la proibizione dell’incesto;
l’alleanza matrimoniale.
Claude Lévi-Strauss mentre studia una mappa del Sud America nel suo ufficio di
Parigi al Collège de France (17.03.1967)
Claude Lévi-Strauss mentre studia una mappa del Sud America nel suo ufficio di
Parigi al Collège de France (17.03.1967) — Fonte: getty-images
Proibizione dell’incesto
Egli sostenne come la proibizione dell’incesto sancisse il passaggio dell’uomo
dalla natura alla cultura. L’incesto è un divieto universale, proprio quindi di
tutte le culture; a variare sono, tra una cultura e l’altra, solamente le categorie
di parenti con i quali non è possibile contrarre un matrimonio. Le ragioni per cui
una serie di individui non possono unirsi in matrimonio tra loro non sono legate,
come sostenevano vari predecessori di Lévi-Strauss, a motivazioni di ordine
religioso, biologico o psicologico, ma al fatto che vietare l’incesto è alla base
della possibilità di fondare lo scambio e la comunicazione con altri gruppi.
Esogamia
Il matrimonio, secondo Lévi-Strauss, è uno scambio che gli uomini di un gruppo
fanno con gli uomini di un altro gruppo, “cedendo” reciprocamente le donne dei
rispettivi gruppi. La proibizione dell’incesto è dunque strettamente connessa
all’esogamia e, parimenti, alla definizione del matrimonio come scambio e
comunicazione.
Claude Lévi-Strauss in Amazzonia nel 1936
Claude Lévi-Strauss in Amazzonia nel 1936 — Fonte: getty-images
Reciprocità
Egli individuò alla base delle strutture di parentela, la reciprocità, il cui
principio era già stato analizzato nel celebre saggio di Marcell Mauss sul dono.
Per Lévi-Strauss, la reciprocità è un fondamento inconscio del pensiero umano,
presente quindi in tutti gli uomini, al di là della loro provenienza.
Atomo di parentela
Come ebbe modo di approfondire anche in testi successivi, egli esaminò alcuni tipi
di parentela e ne individuò la struttura base nell’atomo di parentela, una sistema
di relazioni tra quattro individui: il padre, la madre, il figlio, il fratello o il
padre della madre. Da questa struttura egli ricavò anche una sorta di standard nei
comportamenti delle quattro figure.
2.2Claude Lévi-Strauss e la critica all’etnocentrismo
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Critica all’etnocentrismo
Chi disprezza le altre culture commette l’errore di valutare queste sulla base dei
propri valori e del proprio metro di misura, ritenuto l’unico valido e corretto.
Negli anni Settanta, Lévi-Strauss tornò su queste posizioni, denunciando il rischio
della scomparsa delle differenze culturali, considerate la vera ricchezza
dell’umanità, minacciate dall’omologazione e considerò necessaria la difesa delle
identità culturali.
2.3Cos’è lo strutturalismo: la definizione di struttura
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Tema su razzismo e immigrazione
Strutture
Le strutture hanno un valore astratto e inconscio, non hanno contenuto, fanno parte
dello spirito umano; sono comuni a tutti gli esseri umani, cade quindi la
distinzione tra pensiero primitivo e pensiero civilizzato; sono la matrice che
permette al pensiero di organizzare la realtà per mezzo di opposizioni binarie.
Queste opposizioni (crudo/cotto, destra/sinistra, ecc.) servono a guardare e a
pensare la realtà. Anche la linguistica strutturale, che per Lévi Strauss fu un
riferimento imprescindibile, individua una logica binaria e oppositiva alla base
dei sistemi fonologici.
Modelli
Le strutture prendono forma nei modelli. L’antropologo deve saper scorgere la
struttura profonda che soggiace dietro ai modelli e arrivare a ciò che sta alla
base del pensiero umano, le strutture, con le quali la mente guarda, ordina,
classifica la realtà.
2.4Tristi tropici di Lévi-Strauss: il senso della perdita
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I mitemi
I miti sono il risultato della combinazione di unità minime, i mitemi che, pur non
avendo significato presi singolarmente, assumono senso quando accostati ad altri
mitemi. Il mitema è dunque analogo al fonema del linguaggio. Il significato ultimo
del mito non si trova dunque nella trama, ma nelle modalità di combinare queste
unità minime in schemi oppositivi.
Pensiero mitico
Il mito, analizzato con le sue varianti, permette di risalire alle origini del
pensiero umano. Il pensiero mitico è pura riflessione, espressione del pensiero che
pensa se stesso.
Concetti chiave