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TODOROV Filosofo bulgaro ke sosteneva ke il fantastico deve avere un carattere di esitazione: di fronte ad un racconto il lettore deve esitare, cio

kiedersi se ci ke sta leggendo irreale o reale. Il fantastico ci che crea dei dubbi. Todorov distingue il: -fantastico strano: certi fenomeni ke sembrano inspiegabili, sono poi spiegati con un elemento razionale - fantastico meraviglioso: si tenta la spiegazione con un elemento soprannaturale (tipico fiabe) Riguardo alle tematiche del fant. Todorov distingue due filoni: 1. Temi dellio, in cui si analizza il rapporto tra luomo e il mondo, si analizza il rapporto tra materia e spirito (personalit, psicosi, schizzofrenia) 2. Temi del tu: riguardano la sfera sessuale, che talvolta pu incarnarsi in figure come il demonio. Affermare la sessualit significa trasgredire i dettami religiosi, perci la donna viene spesso rappresentata cm figura demoniaca. La caratteristica del fant. ke deve essere mimetico: cio imitare la realt. Gli avvenimenti devono sembrare reali, ma il finale sorprende e turba il lettore. UGO TARCHETTI (1841-1869) E uno dei principali esponenti della Scapigliatura milanese (gli scapigliati erano animati da uno spirito di ribellione nei confronti della cultura tradizionale e il buonsenso borghese, simili ai bohmien francesi). Ha una relazione con una donna malata e prossima alla morte, parente di un suo superiore, nel periodo in cui fa il militare. Questa relazione fu uno scandalo. Lui muore, ma la donna gli sopravvive. Prende spunto da questa vicenda personale x scrivere Fosca. Fosca Siamo nella seconda met del 1800. La vicenda, ricordandoci un famoso espediente manzoniano, trae origine da un manoscritto in cui Giorgio, il giovane ufficiale protagonista, racconta in prima persona le passioni amorose, risalenti a cinque anni prima, che hanno profondamente segnato la sua vita. Egli, ritiratosi dalla vita militare a causa di una malattia al cuore, si reca a Milano dove incontra Clara, una donna giovane e bella, sposata, con la quale vive un intensa relazione damore. Dopo appena due mesi di inebriante felicit, Giorgio, risanato nel corpo e nello spirito, viene richiamato in attivit e destinato a una monotona cittadina di provincia circondata da una landa desolata. Qui avviene lincontro con Fosca, la cugina del suo colonnello, donna di orribile magrezza, consunta da una non meglio identificata malattia psicofisica. Da questo momento, mentre limmagine di Clara diviene via via pi remota, Fosca entra sempre pi prepotentemente nella vita e nella mente di Giorgio, fino a contagiarlo con il suo morbo. Lei rappresenta la malattia, ma allo stesso tempo il protagonista ne attratto. Il tema dellamore presente nel romanzo secondo due modelli contrapposti: da una parte quello romantico, dallaltra il modello dellamore visto nei suoi risvolti oscuri, associato alla malattia e alla morte. Storia di una gamba (1869) Il racconto parte dalla fine: narra la storia di 2 amici, Eugenio e Lorenzo, k si innamorano della stessa donna, Clemenza. Lei si sposa con Lorenzo, anke se innamorata di Eugenio e lui parte per nn ferire lamico e gli invia una lettera in cui gli confessa tutto. Lorenzo allora decide di rinunciare a Clemenza e chiede allamico di ritornare. Eugenio e Clemenza si sposano, ma poi lui parte per la guerra e, ferito, gli viene amputata la gamba. Qui emergono 2 punti di vista: Eugenio afferma ke Lorenzo (ke medico) gli ha amputato la gamba x dispetto, Lorenzo invece afferma ke Eugenio malato di mente. Qual la verit?=esitazione, dubbio. Elemento fantastico: Eugenio conserva la sua gamba in una teca, nn appena gliela tolgono lui muore. PIRANDELLO (1867-1936) Vita: nasce in un paesino chiamato Caos, vicino ad Agrigento. La sua famiglia rappresenta il fallimento del Risorgimento italiano. CARATTERISTICHE: romanzo tecnomorfo, nn lineare, la stesura + simile alla sceneggiatura. In pirandello il fantastico + psicoanalitico e c sempre un elemento perturbante. La trama si concentra

sullio del personaggio. Elemento principale di P.:la molteplicit di personalit, perch a seconda di chi ci guarda abbiamo un aspetto diverso
I temi di fondo sono: il contrasto tra apparenza (o illusione) e realt (o tra forma e vita), nel senso che l'uomo ha degli ideali che la realt impedisce di vivere, poich la realt si ferma all'apparenza e non permette all'uomo di essere se stesso; l'assurdit della condizione dell'uomo, fissata in schemi precostituiti (adultero, innocente, ladro, iettatore, ecc.): a ci Pirandello cercher di opporre il sentimento della casualit o imprevedibilit delle vicende umane; molte sue commedie rappresentano situazioni inverosimili o paradossali, proprio per mettere meglio in luce l'assurdit dei pregiudizi borghesi; le molteplici sfaccettature della verit (tante verit quanti sono coloro che presumono di possederla) espresse col "sentimento del contrario" (che alla base del suo umorismo e che viene utilizzato per vanificare ogni possibile illusione).

Pirandello ha una concezione relativistica dell'uomo, che ne esclude una conoscenza scientifica. L'uomo troppo assurdo per essere capito (mentre la natura pi semplice, inconsapevole, felice, anche se resta un paradiso perduto e rimpianto). Il borghese si dibatte fra ci che sente dentro (sempre mutevole) e il rispetto che deve alle convenzioni sociali (sempre fisse e stereotipate). La "forma" o "apparenza" l'involucro esteriore che noi ci siamo dati o in cui gli altri ci identificano; la "vita" invece un flusso di continue sensazioni che spezza ogni forma. Noi crediamo di essere "forme stabili" (personalit definite): in realt tutto ci solo una maschera dietro cui sta la nostra vera vita, fondata sull'inconscio, cio sull'istinto e sugli impulsi contraddittori. Parafrasando un titolo di un suo romanzo, si potrebbe dire che noi siamo "uno" (perch pretendiamo di avere una forma), "nessuno" (perch non abbiamo una personalit definita) e "centomila" (perch a seconda di chi ci guarda abbiamo un aspetto diverso).

La casa del Granella Una famiglia si presenta dallavvocato Zummo: sono stati chiamati in causa dal proprietario, il Sig.r Granella, perch hanno diffuso cattive voci sullabitazione. Elemento di esitazione: capire cos successo nella casa. Elemento strano: come sono vestiti i componenti della famiglia. La famiglia sostiene che la casa sia infestata dagli spiriti. Dubbio: ci sono realmente o sono frutto dellimmaginazione? Si analizza il rapporto tra luomo e laldil, si cerca di capire se gli spiriti esistono davvero. Lavvocato si pone delle domande sullanima(tipico di pirandello), si indaga sullio. Nel racconto la descrizione della casa fondamentale: si trova su unaltura, nn ha niente intorno...Il giudice decide quindi che Granella deve passare 3 gg nella casa ma lui ha paura (elemento fantastico:paura irrazionale di ci k sconosciuto e ke nn possiamo spiegare con la ragione) Il corvo di Mizzaro Alcuni pastori delle campagne di Mizzaro sorprendono un corvo mentre cova le uova della sua femmina, ed uno di loro, per burla, gli lega al collo una campanellina di bronzo. Lasciato libero, nel suo volo in cielo il corvo diffonde il suona della campanellina, suscitando nei contadini ignari dell'origine del suono la paura degli spiriti. Elemento di esitazione: il campanello. Elemento perturbante: il corvo. Anche Cich ha questa paura, ma non ne parla a nessuno per timore della vendetta degli spiriti. Per tre giorni consecutivi si accorge che dalla bisaccia scompare il pane della colazione(elemento strano). Saputo da altri contadini che il ladro il corvo, decide di vendicarsi, cattura il corvo, lo installa sul basto dell'asino, e la sera si avvia verso casa. Ma durante il percorso il corvo gracchia improvvisamente, l'asino si imbizzarrisce e, correndo furiosamente, precipita con Cich che non riesce a controllarlo in un profondo burrone, sfracellandosi

entrambi. Il corvo torna libero nel cielo, facendo sentire nel volo lo squillo della campanellina. Al finale possono essere date 2 chiavi di lettura:una razionale (incidente, casualit) e una irrazionale (il corvo porta sfortuna) Il motivo di fondo della novella per, nonostante la levit fantastica della creazione poetica, insieme tragico e umoristico. La tragedia sta nell'orrenda morte di Cich, sfracellatosi con l'asino nel burrone; l'umorismo, nel sentimento del contrario: quando Cich e l'asino sono trovati in fondo al burrone sfracellati, il corvo di Mzzaro, nero nell'azzurro della bella mattina, suonava di nuovo nei cieli la sua campanella, libero e beato. Lo spirito maligno Protagonista Carlo Noccia che, dopo un periodo passato in Africa, torna in Sicilia a lavorare x un imprenditore. Noccia si innamora della figlia del Grao, una persona poco raccomandabile, che lo usa per far fallire lazienda dellimprenditore e impadronirsene. Il giovane Noccia viene considerato un truffatore (maschere pirandelliane) e in altre occasioni le sue azioni e buone intenzioni vengono interpretate in modo sbagliato, tanto che Noccia comincia a credere di essere posseduto da uno spirito maligno che viene alimentato dallodio e dallinvidia dei compaesani. x questo lui soffre e decide di scappare a Roma. In un bar vede una borsetta contenente poke monete e nn sa cosa fare, se restituirla o tenerla. Indeciso, la infila nel taschino della giacca, ma in quel momento entra la proprietaria della borsetta ke gli kiede se lha vista e lui risp di no. In un primo momento lascia il bar, ma poi pentito ritorna dalla signora per dargli dei soldi. Questultima gli urla ladro e quando arrivano 2 guardie trovano la borsetta nel taschino di Noccia ke viene portato in questura. Il figlio cambiato Atmosfera da fiaba, fa leva sulle credenze popolari. Nel ricordo delle favole ascoltate da bambino Pirandello rintraccia motivi di grande umanit mescolata ad antiche superstizioni contadine. Le Streghe durante la notte volano a cambiare i figli. Ad una madre sostituiscono il sano e paffuto figlioletto con uno malaticcio e deforme. La madre disperata corre da Vanna Scoma, una fattucchiera del paese per sapere come riprendersi il figlio. La maga ha saputo che il figlio trafugato stato portato al palazzo di un re e potr essere allevato e cresciuto tra il lusso e gli agi se lei si prender cura con affetto del bimbo deforme. Nonostante abbia un trattamento regale per il figlio cambiato si sente infelice e malato nell'anima; decide quindi di tornare al paese dove vive la madre. Finalmente sentir la gioia di vivere e rimarr con la madre ritrovata Lavemaria di Bobbio Il notaio Marco Bobbio diventato libero pensatore, ateo e miscredente, per effetto degli studi filosofici di cui si era sempre dilettato; ma questa "forma" in cui egli ora appare come congelato, spesso in contrasto col ricordo che ogni tanto gli affiora in mente, quando era fanciullo e ogni mattina andava a messa con la mamma ? ogni domenica si faceva la santa comunione. Colpito un giorno da un tremendo mal di denti, mentre in carrozza si reca dal dentista, passando davanti al tabernacolo della Madonna delle Grazie, come se in lui si fosse ridestato il fanciullo di una volta, recita l'Avemaria, e il dolore cessa di colpo. Il miracolo della guarigione, urta ora contro la "forma" di libero pensatore, che lo induce a vergognarsi, come se fosse una femminuccia. Un giorno, mentre con risolino ironico, legge in Montaigne dei miracoli attestati da sant'Agostino, riassalito dal mal di denti: recita l'Avemaria in latino, ma il dolore non passa; la recita di nuovo pi fervidamente, come con voce non sua, e prova una sosta, un refrigerio. Ma poi il dolore ritorna, egli si precipita dal dentista, e non sa come, forse per effetto di un'Avemaria recitata inconsapevolmente durante il tragitto, giunto sulla soglia, il dolore scompare. Ma un filosofo ateo come Bobbio non pu sopportare un simile prodigio e piuttosto che ammettere il miracolo si fa cavare il dente.

IL FU MATTIA PASCAL Mattia cresce spensierato in una famiglia cui il padre aveva lasciato un'ingente fortuna vinta al gioco. La mamma affida l'amministrazione dei suoi beni ad un amministratore disonesto che porta la famiglia Pascal in rovina. Nonostante tutto la vita di Mattia felice fin quando non sposa Romilda. Da quel momento la sorte si accanisce verso Mattia, la moglie non lo ama, i figli nati dal matrimonio muoiono, la situazione economica un disastro. Mattia costretto a cercarsi un lavoro come bibliotecario un lavoro triste per il quale non prova alcun interesse. Mattia allora decide di partire per Montecarlo e tentare la fortuna al gioco. Vince una discreta fortuna e mentre sta per tornare a casa apprende dal giornale una notizia sconcertante: la sua morte. Mattia decide allora di approfittare della circostanza, cambia paese ed inizia una nuova vita col nome di Adriano Meis fatta di viaggi e libert. Ma una vita senza affetti e legami lo stanca ed Adriano si accorge che impossibile per lui avere una casa o compiere una qualsiasi normale attivit. Finge allora un suicidio e ritorna a casa come Mattia Pascal. Ma non tutto semplice, la moglie si risposata ed ha avuto una figlia, Mattia allora si ritira dalla vita nella biblioteca dove lavorava per scrivere la sua storia che lascer nella biblioteca con l'obbligo di renderla pubblica soltanto cinquant'anni dopo la sua terza,e vera morte. GIOVANNI PAPINI (1881-1956) Vita: padre artigiano e ateo. La madre lo fa battezzare di nascosto. Lavor per la Voce ed di formazione futurista (Futurismo: nasce con Marinetti. I futuristi vogliono rompere con la tradizione dell800, sostengono la velocit, le parole in libert, la macchina, lo sgretolamento della sintassi). Anche Papini ateo, celebra il demonio e giuda ma nel periodo dal 18 al 21 si converte. Fu un simpatizzante del fascismo, x questo poi, dopo la guerra, viene dimenticato e riscoperto negli anni 80. Vuole scrivere una grande opera ma nn ci riesce. CARATTERISTICHE: Ha una concezione individualistica del genio e dellarte. Parlando del fantastico lui distingue tra il meraviglioso (evento esterno alle anime dei personaggi) e il terribile (stranezza di situazioni normali in cui si trovano persone normali). Lui si occupa + di un fantastico interno, cio di come certe manifestazioni avvengono nellanima delluomo cambiandolo. Molto forte in Papini il tema del doppio legato a quello del perturbante Freudiano. IL NON FINITO E un diario ke lui scrive dal 18 al 21, quando inizia la sua opera di conversione. STRANE STORIE, 92 Colui che nn pot amare 2 personaggi della letteratura, Don Giovanni e lebreo errante (Giovanni Tuttadeo) si incontrano. Don G. diverso da cm lo immaginiamo:senza capelli e sposato. Il fantastico in questo racconto si ha anke nel semplice accostamento di questi 2, ma soprattutto da un pensiero di D.G., ke conquistava le donne solo perch sperava di innamorarsi. Lebreo afferma ke loro 2 si assomigliano xk entrambi amano il cambiamento, anke lui stato condannato dagli uomini x questo. Quindi il fantastico nn viene da elementi esterni, ma dallo stato danimo e dai pensieri dei personaggi. Ma poi arriva il colpo di scena finale: mentre D.G. alla fine paga con una moneta del 600 (segno ke rimasto fermo) lebreo errante paga con una moneta del suo tempo (rappresenta il cambiamento e colui ke capace di uniformarsi) Una morte mentale La morte uno degli elementi del fantastico. Riprende il pensiero moderno della psicologia, per cui se pensi di morire questo avviene, la volont quella che comanda. In questo racconto si tratta del tema del suicidio. Un giovane trova un libro in cui trova in una nota a margine un nuovo metodo di suicidio. Decide allora di andare a cercare lautore di quella nota, il sig.r Kressler. Questultimo gli racconta la sua vita: voleva una vita felice, ma non sapeva vivere, finch un gg incontra un prete ke gli dice ke il senso della vita nella morte, e sl ki gi morto in questa vita pu capire il significato della vita stessa. Questa x lui unilluminazione. Xk nn si tratta della morte vera e propria, ma

di morte nella vita. Kressler afferma ke cm il segreto della vita nella morte, cos il segreto del bene nel male, e della luce nelle tenebre...Tema impo: volont:uomo ke attraverso la volont pone fine alla vita, la volont pu tutto. Difficile volere, ma lo ancora di + non volere = rinuncia di tutto e della vita stessa. La zia di tutti Protagonista una donna poco colta, ma in grado di dispensare consigli. Per questo la domenica tutti vanno a farle visita per avere consigli. Una mattina si trova davanti ad un caso particolare: una donna nn si vuole sposare, ma vuole avere un figlio che sia bello e intelligente. La zia allora pensa ad un artista geniale e lo contatta. La donna rimane incinta, ma poi viene cacciata dai genitori e la storia si viene a sapere, cos anke la moglie dellartista vuole il divorzio. (caso di cronaca realmente accaduto). Allinizio la situazione favolistica, poi la realt distrugge il fantastico: c un rovesciamento della situazione attesa= il iglio nn intelligente. Nella frase finale lautore conclude dicendo ke il peggio ke questa storia vera. Senza nessuna ragione Un giovane si ritrova in possesso di una pistola ma nn sa ke farne. Tema della morte e del suicidio(anke qui il tema della volont:il vero suicida colui ke ha la volont): decide di uccidersi anke se nn ha alcun motivo x farlo. Ma non ci riesce, quindi abbandona questo progetto, ma aveva mandato delle lettere agli amici e alla famiglia. Incontra poi un suo amico k lo prende in giro dicendo ke sapeva si trattasse di uno skerzo. Allora il protagonista, preso dalla rabbia, si uccide realmente. Luomo ke ha perduto se stesso Tema: perdita dellidentit. Racconta del Sig.r Secco ke si reca ad una festa indossando un particolare mantello. Quando torna a casa nn si vede +, si guarda allo spekkio e nn si vede, non esiste + (rif. Il cavaliere inesistente). Si reca allufficio oggetti smarriti e ritrova il mantello ed il vestito ke indossava la sera alla festa. Li indossa di nuovo, e solo allora si riconosce, ma da questo momento non esce + di casa e rimane sempre con quel vestito x paura di perdersi. Processo contrario alla maschera di Pirandello: la maschera si adegua al personaggio, qui la maschera lunico modo x riconoscersi. Fantastico: non c spiegazione razionale. In questo racconto tutto fantastico: surreale la ricerca di se stesso da parte del personaggio. Uno Scherzo Racconta di uno scrittore, padre di famiglia ke vive una doppia vita, sposato con 2 figli ma allo stesso tempo frequenta unaltra donna e le chiede di sposarlo. Quando viene scoperto afferma ke era tutto uno skerzo. POLEMICHE RELIGIOSE (1908-1914) Fa parte della collana La cultura dellanima, che alla base del fantastico papiniano. In questo libro Papini affronta essenzialmente 3 temi principali: 1. Sostiene che la religione non inferiore alla filosofia. Secondo papini conoscere la religione nn solo un esercizio storico, ma unanatomia del cuore umano. 2. Commenta il Corano, in particolare sulla concezione che hanno i mussulmani del demonio. Fa riferimenti molto interessanti alle sure (i versi in cui diviso il corano). La Sura + impo quella della Giovenca, in cui si narra come venne creato il mondo: Allah decide di creare luomo xk il mondo troppo perfetto, ma gli angeli si oppongono xk sanno ke sar fonte di sventura. Allah decide cmq di creare luomo e gli insegna i nomi delle cose. Poi Allah convoca gli angeli, ke si sentono superiori alluomo, e prova a chiedere loro i nomi delle cose e gli angeli nn li sanno. Allah decreta quindi la superiorit delluomo. Nel mondo mussulmano il diavolo non altro ke langelo + invidioso delluomo e ke si mette contro luomo e contro Dio ke difende luomo. 3. Tratta di questioni relative allesistenza di Cristo e degli angeli. Cita Smith e Fechner, psicologo e statistico tedesco che aveva condotto degli studi sugli angeli dimostrandone lesistenza in base a metodi scientifici. Dagli studi emerge ke langelo ha una figura sferica (Dante nella Divina Commedia parlava di sfere celesti). I TESTIMONI DELLA PASSIONE, 97

Si tratta di "leggende" incentrate sulle figure dei testimoni, reali o immaginari, della Passione di Cristo. I sette racconti ripercorrono cos il tradimento di Giuda, la vicenda di Barabba, l'episodio dell'orecchio mozzato di Malco, e tratteggiano le figure di Simone di Cirene, che port la croce di Cristo sul Golgota, di Caifa, di Pilato, e infine di due personaggi creati dalla fantasia di Papini: il papa Celestino VI e il rabbino Sabbatai ben Shalom. In questo libro Papini

parla di Giuda, Pilato e Caifa, coloro ke hanno tradito Cristo. Prefazione di Carlo Bo Carlo Bo affronta in maniera interessante il tema della conversione di Papini. Paragona la rabbia di Papini pre-conversione a quella di un bimbo verso il padre e gi in questa rabbia vede una conversione. Anke dopo la conversione Papini nn trova pace, la sua una conquista drammatica e quotidiana. Bo afferma poi ke il fantastico in P. legato al dubbio, ke la cosa peggiore ke esista nellanimo umano x Bo. Nella prefazione Bo fa un paragone tra questo e il romanzo GOG. Gog (diminutivo di Goggins) un personaggio singolare, nasce da madre indigena e padre bianco, ma poi diventa luomo + ricco del mondo. E lemblema di un uomo ke nn ha punti di riferimento morale, un persona crudele e cinica. La storia di Gog fantastica anke xk si susseguono nel romanzo incontri particolari con personaggi importanti, come Edison, Freud,ecc. Fink un giorno Gog incontra una bambina povera: lui si finge povero e la bimba gli regala una pagnotta di pane. Da quel momento Gog scopre ke al mondo nn c solo il male, ma nonostante questo nn cambia. Il fantastico alla fine avviene nellanima. Giuda tentato Non sappiamo se questo racconto sia un sogno o la realt. Papini tenta unanalisi storica della figura di Giuda, ke quello + colto, lamministratore del gruppo di seguaci di Cristo. Incontra Satana ke entra nel suo pensiero paralizzandone la volont, e insinuando il dubbio. Gli propone di fingere di vendere il Signore, e poi i seguaci avrebbero potuto riscattarlo. Il demonio afferma ke le parole nn hanno sostanza (come x il Dio mussulmano) e il suo scopo quello di far passare il male x il bene (ke poi lo scopo del fantastico). Attraverso la retorica latto di tradimento viene trasformato in un atto eroico. Pazzia di Pilato Pilato viene presentato gi pazzo. Lui ke sempre stato un uomo mite dopo la morte di Ges impazzisce e diventa violento. Ritorna a Roma dove viene processato e mandato in esilio e qui si suicida. La stessa sorte capita a ki tradisce o perseguita Ges (Giuda si impicca). La vendetta di Caifa Caifa un sacerdote del popolo Giudeo, ke teme i seguaci di Cristo. Pietro e Giovanni si intrufolano in casa di Caifa, vengono scoperti e incarcerati, ma poi Caifa vuole parlare con loro e li fa portare a casa sua. Caifa colui ke ha fatto imprigionare Cristo, ma sa di averlo fatto xk lo doveva fare, comprende ke stato uno strumento di Dio, perk la sua volont era luccisione del figlio. Per quando arriva Dio, Caifa gli si oppone. La colpa di Caifa di dichiararsi uguale a Dio. Il racconto si conclude con la morte improvvisa di Caifa (muore fulminato). Si capisce ke egli rappresenta il male. Il Gran Rabbino
In questo racconto Papini immagina lincontro tra due personaggi, il Papa Celestino VI e il rabbino Sabbatai ben Shalom che cercano di trovare un incontro tra le due religioni (C gi stata la conversione di Papini). Papini sostiene la radicale dicotomia esistente tra cristianit ed ebraismo, tra cristiani ed ebrei. ALBERTO SAVINIO (1891-1952) VITA: Nasce in Grecia alla fine dell800. Ha una formazione classica. La sua scrittura viene influenzata dallarte, in particolare dalla pittura e dalla musica. E uno scrittore atipico per il periodo in cui scrive (scrittura futurista). Lavora in Francia e si forma nellambiente parigino del surrealismo di Breton (Surrealismo = corrente culturale che coinvolge tutte le arti, in cui predomina il sogno, come ci che sta sopra alla realt ma che viene utilizzato per rappresentare la realt stessa).

CARATTERISTICHE: I suoi racconti sono infatti simili a dei sogni (come in Pirandello): come se tutte le immagini e le percezioni venissero da un altro piano, da un altro mondo, cm se esistessero gi e lautore le trasporta da questo piano di irrealt ad un piano di realt attraverso la narrazione. Tema principale in Savinio la morte: fra la vita e la morte non vi differenza, sono piani paralleli della stessa esistenza e il passaggio dalluno allaltro avviene senza traumi, anzi come lui scrive morire un atto di energia (morte come una liberazione dalle angosce). Casa Ispirata

Casa ispirata vuol dire qui casa abitata da spiriti, da presenze invisibili. La storia la seguente: un narratore che crede o sembra credere a presagi, segni e auspici sta cercando una casa in cui traslocare; dopo qualche indagine, si decide per il numero 73 della via San Giacomo, dai Lemauzy: una famiglia singolare, che annovera fra i suoi componenti una vecchia alquanto sinistra e Marcello, il nipote adolescente e un po' isterico del capofamiglia. Un bel giorno Marcello scappa di casa e, al ritorno, narra il suo prodigioso incontro con Dio. Nel frattempo scoppiata la Grande Guerra: Marcello deve partire per il fronte; nel corso di una serata ricca di avvenimenti soprannaturali, gli abitanti della casa ricevono la notizia della sua morte ignobile. Una minutissima trama di manifestazioni soprannaturali copre tutta la superficie del romanzo, al punto che diventa quasi impossibile determinare i confini di ci che reale e di ci che fantastico: eventi, personaggi, discorsi contengono invariabilmente una mescolanza di entrambi gli elementi. I personaggi sono presentati come dei fantasmi, nn si capisce se sono una famiglia di fantasmi o una famiglia ke ha perso un figlio. Finch poi il narratore stesso confessa di essere morto.
Casa, La vita Secondo Savinio la vita cm una casa, in cui i personaggi si muovono in cerca di oggetti. Protagonista del racconto Aniceto (in realt Savinio), che si reca in visita sul Lago Maggiore, ma preso dallangoscia e nn vuole allontanarsi da casa e dalla madre. Mentre cammina sente il suono di un violino ( un suono a lui familiare) proveniente da una villa. Crede ke ci sia una festa, ma nn vede nessuno ed allora decide di entrare. Aniceto nota ke nella casa nn ci sono porte chiuse e trova una serie di oggetti ke gli ricordano qualcosa (es. trova il farmaco ke sua mamma gli fa prendere, la scrivania identica alla sua,ecc). arriva allultima camera, da cui si sente il violino suonare, ma vede ke nn s nessuno e il violino suona da solo (segno ke la vita mossa da qualcosa?). Aniceto scappa dalla casa e quando si vede allo specchio vede limmagine di un vecchio di 60 anni e allora capisce ke visitando quella casa ha in realt percorso tutta la sua vita. Altro elemento finale di sorpresa: apre la porta della casa e si ritrova davanti il mare. Capisce di essere su una nave e sente ke questa la nave della morte e si sente sollevato. (visione positiva della morte, cm una liberazione da tutte le angosce, un luogo in cui ci si rifugia). Casa, La vita (la variante) Questo racconto inizia con Aniceto ke apre la porta e trova il violino (ke rappresenta la musica essenziale dellesistere), e nella stanza sente il fetore familiare di suo zio Gustavo. Partendo dallo zio il racconto torna ai parenti e si cerca di costruire una genealogia della famiglia di Aniceto. Alla fine Aniceto se ne va ed entra nella casa Ruggero ( il nome del figlio di Savinio), che richiama il personaggio di Ruggiero, un valoroso guerriero protagonista de Lorlando furioso ke poi sposer Bradamante. Il Signor Munster

Il racconto inizia con la presentazione del personaggio ke scivola per terra mentre dorme in salotto (xk si allontanato dalla moglie). Anke mentre dorme sogna di cadere nel vuoto, ma questa caduta x lui nn un male, bens una liberazione. Tutto il racconto verte su questo scivolamento xk la stessa vita del personaggio che gli sta sfuggendo di mano. A Munster nn piace la propria vita, ama molto larte xk rappresenta quello ke la vita nn in grado di darci. Si sposato solo xk la moglie abitava in centro e, dopo dieci di matrimonio, improvvisamente, Mnster coglie linautenticit della propria vita fondata su passivit e rinuncia. La casa in cui Munster vive gli ricorda quella dellinfanzia e gioca a paragonare i mobili ai suoi cari defunti, come se ne fossero una continuazione sulla terra. Munster afferma ke lamore + giusto

quello x le cose inanimate, xk amare animare altrui con la propria anima. E molto legato al passato e si sente spaesato nel presente, vede tutto cm un ricordo anke lo stesso presente. Un gg nn riesce a dormire, prima sente dei rumori provenire da fuori, poi sente un fetore ke gli familiare: lodore della morte, ke x nn viene da fuori, ma dentro di lui. Comincia cos a perdere la percezione del proprio corpo e la sua come una morte in vita, sente di essere arrivato ai margini della vita xk nn ha + desideri e nn ha + niente da dare agli altri. Munster inizia allora ad interrogarsi sul mistero della vita ke continua anke dopo la morte e sullanima e conclude ke vano cercare di dare un senso a ci ke avviene, bisogna solo accettare. Linterrogativo finale del racconto se davvero lanima immortale ed indipendente da tutto? Achille innamorato Achille innamorato di Ifigenia e, quando viene uccisa, si ritira in una caverna xk si sente responsabile. Il tema dellamore legato a quello della morte. Il protagonista compie una serie di peripezie e poi giunge da Achille, che soffre a causa del senso di colpa. Infanzia di Nivasio Dolcemare Ninfanzia un neologismo di Savinio, ke significa sotto il dominio di Anzia, una ninfa delle primizie. Nivasio lanagramma di Savinio. Il racconto si svolge sulle rive del mare e ha connotati dolci e amari (da qui dolcemare). Il racconto diviso in 3 blocchi narrativi: 1 la nascita di Nivasio in un paese della Grecia (nascita mitologica). Il padre (Visanio) aspetta il canto della civetta ke porta fortuna, ma nn la sente xk la madre urla x il dolore. Si parla dellinfanzia, ma un p isolato dal resto 2 si parla della signora Basilica, una snob ke tiene le distanze dal pubblico e attraverso la quale si parla del rapporto tra laristocrazia e il popolo di cui si serve per le faccende domestiche. Protegge Nivasio. 3 Nivasio si innamora di Cleopatra, liniziazione alla passione. Nella conclusione c una divagazione sui giochi olimpici. La struttura narrativa del racconto unita, anke se lunit solo apparente. PRESO DA INTERNET In Infanzia di Nivasio Dolcemare, scritto nel 1941 i riferimenti autobiografici sono presenti fin dal nome (Nivasio anagramma di Savinio) e dall'ambientazione, perch anche il protagonista, come l'autore, nasce ad Atene e l trascorre gli anni della fanciullezza e dell'adolescenza. Il tema dell'infanzia uno degli aspetti fondamentali della poetica saviniana: nell'immaginario del bambino tutto possibile e interscambiabile, indecifrabile dallo sguardo adulto. Anche la Grecia e la sua storia, nell'ottica infantile, vengono ricondotte alla pura dimensione mitologica, a sua volta manipolata e addomesticata dall'intrecciarsi dei particolari comici e curiosi del mito con le occasioni pi banali della realt borghese. I primi anni della vita di Nivasio si svolgono in un'atmosfera abitata da una folla di personaggi: Antoine Calaroni, animatore dei salotti; la violinista Deolinda Zimbalst, divenuta successivamente istitutrice in casa Dolcemare; il generale Papatrapataks; i due ottantenni inseparabili Mikos e Takos; e la vedova Vianelli con due figlie, alle quali, dopo la morte del capofamiglia, sono state chiuse le porte della cosiddetta buona societ, a causa del loro comportamento troppo frivolo. Nello scenario dei numerosi e diversi caratteri risalta il dramma del giovane Dolcemare, segnato da una singolarit che lo isola dagli altri, al punto da spingerlo a cercare in Dio una risposta al vuoto che avverte in s e attorno a s (sceglier il cristianesimo ortodosso). Particolarmente interessante la motivazione che Savinio offre della scelta religiosa di Nivasio, riconducendola all'importanza dell'arte: contemplando infatti l'apoteosi di San Dionigi Acropagita, dipinta nell'abside della Chiesa cattolica di Atene, e ravvisando nelle fattezze dei vari personaggi raffigurati quella societ per lui ogni giorno pi vacua, il protagonista decide di passare alla Chiesa greca. Questo atto libero e temerario spinge Nivasio a uscire di casa nottetempo, per recare conforto e nutrimento al Dio solitario e misogino, nella speranza di imbattersi prima o poi in Lui, cercandolo negli uomini pi macilenti incontrati per strada. Ma la smitizzazione saviniana, l'humour dissacratore, fa s che Nivasio riconosca o creda di riconoscere il suo Dio greco nella persona del signor Saranti, il pi grande sensale della capitale ellenica, a cui la famiglia Dolcemare si rivolge per assumere una nuova cameriera. In una societ che vive di un ordine fittizio, nulla corrisponde alla propria apparenza: la cameriera Ermione in realt il famigerato ladro Cosma

il Saltatore, mentre l'innocente nuova domestica Pertilina riceve in casa i vari graduati del ventisettesimo reggimento fanteria. E non solo le persone, anche gli oggetti non sfuggono a questa sorte, come per esempio i mobili di casa Trims (la biblioteca un armadio; l'armadio un letto; i sedili delle poltrone celano un pitale o un mantice sonoro), cosicch ogni cosa viene sottratta alla propria funzione. Si rivela cos il meraviglioso che cova sotto la piatta quotidianit, e si manifestano le zone d'ombra davanti alle quali il commendatore Visanio (altro anagramma dell'autore), padre di Nivasio, scantona con dignit: fa cilecca l'arma dall'aspetto micidiale su cui il suddetto commendatore ha fondato la sicurezza della propria famiglia. Dunque, nel sovvertimento generale, lo scrittore accompagna Nivasio dai primi anni della fanciullezza ai turbamenti dell'adolescenza, e non lo abbandona quando scende nelle sabbie mobili della Noia Vorace, quando la vita gli parla solo di bassura e di morte, quando insomma l'infanzia volge al termine, perch anche l'artista altro non che un bambino, sospeso tra le immagini evanescenti e minacciose della realt ITALO CALVINO (1923-1985) VITA: Nasce a Cuba da genitori ita. Da piccolo leggeva il Corriere dei bambini (racconti a fumetti). Lui ritagliava le vignette e costruiva altre storie. Poi torna in Ita e si laurea in lettere a Torino. CARATTERISTICHE: STILE COMBINATORIO= secondo Calvino la storia una combinazione di elementi, perci combinando diversamente questi elementi posso creare molte storie diverse. Il fantastico in Calvino razionale, non irrazionale. Secondo Calvino la letteratura un mezzo per la conoscenza (cfr. il midollo del leone). Lo scrittore, secondo C., nn deve imitare il politico, cio puntare alla persuasione, ma libero di inventare unaltra realt e ha il privilegio di pescare nella realt ci ke gli utile per raggiungere la conoscenza. 4 punti fondamentali: 1. Presenza attiva della letteratura nella storia 2. Letteratura come educazione 3. Letteratura come mezzo x acquisire una forte moralit (x essere noi stessi dobbiamo rifiutare i compromessi) 4. Letteratura nn come evasione, la lett. Non consolatoria. Allinizio Calvino segue il filone realistico, ma gi alcuni elementi fanno pensare al fantastico, poi con la Trilogia dei nostri antenati si dedica completamente al fantastico. Dal 68 in poi nasce la fase fantascientifica, quindi C. prende le teorie scientifiche e le fa diventare dei miti moderni = la fantasia si basa sulla scienza (cosmicomike) INTRODUZIONE AI RACCONTI FANTASTICI DELL800 C. viene incaricato di scrivere unantologia sugli autori del fantastico. Riprende la distinzione di Todorov tra: 1. fantastico visionario(tipico dell800) = fantascienza(horror, mostri,ecc) incredulit di fronte ad un fatto incredibile, elementi soprannaturali. Ma gli autori dell800 non credevano a questi fatti. Si creavano esseri ke nn esistono per dare una visione metaforica della realt (es. Frankestein rappresentava una critica alla razionalit, ai limiti della scienza). 2. fantastico quotidiano = di carattere psicologico, il soprannaturale considerato cm reale, cio la narrazione plausibile, ma con elementi fantastici I generi narrativi legati al fantastico nascono nell800. Calvino fa una nuova distinzione. Il fantastico narrativo per Calvino la perplessit di fronte ad un fatto irrazionale. Nel 900 il fantastico ha un uso intellettuale e nn solo irrazionale come nell800, richiede una mente razionale e lucida, una disciplina stilistica, bisogna mescolare la realt con la finzione, cogliere la connessione tra realt e irrealt. In italiano fantastico legato alla fantasia, quindi secondo lui dovremmo usare la parola meraviglioso. Il linguaggio nella costruzione del fantastico fondamentale. La parola ha la capacit di creare luso del fantastico. Il gioco verbale molto importante, alcune tecniche sn tipiche del linguaggio magico:alliterazione, enumerazione,similitudini,sinestesia, ecc sono tutti utili x costruire il fantastico.La caratteristica principale del fantastico ke deve creare una sorta di condizionamento sensoriale. Lirruzione del fantastico rappresenta la rivincita dellirrazionale e del soprannaturale sulla tendenza a ridurre lesistenza entro i limiti della ragione e della realt oggettiva. Ci ke deve fare lo scrittore pensare x immagini:le immagini x calvino sono lespressione del sogno (cm x Savinio). Metaletteratura= va al di l della semplice interpretazione, servono lettori esperti. Secondo C. il fantastico nn x lettori inesperti.

SAGGI 1945-1985 Cibernetica e fantasmi (narrativa come processo combinatorio) Nasce da una conferenza del 67.C. parte da un punto interessante: alla nascita del mondo luomo aveva a disposizione un numero limitato di parole e questo dava origine ad un numero limitato di associazioni e ad un numero limitato di racconti. Ma quando luomo comincia a socializzare con altri uomini il linguaggio ha subito unevoluzione e il linguaggio ha iniziato a caricarsi di significato mitopoietico: cio crea dei miti. Si pensa ke ci sia una funzione mitopoietica del pensiero e ke questa sia innata nelluomo. Calvino sostiene ke ogni racconto ha una funzione matematica, cio una descrizione (intesa cm separazione), e la stessa cosa avviene nel cervello umano e in quello artificiale. La tesi la letteratura come processo combinatorio. Calvino parte dalla tradizione letteraria pi antica per chiedersi se anche nelle forme pi complesse un numero illimitato di trasformazioni sia riducibile a un numero finito di strutture, come nel mito e nella fiaba. E si appoggia alle analisi dei formalisti russi e di Barthes e agli scrittori del gruppo Tel Quel per concludere che la letteratura riconducibile a combinazioni tra un certo numero doperazioni logicolinguistiche o meglio sintattico-retoriche, tali da poter essere schematizzate in formule tanto pi generali quanto meno complesse . Afferma ke le makkine possono creare i racconti. Allora ke funzione ha lautore? Secondo C. unopera ha un valore indipendente da ki lha creata (semiotica di Barthes), lautore mette solo insieme gli elementi. Una volta terminata lopera lautore ha finito il suo compito, mentre il personaggio quello che rimane, quello ke esiste realmente. Quindi lautore nn superiore agli altri, nn un portatore di valori. Livelli di realt della letteratura Conferenza del 78 a cui partecipa Calvino. Calvino afferma ke i vari livelli di realt esistono anke in letteratura, anzi la letteratura si regge proprio sulla distinzione di diversi livelli di realt e sarebbe impensabile senza la coscienza di questa distinzione. Lopera letteraria potrebbe essere definita cm unoperazione nel linguaggio scritto ke coinvolge contemporaneamente + livelli di realt. Ad es nellOdissea si possono distinguere due livelli: quello di Ulisse e quello dellautore che narra in terza persona. A questi poi va aggiunta linterpretazione del lettore. Calvino fa poi lesempio di una notte di mezza estate distinguendo i diversi livelli di realt: 1. Matrimonio di Ippolito e Teseo 2. Lisandro e Demetrio sono innamorati di Ernia, la quale ha unamica, Elena. Ernia ama Isandro, ma il padre vuole ke sposi Demetrio cos lei e Isandro fuggono nel bosco 3. Il bosco. Qui ci sono Oberon, re degli Elfi e la moglie Titania, regina delle fate. I due litigano e Oberon punisce Titania spruzzandole il succo viola ke la far innamorare della prima persona ke vedr. Nascono una serie di equivoci. Puck, folletto paggio di Oberan, spruzza in modo sbagliato il succo e iniziano una serie di equivoci. Alla fine lordine viene ristabilito e Demetrio si innamorer di Elena. 4. Mise en abye, il metateatro. C una compagnia ke deve rappresentare una commedia. Bottom il personaggio comico. Alla fine la commedia rappresentata la trama del libro (teatro nel teatro, vedi Sei personaggi in cerca di autore di Pirandello). Tecnica del racconto nel racconto. La commedia si conclude con Bottom ke dice questa stata la nostra commedia, se nn vi piaciuta pensate ke sia stata un sogno (da qui il titolo). Calvino prende anke ad esempio Robinson Crusoe. Il confine tra realt e finzione labile e nn ci deve mai essere una sola interpretazione. Secondo C, nn esiste la realt in letteratura: la realt ha molteplici aspetti e nn pu essere rappresentata e descritta. Prendendo ad esempio altri autori cm Flaubert e Balzac, Calvino sostiene ke c un metodo preciso x distinguere i testi fantastici: si capisce dai livelli di realt; la tecnica di scrittura fondamentale x riconoscere il tipo di testo. Per esistono dei livelli di realt, la realt nn si pu descrivere, quindi tutta la letteratura fantastica. Resoconti del fantastico?????????? Lezioni Americane

E lultima opera dello scrittore, nata come testo scritto in funzione di un ciclo di sei conferenze dette Norton Lectures per le quali Calvino era stato invitato nel 1984 dalla Harvard University. I testi delle cinque conferenze (lultima non riusc a scriverla a causa della morte prematura) riportano ciascuna come titolo lidentificazione di un valore letterario e non solo che lautore reputa necessario conservare e portare con s nel III millennio. Questi sono: leggerezza, rapidit, esattezza, visibilit e molteplicit. 1. Leggerezza: C. afferma ke se guardiamo al dolore rimaniamo pietrificati (riferimento a Medusa), quindi la soluzione fare cm Perseo con Medusa, ovvero guardare il dolore in modo riflesso (rif. Pirandello ke diceva di guardare la realt con il cannocchiale capovolto). Il dolore nn distruttivo. Dal sangue di Medusa nascono i coralli e Pegaso, il cavallo alato simbolo della leggerezza. X fare letteratura necessario prendere la realt con leggerezza, ma questo nn vuol dire disimpegno xk lo scrittore deve sapere dove vuole arrivare (nel barone rampante sono rpesenti le sfide ke luomo deve affrontare nella vita). C. dikiara di essere immune alla tentazione dellirrazionale, in quanto interessato al cammino degli uomini ke devono sempre combattere contro dei mostri o affrontandoli o soccombendo o diventando loro stessi dei mostri. La letteratura x C. ha il potere di renderci immuni dalla crudelt e dalla morte stessa: i personaggi della letteratura vivono x sempre anke se gli autori sn morti. 2. Rapidit: qui Calvino esordisce con una breve novella e prosegue sottolineando limportanza del ritmo rapido per una costruzione narrativa che voglia includere in s il tempo, poich il racconto sempre unoperazione sulla durata (pag. 43). Attraverso la metafora del fare narrativo come cavallo che ci trasporta ripresa da Boccaccio Calvino apre la sua riflessione alla metafora del cavallo come velocit ed alla rapidit come valore non pi solo letterario ma costitutivo del pensiero stesso. Qui lautore cita Galileo Galilei, che nelSaggiatore afferma: Il discorrere come il correre , potente sintesi dellagilit mentale come valore aggiunto del pensar bene. La scelta, presente pi volte nel testo, di esempi e citazioni tratti dallambito scientifico indica quella posizione nel dibattito sullunit del sapere che poi Calvino espliciter nella quarta conferenza. Essendo tuttavia la conferenza di discussione prevalentemente letteraria, lautore conclude motivando la sua predilezione per le short-stories alla luce delle sue riflessioni sulla rapidit (soprattutto di pensiero) come valore qualificante dellopera letteraria che, soprattutto in un mondo sempre pi congestionato, deve essere quindi concentrazione di pensiero.(presa da Internet) 3. Esattezza: C. definisce lesattezza come: un disegno dell'opera ben definito e ben calcolato; l'evocazione di immagini visuali nitide, incisive, memorabili;un linguaggio il pi preciso possibile come lessico e come resa delle sfumature del pensiero e dell'immaginazione. A Calvino sembra che il linguaggio venga usato in modo approssimativo, anche da lui in persona, ed per questo che preferisce scrivere piuttosto che parlare, in modo da poter sistemare e correggere una frase quante volte vuole. Registra la diffusione di una specie di "peste del linguaggio", ossia di un'uniformit che appiattisce tutto: la letteratura pu contrastare questa "malattia". Per rafforzare la sua teoria dell'esattezza come valore da salvare, Calvino prende come primo esempio un autore che sosteneva che un linguaggio tanto pi poetico quanto pi vago e impreciso, Giacomo Leopardi. Calvino si chiede se non sono proprio le cose che sembrano pi precise ed esatte (i numeri, le forme geometriche) a dare la pi grande vaghezza (i numeri e le rette sono infinite). Afferma lesistenza di un'opposizione ordine-disordine: nell'universo, simbolo del caos, si possono individuare delle zone d'ordine; la letteratura una di queste, l'esistente prende una forma, si "cristallizza".Per l'autore il suo libro-esattezza "Le citt invisibili": egli considera infatti la citt il simbolo in cui si concentra la razionalit geometrica e "il groviglio delle esistenze umane". (Internet) 4. Visibilit: C. parte da unanalisi attenta del pensiero di Dante, in particolare prendendo in esame il 17 canto del purgatorio in cui compare il verso poi piovve dentro laltra fantasia. Dante fa una distinzione tra una forma di immaginazione ke lui definisce capacit immaginativa(sogno) e lalta fantasia, cio la capacit immaginativa superiore ke c in ognuno di noi. Ad un certo punto, nel purgatorio, Dante afferma di vedere delle immagini riflesse lungo la parete ke sembrano dei bassorilievi e nn capisce se sn delle anime o se frutto della sua immaginazione. Tocca la parete ma nn sente nulla, quindi conclude ke questa lalta fantasia, cio la capacit ke ha ognuno di noi di creare delle immagini (e pensa derivi da Dio). Questo concetto viene ripreso nel 33canto del

paradiso quando Dante arriva nellempirio e si trova di fronte alla rosa dei beati e davanti a loro c un lago ke rappresenta la grazia di Dio. Poi ci sn gli angeli ke cantano e i loro visi diventano rossi xk il rosso il colore della fede. Dante cerca Beatrice ma nn la trova, di fianco a lui c san Bernardo ke inizia la preghiera alla Madonna e Dante vede Dio. In quel momento tutta la conoscenza gli si volge cm fosse le pagine di un libro. Dante dice ke la conoscenza nn si ottiene con la razionalit e lui nn pu spiegare con la ragione la visione di Dio. La molteplicit della realt si unifica in Cristo. Non a caso Calvino afferma ke il cervello pu creare una combinazione infinita di immagini: visibilit collegata alla molteplicit. Secondo Calvino lalta fantasia ci fa concentrare su ci ke pensiamo, isolandoci dallesterno. Nel medioevo le immagini derivano da questa ispirazione divina, ke permette di vedere cose ke nn esistono. La letteratura del 900 + propensa a partire dalle immagini e da queste ricavare le parole, prima era il contrario. Il maggior emittente di immagini linconscio. La letteratura del 900 trae ispirazione dallimmaginario collettivo (pensiero analogo ke si sviluppa in luoghi differenti, anke quando nn ci sn contatti tra le culture). Anke Pirandello parte dalle immagini: ci racconta di Mattia Pascal partendo dallimmagine stessa del personaggio. Calvino cita Starobinski ke ha scritto Limpero dellimmaginario in cui afferma ke limmaginazione nel 900 strettamente collegata alla conoscenza scientifica, anzi la aiuta (gli scienziati devono usare limmaginazione). Jung invece afferma invece ke ci sn concetti universali (tab, incesto,ecc) attorno ai quali gli uomini costruiscono delle immagini, ma queste vengono dallesterno (Freud invece afferma ke le immagini fanno parte dellinteriorit dellindividuo. Calvino sostiene ke la parola scritta cerca di essere lequivalente dellimmagine visiva ke si produce esternamente; il potere immaginifico ci viene dallesterno e la nostra mente reagisce, risponde. Poi Calvino conclude kiedendosi cm sar limmaginazione nel 2000 e pensa ke immaginare sar + difficile xk siamo bombardati da immagini. 5. Molteplicit: parte da 3 autori. Gadda autore di Quer pasticciaccio brutto de via Merulana",usa un linguaggio particolare, mix di linguaggio colto e dialettale. Era un ingegnere. La sua descrizione oscilla tra unesattezza razionale ed una deformazione frenetica. Gadda crea un linguaggio nuovo, anticipa il romanzo del 900. La molteplicit dei dati nn ci d unimmagine definita. Proust dice ke ogni individuo occupa uno spazio temporale e quindi lunico modo x conoscere le persone ruotare nel loro spazio temporale. La narrazione fantastica, secondo Calvino, utilizza la moltiplicazione del tempo e dello spazio per i suoi scopi. Calvino cita un romanzo di Flaubert, in cui i 2 personaggi ricevono una grossa eredit e avviano unattivit agricola, ke poi fallisce: Flaubert inserisce tutte le nozioni riguardo alle attivit intraprese dai 2 (moltiplicazione del sapere, un libro fantastico e scientifico). Altro libro interessante di Blumenbelg Il libro vuoto del mondo in cui dice ke limperativo dellesistenza umana stare lontano dalla realt e la fantasia uno strumento con cui si pu rappresentare qlk ke nn si visto o vissuto: quindi la fantasia serve xk la realt nn ci soddisfa (cm evasione). Altro autore Alfred Jarry, Lamore assoluto ke racconta lattesa di un condannato a morte x il rapporto incestuoso con la madre, ma ci sn + kiavi di lettura. Ultimo autore: Borges I giardini dei sentieri ke si biforcano in cui lautore usa una serie infinita di narrazioni e a seconda del percorso ke si sceglie la storia ha uno svolgimento diverso: molteplici risultati di un avvenimento (stessa cosa fa Calvino in Ti con Zero). IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO Ambientato nei mesi della Resistenza, tra i vicoli di una citt ligure della Riviera di Ponente ed i boschi e le valli in cui si svolge la guerra partigiana, II sentiero dei nidi di ragno racconta la storia di Pin, un bambino solo e desideroso di appartenere al mondo degli adulti del vicolo e dell'osteria, dai quali cerca di farsi accettare. Insultato per le relazioni che la sorella intrattiene con i militari tedeschi e sfidato a provare la sua fedelt, Pin sottrae all'amante della donna una pistola e la nasconde in campagna, nel luogo in cui solito rifugiarsi, dove i ragni fanno il nido. L'azione mette in moto una sequenza d'eventi che lo portano ad entrare in contatto con quel mondo degli adulti che gli sembrava misterioso: preso dai tedeschi; condotto in prigione Pin incontra Lupo Rosso, un partigiano dalla grande fama che era stato catturato. Grazie allaiuto di Lupo Rosso Pin riesce a scappare, ma una volta fuori prigione si perde ed inizia a vagare da solo nel bosco fino allincontro con Cugino che lo porta al suo accampamento e lo presenta alla banda partigiana del Dritto, composta di personaggi dubbi e poco eroici. Pin un gg fugge e, ritornato al posto dei nidi dei

ragni scopre che Pelle, un giovane partigiano giustiziato dai compagni perch faceva la spia, aveva rubato la sua pistola. Fortunatamente la ritrova nelle mani di sua sorella e dopo avergliela presa scappa anche da lei. Solo e sconsolato, mentre vagava per i sentieri vicini alla cittadina incontra Cugino al quale presta la pistola. Il partigiano la user, forse, per giustiziare la sorella di Pin, ma poi ritorner da lui e lo terr con s. SAGGIO IL MIDOLLO DEL LEONE (1955) Parla del ruolo della letteratura, definendola il cibo della conoscenza, la paragona al midollo del leone. La letteratura x Calvino non ha la funzione di evasione dal reale, ma ci d la forza di affrontare il reale, un mezzo con cui si arriva alla conoscenza. E un saggio estrapolato da una conferenza del 55, in cui Calvino afferma ke limpegno dello scrittore solo stilistico e ke anke la letteratura + nichilista ha una funzione etica. Sono anni in cui la letteratura tende ad appoggiarsi alla scienza (naturalismo e positivismo). Lo scienziato osserva e trae le conclusioni: lo scrittore deve fare lo stesso. IL BARONE RAMPANTE Il libro narra la vita di Cosimo Rond che, fin da adolescente, intollerante alle regole della societ si ritira a vivere su un albero. Dal suo albero Cosimo caccia, si procura le possibili comodit per vivere, si innamora della volubile Violante e soprattutto legge e studia fino a diventare un filosofo di fama mondiale. La vicenda si svolge ad Ombrosa un immaginario paese della riviera ligure e termina con la morte del sessantacinquenne Cosimo che, si attacca ad una mongolfiera e si lascia cadere lontano dal suo paese per portare fino all'estremo la sua protesta e non dare alla famiglia ed ai compaesani la soddisfazione di vederlo toccare terra. IL CAVALIERE INESISTENTE (1959) Il Cavaliere Inesistente composto da Calvino nel 1959 l'ultimo romanzo della Trilogia Araldica dell'autore. Lo sfondo storico quello medievale, l'ambiente il campo di Carlo Magno in guerra contro gli infedeli. Protagonista dell'avventura Agilulfo, un uomo privo di personalit simile ad un'armatura vuota e splendente. Agilulfo un personaggio senza corpo, dotato di volont e coscienza che ha il suo contrario nello scudiero Gurdul che ha corpo, ma non ha coscienza. Anche gli altri personaggi si abbinano per antitesi, Rombaldo, la morale della storia, si contrappone a Torrismondo, che incarna la pratica, Bradamante che incarna l'amore come guerra, l'opposto di Sofronia che l'amore come pace. La storia raccontata da Suor Teodora che deve assolvere ad una penitenza, raccontando appunto storie di fughe ed inseguimenti, di paladini e principesse di sfide, di amori ecc. Agilulfo preso come modello da Rambaldo, che giunto sul campo per vendicare la morte del padre ucciso da un infedele. Qui egli incontra Bradamante che gli salva la vita e che in realt una ragazza. Rambaldo si innamora di Bradamante, ma non corrisposto, perch la ragazza ama invece Agilulfo. Durante un banchetto, Torrismondo calunnia Agilulfo rivelando che la vergine da lui salvata, e per cui era stato nominato cavaliere, era in realt sua madre e quindi non era una vergine. Agilulfo allora per difendere il suo onore, decide di partire per cercare la ragazza e dimostrare che all'epoca dei fatti era ancora vergine. Bradamante innamorata di Agilulfo le segue e viene a sua volta seguita da Rombaldo. Contemporaneamente anche Torrismondo parte alla ricerca del padre. Dopo un lungo viaggio che lo porta in Scozia e poi in Africa, Agilulfo ritrova Sofronia e la porta sul campo dei Franchi, nascondendola in una grotta. Nel frattempo Torrismondo, ritornato anche lui al campo, si rifugia nella stessa grotta e si innamora di Sofronia. Agilulfo le scopre si sente tradito e scappa nei boschi. Sofronia e Torrismondo scoprono di essere fratellastri e liberi di amarsi e Sofronia dichiara a Carlo Magno che Agilulfo ha tutti i motivi per essere cavaliere, perch quando l'ha salvata era vergine. Purtroppo, Agilufo, lontano non riesce a sapere la verit e si lascia morire lasciando la sua armatura inanimata a Rambaldo. Il romanzo si conclude con un'ultima rivelazione: la suora che narra la storia altri non che Brandamante che si rifugiata in convento quando scopre che l'armatura di Agilulfo in realt riempita da Rambaldo. A questo punto per Bradamante-suor Teodora viene raggiunta da Rambaldo in convento, scopre di amarlo e trascorrer con lui il resto della sua vita Si capisce subito ke il personaggio irreale, lui stesso ammette di nn esistere.Rappresenta luomo del 900, c solo lapparenza, dentro nn c nulla. IL VISCONTE DIMEZZATO(1952)

Esprime la dualit che esiste in ogni uomo. Il visconte Medardo di Terralba, parte per una guerra fra cristiani e turchi, dove in uno scontro avvenuto in Boemia viene dilaniato da una palla di cannone. Il Medardo che torna al castello e alle sue terre un essere letteralmente dimezzato in senso longitudinale. Egli comincia a compiere efferate scorribande e ad angariare sudditi e popolazioni limitrofe. Sennonch un bel giorno compare sulla scena un vagabondo che la copia complementare di Medardo il Gramo. Si tratta difatti dell'altra met di Medardo, quella virtuosa, il Buono, rocambolescamente sopravvissuta anch'essa alla guerra.Come il primo si distingue per la crudelt e la ferocia, il secondo si segnala per la bont a volte persino esasperante. I due, che stanno entrambi per sposare la giovane, concreta e carnale Pamela, finiscono per sfidarsi a duello, durante il quale si feriscono consentendo all'improbabile dottor Trelawney, di ricomporre le due parti in un unico essere, un Medardo finalmente e di nuovo intero. MARCOVALDO (1963) Storia di un operaio ke vive in citt ma ama la natura e desidera scoprire cosa sia e continua a cercarla nella citt. Nello spazio di venti novelle, in cui il ciclo delle stagioni si ripete per cinque volte, in una citt industriale (Torino?), dove tutti sono impegnati a lavorare, guadagnare e spendere, Marcovaldo sembra essere lunico ad accorgersi della natura, quella vera. Ma la natura, in citt, sembra essere contraffatta, alterata, compromessa con la vita artificiale, non la natura che ha forse conosciuto da bambino e che vorrebbe far amare anche ai suoi figli. Marcovaldo una creatura spaesata, che sembra provenire da un altro pianeta. Accadono una serie di eventi fantastici attraverso i quali C. ci mostra, da un particolare punto di vista, lItalia del boom economico. Se contiene una critica alla <civilt industriale> anche una critica allidea di un possibile ritorno allindietro nella storia, e rivela pur nella semplicit della struttura narrativa, tutta la ricchezza del rapporto di C. con il mondo. COSMICOMIKE (1964) Sono dodici racconti fantastici nati dalla trattazione colloquiale e immaginifica di teorie scientifiche. I personaggi hanno tutti i nomi di formule matematiche. Qfwfq il nome del personaggio principale = la volont precisa dellautore di nn identificare il personaggio che nn ha forma: allinizio un dinosauro, poi diventa una particella minima e racconta la storia del mondo x giungere poi alla conclusione k in realt non c nulla, non esiste alcun luogo e alcuno spazio. Lo spazio si forma col pensiero, per cui la vita e tutte le cose si creano basta pensarle. Forte sostegno scientifico (teoria del Big Ben), la scienza impo, ma anche critica alla scienza: la potenzialit della ragione, delluomo, dellilluminismo stata un fallimento, nn ha portato a niente. Alcuni di questi racconti sono: 1. TUTTI IN UN PUNTO Allinizio di tutto, Qfwfq stava concentrato in un punto insieme a tutte le altre persone esistenti. Anzi, non insieme ma sovrapposti, tutti nello stesso punto: ogni punto di una persona coincideva con gli altri punti di tutte le altre persone. La situazione non favoriva la socievolezza perch alla fine ci si riduceva solo al buongiorno e buonasera, e si legavano amicizie solo con un ristretto numero di conoscenti. Tra questi cera anche la signora Ph(i)Nko, che Qfwfq ricorda particolarmente per la sua bellezza e la sua simpatia. Un giorno la signora Ph(i)Nko disse: Ragazzi, avessi un po di spazio, come mi piacerebbe farvi le tagliatelle!, e in quel momento tutti pensarono alle sue braccia che si muovevano, e allo spazio che occupavano. E proprio in quel momento il punto che conteneva tutti sespanse, catapult tutti ai quattro angoli delluniverso e dissolse la signora Ph(i)Nko in luce e calore, proprio lei che in un impeto damore generale aveva dato il via al tempo, allo spazio, alluniverso e alla gravitazione universale. 2. DISTANZA DELLA LUNA La luna una volta era smisurata e sembrava appiccicata alla terra (fantastico surreale). Nella rima parte c la descrizione tecnica della vicinanza della luna, ke il luogo x eccellenza su cui gli scrittori hanno fantasticato. Qui lelemento fantastico viene enfatizzato: i protagonisti riescono con una scala a salire sulla luna.(sembra fiaba). Qfwfq sale sulla luna e vi rimane un mese, ma quando la

luna ripassa accanto alla Terra, per, si nota una differenza: la Luna gi distante parecchi metri dal mare, e si capisce che si sta allontanando per sempre. TI CON ZERO E in sostanza la seconda parte di Cosmicomiche. La storia semplice: il protagonista Calvino stesso in veste di un cacciatore, armato di un arco e di una sola freccia avvelenata che, di fronte ad un cespuglio, si vede assalito da un leone. Qui il tempo diventa un concetto relativo, perch il cacciatore lo ferma e comincia a pensare in termini fisici alla condizione del sistema Uomo-Leone traendone alcune considerazioni: il fatto che in ogni istante tn il cacciatore come il leone evolve, muta e cresce sino a diventare irriconoscibile anche a se stesso nellistante tn+1, come successo per gli istanti precedenti, inoltre il cacciatore, ormai privato di volto ed ogni particolare soggettivo comincia a pensare allevoluzione del sistema, arrivando ad una conclusione molto interessante: egli vede la situazione a tempo fermo come un punto e le possibili evoluzioni della vicenda come rette che partono da questo t0. impossibile prevedere cosa accadr nellistante successivo al t0 perch da esso partono una miriade di rette differenti. Cos luomo, ormai privato anche di un corpo prende una decisione: rimanere per sempre fermo nellistante t0 e cos bloccare una lunga catena di eventi successivi, salvando se stesso o il leone alla morte. La storia termina con unironia singolare, dopo la scelta razionale del cacciatore il tempo ricomincia a scorrere perch un semplice uomo non ha il potere di fermarlo e il racconto viene dimenticato dalluomo nellistante t1. Non ci dato sapere se il leone vincer o no la lotta alla sopravvivenza, ma poco importante.

LORIGINE DEGLI UCCELLI In questa storia, sempre raccontata da Qfwfq in prima persona, rappresentata la comparsa degli uccelli nel mondo. Prima descrive scientificamente la nascita degli uccelli, poi comincia il racconto fantastico: narra ke un gg sente un canto provenire da fuori e vede 1 uccello e lo descrive in maniera dettagliata, senza punteggiatura. Luccello ha una stella in fronte (elemento fantastico=unicorno). Luccello vola via e lui lo insegue attraversando luoghi sconosciuti. Arriva nel loro regno e qui conosce la regina degli uccelli e se ne innamora e dopo averla sposata comincia ad avere percezione della conoscenza e capisce il significato di ci ke gli accaduto. Gli viene proibito di rivelarlo, ma lui lo fa ugualmente e viene cacciato. Poi dimentica tutto ci ke era arrivato a conoscere. TOMMASO LANDOLFI (1908-1979) VITA: nasce in un paesino vicino a Frosinonie. carriera scolastica disastrosa, nn andava a scuola ma passava il tempo nei bar e giocando dazzardo. Si laurea a Firenze in filosofia e comincia lattivit di traduttore, traduce molti autori tra cui Hoffman, Dostojevskij. Amico di Carlo Bo, ke lo influenza molto. Storia damore travolgente con la poetessa Cristina Campo. Conduce una vita tranquilla, si sposa, ma la sua vita matrimoniale rimane sempre al margine, solo in alcune pagine racconta la vita della figlia. Muore a Urbino CARATTERISTICHE: 1 lumorismo. Il fantastico landolfiano procede da una dimensione reale, poi attraverso la scrittura, si trasforma in un sogno. C sempre il presentimento ke accada qlk di brutto, ma tutto con 1 senso un po ironico, nn si sa se realmente tragico o se lautore prende in giro raccontando qlk di nn vero. Nel fantastico landolfiano non ci impossessiamo mai dei personaggi e degli oggetti: il fatto stesso ke i personaggi non abbiano nomi non ci permette di impossessarcene ne ci d conoscenza. Con ci lo scrittore vuole trasmettere ke la vita stessa non conoscenza e ke la letteratura nn ci permette di conoscere niente xk, cm diceva Pirandello, se conoscessimo la vita nn la vivremmo=la vita o la si vive o la si scrive, o la si vive o la si conosce. Non abbiamo conoscenza ne del presente ne del futuro, ma solo del passato ke possiamo vedere attraverso la rielaborazione della nostra mente. Per L la parola impo, + della narrazione, pensa sia importante cm si rende una storia. Nei suoi racconti tende ad alternare un registro colto con uno colloquiale. La scrittura crea la suggestione fantastica, lelemento primario. Mette in prosa delle forme caratteristiche della poesia: allitterazioni, ripetizioni, usa giochi di parole,ecc Senso del dolore sempre molto presente in Landolfi= usa il fantastico x parlare di problemi attuali caricandoli x di dolore= affronta il tema della difficolt di comunicazione, e, quando nn si pu comunicare, si soli. La sua letteratura sancisce una profonda solitudine.

DIALOGO DEI MASSIMI SISTEMI (1937) 1. MARIA GIUSEPPA (1929) Descrive la relazione bizzarra e tragica tra un bislacco proprietario terriero e la sua serva, che viene da lui stuprata e poi muore. Il piano del racconto simile alla cronaca, ma il linguaggio sincopato, ritmato, pieno di sospensioni. Nn un linguaggio colto, registro semplice tipico del parlato. Si usa il flashback, inizia con la descrizione del personaggio ke racconta la morte di M.G. Senso di inquietudine dato dalla descrizione del personaggio e dal suo rapporto con MG. Il dubbio ke rimane se MG morta x il dolore e la vergogna o se x un altro motivo. Nei racconti di L. nn si arriva mai alla verit. 2. MANI Sembra un incubo. Il personaggio, Federico, vive in una casa infestata dai topi da solo con 1 cane. Un gg un topo viene ucciso dal cane e lui comincia a pensare a questo topo tanto ke nn riesce + a dormire o a mangiare. Sembra ke lui sia impazzito, ma nn cos. Il topo assume poi una dimensione quasi umana. Nel racconto ogni tanto vengono inserite parole colte. 3. LA PICCOLA APOCALISSE Ci sono 4 personaggi, A, B, C, D ke si ritrovano in un bar. Si interrogano sul senso dellesistenza, ma loro conversazione viene continuamente interrotta. I personaggi usano un linguaggio aulico, lil tono della conversazione si fa sempre + elevato fino a ke diventa poesia e ognuno si ritrova a parlare di un argomento diverso = teatro dellassurdo. Terminano la conversazione senza raggiungere alcuna conclusione e se ne vanno. Uno dei personaggi, B, torna a casa e comincia a scrivere un racconto (nel 600 Basile nel Cunto dei cunti sostiene ke il fantastico nn altro ke inserire un racconto in un altro racconto). Il racconto del personaggio si kiama La donna pozzanghera, il cui tema la difficolt di comunicazione: il personaggio esce con una donna, ma si accorge ke lei parla unaltra lingua, x questo nn gli impedisce di comunicare (lei comunica attraverso i colori:la paroladescrive i colori delle cose(es. il grigio della malinconia), ma nn le cose stesse (nn si pu descrivere la malinconia). Molto particolare in questo racconto la descrizione della donna: porta al collo una sciarpa su cui ricamata la lettera P(rappresenta la parola), la descrizione nn fisica (bocca generosa= xk la parola esce copiosa ed ha un potere suadente), 2 pieghe simbolizzano la malinconia, la tristezza ke c nella parola. Lui intuisce solo il senso della parola. La parola un modo x adeguarsi al linguaggio degli altri e niente si pu tradurre perch niente ha 2 significati e 2 vite. Il significato uno solo: nel momento in cui io parlo e il messaggio non viene capito, cio viene interpretato diversamente, si perde il senso del messaggio. Al mattino lei si scioglie, diventa fango e si trasforma in una pozzanghera. In quel momento sorge il sole e il personaggio si kiede se la donna diventata pozzanghera o salita in cielo e diventata aurora. Il significato qui metaforico: la parola si consuma fino a diventare fango xk la parola poetica nn ha la forza x sopravvivere al tempo sociale, perde le sue caratteristiche, ma forse nn si perde cos tanto xk poi sorge laurora e quindi la parola diventa portatrice di luce. Alla fine del racconto Landolfi dice ke potrebbe essere tutto un sogno: di un sogno nn impo il contenuto, ma ci ke lascia; cmq lautore dice ke il lettore si deve rassegnare perch nn trover mai una spiegazione 4. LA PASSEGGIATA Usa termini desueti per fare un esperimento poetico. Racconta di una passeggiata usando termini aulici. Nessuno dei critici del tempo aveva capito ke in realt i termini usati erano esistenti nel dizionario degli anni 60. Calvino dice ke qui il fantastico nel lessico, nella scrittura. Lessico ke incuriosisce ma allo stesso tempo fa arrabbiare xk nn si comprendono i termini. 5. DIALOGO DEI MASSIMI SISTEMI Inizia narrando un risveglio, uno di quelli in cui nn si sa bene dove ci si trova e ci si sente spaesati. Durante il sonno, durante questa assenza dalla vita ci si aspetta di risvegliarsi e scoprire ke tutto sia cambiato (cfr Kafka), ma nn cos. In questo racconto la parola viene messa sotto processo con uno stile ironico. Lamico dellio narrante, Y, irrompe in casa sua e gli racconta una cosa stranissima ke gli accaduta: narra di aver conosciuto un capitano di mare ke gli ha insegnato il persiano, ma quando questi partito, lui si recato a comprare un testo in persiano, ma nn capiva niente di ci ke era scritto. Insieme allamico decidono di contattare il capitano, il quale per afferma di aver

fatto il suo dovere. Non si capisce cosa sia successo: il capitano ha insegnato la lingua giusta e Y lha reinterpretata a suo modo o nn era il persiano la lingua insegnata??Morale: la parola nn dice nulla, xk ci ke ho scritto talmente lontano da te ke tu nn puoi capire, quindi tu nn comprendi ci ke dico, ma allo stesso tempo io nn ho gli strumenti x farmi comprendere, xk questi sono soggetti alla mia interpretazione. (cfr. retorica di Gorgia:si pu dire tutto e il contrario di tutto). Il capitano afferma di aver insegnato il persiano, ma Y dice ke forse ci ke lui gli ha insegnato la sua percezione del persiano. Quindi ogni forma di comunicazione nn ha senso, xk soggetta allinterpretazione di ogni persona. Difficolt di comunicare=solitudine=se nn si pu comunicare si soli. Altro problema presentato nel racconto : 1 cosa scritta in una lingua ke nn conosce nessuno ha valore oppure no?(cfr. poesia ermetica)= Y infatti ha scritto delle poesie e racconti nella lingua ke ha imparato e decide di rivolgersi ad un critico x sapere se ci ke ha scritto ha valore oppure no. Il critico afferma ke una lingua ha valore anke se una lingua morta (es. ebraico) e anke se la lingua sconosciuta cmq reale, anke se parlata da 1 sola persona, xk questa lha costruita. Quindi esiste la possibilit di comunicare perch la lingua ha una musicalit comprensibile a tutti, attraverso lemozione e la sensazione ke determina anke se nn trasmette dei contenuti. Infatti quando Y legge la poesia e il critico gli kiede la traduzione, si scopre ke la poesia nn ha alcun senso. Messaggio:si pu scrivere anke solo x la piacevolezza della parola, la parola ha la funzione + impo, affascina. Il problema ke si pone Landolfi quali sn i parametri estetici x capire se uno scritto bello oppure no?(prendeva in giro i critici). Nel finale del racconto Y si convince quindi di essere un grande genio e si reca in diverse redazioni x fare pubblicare le sue poesie ma nessuno gliele pubblica (critica vs quegli artisti ke si credono dei geni ma nn vengono capiti).

DINO BUZZATI (1906-1972) VITA: Lapice della carriera lo raggiunge negli anni 60. Ha 3 fratelli, la madre veneziana, il padre docente di diritto internazionale. Si iscrive a legge, ma poi si dedica alla letteratura. Non mai stato molto considerato dalla critica, alcuni racconti vengono considerati x bambini. Meno impegnato di Landolfi e con uno stile diverso. Viene considerato poco in Italia, xk sono anni in cui si pensava ke gli scrittori dovessero essere impegnati politicamente. Diventa molto famoso in Francia, in particolare dopo Il deserto dei Tartari (usc nel periodo della guerra).E giornalista, a 30 anni comincia a scrivere x il corriere e fa il corrispondente. Vive a Milano con la famiglia ma rimane sempre molto legato alla Padania (i primi racconti sn ambientati in questi luoghi). CARATTERISTICHE: La sua narrazione fantastica attira, ma nei suoi racconti B lascia il lettore con una sensazione di mistero, non si sa cosa accadr. Utilizza luoghi fantastici, come la montagna e il bosco. Altri elementi fantastici usati da B: il silenzio e lattesa (attesa del nemico in barnado delle montagne e il deserto dei tartari). Lattesa lemblema della vita. Anke nel segreto del bosco vekkio c lattesa dellet adulta da parte di benvenuto. Elemento impo anke nella vita di Buzzati: nel campo del giornalismo lui passa la sua vita in attesa della notizia impo, quella ke fa diventare giornalisti famosi. IL LIBRO DELLE PIPE (1966) Scritto a 4 mani da Buzzati con il cognato Eppe Ramazzotti. E una raccolta di immagini di pipe ke vengono presentate cm dei cimeli. Buzzati ne racconta la storia cm se fosse un dizionario. Si nota la passione di Buzzati x il disegno. BARNABO DELLE MONTAGNE (1933) E la prima opera di Buzzati. Protagonista Barnabo ke fa la guardia ad una polveriera su una montagna. Un gg si allontana x unescursione e la polveriera viene assalita dai briganti; Barnabo viene cacciato dai compagni. Scende in pianura e trova lavoro presso il cugino, ma vuole tornare a lavorare in montagna. Dopo 4/5 anni ritorna di guardia alla polveriera e rimane sempre l in attesa dei briganti e si prepara a difendere la polveriera. Quando questi arrivano, lui li affronta e vince e da questo momento rimarr sempre l solo a fare la guardia. IL SEGRETO DEL BOSCO VECCHIO (1935)

Antonio Morro, proprietario di una vasta tenuta boschiva muore lasciando in eredit a suo nipote Sebastiano Procolo e al nipote di quest'ultimo, Benvenuto Procolo, il suo bosco. Lo scambio per il colonnello (il sig. Procolo) sembrava ineguale: a lui era toccata una parte piccola della tenuta, il Bosco Vecchio, ed una casa in cima ad una collina appena fuori il bosco centenario, mentre a Benvenuto una parte pi vasta. Sebastiano cerca in tutti i modi di uccidere il nipote Benvenuto per acquisire la sua parte di foresta e abbatterla x costruire e ricavarne dei soldi, ma nn ci riesce xk il bimbo ha dalla sua parte gli animali della foresta. Per una notte Sebastiano attratto da voci provenienti dal Bosco Vecchio ne scopre il segreto: il bosco abitato da genii che proteggono il bambino. Un gg Sebastiano si perde nel bosco e ha come una sorta di conversione: decide di nn distruggere + il bosco e di proteggere Benvenuto. Un gg Sebastiano viene a sapere ke Benvenuto era stato travolto da una slavina mentre sciava. Appena il vento se ne va via il colonnello va a cercare suo nipote, lo cerca ma non lo trova, nella foresta intanto si sparge la voce e molti animali accorrono a vedere, dopo una lunga ricerca nella neve Sebastiano Procolo appoggiato morente ad un albero. Benvenuto diventa quindi il padrone di tutto e, dal giorno seguente, nn sente + le voci della foresta. Messaggio: solo i bambini comunicano con la foresta e con il mondo magico. Lui nn sentir + le voci della foresta xk cresce, diventa adulto. Lattesa lelemento su cui si basa il racconto: lattesa dellet adulta, ma anke lattesa della punizione del malvagio ke sembra nn ci sia (lui si redime) invece alla fine muore. PAURA ALLA SCALA (1948) Racconta della rivolta dei comunisti contro la borghesia durante uno spettacolo alla scala. E il periodo dopo la 2 guerra mond, quindi difficile x gli scrittori nn essere impegnati. Inoltre poco tempo prima c stato lattentato a Togliatti. Questo racconto ha aspetto politico e storico. IL CROLLO DELLA BOLIVERNA (1954) Racconto ke segue Paura alla Scala. Tra questi 2 romanzi, Buzzati nn scrive + si dedica sl al giornalismo. Il protagonista sale sul muro della Boliverna e questo crolla. Lui si sente responsabile, ma un edificio di quelle dimensioni nn poteva crollare x cos poco. Il tecnico ke va a fare il controllo lo aveva visto e, perfidamente, lo vuole far sentire in colpa. Tema sociale: giustizia (il comune aveva dato il permesso a dei nomadi di abitare nel luogo= truffa del comune). Qui il fantastico interiorizzato: paura, senso della morte, cattiveria dei simili. LUOMO KE VOLEVA GUARIRE Ambientato in un lebbrario situato sopra una collina. Qui vive un lebbroso molto ricco, Seridon. Di fronte al lebbrario si trova una citt fiabesca. C un muro molto alto e ogni gg i lebbrosi kiedono alle guardie di raccontar loro cosa vedono (x loro sono i loro okki). 1 elemento fantastico: le guardie si inventano cose inesistenti x alleviare le sofferenze dei malati. Muro= impedimento ke permette di immaginare. Seridon concentrato sulla guarigione, lui deve guarire, il suo pensiero ricorrente. Un vekkio sapiente lo kiama dicendogli ke deve rassegnarsi, tanto dalla lebbra nn si guarisce (messaggio= al destino ci si deve rassegnare, si deve accettare, nn si pu combattere). Seridon prega tutto il gg x guarire e il vekkio, Giacomo, sostiene ke lui faceva lo stesso allinizio. Continuando a pregare le piaghe sul corpo di Seridon se ne vanno e lui vuole essere dimesso ma gli dicono di no. Continua finch guarisce del tutto e viene dimesso. Ma quando esce e vede il mondo esterno, la citt gli appare diversa e si accorge ke nn gli interessano + i soldi e le donne = la preghiera lha trasformato. Prospettiva cattolica: la grazia di Dio porta alla Misericordia, il gusto della vita scaturisce dal demonio. LA BOUTIQUE DEL MISTERO Sono 60 racconti. Raccoglie i suoi migliori racconti ke girano attorno a 3 temi: 1. Angoscia 2. Sconfitta vs la vita (i personaggi sn tutti degli sconfitti) 3. Morte C sempre lidea del sogno: nn sappiamo se il racconto reale o se si tratta di un sogno. La storia sembra normale, ma poi c una sorta di mistero. Interessante il rapporto tra mistero e realt: in alcuni viene

preannunciato ci ke accade, in altri nn si sa cosa pu succedere, in altri ancora c una sorta di polemica contro la realt. Qui il fantastico si presenta sotto 2 aspetti: - Invenzione pura e immaginaria cm la situazione ke viene descritta - La creazione fantastica ha una funzione: c un senso ke bisogna scoprire e interpretare. I sette messaggeri Il protagonista il figlio di un re ke un gg decide di partire con una scorta di cavalieri con lobiettivo di esplorare il suo regno e di giungere al confine. Sente nostalgia di ci ke lascia xci sceglie 7 messaggeri e, a turno, li manda a casa sua x avere notizie dei suoi cari e consegnare loro delle lettere ke lui stesso scrive. Passano gli anni e il principe continua a viaggiare ma si convince ke nn esiste una frontiera e ke probabilmente varcher il limite senza accorgersene. Sa ke nn torner a casa, ma nn ha + rimpianto x il passato, ma impaziente x ci ke lo attende. Tema: attesa. Immagine surreale e fantastica: lui ke parte e dopo molti anni nn ha ancora raggiunto il confine. E una sorta di viaggio metafisico:confine=morte.E luomo ke nn riesce a vedere i confini dellesistenza e desidera vedere ci ke c dopo. Il protagonista perde il contatto con la realt, con linfanzia: + passa il tempo e + ci sembra ke ci ke abbiamo vissuto nn sia mai esistito (cfr Pirandello: se vediamo le cose con un cannokkiale ci sembrano + lontane, quindi anke il dolore meno forte). + si cresce + si desidera conoscere il futuro, quindi la morte e si pensa meno al passato. I 7 messaggeri rappresentano il legame cn il passato. Fantastico=metafisico, tema della morte e vita cm attesa della morte.

Sette piani Giuseppe Corte malato e viene ricoverato in un ospedale in cui ci sn 7 piani. A lui viene assegnata una camera al 7 piano dove ci sn i malati meno gravi, + si scende di piano + vuol dire ke le condizioni del malato sn gravi. Un gg lo trasferiscono al 6 piano dicendogli ke hanno bisogno di quella stanza, ma lo tranquillizzano sulle sue condizioni. E cos via arriva fino al 1 piano anke se tutti i medici continuano a mentirgli dicendogli ke sta bene. Finch poi muore. 7 piani=7 messaggeri, cio ke ci lega alla vita. Il mantello Giovanni, giovane soldato, torna a casa dalla guerra dopo 2 anni. Rivede la madre e i due fratelli. NN si vuole togliere il mantello e ha fretta di andarsene xk c un signore ke lo sta aspettando fuori. La madre capisce ke c qlk ke nn va: ki lo aspetta fuori la morte. Il finale prevedibile, ma la descrizione e la scrittura affascinano. Il cane ke ha visto Dio Un fornaio lascia in eredit il forno al nipote Defendente Sapori ad una condizione:distribuire il pane ai poveri ogni mattina. Nel paese un giorno arriva un eremita, Silvestro, ke si stabilisce su una collinetta. Una notte una luce arriva dalla collina e i contadini deducono ke la luce di Dio. Una mattina mentre il fornaio distribuisce il pane ai poveri, arriva un cane e frega una pagnotta di pane, e la cosa si ripete ogni mattina. Il fornaio cerca di uccidere il cane, ma inutilmente. Un gg decide di seguirlo e scopre ke il cane porta la pagnotta alleremita. Defendente e Silvestro si incontrano e il fornaio finge di essere un buon cristiano (in realt bestemmia e nn vuole dare il pane ai poveri). Leremita muore e il cane ritorna nel paese dopo 2 settimane (la notte prima della ricomparsa del cane si rivedono le luci sulla collina). Tutti ora lo trattano bene xk il cane ke ha visto Dio. Gli abitanti riprendono ad andare in chiesa e a comportarsi bene, soprattutto quando c il cane, xk pensano ke sia Dio ke li sta osservando e hanno paura del suo giudizio, vogliono ke Dio stia in kiesa e nn in mezzo a loro. Il cane invekkia e rimane paralizzato nella piazza: tutti sperano ke muoia, ma poi nella notte vanno a dargli del cibo. Finch un gg il cane muore, ma ormai impossibile tornare alle vekkie abitudini (e poi sarebbe stato cm confessare di aver cambiato tutto x colpa di un cane). Decidono di seppellire il cane vicino alleremita ma quando arrivano sulla collina trovano sopra la sua tomba lo scheletro di un cane.

1 elemento fantastico: lapparizione del cane= nn si sa di ki sia ne da dove venga, arriva e scompare misteriosamente. Tipica iterazione delle favole :cammina, cammina = un segno di distacco dalla realt, ci stiamo inoltrando in un mondo fantastico. Il finale inaspettato: il cane in realt era morto ma nellimmaginario delle persone er arisorto. La dimensione del racconto irreale, simile al sogno. Topi Il protagonista viene invitato a casa di amici x vari anni, ma un gg questi nn lo invitano +. Racconta dei periodi passati in quella casa dando piccoli indizi sulla presenza dei topi nella villa. I padroni di casa cercano di eliminare questi topi, ke x loro sono un problema, ma nn lo ammettono. I topi si moltiplicano e diventano sempre + grandi, tanto ke i padroni ne diventano schiavi. Metafora= i topi sn le paure e le angosce ke rendono schiave le persone e le portano a kiudersi dal mondo esterno. Disco Don Pietro scopre un disco volante sul campanile della sua chiesa e incontra due marziani. Nn parlano ma comunicano telematicamente con il prete. Dicono di essere venuti sl x conoscere la storia degli uomini e lui inizia a raccontargli la storia dellumanit a partire da Adamo ed Eva e la storia di Cristo. Anche sul pianeta dei marziani era accaduto lo stesso, cera il bene e il male, ma loro nn hanno trasgredito. La preghiera una consolazione, un modo x parlare con Dio, ma i marziani nn pregano, nn parlano con Dio xk nn conoscono il peccato. I santi Religione vista in forma satirica:prende in giro la dimensione dei santi, dicendo ke esistono santi di serie A e di serie B. fa una specie di classifica ed i santi + potenti sn quelli + umili, nn si sentono impo, mentre gli altri sn i + invidiosi. Presa in giro del 33 canto del paradiso di Dante: in questo racconto il paradiso viene presentato cm un quartiere residenziale vicino al mare. San Lancillo il santo- conosciuto di tutti, cerca di fare dei miracoli ma gli va male ck vengono attribuiti ad altri santi. Lo scarafaggio Il personaggio mentre torna a casa schiaccia 1 scarafaggio ma senza ucciderlo. Per tutto il racconto si percepisce un senso di morte e lui capisce ke la morte risiede nello scarafaggio quindi decide di uccidere definitivamente lo scarafaggio e cos tutto si placa. Questioni Ospedaliere Un uomo arriva al pronto soccorso cn 1 donna tra le braccia, ma ogni volta lo indirizzano ad un altro reparto e lui percorre una lunga serie di percorsi. Critica alla burocrazia ospedaliera. Il colombre Il 12enne Stefano Roi vuole diventare capitano di una nave cm il padre. Questultimo un gg lo porta con s. Il ragazzino vede nellacqua un colombre (squalo): secondo la leggenda narrata dal padre, lo squalo sceglie la sua vittima e la insegue x anni fink nn riesce a divorarla. Ma Stefano decide cmq di diventare un capitano e passa tutta la sua vita sul mare, sempre inseguito dal columbre. Diventato vekkio e vicino alla morte decide di andare incontro al columbre su una barca, il quale gli rivela ke in realt nn voleva ucciderlo, ma consegnarli da parte del re del mare la Perla del Mare, ke dona fortuna, amore e pace a ki la possiede. Due mesi dopo la barca viene ritrovata con a bordo uno skeletro ke tiene fra le mani un sasso. Alla fine del racconto c un paragrafo dedicato al colombre, un pesce raro di cui molti mettono in dubbio lesistenza. Simbolo della morte ke insegue luomo e delle paure ke impediscono di vivere appieno la vita. La descrizione finale tipica degli Atlanti , in realt, usata cm un linguaggio fantastico xk c il contrasto tra laffermazione scientifica e la frase finale in cui dice ke forse nn esiste. Le gobbe nel giardino

Il giardino del personaggio ha una maledizione: di notte crescono delle piccole gobbe. Una notte il protagonista cammina nel giardino e inciampa in una di queste, ke assomiglia ad un tumulo mortuario =lamico del personaggio morto il gg prima. Il giardino rappresenta la sua vita e tutto ci ke accade nella sua vita ha effetti sul giardino (cfr Ungaretti: S.Martino del Carso=croce nel cuore, ognuna rappresenta un amico perduto). La gobba il pensiero di qlk ke nn c, si pu cercare di dimenticare, ma il pensiero sempre l, ritorna. Tratta il tema del ricordo: torniamo a vivere quando qlk si ricorda di noi. La giacca stregata Un signore incontra ad una festa un uomo con una bellissima giacca. Gli kiede dove lha presa e lui gli d lindirizzo di un sarto. Luomo si fa fare la giacca, ma una giacca stregata: quando mette le mani nella tasca escono i soldi e lui diventa ricchissimo, ma ogni volta ke lo fa succede qlk di grave nel mondo. Cos decide di bruciare la giacca e in quel momento si ritrova senza nulla e riprende la sua vita normale,ma sa ke prima o poi il sarto verr a riscuotere il conto (la giacca nn mai stata pagata). Caratteristike tipiche della fiaba. Il sarto rappresenta il demonio (in molte fiabe il sarto o saggio o rappresenta il male), ke kiede un nostro consenso, c una sorta di accondiscendenza. La ragazza ke precipita Una ragazza precipita gi da un palazzo. Il precipitare progressivo ed lemblema della vita. Quando inizia a precipitare e giovane e ai piani alti ci sono le feste, poi pian piano ke scende nn pu fermarsi xk nn ha tempo (lavoro, famiglia, ecc). Quando arriva agli ultimi piani vecchia. I due autisti Immagina i discorsi dei due autisti che accompagnano la madre di B. al cimitero. Si percepisce il rimorso di B nei confronti della madre. IL DESERTO DEI TARTARI (1939) Lidea del deserto nasce dalla redazione del giornale in cui lavora B. Narra la storia di Drogo, giovane ufficiale ke viene assegnato alla fortezza Bastiani (luogo amgico x eccellenza, ke tutti odiano, ma dal quale nessuno se ne vuole andare. Sorta di stregoneria: ki vi entra nn riesce + ad abbandonarla). Attorno alla fortezza c il deserto. I luoghi diventano 1 personaggio. Ogni gg un soldato si reca alla montagna x vedere se arriva il nemico (il nemico il simbolo delloccasione di riscatto da una vita noiosa e monotona). Con il passare del tempo Drogo si rende conto di nn riuscire a vivere in altro posto, se nn la fortezza. Quando i Tartari arrivano, Drogo ormai vekkio e malato e nn riesce ad affrontarli. Muore da solo in una stanza di una locanda, ma nn ha paura xk ora deve fronteggiare un nemico + pericoloso, la morte, e nn c attesa ne preparazione ke ci possa preparare ad affrontarla. Drogo si rende conto ke quello ke sta facendo + forte dellaffrontare i Tartari. Drogo nn muore col rimpianto: x tutta la vita sogna di morire gloriosamente. Tema: attesa, tempo e morte. Automa una parola ricorrente nel romanzo: la vita a volte toglie la capacit di volont e di azione. I tartari rappresentano la gloria e il riscatto ke si attendono nella vita. La morte il tema prediletto del fantastico, forse xk nn si sa nulla della morte o perch il nulla e quindi un vuoto ke si pu riempire. La morte ci ke trasforma lassenza in presenza xk di fronte alla morte tutto ha un senso.

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