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Santo Stefano Magra

06-05-2016
Problem solving e argomentazione alla
scuola dell’infanzia e al primo ciclo: perché?
Pietro Di Martino
dimartin@dm.unipi.it
Attività 1: Con quale obiettivo insegnate
matematica al vostro livello scolare?
Far vedere che la
matematica è ovunque Insegnare a far di conto

Appassionare
Insegnare a risolvere
problemi (problem solving)

Rendere elastica la mente

Insegnare un particolare tipo


di ragionamento
Argomentare
Importanza di condividere obiettivi, giudicare
coerenza di ciò che si fa e valutare risultati

Intended • Curricolo intenzionale,


espresso dalle
Curriculum Indicazioni

Implemented
• Ciò che è di fatto
Curriculum
realizzato nella scuola

Attained • Ciò che è appreso dagli


Curriculum studenti
VALUTARE Nel senso di “dare valore”

Dizionario
etimologico online

Un obiettivo della valutazione: condividere più o meno


esplicitamente cosa è considerato importante

...ma poi raggiungiamo questi obiettivi?


E chiediamo a loro in matematica di risolvere
problemi, di capire, ragionare e argomentare?

E almeno di decidere qualcosa?


RIFLESSIONE
Problem solving e
argomentazione: alcuni “nemici”
I ragazzi non sanno
NEMICO 1: difficoltà argomentare...non sanno
risolvere i problemi
Sembra abbastanza singolare pretendere il possesso di
competenze così complesse da parte dei bambini prima
di iniziare a lavorarci
Si evita di richiedere di
argomentare...soprattutto a chi risponde bene
Perché? Perché è difficile
Perché “accontentiamoci del fatto che abbiano dato il risultato
giusto che chiedendo il perché chissà che esce da quella bocca”
(abbiamo bisogno di certezze anche noi insegnanti...)
Conseguenze Idea di successo in
matematica
Gli allievi intuiscono che
l’insegnante soffre se Deresponsabilizzazione
loro sbagliano
Scarse occasioni di far
Diagnosi allarmanti su lavorare su competenze di
falsi positivi, ma anche problem solving e
pericolose illusioni soprattutto argomentative
Credere che un adulto sia
Percezione dei bambini davvero interessato ai loro
processi di pensiero
L’incertezza su questo e
l’incombenza della valutazione Perché mi sta chiedendo
alla scuola primaria fanno questo?
sorgere una domanda spontanea

Perché ho Mi sta suggerendo di


Cambia risposta
sbagliato cambiare risposta

Perché vuol vedere se so Come vuole lei/lui? Cambia domanda


farlo come vuole lei/lui

Necessità Progettare e sviluppare attività stimolanti


di problem-solving e spiegazione

Centrale anche la comunicazione


Fondamentale tra pari:
quando si chiede di chiedere,
spiegare, convincere, ascoltare, farsi convincere...
argomentare
Argomentare alla scuola dell’infanzia
“Didatticamente sarebbe molto utile
conoscere i modelli che i bambini
potrebbero essersi fatti (...) perché
un insegnante potrebbe attivare
strategie didattiche personalizzate e
modificare così i modelli non
perfettamente adeguati al sapere
matematico (...) c’è da mettere in
conto, però, la difficoltà oggettiva di
risalire al modello mentale interno Infanzia e matematica
che l’allievo si è formato a proposito Pitagora Editrice
di un determinato concetto.” Bologna

“Per questo sono state studiate ‘strategie’ che riescono a


coinvolgere gli allievi e che li spingono a portare all’esterno
cio`che risulta essere profondo, allontanandosi il più
possibile da risposte dettate dalla volontà di avere
l’approvazione dell’insegnante e, di rimando, di ottenere
elogi di fronte ai coetanei e ai genitori”
Argomentare alla scuola dell’infanzia
“Le strategie di cui dicevamo mirano ad
attivare un processo di estraniamento
del bambino dal contesto abituale per
far vivere il problema e, per questo
motivo, vengono proposte situazioni
che siano modelli del reale da
costruire in contesti opportuni
variabili di volta in volta”

Infanzia e matematica
Pitagora Editrice
Bologna
“È proprio in questa accezione che sono stati proposti
a bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia
alcuni ‘problemi stimolo’ che miravano a far
emergere quelle consapevolezze che in altri modo
non erano palesate, creando situazioni semplici e
dominabili da mettere in grado un bambino di 5 o 6
anni, di dare indicazioni sul procedimento”
Argomentare alla scuola dell’infanzia
Esempio: Fai finta di essere un gelataio. Un bambino
piccolo ti chiede un gelato che costa 21 centesimi. Ti dà
12 centesimi e alle tue obiezioni risponde dicendo che
nei numeri 21 e 12 c’è un 1 e c’è un 2 e quindi è uguale.
Cosa fai per convincerlo ed avere i tuoi soldi?
“Viene alzato un sipario immaginario ed il bambino diventa
regista e protagonista di una storia quasi reale” (6 anni)
G: Hei, bambino! Non mi hai dato i soldi giusti!
B: Ma io sono piccolo, non lo so! Me li ha dati la mamma.
G: Allora devi dire a tua mamma che così non va bene,
perché il gelato non costa così.
B: Sì, ma allora tu cosa vuoi?
G: Devi dire a tua mamma che il gelato costa 21 centesimi
e non 12! E poi le devi dire che 21 non è come 12. Guarda,
lo vedi il cartellino del prezzo? Qui c’è scritto che costa
21 centesimi! E allora devi dire a tua mamma
che...guarda!
Argomentare alla scuola dell’infanzia
G: Per fare 21 centesimi [prende le monete] devi prendere
2 monete da 10, ma per fare 12 di monete da 10 ne basta
1! Io voglio 2 monete da 10 e 1 moneta da 1, no 2 monete
da 1 e 1 da 10.
B: Ma io le monete da 10 te le ho date e anche da 1!
G: Sì, ma me le hai date al contrario e così mi hai dato
meno soldi. Guarda! [prende un foglio di carta e scrive]
Tu mi hai dato 12 e io voglio 21, Se 2 sta davanti, così
[scrive di nuovo 21] allora vuol dire che il gelato costa di
più che se stava davanti 1 così [scrive di nuovo 12]
B: Sì, va beh! Adesso glielo dico a mia mamma tutto quello
che vuoi tu, ma io voglio un altro gelato perché questo mi
si è sciolto!
RIFLESSIONE
Problem solving e
argomentazione: alcuni “nemici”
NEMICO 2: caratteristiche La matematica non è
della matematica un’opinione

Non c’è spazio (ed


interesse) per il pensiero
personale
La voce degli studenti...
Come dice un detto popolare: “La matematica
non è un opinione” infatti per riuscire in questa
materia non esistono scuole di pensiero ma
solo regole ben definite (Gigi 3a superiore)

La mia 'non simpatia' per la matematica è


dovuta al fatto che in questo tipo di disciplina
manca la possibilità di esprimere un pensiero,
un parere, un'opinione da parte di colui che la
svolge (Carlo, 3a sup)
La matematica non è un’opinione
I miei voti non sono mai stati troppo disastrosi, ma
questo non vuol certo dire che la matematica mi
piaccia, anzi, la odio completamente, semplicemente
perché è una materia che sento molto lontana da me.
Per risolvere un’equazione, non hai certo bisogno di
creatività, non serve la tua interpretazione, oppure
dire quello che senti; la matematica è priva di
sentimento, basta pensare al famoso detto: “la
matematica non è un’opinione”. Proprio in quella frase
è racchiusa la mia ripugnanza nei confronti di essa,
non è come un tema nel quale si può avere
interpretazioni diverse, c’è un solo modo di riuscire, un
unico metodo (Luigi, 5a sup)
Primo obiettivo
Passare da “la matematica non è un’opinione”...

...a “in matematica le opinioni sono importanti”...

...ed è importante imparare a raccontarle,


giustificarle, argomentarle,
difenderle...assumersene la responsabilità
RIFLESSIONE
Problem solving e
argomentazione: alcuni “nemici”
NEMICO 3: Paura Insegnant
i
Gestire il cambiamento di pratiche, di visione della
matematica, di visione del proprio ruolo; gestire
l’organizzazione della classe; trovare i materiali;
accettare una maggiore imprevedibilità
Tutto questo provoca naturalmente
Sarò in grado?
insicurezze e paure
Per questo aspetto, come per molti altri, importanza di fare
un percorso condiviso, confrontarsi con i colleghi anche
sulle difficoltà che noi stessi abbiamo incontrato e che
magari qualcun altro ha già superato

E se viene fuori qualcosa a cui


non so dare una risposta?

È un’occasione da non perdere!


Cercare la risposta insieme ad un allievo o dirgli/le “non so
rispondere, ma mi posso documentare e risponderti
domani/tra una settimana/...” può essere molto motivante per
l’allievo e mandare un messaggio dare un insegnamento
importante (invece che dare con sicurezza una risposta
incerta)
Tutto questo provoca naturalmente
Sarò in grado?
insicurezze e paure
RIFLESSIONE
Problem solving e
argomentazione: alcuni “nemici”
NEMICO 4: Tempo Usualmente chi prova si accorge
di una certa “potenzialità”...

Mi avete convinta con questa storia dell'argomentazione,


che è importante. Sperimentando le attività nella pratica
ho visto che escono fuori cose belle, che i bambini
chiedono di fare ancora questi problemi...
Però...
Però, l'anno prossimo avrò le prime...a volte guardo in
mensa le prime di quest'anno, vedo come si
comportano...e allora penso che non so se riuscirò a fare
anche queste attività, magari non avrò il tempo di fare
nemmeno quello che devo...

Mi avete convinta con questa storia dell'argomentazione,


che è importante. Sperimentando le attività nella pratica
ho visto che escono fuori cose belle, che i bambini
chiedono di fare ancora questi problemi...
Però...
Però, l'anno prossimo avrò le prime...a volte guardo in mensa le
prime di quest'anno, vedo come si comportano...e allora penso
che non so se riuscirò a fare anche queste attività, magari non
avrò il tempo di fare nemmeno quello che devo...

Ma cosa è “quello che dobbiamo”?


I contenuti? Gli esercizi? Alcune
attività in particolare?
Forse val la pena dare un’occhiata a cosa
richiedono le Indicazioni Nazionali...
Le indicazioni nazionali
Continuità ed unitarietà del curricolo
L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur
abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da
una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e
continuo. La presenza, sempre più diffusa, degli istituti
comprensivi consente la progettazione di un unico curricolo
verticale e facilita il raccordo con il secondo ciclo del sistema di
istruzione e formazione
I bambini esplorano continuamente la realtà e
imparano a riflettere sulle proprie esperienze
descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole
La
con diversi criteri.
conoscenza
Pongono così le basi per la successiva
del mondo
elaborazione di concetti scientifici e matematici
che verranno proposti nella scuola primaria
Lavorare sull’argomentazione e le competenze linguistiche: perché?
Scuola dell’infanzia – Scuola primaria – Scuola media

PRIMO CICLO
PRIMARIA Matematica
INFANZIA I discorsi e le parole Legge e comprende testi
che coinvolgono aspetti
Il bambino (…) comprende logici e matematici
parole e discorsi, fa ipotesi sui
significati. Sa esprimere e MEDIA Matematica
comunicare agli altri emozioni,
sentimenti, argomentazioni Utilizza e interpreta il
attraverso il linguaggio linguaggio matematico (piano
verbale che utilizza in
cartesiano, formule, equazioni,
differenti situazioni
comunicative. Ascolta e ...) e ne coglie il rapporto col
comprende narrazioni. linguaggio naturale
Lavorare sull’argomentazione e le competenze linguistiche: perché?
Scuola dell’infanzia – Scuola primaria – Scuola media

PRIMO CICLO
PRIMARIA Matematica
INFANZIA Il sé e l’altro Descrive il procedimento
seguito e riconosce
Il bambino gioca in modo strategie di soluzione
costruttivo e creativo con gli diverse dalla propria.
altri, sa argomentare, Costruisce ragionamenti
confrontarsi, sostenere le proprie formulando ipotesi,
ragioni con adulti e bambini (…)
sostenendo le proprie idee
Riflette, si confronta, discute con
gli adulti e con gli altri bambini e
e confrontandosi con il
comincia e riconoscere la punto di vista di altri
reciprocità di attenzione tra chi
parla e chi ascolta
Lavorare sull’argomentazione e le competenze linguistiche: perché?
Scuola dell’infanzia – Scuola primaria – Scuola media

Spiega il procedimento seguito,


MEDIA anche in forma scritta,
mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui
risultati (...) Produce
INFANZIA Il sé e l’altro argomentazioni in base alle
conoscenze teoriche acquisite (ad
Il bambino gioca in modo
esempio sa utilizzare i concetti di
costruttivo e creativo con gli
proprietà caratterizzante e di
altri, sa argomentare,
definizione). Sostiene le proprie
confrontarsi, sostenere le proprie
convinzioni, portando esempi e
ragioni con adulti e bambini (…)
controesempi adeguati e
Riflette, si confronta, discute con
utilizzando concatenazioni di
gli adulti e con gli altri bambini e
affermazioni; accetta di
comincia e riconoscere la
cambiare opinione riconoscendo le
reciprocità di attenzione tra chi
conseguenze logiche di una
parla e chi ascolta
argomentazione corretta
Lavorare sull’argomentazione e le competenze linguistiche: perché?
Scuola dell’infanzia – Scuola primaria – Scuola media

PRIMARIA Matematica
Riesce a risolvere facili problemi in tutti
gli ambiti di contenuto, mantenendo il
controllo sia sul processo risolutivo, sia
INFANZIA sui risultati
Dalla scuola dell’infanzia MEDIA
alla scuola primaria
Riconosce e risolve problemi in
Manifesta curiosità e voglia di contesti diversi valutando le
sperimentare (…) Rileva le informazioni e la loro coerenza
caratteristiche principali di eventi, (...) Confronta procedimenti
oggetti, situazioni, formula ipotesi, diversi e produce
ricerca soluzioni a situazioni formalizzazioni che gli
problematiche di vita quotidiana consentono di passare da un
problema specifico a una classe
di problemi
“Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri
per la valutazione delle competenze attese e, nella loro
scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le
istituzioni scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli,
a garanzia dell'unità del sistema nazionale e della qualità del
servizio. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di
organizzarsi e di scegliere l'itinerario più opportuno per
consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati”

La promozione di competenze argomentative è dunque


una parte significativa di “quello che dobbiamo” fare, non
si tratta di attività opzionali (“le faccio magari a maggio
dopo le prove INVALSI...”)
Lavorare sull’argomentazione e le competenze linguistiche: perché?
Scuola dell’infanzia – Scuola primaria – Scuola media

PROBLEM SOLVING
ARGOMENTAZIONE
Il CASO della matematica

INFANZIA PRIMO CICLO


Obiettivi di apprendimento terza secondaria di primo grado –
ITALIANO Ascolto e parlato
Argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio e
nel dialogo in classe con dati pertinenti e motivazioni valide
Traguardi per competenza
Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla
situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte
lessicali adeguate
Lavorare sull’argomentazione e le competenze linguistiche: perché?
Scuola dell’infanzia – Scuola primaria – Scuola media

La matematica (…) contribuisce a sviluppare la capacità


di comunicare e discutere, di argomentare in modo
corretto, di comprendere i punti di vista e le
argomentazioni degli altri

Obiettivi di apprendimento terza secondaria di primo grado –


ITALIANO Ascolto e parlato
Argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio e
nel dialogo in classe con dati pertinenti e motivazioni valide
Come distinguere la pertinenza di un dato e la validità di
un'affermazione? La matematica dovrebbe proprio
insegnare a controllare e accorgersi quando “si esce dalle
regole del gioco”! E infatti, nelle Indicazioni…
Competenze in continuità
INFANZIA PRIMO CICLO SECONDO CICLO
LICEI
PROBLEM SOLVING
ARGOMENTAZIONE DIMOSTRAZIONE
“L’alunno analizza le situazioni per tradurle in termini matematici,
riconosce schemi ricorrenti, stabilisce analogie con modelli noti,
sceglie le azioni da compiere (operazioni, costruzioni
geometriche, grafici, formalizzazioni, scrittura e risoluzione di
equazioni, …) e le concatena in modo efficace al fine di produrre
una risoluzione del problema. Un’attenzione particolare andrà
dedicata allo sviluppo della capacità di esporre e di discutere
con i compagni le soluzioni e i procedimenti seguiti”
Problem solving: una competenza intimamente connessa col
fare matematica

“Di cosa si occupa


realmente la
matematica? Di risolvere
problemi”

Paul Richard Halmos (1916 - 2006)


Risolvere problemi è – per
Una competenza inseguita molti matematici – l’essenza
da tempo... del fare matematica

Programmi
per la scuola “Il pensiero matematico è
elementare caratterizzato dall’attività di
1985 risoluzione di problemi”
Le Indicazioni Nazionali
“Caratteristica della pratica
Indicazioni matematica è la risoluzione di
Nazionali problemi, che devono essere intesi
per il come questioni autentiche e
curricolo significative, legate spesso alla
2007 vita quotidiana, e non solo esercizi
a carattere ripetitivo”
“Caratteristica della pratica matematica
è la risoluzione di problemi, che
devono essere intesi come questioni
autentiche e significative, legate alla
Indicazioni vita quotidiana, e non solo esercizi a
Nazionali per il carattere ripetitivo o quesiti ai quali si
risponde semplicemente ricordando
curricolo 2012
una definizione o una regola...
ATTENZIONE A PROMUOVERE UNA CERTA
VISIONE DELLA MATEMATICA

REGOLE MEMORIA TECNICHE

PORSI, AFFRONTARE E RISOLVERE PROBLEMI


GIUSTIFICARE E ARGOMENTARE QUEL CHE SI FA
DA PENSIERO RIPRODUTTIVO A PRODUTTIVO
DA ADEGUARSI AD ASSUMERSI LA RESPONSABILITÀ DEI
PROPRI PROCESSI DI PENSIERO
L’alunno imparerà Di estrema importanza è lo
ad affrontare con sviluppo di un’adeguata
fiducia e visione della matematica, non Caratteristica
determinazione ridotta a un insieme di regole della pratica
situazioni da memorizzare e applicare, matematica è
problematiche ma riconosciuta e apprezzata la risoluzione
come contesto per affrontare di problemi
e porsi problemi significativi

PORSI, AFFRONTARE E RISOLVERE PROBLEMI


GIUSTIFICARE E ARGOMENTARE QUEL CHE SI FA
DA PENSIERO RIPRODUTTIVO A PRODUTTIVO
DA ADEGUARSI AD ASSUMERSI LA RESPONSABILITÀ DEI
PROPRI PROCESSI DI PENSIERO
PORSI, AFFRONTARE E RISOLVERE PROBLEMI
Due parole sui problemi. Ve ne sono molti, e solo
un studente eccezionale potrebbe risolverli tutti.
Alcuni servono solo a completare dimostrazioni
del testo, altri hanno lo scopo di illustrare i
risultati ottenuti e far pratica su di essi.
Molti non vengono proposti tanto per essere
risolti, quanto per essere affrontati. Il valore
di un problema non sta tanto nel trovarne la
soluzione, quanto nelle idee che fa sorgere in chi
la affronta e nei tentativi messi in atto”

“Quale è il modo migliore per


imparare a risolvere problemi?
Affrontare problemi”
Problem solving e argomentazione:
Il bello della matematica

“Un bel problema,


anche se non lo
risolvi, ti fa
compagnia se ci
pensi ogni tanto”

E. De Giorgi
Una possibile definizione di problema

Un problema sorge quando un


essere vivente ha una meta ma
non sa come raggiungerla
Karl Duncker, 1945

Quale meta?
Una possibile definizione di problema

Un problema sorge quando un


essere vivente ha una meta ma
non sa come raggiungerla
Karl Duncker, 1945

Nella pratica
scolastica si
tende a far fare problema / esercizio
ai ragazzi tanti
problemi o
tanti esercizi?
Esercizi ripetitivi e guidati e non problemi...
Perché? Perché è più facile
ottenere la risposta giusta
Perché permette di
riuscire anche a chi
ha difficoltà
Siamo veramente convinti della significatività di questi
risultati? Esempio: quando siete davanti ad un
problema di matematica scrivete 5. 3xˆ2-75=0

Per dare strumenti Se davvero fossero strumenti


dovrebbero essere gli allievi
(amuleti?) agli allievi
a scegliere se e quando usarli
Emerge una difficoltà di
Esempio “dizionario”

L’analisi di difficoltà in Molti bambini, anche bravi


verticale solutori, hanno dichiarato
“non abbiamo considerato i
Quinta primaria
numeri successivi a cento”, “il
più vicino a cento” significa
che “non sono ancora
arrivato a cento”. Risulta che
per i bambini “vicino a X”
significa “prima di X, che
Tipicamente dato anche non supera X, che lo deve
in prima secondaria di ancora raggiungere”
primo grado
Molti bambini, anche bravi solutori, hanno dichiarato “non
abbiamo considerato i numeri successivi a cento”, “il più vicino a
cento” significa che “non sono ancora arrivato a cento”. Risulta che
per i bambini “vicino a X” significa “prima di X, che non supera X,
che lo deve ancora raggiungere”

È stato anche chiesto agli


allievi di riformulare il quesito
per cercare di evitare questa
difficoltà testuale e la
proposta fatta dai bambini è
stata la seguente

“Quali di questi numeri,


L’eventuale intervento
andando avanti e indietro
didattico dell’insegnante sarà
diverso e avrà una diversa sulla retta dei numeri, si
efficacia! avvicina di più a 100”
GRAZIE!

Pietro Di Martino
dimartin@dm.unipi.it

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