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CORSO LETTERATURA ITALIANA

APPUNTI
INTRODUZIONE 1266, battaglia di Benevento, morte del nipote torre di Babele fino alla Firenze
di Federico, Corradino: finisce la dinastia sveva contemporanea).
LETTERATURA ITALIANA e dunque anche la scuola siciliana (i testi infatti
La letteratura italiana nasce nella corte di giungono al nord e vengono “toscanizzati”,
Federico II (la cosiddetta Magna Curia), in facendo nascere lo stilnovismo). Stefano NOVELLE
Sicilia. Unione del latino medievale e dei Protonotaro: una delle poche canzoni trovate nel
volgari: lingue romanze. Ovviamente la lingua siciliano originale, non toscanizzato. Novella: forma di narrazione breve di eventi più
utilizzata è il volgare siciliano, poi toscanizzato o meno significativi che contiene un messaggio
Dante nel De vulgari eloquentia esamina i (spesso morale). Spiccato interesse realistico,
successivamente.
volgari, parlando anche di quello siciliano. storie che riflettono l’ambiente cittadino,
La corte inoltre è caratterizzata dal
In Italia centro-settentrionale la situazione geo- brevitas, sententiae in conclusione “fulminanti”.
multilinguismo (molti dunque i fenomeni di
politica è diversa: ci troviamo nei comuni (o Modelli della novella: favole esopiche e di
contaminatio) e dalla laicità.
Stato pontificio). Nei comuni è intenso il Fedro, exemplum (descrizione della vita di un
Lirica amorosa simile alla lirica in lingua d’oc. dibattito politico (es: guelfi e ghibellini), gli santo, da seguire come codice di
Gli autori spesso hanno una professione (Jacopo intellettuali rivendicano dunque la loro comportamento, fabliaux (cultura urbana e
da Lentini, detto il Notaro) e sono subordinati appartenenza ad un determinato comune (es: borghese, elemento comico, trasgressione del
alla figura dell’imperatore. patriottismo fiorentino dantesco). codice cortese.
Componente bizantina, musulmana Novellino di autore anonimo: raccolta di 100
(interpretazione dei testi di Aristotele di novelle, estrema varietas di temi, elementi di
PROSA (trattati e storiografie)
Averroè) e latina. vita quotidiana, beffa (presa in giro o inganno di
La prosa si sviluppa soprattutto nell’ambiente uno dei personaggi). Differenza tra il Novellino
Bilinguismo: latino per testi ufficiali (la prima
comunale (Nord Italia): bisogna comunicare e il Decameron: il primo non ha una struttura
volta che compare il volgare in testi ufficiali è
contenuti ad un pubblico più vasto del pubblico organizzata.
nel Placito Capuano), volgare per la letteratura
cortese. Emergono dei generi che si diffondono
(intrattenimento).
rapidamente grazie all’uso del volgare: UNIVERSITA’ E ISTRUZIONE
L’unico tema trattato è l’amore: ovviamente, enciclopedismo, conoscenza di tipo pratico. Prima insegnanti privati pagati dagli studenti,
essendoci una gerarchia rigida, a differenza dei poi sotto Federico II gli insegnanti vengono
Tresor di Brunetto Latini.
comuni, non c’è dibattito politico, quindi la pagati dallo Stato, ossia l’imperatore stesso.
letteratura è di puro intrattenimento e svago. In questo periodo nascono le prime storiografie,
legate al comune di appartenenza o fazione Ordini mendicanti: si occupano anche
Tendenza allo sperimentalismo, in particolare dell’istruzione, oltre che la rivendicazione al
(Dino Compagni con storiografia incentrata
con Jacopo da Lentini (crea il sonetto, parte ritorno alla purezza originaria dell’ecclesia
sulla fazione guelfa e Giovanni Villani con
dalla struttura di una stanza, creando una forma (francescani e domenicani). Dunque la
Cronica universale in forma annalistica dalla
più breve e agile di lirica, visto che le canzoni predicazione e l’istruzione si uniscono. Saranno
erano molto lunghe). molto importanti con la conquista dell’America
(sono loro che educano e occidentalizzano i Trovatori: rivendicano l’autorialità dei testi. RIMATORI SICULO-TOSCANI
nativi). Identità dell’io lirico, sottomesso alla donna
(servitium amoris, vedi sotto). Giullari: recitano I testi della lirica siciliana, come abbiamo già
Volgare usato nella lirica religiosa: Cantico detto, vengono toscanizzati. Nascono così i
le poesie dei trovatori.
delle creature di Francesco. Il servitium amoris rimatori siculo-toscani (ovviamente sono solo
(la donna amata viene chiamata Madonna, da Fin amors: amore che obbedisce ai valori toscani, ma i modelli sono siciliani): oltre alle
mia domina, ossia mia padrona) della lirica cavallereschi e cortesi: solo i cuori gentili, i liriche amorose, essendo appartenenti a dei
amorosa diventa servitium dii (amore per dio). cuori nobili sono capaci di provare questo tipo comuni, compongono anche liriche di contenuto
In Dante verranno uniti (amore per Beatrice, di amore (l’avere un cuore gentile non dipende politico. Gli esponenti principali sono:
amore per Dio). dal censo, anche una persona umile può averlo).
“Al cor gentile rempaira sempre amor”: -Buonagiunta Orbicciani, di Lucca (1220):
manifesto dello stilnovismo di Guinizzelli. mediatore tra la poesia toscana legata ai modelli
siciliani e la poesia successiva degli stilnovisti
LETTERATURA CORTESE (lirica Fides: patto quasi coniugale, anche se il poeta e (viene nominato nel canto 24 del Purgatorio,
siciliana di contenuto amoroso) la donna hanno una relazione illecita, ossia non Dante fa pronunciare a Buonagiunta
Produzione letteraria e culturale basata su sono sposati. l’espressione “dolce stil novo”, perché vuole
determinati valori: coraggio, lealtà, rispetto rivendicare la grande novità dello stil novo nel
Base teorica della lirica amorosa è il De Amore
delle gerarchie, possesso di un codice etico momento in cui Dante stesso e Cavalcanti hanno
di Andrea Cappellano, in lingua latina (i trattati
cavalleresco. creato questa corrente, riconoscendo al tempo
sono sempre in lingua latina in questo periodo).
stesso il ruolo di mediatore di Buonagiunta).
La letteratura romanza predilige la lirica (trobar “L’amore è un sentimento che travolge il
clus e trobar leu, in lingua d’oc), l’epica o soggetto dopo che l’immagine della persona -Guittone D’Arezzo: ha influenzato sia Dante
chanson de geste (in lingua d’oil). Nasce dunque amata ci ha colpito passando attraverso gli che Cavalcanti nella loro prima produzione
la letteratura cortese, nata da e per l’ambiente occhi”: numerosi i riferimenti agli occhi, come poetica (in particolare quella di contenuto
delle corti francesi (spesso per encomiare il in Petrarca, Dante o Cavalcanti (voi che per li politico). La sua produzione, in rima, viene
sovrano, che li mantiene economicamente). occhi mi passaste ‘l core). divisa in due periodi dalla conversione
Trobar significa comporre. all’Ordine dei Frati Gaudenti del 1265: la prima
Parodia del codice cavalleresco con il Contrasto
parte di contenuto erotico, la seconda di
Tipologia di componimento preferita: la di Cielo D’Alcamo (Rosa fresca aulentissima):
contenuto morale/religioso. Si serve del trobar
canzone. conversazione tra un cavaliere corteggiatore e
clus: metafore ardite, linguaggio complicato e
una donna del popolo (parodia della lirica
difficilmente comprensibile. Forte moralismo
Lingua d’oil della Francia settentrionale e lingua amorosa e cortese, la donna si mostra prima
(dato anche dalla conversione religiosa.
d’oc in Francia meridionale. “pudica”, ma poi cede). La poesia comica nasce
Compone una specie di Canzoniere: le liriche
con la letteratura cortese come sua parodia.
Romanzo cavalleresco: lunga narrazione in seguono una storia.
versi, che si differenzia dall’epica tradizionale
per l’aggiunta della componente erotica.
STILNOVISMO della donna angelicata rispetto alla mediocrità GUIDO CAVALCANTI
dell’uomo. Apparizione quasi miracolosa. La
Espressione coniata da Dante (vedi Buonagiunta Poeta aristocratico (riteneva di far parte di un
donna, dunque, nobilita l’animo dell’uomo (es:
Orbicciani). Lo stilnovo è una tendenza poetica élite culturale, nobiltà legata al possesso del cor
Beatrice come iter ad deum, contatto tra Dio e
che si sviluppa a Firenze grazie all’influenza su Dante stesso). gentile): seleziona accuratamente il suo
Dante e Cavalcanti della lirica di Guido pubblico (Boccaccio ce lo descrive nella nona
Guinizzelli (bolognese). Gli stilnovisti non novella della sesta giornata).
possono definirsi una scuola, in quanto manca
Guido Guinizzelli Spiegazione filosofica e scientifica
un programma (manifesto). Sono legati da
dell’innamoramento: elementi dell’aristotelismo
rapporti di amicizia. Si tratta di una corrente 1230, Bologna radicale (interpretazione di Averroè, filosofo
strettamente legata all’ambiente comunale
Viene considerato l’iniziatore dello stilnovismo musulmano alla corte di Federico II, non
(pensa a Dante).
(Io voglio del ver la mia donna laudare e Al cor credevano nell’immortalità dell’anima).
I maggiori esponenti sono: Dante, Cavalcanti, gentil rempaira sempre amor). L’allontanamento da Dante è causato soprattutto
Cino da Pistoia, Lapogianni. da questo.
Topoi (motivi) della sua poesia: nobiltà
Ideali dello stilnovismo: nobiltà d’anima (cor d’animo, necessità della lode della donna L’elemento della filosofia aristotelica ripreso è
gentile), presenza della filosofia aristotelica (sempre gratuita, senza aspettarsi niente), saluto la dialettica tra potenza e atto: Cavalcanti
(concezione di potenza e atto), Amore detta al salutifero (il saluto della donna reca salvezza e definisce l’amore un “accidente”, esiste solo in
poeta qualcosa che deve essere per forza benessere al poeta, che viene nobilitato). relazione di qualcosa (l’amore esiste perché c’è
espresso (ha in potenza la capacità di esprimere qualcuno che ama, altrimenti non esisterebbe).
in poesia l’amore), la forma deve essere Amore trascendente, difficile da descrivere con Nell’uomo l’amore è una passione che esiste in
adeguata alla complessità del tema (ecco perché parole umane (amore agapico): scontro tra potenza: c’è bisogno, dunque, di un qualcosa di
“dolce”, forma elegante della poesia), selezione amore profano (eros, condannato, come nel caso esterno che trasformi l’amore da potenza in atto
di parole raffinate, sofisticata sottigliezza, uso di di Paolo e Francesca) e amore spirituale (agape). (innamoramento). Questo “qualcosa” di esterno
termini del lessico filosofico. è la percezione sensibile: ecco l’importanza
Al cor gentil rempaira sempre amor: canzone
degli occhi e della visione.
Il pubblico a cui è rivolta questa produzione (numerosi coblas capfinidas), il cor gentile e
deve avere una cultura alta. l’amore vengono creati contemporaneamente, Amore come sofferenza e tormento: dopo la
sono indispensabili l’uno per l’altro. Nell’ultima visione e l’innamoramento, il poeta inizia una
La donna nello stilnovismo: spiritualizzazione strofa compare per la prima volta la figura della riflessione ossessiva sulla donna, desiderata
della donna (donna angelicata), che diventa una donna angelicata. intensamente, tanto da perdere la razionalità. La
creatura eterea (spesso i tratti fisici non vengono perdita di razionalità è ritenuta innaturale (per
descritti nel dettaglio, dando un’immagine Aristotele l’uomo è un animale razionale) e
vaga). A differenza della domina cortese, definita “morte simbolica”: il poeta-amante ha
relegata nella corte stessa, la donna stilnovista perso la sua razionalità.
appare anche nel contesto urbano. Superiorità
IL TRECENTO Si diffonde una cultura medio-cortese che tutti, mentre ora i letterati possono accedere a
rimodella la tradizionale mentalità mercantile: le varie biblioteche.
Contesto storico e culturale classi borghesi cercano di imitare la vecchia
Petrarca stesso ricerca testi “perduti”, cercando
aristocrazia, servendosi del codice di
Momento storico in cui la Divina Commedia
comportamento cavalleresco. di riportare i testi classici all’archetipo
viene diffusa ampiamente. (filologia).
Entra dunque in crisi la figura del mercante
Fase definita “autunno del Medioevo”: le due I modelli letterari del Duecento influenzano i
avventuriero (ripresa dal Decamerone di
istituzioni fondamentali, Impero e Papato, letterati del Trecento: la letteratura didascalico-
Boccaccio).
perdono prestigio, i rapporti di forza tra le allegorica di Dante viene ripresa (come per
monarchie internazionali si modificano, la Nuovo rapporto con la classicità: Petrarca e Fazio degli Uberti nel Dittamondo).
borghesia attraversa un periodo di crisi (la peste Boccaccio sono definiti pre-umanisti.
mette in difficoltà l’economia). L’interesse per la cultura classica si carica di La lirica, escludendo la produzione di Petrarca,
significati nuovi: i classici non sono solo da riprende modelli e topoi della produzione del
Manca soprattutto una guida spirituale certa: il Duecento, ma perde la complessità filosofica:
imitare per la forma, ma anche per gli
papa si trasferisce ad Avignone nel 1309. carattere descrittivo tipico del tardo-gotico,
insegnamenti che possono offrire (l’humanitas).
L’ambiente ecclesiastico critica la usano solo le immagini degli stilnovisti, senza
mondanizzazione del papato e desiderano il Petrarca nuovo intellettuale, non più vincolato aderire alla loro ideologia. La lirica soddisfa
ritorno della sede a Roma. dall’ambiente municipale, è un letterato un’esigenza di socialità, che prevede anche una
internazionale, uno scrittore che si muove in più comunicazione attraverso composizioni corte,
Cola di Rienzo cerca di ricreare un governo
contesti, adattandosi sia ai desideri dei suoi senza avere l’esigenza di creare modelli.
repubblicano a Roma (è appoggiato anche da
mecenati, sia alle sue esigenze di studio. Le
Petrarca), ma fallisce.
signorie, per ottenere prestigio, finanziano
1377: la sede ritorna a Roma grazie a papa letterati e studiosi. L’essere letterato diviene POESIA COMICO-REALISTICA
Gregorio XI, provocando lo scisma d’occidente quasi una professione.
(i cardinali francesi eleggono un proprio papa). Comico: distinzione degli stili tipica del
Boccaccio, invece, è ancora legato alla medioevo (deriva dalla Poetica di Aristotele,
Guerra dei Cent’anni tra Inghilterra e Francia. tradizione fiorentina e manifesta delle che divideva la poesia comica da quella tragica),
persistenze di tipo medievale. Decamerone: indica quindi il tema e il “tono” della lirica,
I comuni italiani entrano in crisi: si consolidano cultura slegata dalla religione, ma che abbia
le signorie, il divario economico tra le classi è completamente diverso da quello della lirica
comunque valore etico (morale laica). stilnovista.
sempre più marcato (rivolte popolari, rivolta dei
Ciompi a Firenze). Ferrara inizia ad avere sempre più prestigio: Realistica: la lirica cortese tende a
Ariosto e Tasso. spiritualizzare (metafisica), mentre la poesia
I letterati del tempo cercano dunque di trovare
una risposta alla crisi del tempo. Ruolo sempre più importante delle biblioteche: comico-realistica descrive la realtà e rappresenta
luoghi di conservazioni di testi, spesso collocate la passione amorosa come una passione che
nei monasteri. I testi non erano accessibili a aspira alla concretizzazione e alla sensualità
(non amore spirituale, ma amore terreno, realistici, in cui prevale il gusto per il linguaggio
sensuale e carnale). furbesco, la caricatura, grottesca e calunniosa e
la descrizione di situazioni licenziose. La
I poeti comico-realistici (o giocosi) hanno
retorica è comunque raffinata in entrambe i due
comunque una notevole cultura: hanno un gruppi.
bagaglio retorico-stilistico raffinato, in quanto la
loro poesia è comunque una parodia della lirica Il più celebre poeta di questa corrente è Cecco
stilnovista, comunque difficile da interpretare Angiolieri, di origine senese. Esprime nei suoi
(ricordiamo i riferimenti alla filosofia e alla testi dei temi che diventeranno tipici della
teologia). poesia comico-realistica. Parla spesso di una
donna, Becchina, donna anti-Beatrice. Diffuso è
I principali iniziatori di questa tendenza sono
l’odio nei confronti dei genitori, ostacoli al
poeti che hanno scritto sia versi “seri” sia versi
soddisfacimento dei suoi desideri (il padre
“parodici”: è il caso anche di Dante nella sua
ostacola la sua carriera e non fornisce al figlio il
produzione giovanile e nella Divina Commedia
denaro per poter finanziare i suoi “vizi”).
(nell’Inferno lo stile è quello della poesia
comica). Un altro tema importante è quello della lotta
contro la monna Malinconia: è la
Visione borghese ed edonistica (l’obiettivo
personificazione dell’umor nero del poeta, un
principale è il soddisfacimento di un desiderio sentimento di inappagamento, che travolge il
immediato) della realtà.
soggetto e ne provoca l’infelicità.
La donna non è più la donna angelicata tramite
Di Cecco ci sono pervenuti tre sonetti indirizzati
per la salvezza, ma una donna diabolica che a Dante: sono di contenuto comico, ma non ci
conduce alla dannazione, anch’essa alla ricerca sono giunte le risposte di Dante ai sonetti.
di beni materiali (anche i tratti estetici non
corrispondono a quelli tipici della donna
stilnovista, spesso sono addirittura brutte). Si
vuole creare un anti-modello, che sia molto più
reale di quello stilnovista.
Il primo esponente di questa tendenza è il
fiorentino Rustico Filippi. Rustico è l’esempio
di produzione bipartita: il corpus della sua
produzione è diviso in una trentina di sonetti
aulici (seri), dove vengono riproposti i motivi
dei poeti siculo-toscani, e in altrettanti sonetti
DANTE ALIGHIERI Nel 1295 le famiglie più potenti di Firenze Tappe dell’esilio dal 1302 al 1308: a Forlì
riescono a modificare gli Ordinamenti di presso Oderlaffi, a Verona presso Bartolomeo
Breve biografia Giustizia di Giano della Bella, che prevedevano della Scala, in Lunigiana presso i Malaspina.
l’esclusione dei nobili dalla partecipazione alla
Dante (diminutivo di Durante) nasce a Firenze Nel 1308 viene eletto imperatore Arrigo VII,
vita pubblica. Dante, appartenendo alla
nel 1265. La famiglia degli Alighieri era guelfa, che riaccende le speranze dei ghibellini e dello
corporazione dei Medici e Speziali, accede
di piccola e decaduta nobiltà cittadina (uno degli stesso Dante, speranze deluso quando Clemente
prima al Consiglio dei Trenta e poi al Consiglio
antenati è Cacciaguida). V rompe la promessa di alleanza fra Papato e
dei Cento.
Impero.
Dante, nella Vita nova, rivela di aver incontrato
Il papa Bonifacio VIII, preoccupato dallo
Beatrice per la prima volta nel 1274, all’età di Tappe dell’esilio dal 1313 al 1321: a Verona
scontro tra Bianchi, capeggiati dai Cerchi, e
nove anni: l’incontro si rivelerà fondamentale presso Cangrande della Scala (in questi anni
Neri, capeggiati dai Donati, invia a Firenze il
per la sua produzione. Secondo Boccaccio si Dante rifiuta l’offerta di Firenze di far rientrare
cardinale D’Acquasparta come paciere. Nel
tratterebbe di Beatrice Portinari, figlia di Folco gli esuli a patto di sottomettersi ad un rituale di
frattempo Dante viene eletto fra i sei priori ed è
Portinari, andata in moglie a Simone de’ Bardi. pentimento), a Ravenna presso i da Polenta.
costretto ad esiliare l’amico Guido Cavalcanti,
Tuttavia all’età di dodici anni, venne stipulato assieme ai personaggi più faziosi della città, tra Di ritorno da un’ambasciata a Venezia per conto
un accordo matrimoniale fra Dante e Gemma cui anche Corso Donati. dei da Polenta, colto da febbri malariche, muore
Donati, parente di Corso Donati, capo dei guelfi a Ravenna tra il 13 e il 14 settembre 1321.
Nel 1301 Carlo di Valois, fratello del re di
neri e responsabile della condanna a morte in
Francia Filippo il Bello, è mandato a Firenze da
contumacia di Dante.
Bonifacio VIII in veste di paciere (in realtà
Da Gemma ebbe tre figli: due maschi, Pietro e serve solo per appoggiare la causa dei Neri). Corpus dantesco: cronologia
Jacopo, tra i primi commentatori della Poco dopo l’arrivo i Bianchi inviano a Roma tre
Prima del 1292: Rime giovanili, rime petrose
Commedia, e la figlia Antonia. ambasciatori come moderatori, tra cui Dante
stesso. I tre delegati vengono trattenuti a Roma 1292-1294: Vita nova
La formazione culturale di Dante fu affidata a mentre Carlo entra a Firenze, permettendo il
Brunetto Latini, maestro di retorica e autore del rientro dei Neri esiliati, che istituiscono un 1296: Tenzone a Forese Donati (forse anche
Tresor, enciclopedia in lingua francese. nuovo governo. Inizia una persecuzione dei volgarizzazione del Roman de la Rose)

Dopo il 1290 Dante approfondisce gli studi di Bianchi: Dante viene condannato a morte in 1303-1305 De vulgari eloquentia (rapporto tra
filosofia e teologia (presso i domenicani, i contumacia (cioè quando l’imputato non è volgare e grammatica (lingua latina), si
francescani e gli agostiniani), senza però presente, infatti Dante si trova ancora a Roma) interrompe al secondo libro, a metà dell’opera)
rimanere escluso dalla vita politica: partecipa nel 10 marzo 1302. Per tutta la sua vita Dante
cerca di ottenere una sorta di grazia per ritornare 1304-1308: Convivio
infatti alla battaglia di Campaldino (1289,
scontro tra guelfi fiorentini e ghibellini aretini) in città: l’ultima delusione è il fallimento 1304-1308: Inferno
dell’impresa di Enrico VII nel 1313.
1309-1312: Purgatorio
1316-1320 (datazione non certa): Epistola a ricerca di forme nuove, traendo ispirazione da d’insulti; ovviamente il componimento non
Cangrande numerosi modelli. rispecchia un reale conflitto. Il tono usato nella
tenzone verrà ripreso in più punti dell’Inferno.
1316-1321: Paradiso (gli ultimi 14 canti sono Le liriche dei primi anni giovanili ricalcano
stati diffusi da Jacopo, figlio di Dante) modi espressivi derivati da Guittone d’Arezzo,
ma il rapporto di amicizia con Guido Cavalcanti
1818-1321: corrispondenza poeta sotto forma di VITA NUOVA
lo avvicina allo stilnovismo, facendogli
due egloghe virgiliane con il grammatico
prediligere tematiche amorose ed uno stile Rappresenta una novità: vengono recuperati dei
Giovanni del Virgilio (Dante giustifica la scelta
elegante e dolce. Riprende da lui la tematica del testi già scritti e messi in un ordine tale che
del volgare per la Commedia) servitium amoris (la poesia stessa diventa mezzo raccontino una storia, tutta incentrata sul
Il De monarchia non ha una datazione certa: per servire la donna amata) e dell’amore che fa rapporto tra Dante e Beatrice.
secondo alcuni è stata composta tra il 1311 e il soffrire, fondamentale diventa il rapporto con
1313, ma in un passaggio c’è un riferimento al gli altri stilnovisti che, pur non formando una Diviso in 42 capitoli con 31 testi poetici tra cui
Paradiso, quindi alcuni pensano sia stata scuola vera e propria, costituiscono un’elite di sonetti, canzoni, una ballata (destinata
composta nell’ultimo anno di vita del poeta (ma poeti-amanti. all’accompagnamento musicale, è formata da
questo riferimento potrebbe essere un’aggiunta una serie di strofe con una ripresa/ritornello)
Inclinazione graduale di Dante verso la poesia una stanza di canzone e una doppia stanza di
posteriore).
della loda (ispirato da Guinizzelli): lode canzone.
incondizionata, assoluta e gratuita della donna,
caratteristica che diventerà predominante della Prosimetro: prosa (brevi capitoletti che inserisce
La produzione giovanile di Dante si ispira prima Vita nova. tra una lirica e l’altra, hanno funzione diegetica,
a Guittone D’Arezzo, per poi essere influenzata di narrazione, per guidare il lettore e chiarire il
dalla frequentazione di Cavalcanti, stilnovista. Canzoni dottrinali: nobiltà d’animo come unica significato di alcune liriche difficili da
forma di nobiltà. comprendere) e poesia. La prosa ha numerosi
Di ritorno da un’ambasciata a Venezia per conto
Rime petrose: estrema ricercatezza formale, latinismi, ricorda la prosa evangelica, mentre la
di Guido, colto dalla malaria muore tra il 13 e
linguaggio difficile e asprezza dello stile, la poesia ha uno stile dolce e leggiadro.
il 14 settembre 1321 a Ravenna e viene sepolto
presso la chiesa di San Pier Maggiore. petrosità dello stile ha una corrispondenza anche La vita nova non va intesa come canzoniere in
sul piano tematico, in quanto la donna amata, senso petrarchesco: nel canzoniere di Petrarca
Pietra, coinvolge il poeta in una passione sono presenti solo liriche e l’opera si carica di
amorosa sensuale e crudele (lo stile riprende il una serie di significati, di carattere personale e
LE RIME
trobar clus di Guittone d’Arezzo e Arnaut lirico.
Raccolta di tutta la produzione poetica dantesca Daniel).
non compresa nella Vita nuova e nel Convivio.
Tenzone con Forese: poesia comico-realistica,
Caratteristica fondamentale di questa raccolta aggressività dello stile, si tratta di un botta e
così vasta è la tendenza alla sperimentazione, la risposta in cui i due poeti si rinfacciano a suon
Trama lauda della donna amata nel tono più elevato Il titolo, banchetto, suggerisce la funzione
possibile, superiore a ogni altro testo mai dell’opera: servendosi di un’allegoria, la
Dante incontra Beatrice per la prima volta
dedicato a una donna (parliamo della Divina sapienza è considerata nutrimento spirituale, e
all’età di 9 anni (il numero 9 è considerato
commedia). perché essa sia più accessibile, serve “il pane”,
numero perfetto in quanto prodotto di 3 per 3, ossia il commento in prosa che guida il lettore
numero simboleggiante la trinità). Il secondo La figura di Beatrice, quindi, seppur reale, viene
nell’interpretazione delle liriche.
incontro con Beatrice si verifica esattamente trasfigurata: non conta chi Beatrice sia, ma cosa
nove anni dopo: questa volta lei lo saluta (saluto rappresenta. Il primo libro ha valore programmatico: il
salutifero). In seguito Dante fa il sogno del poeta motiva la scelta del volgare con il
“cuore mangiato”, in cui Amore nutre Beatrice In questo soprattutto notiamo il superamento desiderio di rendere accessibili concetti di
del cuore del poeta. dello stilnovismo: è presente, al fianco della filosofia e teologia fin ora trattati solo in latino.
tematica amorosa, un’allegorismo mistico
Le poesie stesse solo apparentemente si limitano
Per proteggere il loro amore dai malparliari, religioso, dato dai numerosi riferimenti alla
a parlare di amore profano. Per questo egli
Dante crea delle donne-schermo, ma ciò crea la numerologia, all’interpretatio nominis (Beatrice:
illustra i due livelli di senso: senso letterale e
negazione del saluto da parte di Beatrice. Segue colei che dispensa la beatitudine), oltre che dai
senso allegorico.
poi il gabbo, in cui Beatrice e le amiche lo presagi apocalittici che accomunano la morte di
deridono. Beatrice a quella di Cristo (a questo proposito Secondo libro: commento a Voi che intendendo
hanno un’importanza fondamentale i sogni e le il terzo ciel movete, digressioni di carattere
Dante, a seguito di ciò, decide di darsi alla loda
visioni). cosmologico e teologico, che servono per
(Donne ch’avete intelletto d’amore): una lode specificare come la donna gentile a cui si
della donna gratuita, in cui il poeta non desidera Modelli della Vita nova rivolge è un’allegoria della Filosofia. Quattro
più nulla dalla donna, nemmeno il saluto, sensi, i possibili livelli di lettura di un testo:
Oltre a Cavalcanti e Guinizzelli, Dante riprende
accontentandosi di poter cantare la grazia di
la struttura del prosimetro dal De consolatione senso letterale, senso allegorico (nella poesia e
Beatrice, ormai diventata figura non solo
philosophiae di Boezio e il carattere nei miti degli antichi era presente un senso
angelica, ma puramente spirituale e salvifica
autobiografico delle Confessioni di allegorico, “allegoria dei poeti”), senso morale,
(quasi messianica).
sant’Agostino senso anagogico (scritture di tipo teologico,
Iniziano dunque i presagi della morte di “allegoria dei teologi”).
Beatrice, tra i quali spicca un sogno che
Riferimento al mito di Orfeo: con il suo canto
preannuncia la morte della donna, che avviene CONVIVIO muoveva le pietre, allegoria del potere della
nel 1290.
poesia, capace di muovere anche gli animi più
Il progetto prevedeva 15 trattati, di cui uno
La comparsa di una donna pietosa (probabile duri.
introduttivo, seguito dal commento di 14 liriche
personificazione della Filosofia) distrae Dante precedentemente composte: l’opera, però, si Terzo libro: commento Amor che ne la mente
dal dolore della morte di Beatrice, finchè ella ferma al quarto trattato (probabilmente perché mi ragiona, riflessione sulla natura dell’amore,
non gli compare in sogno: si tratta della mirabile Dante era già impegnato nella stesura della ma anche un elogio della sapienza e della
visione, anticipazione del progetto di Dante, la Commedia). filosofia stessa (eros e sapienza in Socrate e
Platone sono strettamente legati), in quanto illustre per creare una nuova lingua poetica da Una condizione simile si era creata alla corte di
attraverso la conoscenza filosofica l’uomo affiancare al latino. Federico II: si comprende, dunque, come sia
accoglie in sé quella parte di verità accessibile necessaria la presenza di un fotte potere centrale
Distinzione tra volgare, lingua naturale e
alle sue possibilità di comprensione, e un’alleanza tra il potere politico e il ceto
preparandosi ad accogliere la Verità rivelata (a “materna” (i bambini la imparano intellettuale.
spontaneamente) e latino, ovvero la gramatica,
cui si può giungere solo con l’aiuto di Dio).
una lingua creata artificialmente (Dante non Il De vulgari eloquentia, dunque, oltre ad essere
Quarto libro: commento Le dolci rime d’amore riconosceva la derivazione delle lingue romanze un trattato di retorica e poetica, è anche un
ch’io solia, recupera i concetti di gentilezza e dal latino). trattato di politica culturale.
umiltà, che rimandano a delle virtù morali, che
non hanno niente a che fare con la condizione Novità: concezione di un’evoluzione della Tripartizione degli stili: tragico, comico ed
lingua naturale e comparazione fra lingue in elegiaco.
sociale e economica dell’uomo. Dante si scaglia
base ad analogie (confronto tra lingua d’oc,
contro la cupidigia (avarizia): per combatterla è Classificazione delle forme metriche: la canzone
d’oil e del sì).
necessario ripristinare l’autorità imperiale è la forma più nobile, il sonetto e la ballata
(questo concetto verrà ripreso nel Monarchia). Per trovare una lingua comune, bisogna trovarne appartengono ad un livello inferiore. Tra tutti i
una che abbia un sistema di regole abbastanza versi utilizzati, l’endecasillabo è il più nobile,
Dante coltiva una sorta di culto per la sapienza,
definito, in modo da creare una lingua stabile. seguito dal settenario.
una necessità di produrre una letteratura sovra-
municipale: il pubblico non è più una ristretta Dante dunque passa a rassegna tutti i dialetti
cerchia di eletti o gli abitanti del comune di italiani, fornendo anche delle vere e proprie
appartenenza, ma ad un pubblico quasi auctoritas (canone di autori in lingua volgare), MONARCHIA
universale. Proprio per questo suo desiderio il ma non trova nessun volgare che risponda ai Trattato politico in latino in 3 libri, rivolto al
rapporto con Cavalcanti si incrina: Cavalcanti si canoni sopracitati. pubblico internazionale delle classi dirigenti e
rivolge alla sola cerchia di eletti (i cor gentili).
Il volgare illustre (da lucem, che illumina), dei dotti.
infatti, deve essere: Dante si pone un obiettivo: la conoscenza della
-cardinale: tutti gli altri volgari ruotano attorno monarchia temporale, attraverso l’analisi di tre
ad esso; questioni principali.
DE VULGARI ELOQUENTIA
-regale: degno di essere utilizzato in un palazzo 1. La monarchia temporale è necessaria al
Trattato in latino, si ferma al capitolo 15 del benessere dell’umanità?
regale (aula);
secondo libro, il progetto iniziale prevedeva 4
libri. -curiale: proprio di chi fa parte di una corte L’imperatore, che possiede ogni cosa e dunque
(curia, unione di uomini colti raccolti intorno al non desidera nulla, essendo al riparo dalla
L’opera è indirizzata ai doctores illustres, cioè a cupidigia può perseguire l’interesse comune e
sovrano).
quei poeti che vogliano servirsi del volgare assicurare giustizia; inoltre, solo una volontà
che sia signora permette quella concordia dei cardinale Bertrando del Poggetto, per poi essere DIVINA COMMEDIA
voleri che garantisce il benessere dell’umanità. inserito nell’Indice, in particolare per aver
messo in discussione la legittimità della Divisa in 3 cantiche di 33 canti ciascuna + uno
2. L’ufficio della monarchia spetta al popolo iniziale (per un totale di 100 canti, numero
Donazione di Costantino.
romano? simbolico assieme al 3). Lo schema metrico
Donazione di Costantino: si credeva che usato è la terzina.
La nobiltà del popolo romano, unico esempio
Costantino avesse donato Roma e l’occidente a
storico di legittimo Impero universale, dimostra
papa Silvestro. Il documento giustificava,
di avere il diritto di esercitare il governo. Inoltre
dunque, le pretese temporalistiche del papa.
il potere romano si manifesta nel suo carattere La terzina: ripetizione di rime incatenate
Dante rivela che il documento non aveva
provvidenziale: Dio ha deciso di incarnarsi sotto (potenzialmente ripetibile all’infinito) in cui il
nessuna legittimità: al tempo Costantino non
di esso e, al momento della morte, si è verso mediano rima con il primo della terzina
aveva un’autorità tale da concedere dei territori
sottomesso al decreto di un imperatore. successiva. Il verso usato è l’endecasillabo
(che erano di possesso collettivo, non
(sono dunque 33 le sillabe per ogni verso). La
3. L’autorità del monarca dipende direttamente individuale), e visto che il papa dovrebbe
struttura della terzina (o terza rima) diventa
da Dio o dal papa? occuparsi delle questioni spirituali, non avrebbe
canonico per una poesia di tipo narrativo o
potuto accettare donazioni materiali (ossia i
L’autorità papale e l’autorità imperiale sono due argomentativo. Assomiglia all’ottava rima dei
territori)
istituzioni indipendenti tra loro (teoria dei due poemi cavallereschi.
soli): l’uomo, diviso in corpo e anima, ha Qualche secolo dopo, in pieno Umanesimo:
bisogno di entrambi, poiché l’Impero deve Lorenzo Valla stabilisce che la donazione è
garantire la felicità terrena (soddisfacimento dei falsa. Il titolo
desideri del corpo), mentre il Papato deve
Il titolo originale dell’opera è Comedìa, da
garantire la felicità spirituale ed eterna
pronunciare alla greca. Il termine si riferisce alla
(soddisfacimento dei desideri dell’anima).
tripartizione di stili già esposta da Dante nel De
Dante critica le pretese temporalistiche del vulgari eloquentia: lo stile tragico (il più
Papa: egli deve rimanere un’autorità spirituale, elevato), lo stile comico (lo stile medio), e lo
senza mettere in discussione il potere stile elegiaco (il più umile). Tutti e tre gli stili
dell’Impero (critica al papa Bonifacio VIII). sono presenti nel poema: tragico per il Paradiso,
elegiaco per il Purgatorio e comico per
Dante si rivolge anche ad Enrico VII, nella l’Inferno. La vicenda dell’opera, dall’iniziale
speranza del ripristino dell’autorità imperiale smarrimento fino al finale felice, è simile alle
(fatto che gli avrebbe permesso di ritornare a trame delle commedie, da qui il titolo.
Firenze).
L’espressione divina commedia deriva dal
Il Monarchia si presenta come opera filo- trattatello in laude di Dante di Giovanni
imperiale: per questo quest’opera fu bruciata dal
Boccaccio, in cui però ci si riferisce solo al Valore pedagogico e allegorico dell’opera La figura di Beatrice
Paradiso.
Dante personaggio (agens), seppur Nella Commedia Beatrice assume il ruolo di
intrinsecamente legato all’identità di Dante intermediario tra la natura terrena del poeta e la
autore (auctor), è anche simbolo dell’umanità trascendenza divina (iter ad deum): nel primo
Caratteristiche formali intera, smarritasi in un periodo di decadenza canto del Paradiso, quando si ritrovano davanti
Plurilinguismo e pluristilismo: come già detto, delle due istituzioni fondamentali, le guide del una luce accecante (Dio), Dante è costretto a
tutti e tre gli stili definiti nel De vulgari corpo e dell’anima dell’uomo, l’Impero e il guardare quella luce attraverso gli occhi di
eloquentia sono usati per la Divina Commedia; Papato. Beatrice (Dante, essendo ancora vivo, non può
la varietà di stili ha un corrispettivo sul piano guardare Dio direttamente come le altre anime).
Il viaggio nei tre regni dell’aldilà simboleggia il
della lingua, infatti, nonostante il dialetto
viaggio di un’anima (sia di Dante sia di Completa trasfigurazione di Beatrice: conserva
fiorentino sia quello più utilizzato, non mancano qualsiasi uomo di qualsiasi luogo e tempo) alla alcune caratteristiche della donna stilnovista, ma
termini provenienti da dialetti diversi, o da ricerca della salvezza, un percorso di assume uno spessore spirituale che nessun’altra
lingue diverse, come il provenzale (nell’incontro purificazione. figura femminile ha mai avuto.
con Arnaut Daniel), latinismi e addirittura
neologismi (come il trasumanar del primo canto Anche le due guide sono delle allegorie:
del Paradiso).
-Virgilio rappresenta la ragione umana, a quanto La vicenda
possa arrivare la mente umana senza l’aiuto
divino; Dante si perde in una selva e viene soccorso da
Modelli Beatrice, che chiede a Virgilio di aiutarlo,
-Beatrice simboleggia la sapienza teologica. perché non può scendere fin all’inferno lei
Cultura classica, in particolare Virgilio, con il
stessa. Virgilio infatti, è un pagano, e per questo
viaggio di Enea nell’Ade. (san Bernardo negli ultimi canti del Paradiso
si trova nel Limbo.
rappresenta la mistica).
Cultura araba: Liber de la scala
Dante interagisce con anime che hanno un
Simbolico è anche il tempo scelto per lo
Agiografie: discesa nell’aldilà di san Paolo. svolgimento della vicenda: la primavera del
vissuto storico: egli ha sempre una forma di
interesse, che possa sfociare in sdegno o
Letteratura visionistica: De ierusalem celesti e 1300, anno del giubileo indetto da Bonifacio
compassione, oltre che curiosità.
De babilonia civitate infernali di Giacomino da VIII. L’ambientazione nel passato della vicenda
Verona e il Libro delle tre scritture di Bonsevin permette a Dante di far pronunciare ad alcuni Cacciaguida: per trasmettere fino in fondo il
de la Riva, la Navigatio di san Brendano. dei suoi personaggi delle profezie di messaggio, Dante non deve tralasciare nulla del
avvenimenti che non sono ancora accaduti per suo viaggio. Il fatto che il poeta nell’oltretomba
Dante agens, ma sono già avvenuti per il Dante abbia a che fare con vicende di personaggi
auctor. famosi della sua epoca non è casuale: proporre
modelli e personaggi familiari al lettore
contemporaneo facilitava la trasmissione del
messaggio. Esempio di ciò è Pia dei Tolomei, a anime che si sono pentite prima di morire: si
noi sconosciuta, ma personaggio famoso al sono resi conto dell’errore.
tempo del poeta.
Dante pensa che egli stesso accederà al
Purgatorio.

Struttura di Inferno, Purgatorio e Le pene dell’inferno e del purgatorio


Paradiso obbediscono alla legge del contrappasso: la
pena viene assegnata per antitesi o per analogia
Inferno: ha la forma di un cono rovesciato che rispetto alla colpa.
si restringe man mano che si arriva al centro
della Terra, diviso in cerchi. L’ingresso Il paradiso è formato da cieli concentrici,
dell’Inferno si trova a Gerusalemme. ognuno illuminato da un astro, dalla Luna a
Saturno, mentre l’ottavo cielo è quello delle
Al centro della Terra c’è Lucifero, l’angelo Stelle fisse, il nono è il Primo mobile (il suo
ribelle, nelle cui tre bocche vengono torturati movimento conferisce movimento agli altri
Giuda, Cassio e Bruto: cacciato dal Paradiso, la cieli). Oltre i cieli c’è l’Empireo con la Rosa dei
sua caduta sulla terra ha prodotto il cono beati (eterna beatitudine, ossia la
dell’inferno e contemporaneamente, per il contemplazione di Dio) e Dio stesso nella sua
ritrarsi inorridito della terra, la formazione, triplice natura. Per incontrare Dante ogni beato
nell’emisfero opposto, del purgatorio. si reca nei cieli che più rappresentano la loro
Anti inferno: ignavi, anime incapaci di virtù, ma tutti sono nella Rosa dei beati.
scegliere tra il bene e il male, sono costretti a
correre dietro una bandiera. Sono rifiutati sia da
Dio che da Satana. La politica
Limbo: spiriti non battezzati, sapienti e chi è Molti canti della Commedia, in particolare il
vissuto prima di Cristo. I patriarchi biblici si sesto canto di ogni cantica, tratta di politica:
trovavano qui, ma vengono portati da Cristo in Inferno, VI: situazione di Firenze; Purgatorio,
Paradiso. VI: situazione critica dell’Italia, priva di una
guida; Paradiso, VI: Giustiniano e il corpus iuris
Il purgatorio è invenzione dantesca: è diviso in civilis.
gironi, in cui vengono puniti i peccati capitali.
Le anime qui però hanno speranza di accedere al
paradiso, mentre quelle dell’inferno sono
condannate ad una sofferenza eterna. Si tratta di
GLI ORIENTAMENTI della chanson de geste (battaglie, onore predilezione per la letteratura. Alla morte del
cavalleresco) e la materia romanzesca francese padre, nel 1326, i due fratelli sono costretti a
LETTERARI DEL TRECENTO (ciclo arturiano, tematiche d’amore): tornare ad Avignone.
Escludendo le due opere fortemente innovative combinazione tra materia lirico-amorosa-erotica
e bellico-eroica. Da ciò si arriverà al romanzo Il 6 aprile 1327 nella chiesta di Santa Chiara
di Petrarca (il Canzoniere) e di Boccaccio (il
incontra per la prima volta Laura (della cui
Decamerone), la produzione letteraria del cavalleresco.
esistenza neanche gli amici più stretti erano
Trecento mantiene solidi legami con la
Uno dei primi autori di cantari che abbia dato sicuri): l’incontro in una chiesa è un topos della
tradizione del Duecento.
dignità letteraria al genere è il fiorentino lirica amorosa. Petrarca ci dice di averla
I generi più diffusi infatti sono la lirica di Antonio Pucci. incontrata nel Venerdì Santo, giorno della
imitazione stilnovistica (produzione poetica di passione di Cristo, anche se effettivamente
Sennuccio del Bene, amico del padre di quell’anno il Venerdì santo cadeva il 10 aprile:
Petrarca), la letteratura allegorico-didascalica l’accostamento del primo incontro con Laura
PETRARCA
(abbiamo già nominato in precedenza il con la passione di Cristo ha valore simbolico.
Dittamondo di Fazio degli Uberti) e i cantari. Biografia
Tra il 1328 e il 1329 Francesco prende gli
La poesia canterina Nasce nel 1304 ad Arezzo. Il padre, ser Ordini minori per poter sostenere la famiglia,
Petracco, si era trasferito a Firenze per esercitare per poi recarsi a Roma, al servizio dei Colonna.
I cantari sono componimenti narrativi in ottava la professione di notaio ma, essendo guelfo La protezione di questa potente famiglia gli
rima che si diffondono soprattutto in Toscana bianco, nel 1302 fu esiliato e costretto a permette di dedicarsi agli studi e alle ricerche
tra il quattordicesimo e il quindicesimo secolo. trasferirsi ad Arezzo. filologiche in giro per le biblioteche di tutta
Il nome di questi componimenti deriva dal Europa (in questo periodo ritrova alcune
verbo “cantare”, in riferimento ai giullari Nel 1312 la famiglia si trasferisce ad Avignone, epistole di Cicerone).
“canterini” (si tratta dunque di una produzione nel frattempo divenuta sede papale, ambiente in
di carattere popolareggiante). cui lavora lo stesso padre di Francesco. Tornato ad Avignone, inizia a manifestare una
Avignone con il trasferimento della sede papale certa insofferenza per l’ambiente papale
Ottava rima: secondo alcuni invenzione di era diventata una città cosmopolita, luogo di corrotto: decide dunque si trasferirsi a
Boccaccio, per altri nata dall’evoluzione del incontro di figure importanti, anche della Valchiusa, dove compone il poema epico in
genere canterino. politica: la pluralità del luogo impedisce a latino Africa e la raccolta di biografie esemplari
I cantari si diffondono inizialmente per via Petrarca di sviluppare un senso di appartenenza De viris illustribus.
orale, solo a partire dalla metà del Trecento si alla città (al contrario di Dante, profondamente
L’8 aprile 1341, dopo aver sostenuto un esame a
attestano le prime produzioni scritte di questo legato alla sua Firenze).
Napoli al cospetto del re Roberto d’Angiò, viene
genere. Possono essere anche molto lunghi. La Iniziati gli studi di diritto a Montpellier, qualche incoronato sul Campidoglio.
materia era quella dell’epica medievale o quella anno più tardi Francesco si trasferisce a Bologna
delle storie antiche (favole classiche o miti). I Tornato ad Avignone conosce Cola di Rienzo,
con il fratello minore Gherardo: in questo
temi scaturiscono da una fusione delle tematiche ambasciatore del Governo popolare romano, con
periodo il poeta inizia a manifestare una
cui ha in comune l’ammirazione per l’età fiorentini, fa degenerare i rapporti con gli amici Anche la Vita nuova di Dante costituisce un
repubblicana romana e i mos maiorum del fiorentini, tra cui Boccaccio. modello, ma a differenza di questo il suo
tempo. tormento interiore non viene mai risolto.
Nel 1361 Francesco si trasferisce a Padova e a
Nel 1343 il fratello Gherardo si dà alla vita Venezia, con la promessa di donare la sua Nel Canzoniere, dunque, Petrarca unisce
monastica, evento che peggiorerà la crisi biblioteca personale allo Stato veneziano (cosa l’autoanalisi di sant’Agostino alla tradizione
interiore del poeta, diviso tra la ricerca della che non avverrà). Qui comincia a far trascrivere della lirica d’amore: da questo momento il
gloria e l’aspirazione alla vita contemplativa. a Giovanni Malpaghini il Canzoniere. A Padova genere lirico finisce per diventare il linguaggio
i da Carrara gli donano una casa ad Arquà, sui privilegiato dell’interiorità.
Nel 1347 Francesco sostiene il tentativo di Cola colli Euganei, dove passa gli ultimi anni di vita,
di restaurare la repubblica romana a Roma continuando la costante rielaborazione del Lo stretto rapporto tra vita e scrittura porta P. ad
(questo gli costerà l’amicizia dei Colonna). essere estremamente attento alla forma del testo:
Canzoniere.
continue sono le ri-scritture, alla ricerca della
Turbato dalle delusioni politiche e dalla crisi Muore nel 1374. perfezione della forma, spesso lo stesso poeta si
spirituale, si ritira a Valchiusa, dove scrive il De
occupa della trascrizione dei suoi libri o
otio religioso e il De vita solitaria, oltre che il
sorveglia con cura questa operazione quando
Secretum.
l’affida ad altri.
Mentre in Europa infuria la peste nera, Petrarca
Pensiero del poeta
viene a sapere della morte di Laura, avvenuta Vocazione all’autoanalisi: per la prima volta un
nella simbolica data del 6 aprile 1348: la poeta offre ai futuri lettori un autoritratto, Un nuovo modello di intellettuale:
scomparsa della donna e quella di tanti amici legando strettamente il piano della vita e quello Petrarca pre-umanista
porta il poeta alla cosiddetta mutatio animi, della scrittura. Tutta la produzione di P. è
periodo in cui il poeta matura l’idea di caratterizzata dall’attenzione all’interiorità: il Missione civilizzatrice del letterato: in un
raccogliere le sue liriche nel Canzoniere e le sue poeta, durante tutta la sua vita, cerca di periodo di crisi, l’intellettuale è testimone, nel
lettere latine negli epistolari. conoscere sé stesso e di dare un ordine e un proprio tempo, della cultura del passato, di
valore simbolico ai frammenti sparsi della sua esempio anche per i contemporanei.
Dopo essersi recato a Roma per il giubileo, si
vita e del suo animo (da qui i Rerum vulgarium Petrarca è un intellettuale apolide e cosmopolita,
trasferisce, nel 1350, a Firenze presso Giovanni
fragmenta). Per questo motivo uno dei libri più estraneo alla dimensione comunale.
Boccaccio. Dopo un breve soggiorno ad
importanti per il poeta è Le confessioni di
Avignone, dove compone il Sine nomine e i Rapporto contraddittorio con la politica: da una
sant’Agostino, in cui l’autore aveva esaminato
Trionfi (poema allegorico in terza rima in parte rivendica il suo impegno civile
la sua esistenza alla luce della conversione
volgare), si stabilisce a Milano, dove compie (negotium), dall’altra crede che lo distragga
religiosa, in modo da dare un insegnamento di
missioni diplomatiche per i Visconti, tra cui una dalla vita contemplativa e dagli studi (otium),
salvezza ai suoi lettori.
a Praga presso l’imperatore Carlo IV e una a dichiara l’assoluta libertà dell’intellettuale di
Parigi. Il trasferimento a Milano, città odiata dai fronte al potere, ma è a stretto contatto con le
istituzioni del tempo, come Dante, desidera
un’alleanza tra cultura e politica, progetto che Oltre che collezionista di libri e bibliofilo, Il bilinguismo petrarchesco
verrà attuato dagli umanisti all’interno delle Petrarca è anche un filologo: grazie a lui nasce
corti italiane. un nuovo modo di leggere i classici. Petrarca è espressione di un bilinguismo
letterario rigoroso: nonostante si sia servito sia
Il mito della gloria: Petrarca si dedica I classici non solo sono fonte di saggezza e di della lingua latina che di quella volgare, le due
strenuamente alla stesura di opere in latino, che exempla, ma anche una lezione di humanitas, lingue sono da considerarsi codici ben separati,
considera le più idonee al conseguimento del cioè di una cultura che parli all’uomo e lo che non devono interagire tra di loro.
prestigio culturale a cui aspira. Questo desiderio educhi. L’imitatio dei classici, dunque, non si
di riconoscimento, però, si scontra con il limita più alla sola forma, ma anche al Il latino è la lingua della cultura: in particolare
bisogno del poeta di perfezionamento interiore contenuto. Inoltre, secondo P., non bisogna quello di Petrarca è il latino puro degli antichi
(come gli rimprovera sant’Agostino nel limitarsi all’imitazione di una sola auctoritas, (in particolare ripreso da Cicerone), dunque un
Secretum). Egli da una parte insegue obiettivi ma attingere da vari autori: come l’ape produce latino spogliato dalle contaminazioni della
terreni, dall’altra è consapevole di star miele ricavando il polline da vari fiori, così filosofia scolastica medievale e del volgare.
trascurando, in questo modo, gli obiettivi l’intellettuale deve prendere spunto da più Il volgare, invece, è lingua popolare: Petrarca
spirituali. autori. Tra gli autori classici imitati abbiamo definisce le sue liriche in volgare “nugae”, ossia
Cicerone, Virgilio, Seneca, autori greci, e componimenti leggeri, nonostante comunque il
Rapporto con i contemporanei: da un lato sant’Agostino (ma non privilegia nessuno tra
manifesta una repulsione per la cultura lavoro di perfezionamento non abbia
questi, attingendo da tutti risparmiato neanche le liriche in volgare. Infatti
contemporanea e per certe forme della socialità
contemporaneamente). il volgare petrarchesco è puro, frutto di una
intellettuale (De otio, ispirato a Seneca, per
l’intellettuale è più importante l’otium, il Enorme distanza tra la contemporaneità e il rigorosa opera di selezione lessicale, un volgare
momento in cui lavora sulle sue opere e studia passato classico, soprattutto sul livello etico, si snello e funzionale per esprimere i suoi moti
in solitudine), dall’altra parte ricerca un deve recuperare la virtus dei latini, soprattutto in dell’anima. Se il volgare dantesco scaturisce da
riconoscimento da parte dei suoi contemporanei. epoca repubblicana. una pluralità, quello petrarchesco si mantiene su
un livello alto semplificando gli elementi (meno
Petrarca diventa modello a livello europeo: nel Petrarca, nonostante sia chiaramente un parole, ma più esplicite e pregnanti). Il toscano
rinascimento in Spagna c’è il petrarchismo. anticipatore dell’umanesimo, non può essere letterario sarà ispirato proprio al volgare
ancora considerato un umanista vero e proprio: petrarchesco (Pietro Bembo definisce Petrarca
egli, infatti, compie una conciliazione tra cultura autore canonico per le liriche).
Il lavoro di filologo di Petrarca classica e dottrina cristiana, mentre gli umanisti
avranno una visione completamente laica della
Ricerca di più copie di uno stesso testo in modo cultura. IL CANZONIERE
da confrontarli, per ricostruire, per quanto
possibile, il testo originale (spesso i copisti Ricerca di testi di cui si conosce l’esistenza, ma Primo libro lirico di carattere organico e
compivano errori, modificando dunque il testo non si sa dove siano: ritrovamento di alcune unitario: Petrarca raccoglie, ordina e trascrive le
originale). epistole e del Pro Archia di Cicerone. sue poesie, con l’intenzione di raccontare una
storia.
Il titolo originale è Rerum vulgarium fragmenta separa le due sezioni, simbolo del periodo di primo endecasillabo della strofa seguente. Nel
(Rvf): la scelta del latino per il titolo ribadisce la mutatio animi del poeta. La prima parte sembra congedo le parole-rima vengono riprese, sia nel
ferma volontà di bilinguismo. concentrarsi sul passato, sui ricordi e sul mezzo sia alla fine dei tre endecasillabi. La
pentimento per il giovanil errore; la seconda si sestina è inventata da Arnaut Daniel.
Prima del Canzoniere concentra sul presente e sulla speranza di
1347-1350: periodo di produzione più intensa,
Non abbiamo testimonianze di produzioni redenzione.
ma Petrarca ritornerà spesso sul Canzoniere.
liriche precedenti al primo incontro con Laura, Il numero dei componimenti potrebbe essere
ma sappiamo che negli anni ’30 alcune liriche di interpretato in due modi: o numero dei giorni di
Petrarca erano state divulgate in maniera sparsa, un anno bisestile, o numero di giorni di un anno I TEMI
per poi essere raccolte nel Canzoniere. normale escludendo il sonetto proemiale.
L’anno scandito dalle 366 liriche sintetizza il L’io lirico è soggetto e oggetto dell’indagine
I due codici vaticani
senso di una vita intera: dall’errore giovanile, poetica generata dalla mutatio animi.
Vaticano latino 3196 (o codice degli abbozzi) e quindi l’innamoramento, si passa alla crisi e al
Contrasto tra il tormento del poeta, continuo, e
Vaticano latino 3195. Il primo si può pentimento, fino all’ultima lirica, la canzone alla
gli animali che hanno un momento di riposo
considerare una copia di lavoro in brutta: ci Vergine, a cui Petrarca affida la sua anima in
dalle attività quotidiane.
permette di vedere il metodo di lavoro del poeta. cerca di salvezza.
Il secondo è il codice originale nella sua Differenze con Dante
versione ultima (1366), scritto in parte per mano Il percorso della narrazione, però, non è lineare,
del copista Giovanni Malpaghini e in parte da ma curvilineo: numerosi sono rimandi al passato Nonostante il Canzoniere tragga ispirazione
Petrarca stesso. e anticipazioni, superamenti, ogni lirica può della Vita nova di Dante (sia la morte di
essere letta sia come tappa della storia dell’io sia Beatrice che quella di Laura dividono in due
Struttura e storia come componimento autonomo. parti le raccolte), sono numerose le differenze.
Racconto lirico dei momenti salienti dell’amore Inserisce alcuni componimenti che noi Mentre l’amore per Beatrice occupa solo la
di Francesco per Laura e degli effetti che definiamo “di anniversario” (ci ricordano quanti giovinezza di Dante, l’amore per Laura occupa
l’amore ha sull’animo del poeta. anni sono passati dal primo incontro con Laura), tutta la vita del poeta.
facilmente databili, sempre riferiti alla storia di
Composto da 366 liriche (317 sonetti, 29 Petrarca e Laura. Beatrice è figura salvifica, che mette in contatto
canzoni, 9 sestine, 7 ballate e 4 madrigali) Dante con Dio; Laura allontana Francesco dal
inserite in una struttura bipartita, Sestina: forma particolare di canzone con sei perseguimento della salvezza spirituale,
tradizionalmente distinta in rime in vita (1-263) strofe, ciascuna di 6 endecasillabi, più un tenendolo ancorato alle pulsioni terrene. Mentre
e rime in morte di Laura (264-366, anche se in congedo con 3 endecasillabi. Parole rima: no la morte di Beatrice permette a Dante di
realtà si parla della morte di Laura solo nel schema rimico tradizionale, le parole finali della perseguire la virtù, quella di Laura permette a
componimento 267). La volontà di Petrarca di prima strofa si ripetono anche nelle altre strofe. Petrarca di comprendere la natura peccaminosa
articolare l’opera in due parti è suggerita La parola finale dell’endecasillabo finale della del sentimento amoroso, in quanto aveva amato
dall’intervallo di quattro pagine bianche che strofa precedente viene ripetuta alla fine del
più Laura che Dio (ricordiamo che Francesco è presente, momento di consapevolezza delle di Petrarca che desidera la salvezza. Dunque è
un chierico). colpe, il futuro è il piano temporale della un dialogo tra due parti della psiche di Petrarca.
speranza di ricomposizione dei conflitti (che
La figura di Laura Scritto tra il 1347 e il 1353.
non avverrà, come rivela il Secretum).
La figura di laura non ha una consistenza fisica: Modelli: De brevitate vitae di Seneca, tempo I modelli
non è mai descritta nella sua interezza, solo come dimensione interiorizzata per
piccoli dettagli, tratti sineddotici e simbolici Dialogo platonico o ciceroniano di contenuto
sant’Agostino. etico, De consolatione philosophiae di Boezio e
(tipici della lirica stilnovista). Sono descritti più
Funzione eternatrice della poesia: sottrae le Confessioni di sant’Agostino.
gli effetti della bellezza di Laura, che il suo
aspetto fisico. all’azione distruttiva del tempo ciò che siamo e Contenuto
ciò che ci è accaduto.
Giochi di parole (omografia, in quanto Al dialogo assiste anche la Verità, che però
l’apostrofo non esisteva, e omofonia) con il Pensiero della morte: pace interiore eterna. rimane in silenzio: il dialogo non si conclude,
nome Laura: laurea (momento Canzone indirizzata alla Vergine, a cui affida la infatti, con il raggiungimento del traguardo da
dell’incoronazione e di un riconoscimento), propria anima, nella speranza della pace eterna. parte di Francesco, ma le incertezze e le
lauro (pianta di alloro, richiama il mito di La parola pace è l’ultima parola del canzoniere. contraddizioni continuano.
Apollo e Dafne), l’aura (l’aria, elemento che
apporta vita, ma inconsistente). Consapevolezza di quanto sia difficile per
Altri temi l’uomo di liberarsi dalle pulsioni terrene.
Petrarca definisce Laura la dolce nemica: può
consolare ma anche distruggere. Per questo usa Il dialogo è diviso in 3 libri:
-Tema dell’amicizia: testi indirizzati ad amici o
molto nei suoi componimenti l’antitesi, il colleghi, come il sonetto a Sennuccio del Bene. -nel primo Agostino si concentra su quelle
chiasmo (rappresentare le oscillazioni
immagini terrene che rivela essere pure
dell’animo), l’ossimoro. -Tema della politica: dichiarazione di
apparenze, soffermandosi sul contrasto tra
indignatio per la corruzione dei tempi presenti,
Il tempo canzone Italia mia. Il dolore del poeta che questi obiettivi evanescenti e la certezza della
verità divina, che è eterna; individua inoltre nel
denuncia la corruzione denuncia anche lo
Il compito della memoria è quello di strappare al difetto di volontà la ragione che impedisce a
tempo distruttivo il passato (tepus edax). Noi smarrimento dell’amore per Laura.
Petrarca di salvarsi, e dunque esorta il poeta a
uomini cerchiamo di conservare i ricordi, che il meditare sulla morte.
tempo vorrebbe cancellare. L’amore anche si
trasforma nel tempo. La bellezza femminile è IL SECRETUM -nel secondo libro sono esaminati i sette vizi
soggetta al passare del tempo. capitali e la disposizione di Francesco a
Trattato in latino in forma dialogica, in cui ciascuno: non viene assolto dalla superbia
Si confondono i tre piani temporali: ricordo discutono due personaggi, Francesco, che (ambitio), dall’avarizia, dalla lussuria, ma
attivato dalla visita a luoghi in cui c’è stata simboleggia la parte di Petrarca legata alle soprattutto dall’accidia (indifferenza verso
Laura (il luogo conserva le sue tracce), il passioni terrene, e sant’Agostino, ossia la parte qualunque forma di azione o iniziativa, vizio
peggiore perché non consente a Francesco di sostituita da entità allegoriche. Man mano che si turbata dalle sue minacce, ma anzi, le si affida
agire per la conversione). va avanti si arriva ad una verità superiore, serenamente (siamo alla vigilia di un altro 6
divina e incrollabile. aprile). Sulla Morte trionfa la Fama, che sottrae
-nel terzo libro si concentra su quelle che
all’oblio la memoria degli uomini.
definisce “catene” che tengono Francesco legato Sono 6 trionfi (sempre numero del 6 aprile),
alla realtà terrena: l’amore per Laura e la ricerca rappresentano 6 quadri apparentemente Segue il trionfo del Tempo, entità che con la sua
della gloria (desiderio di Laura e della laura). autonomi, ma la successione dei componimenti azione corrosiva finisce per distruggere tutto,
costituisce l’evoluzione di una storia. anche il ricordo. Alla fine sarà l’Eternità a
Il dialogo si conclude lasciando aperte queste
vincere su ogni cosa: la contemplazione di Dio
contraddizioni, l’autore è ancora pieno di dubbi. Triumphus Cupidinis (o Amoris) in 4 canti si pone come solo punto fermo e stabile
Rivelazione di una consapevolezza: la vita è dell’universo. Tra i beati chiamati a questa
fatta di tensioni opposte. Termina con un Triumphus Pudicitiae in un solo canto
visione ci sarà anche Laura, che trionfa al pari
proposito: “raccoglierà gli sparsi frammenti Triumphus Mortis in 2 canti dell’Eternità.
della mia anima”.
Triumphus Famae in 3 canti Alternanza di valori negativi (Amore, Morte,
Pensiero morale di Petrarca: insofferenza per la
Triumphus Temporis in un solo canto Tempo) e positivi (Pudicizia, Fama, Eternità).
cultura medievale di tipo scolastico e per la
filosofia aristotelica, perché a Petrarca interessa Triumphus Eternitatis in un solo canto Solo apparentemente i Trionfi seguono un
una riflessione morale che investa i percorso ascensionale dal peccato alla salvezza,
comportamenti umani (per questo si rivolge più Nei primi tre trionfi si concentra sulla in realtà l’itinerario è quello di una parabola:
a sant’Agostino). celebrazione di valori transitori, mentre gli nell’Eternità il poeta immagina il volto di Laura
ultimi 3 celebrano valori duraturi in un sistema cghe riporta con movimento circolare il lettore
crescente. al punto d’inizio.
Come nella Commedia, Francesco-personaggio
ALTRE OPERE ha una consapevolezza di sé incompleta rispetto
a Francesco-autore. La vicenda si svolge a
Triumphi (in volgare) Valchiusa, all’alba di un 6 aprile di un anno non OPERE IN LATINO (porteranno il poeta
meglio precisato. Al poeta appare in sogno all’incoronazione)
Poema in terza rima di contenuto allegorico: il
Amore, che trionfa su un carro portando con sé
modello dantesco viene ripreso, anche tutte le sue prede (gli innamorati), tra cui anche Molte opere in latino vengono interrotte:
nell’intendo di dare valore universale
Laura. Francesco in questa occasione si Petrarca non trova più gli stimoli.
all’esperienza autobiografica dell’autore.
innamora della donna.
Epistolari
Il titolo originale è in latino e rimanda all’idea Dopo Amore, trionfa la Pudicizia di Laura che
del trionfo romano, celebrazione della vittoria di non cede alle lusinghe amorose e non ricambia Novità: innalzare l’esperienza autobiografica a
un condottiero che sfila esibendo i trofei di il sentimento di Francesco. Segue poi il trionfo modello esemplare da consegnare ai posteri,
guerra. La figura del condottiero viene qui
della Morte: Morte insidia Laura, che però non è
Petrarca decide quale immagine di sé dare ai immaginarie, in cui Petrarca discute con autori Africa (iniziato tra il 1338 e il 1339): poema
lettori futuri. classici, da Cicerone a Virgilio. epico in esametri narrante gli ultimi anni della
seconda guerra punica (e quindi la vittoria di
Modelli Seniles (Senilium rerum libri): 128 lettere
Scipione l’Africano a Zama nel 202).
distribuite in 17 libri. Si tratta di lettere
Ritrovamento delle lettere Ad Atticum di L’obiettivo era quello di imitare Virgilio (la
composte in età più avanzata, trattano gli stessi
Cicerone. dedica a Roberto d’Angiò ricorda quella di
temi con un accento più marcato su una Virgilio ad Augusto). Rievocazione delle
Epistulae ad Lucilium di Seneca, soprattutto per dimensione autobiografica (ricordo dei lutti e
vicende eroiche della storia di Roma in modo da
il carattere filosofico e morale. delle delusioni). Prevedeva un diciottesimo libro essere usate come esempio: i contemporanei
con una lettera ai posteri (Posteritati), ma il libro
devono recuperare i modelli di virtus romana.
I temi è rimasto incompleto.
Restano soltanto 9 libri. Interrotto nel momento
Confronto tra l’io del passato e quello presente, Sine nomine: 19 lettere (1342-1359). della mutatio animi e della morte di re Roberto.
la fuga del tempo, passione per la lettura e la Chiamate così perché non c’è il nome del
scrittura, richiamo costante ai classici, mito De viris illustribus (iniziato tra il 1338 e il
destinatario: si tratta infatti di lettere
della vita solitaria, dispresso per il vulgus, 1339): ispirato a Svetonio, raccolta di ritratti di
potenzialmente pericolose in cui critica la
ideale di amicizia. uomini illustri prevalentemente della storia
corruzione dei contemporanei e del papato.
romana.
Sono riconoscibili come destinatari l’imperatore
Scelte retoriche e linguistiche
Carlo IV, il pontefice Bonifacio XII e Cola di Rerum memorandarum libri (1343-1345):
Al “voi” medievale si sostituisce il “tu” ricavato Rienzo. raccolta di exempla ricavati dall’antichità e da
da Cicerone e Seneca, le formule di apertura e epoche più recenti, divisa in 4 libri, incompiuta.
chiusura vengono semplificate, è introdotta la Epystole metricae: 3 libri, 66 epistole in
Il modello è il latino Valerio Massimo.
datazione. esametri (1348-1350), modello oraziano, discute
delle solite tematiche, soprattutto la caducità
Adozione del latino: latino più agile e sciolto della vita umana (filosofia epicurea di Orazio),
rispetto a quello delle scuole medioevali, ricordando nel proemio la morte del re Roberto Produzione di ispirazione morale e
pubblico raffinato e colto. e di Laura. religiosa

Familiares (Familiarum rerum libri) Lezione dei classici e meditazione cristiana


convergono: sintesi tra due ideali di vita e di
350 lettere distribuite in 24 libri. Si tratta di Produzione epica e storico-erudita cultura, mitigazione della severa ascesi cristiana
lettere ad amici o altri intellettuali del tempo, con l’otium dei classici latini. Dimensione
con cui discute di varie tematiche, dalla natura A partire dal 1337, Petrarca dà avvio ad
appartata, ma non eremitica, bisogna avere
morale dell’agire umano alla dialettica tra un’intensa attività letteraria in latino,
intorno degli amici, accuratamente selezionati e
negotium e otium (vita attiva e vita realizzando opere epiche e storico-erudite
con cui avere in comune la passione per la
contemplativa). L’ultimo libro prevede modellate sui classici, a cui lo scrittore affida le
letteratura. Le letture non devono limitarsi ai
l’inserimento di alcune corrispondenze sue ambizioni di gloria letteraria (coronate dal
conseguimento della laurea poetica nel 1341).
classici, ma devono comprendere anche testi contemporanea (come anche nelle Bucoliche
della letteratura cristiana. virgiliane).

De vita solitaria (in due libri, scritto in gran


parte nel 1346).
Il primo libro è un elogio della vita solitaria, in
opposizione con la vita frenetica dell’individuo
occupato. Il secondo libro è una rassegna di
exempla che servono per confermare la validità
dell’ideale di vita appartata.

De otio religioso (iniziato nel 1347)


Scritto di getto dopo una visita al fratello
Gherardo, l’otium classico si affianca all’ideale
mistico e ascetico dei monaci, incita il fratello a
conservare la propria condizione di uomo che si
libera dalle passioni.

De remediis utriusque fortunae (in 2 libri,


composto in gran parte tra il 1356 e il 1357)
Rimedi contro i due tipi di fortuna, dialoghi
immaginari tra figure allegoriche. Nel primo
libro discutono sui rimedi contro la fortuna
favorevole, nel secondo contro la sfortuna.
L’uomo deve essere dotato di una virtù che gli
consente di rimanere sempre saldo (ideale
stoico): impiego della ragione per rimanere
impassibile. Rapporto virtù e fortuna:
Machiavelli.

Bucolicum carmen : 12 egloghe, tra il 1346 e


il 1348, imitare le Bucoliche virgiliane, prevale
un intento di tipo allegorico, nell’ambientazione
bucolica ci sono delle allusioni alla realtà
BOCCACCIO Nel 1348 si scatena la peste nera: Boccaccio Un intellettuale dal profilo composito
vive l’esperienza drammatica della peste, che lo
Boccaccio fu amico intimo di Petrarca, come ispirerà per la creazione del Decamerone. Boccaccio incarna un modello di intellettuale
testimoniato dalla fitta corrispondenza. Decamerone come reazione al disordine sociale che in sé contiene, anche in modo
L’amicizia ebbe un momento di difficoltà e morale che si era originato a partire contraddittorio, tre modelli culturali: quello
quando Petrarca si recò presso i Visconti a dall’epidemia di peste. aristocratico-cortese (appreso dalla corte
Milano, città ostile a Firenze. angioina di Napoli), quello borghese-comunale
Anni 50-60 viaggia molto (soprattutto per il suo (il Comune di Firenze) e quello umanistico
Breve biografia ruolo di ambasciatore del Comune di Firenze. (conoscenza di Petrarca).
Nel 1350 Boccaccio incontra per la prima volta
Giovanni Boccaccio, figlio illegittimo ma
Petrarca, di passaggio a Firenze. L’anno L’arte del raccontare: mentre Petrarca racconta
riconosciuto di Boccaccino di Chellino, nasce
seguente Boccaccio è ospite a Padova di la vita interiore dell’uomo, Boccaccio
nel 1313 a Certaldo, trascorre a Firenze gli anni rappresenta nella letteratura la realtà e
Petrarca.
dell’infanzia e della scuola e in questo ambiente l’imprevedibilità della storia, influenzata dalla
avviene probabilmente il primo incontro con Nel 1359 si incontrano nuovamente a Milano, fortuna. Il racconto non deve solo insegnare, ma
Dante, che scomparirà di lì a poco. ma i rapporti sono mutati: Boccaccio è nel pieno anche intrattenere (come nel caso del romanzo
della sua maturità di scrittore (l’anno dopo cavalleresco).
Intorno al 1327-28 viene mandato a Napoli,
riceve anche gli ordini minori).
come rappresentante dell’impresa bancaria dei Gli zibaldoni: l’attività di copista di Boccaccio
Bardi, di cui il padre era direttore della filiale Tra il 1355 e il 1362 Boccaccio, dopo aver lo fa entrare in contatto con numerose opere di
napoletana. Grazie al padre, Boccaccio ebbe tentato due volte di tornare a Napoli, si ritira varia forma e contenuto, che lo spingono a
facile accesso alla corte di re Roberto d’Angiò, nella sua casa di Certaldo. Matura un intenso sperimentare.
inserendosi nell’ambiente dell’alta borghesia e impegno religioso e morale. Le sue prospettive
della nobiltà napoletana, caratterizzato dal culto culturali, grazie anche all’influenza di Petrarca, Novità: Boccaccio cerca di collocare ciò che
della tradizione romanzesca cortese (in si fanno più ampie: inizia lo studio del greco. scrive nell’ambito di una morale laica. Visione
particolare quella francese). Qui incontra Cino laica dell’esistenza che non esclude la
da Pistoia, stilnovista ma anche giurista, che lo Gli spostamenti di Boccaccio si fanno sempre possibilità del trascendente (quindi non nega
avvia allo studio degli stilnovisti, di Dante e di più rari: l’ultimo è per l’Esposizione sopra la l’esistenza di dio), la morale dipende dall’agire
Petrarca. Il giovane Boccaccio inizia anche a Comedìa di Dante (recita i canti danteschi in umano, irrimediabilmente influenzato dagli
scrivere dei testi, esito di numerose pubblico). In questo ultimo periodo scrive anche istinti naturali dell’uomo. La religione non deve
sperimentazioni. il Trattatello in laude di Dante. mortificare le esigenze umane (umanesimo).

Tra il 1340 e il 1341, spinto dalle necessità Muore a Certaldo nel 1375 Secondo qualcuno è l’inventore dell’ottava rima
economiche del padre, torna a Firenze. (strofa di otto versi endecasillabi con schema
Dall’ambiente cortese passa dunque a quello metrico ABABABCC, può essere ripetuto
comunale. all’infinito), ha canonizzato questa struttura
metrica per la narrazione (verrà ripresa dagli
autori di epica cavalleresca come Boiardo, esprime direttamente ciò che ha vissuto, ma lo sono modelli che non devono farci guardare al
Ariosto e Tasso). fa attraverso allusioni nel racconto. passato nostalgicamente e non più rinnovabile,
ma ci spingono ad agire nel presente per
Boccaccio descrive una realtà dalle infinite
modificarlo.
potenzialità e sfaccettature, fondata sulla
I due modelli dialettica tra fortuna e ingegno, in cui l’uomo è
Dante come modello di intellettuale civilmente padrone di sé stesso (può utilizzare l’ingegno
impegnato. per affrontare la fortuna e modificare la realtà).

Petrarca invece è il modello di intellettuale La novella rappresenta il luogo in cui si celebra La produzione
umanista, per come interpreta e utilizza la il valore della parola e della letteratura: sesta
giornata dedicata ai motti, frasi brevi e efficaci Le opere di Boccaccio si legano ai diversi
cultura classica. momenti della sua vita e alle sue esigenze.
che servono a tirarlo fuori dai guai. La parola
può mettere ordine nel caos del mondo. Letteratura anche come mezzo di svago, come
La nuova prosa narrativa Simbologie numeriche, simbolismo medievale. distrazione dagli impegni quotidiani.

Con Boccaccio si può dire che nasca la novella Pietro Bembo individua Boccaccio come Raccolta di rime giovanili: è l’unica non novità
moderna, quella in cui la fortuna, intesa come modello per la prosa di Boccaccio. Recupera lo stilnovo, la lirica
casualità pura, viene introdotta. Nella tradizione cortese e li rielabora.
precedente infatti la narrazione si svolgeva
secondo schemi prestabiliti e ogni racconto era L’umanesimo di Boccaccio
un apologo esemplare dall’esito prevedibile. I Opere in volgare del periodo napoletano
comportamenti dei personaggi del Decameron B. anche pre-umanista: non interpreta i classici
Testi che introducono temi, personaggi e nomi
non sono esemplari né ripetitivi, ma come Petrarca, lui sostiene la preminenza del
di personaggi che ritroveremo nel Decameron.
scaturiscono da un insieme molteplice di forze volgare sul latino (il volgare è la lingua usata
in gioco. Accanto alla fortuna agisce come nel mondo contemporanea). Boccaccio guarda Filostrato (poemetto in ottave diviso in nove
motore delle azioni umane anche l’amore, che al passato, ma questo sguardo non è finalizzato parti, scritto intorno al 1335)
deve essere accompagnato dalla forza a creare un confronto tra presente e passato per
dell’intelligenza e dell’autocontrollo. far notare la degenerazione del presente, il suo Narra la storia d’amore di Troilo (ultimo dei
obiettivo è creare una sintesi tra passato e figli di Priamo) e Criseida, figlia dell’indovino
Diventa modello narrativo assoluto per secoli, Calcante: Troilo si innamora di Criseida, ma
presente, di far assorbire nella sua cultura
per trovare un modello narrativo sostitutivo durante uno scambio di prigionieri l’acheo
municipale i valori della classicità.
bisogna aspettare Manzoni. L’umanesimo fiorentino si nutrirà di questa Diomede si innamora della ragazza, facendo
Differenza con Petrarca: mentre P. racconta in caratteristica municipalistica: gli umanisti credere a Troilo di essere stato tradito, ma
maniera diretta la sua vita, Boccaccio non fiorentini saranno uomini politici, coinvolti nella quello non ha occasione di vendicarsi in quanto
vita pubblica, come voleva Boccaccio. I classici viene ucciso da Achille. Il titolo allude ad uno
pseudonimo con cui Boccaccio presenta sé diventano rivali; Teso decide di indire un torneo Poemetto didascalico-allegorico. Racconto-
stesso (dal greco, “colui che è stato sconfitto nel quale si potranno fronteggiare i due giovani, visione: Boccaccio sogna di percorrere i corridoi
dall’amore”). L’opera è risultato della in cui il vincitore sposerà Emilia; Arcita vince di un castello, con esposti sui muri quadri di
contaminazione tra l’epica di tipo omerico (la ma si ammala a causa delle ferita e decide trionfi di alcune entità astratte (l’immagine verrà
vicenda è del ciclo troiano) e la tradizione dunque di affidare a Palemone la ragazza; ripresa da Petrarca nei Trionfi). Ognientità è
romanzesca cortese, in cui l’eros è dominante. Emilia intanto vorrebbe consacrarsi a Diana, ma accompagnata da personaggi della storia che
Prima apparizione in Boccaccio dell’ottava Teseo la convince a sposare Palemone. hanno incarnato queste entità. Dopo l’autore si
rima. Proemio in prosa e nove parti in versi. ritrova fuori dal castello, in un giardino dove è
Primo esperimento di poesia epica in lingua
circondato da donne fiorentine e napoletane che
Filocolo (romanzo in prosa in 5 libri, concluso volgare. All’inizio è presente una lettera, in cui
lui immagina di sedurre. La storia di chiude con
probabilmente nel 1336) Boccaccio dedica la storia a Fiammetta.
l’immagine sensuale di Fiammetta.
Riferimenti alla mitologia classica, tradizione
Allude alla tradizione romanzesca ellenistica, medioevale francese e riferimenti alla poesia Il modello è Dante, ma viene meno
narra la storia d’amore di Florio e Biancifiore, stilnovista. l’interpretazione allegorica del modello
ambientata alle origini dell’era cristiana (sono dantesco, non c’è il messaggio del soggetto che
presenti allusioni all’ambiente trecentesco della supera le pulsioni terrene, Boccaccio invece
Napoli angioina). Il titolo dovrebbe significare celebra la bellezza sensuale della donna amata.
“fatica d’amore”. Nel Prologo Boccaccio rivela Celebrazione dell’eros in quanto pulsione.
di aver scritto il romanzo sotto richiesta di Opere in volgare composte dopo il
Fiammetta, nome fittizio della donna di cui si ritorno a Firenze
innamorò Boccaccio a Napoli. Fiammetta
presentata come la regina di una corte di giovani Commedia delle ninfe fiorentine (testo che Elegia di madonna Fiammetta (lunga
innamorati che discutono d’amore (preannuncia alterna prosa e poesia, scritto tra il 1341 e il lettera in prosa)
il gruppo di ragazzi del Decamerone). 1342) Opera definita forzatamente un romanzo
psicologico, è un racconto-confessione in forma
Teseida delle nozze d’Emilia (poema epico Commedia, prosa tra componimenti in terza
rima. Si tratta di un omaggio all’universo di lettera con il quale Fiammetta si rivolge a
in ottave in dodici libri, iniziato a Napoli nel
femminile, sempre presente nell’opera di tutte le donne innamorate per raccontare la
1339)
Boccaccio (lo stesso Decamerone sarà dedicato propria vicenda privata. Tradizione dell’elegia
Si ispira al modello classico dell’Eneide. Narra alle donne). Ambientazione pastorale (con latina, soprattutto riferimento alle Heroides di
una vicenda amorosa di personaggi del ciclo riferimenti alle campagne fiorentine), i Ovidio, raccolta di lettere in cui le eroine
tebano, molto utilizzato nei romanzi protagonisti sono Ameto e Lia. dell’epica raccontavano le loro esperienze
cavallereschi francesi: Teseo, dopo aver amorose. La grande novità è che la donna non è
sconfitto le Amazzoni, ne sposa la regina, più la destinataria dell’opera, ma narratrice e
Ippolita, che porta con sé ad Atene, insieme alla soggetto.
Amorosa visione (poema in terza rima, in 50
sorella Emilia; di questa si innamorano i due
canti, composto negli anni 1342 e il 1343)
amici tebani Arcita e Palemone, che perciò
Periodo rinascimentale: la diffusione del DECAMERONE (Firenze) e il mondo appartato e ordinato, che
petrarchismo sarà un modo per le donne di obbedisce a delle regole (campagna dove si
partecipare alla vita di corte tramite la poesia. La composizione rifugiano i ragazzi). Ma bisogna specificare una
Composto tra il 1349 e il 1351, anche se spesso cosa: l’effetto “ordinatore” della letteratura è
Fiammetta dice di essere stata abbandonata a destinato a finire, in quanto essa non è capace di
Napoli da Panfilo, che è tornato nella sua città ci ritornerà sopra. Molti credono che gruppi di
novelle fossero già in circolazione prima della modificare la realtà, può solo aiutare a sfuggirvi.
natale, Firenze (Panfilo rappresenterebbe
Boccaccio stesso). Prosa più efficace, non composizione del Decameron e che quindi Le ballate delle ragazze alla fine di ogni
complessa come quella latina, con meno artifici. Boccaccio le abbia riunite collocandole in una giornata sono un inno alla vita, in risposta alla
cornice solo dopo il 1348, anno della peste. Il morte portata dalla peste. La lettura potrà anche
testo fu inserito nell’Indice nel 1559 per i aiutare a distrarsi dalle sofferenze e dalle
numerosi “attacchi” al mondo ecclesiastico e per difficoltà del periodo.
Ninfale fiesolano (poemetto in 473 ottave)
il contenuto licenzioso di alcuni passi.
Assegnato a Boccaccio da un manoscritto I modelli
quattrocentesco, il testo descrive l’origine mitica
Il titolo
Il precedente più diretto è il Novellino, ma c’è
delle città di Fiesole e Firenze. Origine di Titolo creato ricavandolo da un’etimologia una differenza fondamentale: nel Novellino le
Firenze ricondotta alla storia d’amore di Africo greca: deca + emeron (dieci giorni). novelle non sono collocate in una struttura
e Mensola. ordinata.
La dedica alle donne
Struttura molto simile a Le mille e una notte,
Dedicato alle donne come forma di
Corbaccio, il corvo (breve scritto in prosa ce dove il racconto è inteso come esercizio volto a
intrattenimento per loro.
risale alla metà degli anni sessanta) neutralizzare un ostacolo mortale e dove è
La peste presente anche una cornice.
Odio nei confronti delle donne, opera legata ad
un fatto biografico (in età avanzata ha una Una catastrofe che stravolge l’equilibrio sociale Le fonti
delusione d’amore, una ricca vedova che lo e morale. Molti esempi della natura devastante
Gli eventi e i personaggi sono presi da:
rifiuta). Addio di Boccaccio a quell’universo della peste vengono usati come modelli, dalla
letterario cortese. Non possiamo escludere che il peste di Atene di Lucrezio a quella raccontata da -leggende popolari
testo sia l’esito dell’ennesimo travestimento Paolo Diacono nell’Historia Langobardorum
(epidemia di peste sotto Giustiniano). L’opera -biografie
letterario: Boccaccio infatti espone un punto di
vista contrario a quello dei suoi lettori. Inaugura nasce come reazione alla peste, proponendo un -cronache municipali (spesso si trattava,
un modello, i testi contro le donne sono stati modello che è sintesi delle sue esperienze dunque, di personaggi già conosciuti dal
diversi, molti hanno preso spunto dal Corbaccio. nell’ambiente cortese e in quello mercantile in pubblico)
modo da ristabilire l’ordine sociale e morale
(ecco perché la sua struttura è così geometrica). -fabliaux
C’è quindi un contrasto tra la realtà caotica
-favole latine
-agiografie ed exempla. L’autore, quindi, tende a scomparire, usa un L’unico personaggio che può scegliere
filtro, ossia i 10 narratori. Il filtro consente a liberamente il tema della novella da raccontare è
- fabula milesia: storie brevi, di materia erotica,
Boccaccio di esprimere, in maniera indiretta, la Dioneo: il nome fa riferimento al dio Dioniso,
di carattere licenzioso
sua opinione. simbolo del capovolgimento rispetto alla regola.
La sua figura eccentrica ha una funzione:
evitare, con il suo dinamismo, la ripetitività.
Boccaccio narratore
La struttura Ogni giornata si apre con una introduzione e
Emerge l’oggettività narrativa: raccolta di prevede una conclusione in cui si sceglie il
novelle raccontate non dall’autore, ma da 100 novelle, 10 giornate, 10 racconti al giorno,
nuovo re o la nuova regina, il tema successivo e
10 ragazzi (7 ragazze e 3 ragazzi).
personaggi. si descrivono gli altri svaghi della brigata (tra
Il numero 10 (e di conseguenza il 100, suo cui l’esecuzione di una ballata da parte di una
Solo in tre punti l’autore interviene in prima
multiplo) rappresentano la pienezza e la delle ragazze).
persona:
perfezione. Il 3 si riferisce alla trinità e alle virtù
Le singole giornate sono introdotte da una
-inizio (proemio e introduzione, espone le teologali, mentre il 7 ai sacramenti e ai giorni
rubrica, un breve testo che ne indica il tema.
motivazioni che lo hanno spinto a scrivere, della creazione.
Anche ogni singola novella ha una rubrica
amore per il mondo femminile, caratteristiche
riassuntiva all’inizio.
del genere adottato);
La cornice I personaggi maschili sono 3: Boccaccio proietta
-nuova introduzione prima della quarta giornata
sé stesso in ognuno. Oltre a Dioneo, abbiamo
(il Decameron iniziò a circolare in maniera non Dieci nobili giovani fiorentini (7 ragazze e 3 Filostrato (che ricordiamo essere uno degli
integrale, quindi i primi lettori hanno letto le ragazzi) si incontrano nella chiesa di santa pseudonimi di Boccaccio) e Panfilo (uomo
prime tre giornate e poi il resto, era necessaria Maria Novella e decidono di sfuggire alla peste amato da Fiammetta nell’Elegia di Madonna
dunque una seconda introduzione): Boccaccio si rifugiandosi in campagna. Si dedicano ad una Fiammetta).
difende da varie accuse, tra cui quella di avere vita di svaghi, ma sempre seguendo delle regole,
uno stile troppo vario, di scrivere male o di ricreando una sorta di micro-società utopica, in
voler piacere troppo alle donne; inserisce una opposizione con quella caotica della realtà.
novella chiamata Novella di Filippo Balducci e Le giornate
delle papere, che richiama l’attenzione sulle Ogni giorno viene eletto un re o una regina che
I (mercoledì) – tema libero – Pampinea – Ser
irresistibili pulsioni dell’agire umano, le donne regola la vita dei ragazzi. Il sovrano deve
Ciappelletto, Abraam giudeo, Melchisedec
non si possono resistere; scegliere una tematica intorno alla quale ognuno
dovrà raccontare una storia (solo due giornate II (giovedì) – fortuna e peripezie – Filomena –
- conclusione (congedo, risponde a delle accuse sono a tema libero, la prima e la nona). Il Andreuccio da Perugia (ambientazione
di tipo moralistico, rapporto con la casta venerdì, il sabato e la domenica sono per il dettagliata di Napoli)
sacerdotale). riposo (quindi non si raccontano novelle).
III (domenica) – ingegno e abilità – Neifile –
Masetto da Lamporecchio
IV (lunedì)– amori tragici – Filostrato – TEMI Sesta giornata
Ghismonda e Guiscardo, Lisabetta da Messina
Seconda giornata Dedicata ai motti, battute di spirito capaci di
V (martedì) – amori a lieto fine – Fiammetta – risolvere una situazione difficile. Il protagonista
Nastaglio degli Onesti, Federigo degli Alberighi Potere della fortuna: i personaggi, attraverso afferma la propria forza attraverso la parola, ben
(virtù cavalleresche) delle peripezie, riescono ad ottenere ciò che strutturata e calibrata. Non a caso ci troviamo a
pensavano di aver perso, o di salvare la vita, metà dell’opera, dunque la parola viene esaltata
VI (mercoledì)– motti di spirito – Elissa – grazie alla capacità di adeguarsi di volta in volta con la letteratura stessa. Il motto può essere
Madonna Oretta, Cisti fornaio, Chichibio cuoco, al mutare delle situazioni. considerato una particolare applicazione
Guido Cavalcanti, Frate Cipolla
Terza giornata dell’industria. Il personaggio concretizza la sua
VII (giovedì) – beffe ai mariti – Dioneo (storie volontà modificando la realtà con la parola
disinvolte) Il tema è l’industria, intesa come capacità di
iniziativa, strettamente collegata alla fortuna. Settima e ottava giornata
VIII (domenica)– beffe di vario tipo – Lauretta L’uomo, infatti, non è in balìa completa della
– Calandrino e l’elitropia (personaggio di Si ritorna al tema dell’amore, con novelle in cui
sorte, ma può imporsi e modificare la realtà in sono protagonisti amori adulterini o conquistati
Calandrino, lo sciocco che si fa ingannare dalle modo da ricavarne un guadagno. L’industria è tramite beffe. Un precedente letterario e il
parole degli altri, protagonista di un ciclo di caratteristica tipica della figura del mercante, fabliaux, narrazioni francesi di argomento
novelle) coraggioso e pronto ad affrontare rischi e lascivo e comico. Nelle novelle di queste due
IX (lunedì)– tema libero – Emilia avversità per scoprire qualcosa di nuovo giornate compaiono alcune tradizionali tipologie
(ricordiamo Il Milione di Marco Polo). Si parla di personaggio, come il prete (pericoloso per i
X – cortesia e liberalità – Panfilo – Griselda e il a questo proposito di un’epopea dei mercanti, mariti, spesso punito), il marito (sciocco, geloso
marchese di Saluzzo (si passa all’ambiente della anche se già nel periodo di Boccaccio la figura e avaro) e la donna (furba)
corte) del mercante stava scomparendo (ma non i
valori che la rappresentavano). Riferimenti al teatro comico latino (Plauto e
Terenzio).
Quarta e quinta giornata
Tra Medioevo e Rinascimento Mandragola di Machiavelli: si ispira alla
Esperienza amorosa narrata sia attraverso il tradizione boccaccesca
L’etica laica del Decamerone proietta l’opera
registro tragico, sia quello comico. Riferimenti
nel futuro, in particolare verso il periodo
alla lirica provenzale, alla scuola siciliana, allo Decima giornata
dell’Umanesimo: critica il fanatismo religioso e
stilnovismo e al romanzo cortese. Amore
la superstizione (ricorda ancora una volta la Mondo cavalleresco, cortese, società
declinato in tutte le sue potenzialità. I
critica alla superstitio di Lucrezio). I numerosi rappresentata dai valori della liberalità e della
personaggi innamorati rivendicano il diritto ad
riferimenti alla simbologia numerica e alla cortesia, a cui i contemporanei guardano con
una felicità raggiungibile attraverso l’amore,
classe mercantile (oltre che quella della corte), nostalgia.
una felicità terrena che si concretizza nel mondo
però, ricollegano l’opera alla tradizione
(al contrario della felicità cristiana).
allegorica ed enciclopedica tipica del medioevo.
Valori cavallereschi fusi con quelli mercantili: anche all’autore un distacco ironico ed elegante per sé non è negativo, al contrario di quanto
alcuni personaggi della decima giornata dalla materia narrata. riteneva la morale cristiana, che mortificava
assomigliano a quelli delle altre giornate (un l’uomo in quanto tale). Queste pulsioni, tuttavia,
Anche la varietà di livelli stilistici (come in
esempio è il ritratto “aristocratico” di Guido devono essere regolate dalla ragione (capacità di
Cavalcanti). Dante) serve a rispecchiare la molteplicità del autoregolamentarsi), dall’industria che,
reale. La lingua fiorentina utilizzata, infatti, pur
opponendosi alla fortuna, può condurre al
I novellatori entrano in gara sul livello di assumendo un equilibrio classico (riprendendo, raggiungimento dei propri obiettivi.
costruzione retorica della novella: gli spazi di appunto, l’armonia della prosa ciceroniana), si
verosimiglianza vengono ridotti. apre anche a forme dialettali o triviali (quando Opposizione virtus e fortuna tipica degli
necessario) e ad espressioni dialettali tipiche umanisti: anche Petrarca e Boccaccio riflettono
Le donne delle aree geografiche in cui sono ambientate le sul ruolo dell’uomo e sulla sua possibilità di
Centrali sono le figure femminili: personaggi novelle (Boccaccio cura molto la modificare e muoversi nella realtà grazie al suo
che muovono l’azione e protagoniste assolute caratterizzazione degli ambienti delle novelle). ingegno.
delle vicende raccontate. La donna diventa un Specialmente nelle novelle più comiche Il Decamerone, dunque, obbedisce anche ad un
ideale letterario, è capace di ispirare poesia assistiamo a numerose sperimentazioni progetto anche etico: diffondere dei modelli non
(“anche le Muse sono donne”). Le donne del linguistiche (tra cui anche l’invenzione di più assoggettati alle verità teologiche.
Decamerone hanno valori positivi, rappresentati parole): ciò serve per riprendere il modo di
non solo dalla capacità di assecondare i propri parlare dei personaggi.
istinti, ma anche dalla capacità di usare la
parola, rivendicando il proprio ruolo nel mondo. Proprio per questo quando Pietro Bembo (nelle La produzione in latino
Figura femminile boccacciana che non coincide Prose della volgar lingua) indicherà il
Boccaccio, come letterato umanista, ha scritto
con la donna angelicata, è una donna terrena, Decamerone come modello per la prosa,
anche in latino, soprattutto negli ultimi anni.
che incarna dei valori terreni. escluderà le novelle più comiche, ossia quelle
Progetto di tipo erudito con finalità etiche, che
più varie dal punto di vista linguistico (e quindi
lo portano a scrivere dei testi con temi che
opposte all’ideale di armonia ed eleganza di
ricordano quelli della produzione in latino di
Bembo e degli umanisti).
Lo stile Petrarca. Boccaccio, ormai privo di impegni di
Differenza tra varietà stilistica di Dante e quella carattere politico e mosso da turbamenti di
La prosa boccacciana risulta essere un’efficace carattere religioso, si dedica a questa riflessione
di Boccaccio: la prosa permette a Boccaccio di
sintesi tra la prosa latinizzata (ricca di di carattere morale, studiando i filosofi del
sperimentare con più libertà.
subordinate e di periodi ampi, ispirata a quella passato e delle opere in latino di Petrarca.
ciceroniana). La prosa del Decameron, in
particolare, è frutto di un lavoro continuo di Ci sono però persistenze di tipo medioevale:
raffinamento della lingua. L’ampio periodare, L’etica di Boccaccio mentre Petrarca guarda al passato con spirito
oltre che ad ispirarsi ai classici, serve per critico e evidenziando la differenza etica e
Secondo Boccaccio l’uomo è mosso dalle sue
indagare tutte le pieghe della realtà e consente cronologica tra presente e passato, Boccaccio
inclinazioni naturali e dalle pulsioni (fatto che di
cerca di raccogliere una serie di informazioni
dal passato in modo disorganico e in termini umanisti, avevano assegnato alla poesia un
enciclopedici, utilizzando i classici per dare più ruolo predominante nella formazione
autorevolezza a ciò che dice (cosa tipica del dell’individuo, in opposizione alla cultura
medioevo). medioevale, che preferiva saperi tecnici o
collegati alla teologia (o medicina). Boccaccio
Opere in latino si rifà ad alcune idee di origine platonica: la
Raccolta di epistolae, tra cui alcune poesia è prodotto del fervor/furor del poeta, che
indirizzate a Petrarca consente di creare dei mondi immaginari
(fictio).

Bucolicum carmen (16 egloghe, composte a


partire dal 1349): ripresa del Bucolicum carmen
di Petrarca, a sua volta ispirato alle Bucoliche
virgiliane.

De casibus virorum illustrium (in 9 libri,


narra vicende di infelici personaggi storici con
intento enciclopedico, le vicende sono
fortemente romanzate)

De mulieribus claris (raccolta di biografie di


illustri figure femminili)

Genealogia deorum gentilium (gentilium


indica i pagani): repertorio di mitologia
classica in 15 libri, redatti a partire dal 1350, la
cui fonte principale è Ovidio. Consegna alla
cultura umanistica delle immagini tratte dai miti
pagani con caratteristiche simboliche. Negli
ultimi due libri si sofferma sulle caratteristiche e
la natura della poesia: Boccaccio e Petrarca,
L’UMANESIMO Creazione di nuove istituzioni culturali: LA FILOLOGIA
fioriscono le accademie, dove gli intellettuali si
Definizione di Umanesimo radunano (Accademia neoplatonica gestita da I manoscritti che riportano i testi antichi sono
Ficino o Accademia Montaniana) e le “testimoni di seconda mano”: spesso i copisti
Il movimento intellettuale dell’Umanesimo si amanuensi potevano commettere errori,
biblioteche.
origina nella seconda metà del Trecento e fraintendere interi passaggi del testo o
raggiunge la sua massima affermazione nel ricostruire in modo approssimativo le porzioni
corso del Quattrocento. Si caratterizza per un mancanti. La filologia, dunque, si pone come
innovativo rapporto con i classici (ispirandosi a GLI STUDIA HUMANITATIS obiettivo di ricostruire il testo in una forma il
Boccaccio e Petrarca, per questo detti Studio dei testi antichi che forniscono non solo più possibile vicina a quella dell’originale,
“preumanisti”). La riscoperta dei classici un modello letterario, ma anche spirituale e attraverso il confronto e lo studio dei diversi
costituisce il perno del nuovo sapere testimoni della stessa opera.
etico. Nasce una nuova idea della formazione
dell’Umanesimo, definita nuova età di
umana, l’humanitas, basata sul valore della Esempio dell’importanza della disciplina
rinnovamento, in opposizione al medio evo, età cultura e sulla centralità dell’uomo nella natura
media di decadenza tra il mondo antico e la filologica è Lorenzo Valla con Sulla donazione
e nel corso (visione antropocentrica). di Costantino falsamente ritenuta autentica e
nuova età di rinascita. Assistiamo dunque ad una rivalutazione delle smentita (ricordiamo che il De monarchia di
La parola “umanesimo”, coniata nel XIX arti liberali, prima messe da parte a favore dei Dante era stato condannato anche perché andava
secolo (per difendere l’importanza dello studio saperi tecnici. contro la Donazione di Costantino, in cui c’era
dei classici nell’istruzione secondaria), mette in A differenza degli intellettuali medioevali, che scritto che l’imperatore aveva donato al papa dei
primo piano la “nuova scoperta dell’uomo”, la territori).
rileggevano i classici in chiave allegorica
cui esistenza viene finalmente svincolata da una cercando in esse la prefigurazione delle verità
lettura religiosa e collocata in una dimensione La filologia, dunque, porta i letterati ad avere un
spirituali cristiane, gli umanisti leggono i testi nuovo approccio nei confronti dei testi antichi:
laica (la natura umana deve riscoprire i suoi antichi collocandoli nella giusta prospettiva
valori terreni combinandoli con quelli l’autorità di uno scritto non viene data per
temporale, restituendo le opere al loro autentico assodata, ma deve essere dimostrata.
spirituali). Si cerca anche, in alcuni casi, una significato.
convivenza tra classicità e cristianesimo.
Per gli umanisti, dunque, le humanae litterae
Le conseguenze di questo movimento sono: sono necessarie per la formazione del soggetto. LETTERATURA DI TIPO
nuovo senso della storia, nascita della filologia, La cultura classica deve essere studiata UMANISTICO
valorizzazione della dignità dell’uomo e del integralmente: non si segue più l’organizzazione
ruolo dell’intellettuale nella società, nascita Lo studio dei classici implica anche un rapporto
gerarchica delle discipline proposta dalla
della prospettiva e di una nuova idea di spazio. diretto con la lingua di questi testi: seguendo
filosofia scolastica (tutti i saperi hanno uguale
dignità). l’esempio di Petrarca, la maggior parte della
Il nome “umanista” entra in uso nel sedicesimo
produzione di questo periodo è in lingua latina,
secolo, soprattutto per designare degli
sia perché ritenuta lingua prestigiosa, sia perché
insegnanti di discipline umanistiche.
lingua comune dell’élite dell’Europa.
Ovviamente gli umanisti continuano a scrivere Civiltà umanistico-rinascimentale: si pone su tramite l’amore. L’amore è la facoltà di recepire
anche in volgare, ispirandosi ai modelli una linea di continuità l’idea di umanesimo con e trasmettere la forma amorosa che anima il
trecenteschi e adattandoli alle nuove necessità quella di rinascimento (dalla seconda metà del cosmo (per questo la lirica, specialmente quella
del tempo. 500 fino ai primi decenni del 600). Tra i due amorosa, consente di comprendere la natura
concetti non esiste una marcata discontinuità. divina e di trasmetterla all’esterno).
La letteratura umanistica va alla ricerca di una
perfezione formale, dell’armonia e
dell’equilibrio a livello estetico e retorico:
questo perché l’armonia formale dei testi viene LA FILOSOFIA GLI UMANISTI E IL POTERE
considerato diretto riflesso della morale e Dialettica virtus e fortuna: viene rivendicata la
POLITICO
dell’equilibrio interiore dell’autore. Il libertà individuale dell’uomo, capace di operare Gli umanisti cercano la perfetta armonia tra vita
perfezionamento etico si attua, dunque, nel correttamente nel mondo (l’uomo è responsabile pratica e vita contemplativa (come avevano già
perfezionamento formale della scrittura. eticamente delle sue azioni. fatto Petrarca e Boccaccio). Si creano dunque
I generi ripresi sono quelli degli autori latini più due tipi di umanesimo:
La filosofia del passato viene reinterpretata,
conosciuti: dialoghi di tipo platonico, epistolari, privilegiando filosofi che la cultura medioevale -Umanesimo di tipo civile: il modello è
orazioni, trattati e storiografie (si unisce la aveva trascurato, come l’epicureismo e lo Boccaccio, nasce in quelle aree in cui
tradizione medioevale della storiografia di area stoicismo. Entrambe queste filosofie avevano permanevano degli ordinamenti legati alle
comunale con elementi della storiografia latina, studiato il ruolo dell’uomo (e del suo agire), nel antiche libertà repubblicane (Venezia e Firenze
in particolare ispirandosi a Cesare e Livio). mondo. Vengono messi da parte i grandi sistemi prima dei Medici). Gli intellettuali sono anche
La lirica dell’umanesimo filosofici (aristotelismo), referendo la filosofia dei politici, che spesso ricoprono anche cariche
platonica e il neo platonismo, oltre che la importanti.
La poesia è la forma di espressione preferita filosofia di sant’Agostino.
dagli umanisti, in quanto sintesi di tutti i valori -Umanesimo cortigiano: legato all’ambiente
dell’umanesimo. Consente, inoltre, di esaltare la L’orientamento neoplatonico si consolida nel della corte, influenzato dalla condizione di
virtù e di ottenere la gloria. momento in cui Marsilio Ficino diffonde la sudditanza nei confronti di un signore/principe.
traduzione in latino di tutta l’opera di Platone e Fenomeno del mecenatismo: gli intellettuali si
Viene ripreso il modello di Petrarca, in quanto del suo interprete della prima cristianità, occupano della propaganda, celebrando il
primo poeta capace di esprimere, attraverso la Plotino, la cui mediazione era fondamentale, in proprio signore e la città. Un tipo particolare di
lirica, i moti dell’io. Si perde però, quanto poneva in una prospettiva cristiana il umanesimo cortigiano è l’umanesimo curiale
nell’imitazione di Petrarca, la riflessione recupero del pensiero di Platone (per questo si (quello delle corti papali, spesso gli esponenti di
sull’animo e sulla condizione esistenziale dell’io parla di “pia filosofia”, in quanto la filosofia di questo tipo di umanesimo assumono anche
nei confronti del tempo e della morte. Si utilizza Ficino è risultato di un sincretismo platonico- cariche clericali).
la lirica petrarchesca per dei “prelievi”: stile e cristiano). . Al centro dell’universi di Ficino è
frasi vengono ripresi, non i suoi temi. collocata l’anima umana, collocata tra mondo L’intellettuale ha un ruolo di assoluto prestigio
fisico e mondo celeste, con cui è in contatto nella società, in quanto collabora con il potere
politico nell’attuazione di questo progetto etico- vecchie istituzioni mostrano la loro debolezza, i L’UMANESIMO E LE SINGOLE
pedagogico. comuni scompaiono, sostituiti da forme di
potere di carattere oligarchico o signorile.
REGIONI
Per il rafforzamento di questi Stati regionali
Resiste dunque un modello policentrico fondato
LA RIFORMA PROTESTANTE divennero determinanti le politiche culturali,
su numerosi Stati di carattere regionale, sempre
orientate a promuovere il prestigio del signore e
Nel 1517 il frate agostiniano Martin Lutero in lotta tra loro per desiderio di espansione dei
della città. Si diffuse quindi il fenomeno del
espone sulla porta della chiesa di Wittenberg le territori: solo nel 1454, con la stipulazione della
mecenatismo: il signore attirava al proprio
sue 95 tesi per una riforma della Chiesa, che pace di Lodi, il cui garante è Lorenzo il
servizio schiere di intellettuali e artisti che
mettevano in discussione dei principi Magnifico, si riuscirà a trovare un punto di
concorrevano a rendere visibile l’aspirazione
fondamentali della struttura ecclesiastica. I punti equilibrio (anche se alla morte di Lorenzo la
della città alla centralità politica. Dunque la
principali delle tesi erano: situazione degenererà ancora una volta).
potenza del principe era associata alla
-assurdità delle indulgenze, in quanto Dio salva Tra gli stati regionali i principali sono: magnificenza artistica della città. A seguito
chi ha fede, non chi vuol rendersi meritevole della pace di Lodi, inoltre, gli intellettuali
-Ducato di Savoia umanisti iniziarono a spostarsi da una corte
con opere buone;
-Ducato di Milano (retto prima dai Visconti e all’altra, promuovendo un modello itinerante di
-contestazione del fatto che il sacerdote fosse poi dagli Sforza grazie a Ludovico il Moro) lavoro intellettuale (come aveva fatto Petrarca) e
intermediario nel rapporto tra il fedele e Dio, favorendo la circolazione di idee.
che Lutero riteneva dover essere immediato e -Repubblica di Venezia
diretto;
-Signoria di Ferrara (retta dagli Estensi)
-l’estensione a tutti i fedeli del diritto di leggere VENEZIA
-Signoria di Mantova (retta dai Gonzaga)
e interpretare autonomamente le Sacre Scritture; Breve contesto storico
-Signoria di Firenze (prima repubblica
-affermazione del carattere umano e fallibile A causa della rapida espansione dei Turchi,
oligarchica e poi signoria retta dai Medici)
dell’istituzione papale. Venezia fu costretta a rivolgere le sue mire
-Signoria di Urbino (retta dai Montefeltro) espansionistiche verso l’entroterra: si rivelò
Come reazione, la chiesa attua la Controriforma,
a partire dal concilio di Trento del 1545. Questo -Stato pontificio (Bologna ebbe grande fondamentale la conquista di Padova,
condizionerà la produzione della Gerusalemme importanza sotto il profilo culturale) caratterizzata da una forte tradizione
liberata. universitaria e dall’eredità petrarchesca
-Regno di Napoli (si passa dal regno degli (ricordiamo che Petrarca visse per anni a
Angioini a quello degli Aragonesi) Padova).
La situazione politico-culturale in Italia Venezia, capace di salvaguardare la propria
autonomia e di garantire la libertà intellettuale,
Negli ultimi decenni del Trecento si verifica una
profonda trasformazione sociale e politica. Le
diventa subito attrazione per i maggiori In Italia la fase prototipografica si ispirò alle Bracciolini. Questi non solo partecipavano
intellettuali italiani ed europei. forme del libro manoscritto nella produzione all’amministrazione dello Stato (spesso
degli incunaboli (stampe prodotte fino al 1500). ricoprendo anche cariche prestigiose, come
La tipografia quella della cancelleria di Firenze), ma si
L’industria tipografica incarnò una delle dedicavano anche al nesso tra la cultura
maggiori espressioni dell’Umanesimo a FIRENZE umanistica e l’attività politica.
Venezia. Maggior esponente di questa nuova
Breve contesto storico Coluccio Salutati svolse un ruolo fondamentale
“arte” fu Aldo Manuzio. La produzione
di congiunzione tra la generazione di Petrarca e
“aldina”, ispirata ad un rigoroso classicismo, Come già detto, Firenze rivestirà un ruolo gli umanisti, fu autore di numerosi trattati in
seguì tre orientamenti: pubblicazione di testi dominante nella scacchiera politica di questo latino (in qui affrontava questioni etico-religiose
latini, greci e volgari; attenzione a criteri periodo, in particolare dopo la fine della e temi filosofici), forte repubblicano e anti
didattici e filologici; estrema cura della qualità repubblica oligarchica e l’instaurazione della tirannico. Difese attivamente la poesia e
testuale delle opere e della loro diffusione signoria da parte di Cosimo de Medici (che l’innovativa ricerca filologica.
secondo un programma editoriale ben preciso. comunque mantiene le istituzioni comunali). Il
Grazie all’attività filologica e tipografica i suo signore, Lorenzo de Medici, diventerà Leonardo Bruni si dedicò per primo all’attività
classici potevano essere depurati dalle garante della pace di Lodi. L’influenza di questo storiografica, con opere ispirate ai modelli di
interpretazioni erronee dei copisti medievali, personaggio era basata non solo sulle capacità Livio e Cesare, mirate ad esaltare le tradizioni
ricondotti alla loro versione originale (o quella diplomatiche dello stesso, ma anche dal repubblicane di Firenze, strettamente legate agli
più vicina) e diffusi, mentre per i testi in volgare prestigio di Firenze, riconosciuto da tutti. ideali di libertas della Roma repubblicana. Era
erano spesso gli stessi autori che anche traduttore dal greco e infatti, grazie a lui,
supervisionavano la stampa del libro. Alla morte di Lorenzo, avvenuta nel 1492, la si diffusero le opere platoniche e l’Etica
situazione degenera. Nel 1494 la famiglia de nicomachea di Aristotele.
L’invenzione della stampa Medici viene allontanata e Girolamo
Savonarola, frate domenicano, tenta di Poggio Bracciolini, anche lui, come Bruni,
Inventata da Johann Gutenberg e applicata nel
instaurare una repubblica, fallendo nel 1498 alunno di Salutati, era un umanista di “terza
1455 alla stampa di una copia della Bibbia, la
(dopo essere stato scomunicato dal papa, viene generazione”: pur educato agli ideali
stampa a caratteri mobili causò una vera e
condannato al rogo dalla Signoria, ritornata in repubblicani dell’Umanesimo civile, si trovò ad
propria rivoluzione socio-culturale. La nuova
città). operare sotto la signoria medicea. Di grande
tecnologia ebbe effetti rilevanti sotto il profilo
rilievo fu la sua attività di ricerca e copiatura di
della fruizione del libro: incrementò la
antichi manoscritti (ritrovò alcune orazioni
diffusione libraria, consentì un allargamento del ciceroniane, il testo completo dell’Istitutio
pubblico e produsse una stabilizzazione del testo L’Umanesimo civile
oratoria di Quintiliano e il testo del De rerum
delle opere, che ora veniva moltiplicato nella natura di Lucrezio).
La prima fase della repubblica oligarchica vide
medesima forma in copie identiche (diminuendo
affermarsi a Firenze un Umanesimo civile di cui
il rischio di errori o copie diverse a causa dei
furono protagonisti alcuni intellettuali come
copisti).
Coluccio Salutati, Leonardo Bruni e Poggio
La “brigata laurenziana” Nel 1477 la brigata laurenziana realizza una La tradizione volgare
raccolta poetica che ingloba tutte le esperienze
Lorenzo fin da subito inizia a circondarsi di In contesti intellettuali diversi da quelli
liriche elaborate a Firenze e in Toscana dalle
artisti, letterati e funzionari che lo aiutino a dell’avanguardia umanistica sopravvive una
origini fino ai tempi di Lorenzo, e la invia come
rafforzare il suo potere e la sua influenza: si crea omaggio a Federico d’Aragona, a Napoli (per forte tradizione di cultura municipale e
dunque la “brigata laurenziana”. Ne furono borghese, legata all’uso del volgare fiorentino,
questo verrà denominata “raccolta
fautori e protagonisti principalmente tre aragonese”). La raccolta è inoltre preceduta da in particolare per quanto riguarda il genere
personaggi: novellistico.
una lettera di prefazione redatta da Poliziano, in
-Luigi Pulci: autore del Morgante, abbondonò il cui si tracciano le linee di un “canone” poetico Novellistica
gruppo quando gli orientamenti comico- basato sugli autori toscani. Ciò dimostra come
realistici furono sostituiti dal neoplatonismo. anche al di fuori della Toscana fosse I narratori toscani si allontanano molto dal
riconosciuto il prestigio della letteratura modello boccacciano, anche nella prosa, non
-Marsilio Ficino: responsabile, assieme fiorentina. ampia come quella di Boccaccio.
all’Accademia platonica da lui fondata, della
diffusione della filosofia di Platone e del Lorenzo stesso è autore di numerose opere. Le Franco Sacchetti, Trecentonovelle (ci sono
sue opere giovanili appartengono ai modi tipici giunte solo 222 novelle complete, raccolta
neoplatonismo. Si diffusero le teorie della
bellezza e dell’amore, ora sublimato e della prima produzione della brigata progettata intorno al 1385). La cornice è
laurenziana, quindi opere di intento parodico nei assente, la morale è di tipo medio-borghese (si
funzionale al raggiungimento dell’idea di
metri della tradizione volgare, come l’ottava cerca la via di mezzo). Si evita la celebrazione
Bellezza in sé, incarnata dalla donna.
boccacciana e la terzina dantesca. Segue poi le di gesti eroici. Forte atteggiamento misogino,
-Angelo Poliziano (1454-1494). Scrisse testi in linee dell’indirizzo culturale ispirato alla caratteristico di molti narratori del tempo, ma
lingua volgare ispirati alla cultura umanistica e filosofia platonica, ispirata dal maestro Ficino. completamente opposto all’atteggiamento che
fu autore delle Stanze per la giostra. Si tratta di In questa seconda fase della produzione, aveva avuto Boccaccio nei confronti delle
un poemetto in ottava rima con cui voleva Lorenzo privilegia la forma-sonetto: scrive donne.
celebrare la vittoria in un torneo di Giuliano de infatti un Canzoniere e un Comento sopra alcuni
Medici, fratello di Lorenzo: il programma si sonetti d’Amore (raccolta di sonetti commentati,
interrompe con la morte di Giuliano, ucciso nella quale si traccia un itinerario allegorico Ser Giovanni Fiorentino, Pecorone (1280):
nella congiura dei Pazzi). Primo esempio di dell’anima dalla bellezza sensibile al sommo viene ripreso il nome “decamerone” deformato
poesia cavalleresca, il cui il personaggio bene). I componimenti più famosi di Lorenzo in “pecorone”, si tratta di una raccolta di 50
celebrato viene trasfigurato in modo da sono però i Canti carnascialeschi, composizioni novelle, in cui è presente una sorte di cornice
assomigliare agli eroi del passato. Il testo è poetico-musicali in forma di ballata, legate alle dialogica (una monaca e un frate in un
costellato di riferimenti alla poesia neoplatonica. circostanze festive del carnevale fiorentino (il monastero di Forlì si raccontano delle storie).
Poliziano ha scritto anche delle rime e la prima componimento più famoso è il Trionfo di Bacco
opera teatrale in lingua volgare, Favola di Orfeo e Arianna).
(la vicenda viene raccontata sia da Virgilio che Giovanni Sercambi, Novelliere (forse
da Ovidio). composto nei primi anni del Quattrocento): in
occasione della peste una brigata si mette in FERRARA napoletani). L’estrema instabilità politica
cammino lungo un itinerario lungo tutta la seguita alla morte di Roberto d’Angiò
Caratterizzata da un’intensa attività culturale,
penisola italiana. Durante questo viaggio si interrompe questa stagione di splendore
promossa dalla famiglia degli Estensi, Ferrara
raccontano delle storie. culturale, fino all’avvento al trono della dinastia
diventa presto patria della tradizione spagnola degli Aragonesi, con Alfonso V detto
cavalleresca (grazie ad autori come Boiardo,
“il Magnanimo”. Incarnando l’ideale umanistico
Ariosto e Tasso). I nuovi interessi umanistici del principe letterato, Alfonso elabora un
Giovanni Gherardi da Prato, Paradiso degli incontrano una consolidata tradizione di cultura
Alberti (1425-1426): ha una cornice dialogica programma culturale direttamente collegato ad
cavalleresca.
(alcuni personaggi famosi si incontrano nella un progetto di egemonia politica. Concorse al
villa degli Alberti a Firenze). Offre un ritratto successo di questo programma Antonio
della Firenze contemporanea. Beccadelli, detto Il Panormita, soprattutto con la
ROMA costituzione, nel 1442, dell’Accademia
Panormita, poi chiamata Accademia
A Roma si verifica un tipo particolare di
Montaniana (a seguire della grande influenza
La poesia del nonsense: Il Burchiello umanesimo, ossia l’umanesimo curiale. I
che esercitò Giovanni Montano).
pontefici sono tutti accomunati dalla necessità di
Singolare è l’esperienza poetica di Domenico di
circondarsi di artisti, necessari per l’attività di Questa prima fase dell’Umanesimo meridionale
Giovanni detto il Burchiello, barbiere di
professione, che ospitava nella sua bottega
propaganda del cristianesimo. si distinse per l’uso predominante del latino,
personaggi dei circoli anti-medicei. La sua vasta mentre la corte aragonese si serviva della lingua
Figura centrale in questo periodo è quella di
produzione di sonetti, in schema caudato (con castigliana. Solo dopo la metà del secolo venne
Giulio II, che commissiona a Michelangelo gli
aggiunta di una “coda”, spesso un settenario e ripreso il volgare, anche per l’affermarsi di una
affreschi della Cappella Sistina e dà l’avvio alla
due endecasillabi in rima baciata) si inserisce koinè di volgare meridionale (ovvero di una
costruzione della Basilica di San Pietro.
nella tradizione comico-realistica. lingua regionale depurata dai tratti più
Caratteristiche fondamentali di questo tipo di Roma, nel 1527, cadrà vittima del famoso sacco marcatamente dialettali.
poesia sono: accumulazione caotica di soggetti di Roma, ordinato dal re di Spagna e imperatore
La prosa in volgare
disparati, lessico bizzarro, parole che non hanno Carlo V alle truppe dei lanzichenecchi (in
alcun significato (poesia del nonsense). Rompe, quanto il papa del tempo, Clemente VII si era Il Novellino di Masuccio Salernitano: raccolta
dunque, il vincolo tra significante e significato, alleato con il re di Francia Francesco I). di 50 novelle divise in 10 blocchi, ognuno
in polemica con gli ideali di armonia e introdotto da un prologo e dedicato ad un
razionalità della cultura umanista (e di argomento (si riprende in parte la struttura
conseguenza anche quella medicea). NAPOLI boccacciana). La conclusione delle novelle è
affidata alla voce dell’autore. Si riscontra
Napoli, dominata dalla dinastia degli Angiò, era soprattutto nella polemica antifratesca e
stata caratterizzata da un grande fermento misogina, una tendenza alla comicità violenta ed
culturale (non a caso sia Petrarca che Boccaccio espressionistica. Sul piano linguistico e formale,
erano entrati in contatto con gli ambienti
Masuccio oscilla tra forme dialettali meridionali cui vengono pubblicate le Rime di Pietro MACHIAVELLI E GUICCIARDINI
e linguaggio aulico. Bembo. Sannazzaro ancor prima della
canonizzazione del modello petrarchesco di Entrambi fiorentini, saranno protagonisti della
Bembo nelle Prose della volgar lingua aderisce scena politica e diplomatica tra la fine del
al modello petrarchesco. Quattrocento e l’inizio del Cinquecento,
Jacopo Sannazzaro mettendo a frutto le loro esperienze dirette in
Autore dell’Arcadia, un’opera poetico-narrativa opere storiografiche e trattati.
di ambientazione pastorale, composta in volgare
e in forma di prosimetro. L’opera è aperta da un
prologo e articolata in dodici prose, premesse ad NICCOLÒ MACHIAVELLI
altrettante egloghe di varia forma metrica; è
quindi conclusa da un congedo. Narra la vicenda Biografia
del poeta che, lasciata Napoli a causa d una Nasce a Firenze nel 1469 da una famiglia del
delusione amorosa, si rifugia in Arcadia medio ceto fiorentino. Cresce in un ambiente
(regione ideale della Grecia, abitata perlopiù da colto, fin da subito infatti si interessa alla
pastori e caratterizzata da ambienti bucolici), storiografia latina (tra cui soprattutto Tito
dove assume il nome di Sincero; dopo un sogno Livio). Negli anni dell’ascesa di Savonarola,
angoscioso, Sincero decide di tornare in patria, Machiavelli collaborerà con l’aristocrazia
ma una volta tornato a Napoli, apprende della fiorentina per far decadere il governo popolare.
morte della donna amata. Dietro questa Proprio per il suo appoggio una volta
trasfigurazione allegorica si nasconde il instauratosi un governo di tipo oligarchico,
personale itinerario umano e culturale compiuto riceve un prestigioso incarico politico come
da Sannazzaro stesso (che abbandonò Napoli segretario della seconda cancelleria fiorentina.
all’avvento della monarchia aragonese).
Significativo sarà l’incontro, nel 1502, con
L’Arcadia è il primo poema pastorale in lingua Cesare Borgia (detto “il duca Valentino”, duca
volgare. di Romagna, che ispirerà profondamente
Sul livello linguistico aderisce al modello Machiavelli nella stesura del Principe. Nello
petrarchesco. stesso anno, come collaboratore del
gonfaloniere di Firenze, si impegna per dotare
Viene pubblicato a Napoli mentre l’autore è in Firenze di un proprio esercito.
esilio, infatti Jacopo al suo ritorno ordina una
ristampa. Quando nel 1512 i Medici riprendono il potere,
Machiavelli viene licenziato dalla cancelleria e
Autore anche di Rime pubblicate nel 1530, condannato al confino per un anno, per poi
pochi mesi dopo la morte dell’autore, anno in essere anche incarcerato con l’accusa di aver
congiurato contro il cardinale Giovanni de quanto tale nei suoi trattati cerca sempre delle La verità effettuale
Medici. Grazie all’amnistia seguita all’elezioni soluzioni pragmatiche e realistiche.
Visto che la scienza della politica si pasa
di Giovanni de Medici al soglio pontificio con il
Nelle opere politiche maggiori, come il Principe sull’esperienza, l’agire politico non deve essere
nome di Leone X, Machiavelli viene liberato. Si
dedica in questo periodo ala scrittura, o i Discorsi, ma anche nelle Istorie fiorentine e descritto per come dovrebbe essere (quindi
nel dialogo L’arte della guerra, l’esperienza creando un ideale di politico e di Stato, come
specialmente del Principe: ne dà notizia in una
lettera a Francesco Vettori. politica contemporanea si intreccia sempre con quello platonico, che non esiste), ma per come è
gli esempi forniti dalla storiografia classica. realmente, secondo il principio della verità
Probabilmente nel 1515 comincia a partecipare effettuale (la politica è un’attività che deve
alle riunioni di intellettuali presso gli Orti Storia come magistra vitae misurarsi con la situazione concreta nella quale i
Oricellari (ossia i giardini di casa Rucellai): qui Rispetto alla storiografia precedente, collega principi si trovano, non basarsi su principi etici
sembra abbia letto passi dei Discorsi sopra la l’esposizione dei singoli eventi ad una astratti).
prima deca di Tito Livio (si trattava infatti di riflessione teorica sull’agire umano, che lo
intellettuali che ammiravano la Roma La riflessione sulle forme del potere
porterà ad una conclusione:
repubblicana). Nella primavera del 1520 è Mentre nel Principe, Machiavelli riflette sulla
allestita, alla presenza di Leone X, la -gli uomini sono governati da passioni
natura del principato e sulle sue diverse
rappresentazione di una sua commedia, la immutabili (secondo una concezione tipologie, nei Discorsi ragiona sulle strutture
Mandragola. naturalistica dell’uomo, le azioni sono originate
stesse dello Stato, che sia principato o
da impulsi, o appetiti, per lo più egoistici,
In autunno lo Studio fiorentino gli commissiona repubblica, concentrandosi sul ruolo che le leggi
destinati a non cambiare mai);
e le istituzioni hanno nella società. Per
le Istorie fiorentine, pubblicate nel 1525 (nel
frattempo a Carpi aveva conosciuto Francesco -essendo mossi da passioni immutabili, gli Machiavelli, infatti, non esiste una forma di
uomini tendono ad agire e reagire nello stesso governo perfetta, ma esistono buone leggi che
Guicciardini, nello stesso anno, il 1521, in cui
modo (indipendentemente dall’epoca in cui si costituiscono il fondamento positivo di uno
aveva pubblicato “Arte della guerra”).
trovano); Stato. Sotto questo punto di vista, dunque, si
Machiavelli muore nel 1527, dopo aver assistito
dovrebbe preferire la repubblica, che favorisce
al sacco di Roma e alla caduta della signoria -di conseguenza è possibile prevedere gli esiti una dialettica tra i gruppi sociali, ma
medicea. della situazione presente guardando al passato. Machiavelli sa che la soluzione repubblicana
Studiando dunque la storia passata e quella non si può applicare nel periodo in cui si trova,
contemporanea si possono dedurre delle regole troppo instabile.
Il pensiero di Machiavelli
generali, quasi sempre valide, su cui fondare la Visione pessimistica dell’uomo
Il periodo trascorso al servizio della cancelleria scienza della politica, che così si rende
fiorentina gli consente di entrare in diretto autonoma dall’etica, attenendosi al piano L’importanza delle leggi è anche da ricollegare
contatto con le dinamiche del potere: dell’esperienza. ad una visione pessimistica dell’uomo: lo Stato,
Machiavelli è infatti un uomo d’azione, e in incarnato dal principe, e le leggi servono a
contrastare il declino inevitabile e progressivo Struttura capitolo, parlando del principato fondato con il
dei costumi, causato dall’uomo stesso. consenso dei cittadini si parla della situazione di
Composto di 26 capitoli e una dedica a Lorenzo
Firenze (principato civile).
Stile de Medici, ogni capitoletto ha un titolo in latino,
ma la lingua usata (a differenza dei precedenti Capitolo 10: equilibrio di forze necessarie a
Rigore dimostrativo, approccio pragmatico, uso
trattati politici) è il volgare. reggere un principato.
di numerosi esempi da cui dedurre la teoria,
argomentazione serrata (quindi numerosi Il metodo di Machiavelli Capitolo 11: principati ecclesiastici.
connettivi logici), esattezza del linguaggio
Osservazione diretta dell’agire politico, senza Capitoli 12-14: gli eserciti mercenari, in quanto
(senza però rendere complicato il testo, che
giudicare gli eventi dal punto di vista etico inaffidabili e voltabandiera, devono essere
comunque risulta scorrevole). Si serve del
fiorentino argenteo: fiorentino parlato dai ceti (visione laica della politica). Machiavelli, sostituiti da eserciti propri, fedeli al principe.
colti (il fiorentino aureo è quello di Dante, profondo conoscitore dei meccanismi del potere,
Capitoli 15-24: si delinea il ritratto del principe,
Petrarca e Boccaccio). sa che non è facile attenersi a principi morali: il
che deve essere insieme leone (abbastanza forte
principe, o comunque l’uomo politico, deve
assumere un comportamento che sia efficace, da spaventare i nemici) e volpe (abbastanza
furbo da ingannarli). Machiavelli quindi si
volto al bene dello Stato, anche a costo di
IL PRINCIPE andare contro l’etica. allontana dal modello di principe degli umanisti,
che doveva essere elegante, colto, virtuoso e
La composizione Critica alla politica contemporanea soprattutto magnanimo. Il principe deve inoltre
servirsi della storia, studiarla e comprendere i
Scritto a partire dal 1513, come testimoniato Analizzando tutte le forme di principato
meccanismi dell’agire umano.
dalla lettera a Francesco Vittori, fu pubblicato esistenti sul territorio italiano, Machiavelli
nel 1532 (cinque anni dopo la morte di critica indirettamente alcune signorie della Capitolo 25: dialettica tra virtus e fortuna. La
Machiavelli). Lo scopo dell’opera era di attirare penisola, che avevano favorito il dominio virtus del principe consiste nel sapere come
la benevolenza dei Medici (ricordiamo che straniero in Italia. comportarsi in ogni situazione, in modo da poter
Machiavelli era stato escluso dalla scena prevedere e affrontare i casi della sorte, anche
politica) e per questo aveva intenzione di Il contenuto ricorrendo alla violenza.
dedicare l’opera a Giuliano, figlio di Lorenzo il Capitoli 1-5: definizione di principato e dei
Magnifico, che muore però nel 1516. Il trattato Capitolo 26: si rivolge ai Medici, esortandoli a
diversi tipi di principato, concentrandosi sui
viene quindi indirizzato a Lorenzo, nipote di liberare l’Italia dagli invasori stranieri.
principati ereditari.
Leone X.
Capitoli 6-9: si parla dei principati nuovi, i più
Il titolo difficili da conquistare e mantenere. In questi
De principatibus, ma oggi è diffuso il titolo capitoli compare la figura di Cesare Borgia,
della prima stampa del trattato, ossia Il Principe. famoso per il comportamento crudele assunto
più volte, ma nonostante ciò capace di costruire
in poco tempo un potere personale. Nel nono
DISCORSI SOPRA LA PRIMA DECA Come suggerito dal titolo, Machiavelli ISTORIE FIORENTINE
DI TITO LIVIO commenta solo i primi dieci libri dell’Ab urbe
condita (l’opera liviana era così ampia che i libri Nel 1520 Machiavelli riceve l’incarico, da parte
L’opera nasce come commento all’opera circolavano a blocchi, in decadi appunto): dello Studio fiorentino, di redigere una storia
storiografica di Livio, Ab urbe condita (Dalla mentre l’opera liviana ha un andamento ufficiale di Firenze (era una pratica comune che
fondazione di Roma). annalistico, Machiavelli procede per nuclei i cancellieri scrivessero la storia della città). Nel
tematici. 1525 presenta gli otto libri delle Istorie
Machiavelli inizia a lavorare sui Discorsi già nel fiorentine a Giulio de Medici, che gliele aveva
1513, ma interrompe il lavoro concentrandosi Primo libro: politica interna, costituzione della commissionate, divenuto intanto papa Clemente
sul Principe, per poi riprenderlo nel 1517 e Roma repubblicana VII.
concluderlo nel 1519.
Secondo libro: espansionismo dalla Roma Contenuto
Sappiamo già che gli incontri negli Orti repubblicana alla Roma imperiale e forza
Oricellari favorirono l’interesse di Machiavelli militare. In vari punti Machiavelli afferma di voler
per la storiografia latina. arrivare fino al 1494, fine del primo principato
Terzo libro: galleria di personaggi protagonisti mediceo, di fatto la narrazione si ferma alla
Modelli di azioni eroiche e virtuose. morte di Lorenzo il Magnifico, nel 1492,
Altri storici latini a cui si ispira sono Plutarco evitando di parlare della più recente politica
A differenza del Principe, i Discorsi non
(Vite parallele) e Polibio (soprattutto per medicea (ricordiamo che è un’opera scritta su
analizzano solo la struttura del principato, ma
l’analisi delle forme di potere). committenza).
anche la repubblica, soluzione privilegiata per
L’opera inoltre si riallaccia alla tradizione del quanto riguarda la gestione del potere, in quanto La narrazione prende avvio dal 1215, anno in
commento umanistico, modo in cui gli umanisti sintesi di esigenze differenti (anche se sappiamo cui, con l’omicidio di Buondelmonte, ha inizio
avevano favorito la diffusione e comprensione che Machiavelli, pragmatico, riconoscerà la discordia tra guelfi e ghibellini. Ciò ci fa
dei testi antichi: la differenza sta nel fatto che l’impossibilità, nel suo tempo, di instaurare una capire che per M. le discordie cittadine sono
Machiavelli non si limita a commentare, ma fa repubblica, nonostante molti umanisti avessero centrali e origine della crisi di Firenze, e che
anche riferimento alla realtà contemporanea. paragonato la “libertas” fiorentina a quella quindi ci sia bisogno di un ordinatore che possa
romana). rifondare la repubblica fiorentina (implicito che
si rivolga proprio a Giulio de Medici).
Un tema interessante riguarda la religione,
Contenuto utilizzata dai romani come strumento di Metodo storiografico
governo: da ciò scaturisce una forte critica al
Sulla base del testo di Livio, Machiavelli riflette La ricostruzione storica non è la cosa più
ruolo della Chiesa, responsabile del degrado
sulle forme antiche e moderne del potere. I modi importante per Machiavelli: non attinge a
dell’Italia e della mancata unificazione della
in cui gli Stati nascono e declinano, il ruolo del
stessa. documenti d’archivio, ma si affida ad uno o due
popolo, le tensioni interne della società, testi principali, spesso storiografie scritte da altri
l’espansione territoriale e la difesa interna. (in questo si discosta dalla cura scrupolosa di
Guicciardini). L’obiettivo di Machiavelli è altro:
tratta di storie individuali e, come gli storici somministrata è destinato a morire. Diventa invece persegue il bene dello Stato, ma entrambi
latini, inventa spesso discorsi diretti da far necessario trovare un garzoncello che si presti a non si fanno scrupoli a servirsi dell’inganno).
pronunciare ai grandi personaggi della storia. unirsi per primo con Lucrezia. Ma si deve anche
Lucrezia subisce un’evoluzione nel racconto: da
convincere la donna a giacere con uno
sconosciuto. Ligurio e Callimaco corrompono donna che incarna le virtù più tradizionali, poi
decide di agire in modo tale da ottenere il suo
MANDRAGOLA frate Timoteo, confessore della donna, affinchè
la persuada. Callimaco dunque, travestitosi, obiettivo, ossia soddisfare le sue esigenze.
Probabilmente composta nel 1518, viene messa giace con Lucrezia, rivelando poi il suo amore La lingua
in scena per la prima volta nel 1520 in presenza per la donna che, resasi conto della stupidità del
del papa Leone X. marito, decide di iniziare una relazione con il L’identità di ogni personaggio è costruita
ragazzo. Nicia, ingenuamente, propone a attraverso uno specifico registro linguistico.
Il titolo pone al centro l’oggetto della beffa (la
Callimaco di vivere con loro, diventando così Fiorentino parlato con marche lessicali tipiche
pianta di mandragola).
loro medico ufficiale. della parlata vernacolare.
La Mandragola è una commedia in prosa, divisa
in cinque atti, inframezzati da quattro canzoni e Originalità dell’intreccio
preceduti da un prologo. Il modello è la Vicenda di tipo boccaccesco con come tema Opere minori
commedia latina di Plauto e Terenzio, ma anche centrale la beffa. Si riprendono i temi del doppio
le commedie La Cassaria e I Suppositi di e del travestimento tipici del teatro latino. Due Decennali in terzine dantesche: narrano
Ariosto. Rispetto a queste commedie, però, la Machiavelli però introduce un elemento nuovo: fatti dei decenni 1494-1504 e 1504-1514,
Mandragola ha un numero minore di personaggi lo sdoppiamento fra chi progetta la beffa, costituiscono un primo tentativo di storiografia
e un intreccio molto concentrato. Ligurio, e chi ne trae profitto, Callimaco. I in versi.
personaggi non sono stereotipati, ma hanno
Trama Commedia Clizia: rappresentata a Firenze nel
ognuno una propria personalità.
1525, è una rielaborazione della Casina di
Il giovane Callimaco è innamorato di Lucrezia,
I personaggi e la ricerca dell’utile Plauto (si innamorano di Clizia sia il giovane
donna bellissima, ma sposata con Nicia, un
Cleandro che il vecchio Nicomaco, il quale,
anziano credulone. Non sapendo come fare per Come già detto nel Principe, per Machiavelli avuta dapprima la meglio, sarà poi beffato).
passare una notte con lei, Callimaco chiede l’uomo è simulatore ed egoista: tutti i
aiuto al mezzano Ligurio che escogita una beffa personaggi della commedia perseguono l’unica
ai danni di Nicia: conoscendo il desiderio di legge che veramente conti in società, l’utile.
questi di avere figli, Ligurio propone a
Callimaco di fingersi medico e di consigliargli Ligurio riproduce la figura del parassita, che
una pozione a base di un’erba miracolosa (la agisce solo in funzione dei propri interessi (può
mandragola) da somministrare alla moglie. La essere considerato un anti-principe, perché
pozione ha però una controindicazione: il primo mentre lui persegue i propri interessi, il principe
uomo che avrà rapporti con la donna cui è stata
GUICCIARDINI lanzichenecchi però fanno strage in Italia, Intreccio tra storiografia e politica
segnando il fallimento della Lega di Cognac.
Breve biografia Alla base dell’indagine storica di Guicciardini la
Guicciardini tornato a Firenze, ne viene cacciato ricostruzione degli eventi passati non ha un fine
Francesco Guicciardini nasce a Firenze nel 1483 dal nuovo governo repubblicano. Ritiratosi a erudito, ma serve per comprendere le cause
da una famiglia aristocratica. Compie studi vita privata si dedica all’attività letteraria, tra cui della situazione italiana contemporanea.
giuridici e infatti eserciterà la professione di i Ricordi. Nel 1529 torna a Roma, al servizio di
avvocato. Sposa la figlia del capo Causa dell’instabilità politica italiana: discesa in
Clemente VII e scrive Considerazioni sopra i
dell’opposizione al gonfaloniere Pier Soderini Italia del re Carlo VIII, che nel 1484 aveva
Discorsi del Machiavelli. Nel 1530 Carlo V
(ricordiamo che Machiavelli collaborò con lui). occupa Firenze: Guicciardini torna in città per attraversato la Penisola senza alcuna
restaurare il potere mediceo, che ritorna ancora opposizione.
Tra il 1508 e il 1511 lavora alle Storie
una volta al potere (si passa da un regime La riflessione sulle forme di governo è orientata
fiorentine, mentre nel 1512 viene scelto come
oligarchico ad un regime ducale). Gli incarichi a ragionare sui meccanismi della gestione del
ambasciatore di Firenze presso il re di Spagna
politici di Guicciardini si interrompono con potere: Guicciardini aspira ad una forma di
Ferdinando il Cattolico, trattenendosi lì per un
l’elezione pontificia di Paolo III Farnese. governo mista, che metta insieme principato e
anno, durante il quale abbozza una prima serie
di ricordi. repubblica.
Ritiratosi dalla scena politica, si dedica alla
stesura di Storia d’Italia, iniziata nel 1537, ma Visione del mondo: complessità del reale e
Nel 1514 rientra a Firenze, dove si sono
muore nel 1540 senza aver concluso l’opera. imprevedibilità della sorte. Ciò che accade non
insediati nuovamente i Medici. Riprende la
professione di avvocato, ma nel 1515 è obbedisce a regole generali individuabili (come
incaricato di incontrare a Firenze papa Leone X, invece credeva Machiavelli). Bisogna
che l’anno successivo lo nomina governatore di Pensiero semplicemente raccogliere i dati dell’esperienza
Modena (mentre si trova a Modena incontra (empirismo).
L’intensa attività politica e diplomatica è uno
Machiavelli). Discrezione: intuito, prudenza e pragmatismo
dei presupposti fondamentali della sua scrittura:
L’elezione come papa di Adriano VI comporta la diretta osservazione dei meccanismi del garantiscono la conoscenza del reale.
una diminuzione dei suoi poteri. Nel 1521 inizia potere permette un’accurata analisi delle Il particulare: visto che la storia non si ripete
a stendere un Dialogo sul reggimento di Firenze. dinamiche politiche, strettamente legata ad mai, bisogna esaminarla nella sua individualità
un’aderenza al reale. L’esercizio della (visto che l’uomo agisce per il suo utile, bisogna
Adriano VI muore dopo pochi mesi e viene
diplomazia permette anche di comprendere la esaminare l’esperienza individuale, non quella
eletto Giulio de Medici con il nome di Clemente
complessità delle motivazioni umane. collettiva).
VII. Nel 1526 Guicciardini è chiamato a Roma
in qualità di consigliere papale: lì cerca di Non è un letterato in senso stretto, infatti scrive Distinzione e scomposizione: la frammentarietà
costruire un’alleanza anti-imperiale, la Lega di solo trattati o storiografie, senza dedicarsi a del reale si rispecchia nella natura ramificata
Cognac, per contrastare le mire espansionistiche nessun altro genere. della scrittura.
di Carlo V. ne facevano parte Francia, Firenze,
Genova, Milano e il papato. Le truppe dei
RICORDI Stile Una nuova concezione della storia

Sono una serie di brevi riflessioni che sintassi semplice per una maggior immediatezza Utilizzo di fonti d’archivio, anche da archivi
Guicciardini elaborò tra il 1512 e il 1530, ma (ricordiamo che i Ricordi non erano destinati privati delle famiglie fiorentine, documenti degli
furono stampate solo nel 1576). L’opera non alla pubblicazione. ambasciatori fiorentini, confronto di
segue un discorso unitario, infatti non era stata testimonianze diverse, ricordi personali.
pensata per la pubblicazione, ma per una
Rispetto alla storiografia precedente, in cui
ristretta cerchia di conoscenti (la scrittura segue STORIA D’ITALIA esigenze retoriche e moraleggianti andavano a
il flusso della mente). Il titolo originale era
Composta tra il 1537 e il 1540, viene pubblicata discapito della ricostruzione effettiva degli
Consigli e avvertimenti in materia di repubblica
postuma nel 1561. Ci sono alcune sezioni eventi, Guicciardini imposta la Storia d’Italia
e di privato (Guicciardini da consigli sia al
censurate. Origine del potere temporale della più come strumento di analisi politica.
politico che all’individuo).
Chiesa e della sua corruzione, contraddizioni tra Stile
Doppia prospettiva: ricordare il passato e testo biblico e nuova geografia mondiale a
indicare una via di comportamento. seguito delle scoperte geografiche. Prosa complessa e articolata, forte
valorizzazione della concatenazione tra gli
Riflessioni sull’esperienza del passato per una La Storia d’Italia si articola in 20 libri e copre eventi.
migliore gestione del futuro. un periodo che va dal 1494 (discesa del re di
Francia Carlo VIII in Italia) al 1534 (elezione di Cerca anche di dare una sfumatura romanzesca,
La frammentarietà dell’opera rappresenta la
Paolo III Farnese). Viene scelto questo periodo inserendo discorsi diretti (la storiografia come
varietà che aveva caratterizzato l’esperienza
perché ricordiamo che per Guicciardini la crisi opus oratorium, in cui mostrare la propria abilità
stessa di Guicciardini.
della politica italiana sia stata causata dalla retorica).
Si sofferma sulla condizione del clero, venuta di Carlo VIII.
condannandone la corruzione.
La Storia d’Italia è impostata su un’idea di
La discrezione dell’uomo politico: deve sapere progressivo declino, da cui emerge una visione
che ogni individuo agisce per assecondare il pessimistica della storia. Grazie alla conoscenza
proprio particulare o per ambizione, che diretta dei protagonisti della storia, Guicciardini
l’esistenza è irrazionale e complessa (viene ci offre una galleria di ritratti di grande
meno la fiducia umanistica nell’essere umano efficacia: i comportamenti vengono esaminati
che con l’ingegno può gestire la realtà). nelle loro motivazioni psicologiche.
Il politico deve sapersi regolare caso per caso (la Atteggiamento descrittivo (narra gli eventi) ma
storia non può essere magistra vitae, perché non anche valutativo (da un giudizio sugli eventi).
si ripete ed è imprevedibile).
IL RINASCIMENTO mettono in crisi la visione antropocentrica criticate le forme tradizionali della società, che
fondamento della cultura umanistica. irrigidiscono la natura dell’uomo impedendogli
I limiti cronologici di esprimersi liberamente.
3. La riforma protestante frantuma l’unità
Il Rinascimento inizia convenzionalmente con religiosa dell’Occidente (ne emerge un L’imitatio dei classici continua anche nel
la scoperta dell’America (1492) e termina tra il confronto con il diverso, non solo dal punto di Rinascimento, ma questa volta obbedisce a delle
1527, anno del sacco di Roma, e il 1545, vista geografico, ma anche religioso). regole ben precise.
apertura del Concilio di Trento.
La teoria eliocentrica mette in discussione uno Vengono elaborati trattati in cui le norme sono
Il concetto di Rinascimento dei capisaldi della tradizione cristiana: visto che chiare e valide per tutti, in modo da stabilire
la Terra non è più al centro, neanche l’uomo, criteri uniformi per individuare i canoni
Il concetto di Rinascimento è stato introdotto
creazione preferita da Dio, è al centro dell’equilibrio.
intorno alla metà dell’Ottocento: si parla di
dell’universo. Crolla dunque l’ottimismo
un’epoca di “ritorno alla vita” dopo i secoli bui Entra in crisi l’idea che il passato sia
antropocentrico dell’Umanesimo.
del Medioevo, un tempo in cui viene dissipata la completamente riproducibile nel presente.
nebbia della superstizione religiosa e Approccio relativistico alla realtà, sguardo
dell’ignoranza. Oggi però si riconosce che la scettico e ironico: non si è più sicuri che l’uomo
grande fioritura del Rinascimento è risultato di sia capace di controllare razionalmente gli PRINCIPALI TRATTATI
una lunga fase di transizione e preparazione già eventi attraverso la virtù (la realtà è varia e non
CINQUECENTESCHI
avviata Dall’Umanesimo quattrocentesco sempre prevedibile).
(rinascimento=evoluzione dell’umanesimo) Il trattato di corte
L’invenzione delle armi da sparo modifica
Un’epoca di scoperte e cambiamenti profondamente lo svolgersi degli scontri: non Come già detto più volte, in questo periodo
1. I mutati equilibri politico-economici avevano
più duelli a corpo, tipici della cultura l’autorevolezza del signore viene dimostrato
cavalleresca, ma combattimenti a distanza dalla magnificenza della sua corte e dal suo
spinto molti sovrani a finanziare esplorazioni,
(decade l’immaginario cortese del cavaliere). interessamento per la cultura. Dunque la corte,
comportando quindi grandi scoperte
geografiche, in particolare quella dell’America con tutti i suoi componenti, deve dare
(gli uomini iniziano a pensare che ci sia un un’immagine di sé degna del potere del suo
mondo-altro, e che quindi l’uomo europeo non Evoluzione della coscienza critica signore, fornendo precisi modelli. Nasce così il
sia al centro della Terra). Con le nuove scoperte, rinascimentale trattato di corte, che cerca di stabilire un codice
i centri economici e politici si spostano verso e una norma per regolare i comportamenti e i
Dalla razionalità dell’Umanesimo rapporti interni.
l’Atlantico. all’irrazionalità e lo sconvolgimento: nel 1511
2. Le nuove scoperte scientifiche (la teoria Erasmo da Rotterdam scrive un trattato La società cortese, aperta e innovatrice, va
eliocentrica di Copernico, appoggiata da intitolato “L’elogio della follia”, dove viene incontro a un progressivo processo di
Keplero, Giordano Bruno e Galilei) e tecniche lodata la follia come unico strumento per irrigidimenti. L’immagine di una società sempre
(la bussola, la stampa, le armi da fuoco), conoscere la realtà. Nel trattato stesso vengono più chiusa e gerarchizzata si riflette in trattati
che privilegiano un’impostazione precettistica, linguaggio troppo vario e parole legate alla
come il Galateo di Giovanni Della Casa. tradizione popolare di Firenze).
Giovanni della Casa, Galateo (pubblicato
Baldassarre Castiglione, Libro del postumo nella raccolta di Prose et rime del La questione della lingua
Cortegiano (composto in gran parte nel 1510, 1558)
Diventa più urgente affrontare la questione della
pubblicato nel 1528)
La subordinazione al signore è più marcata: gli lingua: a partire dal secondo Quattrocento il
Si delinea la figura ideale di cortigiano, uomo uomini di corte non sono più liberi come prima volgare inizia a prendere il posto del latino,
capace ci “comportarsi” a corte, di rispettare la di dar mostra di sé. La chiusura della società lingua preferita dagli umanisti. Nonostante il
gerarchia dell’ambiente stesso e sapersi cortese del tempo si riflette nella struttura fiorentino abbia un ruolo privilegiato
destreggiare, in particolare attraverso la precettistica dell’opera: non più un dialogo che (testimoniato dalla donazione della raccolta
conversazione. Il trattato è in forma di dialogo, dia un ritratto completo del cortigiano, ma un aragonese al re di Napoli), non è stato ancora
ambientato al palazzo dei Montefeltro ad Urbino monologo di un maestro al suo allievo. canonizzato il suo uso.
nel 1507. Partecipano alla discussione
Il problema viene affrontato da Pietro Bembo
personaggi prestigiosi, tra cui Pietro Bembo e
nel suo trattato Prose della volgar lingua.
Giuliano de Medici. Il cortigiano, secondo i
dialoganti, deve avere una cultura completa, in Grazie all’invenzione della stampa le teorie di
modo da esser capace di conversare su qualsiasi Pietro Bembo, Prose della volgar lingua
Bembo presto si diffondono, così come le liriche
argomento, deve possedere la misura ma anche (in forma dialogica, stampato nel 1525)
di Petrarca.
la “sprezzatura” (atteggiamento disinvolto, di Pietro Bembo era un intellettuale nato a
chi esibisce in maniera spontanea e naturale un Si oppongono al suo pensiero:
Venezia, viaggia molto, viene nominato
certo tipo di eleganza). cardinale, per poi stabilirsi a Roma. -Baldassare Castiglione: nel primo libro del
Struttura Cortegiano proponeva una lingua più vicina
Il trattato è scritto forma di dialogo, svoltosi in
all’uso vivo delle corti, aperta anche a termini
I libro: qualità fisiche e morali del perfetto casa di Carlo Bembo, fratello di Pietro, a
stranieri e forme regionali;
cortigiano. Venezia. Nel primo libro si rivendica la dignità
del volgare, che non deve essere però il -Gian Giorgio Trissino: avanza una proposta di
II libro: modi e circostanze in cui è richiesto al fiorentino contemporaneo, né la lingua lingua comune, aperta a forme provenienti dai
cortigiano di dare prova delle sue qualità. cortigiana, ma una lingua letteraria modellata diversi contesti linguistici della Penisola.
sugli autori fiorentini trecenteschi: Petrarca per
III libro: figura della donna di palazzo, Le teorie di Bembo ricevono comunque ampio
la poesia (lingua fuori dal tempo, depurata da
corrispettivo femminile del cortigiano. consenso: lo stesso Ariosto modifica la terza
elementi troppo municipali e quindi
direttamente fruibile anche per chi non parla edizione dell’Orlando furioso (1532) proprio per
IV libro: rapporti tra il cortigiano e il principe.
adattarsi ai nuovi canoni della lingua letteraria
Nella secoda parte dell’ultimo libro Pietro fiorentino) e Boccaccio per la prosa (in
italiana.
Bembo opera un confronto tra l’amore cortese e particolare le novelle di registro medio del
l’amore platonico. Decameron, in quanto le altre hanno un
Petrarchismo liriche di tipo vedovile (a seguito della morte del
marito).
Nella lirica del Quattrocento era già
preponderante il modello di Petrarca (nelle rime Con il tempo però si inizia ad avvertire il peso
di Lorenzo de Medici e di Poliziano c’era già la di questa forzatura e la necessità di superare il
presenza di Petrarca), ma solo dopo la modello petrarchesco. La ricerca di originalità
pubblicazione delle Prose della volgar lingua e sfocia nel manierismo, movimento eccentrico
la canonizzazione del modello petrarchesco si (la lirica del Barocco sarà erede di questa
può parlare di petrarchismo vero e proprio. evoluzione.
Cinque anni dopo la pubblicazione del trattato
lo stesso Bembo pubblica le Rime: una raccolta
Michelangelo Buonarroti: anche lui
di tutta la sua produzione poetica pensata con petrarchista, usa la lirica per autoconfessarsi,
dialoga con alcuni grandi contemporanei (anche
l’intenzione di ricomporre il proprio percorso
con Vittoria Colonna). Va nella direzione del
lirico alla luce delle indicazioni normative della
manierismo.
sua grammatica volgare.
L’imitazione del modello si realizza non solo Giovanni della Casa: anche autore di una
nell’adesione alla tematica amorosa, ma anche raccolta di rime. Parla d’amore, ma non è
nel riuso di lessico, forme e immagini tratti dalle l’unico tema: meditazione di tipo filosofico
liriche Petrarchesche, quasi in una sora di scaturita da un’insoddisfazione esistenziale. Va
collage. Per questo il termine petrarchista ha anche lui verso il manierismo: la lingua di
avuto per lungo tempo una connotazione Petrarca viene resa più grave e solenne, la
negativa, indicante un letterato non originale, lettura risulta difficile in quanto lo stile non è
ma puro imitatore (ora invece si crede che ogni scorrevole (anche per l’uso dell’enjambement in
petrarchista abbia espresso i propri sentimenti in cui la pausa metrica non corrisponde con quella
maniera autentica, imitando solo l’aspetto sintattica). Questa figura retorica permette però
formale della poesia di Petrarca). di fare discorsi complessi con periodi più ampi.

L’imitazione di Petrarca permette anche a


letterati di diverse aree geografiche di
comunicare con un codice comune: la lingua di
Petrarca. Grazie a ciò anche le donne riescono a
inserirsi in questo dialogo: un esempio è
Vittoria Colonna, sposa del marchese di
Pescara e di origine romana; la sua produzione
risulta bipartita, dove la seconda parte contiene
CONTRORIFORMA E MANIERISMO dell’insegnamento: nasce dunque la rappresentare solo la maniera, ossia il modo in
congregazione dei gesuiti. cui qualcun altro ha cercato di rappresentare la
La prima metà del XVI secolo è caratterizzata realtà. Ecco perché molti imitano artisti come
dal conflitto tra Carlo re di Spagna, imperatore Il Concilio impone anche direttive precise alla
Leonardo o Michelangelo, ponendo attenzione
con il nome di Carlo V e Francesco I di Francia: produzione artistica: nasce l’Indice dei libri soprattutto ai lati oscuri di questi artisti.
il campo di battaglia per i due sarà la penisola proibiti (Il Principe di Machiavelli e il
italiana, sempre più divisa e lacerata. Decameron di Boccaccio ne faranno parte, Trattandosi di un’epoca di cambiamenti radicali,
mentre la Storia d’Italia di Guicciardini verrà il mondo non può essere rappresentato con
La Controriforma pubblicata con numerose censure). L’azione canoni già stabiliti: ecco spiegato il rifiuto delle
La chiesa di Roma dovette confrontarsi con una repressiva della Chiesa controriformista si basa, regole, l’esigenza della libertà espressiva del
vera e propria frattura del mondo cristiano però, soprattutto sul tribunale dell’Inquisizione, singolo artista, che imita, ma senza rinunciare
occidentale. Nel 1545 viene convocato da Paolo fondato nel 1542. alla propria originalità.
III il Concilio di Trento, per ripristinare l’unità Ovviamente emerge fin da subito
dell’Europa cattolica: i protestanti decidono, l’incompatibilità tra le posizioni della Chiesa
però, di non partecipare. Il Manierismo controriformata e l’estetica manierista,
Il concilio dunque diventa un momento di In questo periodo di incertezze vengono messi determinata:
riflessione sui cattolici, che si dividono in due in discussione gli ideali umanistico- -dalla nuova affermazione da parte della Chiesa
orientamenti: uno più innovatore e disposto a rinascimentali: prevale dunque una corrente di un’arte dalle finalità espressamente educative,
mitigare lo scontro con i protestanti; l’altro anticlassica, che rifiuta le regole imposte, che era incompatibile con la licenza estetica del
favorevole ad una decisa riaffermazione della sperimenta e mette in luce lo stile originale del Manierismo,
dottrina tradizionale e del dogma. Finirono per singolo artista.
prevalere le posizioni più rigide: -dalle nuove esigenze di edificazione popolare,
L’anticlassicismo fa della disarmonia il suo che non potevano essere soddisfatte dal
-viene riaffermato il principio dell’unica Chiesa ideale, è aperto allo sperimentalismo ed è anti linguaggio ricercato e sottile della maniera,
e la tesi secondo cui nessuna possibilità di ortodosso: costituirà dunque la fase di rivolto alle elites culturali e sociali;
salvezza esisteva fuori della Chiesa di Roma; transizione dal classicismo umanistico-
rinascimentale al manierismo. -dal controllo assoluto dell’ortodossia da parte
-viene ribadita la validità dei sette sacramenti; della Chiesa, esteso anche all’ambito
Il termine “manierismo” deriva da una iconografico, che si scontrava con l’inclinazione
-viene confermato il ruolo della Chiesa come definizione che Giorgio vasari, critico d’arte,
unica interprete delle Scritture ed il latino come al sensuale del manierismo.
diede della “maniera”, ossia la specifica cifra
lingua ufficiale della Bibbia. stilistica di un determinato artista. Visto infatti Il conflitto tra la coscienza individuale
A questi elementi di reazione si affiancano che per i manieristi la natura (e la realtà) non dell’artista e i principi morali della Chiesa porta
alcune iniziative di riforma interna della Chiesa, può essere rappresentata direttamente, in quanto alla nascita del “genio moderno”, un letterato
specie sul piano della disciplina del clero e la ragione non può dominarla (contrariamente a isolato ed emarginato dagli ambienti ufficiali,
ciò che pensavano gli umanisti), è possibile spesso dall’indole malinconica, non compresi
dalla società contemporanea. Esempi di questo Il dibattito sul poema epico: da Ariosto a La Gerusalemme liberata alla luce
tipo di artista sono Torquato Tasso e Tasso dell’aristotelismo critico era considerata
Caravaggio. Da questa immagine del genio nettamente superiore al Furioso di Ariosto, in
deriverà il modello dell’eroe moderno, in Alla luce delle nuove norme imposte dalla quanto rispettava minuziosamente sia le regole
particolare nell’Amleto di Shakespeare, la Poetica, l’opera di Ariosto viene fortemente imposte dalla Poetica sia il piano di
tragedia del dubbio. criticata: Controriforma della Chiesa.
-non rispetta il principio di unità di azione, Posizione di Camillo Pellegrino: nell’ambiente
spazio e tempo; capuano era intesa la riflessione sulle
Il dibattito sulla Poetica di Aristotele caratteristiche del poema epico; in questo
-non rispetta la categoria del verosimile (è
Fino agli anni ’40 del Cinquecento molta della presenta la magia, che peraltro, derivando dalla frangente nasce il trattato Il Carrafa (dal nome
riflessione letteraria è legata alle direttive cultura pagana, si scontra anche con le regole del destinatario dell’opera) o vero della epica
impartite dall’Ars Poetica di Orazio, imposte dalla Controriforma); poesia, in cui Pellegrino giustifica la superiorità
specialmente per il principio della necessaria della Gerusalemme liberata rispetto al Furioso
conciliazione del docere (insegnare) e del -non è collocabile in nessun genere (c’è per l’abilità nell’uso della “locuzione
delectare (dilettare, intrattenere). incongruenza tra il titolo e il tema principale, artificiosa”, ossia di uno stile elaborato e nuovo,
ossia lo scontro tra cristiani e saraceni). esito di una sperimentazione (in opposizione
Con la scoperta della Poetica di Aristotele, però, allo stile di Ariosto, che comunque si ispirava a
si verifica un profondo cambiamento nella Parallelamente però c’era anche una nuova linea
quello petrarchesco).
riflessione letteraria: si impone il rispetto delle difensiva nei confronti del poema: alcuni critici
tre unità aristoteliche (unità di tempo, spazio e insistono in modo specifico sulla modernità del
azione) e della categoria del verosimile (la Furioso, non collocabile nella classificazione dei
vicenda narrata deve avere l’apparenza della generi del tempo, ormai troppo vecchia. La
realtà, essere potenzialmente vera). difesa di Ariosto così comporta anche una
rivendicazione della legittimità della letteratura
Si impone così l’aristotelismo critico: l’arte non volgare, riconosciuta alla pari a quella antica e
è più frutto di un’ispirazione divina (concetto capace di dare vita, con il poema cavalleresco,
ripreso dal platonismo), ma un lavoro con i suoi ad un genere letterario sconosciuto agli antichi.
principi e le sue norme.
La posizione di Tasso
Si affermano anche esigenze di ordine, di
definizione e di classificazione dei testi, che Tasso cerca una sua personale posizione,
determinano anche l’elaborazione di una solida riallacciandosi sia al romanzo cavalleresco nella
teoria dei generi letterati, classificati in base a materia e nella forma strofica dell’ottava rima,
materia e struttura. Per ogni genere vengono sia all’epica classica. Inoltre, fa emergere la
definite delle norme. propria originalità rispetto ad Ariosto, che aveva
comunque “imitato” Boiardo.
POEMA CAVALLERESCO Questo genere fu particolarmente gradito ultimi cantari Astarotte, diavolo teologo, che
dall’ambiente delle corti, che provava nostalgia potrebbe rappresentare Marsilio Ficino.
MODELLI per le virtù cavalleresche e l’ideale di gentilezza
Il titolo dell’opera deriva dal personaggio del
e aveva già stretti legami con la cultura
Epica classica: omerica (conosciuta in maniera gigante Morgante.
francese. In particolare la corte estense di
indiretta) e virgiliana (conosciuta soprattutto
Ferrara accolse i tre esponenti del genere Personaggi e intreccio seguono abbastanza
grazie a Dante), servivano soprattutto per
cavalleresco: Boiardo, Ariosto e Tasso. fedelmente la traccia di un cantare anonimo
raccontare i miti di fondazione delle città e le
imprese degli eroi. noto oggi come Orlando laurenziano. Rispetto
Grazie ai poeti canterini, invece, il genere
cavalleresco si diffonde anche nei comuni. alla fonte però Pulci introduce personaggi nuovi
Epica francese in lingua d’oil: Chanson de e amplia alcuni episodi.
Roland o chanson de geste (ciclo carolingio,
narrazione delle imprese di Carlo Magno e dei Particolarità: sfumatura comico-parodica, tipica
suoi paladini, tra cui Orlando). IL MORGANTE DI LUIGI PULCI di Pulci.

La tradizione dei cantari A Firenze, in ambiente laurenziano, luigi Pulci La trama


si propone come uno fra i maggiori
L’ottava rima rappresenta per lungo tempo la Le vicende richiamano il ciclo carolingio. Il
rappresentati di una scrittura poetica di tipo
paladino Orlando, a causa delle calunnie del
forma scelta per la narrazione lunga in versi, narrativo, servendosi del metro dell’ottava e
specialmente per la materia epica e cavalleresca. cugino Gano di Magonza, abbandona la corte di
appassionandosi ai cantari.
Ricordiamo che il primo a servirsene fu re Carlo Magno a Parigi e parte in cerca di
Boccaccio nel Filostrato e nel Teseida. Intorno al 1461 riceve dalla madre di Lorenzo avventure in Pagania (ossia le terre non
l’incarico di scrivere un poema di materia cristianizzate dell’Asia). Giunto in un convento,
L’ottava rima verrà ripresa anche dai cantari, cavalleresca: nasce così il Morgante. Orlando combatte con tre giganti e ne fa
componimenti narrativi in versi che i poeti prigioniero uno, Morgante (protagonista di
girovaghi (detti canterini) recitavano nelle L’opera vicende iperboliche e sproporzionate, che
piazze della città, favorendo così anche la Completato nel 1470, viene pubblicato solo daranno carattere comico all’opera). Questi,
circolazione di temi, gesta ed eroi della successivamente in due redazioni. La prima convertito al cristianesimo, diviene il suo
tradizione cavalleresca. versione del 1478 ha 23 cantari, mentre la scudiero e affronta varie avventure al fianco di
seconda versione del 1483 ha 28 cantari (è Orlando. Durante una di esse avviene l’incontro
Alcuni canterini, come Antonio Pucci, godettero
conosciuta come Morgante maggiore). con Margutte, un gigante rimasto a metà della
di grande fama e provarono la fusione della
L’aggiunta dei 5 cantari potrebbe essere dovuta crescita, al quale Morgante si associa in
materia francese (ciclo carolingio, incentrato
all’esclusione di Pulci dalla corte di Lorenzo: i banchetti, beffe e persino nella liberazione di
sulla guerra contro gli infedeli e le imprese
cantari infatti sono diversi dagli altri, non sono una fanciulla prigioniera (avventure che
eroiche dei paladini) e la materia bretone (il
di carattere comico e trattano temi tipici rimandano alle caratteristiche della letteratura
ciclo arturiano, incentrato sull’amore e sulla
dell’ambiente accademico, con tematiche picaresca, il cui protagonista era appunto un
magia).
filosofiche anche complesse. Compare in questi imbroglione). Dopo la morte di Margutte,
causata dal troppo ridere, Morgante ritrova La prima edizione del poema viene pubblicata cedere alla forza dell’amore): si riprende l’idea
Orlando, che affronta i pagani in varie imprese. nel 1483 e consta di due libri; una seconda di amore come potenza distruttrice tipica di
Muore anche Morgante a causa del morso di un edizione accresciuta viene pubblicata nel 1495. Cavalcanti. L’amore è capace dunque di
granchio. I paladini tornano a Parigi richiamati allontanare i paladini dal loro reale obiettivo,
dal nuovo tradimento di Gano, che ha spinto il Il titolo originale è L’Inamoramento de Orlando: ossia guadagnare onore tramite la guerra.
dichiara già dal titolo la materia centrale
re pagano Marsilio a muovere guerra ai cristiani.
Orlando rimane vittima di un’imboscata a dell’opera, ossia l’innamoramento di orlando, il Dall’Orlando innamorato all’Orlando
cavaliere più fedele e casto tra i paladini di furioso
Roncisvalle, dove muore.
Carlo. Si uniscono dunque la componente lirica
La lingua e romanzesca e quella epica: per questo i Il successo dell’Orlando innamorato favorisce la
contemporanei facevano fatica a collocare proliferazione delle giunte, ossia delle
Attinge ai classici volgari, ma anche alla l’opera in un genere preciso. continuazioni del poema. La più famosa è
tradizione romanza. Grande espressività proprio l’Orlando furioso di Ariosto, che
linguistica. La trama riprende la narrazione dove l’aveva interrotta
Boiardo.
Angelica, principessa del Catai, giunta alla corte
di Carlo Magno, fa innamorare di sé numerosi I due poemi hanno in comune la struttura
MATTEO MARIA BOIARDO cavalieri, tra i quali Ranaldo e Orlando. Quando policentrica, ossia vengono descritte più vicende
la donna fugge entrambi la inseguono, ma contemporaneamente, che si intersecano
Boiardo, già scrittore di versi in latino e autore
Ranaldo, dopo aver bevuto una’cqua incantata, (entrelacement, intreccio appunto), creando un
di un canzoniere lirico in volgare (Amorum libri
sente tramutare il suo amore in odio, mentre effetto di suspance.
tres), riesce ad unire la cultura umanistica con
Angelica, che ha bevuto dalla fonte dell’amore,
quella romanzesca e volgare.
si innamora di lui. Ora Orlando segue Angelica,
Scrive in una koinè padana, che ben rappresenta che insegue Ranaldo; finchè i due non tornano a
la lingua parlata dalla corte: essendo stata bere alle due fonti, ma invertendosi. Di nuovo è
composta nnel 1476, prima della pubblicazione Ranaldo a inseguire Angelica e ne nasce uno
delle Prose della volgar lingua (1525), non scontro con Orlando a Parigi, che intanto il re
segue il modello petrarchesco. Per questo dei Mori Agramante ha assediato. Carlo Magno
L’Orlando innamorato non ebbe la stessa dirime la questione, promettendo la donna a chi
diffusione dell’Orlando furioso: la koinè dimostrerà più valore nella guerra contro i Mori.
padana, nonostante fosse depurata da tratti
dialettali, era ancora collegata ad un preciso L’amore
ambito regionale, e quindi non comprensibile L’amore è la forza dominante che attraversa
per le altre corti italiane. Solo grazie alla tutto il poema, il motore delle azioni umane.
toscanizzazione di Francesco Berni l’opera Amore anche come forza capace di prevaricare
viene diffusa. la volontà (Orlando, mai sconfitto, è costretto a
ARIOSTO Terminato il suo incarico in Garfagnana, I valori cortesi e cavallereschi propugnati da
Ariosto torna a Ferrara dove sposa Alessandra Ariosto, però, non sono ricordati con nostalgia,
Breve biografia Benucci, moglie del defunto amico Tito Strozzi. come invece facevano i componenti della corte
Sono questi gli anni più tranquilli, Ariosto gode estense, ma con la consapevolezza che sono in
Ludovico Ariosto nasce nel 1474 a Reggio
di notevole fama e si dedica principalmente decadenza (soprattutto in un periodo storico in
Emilia e si trasferisce dopo 10 anni a Ferrara,
all’allestimento presso la corte della cui, con l’invenzione della polvere da sparo, la
dove frequenta la corte estense. Si dedica agli
rappresentazione delle sue commedie (tra cui Il guerra non è più combattuta in duelli, ma a
studi umanistici, filosofici e letterari e alla
Negromante). distanza).
stesura delle Rime in volgare e dei Carmina
latini. Nel 1532 viene pubblicata la terza e ultima Il reale e il possibile
edizione del Furioso, revisionato dal punto di
Alla morte del padre Ludovico entra al servizio Tensione tra interesse per la realtà è curiosità
vista lessicale e linguistico a seguito della
degli Estensi, in particolare ricevendo incarichi per le infinite possibilità della realtà.
pubblicazione delle Prose di Bembo. Nei piani
diplomatici dal cardinale Ippolito d’Este. Nel
di Ariosto era prevista anche una quarta Ariosto guarda la realtà con lucidità, il che gli
1503 Ariosto ha assunto gli ordini religiosi per
edizione, ma non fa in tempo a pubblicarla a permette un certo distacco dalle vicende dei suoi
godere di alcuni benefici ecclesiastici. In questo
causa della morte, avvenuta nel 1533. personaggi, dando un tono ironico alla
periodo scrive due commedie in volgare: La
Cassaria e I Suppositi. narrazione (invita il lettore a non prendere
troppo sul serio la vicenda).
Viene completata anche la prima redazione Pensiero
dell’Orlando furioso, già annunciato a Isabella La fantasia di Ariosto non serve per fuggire
d’Este durante un’ambasceria nel 1507 e Il rapporto con la corte dalla realtà, ma per immaginare quante realtà ci
stampato a Ferrara nel 1516. possano essere.
Il piccolo Ducato di Ferrara dovette investire
Un anno dopo, in seguito alla rottura dei molte risorse in campo militare per mantenere la Equilibrio e armonia
rapporti con il cardinale Ippolito (Ariosto aveva propria autonomia: ecco che nella società
Ariosto cerca un’armonia difficile, un punto di
rifiutato di seguire il cardinale, che aveva ferrarese i valori tradizionalmente connessi alla incontro tra le spinte contrastanti che
ricevuto l’incarico di amministrare una diocesi vita militare e alla cavalleria avevano un grande
caratterizzano la realtà (tensione tra opposti).
in Ungheria), Ariosto trova impiego presso il peso. Contemporaneamente fioriva anche una
duca Alfonso d’Este (ricopre l’incarico di vitale società colta, interessata alle più disparate Ariosto edifica sul disordine del suo tempo una
commissario ducale per il feudo di Garfagnana). tradizioni letterarie. nuova forma letteraria che porti ordine.
Compone in questi anni le sette Satire e i Ariosto aderisce consapevolmente alla vita e
Cinque Canti, pensati per una nuova versione alla realtà di questa corte (anche se rimane un
del Furioso, ma poi esclusi da tute le edizioni. letterato indipendente, capace di riconoscere
Nel 1521 viene pubblicata la seconda edizione anche i difetti della vita di corte, primo tra tutti
dell’Orlando furioso la falsità dei rapporti).
LE ALTRE OPERE LE COMMEDIE L’ORLANDO FURIOSO
Le poesie giovanili in latino, i Carmina, sono il Le commedie scritte da Ariosto sono cinque: La Tre edizioni, 1516, 1521 e 1532.
primo terreno di incontro con i modelli classici; Cassaria, I Suppositi, La Lena, Il Negromante e
si ispira ad Ovidio, Orazio, Terenzio e I Studenti. L’originalità di queste opere non Rapporto con i modelli
Properzio. Ci sono spesso riferimenti alla risiede nelle trame e nelle ambientazioni, riprese L’Orlando furioso è frutto dell’assimilazione e
contemporaneità. dai modelli latini (Plauto e Terenzio), ma della trasformazione di una sconfinata
nell’idea stessa di scrivere commedie al modo tradizione letteraria: dalle chansons de geste ai
Le Rime, in volgare, trattano prevalentemente
antico, utilizzando però il volgare. cantari toscani e franco-veneti, dal romanzo
del tema amoroso, ispirandosi a Petrarca, senza
però mai rinunciare ad una propria autonomia La Cassaria e I Suppositi vengono composte in cortese all’Orlando innamorato di Boiardo. Ma
(l’amore descritto è sensuale, si tratta di una prosa, per poi essere rielaborate in versi. al tempo stesso costituisce un qualcosa di
poesia edonistica). completamente nuovo.
Il metro utilizzato è l’endecasillabo sdrucciolo,
che rievoca il metro classico della commedia L’Orlando innamorato: la sua diffusione,
(trimetro giambico) e mima il movimento favorita dall’invenzione della stampa, aveva
SATIRE vivace del parlato. causato una proliferazione di “giunte”
Ariosto inventa la satira volgare (usa la terza (continuazioni) del poema; anche l’Orlando
I temi sono frutto della fusione tra la tradizione furioso è una “giunta”, in quanto la narrazione
rima). Si ispira al modello pacato e discorsivo di
classica (tradizionali intrecci con padri severi e riprende dal punto in cui era stata interrotta da
Orazio, anziché a una tradizione satirica dai toni figli dissoluti e furbi) e quella moderna (rapporti
polemici e aggressivi. Riprende da Orazio anche Boiardo (anche se artisticamente il Furioso si
di potere e moralità pragmatica). considera superiore all’Innamorato).
il tono colloquiale e la disposizione al dialogo
interiore (il destinatario di questi dialoghi è un Gli stessi personaggi non sono veri e propri Chanson de geste: viene ripreso il tema della
“tu” immaginario, contemporaneamente caratteri, ma figure portatrici di frammenti di quête, ossia la ricerca di qualcosa o qualcuno,
rappresentante il lettore e l’autore stesso). Nelle ideologia e morale. ma inserito in una trama più intricata, in cui il
Satire Ariosto rappresenta il proprio personale protagonista non è unico. I pesonaggi inoltre
rapporto critico con la realtà attuale. non sono più rigidamente tipizzati, ma hanno
Le Satire avranno un’importanza notevole per la una personalità complessa.
stesura del Furioso: si passa infatti dalla Dante: ripresa di episodi di forte impatto
scrittura in terza persona all’irruzione di un io immaginativo (il viaggio cosmico di Astolfo
autobiografico dedito all’indagine interiore. ricorda quello di Dante), lessico e strutture
metriche, ritmiche e rimiche.
Petrarca: fluidità dei passaggi tra un verso e
l’altro (raramente si usa l’enjambement), ricerca
dell’armonia.
La lingua e lo stile L’ironia di Ariosto follia è dunque inevitabile, perché non sempre le
nostre pulsioni possono trovare una
Dalla prima alla terza edizione si compie un Viene definita erroneamente da Hegel uno concretizzazione.
processo di de-padanizzazione e “strumento con cui Ariosto dissolve i valori
toscanizzazione, che permette al poema di cortesi”: in realtà Ariosto, a differenza di La follia accomuna inoltre Ariosto e Orlando:
circolare per tutta la penisola. Boiaro, non vuole compiere una parodia dei nel proemio l’autore confessa che per amore di
valori cavallereschi, in cui comunque continua a una donna, Alessandra Bonucci, rischia di
Lessico attentamente selezionato, attenzione perdere il senno e dunque di non riuscire a
credere. Semplicemente è consapevole che siano
all’aspetto “musicale” dei versi. completare l’opera.
quasi impossibili da realizzare nel presente.
Uso di parallelismi, frasi coordinate e L’eroismo
L’ironia viene usata anche per criticare in
subordinate scandite da asindeti e polisindeti
maniera sottile l’ambiente della corte, in modo
perfettamente calibrati per dare armonia al In contrasto con la follia si pongono i valori
che il lettore possa intuire solo indirettamente il
poema. cavallereschi: l’eroismo dei guerrieri si può
suo pensiero.
perdere, è costantemente minacciato dalla follia,
Uso dell’ottava rima: strofa duttile, adatta ad un che potrebbe convertire i valori positivi di un
periodare disteso. guerriero (la forza e il coraggio) in valori
I TEMI negativi (la violenza, la forza bruta e l’audacia).
La struttura
L’intervento dell’autore: spesso Ariosto L’eroismo è dunque strettamente legato alla
L’Orlando furioso è un’opera aperta: l’intricata prende in prima persona la parola, affrontando ragione: se si perde il senno, l’eroismo può
rete di storie che compongono l’opera temi importanti della contemporaneità, diventare un’arma a doppio taglio.
potrebbero potenzialmente moltiplicarsi concentrandosi in particolare sulle nuove
attraverso nuove digressioni. La magia
scoperte, come la polvere da sparo (secondo lui
Entrelacement: l’intreccio di più vicende, in causa del declino del sistema di valori Tematica ripresa in particolare dal ciclo
un’opera che non si concentra più, come prima, cavallereschi) e le nuove scoperte geografiche. carolingio.
su un solo protagonista, ma su più personaggi. La follia Si tratta di una magia legata alla cultura pagana.
Accade dunque che Ariosto abbandoni la
narrazione di una vicenda per poi riprenderla Tema tipicamente umanistico (ricordiamo Atlante e il palazzo-labirinto: metafora della
più avanti, provocando anche un effetto di l’Elogio della pazzia di Erasmo da Rotterdam); limitatezza del desiderio di contro alle infinite
suspence, che spinge il pubblico a continuare a il giovane Orlando, da sempre considerato il possibilità della vita reale. Ecco perché i
leggere. Spesso Ariosto si serve anche di ottave paladino più casto e fedele, non solo si personaggi vi si perdono: la ricerca dell’oggetto
di raccordo per riepilogare le vicende innamora (nell’Orlando innamorato), ma del desiderio, di per sé illusorio, è impossibile,
precedenti. Anche le digressioni permettono di addirittura perde il senno per amore in quanto non si può prevedere la sorte.
“allargare” la trama. (nell’Orlando furioso). Questa follia, inoltre, è
La magia sancisce il trionfo della simulazione:
causata dal mancato soddisfacimento di un
ci fa capire che la stessa ragione è sempre
desiderio (essere ricambiato da Angelica): la
minacciata dall’errore.
Il movimento “erratico” ed “errante” forza centrifuga (i personaggi tendono ad Il personaggio di Astolfo
allontanarsi dal centro, ossia Parigi) e uno
Quasi tutti i personaggi cercano qualcosa: Astolfo è un personaggio chiave al quale, per la
causato da una forza centripeta (costante
questa ricerca è il vero motore della storia. sua leggerezza e per la capacità di usare
tentativo dei personaggi di ritornare al centro e
Quasi mai, però, questa ricerca va a buon fine. dunque essere richiamati all’ordine). In questo saggiamente ed efficacemente tutti i mezzi che
Dunque il poema può essere interpretato come la fortuna gli mette a disposizione, è riservato il
modo la vicenda inizia e finisce nello stesso
un percorso iniziatico, in qui i personaggi punto, Parigi. privilegio di spiccare il volo e raggiungere la
sperimentando lo smarrimento e la follia, luna. Astolfo, quindi, può ben essere
cambiano il loro modo di vedere il mondo e di I riferimenti ai luoghi sono molto vaghi e considerato figura di Ariosto stesso, giacché il
pensare, approdando così ad una conoscenza e indistinti: prevale un’opposizione tra il “qui”, suo movimento è il movimento stesso del
saggezza maggiori. dove si svolge l’azione, e il “là”, luogo lontano poema: un continuo, ininterrotto trasvolare nello
e spesso fantastico. spazio vasto del mondo e degli elementi che lo
Il continuo movimento “erratico” (ossia che
compongono, per tenere viva l’illusione di
cambia continuamente direzione) dei personaggi
abbracciare simultaneamente tutto l’universo.
può considerarsi, dunque, una metafora
dell’errore umano: bisogna essere consapevoli Carattere enciclopedico del Furioso
di quanto siano illusorie le certezze umane al La struttura labirintica del Furioso tenta di
cospetto dell’imprevedibile Fortuna. TRAMA
restituire un ordine al caos del mondo, senza
però rinunciare a rappresentarlo. Si individuano tre trame principali: la guerra tra
Il movimento nel tempo
cristiani e saraceni, la follia di Orlando e
Continui spostamenti lungo la linea del tempo, a Ordine dialettico: le minime e continue l’amore tra Ruggiero e Bradamante.
causa di continue fratture e riprese. Il tempo oscillazioni tra poli opposti consente di
preservare la varietà del reale. La guerra contro gli infedeli
della narrazione è inoltre senza una durata
specifica, infatti, gli indicatori che dovrebbero Enciclopedia aperta in versi: Ariosto vuole L’impalcatura del poema è data dalla guerra tra
segnare il passaggio cronologico sono raccoglie e rappresentare il reale, combinando Carlo Magno e Agramante, re dei Mori,
volutamente ambigui. una visione microscopica dei particolari minimi raccontata nelle sue diverse fasi: l’assedio dei
della vita e delle passioni con quella saraceni a Parigi, difesa da Rinaldo e minacciata
Il processo di avanzamento delle storie verso le
macroscopica dei viaggi nel tempo e nello da Rodomonte, la ritirata dei saraceni, guidati da
loro rispettive conclusioni appare lentissimo
(visto che la narrazione viene sempre interrotta), spazio. Per rappresentare una realtà così varia si Dardinello e la loro riscossa in un nuovo assedio
mentre il ritmo della narrazione è frenetico e serve dei meccanismi associativi propri del alla città, il contrattacco di Rinaldo,
vorticoso. sogno: l’analogia, l’evocazione di immagini fiancheggiato da Orlando e il ripiegamento di
simili e l’associazione di idee. Agramante ad Arli, il passaggio della guerra in
Il movimento nello spazio Africa e la devastazione delle terre dei Mori da
parte di Astolfo, la sconfitta navale dei saraceni
Due movimenti opposti caratterizzano lo ad opera di Dudone, la fuga di Agramante,
svolgersi delle vicende: uno causato da una
Sobrino e Gradasso a Lipadusa, dove la guerra
termina, durante un duello contro Orlando, Alla morte di Agramante Ruggiero decide di TASSO
Oliviero e Brandimarte, con la morte di convertirsi al cristianesimo, ma deve
Agramante per mano di Orlando. sconfiggere la stessa Bradamante per poterla Breve biografia
finalmente sposare. Con le nozze dei due,
Orlando Torquato Tasso nasce a Sorrento nel 1544: il
interrotte dall’incursione di Rodomonte (ultimo
padre Bernardo, poeta e autore dell’Amadigi,
Orlando, innamorato di Angelica fin dall’opera guerriero saraceno rimasto in vita), che sfida
poema cavalleresco, si trovava lì in quanto al
di boiardo, è protagonista di imprese Ruggiero a duello e ne rimane ucciso, si
servizio di un famoso condottiero, Ferrante
straordinarie. Quando però scopre che la sua conclude il poema.
Sanseverino, principe di Salerno. La vita del
amata si è concessa a Medoro cade in preda alla La vicenda di Ruggiero permette ad Ariosto di poeta, dunque, si apre subito all’insegna dello
follia. In questa sua nuova condizione Orlando dedicare l’opera alla casata estense, che ne sradicamento, sentimento che lo accompagnerà
attraversa Francia e Spagna, devastandole, per per tutta la vita.
riceve lustro.
poi rivolgere la sua follia all’Africa, che
raggiunge attraverso Gibilterra. A questo punto, Nel 1551 la famiglia si trasferisce a Napoli,
in sella ad un animale fantastico, l’ippogrifo, dove Tasso frequenta le scuole dei gesuiti, dopo
Astolfo si reca sulla Luna (dove si trovano tutte tre anni segue il padre a Roma (dopo poco
le cose smarrite dagli uomini) e recupera il muore la madre). A Venezia Tasso comincia la
senno di Orlando. stesura di un poema sulla prima crociata, il
Gierusalemme, abbozzo del futuro poema. Nel
Il ruolo di Angelica 1562, ancora a Venezia, da alle stampe il
Angelica, principessa del Catai, ha come Rinaldo, poema cavalleresco ispirato dal padre
funzione quella di distrarre i paladini dal loro (atteggiamento di emulazione ma al tempo
compito. La sua scelta di concedersi ad un stesso intimo senso di colpa per questo spirito di
semplice scudiero mostra la decadenza dei competizione nei confronti del padre). Dal 1560
valori cavallereschi. è a Padova, dove studia filosofia ed eloquenza,
entrando a far parte dell’Accademia degli
Ruggiero Eterei: qui incontra Scipione Gonzaga, che
diventerà uno degli editori della Gerusalemme
Quanto a Ruggiero, che già Boiardo aveva
liberata.
voluto come capostipite degli Estensi, solo alla
fine del poema potrà riunirsi con la sua amata, la Nel 1565 Tasso viene assunto al servizio del
guerriera Bradamante. Prima dovrà affrontare le cardinale Luigi d’Este e si trasferisce a Ferrara.
insidie approntate dal mago Atlante, vincere le Il poeta viene subito affascinato dall’ambiente
seduzioni di Alcina e trovare un compromesso cortese, ma questa fascinazione durerà poco: il
tra l’amore e il suo dovere di suddito di poeta presto avverte il conflitto tra l’artificiosità
Agramante, e infine sottrarre Bradamante al dei rapporti a corte e la sua esigenza di legami
matrimonio con Leone, imperatore di Oriente.
che fossero autentici e proficui, basati sul Ma un nuovo motivo di tormento lo attende. Nuovo ideale di letteratura: capacità di
dialogo culturale e intellettuale. Durante la reclusione la Gerusalemme liberata esprimere la realtà nelle sue sfumature, la vita
viene pubblicata senza il suo assenso, dividendo del poeta si riflette nella sua produzione.
Intraprende in questo periodo a stesura del
il panorama letterario tra sostenitori del Furioso
Goffredo (poi ribattezzato Gerusalemme e sostenitori della Liberata. Rapporto con la corte
liberata).
nel 1586 Vincenzo Gonzaga prende in custodia Considera la corte unico luogo in cui è possibile
Nel 1573, passato a lavorare presso Alfonso
il poeta a Mantova. Negli anni successivi il realizzarsi: per questo cerca l’approvazione
d’Este, compone l’Aminta, dramma pastorale, della corte e il riconoscimento della sua
poeta compone poesia encomiastica e di
pubblicato nel 1580. Presto la serenità del poeta ispirazione religiosa e si dedica al rifacimento creatività, che è però vincolata dalla sua volontà
è turbata da inquietudini e insoddisfazioni legate del poema, ripubblicato con il nome di di seguire delle norme.
al poema: Tasso si interroga sull’aderenza della
Gerusalemme conquistata. Nel 1594 il papa Al tempo stesso è anche insofferente agli aspetti
Liberata ai canoni letterari e religiosi vigenti e
Clemente VIII gli promette l’incoronazione in rigidi e formali che la vita di corte impone,
arriva addirittura ad autodenunciarsi
Campidoglio, volendo rinnovare la cerimonia determinando una profonda avversione per
all’Inquisizione, che comunque lo assolve.
che aveva visto protagonista Petrarca. Ma il questo ambiente che lo spinge alla ribellione e
Iniziano a manifestarsi atteggiamenti che poeta, ammalatosi gravemente, viene ricoverato alla fuga. A differenza di Ariosto, che aveva
denunciano un crescente disagio psichico, nel convento di Sant’Onofrio, dove muore nel criticato ironicamente l’ambiente cortese, Tasso
causato soprattutto da manie di persecuzione: 1595. è alla continua ricerca di questo ambiente, anche
nel 1576 viene ferito gravemente durante una se lo idealizza.
rissa con un cortigiano, Ercole Fucci; l’anno
dopo attacca con un coltello un servo di Alfonso Tasso intellettuale poliedrico e inquieto La crisi del modello cortigiano
perché crede di essere spiato dall’Inquisizione. All’epoca di Tasso la corte non è più la libera
Produzione varia: lirica, poema epico, trattati,
Nel 1577 Tasso dunque si ritira nel convento di dialoghi, teatro, testi eruditi, lettere e rime. corte rinascimentale dei tempi di Ariosto: chiusa
san Francesco, ma presto fugge e inizia un Prova dunque tutte le categorie letterarie fornite nel culto dell’etichetta e gravata da convenzioni
periodo di incessanti peregrinazioni. dalla tradizione, prima di trovare nel poema soffocanti, appare dominata da una marcata
epico il suo genere ideale. rigidità etico-religiosa. Ferrara dietro la facciata
Nel 1579, dopo aver attaccato Alfonso durante di splendore vive una profonda decadenza
le sue nozze con Margherita Gonzaga, viene Tasso diventa un simbolo: in età romantica, economica e culturale, cui corrisponde il declino
rinchiuso nell’Ospedale di Sant’Anna, dove infatti, rappresenterà l’intellettuale in lotta dei passati valori umanistico-rinascimentali.
rimane fino al 1586. Qui il poeta compone contro il potere, l’uomo di genio sradicato,
numerose Rime e gran parte dei Dialoghi, incompreso e melanconico (la malinconia deve
sebbene turbato da allucinazioni. Molte sono le intendersi come “umore nero” che consiste in un
lettere che Tasso scrive a principi, prelati e ripiegamento su sé stesso di un soggetto che fa
intellettuali allo scopo di difendersi e di fatica ad adattarsi al mondo e cerca quindi la
chiedere aiuto. solitudine).
PRODUZIONE DI TASSO Apologia in difesa della Gerusalemme oggetti che appartengono alla quotidianità o su
liberata (pubblicata nel 1585) animali).
Le Lettere
In forma di dialogo, l’opera costituisce una Anticipazione del concettismo barocco: il
L’epistolario tassiano comprende circa 1700 difesa dalle critiche della Crusca al poema: barocco è uno stile che si basa sull’elaborazione
lettere, in cui si delinea un’autobiografia viene respinta l’accusa di aver utilizzato uno di concetti, ossia associazioni di immagini
intellettuale. I motivi conduttori di questa stile basso. Di fatto però la Conquistata recherà inconsuete, metafore e analogie originali e
produzione sono il dolore, la vita di corte, i traccia di correzioni proprio nei versi contestati ricercate.
viaggi, le questioni letterarie e la condizione di dai critici della Liberata.
recluso a Sant’Anna.
Le Rime
I Dialoghi L’Aminta
Ci sono pervenute ben 1708 liriche: una mole
Tasso riesce ad unire in questo genere letterario Favola pastorale in cinque atti, scritta in versi
enorme impossibile da riunire in un canzoniere.
la sua esigenza dialettica e ragionativa a quella endecasillabi liberamente alternati a settenari,
Durante la reclusione a Sant’Anna Tasso aveva
psicologica e lirica. Il metodo è quello socratico composta nel 1573.
cercato di dare un ordine alle liriche, separando
rappresentato nei dialoghi di Platone: il dialogo le liriche amorose e quelle encomiastiche da Modello di Tasso è la tragedia greca, infatti
consente ad uno degli interlocutori non di quelle religiose, in modo da farle pubblicare in ogni atto si chiude con un coro, destinato a
convincere l’altro, ma di fare in modo che questi blocchi (anche se le liriche religiose saranno commentare l’azione scenica. Apparentemente
giunga da sé stesso al riconoscimento della pubblicate postume). legata alla tradizione della poesia pastorale, da
verità. Questo modello antico è mediato
Teocrito a Virgilio e da Sannazzaro (Arcadia) a
dall’esempio del trattato rinascimentale, in Non si può dunque ricavare un racconto, i testi
seguono le emozioni dell’autore rispetto a Poliziano (Stanze), l’Aminta contamina il
particolare il Cortegiano di Castiglione.
genere con inquietudini più profonde.
determinati eventi (si tratta soprattutto di liriche
I Discorsi dell’arte poetica (in tre libri, d’occasione). Trama
stampati a Venezia nel 1587)
La produzione lirica di Tasso si caratterizza per Il giovane pastore Aminta ama la scontrosa
Riflessione sulla poesia eroica e necessità di una decisa impronta sperimentalistica: i ninfa Silvia, dedita soltando alla caccia. Dafne e
stabilire regole che controllino il rapporto tra materiali offerti dalla tradizione vengono assunti Tirsi, amici rispettivamente di Silvia e Aminta,
molteplicità, caratteristica tipica dei romanzi e superati. La misura classica viene meno, cercano di dare consigli ai due. Silvia però si
cavallereschi, e unità, propria dei poemi epici. I aprendo le porte alla lirica barocca: la lirica mostra insensibile all’amore di Aminta, finchè il
Discorsi stabiliscono che la materia del poema tassiana, profondamente manieristica, si mostra ritrovamento di un velo macchiato di sangue,
deve essere tratta dalla storia, in quanto l’arte è duttile. Centrale risulta l’uso dell’enjambement, appartenente alla fanciulla, induce il giovane
imitazione del vero e ogni imitazione deve della metafora e della sinestesia. disperato a gettarsi da una rupe, credendo che
essere rispettosa del verosimile. A questo scopo
Novità: aumenta il numero di soggetti poetabili Silvia sia stata sbranata dai lupi. Silvia, turbata
la mitologia classica viene sostituita dal
(i poeti barocchi compongono poesie anche su dal gesto, corre a piangere il giovane, cedendo
meraviglioso cristiano.
all’amore. Aminta però non è morto, in quanto viene stampata nel 1593. Vengono eliminati Goffredo di Buglione
un cespuglio gli ha salvato la vita. alcuni episodi considerati immorali, di tipo
amoroso e sensuale. Viene composto però in un Definito “il Capitano” nel proemio, viene eletto
Ambigua celebrazione della vita di corte periodo di instabilità psicologica, quindi non si comandante dei crociati. Goffredo ha un
sa se Tasso considerava la Liberata o la compito morale specifico: ricondurre il suo
Dedicata alla società di corte, l’opera presenta il
Conquistata come più aderente alla propria esercito ai valori e ai principi della cristianità,
mondo incontaminato e felice dei pastori:
inclinazione poetica. ripristinando l’equilibrio necessario per la
emerge il desiderio di celebrare un’ideale di vita
realizzazione dell’impresa. Incarna e fonde gli
libera dalle regole, immersi in una natura
ideali di classicità con quelli della cristianità.
incontaminata. L’Aminta è dunque
un’idealizzazione della società cortigiana, Il tempo del poema: la prima crociata La vicenda inizia e si conclude con la figura di
trasferita in un mondo puro e atemporale. Goffredo: inizia con la sua elezione a capitano
Novità rispetto alla tradizione cavalleresca: dei crociati e finisce con il suo ingresso nel
Tasso riprende degli eventi storicamente tempio di Gerusalemme, che segna il successo
documentati e non troppo distanti dall’epoca in dell’impresa.
cui il poeta ha vissuto (la prima crociata si
GERUSALEMME LIBERATA svolge tra il 1096 e il 1099), mentre nella
tradizione cavalleresca le vicende narrate
Poema eroico in ottave diviso in venti canti. appartenevano ad un passato mitico e remoto. Trama
Viene fatto inizialmente circolare in maniera La scelta si spiega con la necessità di aderire Dopo l’elezione di Goffredo, le forze infernali
frammentaria, ma ottiene fin da subito grande alla categoria del verosimile (visto che l’opera iniziano a minare la coesione dell’esercito
fama. Viene stampato tre volte: due volte a deve avere una funzione pedagogica, l’opera crociato e gli incanti della maga Armida lo
Ferrara nel 1580, poi nel 1584 a Mantova ad deve attingere alla verità e alla realtà). privano dei suoi più valorosi guerrieri. In
opera di Scipione Gonzaga. Solo recentemente seguito alle contese che turbano il campo
si è preferito fare riferimento all’edizione La scelta del tema non è casuale: nel 1573 si è
svolta la battaglia di Lepanto, scontro tra la cristiano, anche Rinaldo è costretto a lasciare
ferrarese, mentre prima si leggeva l’edizione l’accampamento, mentre l’amore non
mantovana. Queste stampe, però, non erano Lega santa e i turchi musulmani, che aveva
rappresentato nell’immaginario collettivo una corrisposto per la pagana Clorinda distoglie
state autorizzate da Tasso, che non considerava Tancredi dalla guerra. Innamorata di Tancredi è
la sua opera definitiva e completa. nuova crociata contro gli infedeli.
invece Erminia, pagana anch’essa. La situazione
Gerusalemme conquistata La geografia del poema dell’esercito crociato sembra precipitare quando
Tancredi finisce prigioniero, con molti altri, nel
La successiva esperienza della Gerusalemme Contestuale all’avvicinamento temporale è
palazzo incantato di Armida, e si diffonde anche
conquistata testimonia un lavorio incessante, l’avvicinamento dell’orizzonte spaziale: dalla
la falsa notizia della morte di Rinaldo. Il
sebbene l’impulso di revisione abbia finito per Bretagna mitica e la Francia carolingia si passa
paladino in realtà è vivo e con il suo intervento
produrre un libro nuovo, generato dal primo ma al Mediterraneo, a Gerusalemme.
libera i prigionieri di Armida. A questo punto la
a tutti gli effetti diverso. Composto da 24 canti, guerra procede. Una notte, mentre i cristiani
assediano Gerusalemme, Clorinda, uscita dalla diversi: un codice laico, ossia quello umanistico, stereotipati, ma riflettono un’indole
città per bruciare le torri nemiche, si scontra in basato sul coraggio e sulla virtus, e un codice problematica, sono dubbiosi e si trasformano
un duello con Tancredi. Questi, non avendola cristiano. Valori come la virtus, il coraggio e la continuamente. Sono, se vogliamo, un riflesso
riconosciuta, la ferisce a morte, ma riesce a cortesia sono legittimati solo se funzionali al di quell’inquietudine che caratterizza l’autore.
darle il battesimo prima che spiri. I cristiani, che compimento della missione, ossia la riconquista Nei personaggi si misura la costruzione di una
sembrano ormai avere il sopravvento, ancora del Santo Sepolcro. dimensione psicologica nuova.
una volta vengono messi in difficoltà dagli
incantesimi di mago Ismeno: questi ha stregato
Accentuazione della dimensione eroica: rispetto L’ambigua celebrazione dell’ideologia
alla tradizione ogni episodio ha un valore cristiana
la selva di Saron, fonte della legna
morale o amorale, il comportamento dei
indispensabile ai crociati. Solo Rinaldo può Tasso intende porsi come poeta cristiano,
personaggi viene costantemente giudicato
vincere i sortilegi del mago, ma è prigioniero di cantore degli ideali controriformistici. L’intento
eticamente. Per adattarsi all’eroismo descritto,
Armida. Liberato, egli compie il suo dovere; didascalico e pedagogico vuole concorrere a
Tasso adotta uno “stile eroico”, necessario per
così Ismeno viene ucciso e la città espugnata. fare della Gerusalemme liberata il poema epico
saldare l’altezza dei sentimenti e della forma.
Nell’ultima grande battaglia muoiono Aladino e che celebri l’eroismo, la cristianità e la maestà
Solimano, e Rinaldo ritrova Armida, che si Il ruolo dell’amore: l’amore, se illuminato da della Chiesa. Ma si tratta di una scelta che non
avvicina alla fede cristiana. Il poema si conclude una verità cristiana, può rappresentare una forza cancella le ambiguità: riaffiorano alcuni valori
con l’ingresso di Goffredo nel tempio di di conciliazione tra opposti (le due donne amate laici del Rinascimento, la struttura unitaria del
Gerusalemme. da Rinaldo e Tancredi si convertono al poema cede spesso al patetico, al voluttuoso e
cristianesimo). all’idillico, disperdendosi in numerose spinte.
Ortodossia e valori laici
La stessa religiosità celebrata è quella
La ricerca dell’equilibrio
Il meraviglioso non scompare, ma si configura autenticamente vissuta nell’intimo animo umano
in accordo con la tradizione cristiana, Nonostante la varietà di personaggi e vicende, e non quella vuota ed esteriore imposta dai
abbandonando ogni retaggio del mondo pagano Tasso cerca di ricondurre tutto costantemente al rituali della Controriforma.
(si fa riferimento a forze demoniache o angeli). principio di unità d’azione, al tema principale,
Il magismo in Tasso è in realtà riflesso della Per questo si parla di bifrontismo spirituale.
ossia la riconquista del Santo Sepolcro.
realtà umana: lo scontro tra magia bianca e Stile
magia nera è lo specchio di una natura bifronte, Rappresentazione della condizione
che sfugge a ogni sintesi armonica e costituisce umana Stile artificioso, come lo aveva definito Camillo
il seme della realtà conflittuale degli uomini. Pellegrino. Tasso lo definisce “parlar
Tasso dimostra di sentire una fortissima
disgiunto”: scrittura poetica fondata sulla
Opposizione netta tra i due campi: non c’è più esigenza di ordine, ma nella Liberata convivono
frantumazione dell’ordine grammaticale e
quella forma di equivalenza fra cristiani e spinte unitarie e forze centrifughe, che
metrico-sintattico grazie a figure retoriche come
pagani che si era stabilita nel Furioso dal rappresentano la complessità della condizione
l’iperbato, il chiasmo e l’enjambement. Stile
riconoscimento del valore comune della umana. L’uno convive dunque con il molteplice.
irregolare e nervoso che danno pathos alla
cavalleria. Questa contrapposizione allude al Negli stessi personaggi si ritrovano conflitti e vicenda.
contrasto tra due codici di comportamento contraddizioni: i personaggi non sono
NASCITA DEL ROMANZO La patria del romanzo moderno prima persona. Frequente è anche l’utilizzo
della tecnica del romanzo epistolare: a lettere
MODERNO Tutti questi elementi sono parte di uno sviluppo
sono affidati non solo i fatti, ma anche i pensieri
particolarmente intenso in Inghilterra. Il nuovo
Differenza tra romanzo medievale e romanzo dei singoli personaggi, mostrati nell’atto stesso
romanzo, il novel, si contrappone con i propri di descrivere i moti del loro animo. Un ulteriore
moderno: il romanzo medievale narrava le
contenuti realistici al romance, narrazione
vicende meravigliose di eroi, facendo espediente per accreditare la trama agli occhi di
meravigliosa. Mentre il romance propone chi legge è l’escamotage del manoscritto
riferimento a mondi quindi inesistenti o
personaggi stereotipati impegnati in trame
comunque lontani nel tempo; il romanzo ritrovato: si dichiara che la storia narrata è
prevedibili, il novel racconta le sorti di un
moderno invece parla di uomini e donne reali, trascritta da un manoscritto in cui egli si è
individuo che si muove in un preciso contesto
che affrontano una realtà quotidiana comune imbattuto (si trova nel on Chisciotte di
sociale, solitamente contemporaneo. Autori
anche al lettore, che riesce ad identificarsi con il Cervantes, ne I viaggi di Gulliver e nei Promessi
importanti sono Daniel Defoe, Jonathan Swift e
personaggio. Sposi di Manzoni.
Samuel Richardson.
Ci troviamo nel secolo dell’Illuminismo, dove si
Caso particolare è rappresentato da Laurence
crea una teoria della conoscenza nuova, una
Sterne, autore di un “anti-romanzo”, Vita e IL ROMANZO EPISTOLARE
gnoseologia moderna secondo cui è possibile
opinioni di Tristam Shandy: egli propone una
conoscere la realtà grazie all’esperienza Il romanzo epistolare diviene nel Settecento un
narrazione ricca di digressioni e divagazioni che
(empirismo), quindi attraverso i sensi. Ciò codice europeo condiviso, comune a Inghilterra,
mettono in discussione lo sviluppo logico-
implica che il realismo del romanzo sia legato Francia, Germania e Italia: ne sono esempi le
narrativo della vicenda, scardinando le regole
alla necessità che il pubblico aveva di Lettere persiane di Montesquieu, la Pamela e la
del genere romanzesco. Molti dei suoi
rappresentare una realtà sempre più vicina alla Clarissa di Richardson, la Nuova Eloisa di
espedienti verranno recuperati dal romanzo
loro percezione. Rosseau, I dolori del giovane Werther di Goethe
modernista del novecento (La coscienza di Zeno
e Le ultime lettere di Jacopo Ortis di Foscolo (il
Lo sfondo sarà influenzato dal Viaggio sentimentale di
genere del romanzo tarderà ad affermarsi in
Sterne). L’autore gioca con le convenzioni
A determinare un mutamento così radicale nelle Italia).
tipografiche, inserendo file di trattini o di
narrazioni è probabilmente l’ascesa delle classi asterischi, pagine bianche, saltando capitoli o La scelta epistolare permette di instaurare un
borghesi, da sempre caratterizzati da spostando a piacere capitoli numerati patto di veridicità con il lettore: il romanziere
pragmatismo e realismo. progressivamente. finge di limitarsi a mostrare i documenti delle
Parallelamente, lo sviluppo della stampa emozioni e dei pensieri dei protagonisti, vergati
Identificazione tra lettore e narrazione
periodica e dell’informazione quotidiana aveva dalla loro stessa penna. La lettera inoltre
accentuato l’interesse verso le vicende di ogni A rafforzare il legame tra autore e lettore è costituisce un documento perfetto per l’analisi
giorno. l’impiego di particolari tecniche del racconto, interiore. Lo scambio di lettere consente inoltre
prima fra tutte la narrazione pseudo- di realizzare una narrazione a più voci, con
autobiografica: la finzione, cioè, che la storia sia punti di vista diversi e opposti.
vera perché il protagonista stesso narra i fatti in
La diffusione di questo genere riguarda anche la invierà una copia a Vittorio Alfieri, Nel marzo 1808 Foscolo ottiene la cattedra di
possibilità di rappresentare le emozioni dei riconoscendolo come maestro e ispiratore di una eloquenza italiana e latina all’Università di
personaggi nell’immediato: ogni lettera è un letteratura dal forte impianto civile. Pavia, soppressa tuttavia pochi mesi dopo.
estratto del presente vissuto dal personaggio. Foscolo si trasferisce a Milano, ma la sua
Nello stesso anno Foscolo, sospetto alla polizia sempre più marcata insofferenza verso la cultura
Il narratore, però, non può essere onnisciente: ne veneta, lascia Venezia per Bologna, dove si
ufficiale napoleonica metterà in crisi l’amicizia
sa quanto il personaggio. arruola volontario nei Cacciatori a cavallo. Nel con Monti.
frattempo Venezia viene conquistata da
Napoleone, che però la cede agli austriaci con il In seguito alla rappresentazione della tragedia
Trattato di Campoformio. Foscolo dunque è Aiace, Foscolo è costretto a lasciare Milano e si
FOSCOLO
costretto all’esilio, profondamente deluso. trasferisce a Firenze. Qui progetta un poema
Breve biografia dedicato alle Grazie.
Trasferitosi a Milano, si lega ai gruppi giacobini
Niccolò (Ugo) Foscolo nasce a Zante (l’odierna italiani più attivi e conosce Giuseppe Parini e Foscolo torna a Milano dopo la sconfitta di
Zacinto, nelle isole Ionie) nel 1778 dal medico Vincenzo Monti. Nel 1798, a Bologna, inizia la Napoleone a Lipsia. Quasi sul punto di accettare
veneziano Andrea Foscolo e da Diamantina stampa delle Ultime lettere di Jacopo Ortis, la direzione della Biblioteca Italiana, il nuovo
Sparbis, greca. lasciate però incompiute in quanto Foscolo è giornale con il quale il regime intende dare
costretto alla fuga. spazio alle forze più vivaci della cultura italiana,
Dopo la morte del padre e il trasferimento prima ma vi rinuncia. Al ritorno di Napoleone
a Venezia e poi a Corfù, Foscolo tornerà a Nonostante la delusione politica, Foscolo nel dall’Elba Foscolo fugge da Milano per non
Zante, affidato a dei parenti. Nel 1792 sbarca a 1799 combatte al fianco di Napoleone contro gli
dover pronunciare il giuramento di fedeltà agli
Venezia per far visita alla madre: qui inizia a austriaci, mentre nel 1804 partecipa alla austriaci. Ricercato dalla polizia si rifugia in
inserirsi nei circoli culturali veneziani, si spedizione contro l’Inghilterra.
Svizzera e a Zurigo pubblica la seconda
cimenta nella composizione di poesie liriche e edizione dell’Ortis (1816).
Nel frattempo nel 1802 viene pubblicata a
studia l’italiano (avendolo appreso dalla
Milano la prima edizione autorizzata dell’Ortis.
letteratura si tratta di un italiano fortemente Ottenuto un passaporto per l’Inghilterra,
toscanizzato). In questi anni conosce i poeti In Inghilterra conosce una ragazza inglese da Foscolo si trasferisce a Londra.
Ippolito Pindemonte (autore dei Cimiteri, opera cui avrà la sua unica figlia. Nel 1817 Foscolo cura l’edizione londinese
che ispirerà i Dei Sepolcri, dedicati allo stesso
I numerosi spostamenti di questi anni lo portano dell’Ortis e lavora alle Grazie. A Londra
Pindemonte) e Melchiorre Cesarotti (traduttore
a incontrare importanti personalità come prosegue la sua attività di critico letterario e di
dell’Ossian, raccolta di canti di bardi inglesi e
Manzoni a Parigi, Cesarotti a Padova e pubblicista.
scozzesi, ricca di toni oscuri e tragici).
Pindemonte a Verona. Dai colloqui con Foscolo, sotto falso nome, si fa assumere come
Entra anche a far parte dei circoli giacobini quest’ultimo nasce in lui l’idea del carme Dei
insegnante di italiano in una scuola femminile
degli studenti breciani a Padova. Nel 1797 viene Sepolcri.
per far fronte alle difficoltà finanziarie.
rappresentata con straordinario successo la
prima tragedia di Foscolo, il Tieste: egli ne
All’inizio del 1827 stipula un contratto per trasformazione. L’universo è dunque una patria, la natura, gli affetti familiari, il sepolcro,
l’edizione di classici italiani commentati e macchina governata da leggi meccaniche che l’amore, la poesia…
chiede di essere nominato alla cattedra di non sono mosse da una forza trascendente, ma
Si tenta dunque un superamento del
italiano recentemente istituita all’Università di soltanto da un principio di autoconservazione
Londra. Dopo poco però si ammala e muore nel insito nella natura stessa. Dunque la morte materialismo in chiave, però, rigorosamente
laica. Foscolo individua nelle illusioni (ideali
1827. dipende dai processi aggregativi e disgregativi
della materia e non c’è vita dopo la morte. In non fondati su presupposti razionali oggettivi,
ma alimentati dalla sensibilità soggettiva) uno
Foscolo però questa constatazione non porta ad
strumento di riscatto per il soggetto che cerca la
Pensiero un’esaltazione della ragione, ma ad
chiave di accesso alla vita.
un’immagine della Natura “matrigna”, molto
Foscolo si trova a cavallo di due secoli: è artista simile a quella che sarà proposta da Leopardi. La difesa della letteratura
e intellettuale al servizio di ideali civili e politici
di matrice settecentesca, ma definisce la sua
La concezione della storia e della società La cultura illuministica aveva promosso l’idea
poetica a ridosso dell’esperienza neoclassica, che l’intellettuale dovesse svolgere un ruolo
Riprende il filosofo Giovanbattista Vico: la
venata di un’impetuosità passionale e attivo nella società per consentire la piena
storia non è costante progresso, ma una serie di
sentimentale che anticipano il romanticismo. La affermazione di un sapere moderno, basato
meccanismi ciclici che vedono cadere oggi
stessa produzione foscoliana si muove lungo sull’esercizio della ragione e con un’attenzione
coloro che ieri erano al culmine della potenza.
due filoni: la vena celebrativo-didascalica di privilegiata per la filosofia e le scienze. Pur
istanza neoclassica, e la vena lirico-sentimentale Per quanto riguarda la società, si ispira al accogliendo l’idea di una missione civile della
di istanza romantica. pessimismo di Machiavelli e Hobbes: l’uomo, letteratura, Foscolo rifiuta il privilegio accordato
lasciato a se stesso e non guidato dalla legge, dai philosophes alla scienza rispetto al sapere
Tra vita e letteratura persegue unicamente il proprio interesse, umanistico-filologico. La letteratura deve essere
scontrandosi continuamente con i propri simili; tramite di valori ideali elevati, riprendendo
Stretto rapporto tra esperienze di vita dello
per ristabilire l’ordine bisogna dunque passato modelli imitabili dal passato. Foscolo propone
scrittore ed esperienze vissute dai personaggi, in
da uno stato di natura ad uno stato civile, dunque un ritorno all’antico, visto come spazio
particolare da Ortis. Foscolo da veste letteraria
stipulando un patto sociale tra uomini che, assoluto in cui cercare le risposte alle
al proprio vissuto, non solo nel romanzo
rinunciando a parte della propria libertà, contraddizioni personali e storiche.
epistolare, ma in tutta la sua produzione.
riescono a convivere in uno stato di pace
Materialismo e pessimismo sociale.
Il pensiero foscoliano coniuga la recente Il ruolo delle illusioni LE ULTIME LETTERE DI
esperienza illuministica con le teorie
Secondo la concezione pessimistica della natura
JACOPO ORTIS
materialistico-meccanicistiche: elabora infatti
e della storia, la vita dell’uomo sembrerebbe Vicenda editoriale
una concezione secondo cui la natura appare in
non avere un fine. Foscolo dunque cerca in un
perenne divenire ed ogni elemento che la La prima stesura del romanzo consiste di 45
sistema di valori positivi il senso della vita: la
compone è soggetto ad un ciclo di lettere (tra il 3 settembre 1797 e il 31 maggio
1798) inviate da Jacopo a Lorenzo Alderani. In La prima lettera (11 ottobre 1797) vaga attraverso varie città, tra cui Bologna,
questa prima stesura è scarsa la materia politica. Firenze, Milano (dove incontra Parini). Presto
La narrazione inizia in medias res: la rottura
La composizione tipografica viene però però si rende conto che gli è impossibile
dell’equilibrio è già avvenuta (il sacrificio della
interrotta: Foscolo, arruolatosi nella Guardia continuare a vivere. Quando viene a sapere del
nazionale mobile, lascia Bologna. patria nostra è consumato, in cui il matrimonio di Teresa e Odoardo, decide di darsi
“consumato” sembra fare riferimento al
la morte. Lorenzo, accorso troppo tardi,
Foscolo revisiona la sua opera dandogli il titolo consumatus est, tutto è perduto, del passo della racconta la parte finale della storia.
di Ultime lettere di Jacopo Ortis e lo fa morte di Cristo nel vangelo di Giovanni,
pubblicare a Milano nel 1802. suggerendo un’interpretazione cristologica della
vicenda di Ortis).
Nel suo soggiorno a Zurigo (1816), però, Rispecchiamento autobiografico e finzione
Foscolo sente l’esigenza di rileggere e Noi stessi Italiani ci laviamo le mani nel sangue letteraria
ristampare la sua opera, premettendovi una degl’Italiani: riferimento all’episodio di Ponzio
lunga Notizia bibliografica e inserendovi la Pilato. La materia del romanzo evidenzia il rapporto tra
autore e personaggio-narratore. Le vicende
lettera del 17 marzo, in cui si definiscono alcuni
Sepolcro come ultimo rifugio per un esule politiche e le convinzioni ideologiche di Ortis
dei nodi ideologici dell’opera e si legano fra
(illusione). ricalcano alcune delle peripezie giovanili di
loro passione amorosa e impegno politico.
Foscolo. Infatti molte lettere sono rielaborazioni
Infine a Londra Foscolo pubblica l’ultima Trama di lettere personali che Foscolo aveva realmente
edizione del 1817.
Jacopo Ortis è un giovane patriota veneziano scritto.
Innovazioni foscoliane che a seguito Napoleone durante le campagne Non è un caso che nelle prime edizioni del
Secondo il modello goethiano Foscolo rifiuta la militari in Italia. Dopo il trattato di romanzo il ritratto che dovrebbe rappresentare
Campoformio è costretto a lasciare la propria Ortis è in realtà un ritratto dello stesso Foscolo.
strada della pluralità dei mittenti: si tratta quindi
patria. Ritiratosi sui colli Euganei, conosce il Il romanzo dunque rappresenta la vita stessa di
quasi di un monologo di Ortis. Questa
signor T*** e le sue due figlie, Isabellina e
focalizzazione sull’individuo protagonista Foscolo.
Teresa, di cui si innamora. Teresa è però
consente di approondire la rappresentazione dei
promessa sposa a Odoardo, giovane benestante, Il fallimento delle aspirazioni di Jacopo, però,
suoi sentimenti e costituisce uno degli elementi
ma meschino e completamente opposto a profila come unica possibile via d’uscita il
di maggiore aderenza dell’Ortis alla nuova
Jacopo. La ragazza, pur non amandolo, ha suicidio. Jacopo e Foscolo giungono dunque a
sensibilità preromantica.
deciso di sposarlo, per risollevare le sorti della due soluzioni diverse. Ortis (incarnazione
A rompere con il modello goethiano è invece il famiglia. dell’indole distruttiva dell’autore) infatti
ruolo di Lorenzo, destinatario ed editore delle rinuncia all’azione virtuosa e alla possibilità di
In una passeggiata primaverile alla casa di affidare alla scrittura un monumento di sé
lettere, che viene coinvolto emotivamente nella
Petrarca ad Arquà, un bacio diviene occasione
vicenda. In questo modo l’editore delle lettere fa (Jacopo chiede a Lorenzo di bruciare le sue
di conferma del reciproco amore di Jacopo e lettere), che avrebbe testimoniato il suo eroismo.
sentire la sua voce e il suo punto di vista.
Teresa, quest’ultima ne è tuttavia turbata e lo In questo modo Lorenzo (incarnazione
confessa al padre. Jacopo intanto lascia i colli e
dell’indole costruttiva dell’autore) diventa dell’Alfieri, profondamene apprezzate da Jacopo, proponendo prima immagini idilliache e
maschera dello scrittore, il quale, a differenza di Foscolo. Il termine rimanda allo scontro tra i tranquille, e poi luoghi bui, sterminati e
Jacopo, riesce a recuperare la frattura Titani e le divinità dell’Olimpo descritto nella tempestosi.
drammatica con il mondo proprio grazie alla Teogonia di Esiodo.
letteratura (anche se considerata un’illusione).
Altro personaggio della letteratura italiana
Il nome Jacopo ricorda Jean Rousseau: recupero profondamente ammirato è Giuseppe Parini, La lingua
della tradizione letteraria incline al patetismo. rappresentante di quell’italianità che si oppone Nuovo modello di prosa narrativa: dal modello
alla tirannide degli stranieri. linguistico boccacciano si passa ad una prosa
Il nome di Lorenzo ricorda Laurence Sterne:
moderna e discorsiva, che si adatta ai diversi
capovolgimento del canonico genere Altri due temi importanti sono:
romanzesco. registri espressivi, innalzandosi nei torni
-la delusione politica dell’eloquenza nelle fasi del discorso politico e
Egotismo: culto di sé, compiacimento per la rasserenandosi in quelli delle lettere più
-la delusione amorosa (l’amore, a differenza del
propria persona e per le proprie qualità. riflessive e intime. La prosa di Foscolo resta
Werther, non aggrava il dolore di Ortis, anzi, tuttavia neoclassica: scrittura controllata e
funziona come illusione che lo spinge a
rigorosa che smorza il “patetico”.
continuare a vivere nonostante la sua condizione
I TEMI di esule). L’amore tra Teresa e Jacopo, però,
Il suicidio: gesto estremo di un uomo che rifiuta non si avvicina ancora all’amore romantico, un
il compromesso con i tempi corrotti in cui vive. amore che rompe ogni schema. NEOCLASSICISMO
Riprende il tema del suicidio stoico (suicidio Altro tema importante è quello dell’amicizia: Gusto estetico che concorda con quel complesso
come rivendicazione della libertà), di cui Lorenzo è un amico capace di sentire, ma di studi archeologici e artistici tendenti alla
l’esempio più eclatante è Catone l’Uticense soprattutto compatire, caratteristica che Jacopo rievocazione del mondo classico.
(nella stampa zurighese all’inizio della apprezza profondamente.
narrazione Foscolo inserisce due celebri versi
del Purgatorio dantesco, con cui si presenta la Il valore del sepolcro e l’ansia di essere sepolto
Winckelmann: l’arte greca ha realizzato il bello
vicenda di Catone l’Uticense “libertà va lontano dalla sua patria attanagliano Jacopo fin
assoluto ed eterno.
cercando ch’è si cara, come sa chi per lei vita dalla sua prima lettera: l’immagine della madre
rifiuta”). Molti esempi di famosi suicidi si che non può piangere il figlio lo strazia e spesso Il poeta neoclassico deve idealizzare la realtà in
trovano anche nelle Vite parallele di Plutarco. immagina che nessuno potrà visitare la sua forme perfette, eleganti, con immagini nitide e
tomba. prive di eccessi.
Titanismo: atteggiamento di ribellione di un
personaggio nei confronti di forze superiori e La natura Lontani dall’Arcadia, si ha un classicismo
imbattibili, che dominano l’uomo e si austero ed eroico: i rivoluzionari prendono come
La natura, anticipando il romanticismo, non è
oppongono alle sue esigenze di libertà e vitalità. esempio Atene, Sparta e Roma come
solo sfondo della vicenda, ma riflette lo stato
Questo era tipico dei personaggi delle tragedie
d’animo dei personaggi, in particolare di
repubbliche virtuose e sobrie, rievocando i -fuga dalla realtà spaziale e temporale: esotismo Non essendoci più la monarchia, la figura del
grandi personaggi descritti da Plutarco. poeta cortigiano viene a mancare; l’intellettuale
-spiritualità orientata verso due direzioni:
è quindi più consapevole della realtà e dunque
Età napoleonica: impero romano, stile impero, religione tradizionale e occultismo (alchimia)
più critico. Si crea un divario: utile vs bellezza
poesie Monti, scenografia grandiosa. disinteressata. Ciò provoca un’irrimediabile
-mondo infantile: il fanciullo in Rousseau è
Abbiamo poi un Neoclassicismo più profondo l’uomo primitivo crepa tra il poeta e la società, disprezzata dallo
con Foscolo: il mondo antico è un mondo di stesso intellettuale.
-nazionalismo e patriottismo: forte presenza
armonia e serenità, in contrapposizione con il
dello spirito del popolo ed interesse per la storia, Rivoluzione industriale
presente; c’è ancora speranza di cambiare, la sua
che produce il presente e la nazione; ricostruire
poesia ha una funzione purificatrice sulla Crisi cicliche a causa della sovrapproduzione.
barbarie presente. l’identità nazionale guardando al passato (ecco
perché in questo periodo fiorisce il romanzo Scontro tra borghesia e proletariato (scioperi,
storico). luddismo e criminalità/immoralità)
Il termine “romantico” in origine designava il La natura viene sconvolta: si crea un senso di
meraviglioso, mentre a fine settecento si colpa nell’uomo.
riferisce ad una modalità espressiva opposta a
IL ROMANTICISMO quella neoclassica.
Saggio sulla poesia ingenua e sentimentale di Romanticismo italiano
Nonostante non sia possibile dare una
Schiller: si delinea la differenza tra la poesia Continuità tra Illuminismo e Romanticismo: non
definizione sintetica, si possono individuare
“ingenua” degli antichi e quella “sentimentale” c’è un forte distacco.
alcune costanti:
dei moderni romantici. Leopardi sarà il primo a
-tematiche negative (romanzo nero o gotico, con dare un valore assoluto al soggettivismo Lo stesso giornale “Il Conciliatore” è molto
riferimenti alla raccolta dei canti di Ossian); espressivo. simile al giornale illuministico “Il Caffè”.

-irrazionalità Politica Le personalità del Conciliatore non si rivolgono


ad un’elite, ma ad un pubblico più ampio;
-sentimenti Imperialismo per quando riguarda la Francia e nonostante ciò è la borghesia la maggior
la Germania; in Inghilterra e Italia si propende “consumatrice”. La borghesia in questo periodo
-sogno, delirio, allucinazione (furor che porta per la democrazia.
alla creazione artistica) viene indicata con il termine “popolo di massa”,
Cause per il fatto che i gusti sono ormai standardizzati.
-soggettivismo (l’esterno è una proiezione Ciò ha influenza anche sulla produzione
dell’Io secondo la filosofia idealistica) Le due rivoluzioni principali, quella politica letteraria che, ormai diventata merce, deve
francese e quella industriale inglese, modificano accontentare il gusto del popolo.
-tensione verso l’infinito, che provoca profondamente la società.
l’inappagamento (Sensucht: male del
desiderio/desiderio del desiderio) Rivoluzione francese
IL ROMANZO IN ITALIA Stati nazionali risulta necessario costruire La questione della lingua
un’identità nazionale, scavando nel passato alla
Gli ambienti letterari tradizionalisti considerano Puristi: sostengono il ritorno alla lingua della
ricerca delle sue radici. Uno dei primi autori di
il romanzo un genere inferiore, adatto a lettori Crusca, il toscano trecentesco della tradizione
romanzi storici è lo scozzese Walter Scott,
ignoranti e di basso livello. Tale giudizio nasce autore dell’Ivanhoe. letteraria e accademica.
da pregiudizi retorici (romanzo come genere Classicisti: i maggiori esponenti sono Pietro
nuovo non riconducibile ai generi principali Confronto tra Scott e Manzoni: i personaggi di
Giordani e Vincenzo Monti, entrambi persuasi
della letteratura), pregiudizi moralistici Manzoni sono umili, non sono tra coloro che
della validità della tradizione letteraria, ma
(presunta pericolosità morale di una “fanno la storia”, ma tra coloro che ne sono
immersi (visto che il romanzo deve avere allargata anche ad altri secoli oltre il ristretto
rappresentazione troppo realistica del mondo). ‘300.
Questi pregiudizi si originavano dal clima funzione moraleggiante, bisogna concentrarsi
stagnante della cultura italiana, avente ancora sui moti intimi delle persone comuni) Inoltre Romantici: colgono il divario tra la lingua
una mentalità retorica e pedantesca, diffidente rinuncia alle tinte gotiche e “fantasiose” del scritta e quella parlata e auspicano un
verso le esperienze letterarie europee. romanzo storico anglosassone, preferendo una rinnovamento linguistico in funzione civile.
rappresentazione fedele della storia, creando una Riconoscono la lingua come un qualcosa in
Romanzo come espressione letteraria della fusione tra finzione e vero. continua evoluzione.
borghesia: il romanzo moderno si era affermato
per la prima volta con Defoe, Richardson e Secondo il filosofo Lukàcs, compito del Manzoni: teorizza l’adozione del fiorentino
Fielding in Inghilterra, dove la borghesia già romanzo storico è quello di ricostruire le vivo, parlato dal ceto colto, come base per la
stava diventando la classe dominante. In Italia, caratteristiche del tempo da rappresentare. lingua nazionale.
dunque, mancava la base sociale affinchè si Dopo la pubblicazione dei Promessi sposi, molti
affermasse questo genere. romanzieri saranno influenzati dalle novità
Romanticismo lombardo: rinnovamento apportate da Manzoni al genere:
letterario e dignità del romanzo, rifiuto delle -Massimo d’Azeglio, autore dell’Ettore ALESSANDRO MANZONI
regole e della mitologia, affermazione del Fieramosca (1833), sarà un grande imitatore
carattere popolare della nuova letteratura. manzoniano (anche se inserirà un elemento Breve biografia

Silvio Pellico nel Conciliatore parla di un poeta comico e ironico nella narrazione); Alessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785
che potrebbe “impadronirsene e nobilitarlo”: -Francesco Domenico Guerrazzi, con L’assedio da Giulia Beccaria, figlia di Cesare, autore del
sarà Manzoni, con il Fermo e Lucia, a dare di Firenze (1827-28) e La battaglia di trattato Dei delitti e delle pene, e dal conte
dignità letteraria al romanzo moderno. Benevento (1836); Pietro Manzoni. Studia presso i collegi dei Padri
Somaschi e poi presso i Barnabiti a Milano.
Il romanzo storico -Tommaso Grossi, autore di Marco Visconti Intanto la madre si separa dal padre e si
Il genere del romano storico si sviluppa tra la (1834) trasferisce a Parigi con Carlo Imbonati.
fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento: si Nonostante l’educazione cattolica ricevuta,
tratta di un periodo in cui stanno nascendo gli Manzoni si sente attratto dalle idee
democratiche e libertarie della Francia porta ad una realizzazione più significativa degli LA POETICA MANZONIANA
rivoluzionaria. Terminati gli studi, Manzoni si ideali di libertà, fratellanza e uguaglianza della
Lettera al Signor Chauvet
inserisce nell’ambiente culturale milanese: cultura illuministica.
Vincenzo Cuoco lo avvicina al pensiero di Vico, Scritta nel 1820, in francese. Viene scritta in
conosce anche Foscolo e Monti, sotto il cui Dopo la composizione di numerose opere, tra
risposta ad una critica mossa da Victor Chauvet
cui gli Inni sacri, due tragedie (Il conte di
influsso scrive i primi versi di chiara ispirazione riguardo la tragedia Il Conte di Carmagnola:
classica. Carmagnola e Adelchi), vari trattati sia politici
Manzoni infatti non aveva seguito le regole
che religiosi. Nel 1821 intraprende la stesura di
grammatiche di tipo classico, ossia le tre unità
Tra il 1805 e il 1810 Manzoni soggiorna presso un romanzo storico sulla Lombardia del
la madre a Parigi, dove conosce il filologo Seicento: si tratta del Fermo e Lucia, poi aristoteliche di tempo, luogo e azione. Nella sua
Claude Fauriel, promotore con Madame de Stae intitolato nelle due edizioni ventisettana e risposta Manzoni sostiene che lo scrittore debba
concentrarsi esclusivamente sulla
della cultura romantica in Francia: lo introduce quarantana Promessi sposi. Risultano
rappresentazione della realtà storica, senza dare
nel gruppo degli ideologi, di posizioni politiche fondamentali due scritti teorici, la Lettera al
troppo attenzione ai canoni retorici esterni. Il
liberali e di ispirazione illuministica. Queste Signor Chauvet e la Lettera sul Romanticismo.
poeta si differenzia dallo storico per la capacità
esperienze sono caratterizzate da un forte rigore
etico, che negli ideologi si esplica nella ricerca Dopo numerosi lutti familiari e il nuovo di penetrare la realtà spirituale che si nasconde
storica e nei moralisti su quello religioso. Nel matrimonio con Teresa Stampa, Manzoni si dietro la superficie dei fatti storici. Lo storico
impegna in maniera diretta nella vita politica e deve attenersi ai fatti e ricostruirli con fedeltà
1809 Manzoni pubblica il poemetto Urania,
si dedica a studi filosofici, critici, storici e servendosi di più fonti affidabili da confrontare
sulla funzione civilizzatrice della poesia, ma
linguistici. In questo periodo Manzoni si (vero storico), mentre il poeta deve far
ormai grazie alla conoscenza del pensiero di
allontana dalla convinzione che il romanzo emergere i movimenti profondi dei protagonisti
Schlegel, Manzoni si è definitivamente legato
storico fosse il genere più adatto all’educazione di quegli stessi fatti (vero poetico). La poesia è
alla corrente romantica.
del lettore, sostenendo che solo nella storia si dunque approfondimento, non alterazione
Nel 1808 Manzoni sposa Enrichetta Blondel, giunge al “vero” che lo scrittore deve perseguire arbitraria della storia.
figlia di un banchiere di Ginevra, di religione (in questa fase pubblica Storia della colonna
calvinista: il confronto spirituale con la donna lo infame).
porta alla conversione religiosa, facendo Lettera sul Romanticismo
avvicinare entrambi al giansenismo, una Dopo l’unificazione dell’Italia, Manzoni viene
corrente interna al cattolicesimo secondo cui nominato senatore del Regno da Vittorio Scritta nel 1823 e indirizzata a Cesare
Emanuele Ii e presidente della Commissione D’Azeglio.
solo avendo ricevuto la grazia divina si può
accedere alla salvezza eterna). statale per l’unificazione della lingua.
Prima parte: analisi delle varie reazioni dei
Si forma quindi l’idea che un letterato debba Manzoni muore nel 1873: nel primo romantici nei confronti della lettera di Madame
essere impegnato nella vita collettiva e che la anniversario della sua morte Giuseppe Verdi gli de Stael e individuazione di tre obiettivi
dedicherà la sua messa da requiem. polemici nelle posizioni anticlassiciste del
letteratura debba avere una funzione pedagogica
Manzoni dunque cerca di conciliare la sua fede Romanticismo (ricorso alla mitologia, principio
con la formazione illuministica: il cattolicesimo di imitazione dei classici e rispetto di regole
retoriche). Manzoni ritiene che i miti classici Promessi sposi (1827) Manzoni dunque diventa vero e proprio editore
non costituiscano più allegorie valide anche per del suo libro.
La differenza più importante con la prima
il presente.
edizione si coglie sul piano del riassetto dei Viene pubblicato in fascicoli, ma mantiene la
Seconda parte: Manzoni delinea la sua poetica, materiali narrativi: vengono ridotte le divisione in 38 capitoli della Ventisettana.
secondo cui la letteratura deve avere il vero digressioni, mentre vengono aggiunte scene
come soggetto, l’utile come scopo (la letteratura (episodio di Cecilia, uno dei momenti più lirici e
deve avere funzione morale e pedagogica) e patetici della narrazione, e quello della pioggia Caratteristiche del romanzo
l’interessante come mezzo. “purificatrice” dopo la peste). Vengono
modificati i nomi di molti personaggi: Fermo Ambientazione
Spolino diventa Renzo Tramaglino (entrambi i
La storia è ambientata nella Lombardia del
PROMESSI SPOSI cognomi richiamano strumenti della filatura),
Seicento, soggetta al dominio spagnolo, in un
Lucia Zarella diventa Lucia Mondella, fra
clima di oscurantismo culturale e giudiziario. La
Le tre forme del romanzo manzoniano Galdino diventa padre Cristoforo e il Conte del
storia di Renzo e Lucia si intreccia ai grandi
Sagrato viene chiamato Innominato. Il
Fermo e Lucia (1821-1823) eventi della storia: dalla carestia al tumulto di
personaggio di don Rodrigo perde ogni
San Martino, dalla guerra per la successione al
Il romanzo si compone di 37 capitoli divisi in coloritura sentimentale ed eroica. Tutte le
ducato di Mantova alla calata dei
quattro parti. Sono frequenti le pause modifiche hanno come obiettivo equilibrare le
lanzichenecchi, fino alla peste del 1630. La
saggistiche o riflessive che interrompono il proporzioni tra riflessione e narrazione e creare
vicenda si sviluppa tra il paese nativo dei
flusso narrativo: soprattutto in alcuni episodi una nuova polifonia, ossia una pluralità di toni,
protagonisti, vicino Lecco, attraverso Monza,
che si offrono come blocchi isolati, come la registri e livelli narrativi che ben rappresentano
Milano e i dintorni di Bergamo. Viene scelto
vicenda di Gertrude e quella del Conte del la complessa molteplicità della realtà e
questo periodo storico in quanto permette
Sagrato (Innominato). Di questa fase fa parte permettono un’attenta analisi psicologica dei
all’autore di riflettere sui meccanismi del potere
anche la sezione dedicata alla Storia della personaggi.
e della storia che sono rimasti invariati anche
colonna infame, ossia al processo agli untori: nell’epoca contemporanea all’autore stesso.
Promessi sposi (1840-1842)
Manzoni però decide di eliminare questa
sezione, troppo ampia, rendendola un testo Nello stesso anno in cui sono pubblicati i primi Trama
autonomo che sarà pubblicato come appendice Promessi sposi, Manzoni si reca a Firenze per
Renzo e Lucia sono costretti a rinunciare al loro
storica all’edizione del ’40. In numerosi punti imparare il dialetto fiorentino non più dalla
matrimonio a causa dell’ingerenza di un
Manzoni utilizza effetti drammatici tipici del letteratura, ma dai parlanti stessi (risciacquatura
prepotente signorotto locale, don Rodrigo, che,
romanzo gotico. La lingua utilizzata è ancora in Arno). La lingua utilizzata da Manzoni
tramite l’intervento dei bravi, impone al
fortemente influenzata dal dialetto milanese e diventa il fiorentino parlato dalla colta classe
timoroso parroco don Abbondio di non
presenta dei francesismi. media. Ma la revisione linguistica non è la sola
celebrare le nozze. Dopo il fallito tentativo di
novità: viene aggiunta un’appendice storica dal
ricorrere all’aiuto dell’avvocato Azzecca-
titolo Storia della colonna infame e il testo viene
garbugli, i due sposi si affidano a fra Cristoforo.
dotato di un ampio corredo di illustrazioni.
Questi dapprima tenta di persuadere don Lo sdoppiamento del narratore Renzo, l’autore può descrivere le trame del
Rodrigo, poi, avendo conosciuto le sue potere e smascherare il sistema di privilegi su
Manzoni vuole che la sua storia produca nei
intenzioni di rapire Lucia, trova per i due cui si basava la società secentesca. Renzo entra
lettori l’impressione di essere stata scritta
giovani un rifugio fuori del loro paese: un nella storia, a contatto con l’ingiustizia, e
monastero di Monza per Lucia e un convento di nell’epoca in cui i fatti sono ambientati: di qui la impara che la sua aspirazione alla giustizia deve
finzione del manoscritto ritrovato, composto da
Milano per Renzo. A Milano però Renzo viene essere disciplinata dalla fede. Vengono
coinvolto nei tumulti popolari di rivolta contro i un Anonimo narratore del Seicento. Questo comunque entrambi considerati eroi positivi,
espediente comporta lo sdoppiamento della voce
fornai; arrestato, fugge presso il cugino Bortolo, soprattutto in quanto umili: proprio questo
narrante: l’Anonimo, in quanto contemporaneo
in territorio veneziano. Don Rodrigo invece conferisce loro un’altezza etica he li eleva al di
agli eventi, garantisce come “vero” il soggetto
intende far rapire Lucia con la complicità di sopra di chi tenta di opprimerli.
del romanzo; il romanziere, narratore
Gertrude, monaca del convento di Monza, e
onnisciente, può ritagliarsi un proprio spazio per La ricerca di Lucia
dell’Innominato, un potente malfattore della
commentare le vicende e dialogare con i suoi
zona. Ma la conversione di questo, favorita dalle Lucia, al contrario di Renzo, rifiuta ogni
lettori, orientandone il giudizio. Si aprono anche
parole autorevoli del Cardinale Federigo tentazione di agire sul piano storico, preferendo
Borromeo, rovescia la vicenda. Lucia è liberata squarci di riflessione metanarrativa, riflessione
sulle procedure stesse del racconto. abbandonarsi completamente alla fede. La sua è
e viene affidata a donna Prassede. Intanto la una fede ottimistica ed elementare, di completa
peste e la guerra funestano la vicenda. Renzo, sottomissione a Dio, usando la fede come
guarito dalla malattia, raggiunge Milano e nel protezione dal male. Per questo, quando si
lazzaretto ritrova fra Cristoforo, che lo invita a L’ideologia ritrova in una situazione complicata, si interroga
perdonare don Rodrigo morente e gli mostra il sulla natura del male e perché capiti anche ai
luogo in cui si trova Lucia, sciogliendo anche il La logica del potere
“buoni”. Solo alla fine del romanzo arriva
voto di castità ch’ella aveva contratto in Il potere e il servilismo assumono il volto all’accettazione del fatto che il male sia una
occasione del rapimento. La vicenda si conclude meschino dell’oppressione e suscitano lo sdegno componente costitutiva del disegno
a Bergamo, dove Renzo, ora piccolo del narratore: la critica coinvolge tutti, dai bravi provvidenziale divino, che non può essere
imprenditore, si è trasferito con Lucia e la ai signorotti, dai politici ai rappresentanti di una compreso né previsto dall’uomo. La fede,
suocera Agnese. Chiesa corrotta. Manzoni rappresenta in maniera dunque, è solo una modalità con cui sopportare
realistica i rapporti di forza tra oppressi e il male. Per questo l’idea che la peste sia un
Le fonti (facoltativo)
oppressori, che possono essere “livellati” solo flagello per i malvagi, espressa da don
Historiae patriae di Ripamonti, Sul commercio da una tragedia come la peste. Abbondio, risulta errata: il male, secondo fra
dei commestibili di Melchiorre Gioia, Don Cristoforo, può colpire tutti.
Chisciotte di Cervante e il Don Giovanni di La ricerca di Renzo
Mozart. Lo spazio moralizzato
Renzo è il personaggio che meglio incarna la
prospettiva ideologica di Manzoni e si può quasi Spesso la descrizione dei paesaggi fa da
considerare protagonista di un romanzo di commento alle vicende o rispecchia lo stato
formazione. Grazie ai numerosi spostamenti di d’animo dei personaggi: pensiamo al palazzotto
di don Rodrigo, emblema del male; o la natura, IPPOLITO NIEVO un periodo storico che va dal 1775 al 1859. La
correlativo della speranza. Lo spazio descritto prima parte rievoca il mondo feudale e
da Manzoni non è statico, ma dinamico: Nel periodo immediatamente successivo la patriarcale del Friuli prima della Rivoluzione
all’innominato il paesaggio torvo che circonda il pubblicazione dell’ultima edizione dei Promessi francese, attraverso il quadro della vita nel
castello apparirà limpido dopo la notte della sposi, si inizia a delineare una strategia di castello di Fratta. Di grande importanza risulta
conversione. scrittura romanzesca che prende le distanze dal essere l’amore di Carlino per la cuginetta
romanzo storico tradizionale, volendo Pisana, che durerà per tutta la vita, ma rimarrà
La Provvidenza rappresentare la storia contemporanea. Nascono irrealizzato. Seguono poi l’irruzione delle
Viene considerata una categoria dell’interiorità: dunque dei testi ibridi, in cui si fondono armate napoleoniche in Italia, il tradimento di
invita il soggetto ad accettare, attraverso caratteristiche del romanzo storico con Campoformio, la tragedia della repubblica
un’adesione vissuta nella profondità della caratteristiche di altri generi come, nel caso di partenopea, la Restaurazione, i moti del 20-21 a
propria coscienza, il disegno divino che lo Nievo, il genere del romano di formazione e cui partecipa Carlino, che viene condannato ai
riguarda. quello del romanzo d’appendice. lavori forzati a Napoli. Perde la vista e viene
esiliato. A Londra, cieco e povero, viene accolto
Resta un enigma per tutto il romanzo il ruolo del Breve biografia
dalla Pisana, che giunge a chiedere l’elemosina
Male e il fatto che Dio permetta che ne siano Nasce a Padova nel 1831, ma si trasferisce a per lui. Carlino riacquista la vista grazie ad
travolti degli innocenti. Udine con la famiglia. Studia a Verona e scopre un’operazione, ma la cugina muore a causa delle
Il finale “prosaico” autori come Byron, Foscolo, Manzoni, Balzac, privazioni subite per assisterlo. L’eroe torna in
Sand e Rousseau. Viene a contatto con Italia, mentre gli amici e i figli sono coinvolti
Renzo diviene piccolo imprenditore e si fa l’ideologia mazziniana, grazie alla quale riesce a nelle lotte d’indipendenza.
interprete di un nuovo ceto borghese, secondo il fondere le diverse suggestioni romantiche e
quale basterà applicare la lezione ricavata dalla Caratteristiche
democratiche. Dopo la laurea decide di
propria esperienza (la prudenza) per ripararsi dal dedicarsi totalmente alla letteratura e al L’espediente della finta autobiografia permette a
Male. A queste considerazioni lucia però avanza giornalismo, pubblicando delle novelle ispirate Nievo di ricollegare il passato al presente.
un’obiezione: lei non si è cercata i guai. alla vita di campagna. Partecipa poi attivamente
ai moti risorgimentali: prende parte alla Man mano che lo spazio dell’ambientazione si
Si insinua dunque il dubbio che non ci sia allarga, il tempo narrativo si fa più rapido, per
spedizione dei mille, ma durante la traversata di
spiegazione razionale al dolore del mondo, che poi ritornare al ritmo iniziale, più lento.
ritorno, muore in seguito al naufragio del
non può essere prevenuto. l’unico autentico
postale sul quale viaggiava. Il romanzo presenta anche alcune delle
miracolo della Provvidenza è rappresentato
dalla remissiva fiducia nella Provvidenza stessa. Le confessioni di un Italiano caratteristiche del romanzo di appendice: si
trattava di storie che venivano pubblicate “a
Il romanzo racconta in forma autobiografica la puntate” sui giornali, prevedevano schemi
storia dell’ormai ottantenne Carlo Altoviti (non narrativi più o meno convenzionali, con vicende
a caso il romanzo aveva avuto anche il titolo impreviste e forti contrasti di tipo sentimentale.
“Le confessioni di un ottuagenario), coprendo
Modello di Sterne: sono presenti numerose
digressioni e divagazioni ironiche.
Il romanzo viene scritto tra il dicembre del 1857
e l’agosto del 1858, ma viene pubblicato solo
nel 1867, dopo la morte dell’autore.
IL NATURALISMO -impersonalità (eclissi dell’autore), che sottrae EMILE ZOLA
la narrazione al filtro e al commento soggettivo
La corrente filosofica del Positivismo si dell’autore. Storia naturale e sociale di una famiglia sotto il
sviluppa più sensibilmente in Francia, dove le secondo impero: ciclo di venti romanzi, dove
nuove leggi scientifiche filtrano con più forza Zola si pone dunque in una posizione anti- “naturale” allude all’ereditarietà genetica che
nell’ambito artistico (l’unica cosa che si può romantica: il narratore non deve interferire con incide sul destino dei personaggi, e “sociale”
descrivere con gli strumenti della scienza e la materia narrata, né porsi fini estetici o etici, implica la stretta dipendenza tra l’agire
dunque essere vero è la natura). In particolare ma deve semplicemente osservare i fenomeni individuale e il contesto sociale. Vi si mette in
Hippolyte Taine, nella sua Filosofia dell’arte, sociali, come lo scienziato fa con i fenomeni scena la storia di due rami familiari discendenti
elabora una teoria che considera l’opera artistica naturali. I naturalisti francesi si concentreranno dalle relazioni di una contadina arricchita con
come il prodotto delle condizioni ambientali, soprattutto sulle affollate periferie cittadine (al un giardiniere e con un alcolista sullo sfondo del
sociali, economiche e geografiche di un dato contrario dei veristi, nei cui romanzi le vicende Secondo Impero, quasi a collegare la
momento storico. Taine per la prima volta, in un sono ambientate nelle campagne). degenerazione di una famiglia con la crisi della
saggio dedicato a Balzac, parla di naturalismo, Già prima degli anni ’70 dell’Ottocento alcuni società francese.
intendendo con questo termine la possibilità di romanzieri, come Flaubert in Madame Bovary e Ne fanno parte: L’Assemoir (1877), Germinal
poter osservare e raccontare la psicologia umana Balzac nella sua Commedia umana, avevano (1885), Nanà (1880) e La bestia umana (1890).
attraverso la letteratura, quasi si trattasse di avuto tendenze naturaliste: mancava però la
un’analisi scientifica, un esperimento. Da questo consapevolezza di questa idea scientifica del Teresa Raquin (1867) è il primo romanzo
nascerà il concetto di romanzo sperimentale di romanzo. pubblicato.
Zola.
In questi anni si afferma la grande narrazione IL VERISMO: contesto storico e culturale
Il romanzo naturalista russa, con autori come Tolstoj e Dostoevskij
Ritardo culturale: si sta creando un’identità
Avvalora questa possibile analisi della (ovviamente però il contesto culturale è
civile e nazionale. Gli intellettuali cercano
psicologia umana lo sviluppo delle scienze completamente diverso, siamo ancora nella
strumenti con i quali creare una “mitologia
Russia zarista, in cui non c’è ancora una classe
sociali, secondo cui esistono delle leggi e dei patriottica”, facendo ricorso alla letteratura del
fattori che regolano l’andamento della società e borghese).
passato, ricavandone dei simboli letterari che
il comportamento individuale. I naturalisti In Inghilterra, con Dickens, la letteratura diventa definiscano “l’italianità” (Carducci si propone
francesi identificano nel romanzo il genere anche mezzo di denuncia sociale delle come vate). C’è però un divario enorme tra il
migliore per compiere questa “ricerca”. condizioni inumane in cui vivevano i lavoratori Nord e il Sud: il Nord ha una borghesia
Nel saggio Il romanzo sperimentale, Zola fissa i delle fabbriche (ricordiamo che la rivoluzione strutturata, il Sud è più arretrato e devastato dal
criteri dell’arte naturalista: industriale si origina proprio dall’Inghilterra). brigantaggio (questione meridionale in Giolitti).

Sono spesso narrate vicende di personaggi che Si inizia a riflettere sull’istruzione: si deve
-oggettività, intesa come adesione totale alla
lottano per la sopravvivenza, secondo la legge insegnare l’italiano alle nuove generazioni
realtà;
della selezione naturale di Darwin. (legge Casati).
Ruolo della leva obbligatoria: si confrontano LUIGI CAPUANA (1839-1915) narratore è un medico che descrive la
dialetti diversi, che portano dalla lingua deviazione mentale del protagonista.
manzoniana a quella attuale. Nato nel 1839 presso Catania da una famiglia di
ricchi proprietari terrieri, frequenta la facoltà di Il marchese di Roccaverdina
Il romanzo storico non si è completamente giurisprudenza, ma si dedica poi alla letteratura. Narra la storia di un nobile che si comporta da
esaurito, ma si è trasformato. Conosce a Firenze Verga e diventa critico padrone assoluto nei suoi possedimenti. Ha una
Letteratura garibaldina: si raccontano le lotte teatrale del quotidiano La Nazione. Inizia quindi relazione con una giovane contadina, Agrippina
risorgimentali. ad interessarsi ai naturalisti francesi. Viene Solmo, alla quale fa sposare un suo dipendente,
chiamato a Milano da Verga per collaborare alla Rocco Criscione, imponendo però ai due di non
Si diffonde una narrativa rivolta al grande rivista Corriere della Sera, dove recensirà consumare il matrimonio. L’imposizione viene
pubblico: romanzo d’appendice. l’Assemoir di Zola. Il suo romanzo Giacinta, poi rispettata, ma il marchese, convinto del
rielaborato per il teatro, è un primo esempio di contrario e pazzo di gelosia, uccide Rocco. Per
narrativa verista. Il tentativo dello scrittore è l’omicidio viene condannato un altro giovane
VERISMO: caratteristiche quello di ricostruire un caso clinico: infatti, il del paese, Neli Casaccio, mentre il marchese
punto di vista prevalente è quello di un medico. non accetta di assumersi la responsabilità del
principali Nel 1882 si stabilisce a Roma per dirigere il delitto. Per uscire dalla solitudine, sposa una
Il verismo è un fenomeno specificamente settimanale Fanfulla della Domenica, mentre nobildonna, ma viene ben presto abbandonato.
italiano (anche se ispirato al naturalismo continua a pubblicare libri di narrativa (romanzo Sprofondato nella follia, gli rimane solo
francese): riguarda alcuni autori che hanno Il marchese di Roccaverdina). Muore a Catania Agrippina.
operato tra gli anni 70 e gli anni 90 nel 1915.
dell’Ottocento. Negli stessi anni ci sono altre Il filo della narrazione è quello dell’indagine su
Il pensiero uno stato di deviazione mentale. Notevole è il
tendenze, psicologiche, sensuali o estetiche:
nello stesso anno di pubblicazione di mastro- Nella sua recensione al romanzo zoliano, personaggio di Agrippina, donna che accetta
don Gesualdo viene pubblicato anche Il piacere Capuana si sofferma in particolare sulla tecnica con dignità il proprio destino di sottomissione,
di d’Annunzio. dell’impersonalità: bisogna “far parlare le cose”, che si contrappone alla figura patologica del
solo così si può rappresentare il vero. Ma marchese.
I veristi hanno una forte coscienza unitaria: Capuana si allontana da alcune posizioni di
condividono gli ideali risorgimentali, ma sono Zola: ritiene che un atteggiamento troppo
delusi per come tali ideali sono stati traditi. aderente alla metodologia scientifica possano FEDERICO DE ROBERTO (1861-
Marcato pessimismo: a differenza dei far dimenticare il fatto che il romanzo è un 1927)
naturalisti, che, ispirandosi al positivismo, genere ibrido, in cui convivono poesia e
credono nel progresso, i veristi si assestano su riflessione conoscitiva. De Roberto nasce a Napoli nel 1861, ma dopo la
posizioni conservatrici, quasi rassegnate. morte del padre si trasferisce a Catania. A
Giacinta (1879) è la rappresentazione di un caso
partire dagli anni ‘80, De Roberto si dedica alla
clinico: esito di un esperimento in cui il
letteratura. Conosce Verga e Capuana che lo
indirizzano al verismo. A Milano Verga lo prestigio. Lo sfondo è quello del passaggio dal francesi, in particolare di Baudelaire, da cui
introduce negli ambienti letterari e lo chiama a regime borbonico al nuovo Stato italiano. riprendono la vocazione al ribellismo e allo
collaborare per il Corriere della Sera. Proprio a scandalo.
L’attenzione agli ambienti nobiliari permette
Milano concepisce il disegno di un ciclo di
romanzi che descrivano le vicende di una un’analisi delle dinamiche crudeli del potere e Come conseguenza al suo atteggiamento ribelle,
della storia. l’artista è emarginato dalla società, e per questo
potente famiglia siciliana: a questo ciclo
appartiene I Vicerè (1894). L’insuccesso del conducono una vita irregolare, assumendo
spesso atteggiamenti auto-distruttivi.
romanzo peggiora il suo stato mentale,
costringendolo a ritirarsi a Catania. Negli ultimi LA SCAPIGLIATURA Temi centrali di questa corrente sono:
anni si dedica alla stesura del suo ultimo
romanzo, L’imperio, pubblicato postumo. Termine ripreso dal romanzo di Cletto Arrigi, -il sogno e il demoniaco scaturiti dall’interesse
Muore a Catania nel 1927. La Scapigliatura e il 6 febbraio. La parola per tutte le situazioni non riconducibili alla
traduce il termine francese bohème. chiarezza della coscienza e da forme di
La produzione Inizialmente Arrighi indica con “scapigliatura” sensibilità morbose ed eccessive. Il culto del
un ideale di vita; il termine passa poi a bello e della purezza convive con l’ammirazione
Il primo romanzo apprezzabile di De Roberto è
designare un gruppo di artisti di area milanese, per le personalità demoniache, che
L’illusione (191), che ha come protagonista la
indicando non tanto la loro poetica, ma il loro rappresentano un rovesciamento dei valori
nobile Teresa Uzeda (gli Uzeda saranno
atteggiamento nei confronti dell’arte e della borghesi;
protagonisti dei Vicerè), di cui l’autore segue le
letteratura:
infelici vicende sentimentali. -il tema del doppio, scaturito dall’attrazione per
-creare arte in maniera disinteressata, non come tutto ciò che rimanda le laceranti contraddizioni
I Vicerè
fonte di guadagno; della società industrializzata;
De Roberto racconta le vicissitudini della nobile
-atteggiamento anticonformistico, di ribellione -l’angoscia e la disperazione;
casata degli Uzeda, a partire dalla metà degli
alla società e l’ordine costituito.
anni ’50 dell’Ottocento fino al 1882. Gli Uzeda, -la ricerca del “brutto”, mossa dall’idea che
che sono stati vicerè di Sicilia nella seconda La nascita di questo movimento proprio in area l’arte debba essere una diretta espressione della
metà del Seicento, al tempo di Carlo V, si milanese è da ricollegare alla forte influenza che vita.
distinguono per la loro avidità e il loro aveva avuto Manzoni proprio sugli intellettuali
patologico attaccamento al potere. Il principe di questa zona: la Scapigliatura, infatti, nasce
Giacomo e suo fratello Raimondo sono anche come reazione all’esaurimento dello
perennemente in lotta fra loro. I contrasti interni slancio ideale del Romanticismo e del
non impediscono però agli Uzeda di mostrarsi Risorgimento.
compatti quando devono difendere gli interessi e
i privilegi della famiglia: l’inganno, il La reazione alla cultura dei “padri” romantici va
tradimento e la corruzione sono tutti mezzi di pari passo con l’interesse maturato nei
legittimi quando sono in gioco la ricchezza e il confronti della nuova poesia dei “maledetti”
GIOVANNI VERGA Nel 1872 Verga si trasferisce a Milano, dove una volta come l’egoismo e l’interesse siano il
entra a contatto con gli Scapigliati e si motore fondamentale delle azioni umane.
Breve biografia appassiona anche alla letteratura russa (Tolstoj,
Gli rimangono ormai pochi contatti: frequenta
Dostoevskij, Turgenev). In questo periodo
Giovanni Verga nasce a Catania nel 1840 da una Capuana e il più giovane Federico De Roberto
pubblica diversi romanzi: Eva, Eros e Tigre
famiglia di agiati proprietari terrieri di gli trasmette l’amore per la fotografia e il
reale.
tradizione liberale. Frequenta la scuola privata cinema. Nel 1920 vengono solennemente
di Antonio Abate, patriota e letterato di gusto Nel 1874 Verga pubblica il bozzetto Nedda, che festeggiati i suoi ottanta anni alla presenza del
romantico. Verga legge principalmente romanzi viene di solito interpretato come il testo della filosofo Benedetto Croce, mentre Luigi
francesi (i suoi preferiti sono quelli di Dumas “conversione” al Verismo. In realtà l’unica vera Pirandello pronuncia il discorso ufficiale. Muore
padre e Dumas figlio). A 16 anni scrive il suo novità del racconto è l’ambientazione siciliana e a Catania nel 1922.
primo romanzo, Amore e patria, che però non l’utilizzo di personaggi di umile condizione
pubblica. Si iscrive all’Università di Catania, ma sociale. Solo nella seconda metà degli anni ’70
interrompe gli studi per dedicarsi alla Verga sviluppa le tecniche narrative veriste, in IL PENSIERO
pubblicazione del romanzo storico I carbonari particolare dopo la pubblicazione di un
della montagna, che h sullo sfondo commento di Capuano all’Assemoir di Emile Molti dividono la produzione di Verga in due
l’opposizione della carboneria calabrese a Zola. Nel 1978 Verga pubblica Rosso Malpelo, fasi, separate dalla “svolta” verso il Verismo,
Gioacchino Murat. primo vero racconto verista, incluso poi nella solitamente collocata nel 1874 con Nedda. In
raccolta Vita dei campi. questa novella Verga si allontana dai temi
Nel 1863 pubblica sulla rivista “La nuova patriottici e mondani per accostarsi al mondo
Europa” il romanzo Sulle lagune, una storia in Nel 1881 pubblica I Malavoglia, accolto contadino e popolare. Attenzione: questa
cui si intrecciano amore e patriottismo. abbastanza freddamente. Qualche anno dopo “conversione letteraria” non è però un evento
viene rappresentato a Torino il dramma improvviso, ma un processo di maturazione
In questi anni Verga di arruola nella Guardia
Cavalleria rusticana, tratto dall’omonima complesso.
nazionale, nata in appoggio all’impresa
novella di Vita dei campi. Nel 1883 pubblica le
garibaldina per il controllo del territorio. I fattori che causano questa “conversione” sono:
Novelle rusticane. Il relativo successo del
Nel 1865 Vergasi stabilisce a Firenze per alcuni Mastro-don Gesualdo rinfranca lo scrittore, che -il trasferimento a Firenze e poi a Milano;
mesi (ricordiamo che in questo periodo era però non conclude il suo progetto del ciclo di
capitale d’Italia). Inizia quindi a frequentare i romanzi: I Vinti (vedremo in seguito il perché). -l’amicizia con Luigi Capuana, a cui si deve la
salotti letterari e il Caffè Michelangelo, dove Pubblica negli anni immediatamente successivi scoperta dei romanzi di Zola.
conosce i pittori macchiaioli. le sue due ultime raccolte: I ricordi del capitano
Si definisce quindi la nuova poetica di Verga,
d’Arce e Don Candeloro & Co.
Nel 1866 pubblica Una peccatrice, ma giunge al fondata su:
successo con Storia di una capinera. A Firenze Nel 1893 Verga decide di tornare
-oggettività e impersonalità.
conosce anche Luigi Capuana, allora critico definitivamente a Catania. Fa rappresentare il
teatrale del quotidiano “La Nazione”. dramma Dal tuo al mio, in cui sottolinea ancora In questo modo “l’opera d’arte sembrerà essersi
fatta da sé”.
Verga e il Naturalismo singoli o di comunità rurali arcaiche: Verga umano è regolato dal periodo storico,
dunque è più interessato ad una dimensione dall’ambiente e dall’ereditarietà biologica, che
I principali punti di contatto di Verga con la antropologica. I naturalisti invece scelgono subordinano tutto alla lotta per la
scuola naturalistica sono costituiti dai criteri di come campo d’osservazione la metropoli di sopravvivenza.
oggettività e impersonalità. Parigi, preferendo un ambiente urbano.
Verga rappresenta gli istinti comuni a ogni
Ma vi sono anche differenze: per Verga il Verga riprende dal romanzo naturalista la essere umano: il desiderio di migliorare le
verismo non deve risolversi solo in un metodo tecnica dell’indiretto libero: il discorso viene proprie condizioni materiali è il motore
scientifico che trasforma il romanziere in riportato senza essere introdotto da clausole dell’agire umano e legittima l’interesse come
scienziato, né il romanzo può essere, come citanti. principale norma della convivenza civile. Ma
sosteneva, Zola, il “verbale di un esperimento”. questo desiderio di miglioramento sociale è
Si tratta invece di fare dell’attività narrativa un destinato a fallire (ecco il tema centrale del ciclo
potente strumento di osservazione della realtà, dei vinti): i Malavoglia provano ad arricchirsi
che restituisce le passioni elementari che
L’impersonalità nella narrativa
verghiana con l’affare dei lupini, ma tutto finisce in
determinano le azioni dei personaggi. tragedia; Gesualdo ambisce ad essere
Altro punto fondamentale della poetica Per Verga il romanziere deve registrare i dati considerato alla pari dell’aristocrazia, ma verrà
verghiana è il rifiuto del dialetto, prendendo così materiali, piuttosto che giudicare e commentare sempre rifiutato. Ciò si ricollega all’ideale
le distanze da un atteggiamento puramente la realtà rappresentata. Mentre Zola si immerge dell’ostrica nella novella Fantasticheria: come
imitativo della realtà. Crea quindi una sintassi nel mondo da lui descritto, Verga se ne tiene l’ostrica staccata dallo scoglio in cui la natura
“artificiale”, ottenuta calando entro le strutture lontano (non a caso la svolta verista avviene l’ha chiamata a vivere è destinata a morire così
linguistiche italiane le cadenze e i ritmi del quando è lontano dalla Sicilia). Verga infatti si l’uomo che rinuncia alle proprie radici per star
dialetto siciliano (che polivalente). convince che il romanzo non deve ritrarre “dal meglio, vincitore nell’immediato, sarà destinato
vero” la materia, ma deve nascere come a piegare il capo sotto l’incalzare dei più forti.
Cambia anche il rapporto tra romanzo, scienza e “ricostruzione intellettuale”.
progresso: il romanzo per Zola deve fondarsi
sulla fisiologia, e la diretta descrizione della Verga opta per una sorta di “narratore anonimo
popolare” (tecnica della regressione), che OPERE
realtà rende il romanzo stesso un mezzo di
denuncia dei mali della società, dovuto alla racconta i fatti dall’interno di una comunità, di Romanzi storico-patriottici
fiducia dei positivisti nel progresso e nel cui condivide schemi mentali, valori e modi
miglioramento della società; in Verga invece linguistici. Non c’è più un narratore onnisciente. Amore e patria
traspare una sfiducia nei confronti della scienza I carbonari della montagna
e del “mito del progresso” ed esclude qualsiasi
trasformazione in positivo della società. Dove Pessimismo e anti-progressismo nel ciclo dei Sulle lagune
Zola è un progressista, Verga è un conservatore. vinti
La critica alla modernità spinge dunque Verga a
Nei romanzi naturalisti e in Verga si riflette una
rivolgere la sua attenzione alle vicende dei
concezione deterministica della realtà: l’agire
Romanzi fiorentini accadono molte sciagure. Non sono però comprendere le loro vere intenzioni). Ecco
presenti ancora tutti gli strumenti del verismo: si perché il progetto si ferma a Mastro-don
Una peccatrice: fortemente autobiografico,
sente ancora la presenza dell’autore, utilizza Gesualdo: Verga aveva iniziato La duchessa di
storia di un intellettuale piccolo borghese
delle metafore che fanno emergere la sua cultura Leyra, ma per il problema esposto sopra non è
siciliano che conquista il successo, ma vede (non potrebbero appartenere al bagaglio riuscito a concluderlo rispettando le tecniche
inaridirsi l’amore per la donna sognata, che alla
culturale di un narratore interno dello stesso narrative veriste.
fine si uccide. livello di Nedda).
La raccolta riprende il ciclo di romanzi di Zola.
Storia di una capinera: vicenda personale di
Vita dei campi (1878): comprende le novelle
Maria, destinata alla monacazione. Entra nel Rosso Malpelo, Jedi il pastore, Cavalleria Avrebbe dovuto comprendere: I Malavoglia,
convento a Napoli, ma a causa del colera, rusticana, Fantasticheria. Quest’ultima descrive Mastro-don Gesualdo, La duchessa di Leyra,
abbandona il convento e torna in famiglia. Si L’onorevole Scipioni, Uomo di lusso.
personaggi recuperati nei Malavoglia.
abitua alla vita borghese e si innamora. Tornata
in convento inizia a sentirsi in prigione e inizia. Dopo I Malavoglia, pubblica la raccolta Novelle
La capinera è un uccello che, se chiuso in una rusticane: il protagonista di una delle novelle, I MALAVOGLIA
gabbia, si lascia morire. Mazzarò (La roba), sarà di ispirazione per la
figura di Mastro-don Gesualdo. Aveva iniziato a lavorare su un bozzetto
Romanzi del ciclo mondano intitolato Padron ‘Ntoni. Il romanzo completo
Nel 1894 pubblica Don Candeloro e C.: raccolta viene pubblicato a Milano nel 1881.
Eva: giovane pittore siciliano che, a Firenze,
di novelle ambientate nel mondo del teatro,
brucia i suoi ideali artistici nell’amore per una La vicenda
dove tutti recitano e indossano maschere, ma
ballerina, simbolo della corruzione di una
questa recita diventa allegoria della recita del
società materialista; protesta per la nuova Famiglia di pescatori siciliani, i Toscano,
mondo (tema ripreso da Pirandello).
condizione dell’intellettuale, emarginato, e chiamati ironicamente Malavoglia (in realtà
polemica anticapitalistica. sono molto laboriosi). Vivono ad Aci Trezza,
nella “casa del nespolo”, e posseggono una
Eros: progressivo inaridirsi di un giovane IL CICLO DEI VINTI barca, la Provvidenza. Nel 1863 il giovane
aristocratico, corrotto da una società vuota. ‘Ntoni, figlio di Bastianazzo e nipote di padron
Il ciclo di romanzi (prima intitolato La Marea,
Tigre reale: traviamento di un giovane poi I Vinti), doveva essere impostato secondo ‘Ntoni, è costretto ad arruolarsi. C’è una cattiva
innamorato di una femme fatale, e la sua una logica ascensionale, che partisse dalle classi annata di pesca, Mena ha bisogno della dote per
redenzione segnata dal ritorno alle gioie della sposarsi: padron ‘Ntoni decide allora di investire
più basse, dove i desideri e le passioni sono più
famiglia. in un carico di lupini facendosi aiutare
elementari e diretti, e dunque evidenti agli occhi
dall’usuraio zio Crocifisso. Durante una
dell’autore, per arrivare a quelle più elevate, in
La svolta verista tempesta il carico si perde e Bastianazzo muore.
cui le passioni sono più sfumate e artefatte
(dunque impossibili da capire solo da La casa viene pignorata: Luca muore nella
Inizia prima a scrivere racconti ambientati nella
un’osservazione dall’esterno, bisognerebbe battaglia di Lizza; la madre Maruzza è uccisa
campagna siciliana: la prima novella è Nedda,
penetrare nella psiche dei personaggi per dal colera; la Provvidenza, riparata, naufraga
storia di una ragazza povera, alla quale
un’altra volta. ‘Ntoni, tornato, non si adatta più Alessi e Mena, che non può sposarsi), ma si La vicenda
ad una vita di fatiche e inizia a frequentare le conclude con l’allontanamento di ‘Ntoni, che ha
L’azione si svolge nei primi decenni dell’800, in
osterie; viene coinvolto nel contrabbando e dentro di sé il germe del self-made man, ossia
un’Italia preunitaria. Ci troviamo nella cittadina
finisce per accoltellare la guardia doganale, don Gesualdo.
Michele, corteggiatore della sorella minore Lia. di Cizzini, nella provincia di Catania: Gesualdo
Visione antiidilliaca della campagna: non Motta, chiamato ironicamente mastro-don
‘Ntoni ottiene una condanna mite, mentre Lia è
costretta a fuggire. Mena non può più sposare paradiso perduto, ma mondo i cui valori sono Gesualdo per rappresentare la sua doppia natura,
impossibili da praticare. Si crea quindi un è un muratore che, con sacrifici e fatiche, è
Alfio e padron ‘Ntoni muore. L’ultimo figlio,
opposizione tra due mondi: il mondo primitivo riuscito ad arricchirsi. Per entrare in contatto
Alessi, riesce a riscattare la casa del nespolo.
dei valori positivi dei Malavoglia e il mondo con la classe aristocratica sposa Bianca Trao, di
‘Ntoni, uscito di prigione, torna in famiglia, ma
moderno, dominato dalle leggi del mercato, di una famiglia nobile impoverita. Nonostante ciò,
accorgendosi di non poter più restare, se ne va
cui fanno parte tutti gli altri abitanti di Aci proprio per la sua peculiare natura “bipartita”,
per sempre.
Trezza. Gesualdo non viene accettato né dagli
Irruzione della storia aristocratici né dagli umili. Dal matrimonio con
Ideale dell’ostrica: ‘Ntoni è l’unico personaggio
Bianca nasce una bambina, Isabella, che verrà
Mondo rurale arcaico solo apparentemente che si allontana dal villaggio ed è destinato, alla educata da vera nobile: anche lei però, come il
statico (punto di vista deformante del narratore). fine del romanzo, ad una sorta di “esilio”. Alessi padre, verrà discriminata dalle sue compagne di
Proprio un evento storico rompe l’equilibrio invece, rimanendo fedele ai precetti del nonno,
scuola. Ciò porterà ad un rapporto conflittuale
(rivoluzione industriale). riesce a riprendere la casa del nespolo (anche se
con il padre, che non si risolverà neanche in
comunque non si riuscirà mai a tornare alla
Sfiducia verso il progresso, rappresentato dal punto di morte di Gesualdo. Isabella intanto
situazione di equilibrio iniziale).
treno e dalle navi a vapore. viene data in sposa al duca di Leyra, tipico
esponente della classe aristocratica, a causa di
I Malavoglia sono costretti a passare da uno scandalo tra lei e il cugino Corrado la
pescatori a mercanti, ma falliscono: da MASTRO-DON GESUALDO Gunta. Gesualdo, ammalato, viene accolto in
proprietari diventano nullatenenti. casa della figlia, relegato in una stanza: muore
Inizia a scriverlo già prima della pubblicazione
Modernità e tradizione sotto lo sguardo sprezzante di un servo, che nota
dei I Malavoglia, ma viene pubblicato nel 1888,
le sue mani, che portano ancora i segni del suo
per poi essere ripubblicato nel 1889 con delle
Opposizione tra ‘Ntoni, lacerato tra tradizione e vecchio lavoro di muratore: nonostante sia
modifiche soprattutto strutturali.
modernità, e padron ‘Ntoni che, con la sua ricco, Gesualdo rimane un umile ai suoi occhi.
visione tradizionale, porta alla disgregazione La narrazione è divisa in quattro fasi: ascesa,
della famiglia. Caratteristiche
successo, declino e sconfitta del protagonista,
ossia Gesualdo. Bipolarità interna al personaggio stesso: mentre
Fatalismo immobilista e vita di fatiche: ‘Ntoni
non lo accetta, c’è un processo di degradazione. ne I Malavoglia i Toscano rappresentavano il
La differenza principale con I Malavoglia è il
polo positivo dei valori, mentre il villaggio il
fatto che il romanzo sia esclusivamente
La vicenda non si conclude con l’equilibrio polo negativo, Gesualdo porta dentro di sé
concentrato su un’unica figura.
finale, comunque parziale (rimangono solo questa dicotomia bene-male, nonostante pensi
sempre al suo guadagno, desidera comunque un
riconoscimento affettivo da parte delle persone
che ha intorno (che non riceverà).
Gesualdo risulta essere un vincitore
materialmente, ma un vinto sul piano umano ed
emotivo: l’esigenza di affetti autentici lo
rendono consapevole dell’amaro bilancio della
sua vita (alla fine vivrà una sorta di alienazione
dalla sua roba, iniziando ad odiarla).
IL DECADENTISMO (si scoraggiano le importazioni di merci fuori della norma sia nella produzione artistica
straniere, preferendo l’acquisto di prodotti delle sia nella pratica di vita; e quello positivo,
Tra Naturalismo e Decadentismo imprese nazionali). Questa “chiusura” si sposta rivendicato in seguito dai poeti stessi, inteso
anche sul piano politico: i movimenti di destra si come nuovo modo di pensare, come diversità ed
Sullo sfondo dello sviluppo scientifico-
fanno sempre più forti, anche spinti dalle mire estraneità rispetto alla società borghese,
tecnologico e industriale, in parallelo
espansionistiche ed imperialiste degli Stati positivista e caratterizzata da una “cultura di
all’ampliarsi di nuove realtà urbane, la cultura
(ricordiamo l’imperialismo in Africa ed Asia massa”.
europea si arricchisce della coesistenza di due
delle più grandi potenze europee).
tendenze opposte: da un lato l’atteggiamento La stessa cultura moderna provoca
oggettivo dello scrittore che, in linea con le nell’individuo noia, languore, indolenza, tutte
teorie positivistiche, imposta il romanzo come La situazione in Italia frutto di un’insoddisfazione profonda, cupa e
strumento di analisi scientifica dell’uomo; malinconica (Baudelaire chiama questa
dall’altro, l’inabissarsi del poeta nei più segreti Il primo ministro italiano Francesco Crispi
sensazione “spleen”).
recessi del mondo naturale e nelle profondità perde l’incarico a causa delle sconfitte in Africa
dell’io, guidato dall’intuizione e dal potente e agli scandali finanziari. Si verificano scontri in Rifiuto del positivismo
strumento dell’analogia e del simbolo. Non è piazza, repressi in maniera estremamente
La ragione e la scienza apparvero insufficienti:
una coincidenza, infatti, che il 1857 sia l’anno di violenta dal governo di Pelloux. Il Novecento,
la loro logica era fredda e distaccata, le loro
pubblicazione sia di Madame Bovary di però, si apre con l’assassinio a Modena del re
spiegazioni lasciavano insoddisfatte le domande
Flaubert, che scava un solco rispetto alla Umberto I per mano di un anarchico e con
l’ascesa di Giovanni Giolitti, protagonista della più pressanti e le istanze fondamentali dello
tradizione romantica, sia de I fiori del male di spirito. La crisi del positivismo determina la
Baudelaire. politica italiana dai primi del Novecento fin
quasi alla vigilia della Prima guerra mondiale. moltiplicazione di correnti filosofiche di
Lo spazio e il tempo del Decadentismo impronta spiritualistica e irrazionalistica (si
passa dalla ragione all’intuizione): si ricordano
Spazio: le grandi città europee, in particolare il misticismo di Schopenhauer, il nichilismo di
Parigi. Il termine “decadentismo” Nietzsche, il vitalismo di D’Annunzio e
Il termine "decadentismo" deriva dall'aggettivo l’intuizionismo di Bergson.
Tempo: le prime coscienti manifestazioni del
decadentismo si collocano in Francia tra gli anni francese décadent, usato dal poeta francese Paul L’artista decadente riconosce la crisi della
’70 e ’80 dell’Ottocento; Baudelaire con un Verlaine nella lirica Langueur, per definire il
società positivista, ma non accusa, ma, anzi,
anticipo di vent’anni segna già un punto di proprio stato d’animo nei confronti della società
riconosce la propria responsabilità e accetta la
contemporanea.
svolta rispetto alla cultura romantica. situazione così com’è: se i romantici credevano
Il termine ha due significati espliciti: quello nella possibilità dell’impegno civile e nel fine
Economia e imperialismo
negativo, usato dalla critica in senso educativo dell’arte, i decadenti cercano
Nazionalismo: gli Stati europei, minacciati da dispregiativo, riferito alla nuova generazione dei l’isolamento e il disordine di una vita
una potenza economica come gli USA, attuano poeti maledetti che davano scandalo incitando al trasgressiva.
una politica economica di tipo protezionistico rifiuto della morale borghese, ponendosi al di
Il poeta veggente Estetismo IL DECADENTISMO IN ITALIA
Non si ha più il poeta vate del Romanticismo né In una società dove tutto è merce, gli esteti e gli Nella ricerca di modelli, gli intellettuali
il promotore della scienza come artisti ammirano e creano arte disinteressata, guardano all’Europa, tentando di
nell’illuminismo, ma un poeta veggente, capace senza che essa porti un guadagno o abbia una sprovincializzare a cultura nazionale.
di vedere mondi invisibili e scoprire funzione morale: la bellezza dell’opera d’arte L’affermarsi del Decadentismo è però lento:
“l’universale corrispondenza e analogia delle risiede nella sua forma, non nel suo contenuto. passa attraverso la Scapigliatura, d’Annunzio e
cose” attraversi l’intuizione. Baudelaire, autore L'artista espone la propria idea estetica, senza Pascoli. Per questo il Decadentismo italiano
de “I fiori del male” e modello principale dei seguire dei codici prestabiliti (soggettivismo, invade lo spazio del secolo successivo e
poeti simbolisti, introduce il tema dell’analogia l’artista descrive ciò che è bello per lui). raggiunge i suoi risultati migliori nel primo
tra le cose nelle “Corrispondenze”: la realtà quarto del Novecento, quando Svevo e
Parnassianesimo: tendenza che rivendicava della
viene presentata come un sistema di simboli Pirandello mettono in scena i fantasmi
purezza dell'arte, perfetta e armonica.
collegati tra loro, che possono essere individuati dell’anima e Ungaretti realizza la “poesia pura”,
e compresi solo da alcuni spiriti particolarmente Il dandy ispirandosi al poeta simbolista Mallarmè.
sensibili (ossia i simbolisti).
Nella seconda metà dell’Ottocento si diffondono
La parola poetica serve per decifrare sensazioni una moda e un atteggiamento eccentrici che
e per illuminare l’oscuro, ma è comprensibile prendono il nome di dandismo. Il dandy ricerca
solo per quegli spiriti capaci di percepire quelle e ostenta un’eleganza stravagante per isolarsi e
stesse sensazioni. Dunque, caratteristica distinguersi, affermando uno stile di vita basato
fondamentale di questa corrente è un forte sul rifiuto dell’utilitarismo borghese. Il
individualismo e soggettivismo. dandismo è un fenomeno di opposizione e di
rivolta nei confronti della mediocrità del gusto
Le poetiche
di massa. Un dandy molto famoso è Oscar
Grazie alla natura intrinseca del decadentismo, Wilde.
questo movimento diede origine a diverse
correnti, tra cui il simbolismo, il maledettismo, Centrale è la figura del dandy, uomo raffinato
l’impressionismo, il surrealismo, l’ermetismo, il amante del bello e dell’arte: esempi di questa
figura sono Oscar Wilde, autore de “Il ritratto di
futurismo e il crepuscolarismo.
Dorian Gray” e il protagonista del romanzo
Simbolismo francese: esigenza di trasgressione “Controcorrente” di Huysmans. Caratteristiche
dei codici letterari e morali, elaborata dai poeti fondamentali del dandy sono: vocazione totale
maledetti (Verlaine, Rimbaud, Baudelaire). I al piacere, disprezzo delle masse e ricerca della
grandi poeti vogliono esplorare l'abisso della bellezza.
coscienza, i misteri che si celano dietro
l'apparenza delle cose.
GABRIELE D’ANNUNZIO seguente pubblica la raccolta Poema nazionalisti. Quando l’Italia entra in guerra, si
paradisiaco. Nel frattempo, si consuma lo arruola volontario con il grado di tenente. Nel
Breve biografia scandalo per una nuova relazione amorosa con 1916 in un atterraggio di fortuna si ferisce un
la principessa siciliana Maria Gravina Cruyllas. occhio; durante la convalescenza scrive il
Nasce nel 1863 a Pescara da una famiglia
In questo periodo d’Annunzio legge Nietzsche, Notturno.
borghese; rapporto con il padre particolare
Zola e Wagner e lavora per fronteggiare la
(prende da lui l’amore per il lusso e la forza; Tornato in guerra compie varie imprese: nel
difficile situazione finanziaria. Lasciata Napoli,
eredita il cognome dallo zio, del cui patrimonio 1918 lancia siluri contro le navi austriache
d’Annunzio termina il romanzo Trionfo della
è erede; ha 4 sorelle). davanti la costa croata, presso Buccari (la Beffa
morte.
di Buccari) e sorvola la città di Vienna
11 anni: frequenta il collegio Cicognini di Prato
Nel 1895 parte per un viaggio in Grecia, spunto lanciando manifesti tricolori. A guerra finita,
(ma ben presto inizia ad essere insofferente alla
per la sua prima opera teatrale, La città morta. A dopo che le nazioni vincitrici non hanno accolto
cultura “arida” che gli impartiscono)
Venezia conosce l’attrice tragica Eleonora Duse. alla Conferenza di Parigi le rivendicazioni
1879: esordisce con la sua prima raccolta Nel 1897 il poeta si trasferisce con lei in italiane sull’Istria e la Dalmazia, d’Annunzio
poetica, Primo vere, ispirata alle Odi barbare di Toscana, nella villa della Capponcina. Nel occupa Fiume con un piccolo esercito. Queste
Carducci. frattempo, si presenta come candidato della imprese creano il mito del poeta-soldato.
Destra e viene eletto. Cacciato da Fiume, d’Annunzio si trasferisce sul
1881: si trasferisce a Roma, dove studia lettere e lago di Garda, in una grande villa che chiamerà
filosofia (Bisanzio di Roma); non riesce a Nel 1900 pubblica il romanzo Il fuoco,
Vittoriale degli Italiani.
laurearsi in quanto inizia a collaborare con incentrato sul mito del superuomo, mentre tre
periodici e testate giornalistiche dove redige anni dopo pubblica la raccolta di liriche Nei primi anni di questa volontaria clausura si
articoli di cronaca mondana e dove pubblica Alcyone. Dopo altre opere teatrali, esce il rafforza l’immagine di Vate nazionale. Il regime
poesie e prose. Nel 1882 pubblica Canto nuovo romanzo Forse che sì forse che no, ambientato fascista lo colma di onori (anche se d’Annunzio
e poi Terra vergine, il suo primo libro di prose. all’epoca dei primi voli aerei. Nel frattempo, avrà sempre rapporti non semplici con il
d’Annunzio è costretto dai debiti ad regime). La decadenza fisica l tiene ormai
Nel 1883 sposa la duchessa Maria Hardouin di abbandonare la villa in Toscana: inizia così il lontano dalla vita pubblica: muore nel 1938.
Gallese, dopo una fuga per l’opposizione dei volontario esilio in Francia.
genitori di lei. Nel 1886 escono Le novelle della
Pescara e nel frattempo intraprende una La prima opera nata in Francia è Il martirio di
relazione con Barbara Leoni, lasciando la san Sebastiano, scritto in francese e musicato da Pensiero
moglie. Nel 1889 esce il suo primo romanzo: Il Debussy. Escono poi sul Corriere della sera le
D’Annunzio interpreta con efficacia la
piacere. Canzoni delle gesta d’oltremare, scritte per la
sensibilità di fine secolo, incarnando fino in
guerra in Libia.
Per fuggire alle ristrettezze economiche e ai fondo i nuovi miti del progresso, della
creditori si trasferisce a Napoli, dove collabora Nel 1915 torna in Italia, inaugurando a Quarto il mondanità, dell’effimero, del vitalismo e
al Mattino. Nel 1892 esce il romanzo monumento ai Mille: qui pronuncia un discorso, dell’irrazionalismo, ma vivendone anche le
L’innocente, che gli procura larga fama. L’anno divenendo acclamato interventista dai contraddizioni.
Egli mostra fin da subito grande abilità nel Il tema del superuomo appartengono alla classe alto-borghese o alla
gestire la propria immagine proponendo una nobiltà.
La svolta ideologica di d’Annunzio avviene con
sorta di “culto di sé”: diffonde falsi scoop e si
la scoperta della teoria del superuomo di Il binomio arte-vita
cimenta in imprese rischiose per acquisire
sempre più fama. Nietzsche. Nel confrontarsi con il filosofo, però,
La prevalenza della dimensione soggettiva
riprende solo alcuni aspetti, quelli più
comporta l’intreccio del racconto con il vissuto
Il culto della bellezza aggressivi, vitalistici e individualistici. In questo
personale dell’autore, in uno scambio continuo
modo egli innesta sul mito dell’esteta, dedito
Il gusto dominante in quel periodo è quello fra arte e vita. D’Annunzio usa la letteratura per
esclusivamente al bello, un’ideologia di
dell’Estetismo. In lui l’Estetismo è ideale di potenza. Tra gli elementi del pensiero di costruire un’immagine “divina” di sé. La
vita, una ricerca costante di bellezza in tutti gli Nietzsche che d’Annunzio riprende troviamo: presenza dell’autore nell’opera non assume una
aspetti dell’esistenza umana. Il mito dell’esteta forma direttamente autobiografica, ma è una
implica anche una visione aristocratica della -la polemica antidemocratica, con l’elogio della proiezione narrativa.
vita: d’Annunzio, infatti, ama vivere in dimore virtù di stirpe e il senso di decadenza della
Emerge un ricorso alla tecnica del monologo
lussuose e disprezza la volgarità delle masse società contemporanea;
interiore, che consente di affondare nella vita
borghesi.
-l’esaltazione della vita e dei sensi (ripresa del interiore del personaggio. Il tempo tende a
L’arte viene concepita come una dimensione concetto di dionisiaco e apollineo); dilatarsi, in quanto filtrato dalla coscienza dei
superiore ad ogni altra esperienza umana. In personaggi: gli eventi quindi vengono presentati
-l’individuo eccezionale che si pone al di sopra
questa prospettiva il culto della bellezza diventa in maniera non lineare.
e al di fuori di ogni limite sociale e al di là della
l’unico valore possibile sopra tutti gli altri, di
morale. Il poeta-esteta, grazie all’arma della La sconfitta del superuomo
fronte al quale si infrange anche il nuovo ideale
parola, diviene il superuomo-tribuno che
dell’uguaglianza democratica. I protagonisti dei romanzi sono esteti,
controlla le masse.
celebratori della bellezza, ma, alla fine, restano
Stile e modelli
Non riprende però da Nietzsche la critica al vittime del loro stesso velleitarismo. Quando
Fin dagli esordi d’Annunzio ricerca vocaboli progresso e alle ideologie (morte di Dio). falliscono nel loro tentativo di
rari e preziosi, difficili da comprendere, al autoaffermazione, sono condannati al
contrario di Manzoni, che aveva cercato di ripiegamento e alla sconfitta. La disfatta
riallacciarsi alla lingua d’uso. D’ANNUNZIO NARRATORE dell’esteta e la sconfitta del superuomo
costituiscono una costante nella produzione
I modelli principali per d’Annunzio vanno da Sin dagli esordi, d’Annunzio ribalta il canone dannunziana.
Dante ai poeti trecenteschi, da Boccaccio agli veristico dell’impersonalità nel suo esatto
scrittori del Cinquecento fino a Carducci. contrario: una personalizzazione del racconto, Un ibrido narrativo
alternando il punto di vista di un narratore
Grecismi, latinismi, vocaboli dei moderni Il romanzo dannunziano è una sorta di
onnisciente con quello dei personaggi.
europei e tecnicismi si accostano formando una organismo ibrido costituito da pezzi che
Abbandona la tematica sociale, focalizzandosi
lingua-mosaico. nascono come episodi autonomi e poi vengono
su ritratti psicologici di personaggi che
legati assieme e rielaborati entro uno schema simile a quella di Elena. Il giovane quindi si Elena e verso sera rientra nelle stanze dove
narrativo. Viene privilegiata la descrizione e dichiara, ma non ottiene risposta: il diario di Maria aveva vissuto, ora vuote, con i facchini
l’introspezione. Maria ci rivela che è ricambiato e la donna cede che trasportano l’armadio da lui comprato.
solo il 4 ottobre, durante una cavalcata nella
pineta di Vicomile. Al ritorno del marito i due Caratteristiche

I Romanzi della Rosa sono costretti a separarsi. Donna spirituale ed La fabula e l’intreccio tendono a non coincidere:
eletta, ricerca, artificiosa, di purezza in un per buona parte del testo ci sono numerosi
Il piacere (1889) paesaggio autunnale. flashbacks. Roma tendenzialmente barocca, in
cui proliferano oggetti che rispondono al culto
Libro I Libro III
della bellezza di Andrea. Amante della pittura
Andrea Sperelli, 31 dicembre 1886, aspetta l’ex- Rientrato a Roma, Andrea riprende a sedurre dei preraffaelliti (prima del Rinascimento),
amante Elena Muti a Palazzo Zuccari. Durante donne. Rincontra Elena, ma, recatosi a casa sua esigenza di eccentricità, amante dello Stilnovo,
l’attesa Andrea ricorda il loro addio dell’anno (Palazzo Barberini), è costretto a fuggire amante di una bellezza che deve essere però
prima. Dopo l’arrivo di Elena, Andrea ricorda all’arrivo del marito. Si reca quindi da Maria e originale.
anche il loro primo incontro, avvenuto nella la sera dopo i due si incontrano in un concerto
Lo stile è prezioso, enfatico, che si avvale di una
villa della marchesa di Ateleta, cugina di alla sala dei Filarmonici, dove arriva anche
sovrabbondanza di aggettivi; il lessico è colto,
Andrea; il giorno dopo si incontrano ad un’asta Elena. Una volta partita Maria, Elena invita
carico di arcaismi, ricco di latinismi e termini
di oggetti antichi in via Sistina, venuto a sapere Andrea ad accompagnarla in carrozza e nel
tragitto incrociano una folla di manifestanti per i rari.
che Elena è malata, Andrea chiede e ottiene di
essere ricevuto da lei. Inizia la narrazione fatti di Dogali: prima di lasciarsi si baciano.
dell’idillio della loro relazione. Una sera, Sperelli inizia a definirsi chimerico e
tornando a cavallo dall’Aventino, Elena inconsistente. A Villa Medici, durante una L’innocente (1891-1892)
annuncia di dover partire. Andrea quindi, per passeggiata, Andrea e Maria si baciano.
Dopo la lettura dei romanzi russi (in particolare
distrarsi seduce 7 nobildonne, per poi Dostoevskij), inizia ad addentrarsi nella
Libro IV
incapricciarsi di Ippolita Albonico, il cui coscienza per riconoscerne la patologia. Storia
amante, Giannetto Rutolo, in un duello, lo Respinto da Elena, Andrea viene a sapere che il tragica di un infanticidio: uccisione di un
ferisce gravemente. marito di Maria è stato sorpreso a barare al neonato da parte del protagonista. Tullio Hermil
gioco. Maria, forte, gli promette di rimanergli viene a conoscenza del tradimento della moglie,
Libro II
fedele. Dopo aver visto Elena uscire di casa per rimasta incinta: arriva anche al punto di
Viene ospitato dalla cugina nella villa andare dal nuovo amante, Andrea torna nel perdonare la moglie, ma non riesce ad accettare
Schifanoja, sul mare di Rovigliano. Il 15 rifugio di Palazzo Zuccari dove, durante la nascita del bambino, incarnazione del
settembre arriva Maria Ferres con il marito, l’ultima notte con Maria, pronuncia il nome di tradimento. Non resiste alla pulsione
ministro plenipotenziario del Guatemala, che Elena. Maria, inorridita, lo lascia. Il 20 giugno si dell’uccisione del bambino. Tullio sviluppa una
riparte subito, e la figlia Delfina. Andrea subito svolge l’asta dei mobili dei Ferres. sorta di personalità multipla: percepisce dentro
si innamora della donna, perché ha una voce Dissolvimento del suo cuore. Fugge alla vista di
di sé la presenza di molteplici personalità, che vorrebbe scegliere Anatolia, incarnazione di una
gli si oppongono. regina, ma ella è legata al destino della sua
famiglia: quindi sceglie Violante, donna che
incarna un eros perverso e distruttivo.
Trionfo della morte (1894) Il fuoco (1900)
Il protagonista Giorgio Aurispa cerca una Racconta le vicende dell’inquieta relazione tra il
soluzione ad una malattia interna, crede di
giovane Stelio Effrena, incarnazione dell’artista-
trovare conforto nella vita familiare, ma la
superuomo, proiezione dell’autore stesso, e
figura del padre gli crea ancora più problemi.
Foscarina, matura attrice drammatica ispirata
Decide dunque di spostarsi in Abruzzo con
alla figura di Eleonora Duse. Lo sfondo del
l’amata Ippolita (chiamata però la Nemica), ma romanzo è costituito da Venezia, che diventa
si sente disgustato dal mondo barbarico e luogo di decadenza e di morte. Stelio lavora ad
primitivo del luogo. L’unica soluzione è il un’opera d’arte totale, sintesi di musica, poesia
superomismo, ma, consumato dalla lussuria, non e danza, da trasmettere al volgo per dare nuovo
è capace di portarlo fino in mondo. Con la sua
vigore al Genio italico. Il suo modello esplicito
morte, D’Annunzio sembra purificarsi.
è Wagner. Percorre tutto il romanzo l’idea
Emerge un protagonista dalla personalità tragica della morte del Belo e dell’Arte, travolti
complessa e autodistruttiva: con il suicidio il dal tempo, dal gusto borghese e dai nuovi valori
protagonista realizza però il mito del imposti dalla logica dell’utile e del mercato.
superuomo, rivelando l’inconciliabilità tra sé e
Forse che sì forse che no (1910): unico
le leggi del mondo e ritrovando la sua “volontà
romanzo in cui il protagonista vince. Paolo
di potenza” (ma è privo delle connotazioni
Tarsis vive una serie di esperienze che attingono
idealistiche di Ortis).
alla cronaca dell’attualità: macchine, aerei, arte
cinematografica. Tarsis si cimenta in una serie
di spericolate imprese, specchio di un esasperato
GLI ALTRI ROMANZI individualismo.
Le vergini delle rocce (1895): il
protagonista, Claudio Cantelmo, è un eroe
sicuro di sé, alla ricerca di una donna
dell’aristocrazia borbonica che possa
accompagnarlo nel percorso della creazione del
superuomo; il vitalismo esasperato sembra voler
esorcizzare la paura per la morte. Claudio
IL NOVECENTO economica protezionistica favorisce l sviluppo Freud e la psicoanalisi
industriale.
Il nuovo secolo si apre con una teoria che
Il nuovo secolo inizia mostrando
La Prima guerra mondiale e le sue modificherà la concezione dell’uomo e della sua
un’inquietudine e un disordine che si
conseguenze interiorità: la psicoanalisi, fondata dal medico
intensificherà fino a condurre l’Europa allo
austriaco Sigmund Freud e diffusa con la
scoppio della Prima guerra mondiale. In un La cosiddetta Grande Guerra (1914-1918)
pubblicazione de L’interpretazione dei sogni nel
clima di trasformazioni e di tensioni si assiste costituisce uno spartiacque tra due mondi. Nel
1899.
allo scardinamento delle certezze positivistiche cuore dell’Europa si ha la dissoluzione
(nascono movimenti d’avanguardia come dell’Impero austro-ungarico e crolla la Le ricerche di Freud nascono in un clima
l’astrattismo, l’esistenzialismo e il futurismo). monarchia in Germania, sostituita dalla culturale governato dalla medicina positivista,
Repubblica di Weimar. L’instabilità politica e che si muove tra determinismo e
Il contesto storico
l’incerta situazione economica, anche a causa meccaniscismo, ritenendo che la psiche sia
Tra il 1870 e il 1914 si colloca la seconda del crollo della borsa di Wall Street, favoriscono influenzata da fattori biologici ed ereditari, e che
rivoluzione industriale. Inizia l’era del l’avvento del Partito nazionalsocialista di Hitler. i suoi problemi siano curabili con rimedi esterni.
capitalismo organizzato, in cui le industrie si Sul versante dell’Europa orientale si assiste alla Nello studio di alcune forme di alterazione della
coordinano tra loro stipulando accordi e fine dell’assolutismo zarista, seguito dal colpo psiche (come l’isteria), Freud constata
costituendo monopoli. Gli Stati europei di stato dei Bolscevichi guidati da Lenin l’insufficienza delle terapie tradizionali (come
estendono il proprio dominio su territori (Rivoluzione d’ottobre). Il successo del modello l’ipnosi). Giunge alla conclusione che le vere
extraeuropei, per procurarsi materie prime a totalitario di Lenin affascina il movimento motivazioni di tali disturbi non sono visibili né
basso costo (imperialismo). Le strategie di operaio di tutto il mondo, determinando la dall’esterno né dal malato stesso, ma affondano
dominio colonialistico si basano sul mito della nascita di partiti comunisti nazionali. le radici in una zona nascosta, l’inconscio.
superiorità della razza bianca e sul
L’urbanizzazione e la società di massa Nell’Interpretazione dei sogni, Freud rivela la
nazionalismo, fondato sulla convinzione della
centralità che il sogno riveste nella vita psichica
supremazia di una nazione. Nelle metropoli si va stabilizzando la classe
dell’individuo: in esso la censura che la
operaia, mentre l’impiego nel settore terziario
La situazione in Italia coscienza impone durante la veglia a desideri
determina l’espansione del ceto medio. A queste
ritenuti immorali si allenta, favorendo il
Dopo l’unità politica il governo italiano passa evoluzioni sociali si accompagnano la
riaffiorare di quanto è stato inconsapevolmente
dalla Destra alla Sinistra. Nasce il Partito diffusione dell’istruzione obbligatoria e le
rimosso.
socialista italiano. innovazioni tecnologiche come automobili,
radio e telefoni. Iniziano ad omologarsi i bisogni Nella teoria della psicoanalisi fondamentale è la
Dopo il fallimento del governo autoritario di non sono materiali, ma anche psicologici e dimensione della sessualità: secondo Freud la
Crispi con la sconfitta ad Adua sale al potere spirituali: la pubblicità influenza il gusto della sfera sessuale dell’individuo è regolata dalle
Giovanni Giolitti: nell’età giolittiana lo Stato massa, mentre cinema, editoria e stampa creano pulsioni. Mentre le pulsioni di auto-
ricerca l’imparzialità nei conflitti tra datori di un nuovo scenario di vita. conservazione vengono liberamente manifestate,
lavoro e classe lavoratrice, mentre la politica i desideri suscitati dalle pulsioni sessuali
vengono lasciati nell’ombra, perché sentiti come La crisi della scienza LA PROSA ITALIANA DEL
immorali. Per quanto invisibili alla coscienza,
queste pulsioni possiedono un’energia, la libido,
Bergson e il tempo della coscienza PRIMO NOVECENTO
che trova sfogo nei sogni e nelle nevrosi. Anche il concetto di tempo subisce una Gli schemi romanzeschi più tradizionali si
profonda rivisitazione: il tempo della fisica si accompagnano a un’esplorazione complessa
Psicoanalisi e letteratura
riduce d’importanza rispetto al tempo della della soggettività. La linea del realismo continua
I segnali di una dissoluzione dell’io e gli indizi coscienza. Il filosofo francese Henri Bergson ad esercitare influenza su molti scrittori, ma si
di una crisi del soggetto erano già presenti nel oppone all’idea di un tempo irreversibile, tratta di un’adesione esteriore, su cui
pensiero di fine Ottocento. L’avvento della scandito dalle lancette dell’orologio, il tempo s’innestano spinte diverse, derivate dal
psicoanalisi potenzia queste tendenze, fornendo della coscienza, ossia la durata. Si tratta di un simbolismo decadente e dalle scoperte nel
una base per esplorare nel profondo la realtà tempo “qualitativo”, in cui i momenti non sono campo della psicoanalisi. La produzione
interiore dell’animo umano. Questa ricerca identici tra loro e misurabili; si presenta come narrativa di questo periodo è multiforme: si
alimenta il rinnovato interesse nei confronti dei un flusso. tratta di tanti casi isolati che, per la loro
temi del doppio e del sogno. Dal punto di vista eccentricità rispetto ai modelli contemporanei
delle tecniche espressive, prevale la logica della La relatività di Einstein italiani, non fanno scuola.
dispersione, del frammento: nasce il flusso di Conseguenza diretta degli studi di Einstein sulla La narrativa femminile
coscienza, che riproduce il libero fluire dei relatività del concetto di moto e del concetto di
pensieri e delle sensazioni, tenuti assieme dalla tempo mette in crisi la concezione di tempo L’elemento di fondo della narrativa femminile è
forza analogica e associativa (Joyce e Woolf). assoluto: per un osservatore che viaggia a una dimensione autobiografica, in cui narrare
Al narratore onnisciente e al canone della velocità vicine a quelle della luce, il tempo non solo le proprie vicende, ma anche
narrazione impersonale si affiancano nuovi e scorrerà più lentamente rispetto a un osservatore rappresentare la storia dal punto di vista delle
incerti punti di vista (Svevo e Pirandello), che sia in stato di quiete. I concetti di spazio e donne: proprio per questo pongono particolare
mentre il tempo dell’esistenza diventa un tempo tempo non sono più indipendenti l’uno attenzione ai problemi sociali del tempo.
fortemente interiore. I personaggi non sono dall’altro: si parla di quarta dimensione, ossia
caratterizzati da un io definito e riconoscibile, Le maggiori esponenti sono Grazia Deledda,
dello spaziotempo.
ma è un io complesso, problematico e autrice sarda di romanzi di impianto verista
contraddittorio. Svelano l’assurdo dell’esistenza (come Canne al vento, 1913) e vincitrice del
(Kafka) e la mutevolezza dei punti di vista. Premio Nobel, e Sibilla Aleramo, antifascista e
Spesso personaggi del genere sono anche vicina al Partito comunista (di cui si conserva un
narratori inattendibili: potrebbero anche carteggio d’amore con Dino Campana).
mentire, persino a sé stessi, modificando o La poetica del frammento
tacendo ricordi (si tratta di meccanismi di auto-
difesa dell’inconscio). A partire dal 1908, quando viene fondata la
rivista La voce, inizia a diffondersi la cultura del
frammento: l’obiettivo è esprimere in poche
parole il proprio pensiero e i moti dell’animo. FEDERIGO TOZZI Con gli occhi chiusi
Questa cultura del frammento non segue gli
schemi del naturalismo e del decadentismo, Breve biografia Si tratta di una sorta di romanzo di formazione
rifiutando l’idea di romanzo nella sua alla rovescia. Nucleo centrale è l’estraniamento
Nasce a Siena nel 1883, figlio di un uomo dal reale di cui è vittima Pietro Rosi, figlio del
concezione classica (ossia una narrazione
violento e autoritario. Espulso per cattiva violento Domenico e della debole Anna. Egli
lunga), come faranno soprattutto i futuristi.
condotta dal Seminario Arcivescovile e vive “a occhi chiusi”, in una dimensione
Il risveglio del romanzo dall’Istituto di Belle Arti, Tozzi passa infine alle allucinata e visionaria. Inibito da un vero e
scuole tecniche. Dopo un’esperienza come proprio complesso edipico e ostacolato dal
Negli anni ’20 del Novecento si assiste a un giornalista a Roma, viene assunto presso le padre. Pietro non riesce a concretizzare il suo
risveglio del romanzo dopo che il critico e Ferrovie dello Stato. Nel 1913 fonda con amore per Ghisola, la contadina bella e scaltra
scrittore Giuseppe Antonio Borgese, aveva Domenico Giuliotti la rivista La Torre, di cui si è innamorato e che si trasferisce a
invitato gli scrittori a superare la poetica del d’impronta cattolica e reazionaria, che suscita Firenze, finendo mantenuta da un agiato
frammento e a recuperare la letteratura aspre polemiche e chiude dopo un anno. Nel commerciante. Nell’ultima scena del romanzo
naturalista e verista. 1914 torna a Roma, dove frequenta Pirandello, Pietro, ancora incredulo, la scopre incinta di un
Nel 1929 esce il romanzo Gli indifferenti, primo Grazia Deledda e Sibilla Aleramo. Nel 1918 altro, in una casa di tolleranza.
di una serie dedicata da Alberto Moravia scrive il romanzo Tre croci e due anni dopo Con
gli occhi chiusi. Muore a Roma nel 1920. Il titolo del romanzo suggerisce simbolicamente
all’analisi lucida dei vizi della borghesia. In
un atteggiamento conoscitivo che implica la
Federigo Tozzi l’impalcatura naturalista si Tra naturalismo e decadentismo scelta consapevole della cecità, un ripiegamento
fonde con un’esplorazione della soggettività.
Pur essendo uno scrittore realista, filtra sempre volontario del protagonista nel proprio universo
la realtà attraverso la sua coscienza. Il suo interiore.

La linea meridionalista interesse per il tema dell’inettitudine lo La scrittura, influenzata da uno stile “vociano”,
accomuna a Svevo e Pirandello, a cui si è frammentaria e discontinua. Nonostante
I prodotti più significativi della “linea aggiunge anche un difficile rapporto con il un’apparenza realista, prevale la dimensione
meridionalista” sono Gente in Aspromonte padre autoritario, sempre ripreso nei suoi dell’inconscio.
(1929) di Corrado Alvaro e Fontamara (1933) romanzi.
di Ignazio Silone. Caratteristica fondamentale di
questo orientamento è la ripresa del Verismo, I personaggi di Tozzi sono proiezioni
superato però da un punto di vista formale e autobiografiche, destinati al fallimento, e la ALBERTO MORAVIA
ideologico, in virtù della maggiore maggior parte dei racconti sono ambientati a
Siena, luogo dove l’umanità è angosciata, Alberto Pincherle nasce a Roma nel 1907 e
consapevolezza critico-sociale di questi autori. studia da autodidatta a causa di una forma di
Il tema del ritorno alle radici comporta anche emarginata e crudele, quasi assimilata agli
animali. tubercolosi ossea che lo costringe a lunghi
l’assunzione di toni mitico-magici e lirici ricoveri. Dal 1927 inizia a lavorare come
riprendendo il Surrealismo, soprattutto in giornalista, firmandosi “Pseudo”, a causa
Alvaro. dell’ostilità del regime fascista. Dopo aver
esordito nel 1929 con Gli indifferenti, pubblica Michele diventa a sua volta amante di Lisa, CORRADO ALVARO
alcuni romanzi duramente osteggiati dal regime sebbene non ne sia innamorato.
fascista. Nel 1941 sposa la scrittrice Elsa Breve biografia
La struttura del romanzo è bipartita: nei primi
Morante. Pubblica il breve romanzo Agostino,
otto capitoli il narratore è esterno, mentre dal Figlio di un maestro elementare, nasce in
dove la tematica sessuale, associata a sentimenti
capitolo nono il punto di vista della narrazione è provincia di Reggio Calabria nel 1895 e
di disgusto, diviene metafora dell’iniziazione
quello di Michele. trascorre la sua infanzia nell’Aspromonte. Dopo
alla vita degli adulti.
gli studi compiuti a Roma e Catanzaro, si dedica
Dopo la guerra inaugura la cosiddetta “fase Il titolo all’attività poetica e di traduttore. Partecipa alla
romanza”, che annovera titoli come La romana Allude all’indifferenza come atteggiamento Prima guerra mondiale, dove viene ferito alle
e La ciociara. Nel 1960 pubblica il romanzo tipico dell’uomo moderno, incapace di braccia. Il passaggio al servizio sedentario
saggistico La noia, che denuncia la falsità della instaurare un rapporto autentico con gli altri. coincide con l’inizio dell’attività giornalistica.
vita borghese. Moravia si è cimentato anche nel Moravia descrive l’impotenza di chi non si Costretto dai fascisti ad abbandonare il
genere teatrale e nel reportage di viaggio. Muore adegua alle regole spietate della vita, giornalismo, si trasferisce a Berlino, qui
a Roma nel 1990. rinchiudendosi in un’inerzia e un’indolenza pubblica varie raccolte dei racconti usciti sui
totalizzanti. L’unico percorso possibile risulta giornali, tra cui Gente in Aspromonte. Nel 1938
accettare passivamente l’esistenza nella sua esce L’uomo è forte, inteso a rappresentare la
negatività. soffocante realtà del sistema totalitario. Nel
Gli indifferenti
dopoguerra fonda con altri intellettuali il
Romanzo con un intreccio complesso ma un Interpretazioni del romanzo Sindacato nazionale degli scrittori. Il suo
impianto saldamente unitario, steso in uno stile romanzo Un treno nel sud vince il Premio
I due giovani protagonisti si scontrano, in un
sobrio che ricorda quello dei romanzi di Strega. Muore a Roma nel 1956.
vero e proprio conflitto generazionale, con il
Pirandello. Tema centrale è la crisi di valori mondo degli adulti, governato dal denaro e dal Gente in Aspromonte
della classe borghese. sesso. L’ingresso dei giovani nel mondo degli
adulti è segnato da una perdita della purezza Il racconto lungo (o romanzo breve) viene
Trama e struttura
originaria. Per questo il romanzo può anche pubblicato sulla rivista Pegaso e poi raccolto in
La struttura del romanzo ricorda quella di essere letto come un rovescio del romanzo di un volume, insieme ad altri dodici racconti, tutti
un’opera teatrale: si concentra solo su cinque formazione, in cui il giovane non riesce a dedicati al tema del mondo contadino calabrese.
personaggi e ne racconta soltanto due giorni di costruire una propria personalità autentica, ma Ambientato tra la fine dell’800 e l’inizio del
vita. La vedova Mariagrazia Ardengo ha due viene de-formato dal contatto con l’ipocrisia 900, narra la storia di Antonello, figlio di un
figli, Carla e Michele. Per far fronte alla noia degli adulti. pastore, che tenta di risollevare le sorti della
che la opprime, Carla finisce per sposare, seppur famiglia, gettata in disgrazia dal padrone
controvoglia, l’amante della maddre, Leo Mezzatesta. In maniera simile alla vicenda dei
Merumeci, uomo d’affari privo di scrupoli, che Malavoglia, Alvaro racconta l’impossibilità
s’impadronisce della villa degli Ardengo dell’emancipazione sociale della famiglia. Dopo
approfittando delle loro difficoltà economiche. tanti anni di sacrifici, Antonello non riesce più a
subire ingiustizie e soprusi e, bruciati i poderi di
Mezzatesta, si consegna ai carabinieri. Modelli
dell’opera sono i racconti verghiani di Vita dei
campi e, per le suggestioni della prosa d’arte, il
d’Annunzio delle Novelle della Pescara.
Un realismo mitico e magico
Coesistono una dimensione lirica, connessa al
fascino del mondo primitivo della Calabria, cui
è molto legato grazie ai ricordi, e una
dimensione saggistica, collegata ad una
riflessione etica, nell’esigenza di stabilire un
rapporto tra letteratura e società.
Trasfigurazione del reale: partendo dalla realtà
egli mira a oltrepassare il puro dato oggettivo
per cogliere qualcosa di più profondo.
ITALO SVEVO iniziano allora i suoi viaggi per lavoro in Il pensiero
Europa.
Breve biografia I modelli
Viaggiando Svevo si trova nella necessità di
Il vero nome di Italo Svevo è Aron Hector aggiungere alla conoscenza del francese e del La narrativa di Svevo segue la poetica del
Schmitz, un nome ebraico. Lo scrittore nasce a tedesco anche quella dell’inglese: inizia perciò a romanzo naturalista francese, in particolare
Trieste nel 1861 da genitori ebrei. Il padre, prendere lezioni da James Joyce nel 1907. Zola, Balzac, Stendhal e Flaubert. Egli narra
commerciante, orienta il figlio verso gli studi L’incontro con lo scrittore irlandese è casuale, vite e descrive ambienti secondo intenti
commerciali; tuttavia, Hector scopre la propria ma si rivela cruciale: Svevo, infatti, fa leggere a positivistici: è interessato alla descrizione
predilezione per la letteratura. Joyce i suoi due romanzi e ne riceve in cambio obiettiva della realtà. In particolare, il suo
lodi e entusiasmo. approccio privilegia una continua attenzione
Nel 1880 a causa di serie difficoltà economiche
agli aspetti psicologici. Subisce una forte
del padre, Hector lascia gli studi e inizia a Intorno al 1911 Svevo incontra la psicoanalisi: il influenza anche dal romanzo russo, rielaborando
lavorare in banca. Iniziano per lui anni in cui cognato inizia a Vienna un’analisi con Sigmund però questi modelli.
una vita professionale piatta e mortificante si Freud. Nel frattempo, l’Europa si avvia a
oppone allo slancio creativo di scrittore. grandi passi verso la Prima guerra mondiale e la Novità rispetto ai modelli
Frequenta assiduamente la biblioteca cittadina, famiglia di Svevo è costretta a rifugiarsi fuori
Lo spirito oggettivo del naturalismo viene
compiendo vaste ed eterogenee letture e dall’Italia. Solo Svevo, in quanto cittadino
applicato a una figura esistenziale precisa,
studiando i classici italiani. austriaco, può rimanere a Trieste. Lo scrittore
quella dell’inetto: l’individuo che, inadatto
approfitta di alcuni anni di relativa tranquillità,
Nel 1892 pubblica a proprie spese il suo primo rispetto alla società e alla vita, mai sicuro di sé,
nei quali il ritmo lento del lavoro gli permette di
romanzo, Una vita, firmandolo con il nome di conduce la propria esistenza senza poterla
lavorare al terzo romanzo, La coscienza di Zeno,
Italo Svevo. Lo pseudonimo riflette la governare (riferimenti alle leggi di Darwin).
pubblicato nel 1923, sempre a proprie spese.
consapevolezza di trovarsi al confine tra Italia e Viene ripreso il pensiero di Schopenhauer, con
Impero asburgico, alla confluenza tra cultura Svevo invia a Joyce una copia de La coscienza riferimento alla differenza tra individui lottatori
italiana e influenze mitteleuropee. Il primo di Zeno: lo scrittore irlandese gli consiglia di (coloro che cercano di affermarsi per realizzare i
romanzo non avrà successo di critica né di spedirlo ad alcuni intellettuali europei. Nel propri desideri) e individui contemplatori (non
pubblico. Dopo aver perso i genitori e il fratello, frattempo, in Italia ne scrive il poeta Eugenio possono affermarsi, tendono ad osservare la
si sposa con Livia Veneziani. Montale: scoppia così il “caso Svevo”. Una vita, piuttosto che agire). In ogni romanzo il
volta ottenuto il riconoscimento, Svevo può protagonista è un individuo contemplatore,
Sul quotidiano L’Indipendente esce a puntate
finalmente dedicarsi del tutto alla letteratura e mentre gli “antagonisti” sono individui lottatori.
nel 1898 il suo nuovo romanzo Senilità. Anche
seguire le traduzioni dei suoi romanzi.
questa volta non ottiene nessun riscontro Specialmente ne La coscienza di Zeno
Nell’aprile 1928 inizia il suo quarto romanzo,
positivo dalla critica o dal pubblico; decide così l’impianto ottocentesco risulta sovvertito: la
continuazione de La coscienza di Zeno,
di abbandonare la strada della letteratura. narrazione lineare viene sostituita da un
generalmente indicato con il titolo Il vecchione:
L’anno successivo lascia l’impiego in banca e raggruppamento a episodi, si incontra un tono di
non riuscirà a portarlo a termine. Perché nello
sceglie di lavorare nell’impresa del suocero: divagazione apparentemente irregolare.
stesso anno muore.
Il narrare di Svevo base delle inesattezze è la contaminazione tra Caratteristiche
l’italiano e il tedesco. Alcuni esempi sono:
Il personaggio dell’inetto è al centro dei Sono presenti riferimento alla vicenda
romanzi di Svevo: cambiano nomi e contesti, -uso di preposizioni errate per le reggenze autobiografica dell’autore.
ma la caratterizzazione rimane simile. Accanto dell’infinito (“ero riuscito di far accettare” al
Alfonso prova a ritagliarsi un ruolo
ai protagonisti, si ritrovano però altre tipologie posto di “ero riuscito a far accettare”);
d’intellettuale, fondato sulla presunzione di una
ricorrenti tra i personaggi: prima fra tutte la
-i critici hanno rilevato dialoghi artificiosi o cultura superiore, che però il mondo non gli
figura dell’antagonista, di solito un personaggio
alcune scelte lessicale “goffe”. riconosce.
vincente (Macario in Una vita, Stefano Balli in
Senilità e Guido Speier ne La coscienza di Il suicidio è l’unica possibile via di fuga dalla
Zeno. Ricorrente anche il personaggio velleità, ossia dall’ambizione di poter realizzare
femminile superficiale e affascinante (Annetta, I ROMANZI cose impossibili.
Angiolina, Ada), a cui si affianca la figura
opposta, una donna pacata (Lucia, Amalia, UNA VITA (1892) Contrasto città/campagna: mentre la città
Augusta). corrisponde alla dimensione di un presente
Alfonso Nitti, lasciato il suo paese, trova
soffocante, alla campagna corrisponde
impiego presso la Banca Maller di Trieste. Egli
L’autobiografia come spunto narrativo l’idealizzazione del tempo passato dell’infanzia.
è un intellettuale e considera frustrante il lavoro
Esiste un forte intreccio tra la biografia di Svevo in baca. Come rimedio frequenta la biblioteca A un primo livello il romanzo presenta i tratti
e i suoi romanzi: Una vita è incentrato sulla cittadina, dove si immerge nella lettura dei tipici del romanzo naturalista francese; tuttavia,
storia di un letterato insoddisfatto; Senilità classici. Come tutti gli impiegati della banca, ogni azione o sensazione del protagonista viene
descrive l’andamento di un rapporto amoroso anche Alfonso viene invitato nel salotto di casa scomposta ed esaminata, dando al protagonista
che lo scrittore visse realmente; La coscienza di Maller, dove il suo profilo di intellettuale ha un una centralità e una dilatazione nuova nel
Zeno ripercorre le tappe fondamentali della vita certo successo. La frequentazione della casa romanzo italiano (si parla di romanzo d’analisi).
di un personaggio le cui vicende esistenziali porta all’incontro con la figlia del principale di Inoltre, le azioni del protagonista sono
presentano una certa affinità con quelle di Alfonso, Annetta. Alfonso riesce nel progetto di imprevedibili (al contrario dei personaggi
Svevo. Lo spunto autobiografico è però solo un sedurla, ma anziché dare una svolta alla propria veristi, le cui azioni obbedivano a leggi
pretesto per parlare di individui e del loro carriera, lascia Trieste e torna al paese natale, meccanicistiche).
disagio. Svevo ha un rapporto complesso con i dove la madre muore. Ritornato in città dopo
suoi personaggi: non è il personaggio ad imitare qualche tempo, trova Annetta sposata con Riferimento alla filosofia di Schopenhauer:
l’autore, ma il contrario. Macario, avvocato di successo. Le chiede un Alfonso agisce spinto da un’insoddisfazione
appuntamento, ma lei vi manda il fratello. Ne perenne, dovuto all’impossibilità di soddisfare il
La strana lingua di Svevo suo desiderio di affermarsi superando i propri
esce una lite e una sfida a duello, ma nella notte
precedente Alfonso si toglie la vita. limiti. Secondo il filosofo l’uomo è condannato
Uno dei tratti caratteristici della prosa di Svevo
all’infelicità proprio perché desidera.
è l’uso di una lingua “strana”. Talvolta ai limiti
della correttezza grammaticale e ortografica. La
SENILITA’ (1898) Distacco dai moduli del romanzo naturalistico: extremis, compromessa dai debiti contratti da
prevale la voce del protagonista, si adotta una Guido stesso, che si suicida.
Emilio Brentani, impiegato e letterato, si
netta focalizzazione interna e l’uso dell’indiretto
innamora di Angiolina, una ragazza di “facili La conclusione riporta il diario scritto da Zeno a
libero.
costumi”, che lui però idealizza, trasformandola seguito dell’interruzione della cura: si accorge
quasi in una “donna angelo”. Il suo primo di essere in realtà sano, o meglio, che la sua
intento è quello di educarla all’emancipazione e inettitudine può servirgli per affrontare la vita.
alla parità dei sessi, ma presto subentra in lui un LA COSCIENZA DI ZENO (1923) Zeno dunque è un inetto diverso da Alfonso
desiderio di avventura e di amore. L’amico L’argomento Nitti e Emilio Brentani: non esce sconfitto dal
Stefano Balli, scultore che ha molto successo confronto con il proprio vissuto e la società, il
con le donne, cerca di aiutarlo, ma Angiolina è Uno psicoanalista, il dottor S., per ripicca contro suo disagio lo spinge a conoscere sé stesso e i
instabile e tenta addirittura di sedurre Balli. La un suo paziente che ha interrotto la cura propri limiti, arrivando però a riuscire ad
gelosia di Emilio si inasprisce e l’amico diventa intrapresa con lui, decide, in modo decisamente adattarsi alle circostanze anche meglio degli
un antagonista. Quando poi scopre che anche insolito per un medico, di pubblicare le memorie altri (non avendo una personalità forte e ben
sua sorella Amalia si è innamorata di Balli, e il diario che questi gli ha inviato. Il paziente è definita come gli altri riesce ad adattarsi alle
Emilio cerca di allontanarla da lui: vi riuscirà, Zeno Cosini, un ricco commerciante triestino di circostanze della vita).
ma la sorella si darà all’alcolismo, morendone. 57 anni. Il racconto di Zeno è la storia della
Emilio intanto lascia Angiolina, pur malattia che lo ha portato alla cura psicoterapica
continuando a vivere nel ricordo di lei. (gli eventi descritti vanno dal 1857 al 1916). Struttura
Caratteristiche La storia è organizzata secondo nuclei tematici: Romanzo scritto in prima persona (a differenza
-il fumo, vizio di cui non riesce a liberarsi; degli altri due scritti in terza persona).
Doveva avere un titolo diverso, Il carnevale di
Emilio, con allusione alla tendenza del Diviso in otto parti: Prefazione del dottor S.,
-la morte del padre e il rapporto con questo;
protagonista a immaginare sé stesso e gli altri Preambolo di Zeno, cinque capitoli e Psico-
come se fossero in maschera. Senilità, invece, -il matrimonio: Zeno pur amando, delle tre analisi.
non si riferisce alla vecchiaia anagrafica del sorelle Malfenti, Ada, finisce per scegliere
protagonista, ma alla tonalità di vita di Emilio. quella inizialmente esclusa, Augusta. Ada Come detto sopra, la narrazione non segue un
invece andrà in sposa a Guido Speier; ordine cronologico, ma procede per tematiche.
Emilio è un inetto perché si autoinganna per
nascondere a se stesso l’immaturità psicologica -la vita sentimentale di Zeno, diviso tra la Unione di due generi letterari: autobiografia,
e la debolezza della sua personalità. A moglie e l’amante; scritta da Zeno per il dottor S., e diario, scritto
differenza di Alfonso Nitti Emilio non si dopo l’interruzione della cura.
-il lavoro: il capitolo finale racconta della
suicida, ma decide di sottrarsi alla responsabilità La cornice è rappresentata dal rapporto
della vita scegliendo per sé una condizione di collaborazione di Zeno all’attività commerciale
di Guido e del salvataggio dell’azienda in conflittuale tra Zeno e dottor S. che porta alla
vecchiaia psicologica. pubblicazione dello scritto.
Il titolo Il tema della malattia
Il termine “coscienza” può riferirsi a ciò che La malattia diventa uno stato dell’esistenza (la
Zeno sa di sé stesso (e quindi scrive), stessa vita potrebbe essere considerata una
sottolineando l’aspetto autobiografico del malattia).
romanzo; può alludere alla consapevolezza
Svevo vede un’umanità malata: l’uomo è
sempre “manchevole” che è propria di Zeno,
condannato all’infelicità perché non soddisferà
riferendosi così al contrasto tra conscio e
mai i suoi desideri. L’uomo è naturalmente
inconscio; o può indicare la coscienza in senso
morale. portato dall’insoddisfazione ad inventare
continuamente nuovi ordigni per manipolare la
Modernità del romanzo realtà e affermarsi; tuttavia, l’invenzione di
questi ordigni conduce l’uomo lontano dalla sua
Centralità del soggetto che diviene misura del condizione originaria, il modo di vivere in
reale: la realtà esterna non ha valore autonomo,
società naturale per l’uomo.
dipende dal punto di vista del soggetto, che è
però deformante (narratore inattendibile).
Sdoppiamento tra io narrante e io narrato: Zeno
è pieno di incertezze, e ciò fa sospettare che
possa modificare alcuni eventi, mentendo
(anche per difendersi).
L’ironia
Comica assurdità della “vendetta” del dottor S.
Zeno guarda ironicamente tutti coloro che
pretendono di avere verità e certezze, rivela
continuamente di non credere a verità assolute,
dubita continuamente di sé. L’ironia esprime
dunque lo scetticismo del soggetto verso sé e il
mondo e spinge lo stesso lettore a diffidare di
ciò che racconta Zeno.
LUIGI PIRANDELLO pare) e il Giuoco delle parti. Gran parte della Il pensiero
produzione teatrale di questo periodo confluisce
Breve biografia nella raccolta Maschere nude, pubblicata a Pirandello compie un’indagine sul senso
Treves tra il 1918 e il 1921. dell’esistenza, sperimentando forme nuove e
Nasce nel 1867 nei dintorni di Girgenti (attuale
interrogando continuamente il linguaggio. Le
Agrigento) da una famiglia benestante. Inizia Nel 1921 viene pubblicata la commedia Sei caratteristiche fondamentali della sua
studi tecnici ma decide poi di passare al personaggi in cerca d’autore, prima della produzione sono:
ginnasio, per poi iscriversi alla facoltà di Lettere trilogia metateatrale completata da Ciascuno a
a Roma. Coltiva il suo interesse per il teatro e suo modo e Questa sera si recita a soggetto. -la deformazione in chiave grottesca delle figure
pubblica la prima raccolta di poesie Mal e dei personaggi;
giocondo. Nel 1924 Pirandello cerca di realizzare il
progetto di una compagnia drammatica stabile -uso di forme letterarie aperte a digressioni
Per un contrasto con il rettore, prosegue gli studi dello stato, che egli chiama Teatro d’Arte: nella saggistiche e destinate a non concludersi
a Bonn, dove conosce la letteratura e la filosofia speranza di ricevere sussidi economici si iscrive (ricordiamo l’ultimo capitolo di UNC, intitolato
tedesche. Dopo la laurea torna a Roma, dove al partito fascista; ma il suo rapporto con il Non conclude);
entra in contatto con un gruppo di intellettuali regime si va progressivamente raffreddando in
-interesse per le strutture meta-letterarie (nel
meridionali della scuola verista, tra cui Luigi parallelo al fallimento del progetto.
romanzo si descrive il momento stesso della
Capuana, che lo convince a tentare i primi passi
La produzione novellistica viene riorganizzata creazione letteraria);
nella narrativa. Nel 1901 pubblica il romanzo-
appendice L’esclusa. Nel frattempo sposa Maria con la pubblicazione delle Novelle per un anno,
-sperimentazione su temi e forme.
Antonietta Portulano. iniziata nel 1922 e mai più interrotta. Nel 1925
esce in rivista il romanzo Uno, nessuno e Queste tecniche innovative svelano il contrasto
La fama arriva con Il fu Mattia Pascal, uscito a centomila. tra realtà e apparenza, secondo una prospettiva
puntate nel 1904. Le difficoltà economiche relativistica.
spingono Pirandello a collaborare ad alcuni Dopo il 1927 inizia una nuova stagione teatrale:
periodici, pubblicando saggi e articoli che lo scrittore subisce l’influenza del surrealismo e Un intellettuale “misto”
portano allo scoperto la matrice umoristica delle compone i drammi definiti da lui stesso miti: La
nuova colonia, Lazzaro e I giganti della Pirandello si forma nell’ambito della tradizione
sue opere. Pubblica anche un altro romanzo, I verista, da cui riprende l’atteggiamento critico
vecchi e i giovani, e delle novelle sul Corriere montagna.
nei confronti della scienza e del progresso,
della Sera. Nel 1934 riceve il Premio Nobel per la l’adesione a un’idea materialistica dell’esistenza
Scoppia intanto la Grande Guerra: il figlio letteratura. Due anni dopo muore. e l’attenzione a una “scrittura di cose” e non di
Stefano viene imprigionato dagli austriaci e la parole, in polemica con d’Annunzio. Ma grazie
malattia della moglie si aggrava. Escono a agli studi svolti a Bonn entra in contatto anche
puntate i Quaderni di Serafino Gubbio con la tradizione romantica tedesca e la filosofia
operatore, ma è soprattutto l’attività teatrale a di Nietzsche, mentre grazie al teatro conosce la
impegnarlo: Pensaci Giacomino!, Così è (se vi Berlino espressionista e la Parigi surrealista.
Il relativismo pirandelliano e l’arte Vita e forma Distinzione tra comicità e umorismo
Nel saggio Arte e coscienza d’oggi Pirandello Vita come fluire incessante e libero Il comico o “avvertimento del contrario”: si
riflette sulla crisi del rapporto tra arte e scienza. dell’esistenza, forma come rigidezza delle avverte che lo spettacolo di fronte è l’esatto
In un periodo in cui è venuta meno la fiducia nel convenzioni sociali che incatenano la vita in contrario della norma.
progresso del positivismo, è ormai possibile un’identità fittizia, una maschera. Nei momenti
Umoristico o “sentimento del contrario”:
solo una visione relativa della realtà, di follia o di creazione artistica, o anche in
subentra la riflessione, e il riso diventa amaro,
rappresentata come un insieme di contraddizioni attimi casuali, di per sé insignificanti, il fluire
capendo cosa ci sia dietro questo “contrario”,
aperte. della vita può “straripare” ed emergere: si tratta
di momenti rivelatori che consegnano ai svelando l’oltre che nasconde la condizione
Se la scienza non riesce a dare delle risposte, personaggi una visione nuova, rendendoli dei esistenziale umana.
forse l’arte potrebbe riuscirci: ma qual è il ruolo
personaggi-filosofi che, ai margini A differenza dello scrittore tradizionale,
dell’arte nella civiltà delle macchine?
dell’esistenza, cominciano a vedere la vita “dal l’umorista sa che la realtà è caotica, instabile. La
Tramontato l’ideale classico di un’arte
di fuori”, scoprendone gli artifici. La vita, verità non è più una, né certa né assoluta: per
armoniosa ed equilibrata, l’arte per Pirandello
dunque, non va vissuta, ma osservata; ma questo l’umorista non può che svelare la
deve svelare le contraddizioni e l’assurdo soprattutto per vedere non c’è bisogno della disgregazione dell’individuo, riflesso della
dell’esistenza. Nei due saggi L’umorismo e Arte luce, bensì del buio, del voto, dell’abisso. frammentarietà del reale.
e scienza Pirandello spiega come l’arte debba
scomporre, analizzare e sminuzzare la realtà, L’opposizione forma/vita riprende anche il
farsi grottesca e umoristica. rapporto convenzioni/Caos, uno dei nuclei
fondamentali della visione pirandelliana. NOVELLE PER UN ANNO
La “rivoluzione copernicana”
Nonostante i propositi, il numero complessivo
L’uomo moderno per Pirandello è quindi dei testi è inferiore al numero effettivo di giorni
investito da una crisi d’identità, di cui lo in un anno: dei progettati 24 volumi ne escono
scrittore riesce ad individuare le cause storiche e solo 15 contenenti 225 racconti.
culturali: nella Premessa seconda di Il fu Mattia L’UMORISMO
Pascal, l’autore individua umoristicamente nella Composto nel 1908, la sua prima edizione è La rinuncia ad una cornice
“rivoluzione copernicana” la causa prima del dedicata “Alla buon’anima di Mattia Pascal Nonostante si tratti di una raccolta, le novelle
relativismo moderno. Mettendo in discussione la bibliotecario”, in modo da collegare questo non sono legate da una cornice o da un tema
teoria geocentrica, Copernico aveva incrinato il saggio al romanzo umoristico Il fu Mattia comune. Pirandello rinuncia infatti a ogni forma
mito della capacità di dominio dell’uomo sulla Pascal. di cornice, le novelle sono slegate. Il titolo
realtà e sulla storia. La rivoluzione copernicana
Nella prima parte viene ricostruita la stesso sembra voler rinviare alla funzione
viene usata come metafora della crisi delle
dissipatrice del tempo, un eterno presente in cui
certezze. terminologia dell’arte umoristica e le sue
gli eventi sono dominato dal caso. I racconti,
manifestazioni nelle varie età letterarie; nella
che forniranno anche spunti per i romanzi,
seconda si espone il concetto di umorismo.
diventano una sorta di microcosmo che riflette il ROMANZI Il turno: un innamorato deve aspettare il suo
disordine e il vuoto del macrocosmo. turno, dopo che la donna amata ha perso due
L’esclusa (1901) mariti.
Differenze con il verismo
Il turno (1902) Nel romanzo I vecchi e i giovani, nonostante
Nonostante l’ambientazione siciliana e un
Il fu Mattia Pascal (1904) l’impianto storico che si riallaccia alla
contesto che sembra rinviare ai moduli veristi,
Pirandello si allontana dai canoni di questa tradizione della narrativa meridionalistica,
Suo marito (1911) l’intento pirandelliano è quello di ricostruire,
corrente: il principio di verosimiglianza è
superato dalla poetica dell’umorismo, attraverso le vicende della famiglia Larentano,
I vecchi e i giovani (1913)
un momento particolare di storia italiana post-
l’oggettività lascia spazio ai processi di
scomposizione e riflessione, mentre la Si gira… (1915, poi ripubblicato nel 1925 con il risorgimentale.
narrazione impersonale è sostituita da un titolo Quaderni di Serafino Gubbio operatore)
narratore onnisciente, che spesso s’immerge nel Uno, nessuno e centomila (tra il 1925 e il 1926)
punto di vista dei protagonisti. Le vicende non IL FU MATTIA PASCAL
obbediscono a rapporti causa-effetto, ma vige
Il fu Mattia Pascal è il primo romanzo a segnare
un principio di casualità.
I romanzi siciliani una svolta nella storia del genere del romanzo
Vedersi vivere (ancora devono essere pubblicati i romanzi di
Nel primo romanzo, L’esclusa e ne Il turno, Kafka, di Joyce o di Proust).
Nella routine del quotidiano irrompe spesso un l’ambientazione privilegia la provincia siciliana,
fatto imprevisto, del tutto casuale e colta nelle sue conformistiche convenzioni, nel Il romanzo-saggio
insignificante, che porta però alcuni soggetti ad mito dell’onore e della rispettabilità. Con eventi Pirandello inserisce deviazioni e divagazioni di
uscire dalla rete di convenzioni sociali. Il imprevisti viene sovvertita la facciata tipo saggistico, frammentando così la trama.
conflitto tra essere e apparire, tra vita e forma si rispettabile della provincia piccolo-borghese per Prende forma un romanzo non tradizionale,
rivela agli occhi dei personaggi, che dovranno mostrare l’artificiosità dei valori. slegato dai fatti e dominato dal soliloquio,
fare i conti per sempre con la coesistenza delle
L’Esclusa (titolo originario: Marta Ajala): interrotto da domande, esclamazioni, appelli al
contraddizioni, condannati a vedersi vivere.
ispirato a Flaubert e al bovarismo; la donna, lettore e frasi sospese, che confermano lo statuto
Solo se si vede la vita “dal di fuori” si può
cacciata di casa per adulterio ingiustamente, incerto della verità, non più assoluta.
percepire il flusso vitale. Esempio di questa
rivelazione è la vicenda di Belluca in “il treno viene accolta di nuovo in casa quando ha Trama
ha fischiato”. davvero tradito il marito (paradossale). Legami
con il Naturalismo: ambiente provinciale e il “fu Mattia Pascal”, ritiratosi nella biblioteca
narrazione in terza persona con discorso Boccamazza del suo paese, si presenta al lettore
indiretto libero. e dichiara l’intenzione di scrivere la sua storia
paradossale. Si descrivono l’infanzia e la
giovinezza di Mattia Pascal tra spenzeriatezza,
primi amori e patrimoni finanziari dilapidati, Il “fu” dell’occhio strabico che decentra lo sguardo di
fino al matrimonio con Romilda. La vita Mattia obbligandolo a due visioni alienanti. Lo
Le vicende narrate si sviluppano in un lasso
familiare opprimente induce Mattia a fuggire a sdoppiamento si esprime anche nelle due vite
temporale di sei anni; tranne che nelle due
Montecarlo, dove gioca al casinò e vince. Ma al parallele del protagonista Mattia/Adriano, e
suo ritorno riceve una notizia sconvolgente: la Premesse iniziali e nella conclusione, la fabula infine nel momento in cui il “fu Mattia Pascal”
non coincide con l’intreccio. Abbiamo infatti un
moglie e la suocera hanno identificato il corpo porta fiori alla sua tomba.
di un annegato come suo, e dunque tutto il paese racconto retrospettivo: la vicenda viene narrata
dalla fine, in un lungo flashback. Brano Il fu Mattia Pascal
lo crede morto. Mattia, dunque, assume una
nuova identità con il nome di Adriano Meis: L’unica soluzione alla sua paradossale Il buco nel cielo di carta è il crollo delle certezze
viaggia per poi fermarsi a Roma nella pensione avventura consiste nella scelta consapevole di (si rompe la consuetudine del vivere, si vede
di Anselmo Paleari. Si innamora della figlia di una condizione di estraneità alla vita, qualcosa che è oltre l’apparenza delle cose, che
lui, Adriana, si fa operare all’occhio strabico, metaforizzata dall’aggiunta della particella “fu” ci inquieta, momento dell’epifania). Ecco
ma alla fine dovrà rinunciare a questa nuova davanti al nome. L’epilogo del romanzo, perché la tragedia antica e quella moderna sono
vita. Finge il suicidio e parte per tornare a dunque, non conclude, anzi riapre gli stessi così differenti (da Oreste ad Amleto).
Miragno. interrogativi dell’inizio: “io non saprei proprio
Una volta tornato, comprende che non può più dire ch’io mi sia” dice Pascal.
riprendere il suo posto (la moglie ora è sposata La biblioteca rappresenta un luogo di confine
ed ha avuto un figlio con un caro amico di con la morte, dove si conserva il passato (e in QUADERNI DI SERAFINO GUBBIO
Mattia, Pollino). Rinuncia dunque alla sua effetti Pascal si trova quasi in un limbo tra vita e OPERATORE
identità e si ritira nella biblioteca Boccamazza, morte).
dove vive come il “fu Mattia Pascal”. Pirandello pubblica il romanzo Si gira… a
I temi del romanzo puntate nel 1915 su La Nuova Antologia e poi,
Il titolo
Mattia Pascal è il primo vero anti-eroe del l’anno successivo, in volume presso Treves. Nel
Compare il nome del protagonista, come accade Novecento: non ha valori o principi saldi e 1925 viene pubblicato con il titolo Quaderni di
nei romanzi di formazione ottocenteschi, ma vi rivela fin da subito una condizione di disagio e Serafino Gubbio operatore. Si tratta di un
è accanto un “fu”, che non lascia intendere se il di straniamento. Dopo essere fuggito dalle romanzo-diario che, descrivendo il mondo del
libro tratti di un vivo o di un morto: e infatti il prigioni sociali ed economiche della sua vita cinema dal punto di vista di un operatore dietro
personaggio è entrambe le cose. Si tratta dunque provinciale, scopre l’impossibilità di la macchina da presa, denuncia il vuoto
di un rovesciamento del genere del romanzo di un’esistenza slegata dagli obblighi delle forme. dell’esistenza umana nella società delle
formazione: il protagonista è ancora dentro la Giancarlo Mazzacurati lo considera un eroe macchine.
vita, ma al tempo stesso ne è escluso. “interstiziale”, in quanto rivela gli scompensi Trama e struttura
del ciclo infinito della vita.
Serafino Gubbio, giovane operatore
Il tema del doppio segna il percorso di Mattia, cinematografico, viene assunto per le riprese di
collegandosi al motivo dello specchio e un film commerciale, intitolato La donna e la
tigre, la cui protagonista è Varia Nestoroff, gesto estremo, seguendo l’esempio di Pascal, sempre più devastante. Egli inizia con il
donna seduttrice anche nella realtà. Nel film lascia dei Quaderni che testimonino la sua demolire la maschera che gli altri gli
trova impiego come attore anche Aldo Nuti, un vicenda: pur essendo vittima di questo attribuiscono, anzi le centomila forme in cui la
ex-amante della donna, che medita vendetta. fenomeno di reificazione (o “cosizzazione”) del società e lo sguardo altrui lo ingabbiano. Le
Durante una scena di caccia in cui è prevista tempo, riesce per un attimo a passare da oggetto forze centrifughe della riflessione lo portano alla
l’uccisione di una tigre, Nuti spara alla a soggetto per raccontare la sua storia. scoperta dei difetti nascosti in ogni aspetto della
Nestoroff invece che al felino. Poi, per placare i vita, tanto da indurlo a vendere la banca di
suoi rimorsi, si lascia sbranare dalla belva. famiglia e allontanare sua moglie. Considerato
Serafino, quasi in trance, riprende tutta la scena UNO, NESSUNO E CENTOMILA pazzo, Vitangelo viene allontanato da tutti e
impassibilmente. Portato via di peso dal set, egli chiuso in un ospizio di mendicità, che lui stesso
consegna alla produzione un film “perfetto”. Iniziato almeno dal 1910, Pirandello lavora a ha provveduto a finanziare. Vitangelo, ormai
Destinato a soddisfare le morbosità del questo romanzo fino al 1925, quando esce a privo di individualità, si sente libero, morendo e
pubblico. Lo choc subito lo farà però puntate su La Fiera letteraria. Si tratta di un rinascendo continuamente, dentro la
ammutolire per sempre, riducendolo a un work in progress, cioè un’opera in continua molteplicità fluida della natura.
“silenzio di cosa”. gestazione ed evoluzione, un romanzo che
rifiuta la chiusura, come dimostra l’ultimo Il tema dell’identità
Il protagonista immagina di tenere un diario in capitolo intitolato Non conclude, che lascia A differenza di Pascal, che cerca di ricostruirsi
cui annota e riporta gli eventi mentre gli l’opera significativamente aperta. con le proprie mani un nuovo io, Vitangelo
accadono. La forma ricorrente dal punto di vista
La scomposizione del romanzo smonta la sua persona, fino a dissolversi nel
stilistico è il soliloquio. Il romanzo è costituito
caos. Scompare definitivamente l’io (l’uno che
da sette quaderni senza titoli, con una struttura
La voce narrante è quella di un io autodiegetico diventa nessuno perché centomila), che si
simile alla sceneggiatura cinematografica con
(che narra dall’interno la propria storia) ma scompone in infinite forme diverse, a seconda di
montaggio a quadri sovrapposti. Serafino
inattendibile. Anche dal punto di vista della chi lo sta guardando. Lo sguardo altrui rende
rappresenta dall’interno il mondo dell’industria
struttura interna assistiamo ad una visibile la fissità delle maschere, svelando
del cinema, in antitesi con la creatività dell’arte.
scomposizione della forma-romanzo: il romanzo l’impossibilità di consistere in un’identità
Il romanzo dell’industria è scomposto in otto libri suddivisi in sessantatré assoluta. L’unica soluzione è la follia, unica
capitoletti, una frammentazione della forma che possibilità di aderire al movimento dei flussi
Il titolo della prima edizione del romanzo, Si sembra riflettere il parallelo processo di naturali fino a confondersi in essi.
gira…, allude al movimento rotatorio della scomposizione e dissoluzione dell’identità del
mano che compie Serafino dietro la cinepresa, protagonista.
di cui è “servo” impassibile. Egli, infatti,
registra la realtà con la freddezza implacabile di La trama
un obiettivo, ma proprio grazie al suo sguardo
Vitangelo Moscarda, in seguito ad una banale
distaccato riesce a cogliere l’assurdo della vita:
osservazione della moglie Dida su un difetto del
la voce narrante, ancora una volta, è quella di un
suo naso, scivola verso una crisi d’identità
personaggio che osserva la vita da fuori. Come
IL TEATRO quarta parete, la barriera ideale tra palco e c’è spazio per l’arte. L’unico spazio che ancora
pubblico che manteneva in piedi l’illusione della resiste è quello ai confini dell’abisso, nella villa
La ricchissima produzione teatrale di Pirandello scena (anche nel Futurismo la quarta parete sarà degli Scalognati gli ultimi a poter tentare di far
conta più di quaranta commedie, che fanno parte abbattuta). I personaggi agiscono come se non ci rivivere la magia della creazione artistica.
della raccolta Maschere nude, distinte in quattro fosse il pubblico in platea, scendendo dal palco
fasi: e attraversando la sala, così che anche gli
spettatori siano coinvolti. Il tempo dell’azione
-Il teatro siciliano
scenica viene frammentato dall’irrompere
Scrive opere di ambientazione siciliana di ambiguo della vita sotto forma di interruzioni o
impronta naturalista, in cui tuttavia si affaccia la incidenti. Inoltre, i drammi non hanno una vera
contrapposizione tra la vita degli istinti e gli e propria conclusione, i dubbi non vengono
obblighi della società. risolti. In questo modo Pirandello sperimenta
l’impossibilità del tragico nell’arte moderna. Il
-Il teatro del grottesco conflitto, tipico della tragedia classica, è
Attraverso l’irrigidimento dei ruoli e delle innescato ma non risolto. Si mostra solo il
situazioni, mette in scena il rovesciamento conflitto tra verità e finzione.
paradossale del dramma borghese. -Il teatro dei miti
L’ambientazione è ancora, apparentemente,
quella tradizionale del salotto borghese, che si Fuori dal tempo della storia e dallo spazio della
trasforma però in palcoscenico in una sorta di società si svolgono le vicende dei Miti: La
“stanza di tortura”, luogo oppressivo in cui i nuova colonia, mito sociale; Lazzaro, mito
personaggi sono messi sotto processo (quasi religioso; I giganti della montagna, rimasto
fosse una paradossale inchiesta giudiziaria). incompiuto. In stretta relazione con il
Domina il tipo del personaggio-filosofo e la Surrealismo, il teatro diventa un luogo rituale,
parola, molto più dell’azione, svolge un ruolo antico e magico. Sperimenta proprio qui un
determinante. linguaggio complesso, riflettendo sulla funzione
dell’arte in un’epoca in cui si consuma l’orrore
-Il metateatro (o teatro nel teatro) della storia.
Ne fanno parte Sei personaggi in cerca di Il significato de I giganti della montagna ruota
autore, Ciascuno a suo modo e Questa sera si attorno al tentativo della Contessa Ilse di
recita a soggetto. Le caratteristiche fondamentali allestire una rappresentazione teatrale davanti al
sono: la messa a nudo della finzione teatrale, la pubblico dei giganti. Il mondo abitato dai
rottura della linearità del tempo e la struttura giganti, volgare e sordo all’arte, è stato
aperta. Il palcoscenico, percepito come un interpretato come metafora della società
doppio della realtà, e svela le finzioni. Salta la moderna, industriale e imperialista, in cui non
CARLO EMILIO GADDA quale tuttavia guarderà sempre con scetticismo. Il pensiero
Pochi anni dopo vince il premio Bagutta per Il
Breve biografia castello di Udine. Nel 1936 muore la madre: in Il tratto più evidente della poetica di Gadda è
occasione di questo evento pubblicherà due anni l’intersezione di cultura letteraria e cultura
Nasce a Milano nel 1893 da una famiglia
dopo La cognizione del dolore. tecnico-scientifica e la passione per la
benestante. Nel 1900 iniziano seri problemi registrazione scritta degli eventi della vita.
economici, accentuati dall’impegno della Con l’avvicinarsi del secondo conflitto
costruzione di una villa in Brianza, che resterà a mondiale Gadda si trasferisce a Firenze, dove Il contatto tra l’ambito letterario e quello
lungo per Gadda tormentato simbolo di era a contatto con gli scrittori del caffè Giubbe tecnico-scientifico viene teorizzato da Gadda in
famiglia. A causa delle difficoltà economiche, è rosse, pur mantenendosi distante dalla Le belle lettere e i contributi espressivi delle
costretto a rinunciare agli studi letterari in mondanità. Nel 1944 pubblica L’Adalgisa, che tecniche: i termini tecnici, in quando frutto dello
favore di studi tecnici. raccoglie diversi quadri di vita della borghesia sforzo di molti individui di creare vocaboli
milanese. Nel 1946 pubblica su Letteratura i quanto più esatti, hanno di per sé un valore
Ancora non è laureato quando, allo scoppio
primi capitoli di Quer pasticciaccio brutto de aggiunto. Nei titoli stessi delle opere si ritrova il
della Prima guerra mondiale, decide di
via Merulana e, poco dopo la fine del secondo duplice interesse del pensiero gaddiano:
arruolarsi: come ufficiale degli Alpini tiene un ricordiamo La meccanica e Meditazione
conflitto, inizia anche la stesura di Eros e
diario in cui descrive la vita militare. Dopo
Priapo, un pamphlet antifascista. Nel 1950 si milanese.
Caporetto viene deportato e imprigionato in
trasferisce a Roma per lavorare in Rai; negli
Germania. Dai diari di guerra deriverà il L’analisi del groviglio
anni successivi scrive Il primo libro delle favole
Giornale di guerra e di prigionia.
e vince il Premio Viareggio con le Novelle del Gadda rappresenta la complessità del reale
Nel 1902 inizia ad esercitare la professione di Ducato in fiamme. senza provare a “sbrogliarla”, descrivendo le
ingegnere elettrotecnico, e due anni dopo si cose nel loro essere intrecciate e concatenate tra
Nel 1953 l’editore Garzanti gli offre sostegno
trasferisce in Argentina. La professione di loro: per questo si parla di poetica della rete o
economico affinchè completi Quer pasticciaccio
ingegnere convive però con la passione per la del pasticcio. L’autore, dunque, ispeziona la
brutto de via Merulana: Gadda, dunque,
letteratura, infatti, al suo ritorno in Italia, si realtà così com’è con la precisione della tecnica,
abbandona la Rai per dedicarsi esclusivamente
iscrive alla facoltà di filosofia (senza però mai ma la giudica con la distanza della filosofia.
al romanzo. Ben 10 anni dopo esce in volume
laurearsi). Per partecipare a un concorso bandito
La cognizione del dolore, che gli vale il Prix Complessità e dolore
da Mondadori, scrive Racconto italiano di
International de Littérature. Il mondo letterario
ignoto del Novecento. Inizia poi la Altro elemento fondamentale della poetica di
nazionale riconosce in lui un modello di
collaborazione con la rivista Solaria. Tra il 1928 Gadda è il dolore, psichico e originario, nato
sperimentalismo linguistico, ma Gadda si fa
e il ’29 scrive La meccanica e il trattato nell’infanzia e nell’adolescenza dell’autore.
sempre più riservato. Muore nel 1973.
filosofico Meditazione milanese. Questo dolore, unito alla vocazione all’analisi e
all’astrazione creano un senso di estraneità di
Nel 1932 gli viene offerto un lavoro come
Gadda rispetto alle convenzioni, che guarda con
ingegnere a Roma: trasferitosi, inizia a
frequentare il mondo letterario del luogo, al scherno, deformandole.
Strutture delle pagine gaddiane sempre tenuto lontano. Significativo risulta nelle sue irregolarità e nelle sue imbarazzanti
essere L’Adalgisa, in cui Gadda propone ritratti verità: più che descritto, viene deformato. Uno
Se il reale è complesso e multiforme, anche la
di spose, mariti, suocere, tutti personaggi che spazio particolare è dedicato ai riferimenti
struttura narrativa deve esserlo: la narrazione è
popolano il mondo borghese. all’apparato digestivo, legato al tema
infatti frammentaria, i temi non sono strutturati dell’ingordigia. L’ingordigia stessa è metafora
secondo una trama unitaria, ma procedono L’infanzia e la famiglia di conoscenza del reale: il corpo è parte del
secondo schede narrative. Racconti e romanzi flusso vitale e, come il cibo, partecipa al
I dolori dell’infanzia e dell’adolescenza e il
sono costellati di digressioni, che risultano avere
rapporto con la famiglia segnano profondamente movimento della concatenazione delle cause.
un ruolo centrale. Il groviglio della realtà si
riflette, dunque, anche nella narrazione. Gadda. Il padre compare ogni tanto come figura
di negoziante di seta e come uomo legato alle
Il non-finito e il frammento piccolezze: verso di lui nutre rancore, perché LA COGNIZIONE DEL DOLORE
ritenuto colpevole di aver iniziato la costruzione
Un tratto ricorrente delle opere gaddiane è della villa di Longone, aggravando le condizioni La scrittura dell’opera
l’assenza di un finale vero e proprio, di una
economiche della famiglia. Con la madre Gadda inizia a scrivere il romanzo di getto,
conclusione nella quale gli eventi narrati
severa, invece, ha un rapporto di odio e amore: è subito dopo la morte della madre (1936), anche
vengano chiariti. Infatti, il vero scopo della
per lei che è stato costretto ad iscriversi ad se alcuni suoi scritti di anni precedenti
scrittura, per Gadda, è descrivere i fatti tenendo
ingegneria. Alla morte della madre il dolore testimoniano che stava già lavorando ad un
conto del groviglio e dell’intricato esistere delle.
della sua scomparsa di unisce al sentimento di progetto simile. I primi sette capitoli del
Il finale, dunque, non è centrale. colpa per averla lasciata sola a Milano. romanzo escono nella rivista Letteratura tra il
Le lingue di Gadda 1938 e il 1941; solo nel 1963 esce in volume il
Il giallo
romanzo.
Gadda stesso definisce il suo stile “barocco”,
Sia nella Cognizione del dolore sia nel
mentre il critico Contini parla di “pastiche”: si Il titolo
Pasticciaccio si verifica un omicidio, di cui però
tratta comunque di una lingua ricca e
non si conosce l’autore. La struttura del La scelta del vocabolo “cognizione” ha
disorientante, composta di dialetti, elementi romanzo giallo non viene però rispettata, in
aulici e tecnicismi, con anche uno spagnolo con molteplici significati: innanzitutto ricorda alcuni
quanto il colpevole non viene mai trovato. Ciò scritti scientifici come la Fisiologia del dolore di
caratteri argentini usato in modo parodico. si ricollega però al pensiero di Gadda: nella Mantegazza, ma anche alcuni concetti di
realtà non esiste una causa di ciò che vediamo, Niccolò Machiavelli; si connette anche alle
ma un groviglio di cause, in cui tutti sono Operette morali di Leopardi e alle Osservazioni
I TEMI coinvolti inestricabilmente. sulla morale cattolica di Manzoni. La storia
Milano caricaturale La materialità del corpo narrata è definita come un percorso di
conoscenza graduale, o meglio, di una graduale
Gadda mette in risalto le manie di un mondo L’estrema astrattezza della riflessione filosofica presa di coscienza del dolore, in cui si
borghese bigotto perduto nella difesa dei propri convive in modo originale con il tema della rappresenta la tragicità del reale.
beni. Schernisce questo mondo, da cui si è materialità del corpo. Il corpo viene descritto
Trama e struttura invece, sono un riferimento alle squadre Il titolo
fasciste.
Il romanzo è diviso in due parti e la trama è Inizialmente l’editore voleva limitare il titolo a
scarna. Il travestimento dell’Italia sotto le spoglie di un Er pasticciaccio, ma Gadda si rese conto che
paese sudamericano ha diverse motivazioni: non avrebbe funzionato. In effetti il solo titolo
In un paese sudamericano, il Maradagàl, vive,
innanzitutto i primi capitoli del romanzo ha avuto una tale eco da essere divenuto di uso
nella località di Lukones, Don Gonzalo
vengono pubblicati in pieno periodo fascista; comune. La parola “pasticcio” ha un significato
Pirobutirro. Abita nella propria villa con la
inoltre modificando i nomi dei luoghi significa per Gadda: ricordiamo che pastiche è ii termine
vecchia madre (la Signora), con la quale è
anche deformare la realtà in caricatura, tratto usato dal critico Contini per descrivere il suo
spesso in conflitto. Gonzalo non ama avere tipicamente gaddiano. Inoltre i numerosi stile. Dunque, la parola “pasticcio” ricorda
contatti con altre persone, e per questo rifiuta la riferimenti alla biografia dell’autore lo porta a quello che è il tema costante della sua poetica,
protezione delle guardie notturne finchè, al
mascherare ulteriormente i fatti personali. ossia il groviglio.
ritorno da un viaggio, scopre la madre
moribonda a terra, vittima di una misteriosa L’incompiutezza L’uso del dialetto el titolo ci inserisce
aggressione. Il movente del delitto e l’assassino nell’ambientazione geografica, sociale e
L’assassino della madre rimane sconosciuto,
sono sconosciuti. Accanto ai due protagonisti culturale: la via Merulana in questione è quella
così come il movente. Ancora una volta non è
compaiono sulla scena altre figure, che però non di Roma e il romanesco diventa lingua-guida del
importante il finale, ma la descrizione del
influiscono sull’azione: la loro funzione è di romanzo.
“groviglio”. L’assenza del figlio dalla casa al
illuminare la storia psichica di Gonzalo. Il
dottore è un pretesto per narrare le dicerie che momento dell’omicidio suggerisce il sospetto di La trama
una sua possibile colpevolezza: l’incertezza del
corrono su Gonzalo, descritto come strano, Al numero 219 di via Merulana, nel ricco
temibile e iracondo (ricorda la figura finale lascia aperta la possibilità di intuire i
Palazzo degli Ori, accadono due fatti: dapprima
risvolti più imbarazzanti della nevrosi di
dell’inetto). L’incontro tra i due mostra un furto e poi un omicidio. Francesco
Gonzalo nei confronti della madre.
l’ipocondria del protagonista e le Ingravallo, ovvero Don Ciccio, è il commissario
preoccupazioni per la vecchia madre. L’inizio (molisano, trapiantato a Roma) che svolge le
della seconda parte è dedicato alla Signora, al indagini attorno a questo “pasticciaccio”. La
suo vagare per la casa sola e angosciata, in QUER PASTICCIACCIO BRUTTO DE vittima dell’omicidio è Liliana Balducci, bella
preda al ricordo del figlio morto in guerra (qui VIA MERULANA donna che, con il marito Remo Balducci, aveva
Gadda riprende la morte del fratello Enrico). invitato Ingravallo poco tempo prima a un
Come per la Cognizione del dolore, anche il
Pasticciaccio uscì inizialmente a puntate su pranzo domenicale. Si mette in moto la
Il travestimento
Letteratura. Solo grazie al sostegno economico macchina delle indagini. I sospettati compaiono
Sotto il nome fittizio del Maradagàl si nasconde offerto da Garzanti, Gadda riuscì a terminare il uno per volta sulla scena: i garzoni, Giuliano
l’Italia uscita dalla Prima guerra. Le vicende romanzo. Nel 1957 il romanzo fu dato alle Valderana, nipote della Balducci, la domestica
generali della trama traggono ispirazione dalla stampe e portò a Gadda un notevole successo. Assuntina. Viene percorsa la Roma cittadina; la
biografia dell’autore. Le guardie notturne, sciarpa verde indossata dall’assassino porta le
indagini in un laboratorio angusto, dove una
sarta fa lavorare povere giovani. Una di queste
condurrà Ingravallo e i suoi uomini a trovare la
refurtiva, i gioielli, ma alla fine il colpevole non
salterà fuori.
I dialetti del Pasticciaccio
Il dialetto che risalta è il romanesco: caratterizza
la parlata di diversi personaggi e a tratti
compare improvvisamente anche nelle
descrizioni dell’autore. La scelta del romanesco
voleva essere un tributo di simpatia vitale per
questo idioma ed era mirata a rendere quel
modo vigoroso di parlare diffuso a Roma, che
mescolava l’italiano corrente al dialetto.
Il Pasticciaccio mantiene anche sul piano
linguistico la promessa contenuta nel titolo:
quella di essere un pasticcio anche dei diversi
dialetti che compaiono. Troviamo infatti il
molisano di Ingravallo (inserito in una struttura
dialettale romanesca), il napoletano, il veneto
della Menegazzi. A completare il pastiche
Gadda inserisce anche citazioni dal greco
antico, dal latino, dal francese e dal tedesco.
IL SECONDO DOPOGUERRA grandi partiti di massa (democrazia cristiana, sostanzialmente fino a oggi, lo scenario si
partito comunista e partito socialista), il partito arricchisce ulteriormente dietro la spinta di
Contesto storico comunista registra alle elezioni una netta stimoli sempre nuovi, identificabili ora nel
avanzata generale predominio, in seguito alla
La fine della Seconda guerra mondiale inaugura
“contestazione” del ‘68, del dibattito politico
nella storia dell’uomo una nuova fase, in cui a 1978: il presidente della DC Aldo Moro,
(anni Settanta) ora in una rinata attenzione al
prevalere è il desiderio della pace e della favorevole alla politica di Berlinguer viene soggetto interpretante, sotto il segno
stabilità. Ma l’equilibrio e il benessere, che rapito e assassinato; l’attentato è rivendicato
dell’ermeneutica (anni Ottanta), fino al
sembrano concretizzarsi in particolare dalle “brigate rosse”.
cosiddetto «postmoderno», termine con il quale
all’indomani della fine della guerra fredda,
1981: il repubblicano Spadolini ricopre la carica si designa l’epoca in cui viviamo, caratterizzata
interessano in realtà solo le nazioni ricche.
di presidente del Consiglio; è il primo effetto dal generale naufragio di ogni prospettiva
Eventi principali della stagione dei governi del pentapartito. teorica.
2 giugno 1946: referendum per la nascita della 1983: il socialista Bettino Craxi succede a La figura dell’intellettuale
Repubblica italiana Spadolini
Accanto alle tradizionali figure di intellettuali
1948: entra in vigore la nuova Costituzione 1992: parte Tangentopoli. impegnati nella scuola e in varie forme
dell’editoria, sono sempre più numerosi coloro
1958-65: sono gli anni del “miracolo 1994: Silvio Berlusconi, fondatore del partito che spaziano in diversi contesti professionali
economico”, in cui si assiste a un notevole Forza Italia, diviene presidente del Consiglio. (università, stampa, radiotelevisione), in
sviluppo dell’industria e del settore terziario particolare a seguito del boom economico. In
1968: ha inizio la contestazione studentesca, che questo modo gli intellettuali conquistano la
presto si unisce alla protesta operaia. IL CONTESTO CULTURALE piena indipendenza economica.

1969: definito “autunno caldo”; gli operai Le idee che hanno alimentato il dibattito
metalmeccanici, sostenuti dai sindacati, culturale nella seconda metà del Novecento si
Le correnti filosofiche
combattono per il rinnovo dei contratti. Nello presentano varie e complesse. Nell’immediato
stesso anno a piazza Fontana esplode una dopoguerra si impone una ripresa del marxismo, L’egemonia culturale esercitata dalla Sinistra
bomba: è il primo della lunga serie di attentati sottoposto a svariate revisioni fino agli anni dalla fine del conflitto fino agli anni Ottanta
terroristici messi in atto dalle frange estreme Ottanta, mentre dal punto di vista più (quando in politica ed economia si riaffermano
della Destra e della Sinistra che caratterizzerà strettamente filosofico è l’esistenzialismo ad le teorie neoliberali) pone al centro della
gli “anni di piombo” avere risonanza in tutta Europa. Gli anni riflessione filosofica il marxismo, nell’ambito
Sessanta assistono all’affermarsi dello del quale è possibile individuare lo sviluppo di
1970: inizia il periodo delle riforme strutturalismo, che favorisce la diffusione di una posizione “critica”, interpretata in
1976: in seguito alla proposta di Berlinguer di nuove discipline come la sociologia, la particolare dal filosofo e critico letterario
realizzare un “compromesso storico” fra i tre linguistica, la psicoanalisi e l’antropologia ungherese György Lukács (1885-1971) e dagli
culturale. Negli anni Settanta e Ottanta, e
esponenti della Scuola di Francoforte (il declino modello di intellettuale era già stato proposto da Calvino, sebbene il loro iter formativo e la loro
del comunismo e del neorealismo coinciderà Gramsci). Il soverchiante impegno politico stessa produzione non siano etichettabili
con il boom economico). In Italia tale rendeva il neorealismo piuttosto “moralistico”, semplicemente come neorealiste, connotandosi
orientamento si accompagna alla ripresa del mitico, con una visione troppo netta della in maniera sostanzialmente originale.
pensiero di Antonio Gramsci, specie in seguito divisione tra bene e male, tra buoni (partigiani e
Pier Paolo Pasolini può considerarsi, almeno in
alla pubblicazione dei Quaderni del carcere popolo) e cattivi (fascisti, tedeschi, borghesi
(1948-51). Tra gli anni Quaranta e Cinquanta collaborazionisti o neutrali). Si trattava, dunque, relazione a una parte della sua ampia
produzione, autore neorealista. Nei romanzi
grande risonanza ha anche l’esistenzialismo, che di una comunicazione pedagogica di massa.
Ragazzi di vita e Una vita violenta ritrae la
nella riflessione di Jean-Paul Sartre (1905-1980)
violenta realtà del sottoproletariato delle borgate
e Albert Camus (1913-1960) si accosta al
romane.
marxismo e diviene, oltre che semplice filosofia,
politica, letteratura, costume. Al Neorealismo si possono ricondurre anche:
La lingua
-Mario Rigoni Stern, sergente maggiore
Il progredire dell’italofonia è favorito, nel dell’esercito italiano, che partecipa alla ritirata
Il Neorealismo dopoguerra, da fattori come la progressiva
in Russia e racconta la sua personale esperienza
urbanizzazione, le migrazioni interne, in opere come Il sergente nella neve e Ritorno
All’inizio il termine fu applicato al cinema, per l’incremento della scolarizzazione, lo sviluppo
un film come Ossessione di Luchino Visconti, sul Don;
della burocrazia e la capillare diffusione dei
che rovesciava la disimpegnata leggerezza del mezzi di comunicazione di massa. La creazione -Leonardo Sciascia, la cui produzione è
cinema di allora con il racconto di una storia e diffusione di collane di libri economiche interamente focalizzata sulla storia e i problemi
cupa e passionale ambientata in un contesto renderà più estesa e semplice la diffusione della della Sicilia; riflette profondamente sul rapporto
culturale. cultura (compresi i classici). tra società e politica, tra individuo e potere.
In ambito letterario, il neorealismo si pone come Permeata dalla tragica esperienza nei lager
obiettivo la rappresentazione della “cruda nazisti è l’opera di Primo Levi, di cui le opere
realtà”, esprimendo i temi più attuali dell’Italia Il genere romanzo più importanti sono Se questo è un uomo,
contemporanea. I neorealisti adottano nuovi Tregua, La chiave a stella, Se non ora quando?,
strumenti comunicativi, servendosi di una lingua Il genere romanzesco si presenta senz’altro
Ad ora incerta, I sommersi e i salvati.
immediata e popolare, spesso con termini come il più adatto a esprimere le istanze del
gergali e inflessioni dialettali. A differenza dei Neorealismo. La ripresa del romanzo, modellato
veristi e dei naturalisti, gli scrittori di questa sul realismo ottocentesco, sulle opere dei
narratori degli anni Trenta (Alvaro, Moravia) e La letteratura industriale
corrente sono profondamente impegnati
socialmente e politicamente: essi, infatti, non sulla letteratura americana (Hemingway, Dos Il motivo della fabbrica stimolò numerosi
accettano pessimisticamente la realtà, ma Passos, Steinbeck), caratterizza dunque gli anni scrittori italiani, ma solo per alcuni di essi quel
credono che sia possibile una ricostruzione del dopoguerra. I migliori rappresentanti sono motivo fu dominante nella loro produzione.
materiale e spirituale della società (questo scrittori come Vittorini, Pavese, Moravia e
Elio Vittorini, fondatore con Italo Calvino del segnato da una prosa quasi lirica, cadenzata da CESARE PAVESE
Menabò di letteratura, fu uno dei primi a anafore e ripetizioni.
cogliere la complessità del rapporto tra industria Nasce a Santo Stefano Belbo nel 1908. Prima
Dopo il crollo del regime, Vittorini inizia la sua insegnante e poi collaboratore di Einaudi, vicino
e letteratura. Nella rappresentazione narrativa la
fabbrica fu vista all’inizio come un mondo militanza comunista, imponendosi come una al gruppo antifascista torinese e condannato al
delle guide del rinnovamento culturale, con le confino in Calabria: si tratta di una figura
alienante che generava operai-automi in preda
alla nevrosi. Fu lo stesso Vittorini ad auspicare riviste Il Politecnico e Il Menabò (fondata con tormentata, che vive a lungo il dramma della
la nascita di un nuovo linguaggio per
Italo Calvino), e con la lunga collaborazione con solitudine e dell’incomunicabilità, raccontato
la casa editrice Einaudi. nel diario postumo Il mestiere di vivere e che
rappresentare la società industriale e il mondo
della fabbrica in modo adeguato, partecipe e infine muore suicida, dopo un’ultima delusione
Nel 1945 esce Uomini e no, uno dei primi
solidale. Centrale risulta essere anche la amorosa per l’attrice Constance Dowling, cui
esempi di romanzo dedicati ai temi della guerra
riflessione sul sistema capitalistico. dedica Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
e della Resistenza. La struttura corre su due
livelli paralleli: da un lato la registrazione dei Come Vittorini, Pavese si appassiona alla lettura
fatti, a focalizzazione zero, con dialoghi veloci e degli scrittori americani (si era anche laureato
ELIO VITTORINI brevi battute; dall’altro, la riflessione con una tesi sul poeta Walt Whitman) e traduce
dell’autore, fuori dalla storia, in una dimensione Melville, Steinbeck e Dos Passos. Nella collana
Di origini siciliane, nasce nel 1908 e si atemporale. di Solaria pubblica le prime poesie di Lavorare
trasferisce presto a Firenze. Lavora per la rivista
stanca, esempio di poesia-racconto.
Solaria ed è uno dei più attivi diffusori in Italia Uno dei suoi romanzi principali è Uomini e no:
della letteratura americana. Vittorini, vicino alle è un romanzo in cui si propone di registrare la Nella narrativa, Pavese preferisce la forma del
posizioni del cosiddetto “fascismo di sinistra2 realtà di quegli anni. I non uomini sono coloro romanzo breve, o del racconto lungo, ad iniziare
esprime la sua critica antiborghese rievocando che vivono nel disimpegno sociale (dunque la dalla rievocazione dell’esperienza della
figure politiche problematiche, come la differenza tra uomini e non-uomini è prigionia con Il carcere. In Paesi tuoi (1939) la
rivoluzionaria socialista Rosa Luxemburg, prettamente etica). La disumanizzazione come storia viene raccontata in prima persona dallo
protagonista del romanzo Garofano rosso; o conseguenza della pratica della persecuzione è stesso protagonista, un operaio torinese ex-
descrivendo la vita di un quartiere operaio nel uno dei temi più diffusi. carcerato, Berto, che va a lavorare in campagna,
romanzo incompiuto Erica e i suoi fratelli. scoprendovi un mondo quasi bestiale, per niente
L’involuzione autoritaria del regime si riflette idilliaco, retto da rapporti di violenza, come
invece nell’amara narrazione allegorico- quello tra il contadino Talino e sua sorella
autobiografica di Conversazione in Sicilia, in Gisella, alla fine sgozzata dal fratello in un
cui un giovane intellettuale di nome Silvestro, in accesso di gelosia.
preda ad astratti furori, torna da Milano in
Sicilia per ritrovare la madre, in scenari Nel dopoguerra viene pubblicato il romanzo
metafisici ed enigmatici che rinviano “resistenziale” Il compagno (1947), ma subito
all’immaginario di De Chirico. Lo stile è dopo in Pavese emerge il tema della solitudine
dell’intellettuale di fronte ad una scelta. Questo
è il dilemma che affronta il protagonista di La legato al tema della Resistenza anche oltre il PRIMO LEVI E CARLO LEVI
casa in collina (1948), l’insegnante Corrado, neorealismo. In Una questione privata (1963) le
rifugiatosi in collina per sfuggire alla guerra e vicende della guerra si intrecciano con quelle Dopo la ventata di apparente “oggettività” del
all’impegno nella lotta partigiana. private dell’amore del partigiano Milton per neorealismo, si sentì sempre di più il bisogno di
Fulvia, complicate dai rapporti di entrambi con recuperare l’esperienza individuale degli eventi.
L’attenzione ai miti e alle illusioni porta Pavese
Giorgio, prigioniero dei fascisti. Il finale tragico Nasce così Se questo è un uomo (1947) di
anche alla riscoperta del mito antico, riscritto è solo evocato, con una pagina di prosa
con originalità e amarezza nei Dialoghi con Primo Levi (Torino 1919-1987), uno dei più
straordinaria che descrive la corsa disperata di
Leucò (1947). terribili resoconti dell’Olocausto. Levi, ebreo e
Milton inseguito dai proiettili.
deportato ad Auschwitz, sente un primario
L’ultimo romanzo, La luna e i falò (1950), si Il capolavoro di Fenoglio resta però Il “bisogno di raccontare”, di spezzare il silenzio e
colloca oltre la guerra, con il ritorno di un dare testimonianza a chi è sparito nel nulla, di
partigiano Johnny, rimasto però incompiuto
orfano emigrante, Anguilla, dall’America al suo riportare nella Storia chi è stato cancellato dalla
(1955 edizione parziale con il titolo Primavera
paese nelle Langhe: una narrazione epica, in storia. L’orrore è reso ancora più grande dal
di bellezza, edizione postuma 1968). In questo
prima persona, percorsa dal mito dell’infanzia e fatto che Levi lo racconta evitando ogni forma
romanzo si realizza uno sperimentalismo
del ritorno, che arriva alla tragica constatazione linguistico aperto al dialetto e agli influssi della di coinvolgimento emozionale o di
che, di quel mondo favoloso della memoria, non lingua inglese (Fenoglio era un appassionato di travestimento retorico. L’unico modo per
resta più nulla. Tutto sembra ormai miseria e sopravvivere è aggrapparsi a quanto resta
letteratura americana). Il romanzo racconta della
desolazione, anche l’immagine (quasi sacrale) dell’umanità: anche alla poesia, nel tentativo di
guerra partigiana dal 1943 al 1945, dal punto di
dei falò notturni dei contadini, che si ricordare a memoria il canto XXVI dell’Inferno
vista di un giovane borghese, già studente e
sovrappone al bagliore dell’incendio del vecchio
allievo ufficiale, che, in fuga dopo l’8 settembre, dantesco. La figura di Ulisse segna anche
casolare della Gaminella dove Anguilla aveva l’opera successiva, La tregua, storia del ritorno
si trova a combattere con i partigiani con il
vissuto da bambino. di Levi dopo la liberazione, vera odissea tra le
nome di battaglia di Johnny, prima nelle Brigate
Garibaldi, poi in quelle badogliane. Evidente è rovine di un’Europa distrutta. In seguito,
la proiezione autobiografica dello scrittore, che cercherà di approfondire il problema della
BEPPE FENOGLIO eleva quelle vicende nella ricerca di uno stile chiarezza scientifica della rappresentazione, in
“alto”, quasi epico. testi come Storie naturali, Il sistema periodico,
Fenoglio, nato ad Alba nel 1922, sperimenta in
La chiave a stella. La tematica angosciosa
maniera originale nello stile prima con l’epopea
dell’Olocausto tornerà con Se non ora, quando?
della Resistenza, raccontata senza toni
(1982), vicenda di un gruppo di partigiani ebrei
celebrativi o moralistici (i ventitré giorni della
dalla Russia all’Italia; e infine con l’intenso
città di Alba 1952), poi con La Malora (1954),
saggio I sommersi e i salvati.
storia in prima persona della dura vita di un
bracciante delle Langhe, Agostino, venduto da In prima persona, Carlo Levi (Torino 1902-
ragazzo ad un altro contadino, Tobia, che lo Roma 1975), in Cristo si è fermato a Eboli
sfrutta. Il mondo narrativo di Fenoglio resta (1945), più che la propria vicenda di antifascista
finito al confino in un paesino della Lucania, esordio Il sentiero dei nidi di ragno, Nel 1965 pubblica Le cosmicomiche: si tratta di
racconta la scoperta di un Sud completamente al appartenente alla corrente neorealista (sebbene una raccolta di 12 racconti fantascientifici, dove
di fuori della storia, immerso in una condizione il neorealismo calviniano sia un neorealismo vengono trattati elementi umoristici riguardanti
senza tempo, tentativo di incontro tra originale); l’avventura partigiana è affidata a un l’universo, lo spazio, il tempo e l’evoluzione. Il
l’intellettuale del Nord e il popolo del Sud, bambino, Pin, che narra le vicende protagonista delle cosmicomiche è il vecchio
ancora separati da una distanza abissale. Levi trasfigurandole, in modo fiabesco e infantile. Qfwfq, di cui non si sa nulla. Egli è stato
riesce a raccontare i miti della gente contadina, Pin non capisce il senso degli eventi che vive e testimone di tutto, a partire dal Big Bang, e ha
guardandoli con i loro occhi e non con i propri. li guarda con l’ingenuità di un bambino, cambiato spesso forma, diventando a volte
evidenziando però le contraddizioni e le umano, a volte animale. Non si tratta però di un
debolezze degli uomini della Resistenza. testimone attendibile e da lui non avremo una
visione coerente e veritiera né del cosmo né
Nel 1952 pubblica Il visconte dimezzato. Il
della storia.
ITALO CALVINO romanzo segna il passaggio dal neorealismo alla
fiaba e all’allegoria. Il visconte dimezzato è il Tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli
Nasce nel 1923 a Santiago de las Vegas, primo romanzo della trilogia de I nostri anni Ottanta pubblica Le città invisibili (1972),
nell’isola di Cuba, da genitori italiani che antenati: a completarla Il barone rampante Il castello dei destini incrociati (1973) e Se una
svolgevano la professione di agrotecnici, (1957) e Il cavaliere inesistente (1959). notte d’inverno un viaggiatore (1979).
dirigendo anche un centro sperimentale di
agricoltura. Nel 1957 pubblica La speculazione edilizia, del Nel 1985 viene invitato a tenere una serie di
filone neorealista. conferenze ad Harvard e comincia a lavorare
Dopo un paio di anni i genitori decidono di alle sue lezioni, ma viene colto da un ictus.
tornare in Italia, a Sanremo. Nel 1941 si Nel 1962 conosce la traduttrice Esther Singer Muore a Siena.
trasferisce a Torino e si iscrive alla Facoltà di che sposerà pochi anni più tardi e con cui si
Agraria, in cui insegna anche il padre, ma trasferirà a Parigi, dove comincia a frequentare
poiché ha scarso interesse per la materia, la il gruppo di scrittori dell’Oulipo.
abbandona.
La trilogia de I nostri antenati
Nel 1963 pubblica La giornata di uno
scrutatore, in cui racconta la giornata tipo di Calvino mescola elementi fantastici con
Dopo l’armistizio si unisce ai partigiani per non
essere arruolato nell’esercito della Repubblica uno scrutatore intellettuale di sinistra alle l’ambientazione storica, mantenendo sempre un
di Salò, evento che segnerà molto i suoi primi elezioni del 1953, inviato dal suo partito (il certo razionalismo illuminista. Ne Il visconte
partito comunista) in un ospizio per menomati: dimezzato si parla dell’insanabile conflitto tra
scritti. Durante la Resistenza aderisce al Partito
Comunista e si iscrive alla Facoltà di Lettere a il protagonista, che all’inizio ha delle certezze bene e male presente in ogni essere umano; ne Il
Torino. Proprio in questo periodo inizia a ideologiche e culturali, si ritrova in un mondo barone rampante si rappresenta l’ideale di
scrivere racconti, collaborando con varie riviste. popolato da individui ai margini della società, le intellettuale e di uomo a cui lo scrittore ambisce
Inizia a collaborare anche con Einaudi, cui scelte di vita non dipendono da loro, ma da (il protagonista, in protesta contro le
conoscendo i maggiori scrittori dell’epoca. Per altri. In questo romanzo il mito del progresso convenzioni della società, decide di vivere
Einaudi nel 1947 pubblica il suo romanzo di rivela quelli che “rimangono indietro”. rispettando le proprie scelte, di cui la prima è
vivere sugli alberi; da quella angolazione gli città continue e Le città nascoste. Proprio in
sarà possibile osservare il mondo in maniera questa struttura risiede l’intento combinatorio di
diversa dagli altri. Calvino: ogni lettore può decidere se seguire
l’ordine di stampa o crearsi un proprio ordine
In tutte le opere di Calvino è sempre presente interno a seconda delle categorie. Nel descrivere
l’elemento fiabesco, che però non esclude la
le città, tutte con nomi di donna, Marco Polo
capacità di far emergere la concezione della vita guarda a quei dettagli che appaiono agli altri
dello scrittore.
invisibili.
Se una notte d’inverno un viaggiatore si
ricollega agli interessi dello scrittore per
La letteratura combinatoria Strutturalismo e Semiologia e racconta la storia
La fase più interessante dello scrittore è quella di un Lettore e di una Lettrice che, costretti da
sperimentale, che inizia negli anni Settanta, in un refuso di impaginazione a interrompere la
cui si dedica alla letteratura combinatoria: alla lettura, vogliono scoprire come prosegue il
base vi è la volontà di allargare i confini della romanzo. Un Lettore, protagonista del romanzo,
letteratura, rompendo gli schemi tradizionali e scritto in seconda persona, acquista l’ultimo
aprendo esperienze innovative. La letteratura romanzo di Italo Calvino: sorge, tuttavia, un
viene dunque intesa come gioco combinatorio, problema, ossia la vicenda narrata nel libro si
creando un testo a partire da regole fisse che ne interrompe non appena comincia a divenire
determinano la forma. interessante. Il romanzo, dopo le prime trenta
pagine, ricomincia da dove era iniziato. Il
I romanzi che appartengono a questo filone sono Lettore, allora, si reca in libreria per la
Le città invisibili (1972), Il castello dei destini sostituzione del volume, ma scopre suo
incrociati (1973) e Se una notte d’inverno un malgrado non solo che tutte le copie del
viaggiatore (1979). romanzo hanno il medesimo problema, ma che
addirittura pare che quelle che ha letto non siano
Le città invisibili è un immaginario resoconto
pagine di Calvino, ma di un romanzo polacco. Il
che il veneziano Marco Polo fa all’imperatore
Lettore conosce anche la Lettrice, di nome
dei tartari, Kublai Khan, delle città disseminate
Ludmilla. Anche il nuovo libro, presenta un
sull’immenso territorio dell’impero. Si tratta di
inconveniente: oltre ad essere completamente
55 racconti, uno per ogni città, divisi in 9
diverso dal precedente, non si conclude. E la
capitoli: Le città e la memoria, Le città e il
ricerca di un romanzo che si concluda continua
desiderio, Le città e i segni, Le città sottili, Le
quasi all’infinito. Alla fine il Lettore scoprirà
città e gli scambi, Le città e gli occhi, Le città e
che gli incipit incompleti dei dieci romanzi
il nome, Le città e i morti, Le città e il cielo, Le
compongono una frase di senso compiuto.

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