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ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASALGUIDI SCUOLA MEDIA E. FERMI A.S.

2009-2010

QUANDO LA MATEMATICA DIVENTA

CLASSI IAM-IIAM-IID Insegnante Fossi Daniela A.S. 2009-2010


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Problemi e parolacce .alla ricerca della Relazione perduta


CLASSI IAM-IIAM-IID Insegnante Fossi Daniela

Nellanno scolastico 2009-2010, nellambito del corso di Ricerca-azione di Matematica, parallelamente ad un progetto di continuit finalizzato a mettere a punto un segmento del curricolo verticale dedicato ai problemi, stata condotta unindagine metodologica proprio sulla loro risoluzione. Il lavoro stato condotto con laiuto dellattivit laboratoriale, in una prima e nelle due classi seconde della scuola secondaria di primo grado che lanno prima avevano messo a punto Il Problemando , un gioco nel quale gli alunni hanno inventato problemi. Tale attivit si era prestata bene a sviluppare il pensiero creativo e limmaginazione degli alunni, il pensiero critico e la concretezza nel matematizzare il mondo che li circonda, anche attraverso il fantastico. Questanno il lavoro proseguito, con la comprensione del testo di problemi aritmetici e geometrici: nella prima classe infatti, lattenzione si focalizzata sullanalisi del testo alla ricerca della relazione tra le parole e il loro significato, anche in funzione del contesto. La relazione poi tra dati e domande stata indagata sia in prima che nelle seconde classi ed ha condotto gli alunni ad una presa di coscienza, relativamente alla loro et, dei percorsi logici che stanno alla base della risoluzione di un problema, quasi una scansione, una visione a rallentatore del percorso che fa la mente di un alunno che sa risolvere problemi. Seppur con le solite paure iniziali e le fisiologiche pause, lesperienza stata condotta fin dai primi mesi dellanno scolastico e si protratta anche nel secondo quadrimestre, approdando per alunni e docente, allimmancabile entusiasmo che regala unattivit laboratoriale di Ricerca-azione di Matematica. Il metodo sistematico di lavoro stato una caratteristica della nostra esperienza, alternato a momenti pi conviviali e distesi ma non meno importanti che hanno vivacizzato e arricchito di significato le normali attivit del curricolo di matematica apportando in pi il divertimento e la gratificazione del gioco. Come al solito, anche piccoli risultati positivi da parte di alunni con difficolt in matematica o anche solo manifestazioni di consenso e di entusiasmo nel loro coinvolgimento, hanno rappresentato una verifica dellattivit proposta.
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Ha costituito verifica del metodo anche saper usare oralmente in modo corretto le parole durante le attivit in classe; il farsi le domande e metterle in sequenza stato usato come metodo nelle verifiche sia in prima che nelle seconde classi: ha aiutato gli alunni bravi ad organizzare il loro lavoro e per quelli meno bravi stata una rassicurazione di avere un metodo di lavoro! Gli stessi tipi di risultati sono stati riscontrati anche nella V classe della primaria, dove hanno risolto i problemi nella versione difficile e poi facile: per gli alunni che hanno sempre risolto bene i problemi non hanno evidenziato differenze di risoluzione, mentre per quelli pi deboli, le versioni facilitate sono state utili nel migliorare le loro prestazioni. Altra caratteristica fondamentale dellesperienza stata la discussione continua in classe, che ha chiarito le idee non solo agli alunni ma anche allinsegnante, soprattutto per quel che riguarda la differenza fra fare esercizi e trovare un metodo di studio. Ancora una volta il gruppo di Ricerca-azione stato di fondamentale importanza; infatti, sebbene inizialmente lesperienza mostrasse segni di costrizione nellindagine di classificazione sistematica, proprio con questa e con il confronto e il conforto del gruppo, ho potuto intraprendere un vero e proprio viaggio allinterno dei percorsi metacognitivi prima personali e poi degli alunni.

Obiettivi dellesperienza: comprendere il significato delle parole di un problema anche in contesti diversi porsi domande e riconoscere quelle non adatte al contesto favorire lacquisizione della matematica in modo consapevole e significativo rendere lalunno protagonista del proprio percorso formativo coinvolgere attivamente tutti gli alunni, anche quelli che non"amano" la matematica perch possano rafforzare la propria autostima mettersi in gioco nellesporre, raccontare e presentare il proprio prodotto ai compagni contribuire alla formazione del pensiero critico offrendo i mezzi per valutare situazioni fare ipotesi e trovare soluzioni stimolare la creativit e lo sviluppo del pensiero divergente, guidando ad atteggiamenti di flessibilit nelloperare aiutare gli allievi svantaggiati in un lavoro di recupero Contribuire al raggiungimento di un efficace metodo di studio

Descrizione dellesperienza

I FASE : Analisi del testo

Come sempre accade, fin dai primi incontri con gli alunni della prima classe, si presenta il problema di vocabolario, il pericolo cio di non essere capiti durante le spiegazioni, perci, allinizio dellanno, viene allestito un promemoria dove si annotano i termini importanti di cui vogliamo che loro ricordino il significato. Questanno abbiamo iniziato subito con lanalisi del testo dei problemi in particolare con lo studio dei termini poco conosciuti dagli alunni e il cui significato potrebbe essere determinante non solo per lo svolgimento dei problemi del libro ma in generale per la comprensione del linguaggio matematico, che certe volte viene usato dallinsegnante anche in modo un po disinvolto. La raccolta stata sistematica: linsegnante ha scelto nel libro una serie di pagine di problemi e ciascun alunno, come compito a casa, li ha letti e scritto i termini a lui sconosciuti, poco chiari oppure frasi difficili, senza ricorrere allaiuto dei genitori o del vocabolario. A scuola poi abbiamo ordinato le parole in ordine alfabetico e gli alunni stessi ne hanno dato il significato con una discussione in classe scoprendo che quelle che erano arcane per alcuni erano note ad altri. Per parole pi difficili si reso necessario luso del vocabolario e per altre ancora lintervento dellinsegnante. Pian piano la lista si allungata fino a circa 50 parole, Le parolacce.

LE PAROLACCE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 Ametista Annuale Anticipo Astenuti Cambiale Cateto Cedro Comitiva Complementari (angoli) Complessivo Contemporaneamente Coup Differenza Doppio Dozzina Droghiere Esplementari Fattura Fluorite Fondisti Importo Ipotenusa Mensilmente Met Movimenti contabili Notarili Percepire Prelevare Preventivo Previsto Prospetto Quarzo Quotidianamente Rata Reddito Regata Rigorosamente Rimanenti Rispettivamente Rocciatori Saldatore Saldi Settimanalmente Sottovasi Suddiviso Supplementari Tamerici Utilitaria Minerale 1 volta allanno Soldi dati prima del pagamento complessivo Coloro che non fanno una cosa Una promessa di pagamento Un lato corto di triangolo rettangolo Pianta sempreverde giallo-verde con fiori bianchi Insieme di persone che fanno una gita o un viaggio Angoli la cui somma 90 in tutto, complessivamente, Nello stesso tempo/insieme Macchina a due posti Pu essere il risultato della sottrazione; una differenza di quantit misurabile; pu indicare la diversit fisica o di qualit Che fatto di due cose uguali 12 cose Negoziante che vende spezie Angoli la cui somma 360 Resoconto ufficiale di cose da acquistare o delle vendite fatte Minerale Sciatori di sci di fondo Il conto, la spesa totale il lato pi lungo del triangolo rettangolo Ogni mese Diviso in due, si pu dire anche mezzo Versamenti o pagamenti, entrate o uscite da un conto in banca Relativamente al notaio, ufficiale che fa i contratti Ricevere (oppure Udire..dipende dal contesto) Togliere, ritirare soldi dal proprio conto Piano, previsione di spesa Messo in conto, tenuto in considerazione, sai in anticipo che accadr Ipotesi su come sar una cosa, progetto Minerale Ogni giorno Ciascuna delle parti in cui viene suddiviso un pagamento da effettuare entro un limite di tempo determinato Guadagno annuale Corsa di barca In modo preciso e severo Resto e differenza,che rimangono dopo aver sottratto, risultato della sottrazione Associati nello stesso ordine in cui si presentano Scalatori di montagna finire di pagare un debito ( ma anche Unire con il fuoco.dipende dal contesto) Sconti sul prezzi interi 1 volta alla settimana Recipienti da mettere sotto i vasi Diviso in parti rigorosamente uguali Angoli la cui somma 180 Arbusti del litorale marino Piccola auto a basso consumo

49 50

Vestiario Vitto e alloggio

Abbigliamento, insieme di vestiti Il mangiare e il dormire

Le parolacce che non hanno trovato alcuna spiegazione tra gli alunni, sono state classificate come Le Parolacce strane. La tendenza innata alla classificazione ha vinto ancora una volta e ben presto si affinata generando nuovi sottoinsiemi: Le parolacce mascherine che nascondono dietro di loro lapplicazione di una operazione o un numero Le parolacce doppieche nascondono unoperazione e un numero. Abbiamo collocato dei cartelloni in classe con le liste ed ogni volta che ne avevamo bisogno venivano consultate e aggiornate con nuove parole. La scoperta di altre parolacce veniva costantemente monitorata e il suo inserimento nella lista giusta era inevitabile.

LE PAROLACCE STRANE Le parole che non conoscevamo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 0 1 1 1 2 Complementari (angoli) Complessivo Differenza Prelevare Rata Rigorosamente Rimanenti Rispettivamente Saldare Saldi Suddiviso Vitto e alloggio Angoli la cui somma 90 in tutto, complessivamente, Pu essere il risultato della sottrazione; una differenza di quantit misurabile; pu indicare la diversit fisica o di qualit Togliere, ritirare soldi dal proprio conto Ciascuna delle parti in cui viene suddiviso un pagamento da effettuare entro un limite di tempo determinato In modo preciso e severo Resto e differenza,che rimangono dopo aver sottratto, risultato della sottrazione Associati nello stesso ordine in cui si presentano finire di pagare un debito ( ma anche Unire con il fuoco.dipende dal contesto) Sconti sul prezzi interi Diviso in parti rigorosamente uguali Il mangiare e il dormire

LE PAROLACCE MASCHERINE Le parole che nascondono unoperazione o un numero 1 2 3 4 Annuale Anticipo Complessivo Differenza + 1 volta allanno Soldi dati prima del pagamento complessivo in tutto, complessivamente Pu essere il risultato della sottrazione ;una differenza di quantit misurabile ;pu indicare la diversit fisica o di qualit

5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

Dozzina Giorno Importo Mensilmente Percepire Prelevare Quotidianamente Rimanenti Settimanalmente Suddiviso : + +

12 cose 24 ore Il conto, la spesa totale. 1 volta al mese Ricevere (oppure Udire..dipende dal contesto) Togliere,ritirare soldi dal proprio conto. 1 volta al giorno Resto e differenza,che rimangono dopo aver sottratto, risultato della sottrazione 1 volta alla settimana diviso in parti rigorosamente uguali

LE PAROLACCE DOPPIE Le parole che nascondono unoperazione e un numero 1 2 3 4 5 6 Complementari Doppio Esplementari Met Supplementare Triplo + 90 X2 +360 :2 +180 X3 Angoli la cui somma 90 Che fatto di due cose uguali Angoli la cui somma 360 Diviso in due, si pu dire anche mezzo Angoli la cui somma 180 Che fatto di tre cose uguali

Come prima considerazione devo dire che mai mi sarei aspettata di trovare parole come prelevare oppure vitto e alloggio nella lista delle Parolacce insieme a termini di tipo matematico: lo stupore verr subito distolto dalluso corretto delle parole. Una volta appreso il corretto significato delle parole, la comprensione dei problemi si fatta pi immediata e sono arrivati, anche attraverso lerrore, a capire la relazione delle parole col testo: alcune parole se sostituite non cambiano il senso del problema altre invece non possono essere cambiate ma solo sostituite con sinonimi o frasi che hanno il medesimo significato. Con questi criteri sono approdati alla riscrittura del testo dei problemi del libro: l originale era la versione difficile e la traduzione rappresentava la versione facile; cos nellaffrontare la risoluzione di un problema in classe, gli alunni rivolgono subito lattenzione al significato delle parole e la riflessione per la comprensione del testo assicurata.

Il signor Luigi acquista unauto da 8500 . Met dellimporto lo versa alla consegna. La differenza viene suddivisa in 5 rate con scadenza annuale. Quanto paga ogni cambiale?

Il signor Luigi acquista unauto da 8500 . Una delle due parti uguali dellimporto lo versa alla consegna. Il restante viene suddiviso in 5 pagamenti con scadenza ogni anno. Quanto paga ogni debito?

Il Signor Rossi si reca da un concessionario di auto e decide di comprare un auto sportiva del valore di 50.000 con in pi accessori aggiuntivi inclusi (radio, clima, asr, ecc) Subito versa un acconto di 8.000. Il resto dellimporto diviso in 35 rate da pagare una al mese. Quanto deve accantonare ogni giorno per ottenere limporto della rata da pagare, considerando mesi con la media di 30 giorni? A quanto ammonta ogni rata?

Il Signor Rossi si reca da un concessionario di auto e decide di comprare un coup del valore di 50.000 con in pi accessori complementari inclusi (radio, clima, asr, ecc) Subito versa un anticipo di 8.000. Il resto dellimporto suddiviso in 35 rate mensili. Quanto deve accantonare ogni giorno per ottenere limporto della rata da pagare, considerando mesi con la media di 30 giorni? A quanto ammonta ogni rata?

Per movimentare questa attivit, con la classe II D abbiamo cercato una formula per costruire degli strani problemi; che potessero dare un po di gusto piccante al nostro lavoro. Per questo gli alunni hanno inventato la storia dellalieno che viene sulla Terra trasformandosi in professore di Matematica che dar agli alunni problemi incomprensibili: infatti gli alunni hanno ingarbugliato facili problemi per mandarli alla classe prima. Fra tutti i modi possibili per rendere i problemi incomprensibili ha avuto la meglio quello usato anche in certi giochi enigmistici. Gli spazi fra le parole sono stati tolti e rimessi dentro le parole, suddividendo le frasi in segmenti non senso, mescolando poi i segmenti ottenuti, il gioco era fatto: si otteneva un testo impossibile che richiedeva di essere decifrato dopo aver capito come fare. Ci ha indubbiamente richiesto la capacit organizzative e di comprensione dei testi sia negli alunni che hanno preparato i testi che in quelli che li hanno decifrati. Il compito non stato per niente facile. Per preparare il testo ingarbugliato hanno dovuto, prima di tutto capirlo e poi risolvere il problema per accertarsi della sua fattibilit; intricarlo guardandone la punteggiatura e le maiuscole, se presente pi volte una stessa parola dividerla in modo diverso per non indurre in fraintendimenti, trovare il modo di organizzare un metodo per scrivere bene, per es. al computer i segmenti-frasi possono essere colorati e mescolati facilmente. La decifrazione stata fatta poi a gruppi: ragionando tra loro dopo un primo momento di sconforto dove lalbergo diventava albero, in cui non sapevano come fare per mettere a posto il problema, la benedetta soluzione poi arrivata solo quando una ragazza, neanche tanto capace quanto abbastanza autonoma, riuscita a trovare la chiave mettendo sotto ogni segmento un numero, ritagliandoli e riordinandoli secondo la sequenza che loro avevano dato! Come non averci pensato! Anche i bravi si sono accorti che lorganizzazione mezzo pane! Cos dopo aver trovato un sistema cos rapido, hanno deciso di rivalersi sugli alunni della V elementare e un giorno siamo scesi per portare agli ignari la sorpresa!

PROBLEMA INGARBUGLIATO

PROBLEMA DISTRICATO

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Per il consumo settimanale di frutta di un albergo si acquistano 10 casse di mele da 30 kg ciascuna, 4 casse di pere e 2 casse di uva da 25 kg ciascuna. Qual in chilogrammi il consumo complessivo di frutta di una settimana? E nel mese di agosto?

mosettimana gosto?

cuna.Qual,inchil a30kgciascu mana?Enelm

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II FASE :

Relazioni tra dati e domande

Consapevoli che lanalisi del testo non sia la panacea e che gli alunni devono comunque mettere del loro, abbiamo proseguito la nostra analisi e siamo partiti a considerare la grande relazione tra dati e domande. Se fin dalle elementari conoscono il significato dei dati nascosti o superflui, gli alunni della classe prima con le parolacce mascherine e doppie sempre in agguato, hanno rincarato la dose; le classi seconde poi, reduci dallesperienza del Il Problemando che avevano portato avanti lanno prima, erano diventate esperte negli effetti che mutamenti sui dati producono sulle domande. Ci siamo posti le domande di sempre: Le richieste che ci sono nel problema le posso trovare subito con i dati del problema oppure no? I dati sono vicini alla richiesta oppure sono lontani? Posso partire dalle richieste e poi vado allindietro come un gambero? I problemi venivano fatti, come sempre, con molta fatica da parte di qualcuno oppure in modo molto disordinato da parte di altri, o ancora in modo insicuro, mentre le classi seconde, gi navigate, nonostante mostrassero pi disinvoltura, qualche problemino ancora ne avevano. Dovevamo prendere una decisione urgente che mettesse fine allo stillicidio, fare un salto di qualit che portasse a scoprire lintimo della relazione, non ci aspettavamo un miracolo ma quanto meno un barlume di speranza per migliorarci. La risposta non tard ad arrivare: FACCIAMOCI TUTTE LE DOMANDE POSSIBILI immaginabili e scriviamole, anche a costo di chiederci a che ora passa lautobus 14?. Questo passo sembrava alquanto azzardato anche perch si pu rischiare la noia e il disinteresse ma in qualche modo bisognava provare anche questa. Allora......... FILE DI DOMANDE A questa richiesta dellinsegnante, gli alunni l per l sono partiti in quarta, poi per si sono arenati perch non sapevano pi cosa chiedersi: ma bastato chiedere loro di andare a caccia di domande e scovarle in ogni angolo del
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problema ed ecco che quindi si sono dovuti attrezzare e trovare tutti i nessi logici nelle loro teste. File di domande venivano fuori come collane!! Il timore di un attimo prima si dissolve a vedere lattenzione e la partecipazione dei ragazzi a questo modo di procedere, come se vedessero il loro pensiero a rallentatore. ALESSANDRA: farci domande libera la mente! Questa frase detta da una ragazza con difficolt a risolvere problemi ha infuso fiducia a tutti. Il sistema di scrivere tutte le domande stato abbastanza oneroso ma snellire il procedimento stato un gioco da ragazzi: luso dei simboli matematici venuto in nostro aiuto ed ha reso tutto pi facile! SEQUENZA E SCELTA DELLE DOMANDE A questo punto, con tutte quelle domande si reso necessario uno sfoltimento!! Abbiamo dato un ordine numerico alle domande e creato cos una sequenza, partendo da quella pi vicina ai dati del problema e via via cos fino alle richieste del problema. Ci siamo resi conto cos che per rispondere alle richieste del problema non tutte le domande servivano allo scopo, quindi abbiamo dovuto eseguire una scelta nelle domande e servirci solo di quelle BUONE. SEQUENZA OPERAZIONI Con la sequenza delle domande il problema quasi risolto, lo sforzo gi stato fatto nel momento delle domande, infatti la sequenza detta il ritmo delle operazioni necessarie: per rispondere alla prima domanda quale operazione devi fare? e cos via. CONSIDERAZIONI difficile dire quale entusiasmo venuto fuori da tutti ! La disciplina in classe non mai mancata durante questi momenti di attivit laboratoriale, anche i ragazzi meno attenti sono stati attratti dalla novit in un primo momento, poi hanno continuato a partecipare attivamente, riconoscendo probabilmente limportanza dellargomento. Posso dire che questo diventato per i ragazzi, un vero e proprio metodo di lavoro, si sono resi conto che quel sistema buono perch riesce a farli ragionare e li aiuta a risolvere i problemi . Alcuni alunni con difficolt logiche si sono subito impossessati di questo nuovo modo di fare problemi, ne sono stati subito avvantaggiati e anche se i risultati non sono proprio dei migliori, sono comunque incoraggianti e soprattutto non si sono allontanati dai problemi! Nelle seconde, i problemi di geometria non sono pi problemi ma esercizi, sono riusciti a dare un ordine al loro lavoro sia gli alunni bravi che quelli menobravi e, con mio sommo piacere, anche nelle verifiche hanno usato spontaneamente il

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nuovo metodo. Nella classe prima il nuovo sistema stato adottato sia nelle verifiche di aritmetica che, con mia sorpresa, anche in quelle di geometria . Non solo gli alunni, anche linsegnante rimasta entusiasta del lavoro che stiamo ancora percorrendo, stato come far andare a rallentatore il pensiero logico: abbiamo scandito tutte le tappe metacognitive e poi le abbiamo scritte scoprendo quindi che c chi queste tappe le percorre velocemente, chi le confonde e chi le mette in disordine, c chi le fa lentamente. Ora sapete che potete provare a fare problemi in questo modo, un vero proprio metodo di lavoro!

ANATOMIA DI UN PROBLEMA PROBLEMA

TESTO

ANALISI E COMPRENSIONE

Tutte le parole devono essere comprese nel loro significato in RELAZIONE al contesto

DATI

RELAZIONE

DOMANDE

Si scrivono i dati anche quelli nascosti nelle parole

-Posso rispondere subito alle richieste con questi dati? -Quali altre domande ci possiamo fare con questi dati? -Scrivi tutte le domande possibili -Cancella quelle che non ti interessano - Metti in ordine le domande in sequenza -C una domanda pi vicina ai dati? -Scegli un percorso se ce ne sono di pi

RISOLUZIONE LAVORO

Lordine delle domande d la sequenza dei passaggi logici e quindi delle operazioni da eseguire: dai dati iniziali si trovano risultati che saranno nuovi dati (dati intermedi) per trovare altri risultati fino alla soluzione finale. PASSAGGI LOGICI

dati iniziali

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Domanda 1

Operazione1

Dato intermedio 1

Domanda 2

Operazione2

Dato intermedio 2

Domanda 3

Operazione3

Dato intermedio 3

Domanda 4

Operazione4

Soluzione finale

Il lavoro ha previsto anche dei momenti di continuit, e poich siamo coinquilini con la scuola primaria, ci non stato affatto difficile. Quando ho comunicato alla classe che potevamo far vedere alla V elementare quello che eravamo riusciti a fare, lentusiasmo partito ed i gruppi si sono messi in moto. Una mattina siamo scesi in V elementare per portare i problemi ALIENI in versione ingarbugliata: quando li abbiamo mostrati loro, hanno sgranato gli occhi per la sorpresa ma hanno accettato la sfida. Sapendo che successivamente ci avrebbero reso la visita, la decisione di scrivere problemi in versione facile e difficile con le parolacce stata accolta con entusiasmo: dal momento che avevamo allestito una novit volevano farla vedere. Infatti nelloccasione del nuovo incontro, in cui la V elementare, baldanzosa, ci ha riportato i problemi ingarbugliati risolti, hanno avuto una bella sorpresa: gli alunni hanno consegnato loro, con le dovute spiegazioni, una serie di problemacci in versione difficile e facile con la adeguata traduzione!! Ci incontreremo ancora per la fase pi importante: farci le domande!!!

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Conclusioni Lavorare con i problemi, questanno, stato particolarmente entusiasmante non solo per gli alunni, ma anche per il docente. Abbiamo potuto affrontare i problemi facendone quasi uno studio anatomico e fisiologico: studiarne le componenti e il loro funzionamento come una macchina, vedere cosa succede se cambio qualcosa, porsi domande e cercare di dare loro un ordine. Nella correzione in classe dei problemi, sia in prima che nelle seconde, dopo aver visto le prime difficolt di soluzione, ricorrere al farsi domande era diventato per loro un sistema quasi sempre indispensabile. Seppur non subito accettato come metodo per la risoluzione dei problemi, probabilmente perch li costringe a pensare, visto linsuccesso, gli alunni, soprattutto quelli che hanno difficolt, fanno ricorso a questo metodo di farsi le domande e anche nelle verifiche sono saltate fuori le colonne di domande messe poi in sequenza. Il lavoro di gruppo stato come al solito altamente significativo , per tutte le implicazioni che comporta: pensare ad alta voce, rispetto dellaltro e annullamento delle passivit, controllo degli atteggiamenti di bullismo: gli errori delle bullette presi come esempio da evitare!! Una componente essenziale che sinnesca nel lavoro di gruppo senza dubbio la discussione, con la quale vengono messi in atto momenti di peer-toutoring spontanei e ben accetti, condivisione di processi metacognitivi; ma anche la sicurezza per i pi deboli di non essere soli e di poter contare sulla forza del gruppo, aspetto che verr poi manifestato anche in momenti diversi dal fare problemi. Certamente il lavoro dellinsegnante stato anche quello di moderare gli eccessi e di appianare le eventuali difficolt. In certi momenti risulta veramente faticoso, sicuramente per il lavoro di gruppo unesperienza sempre positiva e secondo me indispensabile e consigliabile anche alla primaria!

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