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ARTE

PRERAFFAELITI
Artisti di primo rinascimento che hanno preceduto Raffaello
Vedevano una libertà nel colore e nell’interpretazione della cristianità, riprendono dal Medioevo la
vividezza dei colori. Vogliono liberarsi dalla convenzione accademica che soffoca la pittura e si rifanno a
soggetti di stampo letterario o religioso, con una visione però del cristianesimo primordiale. I personaggi
sono tendenzialmente loro amici e parenti che fanno da modelli.

John Everett Millais, Cristo nella casa dei suoi genitori


Riprende un evento quotidiano, la figura di un bambino con
la madre che si è ferito, Giuseppe è pelato e vestito di rosso.
Viene letta in termini tipologici (= prefigurativo) la ferita
prefigura gli esiti finali del sacrificio, è un quadro dalla
forte connotazione simbolica.
Il bambino con la ciotola fa riferimento al battesimo con
S.Giovanni Battista, le pecore al gregge dei fedeli. I
protestanti lo ritengon oltraggioso sia per il realismo
estremo (Cristo non è presentato come essere superiore) ma
è solo una scena quotidiana, sia per i riferimenti evidenti alla liturgia cattolica romana. È una
rappresentazione non convenzionale di Cristo.

William Hunt, La luce del mondo


Lavora con una visione di Cristo innovativa, ha una corona di spine e un’aureola
che ricorda il tramonto, la lanterna allude alla figura di Cristo come colui che salva
l’anima e illumina il nostro mondo terreno e povero. La porta è allegorica, non ha
una Handle, è sommersa dalla natura, quindi, non viene mai aperta e può essere
aperta solo dall’esterno. È l’anima dell’uomo chiusa che può aprire solo Dio e la
fede.

Dante Rossetti, Ecce Ancella Domini!


Ci racconta dell’annunciazione. È una versione innovativa, l’arcangelo
Gabriele non è più a sinistra con un giglio che offre a Maria. Ma qui una
giovane che sta dormendo sul letto viene svegliata dall’angelo a destra. Lo
sguardo di questa Madonna è spaventato. Blu indica la regina celeste, il rosso
allude alla passione di cristo, l’oro allo status divino e il bianco alla purezza
d’animo
John Everett Millais, Ofelia
John Ruskin era un critico dell’arte e prende a cuore la causa
Raffaelita. Fa realizzare questo quadro da Millais che prepara
il dipinto e si reca sul fiume per realizzarlo,
Il tema è letterario fa riferimento ad Amleto di Shakespeare.
Lady Elizabeth Siddal è la modella perfetta, aveva una storia
con Rossetti e si lascia protrarre in questo quadro, Millais la
mette in una vasca da bagno, mette delle candele sotto la
vasca per tenerla calda che si spengono, la ragazza rimane
nell’acqua fredda si prende una grave infezione polmonare e
non si riprenderà più.

John Everett Millais, Ritratto di John Ruskin


Effie gray l’ha divorziato e si è messa con Millais. 

William Hunt, Dama di Shalott


È un tema letterario da un poema di Tennyson di tema cavalleresco, racconta di
una dama che subisce una maledizione, viene chiusa in una torre, racconta di una
donna innamorata di Lancillotto, non può guardare la realtà fuori dalla finestra se
non tramite uno specchio, se avesse guardato la vera realtà sarebbe morta. Poi
muore perché Lancillotto passa dalla torre e lei guarda fuori dalla finestra e lo
specchio si infrange. Ci sono tre rappresentazioni. Qui sta tessendo una tela, butta
via tutto per correre alla finestra, 

William Waterhouse, Dama di Shalott


Artista del 900 con ascendenza preraffaellite, dipinge la donna di
Shalott due volte. In una la donna di shalott vede Lancillotto
fuori dalla finestra e nell’altra la dama di shalott sulla sua
barca si lascia andare nel fiume e si lascia morire, c è il drappo
rosso che si porta dietro, due candele spente e una con una
luce fioca (la vita che si spegne), le catene in mani che sta per
lasciare, si sta per liberare della maledizione, il paesaggio ha
tecnica impressionista e la dama è realizzata con precisione analitica. 

Elizabeth Siddal, Dama di Shalott


si vede Lancillotto riflesso, il vento arriva come se la invitasse ad uscire, si
volta a sinistra e vede il vero Lancillotto. Lancillotto stava con Ginevra. Lei
era triste e tesseva
Rossetti, Beata beatrix
Muore Elizabeth Siddal, esasperata dai continui tradimenti del marito
(Rossetti) e dalla salute messa male, abortisce il figlio di Rossetti e si
uccide con un Overdose di Laudano. È un Canto d amore nei confronti
della sua amata, aveva scritto anche un libro di poesie che getta nella
tomba con lei.
Rappresenta Beatrice di Dante che identifica con Siddal. Dante viene
rappresentato a destra. 
A sinistra c’è la personificazione di amore, dietro c è Pontevecchio di
Firenze, la meridiana segna le 9 perché è un numero importante per
dante. L’uccello rosso sangue simbolo di morte porta un papavero
bianco che è simbolo dell’oppio. 

Hunt, Capro espiatorio


Hunt era bigotto
Si mette con la prostituta anna miller, con lo scopo di
rieducarla, ma lei continua il suo lavoro. Fa un viaggio in
Palestina e sta via due anni, porta sotto al braccio il quadro
IL CAPRO ESPIATORIO e trova la sua amante con
Rossetti. 
Rossetti diventa insegnante di pittura di … e William
Morris, i suoi studenti migliori che creano delle aziende
che porteranno all’art nouveau.
REALISMO
In Europa nella seconda metà del XIX sec. si assiste alla crescita dei settori economici e della borghesia
→ cresce nell’uomo europeo l’illusione di poter controllare razionalmente la realtà e di poterla dominare
con la propria capacità imprenditoriale. lo spirito di iniziativa e con gli strumenti a disposizione della
scienza.

POSITIVISMO: filosofia basata sulla fiducia nelle possibilità conoscitive da parte della scienza e sulla
fiducia incondizionata nel progresso scientifico e tecnologico da cui si aspettava la soluzione di tutti i
problemi dell’uomo (materiali e spirituali)
In letteratura e nell’arte coincide con il REALISMO
definista “naturalistica” a partire da Zola → fa riferimento alle ricerche ed esperienze:
- aliene da ogni metafisica
- interessate solo alla natura delle persone e delle cose
- intenzionata a fornire un contributo ai problemi sociali
In Italia assume l'accezione di VERISMO (Verga)
i pittori si dicono rappresentativi di una natura pura e incontaminata. È impossibile rappresentare il
mondo che ci circonda in modo completamente oggettivo. Senza scelte politiche o sociali (quando
scegliamo soggetto o colori facciamo polemica). 
→ il REALISMO si basa su una visione analitica e concreta della realtà, nel
momento in cui le utopie aggredivano e si andava perdendo la fiducia di poter
trasformare il mondo
i realisti si rifanno alla stessa visione dei naturalisti francesi

Manet, Ritratto di Emile Zola


Narrativa che cerca di rispecchiare in modo oggettivo la natura ma anche le
dinamiche umane che vengono generate, fortemente incentrato sull’aspetto sociale e la possibilità di
risolverli. 

Nasce la fotografia nel 1838 quando Daguerre presentò all’accademia delle scienze il procedimento per
fissare un’immagine proiettata nella camera oscura su una lastra d’argento.
Forma artistica parallela alla pittura, viene fatta entrare nel novero delle arti, Baudelaire si incazza non
poco. Dice che la fotografia deve essere al servizio dell’arte ma non sua pari. 
Baudelaire è un importante critico d’arte. 
Pittori come Delacroix e Manet, grazie alla fotografia fanno ritratti senza più spendere troppi soldi per
modelle. 
Nel 1859 alla fotografia fu concesso l’accesso al Salon accanto alle tecniche della pittura
Alla fine del 1800 si sviluppa la fotografia, la quale ha ripercussioni sull’arte in quanto costituisce un
mezzo rapido e innovativo per ottenere immagini. Gli artisti iniziano a considerare le potenzialità di tale
strumento e nel 1860 la pittura inizia a rapportarsi con la fotografia istantanea.

MILLET
Millet è profondamente religioso e intende il realismo come mezzo per ricordare che chiunque ha diritto
ad essere rappresentato e che anche gli ultimi sono eroi. I soggetti sono rurali ed emergono dal paesaggio.
Inoltre sono eroi di fatiche quotidiane e la loro rappresentazione è monumentale perché il suo obiettivo
è quello di dare un posto e importanza anche a questi uomini.accettazione ruolo contadini nella società
non mira a migliorare la condizione ma mira a evidenziare come anche loro devono essere rappresentati e
che la loro vita è eroica
Si parla di commissioni nostalgiche, chieste dai contadini che erano stati costretti a spostarsi in città,
allontanandosi dal contesto in cui sono cresciuti.

Angelus di Millet
Iconica, due contadini alla fine della giornata di lavoro si raccolgono in
preghiera
- da una serie di opere di soggetto rurale → basate sulla
superiorità dell’uomo rispetto al paesaggio
- non usa il realismo come risposta ai problemi sociali → non
propone rivolte sociali
- ci propone il ruolo che i contadini hanno nella società, ci
ricorda che anche loro hanno il diritto di essere rappresentati, e che la
loro vita è eroica,  ci mostra la stanchezza che provano alla fine della
giornata lavorativa. 
- accettano la fatica con spirito cristiano,  molti di loro sono stati costretti ad andare in città e
diventare proletari, allontanarsi dalla loro vera dimora, la natura. Questi dipinti gli ricordano i
tempi d’oro in cui erano loro padroni della loro vita. 
- ancorato a un concetto cristiano, evangelico legato ai riferimenti classici come Virgilio

Millet, le spigolatrici 
Tra le ultime ma comunque meritevoli di essere soggetti d’arte, i realisti
accolgono poveri e umili nei loro quadri. 

Millet, Il seminatore

Si tratta di un contadino impegnato a gettare i semi sul campo.I raggi d'un sole
mattutino lo stanno illuminando, permettendoci di riconoscere il colore dei suoi
vestiti. Millet vuole realizzare un quadro realista. Per questo motivo i vestiti del
contadino sono estremamente semplici e privi di fronzoli. Per farti capire di
cosa sto parlando, ti basta guardare da più vicino le sue calzature.

Courbet, autoritratto allo specchio


Rimane sempre coerente ai valori e ideali che si auto impongono
pittorici e sociali. 

Rifiuta la Legion d'onore, dice che l’onore non sta in un titolo ma


negli atti e azioni. È affezionato al popolo e non al governo o al
potere. 

Courbet, funerale ad Ornans 


- manifesto del programma pittorico di Courbet
- pittura democratica: la grande dimensione per
tutti, non solo i potenti politici e religiosi ma anche
chi non viene considerato, mette tutti sullo stesso
piano.
- coinvolgimento dello spettatore
- apparente semplicità ma solenne
- assenza di un ordine gerarchico tre le figure: rottura della tradizione accademica →
critica alle gerarchie sociali. Quadro in cui sono in posa. In abisso a metà tra la realtà e
la finzione dell'arte. Viene tutto tagliato come se fosse una fotografia taglio immediato.
Fotografia del reale, bella e brutta che sia Rappresenta i fatti come stanno

Breton, la benedizione del grano di Arcois (no)


Evento di stampo cristiano, più gerarchico, c’è una
rappresentazione solare e precisa. Predisposti seguono una
loro naturalità.
- processione con ordine e armonia: contadini devoti e
comunità dignitose
- innocuo agli occhi del pubblico conservatore

Gustave Courbet, Le bagnanti


Napoleone III durante esposizione al Salon vede questo dipinto e va
fuori di testa tanto da prendere il frustino del cavallo e colpirlo. Si ispira
a una foto (quella a fianco) 
Vuole mostrare che la bellezza è una costruzione sociale priva di 
fondamentali e anche ciò che non è considerato bello può essere tale.
Topos greco donne che fanno il bagno  quindi non è irriverente 
Napoleone III riempito di critiche per gli artisti che venivano rifiutati
apre per loro il salon dei rifiutati 

Gustave Courbet, l’atelier del pittore


Unico quadro simbolico del pittore 
Persone che partecipano al  proprio lavoro 
Lui è raffigurato in mezzo (protagonista il pittore)
a una donna mezza nuda che simboleggia la verità,
innocente, priva di veli, e un bambino
che rappresenta l'arte ingenua e pura, artista che
deve rappresentare l'arte in modo naturale, ingenuo 
Senza sovrastrutture politiche e sociali 
A sinistra personaggi che sono esclusi della società
come operai, prostitute, lavoratori, saltimbanco, prete, sterratore, falciatore, becchino, rabbino, mercante.
In basso a sinistra un bracconiere simbolo di un romanticismo superato e un irlandese che allatta.
A destra mette tutti i personaggi che supportano il suo lavoro, tra cui il filosofo Proudhon anarchico,
Baudelaire e Champfleury sostenitore del realismo militante. Guardare la realtà senza pregiudizi, senza
sovrastrutture 
• Componenti autobiografiche, linguaggio realista (da immagine fotografica) e
significati simbolici 
• Struttura tripartita: il pittore al centro tra due gruppi di figure
• Summa di tutti i generi praticati dall’autore 
• Indeterminatezza dell’ambientazione e realismo del quadro nel quadro

Gustave Courbet, fanciulle sulla riva della Senna


Non rappresenta solo gli esclusi ma anche gli
inclusi però non li rappresenta in uno stato perfetto
ma come donne comuni, stanche annoiate. Vita non
solo quello che sembra, apparenza

DAUMIER
Inizialmente si dedica alla satira collaborando con riviste di
opposizione prima della rivoluzione del 1839 che portò
alla censura.
nelle caricature coglie la realtà in modo intuito e poetico,
senza nascondere miseria e grottesco.
principale bersaglio: RE LUIGI FILIPPO
Honoré Daumier, A Napoli
Caricatura Ferdinando re di Napoli, si vede il Vesuvio 
Gioca sulla curvatura 
Contraddittorio perché non sono le persone giuste che
hanno il potere 

Honoré Daumier, carrozza di terza classe


- sedevano i più poveri della società
- soggetto: umanità anonima e sofferente
- masse di pendolari differenziati per classi
- richiama le prospettive espressioniste per il gusto per
la deformazione fisiognomica
- prevalente il sentimento di solidarietà nei confronti
dei viaggiatori segnati dalla fatica e dalla rassegnazione
- pittura di denuncia delle storture e dei mali della
società

ARTE E INDUSTRIA
Nella seconda metà dell’Ottocento cambia profondamente l'assetto politico economico e sociale
dell’Europa, sotto la spinta dei moti del 1848 e della rivoluzione industriale.
Urbanisti e architetti si interrogano sulle nuove città industriali cresciute senza regole e sovraffollate
Arte e industria si incontrano quando gli artisti hanno a disposizione nuovi materiali e tecnologie:
fotografia, ferro e vetro
Nasce il DESIGN → estetica legata all’oggetto d'uso
Nel 1851 prima esposizione universale a Londra nel Crystal palace → dedicata ai prodotti industriali e
ha una nuova circolazione delle opere d’arte: esposizione = luogo di promozione di un’arte adatta anche a
un pubblico non educato (ARTE POMPIER)
Il palazzo di cristallo è un'opera d’arte che confine dal suo
interno opere d’arte. Realizzato con i nuovi materiali: vetro e
ghisa che ha una tenuta superiore del ferro. Struttura modulare
in ghisa = elemento geometrico base che ripetuto più volte
costruisce uno spazio ( pezzi standardizzati e riutilizzabili)
Ha problematiche a livello di temperatura.
“Works of industry” → pittura esclusa dalle opere solo la
SCULTURA
Nel 1855 seconda esposizione industriale a Parigi in
polemica con quella inglese → promuove l'immagine di un paese come protettore “des beaux arts”, si
pensa ad uno spazio specifico per l’esposizione delle opere d’arte come il Louvre. A differenza degli
inglesi che non davanti importanza alla scultura i francesi SI.
Molto filosofi iniziano a riflesse sul rapporto tra spirito e materia nell’arte.
Si sviluppa l’idea di arte da vendere: sorge un mercato privato dell’arte con le
gallerie private, gli artisti tendono a riunirsi in gruppi per poter ottenere il
proprio punto di vista estetico e rendersi competitivi, letterati e poeti diventano
critici d’arte contribuendo alla fortuna di gruppi e artisti.

Galleria Vittorio Emanuele II progettata dall’architetto Mengoni che fu


criticata perché unisce edifici classici a una struttura moderna.
- nessuna scelta linguistica rigorosa: snella copertura di ferro e vetro
accanto a muri massicci con decorazioni rinascimentali
Tour eiffel
- costruita per l’esposizione universale del 1889
- progettata da Gustave Eiffel l'ingegnere non ha applicato alcun
criterio estetico ma una logica puramente matematica e capacità di
sostenerla.
- venne criticata.
- 18 mila travi e 5000 bulloni
IMPRESSIONISMO
L'Impressionismo è una corrente artistica nata a Parigi nella seconda metà dell'Ottocento, precisamente
tra il 1860 e il 1870, e durata fino ai primi anni del Novecento. Nasce in contrapposizione all'arte
accademica dell'epoca sfidando la critica con opere apparentemente incomplete, spesso realizzate in
poche ore.
Il 15 aprile 1874 nello studio parigino del fotografo Felix Nadar apre la prima mostra indipendente della “
società anonima degli artisti, pittori, scultori e incisori” → un gruppo di giovani artisti tra cui Monet,
Degas, Pissarro, Renoir, Sisley frequentatori del Café Guerbois (ghiarbua) accomunati da una forte
insofferenza per la pittura ufficiale.
presupposti:
- parigi borghese e festosa della terza repubblica
- progressi della scienza e della tecnica
- studi di ottica sulla percezione dei colori
- invenzione della fotografia e dei colori in tubetto
Portano a compimento quello che avevano iniziato i realisti, una rivoluzione nell’arte.
I realisti avevano un impegno sociale politico da compiere, gli impressionisti si staccano dagli aspetti
politici completamente.
Spostano la prospettiva 🡪 l’arte è mimesi, copia della natura. 
Gli impressionisti puntano sulla percezione che l’uomo ha sull’oggetto di studio → la pittura
impressionista vale per come lo rappresenta:
- al centro vi è l”impressione” dell’artista davanti alla realtà (l’attimo fuggente)
- l’artista opera una sintesi, eliminando il superfluo e catturando l’impressione pura
- aboliti disegno e linea di contorno
- abolito il colore locale (quello proprio degli oggetti) ma il colore esiste in rapporto a quelli vicino
- pittura en plein air = all’aperto
- pennellate veloci,trattini macchiette

Nel 800 i pompiers (pittori dell’accademia, rappresentavano temi tratti dalla romanità in cui apparivano
soldati romani con caschi che sembravano pompieri, era dispregiativo) interpretano i grandi miti
collettivi, celebravano i valori della patria, di famiglia e religione. Seguivano esotismo e esaltavano
l’eros. 
Gli impressionisti erano il contrario, rifiutavano questi soggetti storico mitologici. 

1831: il salone diviene annuale, ma per entrare bisognava rispecchiare l'arte ufficiale del tempo. 

1863: nasce il salon des refusés con Napoleone III, permette a Manet di mostrare al pubblico la
“colazione sull’erba”. Oggi si trova al museo d'orsay. Inizialmente voleva farsi rappresentare dal salone
ufficiale. Realizza un’opera di soggetto contemporaneo a pranzare nel parco. Quest’opera causa scandalo.
Ne faranno molte copie. 
 Il faut etre de son temps -baudelaire
Non vuole gli artisti pompiers, la vera arte rappresenta il mondo che ci circonda. L’impressionista dipinge
quello che lo colpisce. In modo apolitico.  Si colloca da Parigi lungo la senna, fino ai luoghi sul mare, 
La pittura deve essere diretta, il disegno viene escluso. L’attimo fuggente di luce deve essere eternato
immediatamente sul quadro.  Il dipinto si deve avvicinare il più possibile alla percezione della realtà.
Fine pittura in atelier.
Inizio pittura en plein air con tocchi virgolati, trattini, macchie che accosta colori primari e secondari
senza mescolarli = giustapposizione.
 Non è importante cosa viene rappresentato ma come viene rappresentato. 
La pittura orientale non usa la prospettiva, perché costruzione umana e non del pensiero, fa parte del
fenomeno non del noumeno. Gli impressionisti si ispiravano a stampe giapponesi, usavano disegni
semplici e colori omogenei e smaglianti.

Il caffè Garmont, luogo di riunione dei pittori impressionisti, si spostano dai saloni delle accademie
polluted dal clout, nei luoghi quotidiani. 

Nel 1874 ha luogo la prima mostra impressionista nello studio di Nadar con Cezanne, Monet, Degas,
Pissarro, Renoir, Sisley e Morisot. Manet non partecipò alle mostre impressioniste, pur condividendo
alcune posizioni, in quanto convinto che la pittura potesse rinnovarsi senza mettere in discussione le
istituzioni ufficiali. I principi fondanti sono:
- Dipingere le impressioni, ciò che si vede nell’immediato.
- Dipingere l’apparenza, il soggetto in continuo divenire.
- La rappresentazione è immediata cosicché venga colto l’attimo che interessa.
Gli impressionisti sfruttano la fotografia e le stampe giapponesi, caratterizzate da un disegno netto, da una
stesura dei colori omogenea e prive di prospettiva.

Colazione sull’erba (Manet):


Opera di soggetto contemporaneo.
Richiamo alla classicità per accedere al salon.
Il tentativo fallisce e l’opera crea scandalo in quanto si tratta di due
donne contemporanee nude con due uomini.
Estrazione borghesia la cui più grande aspirazione esporre Museo
Per accattivanti giudizio dei giudici realizza opera di soggetto
contemporaneo
Soggetto quotidiani ma con richiamo evidente alla classicità
Ma il soggetto è contemporaneo e questo ha suscitato scandalo
Due donne nude e due uomini vestiti

Olympia (Manet):
Anche in questo caso riferimenti classici, come quello alla Venere
di Urbino di Tiziano. Prostituta che ci guarda direttamente e
sguardo particolare donna di colore
Lascia tutti perplessi
Gatto in tiro
Riferimento veneri Giorgione e Tiziano
caratterizzati da rimandi simbolici

Il bar delle Folies-Bergères (Manet):


Ultima grande opera, testamento spirituale. L’espressione di Suzon
non allude ad un messaggio positivo.
Rammarico per l’inesorabile scorrere del tempo.
Si trova dietro al bancone delle Folies-Bergère, il locale trasgressivo
e alla moda di Parigi. Davanti a lei sono poggiate sul marmo bottiglie
di champagne e di birra. Nonostante la folla che pare animarsi alle
sue spalle la cameriera è l’unico personaggio veramente reale. Infatti
dietro di lei è posto un grande specchio che occupa tutta la parete.
La folla dei clienti che si vede è solo il riflesso di ciò che sta di fronte alla cameriera. Manet nel riflesso
rappresenta l’interno del locale e descrive il contenuto delle sue serate. In alto a sinistra una acrobata è in
piedi sul trapezio. A destra della cameriera un altro uomo di mezza età e dall’aspetto molto distinto è
raffigurato con una giovane. Nessun particolare è trascurato per un’evocazione partecipata e non
Priva di un rammarico per l’inesorabile scorrere del tempo → ha lo sguardo nel vuoto perché si rende
conto dello scorrere del tempo, dietro c’è una scena mentre lei è ferma

CLAUDE MONET
- Padre dell’impressionismo
- “io dipingo come un uccello canta” → la pittura era per lui una vera esigenza interiore, una
necessità
- dipinge “en plein air”
- sperimentazione sulla luce e sulle percezioni dei colori
-

Monet, Impressione, sole nascente, 1872


Veduta del porto di Le Havre osservato nel momento in cui sorge
il sole. Alcune imbarcazioni solcano il mare e sullo sfondo si
vede la vita industriale della città. Così, tra la nebbia e i fumi
della lontananza, si notano alcune ciminiere.
MANIFESTO IMPRESSIONISMO
Non usano i colori locali (colori veri di un oggetto), non può
esistere perché sempre connesso alle condizioni della luce attorno
ad esso. L'acqua è cangiante e dinamica, tema preferito degli
impressionisti. L'acqua permette di riflettere i colori della natura,
di avvicinare i colori primari e complementari e di dare all'insieme molta luce.

Monet, La cattedrale di Rouen


Cattedrale di Rouen e Monet la rappresenta in momenti diversi ottenendo più
di 50 copie. La superficie pittorica diventa realtà a sé diversa dalla realtà
naturale.

Monet sfrutta la modalità della serie per farsi l'occhio su un soggetto preciso,


per notare volta per volta cosa cambia rispetto al dipinto precedente, come
sono mutati i colori dalla sera alla mattina piuttosto che dall'inverno all'estate. 

Monet, stagno con ninfee


Mostra all'orangerie di Parigi in cui espone le sue tele sulle ninfee.
Per Monet Ninfee significava dipingere non più come un pittore
impressionista, ma sperimentare qualcosa di completamente nuovo. ...
In Monet acqua, cielo e natura si mescolano e le forme si dissolvono
come se si sciogliessero nel colore in uno scenario in cui il paesaggio è
completamente scomparso.
Renoir Dipinge la grenouillère un isolotto dove spesso andavano i
nobili. È un esempio di sperimentazione a due, Monet e Renoir pur
avendo di fronte lo stesso soggetto hanno percezioni diverse.
Renoir si avvicina, è più interessato al rappresentare la condizione
umana.
Monet evidenzia la presenza
dell'acqua. Usa pochi colori dati
da pennellate orizzontali
individuando zone di luce e
ombre. Renoir frammenta con
una pennellata più fine, la luce in
piccole chiazze. Di colore, conferendo all’insieme un senso di gioiosa
vivacità.

Non diversamente da quanto accadeva a quasi tutti gli esponenti del gruppo impressionista i quadri di
Renoir erano costantemente rifiutati dalle esposizioni ufficiali. i suoi colori erano considerati troppo
luminosi e volgari, mentre l’uso delle pennellate veloci accostate sulla tela continuava a far credere che si
trattasse di lavori sommari

Renoir, Moulin de la Galette


Frequenta per sei mesi il moulin per entrare in contatto “con
quel piccolo mondo che ha un suo tipico aspetto e, immerso nel
turbinio di quella festa popolare, rende il movimento
indiavolato con una verve che stordisce”
Ha attenzione per le relazioni interpersonali, vuole anche
rendere la gioiosità dell'evento e del ballo nel suo complesso. F
Le chiazze sono la luce che passa attraverso le fronde.
I colori di Renoir sono mobili e brillanti. Le ombre non sono
nere hanno sempre un colore.
Dipinto parte sul motivo e parte in atelier. L’apparente casualità
Compositiva nasconde un attento studio dei classici. L’insieme dei gruppi Di persone, uniformemente
inondati dalla luce tremolante tra le Fronde, determina la profondità prospettica.

Renoir, Colazione dei canottieri


Non ci sono significati nascosti o elementi allegorici: si
tratta di una colazione tra tanti amici che si incontrano e
che scambiano quattro chiacchiere prima di recarsi a
lavoro. Il locale nel quale questa allegra combriccola si
riunisce è il ristorante La Fournaise, che si trovava nella
piccola città di Chatou.
L’atmosfera è quella di una straordinaria naturalezza, resa più viva e festosa dal complesso gioco di
sguardi che lega fra di loro i vari personaggi
La luce chiara del primo pomeriggio estivo filtra dal tendone a righe inondando la scena di riflessi dorati,
in contrasto con lo sfondo verdastro delle piante palustri

Zandomeneghi, Piazza d’anversa


Primo impressionista italiano, tecnica divisionista, accosta i
colori in modo più studiato dell'impressionista. Esposto alla
mostra degli impressionisti nel 1881.
Determinante il Taglio allungato dell’opera e il punto di vista,
tali da creare un diagonale che evidenzia i personaggi in primo
piano. Sotto l’effetto della luce le figure perdono i loro precisi
contorni.
Il dipinto è condotto con una tecnica a brevi pennellate, in
anticipo rispetto a Seurat.

Zandomeneghi, A pesca sulla Senna


Esposta a palazzo Pitti a Firenze. La moglie guarda il
marito che pesca e sullo sfondo c’è la città moderna
con le ciminiere.
Questo è il primo dipinto con cui l’arte di
Zandomeneghi si affaccia all’Impressionismo. Sono gli
anni degli esordi parigini dell’artista toscano, che
abbraccia questa corrente sperimentando scene
ambientate all’aperto e caratterizzate da un’intensità
sentimentale che sarà sempre presente nelle sue opere,
caratterizzate da una maggiore partecipazione rispetto allo stile impressionista.
Inizialmente l’artista non amava l’Impressionismo, a causa della pittura poco ancorata al realismo.
Cambiò idea nel 1876 quando vede le opere di Pissarro e viene attratto dalla sua pennellata filamentosa.
I piallatori di parquet -Gustave Caillebotte
personaggi scelti attentamente, indagati in maniera realistica.
conservato al museo d’Orsay
Caillebotte tende a dare una prospettiva profonda
aspetto fotografico
Il soggetto è legato alla vita quotidiana e rappresenta degli operai
intenti a rasierare un parquet, cioè a raschiare con un’affilata
lama d’acciaio prima di sottoporlo al trattamento di lucidatura.
Il verismo della scena è di tipo quasi fotografico.
La luce, che penetra frontalmente da un’ampia finestra , scivola radente sul pavimento mettendo in
straordinario rilievo i trucioli di legno e i corpi dei tre operai, due dei quali, più in ombra, stanno
realisticamente parlando tra di loro.
Molti sono i riferimenti al vero: dalla bottiglia di vino con il bicchiere, agli utensili da lavoro, dalle
decorazioni in stucco dorato delle pareti, allora assai di moda anche in ambienti medio e piccoli borghesi,
fino all’inferriata di gusto art nouveau. L’occhio attento di Caillebotte indaga la realtà senza preconcetti,
essendogli estraneo qualsiasi intento di critica sociale. Grazie a tale schiettezza l’artista, pur muovendo da
uno stimolo impressionista, riesce a superarne la frammentarietà della visione. Dalla lezione
impressionista , comunque, egli ha saputo trarre una straordinaria sensibilità per la luce, dando ai suoi
personaggi un vigore volumetrico ed una collocazione prospettica che, per certi versi, li riallaccia
direttamente alla grande tradizione romantica di Delacroix.

DEGAS
considerato un eretico rispetto agli impressionisti perché:
- rifiuta l’arte all’aria aperta → afferma che è una scelta meditata in quanto dipingendo in atelier
inconsciamente si ha colto ciò che ti ha impressionato dal vivo
- utilizza il nero e il bianco
- fa un viaggio in Italia dove studia la pittura del rinascimento
- i suoi quadri è tra gli Impressionisti l’artista più legato al disegno e alla pittura in atelier
biografia:
- Nasce a Parigi il 19 luglio 1834 da famiglia ricca e nobile
- Assecondato dal padre, colto banchiere napoletano, si iscrive alla Scuola di Belle Arti
- Lasciati gli studi viaggia in Italia e dal 1861 è introdotto da Manet al Café Guerbois • Dal 1874,
con il tracollo finanziario della famiglia, inizia un periodo di ristrettezze
- Muore in solitudine a Parigi il 27 settembre 1917 Edgar - Hilaire - Germaine Degas è tra gli
Impressionisti l’artista più legato al disegno e alla pittura in atelier
- → L’attività di Degas disegnatore è vastissima: in controtendenza con l’Impressionismo si dedica
con passione agli schizzi e agli studi preparatori
La lezione di danza del 1873 - 1875 è il primo dipinto della serie delle
ballerine
- non rifiuta il disegno prospettico né l’abolizione del nero e del bianco
in quanto non - colori
- riesce a far coesistere il rigore formale derivato da Ingres e dai pittori
rinascimentali con la freschezza di un frammento di vita quotidiana
- il taglio è di tipo fotografico, con il punto di vista esterno alla tela e
alcune figure che fuoriescono dall’inquadratura
- L’equilibrio compositivo e la lunga gestazione testimoniano come il
dipinto sia il frutto di un meditato lavoro di atelier condotto su decine
di schizzi preparatori
- Oltre che dalla finestra della stanza attigua, la luce proviene da destra, dove immaginiamo che ci
sia una grande finestra
- innaffiatoio = utilizzato per inumidire le punte
L’assenzio una droga = emblema della solitudine dell’uomo nella società di massa, è una prostituta
costretta a rifugiarsi dietro l’assenzio
- Degas accorda la sua preferenza agli interni parigini più che
al paesaggio: L’assenzio , una delle opere più celebri del 1875 -
1876, è ambientato in un Café
- Uno specchio alle spalle dei due personaggi ne riflette le
sagome: rispetto a quello sfolgorante di Manet questo è velato e
sordo in sintonia con le meste figure
- ll punto di vista è quello alto e decentrato di un ipotetico
osservatore che osservi la scena dall’altro tavolino, cogliendo la
naturalezza di ogni gesto
- Con la prospettiva obliqua dei
tavolini di marmo l’artista sembra voler
introdurre nel locale seguendo il loro
allineamento

La prugna
ha nel bicchiere una prugna cotta. ha una sigaretta →
simbolo di grande emancipazione
la lettrice di faruffine
dimostra l’emancipazione della donna
due ballerine
due ballerine che fanno esercizi alla sbarra
statua
ha creato un rapporto con l’arte mettendole un tutu vero, vestendo una statua
creando un ossimoro → peso del bronzo e leggerezza della ballerina
POST-IMPRESSIONISMO
Il post-impressionismo è una tendenza artistica che supera i concetti dell'Impressionismo. Si differenzia
dall'Impressionismo perché gli artisti effettuavano gli studi del disegno all'interno del proprio
studio-atelier. Tutti i post impressionisti ebbero inizio impressionisti.
Fra i più celebri post-impressionisti vanno ricordati Georges Seurat, Paul Cézanne, Paul Gauguin,
Vincent van Gogh, Henri de Toulouse-Lautrec che influenzeranno significativamente tutta l'arte pittorica
del Novecento, ed il movimento divisionista italiano.
TENDENZE POSTIMPRESSIONISTE:
- cercare maggior solidità dell’immagine, sicurezza nei contorni e libertà nel colore
- indagare la natura senza scegliere un soggetto in particolare, andare oltre, cercare interiorità e le
intime vicende di coloro che si andrentrano per le strade
- la conquista impressionistica della natura (concezione bella del mondo = WELTANSCHAUUNG
ZEITGEIST, lo spirito del tempo)
Seurat e Cézanne → hanno una visione più intellettualistica e porteranno ad essere fondamentale per il
cubismo o astrattismo
Van Gogh e Gauguin → hanno una visione introspettiva dell’arte = della loro personalità, fondamento
dell’espressionismo
PAUL CEZANNE
Dall’impressionismo apprese a dipingere en plein air e la ricerca della massima luminosità dei
colori.Tormentato continuamente nella speranza di giungere a quella verità essenziale delle cose che
l’impressione visiva non poteva esaurire.
Utilizza una tecnica costruttiva, che si muove su figure geometriche semplici.
Oltre alle opere ci lascia degli scritti, in quanto si dedica a pieno all’arte grazie alla sua ricchezza
finanziaria →”la lettura solamente percettiva della natura è insufficiente. esiste un secondo livello di
lettura, quello intellettivo: l’intelligenza deve spronare ad indagare la realtà per scoprirne l’essenza”
attraverso la perfezione della geometria = atto fondamentale
→ vuole cercare l'invariante che sta dietro alla figura delle cose, non ricerca la continua variabilità della
percezione
la casa dell’impiccato a Auvers-sur-Oise (1872-73)
raffigura uno scorcio dell'omonimo paese fra le due grandi
case campestri in primo piano. Il colore genera in se stessa la
sua forma geometrica, lavorando per piani:in primo piano
troviamo un sentiero, poi un colle e il villaggio.
Si tratta di un'opera condotta alla maniera degli
impressionisti: Cézanne, seguendo i consigli del maestro
Camille Pissarro, ha infatti realizzato la tela en plein air
dipingendo un soggetto apparentemente banale con pennellate
luminose che evocano in maniera ottimale la sensazione dell'occhio. Ma rifiuta la sola
impressione visiva, prestando maggiore attenzione alla plasticità delle forme, scandendo in
maniera rigorosa e precisa lo spazio pittorico grazie alle spinte verticali delle alberature e alle
forme orizzontali dei tetti delle case. le sue figure acquistano una maggiore monumentalità e una
potenza architettonica mentre l’uso costruttivo del colore determina piani, curve, spigoli,
mutamenti d’inclinazione, differenze di luce, come una scultura di creta appena abbozzata ma che
già mostra il modello finale
I giocatori di carte → Sul tema della partita a carte Cézanne dipinse cinque differenti versioni.
In questa versione due uomini in un'osteria di paese stanno
giocando a carte davanti ad uno specchio.
La tela si presenta con uno schema fortemente geometrizzato,
che conferisce ai due personaggi dignità classica, pur rimanendo
un'immagine di contemplazione pura e senza pathos. Le due
figure sembrano manichini.
- forma sferica del cappello
- innesti con superfici cilindriche
- figura squadrata della giacca
- parallelepipede del tavolo
L'atmosfera che Cezanne fa respirare allo spettatore è di apparente tranquillità, dietro la quale si cela,
probabilmente, una certa tensione visibile nella rigità dei corpi conferita attraverso la solidità della forma.
Negli ultimi anni della sua vita è affascinato e ossessionato da un paesaggio che vedeva da bambino: la
montagna di Sainte-Victoire.
Fa diverse rappresentazioni in cui scompone l’essenza della montagna e la ricompone tramite superfici
accostate → ricerca della profondità con la prospettiva attuata tramite il colore.
La montagna Sainte-Victoire vista dai Lauves
Una delle ultime opere del tema.
Dipinge la montagna a tasselli: la scompone e poi la
ricompone → arte come sperimentazione.
Per Cézanne l’artista deve dare logica alle sensazioni date.
Cerca di dare consistenza alle cose
SAURAT
Fonda il NEO IMPRESSIONISMO = PUNTINISMO = IMPRESSIONISMO SCIENTIFICO =
CROMOLUMINARISMO → DIVISIONISMO = usare il colore non in maniera uniforme ma consiste
nell’accostamento di colori puri tenuti divisi partendo dal contrasto con piccoli tratti o puntini
Scopo = dare la massima luminosità attraverso degli accostamenti complementari e attraverso il principio
del contrasto simultaneo = se si accostano due colori complementari le qualità di ognuno vengono
esaltate, ogni colore appare circondato da una tenue aurea del colore suo complementare.
Il fisico Rood dice un conto è il colore materia (materiale fisico o l’impatto pittorico ) un conto il colore
luce (pura reazione luminosa che colpisce l’occhio)
• PRINCIPIO DI RICOMPOSIZIONE RETINICA = i colori sulla tela sono ricomposti e fusi dalla retina
dell’occhio dall’osservatore senza che il pittore debba mescolare i colori → assicur massima luminosità
Bagnanti ad Asnières
sono rappresentati alcuni bagnanti sulla riva della Senna, durante
una giornata estiva. Rappresentano i bagnanti della periferia
industriale di Parigi, tutti maschi che dopo una giornata di lavoro
si vanno a rinfrescare.Una donna è seduta e osserva la scena.
Sul fiume navigano alcune piccole imbarcazioni a vela, Sulla
barca a remi con la bandiera francese sono seduti alcuni borghesi:
Una signora si ripara con un ombrellino bianco. La loro
imbarcazione si dirige verso l’isola della Grande Jatte.
Utilizza una composizione accademica in un soggetto nuovo, si
ispira a quadri classici e si vede uno studio dei modelli in posa nell’atelier, ma è un'opera innovativa per
la ricerca della luce e definizione delle forme
L’ambientazione contemporanea, i colori luminosi e la pittura a rammenti rimanda all'impressionismo.
Una domenica alla grande Jatte
In un parco, sulle rive della Senna, Seurat dipinge la folla
domenicale dei parigini. Donne con abiti tipici dell’epoca e di
gran moda che passeggiano riparandosi con graziosi ombrellini.
Poi, canottieri che riposano dopo la competizione e, quindi,
bambini che giocano composti. Alcuni animali da compagnia
seguono poi i loro padroni. Una coppia di signori borghesi porta
una scimmietta al guinzaglio. La Senna infine scorre a sinistra e
sull’acqua scivolano alcune piccole imbarcazioni.
Stesura scientifica del colore con tanti piccolini per ottenere la
massima luminosità (impressionismo scientifico). Ultima opera
esposta al Salone independence.
Fa una serie di bozzetti preparatori, gesti casuali in pose bloccate, rigide quasi manichini.Donna molto
rigida, sagome bidimensionali e bloccate → rimanda a Piero della Francesca: riduzione di ogni elemento
compositivo a forme geometriche di tutti gli elementi. Carica ironica che ridicolizza i compassati
borghesi.
Il circo
ritrae l’interno di un circo durante lo svolgimento dello spettacolo:
In primo piano un clown di spalle,a sinistra una cavallerizza è in
piedi su un cavallo, di fianco l’addestratore, dietro due clown
eseguono il loro numero per intrattenere la folla.
Infine, oltre lo spazio scenico si alzano le gradinate dove si trova il
pubblico. Nelle parti centrali e in basso, trovano posto spettatori più
eleganti mentre in alto si intravedono persone vestite con abiti
popolari. A destra, in alto, l’orchestrina accompagna l’esibizione con
la musica.
la composizione è basata sul dinamismo delle linee spezzate.
Divisione dello spazio in linee parallele che si sviluppano da sinistra
verso destra ma soprattutto un altro elemento importante è
l’espressione dei volti dei personaggi raffigurati che esprimono gioia
e allegria.
La tecnica utilizzata dal pittore è quella del puntinismo.
figura centrale che svela lo spazio immaginario tra osservatore e scena. C’è un contrasto di colori,
squillanti e caldi del clown e cavallerizza mentre freddi per il pubblico.
VICINO AL SIMBOLISMO PER IL SIGNIFICATO DI COLORE E ANDAMENTO DELLE LINEE: TEMA PORTATO AVANTI DA
SIGNAC: “LA DOMINANTE DELLE LINEE SARÀ ORIZZONTALE PER LA CALMA, ASCENDENTE PER LA GIOIA,
DISCENDENTE PER LA TRISTEZZA”

PAUL SIGNAC
Au temps d’harmonie - Al tempo dell’armonia
Con il passare degli anni la palese adesione al
movimento anarchico diviene molto pericolosa a
causa di alcuni moti violenti effettuati in nome di tale
gruppo. Per tale ragione, Signac, pur non
abbandonando le sue idee politiche, diviene più
prudente e del suo quadro simbolico considerato il
manifesto del movimento anarchico. bisogna sapere
che il titolo originale era “Au temps d’anarchie” (“Al
tempo dell’anarchia”). A causa di certe derive
anarchiche, l’artista preferisce non associare
all’anarchia quel mondo paradisiaco raffigurato in
questo meraviglioso quadro dove ognuno può fare ciò
che veramente desidera, ovviamente nel rispetto
altrui, senza contemplare alcuna distinzioni di classe.
Cassis. Cap Canaille. Opus 200

Lui ha fatto tante sperimentazioni

VAN GOGH
Nasce il 30 marzo 1873, dopo la morte del fratello con lo stesso nome → esordio della sua vita è quella di
essere il figlio sostituto, sostituire il figlio morto, consolare la madre
opere divisioniste, cerca la propria esclusiva soddisfazione personale di un dolore che ha dentro.
Vincent Van Gogh (1853-1890) interpreta il topos del genio incompreso → nessuno lo capisce, si sente
prigioniero a infrangere le barriere che lo separavano dalla vita degli altri uomini
- è il tema della solitudine nell’epoca dell'uomo-massa.
- Le sue opere emanano forza vitale ma anche disperazione diventano emblema del disagio interiore
del XX sec.
- Il colore è il protagonista principale, non è la tavolozza che gira intorno alla natura ma la natura
che gira intorno alla tavolozza -> pittura espressionista= espressione dell’interiorità che si
proietta sulla natura
- L’essenza di Van Gogh costituisce la rinascita del futuro
Van Gogh dipinge 800 quadri in 10 anni (1880-1890) e questo periodo si può dividere in due fasi:
1. Visione realista → sposa la causa dei poveri, empatia verso gli ultimi in quanto si sente
appartenente a loro. Inizia come Pastore(prete) ma poi viene allontanato.
2. Conosce Gauguin mandando delle lettere e scopre una sorta di empatia artistica in quanto
vivevano la stessa sofferenza
I mangiatori di patate
Apoteosi della 1’ fase
Rappresenta 5 umili contadini che mangiano attorno al tavolo. Opera di
estremo realismo che fa capire la loro fatica attraverso le mani ruvide,
gli abiti grezzi e la casa spoglia. Van Gogh dice che un quadro di
contadini deve sapere di vero, far vedere il vero non mostrare
l’agghindamento della domenica. Il suo obiettivo è quello di mostrare
gli sforzi e i sacrifici della vita contadina.
La luce assomiglia a quella di Caravaggio → luce delle classi povere che illumina solo il pasto fatto di
patate lesse e caffè che stanno facendo al termine di una giornata di lavoro intensa.
Atmosfera cupa, colori bruni e terrosi rischiarati dalla lampada ad olio appesa al soffitto
La casa gialla
Vuole creare una sorta di luogo di incontro per gli artisti, affoga questa
casa ad Arles
è la casa gialla in cui vive con
Gauguin
(no programma)

Autoritratto di Van Gogh- ritratto con il cappello di feltro grigio


Questo quadro segna una svolta stilistica nel lavoro di Van Gogh.
Infatti, nel 1887 il pittore olandese conosce Paul Signac, che lo
introduce alla tecnica del pointillisme la quale permette di realizzare un quadro componendo le
immagini con piccole unità cromatiche.
tecnica utilizzata: divisionismo istintivo tecnicamente → Utilizza pochi colori, lavora d'istinto, sguardo
fulcro del tinto, sguardo di chi guarda oltre le strutture della realtà
Da una Visionato caotico Spirale con centro preciso
Gli autoritratti di Van Gogh sono la massima rappresentazione nel modo in cui l’artista concepisce il suo
ruolo: un personaggio marginale rispetto alla società, non integrato con essa ma per questo capace di
essere più lontano → generatore di energia e di verità superando i limiti di
un’esistenza profondamente umana.
Dipinge tanto se stesso perché considera la sua persona centrale rispetto alla
propria pittura: ogni passo della sua evoluzione è sottolineato da un auto ritratto
I suoi autoritratti ci raccontano personalità differenti
Ritratto del Père Tanguy
Vive in una locanda solitario
Père Tanguy è raffigurato al centro del ritratto. Il commerciante di colori è
seduto di fronte ad una parete tappezzata di stampe giapponesi. Tanguy era
amico di molti giovani artisti dal carattere rivoluzionario ed eccentrico come
van Gogh
Utilizzò, quindi, contorni ben marcati e pennellate che seguono il volume delle forme.
Colori più intensi, tonalità massima, dente colore giallo
Ricerca colore puro con la tonalità alta
Staccarsi tavoletta colori proposta accademie
1888 vaso di girasoli
Vincent van Gogh ha predisposto per accogliere il suo amico Paul Gauguin. I
Girasoli, fu uno dei sette dipinti realizzati per esprimere un'amicizia finita, però,
tragicamente.
È andato direttamente col tubetto senza pennello tanto era forte il bisogno creativo
che lo ha sempre d'istinto → Rendere pittura il più spontanea e diretta e dare
tridimensionalità al colore perché è spesso, utilizza molto colore, ricerca l’alta
tonalità del giallo. I fiori sono disegnati velocemente con grandi pennellate e linee
spesse di contorno. Anche il vaso, poi, è colorato con due campiture bidimensionali
senza chiaroscuro.

tinte piatte diverse, nettamente separate tra loro, stese in maniera chiara e distinta con pennellate prive di
curve tormentate e compenetrazione tra i colori → camera da letto di Arles
fa una serie di opere in stile giapponese
il colore è forte, mantiene in vita come Dorian Grey che il suo ritratto rappresenta la vita giovane
van Gogh viene ricoverato a Saint Remy Provence per i suoi problemi mentali, le tele accolgono
significati simbolici mentre i colori sono distribuiti con maggior quantità sulla superficie del dipinto
consentono una tecnica prossima alla modellazione.

nelle sue opere sono ricorrenti i cipressi → un presagio di morte, infatti sono spesso nei cimiteri.
L’ultimo dipinto realizzato rappresentava alcuni cipressi
accompagnati dal grano maturo punteggiato di papaveri. La
scena è coronata da un cielo intensamente azzurro.
Questo paesaggio di Vincent Van Gogh mostra lo stile tipico
dell’ultimo periodo dell’artista.
il cielo è costruito con ampie pennellate materiche con
andamento a spirale.
Gli stessi vortici aerei e la figura del cipresso fiammeggiante
si ritrovano in Notte stellata.
Tratti più brevi invece creano il tessuto delle chiome degli
alberi e del grano.
La linea di montagne è segnata con una pennellata spessa e continua che ne rafforza il profilo contro
notte stellata
→ silenzio reso empatico dal vento che pulisce laria, ci
rappresenta il vento e le stelle luminose, tecnica divisionista
- il cipresso è quasi aspirazione all’infinito, la forza della
pace cercata
- paesaggio a prima vista idilliaco e conciliante, parla la
lingua dei diluvi
- strade non hanno mai una meta

campo di grano con i voli di corvi → senso di morte incombente, 3 strade senza uscita
una tempesta si sta per abbattersi sul campo di grano tagliato da tre strade bordate di verde, dove vi sono
uno stormo di corvi neri simbolo di morte. Il dipinto è realizzato con estreme violenza riservata sulla tela
il campo è trattato con frustate di giallo e il cielo è incupito da nubi minacciose
l’artista pare guardare impotente l’evento che si compie sotto i suoi occhi e sente la rivolta contro la
propria fatalità.
Van Gogh si è ucciso sparandosi in pancia per poi morire due giorni dopo, ad Auvers-Sur-Oise dove si era
stabilito sotto la protezione del medico Dottor Gachet. Lascia ai suoi successori un allontanamento in
senso stretto, un grande approdo espressionista (esprimere se stesso) e tantissime opere

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