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Anno scolastico 2008/2009 2 Circolo Didattico di Quarrata Scuola Primaria di Catena Ricerca-Azione P.I.A.

Insegnanti: Barontini Paola Baldi Daniela Gori Maria Teresa Agostini Anna

Obiettivi riferiti alla crescita personale-sociale


Partecipare e contribuire allo sviluppo dellattivit Chiedere e dare spiegazioni Collaborare ed indicare una possibile soluzione Rispettare le indicazioni date Acquisire modalit idonee di relazione Rispettare spazi e tempi degli altri

Obiettivi riferiti alla crescita culturale


Osservare per individuare e/o riprodurre-agire Ascoltare per interiorizzare e/o produrre Comprendere per applicare e/o formalizzare autonomamente Parlare per: raccontare, descrivere, riferire procedure, sintetizzare, esporre, ipotizzare, esprimere opinioni Produrre testi di vario genere Utilizzare codici diversi per esprimere lo stesso contenuto.

Area Linguistica
Ascoltare i fatti di una storia per individuare gli elementi e utilizzarli per la sintesi Immaginare per rappresentarsi il contenuto Ipotizzare un possibile finale Rappresentare il canovaccio della storia, separando luoghi interni da esterni Progettare e realizzare elementi per un plastico della storia Trasporre il contenuto della storia, manipolato, per realizzare un teatro filmato Progettare e costruire un biglietto di ringraziamento, con cartoncini ritagliati, per loperatore della telecamera

Area Storia-geografia
Ripartire spazi della scuola per collocarvi gli elementi della storia e muovercisi Inserirsi nella rappresentazione della storia, seguendo la sequenzialit dei fatti Costruire una linea del tempo con la successione delle azioni, evidenziando luoghi e personaggi Costruire una mappa dei luoghi della storia con simboli convenzionali 1.

Area matematica
Problematizzare i fatti della storia utilizzando il gioco dell E se? Utilizzare gli elementi di un fatto per costruire un testo problema coerente con la storia Conoscere nuovi contenuti matematici (moltiplicazione, schieramenti, il centinaio, tabellone) Risolvere problemi aritmetici Ricercare strategie risolutive: ipotizzare percorsi scegliere la proposta pi adeguata formalizzare la propria scelta Seguire procedure algoritmiche Scrivere al computer parole per la documentazione

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Destinatari
Classe 2^ (23 alunni)

Durata dellesperienza
Novembre 2008 Maggio 2009

Descrizione essenziale dellesperienza


Il progetto scaturito dalla rilevazione nella classe di problematiche riconducibili allaspetto relazionale, alle scarse abilit manipolative e alle difficolt spazio-temporali. Questi aspetti sono basilari per una corretta impostazione di ogni sapere disciplinare; pertanto le insegnanti, nellottica della trasversalit, hanno ipotizzato di coinvolgere tutti gli alunni in una drammatizzazione che si concretizzata in un video di Teatro filmato. Lattivit cominciata con la lettura di un testo narrativo Cera una volta, dopo la visita guidata lungo un percorso CAI sulle colline del Montalbano (Area linguistica). Successivamente la storia stata analizzata in modo che diventasse una recita (Area storia e geografia). Definita e interpretata pi volte la storia, stato introdotto il gioco dellE se?, inserendo opportune informazioni in modo da trasformare alcuni fatti in problemi aritmetici (Area matematica). Infine stato realizzato il plastico dellambiente della storia, costruendo i vari elementi con la tecnica della cartapesta.

Iter di lavoro
Dalla realt allimmaginazione
Gli alunni sono stati accompagnati in un bosco del territorio, con la guida di alpinisti del CAI. A scuola sono stati scelti testi narrativi che avessero come elemento importante il bosco; tra questi, Cera una volta stato quello preferito dai bambini. La storia stata letta dallinsegnante in diversi momenti. Durante lascolto, gli alunni sono stati stimolati ad immaginare la situazione e a rappresentarla anche simbolicamente sul quaderno; dopo lascolto, gli alunni hanno ricostruito con le immagini le tappe del testo ascoltato e utilizzato questa rappresentazione, disposta in ordine cronologico, per raccontare la storia alla mamma.

Dallimmaginazione alla rappresentazione


Gli alunni hanno riferito la storia allinsegnante dellambito antropologico che ha coinvolto la classe in un Collocare luoghi e personaggi della nuovo sviluppo dellattivit, la storia Cera una volta drammatizzazione. Sono stati quindi individuati i personaggi, le azioni, i fatti da rappresentare. Lattribuzione dei ruoli ha previsto: - lindividuazione delle caratteristiche di ogni personaggio - la ricerca, nei bambini, delle qualit necessarie per interpretare ogni personaggio - la selezione dei candidati ai vari ruoli, attraverso le prove.

Durante le prove ogni bambino doveva dimostrare attenzione alle indicazioni, rispetto dei tempi scenici, uso adeguato degli spazi a disposizione, capacit di attendere il proprio turno senza distrarsi e disturbare. Dopo il linguaggio mimico-gestuale sono seguite attivit scritte: - rappresentazione della sequenzialit della storia attraverso una linea del tempo che evidenzia lingresso dei personaggi sulla scena - rappresentazione dellambiente della storia con una mappa che mostra anche il percorso della protagonista.

Dalla rappresentazione alla problematizzazione


Messa a punto la drammatizzazione stato proposto il gioco dellE se?, gi utilizzato altre volte nella classe. Gli alunni hanno provato, individualmente, a modificare alcuni aspetti della storia introducendo quantit numeriche, nella prima fase riconducibili quasi esclusivamente al numero dei personaggi, e successivamente ponendo quesiti. La selezione delle proposte stata determinata dal ragionamento in discussioni collettive, pervenendo alla scelta di quelle situazioni che potessero essere pi facilmente oggetto di soluzione aritmetica. Successivamente e gradualmente le proposte prescelte sono state formalizzate in testi-problema, curando particolarmente laspetto tipico matematico. I testi cos formulati sono stati quindi inseriti nella storia in modo che i due aspetti diventassero un tuttuno. (All. 1) Parallelamente alla costruzione dei testi stato possibile affrontare nuovi aspetti matematici (o approfondirne alcuni gi noti) che via via emergevano dai problemi: - la moltiplicazione nei suoi vari aspetti - le tabelline - il cento e i numeri oltre la seconda potenza - calcoli orali e in colonna

Il Teatro filmato
Il testo Cera una volta, modificato con le incursioni matematiche, stato messo in scena aggiungendo il ruolo del disturbatore matematico che, a differenza di altri ruoli, costituisce un elemento costante in tutte le scene. Lassegnazione di questo particolare ruolo stata fatta dalle insegnant,i per permettere allalunno prescelto di trasformare la sua eccessiva esuberanza in energia positiva, come risorsa per tutta la classe.

progettazione, manipolazione, realizzazione


Per completare lattivit si pensato alla costruzione di un plastico che ha coinvolto sia laspetto progettuale sia quello manipolativo e tecnologico. Gli alunni hanno portato a scuola vari oggetti di recupero e li hanno utilizzati per costruire elementi del plastico, seguendo la procedura della cartapesta a strisce incollate, data dallinsegnante. Successivamente hanno pitturato e decorato gli elementi secondo un progetto elaborato individualmente. Infine seguita la riflessione sulle fasi di lavoro messe in pratica e la formalizzazione scritta delle stesse.

Dalla realizzazione alla trasposizione


Una volta realizzato, il plastico stato oggetto di sviluppo di lavoro: dopo averlo riprodotto iconicamente sul quaderno, stato utilizzato per inventare autonomamente una storia con gli stessi ambienti costruiti.

Punti di crisi in itinere


Tutti gli alunni sono stati in grado di partecipare al gioco dellE se? mostrando divertimento e partecipando con entusiasmo allattivit. Alcuni alunni per hanno incontrato difficolt a diversi livelli: - nella coerenza tra la quantit numerica e lelemento a cui si riferisce - nella coerenza fra la situazione e la domanda - nellindividuazione di una domanda possibile - nella formulazione linguisticamente corretta di domande. Relativamente al Teatro filmato, si deve registrare la difficolt, per una met della classe, nel mantenere costante lattenzione per rispettare adeguatamente i tempi scenici.

Considerazioni al termine del percorso


E presente nella classe un alunno certificato con diagnosi di trisomia 18. Nonostante le sue grosse difficolt gli stato assegnato, nella rappresentazione della storia, il ruolo di un personaggio che gli ha permesso di essere presente in scena, sempre vicino allalunna che lui preferisce e alla quale particolarmente legato da un forte rapporto affettivo. Le insegnanti valutano positivamente la serie di attivit proposte a tutti gli alunni nei vari ambiti disciplinari. In particolare, sul piano relazionale, molto efficace risultata la proposta di Teatro filmato in quanto ogni partecipante si sentito, a diversi livelli, coinvolto per il raggiungimento di obiettivi comuni: ognuno, per il proprio ruolo, ha dovuto rispettare regole, spazi e tempi. Lalunno con spiccate difficolt relazionali, investito del ruolo di disturbatore matematico, riuscito, in pi di unoccasione, a contenere la propria esuberanza, manifestando di sentirsi a proprio agio in questo ruolo.

All. 1

Il disturbatore matematico si annuncia con tre colpi di tamburo Milly corre cantando nel bosco. Allimprovviso si ferma. C un libro laggi sullerba. Qualcuno deve averlo perduto Milly si avvicina, lo apre, e ride felice. E un libro di fiabe! Le fiabe le piacciono pi di ogni altra cosa. Prende il libro, lo gira e lo rigira tra le mani, lo esamina da cima a fondo, e decide di portarlo a casa per leggerlo subito. Milly corre nella tana dove vive con la mamma e i tre fratellini. Si toglie la giacca e si siede in un angolo tranquillo. Poi apre il libro e comincia a leggere: Cera una volta. Non riesce per ad andare avanti. I suoi fratellini giocano ai tre Moschettieri e fanno un gran baccano. Non potete andare a giocare fuori? chiede. Ma loro nemmeno la sentono. Milly allora li caccia uno dopo laltro fuori casa. E se i fratellini fossero 5 e alla richiesta di Milly 3 smettessero di fare confusione quanti continuerebbero a disturbare Milly? Finalmente c silenzio, e Milly pu iniziare a leggere: Cera una volta. Neanche questa volta per riesce ad andare avanti. La mamma si messa a preparare la cena: noci e nocciole. E ogni volta che rompe un guscio, un secco crac! Echeggia per tutta la casa. E se la mamma preparasse 6 torte e sopra ad ognuna ci mettesse 10 noci, quante noci consumerebbe? Milly perde la pazienza. Qui non si pu proprio leggere in pace sospira, e si alza.

Rimette la giacca, prende il libro e corre fuori. Me ne star molto pi tranquilla nel bosco pensa. Ecco, qui va benissimo dice Milly arrivando sotto la vecchia quercia. Si siede, apre nuovamente il libro, ma fa appena in tempo a leggere Cera una volta, che un picchio comincia a battere sul tronco con il forte becco. Un incessante toc-toc! Toc-toc-toc! Rimbomba nelle sue orecchie. Anche tu vuoi farmi arrabbiare! grida Milly rialzandosi. E si allontana per cercarsi un altro posto pi tranquillo. E se i picchi fossero 3, quanti becchi avrebbero battuto sui tronchi? E se fossero stati 10? Quando arriva davanti alla tana del vecchio tasso, Milly si dice Il tasso dorme tutto il giorno. Non avr certo nulla in contrario se entro a leggere un po in casa sua. Guarda attraverso una finestra. S, il tasso sta riposando. Milly entra senza far rumore, si siede ai piedi del letto e comincia a leggere: Cera una volta. Purtroppo neanche questa volta riesce ad andare avanti. Infatti il tasso si mette a russare, e russa cos forte che tutta la tana trema. Milly si tappa le orecchie e scuote la testa disperata. No, no, nemmeno qui va bene per leggere!. E se il tasso si svegliasse 2 volte e ogni volta mangiasse 50 vermi di terra, quanti vermi mangerebbe in tutto? Milly corre da una parte allaltra del bosco, ma ovunque c qualcuno o qualcosa che le impedisce di leggere. Solo quando arriva in una radura, Milly crede di aver trovato il posto giusto. Tende le orecchie soddisfatta: Qui nessuno fa baccano giocando, nessun picchio tamburella sui tronchi, nessuno dorme russando si rallegra. E ricomincia da capo: Cera una volta. In quel momento, per, una folata di vento frrrrrr fa voltare le pagine a tutta velocit! No! Cos non si pu leggere sinfuria Milly. Quando finalmente riesce a riaprire il libro alla prima pagina, il vento dispettoso gliela gira di nuovo, e poi ancora e ancora. E se il libro avesse 15 pagine e il vento ne sfogliasse 8, quante pagine rimarrebbero da sfogliare?

Milly fuori di s dalla rabbia. E proprio impossibile trovare un posto tranquillo in tutto il bosco! grida a tutta voce. Brontolando si alza, afferra il libro e riparte alla ricerca di un angolino riparato dal vento. Le sembra di aver trovato il posto ideale vicino a uno stagno. Si siede dietro una grossa pietra. Qui non sente pi il vento fischiare. Tirato un respiro di sollievo, riapre il libro e legge ad alta voce: Cera una volta. Tuttavia nemmeno questa volta Milly riesce ad andare avanti. Infatti tutte le rane dello stagno, svegliate dalla sua voce, si mettono a cantare. Sembrano fare a gara a chi canta meglio e pi forte. Che frastuono! E se le rane fossero 6, e 2 andassero in un altro stagno, quante zampe si vedrebbero? Milly non sa pi che cosa fare. La sua testa tutta un eco di crac-crac, toc-toc, ronf-ronf, zzz-zzz, frrr-frrr e cra-cra. Il bosco non proprio un posto dove leggere in pace si convince. Milly sta per rinunciare a leggere il libro quando, ad un tratto, le viene unidea. Le storie, in fondo, piacciono a tutti riflette, e subito corre dal tasso poi corre dal picchio e infine dai suoi fratellini e dalla mamma. Milly li invita sulla sponda dello stagno: Ci sar la festa delle favole dice loro. Tutti accettano con entusiasmo e si mettono in cammino. Arrivati allo stagno si siedono intorno a Milly, dietro la grande pietra dove il vento non pu dare fastidio. Le rane stanno ancora facendo il loro concerto, ma dopo un po, incuriosite da quando sta accadendo sulla sponda, si mettono a tacere. Ma quanti animali si saranno radunati intorno allo stagno? Finalmente Milly apre il libro. Cera una volta comincia a leggere, una topolina che cercava nel bosco un posto tranquillo dove leggere le sue favole preferite,,, Tutti sono attentissimi e trattengono il respiro. E proprio il caso di dire che non si sente volare una mosca. Persino il vento ora passa leggero sullo stagno: sembra che anche lui ascolti le favole di Milly?

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