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2009
University of Toronto
http://www.archive.org/details/archiviostoricos20soci
AEOHIYIO
STOEICO SICILIANO
\PUBBLICAZIONE PERIODICA
DELLA
NUOVA
SERIE,
ANNO
XX.
PALERMO
TIPOGRAFIA
LO STATUTO
1895
^5??
t7
^'="
ELENCO
DEGLI UFFICIALI E SOCI DELLA SOCIET PER L'ANNO 1895
Socia e Patrona
DI
SAVOIA
UFFICIALI
PRESIDENTE
Prof.
del
Regno
PRESIDENTE ONORARIO
Sua Eccellenza
L'
Cavaliere
della SS.
Annunziata
VICE-PRESIDENTI
Gan. Prof. Cav. Uff. Vincenzo Di Giovanni
Membro
del Consiglio
per
gli
Archivi di Stato
IT
SEGRETARIO GENERALE
Luigi
P.
Di
Maggio
dei
Pred.
VICE-SEGRETARI
Cav.
Aw. Carlo
Crispo-Moncada
Cav.
Giuseppe Beccaria
deW Archivio
di Stato.
Membro
Francia.
CONSIGLIERI
Prof. Dott. Salv. Salomone-Marino
di Fitalia
TESORIERE
CoMM. Napoleone Siciliano.
BIBLIOTECARIO
Dott. Cav. Giuseppe Lodi.
dell'
Ministero
d'
Agricoltura, Industria e
Commercio per 5
azioni.
Municipio
di
S.
azione.
azione.
Biblioteca
Comunale
di
Comunale
di
Verona per 2
azioni.
Ufficio
Sicilia
della
per 4 azioni.
D'Orleans Enrico
A. R.)
(S.
azioni.
DELLA SOCIET
Ministero dell'Interno per
idem
Camera
dei Deputati
Biblioteca Palatina di
Parma
per
Ravenna
Comunale
di
Castelvetrano
Biblioteca di Strasburgo
VII
PRIMA CLASSE
DIRETTORE
Can. Cav. Giuseppe Beccaria
Ufficiale dello
Archivio di Stato.
SEGRETARIO
DoTT. Cav. Pietro Lanza, Principino di Scalea
SOCI
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Firenze.
di
Cassazione
di
Palermo.
Paler/no.
Arm
Montechiaro
di
Nicol,
Duca
Messina.
Palermo.
Palermo.
di
Palermo.
Palermo.
Comm. Domenico
Palermo.
Gualtieri Palermo.
Bartoli
E.)
(S.
Regno
Avarna
Palermo.
Palermo.
(S. E.)
Regno Palermo.
Termini-Imerese.
Palermo.
vili
Aci-Gatena.
Battista Palermo.
Palermo.
Simone
Palermo.
Pa-
lermo.
Bottalla Cav. Avv. Pietro, Segretario della Procura Generale
Palermo.
Palermo.
Buonpensiero-De Baggis Albina Palermo.
Cali Parroco Andrea Palermo.
del
Bova
Re
nella Cassazione
Sac. Gaspare
Cannizzaro
del Vallo,
di
Mazzara
ivi.
Cerami P. Gaetano
Cervello Cav.
Cardinale D.
Arcivescovo
Palermo.
Uff. Dott.
Parigi.
Palermo.
Prof. Vincenzo
Palermo.
Palermo.
Vincenzo Palermo.
Comm.
rino Visconti
~ Roma.
Comm. Francesco
Columba
Prof.
Civile
Palermo.
Palermo.
Palermo.
~ Palermo.
Palermo.
Michelangelo
Gaetano Mario
IX
Caltavuturo.
Anacleto Palermo.
Cornelia Bernardo
Conte Prof.
Cordova Comm. Bar. Vincenzo, Senatore del Regno
Corradi Prof. Giuseppe
Aidone.
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Crisafulli
Roma.
E.)
(S.
terno
Roma.
Pa-
lermo.
Curti Cav. Avv. Achille
Curti Can.
Palermo.
e Ausiliare
Palermo.
Giovanni Pantelleria.
dell'Arcivescovo
D' Aietti Arciprete
Vescovo
(S. E.)
Cefal.
E.)
Vescovo
Villarosa.
Palermo.
Collesano.
Comm. Gaetano
per
gli
l'Istituto di
Palermo.
Palermo.
siglio
Mileto.
Noto.
Caltagirone.
Uff.
Francia
Palermo.
Marsala.
Palermo.
Palermo.
Di Menza
Di
Di
Di
Palermo.
Martino Mattia Noto.
Piazza Bartolomeo Morreale.
Pietro Sac. Salvatore Palermo.
Salvo Baronello Vincenzo Palermo.
di
Di
Palermo.
Appello
Polizzi-
Generosa.
Palermo.
Rosario Palermo.
di
Tribunale
Cal-
tanissetta.
Castelvetrano.
Palermo.
Bologna.
Palermo.
Palermo.
Petralia Soprana.
Palermo,
Fiorenza Prof. Can. Parroco Giuseppe Morreale.
Floreno-Foschini Alfonsina Roma.
Ferruzza Sac. Francesco Paolo
Nicosia.
Palermo.
Franco Prof. Girolamo Palermo.
Fucile Bar. Luigi Palermo.
Forno Avv. Francesco
Palermo.
Ragusa.
Palermo.
(S.
E.)
Vescovo
Caltagirone.
Cav. Angelo
Caserta.
di
Stato Palermo.
XI
Palermo.
Morreale.
Proc. leg. Palermo.
Gorgone-Caruso Lorenzo,
Palermo.
Palermo.
d' Italia
Regno
Console di
S.
M.
il
Re
Tripoli di Barberia.
Palermo.
Francesco Palermo.
Guardione Prof.
Senatore
del
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Vittoria.
La China Mons. Federico
La Colla Avv. Prof. Francesco Palermo.
La Corte Prof. Giorgio Giarre.
La Manna Avv. Biagio Palermo.
ludica-Turretta Avv. Luigi
La Mantia
Dott.
Palermo.
La Mantia Comm.
Lancia
di
Brolo
Arcivescovo
Lancia
di Brolo
(S. E.)
Palermo.
Morreale.
Marchese Giuseppe, Senatore del Regno
Palermo.
Marco
di S.
Palermo.
di
Palermo.
Palermo.
di
Mazzarino
Palermo.
Nicosia.
Xn
~ Firenze.
Giuseppe Palermo.
Avv. Gaetano Palermo.
Lo Cascio
Lombardo
Longo Dott.
Prof. Antonio
Palermo.
Palermo.
Lo Vecchio Can. Gaetano Palermo.
Lumbroso Prof. Cav. Giacomo Roma.
Macaluso Prof. Comm. Damiano Palermo.
Maggiore-Perni Avv. Prof. Cav. Francesco Palermo.
Lorico Avv. Filippo
Mangano
Dott. Avv.
Mangiameli
Vincenzo
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Giuseppe Lercara-Friddi.
Palermo.
Mangione Francesco
Mango
Prof. Francesco
Marino Can.
Marinuzzi
Palermo.
Palermo.
Messina.
Comm,
Spezia.
Palermo.
Pa-
lermo.
Millien Dott. Achille
Beaumont
(Francia).
Alcamo,
di
Cassazione
Pa-
lermo.
Mora
Sac. Bernardo
Palermo.
Menf.
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Lipari.
XHI
Nocito
Palermo.
Pa-
lermo.
Palermo.
Oberty Cav.
Dott.
Napoli.
Orlando Francesco
Palermo.
Palermo.
Emanuele Palermo.
Pagano
Palermo.
Francesco Palermo.
Giacomo
Prof. Avv.
Palizzolo
Drago Avv.
Palizzolo
Comm.
Raffaele, Deputato al
Parlamento
Palermo.
Ramione
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Pandolflni-Cultrera Francesco Palermo.
Pantaleo Cav. Uff. Vincenzo Palermo.
Panciera Prof. Domenico
Palermo.
Caltagirone.
Leonforte.
Partanna.
Paterno Comm. Prof. Emmanuele, Senatore del Regno, Cavaliere dell'Ordine del
Patiri Giuseppe
Termini-Imerese.
Patricolo Corrado
Pecorella Matteo
Palermo.
Palermo.
Palrmo.
Palermo.
Palermo.
Perricone Francesco
Piazza Salvatore
Palermo.
Palermo.
Antonino
Palermo.
Roma.
XIT
Palermo.
Palermo.
Pizzoli Mons. Parroco Domenico
Pollaci-Nuccio Cav. Fedele, Sopraintendente allo Archivio Co-
munale
Palermo.
Dogane Palermo.
Caltanissetta.
Vincenzo Acireale.
Palermo.
Salvatore Lercara-Friddi.
Palermo.
Ramondetta-Fileti Concettina
Reber
Alberto Palermo.
Agata
S.
Naro.
Emmanuele
Robbo Giuseppe
Rodolico Niccol
Bologna.
Romano
cia
Palermo.
Militello.
Messina.
Palermo.
Palermo.
Romano-Catania
Dott.
Giuseppe
d'Accademia
Fran-
Palermo.
Palermo.
Vittorio Pavia.
Rossi Prof.
di
Caccamo.
Rosso Sac. Giuseppe
Palermo.
Ruggieri Vincenzo
Russo
- Palermo.
Catania.
Palermo.
Palermo.
Salvo Benigno
Sampolo
Giuseppe
Novara
Palermo.
Palermo.
(Sicilia).
Palermo.
XV
Palermo.
Giacomo
Giuseppe Besan^on
Palermo.
(Francia).
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Noto.
Cons.
di
Corte di Appello
Palermo.
Atanasio
Palermo.
Contessa Entellina.
Palermo.
Siciliano
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Luigi
Giuseppe
Marsala.
Collesano.
Messina.
Palermo.
Tosi Cav.
Uff.
Palermo.
Palermo.
al
Parlamento
Caltanissetta.
Palermo.
Palermo.
Castronovo.
Travali-De Francisco Luigi Palermo.
Tropea Dott. Prof. Giacomo Messina.
Varvaro-Pojero Comm. Francesco Palermo.
Vasi Sac. Prof. Luigi San Fratello.
Traina Sac. Giuseppe
Vassallo-Paleologo Cav.
Uff.
Francesco
Palermo.
Messina.
Ignazio Catania.
Zangara Avv.
Messina.
Palermo.
di S.
Em.
il
Card. Ar-
XVI
SECONDA CLASSE
DIRETTORE
Starrabba Cav. Dott. Raffaele, Barone
di S.
Gennaro
SEGRETARIO
TraVALI Cav. Dott. Giuseppe
Sotto-Archivista di Stato.
SOCI
Avolio Prof. Cav.
Corrado
Uff.
Noto.
Palermo.
Palermo.
Beccadelli-Acton
tore del
Pavia.
Palermo.
Bona
di
Camporeale, Sena-
Ginevra.
Cosentino
Prof.
Palermo.
Cav.
Palermo.
Palermo.
Giuseppe
Sotto-Archivista di Stato
Palermo.
Costantini Cav. Costantino Maria, Maggiore
di
Artiglieria
Capua.
Cozzucli Prof. Sac. Giambattista
Palermo.
Palermo.
alla
Na-
Palermo.
Palermo.
Di Marzo
Comunale
XVII
Palermo.
Palermo.
Termini-Imerese.
Giuseppe
Palermo.
Emmanuele
Roma.
Domenico Palermo.
sanatense
Gnoffo Sac.
Guastella Avv.
Ernesto
Palermo.
Heinemann
Halle
(Germania).
La Ganga Can.
Lagumina Sac.
La Mantia Dott.
La Via-Bonelli
Palermo.
Giuseppe Palermo.
Capizzi.
Pietro
Giuseppe
Giuseppe,
Palermo.
Uff.
Palermo.
di Nicosia
neirArchivio di Stato
il
Municipio
Nicosia.
Palermo.
di Stato
Caltanissetta.
Palermo.
Giuseppe
Borgetto.
Palermo.
Marano
Dott.
Palermo.
(S.
E.),
Vescovo
di
Tempe
Palermo.
Palermo.
Giuseppe Palermo.
di
alla Nazionale
Maggiore d'Artiglie-
Terni.
Palermo.
Palermo.
Umberto
XVni
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Francesco Palermo-
Randacio
Dott.
Comm.
Prof.
Palermo.
r Palermo.
Savona Can.
Dott.
Roma.
Palermo.
Giuseppe
Palermo.
Palermo.
Comm. Giuseppe,
Siciliani
Palermo.
S.
Gennaro, Soprainten-
Palermo.
Siracusa.
al
Parlamento Palermo.
Vaccaro Sac.
Prof.
Vito Palermo.
Palermo.
Palermo.
Xll
TERZA CLASSE
DIRETTORE
Salinas Prof. Comm. Antonino
Membro
del Consiglio
e Socio
SEGRETARIO
Lagumina Can. Prof. Bartolomeo
SOCI
Dott. Francesco
Ing. Vincenzo
Palermo.
Marsala.
Palermo.
Aldisio-Cortia Salvatore
Terranova
Palermo.
(Sicilia).
Arm
Basile
Comm.
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Roma,
Palermo.
Palermo.
Buonpensiero
di
Palermo.
Palermo.
Capizzi.
Giuseppe Marineo.
Palermo.
Catania.
ijt
Palermo.
Palermo.
Eduardo
Termini-Imerese.
(S.
E.),
Gene-
Palermo.
Civiletti Prof.
Comm.
Palermo.
tuto di Francia
Palermo.
Pittore Palermo.
Palermo.
Crocco-Paterna Giovanni
D'Antoni Salvatore,
Duca
Palermo.
Feria Palermo.
di
dei benefci
Palermo.
Raffaele Palermo.
vacanti in Sicilia
Demma
Ing.
di Calati
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Francesco Palermo.
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Calatafmi.
di Scalea,
Castelvetrano.
Palermo.
Palermo.
Lo
Presti
Eduardo
Lucifera Cav.
Uff.
ZXi
di
di
Sperlinga
Palermo.
Maltese Notar Faustino
Rosolini.
Palermo.
Mangano Giuseppe
Palermo.
Mantegna Benedetto, Principe di Gangi
Palermo.
Marvuglia Cav. Arch. Domenico
Mauceri Cav.
Uff".
Mauro
Prof. Antonino
Barone
Melfi Corrado,
- Palermo.
di S.
Giovanni
Mora Can,
gene-
sicule Palermo.
~ Ghiaranionte.
Morreale.
Vincenzo Palermo.
Palermo.
Paino Nobile
Museo
Siracusa.
Giulia Palermo.
Parenti Ing.
Palermo.
Palermo.
Vincenzo Siragusa.
Paterna Leonardo
Patricolo Achille
Palermo.
Uff".
Giuseppe
Palermo.
Ragusa.
Emanuele
Pugliesi Vincenzo
Raia Bernardo
Trapani.
Palermo.
Sciacca.
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Alcamo.
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Rindello Cav. Niccol Palermo.
Rizzo Prof. Dott. Gaetano Patti.
Rao
Ing.
Giuseppe
Palermo.
dei
Monumenti
Alcamo.
TtTCTt
Palermo.
Enrico Palermo.
Rutelli Niccol
Salemi Ing.
Comm.
Salinas
di
Prof. Antonino,
Palermo.
Membro
Emmanuele
Museo Nazionale
dell' Istituto di
Palermo.
Palermo.
Sanfilippo-Musso Michele
Palermo.
Palermo
Palermo.
menti
Cav.
Uff.
Prof.
Catania.
Palermo.
Palermo.
Siciliano
Comm. Napoleone
Spadaro Pietro
Lercara-Friddi.
Palermo.
dell'
Archivio Notarile
Palermo.
Ugduleua Giovanni
Whitaker Giuseppe
SOCI
di S. Elia
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Benso Comm.
Giulio,
Duca
Genova.
Palermo.
Blandin Mons. Giovanni
(S.
E.)
Vescovo
Noto.
Palermo.
Partanna.
Regno-
XXIII
Palermo.
Francesco Palermo.
Crispo Can.
Palermo.
il
Municipio
(S.
Comm.
Florio
Ignazio
tore del
Regno
Parco.
Parco
Schiss Palermo.
Palermo.
Palermo.
Palermo.
di
Duca d'Aumale
A. R.),
di
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Palermo.
Gramaglia Gaetano
Guarnaschelli-Mustica Avv. Domenico Palermo.
Giuflfr Prof. Dott. Liborio
La Manna Comm.
pello
Lancia
Achille,
Primo Presidente
Catania.
di
Parlamento
di
Palermo.
Trabia e di Butera
Deputato
Palermo.
la
Provincia
Caltanissetta Caltanissetta.
Lecerf Alberto
Palermo.
Perniciaro Costantino
Palermo.
Palermo.
Salamene Avv. Rosario Aragona.
Schiavo Ben. Achille Palermo.
Romano
Can. Leopoldo
Schinin di
S.
Ragusa.
il
Municipio
Taibbi Francesco
Thomas
Dott.
di
Marsala
Marsala.
Palermo.
Wilson
Palermo.
Palermo.
XXIV
Ugo
Palermo.
del
Regno
Favare
Senatore
Palermo.
Palermo.
Ginisi.
Venuti Sac.
delle
Saverio Ginisi.
SOCI ONORARI
Bamberg
Dott. Felice
Germania.
I.
R. Universit di Vienna.
Kiel.
cana
Vice-Bibliotecario
M. Britannica
Smirne.
Mdailles.
Holm
G.,
Vati-
Roma.
Dennis
della
Console di
S.
Napoli.
Perreau Gav.
Pflugk-Harttung Prof.
Watkiss Lloyd.
Winkhelmanu
Parigi.
W.
Parma.
Giulio Universit
di Gottinga.
Inghilterra.
Dott. Prof.
Eduardo
Universit di Heidelbcrga.
LA COMMEMORAZIONE
DEL
3.
DI
FRANCESCO MAUROLICO
pu vantare
la Sicilia
Uomo
mente
di
gena erudizione
tra
le
pnmissime
della umanit.
intese
a ricondurre ad unit
^nguardare come
il
scienze e
le
restauratore delle
Il socio
negarsi
curare
il
il
fervido
amore
agli studi
d'illust^are le glorie
fatto,
volesse
comme-
lato
terza
che
come
coincideva
di consueto
appurilo
col
avesse
giorno
16
luogo
set-
tembre.
Il Consiglio direttivo
siderato
1.^
ha con-
che,
a prescindere
dall' alto
seggio che
il
Maurolico
quanto riguarda
tempi
che
il
soliti
non deve
ri-
ma
del
sommo
Messinese.
a non
si
intelletto
per cui
mento non ad un
solo
Sicilia
ha
il
Archimede.
L.
i>!j(r<Is'"
"
V""
iiiii"iii
iiii iii
i
ipir
11"
f v wv
mi
o v v*
'
* in vt
wm m w
tm
_<
wm
>
FRA.NCESCO IMAUROLICO
NEL SECOLO
Il
XVI.
erano operatori
si
sagace e di ammire-
di
niere, intorno a
mantenere
lo
promuovere
le
discipline
oramai
convengono
tutti
consesso,
si
ricordi
un
avere dischiusi
scientifici
piccola,
come afferm
storiche e a
futile
quarto cen-
s illustre
il
con entusiasmo,
il
nel
quale, ac-
rigi
scritture,
argomento
di
di
divenute tosto
gli scienziati,
che poterono
Francesco Maurolico.
Il
quale
ebbe, nel secolo suo e ne' tre seguenti, ricordi aurei, e dotte
investigazioni
opere
sue
delle
ma
spesso
vi
fu difetto
di
un continuo ripetere, un
gremito
un sunto biografico,
riflesso di
Messina
costui
non
si
domina-
ove contava
di Messina,
Roma
presso
sua opera
al
frati di
De Motu Anmalium,
in
la citt
di finire, in
ba-
il
povero
la celebre
il
grande maestro
fu
di
nazionale di
Roma,
mi pose poi
in
smarrimento da
documento
fa
che
si
Tali
parole io
test
grado
di potere scoprire
sapere.
tutti
altrove,
come
dir,
biografi
fino
allo
di
Scin;
del
qual
Federico Napoli,
gli
libri,
che par-
(1)
(1),
vissuto in tempi
si
Filomena, 1879.
II,
prima met
Giuseppe La Farina
di questo secolo,
(1)
ed apprendere
ivi le attiche
Bembo
e tanta
memoria
da quanto
anni
in questi passati
Bibliographie
vasta opera
ornamento
nel 1885, e gi
raccolse
Hellenique
(2),
il
Legrand
nella
impressa a Parigi
Euro-
pa,
avendo
tali
in essa
XV
Francesco
giudizj, e di
Maurolico
si
unirono poi
profondit e
la
quando
prova
egli fortemente
le
combatteva
compendio
si
l'
un astrologo
superstizioni,
tali
pre-
acutezza
come
fan
e le altre nella
epistola
G.
dileggio per
al
(1) Messina ed
Fiumara 1840.
(2)
toire
il
Messina
Stamperia di
nombreux
tnit
de
l'Italie
tinrent honneur
illu-
d'
me
1,
pag.
LXXXI
de
la
Paris
:
langue grecque ne
forissait
;
Ricordiamo
ancora
la
dit
Lascar, p. 895)
1885.)
Grammaire de Lascaris
Ernest Leroux
Aide
Uh.
6, editio
secunda; Messa-
la
romana
gion
il
nipote, suo
ha fama
di
accurato,
sommo
che chiudono
quale
lo sca-
Compendio
perduto
il
di
ci
titolo di essa
il
non
intelletto,
Di
n tampoco
al
primo biografo,
(1).
quaestionum re-
et
et milites et
raffcrurati
come
tipi
vaga
tipo del
il
pretata,
si
Nella
e azioni stranissime.
mago
in Virgilio, e la
notte di quell'et,
ftta
si
che, magnificando
tempi
(1)
il
grande uomo,
Del
udiva ripetere
tanti
biografi,
volevano magnificare, in
che l'aveva
(2).
credenza del-
la
nascere, ta-
visto
aggiunta
al voi.
unico
(2)
Virgilio;
ce,
Vigo, 1872.
(3)
si
il
Cosi ci persuadono
servare
le stelle,
giunge, dopo
(!)
che
ci
mo
Gi<Sche in
si
lasciasse
ancora
lui
narrano
gli
scrittori
Io
dispiace,
talvolta la esercitasse.
poc' anzi
fatti coll'os-
citati.
mi
oaso
grand'uomo
ci si
le
E sogopere
cquero
questa
carezzarono
bene dire
guenti
al
non
questo
voglia
ci
decimosesto, vissuto da
rese
che
dopo
ia
la critica
rinomate
opere
si
non ebbe
lui,
e dopo
Ma
egli,
rigorosi critici,
di
Francesco
pi tardi posteri.
a'
dar taccia
susse-
un
Sicilia
straniera
,
si
Domenico
di
disamina
scientifica,
oscur
che
ad accrescere
credenze
le superstiziose
si
(1),
sulle
trasforma nel
momento
degl'incanti
il
potenza ottomana
fuggite
abbandonata
la
caduta
Costantinopoli,
le vittorie de'
E come avesse
dopo
proposito fermo di
dando luogo
greca.
le
discipline
alle
di
Astronomia e
allt
Letteratura
sina, incoraggiato
dentro
le
mura
col Lascaris la
(1)
Messina
sufficiente
citt
scuola di lingua
per
ricordare
ambiva risonasse
che
greca
fu s celebre,
che,
quando
tutti
del Maurolico
il
ricordo dell'epitaffio,
ritenuto
la gloria del
tanto famoso,
Geometra.
ne furono
non ancora
dimen-
si
savia e costumata
(2),
France-
(1).
figli
gentildonna
da
se
segn
le
diletti gli
che
lo rese esperto in
Le gravi ed ardue
armonicamente
fatiche lo
sopra
tutto
in Reto-
1'
prediligendo
meno
.si
pedia.
pi vigoroso,
le
(1)
Lascaris
sulti
Padova, Orazio-
naie inaugurale, Padova, 1872), che riferisce, pagg. 59, 60, ci che scrive
il
parare
le lettere
greche
dell'et
sua,
si
11
Bembo
voglioso di ap,
nel-
intimo
amico
per
illustre
impararle da Costantino
Antonio
e nobile) in
si
esercit.
modo
insieme
al
mondo
Francesco Maurolico,
critta dal
otto
tgli,
fe-
sette maschi,
pag.
1,
in
Don
Mes-
ribili
1521
la
il
condizione di ecclesiastico,
modesta e
illibata
si
le
s,
come non
singolare affetto
non avevagli
aveva posto
lasciato che
il
morbo a
il
quest'anno, recarsi a
Roma,
infierire
nel
1525, fu-
il
e rendere,
com'era uso
de' cre-
grammatica, due
libri di
volgare, gi dotto nella latina, nella greca e nell'ebraica letteratura, nelle fisiche, nella geografia, nell'astronomia, nell'ottica,
nell'idraulica, nell'architettura, nella poetica, nella musica, nella
gendo con
sintesi acuta
non iscoprirono
critici,
si
(1),
ed
a'
legame
il
la
che
biografi,
sua memoria
abbench
Il
si
non profondamente,
alle
Maurolico
ma
l'amore
(1)
alla
Francesco Maurolico e
Editore 1888.
XVI
trasandare
di
il
lo
scoprimento
armonico
delle
Giuseppe Rossi
10
varie parti
ragione
lieo diede
al
Bembo
facendogli
di Cosmog rapida.
nome
Il
di lui
l'Isola,
Sicilia si aflfrettavano di
gli
tanissimi
di
ben tosto
la
Se nella
civile.
udirlo
salutarlo e di
muovevano
studj,
ma
mondo
di luoghi lon-
Napoli
il
Si
lui,
il
Gran Priore
quale affid
ed
d' Inghilterra,
scienze
matematiche,
il
al
si
recava a
per
edizioni
la
(1).
prima volta
Pochi
in quella citt, ed
Grandi
tra'
di
ebbero parecchie
ogni et furono
si
festeg-
quan-
gli studj,
Le sventure domestiche
gli
diedero in cambio
il
con-
obbligo di rammentare
fu accolto
amorevolmente da
prelati e
da
principi, che lo
sina^er
la
accolto
fu
di Tunisi
disfatta
con
ha
istraordinarii
in
amMes-
moresche
amorerolezza (2)
carico
di spoglio
segni
d'
nuo
(1)
delle Matematiche, si
La pi completa
mum in lucem
MDLXXV
(2)
Vita di
edita.
Ij.
la
eilizione di
Vcncliis
citata.
la parola del
devano
come
d'Italia,
Bembo
lumi,
di consigli e di
prova
fan
lui
carteggiavano, e
documenti, e
lo richie-
cospicui
tanti
11
(1)
le lettere
che
il
e le altre tenerissime,
e tenne
II,
pontificato
il
mirazione
che
gli
Giovanni
ebbe
quale lo chiam a
Euclide e
fatto
approfondire
sollazz
sito,
si
come
il
di Gerace,
fu condotto in
il
Gerace;
geometria di
marchese
Indi dal
am-
reverenza
la
di
la
che
Castelbuono, ameno
li
volendo
tavole di Alfonso.
le
marchese
Ventimiglia,
s,
di speciale
Matematiche, e nota
cultori delle
legavano
port a Palerforti
che
egli,
lui s
con istrazio,
che affaticavano,
Una seconda
volta
il
le
due
Roma
citt
ma
le
basse
partite.
fama di
cardinale Alessandro Farnese pone ogni
respira le aure di
grande, che
non concep
indole,
l'
diparta
si
dalla
la
citt eterna, lo
vuole
Il
Maurolico
marchese che
lo
dimora
rifiuta
aveva
il
per
suo o
il
gratitudine
alla
persona
del
seguito,
tati gli
gone
il
sapiente
insigni,
di Pietro
Bembo,
buon marchese
cui, in
ebbe a
dire,
(1) Lettere
al
di
anni di
Europa,
visi-
Societ
12
figlio
il
De Vega chiama
vicer
Il
Hermando
nelle
il
Matematiche e nell'Astronomia, ed
il
Vicer col
per seguire
figlio,
ma
armi navali
le
egli
nel 1550,
di Spa-
ove
indossando
pi ritirata,
1'
abito di
seguendo
nasio,
secolo parve un
me
il
ridursi a vita
Benedetto.
Ma
presto
il
in
Universit
insegn le Matematiche;
sinedrio di sapienti,
e volendo ancora
volle
San
lo allietava
il
cosi
modestamente
intito-
lato.
In
race,
il
il
marchese Ge-
per ordinare
stampa
la
ivi
mar-
dopo breve
ed
gli
mancarono
di
le
eccellenza e della
d'
Austria,
non
allora
gli
rimane,
assicurano
che
attestazioni
li
dico gloriosi,
pi
vive, che
comandando da Generale
la
la
potenza turca, lo
rere
(l;
il
Vita di D.
citata.
venti.
13
le
al
Principe Barresi
documento
previsioni fatte, e un
di
sua
raro,
convincono che
ci
1'
vita,
avevano
che
in quel
effetto
il
il
la
il
sotto-
la
si
legge in essa
partenza, conosciuto
concordi molti
d 16, e
storici, tra
il
Longo
il
nel seguito al
Sicanicarurn
me
e Lettere, (1883), a
San Pantaleo
conservate
nella
Emanuele
Biblioteca Vittorio
pone
ci
grado
in
di potere
Per tanto
cose
si
le quali
di escusatione.
supplica sua
Ma quando
mathematice, sua
111.
comoda
et
Sep. 1571
(1)
S.
pi,
in
la
S. fusse
ma
e la chiusa
memoria
di
Fran-
111.
ma
et travagliata in ajuto di
non dirr
fine,
Io
onorare di pi
ora
Roma. La
di
la storia
anchora, come
vacare
1'
altri
a cose
occupata
mia querela a pi
oportunit. ~ Messanae 11
uder, differendo
miglior comodit et
la
(1).
Lepanto
la
Lega
Vedi Documento
I.
de' Principi
il
7 ottobre sconfsse le
14
ma
forze turche,
giornata ebbero
non
disfece, n
le
Messina
di
gloriosa
della
risultati
Don Giovanni
ritor-
2 novembre, facendo
il
Giovanni
Austria,
d'
parte
che
al
Francesco Maurolico
Gallo
Il
prima
che doveva
Giovanni
d'
il
Austria
rammentano
sonetto
(3)
Domenico
cronista
il
avvisi,
celebre abate
Visitato
il
da V Altezza di Don
et,
Felice t, che
Chinar vedesti
Che
(1)
avea
gran
in
consigli ed
a'
gli
Questo scrive
(2) .
di lui lo
Maurolico dett
scrisse
sua spedizione
stendardi della
E Don
Lepanto, memore
l'
d' artiglieria.
Carlo
Botta
f'
il
erudita fronte
I'
vincitor Ibero
scrive
La
vittoria
delle
la cristianit
di un tanto fatto se ne erano promessi. Erano pure ritenuti nelr Jonio don Giovanni ed il Colonna ma operossi fiaccamente perch
more
agli Spagnuoli
di Venezia,
n a repentaglio
la
il
erano obbli-
da quella
del Guicciardini,
graflco-Editrice, 1868.
tomo
Vedi
pure
Don Giovanni
con^mwa^a
Unione Tipo-
MDGCCXXIII
G.
Bogliktti,
chelli, 1894.
(2)
Annali della
Messina,
(3)
tip.
Vedi nella
Ila stessa.
citt di
Messina
di
Caio
Domknico Gallo,
voi. 3;
Filomena, 1882.
cit.
15
IL
medioevo
in ruina
gava
andava
sfasciandosi,
sua immobilit
mondo
il
allar-
si
e trovava
il
suo
vano
umana
nuove
tendenze
alla
famiglia
geva
gli artifci
d'
maravigliose
XV,
e,
Ma
l'
Italia
memoria non
renti
il
il
dire
alla
diplomazia
1494
le industrie e
delle
arti
si
commerci
non
fio-
accrebbero
le
mantenere
lo
rano, c'invidiano,
si
studiano
ammi-
d' imitarci.
nentemente
il
trie,
E da
allora
latina
sventure
l'
d splendore
decade
torie passate
ammanierata parola
1'
ostante la
secolo
elegante e classico,
e alla politica.
questo
in
invenzioni e le scoperte,
le
convenzionalismo delle
il
Famose diventano
l'
Per
il
che
il
(1) Il Gioberti {Introduzione allo studio della filosofia, voi. 1, pag. 98,
Milano, Oliva, 1850) afferma Era cosa affatto ovvia che si cercasse il
16
si
d ragione a Pietro Bembo, nella Cosmografa (1), della preferenza data alle Matematiche parendogli che in esse V evi;
domin
le
si
in
proposito, che
ed egli ne fu a capo,
per
lo studio e la
a'
Matema-
della:
restaurazione
discipline inerenti.
qui, anzi
argomento,
1'
concerne
gli studj
ci
atterremo a un
indi
all'
Lo
come ne
Libri,
non pu pienamente
far
comento
visione
mente
editi a
legge
si
dopo un silenzio
negli Opuscula
Venezia l'anno
ma
sua
di
contemporanei ricor-
stampa,
uomini
li
libri, a
cercare
il
alla
ultima-
fu
prima
la
prima
1575.
il
la lor
quali
voce,
di studiare
in
del Sarpi e di
appar-
Galileo, (che
lasciati
Mathematica
morte, che
ai
di alcuni secoli,
tengono propriamente
mauro-
della dottrina
che
altro
il
dire
meraviglioso ingegno
il
Ma
il
Sarpi ed
il
suo
fenomeni scusati e
tibu
satis
ditseritur.
MDXXXXIII.
Ad reverendiss. Cardlnalem
Bembum.
Venetiis
17
il
Libri,
svolgimento, da
preso
lui
di
mano
mira
poich
Messinese
il
pre-
opere antiche, e
la
Domenico
neWElogl
Scin, che,
illustr
descriveva al
le
Non
dell'Etna;
ma
ch'ei fa nel
Sicilia.
Il
cui
la lettera, in
come
di
Ma
il
Montucla,
oggi
Niceron e
il
gli studiosi,
d' avere,
ma non
ebbe
vivente lo
trov
fu dolente. Io,
la ricorrenza
preparando
il
mio
Storia Patria
qualche
ne
Crasso,
dopo
il
memorie importanti
rolico, e
del
risposta
cenno
docu-
bel
di s
la relazione,
lo ritennero perduto.
si
rimasa
eruzione
6, pag.
Bembo,
ci
fatta
pu leggere
in difetto di questa, si
1.
fatica,
dimorando
superare
nell'
agosto
gli ostacoli
nelle
u.
in
Roma,
volli,
non isconfortato
con
dalle
mano
la
n.
XXXI,
a pag. 143,
per avere io
Arch. Stor.
il
Sic.
d 6 detto
N.
S.
mese veduto,
anno XX.
alla
Nazionale di
Roma,
2
18
spedizione di Lepanto.
lettera latina a Pietro
Poich
il
in essa
Bembo
il
d' allora
che
era
salito
40 anni che
fiamme che
si
e nascosto fuoco
ma-
Si
delle naturali.
in
tematici
di 10
il
interno
l'
(1).
dell'
eruzione
dell'
Etna
VI
libro
del
la descri-
sempre lamentare
la perdita del
uscire
lo
aveva
rumore
poi
di
Maurolico
inviato. Nel
venti di
il
faville di fuoco,
ma
anche
Il
monte
le pietre;
il
si
vicini abitanti, ed
(1)
Mo.NTUCLA G.
F.
Ili,
pag. 563.
piante e
le
Tome Premier,
Part.
Ili,
19
gli alberi
sueto pel
vitto. I
le
perirono. Peri
danno sorpass
con-
si
incenerito alimento
l'
il
Le
una pioggia
pagare pienamente
1'
animo
ammirava per
universale
1'
la dottrina,
ventevole eruzione
che mise
(2).
narr
il
il
e r oriente, e
lo
mezzogiorno
il
come usavano
ni uno
si
che
Narr
in quel secolo
il
grandi
scrittori
a'
il
si
vero,
quali pa-
immortali
le
Questa lettera ha
la
mine
alla
Cosmografia
che indi
il
nel 1542
ter-
arricchiva delle
(1)
le edizioni si
gli
eredi
Luca Antonio
di
Vedi Documento IL
Girolamo Di Marzo-Ferro,
20
Mongitore e
il
Libri. L'
il
opera
studia
il
Maurolico
forma dialogica
in
cieli,
all'
Astronomia
per avere,
Tolomeo,
in chiaro la teorica di
pi volte incisa in
Roma
e nelle carte
genio di Dicearco
si
mondo, parvero
Niccol
primo,
nuovo
negli
manco
il
Opuscula Mathematica ne
asprezza che la posterit non gii reca
filosofo di
il
Copernico, e anzi
volutionibus
si
il
Orbium
si
consideri che
Coelestiu^n, testamento
Thorn non
fu
accolta
come
1'
opera De Ri-
scrive
il
Berti
Invece la
con favore
dosi tuttavia
Glavio
il
il
Belli,
il
Dato, 1822.
(2)
gyrum
Toleratur
et
circumverti posuit
Mtone dignui
est.
Opusc. Matb.
edit.
seguace
che,
detti,
21
de'
l'e-
pensiero
(1).
ma
scusa;
noi,
effetto della
collo Scin
e
il
lo
un
le cre-
pel
n tampoco
Cardano ed Erasmo
di straordinaria
dottrina
le facolt
umana. Credette
alle
primo
il
la vastit
dell'
dire se sia
il
ingegno
(4),
egli
maggiore
la
stravaganza
concetto cattolico
ma
correvano
Erasmo
mai lo
Tommaso Moro.
chi
scritto l'elogio
sinistri allo
(1)
mente
come l'uomo pu
fiera, e
dove
fin
l'abuso della
e di cui se difficile
della
uomo
di questi ultimi fu
solo con
che
il
giunger possano
tale
le
poich
virt,
se pure
si
tempi
ma non
potrebbe
non voglia o
combatte.
Bbrti, Copernico e
le
pag. 76.
(2)
dori e prelati del concilio Tridentino, pag. 375. Palermo, Mira, 1849.
(3)
Vedi lettera
(4)
citata.
Le Monnier, 1847.
22
In
un secolo
grandi scoperte
di
da
rilevati
ingegni italiani, e
altri
il
Maurolico eguagli
pi
ampiamente
quali, quando si taceva
usurparono sfacciatamente
Italia, le
(1).
Euclide,
libro
De Maocimis
tece, e
il
il
nel libro
lumine
dientes
et
(2),
osserv
nell'opera
le linee orarie.
Photismi de
a certe
distanze
lo
(3).
le intersezioni
sciolse, scrive
De Lineis Horariis
il
rende costantemente
cristallina dell'occhio,
il
ed
del perch
primo
il
raggio
figura, e intercetto
la figura
il
di
un circo-
Bailly, ricordato
vero
(1)
dell'iride del
Vedi
luce; ricono-
(2)
MONTUGLA,
(3)
Monti,
(4)
Monti, loco
Op,
voi.
cit.
cit.
cIt.
onorare
la dot-
(4).
grandi furono
De Dominicis,
Dell' obbligo di
far
luce, se
ri-
artifizio della
nomeno
le
pro-
sul fe-
primi
che paragon
una lente
garono
in
qual
modo
si
la
il
si di-
diramazione raedullare
e bisogn attendere
di vetro, spie-
il
il
sensorio comune;
vero indice di
ri-
II
divinando
le parti,
a noi, ninno pu
tutti
che non
matematici
ci
nome
opuscoli e comenti, e
quel eh' pi
ne corresse
Il
scrisse
testi.
La
ma
dezza;
citati,
l'autorevo-
dere
quanto
avesse
fatto nell'
esame minuto
e sagace delle
solenne
ricorrenza
(1) Libri
(2)
(3).
Cos, oltre
che
nella
Cosmographia
3, p. 102.
24
avremmo
letto,
rivendicato
nome suo
il
a tutte
le altre disci-
pline, di
pernico e
il
toppo
ne'
la
stati
a cagion
dell'
con
argomento
incrudelire
nelle speculazioni
fede abbracciata.
concetti
dottrina,
il
Co-
significare
l'
sempre con
atti.
No
scientifici e civili
sem-
la filo-
mettendo
esatte,
pocaggine
in rilievo
di coloro,
il
(1).
ragioni
le
Prova gran-
che
pi tardi
le fitte
Il
in-
tenebre, e nuovi e
Matematiche
(2).
Multi
Theologornm
curri
dieta
Fabroni nella
Borellias opuscola
sanensis,
"Vita
pellabat, ea m'unte ut in
Collegit
abbatis mes-
lacem aderentur.
>
25
Dome-
luogo di nascita
tano
il
tiva
del
1679 non
stampa
compreso
(1),
potenza
della
intellet-
di lui,
rest
ma
dell'
si
gli
intenzioni;
che ha fama
Maurolico
memoria
alla
il
tempo
di
mettere in
effetto le
sue nobili
opera su Archimede
la
vivendo
in
Roma
gli
con
Archimede
(2).
dolorosa
cedono una
piace-
che pre-
la
me
dovuto
in
Monsignor Gioac-
mente
si
ripeterono inesatta-
della
interruzione
avvenuta
pe'
moti
politici
della
confisca
ci)
II
uomo
colto,
che
il
(1894), n. 6, lo scritto
D'un opuscolo
26
lume IV
della
unitamente agli
inedito,
La pubblicazione
Bibliografia.
altri
gi editi
del
documento
ma
pel difetto
Don Emmanuele De
San Giovanni
Ad
(1).
un
eliminare
d'uopo muovere
chimede
dubbio
tuttavia
ad Ar-
frontispizio
Admirandi Archimedis Syracusani monumenta omnia mathematica quae extant quorum caialogum inversa pagina
,
Mau-
Roma
menti, di carte
rimetteva a
di
volumi
Palermo.
la rabbia del
Tra' volumi
il
Vicer di Spagna
Cillenio
che
tali fatti
sopra
Archimede
ed ebbe
rammarico
di vederlo
in
Messina; viaggi
potere
rintracciare
la parte
perduta.
Ma
potendo
nulla
insegnava
(1)
la
Matematica
Vedi Documento
V.
a'
cavalieri geresolimitani
Malta
ed egli,
fortemente
interessato
27
manda
gli
Maurolico
un discendente del
Il
quale Di
cede
gli
il
in Messina.
debitore di medicine
lettera
matematica,
di scienza
le largizioni del
ad Altonso Borelli
aro-
dell'
prezioso manoscritto.
Senato, la stampa
Questo
che
non sono
facili
a credere
maggiormente ne dubitano
che
Salva
la variet delle
se
della
manco
del frontispizio.
Ma
a noi pare
compr
finora
in
rimasta inedita
Palermo
n."
425 esemplari
in
opere di
folio delle
Archimede, confiscate in Messina dal Regio Fisco, e che compratele, e volendone fare oggetto
gno,
si
di
per
aiuti a D.
di
guada-
Emmanuele De
Arios, espo-
commercio e
la vendita de'
d' altro
425 esem-
anche
di-
ma compro-
aiuti
stargli, essergli
serie, e lo
ta,
menomate
le
desiderando
con
da pre-
fama
della sua
matiche
gli
davano
diritto alla
28
III.
Il
inedite
le carte
scritti
num,
Maurolico
del
(1)
Demonstratio Algebrae
liber
trasse dalle
stesse
tre
Geometricarum questio-
Brevis demonstra-
la
tio centri in parabola. A' quali precede la dotta lettera latina diretta dal Maurolico
aW Illustrissimo D.no
la
lettera al
Bembo.
D. Joanni Ve-
un altro studio
che pu essere
Napoli d ancora
Il
di scolastica
un biografo ac-
e che
curato potrebbe mettere in correlazione co' concetti del Maurolico resi manifesti negli scritti d'arte e ne' religiosi.
grand'uomo manca,
raccolta
delle
lo
opere
dicemmo
in altro luogo,
la
di
e di Messina.
poeta
titoli,
strare
vogliamo parlare
sempre pi
e
storico
di Paler-
il
che
Roma,
istorici, ci
di
ri-
si
Napoli
di que',
giunsero
che rimangono ad
solillu-
educato
alle
eleganze
secolo, in cui
eleganza e
concisione
la
Messina conserva
tanto
alla tra-
Comunale
del
una diligente
Ma
romana non
gli
classiche
nel
suo
lo scrivere latino,
la
(1)
Scritti inediti di
tsiche,
1S76.
29
ma
in
Oarminum
e di quali, perduta
la
tum
trovano sparsi
libelli
duo,
si
raccolta
in
Epigramina-
et
cronache degli
matica di G. P. Villadicane.
Messina
epigram-
si
dio
e
quale
e del
demmo
(1).
quarantadue
specialmente
sonetti; e se
due canzoni
Meditazioni; se
le
sacre
stu-
vi
hanno, per
le
forme, re-
che
Maurolico
il
lo concitava,
aveva
allorquando
convincimento
di
Per
farsi
non
li
conobbe
lo Scin;
noti, e
si
appena
non
li
trovano
cit
li
che
il
Ge-
cenna qualche
n pure
il
Rossi,
Messina, n in Ve-
in
accrescono
il
volume
stampa ne
Impresso in
quali se
hanno sgarbata,
che riguarda
vole in un
le
uomo
della chiesa,
pone
in
bocca a Pietro.
Ma
Delle
Rime
san Pietro,
(1)
macchie e
ammire-
si
le profferisce
nel
XXVII
canto
d Francesco Maurolico;
che egli
30
del
tergli
che
t'occhio
gli
No,
stessi pensieri.
diremmo
che
non
Maurolico
il
il
Maurolico
siti,
amava
violentemente condanna
gli
propo-
le
Roma
che
ripe-
fa
porre sot-
noi, nel
la religione,
il
governo
creduto uni-
era
Ma non
cos lo ritenne
il
Maurolico, e
il
delitti, altri
primi esempj
seppe assumere.
g' ideali
fatti,
della religione
la piet, la carit
eccellenza de'
dalla
in pravi usi,
la ricchezza e le possanze
ma
temporali
il
il
fasto,
Singolarmente
(2).
ricordo
il
con
con-
minuto
di
le
opere con
ti-
aerila di
detti
sando
ma
franco
non pu
dire,
(1)
V. Documenti, n. VI.
Nelle
Rime
si
il
svela senza
contegno che
n sa
scuopre
(2;
mal costume
e le
celare
nella
gli
reticenza
imposto
mali
cupidigia
dal
e questi, u-
immensa
alle
di bistrattare
il
mondane cure
sero
ispirare
pendio
per quella
e
giustizia
la
cose
delle
fecero
quali
le
negligenze
le
1'
che
religione
accresciute
ritrasse da
siciliane,
che
Quando
amore.
31
sola
egli
poteva
nel
storico
fos-
si
com-
vicende
le
folla
d'Angi
senza che
fece
il
consentisse
lo
che
Maurolico non
Il
tico
ma
e l in alcune opere
qua
accenn
a'
Rime
danno
ove
egli
agli invasori
le
vavano degli
atti
ugualmente
assai pi esplicito
primi e
religione,
gli
non
domina
in molti luoghi
ove
egli
che
recarono
non
si
fandigia empiva
coli
ci-
imprese ardue
le
governo
astiene
dal ricordare
rum
loda
ordinamenti
migliori
(1),
sensi dolorosi,
ta'
la storia
vile,
boia, n Carlo
il
papa Clemente
con
una
mirando
la religione
del
al
Cristo.
Il
paragone
dubbio
lascia in
Domina
il
il
tra' se-
sentimento di
(1) Di
Clemente IV
si
non ha misura,
ricordano
le
parole
Unione Tipograflco-Editrice
MDCCGLVIIJ
la
6, pag.
Ca-
696; Torino
32
bea quantum
Il
a pastore tuo.
diflfers
Messina pe'
Maurolico
al
tipi di
ogni
in
et.
opera tale,
nome immortale
tempo
,
quali
torio
Amedeo, cui
la storia del
uomo
in Sicilia
avendo disposta
gegno
in
contemporaneo
fornito,
ma
li
Veramente
indice copiosis-
di effemeridi, e condottola
essendo
di
altissimo
come
(1).
in quelli egli
un
che
la quale,
maniera
scrittore
aggiunta
in
come
insigne, scrisse
ha
il
la Sicilia diede la
compariva nel
del Maffei, ed
tipi
prolegomeni, e
Una
1'
primi cinque
fiorito
di
artista
indi-
libri diffe,
e narra
correggere
Tom-
maso
sesto,
che svolge
con proposito
le
ma
tono
ci)
a'
critici
il
primi,
manca
il
nitore dello
in
si
attiene
sem-
stile.
Per consen-
Orkookio, opere
scelle,
il
ponendo
dottrina storica;
33
ad esame
in esso
pi
gli storici
il-
lustri dell'antichit,
lerio
memoranda
l'am tanto
derla;
e.
la
sua
sospese
citt
fuggiasco
al
per
difen-
le
amava Palermo
il
voleva ne fossero
l'intera Isola, e
De
pulorum
leggono
si
tali
espressioni, che
Palermo
ti
sia
mutno
al tuo
Messina
egli
animi
Gestis Disci-
accennano a
tutt'altro
ma
gli
Palermo,
sia chara,
Ed
egli,
si
propose
Vespri
il
(2).
Gregorio
racconto
siciliani e la
soldatesche di Carlo
Sed cum de
di
encomio
(1)
esclasa.
nato di Messina,
l'altro de'
si
difesa
E veramente
Siculis rebus
della
di
del
Se-
pa-
le
Domenico Scin
morte di Manfredi,
(1).
Messina
chi apre
il
contro
le
Compendio non
turnus labor et opera non solum laudem, sed proemia magna merebatur,
satis erit nobis
adnota-
(2)
ElogiOy ediz.
Arch. Stor.
Sic.
cit.
N.
S.
anno XX.
34
grande maestro
di latinit,
Dopo quattro
secoli
il
nome
di
sono
nieri,
ricordi e le disamine
a noi importa
si
di
dica
tanti
come
tra'
ed egli
come
suscettibile di creare
metodi generali e
la scienza
se celebri
matematico,
italiani e stra-
illustri
rami dello
fllosoflci,
da
le altre discipline, e
scibile.
Preparando
lui
che
metodi e
Francesco Guardione
DOCUMENTO
11 Sept.
die,
I.
et
prosperare
Il
mo
(1) et
la
f.
presa in fauor de
di far qualche
et auisarlo,
et
la
XG
per
Austria:
da questo
honorata
1'
im-
che se sua
non postponendo
amor
lo cui
cita
pre,
Io. d'
S.
nob.ma
si
il
conjugale
stata in questo
amor de
Sicilia....
la lil.ma S.
hara conseguito
suo in-
il
S.
Ul.ma chi
diafani
li
de
la Iride et altri
importanti passi
menelao,
et
Sicilia,
in
Europa, di cui
basilea
li
solidi.
sa
Gylindrici, et chi
et
S.
1'
altre
li
Per tanto
(1)
S.
si
di
germania,
la
mem.
et
li
Gonicj,
centro de
S.
li
cita
la notizia del
tutta la speculatione de
matLca
la
chi ha scritto lo 5* et 6 de
equiponderanti con
li
de
d'archimede, d'apoUonio, di
al
li-
mondo
Lacerazione del
S.
foglio.
Ili.
le quali
36
li
111.
S.
fusse anchora
Ma quando
pensamento
come
l'altri
non dirr
pi,
ma
ceder, differendo
la
mia querela
a pi
comoda
et
Messanae,
11 Sept. 1571.
lo III S.
di pet. preccia.
DOCUMENTO
II.
memor
Si
literis
mum
ac venerantur. Quid
patrem quoque meum Antoniurn Maurolycum Lascaris amicissimum memoria teneres ? Utinam ego eo tempore fuissem, ut te videre
potuissem. Quod quoniam mihi fata negarunt, ab hinc decennium Romam
veni, non tam Romam
quam te videndi cupidus. Gommendabant tunc
in
mirum,
si
me
simi
tu
fuit iniqua.
omnes humanissi-
mum
studiosorumque
omnium amantissimum
erit
non datnr,
liceat
literas
quanto erga
Dum
mihi
te
te
tantus
amor occupavit
non
ita,
et
me quamquam
rapior affectu,
presentem videre
illud
ut decet
sum quarum
:
Floret
quod
tales
ubique Giilenus
hodie
reso-
commodum
et vitae
est
in
si
Medico
37
merea-
Nam
Theodosii et
Menelai Spherica, ApoUonii Conica, Archimedis opera de circuii dimensione, de Sphaera et Gylindro, de Isoperimitris, de
momentis aequalibus,
apparent non
si
egregium
illius
proponaraus celebromus
et notatn
Nemo
monte aut
a regio
opus
quasi
potest
si
hominis
Ioannes
(sic) iani
sic
Sphserae rudi-
pertinent calculum
nihil
illustrius
et
opus
toties
canones
Bembe
ipsi suis
quantum mihi
licuit,
eximius. Ego,
et in
suam
authorum
et
aliorum
sum
opera
fore spero,
poteris.
tecum conqueri:
es
complura emaculare
est,
si
plentibus, ubi Averrois error patebit, qui putavit sicut cubos inter regalarla
quinque
ricorum
solida, ita et
libeilos. v.
Boethio, lordanoque
solaris radii per
qualevis
in quibus
'
38
motuum
quoque
quam
tres,
primum
de ferma
numero
mundi formam
et
et
ordine tam
Sph?erae
temporum
spacijs.
elementorum,
planetarum motibus.
Quos dialogos quoniam
et
quam ego tibi, si lubet, dedicare decrevi. Est mihi sphaericum instrumentum circulis seneis compactum quod tu olim Venetijs ad Costantiiium tuum Lascarem misisti. Sunt in eius zodiaco signa latine grsecque
:
conscripta. Illud in
Nunc operam de
de Sicanicis agunt
ut
bine
explicatur.
et
quaecumque
terruit.
quoque
Sed volo
quam
glosse
incolae deserto
pluit, ut
oppido,
usque ad
herbas texe-
Brontem
novo mons hiatu flammas emisit per sex millia passnum. Goncrematae
telluris et exusti sulphuris excrementa cum igne defluebant de liquelcta
nive torrentas arbores trahebant XXIII. martij ad occasum Solis Catanae
visa fit Aetna immensam empisse facem, quae ad occorsum collis bifariam divisa magno cum fragore inde Paternonem, bine Gatanam versus
cnm
passuum
millia
comprebendens. Trepi-
invocabant.
Sacerdotes
una
sanae herbarum
colai
cinere
folia
ilio
conspersa. Supra
Templum quoddam
pebat ignis.
quam
39
d.
montis latus
Sub-
est.
que
voraginemque
fecit
milliarijs
longam
tribusque
refertum
tinus,
cum ad montem
versus diem
obijt
accessissit
extremum
soci)
an
certum an vaporibus
afflati
eructantis
vum
cum
sint.
alitar
in-
est
mones ab
XXXX.
pertendat no-
referunt
vidisse se
ei desit,
Ad omne
tibi
omnium
decus.
MDXXXVj.
(Codice
XXXI
40
DOCUMENTO
III.
Index L u e ub r a t
num
mium
sibi
coafidentis
quain Zamberti
tam Campani
professionem ignorantis.
additionibus
ni-
Cam
regularia solida
spectantium.
Theodosij Sphaerica elementa libris tribus, astronomiae principijs necessaria.
Menelai Sphaerica
libris 3,
libris
demonstrationibus
et
et
linea-
2.
De
et Cylindra,
Isoperimetris
Io.
cum
adnotatio-
nibos errorum.
Theodosij de habitationibns.
Enclidis
Aristotelis
ii8,
problemata medianica,
et
cum
additionibus complurimis
et
De quantitate,
Prologi, sive sermone quidam De divisione artium
De proportione, De mathematicae authoribus, De sphera. De Cosmographia,
De Conlcis, De solidis regularibus, De oporibus Archimedis De quadrator Circnli, De iastrnmentis De Calcalo De perspectiva De musica,
De dlvinatione.
,
41
Arithmetica specalativa
formisam plauis
quam
libris
solidis
versa. In secundo
Arithmetica data
Positionum
et rei
libellis
quattuor demonstrata.
vel
capita
redactae.
Sphaericorum
libelli
duo. In quibus
multa a
Menelao neglecta
vel
Gosmographia de forma,
olim Petro
Bembo
situ,
numeroque; caelorum
et
elementoram
dicala.
et
sextus
post quattuor
Apolionii
libros locandi.
Nam
puiictis in quibus
eandem tangnnt
linae horariae
quandam
in iis
exensae.
Talis
autem
Photismi de lumine,
dentiam
et
umbra, ad perspectivam
et
radiorum
inci-
facientes.
Diaphana
in 3 libros divisa. In
ribus. In 2 de iride, in 3
quorum primo de
autem de organi
perspicuis corpo-
Quaestionum arithmeticarum
libelli 3.
Geometricarum
libelli 2.
Astro-
et artiflciosissimis in quin-
42
tum
in
arithmetica
in
deeimuni
et in
tionibus.
libris
directe
facilius et
demon-
stratnm.
maximum
circuii semidia-
quod est
necessarium instrumentum.
Compendinm magnae
num astronomicarum
sive
constructionis Tolomaicae
omnium
totius geo-
observatio-
Io.
Regimonti.
Compendinm Boetianae Musicae, cum optimis speculationibus et caimodulatuam ratione, et systematum proportione.
Sphera in compendinm breviter omnia comprehendens, cum motunm
culo ac
secundornm Theoria.
Compntus Ecclesiasticus brevis et exactns.
Adnotationes in sphaeram Io. Sacrobusti, et
Quadrati
quadrantis
Astrolabi
in Theoricas planetarum.
novam,
artiflciosani,
brevem-
que speculationem.
De
rizonte.
Compendium
Sicanicae historiae.
aliis
Hymnornm
Carminnm
Epigrammatum
et
Geneologia Deorum,
et
Cum
Topogra-
Poemata Phocylidis
rnm
et instauratum.
appendicibus.
libelli
duo.
Io.
principum carptim
Boccacii adaucta,
cum
ad poesim
collectis prosapiis
et
historiam ne-
S.
Crucis.
ce889rii8.
Adamo
in
laudem
sacra pertinentibus.
Breviaria.
Sex librorum de
vitis
Decem librorum
Laertii de
patrum.
vitlls
philosophorum.
et
43
Consiliorum Synodolium.
Siculi.
Grammaticarum institutionum
libri sex.
Demonstratio et praxis.
recti, beneflcae et
Compendium
faecundae, ad scientiam et
utiles.
domorum
decerptum
tionum,
12.
et
scriptis operibus.
Demonstratio
Beneflcae,
lumen
et
foecundae
Germani, anno
in
unum
ac
vo-
Georgii Spirae
saluti 1558,
Item
nimum.
Item
Quadrati
horarii
fabrica et usus
sai.
d.
Io.
XX.llio
(iicata,
Venetiis
apud
1546.
Item
Grammatica quaedam rudimenta, Messanae per eumdem Georgii Spirae fllium anno salutis 1528.
Rhytmi quoque materni de laude S. C. ibidem per eosdem anno salutis 1552,
Item
Martyrologium conrectum
Amulio. Card, dicatum
et
salutis 1567.
run\ in
ite-
Item
compendium cum epistola simul ad patres TridenSynodi, Messanae impressum per eundem Georgii Spirae fllium et
Historiae Sicanicae
tinae
nepotes.
anno
sai. 1562.
44
Item
De
Apostolorum
Senense,
1546.
MDLXXV).
DOCUMENTO
IV.
D. Cyllonius
Panormo Melitam.
Societatis Jesu,
Si
ceto se-
libelli
Bindonum
iam pridem
me
contulissem:
invisum
postquam enim Famam ubiqne de te suspexi personantem, qoam oninigena virtute, ac eraditione praecellis: quam vario idiomate (cuius et me
studiosa tenet ambitio) ornatus existas, animum incessit desiderium tanto
viro mancipandi
quam primum
nec dilectos tuos Genitorem, Fratres, adirem, ut saltem illos tni loco venerarer, impetraremque ab
eis, ut
me
tibi
quo enim nisi abs te uno tanquam ab oraculo suo in hoc Trinacriae
Regno florentissimo responsa, praefertim de Divina Mathesi queat expectare Respublica literaria ? Atque id est in causa, cur tuam humanitatem
res:
folio presenti
compello
cnliariter audivi
non
latere)
te
typis cnde-
quodnam huius
veritatis indi-
cium, ne pr suppositis habeatnr? Quis huius operis Gurator, et Procurator extiterit, ut non periret in tenebris a
mnm ?
pographnm
praefatione
de eaeteris
nt
imprimeretur
est praelo
tost et reliqna
demnm
lectorom indigare.
alia
oditionem
hanc
spcctantia
quae
fas est
Pervenit in hanc
Regij
testate Fisci
45
quibus vix
unum,
lendus aevo, et aflfatim sua doctrina in Orbe notus, cuius doctissimo Consilio ea
iniquae sortis
quamplurimum
enim alium, cui aequiori titulo illos dicarem, desiderare unquam poteram. Quorum dum gratam memoriam chartas
protegit, et late honorat; nec
tibi
surget gloria
qud, ut
mediRogo ergo te enix, ut quantocis meis supplicationibus acquiescas expectatur enim avidissime hoc opus, et gauderemus profect relationem tuam, quam de ilio expostulo, ipsi adnectere, quo luculentis
evadat. Vale vir doctissime, et fave. Panormi Nonis Maij, Anno Virgineo Partu M. DC. LXXXI.
Rev. Tuae
in tenebris tanti Authores non delitescant tuis luculentis notitijs
taveris.
:
Obsequentiss. Famulus
D. Cyllenius
Hesperius.
Supra
id,
propriora
46
erant, tibi
ad
meam
menm
calainunqne
attulit epistolam,
exponerem, iternm,
excitavit, ut ea,
et plenis,
postulavi,
cipe. Plura
ac-
quem Messanae
servabantur,
ter et snpra
me
quam
pervenient
cum
te intelligam
bonarum artium,
qum
methodo excogitatam,
si
aoam
omnium manibus
rantium parentum
in
te expetere de-
me
meorum
istic
commo-
ad Rev.
P. Alias,
Messana Melitam.
fatto intensive
difficili,
ci cb'extensiv si
stante
il
doveva
mancamento
per rintrac-
<lir. 1
47
Marchese
Gampotondo.
di
2.
Quodnamhuius
veritatis indicium,
ne pr
Il
il
si
ma huomo di molteplice
Roma la Medicina a'
Aromatario in Messina,
s'intende di professare
in
gnori con molto applauso. Costui per danari di medicamenti, che gli de-
vevano i Signori parenti del Mauroli gli riscosse quegli originali, et havendo di propria borsa cavatasi qualche somma per promuovere 1' impressione dell' Opera suddetta fu soccorso a tempo di Alberto Fuccari
dal Senato della Citt di Messina, a cui doveva dedicarsi, d'onze 100. E
,
bench questo della professione se n'intendesse, si cominci per l'impressione con l'assistenza, e studio del Sign. Gio. Alfonso Sorelli nell'anno 1670, e seguit a stamparsi sino al 72, e dopo per i distui*bi di quel
tempo necessitato il Borelli a partirsi per Roma, reste imperfetta, essendone solamente stampati i sei libri, che al presente si vedono, ch'erano
rimasti in casa di Lorenzo di Tomaso dove con altre robbe furono incorporati dal Regio Fisco, e trasportati in Palermo. Dal Che si sodisfa al
,
dubbio
4.
Quis expensas
All' altro 5.
et.
etc.
il
il 6.
Quomodo
manco
li
si
hanno: onde
si
dice, vi
potrebbe aggiungere
il
si
che conforme
Maurolyci Lucubrationibus.
ris
cose,
tale
ria Latina
et io
dice
Cillenio
eie.
7.
Quaenam
de caete-
non solo di Matematica, ma d'altre professioni. Il Sig. Gio. di Nami disse una volta, ehe vidde in potere d'Alberto Fuccari una histom.
s.
di tutto
il
non
il
me
Et reliqua
demum
alia editionem
ci.
hanc spectantia,
l'altro 8.
etc.
che
Nello stam-
48
stampare
1'
altri libri, e
libro
il
primo
v. g.
commentarietti
il
Tomaso
e poi
dava a
si
il medesimo libro
e cos degli
uno dall' altro e diceva, men,
separati V
stampa
questa
tre attendeva
d'Archimede
Borelli
che puliva
quesiti
facci
mentione
me, che ne ho
al Cillenio,
fatta
Io
ho a caro
eh' ella
sina, destinato
come questa
in Medicina
cospicuo fra
gli
Academici
Mes-
di
quando
flori.
pere
il
me, per
l'affetto,
che
ho conceputo,
gli
Indegno servo
Xpo
in
Carlo di Balsamo.
rima
refecit,
ipae mihi,
sitis
tulit
dum
Balsamo
S.
saavitate plu-
cm primum Melitam
et
appuli, fecit
mais de Maurolyci Archimede desideratam coronidem imponis. Reetiam mihi Panormi benevolentiam tuam erga me Illustr. ac Reli-
giosiss.
Dorainus
dico. Gratias
ago
Commendatarius Rondinelli
tibi
Insula
cui
tua Stirps
distillai.
Vellem
te
spero obsequia
etenim
pr dignitate
Dum
mea
ex hac
tibi ore, et
Tuae Rever,
Deditissimus Servus
D. CylloQius Hesperius.
DOCUMENTO
Al Ilus.mo senor
D.
49
V.
Ilus.mo Senor
llego
interrumpir a V. S.
para gozar
rir a la fuente,
le
importuno con
el
la
me
est
S.
Il.ma
si
passando, que
425 eiemplares
las
in folio, conflscadas de
me
Mezina por
Regio Fisco,
el
al
muy
me las podia
muy buen molde para est y
en
camente se colegia
conferir
de
me
ofrecen. Apenas
mentum majus)
le
el
Poeta
dor,
me
suma considerable
ofrecieron una
me
la
quitara;
con prester
di dinero al
que
me
que todo mi
me huviera malogrado, y deslucido. Supliqu mi Acree-
trabajo no se
la
las noticias
donde poco
verme con
el
falt
pagar dos imprentas y sus interesses. Tres cosas, Ilus.mo Senor, me movieron emprender este viage
desacomodandone a mi y a mi pobre
casa, y en lo fuerte de los caniculares. La una el desco que tenia de
,
conocer
al P. Alias,
de lenguas,
com en
pues
lo
la
profando de
dilacion del
la
mismo Rev.do
tercera ver
Arch. Stor.
si
Sic.
ballava
a mi libro.
manera de establecerme en Malta con mi Im-
N. S. anno
XX.
50
mano
a la embidia
pues en Malta no
y teniendo el
dincultad
en
ponia
gran
ballar assino
imprimir,
P.e Alias macho que
mejor
que
pude
para
el
Proveime
lo
moderado
stencia para efetuarlo.
tan
esclarecida
le sali flados
de 32 escudos
de
y gast con el lo que tenia eran otros quatro escudos, con palabra que luego que llegaramos a Malta lo pagarla; y el pago, que hizo,
piata,
me
en que jams
he
visto,
Em.a
mand prender
lo
com
se executo,
y oy
est en la carcel
para
dos meses va este passagero. A mi entr tanto me ha sido fuerza detenerme tambien en est Giudad, porque la Persona a quen he hecho la
,
que
le
nada en lugar de sus dineros, que si los huviera querido dias ha que
me avria yo buelto a mi casa acordandome para siempre de mi viage
a Malta. Mas pues mi necia piedad me ha puesto en este embarago (sum
,
nam
la
pena,
si
en
la
carcel,
le
Dexo a
la
me
baviera embiado
cipe de
la
al S.r D.
me
dex
ellos
com-
com
le
huviera passado. De
gunas
letras, que,
segun
empec, y
no tener
lo
lo necessario,
lo
la
imprenta, he aprendido
qoalqaier interes
li;
sicndo mi
me
que
me
destierro, al-
el
mi inocente
me
ostoy.
ella es la
En
esto
afligida
unica qae
me
51
acompana en mis trabajos) ma tambien tramando la materia, en que emplear est mi prueva, quando ayer dia de S. Gosme y Danaian, me embio
a Uamar al P.e Vela de la Gompania de Jesus, por cnya via mi muger
me escrivio que mi principal acreedor me quiere vender, o empenar la
impronta, y est es instigacion de mis emulos, que lo persuaden a elio
con mayor interes por arruinarme; y assi, Ilus.mo S.r sin salir de un
laberinto me veo en otro mayor, porquo si me quitan est Imprenta me
quitan
pan a mi y
el
mi
casa, y
me
arruinan sin
remedio
com
lo
intentan.
Por
lo
que
(sin
me
V.
Ilus.ma una grande obra de piedad, y esto se pnede hazer sin in-
S.
teres alguno de
el
torcer
Palermo
aver recurrido a
tal
de Molina en su aprovechar
Nombre de
sagrado, no potr V.
S.
Ilus.ma negarle
la
accepta-
cion
y en
que
elio
si lo
ve V.
dosmereciere
S.
lU.ma
lo
el principio.
No permita
V,
S.
S.
Ilus.ma se digne de
darme un breve
in-
52
paraque no
me
que
grande autoridad del Rev.do P.e
Alias, y estar muy lexos del accidente que me passa, no me avrian faltado ics primeros de Palermo con sus recomedaciones para V. S. Ilus.ma
stante
de audiencia
sino huviera
ni dudara
venido conflado en
tampoco
la
la del
apoyo de su nombre se bau impresso, no aviendo yo preel de agradar, me persuado que papel per papel
avria de negar Pero todo es superfluo donde la Pietad de V. S.
y que con
el
no
111.
me
ma
lo
negare a penetrar
deseo ver
la
sincero de mi corazon
lo
Persona de V.
S.
el zelo
con que
me-
rece.
Illus.mo Senor
los pies de V. S.
lUus.ma
DOCUMENTO
In quista inferna valle
per
li
VI.
suspiramo
andamo
tristi,
dubiusi e
lassi.
si stava,
va per corsia
e
la lustitia
la
tjrannia
dispiatata guerra:
abandunao
la terra.
si
di Sapientia e di lustitia
e la cupiditati di la
armati
raundn
La donna
al
la
la vita di lo
la
lo
li
frati
patre
anchor' e rara
al figlio offendi
genero a
lo
L'un hospito da
ognun
sochiro gabbare.
corno va e veni
la fortuna
or'amico diventa, or'impio e duro
:
e o
Quanto su
altri
su
ti
foro?
campavano contenti
e hor la gubbitizza
li
fatti
in povertati
non ha
fini
afflicti,
Ma
tu da Gotantin
Roma
dotato
Un tempo
tu campavi cu honestate,
un tempo combattevi per la fidi
53
54
ma
ora
le
ben
si
vidi,
heu quantum
Devivi disprezzar'
et
a pastore tuo.
dififers
cosi bassi
li
mente
elevari la tua
in
susu
ma
per contrario
li
per
abusu
tal
heu quantum
cosi lassi
l'alti
contenno e spuo
io te
devivi restaurare
li
toi
templi
guerre
et suscitare
con
li
heu quantum
Io
come
dififers
contempli
si
a pastore tuo.
sai,
ne oro anchora
quando per
ma
toi
l'altri
dimandaro
ne milia
ti
heu quantum
adversa vexant
te
si
levata
e pravitate
propter peccata
heu quantum
No t'hanno
toi
li
non
non
ma
heu
l'archi
statui
li
colunni e obelischi
pyramidi o theatri
l'almi patri
fiuaritiiin
Quillo, chi
e io per
heu quantum
a pastore tuo.
diflfers
In piscatur
ora comanda
di galei
gran stola
heu quantum
heu quantum
Parmam,
quis
Bononiam subegit
heu quantum
Or torna
regno suo
torna a
li
toi
antiqui patri
exemplum
sei, di
cui
si
facta matri
per
lo
to zela,
deliqueaco e fluo
Cossi parlava
di contra
li
Summo
Simone adirato
soi
pravi snecessuri
Pontefice.
55
56
non
di questi tu
mastra l'amari
Paulo beato
si
bono recturi
Per
per
te
l'eruditi
li
bembo
e sancta crnchi
Da
la
occidente
lo livante fin'al
santa
f di
Christo dilatando
e debellando tutti
pagani
li
Aggiunge
lo to
vegna
lo
Re Christiane a
con tutte
le
la difesa
fazzano
la
grossa
poterusa armata.
lo
et charidi
portu zancleu
fidi
e di lu
tempu reu
li
gravi danni
Ora mostrati
la
potentia vostra
e in Constantinopoli, com'era
ai
explichi di
la
crochi
la
bandcra.
57
vi tegna scusa
Re
Ecclesii collegiali
e monasteri
placati a deo
duni
Vui chi
le adversitti.
triufati in l'allegrezze
immense,
ne Jove
ne lunone ne l'Ennense,
la
nostra inopia,
semo
(Dal
poemetto
De Gestis
di Palermo).
in
Ve-
Nella
v'
ricca
oro
di tari di
la quale
(D
di Sicilia
per la forma
pi frequente
dei
coniati
tari
sono
di
un modulo assai
a Palermo e Messina.
assai
Questi
arabiche,
hanno un
campo del dritto la croce
greca IC XC NI KA. Gli altri invece
piccolo
sono formati
peso
quasi
formola
latine. In
di
una laminetta
greca
religiosa
qualcuna
sina, opper le
hanno
di tali
Questo lavoro
come
fu letto
il
monete
ha attribuito
sione di dimostrare
(1)
di
nome
altri
ha
e,
il
nome
di
Mes-
ho avuto occa-
doven-
59
e di Amalfi
monete sotto
nale di Palermo,
di Sicilia (1).
monete appartiene un
la do-
questa classe
Museo
nazio-
il
di essere illustrato.
La moneta
TARI. +
Due
palma. R.
giri
Due
delle
cos la descrive
G.
I.
dal prof,
mezzo
un cerchietto
in
mezzo, in un cer-
cufica; nel
basta ad identi-
(sic)
Mo-
Svevi nel
Sicilie,
una
{conservazione cattiva).
Rit.
Nel
con iscrizione
ficarla con
Pa-
cufici.
Questa sommaria
Segno
vendita fu compilata
della
di
N. 724 del
chietto,
il
Museo
al
122^,
's.
^>j*Avo
,-Ui
'a-*---
iJift-M-
xjA^
S-'y^
Q.
FRE.
REX
SICILIE
(sic).
Fredericus
Rex
Sicilia e.
ROV.
I.
G.
XjL4.,w.<J>-
Battuto
KiLw.^
Messina
<J.JS
....
cinque-
centesimo.
(1)
Di
tali
del
VAreh.
Stor. Sic. N. S.
1891.
tarano
di
Amalfi
nei
60
G.
II.
aJi
Io
Federigo
A. Cerchio
ixJUJt
aJscJI
magnifico che
il
chiaramente
che
gloria in Dio.
si
Da San
lermo.
si
conserva
Giorgio-Spinelli la inser
stavolta
come
Dritto
di
Pa-
Palermo 1861.
trascrizione delle
la
merito del-
sul
(1);
di rilevare
leggende arabiche
accompagna
potercisi
moneta secondo
il
raccapezzare. Stando
pezzo
il
allo
non
Spinelli
sarebbe
la stessa
e secondo
(2),
non fosse
ci
fuor di luogo
cos nel
mo-
nostro Mortillaro al
10
Museo
nel
collezione
nella
^)3b del
modo
il
campo.
l'intero
XX, num.
esistente
allora
tari
il
che
ii5o,J>j5
Il
stra
N.
COSTANZA IMPERATRICE
nel
DI FBDEBTGO RE E
il
iC-Jiu-
qui
vero
si
monete
si gloria
di
(1)
citt,
quella forma.
non
in Dio
imperatrice dei
sopra
che nella
a quanto ne
esiste,
Romani;
so,
non
La leggenda Federigo
e
si
coniaron mai
il
magnifico che
va cambiata nell'altra
la quale
perfettamente
Costanza
risponde a Co-
Sicilia,
citati.
(2) xJiiu.
monete arabo-sicule
(3)
Nelle monete,
J'.j;***^
M.stn!.
Romanorum Imperatrix
monete
Dopo
Campo
Dr,
vengo
ci
Marg.
Albero
di
palma; a
due.
sin.
(sic)
'sj'j*..tj>*)
:>A-M-w*
x*.
*JQ^
iLyCj
^J!
[..v-^]yto
Croce.
Rov.
Marg,
int.
'^*,j
iUajJa-**^
*->r.jJj-*-J^
LuUj^
ORO
D.
Traducendo
Dr.
int.
est. ^^~<sx.mjV
in altre
61
le iscrizioni
avremo
Marg.
int.
Federigo re di
est.
Fu
mm.
Xi-w
Vr*^
Sicilia.
conia(to sotto
il ?)
regno
di lui, l'anno
cinque-
cento novantacinque.
Rov. Marg.
int.
est.
Fu
van fatte
Nel Dr.
dell'altra
cos perch
la
formola fu coniato
le
seguenti osservazioni
sotto il
etc. (2).
Sar stato
sono trasposte,
il
numero
cinquecento
il
il
conio, molto probabilmente di cristiano; del resto di tali trasposizioni di lettere occorrono
(1)
(tav.
(2)
XX,
Il
genere ma-
XXI,
3)
e N. 550
3).
Cosi in una
moneta
di
mismatica arabo-normanna.
62
uso
quasi
Ma
il
non occorre
nome
in altre
monete ne
La
il
tari di
moneta
pi
quale circostanza
Federigo e della
monumenti.
volgare.
in altri
e forse questa la
Im-
ci
antica
in
mette in grado
perch
il
1'
1'
di stabilire
era
che
imperatrice
cui segnata
ano 595
musulmano co-
Da
la
come
ha pregi
di speciale importanza;
epper dovr ascriversi a fortuna che nella dispersione del monetario di Fusco, essa, per opera del prof. Antonino Salinas, venne
ad arricchire
Palermo.
la collezione
Can. B. Lagumina.
(1) Si
veggano
sul proposito
quasi tutte
le
date dei
diplomi arabi
pubblicati dal prof. Cusa, I Diplomi greci ed arabi di Sicilia, Palermo, 1868.
NUOVE OSSERVAZIONI
SULLA POPOLAZIONE ANTICA DELLA SICILIA
memoria
*''
suU'jE'i*-
Sicilia, allo
scopo
cenfutare quanto
di
XIV
di quest' Archivio.
ma
ne
io
Ho
un lavoro
scrissi in
letto attentamente,
nome venerato
non mi imponesse
Cavallari
del
obbligo di
rispondere.
E
cilia,
prima di tutto
da premesse
in parte diverse,
una somma
quali arriva ad
popolazione a 1175000.
cifra
di
prendendo
820000, laddove
bench
le
mosse
l'altro
porta la
io inchinassi piuttosto
per la
opporre
ragioni
cifra pi alta
quell'et
assolutamente
convincenti a chi
di abitanti.
(1)
io stesso,
ho proposto due
la ragione
di
molto
preferisse la
della Sicilia in
la cifra di
un milione
64
ci
che in gran
dati
quanto
miche dell'antica
Sicilia
la
una popolazione
popolazione maggiore.
uno dei
fattori
fertile,
di abitanti.
quindi capace
fertilit di
dipende.
Peloponneso, nel
di
una
maggiore o minore
importanti sono
il
1000000
di circa
un paese molto pi
Sicilia
tanto, la
dubbia,
il
secolo avesse
Ma
molto
un' autenticit
di
in
Ora
sono
parte
siciliani,
che
Altrettanto
d'America hanno, oggi, una densit della popolazione molto minore di quella che s'incontra in Europa. Perch
appena da tre
ciata
secoli
laddove
Principalmente,
Settentrionale incomin-
la civilt nel
mezzogiorno
dacch
avevano
Greci
posto
il
piede nella
vano colonizzato
la costa
meridionale
Il
migrazione greca
Sicilia
all'
si
tempo
la
si
di
la
grani e di altri
il
stimonianza esplicita
molto
il
avremmo
la te-
dopo aver
rilevato la grandezza
aggiunge che
*
ha provveduto
prodotti agrcoli
fatto
Tutto l'interno,
secolo fino
dell'isola.
meno grave
di quella
contro
Peloponnesi
non era
(VI,
1).
Dunque
secondo Tucidide
maggiore
molto
di
la popolazione del
65
Peloponneso era
considerevole.
appunto
ci
qftello
che
fosse
ho soste-
io
nuto.
di essa
appartenevano ancora a
isola, nel
l'
l'
ci
densit
cio
relativamente
t'osse
in pii della
molto
due quinti
territori di Siracusa
da barbari
isola abitate
sopratutto
secolo, era
stati
Agrigento.
ellenizzata
met
di es^a
debole, e certo
assai
la
mi-
nore che nelle parti abitate da Greci. Di guisa che, anche am-
maggiore
la stessa, e perfino
densit media
nere
doveva rima-
Per conseguenza,
inferiore
la
o tutt' al pi
Quanto
paragone
isola
uguale
l'
Peloponneso.
di
al
fosse
di
popolazione in tutta
della
la superficie delle
ellenizzate
all'
Attica
essa non
ci
pu
servire da termine di
di
popola-
neppur da lontano.
citt pi
secolo, rinchiudeva la
la regione
non
II, 3,
24), e tutta
suburbio di questa
il
citt.
Chi volesse supporre, che la Sicilia avesse contenuto una popolazione dieci volte maggiore
dell'
maggiore
vi
Attica
come
fa
in
il
ragione
della sua
d'Atene; laddove essa non racchiudeva allora che una sola citt
dicendo
alle
numerose
citt che
ci
ha ragione.
120000 non
Greco
soltanto
Agrigento
cifra di
il
Compresi
e Siracusa.
Ne
che questa
bisogna aggiungervi
e che quindi
territori di
nei
dimentica
Egli
riferisce che ai
si
SICILIA
quali
eleverebbe
si
il
nu-
secondo
muove
Prof. Cavallari mi
vece
Timeo,
cemente accettato
dice
'
della
sono
del quale io
le cifre.
potente
grande squadra
notizia
me-
di farlo
flotta
non
di
ho puramente e sempli-
Selinunte
le
il
Cavallari
imperocch
la pi
abbiamo
della quale
mare Egeo
spedite nel
in
aiuto degli Spartani. Certamente la floridezza economica di Selinunte attestata dalle rovine dei templi;
ma
anche
qui con-
Erodoto
corse, secondo
1800
talenti
ma
di tutto
di
non pi
di 9 talenti.
il
territorio.
Del rimanente,
templi
ai
le
tempji di Selinunte
che occorressero
di
XVI non
la
cedono in
mezzi maggiori
Eppure Siena
citt,
non pi
grande
nessun modo
asflieme.
che oc-
del
talenti, si
che ripartita
di
somma
(II,
XIV
di quelli
templi
quei
presi
Senesi,
de'
France avec
la
Toscane,
III, p.
333).
Non
v'ha dunque
giore di quella
abbastanza rilevante
20 a 25000
una
abi-
secolo.
Osservazioni analoghe
gento; anche qui
si
il
in
mag-
di Selinunte
cio da
67
della sola
che
citt
templi fu-
ma
di tutto
una popolazione
quadr., con
chil.
di
3000
200000
di
abitanti.
Quanto a Siracusa
abbiamo
la
varne
Che
secolo.
che non
se
dobbiamo
di
Tucidide,
permette
di ele-
la
greche
testimonianza
sentiva vivissimo
considerare
la pi
1 che
Timeo era
Siciliano
il
che
il
racusa;
ma mi
comprendeva che
l'Ortigia
borghi
borghi
questi
erano
diventati quartieri della citt eoo una popolazione molto considerevole. Si confronti la descrizione presso Cic. Verrina IV, 53,119
la quale,
come ha dimostrato
il
Prof.
Holm,
e del resto
il
ognuno
Prof. Caval-
lari emette
opinione, essersi verificato l' incremento della popolazione della Neapoli non prima dei tempi romani; quest'opi1'
Timeo,
ma
di
sotto
Romani
risulta
scritti
di Cice-
(VI, 270).
Ne
una parte
due porti
trione dai
piana
ossia la parte
dell'
le
edifizi si
che
infatti,
sguardo
citt.
hanno
che
posizione
sulla
spese
le
si
tare uno
noto
presso
borghi
Lo
Acradina.
tali
basti get-
anfiteatri
gli
di
di
Si-
impero
parte disabitata.
ci
la
tempo
al
precisamente
della costruzione
doveva
Neapoli
esser in
Neapolis rotiana
"
cio
massima
per con-
potenza sira-
l'
decadenza temporanea
impero
analoghe.
di Dionisio fu
danni ben
cagione
presto furono
se la
di
una
riparati
da
Roma.
quanto
egli
dice,
in perfetto
p.
a Dionisio IL
dominio romano,
8U questo punto
La
egli
ci
il
della popo-
son certo,
che se
condizioni
sulle
sarebbe
periodo di
il
troviamo d'accordo.
il
ha badato
69
Holm
dal Prof.
sta in questo
senza
che
Prof. Holra
il
curarsi se la popolazione
da
lui
mondo greco-romano
manca
avere
ciliane.
cos egli
numero
al
le cifre
ma
criterio per
traman-
a noi
economico della
qualunque
quindi
neppure
s'
200000
la cifra di
modo
tal
E come
poi
questa
nemmeno
su questa
l'Holm, dunque,
base
la
popolazione
di circa
compresa Atene,
zia,
paese
capitale,
di
260
la
al chil. quadr.
100 abitanti al
Ma
chil.
l'At-
quadr.,
citt
fertilissimo
numero
200000
manifesta
il
di citt di
di un' estensione
vede da
abitanti. Si
secolo
ci,
un
che 150000, o
che sarebbe
tutt' al
uu' assurdit
800000, od anche
la
met
Secondo
compresa
pili
la sola
territorio di Agrigento,
il
gli
citt,
di
si
po-
e per
conseguenza
il
dai risultati
dell'
demogra-
Holm. Quanto
da
me
non
la possibilit
al di
Ma
non posso
neppure che
si
di abitanti, e
trario,
madre
la cifra calcolata
sia
la
ammontata
con-
il
popolazione
della
a due volte
ci
tramandato
de-
ci sar
Roma.
Giulio Beloch.
DUE DOCUMENTI
SUL PITTORE GIUSEPPE SIRENA
questo
colo XVI.
Meli;
di
il
donna
M. D.
fiorito
Primo a rivelarne
quale
il
pittore
di S.
nome
fu
il
E siccome
chiar. prof.
ebbe
met
la
del se-
Giuseppe
fortuna di sco-
82.
dell' esistenza di
nella seconda
dicevami
d)
della
Ma-
al-
non poca.
riera.
Nel 1881
pittori
pubblicai in questo
io
periodico
taluni
contratti
dei notari
di
defunti
il
magnifico Giacomo De
(1)
Lettura
la
palmi e la^go
l'atta
nella
I-II,
9,
adunanza
per
prezzo di onze 40
dell'anno VI.
il
Nuova
(3).
dicembre 1894,
72
lo stesso
che Sirena,
di
modo che
di
contratto
Monserrato in Palermo
1'
1'
or
un pagamento
onze
di
monio
essi
uno
ed la nota di
De Diana
autore
due do-
mano
per
procuratore dei Cappuccini, in acconto di onze 6 promesse in elemosina ad effetto di farsi lo quadro in la Ecclesia
di d.o Convento
conforme al contratto fatto con m.ro joseppe
al prefato
Serena
pittore.
dato al Serina
il
Nella quale
cognome
di
nota
Serena
come
ch'
lettore
il
il
vede
vien
lianato.
documento
L' altro
un contratto
stipulato
21 dicembre,
il
il
felicis
urbis
Panormi
magister
obbligava in Alcamo
si
palmorum
dicitur, de lavorato;
octo et latitudinis
quadrum unum
palmorum sex, ut
.
cum
capite, et
ima-
super dimidia
arbore pigni
et
arbore palme; et de
<
videlicet
conceptionibus
picture
da un lato
ipsius Gonceptionis
aliis
come appendice
la
storia artistica
siciliana
li
a>?giun}^or
di quest'annotazione.
di
gaglie.
Michaelis
draghone
Che
imaginem Sancti
Joseph Serena
contratto per la
ci. Il
e dall'altro
il
Serina,
cum
Arcangeli
a di 28 ottobre
8 ind.
1579. In esso
che
espressa
si
il
Serina
novembre
dello
quadro
tal
di
principali
figure
ne viene che
ai 21
il
ammettere che un
potendosi
palmi 14 e largo 9
alto
fosse potuto
si
Immacolata,
dell'
Non
anno.
stesso
fatta
contenente tredici
terminare in
men
di
due mesi,
fosse trovato
si
ancora in Alcamo. Or
committente
Immacolata
abbia potuto
Ascensione e
la tela della
il
dell'
allogar questa ad
nello stipulare
la tela
la
tanta generosit
doveva
il
patrizio
Immacolata
Il
sarebbe
caso
somma,
ci
che
non
sta in
fu
perch
alcamese
di
fosse
a prescindere
rendiconto
dell'
quarta
;
e a
quadro
le volte
rimasto
dalla
la
onze dieci
Ma
cio
senza
del-
che
il
effetto.
nota di pagamento
arrendatario
Antonino De
Diana, con data del 5 novembre, 8 ind., 1579, fa prova che l'obbligazione fu dal
stato
il
Serina
adempiuta.
(1)
pi a d
Il
quale
cos
pure
si
ben
si
vede essere
riscontra in quello
per
74
Immacolata; ove
la
unciarum quatordecim
liter
p. g.
uncias quinque
complimentum
un-
ciarum 11 dictus m.r Joseph predicto d.no Jacobo gratiose et amicabiliter relaxavit et alias uncias tres ad complimentum predictarum une. 14 idem don Jacobus dare et solvere promisit ipsi m.ro
Joseph
>
quale
obligationem
complendum
Serena confessa
in cui Giuseppe
si
che
dichiara
del 5 agosto,
avere ricevuto
preter
quam
ut dicitur
uno
di
il
vacaret per
oro a
filo di
il
fatto
quadro
cornici
li
Sirena, oltre
Immacolata che
dell'
dicembre
dell'atto del 21
Nel pubblicare
il
quadro
il
De
al
1",
perch
mero
e
2**,
quadro
pel
Il
il
ai richiesti in ({uello
perch
(ci
no 1615; quando
cio 36 anni
quadro
il
di
io vi
Ascenquesta
Bembina attribuiscono
ci per doppio
che
il
Serina
il
motivo
obbligava a dipingere,
1'
an-
prima.
in appoggio
Ci di cui son
in
si
il
quasi
di tale
annotazione,
convinto che
il
il
quadro che
vidi ai
di
Palermo.
dell'
maggiore
V altare
Blasi e
quale
virt
Ascensione
dell'
bellissimo
di lui.
che pi monta)
Serina,
Alcamo
in
Monserrato
obbligato a fare
Ascen-
dell'
contratto
Ma
1579.
era
si
iuxta
allora
il
quadro e poi
essere
fu levato
un
si
legge Sirena
altro
pittore
da un ricco
ma
?
Il
devoto,
lui
Palermo
protetto. In
Vicer
Magnati profondevano
le
un
quadro, una statua che andava loro a genio e ne facevano sostituire un' altra da un artista contemporaneo cosi molte opere di
;
che
II fatto
il
1615
si
posteriormente non mi
di tela
tela
forzare vi fu posto
Non
un
il
punto della
e volendosi rin-
da supporre
aggiunto
fa
cambi una
si
data e
casi
Ella
un
met
del 16 secolo
che studi
Zoppo
lo
la pittura nella
di
esaminare da vicino
modo
muovere
di
di replicare a
S,
signore
dello
nel
Zoppo
modo
di
dei
fu
Sirena
il
seconda met
ma
Cap-
prima
uno
certamente da
di quel secolo
come
fu
al celebre
bile
il
come
quadro
il
il
io
non posso
la dipintura
pennello
il
nell'
di Gangi;
ma
compoiTe,
fosse possi-
Se
saperlo.
di
il
modo
io potrei asserire:
Alcamo
assolutamente
si
pu dire somiglia
di disporre le figure, di
disegnare e colo-
veduto da lontano,
Zoppo di (frangi e nulla pi. Ma assolutamente certo che quel quadro opera o degli ultimi anni del 16**
secolo (ma badi che per ultimi anni io intendo 1593-'94 ecc.) o dei.
rire e piegare allo
Cappuccino sedicente
mettendo
pittore,
mano
ad un ex
76
DITE DOCtTMENTI
stituire
il
a vuoto
(1).
Riguardo al quadro dell' Immacolata fatto dal Sirena in Alcamo, il tacersi nel relativo contratto il luogo ove dovea collocarsi,
mette nella quasi assoluta impossibilit
sia
sul
che
non
di pi rintracciarlo
se
come e quando !o
andato a perire. Delle varie congetture che ho potuto fare
proposito la pi verosimile sembrami questa. Si detto, sopra,
esistente
il
se
conoscere almeno
di
largo palmi
sei.
Attese
ritenere di essere
tali
stato
con
proporzioni, possiamo
fatto
sicurezza
di chiesa di
S.
seguente
se suisque
in perpetutm p
^Niente di pi facile quindi che la cappella del Mastrandrea fosse esistita nella chiesa di S. Francesco,
e che
il
quadro
chiesa fondata
quale
fosse
Immacolata la
una ben ampia e spa-
titolo dell'
per
per commissione
il
(2).
Cosicch, se
il
S.
quadrone che
due quadri
d'
Immaco-
il
meno
capricci
(1)
Confraternit,
il
lata.
tempo dopo
umani sono
cosiffatti
bello.
da Sutera. Mi
si
dice che
la
in
potere dei di
lui
pa-
renti.
(2) V.
77
Non
vo' chiudere
il
Francesco
Storico
di
una
tela
nella
neir Archivio
pubblicato
Alcamo
esistente in
un mio scritto
menzione
nella
Madonna
conda a destra;
sarebbe
il
1'
autore della
bellissima tavola della titolare (3) nella chiesa di S. Eulalia de' Catalani in Palermo.
(4),
una
tempo
Giuseppe Meli
Vice
!),
Chi,
sul
Museo Nazionale
Direttore del
non
stato
uno
Pa-
Madonna
Andrea Carrera
in
degli
di
Ti-e tele
di
dei
come
V.
im-
amico
Angeli al Sirena
(1)
primo altare
Giuseppe Sirena
secolo
tela del
Alcamo
(nel fase,
se
I-II,
si
trat-
dell'aono
Alcamo,
(3) Il
tip.
S.
Ealalia
(4)
ma
la
mio
il
quadro
nella
di
Mou-
punto, donde
si
va
alla porta
Madonna
'
serrato.
condo a destra.
volato
il
al-
diverso
78
mondo
non guari
(1)
stato invece
un uomo
dalla morte!),
il
opere artistiche
di
se
in-
valore del
specie se di pit-
sino a prova
almen per pro-
perci
babile che la tela in parola sia lavoro del Sirena; la quale proba-
bilit
alcamesi
nella
al
conoscenza che
la
conoscenza cio
Ascensione)
ci
apprestano
dell'
Sirena
il
23,
cursuri
di essere
mesi 21 e giorni
Immacolata)
P. M. Rocca.
(1)
Mor
di
85 anni
il
museo
di
stato
di Vice
di benefico servizio
79
DOCUMENTO
E pi
a di detto
(XXX
ottobre
viij* ind.
I.
clesia di detto
serena pittore
di
fatto
DOCUMENTO
II.
e.
f.
u.
p.
in hac
viij. ind.
1579).
presens se
civitate
unum
in
altitudinis
non
et ipsi
m.ro Joseph
aliter.
Item alias uncias sex ad complimentum unciarum li, dictus m.r Jo-
bus dare
14
et alias
vero
tota
in
festa
pe-
promisit
et
formare
scilicet:
immaginem
tres
ipsi
formare depingere
devotas
et
et coloribus
venerabiles immagines
80
et
cum
stellis
tantum
palme
et
de
alijs
concep-
conceptiobus pie-
dumtaxat.
et
cum
immaginem
et sub pedibus
cum
manibus lancea
bene
predicta cornice teneatur idem m.r
eius in
in locis necessariis et
(sic.)
cum guaruatione
facere.
Et hoc per tota predicta pascalia lesta Alias teneatur ad omnia et sin-
gola danna interesse et expensas et quod liceat ipsi d.no de m.ro Andrea
alium quatrum
ad omnia
Cam
fieri
et singula
presentis.
Jacobus teneatur eidem m.ro Joseph ultra predictam mercedem dare esum
et
et esus et
non
alitar.
comodare ut
d.
Jacobus
eundi
trum
vel
eum bene
etc.
ut superius
dictum
est
non
focerit
de restituendo
et principali
contraveniondo
fldejusetc.
augusti
viiij ind.
1581.
Prefatus
in prox.
nominato
et cognito presento
cumplimentum
in eo
etiam
une.
dixit et declaravit
81
oro a
muli
li
et
eumdem m.rum
m.r leonardns
Sic.
N.
stabili.
e segg.).
Arch. Stor.
quam
S.
anno XX.
foj?.
359,
relro
AGGIUNTA
(1).
civitate
xiij ind.
1540.
de la gratia,
morum
s.
a tempera
in tella (sic)
Simonis juda et
s.
antoni
cum immagine
cum
sancte m.e
li
gistribiliter
per totum
Et hoc pr
mensem
mercede
unciarum
trium et tar.
sex p. g. de quibus
ptione
Renuncians
stip.ti in con.ti
pec numerata
etc.
et restans
sol-
completo et apportato
etc.
jo:
(1)
Vedi nota
di
e.
507.
n. S, a pag. 71.
mo,
ci vis
di nut.
di
Alca-
83
AGGIUNTA
spente promisit convenit et se sollemniter obligavit ad oranes eius expensas ven. patri salvatori campla priori ven. conventus sancte marie an-
fut.
de quibus
p. g.
une.
promisit
et
tt.
et tt. xiiij
in pec.
Ben.
etc.
etc.
aversa
ij
dicto
Que omnia
arbori
alias.
duj
per totum
raagistribiliter ad altius
colorati di virdi
januaris prox.
conventu
jpso
di lignarai in
d.
u. j.
et
heronimus de
m.cus
(1).
II."
Die
Mag.r salvus
marturana pictor
xviiij
civis
panhormi
pres. e. n. sponte
manno uno de
presente et stipulante
unciara
preseneialiter in tanta
moneta
duarum
et
tt,
unam
tt.
argentea
quatuor
ad
quinque
et gr.
complimentum
p.
g.
unciarum
Volentes
ipse
partes
ambo
etc.
unde
contractum
etc.
nuUum. Et jura-
etc.
(1)
(2)
e.
(2).
e.
670
743.
retro.
AGGIUNTA
84
III.
nom.e
de ballis
et pr parte
civis
m. graciani de
dorare
ballis
colorare
et
ballis
baldassarera de massa (1) prout hec et alia dare patent tenore contractus
manu
quem
omnibus
in
et
pr omnia
relatio habeatur. Ideo hodie die superius annotato pr dicto m.ro salvo
et ejus precibus
erga
dctum m. gracianum
60 stipulante de
refici
et compleri
mancamentum quod
absentem me notano pr
m.rum
salvum
m.rum baldassarem
quisitionis
infrascripto fidejussori in
antea
die re-
etc.
Que omnia
etc.
(1) Il
di
marmoreo
tumolo
Madre Chiesa
di
questo rogito
parla
di cui
Alcamo, ed
esiste
tuttora
(2).
nella
giure patronato del principe Valdina, discendente da uno dei rami dell'an-
tica famiglia
A
tato,
alcamesc De
Ballis.
(2)
l'arte
doli'
indoratore,
1* ind.
1557-58.
,,
*
il
'
deorare
rectoribut
il
Martorana eserci-
oe obligavit
come
1* ind.
1527, in not.
confrutornitatis
confalonum
dicto
Stefano Tor-
sante marie do
suc-
tt.
quindocim
85
AGGIUNTA
Die
Hon.
xiiij
coram
presene
alcami
pictor de terra
m.ro
petro
decem
et stipulante
et novera pon.
gen. in pe-
cunia ex pretio unius quatri in tella (aie) sub titulo sancte marie fontis
misericordie cura caxia in qua reponeretur dictus quatrus habiti et recepti (sic) per
Et
jur. etc.
Unde
etc.
etc.
(1).
Die X fehruarij
1616.
xiiij ind.
et se objigavit
johanni
m.ro
petro de
parrocchialem
ecclesiam
Bartholomei in tela
dieta parrocchiale
ecclesia
(1)
Dal bastard. 1
(2)
La
ind.
pr
dicto
di d.o not.
predicti
facto in
Balduccio,
cellare di tutto
punto
Per essendo
destinata.
non sapere
e.
790
miracoli che
stavano
stata fatta
sola in
noviter
altare
1557-58
conducen-
retro.
tela cui riguarda questo contratto esiste tuttora e nella stessa chiesa
un
mihi notario
unum quatrum
alcami
attorno
mal
della pece
il
S.
ritoccare dft
bene
di can-
Bartolomeo e
gli
AGGIUNTA
86
palmorum undecim
imagini
d.a
di d.o
miracoli
quattro
et latitudinis
palmorum
Bartholomeo
s.to
octo, videlicet
forma
in
sutta
dipingiri la
con tre o
di apostolo
d.o santo depingere la corona con dui o tre angeli benvisti a d.o obli-
quatro et che
di d.o
in oglio et che
meo
nello
li
requedi
si
conformi
siano
d.i coluri
condam m.ro
altare del
vito
Et hoc bene
tractum et expensas
dicti
operati
fini
Bartholo-
di s.to
et magistribiliter
di coluri
fundato in la magiora
triolo
etiam
obligati
quatro
al
ad
omnem
at-
que
dicti
corapotum
numerandum
et
mensem unum de
cetero
damna
cursurum. Alias
Et hoc pr magisterio
quindecim
p. g. in
manufactura unciarum
et
totum ex accordio
obligatus
duas
p. g. in pec.
Et totum
facto.
tt.
De quo
solvere
dictis
quatordecim et
pacto
eos
inter
aliud restans
promiserunt
seque
etc.
dicti
conductores
solemniter
dictis
nominibus
dare et
bligaverunt et obligant
dicto
obligato stipulanti statim et incontanenti facto et completo quatro predicto superius declarato hic alcami in pec.
num.
in
pace
etc.
nibus possint
valeant
libereque
expensas
qui
quidem
(1)
sia
pictor
il
esser
pictore
conductores
quatrum predictum
dictis
dicti
che sta et
nomi-
facere per
nominibus eligendum ad
revidi
questa
ofr. ci
fora di
predicta
ohe ne scrisa
87
AGGIDNTA
carrera
etiani
tando
che eligeranno
al detto pictore
detti
officiali
conductori
dicti officiali
nomi possano
dicti
che in
casu
tali
li
quadro refutare et
d.o
relaxiare al d.o narciso obligato et in d.o caso lo detto narciso sia obli-
gato
di restituire
tanenti
De
li
pacto.
d.i
pagare a
et
conductori
d.i
nomi
d.i
stipulanti incon-
Que omnia
di d.o quatro.
etc.
andreas ponti
bada-
et jo. baptista
racco.
xiiij
1616
ind.
nominatus
guidona
narcisius
Prefafcus
et cognitus
in
dixit et
uncias duodecim et
cem
mag.ro
et recepit a prefato
nominato
tt.
quindecim
moneta argentea
in
p. g.
hoc modo
uncias
videlicet
duas et
tt.
de-
15 in tot
Et
diete une.
et
tt.
15
p.
g.
compu-
14,15,
superius
dicti
stip. e
eum
viti
Et
dixit et fatetur se
nom.e
eum consensu
per
eum
in
et voluntate
mangione
m.ri
Proeessit inter eos d.o nom.e ex pacto quod si infra annos quatuor
de cetero numerandos et cursuros ut dicitur d.o quatro supra declarato
(1)
Il
V. in proposito
il
mio
S.,
an. VI,
AGGICKTA
88
non
fassi bene
facta et
li
imprimito et
la
meno
et si scolurissiro
predictus narci-
gine
8. ti
quod
cum
dieta iraa-
et depingere ad eius
xpensas
(1)
iiid.
IBlIi-lfi di
lo
etc.
monaco
iioL Scipione
Que omnia
(1).
Carnimolla.
etc.
NELLO STUDIO
SICILIANI
SOMMARIO:
nente italiano.
BOLOGNA
DI
(D
il
Bologna
conti-
e dai Comuni italiani sullo svolgimento del diritto siculo ai tempi dei
Normanni e degli Svevi. La nazione siciliana nello Studio bolognese
Rettori
dottori
in
e consiliari siciliani.
teologia
Giovanni
medicina
in
denti siciliani
Alfonso
di
umanistici
il
della
Sicilia.
artisti, e
Giuristi
siciliani
Il
Maestri
specialmente
secolo
XV. La corte
insegnanti a Bologna:
Seconda
An-
venuta
anno
Il
del suo
secolo
insegnamento e
XVI.
utilit
Siciliani, lettori
apportata.
Antonio Bec-
cro
collegio
teologico
bolognese.
il
Da queste ricerche su' Siciliani, che insegnarono o impararono a Bologna, non un arido catalogo tenterei di cavarne,
(1)
letti
Sento qui
Fossati
con saggi
che
il
,
consigli.
il
dell'Archivio di Stato di
il
mi
aiut
Direttore
di
90
ma
continente ita-
il
artistica,
Bologna,
ma
le
civile
ed
influito sullo
svolgimento
Si-
ciliani.
Panormita ed
ciali privilegi,
la
altri (1);
rato da A. Votier,
che
sovrana
d'
in cui
bellezze della
donna
(1)
Spogliando
Lo
Toscana, quella
nei
ripete
si
il
le
sua, le dice:
tia
nun ha Fiurenza,
Tuscana
chiddi parti di
SUO libro
lo
Bedda siccomu a
N raancu
Siciliani
poich,
il
le
dell' Aurispa
parole
in appendice al
le
seguenti no-
Nel 18 Genn.
M.
U70 Giovanni
Tra
gli
como
Ruolo
di Siena, e nominato cavaanno eletto capitano di giunotato Bartolomeo Gacto da Sicilia del
Amadore
siculo
cum
nunquam tam
Grecia essem
in
pivissem Italiana
non
in ea
si
fuisset Florentia
(1),
nome
anche non
91
di Si-
sia esso
isvoltosi
fino al Niccolini,
quando
Toscana
la
il
ves-
Tali
relazioni
anche
corsero
in
le celebri
Monreale. Relazioni
di
merciali e politiche
rimastici:
cosi
ancora
loro
le
dell'isola, e
Pisa
(3).
con
Bonanno
duomo
com-
quanto
In
torre
da Federico
Regno
(1)
II,
pisana a Messina
al
nomi
ricordano
relazioni
alle
politiche
pensi
si
al
do-
a loro
L'Aurispa
si
di
pel
relazioni
importanti
nomi
la
Pisano,
(4).
bre 1424.
(2)
Toscana
e Sicilia
il
titolo di
un
libro di P.
Cipolla, pubblicato
in occasione del centenario del Vespro, che mostra l'opposizione fatta dalla
e dall'altro lato
il
spro alla Toscana, per averla salvata dal dominio della Gasa d'Angi.
(3)
Prof. Vincenzo
liana nel 1864.
Bonanno ed
stati
altre.
pubblicati dal
BOLOGNA
92
Fra
NEr,
MEDIO EVO
Siciliani e
di
fin
dogana
e diritti di
XIV
nel
sie,
canti popolari ci
secolo
il
vico degli
il
Amalfitani
Genovesi
Giorgio dei
attestano
che
gnalarono
quella scuola
si
rivoluzione
spiriti
del
romano
il
Bragolino
Verona ed
dei
altri
per
si
la
se-
(4).
Cosi
di
pittura palermitana
di
San
relazioni commerciali
le
portarono quegli
vi
nella
(1).
e la chiesa di
Siciliani (2).
Palermo
in
all'
isola
Gaggini e
lo
lo
stesso indirizzo
(1) I.
1876);
Carini, 1
Sicilia e la
Anno
(2)
anno
I,
S.,
IX).
G. Cosentino,
S.,
La
S.,
anno
III); e
nome
di
a Palermo,
Musulmani,
(4)
voi.
Dai documenti
Stor. Sic.
Romano,
N. S.
Ili,
pag. 222.
anno V
1880), risulta
Ainemolo
del Mongilore
il
che rico-
smo venuto
sciati
la
monumenti
egli coi
la-
segna
ad
tendenza
la
Amedeo
politici
lato le
esanime gret-
la
(1).
93
era costretto
essi ricordo
altri
illustri siciliani
condotti in Piemonte
li
furono da Vitto-
quando
ad abbandonare
il
egli
regno
di
da raggiri
Sicilia.
Di
il
monopolio
dal
dei
Napoleone
tra
Francia
in
(2).
la
Sicilia
il
continente
con Napoli.
dall'isola
due
civilt: l'orientale e
l'occidentale, la cristiana e la
di
clima e di suolo
come insieme a
tregua
di
continente
d' italianit
il
si
erano
poich essi
sempre
nelle
trovarono, e a firmare
d'Italia.
sime
(1)
inoltre
(2)
le
La Lumia
La
Sicilia
Gobdova, 1 Siciliani
La Lumia, op. cit.
sotto
Vittorio
in Piemonte.
Amedeo
di Savoia. Vedasi,
94
di
II,
(1).
ma
strando
Bologna
due
quasi nulla
XV
pi
valutare
facile
modo
cial
tutta
l'
influenza
che
sull' ori-
sopratutto sa-
reciprocamente
il
che ho tro-
tempo documenti
he vide
mo-
XVI.
anteriori
secoli
si
ci restassero,
rebbe
limiti, e,
XIV,
Dei
un lavoro pi
le
alla sola
di
il
periodo stesso,
pu
in
stupendo concorso
l'isola ripetere
di nazionali
grandezze,
(2).
come osserva
come
gli
di
ultimi
(1)
vita, e
frutti
Studio
della
elementi
lo
il
il
il
Bologna attraeva a s
da Ravenna
della
l'eredit imperiale, e
trasformazione longobarda
unil^
diversi
da Pavia
(3).
Ed
io
logna.
(2)
La Lumia,
(3)
G. GARbUCCI, op.
il
bttono.
95
con la
da questa venne
affermare
dall'
di
Peraltro io
all'isola.
duto
il
si
saranno incontrati
il
no-
taio
dovevano capitare
Capuano,
e
si
di
continuo
a Bologna e
non altrove
il
di
poesie provenzali
il
(1).-
compro-
il
la
Ma
siculo
del diritto
Irnerio
Bologna. Basta
siccome
infatti
attesta
Tocco
titolo delle
il
Bologna, dove
Bologna
che
Ruggero,
versit di
ricordare,
era in
scolare
(2).
in
nell'isola,
diritto,
merc
Vigne
fu Pier delle
l'Uni-
che infine
(i)
Monaci
Da
La Lumia,
diritto
Bologna a Palermo
il
op.
cit.
nell'
96
nuove scoperte
COS attestano
leggi
anche frammenti
una versione
di
leggi
delle
di
Rotari, pare
normanne
leggi
le
delle Assise
(1).
siciliani
le
dalle
ricerche
potremmo essere pi
studenti
sugli
quali
continente, noi
il
diritto siculo le
Tale ar-
(2).
Uni-
abban-
io
dono, poich ripeto non posseggo documenti. Purtuttavia questa influenza delle idee comunali
deve
alle relazioni
intellettuali
lombarde
delle colonie
ed
nell' isola.
del
in
continente in parte
Infatti
dal 1161
cratici,
quali
si
(1)
SiRACJUSA
cita al
//
dell' isola
che
di quegli spiriti
Lombardi
di
fin
demo-
proposito
senso, re-
Siragusa
mostra
in
deciraoterzo sono
cominciavano
per
moti
si
[jarte II
Jl diritto
p.
123
il
romano
La Lumia
necessaria per
gli
che
siciliane sieno
Guglielmo
tendenza
il
alla legge
tale
avanzo
di
Italia
con
Il)
che
qutistt^
Bo-
municipalit
|)er
Malaspina
seguirono
omogenee duravano
primi
rivoluzione di Palermo
la
97
Vespro
e si
Simone da
noi troviamo un
in
diede
si
st
Queste relazioni
rico
II
per
comuni
coi
le
accrebbero
si
guerre continue
settentrionale
dell' Italia
si
effetti
ai
le
e per quel
tempo pos-
ma
di
Federico
II
romanit,
di
per mezzo del suo segretario, Pier delle Vigne, che a Bologna
aveva appreso
diritto.
il
Un movimento giuridico
meo da Neocastro
buon numero
ta
ci
rum (lohannes
modo
capo a Federico
di giureconsulti, e dalle
che altrove
RKDiENS de
fa
II
Bartolo-
sue parole
,
argomen-
si
Militat in
disciplinis
populus messanensis
poste-
flium et
,
quo-
(2).
Amari, Vespro Siciliano, cap. II; Musulmani, voi. HI, pag. 222Saba Malaspina presso (regorio, Biblioteca aragonese, tomo II, pa-
(1)
26;
Amaltlani in
Musulmani
rua dei
le
fiorentini in
prova con
Messina,
il
per quei
certi
nomi
Vico degli
Palermo
corrispondenti a
(2;
98
di inviare
mo-
lo
a studiare
diritto, e inoltre in
il
Ca-
di
tania del 1391, per cui a tutti coloro, che fossero andati fuori
del Regno, assegnavasi onze sei all'anno; nei quali atti detto
che ci
fin
tempi
durante
scorsero
una sua
anteriori
a cui qui
regno
il
di
si
(1).
accenna
Federico
II,
sono quelli
che
siccome vedesi da
coltura
li
(2).
amava che
e soleva ripetere
istruiti,
la
di lotta tra
sudditi, e
a Bologna specialmente
conosceva
di quello Studio, e
pi illustri
inviato la versione
ai
maestri
dogmi
nia del
suo
figlio
^f^tas
Scrifttoruin qui
ic-.
mo
Trnggo questa
I,
pK- 121.
duzione allo
(1)
ractma
(3)
Un
i'
Sicilia
nitro
(locuiii(.'nti<
riportato
cIhI
Grkoorio, op.
mano
in<licaziono dn!
Grroorio
noll:i suri
dei
To-
Intro-
pubblico siciliano.
oonsitnilc rifcrentesi
Grbuouiu, up.
cit.
in
cit.
:i
Pcnll" Sanldl
ii
Si-
Bolognesi.
siciliani
prigionieri di quella
trai quali
anni
titr
Tra
di
99
giornata ve ne furono
un Rogerius de Missina
ven-
In quei
(1).
il
nome
la
Chiesa
di
di
mo
un frate Bonanno
Priore
fra gli
secolo successivo
ho trovato
volte
siciliani
nome parrebbe
dal
il
nome
di
Nel se-
Bonanno
siciliano.
ma
rende pi pro-
babile l'ipotesi.
Ed
per
s'inizia
con un rettore
Palermo
rector
siciliano, questi
>.
Egli
dam codicem
ninorum
diziari,
il
Il
XIV
secolo
Pietro Tagliavia da
citramontanorum studencium in
scolarium
quale
di
gli
precii et extimacionis
dagli
atti
compariva
col solo
un
giuci
fatti
suo
il
titolo di
rettore ce ne
quasi sempre ai pi
la
ricchi e
uffici
dove
denti,
li)
nello Studio;
trovansi
sebbene
frag.
V, num.
36.
Re-
Enzo
100
riori
tavia
pu argomentare, che
si
dato
privilegio
il
di essi,
di
la nazione
importanza. Infatti
certa
due
eleggere
quali aiutavano
consiliari.
Erano
consi-
migliori
il
da
sit dei
dei
XIV
liari degli
pur tut-
dal secolo
fin
na
di
esse suddividevasi
erano compresi
una petizione
Sicilia e
(1).
il
D.nus Johannes
Sala de
l'anno
dello
Questa petizione
Sicilia.
scrutinio
mancano
per
le
aumen-
che
leggesi in fine
Il
trattasi di
compaiono
tare
nel 1344
Infatti
nostre
ricerche
che
della
poich
di quel-
accordato ad essa
di
sebbene per
nazioni minori
mento
ci
poi, di cui
(t) Ve<Iui
il
regno
allontana
di
Sicilia
ma
la sola Si-
la divisione delle
da questa spiegazione;
ho parlato,
ci
il
docu-
etipUolo ui Kctturi.
sullo
Studio bolognese,
il
siciliani.
cum
Tommaso
salario libbrarum
Tra
notizie.
Crispi de Cicilia,
di
tutti
(1).
esami
gli
Questa for-
erano
con
fatti
esami
rara
poi, piuttosto
pi rigore
volumi
avere sostenuto
quattrocento in
lettore dei
optime se gessit
certamente
rettori di quel
centum bononinorum
101
questi elogi.
XIV come
Nel secolo
nobilt
la
cosi
Clero
il
siciliano
nomi
tutti
tura
dei
registri
quali parler
dei
contengono
essi
no
le
come appunti
minute dei
che
religiosi.
tale
Ma
luogo
suo
brevit,
la
na-
donde
poich
priore
il
di
trovano accen-
si
del
collegio
in
fretta
fa-
e per la
fama
dell' Universit,
diritto canonico, e
per
importante collegio
l'
teologico bolo-
vano presso
era in
diritto,
ho
quali
le reliquie del
fatti il
(l)
appartenenti al-
Angelo
Sicilia, di cui
Valli, invitandolo
Aj?.
il
ad interporre
102
la
Bologna,
di
dalla carestia
afflitti
professori del
trai
un altro domenicano,
(1).
il
che
vozione
erasi
attirato
onore
XV aveva ricevuto un
Andrea Barbazza.
secolo
altro
singolarissimo
siciliano
giurisperito
il
che nel
Vedremo, trattando
se
non ad
a farci reci-
altro,
comuni contro
il
Barbarossa,
e,
medio-
della storia
(2).
che
dottore in teo-
logia, e
servi.
Nel 1369
me
sicco-
(1)
Voi.
II dei
Marzo i529
del i7
sotto
il
priorato di
di Stato
Bologna.
(2)
nuni
Era famosa
di
nomino questo
cilia
nel
Graziano da
Medio Evo
lui
la
Goacordantia
doveva esser
beti
discorduntium cano-
di S. Felice in
Fra Giovanni
Giovanni pregava
uo competenti predo
documento
Sic.
N.
S.
l'
Abbate
e tra queste
Anno
I,
1876).
di
di
Uno
Martino
sici-
procurargli quattro
ricordata
Bologna;
opere
pr
l'opera di (Imziauo,
Il
103
bononion-
sem Francisco do
tanto giovani,
come
Come
si
vede
lo
panormitani
non erano
gli studenti
canonico
tella
da
un Filippo da Messina
Sicilia,
do-
In
ai
lognese giova
osservare
che
appartengono
essi
quasi tutti
me-
tempo quasi
tutto perduto,
ma
ci
medicina pratica,
liani,
insegnanti
dovuto a quel
di
culto
speciale
si
,
nomi
quel
di
ci
perch
restano,
ci
av-
di sici-
accrescono. Certamente
che
in Sicilia
fin
dalla
mantennero
e Svevi
cusa
infatti
Alcadino di Sira-
vivo, ed alimentarono.
insegnava
ai
tempi
di
Guglielmo
II
medicina pra-
in
Europa.
poema
losofia,
tarsi
introduce a parlare la
a volare
in
Sicilia,
dove aveva
lui
gli
la prediletta
p:ilati;i
(1)
De
({iversi^ate
Fnrt.unae
et
Marmi.
P/iif
sua stanza:
imnvts,
1.''-.
fi-
dichiara affret-
(IK
lOt
NELLO STUDIO
SlCir.IANl
sono medici,
un Taddeo da
quali
trai
DI
Studio
nello
(1389) e Gio-
Sicilia
alcuni
ricordati
professori di fllosofla
1400. Di questa
al
libri delle
dove notato
quale insegnante di
astro-
Disgraziatamente
questi
suo
il
stipendio,
non
sono
ci
degli
artisti.
tutti pervenuti,
altrimenti
documenti trovati da
periodo
della vita
Da
me
potrebbero
si
(1).
il
appresso fu
ginta
quinquaginta bononinorum
libbrarum
sit
meraviglia
quella
Dee.
Aimo
(2) In ([uanto
La
<li:lla
mavano una
i-IIl).
lira
.Itila
coiisuUisi
l'opera
lei
le
pi'ovincie di
Salvigli,
(.\tli
Romagna,
me-
3" Serie,
vi
enino
lira di
denari piccoli ed
moticie di onjput>.
libbra
Pallia per
di Hi.
forma-
una
lira di
piccioli, se grossi
un soldo ed
salario
il
bolognini, e fa proprio
e la
valore
H. De|)Ut.
nel '95
triivi
1393.
;il
moneta bolognese
morie
(2);
ed
cifra
(1)
doctor
lire di
anno
soldorum
quinqo
suo
il
1'
soli
il
1191 e
le
il
1464
altro
non
erano
lire di
comune
Bologna
di
ai
notari
venga
perch
bollette
stro
mandato
delle
105
Sicilia
pr lectura
mae-
astrolo-
tando
compu-
centumquinquaginta bononino-
rum eidem magistro Johanni deputato secundum formam Rotuli Studii bon. et omnem aliam provisionem cum salario eidem
ordinatam
si
lognini
il
non
si
trova pi
il
lire di
nome
bo-
forse
andar
via. Egli
dal
viaggio in
suo
passa
trasformazione, avvenuta
agli studi
classici
dalle
segna quella
dalla coltura scientifica alla classica, e che trov col necessarie condizioni al suo sviluppo.
a Bologna vers
con
fica
nihil
ci
sole
attestano
novum
(1)
Anche
il
Vita
di
allegra
risse, di
degli stu-
(1),
un po' scapata,
banchetti e di esami.
a Bologna da studente
senil. X, 2).
memorie
E prima consideriamo
sali
po' la vita
denti,
quale
come
gli
anni pas-
(Eptst.
rerum
106
scuola,
relazione
in
vita
alla
di
fuori
scuola.
le lezioni,
nere dispensa
tutto questo
di
che anzi
ho
vi
facile otte-
memoria
di al-
il
avvertito,
gii
essere dispensato
equestre.
Pur
dottorato
forma
stevano in
abiti, scatole
un resoconto
anche
insignito
dell'
ordine
(1385) di
berretti e
di donativi e
pu valutarne
si
esame
agli esa-
valore, poich in
il
un Tommaso
di
che consi-
da dare
simili,
di
Sicilia,
mo-
doctorum
promisit
et
infra
reverti
anno pr
doctorum
norum suorum
in
aromatarii.
Il
promisit
col-
et net. Johannes
ste tasse
doctorato fa-
Virgilii
habet scripturam
manu
de
ipsius
dei
citramontaiii
e degli ultramontani. Che anzi vi nel libro secreto del collegio di diritto civile
memoria
una
di
lite,
laro presentando
gratis
avvenuta tra
collegio di diritto
ciorum
et birrectorum et alia,
non dimesso,
volta, e l'uso
gare, perch
denari
erano
quia
retil
super sco-
civile
aveva
remissione cirote-
pauper est.
gli scolari
finiti
si
il
(1479), e
siciliano
Qualche
107
duodecim
bononiensium
qua
in posterurn
per
non posse
fieri
molto lautamente, se
si
summa
tres
pensa che
il
ci
comune
di Catania nel 1391 a tutti coloro, che fossero andati fuori del
regno a studiare
aveva dal
di
Palermo quel
Bonanno, che
Matteo
tal
nel 1330
somma
E uguale somma
comune
tempi e
ai
il
le
insegne e a sentire
ne faceva
collegio, o di chi
cos, in
me
di
di
un Matteo Mangiagatta
rettore, oltre
il
Francorosso
di
le veci,
un esa-
Sicilia (1428)
drea de Piscibus,
vi
sono notati
An-
un
ristretto riassunto di
Francesco de
il
Sicilia (1408)
vestem inhonestara
et
tori conosciuto
il
L'argomento della
speciali statuti, e
tesi di
il
Malagola
quale peraltro
gli statuti.
giorno
della
Dei ret-
mantellum
et
si
trattazione. Nei
fa
cenno ad
essi,
Ictus fustorum,
Cum
alienam
jrem,
De
legatis
Sono queste
descritta
altri
le
Petrarca
108
civile.
La cerimonia
prima e meglio
dal
La cerimonia era pi
della lau-
di tutti
cavaliere
laureato
il
Romano (l).
quum evaginato
Promoter
ense accinxit,
ilio
ter levato
et
in
carla adiunxit
lum
cinxit.
Ille
iuris
monile aureum
civilis
formam
iuravit genibus
tum
fuerat
Come
si
sed super
vede bisognavano
accompagnava a casa
il
che
fu poscia potest di
tubis
dispensa-
Quando
si
collegio
il
finiva in
un lauto
Costanzi
siciliano,
si
collegialiter
prandium
recessit
dispense spe-
cerimonie.
Bologna (1438-42)
flexum sur-
et
allora tutto
laureato, e tutto
ad col-
domum
delle
canonici
iuris
ad
domum
et pluribus
aliis
per
no-
a chi
nuovo ripeto;
di
supporla
amori,
risse,
debiti.
in
mi
fa
Roma, quale ce
atti
da studenti
vi del
pensare a quella
(2).
la ritraggono
al potest di
1336 un atto
di
menata
i
ci
doaiu-
rivolte
(1)
(2)
Arch.
Anno
IV,
f.
1-2.
Sicilia la
109
un processo
di
Giordano.
il
come testimonio un
altro
Sici-
sono, per lo pi
Siciliani, siciliani
che
rilevarsi,
studenti
gli
tutti
testimoni,
di
che pu
dal
Non mancano
cosi di
maestro Cecchio
del canale del
fu cavato.
(1).
Reno
Bonanno
Il
Il
il
donde a
fatto sollecito a
stento-
notare
il
dente
si
consentiens, volens et
processus
totaliter
tollatur et chancel-
ptiatio
inquisitio
letur
nella Cronaca
et
cose
delle
sebbene abbiano
(2),
lo
stesso
nome
dall' altro;
quest'ultimo poi, credo, che sia quel tale Bonanno, che and
come ambasciatore
di re
(3).
deschi, parlano gli atti della nazione tedesca nella nota delle
(1)
(2)
Vedi app.,
Anno
po' vecchio.
il
primo
1391.
dei
Regum
SiciL,
due Bonanno
Sampolo erede
in-
un
52, edit. 3. li
110
Unum marcellum
bat.
naldi Siculorum
gnata per
Marii et Ray-
exilium
qui
apparitori
pr candelis in
mani con
alle
pace tra
quando
lo Studio,
Tedeschi
Siciliani e
si
anno
trovano nei
N,
come
cui
in
e per
avvenne
libri segreti
di far fare la
(2).
di
questi
La cosa peperch
1527 non
la contesa, fino al
nomi
una
tutti
soddisfazione
comune pens
il
dal 1513
tedesca, sde-
la intromissione
bandonare
era an-
fatto
si
tenevano lon-
tani del tutto dalla vita politica, coinvolti dalle parti, che la-
ceravano
il
esilii,
persecuzioni e
morte. Cos nel 1435 in mezzo alle fazioni dei Cenedali e dei
Bentivoglio, quando
Cenedali, dei nostri
Pur
e spesso doveano
all'isola
cacciato dai
(1)
(2)
(3)
Normanni
(4)
studenti
siciliani
del
da essa
FRIEDLAENDER,
p.
(5).
276.
hMifativi
XVI
(5)
Nuove Effemeridi
Io sospiro la
il
io sospiro ({uclla
donne
mia
Siciliane, Serie
terra e la ritraggo
Ibn-Handln
1052 fu cacciato
mor
quegli
siero e schiudo
il
lontana
quello
(4).
(iella
colo
Ada
studenti
tuttavia era
Il
alla
Sicilia
Amari,
ad
Come
dui
libl.
pregi delle
in
II,
[i.
mo
ptsn-
Siracusa
conquistatori
Tomo
se-
!.
ogn'istanti! iiA
nac(fue
Normanni
Araba,
voi.
figliuola la
mi attirano
siciliano di Siracusa
dalla
quale
III,
308.
casto
vriso
dell' isola,
.SlCiLIANI
111
Ed ora
XV: Un nuovo
al secolo
pensiero siciliano
periodo per
compenso con
bio adeguato
greco
La
il
ma-
influenza
riceve di ricam-
l'Aurispa, che fu
primo, che
il
poeta e maestro
stilista e
(1).
corte di Alfonso
emulatrice di quella
movimento impulso
centro del
ridici,
lieve
essa peraltro
la storia del
si
Normanni
dei
umanistici e giu-
agli studi
causa
di
Questo
Bologna.
scolari a
nuovo
movimento
intellettuale
la Sicilia e
magnanimo,
De
dictis et factis
il
Panor-
Alphonsi regis
nar-
promovendo
ceva, la Sicilia,
mava a
egli chia-
artistiche e giuridiche,
da
presiedute
medesimo; e
lui
tutti
(l)
il
quale
cercava
emulare
di
Normanni
vii.
11,
p.
nello
49 (Tra-
Dii
Alfonso
bisogna
muovere per
documenti,
trai
quali
un mas.
citato
1'
tessere
la
autorit del
storia
dell' insejjii-i-
Panormita attestano
da Bernardo Serio,
in
un suo studio
31).
parvulorum:
(Biblioteca
comunale
di
si
112
SIGILI
AM
NELLO STUDIO
DI
ritornava
normanna
costituzione
alla
rappresentanza
innanzi a
legittima
pi
lui dei
l'auto-
questione
Amedeo
Come
proviene la luce, da
dall'attrito
vano famosi
giuristi, e di essi
tali
re sentivano
il
nell'isola.
dispute
sorge-
bisogno
di cir-
condarsi.
pi
di
Alfonso
gran numero
sono
liani
alti
uffici
del regno.
letto
nomi
nelle
di
di Sici-
assunsero poscia
sul
leggendo
infatti
regno
di Alfonso,
Cannetii,
legge
si
Siracusis
.
che
Drepani
11
allora
Pa-
quibus ha-
in
Camerario
cos ce
ne
Perni,
Chirci,
multa
(1).
siciliani
i
lari
andavano spesso
scolari e
rimanevano insegnanti.
due Barbazza, e Nicol Tudeschi e Antonio Corsetti scoe insegnanti di diritto a Bologna furono nel secolo XV
esiste tut-
(1) 7/1
che porta
il
nome
del
grande
p.
369.
legista. Del-
non
l'antico
resta,
che
un bellissimo fregio
cit. Gli
da
sua sempli-
montate da
113
portici si
adagiano su colonne
sor-
alcuni l'arme
portanti
semplice ed elegante
Ri-
del
nascimento.
Ebbe
il
dato la seconda
vita,
quella del sapere, volle dargli anche la cittadinanza con privilegio del 1452.
documenti
sono
riferentisi a lui
sul
Ma-
Codro a proposito
della
pretesa
Da
anno
anno
di
di essere laureato,
in diritto
50
il
canonico
clementine con
le
bolognini. Tal
lire di
essi appare,
somma aument
di
in
fino a lire
diritto ci-
il
vile,
1452
gli
egli
ottenne
un seguito
onore che
infatti
si
protrasse
dopo
la
morte
Andreae Barbatie
>.
cos
portare
di dieci famigli
armi
;
nel
pr
e dieci
anni dopo un
riedificando
hospicio D.
di seguito.
privilegi
tasse.
(1)
diversi
fino alla
S.
anno XX.
114
famosissimi et excellentissimi
deberet coUegialiter et
tiari .
viri
I).
Il
proposta, e tutti
dove sepolto.
monumento, che
Il
vede un mezzo
si
busto
pu
della
fu capostipite
dirsi
che diede
illustri
Barbazza
famiglia
di
Abate palermitano,
1'
dato r incarico
bolognese
trai pi
(2).
di
Prospero Lambertini
lo
arcivescovo
fu scolare
dimostrare
privilegi
a Bologna
nello Studio
(3)
dello Studio
canonico, e fu
insegnanti
dotti
bolognese,
lui fu
Egli
(1).
uomini a Bologna.
Bar-
del
siccome
il
Card.
anno
alle
f.
cit),
che
diritto
mor
in
di
li)
(.2)
Lo
stesso Tudeschi
Bibliotheca sicula.
parte
II,
p. 88U.
Di
Tomo
nei
II, f.
lui esistono
42.
3 mss.
La sua
il
Ne
trovandosi
11
cosi
clerici.
XV;
Ijiblioteca
univ. di
Tomo
VI,
Boloj^'na,
ho visto incuna-
Com. hologneso
nome
Mongitorb,
Tirabosghi,
tri siciliani
alla
3.
ho cercato nei
libri
clilaraatl,
i>
quasi
cerio
Doc
che
1431)
si
tnitli di lui,
115
gna illustri professori siciliani, sovente scolari, che succedevano ai loro maestri. Cos al Tudeschi insegnante uel 1432
di diritto canonico, succedeva Andrea Barbazza, che dal 1439
,
sino al
venuta
dava
Antonio
in quell'anno.
sapienza giuridica
la
Corsetto
del
all' 87.
al
Era
il
tinarum
in
1480 ad lecturam
Glemen-
Sexti et
di diritto
ottobre 1479, e nel verbale degli esami detto; qui mirabiliter se habuit in dicto
Roma
di
veleno
il
18
solito
sed doc-
alieni
scolaris
Mor
molte opere
impressa
quattro
volte
prima a Bologna
la
nel 1447.
Con costoro,
Bologna, ricordo
giudici e
che,
prima
scolari,
altri siciliani,
potest del
comune
che
di
Bologna.
1417, fu giudice
del
Cos
comune
Francesco
nel
1423;
in queir anno
Giacomo Costanzi po-
1422 fu
116
Sacca
capitano
Balia
di
quindi vice potest nel 1438-39. Tutti costoro erano stati lau-
reati
mento degli
studi
del
diritto
che in
si
di
parte
questo movi-
impulso
riceve
regno
di
Alfonso
cosi
Gerardo
movimento
Questo
a Bologna.
Nel secolo
XV
che erano
liani
numerosi
sono
i-
dottori
stati
teologia
di
di diritto
sici-
a Bologna,
ho
onore
come
La
al
di
guizzava
gli
ultimi
lampi
da
che
in
quel secolo
doveva sca-
turire dall'Umanesimo.
logicamente
il
moto
astronomica
fisica
Non da
si
della terra,
cambiando
cos la questione
in teologica (1).
me-
Ho
notato di questo
quali
secolo
aggregati
una
ventina di dottori in
collegio
al
teologico. Di
Luca da Sicilia anch'esso carmelitano, laureatosi il 31 Novembre 1474. Michele Macron appartenente allo stesso or-
(1)
p,
348.
dine, e finalmente
il
Fu aggregato
Giugno 1483;
gico bolognese ai 26 di
inquisitore generale di
Sicilia
Salvo Cas-
al collegio
per
poi
fu
vicario
e poi
117
teolo-
anni
sei
procuratore
mori
la Sicilia e
religioso
anche causa di
Bologna
ma
Roma
in
Cassetta
simpatie che
XVI
XVII
regioni
gno
dell' Italia.
bolognesi
dell'
ordine
Bologna
una sua
in
e ripubblicata
da bolo-
fatte
Cos
lettera
Ma-
scriveva
intitolata
Sampolo
dal
alla citt
il
predicatori
dei
se nei se-
setta
estrinsecarono con
si
modo
simpatie tra
manifestarono in
si
relazioni e di
in
Domenico
Palermo e
occasione
dell'
Vili
da Palermo a Bologna
quelle
cio di
S.
Rosalia, la
santa
N credo
di
mi sembra esser
ci
prendeva a protettrice
Ma
la
su questo
XVI
relazioni
delle
e XVII.
ed esaminando
le
lari
fino
lettori di
alla
filosofia
artisti,
si
medicina,
succedono sco-
numero
le letture di
diritto
gli
pi
artisti
118
di astrologia,
Sicilia, lettore
le
meteori,
artisti, e
di
che
Con costoro
Rotuli degli
si
artisti.
adunque
In questa parte
la
nomi
ma
dove essa ha
influito pi
che in
a mio
La corte di Alfonso
come la corte di Cosimo
centro
della
coltura
come
umanistica,
da
lui
a Mes-
pi forti campioni
dell'Umanesimo.
che
si
Maurolico
cilia,
disse essere
nel
cielo
alla
nascita
del
alla Si-
l'Evo moderno
il
di
veduta
rivolgimento
intellettuale,
donde
di costui in
Ispagna
iam tandem
habitus, per
publice pro-
fessus, non
extirpavit,
minus Salamanticae
et
fecit diligenter et
adeo ut non
et
lati-
che
fin
(1)
La coltura greca
cio
119
con
nell'isola,
la
tinopoli,
portavano
che
Costan-
colonie
nelle
il
E come
greci
antichi
di
Sicilia.
la
monumenti
di Selinunte e di Siragusa.
gli antichi
madre
della
commercio
e della
genialit greca; cosi quei greci, che col Lascari e col Bessa-
eruditi venerazione ed
Il
paese
infatti
amore
Eugenio IV
suo Studiura
il
per bolla di
Siculorum
Gimnasiura
generale,
ad instar Studii Bononiae. Bologna prima a dare una costituzione al Suo Studio influ anche negli ordinamenti delle altre
dello Studio
bolognese.
conservazione
(1) Il
li
f.i
della
che a Messina
una scuola
greco,
di
soli Basiliani,
ma
an-
monasteri.
nominato archimandrita
lodando sommamente
rico
altri
sviluppo
la
(jualche accenno
della
coltura
classica
nell' isola
Toscana
della
quale
nemo
Fede-
superiore a
sit
il
Boc-
qui gre-
il
120
famoso Bessarione, e
Pio
un ginnasio greco,
II stabil
morte
la cittadinanza
lasciava
sua
la
matica greca,
e
impar
in essa
il
Bembo,
il
il
Bolsanio,
Gabrieli
il
(1).
tempo l'Aurispa il Dio delle lettere greche cochiam il Valla, insegnava a Bologna. Dell' Aurispa si
In quel
me
lo
messi a raddrizzare
date
altri
che
lettere, rettificare
si
son
errori
(2).
come insegnante
nomia
quegli
tutti
ordinar
umanista
Di lui ho detto
Sabbatini, del
del
di astrologia, e si intenda
si
sapeva allora
di
astro-
insegnamento
di lettere
greche.
che
vero strano, se
in
si
il
per tutte
le
fisica
tanta avversione
ci
Bo-
ricordato Aurispa, a
il
Baldo
classica
Tambeni,
dei
,
inoltre
se
(1)
Vuilii.si
Voi. l")
Di iiovANM,
.icl
l'arlieolo
inlilolulo,
Mazzuchelli, Scrittori
.2)
IlKMifiio
{Nuoce
Sahatini, Guarino
II
p.
i278
rli:i,
vita
(li
col Salv)
Ancho
il
Cozzo
u col
Rouciiicri,
ijui'sto utiuinisia.
il
Siuu.' Ili,
XVI
Mancini
altri
Ccsifi-M ci
il
siciliane
IfeincruU
Celso e
altri
li.iiino
trillalo
(l<-ir
incerta
121
Universit degli
filosofi.
tra
Certamente eran
diversi
artisti,
rami
tempi
quelli
cui
in
sapere
del
n strano se
vere
la
era im-
artisti
ILsici
divisioni
legisti.
Forse
da
me
comune
studii
Johannes de Noto de
l'Aurispa
Sicilia
festo
in
sempre chiamato
1417
io
1400
al
lohannes de Noto de
Bologna,
per Reformatores
omnium sanctorum
Sicilia ellectus
di
si
si
tratti di lui,
sebbene nessu-
Cosic-
(1).
ma non
si
nel 1422
con
ufficiale
An-
presso
gno
gli
si
e stette a
Venezia
fino al febbraio
fino al giu-
aveva
fatto
il
(1)
raltro
(2)
Bologna
le
di restare presso la
lettufe
(Mehus A. Traversari,
pe-
sua
(2).
che
per
Co-
(Guarino
122
che
ci
restano sono
greche,
di lettere
documenti
soli
al
il
nome
parlando
il
ma non
Mazzetti dice
impos-
fu
arti del
in
aver
di
fatte,
Bologna mi
di
quale lettore
dell' Aurispa,
anch' io
ho voluto mettermi
all'insegnamento di astrologia
Del
dell' Aurispa.
riferentisi
1424
cio
Ma come
versari
ci
ho detto
vengono
civili
soprav-
tutto.
le lettere
in aiuto.
ma-
me
il
che
Didot
nel
pare
suo libro Aide Manuce et l'Hellnisme a Venise dice Bologne sige des tudes juridiques
fit
un
accueil
Aurispa
par
que
plus
Il
giacevano
cedere che
il
1424-25
che nel
in
basso,
ma
Didot da questo
culto
alle
non
parziale
fatto
giudichi
dello
studio delle lettere elleniche in Bologna per lo spazio di diversi secoli . In vero
fazioni e gli odii civili
tratto
le
parole da cui
Ma non
stato osservato
che
le
relazioni
dell'
il
26
medesimo.
Aurispa col
direi
quasi
123
commerciali
poich
Grecia, e che
il
adescare
vano
Duca
il
di attrarlo
di
Milano e
la
la
repubblica
di
Venezia cerca-
vede
di essere
a Firenze; insomma
mercanti
astuti.
che
il
per
codici
il
che anche
l'
ci si
che egli
forse egli a
suoi
codici,
dei Medici.
causa
ceterum
mea
hi cives grati,
Nam
(1).
ben
si
lo studio del
greco
fatto
il
ma
l'
ufficio
o nel poco
amore a
il
Didot;
il
dell'
amava pi
questi studi
detto
causa
l'emolumento che
la
siccome ha
Aurispa de-
Che poco
a Bologna,
profitto
io
non
lo credo,
perch dopo
lui quivi
insegnarono
pi famosi umanisti
quali il Guarino e il Filelfo. Certamente da principio l'Aurispa non dovette trovare grande eni
fecondi, che
Ci)
si
ma
egli
II,
Ri-
Gol. 1030,
BOLOGNA
124
formatori
MEDIO EVO
di greco,
Quando
versie;
.NEL
1'
il
Ma
da
si
Traversari al Niccoli
didici dimisso
La sua prima
bre 1424, diretta
lettera
da Bologna
al Traversari,
in
dove dopo
la peste
(1).
soggiunge
che
Qua caussa
grecas
legere
tus sim et
si
ita
rem
(2).
et
Erano
a Bologna, e chi sa quanti ne saranno rimasti, e che produssero buon profitto molto pi tardi della dimora dell'Aurispa.
retta al
che
stabilirsi,
la
si
ed
dell'
di-
sia stata
durante
gli
Fu egli il primo ad insegnare quivi lettere greche? Certamente conoscitori di questa lingua ve ne saranno stati a Bologna
fin
ch
ma
di
(2j
Cipro,
il
l'astronomia.
primo insegnante
greco
anteriore
(1)
di
all' Aurispa
di
fu
9, Vili.
si
hanno
Anche
a questa opinione
il
Voigt ed
altri
125
partecipano
(1).
(2).
altri, e tratto
Un
da
nella rubrica
riporta
Antonio
di
Palermo dona ogni anno ad Antonio di Bodi Bononia onze sei, mentre
alcuno studio pubblico . Che questi sia stato a
L'Universit di
nonia
figlio
studier
in
Messer Herrico
di
Bologna da
ammesso, ma
tutti
documenti. Egli
Da Bologna a
versit
grado accademico.
Di questa
ma
Bologna
il
V Ermafrodito
fu frutto
che era
nome
libro
Siena
predicando
(3).
(1)
Voigt, opera
cit.,
(2)
Uno
voi.
II,
p. 49.
un Baldassare
il
Ramorino
daWArch. Stor. Sic, anno
bene
fatte
(3)
il
Barozzi e
il
oltro
il
Sabbatini
VI, VII.
ri-
p. 40).
Il
Panormita ringraziando
il
Lamola per
In quanto
ma
relazioni del
alle
che egli
dirsi,
126
non pi da studente,
ebbe un
amico
intimo
per
suoi
infatti
sono
,per
l'Italia
Da Bologna
in Niccol
Malpighi
Egli se non
(1).
questa citt e
le relazioni fra
l'isola;
.poich dopo lui molti siciliani della sua famiglia vennero allo
cenner pi avanti.
Non
il
dagli
umanisti
dette
ma
nelle
trasformazione
Non
1'
Umanesimo
a questa accenno
nuove influenze
dopo
siccome
ripeterei cose gi
subisce una
la scuola
pi la scuola un'accozzaglia,
come ha
detto lo Zde-
che tramandano
con
di
alla
scienza
un
nuovo
ma
indirizzo; cos la
concepirono
Dopo l'Umanesimo
nare
la
gli
(2).
comparata e patologica
vi
1'
anatomia
secolo
XV
adunque
il
(3).
secolo pi importante
(1)
(2)
(3)
P'antuzzi, op.
cit.,
voi.
p,
a mio
di amiciziu
147.
nel Rinascimento,
V, p. 128, 145.
aveva
127
numero
dal
professori
desumo dalgnumero
degli scolari, lo
scelti
da
Siciliani.
pur
dei rettori e
Diciassette furono
professori,
essendo studenti
valentia.
Da quel tempo
in poi
sebbene
gli
di
si-
Catania e
Da questo
varono
la Universit di
movimento umanistico ne
al
che
risente anch'es-
Lepanto e
gli
zioni di Carlo
(1)
secolo XVI.
Per questo
colo
XV,
le
le
Pi numerosi
il
fino al se-
'500.
per
lo
quanto
al
ma
sono
appartengono
tisti,
(1)
Fra costoro
capitano che
tro
il
si
generalmente
di filosofia.
Era
ci
essi
agli ar-
eff'etto
valoroso
Il
Bononiam fu fatto conte palatino. Il privilegio fu pubblicato da F. M. Mirabella nell'Arca. Star. Sic, N. S., anno XIII, 1888. Il documento dato
da Palermo 10
ott.
1535.
128
delle condizioni
nuove
in cui
versava
il
del
movimento
scientifico,
gran numero,
in
ma
mancarono
secolo non
corte di Leone
Studio Siciliani
in quello
Giano
che
Vitali,
in
quel
cultori di
fior
Tra
giuristi peraltro
siciliani,
che eb-
bero letture dei digesti e dei Volumi; Bologna continua a influire nelle
vano imparato
il
siciliani,
diritto.
sta,
Bologna
nell'I
regno
aprile 1514
di Sicilia,
E con
(1).
di
Mes-
vanno ricordati un
lui
il
di
ottennero importanti
cilia
(2)
ufflcii.
riferito, si
buon contributo
vede che
la nobilt
siciliana
per questo
esami
col
nome
(1)
Regni
capitula
n.staiii[i,
a Venezia, 1575;
Ales a-
nae, 1526.
{'i)
di
fiitto
la vitA
Kmaiiuole Pclaez.
uti
Non
credo
sia
quello da
me
ricordato
poich
129
pi che Messina
il
dopo
Domenico, sulla
ne: Francisco
tomba leggesi
di cui
Bononio
Coriolani
seguente iscrizio-
la
dum
XXXI
ann.
nell'isola,
(1).
ed ebbe in quel
di
Bologna
(2)
sono
vi
allo Studio
citt di
una sto-
Et alla nostra
Trapani SS. mi
connomerati Baroni
di
il
et vi-
segretari regi
che
fanno
Trapani privilegi
Salvetti, in
il
Pepoli
di
proposito di costui
munale
dominazione pepolesca a
la
un Antonio
scolari, cosi
caduta
la
buona memoria
in
il
Nella
Se/anne Giov. Battista, Atti della K. Deputazione di Storia paper le Romagne, (13 Apr. 1868; Giudigini Cose notabili della citt
(1)
tria
di Bologna, voi.
di Bologna,
(2)
I,
p. 297.
p. 591, e
quasi
t?li
.storici
bolognesi.
Arch. Star.
Sic.
N. S. anno
XX.
da
130
tutti
signori Pepoli
Bologna,
il
ma
di
nobilt di Bologna
(p.
51).
che
vennero a Bologna
dall'isola
come
Bologna e
In quanto al Clero
numero
anche
la Sicilia.
ma
di dottori in teologia,
sono
rappresentati
quelli
un po' meno
di scolari in
diritto
d un buon
dei
gna
fin
celliere.
anno
in cui prese
il
bac-
titolo di
momento
giurava
baccelliere nel
il
di
avvenire la laurea.
in
Il
mori a Napoli
un
dotto libro
libro
come
nei
Summa
lo
per la
chiam
lo
Za-
in
conventi
dal quale fu
in riputazione di santo.
essi
me-
diante dispensa.
Come
Piombo.
11
gli scolari di
che
Sebastiano del
Baglioni
ci
fece conoscere,
le
come
Roma
il
Laureti, illustratosi
dove
(1).
Bologna
131
di lui ci
resta
base alla statua del Nettuno del Gian Bologna, scelto dal Laureti
ma
lui
Michele
di S.
esiste a
in
Bologna qualche
bosco e
in altre chiese.
il
una lussureggiante
mi
di santi,
hanno
tut-
Bologna.
il
cilia,
sempre
e'
stato.
E per
allora, e
in quel
non a torto
membro dell'Accademia
fu
stam-
Un
altro
Bologna
In
(1)
XVII,
fu
predicatore
furono a Bologna
secolo
documenti
unno
raccolti nell'
IV, fase.
(2) Il
Litosforo ossia
La domia
fama a
questo
menti
del
La
l-II.
11
musici
Roma
Archivio
Bertolotti
di
siciliani
nei secoli
Stato
romano
Irai
XVI
,
Arch.
132
Nelle
mancano disegnatori
non
arti
ci
e sopratutto incisori in
dell'Osservanza.
Ma non
non ho
giacch
fatte ricerche,
lo
avuta. Solo
Essa
religioso.
lari
effetto del
numeroso contributo
come un inno
Alfredo Boccone
naventura Pisano
da Bologna.
me-
(4)
(2),
quasi di ricambio
protettrice
di
siciliani Felice
Antonio Mostaccio
quella
scritti S.
(3) e
Bo-
Caterina
palermitana
di sco-
manifesta in
si
Bonafede
mi spinse un
religiose
modo
tempo
S.
citt
Rosalia, la vergine
Ricordo inoltre
(5).
Barbieri
(6).
il
Ed
inoltre
primo
scrit-
(1)
Orazioni panegiriche
(2)
Orazioni panegiriche
(a)
Vita,
morte
di
terina
1(574, in 4.
(7),
in 4.
da Bologna celebrata
S. Ca-
in 4.
(u)
Pei'OI.i
palermitana,
(6)
p.
La prima
86, 87 e
Ci)
gina
Taddi:) juniore.
Pisa, 1G30, Vedi
voi.
voi.
S.
Rosalia vergine
Fantuxzi,
voi.
li,
Pubblicata u
8(i0.
Orazione in lode di
Fantuzzi,
Uoma
I,
pa-
133
l'altro
(1).
di
il
gli
la Sicilia
(2).
ricordo di questa
Il
crebbe sotto
coli
se-
siciliani
tempi a
in
del
una nuova
corrente
stringendo
lanza tra
lia
era
le
patria
di patriottismo e di fede
una
tra le
memorie
colari,
ove
di
E quando
vieppi
la fratel-
e le speranze
la eterna
che
preparava
Vesta
di
uno
augurio, un saluto, e
siciliano
cava
il
Sampolo
in quell'anno dedi-
la
Al pi antico Archiginnasio
di
dotta
Ammaestrando
(1)
gli
il
Fantuzzi
figli
esistente nella
Fu
dell'ordine
il
,
Bontgli
Reggente teologo
1647.
dei
Carmelitani
quindi Generale
II.
le feste dell'
ottavo centenario
134;
E
Da Andrea Barbazza
e Nicol Tudeschi
(1)
N. RODOLICO.
--<$><$j$K^^
(1)
La
tuto
R.
.
Accademia
1888.
ivi
allo
opera:
Lo
Sta-
135
FONTI ATTINTE
Premetto poche notizie sui documenti che riporto le mie ricerche vanno fino al 1600, molti nomi certamente vi mancano,
:
perch
libri dello
non
Studio
sono pervenuti
ci
tutti,
senza lacune.
modo
del
del secolo
scolari
la
Potest
al
Ve ne sono
ricevuti.
torti
trovato
conoscere
alcune riguardanti
degli
vita
studenti
cui appare
tizia
ci
un rettore
siciliano
parlano
di
dei
1300
anteriori
secoli
non indicano
fonti
le
anno in
Le
parte
in
che
nell'
Archivio arcivescovile di
la
XV;
gli studenti
libri
segreti
comunissima nei
secoli posteriori.
membri
del collegio,
ma
quali
studenti, le dispense
secoli
XIV
XV
ed
il
si
doveano
accordate
fa
cenno
risultato dei
XVI
risultati
sono
tutti splendidi, e
la stessa forinola
che
accompagna
gli
primi
136
chivio di Stato
mincia con
la
seguente iscrizione
de Angelellis in
canonico
il
xp^
trovano
nel R.
Tempore prioratus
si
Ar-
D. leremie
libro continentur
omnes
doniinos
sapientes viros
et
Bononiae de
doctores collegii
infrascriptos
scolaribus
infrascriptis
sub
trecentesimo
septuagesimo septimo indictione quinta decima tempore pontificatus sanctissimi in xP patris et D.n. Gregorii divina prudentia pape
XI anno septimo diebus et mensibus infrascriptis Fino al 20 novembre 1413 esso la copia di un registro pi antico; infatti al
lohannes quondam Mathei
foglio 41 si trova la nota seguente
de Sgarigliottis publicus imperiali et communis Bononiae auctoritate notarius suprascripta omnia in presenti libro descripta a suo
vero integro et incorupto originali cartarum bambacinarum de
.
consensu
manifesto
egregii
voluntate
et
de
Angelellis
cum
dare in premissorum
subscripsi.
fidem
et
Il
dicti
trascripsi
et
omnibus concor-
testimonium propria
manu me
qualche
utriusque
bononiensis
predicta
dicto transcripto in
Gli atti
II
sapientis
ci vis
collegii
dal 13
et
all'agosto 1473
al
(f.
330),
manca
foglio.
Quartus
liber
Come
si
marzo 1550
il
li-
al
1558, dal 27 aprile 1559 al 2 genn. 1560, e in fine gli atti del se-
1598,
in
160.
va dal 1575 al
11
5 registro, cio
199.
fF.
Il
sextus
ff.
liber
va dal 1598
etc. ,
septimus liber
etc.
137
1639,
al
essendomi arre-
Oltre
canonici
sori
libri segreti,
nomi
nomi che
testimoni
trovano nei
si
Acta coUegii
quanti
che
profes-
prendono
vi
libri segreti
qualche
di tutti
trovano
si
con qualche
volta
di
nascita
atti
pergamena.
1431 ad diem 20
vi
legge:
si
me
Nella
lullii 1448.
per
a die
1)
annorum
inferiore
si
legge
parte
17 octobris
vi
De Malvasia notarius
licet
fuerint
dall'
8 febbraio 1450 al 25
Genn. 1460.
3) A. 3)
Mancano
4)
si
AI
Nota
junii 1564 ad
Serie G, 1) G.
verte,
danti
1.
Il
mensem
notaio
aprillis 1565.
1537.
mense
acta a
di atti,
ma
2) G, 2)
- Le
fonti pi ricche,
come
138
sono
sono
essi
nell'
Archivio arci-
vescovile di Bologna.
In queir Archivio esistono inoltre
ab anno 1362 ad
membranaceo
che d
a
lui.
annum
primi 27
una tavola
fregio rappresentante
fogli
il
papa Innocenzo
II
contengono questi
ma
Lo Zanetti
Isti
fuerunt.
facolt.
gli statuti
un
vi
gli
non
nominati
sono
Vi
dottori nominati
dalla
si
questo mss.
Pel diritto civile
come
segreti
libri
ed
1512
ff.
citarne tutte
le
settembre 1512
Mancano
Il
mancanze.
Il
secondo
lungo
riescirebbe
libro mss.
97
ff.
va dal 13
al 1530.
3" libro,
lacunoso, e
e agosto 1522
(ff.
45).
1530-1543 stato
perduto.
Il
cembre
Gli atti
si
trova
nell'
al 7
marzo
dicembre 1553
all'
maggio
al 2 luglio
Liber
([.
30
di-
gennaio 1553
dicembre
1547,
1549 al 9
,
dal 22
1596
al
1554, dal 29
al
Archivio di Stato.
al 1"
settembre 1568.
al
20 dicembre
89.
settembre 1608.
va
dal
1'
Gennaio 1597
al
25
139
Come
iuris civilis
1499.
il
il
Acta GoUegii
e D.
titolo inesatto,
Secondo libro
B, 2)
Acta iuris Cesarei, 16 febbraio 1493-16 gennaio 1501, molte laB, 3) 23 gennaio 1501-17 giugno 1539. Questo registro
cune.
B,
sparse.
1559.
B,
8)
B,
7) 1554,
6 ottobre-25
B, 9) Acta
novembre
B,
La
a 18 settembre 1609.
serie
D va
al 1650, in
10) 3 gennaio
atti
di
al
20
ai
Liber sa-
notari per
il
1589
registri.
mincia
di carte
si
riguardanti
il
notaio
che co-
Sotto vi
si
legge
cam
qaater ceto.
Hic vir onestus scripsit sub anno 1426 apud Kallendas septembris qui
fortuna prospera existat.
Vi
si
il
codice
composto.
Nello stesso Archivio di Stato evvi
una cartella
di
dispute e
dal
1513
rava
nomi
la lettura
della
vi
una aggiunta
del
notaio
al
vanno
1527.
Lo
che deside-
la discussione
140
Ma non ho
disputa.
guardi studenti
ri-
siciliani.
t.
6.
I,
Forma-
liaris
Bononiensis
archigimnasii hi-
egli
di
1, p.
ex Alidosio,
teologici et
non
si
Un
pu essere
atti
p.
teologia
410
doctorum
actis
memorati
ai
collegi
in
et
ex
Num. 5944
illustri teo-
Bologna intorno
in
alumnorum
p. p.)
cit.,
magistrorum
Sillabus
una
Doctorum
usque ad
in-4'',
ff.
in sacra teologia
annum
438)
Gatalogus cronologicus
6067,
omnium
1800, 27 maggio.
>
Alessandro de
Formaliaris.
il
all'
S.
Bologna,
Bologna
egli
all'
fatto
di
Bo-
1'
ora-
lo
Zanotti ha
riunito
tutte
le
particolarit
Bologna aggregati
di
(ff.
di
di
al collegio dei
Fino al 1460
la
aggregazione, ed approssimativa.
dottori
dottori
da
dell'Universit
quelli
data indicata
aggregati
quella del-
Il
141
Sino
al
Lo Zanetti non
ci
ha detto dove
si
egli
ha presi
li
dei
probabilmente
baccellaureati
redatti
da
gli
comunale
di
stemmi
Ma
ai
lo
prima
Studio
tempi della
rivoluzione
a seconda
il
Inoltre nell'atrio di S.
tra le quali qualcuna
degli studenti
di siciliani.
civilis
A. P.
Liber sapientium
di studenti al
L. S.
Podest
S. P.
L.
G.
P.
A. C.
Suppliche
I.
I.
magistrorum doctorum
A.
C. T.
etc.
S.
Zanetti
>
M.
A. D.
U. Dallari
C. R.
I).
R.
M. D.
1-2
SECOLO XIV.
5 Novembre 1300.
D.nus Petrus quondam d.ni Marchi Tallaviae de Panormo scolaris
Bonomie
et
Muncium de
accusai
quem
Pistorio filium
dicit studiose et
in
quondam
d.ni
Dudri de Pistorio
domum
qua habitabat dictus d.nus Petrus, quae domus est Zunte Sartoris
positam (sic) in cappella S. Proculi iuxta viam publicam et iuxta
in
domum
domo fraudolenter
furtive
et
quarum
comunis
et poppuli
Bononiae
bonum regimen
et
eum
petiit
et
puniri
et
reformacionum
d.ni potestatis>.
1330.
gli
Il
discreto
Johanni
di
6 per studiare
Palermo.
demia
Gapice
Palermo studente. La
di
sta a
Vedasi
Di Giovanni
di scienze e lettere di
'
citt
voi.
IX degli
di
Acca-
Atti della R.
1336.
D.nus Ansaldus de Zonlano de Scicilia scolaris
(S.
in
iure
civili.
P.)
civili.
(S.
ci-
P.)
P.)
civilit
nat.
eiusdem
il
millesimo
(S. P.)
seguente
trecente-
simo soxto inditione quarta die decima nona mensis .Marcii D.nus
143
Scicilia
et
mandatum sponte
nitus
actorem
et
civili
ibidem presentem
suum veruin
suscipientera
legitimum pe-
et
ad
comparendum
et se
et
processus formati et
civitatis
facti
actis scriptis
manu
Notari doctoris
opportuna
fuerint
et
que ipse constituens facere possit si adesset premi ttens ipse constituens propria firma habere quecumque dictus procurator seu
alius ab eo substituendus fecerit in predictis seu ipsorum occasione
sub obligatione suorum bonorum.
Actum Bononie. In cappella Sancte Marie in
d.ni Ansaldi
presentibus
d.no Friderico
domo
habitata dicti
de Strongiilo de Scicilia
comm.
et
5 Settembre 1340.
una riunione
medicina a lettore
di
importante.
(S.
compare in un resoconto
di un Bei'tucio, dottore
di
in
medicina pratica.
nomina
P.).
Infatti
scolare
onorato
da un documento
di
qualche
che riporto,
e che devo alla cortesia del Conte Agostino Popoli, appare costui
come rettore
E una supplica
:
indirizzata
al
:
Signor
di
144
Infrascripti
sunt
illi
scientie Medicine et
scolarium
arma.
Rector
Scizillia
universitatis
predicte.
Magister Leonardus de
Johannes Jacobi
Baldus Bendidei
CI.-
T-Firmo
Salvaticus de
Petrus de Tridento
Domini Rectoris.
I
/
4",
R. Archivio di Stato
di Bologna).
1344.
In
XP-
civili
honorabiles
et
l'ec-
est.
peti-
suum
pr comuni
h-ibere
utilitate laborat
premium
et qui
suis
atque
digniorem prerogativam
et consiliariis
aliis
Quatenus
honorentur
et
inipsisdispendium
ppe
aliis
statutis universi-
nisi tres
denarios pr
pecia durante in quo legunt. Item infra bietinium eo finito vel pre
alii.s
ollicio
145
uniuscumque
statutis
Quorum
D.nus Johannes de
Sicilia consiliarius.
Sicilia consiliarius,
de loco
p\^titione
fuit.
ultramontanorum
et ad
fabas
Et facto
et
volun-
scruptinium
cum
albas quod
fue-
et obtineat ut
Illi
mero.
fuerunt
quattuordecim nu-
(S. P.)
1345.
in
Notaro Matteo
di
1346-47.
logna
Berlino
Arch. Stor.
Die
Weidemann,
Sic.
N.
S.
(G.
1887).
asno XX.'
10
\
146
1364.
ordine.
Ma
nel catalogo
dei generali
rura
flf.
dell'
34
si
legge
Magister Nicolaus
Siciliensis
del col-
ordinis mino-
un
foglio staccato
si
legge
rale.
ordinis
v'
(A. D.)
>.
In
Lo Zanotti
(G. T.)-
Nicol da Sicilia
34 evvi
flf.
Mag. Nicolaus
Siciliensis
non
1369.
Dal tabularium rege ac imperalis cappellae collegiate in regio palato pauormitano, pubblicato dal Garofalo nel 1836 a pagi-
na 180
si
legge
Anno 1369
etc.
Vitali.
panormitani familiari
noviter
fuit
Panormo Can-
devoto suo
et
Maiestati
etc.
humiliter
suppli-
catum ut cum veniente proximo futuro mense Septembris intendas ad Bononiense studium generale causa studendi in iure canonico proflcisci ibique spatio triura
randi
tibi
licentiam
eundi
et
annorum
vel quattuor
commo-
tibi
licentiam
consonam
mus concedendam.
ministractione
Ita taraen
dicti
offici
fide
tui.
tibi
nuperius
dignum de quo
Datum Messane
147
28 ottobre 1378.
Fuit examinatus D.nus Jacobus (manca
et presentatus dicto
altri
nomi
caso
nibus
etc.
(seguono
il
cognome) de
diritto
di
esaminatori
di
sempre
famiglie che tramandacivile
alle stesse
quali
per brevit
fuit
ometter) et post
li
approbatus.
(I.
Sicilia
G.)
bus de
doc.
tali
dicti collegii
sar
Sicilia, forse
il
Jao-
sopra mentovato.
25 febbraio 1382.
D.nus Nicolaus de Cicilia die mercuri
Frane,
nam
XXV
febr.
fuit
exa-
de Ramponibus solum
d.no Baldassare
de
Caldarinis
locum Archidiaconi fuerunt date octo cedulle probatorie et sex reprobatorie et mei priori fuerunt date novem reprobatorie et quinque approbatorie et tamen finalis extitit approbatus
qui tenuit
ex
gratia.
Que
examine male se
ex pavore non ex ignorantia.
C).
doctorum
(I.
1384.
Tomas de
Sicilia
il
Givilis
(G. R.)
cognome
desso
nel
lib-
Eccone
documenti
Tomas de
Cicilia
Rector universitatis
148
citramontanorum
fuit
de
Cicilia
doctoratus
publice
fuit in
(I.
Suppositus
et
febbraio 1385.
Thomas monacus
Tommaso sia tutt' uno
de Scicilia
col prece-
tamen presentatus
D.num Bar-
privato examini D.
fuit
Grispis
11
C).
Tomas de
etc...
Qui D.nus
Thomas
iuravit
(erano
doni che
scolari
gli
Virgilii
aromatarii subscriptam de
diotus fuit testis.
(I.
doveano
libbras triginta
fare
t
pr
ai
habet scripturam
manu
loro
collegio
de
esaminatori
libbras de-
manu
ipsius
Laurentius pre-
?.).
1395.
Philippus de Messane Ord. Eremit.
S.
logia. S. M., A. D.
16 Maggio 1385.
(I.
G.)
et
149
1388-89.
M. Tadeus de
cum
Cicilia ad
salarium
dumodo
eis
I,
r Gennaio
D.nus Perinus de
iuris cesarei per
(I.
in
medicina habeant
approbatus
mane
Il
1388.
d.num
C).
p. 8).
F.
de Ramponibus
il
ad privatum examen
etc. et fuit
Peronus
di
ab omnibus
sopra
alte-
2 Giugrno 1388.
Suppositus
fuit
De
privato examini
(I.
P.)
8 Luglio 1388.
D.nus Nicolaus de
Sicilia
doctoratus
fuit
publice in ecclesia
sermonem
ar-
nomine suo
et
et.
12 Aprile 1389.
Suppositus fuit privato examini d.nus frater Maurus de Sicilia
monacus Sancti Benedicti prius presentatus coram priore predicto
per D.num de Lamandinis priorem S. Johannis maiorum decretorum doctorem. Qui D.nus frater Maurus iuravit et vota fuerunt
quinque approbatoria simpliciter et tres de gratia approbaverunt.
<L
P.).
150
1389.
Gado da
Sicilia,
6 Maggio 1389.
D.nus Matheus de Bonbello de
Ramponibus
F. de
tuor reprobatus.
fuit
etc.
(I.
presentatus pei*
Sicilia
D.num
C).
21 Maggio 1389.
Matbeus de Bonbello de
D.
C).
(I.
31 Dicembre 1390.
D.nus Salimbene de
fuit
Sicilia
fuit subiectus
privato examini et
30 Agosto
(I.
C).
1391.
Sicilia
etc.
3 Luglio 1391.
In X.patris nomine
mensis
lullii.
D.nus Matheus
lermo de
filius
Cicillia scolaris
vitate
Bononie
pella
fecit
et
civili in
ci-
ex certa scientia
151
mine lohannis magistri Gichini de Bononia cappelle Sancii Xristophari ac michi lohanni de bagno notai-io infrascripto ut pubblico personaliter stipuUanti vice et nomine dicti lohannis magistri
Gichini de Bononia et suorum heredium finem remissionem quietacionem absolutionem liberam benivollam et perpetuam pacem
concordiam
et
bonam voluntatem
specialiter de eo et super eo
quod
inductum
et
pitatione
exstitit
summersus
d.
et suffo-
Matheum de
dieta
minicum
et
percussionibus
commissis
hannem
cum
factis et perpetratis
dictis
in persona et contra
personam
et
dicti d.
aliis
et lo-
si mors
Matheus
Mathei tam
consentiens dictus
d.
quod omnis causa denuptiatio inquisiti et processus factus et flendus per dictum D. potestatem et capitanum bononie seu eius cu-
ram
et
per
in predictis
quemcumque
et in
bandum
alium seu
allios
contra ipsos
Quam pacem
et si
et
processum
omnia
et singula suprascripta
152
Matheus per
et michi lohanni de bagno notarlo infranomine ut supra se perpetuo firma actendere observare sub pena centum libbrarum bononinorum solepniter (sic)
stipullans. Item promixit dictus d.nus Matheus per se et heredes eidem Dominico et mihi notario infrascripto. Pro quibus omnibus
Dominico
mixit eisdem
scripto Tce et
dictus d.nus
et
possidenda. Renuptians
omnibus
dictus d.nus
etc. omnia
futurum possessa et
michi notario
et
Matheus in his
et
super his
D.no Urbano
rie Dozio filio
not. et
1392-93.
Giovanni Aurispa.
D. lohannes de
lario
cum
sa-
tam de dimidia parte dictis salarli prlmorum sex menslum die selibbrae XXV
cundo lanuarii 1393 videlicet
dimidia
dicti salarli
reliquia
Item habuit secundam bullettam de
secundorum sex menslum die vlgesima soxta mensis Aprilis dicti
....
libbrae
anni videlicet
(Libro delle Spese del comune, 1393,
ff.
47,
Arch.
XXV
di Stato).
153
Ad
lecturam
astrologrie.
fl.
cum
salario florenorum
triginta quinque
bononinorum pr
sit
doctor.
Ad
lecturam
astrologre.
(In margine)
infe-
rius descripti.
M. lohannes de Noto de
<5um salario
Die
vigesima
tertia
mensis Augusti.
^0
in
cum
sa-
aurii
Segue
il
mandato
Mandamus
154
natorum nostri communis quatenus in libbris dictorum provvisionatorum scribatis et scriberi debeatis Magistrum lohannem Petri
de Noto de Sicilia cum provisione et salario centum ducatorum
pr lectura astrologie ad quam ellectus et deputatus fuit pr uno
anno incobato in festo Sancti Luce proximo preterito et finiendo
ut sequitur. Computando in dicto salario et provisione libbras centum quinquaginta bononinorum eidem magistro lobanni deputato
secundum formam Rotuli Studii bononiensis et omnem aliam provisionem cum salario eidem ordinatum si quod reperiretur deputatum. Sic quod computatis omnibus solum habeat ducatos centum
aurii.
Mandatum etiam
tlo dicti
mag. lohannis r
dictis libbris ut
cum
salario
centum ducatorum
ficialium bayliae.
Datum Bononiae
XXI mensis
die
1398-99.
Ad lecturam
centum bononinoruni
morum
in
cum
salario
comune
di quell'anno).
18 Maggio 1392
D.nus Antonius de
omnibus approbatus
Cicilia
fuit.
(I.
fuit
C).
31 Agosto 1392.
D.nus Antonius de Cicilia
fliit
Frane, de Ramponibus.
(I.
C).
155
26 Agosto 1392.
D. Guiglielmus de
ex. Doct. F. de
examine existentibus
Sicilia
Ramponibus
et fuit ab
unanimiter approbatus.
et
(I.
C).
2 Settembre 1392.
D.nus Guiglielmus de
Frane, de Ramponibus.
per d.num
C).
(I.
1393.
Riniero da Sicilia lesse filosofia naturale e morale dal 1393 al
1398. (Alidosi, p. 74, M. D. N. 2647).
21 Luglio 1393,
D.nus lacobus de Scicilia
unanimiter approbatus.
fuit
C).
(I.
31 Luglio 1394.
Presentatus
tus et ab
fuit
D.nus Guiglielmus de
Sicilia et fuit
(I.
examina-
G.).
8 Agosto 1394.
Presentatus
per egreg.
fuit
dicti coli,
priv.
ex. D.
doctores et
existentibus approbatus.
(I.
fuit
G.).
25 Agosto 1394.
D.
Matheus de
doct. D. Fran. de
anulum.
(I.
G.).
dedit birrectum et
156
1394.
D.
Andrea B
doveva essere stato scolare in quelpoco prima, poich appare dal 1394 al '97 giudice del Po-
l'anno
test
di
da
Bologna,
al
Sicilia
1395.
Giovanni dal Pesce siciliano leggeva medicina nel 1395 (M. D.
N. 1018). Nel libro delle spese del comune del 1394 notata la
sua lettura
cum
anno
1395.
Ad lecturam
lectus ad
cum
dictam lecturam
sallario
el-
libbrarum quinquaginta
bononinorum.
Facta pr primis sex mensibus
salarii
quae
est
XXV
dicti
anni de medietate
dicti
bon.
XXV.
comune
27
Afirosto
l'
ho cavata
di quell'anno).
1398.
doctores
etc.
Approbatus
fuit
1398.
Buccio de Co
di Givitella
da
Sicilia dottore
28 Marzo 1398.
Suppositus
fuit
abatis Sancii
Felicis
Bertucius iuravit et
coram
il
Qui d.nus
Priore.
ab omnibus approbatus.
fuit
157
(I.
P.).
Buccio precedente.
13 Ottobre 1398.
Sicilia
presentati
cundum formam
etc.
coram domino
Qui iuravit
(I.
se-
P.)-
SEGOLO XV.
6 Settembre 1404.
Fuit licentiatus d.nus Antonius de Sicilia qui michi fuerat pre-
secundum formam. In
ilio. (I.
C).
9 Settembre 1404.
Die nona septembris
D.nus Antonius de
fuit
et
sermonem archidiaconis
ei dedit D.
in
Sancto
fecit
D. Fio-
Sicilia
Bartholomeus de Saliceto
(I.
C).
18 Luglio 1405.
D. lohannes de Scicilia presentatus
per eximium
doctorem
D.
Bart.
et
in
exameaquo examine
ad privatura
fuit
de Saliceto
merito quia
men mihi
tutionum
prius ta-
secundum formam
eosti-
C).
27 Luglio 1405.
D.nus lohannes de Scicilia suprascriptus
fuit
publice doctoratus
158
in Sancto Petro et
rem
omnia
sermonem
chidiaconi tenebat.
(I.
C).
17 Febbraro 1407.
D.nus Benedictus de
egr. doct.
D.num lohannem de
exam. per
est.
a. c).
18 Febbraro 1407.
Doctoratus
fuit D.
de Ganitulo qui
fecit
sermonem.
(I
C),
5 Marzo 1408.
Presentatus
fuit priv.
et fuit
approbatus ab omnibus.
Sclcilia
(I.
C).
22 Marzo 1408
D. Franciscus dq Sicilia presentatus priv.
de Saliceto
exam. per
etc.
d.
Bart.
XI docto-
maiore parte
fuit
approbatus.
(I.
C).
26 Marzo 1408.
D. Franciscus de
Sicilia
suscepit
insignia a D. Bart.
tem doctori
et
etc.
Et
non convenien-
curto de panno.
(I.
C).
30 Marzo 1408.
Doctoratus
fuit
publice D. leronimus
fecit
sermonem.
de Sicilia et insignitus
(I.
C).
159
3 Ottobre 1408.
D. Nicholoxius de Scicilia fuit publice doctoratus
signia D. Bartholomeus de Scicilia.
et
dedit in-
C).
(I.
1411.
Andrea
probabilmente
lidosi.
non essendo
(Ghirardacci parte
II,
Lib.
28
p.
dell' A-
590 e M. D. N. 130).
19 Luglio 1412.
Mandatum
Nicolao de Scicilia pr
fuit d.no
doctorum coUegii
iuris can.
parte prioris
et
mane
desistere
quod erat
sec.
illud
mandatum
firmaretur.
P.).
31 Marzo 1415.
D.
Thomas de
fuit
exam. In
approbatus a
il
18 Giu-
gno 1418 come vedesi dal doc. seguente. D.nus Thomas Francisci
de Anantiatis de Sicilia
fuit
C).
1415.
Andreas de
Sicilia
aggregato
nel
4 Agosto
1416.
fuit
subiectus
priv.
160
exam.
et presentatus
quidem appro-
etc. fuit
(I.
repro-
P.).
7 Agosto
1416.
fuit
fecit
nardinus dedit
ei insignia
etc.
etc. (I.
?.)
1416.
29 p. 610 e M. D. N. 1573).
II lib.
1417.
D. lohannes de
Noto de
ad lecturam voluminis pr
Sicilia ellectus
in
festo
omniumi
sanctorura anni 1417 sine salario. (Libro delle spese del Gom. di
quell'anno).
1417.
Enrico da
Sicilia nel
dacci parte
II
libro 29 p.
619.
Alidosi
nome
il
Loyce
et philosophice
p.
21
M.
di tale rettore
(L. S.) in
1117).
leggesi nei
modo Magn.
medicorum in ar-
questo
Sicilia rector
Riporter
D. N.
12 Giugmo 1417.
Maxime
cilia die
doctores
etc. nairabiliter et
seotibus
decem doctoribus
exam.
iuris
civ.
per
nemine
diser-
pante benemerito
extitit apppobatiis. In
punctis habuit
161
inscriptas
leges videlicet.
Ictus fustorum.
Cum
alienam rem.
De Legatis
Nel
(I.
C).
15
nel
L. S. registrato
Giugno 1420
Gonventus
d.ni
Francisci de Mancinis. Costui appare in tale registro nelle commissioni dei dottori di leggi pi volte a lato del Potest
Porcari di
Roma
Stefano
come dottore
leggi
ed
esecutore di
Bologna).
1417.
29, p.
Narus de
p.
22 e in
619 e M. D. N. 1229). E
G.
forse questo
Sicilia
ricordato
Pbilippus
dall'Alidosi
anno 1417-18.
R.
1417-18.
Senatore da
di Astrologia e
meta-
forse lo stesso che nel 1418 era nel collegio teologico (C. T.)
fisica;
cos
Sicilia nel
chiamato
Senatore da Mileto sacerdote secolare vescovo po75 M. D. N. 2584). Nel mss. dello Zanotti
1418.
tale
proposito
un documento,
estratto dal
vedi Di Giovanni,
scolare a Bologna.
S.
anno XX.
Palermo
f.
13.
11
162
Il
Di Giovanni dimostra
scrisse la vita e
come
Geremia
si
sia
trovato
nel
convento
Il
1418.
Antonius de Sacca de
Sicilia
Ord.
Garmel.
dottore aggregato
1418.
lohannes de Agrigento de
1418.
lohannes de Scoglio de
Sicilia
Ord.
Garmelit.
dottore aggre-
T.).
1418.
Ord. Garmelit. fu
lettore pubblico
Sicilia.
Nel
Sue opere
II,
p. 94 Bibliotheca Sicula).
1418.
Andreas de Trapano de
dottore
aggre-
1419-20.
D. Petrus de Berleonibus sive de Perleonibus seu de Beliono de
Panormo de
Sicilia
(I.
G.
L.
S.
de
Sicilia
l'uit
ad priv. exa-
163
men
de
S.
nimie
Petro. In
1420
d.nus Florianus
Sap. diverso
il
patro-
Panormo de
lionibus de
lis
un
fuit
presentatus
quarto Apri-
*.
1420.
Antonius siculus de Sulmona Ord. Garmel.
dottore
aggregato
nel collegio di Teologia e registrato tra gli illustri dottori di teologia (G. T. A. D.).
1420.
Niccol
da
Sicilia
1420.
Iacopo Randazzo dell'ord.
carmel.
registrato
tra
gli
illustri
1420.
Leonardus de Bartholomeo siculus scolaris studens in iure ciNel Repertoriorum del Gom. di Palermo riportato dal
Subsidio de studente
di
Leo-
1420.
Petrus de Vita Siculus Ord.
Collegio di Teologia (A. D. G.
T.).
164
1420.
L'universit di Palermo dona ogn'anno ad Antonio di Bononia figlio di Messer Herrico di Bononia onze sei mentre studier
in alcuno studio pubblico
una
citt di
Dottor
Don
Domenico Schiavo
historia
Corte
lettera di
tratto
da
fedelmente da
Giudice
Blasi
nella
un
gran
della
24 Settembre
D. Gualterius de Scicilia
nem
ri-
cose successe
delle
di Sicilia copiata
Pietro di
doc.
Il
de Ganitulo
etc. et
1421.
interfuerunt
ultra
presentatores
novem
1.
primas de iudicis
27 Settembre
(I.
C).
1421.
mones archidiaconi
fecit D.
D. Johannes de Canitulo
(I.
1422.
Enricus de
Sicilia clericus
panormitanus dottore
di
teologia
degli
il-
12
Giugno 1422.
dedit ei insignia.
del potest di
(I.
doctoratus in ecclesia
Sicilia
S. Petri.
I).
Bologna dell'anno
1^122
(I.
C).
in
iure
Florianus
fu giudice
165
1422.
Paulus de
Sicilia
Ord. Garmel.
dottore in teologia
ed
aggre-
T.).
1422.
11
Examen
et
pi illustri (G. T. A.
Marzo 1424.
sibi insignia
ei
cognome) de
il
Sicilia in scientia
minus dedit
D.).
licentiam
doctor.
suo nomine et
Prefatus
do-
nomine
miigistri
Nicolai
de Fabiis
(L. S.).
23 Settembre 1424-25.
M. Henricus de
Sicilia,
S. 15
S.
questi
in
Marzo
1425,
altri
docu-
Examen Magn.
rum
in artibus et
Scicilia
Loyce
Nardo de
Ugonem de Senis etc. Qui fuit approbanemine discrepante et habuit licentiam (L. S.).
Del medesimo 19 Marzo 1425 Gonventus Mag. Henrici de Sicilia rectoris universit. medicorum in artibus presentati per ma-
tus
gistros etc.
Et magister
Ugo de Senis
dedit ei insignia.
10 Dicembre 1424.
Gongregatus
cem
fuit
de-
166
non
et
De
Sicilia
Legatis.
approbatus. Et
omnibus
In
presentatus
fuit
fuit
iudiciis
etc.
C).
esame
l'atto di
Henrico de
di
Sicilia test
>
il suo
esame in
Dicembre 1424 (L. S.).
Si trova inoltre
diritto
ci-
1425.
un
pare tra
testimoni (L.
S.).
Forse
esame e com-
atto di
lo stesso
strato N. 2456 e dall' Alidosi p. 61 quale lettore di medicina pratica e poi di filosofia dal 1426 al 1434. (Vedi 1430).
17 Gennaio 1427.
Examinatus
fuit D.
(I.
Fuit
C).
Nel L.
Sicilia.
etc.
27 Genn.
febbraio 1427.
solito.
U27 Examen
Qui
d.ni
Antonii de Cicilia in
approbatus.
fuit
Gonventus
C).
17 Settembre 1428.
Robertus de Regno
Siciliae pres, fuit priv. exam. in iure ciquo fuerunt decem doctores dicti collegii et taliter se habuit quod ab omnibus nemine discrepante fuit laudabiliter, approvili in
batus. Et
eodem die
codem
blica recepit
licontiatus
instanti.
fuit
et
similiter
Eoque cum eo
D.
successive
Roberto
fuit
pu-
solem-
167
C).
(I.
21 Agosto 1428.
Spectabilis ac egregius vir D.
Matheus Manzagatta de
Sicilia
nium de Albergatis
dixit de gratia
(1.
reliqui simpliciter
approbatorie exstiterint.
P.).
Eodem
est
etc.
cum
Anto-
die
dreas de Galdarinis
et D.ni
anche
Examen
d.ni
il
suo
Et
etc.
etc.
Johannes An-
sibi
Antoni de Albergatis
sacristia doctoratus
fuit
assotiatus
suo nomine
collegialiter
(S. P.).
nome con
nomi
S.
21
di altri studenti.
Cicilia.
Cicilia.
Cicilia.
Cicilia.
S.),
29 Maggio 1428.
Examen
et
168
citramontanorum.
(L. S.)-
1428-29.
Andrea de Piscibus de
Sicilia
vice
citramontanorum
rector
15 Nov. 1429.
Dispensatum
cilia ut posset
fuit
subire privatum
legerit etc.
j
Sicilia subiectus
(I.
G.)
Leonardus Johannis de
Petro.
Il
S., vi si
dell' 11
Lampusa de Gathania de
quattro
particolarit sul
ei
Gonventus
doctoratus et
fuit
nome
la
habuit licentiam. In
vili
doctoratus in S.
Ho
riportato
trovato
nuove
di costui.
30 Luglio 1430.
Dispensatum
fuit
cum
spectabili et
Sicilia
stantibus quod non audiverit iura civ. per octo annos posset
mitti ad
ratione
privatum examen
scieiitie.
(I.
G.).
et fuit
ad-
169
2 Agosto 1430.
Prefatus D. lohannes fuit subiectus privato exam.
a d.no priori et fuit ab omnibus
batus
(I.
laudabiliter
et
presentatus.
merito
compro-
C).
4 Agosto 1430.
Idem
sermonem.
G.)
(1.
riportati
nel L. S. dove
de Gathania de
leggesi
Examen
Qui approbatus
nemine discrepante
gesi
et licentiatus
Agosto leg-
come
sopra.
1430.
D.nus Petrus de
citramontanorum iuristarum
Sicilia rector
(G.
1431.
p. 5,
M. D.
N. 191).
1431.
Luca da
Sicilia
leggeva
logica
nel
1431
dosi, p. 50).
1432.
Antonio Sacca
di Sicilia e dell'Ord.
Gom.
di
(S.
M. A.
D.).
Si-
170
cilia
come capitano
esecutore di giustizia
lo stesso
Gostanzi siciliano
nel 1438-14B9
Sacca de
II
Diversorum
d.
Antonii de
Sicilia.
etc.
de Sacca de Sicilia salutem. Gum statim post felicem reassumptionem presentis status iucundissime libertatis ne civitas nostra
oportuno careret rectore qui omnibus insti tiam equaliter ministraret nos informati pienissime de dignitate
scientia virtute
ac
aliis
vitatis
illis
solepnitatibus
ci-
quam ex
etc.
1432.
Antonius
filius
Sacca sum-
mentovato.
1432.
Nicol Tedeschi detto l'abate panormitano da Gatania dell'ord.
Benedettino, lesse gius pont. nel 1432 (M. D., N. 2958*).
al
Tedeschi appartenga
Gomune
il
seguente doc.
dell'anno 1431
D.
Abbas
Oct.
1431
debet
habere pr dimidia
bon.
Die
vigesima
secunda
decembris
net
dicti
anni
manu
librae
facti in
300
600
De-
300
171
1433-34.
D. Gofredus
(C. R. L. S.
9
Examinatus
Sett. 1434.
fuit in
Messane de
cesareus noviter
Miles
Sicilia
legiptime
presentatus
omnibus singulariter
se habuit
nigra
res.
fuit
(I.
ad
domum
et optento
collegialiter
legum doc-
de nego, gest.)
approbatus
fuit
cum
numero XVI
(ff.
multum eleganter
qui fuerunt
viri et clari
et copiose
nomine
di-
doctoribus preter
quod non
assotiatus
una faba
per omnes docto-
fuit
nisi
G.).
13 Settembre 1434.
Doctoratus
fuit
dictus D. lacobus de
more
vir patri-
cum
presenta-
grande prandium
quibus
fecit
scilicet
etiam militibus
(I.
nella sua
domum
per doctores
G.).
gna
solito supra-
ei dedit
corte eranvi
siciliani
al
trai
Sacha
nominato.
1435.
172
TORE
1 255, il
21 Aprile 1438.
D. lacobus de
habuit
ita
screpante. Et
fuit.
gnia doctoratus
finito
ei dedit
Insi-
S. Petro.
1439.
niente indicarne
Doc.
D,
et
I.
sembrami conve-
Taxe doctorum
et
Examen cum
ott.
1439.
Iraditione insignarum, 14
ott.
1439.
de
I.
Can. D. Andreas
Andreas de
un seguito
di dieci
famgli (7
Ott. 1452).
lib.
Antonio et
aliis
de
S.
cum
XIII
Doc.
XIV.
173
salariis.
Marzo
civilis (5
1478).
Romeo
Pepoii
Doc. XVIII.
Doc. XIX.
Giugno
Dal
la
Magnifica
Madona Margarita
(1479).
Heredum olim
Filiorum
A. B.
1489).
et pontificis interpretis aetate sua clarissimi Propr avo B. M. P. P. Anno M.D.LXXXII. Obiit
iuris civilis
nepotes
Anno M.CCGG.LXXIX.
Nei R.
16, 1443-44.
1.
Ad lecturam decretalium de
Sicilia.
p. 28).
Ad lecturam decretalium de
baza siculus.
al
nome
si
fe-
vedono
174
etiam ante
Nota del
una croce ed un
Barbazza
il
infatti
anche prima;
Dallari).
Glementinarum
et
D.
Andreas
D.).
gli
(R. D.).
D. N. 304).
cilia
illustrato
dall'
un mss.
seguente titolo
riporto
titolo di curiosit
minati
il
che
le fonti
il
esa-
1.
Minervalia 2. III.
Bumaldi Ani
Burzio Bononia illustrata, 2. IV.
Capitolo di S. Petronio,
3.
V.
logna.
4,
Pompeo
VI.
4,
VII.
Bo-
5, Vili.
6, Villi.
8, XIII.
8, XIIII.
1440.
Pantaleone Stagno siciliano perch giudice
in queir
anno del
1441.
Nicolaus de
Asmundo
Siculus
175
(G.
28
Fuit
Die. 1441.
cum
subire priv.
partito
legiptime
ad
fabas
Tempio ut posset
examen non obstantibus aliquibus abiectis ex forma
constitutionum.
D, Francisco de
(S. P.).
31 Die. 1441.
Supradictus Franciscus de Tempio de Sicilia
etc.
examini
nomine discrepante
iuris canonici et
fuit
presentatus
fuit
examinatus
10 Aprile 1443.
Examinatus
batus
fuit.
fuit D.
Antonius de
Sicilia et
(S. P.).
anni 144344
lo stesso
?.
9 Luglio 1444.
D.
Antonius de Terranova
mine discorde
fuit
examinatus
et
ab omnibus no-
30
Feci (Bartolomeus
Dio. 1444.
civilis)
Bonanni
siculi absentis
da Gatalonia presentis
etc. (In
a civitate Bononie et
margine
G.).
divisio lectur.
176
1444-45.
luris Civili,
Ad lecturam
infortiati
D., Voi.
extraordinariam D. Ludo-
1 p. 20).
1445-45.
Ad lecturam
(R. D., Voi.
infortiati
1 p. 20).
10 Aprile 1446.
Distribute fuerunt pecunie inter doctores collegii iuris canonici
cuniam.
examen suum
iure..
unam
habuerat
Sicilia qui
sibi
P.).
20 Agosto 1446.
D. Johannes Martinus de Costa de civitate siragusana
dispensationem
obstantibus
ut
obtinuit
examen
in iure canonico.
(I.
P.)
23 Aerosto 1446.
Egregius vir d.nus Johannes Martini de Lacosta de Siracusana
civitate presentatus fuit ad
Sancto Petro
etc. et
examen
ab omnibus doctoribus
d.
Ant. de
nemine
(F. P.)
26 Agosto 1446.
Dispensatum
fuit
cum
examen.
(I.
P.).
etc. possit
subire
177
27 Arrosto 1446.
sibi
Ant, de S. Petro.
(I.
P.)
1446.
Thomas de
D.
Libro secreto
ecco
doc.
I.
C.
Sicilia rector
15 Ott. 1446.
Sicilia
olim rectore
31 Ott. 1446.
Fuit in iure
paTite et
eodem
(Antonio de
S.
Petro)
(I.
utroque iure a
me
priora
G.).
1446.
Guglielmus Siculus Ord. Garmel. dottore in teologia e aggregato
al Goll. teol. (A. D. G. T.)
1446.
Michael Siculus Ord. Garmel. dottore in teologia ed aggregato
al Goll. teol. (A. D. S. T.)
XX.
12
178
1448-49.
Ad lecturam medicinae
cilia
voi. 1,
p. 26).
1448-49.
Leonardo da
Sicilia
Dottore in arti
nell'
che riguardava
filosofia
le
meteore. (M.
D.,
N. 1821)
Nov. 1450.
1".
Dispensatum
fuit
cum
D.
(I.
G.)
2 Nov. 1450.
Supradictus
fuit
examinatus
et
Petro.
(I.
C.)
1451-52.
de
Cicilia.
Qui rotulus
civilis.
fuit
Ad lecturam voluminis
approbatus
D. Bap-
1451-52.
Ad lecturam
p. 31).
Sicilia lettore di
lo-
179
28 Marzo 1452.
cum
Dispensatum
(I.
Sicilia ut possit
P.)
31 Dio. 1452.
Examinatus
doctoratus
est.
fuit D.
(I.
Franciscus de Gamplo de
Sicilia
et
illieo
P.)
1452-53.
Lectura universitatis iuris
civilis.
Ad lecturam
Infortiati ordi-
5 Marzo 1543.
D.nus Petrus de Bonacosta Castri zannis
minatus
et
insignitus et doctoratus.
(I.
(sic)
de Sicilia
civili et
eodem
fuit
exa-
loco fuit
G.)
1464-55.
Ad lecturam
de
medesimo
e dottorato.
(I.
I,
p. 39)
18 Aprile 1455.
Supplicatum
fuit
timo de Panormo de
pr parte D. Nicolai
filli
D. Antonii de Sep-
Bononie in utroque
quod admitti possit ad examen rigorosum iuris cinon obstantibus quod non studuerit in dicto iure per quinquennium nec legerit vel repeterit per annum secundum consti-
iure. Et petiit
vilis
180
SIGILI AKI
(L. S.)
fuit.
20 Aprile 1456.
Congregato collegio in sacristia interfuerunt Bart. prior
solemniter
congregatis
simul et
cum
etc.
Cicilia
promo-
rengheria
liter se
fuit
habuit quod
ritissimus
et
et
quo
ibidem
fuit
et
nomine
et D.
Guasparis
del
ita et ta-
vice Archidiacono
Et successive
fuit
et
cum summa
(L. S.)
medesimo
22 Aprile 1455.
D. Nicholaus de Septimo de Sicilia fuit
(I.
examinatus
in
utroque
P.)
13 Agosto 1455.
Examinatus fuit D. Baptista de Cicilia et approbatus ab omnibus nemine discorde prius facta dispensatione super aliquibus per
ipsum petitis ut ex actis notarii nostri presenta tis per D. Bapti-
sU
de
181
23 Agosto 1455.
Examinatus fuit D. lohannes Gregorius de
tus ab omnibus nemine discorde facta prius
aliquibus per ipsum petitis etc. (L G.)
Cicilia et
approba-
di.spensatione super
25 Luglio 1456.
Dispensatum
fuit
cum
etc. potest
subire examen,
28 Giugno 1456.
Examinatus
D. Benedictus
collegii etc.
Et
fuit
doctoratus.
private
de Paternione de Sicilia
Ego (Baptista de
S.
fuit
sueto more.
26 Agosto 1466.
Dispensatum fuit cum d.no Damiano de Sicilia super eo quod
non audiverit decretum per annum etc. possit subire examen iuris
can.
(I.
P.)
del
medesimo
28 Agosto 1456.
Examinatus
d.nos doctores
fuit
etc.
D.nus
Et
fnit
Damianus de
Sicilia
presentatus per
(I.
P.)
18 Agosto 1456.
Examinatus
fuit
(I.
G.)
illi
182
BOLOGNA NEL
JiEDIO
EVO
1456-67.
Ad lecturam
(D. R., voi.
I,
decreti extraordinariam D.
Dominicus de
Sicilia.
1456-57)
6 Aprile 1458.
Dispensatum lohannes de
Cicilia
8 Aprile 1458.
lohannes de
batus. Et
ita fuit
quo
ita se
d.ni
Archidia-
lia.
1462-63.
Magister D. Antonius de Alixandris de
Sicilia
medicorum
et ar-
Di lui parla
il
Mongitore, tomo
I,
p. 54,
13 Marzo 1465.
non
obst. etc.
del
(I.
P.)
medesimo
20 Marzo 1465.
D.nus Laurentius de Cursano siculo
fuit
examinatus
Bartholomeus de
(I.
et graP.)
Ottobre 1465.
Sicilia
Lo Zanetti
183
(A. D.) lo
2 Maggio 1465.
Dispensatum
fuit
cum
del
etc. possit
admitti ad examen.
(I.
P.)
medesimo
4 Maggio 1465.
Vir religiosus ac scientificus D. Nicholaus de
minatus
et
Sicilia fuit
exa-
P.)
(I.
forse del
medesimo
1
Nicholaus clericus de
Dallo
Ottobre 1465.
forse in queir
anno
3 Febbraio 1467.
Michael Macron Siculus ord. Garmel. inscritto tra
gli
illustri
31 aennaio 1467.
fuit
men
etc.
(I.
privatum exa-
G.)
4 Febbraio 1467.
Predictus
sibi
de
mane
d.
Johannes
fuit
quorum argumenta
(I.
C.)
184
18 Maggio 1468.
Dispensatum
fuit
cum
D. lohanne de Sicilia
non
obst.
etc.
(I.
G.)
4 Giugno 1468.
D. Johannes
Gossito de Sicilia
examinatus
fuit
(I.
et
approbatus
G.)
18 Maggio 1468.
Dispensatum
del
fuit
etc.
Regno
G.)
(I.
medesimo
22 Maggio 1468.
D. Antonius de ludicibus de Sicilia de
minatus
fuit
et
Regno Neapolis
etc.
exa-
fuit
illieo
G.)
(I.
28 Agosto 1469.
Dispensatum
die subire
fuit
examen
cum
in
obst.
etc.
(I.
G. e
eadem
I.
P.)
9 Settembre 1469.
D.
Simon do
merito
fuit
Sicilia fuit
examinatus
et
ab omnibus legiptime et
cepit.
(I.
G.)
4 MarEO 1474.
Andrea da
sacro collegio
Stalisco
di
de
Sicilia
teologia di Bologna.
(G. T. A. D.)
Novembre 1474.
31
Luccas de
Sicilia
185
17 Aprile 1475.
Dispensatum
fuit D.
etc.
(I.
P.)
19 Aprile 1475.
Presentatus
predictus
fuit
pante approbatus.
(I.
d.
Franciscus et
fuit
nomine
discre-
P.)
6 AprUe 1476.
Dispensatum
fuit
ne ciroteciorum
et
birectorum
et
non
(I.
G.)
12 Aprile 1476.
D. Antonius de
discrepante et
fuit
Cicilia
fuit
doctoratus
examinatus
more
et
approbatus nemine
3 Luglio 1476.
Examinatus
et doctoratus fuit D.
gnia
ei dedit D.
Johannes Sala.
(I.
Insi-
P.)
31 Luglio 1476.
Dispensatum
fuit
cum
birrectis et cyrothocis et
utroque iure.
(I.
G.)
D. Valenti
de
quod
eadem
possit
Cicilia
super remissione
die subire
examen
in
186
3 Agosto 1476.
Examinatus
et
(I.
C.)
8 Agosto 1478.
D. Antonius de Gilio de Cicilia fuit electus a collegio in scola-
rem pauperem
et obtinuit
nemine discrepante.
(I.
P.)
23 Agosto 1478.
Examinatus
pante.
(I.
Antonius
fuit dictus
et
P.)
1479-80.
Antonius Corsictus Siculus Rector citramontanorum. (G R. Rotuli dei leggisti dello Studio
28 Settembre 1479.
Dispensatum
fuit
cum
d.
Antonio de
citramon-
Cicilia rectore
examen.
(I,
C.)
7 Ottobre 1479.
Examinatus
predictus
fuit
se
more
sco-
fuerit et
tus. In
laudabiliter et
sona d.ni
doctores alieni
p. d. Achillis
exaraini scholaris.
(I.
C.)
In
de Mare-
interfuerunt tot
margine
si
legge
(I.
C),
un resoconto
trovasi
di
una seduta
del Collegio
187
propter litem et
Antonium
desimo
siculuin et Mag.
sentando gratis
la risoluzione in
Ad lecturam
1,
1480-81
p. Ili)
Sexti et Glementinarum
(qui legat
Sextum
legat
medesimo
nell'
nel-
no 1484-85 ad
lum de
libri),
lect.
decret. (legat
titu-
ad finem
libri).
Nel M.
N. 917 leggesi
D.,
tore di leggi.
Fu
lettore di
Da
ci
che ne riportano
1486-87.
gnamento
sia
scrisse la vita,
scorso dal
tomo
1,
dal
1480 al 1487.
p. 60,
gius canonico
il
il
suo inse-
Il
logna.
24 Maggrio 1480.
Cum
ea
sit
huius studii ut
Antonii de
magna
spes
eum evasurum
in
clarum
lecturam sexti
et
ei
et
sit
ut
libra s
centum bonominorum
priviligiatas
Novembris prox.
de
mense
188
1483.
Fu aggregato
Nota
collegio
teologico
nerale
di
Sicilia e poi
di
Bologna
ai
Salvo Cassetta fu
26 di giugno.
sei
Vicario e Procurator
(G. T.)
IV
Sisto
l'anno 1484 lo elesse Maestro del Sacro Palazzo. Nel capitolo fatto
in
in
Roma
Roma
1'
ordine.
Mori
1483-84.
Ad lecturam chyrurgiae
D. M. Ioannes de Sicilia.
Il
medesimo
Il
M.
D.,
N. 1559 nota
Giovanni da Si-
Fu
1487.
1488-89.
Rector in artibus
(G.
R. e
17 febb. 1400.
D.
Teodoricos
de
Sicilia
approbatus
in
scientia
medicinae
(L. A.).
5
Georgius de
Sicilia
Sett. 1491.
(L. A.).
189
10 Luglio 1492.
Dispensatum
fuit
cum
etc.
(I.
C).
12 Luglio 1492.
Examinatus
de
Sicilia
(I.
et doctoratus fuit in
C).
22 Ag. 1492.
Adam
Disp. fuit D.
iure graduari
([.
sicu'.us
non
obst. etc.
qui
vult in utroque
G.)
26 Maggio 1494.
Approbatus
de Sicilia
fuit in
medicina
nemine discrepante
D. Philippus
(L. A.)
11
Giugno 1494.
12 Giugno 1494.
1494.
Approbatio in medicina D. Pauli de Sicilia, D. Benedicti de SiBartholomei de Sicilia, D. lohannis de Sicilia, D. Antonii
cilia, D.
de
Sicilia, D.
190
1495.
Approbatio in medicina D. Rodulphi de
lohannis de
Sicilia, D.
Sicilia (24
hannes de
Nov. 1497.
Sicilia. (L.
lo-
Sicilia
et
D.
A.).
10 Ott. 1497.
Fuit dispensatio D. Bartholomei Barbatiae.
(I.
C).
16 Ott, 1497.
Approbatus
fuit dictus E.
(I.
P.)
(I.
C).
14 Ott. 1497.
Nobilis et doctus utriusque
filius felicis
iuris
scolasticus
D.
Bartholomeus
super examine
eodem die facendo a nobis efflagitatam
nemine reclutante exoravit. (I. P.). Qui d.nus
q.
HI ab om-
mo
et famosissimo
public
in
licet
vesperis inter-
191
rem
in
lam
in pontificia et per D.
cultatis
doctoribus ac
die
aliis iuris
Safa-
librum coronam
recepit et sequenti
lohannem
et
faustumqae
sit.
(I.
l,
P.)-
Bart.
(M. D.
N.
impendit quod
festiviter
Alidosi
52)
p.
Rotuli
1497-98.
Ad lecturam
Sextum
inci-
Sexti
libri).
1498-99 D.
rum
(a principio
usque ad finem
(De Rebus
ad
libri);
ecclesiae
lect. decret.
lect. decret.
(De usuris).
18 Marzo 1499.
Ferdinandus Thauromentanus de
dottore in teologia aggregato
Lo Zanotti
nel
Sicilia
Collegio
Teologico di Bologna.
18
Andrea Anselmi
LugUo 1499.
Siciliano e
in teo-
192
A.).
7 Ag. 1505.
Dispensatum
approbatus
fuit
cum
D.no Antonio
et doctoratus fuit.
Gallo
Siculo
successive
G.).
(I.
13 Ott. 1505.
Dispensatum
fuit
cum
utriusque iuris (L
23
Examinatus
fuit D.
formam
sec.
die crastina
subire
posset
examen
P.).
Ott. 1505.
Perotus
insigni
et
lobanne Campeggio
d.no
et
iuravit
(L P.).
1505.
Angelo
di Sicilia, dottore di
leggi
lesse
diritto
canonico dal
1505 al 1514 (M. D- N. 155). Del medesimo (Rot. 1% p. 190) 15051506 Ad lecturam Sexti et Clementinarum usque ad finem Sexti
libri
cipio
II
medesimo
nel
1506-07 insegn la
et honestate
clericorum)
1508-09 (a
nel
rum usque
nel
ad finem Sexti
1511-12 (de
libri),
Regularibus)
usque ad
ti-
nel 1510-11
nel
principio
1512-13 (de
accusationibus),
19-3
1507.
Giovanni Zacchia da Palermo dell'Ord. dora, creato Baccelliere
nel 7 di Ag. 1507.
Fu
poi
dottorato
momento
mediante
della
titolo di baccelliere
il
il
nomina non
poteasi
D.).
1507-1508.
Magnificus D. Nicolaus Polastra panormitanus
versitatis uristarum Rector (Rot. Legisti C. R.).
lagola aggiunge
Ma-
il
eloquenza e amicis-
Pontif. (A. N.
5)
anche sotto
il
il
Si trova
nome
di
documento:
13 Marzo 1508.
Convocato
et
supplicavit
se
P.).
1512-13.
rum
Rector.
(C.
R.).
del
medesimo
urista-
Giugno 1513.
cum Magn.
D.
Orlando Falco
agrigentino
siculo
utriusque
uni-
(I.
P.).
del
medesimo
(A. C), 1*
iure.
lo
194
4 Giugno
1513.
et
Augustini Beroi
Salla et
fuit
Magnif. Rector
doctoratus ac a D.no
4 Giugno
Convocato collegio
examinatus
in
in
margine
solito comparuit
nemine discrepante
P.).
1513.
loco
et doctoratus fuit
(I.
D.
Supradictus
(A. C).
1513.
Mario e Raynerio
siciliani espulsi
per
una
lite coi
Tedeschi.
"Vedi prefazione.
1513-14.
Francesco fu professore
dell'ord. dei
di teologia
minori conventuali di
nel 1513-14
Ad teologiam (quam
S.
1513-14.
Antonio Bardi da
Sicilia giudice
del
Potest
Dispensatum
fuit gratin
Aprile 1514.
P.). Il
195
12 Aprile 1514.
Examinatus
Andrea
et doctoratus fuit D.
26
(I.
nem
etc. (A.
ab
Ott. 1527.
filius
Sanobii scolaris
et
P.)
Aloysii
supplicatio-
C).
31 Ott. 1527.
Supradictus nomine penitus discrepante approbatus
fuit (A.
C).
7 Marzo 1528.
Dispensatum cum D.no Nicola quondam D. lohannis Aloysii
Septimi de
Panormo studente
9 Marzo
Presentatus D. Nicolaus
screpante in iure
civili (A.
de
1528.
di-
C).
28 Aprile 1530.
Dispensatum cum D.no lohanne de
Promotore ex
Cicilia
in
(I.
utroque iure.
P.).
30 Aprile 1530.
Examinatus
fuit
nomine
196
E certamente
discrepante
etc.
le date e
nome, sono
negli A.
il
P..
(I.
P.).
in cui leggesi
cognome
il
patronimio cio
D. lohan-
31
etc. ut posset
1531.
D. Goradinus
dens in iure
Maggio
civili
una
presentavit
die subire
siculus
supplicationem
scolaris
etc. in
utrumque examen
qua
in iure
stu-
petit
can. et
10 Giugno 1531.
D. Goradinus
Mongitore tom.
1,
p. 142,
etc. (A. P.
ma non
dice
siculus
I.
panormitanus
Di lui parla
P.).
il
Bologna.
1531-32.
lecturam philosophiae
(D. R.).
1533-34.
D. Antonius de
logicae
(D. R.),
4 Nov.
D. Antonius filius D. Simonis
1533.
de Rossis agrigentinus presen-
nico et
examen
in iure cano-
6 Nov. 1533.
Examinatus
(A. P.).
et
4 Nov.
Bononia
D. Ghilibertus
Regni
Siciliae de
Panormo
fllius
197
1533.
D. Francisci
Bononia tisaurari
7 Nov. 1533.
Examinatus supradictus approbatus nemine discrepante habuit
insignia etc. (A. P.)
di
Bologna
Conti
il
un
Bononia
degli A. P.
1534-35.
Magister D. Simon Branchius siculus utriusque universitatis
iuristarum Rector
(G. R.
Rotuli leggisti).
1535-36.
D. Philippus Ingrassias siculus ad lecturam philosophiae (D. R.
anno
1535).
7 Gennajo 1538.
lulianus de Sicilia Ord. Min. Conv. doctor collegiatus, notato
tra gli illustri dottori in teologia, era aggregato al Sacro Collegio
teologico di Bologna (A. D. G. T.).
1"
Vincenzo da
Aprile 1639.
Sicilia dell'ordine
Domenicano nominato
baccel-
4 Marzo 1540.
Felix
messanensis
(A. D. G. T.)
Siculus
Ord.
celest.
dottore
in
teologia
198
Marzo
EVO
1541.
col-
1'
un Antonio da
Sicilia.
11
Forse
di
teo-
lo stesso di sopra.
Febbraio 1541.
(C. T.).
Ma
1542-43.
Lectura artistarum. Ad astronomiam. D. Antonius de Anchona
panormitanus
(D. R.).
26 Aprile 1543.
Philippus de Puteio siculus Presbiter secularis, dottore di teologia (A. D. C. T.).
1548-49.
Lectura universitatis iuristarum. Ad lecturam Digesti novi vai
Infortiati extraordinariam.
)).
1551-52.
Lectura universitatis iuristarum ad lecturam decretalium ve8prtinam ordinariam (Legat. de Regularibus usque ad finem libri) (I). R.). D. Gellus Socinus siculus.
Il
199
3 Giugno 1552.
Paolo Galli da Palermo e
liere ai 3
Giugno 1552
dell' ord.
(C. T. A. D.).
28 Febbraio 1553.
Girolamo Garrone da Palermo e
dell'
tore di teologia e nello stesso tempo aggregato al collegio teologico ai 28 febb. 1553.
Fu pi anni Reggente
sci
un dotto
libro
di studio a
Somma
in
per
istituzione
dei
T.).
confessori.
Lo Zanetti
Ai
era stato
3 Marzo 1553.
D. Antonius
Pharao siculus
diocesis
messanensis dispensatus
4 Marzo 1553.
Supradictus approbatus nemine discrepante (A.
G.).
30 Maggio 1553.
D. losephus Gichofellus siculus dispensatus ad
sum
examen
rigoro-
31
Examen
Maggio 1553.
G.).
nemine
discre-
200
16 Luglio 1554.
et civ. etc.
(A. C).
17 Luglio 1554.
Idem examinatus
et
20 Febbr. 1554.
Tommaso Monari da
20 febb. 1554
celliere ai
(G. T. e A. D.).
1554-55.
Universitas artistarum Grammatici pr quarteriis (quilibet eo-
rum
tholomeus hennensis
Il
(I).
pauperes amore
(sic)
Dei).
D. Bar-
anni
1555-56,
R).
lo stesso
ufficio
negli
30 Settembre 1555.
Gongregato collegio comparuit D. Franciscus De Bononia siculus
et petiit dispensari super obst. etc. ad efFectum
iuris can. Expositus partitus per
fabas
(I.
1 Ott.
Idem
subiendi
albas redditus
fuit D.
Hippolitus
examen
est
votis
Gambalonga
P.)
1555.
d.
se habuit
I).
mam
(I.
201
secundum
for-
P.).
la seg. iscrizione
Francisco
Goriolani
imperiali
Dispensatus
admitti ad
fuit
examen
Giugno 1558.
2 Giugno 1558.
Convocato collegio iuris can. D. Petrus siculus presentatus et
et approbatus et ita et taliter fuit examinatus qui ab
omnibus nomine discrepante fuit approbatus. Ita relatum fuit ab
examinatus
vili
civ.
ci-
P.).
22 Luglio 1558.
Dispensatum
cum
D. Francisco
(I.
Avarra panormitano
siculo Pro-
P.).
23 Luglio 1558.
Insignitus supradictus D. Franciscus
Caldarinum
(I.
P.).
5 Agosto 1558.
Dispensatum
^tc.
(I.
P.)
cum
D. Francisco
Grimaldo de Messina
siculo,
202
6 Agosto 1558.
Grimaldus per M. D.
stophorum de Angelellis
Gri-
P.).
(I.
1558-59.
Universitas artistarum
Fazonus Siculus
Ad lecturam
astronomiae. D. Antonius
(R. D.).
29 Settembre 1559.
D. Antonius
Gammaranus
in utroque iure
(I.
P.).
30 Settembre 1559.
D.
Antonius Gamaranus
utroque iure
(I.
approbatus
neinine
discrepante
in
P.).
7 Febbrajo 1561.
Laurea in
S.
formam
(I.
P.).
27 Marzo 1562.
Dispensatum
fuit
cum
Nobili d.no
Promoter
Joseph
de mastro Andrea
D. Annibal Montarentius
(I. P.).
28 Marzo 1662.
Andrea silohannem Ludovicum
Bovium
(I.
P.).
203
1562-63.
Universitatis artistarum ad
Camerata Siculus
Il
Lecluram Logicae
D,
Hieronimus
(D. R.).
vita
la
fu
egli
scolare a Bologna.
3 Agosto 1564.
D.nus Franciscus Melanensis de Messina audientiam petit, in-
iure et ob
eum
id
dispensare velint
titionis
iubetur exire
Prioribus obtulisset;
dispensationein
cum
obstantibus
libelli
nomine repugnante
obtinet.
Proraotores
consti-
tuuntur in iure can. D. Ant. Malvaticus in iure civile D. Alb. Berous. Intromittitur. Intromissio
nuisse, gratias patribus agit.
significatur
dispensationem
Promotores R. Archidiacono
iurium
scientia, reddunt,
obti-
et Prio,
ac
(I.
P.).
Agrosto 1564.
indicatur
R.
Archidiacono
(I.
P.).
Forse per
bale dell'
l'
esame
minuzioso
il
ver-
il
procedimento
dell'
204
1564-65.
Ad lecturam
Universitas iuristarum.
(D. R.).
Il
30 Marzo 1565.
Dispensatum
fuit
cum
fuit
et insignitus a Borsio
(I.
messa-
fuit
P.).
2 Aprile 1565.
Dispensatum
fuit
cum
Messanense
a D. Malvetico
(I.
P.).
15
Fuit dispensatum
cum
Marzo 1566.
(I.
promo-
P.).
16 Marzo 1566.
Idem
fuit
Fuit dispensatum
Ziotta
(I.
P.)
Marzo 1566.
super obstantibus
cum
D.
etc.
lohanne
(I.
Paulo
P.)
22 Marzo 1566.
Idem approbatus
iinsignia
(I.
P.).
fuit
nomine discrepante
D. Thideus
contulit
205
5 Aprile 1666.
cum
Fuit dispensatum
leottus fuit
promoter
D. loseph
Montanaro
Card. Pa-
Siculo.
P.).
(I.
6 Aprile 1566.
Fuit supradictus approbatus D. Marcus S. Georgi
insignia
(I.
ei
contulit
P.)
24 Maggio 1566.
Dispensatum fuit cum D. lohanno Vincenti Marellio siculo
non solum ut promoveret ad doctoralem verum etiam ad equestrem dignitatem. D. Ant. Gipsius fuit promotor (I. P.).
25 Maggio 1566.
Supradictus
civilis,
iuris
approbatus
fuit
cum promotor
esset
prior iuris
(I.
D.
ei alligavit. D.
Promotor
iuris
Promotor in
Promotor iuris
civilis
torque aurea
P.).
27 Maggio 1566.
Fuit dispensatum
Annibal Monteranus
cum
fuit
promotor
(I.
siculo D.
P.).
28 Maggio 1566.
Supradictus
fuit
(I.
P.).
23 Giugno 1566.
Dispensatum
fuit
cum dono
(sic)
206
siculo. D.
D.
Dispensatum
cum
fuit
Luglio 1566.
fuit D.
Petrus
egli fu scolare a
Georgi
S.
la vita,
t.
I,
p.
de civitate
P.).
(I.
Bologna.
2 Luglio 1566.
Idem
fuit
doctoratus et insignitus a D.
S.
Gergie
et
nomine eorum
illura
qui de-
Ego prior
equitem creavi. Et D.
(I.
P.).
27 Settembre 1566.
Dispensatum
fuit
cum
D. R.
Borchium
(I.
in
promotorem
P.).
23 Settembre 1566.
Idem approbatus et insignitus a D. Petro S. Gergie. Et successive ego nomine patrum creavi equitem. Et D. Petrus S. Georgius ei ensem de more cinxit (I. P.).
10 Febbrajo 1567.
etc.
cum
R. D. lohanne Aloysio
Burdraglio clerico messanense promotorem habuit Excell. Seccadenarium. Qui dictus Johannes Aloysio die sequenti fuit examinatus in quo examine admodum probe se habuit insignia contulit
(I.
?.).
207
9 Aprile 1567.
cum
cotum
lit
D. Vincentio
Glavica marscialensi
siculo.
examinatus approbatus
et seguenti die
insignia Seccadenarius
(I.
?.).
30 Maggio 1567.
fuit cum D. Michaele Zerbino siculo. Promotorem
Butrigarium die seguenti examinatus approbatus fuit
Dispensatum
habuit A.
Butrigarius
ei insignia tulit
P.).
(I.
19 Ottobre 1567.
Dispensatum
fuit
cum
et
P.).
11
Dispensatum
cum
Maggio 1568.
(I.
P.)
13 Maggio 1568.
est et doctoratus
(I.
P.).
2 Giugno 1568.
D. Scipio
Romanus de
diocesi
PanormHtanorum
fecit supplica-
tionem dispensationis. Ego prior (Romeus Borchius) ordinavi cedulas pr die 4 e 5 pr presentatione et recitatione
questri dignitate conferenda. Seguenti die
recitavit etc. Cui dedit
Fronte in iure
civili.
in
insignia S. Georgius
Qui post
sic
escorsus
romanorum
et
etiam e-
vigilia Penthecostis
in
sum
iure
can.
(Prior
et
D.
Romeus
nobilissime ac nobilium
208
causa nomino) quippe qui oapud hunc honestissimum coli, comparaveris gratiam ut adhuc ultra infulas doctoreas iam iam nuper
eruditissime (cuimvero te honoris
tihi
tibi
dignitatum
a suprerais
insignibus
et
Quarum
culminibus
et
ac
Equestri
S.
digni-
concessa
auctoritate nobis
invictissimo
ilio
ac serenissimo
Karolo V ac a ceteris retro Principum confirmata. Eques et miles esto strenuus et auratus non minoris aucloritatis eorum qui
ab ipsismet Individuis summis Luminibus individue constituuntur
seu procurantur Successive et sic secundo loco S. Georgeus
.
eum
ense accinxit
Ilio
quum
ad collum cinxit.
Prior iuris
Secundum formam
5"*
civilis
por-
Promoter iuris
monile aureum
domum
recessit
(I.
P.).
22 Maggio 1569.
Fuit presentatus D. Petrus Andrea Socinus siculus per
Gipsum et seguenti
dream Butrigarium
et
insignitus
Andream
per D. An-
P.).
10 Giugno 1569.
Dispensatum
guenti die
fuit
ductiae pr
fuit
cum
D. losepho
Rulteo panormitano
tentura per
omnes
fabas albas
11
Dispensatum
gnitus
(I.
P.).
fuit
cum
(I.
fieri
et
sibi
sein-
cum
fabis
positum
et
ob-
P.).
Giugno 1569.
D.
et fuit
insi-
209
10 ottobre 1569.
lohannes Antonius Siculus dispensatus
D.
post recitationem
fuit
(I.
et
seguenti die
P.).
5 Novembre 1669.
Lionardus Triccaricus a Terranova Ord.
30 Novembre 1569.
Dispensatum
vitate
fuit
Thermarum
cum
D. Francisco
de Marescalchis de
(I.
civi-
P.)
1569-70.
Ad lecturam
Universitas iuristarum
Fermatura
10 Febbraro 1570.
Fuit dispensatum
promotor
fuit
cum
D. Ant. Malveticus
11
Supradictus approbatus
(I.
P.).
Pebbr. 1570.
et insignitus fuit
(I.
P.).
10 Febbr. 1570.
Dispensatum cum D. Bartholomeo Sansono siculo mazariensi
fuit
promoter A. Q. Malvaticeus.
(I.
11 febbr.
P.).
1570.
XX.
14
210
8 Ag. 1570.
Dispensatum
fuit
cum
S.
panormitano
Gergie
(I.
P.).
10 Aprile 1571.
Dispensatum
fuit
cum
D. Paulo
Tulio
(I.
P.).
10 Apr. 1571.
Dispensatum
fuit
cum
Hieronimo de Georgis
D.
et
cum
D. A-
octavo nihilominus
insignia dispensatum et
attollere
doctoralia
23 Aprile
Dispensatum
fuit
cum
D.
1"
Dispensati fuerunt
cum
fuit
Giugno
P.).
1571.
Dionisio
(I.
(I.
Lanfrancho de Pa norme
P.).
1571.
D. Vincentio
Gaeta
et
cum
D. lacobo
11
Dispensatum
fuit
cum
LugUo
D.
(I.
P.).
1571.
fuit.
(I.
P.).
17 Genn. 1572.
Factum examen pr D. loh. Matheo Sevalta panormitano promoter fuit D. Ludevicus Gozadinus (I. ?.).
211
3 Pebbr. 1672.
Rev.dus D, Petrus de Graziis Glusensis Panormitanus siculus
dispensatus
doctoratus.
die
fuit
(I.
sequenti presentatus
deiade
(5 febbr.)
fuit
P.).
4 Maggio
cum
Dispensatum
1572.
et
Petro siculo
doctoratus
fuit.
PanorP.).
(I.
25 Nov. 1572.
Fuit dispensatum
cum
eodem
(I.
D.
Hieronimo
Sequenti die
Drepanita siculo
Staiti
fuit
doctoratus et insigni-
P.).
27 Aprile 1573.
cum D. Antonio Sieri de Pepolis Siculo Drepromotor Ant. Glavasinus Sequenti die doctoratus
Fuit dispensatum
panita et
fuit
4 Maggio
Dispensatum
cum
D.
Don
(sic)
(I.
P.).
1573.
che ne descrive
la vita
(Tomo
2", p.
(I. P.). 11
Mongitore
egli
fu
scolare a Bologna.
22 Luglio 1573.
Dispensatum
cum
D. Petro Reggio
Panormitano
et fuit
promo(I.
P.).
6 Ag. 1573.
Fuit dispensatum
cum
D. Petro
Roida siculo
(I.
P.).
mazariensi. Die
212
13 Ag. 1673.
cum
Fuit dispensatum
guenti die
D. Valerio
Saxo saxoritano
approbatus et insignitus.
fuit
(I.
siculo. Se-
P.).
5 Maggio 1574.
Dispensatum
fuit
cum
nobili
nome
(I.
P.).
Ho
claris-
registrato questo
famoso Bar-
bazza fatta dal Priore del Collegio a proposito del suo pronipote;
fu questi uno di coloro che eressero
il
monumento
Barbazza
al
14 Maggio 1574.
Ad lecturam rethoricae
D.
Petrus Rim-
baldus Siculus.
29 Aprile 1579.
Presentatus
civitate
(L
fuit D.
Pactense,
ei
?.).
Maggio.
(I.
fuit et in-
P.).
18 Maggio 1579.
Premissa professione super religione ac
fide catholica
presen-
tatus fuit D.
sis diocesis.
213
fuit et insignitus
P.).
(I.
9 Die. 1579.
Premissa
fide fuit
cum
dispensatum
D.
Antonio Aurellio
si-
Gypseus. Die
(I.
P.).
29
Dispensatum
fuit in
Die. 1579.
cum
utroque iure
D.
Hermodoro de Mine-
Bono-
(I.
post
et
examinationem
ele-
approbatus
fuit
P.).
1580-81.
Universitas
Ad lecturam
artistarum.
Monasterius siculus
philosophiae D. Petrus
(D. R.).
22 Aprile 1580.
Dispensatum
cum
D. R.
Andreae
Siculo, die
(I.
sequenti
exami-
cum
D. Hie-
P.).
20 Maggio 1580.
Habita relatione et professione
ronimo Lanza
siculo et habuit
21
Idem
et
fidei
promotorem
(I.
P.).
D.
Gipseum
(L P.).
Maggio 1580.
insignitus
dispensatum
approbatione
fuit
doctoratus
214
BOLOGNA
27
Facta prof,
cum
R.do
(I.
admodum
D.
Ve-
approbatus et doctoratus
MEDIO EVO
Sett. 1580.
dispensatum
fidei fuit
IfEL
P.).
15 Dio. 1580.
Dispensatum
fuit
cum
(I.
P.).
17 Pebbr. 1581.
Fuit present. D. Annibal de Nutio Salemitanus siculus et puncta
approbatus et insignitus
fuit
6 Maggio
(I.
B.).
1581.
T.).
13 Aprile 1583.
N. D. Annibal de
Afflictis
Messanensis
diocesis
(I.
P.).
Il
Mongitore
parla di un Annibale de
guel tempo,
ma
Afflictis
Bibl.
Sicula,
panormitanus
fuit
Tomo
approbatus
1"
p. 37^
lo dice palermitano.
24
Fuit presentatus
Ott. 1583.
Multum Reverendus
D. Baldassar
culus etc.
(I.
P.).
Campi
si-
215
''
1583-84.
Universitas artistarum.
R.).
Maggio 1584.
17
mitani fratres.
Premissa
puncta assignata
fuerunt
P.)
(I.
18
Maggio 1584.
Post recitationem punctorum approbati
fuerunt
(I.
doctorati
et
insigniti
P.).
4.
Giugno 1584.
panormitani premissa
de
fratres
fuerunt.
Gavaggis
(I.
siculi
P.).
5 Giugno 1684.
Supradicti approbati fuerunt et insigniti.
11
puncta
signitus
(I.
assig.
P.).
Dicembre 1585.
(I.
Et die seguenti
recit,
siculus
panormitanus
et in-
P.).
23 Aprile 1586.
Premissa professione
fidei fuit
fuit
(I.
P.).
17 Marzo 1587.
Precedente prof,
fidei
(I.
216
28 Aprile 1587.
Rev.di
et
admodum
Don Johannes
et illustrissimi
P.).
(I.
Sett. 1587.
gnitus
(I.
et
insi-
?.).
1589-90.
Ad lecturam voluminis
Universitas iuristarum.
D.
Andreas Mon-
1589-90.
Universitas iuristar um.
Ad lecturam
decreti D. Gaspar
Monti-
7 Aprile 1589.
Post professione
(I.
P.).
28 Aprile 1589.
Dispensatum
fuit
cum
fuit
I).
approb. et insignitus
(I.
P.).
23 Magerio 1590.
Dispensatum
fuit
cum
D.
25
Dispensatum
cum
I>.
(I.
Maerffio 1590.
(I.
P.).
P.).
217
25 Maggio 1590.
Premissa professione
normitanus
(1.
P.).
26 Maggio 1590.
Supradictus puncta recitavit et optime se gessit
(I.
fuit
approbatus
P.).
Marzo 1592.
(manca
cognome) panormitanus
il
approbatus
(I.
P.).
16 Ott. 1595.
Disp. fuit
cum
D. Petro
Durante siculo
(I.
P.).
27 Luglio 1595.
Post
ragusa
Guiglielmus de
Cilesiis
de Si-
P.)
(I.
28 Luglio 1595.
Supradictus puncta recitavit et optime se gessit
tus et insignitus
(I.
fuit
doctora-
P.).
13 Ag. 1597.
Present. fuit Mag. D. lohannes
sis (sic)
(I.
Andrea
P.).
14 Ag. 1597.
ma
(I.
P.).
13 Ag. 1597.
Presentatus
nensis
(I.
P.).
fuit
Mag. D. Franciscus
218
14 Ag. 1597.
Franciscus Tegitanus optime se habuit in examine
tus in forma
(I.
et
insigni-
et
insigi4-
P.).
5 Maggio 1598.
Doctoratus D. Mag. D. Ludovicus Blisetus Siculus
tus a R.do D. Monsigliarense
(I.
P).
Niccol Bodolco
Studente di filologia
della R.
Universit di Bologna.
219
Adam
scalus 1492.
Afflictis (de)
B....
da
Sicilia 1394.
Andrea 1411.
Andrea 1415.
Andrea da Trapani
Andrea 1497.
Andrea 1580.
1418.
Angelo 1494.
Angelo 1505.
Antonio 1392.
Antonio 1404.
Antonio 1431.
Antonio 1443.
Antonio 1476.
Antonio 1541.
Ansaldis (de) Egidio 1487.
1533, 1542-43.
220
Asmundo
B
Ballo (de) Sanctio 142o.
Bartolomeo da
Sicilia 1465.
Battista 1455.
Benedetto 1407.
Benedetto 1456.
Berleonibus (de) Pietro 1419.
Bertuccio 1398.
Biscardi Giovanni di Antonio 1530.
Bonanno Matteo
Bonanno Matteo
Bonanno Iacopo
1345.
di
Benedetto 1391.
1444.
Sicilia 1398.
o
Camarrano Antonio 1559.
Camerate Girolamo 1562.
Camplo (de) Francesco 1452.
Campi Baldo 1583.
Capice (de) Giovanni 1331.
Capronna
(de)
Guidone
di
Antonio 1446.
Compagno
(de)
Tommaso
1384.
Damiano da
Sicilia 1456,
Dominus
(de) Pietro
da Palermo 1590.
221
222
E
Emanuele da terra Archaria da Messina
Enrico da Palermo 1422.
P
Falco Orlando da Girgenti 1512.
1553,
Ferdinando da
Sicilia 1488.
Ferdinando 1429.
Ferro Pietro da Trapani 1558.
Filippo da Messina 1385.
Fora Iacopo
1428.
Francesco da
Sicilia 1408.
Francesco 1422.
Francesco 1475.
G
Gabello Antonio da Girgenti 1571.
1579.
Gado da
Sicilia 1389.
da Palermo 1552.
Garrone Girolamo da Palermo 1553.
Garzia Gerardo da Palermo 1584.
Garzia Francesco da Palermo 1584.
Galli Paolo
Sicilia 1344.
Giovanni 1398.
Giovanni 1405.
Giovanni 1458.
Giovanni 1483.
Girolamo da
Sicilia 1408.
Gofredo da
Sicilia 1433.
223
224
Lampusa
(de)
Leonardo
1429.
1571.
M
Macron Michele
1467.
Mancini Francesco
di
Antonio 1417.
Maranis
(de)
Francesco 1422.
Mario da
Sicilia 1513.
Matteo 1424.
Maaras
1389.
225
Memisem Andrea
Michele da
1590.
Sicilia 1446.
Minerio
1589.
N
Naro Filippo
1417,
Niccol 1382.
Niccol 1388.
Niccol 1412.
Niccol 1420.
Niccol 1465.
Niccol 1541.
Nicoloxius 1408.
Nuzio
(de)
Peronus
1388.
XX.
15
226
Pietro 1428.
Pietro 1430.
Pietro 1452.
Pietro da Palermo 1592.
Pozzo
(dal)
R
Randazzo Iacopo 1420.
Raynerio da
Sicilia 1395.
Raynerio 1430.
Kaone Iacopo
di
Bartolomeo 1385.
Rimbaldo Pietro
1574.
Roberto da
Rodolfo
Sicilia 1428.
149..
Romano
Romansolo Giovanni
1548.
s
Sacca Antonio 1418.
Salimbene da
Sicilia 1390.
Simone da
Sicilia 1469.
Staiti
Stalisco
Andrea
1471.
Lorenzo 1566.
Taddeo da
Sicilia 1385.
Tempio
(de)
Francesco 1441.
Teoderico da
Sicilia 1490.
"Tommaso da
Sicilia 1446.
227
228
Sicilia 1476.
Vincenzo 1539.
Vita (de) Pietro 1420.
Vitali Cde)
Francesco 1369.
Zordano
(de;
Palermo
Ansaldo 1336.
1566.
MISCELLANEA
BERNARDO TORNAMIRA
Benefattore della Biblioteca di San Martino delle Scale
Unicuique saam.
Maria Di
cure indefesse
le cui
somma
la
sal
biblioteca di
fratelli Giov.
il
Evan-
per
San Martino
Scale
delle
che
al cui rin-
(1).
egli l'alcamese
Giaconia
ci)
ne
di
quella
Bernardo Tornamira
famiglia (2)
quarto
baroni di
1-214.
(2) li
Maest e R.
C. infeudato et concessoci
me
tra'
al
bardo
di
per
Alcamo, con data del 21 ottobre 1644; e ci nel 1633, giusta atto
il
not. Giambattista
Brocco
di
Pa-
230
MISCELLANEA
San Martino non dovette meno che allo infaticabile storico ed agiografo fratello di lui nominato pur dianzi.
Imperocch, se vero che questi, non perdonando a spesa e
fatiche, giunse a formarsi una libreria di oltre a tre mila volumi,
che chiam Gregoriana e morendo lasci al detto monastero, costero
me
di
scrisse
il
Mongitore
disporre appena
nunzia
quale potea
il
eredit
all'
(1)
di
dal genitore
dallo
zio
maso
Anna Vazzio
Pitacchiolo di
dava modo
Tom-
assecondare
di
Ecco, infatti,
un
privato
co'
fali
si
per
opere contenutevi
le
ben quarantasei
dello stesso
per
rispettivi
indifferente per
che pu
scaf-
un tavolo
(2)
t.
II,
p. 129.
proximo
et
infra pancos dies intendit in Religione praeditta et in Monasteri praeditto professionem Tacere, in data del 26
dicembre 1641
apud Mona-
Lorenzo Lom-
bardo.
Dal genitore
ebbe poi
il
p. d.
Vedi
il
Vedi
il
cit.
Lombardo
contratto matrimoniale,
la
dati
il
1648, pubblicato
fitto
maggio
Lumbardu
del 1054-55, 8^
231
MISCELLANEA
quanto
lo scibile
sofia e
matematica,
morale,
di teologia scolastica e
di storia sacra e
di filo-
di santi padri,
profana
di
gramma-
dopo che
Alcuni anni
fratello ebbe
il
nome
mo
assumendo
il
di Pier
segno del suo affetto grandissimo e della sua gratitudine per non
pochi favori avutini, concesse a lui l'uso di quella libreria.
Di
li
monastero
parte maggiore.
fratello la
marzo
Pier Antonio
tutti quegli
alla costui
cui la
di
altri libri
fece
appunto donando
quindi
porcile
questo
denaro che a
all'abbazia di
San Martino.
si
con
padre don
morte ne passasse
con
il
desunte.
Due
il
primo, che
la do-
quando
la si
unisse alla libreria grande del monastero, tal titolo avesse a estendersi a questa; e l'ultimo, che, ottenuta dal
nica a
Nel
(1)
male
nome
il
del
sopracitato
cognome
Papa
bolla di
Petrus Tornamira
la
il
suo
nome
e.
569).
battesi-
son seguiti da un
Civis Pan.
>,
che dimo-
Alcamo, ms.,
scomu-
citt di
232
MISCELLANEA
libri, si
ch
della
li-
una parte
di quella
il
nome
distri-
butiva,
Francesco M. Mirabella.
o(^e^<<^|J^i^^^o
233
MISCELLANEA
DOCUMENTO
gesimo quinto.
Gum
quod mensibus
praeteritis
Mo-
beneplacitum tunc
dicti
gratus
reddatur
usum unius
Don Bernardi
librariae ipsius
Don Bernardi ad
con
li
suoi piedi di
lavorato co-
loquendo in
rit
me
scaffl
sopra et dodici
canonica in
di Teologia scolastica et
morale
libra
libri di fllosofla et
in santi padri
in
grammatica
et benefltia
et rettorica et di altri et
matematica in
libri
libri
di belle lettere
come profane
in libri
Iratri volens itaque dictus Don bernardus reddere se magratum erga dictum patrem don Petrum antonium eius fratrem et
praedictum eius Gregorianum Monasterium sancti Martini proprium innatum aflfectum et devotionem quem et quam gessit et gerit dicto Gregoriano ipsius fundatorie propterea ad infrascrittam donationem dictae
bernardo eius
gis
modo
ut infra.
234
MISCELLANEA
modo
niam
sibi
et
nomine
quo-
et
tamen
praecedentibus
et
pressatis per se suosque sponte donavit et donat et virtute et causa ipsius donationis habere licere concessit et concedit
patri
praeditto
Reverendo
sancti
praeditti
monaco protesso in praeditto Gregoriano Monasterio sancti Martini de scalis panormi nec non et praeditto Gregoriano Monasterio sancti martini me notarlo pr eis et eorum
benedicti consrresrationis cassinensis
cessum usura
ipsi patri
supra expressatis
et
declaratis
ad praesens in posse
ditti
Quam quidem
de quibus
mentio
superius
facta fuit
omni
verbo
et singulo
Et primo che
la
d'esso donatario
dit-
quae ha-
come
si
et
dir appresso
s'
unir con
la
morte
la
grande
libreria
la
Cum
di
Pacto che mentre campa esso padre Don Petro antonio n'habbia
esso monastero
tal
superiore
officiali.'
monaco
di
impedirlo privarlo di
uso che habbia di tenere detta libraria appo di se e che sia obligato
donante
li
libri
tutto
danaro che
quello
d' esso
sia
li
impedito da
comprami
altri et
lecito
libri
mentre campa
che
bavr recevuto et
di quello
da
n'havr
cam-
li
d' essa
di
di
esso
monastere
et
di
detto
mona-
235
MISCELLANEA
membro
di santo
nome
col
dummodo
che detti
libri
pia-
li
siano segnati
libri
di essa libraria
Monastero di
nome
libri signati al
doppo
la
monastero
del
li
di
fuori
sia
il
monastero
di sua pro-
fessione.
Che durante
unire con
vita
la
la libraria
esso padre
di
come
esso monastero
di essa
stolica in tutto
s.
si
moaaco
oileiale
regolare cossi di
di
Gregoriano di
possi
testo
si
la
morte
d' esso
si
et la libraria
di
le superlettili
esso
monastero di
d'esso Gregoriano
sacre et profane
in tal caso si
et
nova habitatione
detto patre
del
Convento
di
s.
martino
la
et
Gangia dello
spi-
quella
in
trasferirla
per
uso
suo per
mentre durir la sua vita e doppo la sua morte debba ritornare al sudetto
monastero Gregoriano di san martino per 1' uso comune de' monaci e
padri di esso monastero a' quali esso donante la dona li quali l'habbiano
ad unire
et
incorporare con
me
si
d' esso
Gregoriana libraria
si
si
si
doppo
membro
loro
sua morte
esso monastero et
di
la
li
monaci
figli
s.
trasferisse
parimente professi
za che
la libraria
luogo
martino o
qual fosse
l'
di collocarla in quella
modo
si
236
8.
MISCELLANEA
martino
medesme
et sotto le
dichiarar qual
habbia facult di
prohibitioni et di pi
si
l'ha co-
manicato come quella di sopra nel caso che la sudetta libraria Gregoriana s'unisse con quella del monastero di quello se ne deve fare delle
piedi boflfettoni et quadri
scarti
si
membro
dello
delli
dupplicati cio di
libri
quelli
monastero
di san
monastero
di santo martino.
Che per
riana
la
Conservatione et
martino n'habbia
applicati et
quanto
manutentione
biblioteca Grego-
d' essa
sudetto padre
il
d'
et
le librarie et
l'
tanto
libraria
li
donante ad instanza
d'altri et d'esso
r habbia d'affigere
la
memoria
di esso
del
suo fundatore et
aliquo
da
Gommodit
la
modo
li
si
del-
detto di sopra
dona praesentialiter
monastero gre-
di stud-are nel
si
contro-
de superiori
parte
si
et
doppo ad
volesse accet-
alli
padri cassinensi canonici regolari del monastero di santa maria di morriale et per loro
comune uso
si
et
la
memoria
li-
di esso do-
loro
estratione
de' libri
la
se ne
fa
bolla
otte-
donatione
irrevocabile.
etc. etc.
tionibus etc.
Et specialiter
cum iuramento
etc. etc.
Volens et mandans dittus donator quod praesens donatio possit et valeat insinaari et registrari etc. etc.
Et iuraverunt etc.
Unde
etc.
237
MISCELLNEA
Testes Sacerdotes
Don Andreas
et
fratres
Io D.
pra
Giacoma
confirtno
ut
su-
().
(Dalle
Minute
di not.
Giuseppe Lombardo,
<SX^^>-
(*)
Autografo.
di
Alcamo
voi. dell'anno
DELLA COSTRUZIONE
Affidata da
UN MOLO
DI
Emmanuele
IN
CEFALU
Filiberto di Savoja
ad Ottavio d'Arag<jna
Fra
l'Archivio di Stato
in
nel-
di
tempo
non che
informarlo
tieri e
Ma
a 5
di
di
quanto
li
appuntino quant'
apprestamenti di pietra,
potrebbero
gli
detti giurati
aversi, vi
mandava
egli a tale
altr'
anno
il
siccome noto
principe
Emmanuele
nel
l'
ma
in
ammiraglio
queir opera,
a 3 di agosto del
Filiberto di Savoja,
a firma
data di Palermo a
dei detti di-
un ordino viceregio
di
num. 42
registro di
insigne
la direzion
gli
al ca-
MISCELLANEA
239
di
Ter-
ranova.
ritiro,
darlo ad
il
dell' ideato
molo
giovine principe
la Sicilia, e
come
di
Gefal a di-
savojardo sem-
traesse dal
suo pri-
man-
effetto.
Gioacchino Di Marzo.
^^^^^M
PALERMO DAL X AL
DI SICILIA E DI
XYIII
SECOLO
4% anno XIX, (1895) ieV Archivio storico siuna Nota del signor Carlo Grispo-Moncada sulla mia
La popolazione di Sicilia e di Palermo dal X al XVIII
fascicoli 3' e
Nei
ciliano trovo
opera
secolo.
Questa Nota
periodo arabo
si
mio
cilia all'epoca
musulmana
quale la
storia
secondo
il
parte
popolazione
della
della
i
Si-
mano-
lui,
si
pubblic
per
la
prima
Giornale di statistica
nel
di
parole:
di
di
Palermo
per
discorso certo
statistica
calcolata nel
scritti di costui, si
ci,
me
alcun valore
popolazione da
riferisce alla
si
(III)
studio
Musulmana
ma
pure importante.
parole, con
le
cui
il
che
>
io
Ferrara
questi
fa
riproduco soltanto
l'intero censimento; e
precedere
la detta
pub-
rileva
come
blicazione.
Ed
indi
non mancando
quella statistica
Velia, e che
dovesse
duo
di
elogi
far parte
verso di noi
della
Ferrara o Maggiore-
che
il
MISCELLANEA
ai letterati di Sicilia,
241
per vero
ritenendo
o se
come
go-
il
nlla
441 e
statistica, (p.
Indi conchiude
sg.).
che
il
Ferrara ci ignorando
pubblicava di
la
me
buona
ed io
il
mio' lavoro, come documento importante, non sospettando per
fede
nulla che
Velia
E,
Scin e
la
trattasse di dati
si
celebrasse in versi
trovar posto
ne servii per
e precisamente
falsi
avesse potuto
Ferrara
il
Meli
in
uno
meraviglia
si
inventati dal
impostura parlasse
di questa
come
pi importanti
dei libri
lo
essa
(il
lasciar
passare
non parler
del
venerando
Ferrara
ma
me
di
che sono
L'accusa
si
non
scelsi quel
documento a base
jl
miei
dei
lo riportai
Ferrara, e lo accompagnai
calcoli
per la
da storico, aven-
ri-
fede.
di esso
La
statistica dell'Airoldi fa
mio
libro
all'
opposto
ammontare
di
la
Palermo a
porta
la
popolazione di Sicilia
353,425.
popolazione di Sicilia ad
1,890,000 e quella di
zioni dell'Amari
che
la
Arch. Stor.
Sic.
N.
S.
anno XX.
16
MISCELLANEA
242
falso,
casali, e a p.
e quindi
distribuzione
la
30, dicendo
della
della
opi-
una
questa opinione non sembra
prevalenza Musulmana, aggiunsi
appoggiata ad alcun documento, sono, delle espressioni vaghe ed
nione
di
coloro
che ritengono
popolazione
nella
:
siciliana
abbiamo
le
(quella
cifre
non merita
dell' Airoldi)
fede*.
se a p, 34 dico
musulmani
me
se
un terzo
nostro
col
la statistica dell'Airoldi,
(Visuale coincidenza
di
un terzo
fossero
criterio
quello che
cio
della popolazione,
prendiamo ad
esa-
aggiunsi per
una
verremo
agli
risultati
stessi
ritenuti
dall'
aumentando
Airoldi 1,316,83P,
riputando per per falsa quella dei Musulmani in una cifra maggiore della met.
fede,
un parto
ma non
puossi ammettere
sia basato su
e se
egli
le basi di calcolazioni.
pre reputato
stico riposa
falso
ma
^di
talvolta imperfetti
stati-
della
materia.
Comunque
sia,
secolo
io
lavorai
falsi.
il
numero
dello
(voi. 2,
pa-
243
MISCELLANEA
gina 430 e
ove
sg.),
dice che in
si
erano 18 o 23
Sicilia vi
citt
risultato delle
Ma non mi
4000 e
due moltiplicazioni.
un p arbitrario
Musulmani dai 7 ad 8 anni
15,000
una popolazione
tato, cio
che
di 1,890,000
poco avanza
di
risul-
la cifre
a quei
tempi.
fatto della circoncisione dei 15,000 fanciulli
Il
fatto accertato e
Ma
vare
rapporto tra
il
Palmieri nella
musulmani un
un
questa ma-
la
Musulmani
gli scrittori di
Somma
di 1,800,000;
due razze, e ne
rit tra le
me
inferi
di 200,000
ove ritenni
la
pa-
Palermo,
popolazione di 1,890,000.
Che
dirsi
ci
entra in tutto ci
che fu da
me
documento
il
preso a base
numero da me dato
di
2,773,404
dirsi
che
la
giammai
? Come pu
quando esso ci
Quale spropor-
dell'Airoldi
di calcolazione
statistica
dell'
altri
Airoldi
fosse
ma non pu
base del mio
lavoro.
La esposizione
trovare
la
il
popolazione siciliana
si
trova da
p.
libro.
Lo
sta parte fu
preso a base
lazione a 353,425 ed
laziane
non
io,
il
falso
popolazione di Palermo,
della
mio
lavoro.
documento
riferendola, aggiunsi
non
N anco
che porta
s
in quela
popo-
numerosa popo-
sarebbe entrata, e la
244
MISCELLANEA
la eleva
Dopo
ci
di avere preso
primo capo
al
io
Non
di accusa, cio
Ma
l'ignorava.
adesso, dopoch
il
si
me
Grispo-Moncada
signor
lo
ha
cono-
fatto
scere.
Nulla di tutto
ci.
ineluttabile ne prova.
L'Illustre prof. Luigi Bodio, direttore della statistica del Regno,
prendendo ad esame
la
mia opera
e Palermo, e fermandosi
rara
Quel manoscritto
:
di
Monsignor Airoldi
trova
di cui
ma
gli
parla
il
P'er-
Vorrei farne
io a
del-
Ed
Sicilia
statistica
Popolazione di
sulla
specialmente su questa
quando nacque
di
?
una men-
statistica storica.
quando mor
della pubblicazione
della
Nota
del
Grispo
su questa parte,
que contenga
La parte che
tenore
<
si
riferisce
me
all'
le
ma
che
io
doveva
richiedeva.
argomento era
del
seguente
tistica della
sul
documento
si
della sta-
trova tra
245
MISCELLANEA
che
Airoldi
nostra
lasci alla
biblio-
io nel
eh' esagerato
na
il
fede.
Il
manoscritto
si
....
da
a poco a poco
raccolte
lui
nel lungo
passato non
1'
una
1'
si
lavoro completo
arabe da poter
sulla
fare
gua arabica,
l'
Airoldi
un
siciliani, distinto
n,
la lin-
si
si
statistica
che se non
le esage-
Di chi fattura adunque ? Monsignore Airoldi ne fece la coNessuno prima del Ferrara se ne occup, e il grande ara-
pia.
bista Michele
che
egli della
criterii, basati
su altre
1817.
fior
le
Monsignore
in Sicilia
nel
Amari non
Uomo
promotore degli
ad
altri
fonti.
Alfonso
in
arabi, e ricorse
Airoldi
Palermo
al
giudice
cadere
del
della
secolo
R.
Monarchia
XVIII e mor
grande escendente
arabici
presso
in
governo
il
ed era
estimato
dai
di
un
dotti
e dal popolo.
Verso
il
1781 veniva
da Napoli
il
Fraccappellano Giuseppe
tore del
belle e nuove.
L'
ambasciata
246
Il
MISCELLANEA
dell' Airoldi
mente
dimandare
gli fece
Il
di S.
non
che parlasse
e pure
sull'ar-
e di Sultani,
che non
qui,
esisteva.
la
le
vicende
creazione di un altro
nominato professore
ad essere
di
arabo nella nostra Universit, accennai agli sforzi del Gregorio, che
studi da s l'arabo, per iscoprire l'ampostura all' arrivo in Pa,
lermo
il
Hauger
dell' arabista
e allo scoprimento
sentenza
del
proseguo
Ho
morendo
Palermo
in
del falso
d'
per cui
29
nel 1814.
raccolto tutto
il
manoscritto
azzardate
parto di
pugno
di proprio
con
che dur
lui,
Per
tal
modo
questo
manoscritto
screditato
inatten-
dibile.
Nluno
Caruso, n
n l'Amari, n
Mortillaro, n
il
del
la
Velia
il
l'Ai-
statistica
,
della
quindi
popolazione
inattendibile
di cui si
come docu-
247
MISCELLANEA
storica
pi
che
dei
alla
e ponderare se
in questi lavori
documenti che si presentano
nuda lettera bisogna tener dietro allo spirito
;
fatti,
a cui
si
ha dedotte, o
Palermo 10 marzo
si
dato di sapere.
ci
1895.
F. Maggiore-Perni.
^I-I*-
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
Alle
Giuseppe Falcone
lermo
tip.
nel giorno
Boccone
del
Povere di Pa-
delle
18 Agosto
della premiazione
1894.
Palermo,
il
modesto
povere
titolo di
un discorso
congiuntura
nella
d'
alle gio-
annua
un'
le
di
la
istituzioni in questa
pubbliche
sua mente e
postuma
il
ci
qualche lavoro da
lui
di
pubbli-
valutare
mi
si
ma
assicura, dalla
caso sia
stato
sempre
al
contrario.
l'eco fedele di
Comunque
sia,
scritto
il
un animo
poeta
scozzese
schiettamente leale.
del
(1)
Sono
del tedenco
del
celebre
egli
comincia
Rodolfo Gneist
Jl
parlamento
fase. Ili
dal descri-
di un'
pp. 857-378) e
sommarii
suu
iniziali
O. F.
opera
da Gius. Coluooi,
storico
249
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
di
zesi,
casa,
e,
di
chiudono
cibo,
Questa
di
contadini scoz-
al
il
famiglinola
laboriosa
animata da un
bene
il
il
sacerdote,
Come
Or
tranquilla, contenta.
sono
disse
donna,
la
maestro.
il
donna; perloch ad
avere
ma
pagana,
di
femminino
sacerdote
l'uomo a Dio,
1'
La
donna.
opera della
anche se
romano che
lanam
mansit,
il
una donna
sinte-
nella
domum
una donna
mestieri
Il
fattori
questa moralit
di
Falcone
fecit.
religione
kgando
ai
umane
nelle
Cristo (dice
il
il
non
ii cheta,
se
non purifica
trasforma
tutto
un
in'
quanto
tocea e vede.
Il
Ma
l'opera del
maestro
deve
coadiuvare
dei
Oggi
si
si
primi
due.
pensierisce.
Detto cos della necessit e del modo della educazione morale, l'A.
citando a disegno un'altra poesia dello stesso Burns
/ due cani in
cui
vivamente descritta la miseria che incoglie talvolta le famiglie dei contadini scozzesi,
passa a
dire, in
dalla colpa, insieme con altri mali, all'umana famiglia, e dei mezzi per
evitarla o alleviarla
che citare
le
la carit e
il
lavoro.
:
La
il
pretesto di
non assuefare
non posso
qui
Carit ?
all'ozio
lo
far meglio
so abbastanza
significhi
ed al vagabondaggio
sottile ricerca,
nemmeno
si
danno
un
si
far carit;
bre-
p)ochi soldi;
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
250
ma
poi quando
ficetiza.
non
pochi
un ballo
ciosa di
La
od anche
soldi,
una
o di
le
danno
lire, si
che mi rammentano
Paolo
quando
ai
forma spe-
sotto
sopratutto
me-
conchiude La
non
santit
pu trovare un
Noi
vedete ? Il Cristo
secoli
passa
sempre beneficando.
Ma
uditrici
ad essere rassegnate
che
mestieri
trovi
suo
il
riscontro
al loro stato,
per
il
rendendo
di
lieti
e soddisfatti,
V
ci
La
rassegnazione,
al loro
avve-
nire che col lavoro. Per a profittar meglio in un' arte necessaria,
V obbedienza
giovanili e inesperte.
grande soddisfazione
animo
dell'
mentre
Non
una grande
siate obbedienti.
licit
a conseguire
non
il
Non
vi
loro dolori
punga
miraggio d'una
una
credete, vi
li
sperimentando
braccia
ingannano
le
virt
me
il
fe-
cre-
vorrete tor-
Non
anticipate
1'
A. rivolge ad una
Chiudo
il
un saluto che
discorso
bambina
il
il
nell'istituto,
ho
letto
il
la
suo e schiudendo
quante volle
maestra
le
il
cuore a nuovi
affetti.
Non
provato
la
teMa emozione.
Non ho
se avessi
251
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
voluto citare tutti quelli che segnai nell'ultima lettura, sarei finito per
citarlo tutto.
Un
bravo
adunque
cuore allo
di
Avvocato. Nei
egregio
tempi che corrono, una testa e un animo che pensino e sentano retta-
non
vasto. Ciononostante, io
Lo lodo invece
carattere
di
lo lodo
non
tali
con
cui in tanto
egli si
fatto a pro-
lunzi
canonico
parroco
Gaetano Mil-
Monreale per D.
arcivescovile di
e
Siena,
metropolitana.
della
tip.
edit.
Bernardino, 1895.
S.
E uno
splendido volume in
lunghissimo lavoro e
di
uscito
%",
test
di
Autore e latinista
pazienti
Ed oggi
il
per
lui e
quanti
il
13 Agosto 1893.
titolo alla
meglio
conoscere
le
cose
di
que-
t'isola.
alla quale
Papa Leone
il
Santo Padre
si
benign rispon-
dere con bi-eve dei 6 febbraio 1895, accettando l'offerta, lodando l'Autore
Al breve, che
sei capi. Il
morte
di
lui
possa spingere
l'A.
seminarii
che V esempio
sacris
ha unito
primo comprende
il
il
al
e af-
volume, segue
periodo
dalla
la
storia
fondazione
divisa
(1590)
in
alla
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
252
1704, ossia
il
che
l'A.
Semi-
il
1754;
quarto
il
mina
al
al 1801;
il
il
e ter-
un elenco
dello stesso.
1773
al
il
Chiudono
una
cronologica
serie
la storia quattordici
dei
pinacoteca
la
primo a discorrere
sa da tutti e
toria,
il
lo stesso
Millunzi
nella
che eletto
stampata in
si
dedica-
lettera
come
come rammenta
Roma
1747 e dedicata
nel
alla
generale
sul
governo
una storia
seminarii: vi
dei
dice
si
edifizii
e della
giovani
Occasionalmente
l'A. vi
mente sostenuto,
XIV
tempo
XX
e corroborato
particolare
di
con esempii,
l'idea del
De
la necessit pei
aveva appoggiato
Ciocchis
Di Giovanni e queste
in
quanto
Catania e
di
il
di
lui
XIV
al
stesso
scuole
alle
bata all'Universit
che
seminarii
Lo
La laurea
infatti
sua
avea gagliarda-
R. Visitatore
ecc.
istituti
tali
modo
torn a confermarlo
con
portarono
indi
privilegio di
con-
lettera
il
1877 dopo
che
la soppres-
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
253
il
suoi contemporanei
Del
scrisse
nostro Seminario
particolare
in
poi
due copie
una nella
un'altra presso
il
Seminario
segni Qq.
ai
Di Gioranni
conservano
si
,
H.
52
6.
1849
dopo
e di cui oggi
Comunale
Biblioteca
(1).
stesso
lo
Narbone, durante
al
la
120
p.
ma
di
merati dallo
stesso
il
esser pregiati
come vere
al
ma
monrealese,
lo Scin,
suo
il
si
citati. II
un seminario
componendo
Morreale;
pagine
di
esclusivo
,
dal
dello
alcuni
Seminario
del
di
che giacquero
seminario
stesso
periodo
Prospetto
letteraria
di
questi
di
dello
famoso
dopo
solo,
ecclesiastico,
in
1801
non meritano
modo alcuno
fino
poco
1821.
Prof. V. Di Giovanni
Il
li
Non contengono
notizie a
un
(1) Si
legga
palennitcmo
nelle
La
il
facolt
s.
e le sue
Ili,
voi.
stile,
deVa laurea
ma
il
un abbozzo
secondo
in
Nuove Effe-
il
teologia
Nuove Effemeridi
Giovanni
177,
e nello
delle
un lavoro
molto
conceduta
pi^
Prof. V.
al
Seminario
Di Giovanni,
aegg. Mons. Di
V,
p.
I,
p.
432.
del-
fASSEGXA BIBLIOGBAFICA
20-k
nomo
nota 2 a
secondo
adunque
lo'Ie
un Seminario
di
cautela
non
perch
rigorosa esattezza
alla
dei
il
p.
molta
il
di
di chierici,
va dovuta
allo
egregio morrealese Prof. Gaetano Millunzi che, preso di tanto affetto per
quello della sua citt nativa, ha voluto narrarcene minutamente l'origine,
il
progresso
per diversi
le
regole
rispetti,
I seminarii
dei
le
l'onorarono sino
18-44 (1).
al
sursero in Sicilia
chierici
di
la
quello
di
leviti,
Non
il
Di Giovanni e
il
dopo
di Milano,
antico,
come altrove
il
generalmente come
da S. Ago-
fondatore
il
di
tuzione dei
collegi
vescovili
il
Di Giovanni
isti-
sua
riguardo.
11
bene
osserva
il
ma
Millunzi
non
ripristin e re-
gol meglio una pratica tanto indispensabile alla formazione del clero se-
condo
di
Paolo.
segu
(1)
Del seminario
di
corda
il
Millunzi
altri insigoi
26
qualche po'
uou
dotto
il
di
in tutti
nostra
professori, continuano a
Trento
di
MoDS. Ventimiglia. A
Concilio
il
seminarii, la Sicilia
dei
mantenere
e col
alta la
di Murreale, e vi ri-
come
quelli che,
una ad
BA88BGNA BIBLI06KAFICA
seguirono quello
primo a sorgere
Il
vescovo
del
quello
Guasco
(3)
Marnilo
1575
(2)
1579
nel
quello di Palermo
(4)
Mazzara
di
essendo
tempo
1582
nel
vescovo
essendo
di
Bernardo
arcivescovo
il
Ma-
Cesare
vescovo
del
(1);
di
255
vescovato
Cesare
Fran-
di
realese Ludovico II Torres; quello di Messina nel 15 jO, per opera dell'
Lombardo
Arciv. Antonio
del vescovo
Luca Cocciglia
(5);
insieme
al
insieme al
settimo in ordine
da questo,
progresso
gli
di
cronologico
Morreale pot
1859 per
opera
Quello
ma
la
di
vescovo
del
1881 per
Morreale
le
pre-
adunque
negata
tempo
che
il
R.
na
al
vescovato; quello di
anno insieme
al
fu
stesso
ai
visitatore
Testa
tempi del
Filippo
Giorbi
meritare
il
titolo
nei
1604
47), e la stessa
di
Atene
Sicilia-
164).
(p.
Non
vi
scuri. Il
la
fondazione
il
Millunzi tra-
dell'istituto, sianai
andate for-
mando
litivisi,
(1)
Lo affermano
il
Pirri,
il
Narboni^.
Il
mosso
Ventimiglia, p.
il
stato
188.
Il
Fu ampliato noi primi del secolo XVIII dal vescovo Bartolomeo Cantelli.
Fu ampliato ed aperto poi nel 1591 dall' Arciv. Diego De Ahedo.
Ma
al
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
256
Compagnia
di
formazione
di altri stabili, la
una biblioteca
di
il
e di
ratura e
lette-
di
sono
si
segnalati
ecc. tutto
e in autori autorevoli
ha trovato
le
minuta-
del seminario e in
ci
Il
che
si riferisce al
periodo
glorioso del
il
Catania
arcivescovo
di
altri
che bei nomi per ogni siciliano amante delle vere glorie del
Per
o-
l'
seminarii di Sicilia
fari
l'isola
Siracusa
di
Pa-
di
si
convertono
in
la dottrina e la morale, e
quanti ingegni cospicui furon d'ogni dove chiamati da quei solleciti Pastori
a preparare uomini
del Santuario.
al
suo apogo
al
tempo
e vi si
nota
il
movimento
pi meraviglioso
di tre secoli.
,
il
letteraria
sorgono entro
il
palazzo Arcivescovile,
con-
il
vitto pei nobili ecclesiastici, sull'esempio dei due pei nobili laici gi esi-
stenti in
al
seminario
cat-
le
tedre sono accresciute di altre due, una di dritto naturale civile e canonico, un'altra di sacra liturgia;
lopio
vi
di latinit
Carlo,
il
il
P.
le
fondamenta
di quella classica
di tanti,
il
scuola
Nasce,
il
De
scienze filosofiche e
vi
lui,
Romano, da
le
257
KASSEGNA BIBLIOGRAFICA
nome ad
sistema
di
filosofia,
meno
il
Fleres
insegnavano
siculi
Locke (156-57).
e di
,
Romano
il
panteismo
ontologico
contemporaneamente, formano in
il
panteismo
e il sen-
Murena
il
quell'istituto
il
Miceli
insegnando
un gruppo glorioso
che
paragone di
il
nessun' altra delle pi illustri fitta di Sicilia (p. 155) e che fa della stessa
la
Spedalieki,
il
futuro
Testa a proseguire
Diritti delV
scrittore dei
suoi
nel
da Torino,
uomo
nel
studii
1'
Abb. Secondo
Sinesio
il
al
Romano
e col
suo
com-
fa
si
a vuoto
abbandona
gli attacchi,
mamente
in
la gara fra
onore
i
le
E memoranda
a sostenere contro
il
di sistemi
massi-
a promuover
utili
Palermo
invece
,
filasi
approvate e stampate in
che ebbe
inoltre
d'onde la guerra
periodo infine in
cui
per
il
dolore
mossagli
si
di
Roma
a di-
vedere
sa se ad
accanita
cominciano a crescere in
XX.
le tesi teo-
riusciti
benedettino P. Evangelista Di
pelagianismo, vengono
Blasi.
ma
Palermo ove
ritira in
infatti rest la
Roma
si
seminario e
il
e,
di lui filosofia;
in
insi-
dal
Di
reputazione
17
BASSEONA BIBLIOGRAFICA
28
Gius.
Zerbo
Landolina
Testa
manda
Guardi
Saverio
e tanti
altri
fuori
quelle
Caruso
Biagio
onorata
di
opere
Gius.
ricordanza
Saitfca
in
hanno assicurato
che
il
Saverio
lo
stesso
suo
nome
cui
alla posterit.
Ecco
il
ci
di
questo periodo,
di
ricorder solo
semi-
il
mura personaggi
Fran-
sac.
il
avvocato
fu
uomo
Il
Cangiamila l'autore
e di istruzioni
provvedere
morienza
un codice
alla salute
di precetti
allo
scopo
madri e
di parto cesareo.
Ebbe
onore
di
pre-
di
venir
alta-
e chi-
delle
1'
di
pi parti del
Lo
all'
tati encomii.
la
vicenda
che
governa sempre
di
del
Si-
Mi-
ad
per la
disciplina;
economiche che
del
e le
matematiche;
Vincenzo
Scafiti,
Miceli, per
il
il
seminario
da
la filosofia.
:
Francesco
di Patti,
G. B.
259
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
E. Universit e in
Ma
Magno.
in generale
1781
Giurintano.
il
Il
Murena
al
il
il
regge
Fleres.
adoperati
Murena,
il
Fleres,
Ad Antonino
delle
ma
allievo
tutta
Guardi
Guardi succede
Giurintano
Il
a
il
il
fratello Saverio.
il
Romano
il
si
causa principalmente
l'
nelle
meta-
di
la
fusione
occorsa
negli
istituto
continua nel
ultimi
suo decadimento.
Col primo anno di questo secolo principia
Napoli da Mons.
Lopez.
Il
risorgimento
il
Biagio
di
Caruso,
Caruso
rio.
morrealese
dal
indi
assicurano al semina-
dalla palermitana
nel
1802;
segue la restaurazione
anno assegno
di L.
III
una somma
della
De
l'acquisto di
di
questa
sti
al
mensa, e per la
concorrono
al
mensa ma
Per
del Balsamo,
si
Quantunque amareggiato da
del
adattamento
suo clericale
istituto.
vacanze. Que-
cattedra
di
ma
Caruso
stesso
Murena
le
tengon dietro
del
3825, e un
di L.
stessa
biblioteca,
della
di
tempo,
coadiuvato prima
Prima
del se-
fatta in
La suddetta
indi
inaspettati
come
arci-
dolori nel
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
260
rici,
le
a frequentare
ma
separato
scuole
le
senza toglier
aumentato per
il
loro
la creazione
dall'
teologico
di diritto
Convitto
il
che
numero-
il
una speciale
di
nuovi
come
altre citt,
vigore
in
da
primato
il
insegnamento
Comune
del
che se ne
eminenti
ed
pro-
rinomatissimi Giuseppe
nuovamente
ficii
creata, e
professore
di
italiane
di
il
teologia
rettore
Borghi.
Il
suggerimento accolto
tempi
dei
che
Gargallo
al
Ma
seminario.
del
dalla cattedra
ritirata di
un
gli suggerisce-
a'
28 aprile
alla vita
istituto di chierici, se
Palermo a vita pi
di
ritornare
gi
allievo
Ma
La
morbo
il
Cesarotti net
del
un poema
in ottava
tavola rotonda
asiatico
dell'
da
a poco,
immediatamente
una volta
a'
marzo 1838,
come
il
Caruso
e ora
anno se^
guente, che tanti egregi rap alla Sicilia, rap anche lo Svegliato.
re,
ini
libera.
seminario
ed ecco
lettere
le
:
Muo-
degno della
scuola
del
Mu-
ivere
il
Balsamo, e con
lui si
chiude
storia
la
De
Luca,
ai quali
piacemi aggiungere
Androa Calafato
siciliani,
il
il
nostro
rimasta inedita
Pasquale
originali
Millimzi.
Giuseppe Petralia
lannelli, autore di
Bbxedxtto D'AcquisTo.
del
latino
Pizzuto
in
di
autore di
cima u
tutti,
261
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
connette
si
di
altri isti-
minario greco-albanese
di
Palermo, e
il
Millunzi, fu
il
morali
ma
magnanimo Carlo
III e ne
confratelli
XIV
Ma,
lui pri-
pubblico semina-
ne riport
Aggiungo a queste
di fondazione.
a rialzare
isolani.
un annuo assegna-
ottenne
modo
istituita,
rio, ricorse al
mento
suoi
dei
intellettuali
se-
P. Giorgio Guzzetta,
questo
le condizioni
il
collegi di Maria.
la bolla
Senato di
il
seminario,
il
il
di estendere
nato pregandolo
della capitale
la
tutti
ma
abbonda.
Il
dell'
Senato
udito
di tanti greci
,
volume
I
collegi di
f.
285
monumenti
offerta re-
Il
di Provviste, a. 1736-37,
-Sicilia)
ivi s'im-
accoglie la dimanda
letterarii
il
come
cos necessaria in
tutti,
a que-
rivolge al Se-
si
accademici
corpi
partisse
tiere,
notificare
di
come
a tutti
r.
la loro diffusione
almeno nella
Fu
egli nella
sua giovent allievo del seminario, e avanz tanto nella piet che per
alcuni miracoli da lui operati
del suo
consiglio
Mons.
si
Lorenzo
Gioeni
vescovo
di
Girgenti
come
e fu
1'
apo-
Gaudesi e al Pupella,
ciali
presto
<(p.
forma
il
disegno
collegio
il
126)
il
indefessa del
di
Maria
semenzaio per
di
fondare alcuni
Morreale
nuovi
di
collegi spe-
collegi
che
di
fu,
compagni, ben
secondo
Maria
che si
il
Millunzi
fondano in
seguito nel resto della Sicilia. Se con queste parole intende l'egregio A,
che
il
uno stimolo
di pi alla
creazione
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
262
mi
degli altri,
stato
taccio
primo fra
il
ma
tutti
1736
che
se al contrario intende
collegi siciliani
(1), nel
di S.
Croce (2)
D. Carlo Ebbano
del sac.
morrealese sia
due in Pa-
Vanni, parroco
il
duolrai
1'
Venne
(3).
Capo
altro al
del
nel
rimanenti
Morreale
indi quello di
D. Carlo
sac.
e segui-
quattro di Palermo.
La
rono poi
legge
e allorquando nel
pii laicali,
invit
il
1871
la R. Prefettura di questa
provincia
questo, nella seduta dei 9 giugno, dopo una lunga relazione del Consi-
gliere Prof.
non sono
collegi di
Maria
dal
all'
uopo
deliber
non
Municipio a titolo
premio
di
potesse lo stesso
e,
deputazioni,
La preghiera
a male
il
Lo prego
di
un voto.
non
togliersi
nomi proprii
mancanza
in
opere
Il
un valevolissimo sussidio
storiche
che
voto doppio
(1)
te
I,
p.
(2)
ecc.,
del-
il
per
le quali
qua-
uno
Catania 1759,
Tomo
II,
Par-
874.
Palbbmo, Guida
Com.
di
Palermo
do! Prof.
V. Di Giovanni, nella
263
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
scuola mcrrealese da
promessaci
stesso
lui
prossima pubblicazione.
di
eresse
pi nobile
il
ed
come
monumento
eloquente
seminario
al
nel
ad
onore della Chiesa e dell'ordine del Poverello d'Assisi colla sua Bibliografia Sanfrancescana. L' altro ai letterati dell' isola e specialmente ai
chiesastici, che, imitando il Millunzi, vogliano darci le storie dei rispettivi seminarii,
almeno
Palermo
dei pi antichi,
vendo
buona
parte, e
il
si
onora.
Catania, Si-
nostra
inculcando e promo-
Concilio di Trento
in
dell' isola
si
Messina
letteraria
che hanno
semenzai
veri
genere
il
umano oggi
Aprile, 1895.
I.
Belooh.
die Phoetiiker
N. P. Bd.
XLIX,
storia
am
pi
chiama
dita,
cio
poi, questa
Mediterraneo ove
scoperto, in tutti
Philol.
modi,
ma
im-
quale
la
il
occidente.
di
f.
de' punti pi
Dal Moveg in
uno
in discussione
Mus.
pp. 111-132.
si
non
siano stabiliti
si
di
quasi
e'
Greci, in cui
punto
si
sia
etimologe, un an-
fa
si
prima
non ha
ancora
che
vi
si
estendessero
Greci
La
tradizione
nomi
ellenica
evidenti e se-
ome-
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
264
rico
alla
seconda met del secolo Vili o la prima del VII. Le fonti egiziane
non
ci
contatto tra
il
dicono nulla
Greci ed
di preciso.
pu
si
La
il
meno
quello
appaiono
Fenici
fatto che
che
dall'epos.
Vi ha invece un argomento,
mette in rilievo
parola che
de' greci
ci
Romani,
de'
prova
ci
et segnata
dell'
il
nomenclatura nautica
nella
antiche
giacche
le relazioni tra
l'A.
all'
storia dell'alfabeto
non troviamo
mentre vediamo
quali appresero
da' Greci
rebbe
a comprendere se
difficile
quando
si
Fenici
si
il
Egeo
le
el-
che sa-
peni-
sola per pigliar sede nell'arcipelago, e sulle opposte spiagge dell' Asia
Minore.
Cosi, questa precedenza Fenicia dev'essere ancora provata.
il
nici, sia
Per
raggiunta
limitando
ci che riguarda
L'urto fra
bacino
il
i
Fenici ed
in Sicilia, in Italia,
i
sulle
secondo
il
meridionali
coste
della
i
Fe-
capitale
quale
sta
nelle
Fenici
si
fenici
di Sicilia
brevi parole
di
Tucidide
stanziarono
tutt'
intorno
rilievo la contradiziono
Si-
>
testimonianza
A.
1'
dxpa^ Tt
Fe-
ai
temporaneamente
cilia,
ci
nici.
Da
la
6,2,6
all'
isola
L'A. mette in
la tradizione della
265
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
non
dell'isola,
siculi;
come Ortigia
non
Siculi,
alle
da fare con
nel
Greci han
coi Fenici.
guidare
s' lasciato
al
La
loro carattere.
quente, pigliando
come
come punto
di
di fre-
secolo sulle
ove
e
Fenici
ci
che
si
come Motye
es.,
uno stabilimento
stabilimento, se mai,
fenicio
conservavano
prova
in quel
che questo
solo
della parola,
quartiere a parte
in
quali del
la
medioevo, con un
usi, arti e
Ma
comunit indipendenti.
paragonare con
Panormo,
doveano
resto
formare
ai
Siculi e
parole di Tu-
citt, le
ed
negarlo
IV
non
co' Fenici; la
(reci
tra
lotta
per
emigranti
Greci
Fenici era decisa col fatto stesso che quelli potevano gi passare
in occidente.
Un
il
pu
su
tal
riguardo
di quello
dare
Ma
ma
soddi-
sfacente.
Cos, in questa parte, le conclusioni dell' A. nt)n
forti
come
la
prima.
mi sembrano soste-
del resto
il
fatto
che
266
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
le relazioni
tra
nella seconda
Greci e
met
Fenici
non porterebbe
questi ultimi
tempo
il
in cui
han principio
La
ancora che
il
Fenici la costa
e le loro
mostrano
li
le parti
Pure
parte
il
scoperta
meno
avranno
Giac-
che
le colonie fenicie
ponevano
si
richiamarsi
avvenimenti della
agli
dentalmente
"
occidente
di quest'
non
avendo
argomento
i
nelle
lotte
La spiegazione parva
come ge-
cos soddisfacente
precedenza fenicia
volevano spiegare
si
in questa
pi cauti nella
di far
di stabilimenti fenici.
ch sinora,
cui
potevano
e di qui
commercio
loro
come ce
dere
rapporti
e l'altro
meno
determinazione
la
tra
non
se
conseguenza, che
in occidente
ellenica
argomenti fondata
di
fatti
avuto occasione
di
occuparmi
il
"
inci-
modo
in
fuor di
dubbio, scrissi allora, che gli avvenimenti della Fenicia diedero occasione
ma non
si
pu attribuire a
la colonizzazione ellenica
sarebbe avve-
greche della
che
lo
la
maro
l'Egeo.
Sicilia e dell'Italia
sofferto gravi
come
danni
era stata da
dall'
occidente
..
Assiria
le
av-
ellenico lo
prime colonie
essa
era
semplicemente
di
di questi
ci
tributaria,
non impediva
il
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
La
ricerca del
prof.
Beloch risolve
in
267
buona parte
il
dubbio
in
anzi,
dubbio
il
Albert
Mayr
Die
Munzen der
antiken
Gozo e
lui
presente opuscolo un
il
e spesso
lavoro preparato-
delle
maggior parte
mente
Gozo und
rio
Malta
Inaeln
ed
esaminate,
isole
di
Malta,
delle
monete da
ma
incompleta-
In questo
lavoro
ne d
egli
Cempo
il
il
della loro
catalogo intero e
coniazione e
si-
il
Contrariamente a quanto
si
mo-
mota, cio
al
affermando che
le
furono sottomesse
dette citt
al
colonie
o greche;
fenicie
erano
isole
diritto di batter
il
moneta,
come
maggior
la
che
V antica
sopra
civilt fenicia
che nella
riferiscono, e
una minoranza
ellenica o ellenizzata
(XXVIII,
1),
per cedere
il
dove
fenicie
ed
latino.
iscrizioni
l'
mal-
Cos
greche
si
,
le
influenza cre-
le altre
sparirono
che
si
osservano sul
la testa
diritto
di
queste meda-
RASSEGNA BIBLIOfiBAFIOA
268
fenicia, e rileva in
le quali
meno
delle
appog-
altre
ri-
ed
culto di Baal
altri al culto di
Hamraon
come
identificato
la testa di ariete,
romana (218
a.
C.) ai
di pi recenti,
perch intorno
al
non
ci
Da
sono pervenuti.
questi pochi cenni
eruditissimo del
Mayr
si
vede
come
sia
delle
di
quanta importanza
desiderabile
tre
isolette
che
tanto
sia lo scritto
strettamente con-
Amilcare Martines.
-^><^^^^@>-
BULLETTINO BIBLIOGRAFICO
una
utilit
incontestata
proposito
arti.
massimamente
nell'
nio in Sicilia,
1'
ultimo trenten-
un qua-
A. traccia
lineando
condizioni
le
economiche e
XVI, de-
politiche ed
dell' Isola
sociali
le
stato
ed
il
religioso
neficenza
le
e poi
sce allo
magine abbastanza
netta del
ma
sbaglio o confusione
sproporzione fra
,
il
risente
qualche
ed una certa
te parti.
lettore
a pigliarlo ad argomento
delle,
volumetto.
tura e
scere
le
il
presente
In ispecie su la lettera-
scienze
non poco
da far cono-
e'
ed
il
Natoli
pu
trova
tempo
donde qua e
questo
La
fretta
inte-
let-
la
risorgere e tra-
il
spigliata e spesso
un po'
e delle
classi
in Sicilia
Tutto
XVI
abitudini,
lo
e giuste,
argute a
letteratura
della
secolo
Il
ressantissimo
osservazioni, e riflessioni
Con
tutto
nel libro
che
simpatia
s'
occupino
anzi
con
di
Sicilia
entusiasmo
con
,
ne trovan
270
ai
BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO
che corrono
d'i
caro
pertanto
ci
attentamente
ha preso
Zammit
di Fr.
tip.
ha girato e studiato
l'Isola nostra,
Biodoro
si
sorpreso
Siciliani delle
varie
momenti
16,
intorno la origine
di
di
famo-
1894. In
un passo
interpretazione di
e luoghi
da
Off.
monumenti
vec-
pp. 58.
visitato
Una
studiata
let-
e gentile. Egli
controversia
chia
il
Neaton Netum.
Neai
Norcia; 1894. In
L'uno e
della
l'altro A.,
pp. 17.
4,
contro
le
con-
non
la
solo
con
la
matita e con
penna,
ma pur
macchina
la
con
foto-
erronee, sostengono
con
ragioni
che non
Neaton
grafica.
arte
il
ti
illustra l'antico e
vecchio e
tradizione,
il
nuovo,
moderno,
la storia e la
monumento ed
il
stume popolare. Le
zi,
il
co-
il
bene
scelti in
genere,
si
che
si
han
persone e
attraverso
lier,
ma non
risti ignari
il
le cose.
un viaggio
che
la Sicilia
fa il Vuil-
e annoiati o malevoli;
loro
come
come
Palicia fra di
patria di Ducezio
la citt
la
prima
seconda
la
tipiano
dell' Alueria, e
l'antica
Netum;
la
sull'al-
che. sarebbe
terza e la quarta,
le citt di
cezio.
lo
studiano criticamente e
ma acume
simpatico
par
giuste)
Menenon
tossi
si
,
me
(ed a
validissime e
lo
con
artista
che vuol
al-
sua Nazione.
mo
dei Siculi
danno
luogo opportuno.
mente
la tradizione
popolare netina.
S.
S.-M.
al valentissi-
Pietro Orsi,
Professore di storia
271
BULLETTINO BIBLIOOBAFICO
La
zia.
da
Giuseppe Travali
contemporanei agli
avvenimenti,
po-Ut.
narrata
Storia d'Italia
scrittori
Venezia,
Stab.
(fase. 1,
Documenti su
Murat
di re Gioacchino
ti-
M. Fontana;
successore
lo
al Pizzo.
2%
i895. In
8,
pp. 29.
3, 4").
un metodo
ria che
ha certo
quello
di
narrare
di
far dire
cose
le
A malgrado
la sto-
il
con-
a'
zioni,
80
la
ultime pubblica-
le
venimenti, e con
ni proprie
allon-
ginali,
ma
copie
ufficiali
fedeli e
la
vi legami
narrazione e narra-
fra
esecuzione di
Gioacchino. Quat-
tro
Campo
contemporanea
il
metodo pu
tor-
medio evo
pel
sono maggiori
come
le difficolt
incomple-
la
tezza.
la
scicoli
si
le
va
que riguardano
la
la
partecipazione di
Nunziante,
le notizie
e della fucilazione.
ve,
ma
di
Un
della
1'
A.
Mu-
essa
al
cattura
opuscolo bre-
vero pregio.
alla
scritture latine
ma
altri cin-
gli
deliberazione del
S.
S.-M.
non av-
libro
a ogni
modo
riesce
piacevole
ed da lodare
l'
A.
cosi
com'
il
curioso
la
la critica
conoscenza delle
pi attendibili
Messina,
fonti.
S.
S.-M.
il
Universit
17 febbraio 1894.
Tipografia
1894. In 8% pp.
29.
D'
Amico;
BULLBTTINO BIBLIOGRAFICO
272
Movendo
imparzialmente
fra
le
due scuole
menomano e niegano
scuola
alla
pressoch tutto
poetica
siciliana
della
venuto
libro
del 1894, ed
fuori su lo scorcio
il
ha
messo a stampa. Sono 56 sonetti ed
un proemietto in versi cavati da un
egregio
dall'
che
bibliografo
1'
materia, messo
nigno
(1743-1815),
randa rivoluzione ed
si
debbe accettare ed
di
Caterina
S".
contro
in pr'
agostiniano
contro
tutti
memo-
la
Francesi, ed
personaggi prin-
cipali
questa scuola
si
pu considerare
il
lui
pi o
men
vicini
il
stanno
Mostazzi
Odo
mico
che
Ruggeri D'A-
Conviene peraltro
ecc.
1'
A.
complesso
piuttosto
alla lirica, e fu
miseri frutti
agevolmente supe-
d'amore usar
padre
rime
dolci e leggiadre
per
lo pi,
di quelli
apparivano
che
lungo lo
della rivo-
luzione e napoleoniche;
come poe-
sia,
de' tempi,
e pertanto
il
Mondello avrebbe
utile
dando
la
opera pi
fatto
necessarie
questi
di
indicazioni
sonetti, che
popolareggianti, anoni-
ma
offrono
qui
varianti
S.-M.
Sicilia,
venen-
della
Comunale
Un nuovo
Misogallo, estratto
da un
Ma
detto questo,
di
aggiungiamo
vivi
ringraziamenti
Can.
P.
al
Pa-
riportati.
benemerito
P.
Xlon-
Fortunato Mondello.
Bench porti
la
9(5.
il
S. S.-M.
273
BULLETTINO BIBLIOGRAFICO
Y dicembre MDCCCIVV
MDCCCXCIV.
catore
letterato
cittadino
dicembre
Giudizi
filosofo.
Bomba
di
la
Isi-
teca
la
fotoincisione e tavola
tras de
fototipica
leiclo
en
di
S.-M.
S.
De
In 8,
e C).
di-
lettissimo e veneratissimo.
Marchi, Giovanni Pazzi, Emilio Penco, Encyclopdie Biographique du XIX^ Sicle . T'ormo, Unione tipograflco-editrice
{Gi Ditta
mi era invariatamente
di secolo
Barcelona
dia
et
de
due medaglie.
pubblicazione
Questa
splendida
tipograflco-editrice torinese
in
na de Aragon. Barcelona,
oc-
no
di Lui.
Noi
la
vogliamo qui
principalmente per
cordata
Carini
ri-
il
Di-
uno
stu-
queste parole
questa
ci si
schianta l'anima:
r,'<ltima
Esta-
scrittura che ci
commemorano
mettendone
lit
il
compianto Carini,
in
intellettuali e
morali
la
vita
laboriosa ed onesta, la
te delle
mamente
to
rende solenne
straniero che
o-
ed ottimo cuore
viene
self occhio
bilissimo ingegno
visamente
il
del
dotto e
25 gennajo
in
di
no-
Roma,
che era
il
Vespro
siciliano,
che poi
alla glo-
vider
risce
na lasci
nare in
Altri dir
Arch. Star.
Sic.
N.
S.
anno XX.
la luce
una
bella
lettera
del Carini
1882J appe-
Italia,
lettera
che
fa
ono-
18
274
BULLETTl.NO BIBLIOGKAFICO
re ad entrambi
degni
uno
1'
del-
l'altro.
S.-M.
S.
Pietraganzili.
resi
Firenze,
della
Ufficio
Yia
In 4, pp. 480.
Fiori e Biasini. In
Con
vanni
il
la solita
erudizione
conoscere
fa
il
con
illustri
Marchese
di
Ge-
ci
ed omaggi e rispetto da
let-
mariamente (poich
quale
il
quali
degli Oddi
Richiama
Paruta, o
il
P. Nicol
Monsignor Ludovico
poi,
con
Giuffredi,
unica Censura
1'
Gerusalemme
fatta da Argisto
Madrigali
scritti dall'E-
con
ni della
sopra
variazioni
verso tassesco, e
le
un
rappresentazio-
commedia Intrighi
AeW Aminla
periodi
tratta
della
La Storia
Di Gio-
relazioni che
le
siciliani
raci
pp. 21.
8,
d'
amo-
sesto
Federico
II
I,
111),
prosa,
la
lingua
Manfredi ed
Vespro
e poi
in generale che
il
il
teatro, le
Dicia-
volume
e di esempj
co di notizie
(libri
la poesia lirica, la
mo
pu
ai secoli
XVII, studiando
si
ric-
ma pur
ed inesattezze
Palermo
re e
ed infine
le
imitazioni e traduzioni
cento,
il
dove, sa
il
si
fecero in
cinque-
la fino del
tevasi
in
fatte
aggiungere
la
lirica
questo poimita-
dialettale si
S.-M.
supplire e correggere
in fine all'opera.
fama
Ja
larga
il
grido di un
telligente che
sito della
si
uomo
fa
onesto ed in-
sentire a propo-
che ha appassionato
tanti in questi
buon conoscitore
275
BULLBTTINO BIBLIOGRAFICO
dizioni
della Sicilia,
perch egli
anni ed stato
tanti
vo porta
la
il
Sal-
Pom-
peo Insenga,
che vollero
solenne corbellatura
avver-
ai loro
Da qui
Monti
che
una
far
le
cre-
si
mette in rilievo
verit
dell'oggi
un opuscoletto che
sto e di quello.
va consultalo
le
riguardi da chi
si
la
contraf-
aspettavano
ura-
1'
aneddoto
st'
S.
s'
S.-M.
1865
il
letterario, sconosciuto
dei Poeta
a' biografi
lo stesso
narr gi al
Giacinto Agnello
Pipitone-Federico
ora
conoscere
le fa
Nozze Pollaci-NuccioGuaetta: XV
ottobre MDCCCXCIV. G. Pipitone-Federico DeW Amalarico,
tragedia attribuita a Vincenzo
Monti. Palermo, Tipografia F.
.
Castellana
Or.
cumenti, cio
lettere
le
vertenza
scrissero
Tommaso
Gargallo
gelo Monti,
ca
tre
il
il
,
il
che per
la
Monti stesso,
P. Michelan-
Principe di Villafran-
giovani
Autori
e vi agle
condi-
Pipitone-Federico. Giuseppina
Melazzo Gramignani. 27 dicem-
Paler-
mo^
Vena,
Tipografia
Fratelli
8",
ri-
Amalarico
Palermo
tutto
al
1847
(ben-
ed in Sciac-
al
la stessa data)
tone-Federico)
riescir
venne
nuovo
zioni, e poi di
ch con
al
opportuna
rella
completo.
L'elogio della Melazzo, la paler-
tratto litografico.
L'
Fran-
non
della Estinta
egli
vi
276
BULLETTINO BIBLIOGRAFICO
ne' luoghi
sante.
tori.
S. S.-AI.
Milano,
cero N. 9
tura italiana
XXIV). In 8%
voi.
con certezza
fatti
messi in
rilievo
le istituzioni
ma
han lavorato
Merlin Coccai,
I^ Lumia,
nostro
il
Luzio.
Il
il
Portioli,
il
presente scritto
dell'
parole
che
le
molte di
sionata
giuste osservazioni
entrata di
nel
lui
Eufemia in Brescia
stesso
dallo
mondana su
cipi
clsl
convento
la fine del
nel
a Brescia, quella
quanto occorre
mente per
la
sobrie e
le
dn
cui
luogo
fatti ricordati.
S.-M.
S.
la
al l09, la uscita
e ingresso
Maccheroniche
s'in-
di S.
vita
nella
1521 o prin-
1517 e 1521
la
stabilire la na-
Queste poche
altri)
afferma-
anteriori
dicono
alle incerte
tra
in Ro-
come modestamente
titolano
relazioni
Oratorio
ed in Palermo.
contrariamente
scita del
trat^
Domenicani
zioni
hanno
nostro saputo
le
buon Santo ed
Gaspary,
il
P. Di Maggio ha svolto
due punti opportuni e degni d'esser
stabilire
di
modi)
il
il
la vita di S.-
me
pp. 14.
Filippo Neri
tati in tutt'
Calo-
S.
8,
e facondo
pp. 49.
Via
i895. In
di
dal
Tipografia Ponti-
Giuseppe,
ficia S.
delle
due Paganini
tempo che
dell'
stette
OrZandmo
tra
In
D'
ma
1895.
In 8
di illustri Italiani.
Pisa
Bertaro).
S.
a.,
Lettere
Tipografia
Nistri e
T.
C, 1895.
che finora
nostri
si
L'una e
l'altra
prima, oltre
S.-M.
pubblicazione deb-
morazione dotto
sidente
Farini
parole di
comma-
o altrove
da altre
277
BOLLETTINO BIBLIOGBAFICO
Autorit
da
Giornali
notiamo,
la storia
sto saggio di
Terenzio
pi nostri, le 22 lettere di
per
le
seconda, eh'
nella
nozze
della
Franceschi
Dianora
contessi na
Biccherai
col
un
L'importanza
non solo
sta
dirette
fanti
Ricasoli
Mamiani
Mayer, De Sanctis
Enrico
Guerrazzi, Sal-
Si riferiscono
e politica
scientifica
che animava
l'Italia in
tivissimi
di
preparazione al com-
che vanno
le
dare
lettere
al Bar-
illustri
11
sag-
occhio af-
sott'
fida
nostri.
letteraria
italiana de'
ed animosi
benemeriti
ci illu-
uomini
che
giudizj
documenti e con
e tutto
strato con
1'
sua
della
inedite
di
che
intendono
genetica
commerciale
esito
nel fatto
se ne portarono
storia
che con
ma
gli editori
storia
la
comparsa,
schiera de'
vita.
rinomanza delle
hanno accolto
nella
di
Casa
questa bibliografia
di
ingegni italiani
tere
che
la
compir 50 anni
editrice
crono-
Catalogo
S.
la
tempi
S.-M.
opere prepa-
S.-M.
Corradi.
Alfonso
S.
l.
a.
In 4,
volume
Estratto dal
L'edizione delle
Opere di A. Poli-
V editore G.
(Vili) degli
Annali
Augusto Corradi,
efficaci
i895. In
tore,
17.
rende
cTie in
Con l'occasione
,
gli
delle
Nozze Bac-
editori
Piero e
poche,
ma
dovuto
come un
omaggio
Commiato
ci-Del Lungo
dell' illu-
pp.
Epidemie^
degli Indici
delle
Si
al Geni-
al let-
aggiunge una
al 1892,
ed un Elen-
278
BULLBTTINO B(BL106RAFIC0
Ora
il
sparsi
paterni
quasi
scienza e per la
gli
tutti
quanto importanti
tanto rari
la
Augu-
volumi
Cor-
il
Prof.
per
Lettere ed Arti
to pi volte del
Medico
Museo Termitano
Necroscopo
Termini-lmerese
M. Galati
Tipografia
Comune
della
ecc. Catania,
ecc.
In
1894.
8*,
pp. 16.
storia.
Per
S.-M.
S.
Catania Deputa-
silia
le
Salamone fondatrice
dello Isti-
cieche in Palermo
Braanuelis Armaforte.
ab
Idyllia
ce expressa. Panormi
A. Giannitrapani
16",
ex
ita li-
libr.
off.
MDCCCXCV. In
Chiesa di
nella
In 8
Beccaria,
pp. i5.
celebrate
Francesco d'Assisi a 16
S.
M.r
Epigrafi di
le
gr.,
Can. Q-ius.
Q-.
Di Marzo.
Boschi e pioggie, paludi e fiumi
mico; 1995. In
il
Prof.
Avv.
di Sicilia.
8..
Michele Basile,
ma si lejge
la cui fir-
in fondo all'opuscolo).
passi
Gulfl.
Chiaramonte-
in
G-iuseppe Corradi.
in-
della
Espartero Bellabarba.
Le statue bizantine
la storia
studio.
Carlo Clausc.n
Filosofia del-
Torino-Palermo,
P.za
S.
Romano, 4
1894.
In
antiche
Si-
cilia e di
medicina
scritture
Oultrone.
vio
Estratto
glottologico
eh nelle
siciliane
di
dall'
In
italiano).
B.
Archi8",.
pp. 7.
Catania Socio
protet-
Parte-
A Hfrhieri
Napoli
della Reale
Dilania
Socio
corrispondente
Accademia Stesicorea
Una
di Filosofia
Novembre- Dicembre
pp.
7.
1894).
Tit-
Roma,.
In 8y
Vincenzo Di Giovanni.
BULLKTTINO BIBLIOGRAFICO
comunicazione
Trina
ed
Preghiera
illn-
una Croce
Monumentale rinvenuta nel 1067 ad
Paolo La
un miglio da Casteltermini;
In
storica: 1" di
strazioiie
2'*
dovette
ivi
nomi
dei Martiri
col
novembre
i88v^,
pp. 42.
i6o,
a m. 500
Vincenzo
pp. 92.
G.
Ceano
Melfi
zuso
opere di
De Santis giureconsulto
chiaramontano. Chiaramonte-Gulrt
Tip. Frat.
San Giovanni.
di
vita e sulle
sulla
Giuseppe
pariniane.
ma-
S,
di
le
Versi
Inapellizzeri,
3^ dei
sangue e
madre.
di
Rocca
esi-
varono un vasetto
ossa nel 21
della
279
beer. Mendelssohn.
fluenza
Palermo
dello
Studio di Acireale.
1894;. In
Voi.
altri scritti di
della
,
Tipograta
LXVI,
101.
Elogio
dal
palna
dei
tnento
Reber
Re
1895. In
Libreria
8,
di Atene e 2seo-
inedito).
Palermo, Alberto
Carlo
pp. 24.
357
Gili-
1892.
In
Clausen
L'opera di
1894.
In
16',
funebre di
pp. XVI,
Mons. Fran-
critica.
Emm.
Gaetano Mogavero.
delle
Tomaso Na-
tale con
Clausen; 1895. hi
la
Vittorio
8,
pene ed
VI,
Berlioz.
d'e-
Beethoven.
Trapani
Canonico
letto
P.
Cattedrale
nella
Fortunato Mon-
Messina e
Modica-Romano:
C''
Tipograta
Successori
BULLETIINO BIBLIOGRAFICO
280
Municipio
MDCGGXGV. In
e Figlio;
16",
casione
dell'
numento a
tembre
Parlamento
al
in oc-
Nicola Botta
il
Municipio. Cefali!
XX
vari di lette-
Napoli
Napolitano).
del
zio
Stab.
moderna. Paler-
ratura provenzale
In 4\ p. 143.
zi; 1891.
set-
cura del
Tipografla Salv.
E. Portai. Scritti
Condotta. Pa-
In 8^ pp. i5.
Gussio,- 1894.
Direzione della
alla
1894. Pubblicato a
vari
sui
Alessandro Paterno-
Prof.
medico-
Documenti
e considerazioni
inerenti
vole
in Palermo.
chirurgica
pp. 37.
stro Deputato
di
Purgatorio
Vico Fico
In
1894.
8".
ad Arco,
1.
pp. U.
L'Estetica let-
M. Puglisi Pico.
note di
Maurizio WUrth.
Estratto
Pen-
Insubria
dell'
di giu-
Editore
Num.
9;
pp. 22.
intercalate
nel
testo.
mese
tipografico
con ritrailo
in
foto-
Una Montagna
di Corallo
XV
scul-
indicata
da Salvatore Salomone-Marino.
In
to
Lo Statu-
tipia.
S.
Sac. V. Baciti
Romeo.
P.
Ma-
Predicatori e
Accademia
Arti dei
di
pp.
Scienze
Lettere
Voi.
VI
1894). In
Salomone-Marino.
Siciliana
1818). In
telli
di
L' Acca-
Palermo (1790-
Vena.
MDCCCXCIV. In
S^.pp. 10,
Acireale.
Ii6.
di
Rendiconti del-
demia
8%
S.
zioni
Salomone-Marino. Le Oradel
Presepe
in Sicilia.
(Uso
281
BULLETTINO BIBLIOGRAFICO
Giornale di Sicilia
In
8".
>.
MDCCGXGV.
pp. 8.
Decime
siciliane, dominicali o
XXVI
della
Sampolo
sacramentali?
Tipografia editrice
romana,
Roma,
Univer-
regie, specie
C. Sciuto-Patti.
Chiesa di
pp. i6.
gli
anni
Il
Francesco
Catania
Catania.
S.
l'Etna; 1895.
soffitto della
di
Paola in
Tipografia
del-
In 8% pp. 19.
Luigi
Sioiliano
voro
gretario Generale
In
4, pp. 20,
s.
medesima.
della
l.
e a.
-G,
Orazio Fiacco,
1894. In
Versione poetica
8\ pp. 50.
presso
la
In
Studi siculi e
pp. 65.
antichi
popoli
Scaduto,
Prof, ordin.
di
italici
R. Universit di Messina.
la
necropoli
zanclea.
La-
odi di
storia
Avv.
Giuridico nel-
16,
Villanueva.
Defensa
In 8% pp. 27.
1894.
SEDUTA DEL
14
GENNAIO
1895.
La
e letto
soci.
Aperta
che rimane
seduta
la
approvato
il
Commemora
Si
presentano vari
Sono
eletti soci
libri
sigg. cav.
Eduardo Bonanno
Ganga, prof.
avuti in dono.
,
Calandra
can. Pietro
La
socio prof.
cademia Siciliana
Nuove
sul seguente
tema
L'Ac-
Ricerche.
Segretario
Il
Generale
P. Luigi Di Maggio.
SEDUTA DEL
10
FEBBRAIO
1895.
Essendo
il
quaranta soci
verbale della
tornata
il
Presidente
procedente,
283
il
comunica
Segretario generale
1'
adesione
soci dei
Bonanno,
sigg.
Lo
ricordato un lutto
il
do-
Se mai altre
"
oggi pi che mai mi sento afflittissimo per l'inattesa' e irreparabile dipartita dell'illustre socio mons. prof. can. Isidoro Carini, Prefetto della
Una
Biblioteca Vaticana.
per le scienze, e pi
Patria.
le
altri
Societ
per
Siciliana
mai esprimere
potranno
parole
dell'
per la
di tutto
mie meste
per la patria
cordoglio
il
Sincero, mo-
pubblicazioni
manca
il
le
la
difficile gli
osservando
Carini
del
labor, a costui
si
una
in
qualche
Ari-
che in molte
Un
posizione dell'estinto.
gli si
onde
si
opere
Umae
Se
in tante e molteplici.
fertilis-
non gi
ma
Storia
la
il
Prima
finita.
Serie.
Fu uno
Quel che
dei fon-
ei
facesse
memorie
originali,
appunti
De
VI
centenario del
La
il
Vespro
Amari ne
di
La
lo ignora.
documenti
siciliano, dei
documenti nessuno
storici e
corona
di
epoca
inediti:
Aragona.
;
onde
il
ziale a
me
1'
Amari
lo
mostr
una
lettera
confiden-
siciliana
e la
la
fa fedo
una
nominato
Delegato.
Ne
affettuose
si
encomia alta
284
mente
il
caro estinto,
il
ma non
ho fede in
colleghi
voi, eletti
l'uomo degno
di tal missione.
quali
scienza rap-
il
dispero, ed
tempo scegliere
saprete a suo
ma non
posso dire
una
puamente per
Il
"
il
nostro Istituto.
per
la scienza
e preci-
di
seppe unire
1*
si
colleghi
amore per
Carini.
la
Modello
apposita e so-
Isidoro
una
potesse tenere
di quei nostri
benemerito socio
nostro
sacerdote e
di
fui
per
religione a quello
la
di
cittadino
patria. Versa-
tissimo nella storia, nella paleografa, nella diplomatica, anzi nel vasto
campo
un nome
propongo
di
di s
immortale e un vuoto
manifestare
sciogliersi la seduta
in
paese
al
segno
di
La
il
nostro
quale
cordo-
lutto e partecipare
;,
scioglie.
Segretario
Il
il
generale
P. Luigi Di Maggio.
SEDUTA DEL D
10
MARZO
1895.
Si riunisco la Societ
Si legge e si
approva
di
verbale della
in
marmo
Scordia, dono
seduta precedente.
rappresentante
fatto
alla
il
Il
Presi-
chiarissimo
La
voto
dono
il
unanimamente un
e delibera
ringraziamento.
di
Il
285
avvenuto
1300
quali dal
conto
Documenti
domestico
lutto
un lavoro
di
del
esistenti e inediti,
al
logna,
un
ricordato
Montalbano
al socio consigliere
di
Bo-
di
pubblicato
nel'
Sono
eletti soci
sigg. dott.
un lavoro
Si legge
del
1671-72
durante
Spagnuoli 1674-78
la
Appunti
Il
storici e
Segretario
P. Luigi
SEDUTA DEL D
14
Messina
ribellione di
APRILE
e la
Documenti.
generale
Di Maggio
1895.
La
duta
Il
si
legge
morte
Di Natale e Coppola
di tre colleghi
seppe Calvino.
Aperta
sede.
Si
di lui
come
ma
agli Italiani
ricorda
la
se-
nome
nella sua
riunisce
ai soci Beccaria,
la
si
il
di
socio
Somma
onorario
1'
venerando
il
elogio
e Giu-
perch
il
non pure
Sindaco
di
Lombarda dell'amara
Milano
alla suddetta
per
funerali, si rispose
Deputazione esprimendo
le
pi
eziandio
vive
con telegramma
condoglianze, e al
286
Sindaco,
ringraziandolo
rappresentante della
dell' invito
Societ
gli
si
manifesta
di
mesta ceremonia
nella
il
avere scelto a
Segretario
ge-
Lo
Risparmio
per
la
Palermo concesse
di
Comunica
infine che la
un
alla Societ
la Biblioteca. Si
sussidio
Cassa
di L.
500
un voto
delibera
di
ringraziamento.
Si
presentano vari
Ppesidente.
per
rispettivi ringraziamenti.
Sono
-e il
La
libri
eletti soci la
Presidente invita
Delegato presso
del
dell' estinto
unanimit
prof,
il
l'I-
Isi-
com-
Lagumina legge
musulmana
Intorno
ad un periodo
in Sicilia.
Segretario
Il
P. Luigi Di
SEDUTA DEL D
GIUGNO
generale
Maggio
1895.
sua sede
ed
essendo
presenti
35 soci
il
generale partecipa
1'
il
mo
della Societ
mand
Lucio
di Chiosi.
il
Segretario
Lanza
di Scalea,
di famiglia.
Avverte che
il
lavoro
sopra
la
ma
Siragusa,
prof.
se ne incominciata la stampa.
una quantit
di
dono dagli
in
benemerenza per
autori
e dai soci ed
La
un ringraziamento per
ciet delibera
il
donatari e un voto
So-
speciale di
Lo
al socio
dalla Societ, e gi
provato,
287
libri.
si
annunzia
di
lettera del
donare alla
fc'ociet
socio Prin-
il
Codice
Ma-
Societ medesima
affinch
altri,
da esso pubblicato.
dono
Il
cos prezioso
rano un
perch
il
Sono
Ramirez,
Il
voto
di
che
la
per acclamazione
soci
lavoro,
il
per essere
Periodici
delibe-
cittadini,
ing.
soci
Pasquale
sigg. cav.
la seguente Relazione
Egregi
La nostra
Ventiraiglia,
Vincenzo
avv.
Antonio Piraino.
nome suo
e dei
suoi
colleghi
colleghi,
Societ,
come
uomini
come
Segretario
l'illustre
illustri
non
che
siciliani
si
sieno resi benemeriti degli studi storici dell' isola; e ci sulla proposta
di
due
titoli
soci,
quali presentar
devono
del proposto
medesimo,
si
di tre
membri
conchiuderanno sulla
una commissione
Generale
titoli
Giuseppe Lodi
Carlo Corsi
per
ai
la
sotto-
28S
lo Statuto
il
Tenente Gene-
uomo
didato sia un
illustre,
can-
il
campo
delle scienze, o delle lettere o delle arti, e l'altro che siasi specialmente
Ed
in vero
che
il
non havvi
dello ingegno
sette volumi
Ke
nostro
ora pubblicati
fin
appartenga
Corsi
paese
proprio
Tenente
di
con
della
traduzione
splendida
"
alla
opere
le
ma
Generale,
importantissima opera.
affidata, della
il
la stessa
il
altres
Campagne
pei.
dal
lui
Prin-
del
Guerra
dell'
Austria-Un-
gheria.
Che
siasi poi
il
ormai risaputo,,
Sicilia,
comandava
Torino
di
opera
sia
quest' isola
in
XII
il
con
riconoscenza
acciocch
voi,
la elezione
all'illustre
disinteressato
stu-
farsi
il
Sicilia
il
pi
parlano o scrivono,
delle
ma
volte
altres
e civili della Sicilia, del suo passato, del suo presente e dei suoi monu-
menti
e letterarii
artistici
sciarsi
con tanta
libro,
un'appendice
il
libro si
lo
stesso
barone
aompone
di
23 capitoli e
di
dopo che
rammentiamo che
tuto sfuggire
1866
(anno XIX,
cilia,
sino
ai
moti
vero
republicani
sommario
del
storica
,,
quel libro.
nove
gli altri
289
come a
commercio
monumenti
dell'
sua civilt
della
della
quali gli
porgono
tutarie, le quali
si
benemerenze
del
questo in
con pi
di
merito
le quali
presume
si
al
sommato, un inno
alla Sicilia
tanto pi
ma
per
vedute
alle
Il
una
omaggio a quella
ul-
il
del suo
e delle sue virt, dei suoi sacrifizii e delle sue grandezze, dei suoi
monu-
menti e della sua gente, in mezzo alla quale son molti che incarnano
e rispecchian tuttavia quella storia che spoglia
eccessivo di cui le
come
scrive lo stesso
fanno aureola
magnifi-
mento storico
della Sicilia,
di
giunge
graditissima
ai giudizi austeri,
Pbof.
S.
ma
e noi
il
l'isola
movinostra
riconoscente e di
Salomonb-Mabiko.
Compita
la lettura
il
Presidente
XX.
invita
per la
votazione.
Passato
19
290
lo scrutinio
il
tenente
generale
Carlo
ono-
rario.
Si presenta
il
soci
Romano
e Serio.
Il
Museo
un suo studio
Sopra una
di Palermo.
Segretario
generale
P. Luiai Di Maggio
291
CLASSE PRIMA
SEDUTA DEL
AGOSTO
1894.
La
ciet in S.
approva
Si legge ed
Il
So-
il
relativo ad
liseu
locale della
Domenico.
una concessione
lu palaczu, fatta a
disporre
come cosa
fabbricare attorno
un
di
poterne
edificii,
badando per
di
non danneggiarlo
in
alcuna
Da
al teatro,
quel documento
conservavansi
Il
si
desume principalmente
monumenti
classici nel
la
curiosa maniera
medio evo in
Marzo
fa osservare
Roma.
come
Sicilia.
il
il
luogo dove
si
rappresentava
nato di Palermo
Alle ore 15
tolta la seduta.
Pel Segretario
Rosario Dottobb.
292
SEDUTA DEL
SETTEMBRE
1894.
La
Letto ed approvato
si
^j^
di
20
il
San
soci.
si
passa allo
Il
sul
Monte
Santa Rosalia
di
pubblicati
Nuove Effemeridi
di
Palermo
di
muratura e
altri
medesimi per
e gli artisti
di architettura
ornamenti, che
Grotta dopo
il
della
quali
fra'
delle statue
dispose
varie
opere
delle pitture e di
in
avvenuto
di questi
e attribuita a
,
quella
il
15
nuovi do-
la statua in
Senato
facessero
si
Sozzi, manifesta
delle
,
cumenti,
il
la esecuzione
non che
Senato suddetto
rinvenimento
il
marmo
Giuseppe
specialmente
Sozzi fosse anche scultore, oltre di essere un bravo pittore, per non dire
fior
il
Il
perch prega
speranza
Il
trovare
di
il
il
il
contratto per
la
vero autore.
stono
n
lui
socio
Patema domanda
comunicati
pelletta e ad
fra'
al can.
quali ve n'
le
ivi
rinvenute.
293
Il
pu sospettarsi,
ma non
affermarsi
Lanza
socio Pietro
Il
teca di Militello,
minata
di
aveva
la lettura
il
in altra seduta
Sulla Biblio-
Giovanna
comunicato
soli
d^ Austria,
documenti. Ter-
memoria
di
questa
famosa biblioteca e
della
Pietraperzia
di
ammirano
come pure
nel
Mona-
ritratti
anzidetti.
Il socio benef.
Alle ore 15
^/^
XV,
Tommaso
tolta la seduta.
Il Segretario
SEDUTA DEL
14
FEBBRAIO
1895.
La
classe
con
14
soci si
riunisce
nell'
Archivio
comunale
alle
ore 13 Va-
Letto ed approvato
il
si
passa alle
comunicazioni.
Il
del
1393 da
lui
nell'Archivio
Comunale
di
e Provviste,
il
quale
XIV,
dei
documento riguarda
ad Arduino
di
uno degli
294
del continente.
ma
compra
altres per la
vitto,
oc-
correnti, n l'Arduino
al
sei,
lui
qualunque
su
Dal documento
vicariato
fare senza
il
diflicili
Palermo in
politicamente
fuori; e
la citt di
o rettorato di Enrico
beneplacito di lui
ed addottrinarsi
sere
si
quei d di
potrebbe anch'es-
si parla,
padre del beato Pietro Geremia, quando per sar meglio stabi'
il
lita la
che da documenti
13S1
a 1 agosto
ma
contradetta
ad avviso del
Beccaria cos dailu assegno fattogli dalia citt di Palermo per andare
dell'isola
dal
nicano
non certo
Cita,
voi.
quando risaputo
come pure
della sua
di
aprile del
secoli
e sulle
XIV
^K
nell'ordine
uomo
in Filologia
tomba
dome-
in Santa
La poco
Nuccio e
laci
ti
comune nei
Lettekatd&a Siciliana,
di et,
il
pubblico in Falermo
iotizie sull'insegnamento
il
il
luogo
una vivace
ad
il
socio Pol-
sex consuetas stuUentibus duri prooisas ecc., se, cio, era consuetudine
delia citt di dare agli studenti, qualunque
ne fosse in un anno
il
nu-
lo spazio di
annuale
di sole
guitolo uno
same per
prof.
vi
del
onze
di altri
destinato
sei
non poteva
altri
agli studenti
in
documenti congeneri,
fra'
citato,
documento deve
riferirsi alla
trattasse di
una
somma annuale
consuetas
destinata in genere
il
anno. L' e-
altri assegnarsi.
modo che
asse-
295
Il
socio
sfuggite al
Dottore
comunica
Narbone ed
alcune
notizie
opere
bibliografiche di
promette
di accrescere e
gheggiata Appendice
Il
*
Il can.
di
al
Giovanni Di Giovanni,
Palermo
comunicando
il
suo
codice
diplomatico
dal titolo
e il
Senato
documenti in
'/j
tolta la seduta.
Pel Segretario
Rosario Dottobb.
^I^
^P"^
MEMORIE ORIGINALI
NOTA SOPRA UN'ISCRIZIONE
DEL MUSEO
Fra
DI
PALERMO
nostro Museo
e poco
EGIZIA
che
si
conservano nel
piccolo busto
discosto dal
porfido
di
(a.
C. 664-610), edita a
Londra
Tran-
trude Austin,
si
nella
(1).
larghezza
m. 0,065
maggiore m. 0,250, ed ha
contiene
due
nei
lati
levigati
(1) Fatta
il
seguente parere:
parte
difficile
lo
spessore di
d'
una
iscri-
e di molta ira-
La sua durezza
rappre-
un
il
si
Sic.
la
si tratti di
N.
S.
anno
XX
20
298
perch conferma
ed
offre
col
non
numerose
zioni
di feste e di
inutile
,
alla
il
meno
cerimonie sacre pi o
vuoi
la successione
nome ben
riferisce,
si
utilit
note.
per ci che
Museo
stesso
il
diano or defunto
19 Ottobre 1877
dall' Avv.
altri
Ferdinando Gau-
mi
assicura avere
una
delle
pietra.
verso
il
1865
da Michele Amari
al
Visconte de Rou-
Recherches sur
les
monumenis
qu'on peut attt'ibuer aux six premires dynasties de Manethofiy inserite nel
XXV
il
2."
p.^'
delle
(pp. 225-375). Il
la pietra di
Palermo
Mmoires
de Roug
lui e
da chi
ma, certamente
il
nome
del
re Snefru
rissimamente
nel lato
(1).
Ecco
il
contr dans
toutes
'Ases-kaf, mais
il
ce
Je n'ai
nom
le
Roug
in
pas ren-
de la pyramide
tenant, je crois, au
Tempreinte par
lgendes
ces
volte, e chia-
passo del de
299
PALERMO
DI
muse de Palerme,
les soins
et
dont
regu
j' ai
fois,
constate
Use^-kara^
Sdhura
et
Nefer-kara
(2)
qu'
il
tombeau
Ases-kaf keb. Ce
nom
OH Ases-kaf
sous
rpondrait exac-
cheur, rafrachir.
la srie
des pyramides de la
IV'^
Memoria
del de
Roug a
Un semplice accenno
p,
alla pierre
de Palermo trovo
les
listes
nel 1873.
vide
il
monumento,
non
Anche
il
prof. Rossi
lo cita
la
de Roug
che pel
nome
ma non
del presunto
sua Tav. V.
(1)
V. in fine Tav.
(2)
I.
debbo schiarimenti
300
per
lui definita
Snefru
Non pubblic
nulla in proposito;
ma
il
da
una
strazione di
stela
funeraria
dell' XI
dinastia del
Museo
Neppure
monumento, aggiunse,
Stem
allo
und Alterthumskunde
Al
mio ritorno
mo. Nel
del
1885
Museo
dell'
lettera
egli
si
limita a scrivere
ancora la
(dall'Egitto) visitai
una
Sicilia e Paler-
tavola interes-
sante, che tratta delle pie fondazioni dei costruttori delle pi ramidi Sahura, Snefru
volta. p. 58.
schi,
il
Ma
Userkaf
per quanto
dotto professore
ecc.
me
Ne
il
tempo
di oc-
Per ultimo
il
Wiedemann
chiaro
autore
dell'
gyptische
nella
in
una
visita
risulta
che
dell' iscrizione
al
il
il
nome
libri d'egittolo-
bitamente introdotto.
il
Il
Wiedemann
nei Beitrge
anteriore
nel lato
zioni
(Weihungen)
1885 pp.
le
an.
77, 78,
si
ci
ed eleganti.
enumera una
(1),
e an-
serie di consacra-
Le pi antiche
in ordine cronologico.
almeno
in-
che
301
di
ie
gono quelle
<
di User-ha-f; quindi di
dell'iscrizione
nome
di re finora sconosciuto,
che
il
apparisce un
questa
lezione
vale a dire
il
il
Wiedemann
nome
secondo
Un
attento
nome
contro-
del re Nefer-r-qa-ra.
il
le
Wiedemann.
pochi
monumento; che
autori
se.
non
me
prime esitanze, e ad
difficolt di
La poca conservazione
di questo lato fa
non
di questo
deve proba-
(1
rigetta
Ecco
Ma
lo siano realmente.
ca-
802
loro, e
B, la fotografia,
il
illeggibili in
litografia.
con molta
pazienza; n forse
fedele, disegnata
si
tempo o
il
la
facile
n grata.
non
mi posi
al-
duo e
faticoso
me
miei disegni
(1); il
Son
lieto di
primo
fosse,
presentare
nitido e chiaro,
forme di quasi
le
tra;
il
altri
me
tutti
me
della pie-
per
ha molta pratica
me
parvero disperati
come trover
(1)
coi disegni
Vedi io fine
del vero.
non
le
vi sia discaro
Tarde
II
dove
conoscere per
le iscrizioni
sommi
capi
contenuto
il
ranno
feste, di
come
contiene,
un elenco d'offerte,
fu detto,
mano
come
tra
pi competenti da-
traduzione completa.
la
lato
Il
il
nex o
nella Tavola
sexen-t
almeno
generi
in parte,
al
d'Abydos
per
si
notano
distinte in varie
mancanza o incertezza
la
d'offerte,
di
nomi
303
MUSEO DI PALEKIIO
lo pi
del de-
nondimeno dei
da quelli
di liste
con-
(1).
Segue poi
in quattro fasce
sia a)
1'
per santificare
la nascita degli
commemorare
giorni
Limitandomi solo
prima categoria
quella delle
d'Ammone
di Sefei-t
meno
alle
la
nascita d'Anubi
(7),
di
(2),
menzionata due
Sepei
(8).
menzionata due
Luno
quella di
(3),
(4),
volte,
quella
Alla
(l)
incerte
-u
la
mes-t
vero
cio
feria
(3)
-a,
ter-ti.
ams.
stando
al
(6)
(4)
mes-t
mxan...
mes-t aah
set.
(7)
(?).
(8)
mes-t sepet.
(5)
mes-t anp.
(2)
il
804
festa della
dema
questa
(1);
festa,
giorni
(2),
da due date
mesi e di
di
po' dubbio
giorno
percorrevano
si
si
quattro
zionata
Basso Egitto
(5)
l'
menzionata
sei volte.
diciassette
(7)
Tra
Credo
due potest
mt
(9),
sexet-x.
(7)
hor-es,
(11)
beh sed.
barca del
la festa della
nave zat
scala {2\ la
(2)
(13),
prima
lagrande
23, cio
che trovo
(6),
sam-res-ha.
i3,
abbia qui a
(8),
4 e giorni
men-
fnei
(4),
panegiria trentennale
(1)
ipostile.
dell' Alto e
s'
sacra navicella
giro
menzionata
incoronazione del re
goria
(3),
cinque volte
il
(5)
(8)
(12)
si
prolunga in
alto.
(3;
suten-xa sexet-xa.
heb xer.
xet.
(13)
(9)
(6)
heb mat.
sep tep
sep
suten x.
x-sexeni-ui.
(10)
zat heb.
pehrer hepT.
305
(1),
il
Nome-d'-Horo
(2)
ne dei templi
(3),
la
ed
altre, la cui
fondazio-
la
sa in gruppi di
geroglifici
maggior parte
Sotto alla
l'iscrizione si
(remen-u)
care misure
delle caselle di
o di campi
di terreni
(hesep-u)
Finalmente nell'ultima
nome
di Snefru,
blema
memoria
due corone
delle
fascia,
dell'Alto e
il
cartelli dall'em-
Basso Egitto,
si
contiene
di
il
nome
divino, re del
d'oro
(4),
il
il
di scabrosissima lettura
(1)
sefex-t
(6),
(5).
seser hat-ran-hor
Faraone Horo
d'oro, od anche
titolo del
(3)
(?).
fascie. In
(?).
(2)
ped
(?).
(4)
sparviere trionfante.
(5)
Brugsch
806
lato A,
feste e d'offerte,
costruzioni
le
come
nel
propriet e
...
e giorni 11
del
regno
ronazione del re
l'*
dell' Alto e
rammenta
de, ecc. si
frescante
Vinco-
fascia
si
Nord User-qa-f
e del
me dono
il
st^a-
(1).
La seconda
corda
(5)
(3),
il
re del
(2).
Co-
di bacini (4), di
campi misurati
appezzamenti di terreno
d'
feste, quali
negiria
Sud
il
Ases-qa-f
di
(6)
esistenti in
varie localit del suo dominio. Al santuario degli dei son destinati
Le
due olocausti
Basso Egitto
(1)
(8).
un
verso
saten
(6)
.
se-u.
(3)
(7)
un
7."
(2)
ba-u an.
le
contengono
n od
Elio-
sue consa-
luogo coltivato a
em mennu-f.
u-aet.
(8)
queste rammentato
nef
d'altri re
crazioni. Fra
re
(7).
vite del
re del
a-u.
2 set 2
(5)
ha-t-
ra-neb.
me
avviene
nome
(1) il
la
l'anima) di Sah-vr-ra
campi misurati
alle volte,
xa-ba
Vengon
(2).
cartello.
si
(o trse
Sorgere,
{il
307
nel lato)
oV Apparire
del-
colonne
Nelle
3.'
4.
consacrazioni di Nefer-ar-qa-ra,
mi par
Si nota
i
suoi
il
titoli,
(4),
rone
bench manchi
di
seguito dai
la solita
qa-^a fece
le
Re
titoli
formula
re del
il
ai
due
Horo splendente
(nezes-t).
(6).
e del
Nord Nefer-r-
indi,
come
cicli
di
uaz xa em heb.
di co-
Sud
tempio
il
sue consacrazioni;
x-u.
Come
appezzamenti di terreno,
neh
di
e di tehen.
rettangolo oblungo.
campi misurati e
(1)
cenno
il
(5),
(3)
il
cartello-stendardo
ne
di leggere
Arabia
spettante alle
(3)
Ra
(2)
ed agli
e a quello d'Hat-hor
hat-hor du-ma^
pun-t anti.
(6)
di
(4)
em
hor
308
un
altare
(1).
Casa-dell'oro
tre della
necropoli
tima colonna va
nb-ur
anch'egli
prest
e,
letto,
il
almeno
il
(3).
costruzioni anche
utili
la
come mi propone
il
ptah
prof. Rossi,
muro
omaggio
come
con
della
Pare che
(2),
Ma
meridionale.
Nord
e del
Sud
ad Horo, ad
(4),
Iside;
mat.
di pi notevole
mi parve
leg-
dotti.
Ora non
vi
l'
importanza di
questo monumento.
Spettano
si
tutti
e Sep-ses-qa-f
che
la
materia
incisa sui
due
(l)
bat-set.
(4)
sam
aaz-t res.
(2)
impro-
lati spetti in
testo
solo.
hat-nub.
origine,
Cosicch
(3)
si
suhtes
NOTA SOPRA
avrebbero
gi in
UN'iSOKIZIONI:: EGIZIA
in sostanza
309
antico
mente nel
avrebbe
il
Faraone pi
antico. V. Tav.
altri
il
interruzione
senza
III.
luto,
al-
cessario supporre
caso
il
per
meno
lo
la successione
da Snefru a
monumenti, avrebbe
Sah-u-ra e Nefer-dr-qa-ra.
tano alla
IV
primo e
il
secondo spet-
Tavola d'Abido ed
altri
Siamo dunque
il
la bellezza di circa
mo-
nel pe-
periodo in cui
sessantacinque
secoli fa!
Ma
Vedremo
in seguito
rasse in Egitto
come
fino
scendere a quest' et
al
,
il
remota.
tempo
Anche senza
dei Tolomei.
relativamente recente
della
di-
quale p-
310
l'
ipotesi
fltico,
un tempio
men-
di quel-
delle
metropoli
dosso la visitarono
vi
me
il
problema. Quanto a
Museo se uno
studio definitivo
Wiedemann, che
recente
etwas jungeren
{einer
l'ottavo re della
V"
TE. V.
della
(1).
dinastia.
Di Snefru la tradizione
primo re
Zeit) di
IV
si
il
Regn 24
lui
In quel
tempo mor
la
Il
mae-
(1)
la
egittologi si
5121,
oscilla
WiLKiNSON
cfr.
fra
2123,
3733,
WiBDEMANN
il
5121 e
BGKH
Unobr
A. Q.
il
4933,
Wiedemann; per
Bunsen
733.
gli altri
Il
Mariettb
Masprro propone
4235,
gli
Lauth
anni 4100-
troburgo
mu, gente
degli
il
. Il
311
papiro di Pie-
Con questo
confine del
questo
C).
Fu
ne dom
gli
(3336-3310
Sinai, e
Magharah
a.
mostra
ci
dei diademi,
il
do
regioni flnp al
quelle
re in
grande
Un
abitanti.
il
le
miniere di rame e
incerta, se
Wiedemann non
et
si
parire
le
v'
il
',
due piramidi
cio,
secondo
il
signore
mazza
la
culto solare
An. Secondo
di
Si costru
III
di
scavare
Usertesen
di
nome
maestro
il
tempo
il
l'
Egitto e l'interno
una chiamata xa
la teosofia egizia
'
Asia.
Sorgere, l'Ap-
sepolcro in cui
il
il
dell'
il
nale
il
'.
1'
La prima
altra
si
chiamata xa-Hsi
'
il
Sorgere meridio-
l'altra,
che fu
vata, a
trafugato
il
fu violata, spezzato
il
mummia. La
tempo rammenta un
312
soprastante
di
Saqqarah apparisce
il
invocato accanto
Perfino sotto
quale regnarono
non parla
Ases-qa-f,
altare, accanto
visto,
monumenti
In altri
Tolomei
nome sopra un
suo
il
una pietra
salto di forse
la nostra pietra,
come
Erodoto
sce, Sep-ses-qa-f.
come
si
preferi-
nome
avvalo-
pi
belli
ed
(o
Ptah
e infinita
variet di costruzioni,
Nell'intenzione
lasci
superare
di
ma
perch tanto
dimenando
(1)
io le supero,
(TroxTcrovxes)
Per queste
ecc.,
questi
mota che
notizie, e
alle
quanto Giove
II,
li
superan
tutti
tutti...
costrutta in mattoni
una stanga
alla
perocch,
136, 2.
piramidi di pietra,
cfr.
de Roug,
Wiedemann, gypt.
perch
Recherches
(2),
propilei
raccogliendo la
{xTzou<;...'f(ty'k\)\L\i.iyo\jc,)
per sua
di Menf),
pi grandi di tutti
s'
lo
orientali
il
si
(1).
un secolo, durante
classique.
Gesch.,
mi
toni, e cosi
il
edificarono
de Roug lesse
Rinfrescante
nome
il
certamente
piramide
altri
padre,
Se
il
(3).
sul prestito,
non
di
0e(5v
xfiiv
promulgata
Dasur
(1).
curiosa
la
mummia
del
al
si
(2).
in-
xiii'/jv),
tempo d'imbarazzi
in
consentendo
debito
la
lui
finanziari
di cui
monumenti, e
secondo
la
',
l'Egitto;
313
estingueva,
il
l'Africano;
menta l'anno
nostra pietra
la
ram-
Di User-qa-f che fu
il
primo re
V dinastia, suc-
della
sume
si
il
Wiedemann
passaggio
La successione cronologica
dinastia
si
de-
Ra-sechem-ka, che
kaf, e Sahura; e
mera
ferrkara
(1)
Op.
cit.,
V. nondimeno
d'Erodoto.
Arch. Stor.
(2)
Sic.
la
I,
p.
195.
La sua piramide
I,
94.
(3)
N.
S.
anno XX.
(4* ed., p.
Erodoto,
1.
Sahura e Nesi
150) al
chiamava
passo citato
e.
21
314
la Pi-pura-delle-sedi
ab-se-Uj cio
ma
Ra
sacerdote di
qor-f ab-se-u
d'User-qa-f
'
Saqqarah. Cosi un
di
tal
Fef,
piramide
un Neqaanx
tombe
nelle
purificatori-capi,
rammen-
essa non
'
Ra
purificatore-capo di
nel tempio
(1). Il
tempio
di
"
purificatore capo
iscrizione.
Eran
Saladino e
ma
le iscrizioni
ci
insegnano
generalmente
mide tronca
l'obelisco
l'altra
piccoli santuari
,
e nei quali
l'
V e VF
qualche volta
manca, e non
si
tutti;
una pira-
(2);
si
simultaneamente.
'
come
vede che
la
sua crepidine.
Il
come pure
nel nostro
monumento,
liste
epigrafiche dei re
Sah-u-ra,
il
Sephres di
Wadi-Magharah
(1) Cf.
Lincei
(2)
III,
ScHiAPARELLi,
Mem.
lo
Il
cit.,
stela
SciiiAPARKLLi op.
Una
Sinai.
pram.
eg.
in Atti dei
nomade
315
PALERMO
DI
pio alla dea Sex et. Della sua piramide al nord d'Abusir, chia-
mata x-&a,
ossia
'Apparire-dell'
monumenti
sacerdoti sui
soliti
1'
anima
della
rammentata coi
',
necropoli di Saqqarah,
di
G. 1463-1396),
come vuole
il
Wiedemann;
Ad
eccezione
fin sotto
il
Tolomei.
Qaq qual
Saqqarah, e
Manetone
pietra
accordano
s'
diatamente seguire
sappiamo
Nulla
predecessori
al
onori
chiamava ba Y
colla
nome
nostra
'
iscrizioni delle
nome
imme-
Nefer-arsuoi
La sua piramide
si
tombe
nelle
fare
divini e sacerdozio.
Anima
nel
la lista di
di Sah-u-ra quello di
di lui, se
II
de Roug ne
qa-ra.
culto
Il
di
Saqqarah,
mentre
vi
ma
non ne vedo
11
Il
de-
su crepidine,
(p.
variante di quelli
dallo
ritenti
Schiaparelli
simo
monumento
conserva
nomi
e di questi
delle feste
delle
quei sepolcri
316
come
chivi del
opre
clto
tempo
siffatte
gli
da paurosa vertigine;
dei
quali Filone
uomini
s'
il
di Bizanzio diceva
per
A. Pellegrini.
-<o^o>-
ACCADEMIA SICILIANA
iTQO-ieia
NUOVE RICERCHE
Giudizio
IV. Periodi
Primo periodo V. Continuazione VI. Della
Accademia
Rinascimento
lingua Siciliana VII. Lavori di Fr. Sampolo
SOMMARIO
del prof.
I.
Introduzione
II.
III.
dell'
Vili.
me
dell'Accademia
Xll.
zr.
Languore
XIII.
XV. La
XI. Nor-
Lavori di
Censura Del-
Accademia
XVI, Adunanza per la morte di
Sampolo e di Scimonelli.
XVII. Fusione dell'Ac-
dell'
G. Meli. Sonetti di
ufficiali
S'inaugura l'Accademia
a Fr. Sampolo.
APPENDICE
sutta
Liggi
Iscrizione ed
Alcozr, n.
Ili
epigramma
Sonetti
poeti siciliani, n. IV
n. II
Gapitulu
Favula
XXIX Lu
Tessituri
di
Giovanni Al-
cozr, n. V.
I.
libri
denti,
fra
larga
suppellettile
di
me
richiamano pi assiduo
(1) L' A.
applicato
si
gli
(1).
raccoglie
studi
a'
l'Accademia
di
Scienze,
318
Lettere ed Arti
fa
1'
ufficio
onde sono
investito (1).
colto.
rumore
delle
ci consentito
Io vi parler oggi
di
nostro
della quale fu
mio padre.
In appendice al
II.
il
arti, diedi
mio
Accademia di scienze
un cenno sull' Accademia Siciliana,
risorgimento
dell'
il
lettere e belle
la quale
demia
del
mirava
quella
1'
Acca-
erano
rette
Recentemente
il
Salomone-Marino, pubblicava
in occasione delle
stampava, per
la
prima volta
Nozze
Pollaci-
quell'Accademia
atto della
fusione
del
(2),
che
gli
L* A.
(1)
e Belle
(2)
1'
di
ambe
le
le
carte
di
Francesco
Sampolo, che
Arti.
Accademia
Siciliana, 790-8i8
Tipografia
Fratelli
Vena
1894.
Castelli,
ho trovato
liana
parmi
all'Accademia Sici-
utile pubblicarle
III.
Gueli,
il
Scaduto
Meli,
319
il
Sampolo,
r Alcozr
il
Lamanna,
lo Scimonelli e
il
l'
il
Castelli,
Mondino,
il
il
Tap-
Catinella,
immortale Giovanni
Affermazione vera
meno
desideravano.
secondo
le risul-
La
IV.
il
vita di
dal suo
del
risorgere
fino
a che
si
al
all'Accademia
riun (1818)
Buon Gusto.
Il
al
degli
a'
figlio
di
a Vin-
autore della
uomini in rapporto
e diseguaglianza
A
lingua
sonetto
bella
Prammatiche Sanzioni.
ode
sac.
Vi
un'
accademia
in
saffica,
che
si
chiude cosi
a Greca o Germanisi
N a Toscu o Franca, a Latina o Spagnolo
Ma
lode della
Lingua
e paisi.
vi lesse
un
una
320
lu
vogghiu cantata
'n siciliana.
Ma un
L'arma mi
la fa jiri
'nparadisu
Dritta pi dritta.
il
rista-
pubblic
Diblasi premise
il
(1).
maggio
si
il
illustre
l'
fondatore
perch
si
scuorarono
1796
soci, e la vita
Accademia
medesimo intento della precedente volle fondare il principe Lanza e da lui appellossi Lama. Le leggi della quale
dell'Accademia illanguid.
Difatti
nel
altra
col
V Accademia Naziunali da
e custituzioni pri
li
auspizii di
E. lu signur principi di
S.
V. Tornarono
gli
e in quella Casa,
padre.
e,
cultori del
titolo
Liggi
stabilirsi sutta
Lanza
(2).
come afferma
il
Gallo,
nostro leggiadro
dialetto
erano
lieti
di
guaggio. Dett
che di sicuro
in
si
quel torno
(1)
nomi
si
Coglitore
il
riferiscono al
321
Ca
la
la
tua lingua
damu
La lingua usanu gi
Siciliana.
gi spuntau
Gi lu tempu passatu
si ci
si
scurdau
nun nn'aviri
pensi,
Riscialati lu cori.
stizza.
Vanni Meli
fattu immortali.
Sparmamu gi Taluzzi
E sbulazzannu ntra sti viddi vaddi
Avemu espostu lu pettu a li baddi.
Tanti corvi, e ociddazzi di rapina
S'
1'
occhi,
la racina,
di nidi, e crafocchi;
Cc
lu
Sicanu coru
ce' flautu, o
li
canzuni.
sampugna, o ciaramedda,
Gitarra, o bifaredda,
Friscalettu, o liutu fora tonu,
Pirch
onde
il
Meli disse
e cantu, e sonu.
ricetto nel
palazzo
Rocca-
322
Vi
ora vi trova
lasciai invaddunati,
Da
togli
li
il
nome
di
il
VI.
quistione se
gravi argomenti
dovessero trattare
si
in dialetto.
Io
padre
scriveva
non ignoro
(1)
il
Costantini neVElogio di
mio
cio se
le sia
il
animose:
solamente e
lite;
quasi
per cenno dir che ninno avanti Giovanni Meli avrebbe imaginato che
uom
Bione negli
pi
Idillii,
difficili di
come
altri
modi
avea fatta
solo
il
Meli cant le
Polemone a pi
sventure dell' uomo.
nel
Ma
e'
alta
campagne
vernacolo
ma
si
lev
amaritudini e le
gravi argomenti.
ma
ingentilirlo
Accademia
discorsi
Siciliana si ebbe
l'
si
Oretei
che
Siciliana,
si
volle
poi
poetava
in
farsi
ver-
intento di
ripulire
il
nostro
come
scrisse
il
vernacolo
ma
anche
sommo
Scin.
(1)
le
nacolo,
e gli amori,
meta cantando
in prosa,
tino M. GOITANTINI.
XVI
Nel secolo
opuscolo
tuire
il
il
Ma
una lingua.
lia
il
323
nostro ha
vana
riusc
il
Se tra
la impresa.
primato, se ne togli
si
contrapponga
il
nostro assurga
il
Se
forma aulica
al
volgare illustre
scritta
formatasi di poi la
ed intesa da un capo
divenne un
Presso
all'
da Dante
disse
si
lingua
italiana
il
che fu
dialetto.
popoli
la popolare.
L'
civili si
una
usa nel
si
1'
trattare
altra si
la
illustre
argomenti di
nobili
gli
fra'
antichi; Machiavelli,
moderni, scrissero
quando talora
padovano
il
le
Livio
fu ac-
cusato di patavismo.
ad un' adunanza
di
borghiggiane fem-
in dialetto alle
gente colta e
cristiani.
di
Ma
elette signore
il
in istile sciolto
Il
parler
se
il
user la
professore
linguaggio vernacolo
le
novelle
popolari e le comedie.
Ricordo aver
letto
due novelle
in
signora Laura
Gonzebach, che
le
novelle
edite
dal Pitr.
occorresse
ai Siciliani
adoperarne
argomenti
altra.
il
nostro
e che non<
824
VII.
Riveniamo
all'
Francesco Sampolo
tra
1798
Accademia.
egli
uno dei
fu
discorsi
versi
letti
quella. Nel
in
ha regulatu
lu cori cu
scienzi pratici.
li
mudernu metudu
dui la preferenza
ma
di fari
Questo
discorso
riveduto
corretto
1802 divenne
sua moglie.
Era Teresa Sortino mia madre, donna di gran cuore che tenne
il governo della famiglia, e, novella Niobe, sopravvisse alla
perdita di numerosa figliuolanza, spenta quasi tutta di morti
e pi diverse e crudeli.
Nel 1805
ciliana;
il
ne disse
le lodi e
ne dimostr
la
convenienza
di par-
larla e di scriverla.
In quella occasione
Meli dett
il
il
seguente sonetto
Lu zappari
di
1'
esteri la vigna.
Anchi a
li
li
pardi,
Facennu
d'
parrari a matti
oceddu-omu capriata
fatti
Greci-itali-latini. Allurtimata
stabile
di
chi
la
reggesse
325
Vili.
Conte Castelli,
ultrogenito
figlio
esempi paterni,
gli
ma
rimase
di
si
molto
applic alle
minore
al
Battista di
Oratorio.
1796 e
si
Fu
segretario
dell'
Accademia
Buon Gusto
del
si
apportasse una
il
chiude cos
quel-
Fasti di Sicilia.
si
nel
il
quale
li
mura
dintra
si di
Reggia di
Pertanto
fatti
di
uomini
amor
un qualchi Rema.,.. Oh
Musa, rispetta
Taci
li
to'
som
scriveva
il
la
taci
futura
e di la paci.
Sampolo
(1)
dallo
esempio
di sif-
E adu-
ad
Torremuzza, una
scelta
illustrarla, principe
mano
di
dell'Accademia Siciliana,
il
fu,
quasi senza
(1)
Francesco
Palermo, 1832.
di
Paola Sampolo
Elogio
di Ignazio Scimonelli
326
stelli.
scrisse che
Gueli che fu lo
il
storiografo
dell'
Accademia,
il
di
Infatti stabil
medaglie come
le
Europa
in prosa o in verso.
si
Castelli
componimenti
il
accademici, e pro-
importa, all'Accademia
quel che pi
Buon
Gusto.
IX.
Da una nota
scritta
Accademia e
medesima per
l'
L'
nomi
si fa
anni 1807-1808.
gli
Accademia ebbe un
protettore,
un
un principe,
un segretario,
direttore,
uno storiografo
un vice-segretario.
Protettore ne fu Mons. Gabriele Gravina Vescovo
Accademia
Maggiore
del
Re
delle
Due
del
Sicilie, e
Buon
di Fla-
Gusto, Cappellano
Direttore
il
Conte Ca-
steUi.
sopra
tutti
poeti siciliani
Censori furono
Sarapolo,
il
Mattia Gueli
sac.
,
l'
il
come
eletto
quel
grande, che
Simonelli
ed
sac.ti
Gaetano
La
Alessandro La Manna.
Censori per l'anno 1807-1808: Zappino, Sampolo, Alcozr,
327
Oddo.
storiografo,
Gueli.
il
segretario,
Francesco Riolo
mincer dai pi
conti.
Castellammare,
di
si
ha un volume
lavori
letti
di poesie sici-
(1).
il
Governo
si
della
ricus sde-
ufficio parrocchiale.
il
Meli, levossi in
fama
fra'
il
Perez,
il
Baita,
anche di verseggiare
neWAnnu
nura
poeticu
Dimarco ed
il
(3),
da Giuseppe Bo-
(4).
Tragico e
satirico,
tragedia, cavandone
l'
argomento, come
inedito; dett
I militari
anche
la quinta
anche
Villa
Giulia
l'
il
la
e la
quarta intitolavasi
sesta
Le donne
(5).
G.
(2) F.
ricone da
me
posseduta.
328
Tradusse
egli
Carmina,
editi nel
1828
accoppiando alla
flui-
(1).
siciliano,
di focu
arguzie. Si
di
ricordano di
la riversa
lui,
La
festa di
orasti
li
(2).
Lu munnu
Cagliostro in
siciliana.
Munar-
il
Francia
32 canti
in
in
o lu
lingua
La Cerere ,
Sicilia.
Seguono ora
nomi
di S. Benedetto,
che fu Vi-
L'
Oddo
fu dei migliori
allievi
del
(1)
(2)
manoscritto da
nel i8ii.
(3)
Il
me
Cutelli,
Palermo 1856.
un lavoro
n.
II.
329
mo
de-Contreras,
una biografia
il
effetti
Bertolino,
ritorno
dei
l'
il
Martorana scrissero,
secondo un Capitolo, /
il
ultimo una
Spagna e
memoria
il
pri-
tt'isti
sul diritto
delle Indie, e
Sovrani in Napoli
recitata
il
Catinella,
il
accanto
Gueli, e
Con
siffatti
che
di valenti,
uomini
la
al
Nasce e
Buon
del
Soci di
quelli
loro
neWAnnu
di
nomi
poeticu
al Cutelli.
XI.
essa
dovevano appartenere
di splendore.
all'
Accademia
maggiore castigatezza
(1)
cato
un bel capitolo
Emanuele
(2) Nella
Ortolani.
Nuova
1.
(3)
(4)
ArcK
Star. Sic. N. S.
anno XX.
La Luna. Mor
nel 1837.
22
830
Conti Castelli di
n
il
li
tinn 'ntra la
si
Turremvzza
principi di
timone
Gravina.
dell'
Il
Accademia
sotto
Gueli vi leggeva
il
il
casa di lu
(1).
Castelli a
prendere
seguente sonetto:
il
E da
1'
putia varari;
la
patria
La mia vela
lesta.
staggio,
ottave Li 2iinzeri di
zara
Damuni
fama angusto
(1)
(2)
recitarono
si
il
(2),
il
Castelli
celebrarono
Gueli alcune
il
Meli un
una canzone.
Archimede
le lodi di
alla
mondo.
n.
III.
il
discorso
cui
Sampolo
il
Sig.
il
XXII, e
si
dice reci-
Franciscu Sampolu
e Pizia.
fici
331
Non
epigramma
al lodatore un grazioso
Il
il
Meli indirizz
Il
(1).
La menti assuttigghiari
Problemi
all'astraibili,
francamenti sciogghiri,
forti
Cu
Li scienzi cu
Su
d'
l'
arti
Archimedi
li
amichi accogghiri
vanti ammirabili.
Lu ncegnu
Ntra
la
di
Archimedi inavanzabili.
passata e la
Sicilia sarr
moderna
storia
sempri invidiabili;
Altro
fu:
tenie)
La
Sicilia considerata
L'Alcozr ragion in
difisa
di
la
come
Sicilia
isola.
conU^a chiddi
un
il
(1)
Ecco l'epigramma
Pri ludari a duviri un Archimedi
La mia Musa uun tantu valenti;
Ci voli un geniu di la prima sedi,
Un geniu di lu miu multu maggiuri;
Ma
Dicu
Fu tantu
d'un pedi
Supra
di lu egregiu lodaturi.
trovatala
se
3d2
ne corrucciasse, e mandasse
in aria
il
ma
Il
le bellezze
onde Giove
f'
lieta e ri-
Un clima
un ventu
duci,
salutari,
Un'aura grata
frisca e di piaciri
Cuntinuamenti
ci
Di vini d'oru
farro spirari.
la
vogghiu arricchiri
manna
gumma
e lini
e sali.
furmentu, racini,
Fisca di tunni a
li
vicini
mari
Lu
per
voi e lu
la
viddanu
il
un'ode
Bonura un
idillio sul
XIV.
secondo
Il
con l'elogio
mese
di settembre.
(1)
333
il
sommo
pubblicista Rosario
ne disse F elogio.
un
credo sia
soci in questo
lu
tempiu
modo
(Sampol);
ghituri)
. (1)
{Cug-
Garonna Gatanisi
pri
(3)
la
legislazioni
pulitica
iBonura)
{Oddu);
Empedocle girgentanu pri la fisica (4)
Erodicu lintinisi (5) pri la medicina.... {Gueli);
Andria palermitanu pri la storia naturali (6) (Alcozr);
;
Aristocli missinisi
(7)
l'
astronomia
versi di
[Scaduto)
(8)
{Scimonelli);
pri la metafisica
che non
certo
mio padre.
nun
La
Roma {9).
mio padre.
ad Archimede. Palermo, 1823.
Caronda. Tomo I
ed
(3) Ortolani, Biografie d'uomini illustri.
Alessi Gius. Discorso intorno a Caronda e alle sue leggi, Catania, 1826.
(4) Sgin, Memorie sopra Empedocle, 1813.
(1)
(2)
(5)
(6)
>.
Ortolani, Biografie.
storico.
Voi. IV.
astronomo
M. A.
(8)
Ortolani, Biografie.
(9)
Iceta Siracusano
incomplete sono
le
innumerevoli note.
ma
Voi.
I.
incompleto
L.
come
334
lora
il
E r arti
Ma
Si
Ed
li
prisenti
brami
mi mora
di
fami
'/
(1).
Lu
Sampolo,
pare che
Burgisi;
Sampolo
temi
si
iu fratantu
stesso
nan appaga
Chi vali
Due
li
fu
la
venne
sesta
affidata
al
commessa
trattati nei
l'
delle quali
la
lo
scopo
la
Sicilia;
d' illustrare le
no-
XV.
Conte
Il
Meli in un
Castelli, nel
siciliani,
momento
1808 o 1809,
che incomincia
di cattivo
un
umore
indirizz al
alludendo,
cademia
come
osava levarsi
(1)
III
del libro
foglio,,
1
di
dissidi.
1 807-8
e forse
di seguire pi
posseduto da
me,
fin
da
nel quale la
335
presso
il
favola
chi favula
Comincia
cosi
nun
Te cc
Iettar]
A moda
accomuda
e gustu t
Chiamari nun
si p.
nun
Zittu,
punciri
diri b,
Ma
e.
pigghia colira,
si ti
Ca
di la stissa favula
La favula tu
In questa favola
l'
s.
Alcozr loda
l'
Gaddu
di
bona razza
nun duna,
N pigghia a pizzuluna
Pidacciati
Li flgghi puddicini
Di
(1)
ai
li
ciocchi
numeri V e
VI.
il
muggheri
e concubini (1).
336
Certo
le
come
mani quel
fu affermato (1)
una
migliori:
il
Gueli, l'Alcozr e
il
anche
ma
non tacquero
Sampolo.
il
il
Conte,
fratello,
ma
non
si sciolse.
le lodi
Palermo Gio-
in
quella del
Buon
era Principe.
In questa lessero due sonetti
mio padre e
l'
illustre Ignazio
versi di
ispirati al dolore
che la perdita
avevano
Scimonelli invece al
dolore trov
caro riferire
1'
uno e
l'
una
sommo maestro. Mi
conforto
il
altro sonetto
nel
vedere
Musi chi
Fama
li
siculi
capanni.
la Sicilia prutiggiti,
Trattinitivi cca, cu
mia
chianciti.
Ncaggbiau
di
morti ntra
la
cruda
riti
Dd'omu
(1)
Vedi
F*.
Inzenoa
quannu
avriti
337
Veneri
vagnau l'occhi
si
Meli, o
nomu
Dintra e fora
Oh perdita
li
Siculi cunflni
fatali
la
la
Cui nni
li
jisan
mpasta cchi
Lu so lamenta
Tistiannu parrau
eh' in
li
li
vuci:
li
cosi duci?
Parnasu acchiana,
manu
a cruci
Zittu babbana,
ti
Scimonelli.
I.
L'ascuta Apollo e cu
Meli
Puisia siciliana
casu an^aru
Sonetto di
Ccussi
divini.
adduma
luci.
Gunsignaccilli ad iddi in
fidi
mia
meggiante
il
nelli, l'Alcozr,
il
il
Gueli, lo Scaduto,
in cui pri-
minor grido,
il
lo
Scimo-
Sampolo, esercitavano
)88
Buon Gusto.
ho assai
io vi
rinverdisca ancora pi la
memoria
padre
del
letterato
non
illustri
demia
fessanti nella
mano
medesima
diritto
pubblico siciliano
diritto ro-
R. Acca-
nella
lo
arringo
fra' causidici,
grido di valentissimo.
Di lui resta
inedita
un' importante
memoria
Bella cosa
suo
il
Caramanico.
numero
ne die
Altri
in luce
ed egli
per la
testano
come
il
Meli
era nel
di questi.
III,
morte
della
principessa Au-
Du-
il
De Cosmi
Solidad, e
per
la
Ugo
morte del
il
Nasco
Buon Gusto
Luogotenente Marchese
delle Favare.
Poet molto,
italiana, e lasci
ma
in
lingua
poema bernesco
339
al
riferito,
ben
versi,
che
si
Pieno
d'
lui
per
le
Real principe
al
il
poeta del-
un albero
in
e da altri a vi-
altri steli,
Fu
nel
Sampolo l'ardore
regole, ben
pregi
dotti
viene in flore
Fu
malconcia qualunque
favella.
classificati.
Quando
Buon Gusto
cinquanta
e dei
venne rinnovata,
adoper
si
onze ventiquattro,
la dotazione di
si
fattale dal
tempo non
comune
si
nel 1793,
pensava a can-
Sicilia
bens decretavasi
accre-
si
(1).
Fran-
cesco Vesco.
al
nome
(1)
Il
l'
al
mio giudizio
ifiustre letterato e
l'
A.
quando
la
cosi sia
il
velo la
Fortunatamente
faccia
Consiglio
per l'avvenire.
Comunale
la
la
e se non
Giunta Comunale e
dotazione
all'
ombr
la
Com-
Accademia.
340
da presso
volo del
il
nobile cigno;
esempio
mi
proemii e
le
dedicatorie, non
Quanto
confidando
scriverle con
li
a conoscere
le orazioni inedite,
nonch
il
danno
le epistole e le
iscri-
non
vol-
del
Ragusa
funerali
gionato dei
al
libri di
il
Costantini, Salvatore
Domenico
(2j,
Ad Ferdinandum
Francesco Sampolo
padre
quel
prima stampa
carme
il
come
(1),
(3),
De Cosmi, nominandolo
tempo, e recentemente
il
il
(4),
delle scienze
riprodurne
111 Bo^honium.
cui
nome
oltre ogni
agli
avvenire
dire
me
fra' letterati
-C^j^pi?
(1)
(2)
(3)
Rimane
(4)
^pag. 386.
inedito.
libri di prima
stampa^ volume
II,
->
AI^PE]N^DICE
I.
suda r
auspizj di
di
Trahia.
1.
da
ministri chi a
li
vernu
2.
di
nomu
Chi nun
si
nemmenu
si
pri metafori, o
cavami
gravi, e seriu, e
4.
Chi nun
si
non
si
ma
tratti
si
cu
sia berniscu.
costumi
allusioni.
lu gu-
cuvernu
3.
stu Regnu.
ischerzu passaggeru
di
di
la
la
anchi ignobili e
vili Gitatinu.
5.
Per
li
supraditti inconvenienti
ogni composizioni sia di prosa, sia di poesia prima di rappresentarsi tra la publica
di
li
6.
adunanza
si
Censuri.
1'
accademia
lingua nazionali.
cio
du-
la Sicilia, e di-
342
7.
mai lunghi
nun
pri
ricari tediu
tempu
la stissa vuci
mai qualcheduno
si
si
numeru
8.
di
li
cumpagni.
scelti,
menu supra
li
escludendu
d'
tutti
chiddi
scola normali, chi sianu beni apprisi pri costumi, pri entit
ditari
Li jorna di
1'
si
e'
diggeriri, e limari
li
finitaraenti chi
nun
ncutti per
ogn' unu
di
te-
ben
non presen-
un sunettu perfettu,
eh'
un poema maccarro-
nicu, e scurrettu.
IL
Iscrizione ed
Fra
Epigramma.
in lode dello
Zappino; e
(1).
Brolo
arcivescovo di Monreale
al
quale
ho potuto attingere
le notizie
le sole fonti
(Iscrizione)
HiERONiMO Zappino
ORDiNis Divi Benedigti
APPRIME CARO
MORUM SUAVITATE
INSIGNI
PANHORMITAN^ ACADEMI^
PRESIDIS VICES OPTIME GERENTI
{Epurammo)
Alta ego Parnassi conscendens culmina, Musas
alias
astra
Sophiae dicebat
meum.
alumnum
cui licuit.
historiae
Pierides
His
facilis,
343
a cui
344
HI.
Ancora nun
si
la testa
mia, (a)
natu, e gi cuntrasti
li
confusi idei
Gi di lassari
La
veni la tridda
Pricchi
Ma
ti
'mbrogghi, e 'rapasti.
ti
si
la
ti
ti
rannicchi,
gala
ti
fa nnicchi-nnicchi,
Si ta spiani di fari
na vaiata,
ti
fari, e ti
dica
'nsigna
la strata.
Flgghiu di
Lu
la
mia
testa, e
an
ti
sminnassi
Varrannu
Cha
e'
un cardu,
sempri lu pizza a
si ti
la ventu,
(&)
1 790-181
ACCADEMIA SICILIANA
Nun
mancu
pigghiari
ti
845
di spaventa,
avaru Cacciaturi,
Si vidi gualchi
Ma
Nun mi
si
cu
Si poi ti 'ncontri
tu cci dici
sugna ammasciaturi.
tuccari;
li
cigni amici,
Hannu
Fatti
lu nidu siciiru e
cumpagnu
Stari di
li
(e)
filici,
n troppa arrassu
so,
soi pinni, e
vasciu vola,
E quannu
Dicci,
ma
sapirrai ciuciuliari
sutta vuci, 'na parola
certa ancora
nun
Ma
nun hai a
pri truvarlu
Spersu
Truvari nu lu
Mancu
vai
si
di cc e di
Chi amanu
E su nimici
suUi
di
mannu
ti
tampasiannu
dd
mmenzu
li
strati,
un annu.
li
sfacinnati,
la
galantaria,
li
fari assai.
poi, si cerchi
lu trovi cu
mai
ha' vista
littirati.
E
Arch. Stor.
si
nun
Sic.
sai qual' ,
N. S. anno
dumanna,
XX.
spia.
28
846
Camina
Lu tempiu
cunsagratu
la Pietati
marmura
Di culonni di
(e)
sfrazzusu,
Cc' di
la
(f)
luncisti
acchiana, 'un
Tu
scantari
ti
nn'
"'un cci
ti
nni
umbra
tua
1'
ti
t'
scanti,
appanna,
ma
st'
a cura,
affruntu di banna.
li
mura
Avi lu tronu so
ma
Seria,
filosofia
La Sicula eloquenza
S'accostanu
Tennu
lu
curuna
e poesia;
li
Gei vasanu la
manu,
carru
e 'ncatinatu
di la ria
Furtuna,
li
pedi lu Sicilianu
Da
sta locu
L'
manna
si aflfruntusu, lu ciatu
Di r
sfrazzu
Omu
nun
(/i).
tantu luntanu
1'
aspettu stissa
umanu,
847
Nun
l'
idei severi
di lu versa, (t)
Rumpi
lu fllu di
li
soi pinseri.
si
Pri leggiri
D' una
cifri arrusicati
li
Sacci, cha di
(t).
tempi trasannati
li
Ricchizza
Dd banna
immensa a
mari
di lu
la
la
futura etati.
memoria
assumma
'mmenzu li carti,
Pinsireddu, e comu 'na Palumma
grapi r
Di
a picca a picca, e
ali
la filosofia
Di purtari
'ntra
Jiletti
Di
la
porta scritta
li
li
li
soi
la
manu
siculi nostri
canti, e
mentri chi
Sciogghi
la
li
li
'mmasciata, e parti,
tali
quali
amici cigni
lodi universali.
348
un
S'
nun
Pilota
S'un
ce'
oc' chi la
caverna,
timpesta
la
Ma
cha
Gi cumparisci, e
da
Jisa
La stidda
l'
acqua
lu
la stidda lesta,
'mmenzu
la
marina
la lucenti testa.
Gran Geniu
di Gravina,
(m)
nuvuluni
li
Dunca, chi
pigghiassi lu timuni
si
N
N
sdegna
timissi lu
d' Aquiluni,
NOTI
pri la chiarizza di lu precedenti capitulu.
parrari cu lu
miu
pinseri
cummissioni di
e daricci
M'hanno accusata
di plagia, e dicinu
Figghiu miu
Ma
libriceddu rispittusu.
ddu capitulu
si
di-
chi
accumenza:
mi avirria
ad affruntari d'aviri fattu stu latruciniu, si Meli iddi stissu imitau l'elegia d' Ovidio chi principia
Di la restu
1'
pnrr vidiri
(b)
si cci
littori
nn'
me
liber ecc.
iota.
(e) Li
(d)
accortu
Poeti Siciliani.
La strata
di
Turrimuzza.
(e)
La chiesa
(f)
Lu Palazzu
di lu
Munasteriu
di
di lu Principi di
la Piet.
Turrimuzza.
di
la Principi di
349
(g)
(h)
La Porta di li Greci.
L'Accademia Siciliana prima
chiamata ntra
la casa
Sparti di
1'
una inclina-
La continuazioni
di la storia di
iscrizioni
l'
di Sicilia fatta
da lu
IV.
Sonetto di G. Meli.
Scavai di puddicini 'na ciuccata,
allura
Cu
Mi
la
sintii ciuciuliari
li
scorcia a
Ma
mi nn'avia
mettinu 'ntra
Si
frinzi 'mpiccicata,
li
lusingai chi
la
a prigari.
cricchia gi spuntata,
d' iddi
ad aggaddari,
strata,
stari.
Dicinu chisti
appara tu e
ti
eci metta.
Pri
mia
la facci
conti
mi tiranu
miu patruni
di pizzuliari lu
Da chistu
iu
La manza
m' intrometta,
a bastuni ?
iu viu e senta,
strumentu.
nn'argumentu
sti
sautampizzi
di tagghiarici
li
pizzi.
li
Prin-
350
V.
Favula
Te
XXIX Lu
A modu
Tissituri.
"
accommuda
e gnstu t (2)
Cbiamari nun
p.
si
Si tu ti senti punciri
Zitta,
nun
diri b;
Ma
si ti
pigghi colira,
Sicilia fa
Nascinu genii,
Cui nu lu sapi?
S' scarsa
tutta p fari
eroi,
(4)
ntra
li
flgghi soi.
di dinari.
La vantanu
(1)
(2)
(3)
Tu
(4)
(5)
Dalle zolle.
tuo piacere.
sei.
li
li
petri e
li
timpuni
(5);
;.
Coniu amica
di Cereri, e
Pomona,
Di Minerva, e Bellona,
Cha
la Sicilia
l'
haiu 'ntisu
nostra un paradisa.
Superba invidia
Fa quantu voi;
Ti strudi 'mmatula;
Matri
(1)
d' eroi
In ogni seculu
Sicilia fu.
S'havi cuntrariu
'Nflussu di Luna,
'
Si la persecuta
Mala furtuna.
Campava tempi
Un
arreri
(2)
certu tissituri,
Da
li
siciliani, e forasteri
Stimati preziusi
Divintaru famusi
(3)
(1) Invano.
(2)
(3)
Divennero famosi.
(i)
(5)
Tapezzeria.
851
352
Chi
E cu
Unni
Di la bona
memoria
Don
Ghisciotti famusu,
notti e
l'
incanti,
juornu armatu
(1)
E sempri accumpagnatu
Da
Panza
Sfidava a duellu
Mulini di ventu,
Purtava spaventa
Ora
cc,
ed ora dd.
E jennu circannu
La sua Dulcina,
Trimari faca
Casteddi, e cita.
Mancu
Cd) vi
parru cca
di lu
famusu
munnu
(3),
di forza contraria,
(1)
Lancia.
(2)
Neppure.
(3)
Nacque
il
mondo.
1*
umana
testa.
Nun
858
Di ddu pezza di
stoflfa
rabiscata,
La travagghiu
1'
ali
mastra
lu siculu
imitannu
arti
la
natura
(3)
Riconchi
ameni, laghi
(4)
cristallini,
Unni
ninfl
amurusi
Crapara, piscaturi
Pari
Cca
comu
si
vidi na vigna
Unni un gruppu
E
E
curnuta
la
varva bicchigna
Curunari
di
'Nzunzarisi
Dda ntra
(1)
Scolare
(2) Si pose.
(3)
Boschi, giardini.
(4)
Luoghi reconditi.
<5) Festevoli.
(0) Lordarsi.
di Satiri fa festa,
la
la
testa,
pampini, e di inasta
(6)
hannu gustu.
cauda
stati
354
Li ninfi brigghiuteddi
Pri
jiri
Cu
Cu
quali siraitria,
rifandati
(1)
(2).
(3)
Cu
quali fantasia
E r
occhi di
li
nnamurati,
ninfi
la
magica labra
Sfumatu
di cinabru,
oru
fila d'
D'Aracni invidia, e
di
li
saitti,
novi soru.
li
Guarda, e
gigghia
si
maravigghia,
Svampa
lu foca so.
E
Di
ci circa va d'
li
arrubbari
periti stissi
Avia la 80 tilara
(1)
AUegrette.
(3)
(4)
Vedo.
(2)
dissi;
(5)
(5) Telaio.
alla cintura.
'arti.
Alci
355
mastra, e nun ni
(l)
fici
canta,
(3)
Ma
'Ntra ddu
prima buliu
(4)
scurdau veramenti,
Si
forsi a diri
megghiu, *un
Chi la cricchiutu
Lu
(o)
Ma
li
spiruna,
nasc'iu tutta
'nsemmula accussi;
Discepolo.
Vide.
(3)
Torse
(6)
La
N
Nun
(1)
puddaru
Comu
(2)
riflittia,
re di lu
(8)
la bocca.
per
nel Giornale di
parola
Questo sonetto del Meli, mai non fu dallo Autore pubblicato finch
ma fu dato alla luce da alcuni editori, altronde di buone inten-
visse;
zioni, fra le
perch non
si
perdesse.
Il
giornalista per altro ottimamente osserva, che da queir epoca molti che
coltivavano
la
poesia siciliana,
si
tacquero,
umore
E come no
furono scorag-
ve-
neravano.
Noia dell'Editore
(4) Estro.
(5)
Crestato.
(6) Pollaio.
(7)
Papavero.
(8)
gallo.
356
prima nn'abbiccava
Si
E r ovu nun
lassava
Rimittennumi sempri a
li
chi granni
Gadda
di
mi svulazza
bona razza
Pidacciati
Li figgbi puddicini
Di
li
Russa facennusi
Comu
curaddn,
Li flgghi a pasciri
'Nsigna lu gaddu,
Cucuruc
Surci,
mai
Si
(3).
baddottula
cci
(4)
'ncugna,
(5)
Assicotannula
Cu r ali, e r ugna
La vidi mettiri
tu pri tu.
Ma
lu garzuni
nun
fu prusuntusu,
Sicutau a travagghiari,
Dintra lu nenti so
Di
li
sol forzi
(2)
(3)
(1)
(4) Sorcio,
'(5)
Vi
donnola.
si accosta.
un
si
si
stava chiusu.
valla fldari,
fici
Avia un oggettu
propria, o di
di
1'
divertimentu
amici.
li
munnu munnu,
(1)
Discriviri sulla
Cu
Cu
simplici
manera naturali
Chi
si
La
Di jisari cu manera,
Cu prudenza,
e civilt.
Si rudiu, (5) si
Di canterchiu
muzzicau
(7)
(6)
ippocrisia;
Comu
fici
ancora
fa.
Certa mutazioni
(Letturi
miu permissa
mi sia digressioni).
Chista brevi
(1)
Vi sono.
(2)
Punse.
(3)
S'ingegn.
(4)
Menzogniera.
(5) Si alter
(6) Si
(7)
per
morse.
Di soppiatto.
ira.
357
858
Di lu siculu regna,
la stadia, a lu
'mpegnu
(1)
littirati,
Palermo
l'
amuri
di s stissu.
Minni rigordu
Da
(2)
cu
cu
stizza, e
bili,
saggi anziani
li
nun su chi
Ch' ora
vivi,
Chi Palermu si
Cu na culovria,
pinci
Pirch
addeva e
li
Mentri a
Nun
stranii
li
li
nutrica
(3),
proprii figghi
nun
sulu
Ma comu
fa noliti (4), e
mizzigghi
(5),
L'opprimi,
disprezza, l'avvilisci.
li
li
vinni,
cancia,
li
simili a Saturno si
Ma comu
li
mancia
(a)
vosi Diu
Di l'aquila e lu cani
La generusu
ed ospitali amica
E ad onta
Chi
(1)
Impegno.
(2)
Me ne
dici,
di lu multa,
rigordo.
(4) Vezzi.
(5)
Carezze.
(6;
Matrigna.
dirorava
ipsum deverai.
Salarne
secondo
la
Avola,
S59
pirdissi tutta
amurusa
di
A
A
flgghi,
li
li
metti a
la scola,
cui na mustazzola,
Va prumittennu,
Cu
Fa
duna
giustizia opportuna.
cosi
chi p.
li
Nun
cosi di fora
La
vidi e tocca cu
li
manu
spissu,
manca?
Sicilia, chi ti
Chi 'un
Di
la
ti detti la
natura.
Si chi
fertili
si
tu
S^^/S^^S-
"S^^^f^
UN PREGEVOLE RIPOSTIGLIO
DI
MONETE ARABE
DI
TBOVATO A PALERMO
{Con una tavola)
rub'
come
o,
Museo Nazio-
al
centinajo
direbbe, quartigli
si
di
Termini, in
oro, che
occasione
se
monete
di
di
Meno
una
dell'
Muhammad
b.
di
ne scelsero
'Ahmad
(250-
nazione
aglabita, e
'Ibrahim
b.
primo
il
'Ahmad
ad
della
Ma
quale
il
dai collezionisti.
Mahd.
'al
Que-
di quelle
'Ubayd 'Allah
dove vanno
molte
finire
non
generalmente
il
non and a
stavolta
ricercate
il
precisamente in questo
che vi
contengono
si
alcuni
pezzi di
'Allah
lo sciita, e quelle di
le
'Ahmad
monete
cio di
'ibn
^A b
Qurhub
'
Abd
coniato
monete
dello Sciita e di
'Ibn Qurhub.
DI
1.
Muhammad
r
2-3.
uba
'Ahmad
b.
Idem
Idem
del 268.
10.
Idem
del 270.
11.
Idem
del 272.
12-13.
Idem
del 275.
14.
Idem
Idem
del 276.
15.
16-18.
Idem
del 27x.
19-21.
Idem incompleti.
23-26.
del 277.
del xxx.
27.
28.
Idem
'Ubayd 'Allah
Idem
lo Sciita;
rubM
del 296.
del 297.
rub'
35.
del 269.
909) r u b
29-34.
del 266.
9.
22.
'Ahmad
b.
del 2xx.
'Ibrhm
baci
4-8.
361
'al
Mahd
del 298.
del 313.
Idem
del 320.
'Ahmad
Qurhub; rub'
b.
del 302.
Idem
del
302
(?).
'Ab *A b d 'Allah
lo Sciita fu
pagato
lo Sciita.
il
Sic.
N.
S.
anno XX.
ed esposti
24
362
DI
UN PREGEVOLE RIPOSTIGLIO
da Fournel che
De
MONETE ARABE
proposito
di
DI
tratt
conquisto
del
missionario
dell' Africa.
d', come
si
diceva nel linguaggio della sua setta, venne in occidente a gittare la semenza in terreno che altri due missionari avean pre-
La semenza
parato.
Dal 288
296
tamii, al
(Cr.
(Cr.
che tenean
l'
il
gli eserciti
come
Sicilia,
Zidat 'Allah,
parricida
ultimo
RaqUbayd
'Allah
e luogo
Africa propria e la
di quella dinastia; e
.
teneva
si
qd ah
tempo
che
901), quando prima giunse in mezzo ai Co909) non f' che guerreggiare e di vittoria
pervenne a debellare
in vittoria
'imam
'imam
1'
occulto
Sigilmessa
munque
si
camuffasse a mercadante,
dr r
Ma
co-
'Allah, che
Bn
capitale dei
ridotto
il
trasse
'Abd
'A b
venne ad investire
Sigil-
conquistati quello
teste
'Allah
Bn Midrr. *Ubayd
dei
rivelarsi, di
assumere
il
nome
venne per
Mahd
di
Egitto, e di
Ma
prima che
mato pontefice e
f'
Gr'awhar
tremare
re,
si
il
come discendente
noverato quello
come
della fabbricazione
il
nome
trapiant la
che pi
sua sede
ora di
abbassidi.
califi
'Ubayd 'Allah
1'
lui
e di proclamarsi prin-
dritto o a
torto
di
delle
suo governo, va
monete
nelle
quali
Mah di,
(Or. 909-10)
e son ricordate
si
direbbe
un'altra nel
meglio descritte
297
,
la
DI
363
e la seconda
da 'Ibn
Haldn.
Per
il
che
detto
il
suo dispiacere
Museo a
altro
il
zionale di Parigi
dove
monete musulmane
come apprendiamo
dal Catalogo
nadelle
se
ne
trova
Milano
blicata,
(1);
mentre
l'altra dell'anno
il
nuova edizione
che egli
delle
stato
Numismata
I.
Anno 296
Leggenda
Dr.
(1)
I,
della
La
908-909)
(2).
(2) Si
t.
circolare
(Cr.
veda
la
'Al
Bayn
'al
1.
Magpife,
p. 148,
Nigholson: An account of
Dynasty in Africa, Tubingen, 1840,
Museum,
364
DI
UN PREGEVOLE RIPOSTIGLIO
Nel campo
DI
MONETE ARABE
Leggenda
(sic)
cr^^
circolare
""J^
O^- L5^W
(J^^
*J-5'
^x^^
y^j
Oro
*J^;5
gr.
1,
05.
va tradotta:
dnr
l'anno dugen-
tonovantasei.
Nel campo
Lode a Dio
Maometto
di
l'apostolo
Dio
voi,
IV,
pag. vili,
89
London
D. 2, il
1879, e
fa
ricordo di essa,
dei
voi. II,
mondi
La
ma
Pa-
Haldn,
della seguente, la
formola
del
I,
dritto:
2.
DI
365
Non v'ha
divinit fuori
di Dio, unico,
senza compagni.
Leggenda
circolare
Maometto
e
nella
vera
lui nel
trionfare
buono indirizzo
religione.
n.
Anno 297
Nel campo:
Si
(1)
t.
II,
p.
veda
la
Tavola.
preuve de Dieu),
et
les
mots Hoddjat-Allah
t.
Cfr.
Cfr.
les
(la
ennemis
Introduction , p, cclxiii.
Catalogue
British
366
DI
Nel campo
^!
Diam. mm.
Oro.
Ossia
!!
12;
li
Peso
gr.
1,
05.
dnr
l'
anno
du^gento-^
novanta) sette.
Nel campo:
Siano dispersi
Maometto
di
Maometto
V apostolo
Dio
nemici di Dio.
lui nel
buono indi-
rizzo e nella vera religione, per farla trionfare sopra {ogni altra)
religione.
Nel campo:
Sia evidente
Non
v ha divinit, fuori
di Dio, unico
senza compagni
la
prnova
di Dio.
dette
mondi
dei
"
ci
367
DI
sulla se-
II,
le
1'
Haldn,
'Ibn
altra.
iscrizioni
K^
JJI
omettendo
Berbres
des
Histoire
le
pruova di Dio; omise quindi la parola che la preil primo rigo del campo. Or su
la
Sacy
Druses
accompli
Ne
tai
le
t.
orientalisti
gli
CCLXXII
p.
non sono
diversamente
lesse
quindi:
the witness of
musulm. de
lxS\^
XL
pag.
hSjS
accordo.
frase: J' ai
K^
^iiotJb.
1 have accomplished
La Voix,
God. Pi recentemente
la Bihl. nat.
di
tradusse
stati
tradusse tutta la
Cat. des
Monn.
pari-
la
La Voix debbo
precisamente
giustifica-
moneta,
ma
La Voix, n
differente
lui attribuita
mente
la
molto chiara.
la quale dall'
\]Jt
x^
c>.iL. Essa,
come a me
De Sacy
*Abd 'Allah,
non ostante
le
il
esemplare pa-
significato a
la
la.
tutta
seguirono,
'Ab
)68
UN PREGEVOLE BIPOSTIGLIO
DI
BI MONETE
ARABE
nemici di Dio
maniera
xUI
a^
Dio
che la prova di
A me
evidente.
iotJLJt
a^I
*JL5
evidente
desima espressione
sia
Epper leggo
oL
come
si
ha
Dio [appartiene]
Nel
me-
la
la
prova
abbia
e'
induce a
della
solenne proclamazione di
N
che
il
comando
Mahd a Raqqadah
il
nome
del
7 d-1-higgah
il
sospirato
Una
mese
di
296
Mahd conti-
circostanza
il
sino
il
fatto
il
eserciti
veramente
sufficiente
sola
essendo
probabile che 'Ab *Abd 'Allah sulla fine del 296, anche prima
della liberazione di
coniarsi la
Biblioteca
del-
549 col
giorni del
principio
(1).
tari del
la disposizione di
l'anno nuovo
(1) Cos'i si
nomo
del
bench
sia
morto nel
re Ruggiero
E pur occorrono
morto negli ultimi
427.
normanno
esistenti nella
369
DI
conchiudere
il
primo
califo fatimita
ma
Makn
Tgn, e 'Al
hanno
297. Anzi
il
del Mahd,
come
del 297
accettata
1'
quali tre
ultimo dei
di Gr.),
e sei giorni,
Makn, segnando
tre, 'Al
tutti, la
(1).
stesso 'Al
la
morte
che
ci
riconduce al 7 d-1-higgah
Lo
296,
Il
ammesso da
di
non fu
'Ubayd 'Allah
Makn segna
il
generalmente
data
principio della
domina-
Mahdi a Raq-
DB so non
si
essendo
le pii belle
pi numerose
le
principio
nuova
della
dinastia.
'Ahmad
La
'ibn
Qurhub.
di
,
sangue
tutto
mana
di Sicilia alla
fine
del
secolo
terzo
colonia musul-
dell' egira.
Che se
(1)
t.
II,
pag. 93.
fra cittadini e
militari,
DI
370
avrebbe avuto
il
dall' Africa,
fin
'TJbayd 'Allah
si
il
obbligato a domare
era
indipendenza
armi la
colle
beri
san
'Ahmad
b.
misero
Africa e
hub
cui
di
per assumere
fin
pericoli. Cos
va dinastia
sarebbe
non aglabita
stata
chiamata
Qurhub
'Ibu
manc
non fatimita
ove
la
avesse
solenne
di Sicilia.
azzufifaron
mano
all'
qurhubita
meno
che
'Ibn
Qurhub
lo f'
Qurhub
chiamiamoli
fu
nacque e
cos,
Bayn
deposto
alla
si
onde
di
io
II,
in Sicilia, dal
299
al
il
il
nome
dei
dato
in
dominazione afri-
Magri b,
'al
nella Cronaca
Musulmani
durante
venne
pi crudeli mar-
que occorsi
Ne ad
morire fra
nuovo soggiacque
gli
come
nuovo; 'Ibn
di
una nuo-
preso consistenza.
suoi^
ma
co-
il
28 rama-
il
in Sicilia
investitura
musulmani
Sicilia
'Ahraadibn Qur-
governo
previde
allora
fin
la
si
del
il
mando
capo
Ha-
'Al
b.
Ber-
portavano nel
304
(Cr.
narrarli
tutti, cio
che
coni
ma debbo occuparmi
'Ahmad 'ibn Qurhub,
delle
monete. Cos di
musulmana
ci
ci
resta la
mo-
DI
'Ibn Qurhub,
neta di
la sola
veramente
meno
avr occasione
appartengono
cane
all'
di ragionare,
forse
371
siciliana;
una sola
alle
perch
le
della quale
dominazioni afri-
Ecco pertanto
le
monete
dell'
emiro siciliano
(1)
I.
Anno 302
(Cr. 914-915).
Nel campo
^JLi
Nel campo
(1) Si
ometto
veda
la
la
Tavola. D
traduzione perch
solamente
le
dano
nella
il
testo
monete
si
le
accor-
372
Nel
n.
Anno 303
Come
{Cr. 915-916).
meno
la precedente,
il
m.
Anno
^fO
jJDt
f,.N^
Nel campo:
Oj
iS
^EtoT.
Leggenda
^
Il
circolare:
Ut ^yHj
O^^
DI
Nel campo
^t
Come
si
Qurhub
It
monete
tipi delle
'Ahmad
di
'Ahmad
aglabita
la quale attribuzione io
(1);
Manca per
la parola
monete
emiri che ne
quando
trova
quella
dina-
monete
precisamente come
tempo
e in quelle degli
da
tipo
'Ahmad,
distintivo delle
11 a h
ad 'A
di solenne
comando
Muqtad
'Ahmad
investitura
dell'
i 1 1
emirato
ah
La
quale au-
Qurhub,
'ibn
da cui ottenne
insieme
si
dissi
agli
d'
osservazione
alfei*a
come
difficile la lettura;
voi.
Ili,
cit.,
sulle
iscrizioni
cosa di
dalle
pi
prime
raffinito
dove un cerchio
9.
(2) Catalogo
emblemi del
diploma
oro e smaniglie.
gran fatto
qualche
Mortillaro, Opere,
il
dififerenziano
(1)
1 i
di
il
8 rivolse
gende
emiro
galab,
>JLc
si
sesto
il
appunto riconosciuta
fu
torit
(2).
nella
esistenti
questo
stia.
aglabita;
'ibn
delle quali la
ed attribuita ad
873
I.
comunale di Palermo,
374
DI
di puntini sottostante fa
^^y^
forse
monete
^y>*j
va
^JiJt
letto Liot
che ho
da os-
della
le
leggende delle
la
ravvisare pure
I,
ma
La
quasi
emiro 'Ahmad
scritto per
1'
mm
trova
Rovescio
'alif del
ha questo
si
ma
il
il
anno 302,
1'
di proprio,
nome
con
nome
del-
diversa
addirit-
2.
Gan. B. Lagumina.
MISCELLANEA
IL
Il
pitanando
niche che
il
gli
di questa citt; e
il
colle,
diritto detta
dove propriamente
nostro egregio
nome
com-
che fu
15
il
il
,
speciale.
cerchereste nelle
lo
prima
geografie
nelle
Romani, dove
il
nemico spieg
facilmente
le
dalle
hanno un dolce
ne coron
tutti
alture
del
Pianto dei
vertici,
scoscesi
nemico
le ascese
di Vita
MISCELLANEA
376
di cui
deploriamo
morte
la
avve-
glia,
Monte
Giuliano e da
S.
altre
citt
della
Mille, scrive
al
Roman
Pianto
Roman
Alle parole
drappel forte
immane
piede
fede.
Pianto,
ebbe luogo
il
il
il
nome
Romani
La
"i
risposta
masto
il
nome
sero la polvere
di
i
un
titolo
vita
Tra
colle ripido ed
arduo
la
La
:
Pianto dei Romani per cruda zuffa, in cui morprima guerra punica.
Anche Francesco
Grispi,
del
la battaglia.
Ma perch
e
che dal
Provincia di Trapani
avendo questi
Palermo
il
di Ga-
Sicilia, in
Romani
sofferto
ma
di
si
al
Ora
il
un
ma mi
pare
inutile.
menzione pria del 1860. un racconto immaginario, inventato insieme col nome di Pianto dei Romani il 15 maggio del detto anno.
Darei prova d'indiscretezza se a voi, o egregi Soci, degli studj
jtoiici cultori appassionati, raccontassi tutte le gesta dei
Romani
detto, e
in Sicilia
durante
la
MISCELLNEA
377
poranei
dando alcuni
nascere
il
fatti della
dio Cudice
i
Romani
venti mila
vennero
Romani
ai
Siracusani ed
in Sicilia, e vinsero in
citt,
sospetto
non che
A. C. che
provare, ricor-
ci
davvero combattuta.
siasi
glie
storico
Console
Romano
p. 3,
and
fa
cenno
alcun combattimento
di
presso
Egesta,
Nessun altro storico fa menzione di questa impresa del Console Appio Claudio, ed il nostro dotto socio prof. Pais crede aver
ragione
il
Neuling,
torum fontibus
XXIII 3
il
quale nell'opera
dice che
siasi letto
De
belli
erroneamente negli
di
Diodoro
Egestan.
nostri storici
di Diodoro, e
sani ed
padrone
visi,
le possessioni dei
non solamente fu
oppor-
mente
il
di tutte quelle
di difendere
ma
il
suo
esercito
devast impune-
un ricco
bottino. Si
erano con
determin allora ad assi
sediare Siracusa.
premeva pi l'impresa
Arch. Star. Sic. N.
della
S. uiino
XX.
25
MISCELLANEA
378
Ma
non
si
quest'anno in
il
Sicilia,
felici
essendo
L'anno 261
a.
G.
Romani ed
ed
essi
di Appio Claudio in
fama rapportati in Roma,
!
guerreggiarono
Cartaginesi
Romani intercedessero
Di batta-
eventi
stati dalla
io.
alcun cenno.
fa in esso
vincoli di affinit
etnica
reli-
dopo avere ucciso la guarnigione cartaginese, fecero spontaneo omaggio ai Romani. Allora Amilcare con un esercito cartaginese cinse Egesta di assedio e la ridusse alle strette. Ma il Congiosa,
comando
rere l'amica
ad essa,
romano
dell'esercito
il
citt;
aveva preso
il
nell'Isola
ed appena le
e ritirarsi.
immune
che in appresso la
sempre fedele
fu
ai
Romani, dai
quei
nome
di Ej^esta le fu
dinanzi ad
cambiato in quello
di Segesta,
perch
fieri superstiziosi
egestas.
danno
che
gli storici,
gli scrittori
ma
Romani un mondo
nessun cenno
odierni dicono
ci
fanno
di notizie ci
questa battaglia,
di
il
colle
Ma come
come
si
immaginato
nome
racconto
il
di
di
que-
sta battaglia?
come ed
il
Galatafiraaro, in
379
MISCELLANEA
cui ricordo
morendo,
com'
Un mio
concittadino, d'onorata
gli
Pianto
Romano
li
per
li,
domand
il
un' altra
di
Segestani
dai
coi
disfatti
Cartaginesi,
ed
la
da oggi (soggiunse
il
Generale) lo
il
dialogo
annientati
non
Canne! Ma
dovr chiamare Pianto
si
quale
fini...
voi,
il
Romani ha messo
combattuta
battaglia
alleati
degli sgherri.
sorpresa.
di
immaginaria ed improvvisata
dei
l'avrebbe,
campo,
Ed ecco
Memorie
sue
nome
non
radice, e lo
di
attecchito, e quello di
ha accettato
Pianto
Generale
lo stesso
La ragione
c',
lo
si
nome
La prima
di eccitazione
che lo stesso
per
recente
la
maggio
scrisse a Galatafimi,
italiani e
li
lod con
le
chiam
soldati
seguenti parole
borbonici, soldati
Deplorando
italiani, noi
degna
di
lina
quello
terazione
di
Chianti di
che
a tradursi in pianto
il
Rumanu
di,
mutarono
romano.
vero nome
che
di
questa col-
contadini
per
al-
chiantu
romanu
facile
Non
avvi al certo alcuno tra Voi che ignori, nel nostro dialetto chiamarsi chianta la vite giovane, e questo
nome darsi talvolta anche alle vigne adulte di
un podere o
di
denomin
380
MISCELLANEA
si
Romano
signori
,
perch
di Vita.
quale paesetto
Il
e Colonna
miei Nonni
ed
dista
mezzo or
Vito
Che
manu
il
vero
nome
Romano
me
ed
ai
miei
notare a
collina
soleva
Ma
questa
fratelli
ho saputo
notarili
atti
nella
che
mia giovinezza,
suliodato
il
prof.
tavia la limitrofa
Un
convalle)
sottostante
contrada vulgo
nella
Romano.
ed
quindecim,
in
esso
detto
che alla
Romano, ma-
et hodie
annualiter debitos
Romano. Ed
in
capo
decem et odo, annualiter debitos per sacerdotem Philippum Agueli, super loco in contrata delle 1 tante di
quella in tarenos
Romano.
381
MISCELLNEA
Malgrado
il
falso
la
nome
nome vero
di
Pianto dei
Piante di Romano.
meno per
Romani
rico un fatto
mai avvenute.
pare
nomi hanno
difficile
falso,
non
battaglia
si
Ma
ripeta pi
cio
ed
una
che
come
al-
sto-
sconfitta
Salvatore Romano.
-i-^S^S^^-
che
posto al
il
la loro fortuna; e
un nome
immaginario, una
giustificare
me
DIARIO MESSINESE
degli anni
Il
1766
1767
volta,
si
compone
di
un grosso quinterno
in 8",
il
quale, sicura-
tracce
termina
il
fascicolo.
al
avranno occasione
e religiose,
di
di ortografia, le
le quali
pensiero
mondo messinese
di quei
due anni^
retro-
scena della vita pubblica e privata, ed altre cose che reser lieta,
il
pregio
nel giudizio
che
rivolte
loro
private fortune
mirando
restavano indifferenti
al
vantaggia
e travolgeano
sempre pi in rovina gl'interessi del nostro comune. Ma, difficilmente, io credo, l' autore
bench in lui abbia ragione di scorgere uno dei pi disinteressati ed animosi cittadini di quel tem-
r>o.'>
ooo
MISCELLANEA
p
le
(1)
avrebbe
spetto che
un
stampe
le
o al solo so-
pubblica ragione.
le avesse rese di
di fatti e di
persone
1'
mostrandoci
lo
il
autore ne
ri-
suo Diario
si
svolgimento della
le dicerie di
seguirono,
ma
piazza, di tutti
cede
il
tali,
accetta in
buona
fede.
se,
come
Din-
non
pi di quell'epoca, egli
abbia visto male la espulsione di quell'ordine, anche consideranla ignoranza e trionfer il libertinon
nega che li padri Gesuiti e loro
;
fratelli ebbero tempo bastante di poter vendere e donare il vino,
oglio et altH cotnmestibili e bestiami che tenevano in Messina e
nel suo territorio e vicinanze, e nascondevano, con fare trasportare di notte tempo nelle case de' loro parenti et amici, quantit
oltremodo
naggio
d'altra
parte, egli
e da altre circostanze a
me
dovrei
ri-
conoscere sotto
le
spoglie di questi
scellanee di Messina e di Sicilia, taluni dei quali, per avventura scampati alla catastrofe dei tremuoti del 1783, che distrusse
il
palazzo di
mia
son pervenuti
sino
Arena-Primo e
Belli dei
me. Fu questi
il
di Messina.
MISCELLANEA
384
neW
che precedette
il
di
stanno facendo
si
tempo
nventarj che
,
arredi
si
statue
di argento e cose delle chiese e che sono stati estratti libri dalle
librarie della
Ho
il
G.
Arenaprimo
d Montechiaro.
/>J^A/\/\AA''
i8 gennaro
1766.
Agitatasi
li
mamente
la
fu complice che
il
gente
marito, et
ulti-
rire la
e la vendette a
marito, e poi vendette detta acqua per far morire la detta moglie
di
Reazzi
(1).
Ma prima che
si
(1) Sulla strana morte della moglie del uotaro Gaetano Reazzi e sulla
donna che componeva il veleno, la quale ricorda le gesta di una Cicca
Falarda, periti salma venefica, che venne appiccata in Messina, in sulla
piazza della Pescheria, il 17 agosto 1671, e di una Giovanna Bonanno, la
celebre vecchia dell'aceto, che fini sulle forche in Palermo il 30 luglio
un
foglio
la
il
di
i5 novembre i765,
la
velenata da una donna che aveva amicitia col notaro, e che abitava con
385
MISCELLANEA
Gran
non pu
Corte, et
fare
il
suo corso.
novale
medie
per
detto teatro
tre sere in
....
defonta
la
bench
Si era nascosta
si
fece
il
in questa occasione
poneva
il
il
com-
(1).
Nel
....
Ridotto
fa
si
si
donna,
la
and fuori
e con
li
mo-
didissimi durante la fine del secolo XVllI, e per l'intervento del Senato,
della Piazza
del Governatore
dame
e cavalieri.
11
di
cerc correggere
le
debolezze ed
costumi del suo tempo, nella cicalata la difesa delle donne, recitata nel
descrive
le
da
quali
Btrascico; o
il
braccio, o
Io ti
femminei accompagnamenti,
il
Per annotare
In apparir la
le
chiassi,
dama;
si
alli
festini
affollano diciotto,
conserva
la
scatola e
il
il
cappotto.
ventaglio,
mo-
tragittati dal
in reggere io
386
MISCELLANEA
si
Per
di gente.
strade vi furono in
le
diche nel
Duomo
padre Fra
il
le
da Napoli
(1)
in questo
sue pre-
cappuc-
che sono
il
padre
messinese.
(2)
il
delitto
termine
a morire
sulla forca
li
aveva
et
termine straordinario
il
cominci
si
la
causa nella
condan-
il
verso
contemplar
le
ore
tri di notte
le belle
Prestato
il
Prevenzioni a
folla si
fanno per
il
ballo,
fortunato
Lo troverete
E
Non
gli si
il
primo
si
gonfio, quanto
legge in fronte
va
il
il
un pallon
giubilo e
di vento,
contento;
il
lo
il
loco, vigila,
di sotto;
:
Raccolta di Cicalate di
brilla e ride
In quelito punto
il
>.
Placido Arenapritno e
MISCELLANEA
387
dello stesso sabato, fu posto nella Cappella per essere poi afforcato
la mattina
del luned 17
l'omicidio,
e si
mentre
sabato
che era
giorno
il
la
(1).
medesima notte
il
si
piant
del
meo Serra
(2)
messinese
che
ritrovava
si
si
alla forca, e
nelle
carceri
di
il
convenne
fiscale
furono ammesse
marmo,
di decorazioni in
mura a sud
sina,
21 ottobre 1535
il
memoria
,
dell'
di sculture
Fu
dell'Az-
e dispiacque ad
(1)
ma Compagnia
giudici et avvocato
dalli
e sceso
l'Ili.
accompagnarlo
et
Com-
pel Tribunale
capitarono in Messina la
le quali
l'afflitto
nelle universit
Vicer]
[il
la
via del
il
1860.
Dromo.
in Mes-
La strada
il
nome
di
(2)
le
importantissime ca-
riche di giudice della G. Corte Civile, di ministro togato della R. Azienda, di avvocato Fiscale della R. U.
marzo
citt di
di regio consigliere e
tip.
commissario
Messina. Napoli,
(3)
dopo
Compagnia
le
da un frate
388
MISCELLANEA
che, per la
sentemente avvocato
Real Patrimonio
il
li
rario
fiscale e
et
(2).
Sin da quando
erapre sin'ora
sono
ci
stati
il
la
li
Suprema
reggenti consultori
Per
dolina
si stabil
Giunta Consultiva
Stefano Ai-
per nuovo
ma
Napoli,
di Sicilia in
nella
nella
Reggenza
del
Re,
il
marchese Ta-
carica di
il
il
della citt di
Palermo
consultiva di Sicilia.
itorica e letteraria di Sicilia per cura del Di Marzo, Palermo, Luigi Pe-
done Lauriel
ed.,
(2) L'atto di
fu dato in
nomina
ta occasione
in sua casa
della
fu egli visitato
d 2 aprile 1766;
il
Villabianca, Diario
per questo
cit..
ufficio dal
Senato di Palermo
ca
Il
per
la
Rammac-
diploma spedito
|il
gina 141.
Nobiliario di Messina
pa-
MISCELLANEA
Domenico Gardillo
e D. Do-
(l).
causati
D,
389
una tartana
et inoltre
napolitana, carica di grano, che partiva per Napoli, spinta dal vento,
cercava
di
ripararsi vicino ad
cacciarono
la
tartana e
li
Ma
l'inglesi
tagliarono
che
si
trovava
1'
perdita
del
San Francesco
e di pi
li
di
li
Paola
con
napolitani in
libera, per
il
nemmeno
che
li
A
si
si
dato prin-
si
segu
(2).
(1)
tempo patisce
(3)
il
Pensabene
sia stato
da molto
nato a 3 aprile 1742, registrato nel voi. Diverso dell'anno 1741-42, foglio 201.
(2)
zione sino
al
primo ventennio
di questo secolo.
drammi sacri,
letti
tri
(3)
Monsignor
D. Gabriele
giorni
al-
in private acca-
lermitano, gi abate benedettino cassinese e prima dignit dell' Arcivescovile chiesa di Morreale, prese possesso della dignit di Arcivescovo
MISCELLANEA
390
con
la
sciar di
ma
prender parte
27 marzo, gioved
la-
lavanda
non vuole
lo dissimula e
il
SS.,
ma
pontificale, lav
li
il
il
la
ha
Il
fanno
avanti
il
monaco
di
lui le
il
nostro Senato et
il
il
che
si
di-
revendis-
Palermo.
di
militari
fatto forti
si
istituito
cassinese
officiali
ambidue gravemente
guente se ne mori.
feriti, et
uno
giorno se-
di Messina nei primi di agosto 1764, accolto con entusiasmo dai cittadini
pari
alle
preclari
virt
di
lui.
C.
D. Gallo, voi.
Messina, Tipo-
I,
Fu
questi
il
nologica dei Vicer di Sicilia e della Storia civile del Regno di Sicilia,
Ferdinando
III.
sti,
abate D. Evangelista,
dominato anche
il
ha stimato di
il
Capitolo ed
fratello di que-
il
rilevare
di dispiacere
d' espressioni
a'
pre-
fa risalire la ra-
Messinesi
servendosi da
si
trat-
quaP Messina, dove pur riposano le ossa dell'Arciveicovo suo fratello >. Annali di Messina, voi. Ili, Messina, per le stampe
di Litterio Fiumana e Giuseppe Nobolo socj, 1804, pag. 199, nota.
tato di
una
Citt
391
MISCELLANEA
6 Aprile, domenica in Albis, li Padri Domenicani sollennizzarono la festa del gran taumaturgo S. Vincenzo Ferreri (1) e
come
si
da venire,
la
di argento,
che
si
fatta in questo
anno
Patrono.
25
di
di
il
che in Spagna
aprile. Si saputo
vatione contro
il
marchese
si
ci fu
Leopoldo Di Gregorio,
di Squillace D.
30 naggiOf giorno
li
esercitj
golamento
ficiali
Monitione
con voto
dell'
li
santi
laci,
Anche
1,
il
parte
grande
marchese
II,
di
patroni della
tomo
tal reuf-
ripigliarono le comedie
si
S.
di Messina
(2)
M.
ad apprenderlo.
La sera
(1)
di S.
citt
e per
Di-
voi.
r.).
di Villabianca
nel
gali
6i
suppongono complici
Gesuiti
il
Marchese
di Squillaci
392
MISCELLANEA
parve che
comeda nel giorno di
fu una gran rivoltura di
farsi la
il
le
31 maggio. Continuando
ni cadde la
poppa
Durante
(1)
marmorea
le feste della
religiose
vili
piazza di
S.
piano di
Giovan-
S.
si
(2).
giu-
comedia.
precipit la fontana
gno, o
fin la
si
la
ci-
nella
pennoni,
al
gli alberi
numero
ed
il
sartiame e
ad una foggia
in-
nare un'intera
van
citt.
Le
un
di luce
diluvio
solo
ad
bastevole
allu-
statue a
tutto rilievo
primi anni
Era questa
(2)
anche
l'
orchestra per
la
pubblici
prendente;
volte, nei
per
ultime
le
di questo secolo.
questo
fonte
lo
descrisse
il
sbranandosi
qua
'li
la
il
fatto
per
il
questo fonte
statua di
si
riversa da quattro
la
sotto,
bere dei cavalli. In testa di questo pilo uua Sirena dal ven-
anticbissimo storico
*.
La vasca
di
marmo
393
MISCELLANEA
1 giugno.
assai
serena e
(1),
al
ci
principio fu
doppo
le
la
si
notte e buona parte del giorno seguente, con furiosi venti che
gran danno
fatto
2 giugno.
alle
Il
hanno
Signore.
di S. Filip-
poneri, eletto da Mons. Arcivescovo per protettore del conservatorio di Santa Elisabetta, con altro titolo di S. Paolello, dove
prima
ora ha
fatto
conservatorio
detto
con
li
tamburi
et
andarono
le
Duomo
al
3 giugno
(2).
assistito
da due
prima pietra
tare la
nelli
villetta (1832).
la
piazza di San
Fu demolita dopo
il
1860.
Lettera.
(2)
Giorno sacro
alla
Madonna
citt.
(3)
il
stit e
Roma
la scala
Carrara
compita
di
di
cilt di
S.
Andrea Avellino
scrive
veramente magnifica
La chiesa, a forma
di
tutta di
marmo
bianchissimo di
nino Tardi, essendo preposito della casa teatina D. Carlo Vittore Papardo.
ricca di belle pitture. L' ediflzio della casa dei Teatini stato de-
Areh. btor.
Sic.
N.
S.
anno XX.
26
394
MISCELLANEA
come
Ci fu la luminaria
nella vi-
posto Vexequator dal Senato a supplica fattali dal rev. D.r D. Antonio Gemelli procuratore delli interessati sopra
campo
gio
dere
Messina
di
interessi
li
li
bimestri e re-
(2),
di
difen-
unione del
truppe, per
che era
il
Palermo,
et
il
si
Palermo quanto
cer; anzi
cooperationi
le
non ebbe
in Napoli,
fattesi,
tanto
dalla Real
non
di
ad
di-
delle
nomine
fatte dal
Protonotaro
delli
nuovi Senatori di
(1)
(2)
Coi
nome
di
zione del Pecnlio Fromentario e delle gabelle che gravitavano sulla im-
rendatari o bimistranti
si
Comune, o per
sommo
profitto le dotte
cesco Crispi
del
Campo
Comune
di Messina,
il
campo
Demanio
ti
dell'
ammi-
ed elaborate monografie di
di Messina
acquisti di dette
economico e legale
delle
S. E.
il
con
Cav. Fran-
vettovaglie e Ragioni
dello Slato
ed
il
Fondo pel
dell'Avv.
Cav.
Culto, in due parti, Roma, stab. tip. ital., 1880,
GiusErPB Sergi, Ragioni del Comune di Messina contro V amministrarnione del Fondo per il Culto in causa pendente presso la Corte di Apin 8,
Filomena, 1879, in
8.
395
MISCELLANEA
D. Scipione Migliorino,
Giuseppe
spagnuolo D.
Gonzales
marchese
D. Giuseppe Ardoino
di
il
commissario
di
guerra
Ma
in Napoli
Senato
il
Regno
nella
nomina
fatti
una
il
che
si
Protonotaro del
dal
fatta
come
suoi nipoti,
staffetta si dis-
ma
poi in altra
stati eletti
il
castel-
il
finalmente nella
et uscirono
due
biglietti reali;
cilia e l'altro al
primo
si
uno
diretto
al
li
Re
nomine,
le
nelli no-
Senatori
parentela con
1'
si
opposto al primo
assentista
delle
nominato Turriano
truppe e
1'
esercitio
della ca-
ha
risolto S. M. e vuole
li
mand
la
nomina
nuovi Senatori,
primo nominato
degli
eletti e
li
Nel biglietto
avendo avviso
S.
al
attuale
Protonotaro informi
il
D. Orazio Turriano,
che
recorsi
il
1'
nuovo informe su
si
da
onde
riguardano
la
il
di que-
notitia che,
il
per
li
quali la Giunta
di Amico,'
il
quale,
396
MISCELLANEA
Questo
di
Amico
un
railazzese, ascritto
Ed
sina.
como
spiaciuto a tutti
prosegue
il
D.
di
Mes-
di
Gia-
di
di
deva e
Senato
Francesco
si
diceva,
si
si
fa-
cre-
dell' altri
nominati
erano D.
che
Pietro
D. Placido
Spadaro.
A
dato
il
nella
Governatore
sig.
grande aula
senatoria
nuovi Senatori
alli
il
fu
Mon-
Francesco
tore, D.
Giacomo
di
Arena
di
Camera
di S.
M.
D.
ma
e Primo, D. Giuseppe
la carica
di
Scaletta.
Senatore in
possesso.
Il
appena dismise
la
carica
nemmeno
si
di Senatore,
fosse portato
Maest
che
il
et
la
a questa
nostra Citt e
andare
alla sequela e
uno delli
che aveva cercato
il
la
essendo
non fare andare prima a Nariusc alla detta feluga, manGover.e, ad arrivare a sorprendere nel mare di Tropea
Carrozza, et
data dal
fe-
.... per
poli
coli' Aiutante,
una
Palco.
il
di
usateli condotto
a primo
luglio,
marted
il
mattina
frivolo
in
Messina
pretesto
che
e posto
si
carce-
era partita
397
MISCELLANEA
senza
Passaporto
solito
il
preso in Scilla
il
ma
detto Principe
compagnia
Palco
del
che
avea
si
Fu ancora
car-
era imbarcato in
si
marinari della
li
sua barca.
condoglio di questa
indicibile l'universale
Citt,
che tutta
Carrozza e
il
Principe
violenze, e
si
di
Villafranca
Il
il
serij
contro
il
detto
a Napoli e Palermo.
il
dall'interessati nel
somme
certe
di S. E. sig.
di
Regio
Campo
e Bimestri,
ultimamente, per
et
acci
non riconoscesse
ma
il
sig.
al
essendo Ecclesia-
Patrimonio
di
due Deputati
Ecclesiastici
per
le
sue scioc-
sei,
suo passaporto
il
per
le
si dispone che
persone che vanno e vengono dalla bassa Calabria non si
La sera si sparsa voce per la Citt che venuto ordine di Sua Ecc. sig. Vicer che il Principe del Palco
si
luglio.
dovesse trasportare
carcerato
in
Palermo
al
che
si
rattrist
una grande estrattione di frumenti dalla Sicilia per fuori Regno et in quest' anno
il raccolto del frumento del nostro Regno fu scarso, si teme perci di una nuova carestia e nelli paesi a noi vicini si discatutta la Citt.
ci fu
lato
il
jpane di Messina.
il
si
prenderanno
il
398
MISCELLANEA
loglio.
il
pane
ma
li
li
nelli forni di
faceva estraor-
si
il
sig.
uscisse da Mes-
si
Governatore ha
fatto
a i9
ch molte persone
nare in
Citt,
La nostra
Citt
si
per
li
li
frumenti presi
bastimenti
dalli
fo-
Corte di Napoli e dalla Corte di Sicilia a si5disfare a prezzi carissimi detti frumenti, et aggiungendosi ora una annata sterile fu,
ron( intimati
li
Nobili,
li
20
capi
di
Religioni
un congresso
si
la
e tutti
Consolati
li
per trovare
il
modo
pensato a discalarsi
il
e remedio
pane altra
oncia meno.
A
nella
gran
folla di
mastranza e
di gente, e
venuto
le
il
Governatore, sor-
numero
si
di gente;
quanto conveniva
iri
ma
Senato
ci
parere
era bisogno
si
e cos
aveva
fu
disciolto
palazzo Senatorio!
22
regio per
luglio.
il
La notte
si
posto in
osecutione
l'
il
3*^9
MISCELLANEA
soldati granatieri, fu
al
sig.
coro
di detto
Assentista
dell'
delle
truppe.
che
tioni,
sati,
si
Palermo
Napoli
et a
somme
considerevoli
et interes-
che ha mandato
denaro
di
oltrech
personaggi grandi in Napoli e Palermo tengono interessi coll'Assentista delle truppe. In verit il sac. D. Antonino Gemelli, procuratore generale
dell' interessati
il
Citt et
non si hanno
hanno oprato con una mala condotta, che
caco
questa
il
Principe
del Palco,
fari, et
di
si
af-
se avessero pro-
Real Corte.
A 24
vegnente
sabato
il
Popolo
il
un suo memoriale da
tore
alla
farsi
al
Senato e Governa-
Gran Signora
un dosello
averebbe sollevato
si
Viva
della
Sacra
Re !
e fuori
il
con
mal
intim per
la
ancorch giorno
di
funtioni ecclesiastiche.
Da alcuni
una inventione
del sig.
per
sensati
si
secondi
loro
che fosse
giudicato
fini,
per discreditare
questa Citt.
sig. D.
glie,
di gioved, nel
Leopoldo
un
tadella
figlio et
di Gregorio,
una
figlia,
la
doppo pranzo
capit in Mes-
Navarella Napolitana
marchese
di Squillace,
e dalli
cannoni
Ecc.mo
l'
delli
della Cit-
bastimenti
MISCELLANEA
400
genovesi, che
ritrovavano in porto
si
Elia.
posti
li
figlio
cariche
palazzo della
nel
et abit
principe di S.
il
che aveva
credito
quale riconosceva
ma
mento,
25
stofaro,
lui
non
Venerd mattina,
luglio.
prima
suo avanza-
il
lo fece (1).
di portarsi
Giacomo e
festa di S.
di
modo
parve a proposito
il
il
farsi
Crisi
il
varsi in qualche
S.
il
grosso
debito
due sorte
di
pubblici
della
pane
Citt, e fra
una
si
pro-
per disgra-
di
V altri
pane
pii
al
peso di on-
discalasse oncia
una
il
con panizzarsi
di pane,
grana quattro
che
si
la
conforme
si
si
il
risolse
la coppia,
(1)
nenti del
il
lo
Regno
delle
due
in vero,
Sicilie e di
di
supremo magistrato
del
contemporaneamente, otteneva
e di Spagna, quella
di
grande
di
Spagna.
401
MISCELLANEA
30
luglio
e per
casali a
li
tredici la cop-
pia di pane.
Governatore Principe
Palermo
cesse andare in
tire all'infretta
con
sig.
il
ma
detto
un
soldati et
li
di potersi
signor
al
sig.
officiale,
il
e poi lo fa-
in salute,
ristabilisse
si
di Villafranca
lo fece
par-
contro la intentione
sue bian-
le
Palermo, e
di esser
di
Palermo.
una rinomata GongregatioVomohono, nel chiostro del convento di S. Girolamo, ed una Compagnia sotto titolo di S. Alberto nel convento
Li sartori di questa Citt (1) avevano
ne sotto
titolo di S.
li
Religiosi
(1)
conventi,
La maertranza dei
tembre
di detti
solsero di pigliarsi
1 Ind. 1522,
ri-
fatto fabri-
Calafati (2)
sarti, custureri,
quali
maestri di detta arte, e che vennero approvati dal Senato e dal Vicer
D.
Ugo
inediti
Moncada a 30 ottobre
di
stenti in
la.
infra, ecc.
quali
li
bono, hanno
(2)
Ne conserviamo
detto anno.
la
gli statuti
Mastri Cusloreri
esi-
il
titolo
di
S.
Omo-
1532, ed esercitava
chiesa di
S.
Giovanni Gerosolimitano.
Poscia, verso
perfezione,
gregarono
ma
il
monastero
per
il
coi Zingai'i,
alla Vergine,
di Santa Elia,
li
il
1730
scrive
il
citt di
di
il
poco numero,
si
ag-
un altare
ed attualmente stanno
402
MISCELLANEA
che
detti Calafati se
Santa Chiara e
di
quartiere di Terranova
et
la loro
20 agosto.
Si preso
22
li
oncia
la
grana quattro
che possedono
li
lochi di
che
opposero
tutti
campagne
e presentarono
una
il
si
il
salma
di
ma
si
si
lasci
si
al
discalo
per
Granatarj
li
divenne
sopra
di
di vino, al
fu accettata
vino e
si
de'
il
E per non
nobili,
per com-
e questo
frumenti.
li
anno
nuova
per la morte
Nobilt
dalla
lutto
il
li
quali la por-
di pane, restando
per
li
tolico, et
di S. Restituta nel
sartori,
alli
doppo
domenica 10 agosto.
di S. Elia
il
parere
del pane,
le
compre
delle rendite
sei delli N. 21
sopra ogni
soprasedette.
di marmi e stucchi, non essendo per anche dall'intatto comCome afferma l'autore del Diario^ la confraternita dei sarti la
port a perfettione e la fini di tutto punto verso il i766. Questa chiesetta di S. Omobono
venne demolita dopo il 1848, insieme a quelle di
adornandola
pita
S.
Chiara, di
S.
geano
nella contrada di
Indi
di S.
nelle
titolare, di
mano
le
chiesetta
nella
pregevoli pitture
chiesa.
il
Terranova
XV 11,
da costoro lasciato
ai sarti
santo
S.
Al-
dei Calafati,
insieme alla
403
MISCELLANEA
30 agosto.
Il
che volesse portare in Citt qualsiasi commestibile, frumenti, pasta, orgi, legumi et altri, lo potesse portare con pagare le solite
gabelle e dazi.
6 settembre. Sabato mattina, nel piano di Terranova, fu moun giovane soldato disertore, uscito a sorte alla morte
gioco con un altro soldato disertore.
schettato
col
8 settembre. Festa della Nativit e Sacra Lettera di noIl nostro Monsignor Arcivescovo iersera cant li Vespri solenni, e questa mattina la messa pontificale
e doppo l'Evangelio fece una predica in siciliano, e doppo la messa diede la
di
stra Signora.
trova indisposto,
ma
Il
da pi mesi
detto prelato
lui dispreggia
la
malattia
et
si
ri-
ultimamente
il
per
il
che
il
ha
nostro Capitolo
forti
fatto
rimostranze
al
Governo.
Il
ordine dal
lazzo
il
sig.
si
potuto
e perch
effettuire
altro
tutti
stiede
nel
carcerato
venuto
castello di Mi-
Il
tempo
si
buoni
cittadini,
di
sig.
Sindaco
di
il
detto
Vicer
Messina
Gemelli
si
ri-
sua carcerazione.
la
il
,
prosegua per
con
un.
dispiacere di
21 settembre. Domenica
la
sera
segu la funtione
dello so-
del
figlia
sig.
figlio del
Marchese
Asmundo
di
Sessa
404
et
MISCELLANEA
il
Governatore
nostro
il
Arcivescovo, et
il
il
26
(1),
otton^e.
Ora
Vicer
sig.
venuto al
vanno
alla peggio,
tiene in Palermo.
si
Prin-
Palermo in Mes-
mentre
sig.
Monsignor
nostro
il
dell'
il
sig.
rev. ab-
Antonino Ge-
abbate D.
il
Peculio.
dici della
li
nuovi Giu-
Mondio
D. Pietro
che era
Ghinig, e D. Sil-
nuovo Giudice
il
delle
sig.
ma
essi,
scritto in Napoli
il
sig.
(1) Il
1750
la
cipe di
gliani,
in
signori
di
Giunse ndi
di
Mes-
ma
la piazza
marchese
bato.
contro di
vi
sposa in Pa-
signori marchese di
Longarini, prin-
forma semipubblica o
gine 287 e
88.
l'altra di sera
Villabianca, Diario
cit.,
pa-
MISCELLA>A
min
D.
et in
iOl
secondo luogo
Barone
il
di Sica-
Ma
Napoli.
li
oppose
Reggente Consultore
il
turali contro
privilegiati
li
il
detto
il
D.
risult
per
Barone
Giudice della
Regia
Avarna
D. Francesco
trovava, e fu dal
si
il
sig.
Protonotaro
Real Corte
per esser
di questo
di Napoli,
fatto
avendo
fatto
era stata
ma
il
poli, si
port nella
Turriano, di
in Na-
affare
il
Turriano e
di spedirsi
il
,
biglietto
che
nomina
in
per essere
questo anno
marono contro
Spadaro
lo
cesco di Giacomo,
scrissero, et
il
Turriano
rappresentarono che
allar-
si
l'attuale
li
lo
et inoltre fecero
il
era scusato. Et
daro,
il
il
giacch
il
primo nominato
quale prese
il
possesso, et
possesso al Protonotaro,
il
il
Senato mand la
si
al detto Spa-
fede
del
non fare
riu-
sopra
Ca-
di giurisditione
il
406
MISCELLANEA
li
Monsignori Ar-
Sommo
Ma
Pontefice.
que-
il
rono dal
sig.
Vicer
con suoi
Arcivescovo, al luogotenente
Messina,
il
biglietti,
del
Regio Exequatur
date
le
Gran Priorato
et al
seguito, in questo
mese
di
novembre,
si
port
il
notitie a
sig.
e fu-
Mons.
Senato di
(1).
Et
in-
Commenda-
casale,
Religione
Gerosolimitana
medesimo hanno
li
naturali
si
prov-
La Compagnia
di
in questo
di
(1)
Messina, rilevo
la
esistenti nelV
seguente indicazione
del
Archivio Senatorio di
r.
fra
il
il
407
MISCELLANEA
25
novembre
di
vi fu la
processione
SS.
il
infine veniva
il
uscirono
quale
nella
Sacramento
detto cano-
il
Senatori
li
togati, et
alzato
nel
piano avanti
detta
chiesa
di
S.
Ca-
terina.
Il
doppo aver
fatto
una villeggiatura
una
notitia
ritrovava in
si
capo
nel
Milazzo
di Milazzo
and a
molinaro
Citta, et
il
li
Essendo vacato
l'officio di
di questa Citt,
li
col gibiso.
Senatori pensarono
di
Peculio
che parte
Senatori e Sindaco
medesimo
farne
et
vendita, et
la
il
in disgravio in qual-
consulta a
la
fattasi
Sua Ecc.a per via del Tribunale del R. Patrimonio fu approvata la risolutione del Senato, e fu venduto questo officio per
,
onze 700.
29 novembre.
partiti
da Messina e
Il
Marchese
si
portarono
di Squillace
nelli
il
loro
detto
e sua
stati
di
moglie sono
Calabria, e
Marchese fu
eletto
Governatore deirill.ma Arciconfraternit del SS. Rosario de' Bianchi e della Pace, e fu concluso il matrimonio tra il Marchesino
D. Leopoldo, figlio del Regio Secreto Principe di S. Elia, e nipote
di Squillace,
marchesato
di
408
Sina,
che
MISCELLANEA
Compagnia
lirsi la
del
il
letto.
tanto sospirato
Commercio
(1),
dispaccio di abo-
quale invece
la
di solle-
le
il
secondo
si
restituita
interessati la quarta
all'
l'anno.
dare tutta
(1)
Fu
le sorti
la notte
per
istituita allo
commerciali
di
scopo di rialzare
Messina dopo
la catastrofe della
Ne
un capitale
fu
di
il
delle
un tempo tanto
sete,
negozianti e da nobili messinesi. Nel 1753. nella regia stamperia di Francesco Gaipa, se ne pubblicarono gli statuii, in
citt di
Messina
sotto
4*
nobile,
Capitoli della
nuova
fedelissima ed esem-
Gerusalemme, eie.
duca de Lavienel tempo
fuille, vicer e capitan generale in questo regno di Sicilia
in
Messina.
Con
l'aggiunta
dell'ordini
rendenza
e
statuti
indi
sua
della
pubblicali d'ordine del governo per le grazie e privilegi alla riferita
dal
sommo
Sicilie,
compagnia conceduti
(2)
la citt, di
notte, restava
Fu
il
la
alle
comwolt
Deputazione della
il
collocati
in
debita
oltre
ad
409
MISCELLANEA
Monsignor Arcivescovo ha voluto proseguire per la sacra visita delle terre da Melazzo in qua
e lo ha fatto sopra le sue
forze perch veramente ammalato, e si strapazzato a bastanza,
et a quantit grande di persone ha conferito il sacramento della
,
Cresima, et ultimamente
trovava in Calvaruso.
si
14 dicembre. Quest'oggi
si
retti
per spararglili,
erano uscite
et
da entrare
strade morta-
carrozze con
personaggi
e che
di
stava
medici da Messina
et
aggravato.
altri
\isulti
del
essendo rinvenuto,
portato in Messina
fu
al
palazzo arci-
terra
di
Calvaruso fu
vescovile
il
nella
bero
le lettere
nati da quel
dimissoriali
Monsignor Vescovo.
firmo per
Non
nostro Arcivescovo,
il
Spadaro,
si
cenzo Ajello,
messa
il
di
il
nuovo
onze 60 pef
la
campo
la
nomina
di D.
da
incombenza
atlldata
per
lo
Il
pi
delitti.
ai servitori,
Ma
L' uso
malgrado
di
ci
portare
dur sino
al
il
le
vie
fanale,
primo quaran-
cicalata
ritirare
e lume, perch
il
suo servitore
S.
anno XX.
27
MISCELLANEA
410
Regenza
sbrig
il
e poi
biglietto
il
la
Protonotaro
Patente di Senatore
speditosi
di questo
Regno
Cittadino
in
il
sabato,
coli
un'altro, stantecch
un
ma
il
il
Senatore
detto Turriano
Turriano sopragiunsene
il
titolo di
il
il
fa
gono
critici,
questo Publico
avendo ultimamente
di Citt,
il
Sig.
maggiormente diven-
in pregiuditio
Audienza;
nato di Palermo
non
alcuna per
le
il
Principe dello
Palco
si
et ritor-
feci
pi cosa
ancorch
Monsg.e Arcivescovo di
23 gennaro, venerd mattina, si fatta la publica Fundi darseli il SS.mo Viatico a tenore del Ceremoniale di Ve-
Blasi a
tione
in
processione
aste del
le
al
con mezzetta e stola, fu letta la Professione della Fede da un R,eligioso, non potendola leggere da se stesso l' infermo Monsignore,
il quale bens fece un sereno discorsetto, et il Decano poi
lo comunic. Ritornata la processione al Duomo, fu poi esposto il Venerabile nell'altare maggiore siccome si torn ad esponere nel
doppo pranzo, e si recitarono le Litanie de Santi, facendosi preghiere per Monsignore per tre giorni, e per tre mattine si espose
,
411
MISCELLANEA
il
Santissimo
Chiese
nelle
Mo-
niali.
tutte
le
lato,
ma
sono date
si
respirato.
le dispositioni
dubitava
Si
per
il
fu-
che forse
veramente avanti che avesse venuto Arcie si dice se pure vero, che
Al primo
di questa
Rev.mo Monsignore
I).
Gabriele Maria
eterni riposi
rono a sonare
le
Campana grande
campane
e poi
Duomo con
del
del
segno
del
le
Ecc.mo e
Ar,
comincia-
li
Pontificiale, et
l'
Benedettino
di filasi,
campane
infine col
della Citt.
Et essendo stato imbalsamato il suo cadavere si venne in cognitione della sua vera infermit, che mai fu stata prima conosciuta
dalli Medici. Li suoi intestini
li
nella
de quali era
corrispondevano generosamente.
Palermo a 10 marzo
dell'
anno
1712.
Govern
Chiesa di Mes-
la
sina anni due, mesi sei e giorni tre, avendosi verificato appuntino
una Profetia
fatta
essere Arcivescovo
da una serva
di
di
Coro
quando era
messagrande sopra
il
Soglio
rono
la
indefesso a fare
et alla
travagli
in salute in tutte le
li
averanno accelerato
sua condotta e
li
la
et era instanchevole
molto
che forse
li
suoi
conciliarono poco
amore
di questo Po-
412
polo
MISCELLANEA
una
persona
la costitutione di
di
suo fratello
un Vicario Generale
Padre D.
il
eretto
un Tribunale
in
Evangelista
Grio.
Diocesi
di
Palermo
di Blasi,
Messina
in
Be-
avendosi
minatione; e
l'altra
li
il
da Procuratore
ancora Benedettino,
assistito
li
posti
vacanti a persone di
per
il
qualit, e
degne
suo
officio,
e se detto Segretario
stato posto
non
si
nelle
Il
Capitolo
cass et abol gualsivoglia titolo fuori la Diocesi sentendo del vicariato in Palermo.
mandata ambasciata da parte del Rev.mo Capitolo a Monsignore Arcidiacono D. Corrado Deodati e Moncada di desistere
Si
e la verga della
del
et altro sigillo si
pose
(Ij
Nacque
in
Palermo nel
plioe e particolarmente
la
1719.
Coltiv
le
sacre e profane
Fu valente
disci-
nella Ar-
'J5
413
MISCELLANEA
color rosso, et
al
di
sopra
la coltre vi
stava la coltre
dell'
opera
con
vestito pontificalmente,
le vesti
con
le
stava
banderuole con
le
il
il
cadavere dell'Arcivescovo
il
armi
li
co-
erano
detto
sa-
tine, e nel
lo
tutte le genti
r altra
si
descendeva, e per
scala
ascendeva e per
si
vi
stavano
soldati.
A
si
3 febbraro. La mattina
li
Rev.mo Capitolo
Il
(1),
messa cantata
l'ufficio e
giun-
presente sede
la
(1)
ma
Col titolo di
dale, affinch
intende
confraternita dei
cui
mancasse
la
dovuta as-
palazzo Arcivescovile,
la
cere-
s'
il
Campo
La loro
dirimpetto
il
414
MISCELLANEA
uscendo
Dispersi
dimani mattina.
sera e
il
processione primo
nella
(2),
questa
farsi
li
di
figlioli
Angelo
S.
(1) e
li
delle Parrocchie della Citt, e poi le tre croci delli tre cleri Greco, Latino e Gerosolimitano; tutto
Protopapa con
conventi,
li
le vesti sacre,
soliti
il
seguivano
snesi,
il
il
il
il
seguitavano
Padri
li
li
di
Rego-
Il
la verga
ceremonie del Rev.mo Capitolo et il
detto Crociferario e Mastro di ceremo-
armerlino,
et
ma
le
gramaglie nere,
sic-
li
li
tenevano
paggi, e
li
glie.
tutti
Benedettini Cas-
mano, et il maestro
mazzero del medesimo.
nie non avevano cotta
tit
loro stendardi, e
li
in
come
tutti
col suo
li
tutti
lari
li
grande
di torcioni
veniva
la
la
la
cappa
di coro,
li
loro
da quan-
di
(1)
la
cappa
di
Azzurri tenevano
li
5.
di
educare
le
e quattro
e regolata
istituita dal
da costitu-
fanciulle ed
fanciulli
orfani
di
aa
antica dimora, nella contrada del Paraporlo, oggi via dei Verdi.
{2)
415
MI8CELL>
il
Compagnia
gentina tutti
li
San
di
Governatore della
mezzo di loro
et in
Citt,
il
il
Se-
Crocefisso
Basilio, et infine
pompa
grandiosa
ammirarla. Et in arrivare
minata tutta
si
la
machina
ha da esponere
4
con
feyraro,
le
popolo a
vidde illu-
si
o sia castellana
accorse ad
folla
Duomo
quale
nel
il
mercord,
due menzionate
alli lati, e
tumolo
del
il
processione al
la
si
coltri,
capello prelatitio
con
alli
talamo, coperto
il
il
piedi
ardendo
all'
intorno assai
e tutti
machina funebre,
li
suoi
e sopra la
stavano
ben adatte
avanti
il
iscrittioni,
Il
soglio
arcivescovile
si
era
celebrarono
col
dosello
violaceo alzato.
(1)
Le
iscrizioni che
D.
adornavano
il
Michele di Garbo
di S.
insieme
alla
orazione funebre
di
Palermo
Orazione per la morte di monsignor D. Gabriello Maria Di Blasi e Gambacurta, gi abate della congregatione Cassinese, arcivescovo di Messina, recitala dal sacerdote dottor D. Michele di Garbo nel Sacro Gre-
goriano monastero di
S.
Martino
Palermo
nella stam-
fol.
MISCELLANEA
416
politana, e
mano,
in
il
il
in
fossi
il
li
accese, et
torcie
di loro
primaria
di S. Basilio delli
il
ri-
Compagnia,
la quale
gli
Rev.mo Decano
il
una chiave
se la pi-
Governatore
il
il
delli
muro
del
Te
si
far
il
mausoleo
marmi
di
avendo disposto
nel suo testamento Mons. Di Blasi che, a sue spese, dalla sua eredit si facesse
civescovo D.
mausoleo
il
Tomaso
di
marmi con
(1)
di
li
il
M.a
nel voi.
XIX (Iella
scrive,
di Blasi,
(1).
invece,
Di
Blasi.
Dal
padre
il
Marzo,
memoria
l'altare
un superbo mausoleo
Il
di
in
un
monumento, contrariamente
venne eretto
ed ammirasi tut-
tavia, in tino della navata destra del tempio, vicino la porta laterale dei
prospetto principale,
opera
di
commendevole esecuzione
tomo primo
di esso
una
dello scultore
minuta descrizione
417
uisgellkea
Tutte
con
le funtioni
la diretione
dell'Ili. e
diede l'incombenza
il
morte
rispetto della
marchese
Gamporotondo,
di
al
quale
non
si
per
si
avendosi nel-
che
il
nuovo Vi-
levano che
eliggesse
si
il
Arena Primo
la carica,
ma
il
sei.
generosamente
l'officiali
dell'Arcivescovato
li
per assessori
Non
si
tolo notific
li
ecclesiastici diocesani.
a pieno tutta la
torato,
li
la
vacante
S. E. sig.
Il
Gran
gravare maggiormente
Rev.mo
il
6 fbraro 1767.
Il
lo fazzolettello bianco.
Senato
di
al S.r Vi-
cer della morte del nostro Arcivescovo, e lo preg che nella no-
11 fbraro,
fece fare
il
mercord mattina,
il
si
com-
defonto
Arcivescovo di
418
con
Blasi,
il
MISCELLANEA
'
farli
messa grande
la
Essendo venuta
onorifici biglietti,
la
uno
diretto al
G.le
Rev.mo
Canonico
il
prese questi
di Stefano,
il
da
tutti
li
Rev.mo Capitolo
col
Sacra Lettera,
ceregii,
il
et
Duomo
si
portarono
notaro
Decano inton
il
il
li
biglietti vi-
Decano
Beum
Te
il
assieme
Congregatione delle
con molte
tutti
la profes-
e disse
l'ora-
adorarsi
di Assessori et attuarli, se
fu sparata
mortaretti.
di
Duomo
Nel seguente
giorno
febraro 1767,
si
buon governo
spirituale.
venuto in Messina
il
Rev.mo
et
P.
Mercedarj
Fra Raimondo da
scalzi,
il
S.
Gio.
quale messinese,^
si
trova Mes-
sinese.
27 fbraro. venuta
ci
Elia, messinese,
Marchese
(1)
fu rill.e
di
I).
la notitia
Camera
Francesco
Regio Segreto
fatto al-
di Messina,
Gregorio Principe
di
S.
primogenito dell'Ecc.mo
di Squillaci (1).
MISCELLANEA
4 9
I
che
sono
ci
sono
ci
molti
stati
ma-
rappresen-
delli Scolopij ci fu
una comedia.
A 4 marzo
1767
primo giorno di Quaresima fu dato prinDuomo, dove in questo anno predica l'a-
teneva
aveva
il
quale
per
nostro
il
ma
Senato,
da predicare
napolitano,
ramo
nel
il
il
Quaresimale in Messina
ma non
Regno
il
anno aveva
Sambiase,
P.
ebbe
di Napoli, sicch
il
pulpito
il
detto
teatino
di
Te-
Cicala.
Priorato
di
di S.
il
e nella chiesa
il
del
Gran
Padre Miraglia da
Francesco
Padre Pro-
di Paola.
vescovo, e giorno
se
li
mezzo la
Chiesa, e la messa grande fa ponteficata dal Rev.mo Padre abate
Arezzo, doppo la quale recit una oratione funebre il Padre Saricca di cera, con iscrittioni e retratto del prelato
in
di Roccaflorita, figlio
primogenito
di
camera
Il
figlio
di
Bei-
420
MISCELLANEA
fecero le cinque
si
monaci graduati.
S,
Benedetto,
il
vigilia
la
del
gran
ma
per tutto
il
D.
Emmanuele
se
li
fece
il
non
della sua
la
si
nel giorno
Bene-
con
il
iscrittioni attorno
lonia e doppo
pranzo
fare
la
de PP. Benedettini
pot
e finita
P. abate
dalli
si
Regolari
delli
il
A 28 maggio
dissero l'ofRcj
si
campane
le
della Citt,
Messina
il
vinciale,
sono state
in chiesa
publiche di Teologia,
tecedenti,
doppo
di religiosi graduati, e ci
come
de' quali la
di
Presidente
gente Prestandrea
messinese
4utta la Provincia.
il
per
alcune
strade
della
il
,
Sicilia
Terranova, e fu portato in
il
quale tiene
il
dispotico sopra
421
MISCELLANEA
Vicer
sig.
11
avanti
sollecit
il
tempo accostumato
secondo
loco
D. Scipione Ardoino
Padre
il
teatino
Moncada.
et in terzo
Messina D. Corrado
di
Deodati
loco
e
de
Il
risposta per
appresso
et
si
Ministri della
li
discusse l'affare, e
li
questo
effetto, il
di Sicilia;
si
con
tutti
li
Spinelli,
che
si
ha travagliato
maggior
al
tutti
anno
sto
per
il
alli
di aprile di que-
Re
affari di
Primo
al
di
fuggire
il
Marchese
di Squillaci. Li Gesuiti di
Napoli e di Sicilia
Per
la festa della
un apparato pi
giore, e si
per
il
Gran Signora
venne ad accrescere
si
li
la
la spesa assegnata
si
fatto
Chiesa Mag-
per tale
festa,
MISCELLANEA
422
che
si
ricaverebbe
si
che
denaro
il
si
co-
non
lasci di
il
mormorare
e lamentarsi
di
scalamento
questo
di
oncia una.
Governatore
diede
si
le
possesso ai cin-
il
di Sorito, D.
aggregato D.
confirmato
Balsamo Viperano.
Il
capitano
Marchese D. Gio.
il Duca D. Gioquale non volle accettare
,
et
il
il
il
in Napoli dove si
Bartolomeo Natoli, si pro-
fatta accettare
di D.
li
che
tiene.
Non
di
meno
si
detto Natoli,
il
li
si
facesse Senatore
venisse da Palermo
il
ri-
incompati-
maneggi fortemente
la
il
il
bi-
detto Na-
non appi'ovando Sua Maest il prosiegue del Principe di Castellaci; ma il Vicer non volle fare il nuovo Sindaco
e seguita il
Castellaci, sicch vanno alla peggio l'interessi della Citt, maggiormente per la mala riuscita et oscitanza delli Senatori,
Per la coUatione delli ordini sacri nelli quattro tempi di Pentecoste molti preti, parte col Breve Pontificio dispensando all'anno
,
Quando
si
Rev.mo
al
quale
Capitolo.
423
MISCELLANEA
lettere
Regno
stato
Arcivescovo di Messina
il
Padre
Giovanni Spinelli
D.
fuori
di
per
eletto
(1),
nobile
fu
rice-
vuto In Messina con universale dispiacere, e l'Ardojno fu pregiudicato dalle rappresentanze fatte in Napoli di essere ignorante.
Una buona
notitia
staf-
la
medesmo,
prime vacanze
di quelle dignit,
il
ot-
li
si
il
Re uniforman-
drizzato
1'
ordine
convenienti biglietti
et
il
non
Doppo
la
dova, da Milazzo,
si
di
vano che
li
loro nipoti
si
allevassero in Messina
domanda-
sotto la di loro
educatione.
Si dibatt questo punto, et in
Palermo
S.r
et in Napoli,
Principe
di
con gran-
Villafranca
il
non
primoge-
nito solamente, e che non stasse assieme con li S.ri suoi avi, ma
che stasse nella Casa della S.ma Annuntiata de PP. Teatini sotto
la
entr oggi.
(1) Monsignor Giovanni Spinelli e Lanza, dei baroni della Scala, nato
Palermo a 12 settembre 1717, chierico regolare teatino e valoroso
predicatore, succeduto nella carica di Arcivescovo di Messina al defunto
Monsignor Di filasi, moriva anche lui in detto ofHcio, li 30 marzo 1770,
in
Secondo
il
Villabianca
Op.
cit.
pag. 22
egli
fa
dri teatini.
due vescovi
MISCELLANEA
424
28 Giugno,
trare
doppo pranzo,
nel
di
domenica in Messina, e
ci
nell'en-
folla di gente.
di bel
mana
si
porte serrate,
ma
PP. Gesuiti
fratelli
li
si
Gasa
Congregatione
e nella
si
mettono pi
il
sacco
de'
come
solevano praticare.
Con la staffetta sono venute lettere da Napoli scritte dal nuovo eletto nostro Arcivescovo al Senato e Capitolo di Messina, dandoli conto della promotione a questo Arci-
4 Luglio
i767.
vescovato.
luglio, lunedi,
il
il
quale fu disertore et
12 luglio.
Il
Terranova fu
di
e poi
che fu morto
il
li
il
il
Real ordine,
quale, in seguito di
Re
bili
alle instanze
del Capitolo vuole che nelle future vacanze delle dignit di Can-
il
della
o-
da
S. E. all'eletto
avvenire
di
conferire
le
dette
questo
due
dignit, et altri
duo
biglietti
nonico Mannamo.
Fra tanto
della
la
del
eletione
il
quale
doppo che fu
una
lettera del
Il
il
Re
Spagna,
Padre Bonanno
di
dell'aere
ad
andai*e
con questa
425
MISCELLANEA
oltramontani
Vescovi
verebbe aderito
il
nostro Monarca
il
come
alla
Sicilia
ma
per
a-
perdere tempo
non
che avesse
la Bolla Pontificia
il
cattedratico,
giorno non
per
si
il
15 dell'entrante
alli
sua
facilitare la
di accettare
una pensione
Arci-
onze due
di
che
dice,
cento
li
Chiesa e Citt
pregiuditio di questa
stantech
accompagnando
precedente
nella
si
impensiona-
le
oltre
le
an-
grandiose offerte
vedendo che
Real Corte
la
25
luglio
mese
nelli fu in
Roma
della
dome-
di luglio,
tione
il
si fece
nuovo Prelato
(1).
Romana
facilitato
per
il
servizio
presenza in
di portarsi di
Roma
li
Roma
ordinapj
dimorare
che prest
alla
ma
Corte
consecrato.
Questa sera
drammi
in
Musica
musica denominate
(1)
nel
si
cominciarono
di
li
all'eroica,
S.
anno XX.
28
MISCELLANEA
426
mari di Sicilia.
venuto in Messina il Rev.mo Padre Gorrittore Generale de
Padri Minimi di S. Francesco di Paola, il quale un padre palercon Turchi, frodato
nelli
mitano.
maggior sollecitudine e fretta che non si averebbe crequando si dubitava che le Bolle Ponnon avessero passato per andare a Palermo per esecuto-
tutta la
vennero da Palermo dette Bolle esecutoriate e venne ancora la procura fatta dal Prelato in persona di Mons. Canonico
di Stefano a prendere il possesso in suo nome di questo Arciveriarsi,
scovato, et
il
il
che
si
dava per certo
nuovo Vicario Generale aveva da essere Mons. Arcidiacono
il
ministri
l'altri
alla
nuova
officiali della
et
il
prelato.
^
nostri
con
visita si
sua carrozza
il
li
convenevoli complimenti
il
il
di Stefano,
Senato to-
il
era
col
andava
zata,
il
perch perdurava
il
al-
di
a quattro,
Duomo
a gloria. Arrivati al
Duomo, dove si trovarono
il
si
carrozze tutte
le
tutte le
tutti
li
tione,
che rappresentava
campane
banconi,
postali
in
il
essi
Senato e Ca-
detta Congrega-
mag-
427
MISCELLANEA
giore
si
et a sinistra
lati tutta la
alzata, e dal
le Bolle Pontificie
dirette
all'Arcivescovo
questo Arcivescovato.
et
il
Senato
si
leggere
finite di
verga
ad alta voce
lette
suffraganei
di
Procuratore
Vicario
il
et
sudditi
li
piedi
colla
e Mons. Vicario,
assistito dal
Capi-
dal
dossello, e
li
Arcivescovile sotto
cattedra
e poi
di mortaretti nel
si
tornarono a
andava
alzata la verga.
il
leg-
sparata
la lettura fu
piano della
Cattedrale,
il
della carrozza
sfarzoso
il
soglio
doppo
il
il
a'
fianchi
La nostra
Citt resta
dispiaciutissima
di
questo
li
nostri canonici lo
guarderanno
di
il
doppo
alli
il
avesse preso
si
possesso
il
fortuna
di
questo
meroso l'intervento
et
si
li
Arcivescovo, che
perci
se
delli
il
fosse nu-
Fu
la
consecratione
fatto
Procuratore
alli
di
spagnuolo,
il
li
nel
convento
di
Messina, e
la
par-
Padre Commissario
Oenerale spagnuolo, riusc ad un religioso Palermitano di avere
di Sicilia
il
hiscellnea
428
Padre Commissario Generale, un Padre minore osservante messinese, che era vice Commissario in Messina, ottenne di essere stato
eletto dal Rev.mo Padre Ministro Generale per Commissario Generale di Terra Santa e cos ritorn al Convento di Messina, la
residenza del Commissario Generale di Terra Santa.
,
Settembre i767.
modi perdurare
Il
nell'oflElcio di
il
Citt, et
ora
di
Amico
sicch
il
non
giusto
che
si
farina,
che
vi speranza
Patrimonio e
il
sperare cosa
subentrato
li
Barone D. Giuseppe M.
li
non si pu
buono da questo mal nato melazzese, e si vede
di
persone proprie
et
atte a distruggere
ammiserire
et
il
Patrimo-
nio e Peculio.
che, per ordine della Real Corte di Napoli,,
gno
di Napoli, e
Malta
vi
era
beramente in
il
non
si
perch
festa di Reggio,
si
Sicilia.
Ma
li
Maltesi
praticavano
li-
poi,
alcuni
Cavalieri
provenienti
da Malta non furono ricevuti, siccome altri Cavalieri che venivano da Malta non furono ammessi in Messina e d'ordine della
,
nostro littorale, e
le
felugho
ohe
venivano da Catania
come
solito,
il
429
MISCELLANEA
ri nari di dette
corde le felughe.
Nel giorno 17 febraro
dell'
condanna
di
dursi
Cappella
quel
dalla
morte
eseguire la
ragazzo
villano
Gasalotto
del
delli
fu determinato che
il
ch
si tornasse a
Rec ammiraRegia Gran Corte, per-
la forca.
si
e fu compassionato
il
il
dove, al contrario, molti facinorosi hanno avuto la fortuna di liberarsi dalla morte, alla quale erano
Audienza
ra,
di Messina, e
stati
condannati
dalla Regia
di
il
Reazzi
(2),
il
notar
morte
condannata ora
la
vore
il
di questo reo, e si
cooperarono che
si
lo
impegno a
postergasse
fa-
qualche
supliche a Sua
Eccellenza
datione al
di
sig.
Marchese
ottenere la gratia.
di Squillace
fattosi
il
conto che
il
sig.
Ci)
la
(2)
la
tiva nota.
Vicer
la rela-
MISCELLANEA
430
Saa Eccellenza
Sicch
darva.
la giustizia si
del sabato
sig.
ottobre, e
dovea eseguire
mattina
la
il
ma da
doman-
si
con
10 ottobre fu eseguita
la
giustizia
doppo pranzo
di
detto sabato
ancora
l'afflitto
essere
l'afflitto
lo
ottobre.
Tamburinari a cavallo,
promulgarono
si
D. Ferdinando con
la
li
Trombettieri e
Sovrano Re
del nostro
sponsalitio
date per
le dispositioni
figlia
Impe-
messa
le
et
il
Te D&um, et
il
il
Duomo
nel
coli'
intervento
la
nelli
doppo pranzi
le
il
furono
ci
li
li
Si
del
retratti del
li
Un
Re
del Go-
li
doselli
Una
ti;
e Regina (1).
titolo
appararo
Ministro della
con
esercizi
con
li
relazione
di siffatti
festeggiamenti
tale del
Regno di
Sicilia,
per
feste
fti
da qualche tempo
celebrale
lo sponsalizio del re
in
col
Messina, capi-
Ferdinando Borbone
nostro sovrano, con l'arciduchessa Maria Carolina d'Austria, nostra novella regina, che
per
la
vedova
di Oajpa, 1768, in 4.
431
MlSCELLAr-EA
un
sopraffatto da
20
ottobre
si
Quando
pagnia
la
che
aspettava sentire
si
la
Regina
nostra
dove ancora
l'Italia,
si
avesse
si
portava per
com-
farli
fratello, s'in-
tese che era stata sorpresa dal vajolo, e passati alcuni giorni,
ottobre,
Maest
sparse
si
voce,
la
di detta nostra
a 30
Regina Maria
in Vienna,
il
Il
sacratione,
si
il
Roma,
sino a che
nomin
questa
in
si
carica
(1).
Et
in
questo
il
di lui
vembre, a sepellirsi
fogli,
e data in Napoli.
dell'
Compagnia
nell'
(1)
Candelora e da due
della
al Crocefisse della
Nota
il
l'arcivescovo
ViiiLABiANCA
ebbe
cui casa fu
sudetta
{op. cil.,
fatta visita
associato dal-
Militia
Urbana.
fi*atelli di
della
officiali
detta
Militia.
Arciconfraternit vi erano
il
gratulatoria da
questo eccellentissimo
Cittadinanza
antica
Attorno
lo
giorno 2 di novem-
Ill.e
che
di Messina, e
l'
il
sua resi-
Vicer
Sig.
le
nelli
bre 1767,
con-
il
di
28
avendola con
lauti rinfre-
Il
sita al senato;
per Messina
ed
alli
14 di
detto
mese
di
restitu
la
vi-
MISCELLANEA
432
bani facevano
il
tempo che
dalla
con
Militia,
celebr la messa
si
li
li
capitani
soldati ur-
religione Protestante
di
uomo
gana francese,
la
sotto la
Marittimo, ogni
una cannonata, e poi alle ore cinque della notte il di lui cadauna cassa, fu portato iu carrozza coiraccompagnamento di altre cinque carrozze con quantit di staffieri con tor-
vere, posto in
Fu
in
un luogo vicino
la citt
S.ta
al
li
due Regni
cuni accidenti
s'
maggiorrnente
accalorarono
le
Napoli e
fuoco alla
citt di
il
Re e
Napoli,
il
nanti e
si
ritir. Il
fossero scacciati
li
tutta la Corte
et avvicinandosi
Gennaro
et
et
il
non pass
fuoco
il
Segretario di
scacciati
S.
Maest
Gesuiti
li
li
di Sicilia;
ma con
ricominci di
Gesuiti.
tutte
parlare
cosa, o
nostro Vicer
il
fa-
et uldi Spa-
in-
popolo Napolitano
Padri Gesuiti,
si
il
si
prossima espulsione
sa
il
come
di detti
si
Padri
433
MISCELLANEA
il
il
soldati.
per
tali
armamenti,
mente
si
li
e perch
di trattenersi
li
Ma, finalmente
si
venne a
Regni per
Gesuiti,
di farsi
consueto
il
ma sempre
forte-
tanto pi che
si di-
moltissime
quanto
tutto
verificarsi
Compagnia
Napolitani
sciabecchi
li
Messina oltre
in
Ges
di
di
si
diceva
questi
in
Nadue
la loro espulsione.
da Napoli e port
becchi, e
attendono
si
che dar
le dispositioni
gente resta
della
considerasi
la
il
Vicer
oltremodo amareg-
Compagnia
ignoranza
di
Gies e
e trionfer
il
libertinaggio.
La nostra
nobilt
si
veste
di
per
lutto
la
morte
seguita in
Maria Giuseppa
,
dell' Arciduchessina D.
nostro Re D.
Ferdinando.
(1)
Le pratiche per
la
Ferdinando
morie
Palermo ed
in
Messina.
seg.
da Palermo,
in
il
le
me-
il
Villabianca
MISCELLANEA
4S4
di otto, se
da venire
et in tutto
et
andare
in
che erano
et
andarono
Intanto
Messina
Regno
tutti
li
Padri Gesuiti in
averanno
dice che
si
Puglia
di Sicilia,
per
tutti poi
non
si
il
alli
si
numero
al
alla
partirsene da Messina
sa per dove
bench alcuni
padre Placido
le
cose,
non sapendo
tempo da incognito
pigliarsi un imbarco
messinese
di Stefano, Gesuita
notte
di
per
ivi
Padri di fare
conforme era
Compagnia
solito, e
Ges
di
non tralasciarono
funtioni
le
non tralasciarono
con
di sollennizzare
la festa
li
Marchesa Zappata
la
dama
un Tosone
li
come
al
di
vacanze a
Sei Novitij
conto
ma
si
tutti
li
il
vava un
Regno
Re che
novitio,
assolutamente non
ciali militari
In
li
lasciare
alle
l'
Duca
Tosone
di
questi frangenti
si
il
detto
case.
voleva
spogliare,
e lo fecero uscire.
Il
Vennero dalli
non essendo
pigliarseli,
un defonto
nessun
Compagnia,
de' Gesuiti in
abito della
loro
figlio di
si
eredi del fu
intentione del
oro di gran
volevano spogliare
di
ft*a
questi
officiale militare
ma
si
ritro-
il
quale
andarono molti
offi-
Saverio di
435
MISCELLANEA
2 dicembre.
Deodati
la
Arcivescovato,
questo
di
dove
si ri-
trova.
del
Francesco vogliono
S,
Roma
cant
il
cantarono
di
Deum
Te
li
domenica
vespri
cant
si
la
seguente
giorno
il
messa soUenne
nello
chiesa
sollenni, et
fe-
Giuseppe da
Glorioso Santo
loro
e da
si
6 dicemdre,
un Padre Maestro
lode
novello
del
Santo.
Con
lettere
erano
in quella
Governo
li
citt,
furono
con
fatti l'in-
erano ripartiti a
detti Gesuiti
le tarlane, ivi
tal'effetto andate.
Si
sperava che
suiti, si fosse
il
afFettionato alli
Padri Ge-
in
come
Sig. Vicer,
ma
Padri
teraria contro
il
Muratori per
il
voto di
cacciati, e
let-
sempre
ora nella
devono ado-
et
si
li
argenti
e giocali
alli
proprii
congregationi
delle
il
rinomato
otta-
che
il
Vicer
campagne
di Sicilia
Sua Maest
delli
et
alcuni
fisico
in
fratelli
collegi, se ne
sona
li
Gesuiti se-
MISCEUANEA
436
colarizzarsi
demesso
abito
1'
della
Regno.
8 dicembre. La notte della sollennit dell' Immacolata Goncetione della Gran Signora Maria, della quale erano divotissimi
e forti propugnatori e difensori di quel mistero
Padri Gesuiti,
li
venne a rappresentarsi in Messina un atto della corrente tragedia della veneranda Compagnia di Gies. Sicch in esecutione delli
dispacci reali venuti in Sicilia, in questa
Gemelli
port al
si
notte
con numero
Grande
Collegio
di officiali
et
soldati et officiali
il
suiti.
li
officiali militari
al Collegio di S.
Saverio
F.
altri
Padri
li
si
de'
officiali
Gesuiti,
li
il
condusse
si
mi-
PP. Gesuiti
de'
con
li
Ministro della
il
di S.
Gesuiti
di S.
Sal-
SS.
del
convento
al
alcuni
Andrea Avellino
Gesuiti al raonasterio
fratelli
tutti
di
Porto
Francesco.
quali di
che
buon mattino
fu levato
il
SS.
si
li
Sacramento
furono
(1)
ed
primo arrivo
degli Studi.
La
dopo l'abolizione
nita dei Verdi.
la
il
lo
li
mandati
li
letti.
Collegio
FrimariOy
chiama
il
Samperi,
da
delle corporazioni
loro
li
una messa
in
ai
di S. Nicol dei
gen-
padri Girterclensi, e
alla confrater-
oggi quartiere
437
MISCELLANEA
Tutta
la Citt, a
rest
oltremodo scor-
li
il
Re
suo
Sicilie,
figlio,
li
fu la
di
li
non
volle che
Gesuiti, e cos
cacciasse da questi
il
Re
Due
delle
gione.
ebbe
che
delegatione
la
Valdemone
Messina e del
messinesi,
suiti
si
ministro
11 dicembre.
que Padri
vadore
Reale
della
et altre
parti.
non
stati posti,
Azienda, Gemelli
suiti di
li
sono
furono mandati
alli
l'altri.
Furono
trasportati in Messina
da Reggio
cin-
SS.mo
Sal-
monasterio del
de' Greci.
A
suiti
non
di
scuola,
studenti
tutti
li
Ge-
e fratelli, si
conseguire
gna
il
il
tari
uno
Re lasciando
l'
al
giorno durante
la loro vita
che
li
al giorno, e
comparvero
quest' oggi
La
asse-
Per
la
La
Sififredi
ed oggi
MISCELLANEA
438
li
tano l'oracoli
di
Sua Maest
anno
professi, si aspet-
in Sicilia
tutti
vecchi et
li
nome
r inventarj
Gies
di
Re
del
collegi
di detti
Gemelli
al Collegio
fessa,
il
legio di S.
Ieri,
Primario
giudice Ghinig
il
il
tutti
li
principiato a fare
si
il
e case
Ministro
Gasa Pro-
alla
Francesco Saverio.
Francesco
S.
de'
PP. Conven-
messa sollenne e fu recitato un dotto panegiun Padre maestro francescano per San Giuseppe da Coet il doppo pranzo si fece una piccola processione.
rico da
pertino,
avevano andato
li
quali
al Pizzo in Calabria,
al
Ca-
monisterio
vano
in questa
li
E precisamente
le
guardie
in questi luoghi
convento
de'
S.
di S.
con
e nelli
di Paola,
dove
officiali, li
quali
Francesco
soldati
si ritro-
Domenico
partirono
da questo
porto due
li
e del
Ge-
ma
do-
di
po-
venti contrari.
Valdinoto
li
il
vino
oglio
tempo bastante
et altri
commestibili e be-
territorio e vicinanze,
439
MISCELLANEA
argenti, et
mancano
giocali
si
facendo
stanno
loro
di
il
si
vede che
Oggi
18 dicembre.
che un
discoperto
si
gesuita
fratello
argento
furono
be, et
il
fratello si difende
le
aveva
fatto
con suoi
piena cognitione
il
nelle
ha
altrimenti
si
passer contro di
loro.
22 dicembre.
carcerato
stato
non ebbe
per
But perch
negotiante
il
di Santi Gesuiti, et
difficolt
fare a
di
il
padre ret-
sentire
al detto
di
argento della
Chiesa,
ebbe
siccome fu
della
li-
chiesa del
22
si
comanda che
tutti
modo
lunque
titolo e
gento
merci
tempo
sina,
fare
delli
come
il
maniera
ogli, vini
si
fossero,
mobili, giocali
mobili sacri
di
oro
et ar-
appartenenti a chiese un
revelo fra
mandre
il
et animali di
termine
di
li
qualunque
specie,
debbano
Pa-
signata quantit
di libri
che erano
stati
estratti
dalle
librarie
Per
al-
MISCELLANEA
440
come
ripigliare,
dicono
li
fatti
23 dicembre. Mercord,
D.
per
li
volevano
altri giocali
che se
Gesuiti
terra,
Giovanni Spinelli
palermitano,
il
alle ore
arriv in
18
Messina, ve-
nostro
il
regolare
(1) chierico
nel
teatino, nobile
monasterio
Padri
de'
ci
fu
nici
mattina, e
24
togato
si
ci
trionfale, e pigli
l'associamento
vano
La mattina
il
Senato
tutte le
di
il
detto
nostro
campane
alla
Chiesa Pro-
e cappe di coro, et
tutto
il
assistito
dalli
rono
e l'accompagnarono sino
l' altare maggiore, dove
le orationi solite, et
il
il
Prelato
si
assise
nel suo
trono e
la
vesti
si
tonicelle e mitra, e
(1)
Canonici se-
SS.mo Croce-
il
il
Rev.
il
si
Romano,
ret-
441
MISCELLANEA
nite le funtioni
il
Duomo
retti nell'arrivare al
furono salve
ci
Duomo
le funtioni di
morta-
Cattedrale
25 dicemWe, giorno
di
cant ponteficalmente
per
in detto
quali
ed all'Arcivescovato.
Palazzo Arci-
al
alli
festivo
Monsignor Arcive-
Natale.
di
la sua prima
una dotta omelia,
1'
Evangelio recit
elesse
28 dicembre. A ore
della
furono
Papa
Roma
in nessun conto
dove
Re
il
di
Il
li
Re
si
li
li
Papa
li
di
aveva mandati
1'
abito
della
Spagna, quali
li
convenne
ma
ci indarno,
si
poter
li
Gesuiti in Messina lo
anzi
che
nemmeno
Sic.
N.
li
''-f^^^:^!^^-
Arch. Stor.
in
ammalati
stateli fatte di
li
basti-
ricevere, al con-
nell'isola di Corsica.
Gesuiti portare
vecchi e
fa
Stato Ecclesiastico, et in
supplicarono,
li
Padri Gesuiti
nello
volle
^Spagna
il
avere ricovero
passata ci
in
dove
notte
terremoto.
forti scosse di
menti per
messsinese.
S.
anno XX.
29
I.
Entrando
trandosi
nelle
una
in
catacombe
destra di chi
arcosolio, in
razioni
di
si
mezzo a due
illustrato
avanza
anditi,
in quell'ambulacro, sotto
il
qualche importanza
ora sbiadito
un affresco verdastro
(1).
Nel mezzo
iscrizioni
della pittura
un po'
difficili
verso
1'
arcosolio
esistono tuttora
visitatore giunge
di
due
il
di
da diversi archeologi
il
R. Museo.
un
di S.
e notevoli
ma nondimeno
perch
riferibili
chiare ed
a qualche
(1)
Un
s.
Giovanni
p. 14-16, n. 173-174.
dcccm-
44o
MISCELLANEA
Son
massime
stro,
nell'epitaffio superiore
ove pi
a fissare
difficile
(I)
quiescit
hic in
pace re-
Questa epigrafe
si
legge a distanza
formano
centimetri
di circa venti
cos
elissoidali.
Prima
quattro
della linea
di
monumento
il
di aria
ora vicela
B;
le
sotto, mostrano
servare intatto
sicuramente leggibile
lettere
tuttavia chiaro
lito.
frammentaria
prenome
ho stabi-
che pe-
ci
aggiungi
Musulmani ne ha
che
la
distrutto
mano
il
meno
probabile, bibas in
Girolamo, In Ezech., LX, e Prudenzio, Peristeph., XI, 153come la luce penetra, pei luminaria cryptae, nei viali
catacombe: vd. specialmente in Prudenzio i vv. 161-162:
(1) Gf. S.
Quae
tectis
444
HISCELLANEA
decifrazione che
certi e di diffcile
si
il
nome Marina
(cf. il
ap.
il
seguente con-
Momnisen, X*,
n.
DOMNAFIDELISSIMAFEMMARINA
TEODVLIINPACEDVKALLMART
PATRICI
(li)
Un
1229)
Domna
e nella
in Fidelissima. In
mano
tante a
partiene forse al
collocatovi
cussato
iscrizioni
Siciliane
e che
I,
p.
adque
{vir gloriosissimus
cius),
Il
n.
8174,
De
con ep.
di Blera,
4059
3, 4,
p.
X^
rileva dal
dava ad
si
93 (piombo
excellentissimi cons.
si
apde-
il
unico in
Ma
persone.
alte
Rossi, Bull. A. C.
a.
1882,
1887,
Patrici);
V. R.,
n.
I,
Mommsen,
XIV,
n.
etc.
tere susseguenti
cfr.
di CTcpavo? uaxf'xtos); a.
C.
I.
titolo
monogramma
patricms
fine e dall'epiteto di
in
,
Variae,
Cassiodorio,
come
secolo,
let-
quantun-
prima lettera
si
Una
ma
(1),
prettamente
laudatio
dovuto a Marina,
Catt.,
15
elt.
cristiana
consimile agli
l'
aggettivo
fidelissi-
elogi funerari
(Syios,
(E6-
epigrafe in Bull.
Arch. Comunale
L'epiteto
si
di
Roma,
fdelis^
a. 1880, p. 210;
Bull. Arch.
445
MISCELLANEA
yvs, GB\iwq, hUcaoc,, atixppcov, ^fpa.;, ^tov 5[ie[iuTov (n. 81, cfr. n.
memoriae
licis
|iaxap:a?
(1), xaXfj?
hvtjJyj;
141
(n.
154
fe-
K.),
(n.
|ivi^j|xy)?
551 K.),
^l'ov
benememorie
degno
iscrizioni,
nota
di
pure
Theodulus
il
(^xia\iL<x.,
catecumeno
neofito e dal
di
origine greca, di
(2).
ha
si
Ed
battesimo
di
una
seguente epigrafe
fidelis
(1)
De
di vetro
Terme
elegit
B M (6onae
R.,
MDGGGLVII-MDGGGLXI,
memoriae); e
vescovo
di
oeCoDC v.xl
il
<iji,|inx(ig;
n.
69 e 105 K.
n.
67
8,
nello
Kaibel,
187 [iaxdpis
il
n. 745,
I,
11
TiapO-voi
(P. Orsi,
oep-v
Rossi,
Prassede con
MDGGCXG,
n.
LIX:
597,
De
voi.
s.
il
Romae,
Vrbis
epitaffio di Projetto,
(>.
Diocleziane, lesse la
ov' effigiato
Septembres.
iescet in
\\
Deo suo
ch.mo comm.
il
quem
Innocenti spirito
X Kalendas
Cfr.
una tazza
8, in
Momm-
n. 7171, di
7167 ..
n.
il
Martigmy,
Nel
e 321.
la
MDGGGLXXXIII,
confermano
dy^*
cfr. in altri
Notizie d. Scavi,
San Paolo
infatti,
Bom.
il
servus Dei.
I, 1, chiama
Dott Kaibel,
In
una
tav.
XXII,
n. 8,
comm. de
di Sira-
SoOXo; toO
(d-to)O,
MISCELLANEA
44G
Nel beteranus
la
suetissima, della
V,
ove
Nel secondo
epitaffio
degna
di
esprime con
od anche
v eJpVTQ,
166 K.,
adoperato spesso
Coloss.,
alcuni libri
in
Nuovo Testamento;
del
7, e IV, 7;
I,
sEpYjVY] (1),
Maxpc, v
di Siracusa,
-S-e) C""^'
San Paolo,
v.
XIX,
11;
parole
le
20, e
XXII,
9.
illi
3,
i.,
139 ha la sentenza
n.
il
ouvov atvtov
tafj
Esodo,
(cfr.
ej
iSva
III, 15,
iisx
twv
memoriale ...
pax
nella nota
e nel
Un
comune
tlpi^virj
Tifiotv,
ftjiv
ed
il
n.
Gr.
catanese
titolo
ufioiv v 6-(6)(p
525
pace;
(2)
n. 910,
9650
(n.
pax
V. R., o. e,
(B. A. a, 1884-5):
XIV,
Mttxdpt, v
roti,
7-8.
cfr.
Nel
f^ WoDC
Ili,
t-scp,
n. 744, in
romana
pace;
n.
cons.
p. es.
de
906, deposita in
due
n. 47,
p. 96);
(cfr.
146 K.,
I,
crediamo
Agape
Wo^JC (cio
vi-
IJi^oats,
ottativo, poich,
l'acclamazione citata,
n. 9673).
come
Filippo Buonar-
Ci^ottac)
un congiuntivo
scrive Servio,
l'in-
di Siracusa, notasi
I,
acclama-
Simiglianti
neid..
oot v
epivr)
dormii in pace.
5;
lesu
X,
IX
15
tibi in
vobis
nell' epigrafia
I,
incontrasi
in epi-
legge nella
si
pax
jvyjh-
),
n.
sg
{Civ. Catt.,
1), (epi^vY)
Corpus Inscr.
Ubi in Beo.
Etpi^vr)
179
n.
in generationem
Roma
Christo
il
di Siracusa.
'94, citata
ed
yieav,
ad Ae-
15 IX
447
MISCELLANEA
Macari,
OTQs,
Deo
iti
vivas),
K>'fp'i^c,
Xp.),
tic,
f^oi
zl^r^vriv
si
vegga posto
due
sere
il
tempi postconstantiniani
sovrapporre
di
pii
defunti
attese le
Aggiunge importanza
prima epigrafe
alla
tria no-
l'uso dei
ma
Sopra
r affresco
certamente
al
scorgono
si
XVI
XVII
alcune
lettere rubricate
dovute
Di tutte
le iscrizioni cimiteriali
Siracusa ho gi
cristiane di
Iscrizioni cri-
II.
cristiana
Ppara
del signor
un masso calcare
di
ma
venne acoperto
forma trapezia
circa tre
anni
(l Vii.
cusa,
p. 38.
448
MISCELLANEA
li^NOrCTIwN
XPHT^KAI
AM6NTexeP
ZHCf
BevouTc'oDV
|ifj(va;)
gersi;
5.[it{\nz)xt
ma
grecit,
pur sempre vi
la cristianit e
^"^"^
""iX?)
e di
oxiavi;)
3L\it\inzoq
scoperte
La
Qualche
e 81).
grafi cristiane,
aggettivo
consonante
tc
Corrispondendo
ha pure
piccolo
monogram-
defunto Venustione
al
ne
ri-
(1)
ovvio in
onesto;
cf.
Xpt<^x?
diverse iscrizioni di
e Xp^-
Sira-
ha
si
in
il
{buoio,
Xpi'J^'c;
1893 dal
nel
l'illibatezza.
L'uso dell'aggettivo
co, si
^C^'^-(v)
si
un saluto acclamatorio
che, con
e cosi l'epsylon;
cusa
X(aOP*
qualche lettera
sigma lunato,
il
corda
P'.
caratteri, tranne
ma
xal
'/.pri{o)x
'
si
|jievT
e la
|i
Xp>]'c^,
ove
lapicida fa a
(cfr.
del a,
luogo della
il
meno
idiotismi ad
tali
il
in
cci
v.
del gre-
un semplice
dai
Kaibel aggiunto
notinfji
xP>i(<')ti
(2) Simili
Kaibkl, in
8lov);
alla
xal
esempi
si
hanno
in altri
epitafij
prima dall'ORSi, e
n.
45 a):
n. 257, epigrafe di
xflO^
|i8|i7:x x(*)^P'
per
il
947-48 e 950),
di
acvum)
(jial;);
ixsfiCv
(reai-
e l'Ousi, n. 77,
449
MISCELLANEA
[vtjijivsuI
B. A. a,
p.
1884-85,
a.
jjlou,
66).
grafe
si
ha traccia
la lettera
Ma
anni.
Bevouaxtwv
di
di
un fanciullo
tj,
la
p.
il
di otto
nome nuovo,
Vetustianus), ed esprimente
(cfr.
(De Rossi,
ispiritus in (rene
La consonante
512).
p, usata
il
Roma
cristiani, s greci
trovano
che
promiscuamente
usato
latini,
Clemente Alessandrino)^
(in
legge diversamente;
altri simili
b e v: bixit
H^ti^caoc,
(Kaibel
n.
181,
C, 1876,
p.
con moltissimi
33),
(1).
L'insieme
nei pressi
ma
(de Rossi, B. A.
Venerius
Xptoi;
gli
di
dell' epitaffio
Augusta
mi pare
si
meno
importanti, do-
Quanto a
tivi
il
ci, la storia di
fasti cristiani,
Augusta non ha
ricordi di primi-
fiume Molinello, che furono sin oggi appena visitate. Ma, sen-
^a dubbio
dell'archeologia.
potrebbe sapersi
Al presente sappiamo
di sicuro
che
col
si
sussidio
trovata
(1)
Anche
Ma
fino
a quando non vi
ed.
si
faranno
Jhan,
Dict.
provenzale, trobador,
450
MISCELLANEA
degli scavi
campo
dell'archeologia sacra.
in.
Nei
(1)
titoli
vM5e wSe
dopo vMSe,
vxauO-a, vO-St
verbo
xetxoti,
vd-cx.
w5e
leggesi
il
corrotta pronunzia.
Ma
pagani e
pw
si
si
xcpov del n.
(1) Il testo
me
da
giaccio
come
polcro,
xecfiac
pure
tzIt]-
citalo, n.
giungano
"
59-201
qualche
altra.
si
cit.,
n,
Sic. et
ma
1893
emendate), scoperte ed
p. 276-314
pu leggere presso
e qualche
gli altri
rac-
con
0.
quelle dell' Orsi, Nei pochi epitaffj latini di Siracusa editi dal
MoMMBEN non
semplici
altra consimile
Cfr.
il
scorgesi
tituli,
:
nome
tomba;
ma quando
essi
non siano
Strazzulla, Studio
prof.
riferenleHi a
Orsi (151-269)
Critico, p.
59 sgg.
Altri
119
titoli
ha pubblicato
451
MISCELLANEA
pio la sepoltura
i
xofpnrjots
sieme
sonno
e vaTiauots, che in
(n.
in
xoffirjacs
di
un
titolo
mondo.
va
simigliante
si
in-
" si
il
e ci
si
140 K.
mondo che
distacc dal
forma vIXuae 5 xv
alla
derivati
si
adottano
si
sostantivi
pi conformemente al concetto
spirito che
sollievo
il
xocp.(i)
completano con
lega-
159 K.);
pfov (n.
le
ha
si
lo
le
Xpi^j-
OT? xk fievTiTo; SteXGbv [x]v pcov ntxiBri xxX. (0., 188), che si
riavvicina
de
al
terra sumptus
humandus (De
terrae traderis
154
%(ptov) (n.
(puX'/i
(diiviog
xal
to),
si.
K.,64
181
(n.
Xpe
e simili. Cfr.
Chr.
PaotXefav
V. R.,
jjiex
(nel titolo
od anche
ejjiotpet
5[jie((i7t)xe
/.
0.),
61 e 81
cf.
me
augustano da
^^X^
I,
CXVI,
p.
xwv y^wv
^uXr] 5
e;
Xat'pet
0.), Xpi^(a)x
innanzi illustra-
il
et-6|icc
De Ros-
opviov Xpcaxo5
veX^cpGirj, e la frase di
un
titolo sco-
De
Rossi leggerebbe v
Prima
di
nominazioni
eeip
IH.
XP.
secondo
(20 0.); e
non raramente
il
de-
le epigrafi greco-cristiane di
la
le
il
0.),
luogo
e la propriet
t6-
vengono
espressi insieme con xuos eT5cog (TScog classico) (n. 87 K., 71 0.),
(cfr.
Il
senso di
xtzoc,
indifferente
o lo-
da ogni
quidquam
consistit,
L.Lat., IV,
2).
secondo
la
il
morto.
MISCELLANEA
452
Nel
titolo
X<i)pav cpwxt-
clas-
sici
conforme
di ri-
il
Oltre
-il
lume
come ho
risponde a
xoc[iirjTr^poov
dormitio
servano pi ad indicare
tivi
pure
il
il
1886,
'/.o([Ly]aic,
Roma, presso
30).
dormiis in
Quantunque
tali
zione di
siffatti
mere
(Orco
yf^c,,
un
(Tiyatov,
lam
sostan-
De
il
TwyEiov)
Sebastiano
s.
De Rossi leggeva:
p.
che
dormitorium, coemeterium
detto,
te
I,
4,
il
passo Ora-
16-17:
Et domus
exilis
Plutonia
si
dimostra
afflitto e luttuoso
Haec
interitu tota
de mente fugavi
(LXVIII, 22-26):
453
MISCELLANEA
Ma
erano dei
funta
voleva indicare
si
quando
che riportavano
tituli
il
rennem
fecit in
pace
{=
la
tomba,
riposo
il
Mommsen, X^,
De Rossi, Inscr.
n.
il
(cfr.
sepolcrali
^aoiXda. dell'epigrafia
211 0. designata
n.
sit)
epigrafi
nome
l't-vaTOi;
il
le loro
solo
1'
romana. Nell'epitafio
Chr.^ v.
I,
355).
n.
rinvengono
si
vano
ristiche
roner
te
(1),
[iaxt
supplichevole
wva
hc,
174 K.)
ax^ Xwpav
caratte-
Iddio
co-
vat|;u-
(pwxtVYjv xttov
'A^pajx
axo x
aYtcDV
pii
(j;uXtv
v v-
(4iuXtScov)
'lyjaoO
89 K.)
accanto a
xwv
jiex
Qualche volta
xa^^j (n.
(xXuou^)
xXcpous
de,
riporto le
eXo{Jtv7]v
^ews dq
K.)
Ne
il
e x^os (n.
xoi^^oc,
pure usato
(n.
nome
il
Ma
anche
in tre iscrizioni pubblicate dal prof. Orsi si scorge l'uso del so-
stantivo
|xvy][AeTov
(n.
nota
di sepolcro ovvio,
lui,
delfisola,
fuori
di Si-
racusa.
Tra
rono
jxvyjfielov,
significare
tone scrive
rone
(1)
gli scrittori
{p.
x TratSwv
Archia,
1)
"
jiatr^jiaxa
Abraham, Isaac
et Deus lacob ;
v XXTlOlg.
^au[j.aaxv l^zi
|xvirj|jieIov,
Jacob
per
e (Cice-
Esodo,
cfr. l'iscrizione
III,
15
meam Deus
quam iuravit
Post mortem
{AVf^fJia
visitabil vos, et
|xv7]|x/^tov,
adopera-
Deus Abraham
catanese n. 536 K.
Deus Isaac
MISCELLANEA
454
cere spatium
ultimam
dari
Ma
,.
sett.
1893
cfr.
0.
un
185
n.
tumulus
lo stesso dicasi di
volte
monumentum
Greci ed
titolo
al
448
n.
comparavit
(sic)
di
m e-
sibi
cubiculum depositionis
Latini
servirono di
si
cfr.
tumu-
Marziano
Siracusa)
(in
marmo, Momrasen,
{JtVTjiieTov
Nuovo Testamento
^ivTjfisrov
42. In
Y,
in Verg., EcL,
duce
loculus
cella coe-
e quies perennis.
Talune
lus,
recor-
edifizio
identico
moriam) :
memoria e
sostantivi
memoriam
nondimeno
gnificato di tomba,
tizie
si
leggeva que-
C. 1. L., n.
7149
ta,
giata la u in
con
tal
di tale
{c}ivt?jOxw,
sostantivo
monimentum,
i,
vocabolo
(1)
come
moneo
da
libri,
in
quanto
o
si
can-
vuole,
monete
e simili. Ci in-
racusa,
si
monumentum
ricordo; quella di
(1)
I,
MoiCMSEN,
1.
c, dubita che
({ucsta epigrafe
non
sia di et
romana.
455
MISOELLAKKA
tendevano anche
Nonio Marcello,
136)
I,
conferma
memoriam
neor, ad
spiegazione quando
la stessa
'*
scrive
gli antichi,
ratio
sit,
quam ad
monumentum e me-
che l'uso
di
mania
apud
memoriae
illos
Oltre
|i.vf]|jia,
et
avvi
"
quod unum
,.
6u|xv7)[xa (n,
uTcnvirjat;,
detti
memorabili
fatti
La
(Senofonte).
1464 K.,
che
di
ripete in
si
Roma)
un
la
domus
pure Bull. A. C,
n. 354; cfr.
De
oI-koc,
aJwvtos v
1893
sett.
pre-
racconto
cfr.
aeterna,
romano
epitafio
"
nel significato di
Troiivrijivcufia,
Rossi
C.
I.
V. R.,
I,
a.
Infine
150 K.),
[xvf^[ita,
Xayve?
(cfr. n.
19 0.),
pare l'uso fosse promiscuo tanto pei sepolcri terragni che per
Ma
minare
per
talvolta
'Aext'ou)
compra o
la
altri
adopera pure
si
Bi'xxwp
83
(n.
la
il
pertinenza
xuov
fjypaaev
meglio
(forse
164
xtio; (n.
79
142 K.,
n.
'Aepi'ou
K. e 147
iz (1)
n.
83 leggesi xnoq
bI^'.oq
citato
Xoxoxc'vou; cfr. n.
e nel
153 e 159
sepolcro
un
aureo, auv|JiapxupoOvxo(; Xlxpoo xal Mapxivou xal MeG-'oo. Sull'espressione Xoxxcvoc, cfr.
(1)
cit
non sono
rari a riscontrarsi
stia
esempi
invece di k
p.
26, n. 5.
MISCELLANEA
456
Un'epigrafe
compra e
Con
voce
la
tomba
della
neptYV''^(?)
f|[iaiTapa.
(n.
tempo
in pari
auioO 'Ayopaasfa
\i-^\i-fc,
y.oi\irioi(;
xoO xuoo
yogocoicc,
volte
diritto di
il
marmo
d'incidere sul
La
di sorta.
consuetudine, poi,
nome
il
del parente
che
il
anche
ai primitivi fedeli,
n.
222
come
era battezzato
Tip
'-jXtj(?)
Un
ai
pagani: notevole
K.
nel n. 179
(1).
63 K.)
Ncxoaxpxou vO-Se
xal TzixpoizoQ
^E''j6\iri'^
'
Segue
la
Etisebio,
vita in
cfr. Id.
Le Catacombe
Roma
il
medesimo
1,
me-
che ha l'ac-
{lot
'^ioxo^.
(1) Il
xelfiai
odocl
axou yp
si
atviov
[jiv7]|x6auvov
de,
il
defunto
il
qua di
clie in
due
testi
sarebbe che nel primo indicato un vivente che aveva ricevuto V acqua
del battesimo e nel secondo
venuto a Castellammare
<ptt>-ci3iia),
di Stabia
(2j oOvona,
forma
i).
il
De
la vita. In
un
titolo rin-
36 sgg. e 1879,
p.
121
cf.
(cfr
l'eolico e
dorico vujia.
MISCELLANEA
457
di lui;
il
non
lagrimosa
la vita
di
postura specificata
uuXwvt
xTxe
quinta;
xpcTO)
ma
R. R.,
I,
vicinanza
2.
Cos
di
un sarcoAnt. Chrt.
100
simigliante
OtXoXoyfcu
uaSa
il
andron, Varr.,
redattore specifica la
xTcot Suo)
si
{sic)
upwxos xol
f.
'l7r7co|A5a)v.
vecchio
Ippomedonta
(1) Il
Carini,
Le
polto
Cat. di
o.
dell' epitalfo
con
|iot)
ta. In
(9^
fine del v.
(Aijvrj),
Di una
il
lezione del
Arch.
St.
le [)arole:
uno
Sic,
Sic.
1864,
I,
a.
p. 469.
p. 14.
Il
cfr.
Spughes
XX.
nome
(mio)
516,
11, se-
3oc.
Nel
,
p.
Kaibel
trovo, al n.
fratello e sorella
forse
n. 187 riferibile a
1873,
Roma
stesso sarcofago
Il
Strazzulla, Studio
Cfr.
fu se-
(2).
Giov.,
s.
guito da G. CozzA-Luzi,
tomba
166 K.
0., n.
esempio
(lv q
corsia
tombe
due
di
terza
Seiepos, cfr. n.
Un
Quanto
altri.
d.
715)
p.
(1).
duo
sorelle vergini
^ctxivtj
30
MISCELLANEA
458
anche qui
nota
si
il
gelosamente
diritto di propriet
ri-
Una
Vyopixoicc, e
Siracusa,
y-fplq
di
si
il
seppellimento
guente filatra
i^ouacoTQ
(jirjSel?)
Questo era
ritto.
munanza
come meglio pu
in un'iscrizione gallo-cristiana
Hoc monumentum
modo
obli-
5).
Quando poi
come
meno
sent
si
epigrafia vennero
il
rispetto verso
defunti
nella
K.
riferita alle
Tiavxoxpxopos [irjSlva
9'eoij
giuro
(o, col
che nessuno
le viol
che nessuno
le
violi
(ma preferisco
0., (Svoyvos
a.
1874,
vaXwpi
Roma
(cfr.
sott., I,
p.
K., 196),
pondo quinque
xi
l'epigrafe
il
(1)
cristiane
si
rie del
Carini,
Le Catacombe
papa Eusebio
1.
2 sgg.
dell' Accad. di
Paler-
Vd.
205 O.,
p. 493.
ohe contiene
il
n.
editti in proposito.
ar-
fisco
eam
che
di Julia Concordia).
tombe
epigrafici contenenti
*iXou|iivif];
Una
quis
si
(cio
(iscriz.
ti
105; e in Bull.
p.
%a[T xoO
pxi^co
genti
marmi
248
A.
"
comminazione
simile
axOX
(xxc,
le
memo-
4r)9
MISCELLANEA
quando dice
Plurima
pi,
litterulis
venivano chiamate
ch
hymnus
{Peristeph.,
morto senza
il
XI):
tituli,
lo
Titulumque
si
bene a proposito
et frigida
osservare, poi-
tomba
non
di
un tempo; distinta
un
la
il
il
celeste soggior-
sepolcro ed
il
paradiso ad
e del sepolcro in
IV.
La
critica dell'Iscrizione di
nelle
L'anno 303,
Catacombe
Atanasio e Alessandro
di S. Giovanni.
da Diocleziano
era prefetto
come
rileva dagli
si
Ma
siiBfatti
ricevono
Ada
documenti
Sanctorum
storici,
se nel
di titoli
identificazioni
figlio,
Martyrum.
maggior numero
edifizi
dall'epigrafia,
appagandosi
et
dall'
dei casi
archeologia e
non
di leggieri
le
460
MISCELLAKBA
analisi,
il
fica e artistica.
catacombe
ha fatto pensare
d,
zione
al
sepolcro
quel
di
Gaetani
Brolo
di
(3)
ed
comm. G.
il
discorso
mentre
il
ch.mo
(2),
B. de Rossi
congettura che
(4.)
XMF,
nente
san Giovan-
la probabilit dell'identifica-
(1)
coi santi in
di
il
bollo conte-
uniche nell'epi-
Oltre a ci,
il
Carini, che se
ne occupa
nell'arcosolio,
lui
il
proprio suggello.
(ma
tempo
steriore al
probabilmente
di 'AX^avSpog,
Il
martire
passaggio, osserva
di
ci
sono
calce graffila)
delle persecuzioni
e Atanasio
segni del
sarebbe po-
ben lungi di
dove che
il
non
(1)
che, lo
formola
stesso Gaetani
Raccolta
d'
si
del resto
ferma
Antiche Iscrizioni
al
nome
di
Siracusane
Alessandro scritto
Cesarb Gaetani
di
Sic,
di
f.
53.
Gfr. Orsi,
Le Catacombe
di
s.
Oiov. in Sir.,
o.
e,
p. 14.
(3) Storia della Chiesa in Sicilia nei primi dieci secoli del Cristiane-
L, n.
74; P.
Arch.
I,
p. 175-6 o nota.
Gfr.
G. Kaibel,
7.
Estratti
O. S.
,
p.
et
12.
461
MISCELLANEA
che
poi
una distinzione
Mancaruso
il
identici
collocati
13 febbrajo assegna
(1) al
agli
santi Ales-
appartenga
La
XMF
formoirt
mondo,
sa,
ai
rappresentando Cristo
il
Salvatore del
si
(XII, 7)
"Et factum
est
proelium
cum
La
angeli eius.
magnum
in coelo:
Michael
martiri Ata-
causa
si
esponevano
e Michele (M);
al martirio,
Dio
combat-
Tanno, secondo
il
boleggiano
essi
Anche Dante
pure
Allighieri
contrassegna questo
umano
Niente
di
tomba
il
di martiri,
spiriti,
poich,
che
il
sim-
dovendo sof-
di
cangeli.
(1)
ha trovalo,
in
altri
scavi
(1894)
dei
medesimi
Syr. 1764.L'Orsi
bolli circolari
die. 1895, p.
su pezzi di
39 (Estratto).
MISCELLANEA
462
Ma,
oltre
bollo
il
caratteristicamente notabile^ e
lettere
le
mente
non potendosi
di lettere in rosso,
significare 'A-Q-avaai'ou
(?)
propendo a
al sepolcro,
quattro
tacombe
il
allora la iscri-
si
due
ca-
fedeli
Se
sarco-
di
monumentale
segnalato
secondo
il
suggelli
culto che
di
riferire
massima parte
Marcia
di
se
(1) nelle
disgraziatamente scon-
l'altro,
Che
negletti.
si
meno a persone
un rozzo
ornamento a musaico
il
Ales-
sandro.
(1)
Vd.
le
stupende
Archeol. Cristiano,
a.
osservazioni del
1877, p. 149-159;
comm. G.
B.
de Rossi
Bullett.
monuments primitifs de
la pein-
ture chrtienne en Italie, Paris, Plon, 1885; Armellini, Oli antichi cimiteri di
Roma
Carini,
Il
dotL G. FUhrer di
Vd.
il
cap.
Le
Catac. di san
7-8, nota.
sulla pla-
463
MISCELLANEA
Laonde
ammettendo
questo titolo e
gli
che esiste
tra
pu
che
inferirsi probabilmente
De
distico (Menaeis.,
IlaTYjp av
Tnp
che
in latino
ha
ataupixv TraXet
seguente versione
TiO-oc,
ad Pass io ne in.
Ne
propugnatori manca
di cotali strenui
la
Chiesa siracusana
fin
famoso
TtfJ-o?,
dq
(2) i^v
il
la
pu applicarsi
quali
ai
?),
(1)
differenza
il
Angel.)
f^o)
notevole
la
il
cui
mar-
et
multa lamen
Carini
ai dotti,
dell' Orsi
signi fica nt
numerum.
venga appagato
Io spero, in conseguenza,
nota
martiri insigni
(1)
si
riferiscono.
oblationarium)
^^
idiotismo, per
test scoperto in
uEsl
(epico
ult,
monumenti che a
si
riferisce
il
cfr.
s.
v.l. -^v
utcp);
distico,
voi.
II,
p.
650
Bollano,
Il
,
negli
Acta
cfr.
tanti
demone. Per
il
Tiel^ov,
tumbas
tacitas claudentia
del
il ManGualtherus,
secolo,
MISCBLLANEA
464
1895,
1894,
p.
p.
124,
De Waal,
da noi ammirate
le glorie siculo
e studiate.
Siracusa.
DI
SOMMARIO
f
'G-.
A. Cesareo. La Poesia siciliana sotto gli Svevi. Catania, N. Gian Albino Zenatti. Ancor-a della scuola siciliana, Messina,
V. Di Giovanni. Il nome di Ciulo d' Alcamo,
tip. D'Amico 195
notta 1894
Firenze,
uff.
della
Id.
P. Torraca.
La
I.
Il
<3esareo,
il
si
in
libro del
si
La maraviglia
condizioni
della
del
signor Biadene
critica
italiana
di
si
spiega benissimo
con
le
La
fatti
non sgomentata
dalla tra-
indispensabili a sapersi,
siciliana
non
si
la
MISCELLANEA
466
non quando,
lasci se
ha da essere.
esclamare
pot
Cos
cancell
tolse incertezze,
errori, rec in luce documenti, schiari dubbi, lesse meglio nei codici
in
con
fatto,
materiale
il
ma
metodo;
rigore scientifico di
Dante e
Petrarca
le
dei Trentini.
Il
critici
sono vantati
si
poesia
d'
della gioia
aver tolto
questa o
duecento, io non so
del
siciliana
so
cumento, che
in alcun
modo potrebbe
di certe affermazioni, o
son levati
si
era
si
dilegio
col
su qualche do-
critici
con
la violenza
studi;
non confessare
o per la vanit di
critici
hanno taciuto
propri
errori.
Le
che
le
vit,
formularono
vuoi
canoni indiscutibili e
ancora, specie
infallibili;
onde
si ritenne, e
il
dopo
il
Federico
II;
che dopo
lo studio,
coloro
libro del
la
no-
infine,
ritengono
molti
che
si
acconciano
Gaspary non
poeti aulici
dei
si
possa
tempi di
non
vuoi per
dopo
le
intorno
al
ricostruzioni
Contrasto e
del
Monaci
la qui-
Certo
condotti
ma
maestri hanno
il
Gaspary ebbe n
dono dell'infallibilit; e non far
il
compianto
judice
gior fervore,
giudizio.
si
e,
profondi
abbiano
egregi
torto a loro
il
voglia e frutto
si
concepiti
gli altri
che pi importa
con
maggior serenit di
467
MISCELLANEA
Lo
studio
Cesareo non
del
Gi intorno a Ciulo
solo.
Di
il
Giovanni ha recato in questi anni nuovo e considerevole contributo di studi e su Guido delle Colonne hanno discusso il Monaci
;
Di Giovanni medesimo
il
suoi allievi
il
sana
critica
il
sulla
studj
Messina su
dell'Universit di
ducento
ciliana del
di
signor Restivo;
il
Colonna e su Gia-
della
Zenatti noto
prof.
il
tanti
Odo
su
Torraca,
la scuola
poetica si-
acume
e intorno a questa
che intanto
il
marsi
alle
il
prime conclusioni
ripetere
il
giudizi
il
fer-
cieca-
devozione e di
spirito di
in
recenti
vengono annullati
molte aifermazioni
inappellabili,
altrui
dalla
ora maravigliare
scuole;
le
dallo
negativa dovrebbe
per
ac-
pi son
che
opinioni
libri
l'
che pare-
aveva
zione
vi
lungi
dall'
inscritto
approvare
avrebbero spostato
il
le
dalla
come
storia
altri
sperava
nomi che
ve
supposizioni
ipotesi e le
l'ingegno
umano
vamento
relega
Questo rinno-
le
dove pu giungere
che
novissime che
la tradi-
conferma
li
le ipotesi,
li
concepisce,
di persone autorevoli,
dovrebbero valere contro la tradizione coquando questa non venga dimostrata falsa anzi chi voglia
negare una tradizione dovrebbe egli portare prove convincenti constante,
tro di essa, e
le
4G8
MISCELLANEA
II.
sero
ma
usciti
Musulmani
di
ma
Palermo,
la
che
sotto
il
che
opina
conte-
si
regno
di
Fe-
tempo
dello studioso
Cesareo
Il
la
le
liana.
letterati?
il
Hierigo
poeti
normanni
mente
si affaccia alla
primi
gi la poesia si-
Federigo
di
II era nata.
glio,
'
dove
e per
impulso
di chi
disperse o interruppe
il
critica.
Non
ebbe cominciamento?
movimento
al-
certo
letterario
cominciato
fin dai
un
rebbe
tuali
il
col
si
spense. Fede-
stato, se
caratteri intellet-
Hohenstaufen.
con Buggeri
movimento
Il
II
il
modo
studioso anch'egli.
promotore
il
s'
come
dicare la Sicilia
in Sicilia
il
hanno a credere
Torraca credette
un grado
potuto
trovare
perocch
santina
si
incontrava con
le
;
le
scienze
madre
sacre
qui la sottile
sfa-
poteva in-
Federico
di civilt e di cultura,
insieme
di studi e
dunque
da noi
II
trov
che in nessuna
di studi,
e profane
dialettica
avrebbe
pi
sapienza
le
bi-
469
MISCELLANEA
musulmano:
strade lastricate,
saici, torri e
samente
moschea,
la sinagoga.
la
il
gemme
un costume
;
co' suoi
servire
fama
come termine
onde
re vestiti
fra
bmni
e taglienti profili
in
dei siciliani e
mezzo a
della reggia di
Palermo,
dotti
legisti,
ad
Volava
da per tutto
il
lettighe meravi-
di ogni cosa
sottili
lucco
strade l'ondeggiar
le
di seta, in
le
Per
sciamma bianco
fondaci e ban-
il
all'altra la chiesa, la
gliose
ir-
chi numerosi;
dello
le
si
II
pu n
non
si
lo
creava
la
cultura siciliana
la
Federico II
le
la
condizioni della
corte, le
tendenze politiche
il
movimento
in-
sarebbe stato
le
diedero
possibile
lustro e diffusione
neppure
al
ma
questo non
genio di Federico II
non
se
III.
Mancano,
in
mezzo
canto
al
vero
documenti sicuri
metro
normanna risonare
Ma
ac-
nes-
MISCELLANEA.
470
riconobbe
il
fridericiana
la
poesia vol-
la
possono rintracciare
si
Ma
le
per for-
marsi un concetto esatto di quel che pot essere questa poesia popolare
bisognerebbe
anzi
determinare quale
tutto
cospicue
pi
era
il
popolo
costa.
un errore credere
al
tempo
del conquisto
la
grosso
aleraraiche, toscane
era
Le
cosidette
monferrine
all'epoca
lombarde
colonie
piedimontane
liguri e
oggi
ristrette
Bufera,
ita-
pi propriamente
che erano
tutta di stirpe
a quattro
citt,
Caltagirone
dell'isola.
secondo
di
Mazzara
L'Amari, discorrendo
le quali
citt
corrispondenza fra
lombarde popolarono
Cefal,
Catania, Gir-
marittime di terraferma.
s'andavano sovrapponendo
e colonie
e Palermo,
si
uomini delle
ai
Greci e
ai
nomi
di alcuni
indigene
e in-
not la
con altri d
Lombardia) e della
luoghi di Sicilia
immigrazioni
Musulmani,
MISCELLANEA
471
Ma?ca aleramica,
il
ancora
l'
dall'alto
illustre storico
dei
greco
quinus,
Ugo de
Putheolis
Gualterius de Canna
oltre
Ac-
casati di
con qualche
Un
nome
Odone Bono
cittadini e
un
giano,
il
di
vescovo, ha
cosa di singolare
dello
oggi, o
v'
il
al
il
quale
gli
fenomeno
si
di
gli
alti
di-
solo che
sono ingegnati
siciliano,
erano
italica e ve-
francese o italica;
per lo pi stranieri
un parmi-
con
un popolo
v'erano
nomi tutti
aveva dunque qual-
di Patti
come
surta tra
lite
genovese
siciliana
erano volghi
la nobilt era
stato
possa spiegare
intorno
v'
chiesa di Patti,
v' era
della
un
testimoni
La popolazione
non
musulmana
gnitari
tra'
di conio italico
parte.
Uno
del 1136.
il
razza
un diploma
di S. Marco, in
dato
nome
non
elementi indigeni,
tanti
v' era
ma
valentuomini.
Come non
sopraffatti dagli
immigrati. Po-
il secolo decimo secondo in elaboraandavan fondendo in quel gran crogiuolo che fu la monarchia normanna.
Date queste condizioni etniche non parmi che si possa parlare
zione;
si
propriamente
una poesia popolare siciliana anteriore alla cortiPi probabilmente quelle che paion tracce di poesia poposono gli avanzi di composizioni poetiche se non del tutto
di
giana.
lare,
letterarie,
tutto popolari
al
modo
che oggi
si
472
MISCELLANEA
intende
elementi immigrati e
gli
Se pure
tosto
siano
le
riflessi della
gli
gli indigeni.
ebbe determinati
ed
criteri
Cesareo la
d'accordo col
De
altri
termini
al
trono di Federico
sono
ebbe comin-
In
artistici.
II;
per quanto
me
siciliani, e
poeti
ai
cui
le ri-
dai codici
sono assegnate. Pu darsi che tra esse ce ne siano di poeti anteriori, dei quali s' perduto il nome, e che i menanti, non avendo
sottocchio
vero autore,
il
attribuirono
le
questo o a quell'altro
verchia fede
ai codici, e
hanno prestato
so-
tifico.
Perch nella corte di Sicilia si udisse una poesia letteraria volgare, non era necessario attendere la tarda imitazione dei trovatori
provenzali
n l'avvenimento
potere di Federico IL
al
con
le relazioni
manna, erano
a Federico
II,
la
Francia e con
Goffredo Malaterra,
Guglielmo
di
Blois
se
bene
in
vescovo
di
millio, Pietro e
francesi
alla spicciolata
Dopo
Rouen mand
Sicilia.
Offa-
erano
la
morte di Guglielmo
alla corte
di Sicilia
il
Malo
trentasette
l'arci-
giovani
473
MISCELLANEA
La
maso
di
di
Francia e
d' Inghilterra
1'
venivano in
Sicilia;
de Guglielmo
tica poesia
era raro
quali versi
ci
li
outre
lai
altrui,
infatti si
parlava
eran
ma
forse
la lingua
si
lai
francesi
francese
adoperava
canti e
testimonianza non
ogni fede.
questi canti
la latina, l'arabica,
lais
vielle....
apprendono che
le palais
ou sonnait
cantait et
Li un arpe,
si
studiavano
Unguam
se
ignorare,
la greca,
era cosi
quando
governo, Arrigo
corte nor-
nella
di
il
Navarra
della Re-
fratello
rum
il
Ou
prese
del
Questi
inglese.
Gonquistatore
il
la
Palmer,
manna
cilia e col
teneva corrispondenza
corte
;
francoesset
in
curia.
Non
logico,
non
non
non ab-
pu suptradizionali,
menporre che esse dimenticassero
canti nazionali e
tre conservavano la lingua, e tenevan frequenti e vivi gli scambi
bian seco recato la poesia fiorente della patria;
si
Le memorie
non
ma
non
il
di
nomi
epici
francesi in
normanni
si
le tra-
lirici,
il
e sta bene;
fatto
che non
ma
le
Arch. Stor.
Sic.
N.
S.
anno XX.
MISCELLANEA
474
per inavvertenza,
una Matilde
marchese
Monferrato;
di
in
moglie
Manfredo e cugina
di
Ruggero
conte
al
figliuola di
forse dire
di Bonifazio
la
al
Provenza. Adelasia
di
ed anche
gente
si
di francesi
uomini
gli
con loro
pu affermare
ma
normanni,
italiche,
que, tanto
Ma non
la
di
fratello Arrigo,
il
si
come
di corte
Comun-
monferrine re-
popolazioni
le
La
velle, della
sarono
leggende
in Sicilia tradizioni e
pu negare che
cortigiane. Chi
che passata
in certi
provenzali
reggia di Ruggero
al
II,
gare; forse
valere
tico
mo
li
elementi
degli
Buono
buoni
tori, e
ma
un riscontro
spense presso
si
di Sicilia,
poeti.
ma
successori,
di
italiani,
quivi
re verludioso
et
delle
il
volgar
la
d'
persone
onesto.
ogni
((uivi
d'
Si
erano
volle
si
ma
tra-
non
perfettione
ogni
ma
poesa vol-
corti italiche,
rima,
erano
moda
sostitu
si
trovava
dicitori in
la
naturalmente francese;
ceppo siculo,
commentatore
il
non
dapprima seguendo
vecchio
sul
popolari
fatti
non
allora
mut
recentemente dal
come con
coi cavalieri
La testimonianza
resa nota
li
di
Gugliel-
excel lentissimi
sollazzo
toglier
che
si
canta-
pu pensa-
valore a questa
te-
475
MISCELLANEA
dopo
Guglielmo.
di
Ma
il
commentatore visse pi
avesse ricordato
e costante
commentatore soccorre
La
di Dante.
rima
favore
il
travestimento ne-
il
di
corto
taglia
in
joculatores.
un secolo
dicitori di
ai critici
d'
ci
la
precisa corrispondente
Non
uomini
di
ogni
buon Guglielmo avesse comminato pene contro persone che nella corte o nel paese non esisollazzo.
stevano
supponibile che
giacch
certi bisogni
le leggi
necessario
glars e jongleurs.
Ma
se
ammettere
e'
biti
il
eran
essi,
Sicilia
la
di
provvedere a
presenza in
Sicilia di jovr
poetato in volgare
si
du-
come poe-
Italia,
IV.
ci
gli
esempi
di
la loro
come
gli
grazioni,
influenza e determinato
cortigiana
Ma
modo
stesso
al
rinsanguati
la
dalle
metri, mostra
dopo quattro
Ma
Sicilia
altre
ragioni
occorrono
letterario
come
anteteriore
in
a F-
476
MISCELLANEA
derico
II.
volgare
Finora
abbiamo
noi
senza definirne
leggenda
Art
di re
Tilbury in
modo
al
Etna per
nell'
e Ghilperico
venisse tra
stesso che
quale
sistenza, lirica;
venzali.
Come
si
nomi
potrebbe indurre a
di paladini
Ma
ha contezza, e quella
ed ha attinenza con
dai quali
II,
carolingio.
ciclo
hanno documenti
si
poesia fiorita
la
di
la
imposti ad alcuni
derico
La
toccate-
raccolta da Gervasio
noi qualche
Sicilia, della
poesia
di
le ferite
Pu
generale
in
condannato
parlato
genere
il
il
di tro-
regno di F*
potuto attingere'
le
lirica
il
re
di
Palermo
Palermo
il
II
il
quando Federico
Sicilia a
notari,
frati
il
e ricompensata
fors'anche....
provarsi a rallegrare
volgare plebeo
la corte
avevano udito
con
dialetto a
il
il
profitto che
convenienza
introducendovi
bei
let-
modi
rime
Ma
dei
precisamente
quest'esempio dei
derico
quando
scuola
te8i,
II.
Come
la
Alpe.
d' oltral-
biano avuto
la
come
d' oltr'
celebrati maestri
che
il
poeti
dei
del
tempo
provenzali
fridericiano
volle
spiegare
ma
abbiano
il
potuto
seguire
che non
Il
si
troverebbe
477
MISCELLANEA
ciliare
il
con
di Federico,
l'ipotesi del
Monaci, transporta
seguenza l'incontro
Federico
si
anche
con
diretti e frequenti
qui io
anch'essa provenzaleggiante
II fu
di
mande
ai
se
non
ci
2"
la
rapporti
fossero stati
domanda
Alla prima
si
plebea
come dice
il
Cesareo
alla
La
sveva.
trebbe
poesia
provenche po-
il
gleurs, cui
si riferisce
Nulla dunque
di
in certe frasi,
che non
il
provenzale
si
o forse
possono
perch
in
il
modo veruno
appartengono
alla
credere esclusive
poesia
di
tutti
popoli.
Ma
quando e dove
Siciliani
si
la
ci
Come,
poesia dei
si
dimenti-
con tutta la
furono; l'altra la
Le
da quando Matilde,
figlia del
re
(tiers, la
di
Sicilia
il
conte di
Barcellona
il
conte
di
Poi-
la zona dove
conte
di Tolosa;
si
Aquitani in
MISCELLANEA
478
la poesia, le
commerci
maggiori
citt
commerciali
pellegrinaggi
d' Italia
avevano
vano
pellegrini
ad
e forse
il
Le
nivano ordinariamente
stazione,
spedizioni.
in Sicilia si riu-
approda-
in Sicilia
concorreva la pro-
attirarli nell'isola
per
le
imprese
d'
Oriente
seguendo Arrigo VI in
tori e avventurieri
Certo che
cilia,
Baimbaut de Vaqueiras,
Sicilia,
Tripoli o in Soria.
in
se Bertrand de
Born poteva
Tutte queste
ragioni
ci
dire che
paiono
sufficienti a
volgare,
suoi tempi, e
dei
correre ad ipotesi pi o
meno
ri-
speciose.
V.
Fra
le quali,
come ho
detto,
ma
e per
Suppose
il
il
fenomeno
del ge-^
Roma,
che in Bolo-
Vigna
Jacopo da Lentino
indirettamente
per
la vicinanza delle
corti
ove
si
poetava
in pro-
mescolanza
che
tre poeti
479
MISCELLANEA
nando
recarono
in patria, vi
la
nuova poesia:
cammino
sarebbe stato
e parlassero
le
non da Palermo
alla
diversi,
dialetti
dunque,
ma
terraferma,
da Bologna a
Palermo. Questa ipotesi, sorretta da argomenti non privi di valore e da grande erudizione, per la novit sua e per V autorit di
chi se ne faceva sostenitore
plausibile;
menti
che
quasi
certi della
dimora
La contemporaneit
sata fra
si
tre poeti
di
Jacopo da Lentini
Jacopo da Lentini
ho
Ma
detto, fa
si
pu adduri-e
in
Bologna
suo
rulficio
di notaro,
mora dunque
l'altro, e
di
tre
ebbero
uffici
La
diritto.
di-
Torraca argutamente
Il
tro-
1!
ipotesi.
poeti.
XLV.
Jacopo Mostacci
me
e,
e!"a al
Bologna docu-
in
della
varsi insieme se
spiegazione pi
la
che
come
accolta
fu
il
atjdare a
farli
lo
Bologna
tutti
e tre
perch
si
tutti
trovarono
in-
per la pe-
escursioni
dove
Per provare che
gnerebbe trovare
la
tre poeti si
la
conobbero e furono
le
Ma
segnare
al
come
Il
posteriore.
maniera trovata
in
fi
il
Ce-
in cui
Cesareo crede
vi-
di
poter as-
che d'altronde
Ma
MISCELLANEA
480
il
che
a studiare
in
nacque dopo
il
anni o poco
pi
modo
in ogni
doveva essere
Vigna. Se dunque
trovasse
si
meno
di venti
pi giovane di Jacopo e
era
a Bologna.
ini
andava a Malta
nel 1240,
meno
Ma
tore,
per lo
egli
non
pi giovane
:issai
Jacopo
di
Pier della
e di
come mai
che che
per
al
1'
esei-citar
Monaci,
Il
tica di questi
cosi essi
ufficio di falconiere.
pone
pi logico,
lo
svolgimento
avrebbero appreso
come dice
Cesareo
il
Ma
il
quarantanni
Ma
latina,
il
dialetto
corte,
di lui.
abbiano avuto
poeti siciliani
II,
la
l'arte di rilevare
lingua
a dignit di
perch
Sicilia,
non
il
Dice
letteraria?
memoria
vi
innalzare
di trovatori
Siciliani
municipale
dialetto
il
Monaci, e con
il
provenzali
andati in
potuto da soli
avessero
Se per
che
via di induzioni,
con
la
con
II;
certezza storica la
Arrigo VI, e
la
dimora
di
colle
l'arte
venuta
di
detto, si
Sicilia.
pu ritenere
le relazioni frequenti
rico
ed
niamo che
altri,
medi-
col
letteraria,
forma
della
municipale.
avea quasi
giovane
poe-
si
tato e
dell' attivit
rimatori, nel
tre
con
la
marca aleramica,
crociate,
pellegrinaggi,
Peire Vidal
nella corte
di Enrico di
48
MISCELLANEA
vece
Ma
anche senza
ci,
Non potevano
corte sua.
Nota acutamente
Torraca
il
contro
papato e
il
ovunque condusse
in-
pi
il
la
bisognerebbe dimostrare
dell'Imperatore
guerre
le
Lombardia
Federico II pass
non
gliesi e
Ma
fatti
cun suo
Siciliani
da Polidoro
atto datato
in Basilicata
l'
>
al-
ciliani
non Pu-
accompagnato.
nella
penisola;
Se dunque
imperatore a Faenza.
pi
facile, di
Si-
pi
mans, della
cui
Beausen
Bertran
d'
Alamon
Augier
avrebbero appresa
rico
contatto
Vienne
de
Rambaut de
Aimerigo de
arte
l'
dunque
-dell'imperatore. Perch
di Federico, dal
avessero incontrato
e vi
e la
la
Il
Quali
difetti fisiologici,
che
no-
non poter compiere quella trasformazione che gli studenti di noin Bologna potevano? La cosa non mi capacita. D'altra
parte, per ammettere che i Siciliani avessero appreso l'arte a Bo-
tariato
LoUis
Bologna anteriore
fa al Cesareo,
alla siciliana.
filtri
trovarono
colpisce
da s
ostbro? e se trovarono
anche
Perch o
sua teoria.
della
il
De
La obbiezione che
da
se
s,
il
tre
appresero
perch a
Monaci
da
altri
tutti
so-
appresero da
rimatori
,
dove sono
MISCELLANEA
482
corte
medesima dell'imperatore ?
a una cosa; che cio
tendeva
alle
vi scrivessero
pi facilmente
le
la
si
sia
Bologna
si
at-
studio
nello
riflettuto
dato
che poesie
gli scolari
tumultuosa, varia
di
clemci
colta giovent
la
goliardica,
d'ogni
per
la
sua
Il
il
La
Monaci,
per culla
piuttosto che
Come
vede, dunque
si
menta sotto
una
la
come vuole
il
Gau-
corte.
,
l'
Monaci cade
ipotesi del
dalle fonda-
rovinosamente se
si
pensa
che per trentanni tra la corte imperiale e la Provenza, furono rapporti frequenti, che la Provenza,
calquier
matrimonio
trighi
la
contea di For-
la
di
ste, che,
di
regno di Arles,
il
il
gli in-
necessario ricorrere
resto, la teoria del
in tutta
una generazione
non sempre
di poeti,
tativi e di esperienze,
di ten-
sveltezza e sicurezza
si
ro ? Sarebbe
maestri di
commodo, ma non
conobbe-
dunque
tentativi, le prove,
si
Provenza, e
che sotto di
483
MISCELLANEA
siciliani noti
forme
sia arricchita di
prendesse
artistico
i
modello
tolte al
di Siciliano
che tutto
di
movimento
il
modo
ripulirsi si
al
V arte
splendore
tale
nome
lingua oltre
la
maniera popo-
dalla
essere anche
il
Ce-
sareo.
Ma
nome ?
vive neppure un
ai
Il
progrediva e pi cresceva
pili l'arte
non
si
numero
il
meno
erano
men
spietatamente decimati, e
famosi, poi
dall'ostracismo, finalmente
tunato.
il
si
nu-
non erano
stati colpiti
faceva nau-
passavano ad arricchire
nome
il
riduceva
si
fragio, e le
un nuovo can-
mero
Quanto
zoniere, e tanto
il
il
patrimonio poetico di un
Cesareo aggiunge
Or bene
altro pi for-
la
Pisa
Odo
Colonne
delle
Percivalle
Dor
Buggerone,
Tiberto
Paganino da Serezano
Galliziani
da
Gompagnetto da
Prato, Jacopo Mostacci, Arrigo Testa d' Arezzo, dei quali occorre
decimoquarto
il
re Federico,
il
quali
re Enzo,
recenti....
Ma come
il
meglio
ciascun
di
ma-
il
sta benissimo.
Ma
allora
la
stil
novo.
decimo-
maraviglia di quei
critici
che
di
riproduceva nel
quei tempi
la
provenzale
la
lirica
pi
484
MISCELLANEA
deva a un'ideale
letterario
dimenticanza.
in
-duti
sa nulla;
vissuti.
Di
pare, e
non a
si
sa
meno
si
di
tutti
Del
resto
come
Federico,
torto,
cano in generale
si
pu
epoca di Federico
documenti o
fatti
Ranieri
siciliano,
all'
per
alla
tutti
ca-
rime
cui
le
si
non
in
dal
poeti
Inghilfredi
altri,
fossero
anteriori
poeti
alcuni
di
di
Mineo,
stabilire l'et di
man-
Manfredi,
teriori
VI.
Le
scai-se. Il
di
il
Torraca va pi
in l nella
sono
documenti,
ricerca dei
ma non
abbastanza noti
e dei quali o
si
conoscono
fatti,
o,
anche igno-
randoli,
grafia
vatori siciliani
il
biotro-
Piuttosto era da tener conto del re Giovanni suocero di Federico II, romanzatore
documento
ch
degli
del 12^0.
come
Di
lo
lui
chiama
v'
il
Secreto di Messina in un
amor di Tristano ed
Isotta.
la
storia
485
MISCELLANEA
mie che rendono incerto il critico pi sottile. Di Rinaldi d'Aquinoce n' per esempio una mezza dozzina. Alla fine del XII secolo
,
un Rinaldo d'Aquino possedeva Roccasecca, che difese contro Arrigo VI; ma di lui non si hanno notizie posteriori al 1201. Nel
corso del secolo XIII v' un Rinaldo d'Aquino fratello del conte di
Caserta poi un altro Rinaldo d' Aquino vescovo di Martono un
;
Rinaldo fu
altro
Manfredi
di
nel 1240
Ma
forse
il
il
conte di Acerra,
chiama
traditore-
il
Carlo d'Angi.
e
Tomaso
fratello di
in fine di
falconiere,,
il
Torraca propende
Il
il
il
II
di
Montellese
poeta
il
ora ^lontello
sono parecchi
che
il
gli
Arrigo Testa;
critici si
Parma
e di
Lucca
per Federico, morto nel 1247 nello scontro del Rorghetto alla ghiara
del Taro;
ma
matori nostri
una
ipotesi. Costui
se nel 1219,
come
si
avea oltrepassato
ri-
un documento pub-
rileva da
venticinque anni.
Ma
bisogna
notare che anche in Messina nel secolo XIII esisteva una famiglia
nome
Aragona.
un errore
Messina,
di copisti,
fin dal
non
altro, di
barone
di
che parve
lui
il
ai cri-
apprendere in
distinti.
Un Rosso Rosso
aver sovvenuto
che sia
il
facile
d'Avitis. Ci che, se
vitis
ad
il
poeta
chi
fiorini
Ruggiero d'Amici
Dor
ma
cavaliere,
II,
noto per
chi
pu dire
che
al
cognome
par-
486
MISCELLANEA
nome,
fra
sebbene
ben
quali
difficile stabilire
il
Non
sa nulla
si
di Inghilfredi.
Rovemburg
essere Gilfredo di
Il
,
tutti
una compiuta
maresciallo di Manfredi
ma
derico II,
il
sa chi.
o chi
Un
La
di
primo
con
il
che
di Calabria
il
nome
malamente
storpiato, altro
di
Pironto
non
si
ma
su
documento, non
al
la cediglia.
Matteo
si
si
maso
toscano
Folco
po-
ma
Rovemburg
biografiia.
rimatori e potrebbe
ai
attribuiti
fatti
lo stesso
rimatore,
il
di
il
di Milazzo,
alla battaglia
il
28 aprile
qualcuno messa
ficarlo
in
dubbio
propone
di identi-
rite-
Quanto a Odo
e a
Guido
della Colonna,
,
come
volle
il
nessuno oser pi
Monaci
af-
dopo che
il
col cardinal
Come
si
rici,
fermare
l'et del
MISCELLANEA
mancanza
487
medesimo componimento;
il
nella scarsezza,
fornire la critica estetica, sia per la indole stessa della poesia, sia
pel fatto che tutte le poesie
tipo;
ponimenti. N, pertanto,
com-
si
1'
ma
casi
per
et,
rebbe
bero
dividendo
poeti in gruppi;
il
una
classificazione
maniera popolare,
e che sareb-
conterrebbe
provenzale,
il
ma
i
i
tutt' altra
ma
conservano qua e
quali
secondo
il
seguono la scuola
pi freddi
pi conven-
zionali.
Il
i
Cesareo ha
in parte
ma
la
mano che
la poesia siciliana si
approssima
alla
come avviene
in tutte le
tanto pi
pi convenzionale e pi vuota,
sue
alle
tichi
origini.
rimatori
Il
che
ci
quelli che
siciliani
epoche di
come Rinaldo
si
accosta
pi an-
Aquino
d'
per
si
rigorosamente insistere.
VII.
Le
si
riferiscono a Ciulo
d'Alcamo
le quali
par-
48S
MISCELLANEA
la dotta e
fessor D'Ancona.
Ma
fondamenta
nuto
il
Cesareo circa
nome
il
che
che
Monaci e
il
il
si
e la e si
:
Fu
e che
un
non
la let-
la
l'altra;
che la
non essere
al
le
pa-
l'
e la
il
filetto
inchiostro
corso
il
se
deve attribuire
larono pi di Ciullo
che
scritto in
camo
dotti lessero e, a
invariabilmente
mente del
lasci forti
della
penetrato nella
di
D'Ancona
le
la
modo
il
Ciulo d'Alcamo,
non par-
storici e critici
ma
di
un Cielo
Camo^
dal
erano che
il
nome
Ancona
di Ciullo fu
pel
una invenzione
in Sicilia; che
chiunque
si
dell'
XVII
Ubaldini, del-
fosse,
poeta,
al
paese
di origine.
Travede
la
verit,
ma
le
ultime pubblicazioni
dell' in-
Di Giovanni che recano nuova luce nella quie distruggono gli argomenti del D'Ancona, o per lo meno,
faticabile professor
stione,
ne mettono
Infatti
in forse la validit.
il
nome
di Ciulo sia
invenzione dell'Ubal-
invenzione dei
ma
il
nome
siciliani la
Citdo, no.
Il
etimo-
nome
in
489
MISCELLANEA
serie di
quali
il
XII stesso.
Il
Di Giovanni
cita
una
XVII, nei
al
ci baste-
vole a dimostrare ehe il nome del poeta pot essere Ciulo e non
Cielo, come vogliono leggere. Del resto se i toscani avevano i mes-
ser Ciclo, perch in Sicilia non potevan trovarsi i nisser Ciulu, che
la versione vernacola del nome toscano ? I documenti dunque
il
che Ciulo sia nato in Alcamo. Il Monaci non sostenne forse che
Messina che segue nei codici il nome di Guido della
l'aggiunto de
Colonna
indicava
non
gi la patria
ma
la
non neppur vero che nel secolo XIII Alcamo fosse borgo musulmano. un errore che deriva o dall'aver
letto male il testo di Ibn Giobair, o da falsa interpretazione. Nelle
Quanto
alla patria,
Alcamo
come
araba
in quel
tempo,
musulmana.
Ma che ci fossero cristiani, oltrech si dovrebbe ammettere per la
politica dei principi normanni che, ove eran musulmani, gittavan
cio nel 1187,
gli
elementi musulmani,
come
ghi di quella l'egione; oltre che per queste ragioni, dico, provato
dal fatto che nel l'222, cio soli trentacinque anni
dopo
il
viaggio
Ibn Giobair,
Alcamo
un convento di francescani. Ora certo che se nel 1187 Alcamo era
borgo musulmano, non poteva in trentacinque anni diventar cridi
il
stiano
e che
il
il
suo convento
credere che in
di
Ma
Per tanto
tutti gli
Camo
Sic.
N.
S.
anno XX.
ad
critici
suo
italiana.
32
MISCELLANEA
490
il
esso
si
trovano
citati la
Defensa
D'Ancona, con
il
tili
Contrasto
sot-
1231,
al
e gli Agostari;
La defensa
fu codi-
Ma
il
invero
Pertile
il
primo a imaginare
ch
si
la defensa; e
sostenere questo
il
non
diritto siculo
af-
II sia stato
fatto, solo
il
per-
conoscenza del
gano
varii
titoli
solo,
in
ma delle
modo
assoluto a chi
Costituzioni di
delle
stesse Costituzioni.
Federico
apparten-
quali
disposi-
zioni siano
dalle leggi
sono
pi
le
al
suo
<
omnes Regnum
p?xiecedentes
Siciliae et sanctiones
XIV
1231
si
di
tutti
modo
assoluto che la
di
nelle
la
Costituzioni fridericiane.
se
si
tien
Guglielmo
li
si
una creazione
fensa da una di quelle tante leggi sparse, delle quali al dire del
dotto monsignor Testa, Federico volle essere il Giustiniano. Se
dunque la defensa indubbiamente anteriore al 1231, il trovarla
,
stabilire l'et
di Ciuio.
Lo
gli
Agostari,
491
MISCELLANEA
1231
secondo
critici,
cumento al quale
da San Germano.
si
appoggia
Il
Di Giovanni gi
not
che se
agostari in
gli
Sicilia fossero apparsi per la prima volta in dicembre 1231 e nel 1232
furon
non
diffusi,
si
fri-
dericiane, che, trattate nel 1230 furon promulgate nell'agosto del 1231,
cio quattro
moneta appaia
la
il
in corso.
contrav-
ai
ventori una pena pecuniaria da soddisfarsi con una moneta che non
che s'ha a coniare; nel qual caso i contravventori dovrebesiste,
bero attendere
la
loro debito
il
gli
cessario che
Questo
che, per
critici,
me
Cesareo sotto-
il
cronaca
della
passo
11
tum Germanum
Ora
detulit etc.
novam
precisamente su quel
affermare che
gli
che
critici si
Agostari
fermano per
l'
innanzi
creata da Federico.
Lasciando stare
le
calchi fatti
mente
sia posto
duciamo
si
al
nummi
aurei,
che
si
mano
si
chiamano Agostari,
appresso
me
Germano non
testo latino
il
il
detta Agostale, a
San Ger-
ecc.
Ora,
io
gli
posto
delle
due
frasi
Agostari.
nome
Vengono
Agostari,
avrebbero ragione
ma
coniati nuovi
allora
egli dice
il
nummi
aurei,
D'Ancona e gli
numni aurei che
492
si
HISCELLAKEA
chiamano Agostari
il
nome
nummi
quali
fossero stati
vani in Riccardo da
ma
nuova,
sia
S.
gli
nuovamente
Germano non
coniati.
moneta
significhi che la
monete
coniare dall'Imperatore.
fatte
Nel 1221
sono
ci
II
se oggi
si
d'argento da una
denarii novi
che se ne rifece
significa
dicesse che
lira,
tareni e
la conia-
il
coniati,
da una
lira
ci
non
significa certo
che
che
il
testo latino
pezzi
Tutto ci rende
d' oggi.
assai
tareni
sono
ci
altre
zione
altri
sia
ambiguo
alla
,
meno
pu dar
all'
et del
dall'avere avuto
ed
Contrasto
non
si
defensa e
al
Agostari
agli
cio
si
del
lunge
nome
le quistioni relative al
di Ciulo quello
quel tempo
alla
siciliani di
pu affermare nulla
di
sicuro
lui.
Vili.
Il
la
scuola
poetica
strano che
liani
lari.
le si dia
il
battesimo di
493
MISCELLANEA
sicilianit dato
a tutta una
da Dante
ingegnata di spiegare
fino al Cesareo.
la
rissimo critico
me
un
trovato che
mai
lato
me sembra
consenta, nel
lo
incorso in un grave
gruppi, da
ma
errore. Egli
ha posto
sono
siciliani
meno abbiano
dato
il
infatti
la
che
suo
inferiori di
nome
come una
penisola
mo-
il
il
chia
il
ha diviso
numero, e
si
Ma
il
alla scuola.
poeti
in
continentali;
chiesto
due
ha
come
dotto letterato
critica
si
siciliani, dall'altro
in
ha mai
chiamare tutto
La
ma non
perch dell'epiteto,
il
siciliani, si
modo
tutta
il
numero dei
dei poeti napolitani, dei poeti pugliesi, dei poeti toscani, e che so
io,
uno
due
una persona
distinta dall'Amici),
cese, tre se
il
cuno d'incerta
Testa
patria, dieci
il
il
Mostacci
lec-
Testa siciliano)
siciliani;
poeti
avrebbe cio
quanti la
Sicilia;
Certo egli non avrebbe potuto chiamarla toscana o pugliese, o napolitana; n solo per la esiguit numerica
gioni,
ma
ancora per
altri fatti
non
-di
qualunque patria fu
Sicilia;
d'Italia,
d'
che
il
regno di
si
la corte dell'imperatore,
per tutta la
numero
corte sveva.
MISCELLANEA
494
il
nome
ripensandoci meglio
al
Torraca;
il
Potrebbe
egli obbiettare
che non
e'
come non s'ha da chiamare toscana, o pugliese; non c' ragione di darle una patria, come se quella poesia avesse avuto oriliana,
determinata
movimento
ma
scuola con
la stessa parola
poetico,
mostra
ci
la necessit di
Del resto
il
ove maggiormente
centro letterario
poeti
estrinsec
si
teri estetici. Il
Ma
le
1'
opera di quei
tendenze e
da noi addotte
ci
tiche.
del dolce
Not
stil
aliis asciscere; eo
caniur
nuovo
e poco appresso
studiavano di
rinnova-
sibi famarri
Itali
prae
Sicilianwn vo-
al
il
carat-
mento
si parli.
riferibile al
di
di
grazie
si
che
enitbantu", pri-
Ma
Siciliani
il
retine-
siciliano
della poesia,
ma
ancora per la
mente
ma
ancora
per
ci
le
in certo
qualmodo per
forme convenute
conduce
dei Siciliani
la
che costituivano
stile,
linguaggio poetico. Ci
Monaci
le
poesie
seguita,
non
495
MISCELLANEA
siciliana
da
tesi
lui
ma ognuno
dirozzava, lo tempe-
lo
corrispondente
la
cese
appresso, pi esplicitamente
fama
Salita in
meno
due lingue
dell' altre
pi antichi
letterarie
siciliani, foss'egli
s'
altri dialetti
>
poeti siciliani
un solo
generalmente
tutti
che
italiani,
degno
di
scrisse
Petrarca, e che
il
alla corte di
gior
numero
ma
Palermo
pi che potevano,
il
si
mentre nei
veramente
o setten-
derivaron
furon primi*
la poesia
italiana nac-
la tradizione,
mag-
il
trova con
Co-
siciliani
dove l'ambiente,
di Siciliani e Meridionali
costringeva
Bologna
non
occorre un solo
que
primo
quali ancor
nota
meridionali non
come
il
studiasse e
la
trovatori
fatto
,
come
Italia,
intende
avevano celebrit
si-
dopo
tudini e di tendenza
poesia
la
volgar
letteraria.
il
modello
la
la tesi del
Monaci
1 e
vero
ma
IX.
queste conclusioni
496
MISCELLANEA
nessuno meglio
di lui, siciliano,
deriverebbero dai
nel
difficile,
Cesareo o dimentica
il
il
volgare
sici-
minuto
o dalle
tatti
di forme, giun-
il
cercando qua e
l le
Siciliani
non contraddice
Gi
attribuire loro.
latino e al provenzale
al
Monaci
ragionevolmente
si
pro-
dall' altra
e attribuisce
il
menanti
ai
dovrebbe
e potrebbe
il
spiegare
il
ciliani. Il
costano
al
dialetto, usate
dovrebbe rendere pi
tardi,
cauti quanti
dei copisti.
siciliana ci
dimostra
rima o
come
si
si trova.
del testo,
che
quando
dialettali;
ma
questo reintegramento
il
non
le
continua
la
di storia e di psicologia.
riconobbero pi,
dialetto.
doppio errore
penna dei
n riconobbero pi
il
qualche pa-
Ma
di
rola toscaneggiata
il
il
il
siciliano odierno
siciliano antico;
come parlavano
degli
dialetto
moderne
n
un
poeti corti-
o scriveva la plebe
ci sta
bene
ma
le scritture
antica,
come
forse
497
MISCELLANEA
anche
non sempre
della grafia,
modo
affermare in qualche
tro,
Si
parlavano
letto nel
di
dialetto
il
il
dialetto doveva
un
d'altra parte, se
dialetto parlato
nelle formule,
ma
di consonanti.
Molte
poeti
se
pure
si
ma
par-
le
immi-
grazioni, le colonie e
numero
si
Il
al-
provenzale
la latina e la
pu parlare
un
piuttosto che in
scrittori
siciliani raggentilivano
illustri
modo
gli antichi,
pu avere dagli
che in un
lo
dei poeti
si
pronomi
lui e
ch se ad esse
la
lei,
si
quando
dialettali si
non
si
incontrano pi.
in
N posso
forme
Siccome
dialettali
il
sole
che
Lo
lettali,
le
momento che
manda
perch allora
gilglio
la
esaminare
dal
passo,
nelle scritture pi
perderebbe
copisti,
ma
di essi
non siano
appartengano invece
basta
Ma
esaminare
essi,
dia-
alla lin-
la sintassi e la
MISCELLNEA
498
non
si
pu assolutamente
attribuire ai
menanti.
C' un ideoma letterario, la formazione del quale opera dei
poeti; ai quali
non riusciva
difficile
etniche
per
le
allora, ci
mia idea
Fede-
la quale in
fondo
si
me
la
confermino
pare
la
XIV
cronache, capitoli
regole
hanno
nello stile
tale
il
il
dialetto era
II; ai
quali
ancor sotto
e
l'a-
poeti stessi
italiane.
conclusioni.
in
parte
abbandonato
essere entrati in
ricalcare le
nuove vie
di ricerche, che
orme
si
pregiudizi
cammino quando
della
il
ma l'avere
critica
che
in tutto
demolitrice,
gi pareva che
arrivati
la critica
non con-
lavoro.
Luigi Natoli
-<5X^^^-
fosse inutile
BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO
G. Pipitone-Pederico. Nozze Lanza di Scalea Drogo. 8 dicembre 1895. Lettere inedite d'illuItaliani del sec.
stri
XIX. Pa-
Ve-
del
1848,
ed
dopo quanto
il
Pipitone-Federico,
pp. 67.
8.,
resse,
il
biografico-critiche
Ma
Lanza
di
nobihssimo ingegno
triota,
che
at-
ampia
Lettere sono
P.
Ugo
Le
di
di
scoppio
della
del '48!
L'Inno
1843;
lettere
non
indispensabile
asa-
che audacemente
25 giugno 1837 e
una
vrebbe guastato
completa.
otto,
de' Bassi
il-
primi cinque
su'
autori.
merito
si
arroga tutto
preparazione
della
rivoluzione
di
Ugo
il
dello
siciliana
de'
Bassi,
'37,
po-
primi
fin
1837 stesso, o
dal
de' Bassi
Sono
tutte
di
de'
22 marzo
non poco
inte-
modificazioni e
:
a S.
P. Barnabita
E.
Campo/ranco
Il
\
Sig.
poetava
Principe di
Luogotenente di S.M.
BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO
500
Sicilia
in
I
1.
a'
Dedicava. (In
e
e a.).
t.
Palermitani suoi
versi
celebre
secondo Inno
dopo
s.
altri
Barnabita ed un
a S. Rosalia,
scritto
Palermo.
giate. Nell'inventario
nanzi
e
velluti e
zendadi e
coltri di
le
nozze
MDCCCXCV.
In 8, pp. 40,
bre
alto
che
il
ci
da navigazione
ed altro ancora
fanno rivivere
lusso
gale
le
XV,
ma
cose
me-
della vita
non
alla
Ve-
di
di tutte le citt
pan-
moria
XVIII settem-
in-
e le sete
da pesca
e in cannelli
BetUnali-Ragusa.
sfilano
ci
damaschi
ni, e
tutte
arnesi
S. S.-IVL
pi ricche e pre-
sempre
faccia
di
Beccaria
ci
simighanti regali,
in quest'opuscolo
num.
otto docu-
preziosi.
di Stato
S. S.-M.
tesi alla
cattura che
corsaro bisca-
il
nave veneziana
di
una
Francesco Vassal-
G-iuseppe
del
da
il
corsaro ed
con la Prin-
suoi legni
Libreria
si di
Le nozze
IH
Catturato a
sua volta
Cosentino.
Re Federico
gine 102.
padrone. Tutto
questo
ci
appreso
zo di singolarissima
tutti di
ter-
importanza,
contiene l'inventario
na depredati
il
nave venezia-
recuperati
oggetti
Laguna,
tempi dei
Il
Federico
III
libretto
menti
di
Palermo,
locato in
altri
docu-
ma
un quadro
documenti
che, in base
ad
pi intimamente
ci fa
conoscere la vita di
questo pitocco
II
ara-
BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO
Baroni
de'
Antonia ebbe
Regno,
del
La povera Regina
meschine
feste nuziali
scritto e spiegato
di vista
pezzo
l'incoronazione, paure
per
dolori
fine la
conseguenza
de' ribelli
pel quale
d'
un
in
assalto
costretta a
fu
Non
pi
miseri e dolorosi
periodi
della
di
Paleografa
sopratutto
fatto,
il
ammessa
opinione
la
sof-
de-
magistralmente dal
cronologico e storico.
scultura su pietra
di
un
calcare,
due gruppi
di satiri
stra e a sinistra
danzanti, a de-
mentre
centro
al
le tracce di
nella
volgono
pa
il
ai
sfngi
che
si
sollevata.
Il
monumento
si
pu
riferire,
sici-
nissimo, insoddisfatto
desiderio del-
una
fitta
501
babilmente
di carattere architettoni-
co, si
derare
come
Gela.
monte
Mauro, ove
S.
mento
fu
fondata sul
l'insigne
monu-
rinvenuto; e cetmato ad
che Federico e la
qui
fin
consorte
vano.
scute di
S.-M.
lit se
certezza.
Mauro
si
intraprendano degli
greco arcaico di
ro presso
Caltagirone e
Mau-
S.
le citt
Nota
Roma, TipograR. Accademia dei Lin-
80 e
non
inutile frutto
regione che
fertile
non
scavi
iscar-
pu dare una
di svariati og-
getti d'antichit.
di Ettore Paia.
fia della
cei,
i89o. In
8,
il
una
testo.
S. S.-M.
502
BOLI-ETTINO BIBLIOGRAFICO
Roma,
cusa,
Tipografia della
Via
una
Lavoro
Cimitero di
In
zincotipia in-
ma
pur
gran parte
in
indagini
di
di
critica,
originali
che
Nasso
La
origine di
cazione ed estensione,
sopravvivono,
sufficientemente
riodi, tutto
avanzi che
gli
monete
le
illu-
strato, e
perch
fine del
festa alla
del quinto
mentre
testimonianze
le
pu, con
le
monografia
fornisce, ricostruire
gli
mentalmente
suo
Naxos
la citt di
i
ha portato
sua parte
egregia, ed
di
la
il
giorno
del
territorio. Il
cristiana
e co-
confini
S.
S.-M.
della
Museo
siracusano,
contributo
che
gli
magistrali illustrazioni
de' cimelj
e Figlio
che rinviene.
sempre firm,
non Raffaello), insigne economista,
(dico Raffaele, com'ei
S. S.-M.
uomo
Prof.
Doti.
siceliota.
topografa, a-
Catania,
Monaco
geppe al
Tipografa sicula
e Mollica.
Duomo
Via
S.
di
Giu-
1894. In
8.
e del 1859-60
illustri
patrioti
morto Senatore
scienziati italiani,
al
1893
mancava
virtuosa
dell'ingegno e delle
vuoto
Prof.
questo
vita,
opere.
libretto
meriti
Colma
dell'
il
egregio
503
BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO
Busacca
del
delle carte
famiglia.
Ed opportuna
fecero
mente
e del
quel che
opera
merc
le
virt
Memorie
Bernardino 1895. In
editrice S.
nostri
secondo ma-
l'andar ricordando
padri
e santa
XJn
nipolo di Monografie e
, ai d presenti,
De Lorenzo.
A.
personali,
ricordi
de'
zione 401-406).
della
una ed indipen-
pura,
dotto Vescovo
Il
di
Mileto, pur
sua diocesi
della
scia di
S. S.-M.
prediletti
volume contiene
presente
1.
Vaticana e Mons.
Il
La Biblioteca
studj
ha buon nome.
avendo
pur
che,
delle lacune
(non imputabili
ragguagli topo-
grafici, archeologici,
statistici, eccle-
cenzo
Davy
ti'pografo,
Isi-
1895. In
'
Le
2.
questo
scritto, in rilievo
1'
opera as-
pianto Mons.
della
Carini
Biblioteca
con
come
Vaticana e
com-
Prefetto
le
pub-
critica
con garbata
l'edizione del
cemento dantesco
di fra
ha gi lavorato
il
da
rifare (e vi
Grispo stesso)
si
Calabrie e la Giornata di
inteso
gloria
che ad
memoranda
vittoria.
cando intorno
alle
si
tutto
vien pubbli-
tria.
documento
(e
ch'egli inserisce
ringrazio
dell'
che gentilmente
documento
ferisce
bi'esi
S. S.-M.
guerreschi
massima importanza.
ecc. della
pp. 49.
8,
gli
ei
ho fornito) non
che montarono
che non
giornata
fu,
ma
le
di
il
214
a due compagnie di
liane nella
p.
menzione
onorata
fa di
di
:
si
ri-
Gala-
galere sici-
Lepanto,
a due che
le
il
monta-
BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO
504
fatto
in.
in-
paga-
il
Maremoto di
4. Il
due
Cronaca inedita
scoli del
tempo
due
e di
uiemo-
tratUi
opu-
rari
tremendi
di quei
di-
Seguono
in
Appendice
agli xdtimi
rie intorno
Angioini
pubblicati
Riccio; ed
Accademia
il
bozzetto
ma
ha questo che
:
il
campo
il
abbastanza ben
Bo-
il
di storico
del
quadro
d'un
capo Peloro
con
l'intento
precipuo di
Faro.
Il
volume
del
De Lorenzo
fa
molte
questi
ideali
il
carattere
poema,
Anselmo da Baggio
dimenti, energica.
che
suoi giorni
ci
apparisce
colta, di elevati
inten-
sempre.
ad
nel vescovato di
fin
a 25 gennajo 1112,
come persona
letta
questo
esaltare
il
fatti
Madrid.
di
al 1097, risulta di
Regesti
angolo
di Storia
Minieri-
Presso
distici,
sco-
lo
conserva nella
si
in versi;
dal
in
ma fortunatamen-
Villanueva quando
Composto intorno
non
ed
R.
dAquino,
principalmente da'
ritratte
il
due anni
Tommaso
della vita di S.
Memo-
le
di Ri poli
perse, e questa or
3658
sastri.
1806 nel
al
Maria
su la guida di una
S.
di
1783;
Scilla,
ed interessanti
diligenti
riette, redatte
Monastero
dili-
lucci,
i
il
cinque
libri del
poema, facendo
la
XI secolo. La vita
Anselmo da Baggio
fra
il
Roma,
late,
Sacerdozio
e
e
il
di
conflitto
l'Impero.
1895. In
8.
abilit e valore
rite-
dico
provincia del
Regno
una or
il
in altra
e de' migliori e
eruditi
nizone contemporaneo
menzionano, con
si
ammirevoli.
geniali
tempo per
'studj
ohe egregiamente
compie.
Con
BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO
il
fco Cav.
Aurelio Tocco,
gine 63.
gli
attestiamo
Volumetto
tudine.
raccolte con
S. S.-M.
utile
ricco di notizie
diligenza, di aneddoti,
reggono errori
tempo
nel
di S.
Da
documenti
Bocca
Fratelli
M.
il
Re
Pietro
dovuta grati-
del 1529.
S.
In 16. pa-
inediti.
Librai
editori,
Torino-
d: Italia.
Firenze-Roma, 1895. In
pa-
8."
nache, e
si
specialmente giovato
per presentarci
stellani
la
capisce,
quello che fu
Sa-
Il
lazar ha
completa,
gine 33.
che cor-
modificano giudizj,
illustrare,
ma
possibile
non
con tutto
ritrovare
come
di
Vicer di
giovane d'anni
di
Sicilia,
S. S.-M.
il
Carlo V, futuro
famoso capitano
ma
tissimo,
govern abilmente
per la
come
ste, la
con nemici
alle prese
il
soldati
dei
impresa di Puglia fu a
Don
La
Ferrante
me-
Bi-
di
terri-
latina
Vaticanae
bliothecae
indisciplina
Monumenta papyracea
di
Cardiali S.
R. E.
praeside
Sedis
Apo-
Horatius Marucohi
eiusdem Bibliothecae
Acceda de Aula
Scriptor.
Vaticana Pa-
ritata riputazione.
Luzi
S. S.-M.
S.
R. E. vice Bibliothecario.
Ex
MDCCCXCV.
Romae
typis
vaticanis
Lorenzo
Salazar.
Castellani
di
Anno X, N. 39
Napoli, Stabilimento
Arch. Star.
Sic.
N.
S.
Lega
e seg.
Tipogra-
anno XX.
egizii illustr
gi innanzi
33
506
BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO
prefazione egli fa
una
Aragona.
l'impor-
rilevare
romano
dell'agro
leografici, e
Roma
ne segna la provenienza
e la storia.
descrive
storica-
da Clemente XIV
da Pio
VI, diretta ed
vato in
parte
suoi studj
Spagna
Italia e
tra
Cozza -Luzi
11
Croce, continuando
11
sulle relazioni
te,
to,
gue
catalana
e terminata
dal sec.
eseguita dal
tiche e
Mengs, coadiu-
alemanno
dall' altro
Esamina
XV
alsec. XVll, le
gramma-
spagnuoli ad uso
dizionarj
le lin-
e castigliana in Italia
degli
Italiani
che
si
scritti di
gli
Italiani
la,
ed interpreta
il
l'influenza,
ste, l'A.
dialetto siciliano
lustrazione degna
Aula
che a dir
della
proprio
le frasi e
il
egli
sontuosa
la sola
discreta.
piri.
dirsi ve-
com'
gare italiano
S. S.-M.
in
un vol-
varj
Italia.
Appunti, con
Roma
E. Loescher e
C.
litici
militari
morali
composti in
Ferrante
ili
Principi e
che in
parte
non sono
noti
tradotti in latino
guasti e raffazzonati
sarebbe
Re
Princi-
nella dicitura
la luco
co codice donde
il
benemerito Croce
con quella
507
BOLLETTINO BIBLIOGKAFICO
diligenza
scrupolosit
Giugno
di ricerche
Ma
illustrato.
ed erudito
meglio che
altri
da
che
MDCCCXCV. nella
fatica
na
MM.
LL.
delle
ci.
e delle
Un tarantino
tiis.
LXXVll
Conte di To-
In
pp. 17.
4,
illustre della
L'argomento
co-ginnasiarca.
il
Ernesto Monaci. Roma, Tipografia della Reale Accademia dei Lincei, 1895.
rino, dal socio
S.-M.
Eduardo De Vincen-
Cav. Prof.
presenza
alla
cipe di Napoli e
S.
tor-
tale
Appunti
sulla
V. Vecchi,
Tipografo-Editore: 1895. In
16,
di
questo discorso
molto
parlato sin
si
ad oggi della
medio evo,
il
pp. 168.
ebbe
La
la
dro,
cornice pi
chi
come
Eliano,
con po-
da Platone, Pausania ed
righi
si
sibili si
ipotesi pi
o meno pos-
ad Erodico.
to
volumetto quasi
Il
tut-
ra e
il
Magna
tutti di
ugual
Grecia, Pitago-
Pitagorismo, la medicina e la
Francia
mentre,
Monaci dimostra
come
l'Ita-
Prof.
il
con la valentia e
ben co-
non poca
duzioni ed
lia in
e nella
mercatura
e nei
come
la
Monaci
condensando
fatti
ed
come
l'
Italia
con-
ne sociale
se al cadere
secolo
del
dodicesimo
vediamo improvvisamente
la lettera-
modo
vi
una
magine
letteratura
ancora che
Oli Italiani in Francia durante
medio
eoo.
Discorso
letto il
il
IX.
nuova
fatta
e similitudine sua,
si
ad im-
veggiamo
Penisola, mette
nuove propaggini,
modifica sensibilmente.
si
508
BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO
discorso del
Il
Monaci
oltre al
raro
il
strane
Tutto questo
il
eh' incredibile.
minosamente con
stile.
diligentemente studiando
e
S.
le
prove
mano,
alla
autografi
gli
segnando
le re-
S.-M.
do
la-
Le Rime
di
restituite
fessore
col sussidio
aiUografi,
le-
di altri
di stampe e corredato
da Giovanni
di varianti e note
In
pp. XVIII
701
siigli
codici e
Pro-
il
Francesco Petrarca
con
volume; per
del
parte
tandovi
il
ci
promesso a
attendiamo ansiosi
e lo
trat-
Le Rime
ri-
del Petrarca
nel pre-
tratto in fototipia.
ranno oramai
Segnaliamo questo splendido volume, che vien fuori per
le sapienti
la sola
tare,
che
ai
la
vulgata nuova,
te e l'arte del
sommo
la
men-
cantore di Laura.
come
stica,
si
ha
il
Rime
veramente
quello in cui
testo
S.
S.-M.
corso
variamente deturpato
Doti.
Dopo
un decennio
lato lavoro
su
gli
autografi petrar-
su
accreditate,
le
il
stampe prime e pi
Mestica
ci
Lavoro
pu assolutamente
dire
Ecco
il
Pe-
159.
presenta
di
ti,
di
documenti importantissimi,
poco valore.
di
non
Lo annunziamo ora sem-
considerazioni
e cliiarimenti di
509
BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO
mo
ma
ne dire-
Note
r fuori
la
seconda parte
nunziata prossima.
re Maijfroni
Francesco ManTipografia Lo
1894. In
pp. 165.
16.,
bravo professo-
Il
abbia intanto
si
Palermo,
Statuto
an-
eli'
letterarie di
go.
nostri
letterarie,
rallegramenti.
per valore,
S. S.-M.
ma
Que-
Dante e
di
delle
il
Stabilimento
i895. In
Lao
tipografico
XV.
Non
di
in questo periodico
il
posto
XVI,
che
occupa
si
Se-
del
ma
segnaliamo
nostri que-
a' lettori
Note
Con-
quanto non
si
perch
pi alto
sembra degno
ci
encomio un Prefetto
del
che,
le
que-
secolo
XVI
lasciata dall'Arcivescovo
Ludovico de Torres. Le
notizie sul
Mango
com-
far pi
Storia
Mon-
nell'intento di procurare
amministrati.
suoi
Seta, sposando
a risolvere
il
il
bene
S. S.-M.
de'
De
dell'industria
porta con
questo
e colto ingegno
amministrativa che
-che
il
Marchese
lodevole interesse
problema
solflfera siciliana
libro
Il
della
lo
esperienza
distingue.
Il
Domenico Panciera.
e la Scuola.
Barravecchia
16.,
Il
Socialismo
Palermo,
Tip. F.
e Figlio,
1895. la
pp. 115.
non poco.
S. S.-M.
consente intrattenerci di
non
libri di spe-
BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO
liO
intendimento,
ciale
questo volumetto
varj aspetti
storico.
ricoli
il
ma
annunziare
par
ci
civile
il
per
utile
morale
lo
sa
marzo
di 16
il
grafia della
Pace
Roma, Tipo-
1892.
di Filippo Cuggiani,
In
35, 1892.
4."
fototi-
pa.
triottismo, e
tadino e
Omaggio
cit-
Sopra
siniese.
Epigrafi dei
quattro
critici di
S. S.-M.
In
Giangiacomo de' Medici Castellano
Musso
grafico di
di
Jn
16.0 pp.
XVI, 79.
putali.
Camera
De-
dei
Accademia Romana
di
In
XXXn,
Romana
Terzo
Roma
del-
Benedetto Cipollina.
Stamperia pro-
vinciale-commerciale
di
Salvatore
Museo
Disserta-
Osservazioni
Accademia Ro-
mana
di
nario
Censore P. D.
Oozza-Luzi Abate
27 aprile 1894.
della
Pace
Romana
Roma
una
Chiesa,
Tipografia
Cuggiani, Via
di Filippo
Pace num.
Giuseppe
Basiliano, Sotto-
bibliotecario di Santa
della
Vaticana.
Epigrafe blasfema
Vaticano.
il
Sulla celebre
19 gennaio 1894.
il
1895.
338.
Ingegnere
Chiesa,
hppo Cuggiani, Via della Pace numero 35, 1894. In 4" pp 39.
del
l'
Censore
P. D.
perio-
Giugno
dei Deputati.
4." pp.
Archeo-
Camera
di
Pon-
scritti
ma.
in fo-
totipia.
Biblioteca della
35, 1893.
4.
Ti-
Cug-
35,
1894.
In 4.%
tavola in fototipia.
Romana
busiliano D. Q-iuseppe
Sollobibliotecjirio di S.
Oozza-Luzi
Romana
Chie-
Fontana Pretoria
pario
di
Giuseppe
in
Palermo.
Bagnasco.
Si-
Pa-
BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO
lermo,
1895.
Tip.
del
In 8 pp.
Un
511
De
son de Magali
8.
Gommunication
il
XX
Oblungo
23 V2
{cent.
stampate per
Tip.
Settembre 1895.
e Antoci,
Piccitto
16,
Settembre. Ragusa
le
Frdric
Mistral.
a l'Acadmie
faite
Par
le
Emmanuel
Ghev.
Portai,
10 V?) VP-
Su Giovanni
E. Portai.
Atti
dagli
(Estratto
Meli.
Rendiconti
Xaverius
Gan.
Carmen augurale
latino-italicum. Pa-
MDCGCXGV. In
Montalbano.
4.",
Anno
Natale,
pp. 34.
Voi.
Anno
111.
grafa edit.
8." pp. 15.
<
Sigillo greco di
La
di
agli
Venezia.
nino Salinas.
vio Storico per
avvenimenti. Fa-
Successore
da
p.
M. Fontana,
321 a
1895.
In
Estratto
le
(Di
Anto-
dall'Archi-
Province Napo-
letane, A.
pp. 4.
16."
A. Salinas. Piombi
384.
p.
un Mansone, Pa-
di Amalfi.
trizio e
contemporanei
Doge
di Storia
antichi rinve-
Regno
Coi Tipi
Generale
dixV Archivio
V,
Capitan
di
M.
lileiana, 1895.
R. Accademia
dei
Lincei
Ga-
Il
polari
Massa
di Sicilia Prin-
Gior-
nale Araldico
Diplo-
matico.
Genealogico
Anno XXIII, N.
4) Bari, Di-
In
genealogico.
In
in
poesia
un albero
storie po-
siciliana
annotate da Salvatore
Emanuele
della
1895.
1895. Firenze,
Gellini e C. alla
In
edite
ed
Salomone-
1895.
tipi
del
In
5.*
pp. 26.
Sui matrimonj tra
Comunicazione
Marino.
consanguinei.
del Prof.
(Estratto dal
Salomonevoi.
Lavori
vembre
1895).
In
Roma, 25 No-
8." pp. 4.
BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO
512
La
pel
sieroterapia nella
Dott.
tubercolosi
Salvatore Salomone-
Carlo
{sic)
Clausen
Palermo
In 16."
1895.
VI, 107.
pp.
Alcuni documenti
thecae Vaticanae
Praeside
descripti
Salvatore Salomone-Ma-
tera di
cario.RecensuitOosimusStornajolo
telli
venti
odi
di
alla
Orazio
Saggio
Palermo
cedit
natis
nunc primum
editus.
ex Typographeo Vaticano,
XCV. In
4.0
Romae,
MDCCC-
di traduzione metrica.
Alberto
Reber
Libreria
Sac. Prof.
Dottore
in
Vincenzo StrazzuUa,
Lettere.
Studio
critico
Con
dell'antica citt.
Siracusa, Tipografa di
cia,
1895.
In 16."
Andrea Nor-
SEDUTA DEL
DI 10
LUGLIO
1895.
Letto ed approvato
il
il
Se-
la morte di due colleghi il cav. Domenico De Micheli-Maniscalco e l'arciprete Giovanni D'Ajetti, del
quale ricorda un lavoro inedito sull'isola di Pantelleria. La Societ
la
Lo
dei signori
presentano vari
libri
ricevuti
in
dono dagli
autori,
stessi
Sono
eletti soci
Tommaso Palamenghi
avv.
deputato
al
Parlamento.
Si
la
nomina
il
pros-
Sopra
Segretario gene-rale
P. Luigi Di
Maggio.
514
SEDUTA DEL
AGOSTO
D 11
1895
approva
il
con 45
soci.
particolarmente
Monastero
blicato, sul
denza per
le
di
suo studio
il
cav. Atagi
pub-
doverose condoglianze.
Si
Presidente invita
dovranno rappresentare
la Societ nel
che
Compito
lo scrutinio
signori professori
M. Columba.
Il
socio prof.
comm. A.
Musaico
Marsala.
Mostra da pria
test
mano
rilevandone
l'
accompagnata da
importanza per
delfini e dall'iscrizione
la storia antica di
diretti a
Marsala
propone
di
leggere
portam
la
principiando
il
Mommsen
XAIPE,
Salemi. Riferisce
le
[muraglie
ri-
rinvenute
epo-
che; la forma dell'antica citt con la sua trincea di difesa; gli oggetti rinvenuti negli scavi; e, in ultimo
ma
Monumenti
le
con
iscrizioni greche.
non essendosene
fin
515
Italia, e
comprovanti
il
singolare mi-
Compita
Segretario Generale
Il
P. Luigi Di
SEDUTA DEL
Presidenza del
DI 8
"prof.
SETTEMBRE
Maggio
1895
Si
Sono presenti 44
sua sede.
apre
la seduta e si legge
il
soci.
Il
Segretario generale
di lire
La Societ delibera
Siragusa
di Consigliere e
non accettarle
e di pregare
signori professori G. B,
Rosano V.
non che
di
il
detto
Professore a ritirarle.
Sono
eletti soci
Gaetano Cappellani
i
,
il
Scaffldi,
1'
avvo-
Salomone-Marino legge talune sue osservazioni sopra un documento che parla di Una scena di pirateria in
Il
SegretaHo generale
P. Luigi Di
Maggio
516
SEDUTA DEL
OTTOBRE
DI 13
1895
Essendo
soci
il
Si legge e
Il
si
approva
il
Cappellani,
Romano
1'
adesione a
Regno e Presidente
dei
soci
signori
al socio Giulio
di
senatore del
come pure
del
manifestare
le
sue
condoglianze.
Lo
prof.
stata la citt di
Sono
eletti soci
bino Zenatti,
p.
sa-
Giovanni
Pandolflni.
Si
presentano vari
libri ricevuti in
vari soci.
Segretario generale
P. Luigi
Di Maggio
517
SEDUTA DEL
DI 14
NOVEMBRE
1895
Signori,
Alla vigilia di spirare
il
ed
progressi di
questo patrio
Ed
Istituto.
il
la-
nostro
un suo
E da
esso rileverete,
stazionaria
come questa
Il
numero sempre
ricchezza delle
la
sue
pubblicazioni
mondo
come questa
della loro
Societ cresca in
la
di tutte
loro
le
ricerca
varie
re-
civile, e lo
il
importanza), dimostrano
attivit
ed in considerazione,
fami-
guari a
vi
Congresso storico
Roma,
dimostrano
Signori,
d'Italia,
abbia
saputo acqui-
di quella pleiade
che vi collaborano.
un fenomeno
mi ha sempre
colpito; ed
che
518
quanto pi
rinsaldano
si
grande Patria
il
si
memorie.
pu essere
si
senza cessare di
italiani,
pu amar
ed adorar la
l'Italia,
Sicilia.
mondiali la
volume
dovere
patrio
Sicilia
giacch ne-
ma
un
di ricordi.
le tre
Romana; qui
la cultura
mondo
anti-
araba lasci
Normanna
stia
ed una
e la Sveva
fondarono un trono
eccetto la
sotto
il
una lingua
quando l'Europa,
regime
delle
monarchie
di
li-
di popolazione si possa
che
Ma
di
ci ci
impone
il
al
tempo
stesso
un dovere
e di
ed quello
renderci emuli
Ed
e che da quest'Aula
^ara
i
Isola.
Ed
si
si
creano
veri,
non
La Societ
Il
fa
Quantunque
volte
il
^dovere mi
impone
di
presentarmi a
519
ne
nomica
vel dissi,
un tema,
perch
il
cui
penoso da
cosi
Questo
diletto.
generale
Segretario
mentre triennale ve
dovere di una
il
presento
la
il
con
infastidirvi
stessa del
non potere
in
per cui ho
quale prescrive
annuale,
relazione
gennaro 1892
dal 1
sia
altra volta
arte
motivo
il
come
sterile,
al
31 di-
cembre 1894.
tutti
noto
come
pubblicazioni
per questo
il
giusta lo scopo
nostro
al
questo triennio
nostri colleghi
prege-
storici importanti e
hanno dato
ci
intende.
orgoglio, non a
con
Istituto, lo dico
quale ciascuna
vedranno
molti
la luce.
il
fuorch
all'
stampa,
il
immensa mole
N solamente
soci
ma
quattro
contenersi nei
liano.
approvato per la
materiale
del
quale non pu pi
1'
grossi
Archivio storico
sici-
per sottoporli
reputeremo
alle tornate
XIX
per presentarci
nei
al
nostri
volumi
stampati in questi
tre
Chi
pubblicati.
anni pu
ha
assistito
attestare
quanto
io
affermo.
sedute o pubblicato
il
negli
che
si
anzidetti
omeri, n questo
in
breve quanto
)20
richiamare
mente e
il
ammira-
alla vostra
zione.
Il
documenti,
Monreale
Marino
Lanza
ci
Il
e della Chiesa
Parnasso
lesse
siciliano,
Annun-
dell'
riguardanti Pietro
lettere inedite
Giuseppe
il
present diverse
di Scordia
colo.
dei
ci
XVI
se-
il
il
prof. Giulio
Be-
Compagnia
ci
avemmo
memoria
^a
Pa-
della disfatta
un Brano
nomiche e civili delle antiche citt siciliane sotto la Repubblica romana. Ragion il socio prof. Pipitone sopra il Testamento inedito di Manfredi Chiaramonte in data 8 settembre
14* indizione 1390 e, per vari documenti anche inediti tratti
dall'Archivio comunale di Palermo, sopra Marco Antonio Colonna vicer di Sicilia. Al socio prof. Luigi Natoli dobbiamo
,
il
notizie sopra
Gaggio prosatore
XVI, come
pure
al
loria
Ponzio e
colo XVI.
la
Sicilia
nel se-
mezzo;
in luce tanti
quali
dormono
umanisti celeil
sonno deli
loro
nomi
e le loro opere.
Il
comunanza
della
loro
Romano
origine coi
Liguri
altri
521
Romani, ed ora
la
ci
in Trapani,
opina che
un Trapanese
la
Omero
e che
fosse
stato
uno
Romano
il
scritta
da
scrittore imagi-
Mediterraneo.
N meno
dobbiamo ai due soci professori canonico Bartolomeo Lagumina e coram. Antonio Salinas per
averci parlato il primo di una iscrizione araba di Re Ruggiero
scoperta di recente nella Cappella Palatina di Palermo, e di
una moneta preziosa di Federico Re e Costanza imperatrice
del 1198;
busto in
il
grati esser
secondo
marmo
di
Eleonora
di
ora sopra un
tamauro
al
Museo nazionale
di
quando discorrendo
ottavo e nono
secolo
per inte-
tutti
diploma-
di bolle
mostrandoci un
si-
fatti
in
S.
al
quinto
Vi ricordo
le
Nuove osservazioni
moria sopra
caria,
professore
Messanae,
la
me-
documenti
inediti della
Brancacciana
di
Napoli sulla
le
osserva-
XX.
34
522
cilia;
mon-
comm. mons.
socio
Di Marzo
XIV
XV. Su
Gio-
il
Il
Sam-
socio prof.
versit di
sul
matrimonio negli
Mango
socio prof.
XV
secolo, e
N dobbiamo dimenticare
di
Antonio
si
divisero
il
zi-
XV.
del centenario
Garufl: Ricerche
socio
il
le
Veneziano e
1'
altra
occasione
in
in
quella del
Maurolico.
Nella prima
ilMilluiizi, e
Il
del
il
il
il
compito
Millunzi
il
Pitr
Pollaci-Nuccio.
il
documenti
Veneziano non
fu
raccolse
al
si
detto
medesimo:
la
e le
vita
Comune
mai utflcialmente
di
a quel
posto
bench
comune.
Il
documenti
N solamente
inediti e ignorati.
il
nu-
cleo dei nostri lavori, altri e non pochi, che voi leggeste nella
rammenti questi
lavori.
Richiamo quindi
vostra mente:
Il
manni
si
svolgono
Diplomi
delle chiese episcopali in Sicilia: Gli Studi sulle fonti della storia
del
IV secolo per
il
ove
un personaggio esistente o un
La
materia
sono
in cui
scritti
fram-
lettera scritta
si
ragiona delia
membranacei o
di
riguardanti Ottavio
ritorio di
esamina se
si
si
raccolti per la
menti
523
d'
Aragona:
due sepolcri
Corrado Melfi:
Il
nel ter-
siculi
Il
vaso
Diario Messinese
dal 1655 al 1661 del notaro Giuseppe Zanghi, ricco di pregevoli notizie,
dell'
per
socio barone
il
prof.
Arenaprimo
La Lettera
per
il
inedita
Drago La Raccolta di
socio dott. Lionti La Nota
socio Palazzalo
del 1647
cartelle sediziose
il
Maggiore-Perni intorno
mo dal X al XVII
la
emendazioni
Documenti
XVI, Giacomo
Pini, Salario,
le
pi antiche
campane
di
Catania e
Mu-
Alcamo, sopra
XV
secolo
due contratti
XVI
e Mario
Giambruno anche
di
si-
pittore del
XVIL
l'iscrizione napolitana di
inediti,
in Sicilia,
XV.
il
il
di
secondo
primo
il
nella quale
uma-
524
Nella precedente
dante, e
da
in Sicilia,
ove
messe abbon-
la
si
ma
il
Il
la loro vita,
Basta leggere
verr
la terza
verbali pubblicati
Oramai
mio
seconda Classe hanno
me-
svolte e studiate.
solo,
rose, che
esse,
campo
il
tutto spigolato
mente
di un
desiderio di
il
meno
delle
il
al
suo compito.
sedute
diverse delle
il
Archivio Storico
nostro
per
stampa
la
ai soci
il
ne imprese
ancor tutto.
ma
si
del-
il
la
stampa,
Le memorie
in
Appendice
prof Sampolo.
originali, gli
non sono
la
scritti
parte precipua,
labo-
volumi,
nuovi e
era pubbli-
si
un lavoro inedito
al socio
citi
con vera
X questo
quali
la cura.
Carini pochissimo
signor
estinto
citt di
ri-
modo
in particoJar
il
ricercare con
inediti,
correggono
perciocch
i
fatti
amore
da
le date,
essi e
i
per essi
si
confermano
abbiamo
veduto non
noi
525
merc
rie
il
in questo triennio
De rebus regni
Siciliae:
l'Archivio della
Corona
rini
abbiamo pubblicato
Aragona
Prima Se-
Della
estratti
raccolti
dal-
dal
IX continuazione
il
Documenti
di
Diploma-
del codice
tico di
Cosentino,
fascicoli 2, 3, 4, del
voi.
codice diplomatico dei Giudei di Sicilia per cura dei due soci
Lagumina
sacerdoti fratelli
continuazione dei Capibrevi di Giovanni Luca Barberi per cura del socio
comm.
Seconda Serie
Silvestri. Della
e 2
fase. 1
il-
Collezione
di
Diplomi
inediti
relativi
cura
l'Ili.""
avv. Giorgio
socio
del
all'
Battaglia:
quali ^una
ordinamento
Normanni
fra
cerimoniale
il
della
del-
Salvatore
Salomone-Marino.
In quale stima siano tenute le nostre pubblicazioni lo
strano evidentemente e
gli
scarabi
accresciuti
le
mo-
vendite
ora sono
gli
che
altri
ma
si
rivolgono a noi
eziandio
dall'
Africa e
accordato a tanti
lamente
abbiamo
le
Accademie
Rozzi
di
le
le
Sono esse
la
Regia De-
Accademie,
Siena, degli
la
superiore
la
Societ
letteraria di
526
anno
in anno.
La
Contabilit
1894,
al
ci
dal
ha dato uno
quale
infatti nel
1891
le
ascesero
Curare
L. 1887,12. Maggiori,
avvenire.
la
esatto
abbiamo
aumento progressivo;
mentre
stato
che
risulta
artistici,
compito
fu
scienziati
assegnato
rivolgemmo
al Municipio,
Commissione
ad una
venne meno
si
il
corpo
ma
ligenti,
si
dell' illustre
eletta
scopo. Sepolto
allo
le
ricerche
alla
op-
la
le
sepolture aperte.
tentarci di
menico,
il
N appena
pi.
che dinanzi
seppe,
si
tempio
nel
la
Porta
20 coperto a volta
reale,
il
ed
S.
un
Do-
Agata,
diretti dall'ingegnere
di s.
Ca-
tratto
Commissione
un
sotterraneo del-
fu sollecita
prof. Patricolo,
d'
incaricare
perch ne facesse
gli
studi e riferisse.
di pi
estinti,
vare
ma
io
ascolto
per
la detta
i
credo
presso
ai
quali
si
spetta
il
provvedere.
527
servazione di monumenti
ma
invano. Forse,
Ma
le
economie, hanno
severe
pi
portano
il
vane
reso
il
concetto delle
il
hanno
le partite,
duopo volgere
me
spetta
dire
primato fra
per
le
straniero
luogo di
sapremmo
uscire.
cosa pub-
avuto sempre
ha
il
il
monumenti
pi rigorose
le
reggitori della
ai
che danno
comuni, Pro-
n questo poi
Una
di arte
alle societ
economie. Per n a
dimando.
nostre
le
la
o per l'incoraggiamento
anni andati,
le ristrettezze finanziarie e
classici
il
deperire
farli
il
che attenta
deturparli,
allo
il
splendore
Non manc
la
feste centenarie
in
si-
avemmo una
tanza
ai nostri soci
Genova,
in
notare che
rico, fece
in
due sedute
due Congressi,
quello
in
Romano. Quest'ultimo
nesi e
architetti tenutosi
quello geografico e
in
rappresen-
ingegneri
la
e,
in
Pa-
storico di
Pen-
ai professori
sociali ci die'
una
raccomandati
al
il
tempo per
isvol-
Congresso storico di
Roma,
Presso
mo
di lui
il
per Delegato
,
nome
illustre
il
dal nascimento
avem-
da entrambi
ci
furono date
le
528
pi dettagliate relazioni
incoraggiavano
primi furono
primo
con a capo
soci,
Come
Rammento
quel
Carini, in que-
il
scelti la
al socio
ci
tarsi.
entrambi
ed
varie tornate,
sulle
secondo e
il
il
terzo al
il
Cosentino.
si stette
Palermo
Falcando.
Il
compiti su di essi
grave momento,
suo lavoro,
Il
Istituto
all'
tendono
gli altri
Mancava
due nostri
sollecito a
compiere
Con decreto
del
ad ente
tuto
allo studio
soci, e
l'
opera iniziata
22 maggio
il
1892
anni
negli
fu elevato
e ben lo meritava
per
colleghi.
morale,
scientifico, si
lante,
lo stato delle
precedenti.
nostro
il
per
si
ma
arredarla
ci
ha dato
sempre pi
la localit
ma
sobrio e dignitoso.
utile,
I
ci
di
tutti
migliorare
per
suo svi-
perch abbiamo
il
Isti-
luppo
approvato
esso anche
da
suoi
delle se-
Il
una
in
resoconti ufficiali
strato
come
letti
in
qnest' aula
vi
le
uscite.
anni fu in L. 27,612,45
ma
Il
Presunto di entrata,
l'eflettivo in L.29,977,35,
meno.
ma
l'ef-
innegabile
quasi tutte
che questo
duopo ricorrere a
in
nostra
la
avremmo
di pi
onori
Mentre
il
mutui,
le
vantare
entrate maggiori
riscosso se non
corpi morali,
in
le
i
entrate
Bilanci
ad operazien finanziarie,
meglio piaghe
pu
Societ
nostro
ai di nostri,
onde a ripianare
debiti, e a dir
esso.
le uscite,
tasse, a
sono
fondo
insanabili,
di
le
che
altamente
fatto
amministratori
Istituto e gli
529
ci
profonde e
con orgoglio
minori
meno
venuti
fossero
di
le uscite.
penna
assunte.
Che
stupire;
ma
stanziati in Bilancio
convinto
milioni: ci non
di azioni sia di
poche
lire
abbonamento, un attraversare
in alto,
il
da
nulla
ove sono
diniego di
il
il
comuni
piccoli e poveri
ci facessero
annue, sia
gli studi
e le
dopo
Comuni
le
Provincie
ficenza, l'agricoltura,
il
tiro
bramo che
si
noti,
perch ci direttamente
ci
riguarda,
come
lo-
dato decreto.
Societ, la quale
e 15 onorari; che ha
effettivi,
volumi del
invidiabile e scientifico
suo
com-
ed economico
in Italia, in
abbia
Europa,
ma
reso illustre
il
eziandio nell'A-
il
Ministro
530
nostre
le
all'invito. Ci incaric
siglio Direttivo
hanno
di gi rovistato
studiato, e fra
li
il
Con-
quali
di soci,
hanno diligente-
ne avvanteggier
quali
dalle
dell'e-
Palermo,
quelli di
mancammo
Parrocchiali, e
una commissione
tosto
queste ricerche;
immensamente
noi
di
chiedendo
di arte
lumi.
nostri
mente
sito felice di
nomin
un Progetto
invit all'esame di
ci
nomi, la nascita,
fatti
avvenimenti con
morte
la vita e la
di
date
le
uomini co-
nome
Al
dobbiamo
magnifici
molti og-
getti
Diploma
il
morative attribuiteci
tato della
di
benemerenza
in
premio
e le
nificenza di S. M.
il
Re Umberto, che
pagnato da un telegramma
di
Gomi-
volle regalarci,
encomio per
Duca
di
la Societ,
Genova.
accomil
mezzo
Taccio dei
delle Poste
e dei tele-
il
Vero che
l'
il
si
isola
classica terra
nostra.
Signori
per
l'
quale
ci
le patrie
aula
scopo
la cifra necessaria
non
in questa
l'a-
ma
Pub-
dattamento e
si sia
mu-
della
dovr
sempre
di quanti
memorie
farsi e
di ajuto;
siamo nati
e la storia del-
presto
il
Con-
impone.
531
Ritornando
pertanto
ai doni, lascio
parlarci a suo
il
nostro benemerito
al
tempo
della quantit
di
libri
il
menti
al
inediti
bench
dell' Alighieri,
stato di
dono non
il
Serravalle.
com-
parlando
nel triennio
entri
ma
sia
esprimo
ciet io
S.
Augusta persona
alla
M.
di S.
Re Umberto
il
che nella sua munificenza degnossi farci tenere una copia della
mento inedito
ricordare
il
col
comr-
di Stefano Talice
Duca
delia
mo
Chiaramonte barone
socio
folio dell'
di
Bordonaro per
di
fascicoli
di
Torremuzza per
il
in
il
Atti del
Italiano.
Pi di
tutti sia
siciliani.
tuttora le ceneri, a
quale
nel
suo
te-
alla
stupenda
Sicilia
scritti
da au-
opere pregevolissime,
di
quanti
amano
il
nostro Istituto!!
locargli
Dal
nio
il
La
o attinenti
Collezione
quale sorpassa
lumano
di Roccaforte,
di
come
cui
ragiono
Il
sia
stata
la
coronata
alla gioja
il
di gioje
dolore, accanto
e di onori.
agli onori
rammenta un nu-
532
mero considerevole
breve
di soci in
spariti,
benemeriti
tutti
allo .sviluppo
ognuno
ma
intessere l'elogio,
di
me non
tempo mi strigne e a
il
amare perdite
le
professore Francesco
il
Vorrei
Societ.
nostra
della
Orlando,
Francesco
Schir,
e ciascuno di noi
sacerdoti France-
Di Blasi
Mariano
mento
Giovanni,
S.
Predicatori
dei
Erice,
prof.
il
il
il
di questa localit
conte
il
il
dottore
p.
Giuseppe Gastronovo
cinque
dei
scrittore
cav. Ernesto
il
Lanza
di Trabia,
Carmelo Arezzo
Trifleti
com-
avvocati
giureconsulti di polso,
principi,
lette-
Scalia,
Cassazione
della
Roma,
in
ing.
Marcantonio Fi-
chera, cav. Eliodoro Lombardi poeta e letterato, e nella storia di Sicilia versatissimo,
diede
il
ricordo
suo
comm.
Chatenet
Spina,
il
Codice
consigliere
Crisafulli
V avvocato e poeta
due
1'
alla
avv.
le
quali
il
Codi-
Aristide Battaglia,
Corte
appello
di
lo
chese di Roccaforte,
per
Speciale,
quale
il
ce Filangieri e
il
Antonio Flandina,
cav.
il
contributo alle
quali mostrarono a
Torremuzza
fatti
il
loro
Mar-
amore
la Societ.
colleghi estinti,
effettivi
onorari,
illustri,
il
la
Corradi,
il
il
Meli ed
Bartolotti,
il
il
Boffarull,
il
Frman, nomi
prof.
Il
533
conosceva a
esimio
Amoroso
dito.
Arti
delle
della Sicilia e
apprezzatore delle opere classiche di pittura, di scultura, d'architettura, rovist archivi pubblici e privati, studi
nomi
di
tanto per
mostr
dobbiamo
mentare
Sicilia,
fra
studi di critica
stupenda
nel
raccolta
valorosi
quali
discepoli
mi
si
come
la
di Stato,
che diven-
permesso ram-
sia
il
scuola
della
Archivio
nostro
diplo-
Diplomi
dei
fondazione
la
lui
tanti
usciti
Al Cusa
la
diplomatica
maestri;
tosto
noi degli
fra
dovuta
lui
paleografia e
nero ben
progresso
il
ed arabi di
greci
di
comm.
matica.
affetto
Istituto.
prof.
Il
suo
il
sua morte fu da
la cui
tutti
fama
lagrimata^.
Prima
in propriet al nostro
con
Istituto,
11
cav.
Stato di
variante:
la
uff.
Nuova
vita rovistando
Direttore
di studi
Archivi,
indefessi
dello
Archivio di
che pass
la
sua
inedite.
Fu uno
mandandoci
che con
Serie.
Antonio Bartolotti
Mantova uomo
Serie;
tutto
alla Sicilia.
dettava
le
zato in
sue opere
Tasso,
gli
fra
le
quali
ricordo
Le infermit
speziali
le
di
Torquato
prime farmacopee
sopra tutto
gli
Annali delle
Epidemie occorse
prime memorie
fino al 1850.
in Italia dalle
534
Emmanuel de
D.
rona
fama
meno arduo
compito
sione in Ispagna
Non
lui
si
prest
quanto erudito,
il
peri-
come
di se
gentilmente a rendere
di
raccolse
Si-
tomana
in
tutti
Europa,
per
In lui
non
morte
sua
fatale
perdemmo uno
restano
ci
due stupende
che
venne
duro
morte.
Societ,
di
il
non pure
l'affetto
con
in
cui a noi
eziandio delle
numero
legava.
falc di
il
Sar con-
dei colleghi
si
dalla cruda
splendore e
lo
che
posto e sor-
il
non sono pi
sar con-
imma-
contemporanei e
passato
della
durissimo perdere
ma
elezione
a contristarci amaramente.
ricordanza
vedere diradate
che formano
nuova
onorario
la
la
conferenze sto-
nostro
elezione a socio
storici, la
la raccolta di lezioni e di
saggi
suo Studio
il
sue elaboratissime
le
normanna,
della conquista
la storia
ma
le
per-
Ho
detto
conoscere
la
abbastanza
1'^
gennaio 1892
crede
colleghi
illustri
e voi
avete potuto
meglio, n
il
di
al
Forse
altri
Consiglio
31 dicembre 1894.
adempito
avere
colleghi
il
Il
Con-
proprio dovere.
avrebbero
vorr arrogarsi
il
potuto
vanto di
535
dato
avervi
molto a
generale
la
quale
gravissima.
bitit
Voi
in questo pi
riflettere,
sarete chiamati
otlimo.
l'
per r elezione
lo sapete
fu
preparare e disporre
mento, e
tutto
deliberato
che necessario
sono
al
buono anda-
medesimo. Le cariche
Congresso
agli uomini;
Romano
gli
me
d'Italia
il
Badate che
la nostra Societ
che
la Sicilia
gode fama
nostra
ha sempre
tenuto alto lo
il
nome
magnificenza e
il
Istituto,
nostra
si
si
ac-
dia lustro,
a questa terra
La
Il
comm.
prof.
Le parole
Segretario generale
P.
SEDUTA DEL
D 8
Luigi Di Maggio
DICEMBRE
1895
La
numero 52
536
soci. Si
di quella di
Il
di ottobre e l'altro
che
la
Dice in seguito
il
ma
non posto
1895, bench
Lo
il
imprevedute deliber
sulle
per l'anno
lo stesso sussidio
in Bilancio.
il
fatte presso
menico e
di
Do-
s.
Aggiunge che le
vorevolmente risposto a viva voce
la Biblioteca.
la
le
nostro Presidente.
Parlando del Presidente annunzia con dispiacere che egli, ritornando da Roma, oltre di aver avuto un accidente di essere scivolato nel mare,
tanza, ebbe
il
ammalata e
impor-
di
in pericolo
di
vita.
La Societ esprime
il
suo cor-
lui
soci
socio cav.
cav. Salvatore
il
la
seguente Relazione:
Onorevoli Signori,
Romano
al
lo stato
sempreppi
si
pro-
esame
del
comm. Napoleone
Si-
conoscere
al cav.
lo incarico
mezzo
per la
c' dato
poter
537
a quanti
si
cooperano studiando
ma
Societ prosperi;
le
tutti
mezzi onde
la
nostra
accresce
il
come
amore e
suo patrimonio non solo
Societ, assistita
con
Italia
ma
come ancora
continua a mante-
acquistata
si
sempreppi
disinteresse,
cosi
nella nostra
all'Estero.
gl'introiti,
tanto di parte
ascendono a
L. 14716,23
Operando la deduzione
compensi
dei
in L.
216,60
che
si
1"
compone
introito dell'anno
1894
in
714,82
L. 14001,41
coltura Industria e
4 Municipii
L.
Agri-
Commercio
30 Provincie
....
....
....
5**
Biblioteche
7"
9. Interessi sulle
di
somme
Risparmio
10 Sussidi straordinari
....
4825,
538
Riunendo poi
essi
ammonntano
L. 14716,23
Deducendo ugualmente
la parte
216,60
L.
attivi, in
quelli
che
si
compone
Gabella e curazia
d'
acqua per
8266,90
L.
6449,33
locale so-
il
85,
L.
ciale
810,03
Acquisto e rilegatura di
libri
134,80
230,
373,44
135,
400,
del Mini-
...
...
Per
l'esito effettivo
l'esercizio
1250,90
16,10
L.
6449,33
seguenti risultati:
Introiti
L. 14001,41
Esiti
si
che unito
214,06
ammonta
2800,
alla esistenza di
Gassa
al
di
>
6449,33
L.
7552,08
498,22
31 Die. 1893
Cassa portata
.
L.
'
8050,30
le
539
operazioni di
ma
che
il
Cassa sono
Consiglio Direttivo
sulle
come op-
colonne delle
osser-
vazioni.
Non avendo
nuli' altro
da
dire,
Simone Serio
Salvatore Romano
Compita questa lettura il Presidente chiede se alcuno abbia qualche cosa da osservara Nessuno chiedendo la parola, si invitano i
soci per la votazione il conto unanimamente approvato. Si delibera un voto di ringraziamento per i due Revisori.
Si legge il Bilancio dell'anno 1896, che del tenore seguente
:
540
Numero
DESCRIZIONE
Per Articolo
PARTE PRIMA
TITOLO
ATTIVIT
I.
Rendita ordinaria
Contribuzioni sociali
Per
Sodi
Ministeri
- Ministero
della
alla
ragione di L.
5,
per
4,850
azioni
Agricoltura Industria e
Ministero di
per N. 5 azioni
2,000,-
Commercio
^^'
L. 2,025,
PrormcicProv. di Palermo
,
Caltanissetta
20
10
20,
270;
270
Riportarsi L.
7,145
100.
100,
r>0,
Girgenti
L.
A.
2,025
L.
perN. 20 azioni
Catania
Per Capito!
Jumero
DESCRIZIONE
511
542
Numero
DESCRIZIONE
"o
CB
Riporto L.
il
N. 154,883
dissociazioni al Periodico e
.5
Guerra
re
a
a o g
s CU o
Parma
9
10
L.
32,
32,
32,
32,
Classenze di Ravenna
Comunale
di Strasburgo
di Caltanissetta
Castelvetrano
.
32,
32,
Sh
dei Deputati.
Biblioteca Palatina di
o-
Camera
Documenti
Ministero dell'Interno
della
L.
543
\ mero
Stanziamento
Il
DESCRIZIONE
Per Articolo
<;
Per Capitolo
"ai
TITOLO
IL
Rendita Estraordinaria
12
L.
e) Dallo
d) Dai
Provincie
Municipi
e) Dalle
70
235
....
....
fuori
Palermo
150
460
78
572
al 31
55
9,671
14
E straordinarie
77
Dicem-
bre 1894
Entrate
30
b)
13
8,050
07
9,671
07
la
Grand'Aula
della
4,000
4,000
13,671
07
544
Numero
Stanziamento
DESCRIZIOxNE
"o
ce
Per Articolo
PARTE SECONDA
PASSIVIT
TITOLO
I.
Spesa Ordinaria.
Monumenti
e Pubblicazioni
15
Fondo per
16
17
18
la provvista di carta da impiegarsi per la pubblicazione del Periodico VAi-chivio Storico Siciliano, Documvnli ed altro .
L
....
'
'
'
L.
20
Ragioniere
21
22
23
Barandiere
Esattore
200
spedizione
altro
di
85
160
la
3,450
160
Indennit
200
L_
d'esazione al 6 p,
dovuta sulle consi riscuotono in Palermo
Distributore
Indennit fissa per la distribuzione del Periodico i'Arc/nvio Storico Siciliano agii associati in Palermo
e per
25
500
24
1,550
Spese d'Amministrazione
1,200
scrittojo
250
50
,
stampe
registri
circolari
Riportarsi
ed
250
!..
i.070
Per Capitolo
545
^mero
Stanziamento
DESCRIZIONE
Per Articolo
26
Riporto L.
1.070
corrispondenza e spedizione
dei Periodico VArchivio Storico Siciliano e Documenti,
marche da bollo per le ricevute ed altro
550
Fondo per
le
spese postali
1,620
27
28
Fabbrica e Manutenzione
20
335
355
355
4,000
4,000
51
51
Manutenzione dei locali della Societ e riparazione ed adattamento della Grand'Aula per uso di Biblioteca della Societ
Imprevedute
30
1,620
29
3,535
di
Imposte e ritenute
Per Capitolo
Fondo per
imprevedute ed
altro, nell'in-
9,561
TITOLO
II.
Spesa Estraordinaria.
Monumenti
31
Fondo per
e pubblicazioni
L.
Riportarsi L.
3,000)
3,000
3,000
3,000
546
Numero
547
nimemente approvato.
Si passa all'eiezione di soci
sono
eletti
Juan Fedro
signori
sidente,
due Vice-Presidenti,
due
dei quali
Emmanuele Orlando
il
tutti
I soci
il
nome
sommo
piacimento
col leghi.
prof. Siragusa
II
il
momento
Pre-
in questo
il
il
il
e dice
che ammira
il
de-
sino al fondo
quale sa
Il
rere a ripieghi
ma un
come reputa
eziandio
alle
parole
e fare
il
piacere dei
soci,
ai
quali gratissimo
af-
proposito
ritirando le sue
dimissioni.
Il
dovranno eleggersi
i
il
ferma
il
Tesoriere,
la elezione d
due e non gi
Bibliotecario,
due
tre Direttori e
tutti gli uscenti
consiglieri.
prof.
unanimit
il
eletti a
grande maggioranza
il
548
il
il
padre
cada e
il
il
gioranza consiglieri
il
Grispo Mon-
Sono
eletti
grande mag-
il
commen-
Sono confermati
al posto di
liano e di Bibliotecario
Il
Presidente avvisa
Tesoriere
comm. Napoleone
il
Sici-
il
per
soci di dividersi
dei
le rispettive
classi
Segretari. Compito lo
Direttori e dei
rimangono eletti a Direttori il cav. can. Giuseppe Beccaria per la prima Glasse, il barone Raffaele Starrabba per la sescrutinio
conda, e
il
il
prof.
comm. Antonio
parimenti
Classe,
il
dott. cav.
la
seconda,
il
prima
prof, ca-
la terza.
Il
P.
Segretario generale
Luigi Di Maggio.
INDICE
DELLE MATERIE CONTENUTE IN QUESTO VOLUME
Elenco degli
L.
La
ufficiali
commemorazione
del
Pag.
Fran-
di
cesco Maurolico
GuARDiONE F.
Lagumina B.
Pellegrini
RoDOLico N.
Costanza
imperatrice
iii
58
63
71
88
Pa-
lermo
Sampolo L.
Lagumina B.
a Palermo
297
317
360
MISCELLANEA
Mirabella
di
Di
F. M.
Maggiore-Perni
S.
Sopra
Palermo dal
Sicilia e di
Romano
F.
Il
vero
nome
al
del
dei Romani
Arenaprimo G.
Strazzulla
Natoli L.
XVllI secolo
colle
La popolazione
.
alcune recenti
238
di
240
229
da
Di
affidata
1766 e 1767
.
pubblicazioni su
la
375
382
442
scuola poetica
465
550
INDICE
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
Pollaci Nuccio F.
delle
Povere
di
Giuseppe Falcone
Palermo
nel
sto 1894
Idem Storia
Die Phoeniker
/. Beloch
CoLUMBA G. M.
Albert May)
Martines a.
Gozo und Pantelleria
Bollettino bibliografico
am
Aegaetschen Meer
251
263
...
267
269-499
282-513
N. S. A.
XX.
Tav.
A)
DI
PALERMO
ROUA. FOTOTIPIA DANESI
./A
.J'
..
!.
V.-.
N. S. A.
XX.
Tav.
AQ
4
rn
^111
;5
ir-.
Ci
M nn"
II
II
III
m^
fi
znr
iill
^=^
^
VI
im
nn
II.
Lato
N.
S.,
A.
XX.
coU'iscrizione pi antica
Tav.
II
bis.
N. S. A.
XX.
Tav.
IH.
a. -295
a. 207
a. 237
^m^J
'A^
a.
AHMAD
298
IBN
QVRHVB
W?}:
%jr^-J
a.
302
a.
303
a.
302}
MONETE ARABO-SIGULE
RAFFAELE STARRABBA
COMMEMORAZIONE
PALERMO
TIPOGRAFIA
LO STATUTO
1895
Se tardi
con
role,
io do'
le quali
per la morte
intendo esprimere
di Isidoro Carini,
il
ma
sincere pa-
egli
me
ne manc
adusato a ricoiTere
emergenza
per
me
al
luttuosa
amorosamente concesso, e
di cui
denza
scafo, dov'ei
morto
ed aitante
;
(1)
cos,
una
sempre
fu
come
inebetito al triste
mi negai a prestarvi
cre-
cui da
Ottavio,
morto a
sperare,
il
alla pro-
1'
;
visto sano
averlo visto
per lo
di studi
avevo
espresso
noi
si
Documento indimenticabile
la bella lettera
avevamo
e di lavori
mi
passato
che
d'
(1).
vivo, n
pi che sei
di lui aiuto in pi
(aiuto
di
attendeva
dell'affetto
me
il
Carini
mio carissimo
figlio
tip.
Statuto
).
i]
disegno di visitarlo in
vera
come
Roma
adunque creder
che tutto ad nn
possibile
cinquantadue anni
tratto, a soli
vita,
IV
mancato
egli fosse
al
parte
alla
fondazione
alla
del
que-
di
ebbe precipua
quale
il
Carini stesso fu
ornamento e
gloria imperitura
il
ren-
il
dempimento
di
lui
l'a-
memoria
alla
nome
dell'e-
Di
ha detto
lui
distinzione,
la
pi reputati periodici
per
l'
hanno avuto
ancora
e van ricordati
senza
belle
e-
diplomatista e
illustre
tutti,
Sicilia
ma
cenni necrologici del Pollaci, del Paoli, del Cian, del Pipitene- Federico, non che quello di D. Francisco de Bofarull
il
ed per
ho pensato limitare
notizie
poco o
infatti,
con
lui
il
nulla
alla
medesimezza
di
comune. Avendo
vedute e
avuto
di aspirazioni,
V
naturale che io possa essere in grado di rilevare dei fatti
e delle circostanze
donde
una
bella aureola
ed a formarsi
da attorniarne
quasi,
dissi
le
bianze.
Lasciando da parte
le
prime armi da
1869
Iblea,
la
1866
della Religione,
V Ape
Cattolica,
Sicilia
fatte nella
lui
per note e
passata
sumesse
la direzione
nell'aringo
saggio
bel
della
di se
NarbonO; che
del sapere, fu
spettale.
patria
Cuoceva
morto
al
gesuiti). Ales-
le
in su lo scorcio
Nostro
al
1860
dose
di
coraggio non
fino al
che ninno
infatti
comune
si
di l,
fosse
che
ci
Avendo ricordato
il
mosso a
sussegui-
voleva
una
un
sistematica
letteraria di
!
Carini,
356,
a.
1865)
(1).
all'o-
a proclamar benemerito
ma
1860
del
negli anni
1865 e gi
(1)
Siciliani^
rono
Sicilia
due benemeriti
su
Nostro dischiuse
al
noter che
cominci a dar
egli
lacrimarne la dipartita
gesuita, fosse
letteratura
nei Cenni
uomo
P. Giuseppe Orlando)
il
meno
mi
ripu-
VI
Verso
il
pensiero
Pedone Lauriel
un periodico
di
sorgeva
esclusivamente
Non
me
in
dedicato
come ognun
era,
la Rivista
sa,
il
agli
in Ita-
fiiori
ridi
meno
veniva
all'in-
Miscellanea
la
di
Storia
disegno
che
comunicai
al Carini,
il
La Lumia e a qualche
al
Non
stiracchiata.
derazioni che
si
far
obbiezione
e'
il
non
La Lumia ce ne
dis-
convenienza in
verit
un p
ciascuno
di
a quel tempo,
di secessione,
Ma
quale aderiva.
altro,
Non hanno
prestano
senza
mano
dar
il
il
effeme-
spontanee
dubbio
a una
mente, e che
alla
fatto
che
il
quella tale
careggiato di-
Nuove Effemeridi
ragione
di
lamentar
la
non avemmo
e per
mancanza
Siciliane^
periodico del
del
Pedone Lauriel.
il
P. Luigi Previti,
il
cui
nome
vale un elogio.
Leone XIII e la
pubblicazione dei Regesti Vaticani, inserito nel quaderno 823 della Civilt Cattolica ( VII). Oh
se il Previti fosse stato ancor tra i vivi
quando il Carini chiudeva gli occhi allo luce Per certo egli lo avrebbe
SI
degnamente commemorato
in quell'autorevole
neirauDunzio che
ivi
che
io
mi
attesi
p. 491-493).
invano trovarvi
Ma
le
ed
sosta
VII
qualche
anch' esse
dell'Adriatico l'Archivio
bile
venne
siero
mia mente
nella
camente a convincermi
femeride
mente
sto
merita
che
essere
mio
comunicai
pensiero
La Lumia,
additata
1873 pot
mano
darsi
Cusa
al
non
quale
il
quella
di
ef-
ed vera-
il
stesso
degl' intendimenti
di
questo pen-
ebbe
Carini
al
ad
pi
allo
obbiettare
stampa
alla
prima
della
di-
il
comune applauso
in Sicilia,
nel con-
Estero
per
memorie
ed
all'
specie
gioielli:
sono
la
memoria
degli Eremiti, e la
della Storia dei
sul
Monastero
prima parte
di
Salomone Ma-
del
le
dir
cos,
due
San Giovanni
di
cos ne scri-
mi hanno
lareggiare,
ch
il
l*'
ricapitato
la
d'
ora
come prima
io giunsi qui
ritornando
ancor-
mi fosse
da
Roma
settimana passata.
Della
periodica
raccolta
animosamente
intrapresa
vili
dir
soltanto
anco
la
mi
che
primo
il
La
dei compilatori.
cominciati. Sarebbe
un
meglio
sposto la prima
no-
articoli
di
appena
in-
altro.
piare
conferma e sorpassa
saggio
boccone
col
volta a perdonarlo
in
gola di-
grazia
in
della va-
Ringrazio particolarmente
destinato
tico,
mosse
ai
Hartwig)
a'
de' quali
lunghe e grosse
intraprenditori e
Siciliano
ad un tempo
fu
bens
cure
del
efficaci
la
eW Archivio
che die vita
venerato suo
memoria sar
cui
compilatori
quel medesimo
sempre
Beilage
alla
Storico
(i)
nella
aprile.
lieti
g'
le
un 0. H. (credo Otto
colonne
cri-
critici tedeschi,
da' sei
Carini dell'articolo
il
Ed ora abbiatevi
Sictila (s'intenda
A. S.
benemerito suo
del
anno
ci
scriveva
critica.
Ed aspetto
la tino del
al
Carini per
la
le cifre
del bilancio.
Musulmani e Normanni che ci ho aggiunto io ? Questo mi sembra il principale argomento che i miei umici potranno sentir
con piacer, e che i nemici e detrattori non potranno forse negare.
Che era
la
Storia de'
IX
il
messo
l'aver
alla
conoscenza di
ancora
terraferma
della
lui avello
pu
di
di lettere,
lui
se rettamente
chiara la
memoria
io
giudico
quanto
nelle quali
storia della
penisola, nulla di
me-
giover a renderne
pi
presentare
il
lettori dello
ai
accompagnan-
me
dirette
Sartorio
Diret-
Don Manuel
insigne
dall'
di
e avvegnach per
dirsi
glio
numero
da
ghirlanda
pi splendida
la
me
ma
quanto
Ricordare
Italiana.
Spagna
di
non solo
alla
quali e quanti
tutti
biblioteche
e le
lui
medesima va
il
La Lumia, deve
fallo
Senatore An-
dell' illustre
de Bofarull
Aragona
in
Barcellona,
estinto
Musulmani di
Storia dei
della
Marco Tabarrini
Senatore
dall'illustre
stesso
amico mio,
nonch
piangiamo
del quale
la
Sici-
dallo
recente
perdita.
Ricorder
conoscere
della
anzitutto
tesori
Corona
di
dell
Aragona
ridetto
rico Siciliano,
nell'
intendimento
di far
ne pubblicai un elenco
Lumia
come
in
ordine
nostra^ io
sommario gi comunicato
Don Manuel de
prima
alla storia
serie,
anno
al
La
III,
numeri
di
conservazione 53 e 54,
si
non che
Siciliano,
N. 323
annotati, coi
famosa
della
anni 1282-83,
sollevazione
1295
Revocatonum
col titolo
riferiscono agli
Vespro
appunto
sono
seg. di
quale conten-
Siciliae, nel
spedite
del
Re Giacomo
da
ai
determinossi a fare
allorch costui
gran
il
della
rifiuto
richiamar l'attenzione
di
di
Invero
neo
la
ranco
chiariti
sotto
l'
impulso
della
messa
frate, fu dall'Amari
tevano essere
ciarpe vecchie
le
studio
allo
mente
la
da documenti
non
coevi
resi pe-
Certo,
marsi
ci
le
il
danno
quali
se non ci offrono
quanto occorre a
stessi
lo
fatti
sviluppo dei
fatti
e delle
accompagnarono.
Quindi
per
la
come
Storia patria
la
for-
Societ
degnamente
con
mandato
di
della
di
una Commis-
nostra
proporre
Societ
il
modo
il
sesto
centenario
del
Ve-
signori
prof.
ceva sua
la
suo
dal
tornata
Antonino Salinas,
mia proposta;
Segretario
dell'
Commissione
Giuseppe Pitr,
riferita
generale P. Luigi
maggio 1881,
Comm. Giuseppe
prof.
quale
la
fecer parte
di cui
Vincenzo Di Giovanni
prof.
Silvestri,
la
Di
fa-
alla Societ
Maggio
nella
unanimamente ap-
veniva
provata.
Si era,
via da
cos,
cercare
mezzi
per
ma
era tutta-
attuazione. Si trattava di
1'
minuta e
di
difficile
scrittura
contenenti
in complesso
uopo
tant'
la
la
coope-
suggeriva che
si
tentassero delle
messo
un
di far trascrivere
copista adibito
cellona
iu
registri
pratiche
mezzo
Spagna
della
si
col
Ministero
Regia Amba-
ottenesse
il
per-
(1).
(1)
tutta di sua
(nuova
nella
serie,
anno
me
VII, (1882)
pagg.
275-293)
Carini.
dell'amico
colta; ond' io stesso
Don Manuel de
di
secondare
con
mi
XII
a pregare
feci
Bofarull, perch
nostro
il
desiderio
amicissimo mio
1'
volesse trovar
;
ed egli
il
mi rispondea
la
modo
no relativa
la cpia
y mas economico para vos otros seria que vuestro Gonsul en est
Giudad buscase una persona inteligente en paleografia que sacase
la cpia,
porque
hubieren de sacar
si la
un
los
muy
oficialmente
estos
em-
trabajo interminable,
os costarla
muy
crecidos.
muHa-
mayor de
letra
muy
pequeiia
3^
de
dificil
maros vos mismo cargo de la exactitud de mi calculo vien'dolo por vuestros propios ojos. Si vuestro Gonsul pudiera proporcionaros
los
copistes
inutil
es
deciros
y aseguraros que
yo mismo
y esmero.
lo
Si
mese
il
28
Ed Gonsul General de
Italia residente
en est Gindad
me
xin
mente de todo cuanto concernia a vuestro pedido, y estuvo completamente conforme con mi opinion y con mis observaciones.
Hoy, que he pasado su despacho devolverle la visita, ha tenido
vuestro Gobierno,
que tambien
porcionado
educacion
y me he cerciorado de
he
le
de leerme la
amabilidad
la
el
reune otras
me han
muy
verdaderamente
cualidades
pro-
que a su esmerada
apre-
ciables.
Amigo mio, en
Insisto,
la
la cpia,
vos,
Tengo
el
conven-
cimiento de que desechariais muchos documentos de los que encierran estos registros, por que entro bastantes escelentes, halla-
riais
con
cuau deseoso Inmismo he procurado ea-
que
y por
lo
y no he podido
com
lo
otras personas
da
lui
mezzo ogni
forma
yo
la
otros.
eran due:
l**
Se
potesser commettere
si
chieste
le
agi'
impie-
convenisse
richiederne
ammontato
hubiera ejecutado
il
costo.
guente risposta
siffatte
domande
le
copie in
quanto ne sarebbe
egli
dava
la se-
Gopiosos interesantisimos documentos custodia este rico Archivo de mi cargo concernientes la historia del antiguo Reino de Sicilia, con motivo de su adquisicion y gobernacion por los Reyes-
XIV
de la dinastia Aragonesa,
nuas relaciones
con
aquel pais,
literarias
y especialmente
mas
los
entre ellos
mis conti-
historiadores de
notables
con
el preclaro Miguel
malogrado historiador y Archiver de Palermo Isidoro
La Lumia y el erudito infatigable Baron Starrabba, otre de los
Amari,
mas
el
de la mencionada
que en
la Capital
de Archivio Sto-
signan
se
histricas
literarias,
y documentos aislados pertinentes sus estudios especiales, instantaneamente han quedado complacidos con la imediata remision
de informes y cpias, que yo mismo he extendido con la mira de
no distraer estos subalternos de los trabajus mas perentorios y
ordinarios del servicio, hasta que ultimamente mi estimado amigo
el
Baron Starrabba me
Regni
Siciliae n. 53
el titulo
De Rebus
y 1283
de
en
el
Sicilia
con
la
tales registros
en letra pequena ds
numero de documentos
diflcil descifre,
escritos
y redactados en lengua
al
Baron
latina
la imposibilidad
mas
o de que comi-
mico
el
de trasladar
el
para
le
y
el
son
indiqu
encargo
al
mayor conocimiento de
com mas
prctico
Gonsul general de
ni
la
otro
econ-
Italia
que
XV
transmitirlas a su Gobierno. Tales son los antecedentes de aste asunto. Fijr el coste de la cpia qua
solicitan
resultar
pia del
mas
menos aproximado. Al
primer documento inserito an
Sici-
sacar c-
que ocupa an
ocupa plana y media de 25
muestra que se acompaiia. Est opera-
y en
literatos
objeto he hecho
l la mitad de la plana,
los
registro
el
la cpia
originai,
si
Ahora
que
bien, el Arancel
los
rije
2, 50,
si
la
tal
en este Archivo,
que se libran, de
testimonios
las
que multipli-
un
coste
total
timamente expresada
que exije
jamas
el
el
investigacionas histricas
todas las
el
se
al
los
han llevado cabo por si mismos los literatos interesados, por sar generalmente reconocido
que su indola especial no consienta subrogaciones de critrio ni
rios
qua an
l se
han
solicitado, los
debido concretarse,
y con
y planes preconcabidos.
y en efecto se han con-
de astos
los
mas axpresivos
no estimo conveniente se
les
meno
di
alle
1852, 50
quali
aggiungendo
il
costo
da bollo
della carta
sarebbe
si
conseguenza a scopo
gior
da noi
scientifiche,
si
cosa guardavasi
la
la Societ Siciliana
ne va
in
dere
cinquemila
mezzi
allora di
legale ed autentica
non
del bilancio,
patria
permettessero
copiare
di
due
spen-
registri ^
di farne eseguire
Governo, tra
il
non dispo*
gli
aculei
si
spesa relativamente
si
che
far
ne
si
mai pensato
avrebbe
in ogni caso
una copia
per
lire
esplorazioni
diversamente
di Storia
tali
la
missioni o di
di
somma di
spendano somme di magraggiunta
si
ingente
non
copia, se
dell'
dopo
18S2)
agosto
marzo
del 31
lo
scopo
dello stesso
non prima
anno, non
si
'prima
seguito.
In
tal
condizione di
Isidoro Carini,
proprie spalle
pagassero
torno
le
si
l'
cose
modesto sottoarchivista
il
fa innanzi offerendosi di
immane
assumere
a condizione
lavoro,
che
sulle
gli
si
spese
offerta
al
,
alle L.
600
Ministero dell'Interno la
attive
pratiche venivano
cui
si
non
autorevole
si
f'
mai
raccomandazione.
Michele
assegnamento invano
Amari, su
allora
quando
me,
da
Salinas, e forse
memoria
alla
stimonianza
che
altri
lettere
le
1881
dirette a
opportuno
Egregio
mi
rinvi
il
ho parlato
col
Depretis. Egli
ch
io
difficolt,
me
la
Sig.
io
un 500
lire
firma del
il
il
missione
del
Que-
Segretario Generale,
avvertirmene
di
il
Divisione
la
1'
affin-
osta-
quale
si
Ora
Baccelli.
il
lasciamo partire
per andare
un saggio
La
Barone
mettiamo su
amici, delle
sia
mi ha promesso
Ed
ed agli
offrire qui
ne.
ricorrono
non mi
adesso
buon
efficacia al
XVII
il
se
il
P. Carini, e poi
che domandi
al Baccelli
alla
sia,
primo espresse
in parte
mente
quanti
di tutti
surriferita
me
di
principali
cogliere
la
pel
avevamo
come l'Amari
sia
caldeggiato
estendere
archivi di Spagna.
palla
al
le
la
missione
di lui esplora-
Parve
balzo, e tornai
pertanto a
a scrivergli
uomo
cos
rispondevami
23 Dicembre 1881.
dico che in vero
Rispondendo
anzich
tale
pro-
da un solo,i
2
XVIII
muova
Se a Lei
me
paresse, e
il
ne
profferendomi ad av-
Societ
alla
io
il
Sig.
Non
mentre
si
io col Baccelli
rappresenta in Senato
commedia
la
discussione
della
dei bilanci....
in altra dell'
che
* al
lire
concedute
Ministero della P.
I.
non
Ma
il
rallegrer
prima
il
denaro.
imprudenza
sarebbe
Allora
Ritornando adesso
tempo, e
di
come vedemmo
cinquemila
due
copia
legale
desto
sott'archivista
600
dei
lentia
le facilitazioni
lire
me
ne
bugia
sappiamo co-
palermitano
che
si
operosit
gli
di spesa,
registri del
la
fosse dessa
accettata. Si era
di
perch
me
2000
sa nulla delle
al
che
si
1282
Invece
il
mo-
limitava a chiederne
di lui
verrebbero
la di lui
accordate
vasul
dal
condizioni
tener conto, se
speciali
ond' era
XIX
era evidente, che niuno avrebbe mai potuto sostenere incarico siffatto, al par del Carini. I fatti d'altronde prova-
mamente
cembre, con
all'
Garisimo
4 Gennaio 1882.
il
susseguente
il
seguente lettera
la
partivasi
20
di-
promesse; e
informava con
Carini
il
modesta scorta
la
seicento
sulle
tegli
Pertanto
fondate.
fossero otti-
previsioni
siffatte
Bofarull
4 gen-
me
ne
Amigo.
Gracias
Dios que
al-
muy
en breve
Ics
leografia
puesto en contacto,
ha
sido,
y deseo
para que en
Amigo en
esa tierra
el
mi
adelante
hermana de
Sicilia.
parte de esto
lo
nuevo
reco-
la
In pie
giungeva
della
sopra
Ho
lettera
Carini sog-
il
trascritta
ricevuto oggi
mostro Soprintendente e
Accetto
di
ansiosamente aspettata
lo ringrazio.
Gli scriver
sua
la lettera del
domani
dopo
XX
collazionati
due
quanto
(a
accoglienza
mi abbia fatto il Sig. Bofarull, n poco il mio contento, ed anche il mio vantaggio, di trovarmi in relazione con persona cos
erudita e distinta. Mi dia notizie delle cose sue domestiche, che
tollerabili almeno e meno amare al
le auguro, se non prospere
ossequi
mi
e saluti un per uno i nostri cari
suo
cuore,
e
povero
compagni
,
Si
di
modo che
lo
stesso Bofarull
attivit
al
el satisfactorio
conocimientos especiales,
en
efecto
due
setti-
ilustre
desempe-
y sobre
cotejos
los
intelligenza,
dopo appena
puedo prestarle, y
pari alla
facilitarle
le pre-
mas horas de
Para
reglamentos.
tra-
el seiior
de trabajo
mura
del
si el
tempo
resultado no
fuese
tan
rapido
com
la pre-
porque nosotros no nos es dado deDe todos modos puedo asegurar desde
exije, sera
Qui
rull
si
delle
improntato
attitudini
eh'
ebbe
il
Bofa-
paleografiche e diplo-
meridionale
di
lui.
Ma
entusiasmo
del
modo
quel
e del te-
iiore
XXI
me
modo
si
che
quali
le
di
missione
continuer a mandare
infatti, e
3 feb-
il
Ella
spondere
diretta
bens
per
Ho mandato
ricevuta.
documenti
altri;
copiati, e taluno
(me-
con larghi sommari, colle opportune note, ecc., e invier anche, di questi giorni, gli elementi per
una breve Prefazione. Per che vuole ? Non sono io che pubblico;
Gom' Ella ha potuto vedeil mio nome sar soltanto ricordato.
no importante) transuntato,
tutti
primo de' registri comincia dal Settembre, dunque giustissua osservazione, che conviene pensare a' mesi precedenti.
Ma non si pu far tutto in una volta. Per ora prudenza limitarsi a' due volumi de Rems Regni Siciliae, e dire che si pubblicano questi due. Oli antecedenti e i susseguenti non concernono
re,
il
sima
la
mancano
glio di Lei,
Ha
nostri,
ha voluto trascrivermi
ancora
Il
che a
signor
me
che tiene
il
Bofarull
suo piccolo
me
ne trascrive
parr, visto
infaticabile,
poich
sa me-
talun
come niun
per foglio
foglio
farsi
ma
archivista amoroso ed
importantissimo archivio
pi che
amico affettuoso
vido,
il
ma
generoso
nostro rimpianto
Mi trattengo
La Lumia,
mi ricorda
eh' egli
il
sole vi
si
alle 3
^/g
o 4
el
come
in tante cose.
;
il
non
si-
ho pregato
l'
ma
non parlarmi in
di
abbastanza bene
che mi
il
che
Ho
fo capire.
da
e son
un prete
additata
l'ha
significa
a dozzina.
Me
Spagnuolo
Albergo o Fonda
1'
ieri
lo
complimento)
lasciato
ho potuto
Cosi
castigliano.
in
tede-
sco, che dimora sulla medesima casa, tenuta da una buona signora
catalana con sua famiglia. Ieri sera abbiamo fatto una bella con-
versazione;
si
so
tedesco
il
si
le
il
La
catalano.
stes-
sera passo
un
ed
p di tempo
una libreria
ove si ha un locale magnifico una societ scelta
compiuta, tutto ci che pu desiderarsi di riviste, periodici, giornali, illustrazioni
buon fuoco e buona illuminazione, e gente che
fa i fatti suoi, senza intorbidare i vicini. Leggo un paio d'ore, e
poi mi ritiro. Il sabato fanno anche delle conferenze. Se avessi
che Gasino
utile all'Ateneo,
Biblioteca,
Caff
pur materiale,
la
Spagna non
sua quasi
e'
fatto strage
come
gressi che vi
in Francia.
La
il
paese, nella
rivoluzionarie non vi
vista
di
a'
hanno
qui
si
Fran-
da far paragone
una prova
cio
paesi
che
di
paesi
protestanti o do-
DalV Atuco del Popolo e dalla Sicilia Cattolica, non che dalla
sua lettera, ho potuto desumere
Mi duole
al
Ma
lo stato
etc.
cuore ripensando
le
non
cattolici
notizie
ch'Ella mi
liete
,
XXIII
il
cuore
si
rinfranca.
l tutto
il
sublime
Oh se
Come ben
!
chivista di
dice
me
con
il
Sicilia
ne rimanesse
se
che un ar-
necessario
permanenza
di
Barcello-
al
Terr presenti
le
sue indicazioni e
Epistole
quanto alle
suoi desideri
di
alla
torner
coli'
egregio giovane
Come
s'
visto,
in Barcellona
due
il
ma
era assegnato
(1)
si
rini
Carini
il
consisteva
ripetuti registri
stri in
lavoro che
la di
il
Ini
attenzione,
dell'on Grispi,
il
quale, e per
1'
massimo calore
al
buon
esito
ma, relativamente
spregevole.
alle
sempre
delle
alla
affettuosa amicizia
I.
documenti
agli
pratiche
gli fossero
condizioni finanziarie
che
studi
per
efficace
la di lui
cooper col
missiwie, ed
assegnate L. 2000
nostre
Ca-
detto Carini
al
patri
il
insistenza
som-
non ertamente
che riferisconsi
XXIV
famosa
alla
Tanta congerie
tro d'Aragona.
di siffatto
immane
lavoro
di materiali fu
da
letta,
lui
alla fine di
si
natura diversa
altri
di
1282-88;
attivit,
voghe
si
a giorno
(1)
V.
il
fisso,
cio
il
volarne intitolato:
Ricordi e
Centenario
sesto
di pp.
XXIV,
Parte pri-
si
legge:
il
giorno
della parte
e bench
tal
quale comprende
me
le
di
si
stampa cou
della seconda
e dal frontispizio
della
220
rife-
scorge, d'altronla
segnatura i5
ro'.'C/tj'o,
la p.
le
pri-
medesima seconda
degli
Archivi della
Sicilia
V
Prima
di
seguire
il
lui
connettono con
si
gnach,
tali
1'
oggetto della
di
missione
lui
lui
avve-
documenti
La sua ultima
del 13 corrente
mi
consegnata dal
stata ieri
nostro ottimo signor Bofarutt, e quel po' di attico sale che vi era
dentro mi ha ravvivato
il
rimorso
di
lettere
io,
Ma
Le
ri-
(!!).
che vuole
mi darebbe
to,
che
la
siasi visto al
mondo
dannato a copiare
poi
non sa Ella
ch'io
due euor-
di diciotto
documenti
dalle carte
in parte
sciolte dei
onde
il
in tale
la
prodigiosa attivit
teriale in
sua,
ma, compresa
nella Serie
al 743) la,
insieme
alla pri-
num.
XSVI
mi
registri
Circa
benemerenza
ai lrevetti di
mondo
dovendo
starci
che
lontano
? Cos va il
rendiamo amico. In-
lo
Avea
fatto gi
da molto tempo
conformarsi
la
commissione
sua
posso dire
le
bisogna che ce
dalla Sicilia
e procurer
!.
coli'
,
egre-
potendo,
Per questo egregio, pio ed ottimo giovane malaticcio, e deve oltracci lavorare per vivere. In
questi giorni ha sofferto la suprema sventura di perder la madre.
In grazia
suoi consigli
a'
sua mi
(1).
si
ma
si
estendono a tutte
le
mani-
Gay
del
saber.
Il
Lamartine bench
y estrenyentnos
la
ma
Arborm trovadors
* Intropits
*
Migdia:
anch'io, ed al
tan clara
oh gent
com
l'argent.
eompianto
D.
cumento
inedito
relativo
a una icona
falla
con
me
me
diretta
sopra wn do-
dipingere in Catalogna
da
Archivio Storico^ N.
S.
anno
spesso
di Lei. Egli
una
stato
me
ogni giorno.
pianto
Ama
Gastigliani,
La Lumia amava
quanto
epoche
in certe
il
,
continentali.
fratelli
qui
si
Melo
vedon
il
tanti)
Pancho
e Panchito
(di cui
si fa
Carmelo.
di
il
il
gran circo
prima espada di
Che
dicono
suoi ragazzi
dell'
le
?
Me
Archivio
pubblicata,
lazione,
ta.
Nella
ma
spero
si
l'osse-
dice in
e che non fu
avevo minutamente reso a Lei la parte che Le va dovuMi sarebbe utile sapere quali sono i documenti
Pazienza
La cronaca ritmica
tri
si
di
Me
Che
che
tanto quan-
saluti
li
andare all'Escuriale,
Se avr
Ho
provato un disinganno
fortuna
la
poich la
sia la ver-
possa fare
il
gregoriana impos-
trovar qui.
Le avverto che
Notarile,
ma
vi
il
dell'
Archivio
colleghi
1'
a-
io
Se
rispondo con
io
ella
e le lettere.
lia e la
Ho puntato
guerra
di
Aragona, e
di
registri.
una nuova
e preziosissima sor-
Barcellona di-
la
A me giungono
Sicilia
ne,
per
gli
la
fin
morte
di
Non era
certo
un uomo comu-
figura
che
scomparsa dal gran teatro del mondo, pu dirsi con una parola
di Sant'Agostino Magna passus sed extra viam. E se egli non era
nella via del Maestro, anzi trovavasi nell'opposta, ammiriamo pure
:
la divisa dei
ma non
Maccabei: Et
si
buio, che
mi
si
stringe
il
XXIX
comminuet
il
consumet
omnia regna haec, et ipsum stabit in aeternum. Facciamo un po'
di bene, e tiriamo avanti. Lo mal y' 'l be (perdoni la mia smania
di catalanizzare) qui 'l fa se 7 te.
Tanti saluti del buon signor Balaguer, che, poverino, va male
regno
di
Ges Cristo
ossia
la
Chiesa
et
In salute, e dell'egregio amico signor Bofarull, che vive dalla mattina alla sera
ove nacque
ma
stro,
cio dalle 5
crebbe e morr
m.
alle
p.
piccolo Archivio
a.
per
Commedia pubblicata
le epistole di
di rinvenire.
Per
la
Cronaca catalana
Y Anonimo e
Indice de'
coli'
che
al D.r Pitr
gli
del-
con
orvi musicanti di
che
vi
sono certe
tano
il
pesce dell'istesso
quelli di
modo
Le
miei saluti
come
all'
di quel
che ha
si
fatto
per la conti-
animo
alto,
questa missione,
la ricchezza di
questo mese
il
questi Archivi.
Dunque
se la
Pietro, partir
il
1" luglio
la capitale della
!.
Le voglio trascrivere
ci
YTT
una poesia indirizzata a Don Victor Balaguer depuCortes ed autore di una storia di Catalogna in
pi volumi. Il poeta invita il Balaguer che ora il beniamino
del paese, a lasciare Madrid e tornarsene a Barcellona. A Madrid
non si pu vivere. Al icern fa un fret glacial
y ofega 'l cal
Lo Nunci
in
cuore
il
di
ma
Spagna,
Diuhen
que es lo cor
veu
vost
hi
Es miracor
d'Espanya ;
Y lo qite li falla es
y
eie etc. Quanto diverso dal carattere finto e depravato de' MaY aqui V amistat es d' or No es
drileni il carattere catalano
il
non
si
trova
falsa, es de Calala
t'eslreta de cor.
Con
Qwe qiuin un
questi sentimenti
st'Archivio ed
eslreny la
ma Li
comprendo che
il
don
signor
in que-
Madrid per
li
antipatia. Infine
sua letterina, Le trascrivo quest'epigramma del signor Baldov, co.me mio congedo per Madrid, e conchiudo
:
No
vist
May
Tot
Ees
mon com
voi se vist,
per
Tot
fi
alli tot
manco
se troba
la vertat.
soli!
XXXI
y consumado palegrafo, el Ganonigo Isidoro Carini, despues de sacada j remitida a aste centro diplomtico la exacta,
perfecta y autorizada cpia de los dos registros que en este Archivo se conservali bajo el titulo general De Rebus Regni Siciliae,
el primero de los cuales ha sido ya dado al pblico en Palermo
para conmemorar el sexto centenario de los clebres Visperas Sifatigable
dlianas.
sten
y que
clarisimas
Interesado corno
bien en que se
-el
titulo
el
antes
storia patria,
to-
un
nes, mientras
de
que en
lo
que
me
reste
y provechosas
investigacio-
do, si regresa,
mas
fraternal
Ho
y todos cuantos de
y generosa acogida.
gi rilevato
che
il
Sicilia
vengan y a
acdan, la
estendere la mis-
concettx) di
Archivi e
primamente dall'Amari
Dicembre 1881.
mento
L'
Spagna, fu espresso
nella lettera a
me
diretta
al
li
23
rinveni-
Bartolomeo de Neocastro
Il
fatti del
Ma-
XXXII
"
esemplare
1'
della
18 maggio e
prima
ch'ei
mandavano
periodiche che
si
verno centrale
in
sola
Palermo
partisse da
cercare
le
relazioni
braio,
mancas
promette
si
a Madrid
hanno accordato
le
duemila
lire
sussidio.
di
una scorsa
jBchino
una corsa a
Senza
di
di
Si-
se pur
"
di fare
nelle bi-
posto che
il
fatto universalmente
nostra penisola
conchiudere che
cherebber piuttosto
il
ivi,
pi che
sufficiente a
tempo
ricerche.
stero dell'Interno; se
canza
di
invero
il
Mini-
un impiegato
stia assente
quali
non
si
ammette che
ufficio)
il
e per
prelodato
gare
la
XXXI II
precedente Maggio
ma
nelle precedenti
bast appena
al
prov che
fatto
il
malgrado qualche
lettere
di
lui
sintomo
mese
il
mia parte mi
l'Amari,
barrini,
ma
il
prorogata
di
no-
di
tracce
le
di
la
Giugno
lavoro in Barcel-
missione fosse
dalla
malgrado
scorgon
quel
lui)
si
onde"" la
studiai di avvalorarle,
ed io
Roma
di
Marco Ta:
7 Giugno i882.
la
desiderio
Anche
il
si
aduni
il
il
mi pare interessato a
suo concorso.
me
questa assicurazione
si
ricordi
non
lo
fatte
in Sicilia in
avesse fatto
il
Gelli,
(1).
sempre
del suo devoto
M. Tabarrini.
(1) 11 Gelli me ne aveva scritto a 19 Maggio. Non potei tenere la promessa per ragioni indipendenti dalla mia volont, ed anche perch l'a-
XXXIV
13
dello stesso
Le
mese
rAmari
in data del
il
sig.
V. su la mis-
indo-
il
un
funerale.
Soprintendenza
si
faccia
rara
deva
il
V.
Ed
Starrabba. In
io, di
Ma
di
per la scuola
ripicchio, che
somma mi sembra
il
si
di
paleografia
di
ripren-
sol-
Intanto ho preparata
Min.
dell' Istruzione.
sollecitare
su
d'
il
incerto
sussidio
mico
Doti. Pitr
mezzo mio
il
fondi
come propose
come il Baccelli
,
la bella
Di-
blioyrafla delle pubblicazioni che ebber luogo nella ricorrenza del sosto
in seguito ad
mi promise
XXXV
una interpellanza
fattagli
in Senato. Io
gli voglio rimproverare eh' egli non abbia fatto ci che gli si chiedea ma pur loderollo delle 2000 lire date alla Societ Storica
di Roma, e delle altre 2000 date al Carini. Con questa occasione
;
quale mi arriv
il
Commissione
Non ho
farne
voluto
parola al
al
mi premeva
comandazioni per
si,
che
risco
il
mio
domicilio. Se
scusso in Senato
occasione solleciter
non
il
si
Bilancio della P.
il
I.
il
come
sione, io ne informava
il
22 giugno pi sopra
mevami
fatto,
Carini
la propria gratitudine
onde
il
ed
egli
vedo
si
riferita, espri-
io
aveva
la
sua soddisfazione
in
una
let-
aiuti
(sic)
sono
stati
ho
differito
il
finalmente
iscritti nello
assegni
delle Deputa-
gli
mio speech
al
Novembre, intendendo
XXXVI
domaDdare l'aumento
allora
dello aiuto, e
3 1 luglio
in altra del
Ho avuto
deputazioni
con avviso
fatto.
Ho
(i).
di Barcellona
e cosi ho
assegnazione di un
1'
le societ e
pregato
etc.
le quali
Palermo
Il
ri ta,
Capitolare
Biblioteca
con la speranza
delusa)
di
ritrovarvi la
Madrid e
1866
il
il
suo
Archivo
storia
centrai
la Biblioteca
del
general
nota
Neo-
Alcal di Henres
nel
(ri-
un esemplare della
XV
1539;
un
XXXVII
leccion de
dove trovansi
testo cata-
delle
conservano nell'Archivio
si
famosi codici
gi ricordato
il
Regio che
di
Smancas
di preziosi
Tolomeo
Simancas, e
stilla,
Hi-
il
niente-
Cardinal
tra le quali
Visite di Sicilia in
ciano un periodo
scritture
dell'
di
sofferto
al
1736
dalla
di
106
Sicilia
liani,
e recativi
per giovano a
V,
di
Tunisi (1535);
manoscritti
gici di rito
la
le
riparare
essere
stati
alla
del
Surita,
per
nostra
lo
1686),
al
che abbrac-
fasci
di
quale moltissimi
li-
1538
storia
gli
anni (dal
Inquisizione
1533 ed arrivano
danno
non meno
148
al
Lucca
per Napoli e
le
di
meno che
di
Spagna
il
diario della
Capitolare,
di
Car-
spedizione
prima tra
le
litur-
XXXVIII
non che
italiani,
di libri chinesi,
talmudici, giuri-
copti,
dici ecc.;
Burgos, e Leon, dove non mancano eziandio ragguardevoli codici, d'indole per avventura pi speciale.
come non
gli
sia bastato
tempo per
il
dove son
America,
riunite
le
e ben
Oviedo,
comprende
visitare Valenza,
il
concernenti la scoverta
carte
1'
si
Universit
non che
le
Salamanca, di
Biblioteche
di
Cordova,
ove
si
la
dell'
sede di Palermo,
avesse
depositato
di
Antonino Amico),
la
Di codesti viaggi
die'
le
Biblioteche di
Spagna in rapporto
Carini, archivista,
Statuto
oltre pp.
Archivi
Relazione
di pp.
in|
di Isidoro
diplomatica
Comm. Giuseppe
Siciliani.
Carini
Gli Archivi e\
professore di paleografia e
il
dello
Palermo,
Siltip.,
vm 547
nomi
delie-
Parte
quale contcngonsi
lazione.
Documenti ed
gli
allegati
nella.
Re-
pubbli"
XXXIX
cati a tutt'oggi,
che
quelli
quali quelli
desiderano.
si
Anzitutto mi piace
rilevare
Superiore per
al Consiglio
trasmessa in originale
Ar-
gli
componevano;
come
ma-
le
sic-
ramente
la opportunit,
com-
la necessit di
poneva
prima
il
lo stesso Consiglio
di
fosse
s' ei
formulare
il
programma.
relativo
suo
stampa
il
ri-
pur
secondo
della detta
Re-
lazione.
Comunque
la
il
volume
fu terminato di
contenente
stampare che
prima parte
la
sullo scorcio
del
non
1887
cio
Sottoarchivista
perch
si
sia andati
fosse atteso
si
Ma
pervenisse
S.
Sede.
Ci
dopo che
Roma
spiega
il
il
posto
il
parte
in
impazienza
con
cos segnalata.
non
della
vero che
il
compimento
di un'
opera
vi si
perve-
stancherei
per seguo
tutti
che
contrattempi
per
lettore, se
il
impedirono
la
filo
conti-
Mi
1890
anno
che riguarda
sicch
che
fatta
nel cominciare
non tuttavia
precedenti e
compiuta
del-
la parte
stono
le
cal
le
di
Madrid
gh appunti
presi
Archivio
nell'
Consiglio
eW Escuriale,
ledo
altro di
Cruz
le
in
della
notizie
Valladolid.
le pratiche
me
da
gli
supremo e
minore interesse.
gli
e codicilli,
il
cano invece
Simancas
Segreterie provinciali,
Visite
la Historia
di
Testamenti
Roma,
Negociacion de Espana, de
Inventario delle medesime
Academia de
della
Posso
fatte,
Nazionale di Ma-
degli Scolopi
Biblioteca
del
Man-
nella stessa
Collegio
di
Santa
materiali teste cennati; e faccio voti perch codeste pecorelle smarrite ritornino
di
Palermo
cui si
appartengono
il
che
non dovrebbe
risimile che
una dramma
gli
una cornacchia
nulla,
qualsiasi, fornita
la
favola
di
scartafacci,
Stato
mentre, portati
al
poco
Sanno
in
tutti
Ispagna
come
voi, 4).
giovato
siasi
per
Anmari
nona edizione
la
"
in poi,
in
primo luogo
del Cano-
nell'archivio di Barcellona
egli
Codesto materiale
mani
1882,
il
Depretis)
rini fosse
modo
il
mandato all'Archivio
prima
di studiarlo
con
le
Musulmani
le
La Relazione
compianto
l'
Ca-
del
dargli co-
Non
altri-
diplomi
arabi
;,.
prof.
Salvatore
stampe.
'^
trascrizioni dei
dal
"
per
di Pisa,
originale
della pubblicazione
dettate
Sicilia
Ms.
il
(on.
anzich
monumento
rara,
di dili-
un modello
tenda studiare
il
materiale concernente
la storia
d' Italia
una piacevolissima
narrazione di viaggio
questo
il
fatica,
ma
che
si
legge
distinguono le scrit-
istruire
dilettando
XLII
al
par di
lui
sep-
Cielo che
non
pertanto, se bisogna
ci tolse
il
ringraziare
il
rimanga
ci
ed a far caldi
quelli
conservano, e perch
si
non
pos-
il
dritto di dire
per
quello di
sia stato
del Carini
viaggio
il
la
moria
taluni
meno
estesi,
per cui
il
g'
tra
ma
Imperocch, se
nome
innumerevoli
tutti
la
di
scritti
di
alla
lui
me-
pi o
Relazione di quel
Isidoro Carini
men
viaggio
ha
vero
tutto
il
il
lavoro,
dritto di
che per
quegli
dei dotti,
XLIII
gran
parte
precipuo
impieg a vantaggio
egli
se non
memoria
"
sulle
l'Accademia Palermitana
nella
Rivista Sicula
Tommaso
" S.
e la Sicilia
letta al-
di
non che
1872),
proposito
l'altra intitolata
un prezioso
di
quali,
mo
come ognun
sa,
Serie,
anno
Catacombe
oltrech
monumento
sono degne
per
Prof
benemerito
il
D^
Antichit di Sicilia
gi Direttore delle
De
loro
il
le
importantissiriferire,
certo dello
Nel 1872
1874)
Siracusane
forse a torto),
II,
celebrate
Stor. Sic.
n-
studio degli
Rossi!
Savei-io Cavallari,,
,
rifrugando nelle
"
di Adelfia .
importanza,
l'epitafio
il
Questo monumento,
per la storia
che vi
si
dell' arte
specialissima
di
cristiana,
e s per
notizia
al
in
una
lettera con
amato mae-
nostro
su in certe
* Bollettino
di Sicilia
osservazioni
della
che vider
Commissione
la luce nel n.
mitiva lezione
dichiarava
il
5 del
minutamente
la
le
propria prisacre
rap-
XLIV
esser
messo a paro
non men
col
Roma
Ne
parlava
desimo dettata
Le Blant membro
sul
me-
Edmondo
archeologo francese
dall' illustre
sub-
Sicil. n. s. ITI,
252-270).
Le fortunate scoverte
a questa.
Egli rinvenne
un buon dato
del Cavallari
quelle
in
d'iscrizioni
non
si
classiche
sepolcrali,
in
limitavano
"
latomie
massima parte
relativamente maggiore,
Rinvenne
logiche.
altres
comech
richia-
Comm.
G. B.
alla luce le
De
Rossi.
prime
il
alle
"
(cinque greche
Osservazioni
date fuori
pubblicava a riprese
di sessantaquattro,
numero
totale
splendidi risultamenti delle esplorazioni del Cavallari, confortati dalle illustrazioni del Carini, del
son
tali
Rossi, del
Le
Blant,
una delle
meno
De
troveremmo pi facilmen-
entro
monumenti
ai
quali
traccia del passaggio
XLV
storico
che
primi secoli
dell'A-
e non ipotetico
avanzi dei
altri
Ma
di
non
divaghiamo.
Son degni
filologici
"
di
non
pochi lavori
greco di Sicilia
sul dialetto
a proposito
memoria
un opu-
di
zioni {N.
Eff. Sicil.,
XV
allo Idillio
tri
da opportune
1870)
il
ed
sul
teriali
mitologico
un nuovo discorso
et
osserva-
erudite
Commento
mediae
filologo tede-
di noi
riscon-
(Roma, 1889);
(Ro-
ma-
continente Ita-
un Regio
Decreto del
agosto 1843,
1*^
aggregato
fin d'allora
R. Universit
di
era,
un professore,
mente
ricordato,
alla posterit
il
cui
per essere
davvero fortunato
egli
stato
maestro
il
del Salinas
del
affettuoso
Pollaci
del
XLVI
della di lui
Arabi di
stupenda collezione
Sicilia .
Ma
nel
"
dei
Diplomi Greci ed
1875, riordinati
mento
regolamenti
insegna-
detto
fosse affidato a
scuna Soprintendenza
il
e pertanto
chiamato
cia-
Cusa
il
ad
fu prescelto
il
incombere
per
Carini
a quelle
funzioni.
Costum
difatti
nel
1877-78 s'intrattenne a
rilevare
il
pregio e l'im-
come
considerati
subite
fonti
in essa
corso
al
il
principio,
annunziando
nel
allon-
l'
titoli
luminosi e le benemerenze
acquistate
Nelle
(1).
porpora e
mente
colore porporino
il
siciliana
l'anno 1879-80
presente
(t) Inserita in
N. Effem.
(2) Inserita in
N. Eff.
nella
Sicilia
(2);
quella
detta nel
e l'altra
"
sulla
diplomatica, special-
principio
il
alle
lezioni del-
149.
IX pag. 297, e
pag, 3,
XLVII
di paleografia e diplomatica
tenbach professore
versit
Berlino.
di
lamentata
morte
la
poich recentemente
mai
non
del
La Lumia Soprintendente
Isidoro
Oarini che
gli
allora
abbastanza
si
era
rimpianto
Archivi Siciliani,
agli
congiunto
fu affettuoso
Uni-
nell'
cominci
il
quella
come
ricordando opportunamente
aveva commemorato
degnamente
benemerenze come
lievi
e perch
il
come
scrittore e
Sommo
determinato a nominare
nostro
(scriveva
studi
storici.
Leone XIII
Carini
della
"
Il
Dopo
Innocenzo
compito a
affidato
lui
gi citato sulla
III
fosse
Sottoarchivista
Potthast,
del
si
Commissione Cardi-
il
cittadino (1).
bastevole a spiegare
Pontefice
il
non
e con giudizio, le
come
altrove ne
stesso
egli
(....
1198),
XI (1198-1304),
Potremmo sul pro-
a Benedetto
alla luce.
Bartolini sul
ecc.
(1)
Serie
Ma
La
III,
basta sopratutto
citata
voi.
commemorazione
IX pag.
11
percorrere
Iter
Innocenzo
IT,
Italicum del
che fu premessa
Bimo (Palermo,
all'
tip. Virz'i,
la biografia
Siciliane del
mede-
Pflugh-Harttung,
versit di
norum
748
dal
ci
al
nonch
Tubinga,
inedita,
insegnante
privato
Ada
gli
Storia
nell'
Harttung ha messo
lo
in
periodo
il
che
Roma-
Pontificum
del
Uni-
luce teste, vi
cimeli,
un
e.,
p.
due
fogli,
papiracei an-
vi
Hannover,
in
cui quel
nell'
di
Archivio
Roma, come
piere
il
lavoro
la
documenti
non
supplementi
menzionati
sultare Codici
ma
nelle
dal
e piena
neppure
istituire
svariate
a comJaff
ticana Biblioteca,
esistenti,
dei
convenendo
il
pi diligente
analoghi
Stato di
di
cono-
Hildesheim.
ricerca e compiuta
si
approva e privilegia
Pontefice
privilegi di
alla
di
diffi-
antichi,
alla
Va-
la
Casanatense, l'Angelica,
la
la Corsiniana,
,
la
Roma, come
Vallicelliana,
come
la
la
Lauren-
Marciana
di
p. e., quel di
silica Collegiata di
Sant'Ambrogio
della Ba-
Monza, dell'Arcivescovile e
della Ca-
in
Milano
Ravenna,
pitolare di
Che anzi
fa
XLIX
Santa
di
Scolastica a Subiaco
ecc.
studi
gli
grandemente
potrebbe
mo
che pure
parziali lavori,
tri
con intendimento
(p.
e.
pei pontificati
colmare
di
di
di
n breve,
gi indicate
le
ani-
dopo avere
van facendo da
si
Gregorio
di S.
di cui
ricordato
tesori
di
tanti
Impresa
e della Chiesa.
biblioteche
delle
il
Grande
al-
lacune,
Innocenzo III,
di
Gio-
di
Ono-
tinua
'^
:
mente
oltre
III,
occuper natural-
si
Adriano V, Giovanni
XXI
Celestino V.
lui,
spro,
riuscir
Pontefici; che
gradito
il
rivolgere
accompagnano
la
suoi
il
Siciliano,
studi
quelli
n breve n leggiero
vaticani, vi sono
anche
tanto pi
che
documenti
ficia
hanno meglio
Diekamp
oltre
sparsi
sulla
classificato le varie
studi
non
registri
qua e
da
del Sickel,
papali,
sono
Privilegi
che distinguonsi
vantaggi
formato, al
fili
le semplici Lettere,
scono
ampio
all'
Mandata che
trasmettono
ordini
le
ch
le
naturale
neralmente disposizioni
cilmente distrutte.
stessi
gli
da messaggieri
viati speciali,
erano
di effetto
che
poi
pi portate da in-
lo
di fiducia,
Per
riportavano le risposte.
quel che rimane tuttavia deve tenersi senza dubbio presente per inferire quello
che soggiacquero
di tal sorta,
di
quaggi
che dovevano
al fato
il
Leone XIII, e
Carini
lo
assunse senza
ardor
ma
gli
comune
le
lettere
delle
cose
Tal era
intraprese
essere
il
affidatogli
esitare.
febbrile,
da
Si ac-
con cui
effetti,
attesa la
immensa
senza interruzione
gli
attese
le
richieste,
che
effetti,
stava senz'altro
il
gli
archivi Vaticani,
mica essere
gli stessi.
Ba-
LI
destinare
agli studi e
alle ricerche.
e supe-
speciale,
ad uomini
fatti
come
egli
elementare
quando
trattavasi di dovere
alla lezione
rispondere con
della scienza,
che
doveva
egli
Ma
imprendeva
vasi, anzi
confacevasi a
il
vo' dire
lui,
papa contemporaneo
Siciliano.
Clemente IV,
Vespro
tempi
cosiffatto lavoro,
dovevano
gli
sicch da credere
teriale riferibile ai
che meglio
la parte
pontificato di
il
ben condurre un
mirabilmente giovargli
Spagna
gran cuore
di
non arretra-
di
il
ma-
per quanto
punto; anzi
la
io
inopinatamente troncato
Laonde a
Mi tocca adesso a
distendermi
di
piti
di
oltre
di
tanto pregio
compiutane
la
pubblica ragione.
far semplice
degna
allorch fu
ticana
stame
lo
inoltrata,
di tutto
Lll
saodo troppo pi
di
limiti
assegnati
a questa commemorazione.
La Prolusione
Corso di Paleografia
inaugurato nella
rica,
come a
al
la
dire,
Vaticana
scuola
il
Critica
sto-
16 marzo 1885-
come
il
Sommo
del
un nuovo e
principio di
quando
attivit,
chi
essa nettamente
ammirevole tracciato
in
due
la
prima
Paleografia e Critica
parti:
insegna a conoscere
che
il
con semplicit
antiche
le
scienza,
scritture,
gorosamente
sto disegno
leografia,
scientifico dei
monumenti
Diplomatica
primo fascicolo
manuale di
Scritture varie
(1886), e poi
(1)
ed
"
Il
chio
Signum
abbreviazioni
il
iniziato con
(2),
"
un,
Epigrafia
14
il
"
monumenti
e-
Piccolos
classica-
dell' epigrafia
Christi ne'
del
Me-
la 4' (1889)
Noto che
la
di pp. 144.
1' ediz.
Pa-
Corso di
sigle
Critica Storica
diplomatici. Code-
un
in
ri-
ha
il
Non ho avuto
titolo
sott' oc-
Soninario bre-
la
quali-
(2)
pp. 63.
1* ediz.
ha pp.
57, la 2-
La
neW
antichit
Le
e forse
rio (1889),
me non
che a
sovvengono. Fi-
dinotano
si
"
gli
1886
1885,
del
li-
recite
altri
pubblicazione de'
Argomenti
di
1887,
quali
pp. 11,
Paleografia e
Vaticana ne*
Pontificia scuola
di
distinguonsi in
corso Paleografico,
"
corso
di
diplomatica
(ma-
terie scrittone).
Non
del Carini
come insegnante
ne sarebbe
quanto
l'opera
Non
Scuola Vaticana.
il
metodo,
al
nella
esame
sventuratamente,
postoch,
vasto disegno
il
che avea
ha
per
le
gli
ci
non
egli
lasciato,
e se per
sembrare troppo
posson talvolta
speciali,
non sempre
dicevoli a un
estesamente
principi
generali
di
una data
disciplina
gnamento
zione
superiore,
ammesse
avvegnach,
in
nel quale
le trattazioni
simili casi
di
pii
discenti,
si
sono
siffatti
per
lor
Carini
comune acce-
che a dichiarare
onde divengano a
il
dell' inse-
argomenti
compone,
meno
si
speciali,
gli
ele-
mira ad ad-
volta
osserva-
LIV
mole
Quasi tanta
di
Carini a ben
il
altri
studi atten-
cademia
di Religione cattolica,
addossatimi
cominciava
(cos
simo insegnamento
gnit
tempo
suo dire) ed
voleri vostri
a'
Discorso
lavori
dalla beni-
per
il
mio
ai desideri, o
primo
il
recentis-
il
affidato
tutto reclamino
regesti
Bench
"
meglio,
sente
il
lettere e
che mi stato
Padre
Santo
del
" le
Papi in
dei
a considerare
toglieva
con cui ho
onore
1'
tratte-
di
come sono
il
Papato,
allo
non
pi
ai
o di pi prossima
la
storia
nativo
la nobile
non
si
dei fatti
mala fede
di
medesima
la
non
si
ed austera magistra
sospetto di parzialit, n
ranza
il
dotto
si
.
dir
non
convincono
si
ed assennato discorso su
" i
Lapsi e
argomento
che
Catacombe
di S.
papa
a trattare in un discorso su
torn
Giovanni
Eusebio (1890)
in
il
avversari d'igno-
gli
Leggeva pi
cessa da s
Siracusa e
le
"*
le
memorie del
lavori deirArcadia,
come un
si
LV
il
Augusto
di
quod facimus,
il
quale ha per
Accademia
egli
nare or
di
Romano,
Carolingi
dei
or della Cul-
eW Occidente
Oriente
nei
VI
secoli
che
cui
piti
Secolo,
VII, or
col ragio-
altri
or
delle
argomenti
modo
trattazione in
moltissimo
a sfatare
gli
dir cos
errori
popolare
conferisce
a diffondere le
buone e
le
perch meglio
si
aggregati
narrarne
la storia,
forse
ai
per certo
modo
pi conforme
uomini odierni.
a ogni
ad essa
utile,
di cui parlano,
storie letterarie
il
Carini divis
di
raccogHerne e di
612
in
S.'^)
il
solo
che va dalle
primo vo-
pi
ori-
d'uno
sarebbero scap-
LVI
pat
bocca parole
di
pensa che
dice
"
si
generale
compone
ogni
se racchiude,
e che
altre
che
verit
in
ralista
come
"
neppure
vi
istituti
per
storia
notizia
interesse per
umano
la
ecc. che
una
''
nulla vi di
il
si
se
documentati degV
studi
in
di
ma
che
ste di appositi
citt
nell' atto
il
la storia
Nostro)
il
simili
Guar-
il
attraente e profittevole,
di
un catalogo
romane che
comunque
di
la presidenza tanto
lo
enumerare
oltre ad
altre
dissimo
citazioni al par
di
accademie
omettere
prediletti
irto
librario.
Senza fermarmi
posso
il
del
che
Nostro
non
fondatore di
il
quale tenne
egli
dirsi,
gran-
lavoro eselibri
santi,
di
in
lui
il
le
LVII
tutto,
liV Arcadia)
scorso
.che
sparsero
si
Appennin
parte, e
mar
il
circonda e l'Alpe.
bel
paese
Non
posso
su
"
ma
Ugdulena e
Gregorio
gli
bel
il
studi biblici
Di
la
memoria
celebrata
sulle
monete punico-sicule
libri
il
1'
elogio
troppo invalso
presso moltissimi
al
di
equanimit e
di
a sentire
quali
si
hanno
fatto di bene,
Non
Roma
gio
ma
ed esclusivamente
il
Carini inizi in
Vaticano (1888) e
il
collabor alla
articoli
stupendi intorno ai
fatti
LVIII
cominciando
scuno
gua
il
il
eppure ne
come
fatto suo,
ritrasse
gli
come
esclusi,
il
pelo alla
lui
Audiemtcs
per in-
egli,
il
lin-
applausi
in-
articoli
1893 ed
una Ri-
avea steso
morte
il
proposito l'insigne
mendatore Luigi
cerdote e
al
Carini scienziato
definire
il
com-
Caeini sa-
mentre
uomini
fra gli
di
fra le
di storia pa-
genn. 1895).
Nel 1887
il
della Biblioteca
che
Umbra
lo
S.
P.
Leone XIII
lo
eleggeva a Prefetto
modo come
gnor
E. Salvador!
Nostro ha
lui
nella bella
fatto dinanzi
lacrimata fine
"
della
il
commemorazione che
si-
del
LIX
mi
dove
maestro
erano
che
fossero
lettori
tanto intime
di
gli
Mons. Carini
fiduciosa
lui
il
deferenza
notevole per
fessori valenti,
mondiali
cordiali e
questa scuola
in
alunni
relazioni
le
gli
il
pensiero a scru-
sue cure
come
fu l'estremo
telligente
cos,
affidato.
la
Ma
campo,
in
Nostro
disegno
biblioteca
fosse
a dir
lui
storili
re-
ed
il
sulla
rimasta una
Biblioteca Vaticana
egli illustr
specialmente
la
nel quale,
come
naturale,
di
prin-
accorgo che
Ho
storica
memoria
"
lica
dello
ci sia
sta omissione
di leggieri, si
grafia (gi r
una
lista
larga purtroppo
perch
il
ho detto) e
completa degli
mio
s
scritto
mi
si
accorder venia
non una
biobiblio-
scritti del
Nostro, d pensarvi
LX
due e tre
volte.
glia Gullotti
Per
altro io so che
come
le
pubblicazioni
di
487
dico
desumo
vador!
postume
(?),
gli
ascenderebbero
all'
al
comprese
numero
bel
Questa
commemorazione
pur soggiungendo
ha riguardo
Lui
scritti di
quattrocentottantasette !
sullodata
dalla
mile, se si
il
del
notizia io
signor Sal,
verisi-
amico
alla
di
lui
(mi
si
condoni
'^
Aneddoti
Siciliani
che
son
si
venute pubblicando
nostro
nel
Son
una
essi
(talvolta
nostra
Sicilia.
benanco da
libri
stampati) concernenti la
di
ci
ribile
debiti
egli
che
le
mansioni
lui
disimpegnati.
gli
spettavano
in
codesti debiti
causa degli
non da
oltre
uffici
da
altro derivavano
Egli
fornir
di
un
sii
mnage, facondo a
meno
studiandosi in
LZI
tal
modo
rimetterla in carreggiata
di
gli
negarsi a chiunque
Tempo
fosser date
Canonico
propria
la
Carini
convegno
il
sapevano che
sospetto,
p.
nell'
si
sulla sincerit pi o
e.
asserti bisogni
di certi
meglio
era spacciato
egli
ricorrendo
lui
bile di
numerosa
pi o meno,
vi
esse
mosso da qualche
ravviso
da cinque o
biglietto
in su
ne poteva
famiglia che da
lanti si
il
rappaciarla
e di
non sapeva
egli
chiedesse
gli
ciolo di pane.
uomini
meno
attendi-
meno
fondata
buon Ca-
il
e conchiudeva che
amava
di riconoscersi
Ma
non va dimenticata
re
in
vizio,
persona
lottavano
quando
ci
noi
in
tempi
al
carcere giudiziario
le
trionfi
di
nei misfatti
in cui
il
come
non va
malandrinaggio
cittadini della
permettevamo
visiera
tutti
il
uomini
di
nella turpitudine
menticato che
non
che solo
di
la
e la
di-
mafia
costituite
opportune precauzioni
che
bene
poco seguirono
fatale
il
suburbana
tina,
4 di mat-
le
Falsomele, od
di
sacerdotale
co'
spalle
il
andare
doveri di
la predica agli
l'agio di ascoltar
dovevano
o per ascoltar
le confessioni,
vere
buscarsi
il
Padre Carini,
il
1'
ufficio
operai che
pane con
di giorno
croce
la
amavan perci
Villagrazia,
il
da centinaia
letizia nel
di lui passaggio
di
Senza
di
in
una
bene
citati articoli
su
la
argomentarne l'interesse
la loro
colmavano
lo
dicevano averne
che
mai sempre
salutato
pel
volta,
campagna, a
di benedizioni
cuore
di
delle
ricevuto.
questione
ch'ei prese
cam-
pagna.
Taccio dell'assistenza, amorosa ed efficace, prestata da
Lui
ai
poveri colerosi
nelle
va
dimenticato
Roma
nel
egli qui
1885, mentre
cooperarsi in
Verso
com*
gli
tutti i
si
recasse di
infieriva l'asiatico
modi a vantaggio
Ma
non
proposito da
morbo, per
Dicembre un
tale
cha
LXIII
asseriva chiamarsi
Biblioteca
nella
rini
codici, e
tutto
il
Rapisardi,
prof.
si
suo
ma
svolgerli ed esaminarli
agio
al
Ca-
li
presentava
fu lasciato
Carini
il
con
quella fiducia eccessiva con cui usava con tutti, non so-
meno
da
a tenerselo
troppo bene
fatto suo
il
circa
una parte
esse
di
fosse offerta
presentate, riconobbe
tantosto
il
vendita
al
Ministero
Sicurezza pubblica,
erano
si
riusciva a ricuperare
il
mal-
Bomano con
"
in
lire.
le
codici
ne tu avvertita l'Autorit
ne fu avvertito
tolto.
che esse
compi pur-
traditore
il
vendette
furtiva,
del pi alto
adornati
presso.
Una
la
seguente lettera
....
me
dolorosissima, si
vero e recente
Questura) tutto
alle carceri
La prego
il
fortunatamente per
si
ne
sia
lode alla
ladro,
il
{sic).
pubblico. Di pi nou
dell'animo
(e
mi consente aggiungere
il
l'agitazione
LXIV
preso
il
di cui fu
che
inconsciente
vittima
trata
modo
ii
un Siciliano,
gliel'
di lui, di lui
aveva
dovevano esser
quale
siciliano,
quasi sotto
ei
affidato
ne
noi
gli
occhi
stessi
intero.
pena,
avrebbe detto
'del
Chi
infame attentato
gli
dell'
le
come
suffi-
profondo
il
comprendere a
lasciano
sia
morto
di
crepacuore
ma
al
mondo
?....
tomba
fiori sulla
ziato.,
pareggiabile, non dovrebbe essere stata inflitta altra punizione che lo sputo della infamia e del disprezzo
lunque
to
!....
altra
pena
non
proporzionata
sarebbe
al
quadelit-
(1).
R. Starrabba.
(1)
Mentre dettavo
la
Nostro
l'aleltuosa e
18 Febbraio
u. 8.
(Boma,
4;)eriodico L'Arcadia).
Il
tip. ed.
lettore
Romana,
me
ne sono
estratta dal
,
quando
LXV
a quando, giovato: qui non mi resta che rendere, come siciliano e come
pur riconoscendo con viva soddisfazione che egli ha di Lui molto degnamente ragionato. E perch questa nota non paia una piacenteria, mi permetter rilevare qualche lieve inesattezza sfuggita
p. e., l'aver
annoverato
<t
(a p.
15 dell'estratto) tra
Signor Salvador!
al
Sicilia
Siciliae di
Carini,
Pai. 1868 e pi
Bartolomeo de Ca-
porsa. > In quanto alla prima parte, cosi com' enunciata, darebbe a cre-
dere che
la collezione dei
mentre
vor
alla trascrizione
arabi,
ne
sempre
avemmo
sotto
che
il
dettato del
com'
Sicilia,
Siciliae,
la-
a quella degli
noi due
non
alla seconda,
me-
sicch
Quanto
Regni
che fu opera
io lavorai
comune maestro
recensione
il
si tratta
della
in-
non de Capor-
sa^ come, forse per errore tipografico, fu lascialo correre nel luogo so-
pra
indicato).
ra^
l'
mr^
w:rm
C1
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ce
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