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1 Trama
2 Commento
3 Curiosità
4 Traduzioni italiane
5 Bibliografia
6 Voci correlate
7 Altri progetti
8 Collegamenti esterni
Trama
Durante l'Impero Russo, il termine «anime» designava i servi della gleba maschi.
L'intento di Cicikov è quello di acquistare a buon prezzo le "anime morte"
dall'ultimo censimento per i quali i proprietari continueranno a pagare il
testatico fin quando non ne verrà registrata la morte nel successivo censimento
quinquennale. Čičikov punta così a crearsi, con il minimo sforzo, un numero di
servitori ("fantasma") elevato al punto tale che, ipotecandoli, possa costituire un
grosso capitale.
Questa idea semplice e un po' diabolica cerca la sua attuazione nella capitale di
un governatorato popolata da personaggi pittoreschi, notabili cittadini o piccoli
proprietari terrieri, tutti portatori di un vuoto morale che li fa sembrare spesso
più morti di quei servitori che vengono rievocati e che sono l'oggetto delle
trattative.
La cosa deve chiaramente restare nascosta, ma alla fine il piano viene a galla
anche a causa dell'avida Korobočka che, dopo aver venduto delle anime morte a
Čičikov, teme di averci rimesso e si reca in città per chiederne il valore di
mercato, rivelando di conseguenza il piano dello stesso Čičikov.
Questo disegno non venne però portato a compimento dallo stesso Gogol' e la critica
si trovò divisa nel giudicare, quindi, Le anime morte come un romanzo di denuncia
sociale, come potrebbe fare intendere il suo inserimento nel progetto del grande
poema appena esposto, piuttosto che considerarlo per ciò che è: il vivido quadro di
una Russia sgangherata e sonnolenta, abitata da figure grottesche e patetiche,
delle quali il protagonista, Čičikov, è il più degno rappresentante.
Il grande successo che questo romanzo riscosse al momento della sua pubblicazione è
minima rapportata agli echi e alle influenze che ha avuto sull'intera letteratura
del suo paese, a partire proprio dalle opere spiccatamente di denuncia sociale che
cominciarono poi a fiorire, come ad esempio le Memorie di un cacciatore di Ivan
Turgenev.
Curiosità