in un narrazione latina delle vittorie di Belluno e Feltre
contro Treviso
Ritmo lucchese
- 1213; vittoria contro i feudatari del contado

3. La prima poesia d’amore


Canzone (con notazione musicale) Quando eu stava
- 1180-1210 (copia forse precedente); esistenza di una tradizione poetica prima della
Scuola siciliana
- 10 stanze di decasillabi; fronte tripartita (invece che bipartita)
- lingua settentrionale-mediana: prob. composta in area padana, trascritta in area umbro-
marchigiana
- fase aurorale della poesia lirica italiana; influenzata dai trovatori; caratteristiche che si
riscontreranno poi nei siciliani (rappresentazione della donna come superiore nella scala
gerarchica; riferimento alla “curtisia” = complesso delle virtù cortesi)

Capitolo 2. Dalla Sicilia alla Toscana. La tradizione lirica nel Vaticano Latino 3793
1. Dai documenti alla storia, dalla storia ai documenti
Fase preistorica: prima tracce; incertezza, difficili collegamenti con la storia
Fase storica: autori, tempi e luoghi noti
- fine ‘200: processo di selezione e conservazione della produzione poetica italiana delle
Origini
- raccolte manoscritte = “canzonieri” (fine XIII-inizio XIV secolo)
Banco Rari 217
- Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze; 180 componimenti (più antico ma meno esteso)
Vaticano Latino 3793
- Biblioteca Apostolica Vaticana
- ordinamento cronologico  quadro storico complessivo della poesia duecentesca
Laurenziano Redi 9
- Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze
- quasi monografico (Guittone d’Arezzo)
Chigiano L VIII 305
- Biblioteca Apostolica Vaticana
- Dante e Stilnovo

2. Storia e preistoria della poesia italiana


Le preferenze stilistiche di chi raccoglieva poesia hanno determinato fisionomia e consistenza
della documentazione disponibile
Selezione  perdita poesia precedente
Possibile legame tra tracce e canzonieri (non necessariamente frattura netta)

3. Tracce di poesia siciliana e il problema della lingua


Vaticano Latino 3793, Laurenziano Redi 9 e Banco Rari 217 hanno una discendenza
comune da un manoscritto prob. anch’esso già toscanizzato (volgare non normalizzato 
adattamento per mano dei copisti  rima siciliana)
Tracce di circolazione di poesia siciliana slegate dai canzonieri (Nord Italia)
- “Libro siciliano”
- frammento di una canzone di Giacomino Pugliese
- sei componimenti nei Memoriali bolognesi (= atti pubblici), 1280-inizio ‘300
- quattro poesie siciliane rinvenute a Bergamo, 1250-1270
Esempio: canzone S’eo trovasse Pietanza di Re Enzo (figlio di Federico II)  codici toscani e
“Libro siciliano”.
4. Un manoscritto nella storia
Vaticano Latino 3793. Criteri di ordinamento:
- giudizio di valore  divisione in due parti (prima canzoni e poi sonetti)
- disegno storiografico (cronologia reale)
Dante:
- nel Vaticano Latino solo Donne ch’avete intelletto d’amore aggiunto dalla seconda mano
 mutamento di gusto, passaggio dalla tradizione precedente a quella legata a Dante stesso
- ruolo di primo piano nel Chigiano L VIII 305

5. La Scuola siciliana: coordinate storiche


- caratteristiche unitarie
- nascita prob. dovuta al progetto politico-culturale di Federico II; il primato dell’alta cultura
rimane comunque al latino
Differenze con la tradizione occitana:
- radicale selezione dei temi (sirventese escluso: per argomenti più importanti dell’amore
era necessario il latino)
- fenomenologia amorosa
- spersonalizzazione, universalità, approfondimento filosofico
Ripresa della tradizione occitana:
- concezione globale dell’amore e sua rappresentazione in poesie
. rapporto tra amante e amata = rapporto feudale di sudditanza
- repertorio di immagini e metafore naturalistiche dai bestiari e lapidari
Forme metriche principali:
- canzone: modellata sulla canso trobadorica
- sonetto: invenzione locale (Giacomo da Lentini?), legata alla cobla esparsa; usato per il
genere della “tenzone”
Stabilizzazione dell’endecasillabo
“Divorzio” tra poesia e musica  autonomia del testo poetico (tendenza già presente nei
trovatori)

6. Giacomo da Lentini, poeta e “Notaro”


- origini normanne, attivo alla corte tra 1230-1240
- scelta esclusiva del tema amoroso; adozione/invenzione del sonetto
- forme, istituti, artifici metrici,, temi, immagini, vocabolario dai poeti in lingua d’oc
(fin’amors  amore fino, perfetto)
- il canzoniere Vaticano si apre con la canzone del Notaro Madonna, dir vo voglio, traduzione
(quasi riscrittura) di un testo (pervenuto frammentario) di Folquet de Marselha (Folchetto di
Marsiglia, fine XII, vescovo di Tolosa, Dante lo colloca in Paradiso tra coloro che hanno
combattuto per la fede)
Temi della canzone (dai trovatori a Petrarca):
- descrizione della bellezza femminile
- analisi degli effetti dell’amore
- afasia del poeta
- linguaggio poetico (anche se ha dei limiti) come unico strumento per alleviare la
sofferenza

7. Il dibattito sull’amore (negli altri manoscritti)


Poesia dialogica
Trovatori: tenzone = scambio di due o più coblas tra due o più trovatori; argomento vario
Siciliani: tenzoni = dibattiti sull’amore (quaestio scolastica tra maestri e allievi)
Solitamente: obbligo di contraddire il corrispondente, di assumere una posizione diversa
Barberino Latino 3953, tenzone (3 sonetti NON “per le rime”) sulla nutura dell’amore tra:
- Iacopo Mostacci
- forse falconiere e poi cavaliere
- l’amorositate nasce dalla visione piacevole della persona amata
- chiede agli altri il loro parere su un suo dubbio: l’amore esiste anche se invisibile?
- Pier della Vigna
- giudice, poi cancelliere e legislatore; falsa notizia di suicidio (Dante lo colloca nell’Inferno)
- l’amore opera come una calamita  influenza profonda anche se invisibile
- il suo potere è indubitabile e universalmente riconosciuto
- Giacomo da Lentini
- conclusioni  “sentenzïatore”
- non accetta l’idea di invisibilità di Pier della Vigna (ricorre al De amore di Cappellano)
- attraverso gli occhi la forma delle cose perviene al cuore e questo crea un’immagine
mentale dell’amata = ciò che effettivamente piace, di cui ci si innamora

8. Il registro “umile”
Rosa fresca aulentissima
- 1231-1250; adespoto; per convenzione attribuito a Cielo d’Alcamo
- dibattito in versi tra un giullare e una villana: il personaggio maschile corteggia la donna,
inizialmente ritrosa ma alla fine cede
- schema adottato anche dai trovatori: tentativo di duzione del poeta-cavaliere nei confronti
di una pastorella
- registro comico: scelta stilistica o tradizione diversa/slegata dalla Scuola Siciliana=
- compresenza nel canzoniere Vaticano del registro “alto” (poesia amorosa) e “basso”
(poeti comico-realistici)

9. Dalla Sicilia alla Toscana


Diffusione della Scuola siciliana  centri più attivi = Bologna e la Toscana (ragioni sociali,
economiche e culturali)
Passaggio dai poeti siciliani di corte a quelli dell’Italia municipale visibile nel canzoniere
Vaticano
- Bonagiunta Orbicciani da Lucca
- non seguace ma parallelo a Guittone
- affinità stilistica con Guinizzelli
- componimenti vicini alla Scuola siciliana ma anche innovazioni di stampo stilnovistico
- poeta d’amore (canzone Quando apar l’aulente fiore  mondo in festa per la primavera
vs. sofferenza del poeta (riprese dal Notaro)) ma anche componimenti di carattere
politico/morale (vs. siciliani; canzone Similemente onore  elogio della liberalità contro
l’avarizia  esempio di poesia civile come insegnamento: si rivolge ai cavalieri)
- Voi, ch’avete mutata la mainera: tenzone con Guinizzelli (Omo ch’è saggio non corre
leggero)  passaggio dalla maniera poetica siciliana a quella dello stilnovo

- Guittone d’Arezzo
- Guido Guinizzelli
- Bologna; definito da Dante “padre”  precursore dello Stilnovo

Capitolo 3. La centralità di Guittone d’Arezzo. Il Laurenziano Redi 9


1. Il punto di vista di Dante
Guittone (1230 ca.-1294)
- è il primo ad introdurre nella lirica italiana i temi morali, politici e religiosi
- ricercatezza formale, complessità metrica/sintattica  trobar clus
- modelli: siciliani (Notaro) e poeti occitani (Bernart de Ventadorn) + classici
latini/patristica/opere filosofiche  autodidatta
- fama tra i contemporanei testimoniata da Guinizzelli e Dante (Purg. XXVI, vv. 124-126)
- influenza su altri rimatori  guittoniani
- adesione ai “Milites Veate Virginis Mariae” (frati Gaudenti  confraternita laica;
combattono per la fede cristiana)
- conversione nel 1265 (nascita Dante; canzone Ahi, quant’ho che vergogni e che doglia
aggio) all’età di 35 anni (“mezza etate”, cfr. Dante “Nel mezzo del cammin di nostra vita”),
prob. dovuta alla situazione di crisi politica e morale del tempo
Laurenziano Redi 9
- quasi monografico  centralità di Guittone
- bipartizione: poesie di “frate Guittone” (morali/religiose) e poesie di “Guittone”
(amorose; cronologicamente dovrebbero precedere le altre, ma poste dopo)
Pensiero di Dante:
- spesso giudizio negativo, anche se gli deve molto (per cantare di argomenti morali segue
la strada di Guittone)
- Guittone (antico) vs. stilnovisti (moderni)
2. Un poeta “impegnato”
- continuo interesse per gli eventi storici e politici (Arezzo  lotte fra guelfi e ghibellini e tra
Papato e Impero)
Canzone Ahi lasso, or è stagion de doler tanto
- 1259: Guittone in netta opposizione con le decisioni politche/militari del Comune 
sceglie l’ esilio
- battaglia di Montaperti (1260)  sconfitta dei guelfi fiorentini  si aggrava la condizione di
Arezzo
- Modello dei sirventesi trobadorici: eventi terreni in parallelo con la decadenza di valori
universali (sconfitta di Firenze  declino della giustizia)  Dante, canzone Tre donne
intorno al cor mi son venute
Canzone Or parrà
- apre la sezione dedicata a Guittone nel manoscritto Laurenziano
- dialettica tra canto d’amore e canto morale; scelta di una poesia ispirata a un ideale di
giustizia/saggezza in nome di Dio
Secondo Guittone non è vero che solo chi ama può essere un poeta (vs. Dante, Vita nuova, ma
cambierà idea negli anni della maturità)
Manuale del libertino
- 24 sonetti, istruzione all’amante per sedurre l’amata (Ovidio, Capellano)
Canzoniere di Guittone (vs. Dante e Petrarca)
- non racconta una storia attraverso una voce narrante
- protagonisti: poeta e amata, alla quale viene data la parola in un sottogruppo di
sonetti in tenzone
- fitta rete di simmetrie, riprese, parallelismi (formali e contenutistici)
- motivi principali: donna schermo, lontananza dell’amata, gabbo (cfr. Vita
nuova) Sonetto Amor m’à priso e incarnato tutto
- completa sottomissione ad Amore. che sconfigge intelletto e forze del poeta  per
recuperarli bisogna abbandonare il canto d’amore e rivolgersi alla poesia
morale/religiosa
- implicito rifiuto dell’amore cortese

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