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Benché la maggior parte della critica russa avesse stroncato l'opera fin dalla
prima pubblicazione, definendola «un frivolo racconto delle vicende dell'alta
società moscovita»[5], secondo il suo connazionale Fëdor Dostoevskij «Anna Karenina
in quanto opera d'arte è la perfezione… e niente della letteratura europea della
nostra epoca può esserle paragonato»[3]. Poco meno di un secolo dopo anche Vladimir
Nabòkov si accodò al giudizio di Dostoevskij, definendo Anna Karenina «il
capolavoro assoluto della letteratura del XIX secolo[6]».
Indice
1 Trama
1.1 Prima parte
1.2 Seconda parte
1.3 Terza parte
1.4 Quarta parte
1.5 Quinta parte
1.6 Sesta parte
1.7 Settima parte
1.8 Ottava parte
2 Critica
2.1 Temi
2.2 Anna Karenina e Le confessioni di Tolstoj
3 Trasposizioni
3.1 Adattamenti cinematografici
3.2 Adattamenti televisivi
4 Cultura di massa
5 Edizioni italiane
6 Note
7 Bibliografia
8 Altri progetti
9 Collegamenti esterni
Trama
Karenin inizialmente non dà peso alla frequentazione di Anna con Vronskij: solo
dopo che altri gli fanno notare la sconvenienza di una lunga chiacchierata da soli
avuta dai due, ne parla con Anna tramite un freddo rimprovero. Il rapporto tra i
due diventa una vera e propria relazione, e Anna rimane incinta. Durante una gara a
cavallo a cui assistono Anna e il marito, Vronskij ha una brutta caduta; lo
spavento rende Anna palesemente preoccupata. Karenin, indispettito dal suo
comportamento, affronta Anna in carrozza durante il ritorno a casa; ella, in preda
all'isteria, confessa al marito la relazione. Karenin è spiazzato, non sa come
comportarsi.
Per la delusione del matrimonio fallito Kitty si ammala e, dietro consiglio medico,
parte coi genitori per una stazione termale in Germania. Qui fa due incontri: con
Nikolàj Levin, che ritroverà in seguito, e con Vàren'ka. Quest'ultima è una giovane
al seguito della madre; il suo spirito caritatevole ha un grosso impatto su Kitty.
Terza parte
La terza parte narra la vita rurale di Lèvin nella sua tenuta, un'ambientazione
legata intimamente ai suoi pensieri e alle sue lotte interiori. Dolly, incontrando
Lèvin, cerca di far rivivere i suoi sentimenti per Kitty, apparentemente senza
risultati, finché Lèvin, rivedendola di sfuggita, capisce di essere ancora
innamorato di lei. Tornato a San Pietroburgo, Karènin, rifiutando di separarsi da
Anna, la mette in una situazione molto frustrante, minacciandola di non lasciarle
più vedere il figlio Serëža, nel caso Anna si rifiuti di salvare le apparenze e
nascondere la sua relazione clandestina.
Quarta parte
Lèvin e Kitty si sposano. Pochi mesi dopo, Lèvin scopre che suo fratello Nikolaj
sta morendo. La coppia si reca dal moribondo, di cui Kitty si occupa fino alla
morte, scoprendo nel frattempo di essere incinta. In Europa, Vrònskij e Anna fanno
molta fatica a trovare amici che li accettino, continuando a dedicarsi a
passatempi, finché non tornano in Russia. Karènin è consolato e influenzato dalla
contessa Lìdija Ivànovna, di lui innamorata, entusiasta della religione e delle
credenze mistiche, di moda nelle classi sociali più elevate, che gli consiglia di
tenere Serëža lontano dalla madre. Anna riesce lo stesso a fargli visita il giorno
del suo compleanno, ma è scoperta da Karènin, che aveva detto a Serëža che Anna era
morta. Poco dopo lei e Vrònskij partono per la campagna.
Sesta parte
I Lèvin sono a Mosca per il parto di Kitty che dà alla luce un bambino. Stiva,
mentre cerca l'appoggio di Karènin per un nuovo lavoro, gli chiede nuovamente di
divorziare da Anna. Oramai le decisioni di Karènin sono guidate da una sorta di
indovino, raccomandato da Lidija Ivànovna, che gli consiglia di rifiutare il
suggerimento di Stiva. La relazione tra Anna e Vrònskij inizia ad essere sempre più
tesa. Privata della possibilità di prendersi cura di suo figlio ed esasperata dal
proprio isolamento sociale, Anna sviluppa risentimento verso Vrònskij e riversa su
di lui una gelosia ingiustificata ed esasperata. I due decidono di tornare in
campagna, ma Anna, mentre Vrònskij si trova fuori, in uno stato di forte confusione
e avversione verso tutto ciò che la circonda, va prima a trovare Dolly e Kitty,
quindi, secondo una struttura circolare che riconduce alla prima parte, si suicida
lanciandosi sotto un treno.
Ottava parte
L'ottava parte narra le vicende successive alla morte di Anna: Stiva ottiene il
lavoro che voleva; Karènin prende in custodia Annie; alcuni volontari russi, tra
cui Vrònskij, che non ha intenzione di tornare, partono per aiutare la rivolta
serba contro i turchi, scoppiata nel 1877; infine tra le gioie e i timori della
paternità Lèvin scopre la fede in Dio.
Critica
Temi
Il romanzo, ambientato nelle più alte classi sociali russe, approfondisce i temi
dell'ipocrisia, della gelosia, della fede, della fedeltà, della famiglia, del
matrimonio, della società, del progresso, del desiderio carnale e della passione,
nonché il conflitto tra lo stile di vita agricolo e quello urbano[7].
Anna è la perla dell'alta società di San Pietroburgo finché non lascia suo marito
per l'affascinante conte Vrònskij[8]. Innamorandosi l'uno dell'altra, oltrepassano
il limite dell'adulterio come banale e comune passatempo dell'epoca[8]. Il romanzo
contiene anche la storia d'amore di Konstantìn Lèvin e Kitty, solida e onesta, che
si pone continuamente in contrasto con quella di Anna e Vrònskij[8], che è
macchiata dall'incertezza della situazione, che crea scompiglio, ritorsioni e
sospetti. Così, per tutto il corso del romanzo, Tolstoj non vuole che il lettore
commiseri i maltrattamenti di Anna, ma che riconosca la sua incapacità di
impegnarsi davvero nella ricerca della felicità e della comprensione dei propri
sentimenti, incapacità che la porta al suicidio.
Tolstoj riprese molti temi del romanzo ne Le confessioni, una meditazione in prima
persona sulla natura della vita e della fede, scritta pochi anni dopo la
pubblicazione di Anna Karenina.
«Ogni volta che cercavo di mostrare i miei desideri più intimi (un desiderio di
essere corretto moralmente) incontravo disprezzo e derisione, e ogni volta che
cedevo ai desideri più bassi ero incoraggiato ed elogiato.»
«Una mia cara zia con cui vivevo, la più pura tra le creature, diceva sempre che
avrebbe sperato che avessi una relazione con una donna sposata. Rien ne forme un
jeune homme comme une liaison avec une femme comme il faut.[10]»