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Seicento

Simonetti Stefania IIE

Francia
Alla morte del quindicenne re di Francia Francesco II, nel 1560 salì Carlo IX di 10 anni e la reggenza fu presa da sua madre
Caterina de’ Medici la quale dovette far fronte ad una difficile situazione: oltre alle difficoltà economiche, gli ugonotti
(calvinisti francesi) erano ora un milione e le divisioni religiose si ripercossero nella nobiltà con due fazioni: Guisa, cattolici e
sostenuti da Papa Pio IV e dalla Spagna, e i Coligny, protestanti. Dato il susseguirsi di re giovanissimi e reggenze incerte le due
famiglie divennero sempre più importanti e Caterina cercò una pacificazione religiosa, fallì mentre gli ugonotti prendevano il
monopolio sui governi delle città anche dove erano in minoranza.
Nel 1562 i Guisa sventarono un colpo di stato degli ugonotti con il massacro di Vassy (nord-est) il 1 marzo, dando inizio alla
guerra civile che culminò il 24 agosto 1572 nella notte di San Bartolomeo, Carlo IX fu convinto dalla madre a dare l’ordine
alla guardia reale di far uccidere Gaspard de Coligny, capo degli ugonotti, (un altro attentato ai suoi danni era fallito il giorno
prima) o i Coligny avrebbero ucciso lui, l’azione si sarebbe dovuta svolgere in fretta con l’uccisione di una ventina di persone
ma, con la presenza di tantissime persone anche a causa del matrimonio appena celebrato della principessa Margherita
(sorella di Carlo IX) e Enrico di Borbone, re di Navarra, lo fece diventare un massacro: Enrico di Borbone era protestante e
tutti i parigini consideravano i protestanti responsabili delle difficoltà del Paese e presero l’attacco come un segnale per una
strage.
Arrivarono al palazzo di Coligny dove trovarono Gaspard già morto, non gli bastò: lo evirarono e gettarono il corpo nella
Senna, oltraggiato e poi appeso per i piedi sulla forca di Montfoucon; la sua testa fu inviata come dono al Papa.
Si scatenò una furia omicida tra le persone che approfittarono della situazione per uccidere anche persone con cui avevano
scontri privati, particol colpiti furono gli stampatori e i librai accusati di aver favorito la diffusione della dottrina protestante, la
Chiesa cristiana vide positivamente il fenomeno e Papa Gregorio VIII e Filippo II, principe di Spagna, fecero cantare un Te
Deum. Morirono circa 30mila persone.
Morto Carlo IX salì al trono il fratello Enrico III, i protestanti ora erano guidati da Enrico di Borbone e i cattolici da Enrico
di Guisa che formò la Lega Santa con la Spagna, nel 1588 Enrico III fece uccidere Enrico di Guisa ma egli stesso fu poi
ucciso da un fanatico cattolico perché sospettato di essere protestante, in punto di morte dichiarò Enrico di Borbone suo
successore se si fosse convertito, Papa Sisto V si oppose alla sua elezione, Filippo II invase la Francia ma venne sconfitto e
nel 1593 nella Cattedrale di Saint-Denis di Parigi Enrico si convertì e divenne Enrico IV, qui avrebbe pronunciato il motto
“Parigi val bene una messa!”
Nel 1598 Francia e Spagna firmarono la pace di Vervins e le truppe spagnole lasciarono la Francia, nello stesso anno l’editto di
Nantes trovò un compromesso per una pacificazione religiosa: gli ugonotti avevano libertà di culto e potevano accedere al
governo di 100 piazzeforti ma lontano da Parigi. La monarchia si rafforzò e Enrico IV la riorganizzò : grazie al duca di Sully
pareggiò il bilancio con il taglio di tasse superflue, la vendita di cariche pubbliche, la paulette; tassa annuale che rendeva questi
uffici ereditari, furono promosse le manifatture regie e si attuò il protezionismo: imporre una tassa sui prodotti importati per
indurre a consumare quelli francesi. In politica estera si oppose al potere asburgico alleandosi con le province Unite.
Germania
La Germania era frammentata e dopo la pace di Augusta anche da un punto di vista religioso, anche se gli imperatori
Ferdinando I e Massimiliano II non infransero la pace i principi cristiani guidati da principe di Baviera cercarono di
riconquistare i territori protestanti. In seguito della morte a Mohacs del Re di Ungheria e Boemia Luigi II Jagellone anche
queste due, la Boemia (protestante) solo in parte, furono annesse all’Impero. Nel 1608 il principe del Palatinato, Federico V
(calvinista) con la Francia e le forze anticattoliche boeme creò l’Unione evangelica, contro di loro il duca di Baviera si alleò
con il Spagna nella Lega cattolica, per calmare la situazione l’imperatore Rodolfo II emanò la Lettera di maestà che dava
libertà di culto ai protestanti, anche boemi. Tutto cambiò con l’imperatore Mattia e suo cugino Ferdinando di Stiria, Re di
Boemia e Ungheria, il quale era stato educato dai gesuiti della Controriforma e abolì la Lettera di maestà e restaurò il
cattolicesimo in Boemia. A questo seguì una violenta protesta che portò all’assalto, il 23 maggio 1618 del palazzo reale di Praga
in cui due rappresentanti imperiali vennero gettati fuori dalla finestra, prese il nome di defenestrazione di Praga; la nobiltà
boema dichiarò decaduto dal trono Ferdinando ed elesse il protestante Federico V il quale era appoggiato dalla Danimarca di
Cristiano IV, dall’Inghilterra di Giacomo I, dalle Province Unite e da Venezia, con l’imperatore c’era invece la Spagna e il duca
Massimiliano di Baviera; da qui dipendeva il predominio cattolico o protestante nell’Impero e perciò nel 1618 iniziò la guerra
dei Trent’anni, fino al 1648.
Guerra dei Trent’anni
Si divide in:
Fase Boemo-Palatina: nel 1620 Ferdinando II e l’esercito spagnolo guidato da Massimiliano di Baviera e il generale Tilly
sconfissero i boemi nella battaglia della Montagna Bianca (Praga) mettendo Federico V in fuga. In Boemia iniziarono le
repressioni delle eresie, i pastori protestanti vennero espulsi, i nobili coinvolti giustiziati o gli venivano confiscati i beni e
ridistribuiti agli stranieri che sfruttavano i contadini generando rivolte, molti per non convertirsi emigravano. Gli spagnoli
massacrarono i protestanti nel Sacro macello del 1620 e occuparono la Valtellina che collegava la Lombardia spagnola
all’Austria e consentiva di minacciare le Province Unite su due fronti.
Fase Danese: Preoccupato che il suo regno potesse essere annesso all’impero il re di Danimarca Clemente IV decise, nel
1625, di entrare in guerra contro gli Asburgo finanziato da inglesi, francesi e olandesi ma, sconfitto ripetutamente, dovette
firmare la pace di Lubecca nel 1629 in cui s’impegnava a rimanere fuori le vicende tedesche; la fase Boema fu vinta da
Ferdinando II.
Nel 1629 Ferdinando II violò la pace di Augusta restituendo tutte le terre confiscate alla Chiesa dopo il 1552 e i principi
tedeschi si videro portare via parti anche consistenti dei loro possedimenti; voleva inoltre rendere ereditaria la carica imperiale.
Ferdinando II poteva contare sul vastissimo esercito di Albrecht von Wallenstein, nobile boemo, che vendette i suoi servigi
all'imperatore ottenendo la nomina di principe dell'Impero; fece della guerra una fonte di guadagno comprando a bassissimo
prezzo le terre confiscate, attraverso prestiti e investimenti e vivendo sulle spalle delle popolazioni assediate che venivano
ridotte allo stremo.
Fase svedese
Anche Gustavo Adolfo II, re di Svezia (protestante), era preoccupato per la restaurazione cattolica dell'Imperatore e per la
perdita del dominio strategico sul Baltico, luogo di scambio tra Europa occidentale che importava materie prime e il Nord
Europa che esportava manufatti; Gustavo, appoggiato dalla Francia e dai principi elettori di Sassonia e Brandeburgo, dichiarò
guerra nel 1630 e nel 1631 sconfisse la Lega Cattolica a Breitenfeld, spingendosi fino alla Baviera e Alsazia.
A favorire la vittoria di Gustavo Adolfo furono le sue innovazioni belliche: rese i cannoni molto più leggeri e veloci, movibili
durante il combattimento a seconda delle necessità, la cavalleria era addestrata a effettuare cariche in massa, i moschettieri
avevano ora un moschetto più leggero, addestrati al tiro di precisione e a ricaricare le armi rapidamente. Tutte le tre fazioni
cooperavano tra loro ed erano formati da individui regolarm pagati, mantenuti dallo Stato e restavano nell'eseguito per 20 anni.
Con la battaglia di Lützen nel 1632 gli svedesi vinsero di nuovo ma Gustavo Adolfo morì e al suo posto salì al trono Cristina
di sei anni a cui venne affidato un governo di reggenza, questa fu l'occasione per Federico II di riorganizzare la lotta facendo
uccidere a tradimento Wallenstein che mirava a prendere il suo posto e si affidò alle truppe spagnole. Nel 1634 le truppe
spagnole sconfissero le svedesi a Nördlingen, nel 1635 venne firmata la pace di Praga che vedeva gli elettori protestanti
riconciliarsi con l'impero a patto che le terre conquistate gli fossero lasciate per altri 40 anni.
Cristina di Svezia
Salita al trono a 6 anni mentre il suo governo era in mano ad una reggenza si dedicò allo studio e a sviluppare la sua abilità di
pensiero. Nel 1644 divenne regina di una Svezia forte e unita anche religiosam sotto il protestantesimo, promosse la pace di
Vestfalia nel 1648 che pose fine alla guerra dei Trent'anni e promosse la libertà religiosa. La corte di Cristina divenne culla di
intellettuali tra cui Cartesio. Cristina non si sposò mai, si convertì nel 1654 al cristianesimo e lo stesso anno si trasferì a Roma
dove alloggiò a Palazzo Farnese e Palazzo Corsini, anche lì ricreò la corte sveva e quegli intellettuali alla sua morte si riunirono
all'Accademia dell'Arcadia. Istituì il primo teatro pubblico della città e convinse Papa Clemente X ad accettare che le donne
recitassero e cantassero, success vietato da Innocenzo XI. Poiché non riceveva un mantenimento suff dalla Svezia cercò di
diventare regina di Napoli alleandosi con Luigi XIV e Mazzarino con i quali firmò un accordo segreto 1656 che gli assicurava
il trono ma commise l'errore di far uccidere nel castello francese di Fontainebleau un marchese italiano sospettato di tradimento
e fu per questo cacciata dalla Francia.
Fase francese
Ferdinando II voleva estendere il processione di unità e cristianità ma il re di Francia Luigi XIII e il suo primo ministro il
cardinale Richielieu dichiararono guerra all'imperatore e alla Spagna la quale era impegnata su tre fronti (Francia, Provincie
Unite e Germania) e le spese militari gravavano sul popolo già impoverito dal fiscalismo inflessibile, la Spagna applicò imposte
anche alle colonie come a Napoli dove si attuò lo rivolta di Masaniello e di Tommaso Campanella in Calabria. Nel 1640 la
Catalogna e il Portogallo si dichiararono indipendenti e quindi ci furono scontri interni. Nel 1643 la Francia sconfisse la Spagna
a Rocroi con un potente esercito guidato dal principe di Condé.
Per fermare le forze francesi gli Olandesi usarono i Paesi Bassi spagnoli come Stato-cuscinetto e nel 1648 firmarono la pace di
Münster con gli spagnoli i quali riconobbero l'indipendenza delle P.U.
Intanto l'imperatore era attaccato dai francesi e dagli svedesi e dovette firmare la pace di Vestfalia nel 1648 per porre fine al
guerra. Il conflitto da Spagna e Francia continuò fino al 1659, anno in cui venne firmata la pace dei Pirenei.
Rivolta di Masaniello: la Spagna, accerchiata dalla Francia e alle prese con la guerra d’indipend delle P.U. rstrinse il
fiscalismo sul viceregno di Napoli nelle cui osterie, capeggiati da Tommaso Aniello di Amalfi, i cittadini si ribellarono.
Il 7 luglio 1647 in seguito ad un tentativo di evasione della gabella da parte di alcuni vaticali venne interpellato l’unico
eletto del popolo nel governo della città, Naclerio, il quale per placare gli animi si offrì di pagare egli stesso ma i
vaticali non accettarono, tutte le persone che erano sul posto, seguaci di Masaniello si scontrarono con le guardie e
fecero irruzione nell’ufficio del dazio distruggendolo. Nel pomeriggio raggiunsero il palazzo di Tiberio Carafa,
principe di Bisignano, al quale chiesero di imporre al Vicerè l’aboliz dei dazi, questi si rifiuta e la folla si dirige al
Palazzo Vicereale, fanno irruzione e distruggono la stanza del Collaterale (più import organismo politico-amministr
della città), il Vicerè riuscirà a salvarsi rifugiandosi nel convento di San Luigi dove i rivoltosi si sarebbero diretti se
non fossero stati fermati dai nobili. L’11 luglio grazie a Giulio Genoino (intellettuale avverso alla nobiltà) riuscirono a
riottenere la stessa rappresentanza per popolo e nobiltà. Alla fine Masaniello dimostrò un carattere dispotico e venne
fatto uccidere da Genoino.
Pace di Vestfalia
La Vestfalia é una regione con 2 città le quali danno il nome alle due fasi di questa pace: Münster e Osnabrück.
La pace di Vestfalia segnò la fine della guerra dei Trent'anni e il fallimento del progetto politico e religioso degli Asburgo che
volevano tutta la Germania cattolica; venne legittimato il calvinismo senza libertà di culto pubblica, la religione era ancora
decisa dal principe ma i sudditi potevano ancora praticare i proprio culti privatamente, svuotando il cuius regio eius religio.
L'imperatore non riprese le terre confiscate dai protestanti ai cattolici dopo il 1552 ma spostò il limite dopo il 1624.
La Germania era ormai sempre più frammentata e le sue provincie più indipendenti tanto che il principi potevano dedicarsi ad
una politica estera indipendente, il più importante fu il Principato di Prussia-Brandeburgo che acquisì la Pomerania (regione ora
inesistente tra Germania e Polonia che affaccia sul Baltico). L'impero esisteva solo sulla carta ed esercitava il potere solo sui
domini ereditati (Austria, Boemia e Ungheria) e si rivolgeva all'Italia e ai Balcani. La Svezia rafforzò la sua egemonia sul
Baltico dominando i fiumi d'Elba (Repubblica Ceca, Germania e Boemia), Weser (Germania) e Oder (Repubblica Ceca,
Germania e Polonia).
La Francia vinse la guerra dei Trent'anni e attuò un'egemonia continentale fino al 1871, da qui nasce l’assolutismo che trova
nella F la sua maggiore espressione in cui la cancelleria statale soppiantò quella ecclesiastica e si scisse la religione dalla
politica ottenuto con un disciplinamento sociale.
Le condizioni della pace di Vestfalia perdurano quasi completamente ancora adesso ma le conseguenze che questo assedio portò
furono devastanti: le finanze di tutti gli Stati erano esauste perché non solo dovevano mantenere le truppe che li assediavano ma
venivano anche saccheggiati da questi.
Europa orientale e Russia - NON DA PORTARE
Il regno di Polonia, composta da Polonia e Granducato di Lituania, detenevano l'egemonia dell'Europa Orientale.
La popolazione era molto diversificata tra polacchi, bielorussi, tedeschi, ebrei e profughi protestanti per cui la Polonia si era
guadagnata il nome di asilo degli eretici e per la sua tolleranza religiosa era rimasta immune alle guerre di religione ma nello
stesso periodo dovette combattere la Svezia luterana, la Turchia musulmana e la Russia cristiana ortodossa e la religione
cattolica conquistò i nobili e gran parte della popolazione.
La nobiltà polacca era così potente che la Polonia veniva considerata una repubblica nobiliari e tutti i nuovi sovrani dovevano
sottoscrivere i Pacta conventa approvata dai nobili nel 1573 che sanciva la libertà di culto dei nobili, convocare una Dieta ogni
due anni, riconoscere il diritto dei mobili di non obbedire al re se non avesse rispettato i loro diritti e vigilavano attentamente
sull'attività del re che cercavano di limitare con mille clausole.
I Re cercavano di reagire a queste limitazioni ma il potere regio, con Re che si preoccupavano più dei Paesi di origine delle loro
dinastie che della Polonia, si indebolí. Nel 1573 salì Enrico di Valois che fuggì per regnare in Francia, Stefano Bathory principe
di Transilvania era più preoccupato di riconquistare la sua Patria occupata dai Turchi, Sigismondo III Vasa ottenne nel 1592
anche la Corona di Svezia ma gli svedesi, indipendenti e protestanti, lo deposero e anche il figlio Ladislao IV Vasa cercó per
tutta la sua vita di riconquistare il trono.
Dal mito che i nobili discendessero dai leggendari Sarmati (che avevano occupato e sottomesso le popolazioni locali della
Polonia) e da qui derivassero i loro grandi privilegi e la coscienza nazionale si può spiegare la resistenza dei nobili alla
centralizzazione del potere.
Crisi
Diminuirono le persone, i prezzi e le produzioni.
La crisi del '600 colpì quasi tutta l'Europa, sopratt Spagna e Italia ridisegnando la gerarchia economica tra gli Stati europei che
ancora perdura. Se la popolazione non diminuiva restava uguale, solo in Francia si é registrato un leggero rialzo. La ricchezza si
concentrò nelle mani di pochi signori i quali, approfittando dell'aumento demografico del '500 alzò le imposte, ma
impoverendosi la popolazione questi compravano di meno e si volsero all'autoconsumo. Se si vendeva di meno si abbassò il
prezzo. Dato l'impoverimento si alzò l'età del matrimonio perché non c'era la serenità per creare la famiglia, alzandosi l'età
matrimoniale si facevano meno figli.
Una delle conseguenze della guerra dei Trent'anni furono le carestie e le epidemie combinate ad un raffreddamento climatico:
nel '500 ci fu una cerealizzazione a discapito di altre attività come l'allevamento ma con il raffreddamento nel 1590 i cereali non
crescevano e veniva a mancare il letame, fertilizzante.
Dalle carestie le uniche risparmiate furono l'Olanda e l'Inghilterra che non avevano accettato la cerealizz e fornivano le materie
che gli altri non avevano.
Ritornò la peste bubbonica specialm in Germania e Italia sett dal 1630-1 a cui si aggiunsero molte altre malattie infettive, con la
povertà la gente era malnutrita e trascurava l'igiene. Diminuendo le persone diminuì la produzione. A Napoli si salvarono solo i
monaci della Certosa di San Martino, vennero fatte delle processioni che aumentavano solo il contagio, alcuni credevano che
fosse dovuta agli astri (aristotelica), coloro che portavano i malati al lazzaretto erano i monatti i quali avevano superato il
contagio; ad essere maggiorm accusati della peste erano gli zingari (i quali rubavano nei villaggi in cui passavano senza mai
piegarsi allo stazionamento) e gli ebrei (deicidi e usurai) accusati di essere untori: contagiare con il tocco.
In Italia oltre alla peste che uccise un terzo della popolazione si aggiunsero le guerre di successione di Mantova e la prima
guerra di Monferrato al Nord, al Sud calò drastic il commercio della lana e della seta non lavorate, le regioni cercarono di ragg
l’autosuff singolar aumentando la frammentaz; ma poiché sia l’industria del Nord che la prod di materia prime al Sud erano
rivolte all’estero è a Paesi come la Francia e la Germania e al crollo della domanda dovuto a guerre e rivolte che si deve la
carestia.
Rifeudalizzazione e rivolte contadine
Per reagire alla recessione si potenziarono gli investimenti capitalisti. Dalla nobiltà fondiaria nacquero gli imprenditori terrieri
che acquisivano i terreni fertili, prendevano la manodopera salariata che portò alcuni agricoltori ad arricchirsi, altri persero i
loro fondi perché non potevano competere con produzioni molto più grandi, efficienti ed avanzate diventando braccianti o
mendicanti; verso di loro e gli zingari si scatenarono le misure repressive. Sopratt in Spagna e Italia si verificò una
rifeudalizzazione in cui i contadini venivano sfruttati e i signori prendevano il possesso su tutte le terre molto spesso ricorrendo
al sistema della servitù della gleba (contadino veduto con il terreno). Per armare gli eserciti gli Stati coinvolti nella guerra dei
Trent’anni aumentarono le tasse portando a molte rivolte soprat contadine (contad maggior popol). Tra il 1635-37 si ribellarono
i contadini francesi delle regioni del Poitou e del Limousin, i croquants, che si rivoltarono contro gli esattori del fisco, stessa
cosa fecero i contadini in Normandia, nu-pieds, contro l’abolizione dei loro privilegi fiscali. Contro la cancellazione dei diritti
comunitari si batterono i diggers, contadini inglesi che abbatterono le enclosures, recinzioni che i signori avevano fatto costruire
intorno alle terre comuni che servivano per l’erba e la legna, i signori accusati di non avere un documento di proprietà su quelle
terre bruciavano gli archivi (spec.Chiese).
Crisi e riorganizzazione del commercio europeo
Poichè le miniere americane si stavano esaurendo così come gli indigeni sfruttati verso la fine del ‘500 iniziò a mancare l’oro e
l’argento per le monete dovendo così ricorrere alla tosatura delle monete o ad una fusione con il rame che fece aumentare i
prezzi, nel 1620 non c’era argento a sufficienza per consentire il regolare scambio e ciò determinò un crollo dei prezzi di
mercato. La zona mediterranea di Spagna e Italia lentamente perse la sua ricchezza, la prima a causa della drastica diminuzione
di ricchezza prov dalle colonie, la seconda per la perdita d’importanza del Mediterraneo e ne giovarono l’Olanda e l’Inghilterra
le quali rifornivano gli Stati cerealizzati a basso costo di tutte le materie che chiedevano anche se non lo producevano loro,
importando ed esportando, rendendo disponibile tutto ciò di cui ci fosse domanda, riuscendo a raggiungere rapidamente molti
porti. Potenziarono le loro flotte mercantili acquisendo il monopolio del trasporto marittimo, nacquero le grandi compagnie
commerciali (società per azioni) che investivano in azioni, Amsterdam dal 1570 divenne il centro commerciale e finanziario più
import. L’Olanda, quando, nel 1648, finì la guerra per l’indipend con la Spagna, divenne la prima potenza del Baltico
estendendosi verso l’Oceano Indiano creando delle basi di commercio lungo le coste (come i portog), c’era già stata una ripresa
dal 1609-21 durante la tregua con la Spagna; erano stati penalizzati dagli embargo spagnoli e dagli assalti dei pirati ma
continuavano a guadagnare dalle Indie e dai comm con la Russia, con la pace di Munster gli olandesi si assicurarono il comm
con la Spagna, che gli consegnò anche il Brabante settentrionale con tutte le produzioni tessili (es. Helmond) ed ebbero colonie
anche in America e in Brasile. Nel 1600 gli inglesi crearono la Compagnia delle Indie Orientali ma quella più importante fu
l’omonima olandese del 1602 che pagava il 3% dei profitti per avere privilegi doganali, la Compagnia delle I.Or. aveva una
propria forza militare e poteva stipulare accordi con i principi indonesiani. Il fiorente porto inglese di Dover collassò, il
trasporto di argento spagnolo nelle Fiandre attr l’Inghilterra finì, con la fine dei rapporti con la Spagna finisce l’ascesa inglese.
L’Olanda, inoltre, aveva tassi d’interesse sui trasporti molto più bassi degli Inglesi.
Barocco
Dal sillogismo artistotelico indicato con “baroco” o dalla fusione di baroco (eccentrico) e barueco (perla irregolare) nasce il
nome “barocco”, movimento culturale (perché tocca più ambiti) del ‘600 che nell’arte predilige la rappr del movimento e
nell'architettura si caratt per la ricchezza negli ornamenti. Filosoficamente si toccarono i temi dell'illusione e disillusione,
contrasto tra apparenza e realtà e la pazzia scaturita da una cultura controriformista, il padre della filosofia moderna è Cartesio.
La tensione delle guerre politiche, sociali e religiose incentivò la riflessione.
Il '600 fu diviso dalla rivoluzione scientifica che vide nascere la scienza moderna e la ragion di Stato (espressione usata da
Giovanni Botero per dire che la politica non si basa sulle nostre leggi morali), centralità riflessione politica, sullo Stato
moderno e l'esercizio del potere.
La ricerca scientifica fu legittimata dal dubbio istillato dalla Riforma di tutte le certezze imposte dalla fede. L'arte fu usata per
elogiare la fede, infatti molti Papi divennero mecenati, mentre la letteratura venne soppiantata per favorire la trattatistica
politica e la produzione religiosa (raccolta di preghiere).
Nell'epoca della dissimulazione il teatro divenne molto importante con autori come Shakespeare, Molière;
Molière scrisse “L’avaro” in cui ad un avaro che aveva accumulato una ricchezza questa gli viene rubata e, criticando il
potere, accusa il Re Luigi XIV, tra il pubblico, di avergliela rubata; nel “Malato immaginario” il potere vine rappr come una
malattia.
Tutti frequentavano il teatro e quindi nacquero dai drammi pastorali all'opera (nata alla fine del '500 nella Camerata fiorentina),
si assecondavano i gusti del pubblico.
Nacquero i romanzi sulla falsa riga della tradiz classicistica amoroso-pastorale come “Don Chisciotte” di Miguel de Cervantes,
hidalgo (nobiltà spagnola) che applicava gli ideali cavallereschi mediev, mentre il tema dell’illusione è espresso ne “La vita è
sogno” di Calderon de la Barca. Per il vasto pubblico si incentivò la stampa di libri, nacquero nuove accademie e i musei.
Stato moderno tra assolutismo e ragion di Stato
Stato moderno: viene dalle signorie, unità di esercito, giudiziaria, fiscale ed estera;
Stato assoluto: unità di potere giudiziario, legislativo ed esecutivo.
Per rafforzare lo Stato si accentrò un potere assoluto nelle mani del sovrano perché i signori che applicavano la propria legge
nei territori lo indeboliva I conflitti portarono alla necessità di eserciti permanenti e estremo fiscalismo per mantenerli che solo
una buona amministrazione poteva garantire e così gli Stati trasformarono le loro istituzioni sopratt quelle giudiziarie per
garantire uniformità nel prelievo fiscale, il potere del sovrano divenne assoluto quando non ci fu più frammentazione feudale e
il re era sciolto dalle assemblee. Venne ridimensionato il potere dei nobili a cui vennero tolti i privilegi fiscali e il re si avvicinò
ai ceti medi da cui si formò, con la vendita delle cariche, un ceto burocratico. Le cariche venivano vendute e questo favorì
l’ascesa dei borghesi che però limitavano il Re il quale non poteva rimuoverli o sostituirli, ciò portò a conflitti come la Fronda
parlamentare in Francia. Vennero ipotizzate nuove teorie sullo Stato e la ragion di Stato; un teorico dell’assolutismo fu
Machiavelli, poi Jean Bodin con i suoi “Sei libri sulla Repubblica” (1576) in cui discute del potere del re che ha potere
assoluto, illimitato ed indivisibile, il re è al di sopra della legge ma non di quei patti giusti che implicano l’interesse dei sudditi,
assoluto ma non arbitrario ed infine un re deve sempre conservare l’assetto stesso dello Stato e se lo altera il suo successore
può abolire quella legge. In Italia si coniò, con Giovanni Botero, il pensiero della ragion di Stato con il trattato “Della ragion
di Stato” (1589) che ha trasformato il discorso sulla politica staccandolo dalla morale a diff di Machiavelli che definisce la
politica autonoma dalla religione, Botero rivendica questo legame con la religione anche se l’espressione “ragion di Stato” è
stata usata per giustificare azioni del potere per rafforzare la propria potenza a discapito dei sudditi.
Inghilterra
Morta Elisabetta I senza eredi, i Tudor si estinsero e Giacomo I divenne Re di Scozia e Inghilterra, rafforzò la Chiesa
anglicana, indebolì la Camera dei Comuni (con Edoardo III) a favore dei collaboratori del Re che crearono i tribunali regi i
quali potevano ignorare la Magna Charta. All’estero non riuscì a contrastare la Francia e la Spagna e rafforzare l’economia.
Giacomo I non riuscì a creare una solida burocrazia e una forte struttura militare, i cattolici iniziarono a tramare contro di lui,
mantenne le multe ai cattolici che non rispettavano i diritti divini anglicani, i cristiani arrivarono alla Congiura delle polveri nel
1604 organizzata da Robert Catesby volevano far saltare in aria il Parlamento, con della polvere da sparo in cantina, nella sua
prima seduta ma il rinvio di questa all'anno successivo fece spargere la voce della congiura. Uno dei congiurati, Tresham,
decise di dirlo a suo cognato lord Mounteagle della congiura, egli avvisò lord Salisbury che avvertì il Re il quale fece
controllare la cantina subito sotto l'aula del Parlamento in cui era conservata la polvere da sparo. I congiurati vennero uccisi e
l'episodio portò a rafforzare la paura verso i cristiani.
Intanto i puritani erano contro le ingerenza del Re in materia religiosa e furono perseguitati e costretti a migrare, tra loro c'erano
i Padri Pellegrini che, a bordo della Mayflower, partirono per il Massachussetts nel 1620.
Il ceto borghese, la gentry, era danneggiata dal fiscalismo e minacciato in Parlamento luogo di dissenso verso la monarchia e in
cui erano in maggioranza dal momento che la nobiltà era rimasta decimata dalla Guerra delle due Rose, sede di opposizione
politica entrò spesso in contrasto con Giacomo I.
Carlo I e il Parlamento
Carlo I sciolse il Parlamento per 2 anni per riconvocarlo nel 1628 ed avere i finanziamenti per una spedizione di soccorso agli
ugonotti assediati nella roccaforte della Rochelle dal cardinale Mazzarino il quale voleva eliminare gli oppositori del Re.
Per fare ciò Carlo I dovette firmare la Petition of Rights in cui condannava il fiscalismo monarchico, l'oppressività della Chiesa
anglicana e non poteva imprigionare cittadini senza processo ma ciò portò ad un'altra chiusura del Parlam nel 1629 e ad una
forte repressione dell'opposizione politica con la Camera stellata, e religiosa con la Corte di alta commissione.
Senza il permesso del Parlamento estese a tutte le città del Regno la ship-money per il mantenimento della flotta regia mentre
prendeva altri soldi con la vendita delle cariche pubbliche che rendeva la burocrazia parassitaria.
Per imporre l'autorità della Chiesa anglicana l'arc. di Canterbury William Laud si scagliò contro i puritani e nel 1639
s'impose in Scozia dove, dal 1560, c'era la Chiesa presbiteriana (calvinisti) e impose la gerarchia ecclesiastica e la rest delle
terre confiscate ai cattolici.
I presbiteriani si opposero con il Covenant in cui giurarono di difendere la propria religione fino alla morte dichiarando guerra
al Re e sconfiggendo le truppe regie invadendo alcune città, esauriti i finanziam Carlo I convocò il parlamento per
l'applicazione di nuove tasse, il Parl si oppose e l'assemblea convocata il 13 aprile 1640 fu sciolta 5 maggio dello stesso anno,
Corto parlamento.
Nella speranza di poterlo manipolare il Re convocò il Lungo Parlamento rimasto in carica fino al 1653, il parlamentari erano
diffidenti e, capeggiati da John Pym e Hampden chiesero la morte dei princ collaboratori del re, il primo min conte di
Strafford fu messo a morte, aboliti tribunali speciali, tasse senza consenso parlamentare, arresto sudditi senza processo e
persecuzioni religiose, firmò l'Atto triennale in cui s'impegnava a convocare il Parl almeno una volta in tre anni.
Nel 1641 il progetto assolutistico di Carlo I era fallito, nello stesso anno in Irlanda scoppiarono delle rivolte di contadini e
proprietari terrieri cattolici che massacrarono dei coloni protestanti, il Re fu sospettato di aver fomentato la rivolta per costruire
un esercito con cui sconfiggere il Parlamento e quest'ultimo ne era spaventato.
Nel 1641 venne approvata dal Parlamento la Grande rimostranza in cui si elencano i successi del Parlam e gli abusi politici e
religiosi del Re chiedendo più poteri, anche se fu approvata la netta divisione Parlam tra oppositori e sostenitori del Re si
rispecchiava nella società, il 23 dicem 1641 Carlo I respinse la Grande rimostranza e il 3 gen 1642 accusò di alto tradim 5
membri della Camera dei Comuni e della Camera alta.
Carlo I tentò un colpo di Stato il 4 gennaio 1642 irrompendo in Parlam con delle truppe armate ma gli oppositori scapparono e
il popolo insorse contro il Re che fu costretto a fuggire; iniziò la guerra civile.
Guerra civile
Nell'agosto 1642 la società si divise in: cavalieri (nobili, aristocratici e gentry->borghesia terriera) anglicani, contrari alla
Grande rimostranza, abolizione anglicanesimo, e rivolte sociali, contro le Teste rotonde, Roundheads, (borghesia medio-alta di
commercianti) che chiedeva più libertà, aboliz fiscalismo e partecipaz politica parlamentare e amministr locale, puritani.
Tra il 1642/43 morti Hampden e Pym s'impose Oliver Cromwell, puritano della gentry, countryman, a favore del Parlam,
militarmente vinse molti scontri con gli Ironsiders (cavalleria corazzata) e il New model army, contro l'esercito del Re formato
di contadini, c'erano uomini addestrati e che credevano negli ideali per cui combattevano. Carlo I fu sconfitto nella battaglia di
Marston Moor e Naseby, si consegnò agli scozzesi, il Parlam fece smantellare la Chiesa anglic e la gerarchia episcop, l'arc
Laud fu condannato a morte.
I Roundheads si divisero perché i parlament erano presbiteriani e volevano il calvinismo mentre l'esercito la libertà di culto.
Politicam i parlament erano antiassolutisti e democratici e volevano la riduz del potere regio mentre i levellers (volevano una
società equa) estremisti volevano l'aboliz della monarchia e una Repubb guidata da un Parlam eletto con suffragio univers.
Carlo I si alleò segretam con entrambe le fazioni cercando l'appoggio degli scozzesi contro Cromwell, in Scozia si rifugiò nel
1647 e gli scozz invasero l'Inghilterra.
Cromwell cercava di arrivare ad un compromesso con il Parlam per allearsi con la monarchia venendo accusato di tradimento
perché il Parl voleva la soppress della Camera dei Lord, suffragio universal e proprietà comune, nell'esercito ci furono casi di
ammutinamento, ai levellers si aggiunsero i diggers i quali volevano l'aboliz della proprietà privata, dal punto di vista religioso
ci furono i quaccheri, pacifisti e contrari ad un'autorità religiosa. Cromwell sconfisse gli scozzesi e nel dicembre del 1648
ridusse i Parlamentari togliendo 150 elementi presbiteriani e moderati creando il Rump Parliament (Parlam ridotto).
Alla fine del gennaio del 1649 il Re fu processato e condannato a morte, fu abolita la Camera dei Lord, proclamato il
Commonwealth e la Rep inglese.
Oliver Cromwell
Cromwell represse i levellers e i diggers, le rivolte in Irlanda dei realisti cattolici e nel 1650/1 pacificò la Scozia. In pol estera
espanse il potere commerciale e coloniale promulgando nel 1651 l'Atto di navigazione per cui i commerci tra Inghilterra e
colonie era gestita solo da navi inglese tagliando fuori l'Olanda sconfitta tra il 1652/4; vennero firmati trattati con la Svezia e
Danimarca per l'accesso al Baltico e con il Portogallo per le Indie, nel 1657 si alleò con la Francia contro la Spagna. Dal punto
di vista economico-sociale attuò una privatiz della terra sviluppando l'agricoltura moderna che divenne salariata e orientata sul
mercato. Ebbe molti problemi con il Parlam che fu ulteriorm ridotto, con una rappresaglia simile a quella del Re, fino ad
arrivare al Barebone Parliament (scheletrico) sciolto nel 1653 perché comunque non collaborava. Cromwell creò una specie di
dittatura assumendo il titolo di Lord protettore di Inghilterra, Scozia e Irlanda, da puritano fece chiudere i teatri, proibì le gare,
propose un modello di vita più austero tanto che anche i suoi sostenitori tramarono degli attentati contro di lui, rese la sua carica
ereditaria ma durante il governo del figlio Richard ci furono conflitti tra gli stuardisti e cromwelliani, tra Lungo Parlamento
(ristabilito 1660) ed esercito, armate del Sud e del Nord finché nel maggio del 1660 il generale George Monk non marciò su
Londra restaurando la monarchia Stuart con Carlo II il quale fece riesumare il corpo di Cromwell per oltraggiarlo
sottoponendolo ad un impiccagione. La restaur portò al ripristino della Chiesa angl, Camera dei Lord e persecuzioni. Nacque
una coscienza politica nei borghesi e nei nobili che rafforzò la centralità del Parlam che da allora sarà un potere separato dalla
monarchia che non avrà più diritto divino, non potrà imporre tasse, incarcerare gli avversai senza processo, attribuire troppi
poteri alla Chiesa, annullando l’assolutismo con la “Gloriosa rivoluzione” del 1688/9 che porterà ad un accordo tra Parlam e
corona tramite Guglielmo d’Orange il quale diverrà Re d’Ingh con l’appoggio del Parl.
Francia
Nel 1610 salì al trono Luigi XIII di soli 9 anni con la reggenza della madre Maria de’Medici la quale diede un potere enorme
all’avventuriero Concino Concini scatenando rivolte degli ugonotti e malcontento tra i nobili. Nel 1617 Luigi XIII entrò in
pieno possesso dei suoi poteri affiancato dal cardinale Richelieu che dal 1624 divenne capo del Consiglio del Re, voleva
rafforz la monarchia “Uno Stato, una religione, una lingua” per cui creò la Chiesa gallicana e un’accademia per mantenere le
strutture linguist sempre uguali. Politicam dal 1625 attaccarono le roccaforti ugonotte e fino alla caduta della Rochelle (a
Bordeaux, nel centro-sud, sull’estuario del Garonne) nel 1628 che espugnò dopo una lunga e sanguinosa lotta. Nel 1649 sancì la
libertà di culto dei protestanti ma l’aboliz del loro apparato politico-militare con l’Editto di grazia. Secondo la ragion di Stato,
durante la Guerra dei Trent’anni, si alleò con i protestanti. Dovette combattere contro i nobili che volevano i loro antichi
privilegi capeggiati da Maria de’Medici e Gaston d’Orleans che furono esiliati mentre altri nobili vennero uccisi.
Rich si servì di intendenti, funzionari scelti e dipendenti direttam dal re che amministrarono le province e che, a causa del
fiscalismo dovuto alla guerra dei T’a. furono attaccati dal popolo.
Mazzarino e le fronde
Alla morte di Richelieu nel 1642 e di Luigi XIII nel 1643 salì Luigi XIV di 5 anni, la cui reggenza fu tenuta dalla madre Anna
d’Austria e consigliato dal cardinale Mazzarino il quale promosse la pace di Vestfalia raggiungendo l’egemonia ma restava il
conflitto con la Spagna che non portava ad un alleggerim del fiscalismo e consentì il potenziam dell’assolutismo che fece
scatenare l’opposiz dei parlam provinc che degen nella Fronda parlam del 1648-9 in cui i parlament con il popolo occuparono
Parigi per giorni e Maz fu costretto a lasciare la città ma la Fronda finì perché non appoggiata da ideali solidi se non la difesa
dei privilegi nobiliari.
Nel 1650, capeggiata dal principe di Condè, ci fu la Fronda dei principi in cui i nobili si ribell al fiscalismo che rendeva i
contadini poveri e incapaci di pagare i diritti feudali, il popolo fu aizzato contro Mazz che dovette fuggire a Colonia, in
Germania dove guidò le milizie fino alla sconfitta di Condè nel 1652.
Per risolvere la questione con la Spagna si alleò con l’Ingh di Cromwell e i due eserciti sconfissero le truppe iberiche a
Dunkerque (città Nord Francia) nel 1658, venne firmata la Pace dei Pirenei nel 1659 si decretò il declino della Spagna e
l’affermarsi dell’egemonia francese.
Declino della Spagna
Salito al trono Filippo III nel 1598 trovò una crisi economica e sociale tremenda, esternam stipulò la pace di Londra nel 1604
con l’Inghil e con le P.U. per una tregua di 12 anni, internam non riuscì a reprimere la rifeudalizzaz messa in atto dai nobili, i
contadini reagirono ai loro soprusi diventando banditi. Con Filippo IV e il suo primo min il conte-duca di Olivares si attuò
una politica estera aggressiva intervenendo nella guerra dei T’a. con gli Asburgo e nel 1621 riprendendo il conflitto con le P.U.,
Olivares tentò un assolutismo riorganizzando l’esercito e l’amministrazione ma ciò si scontrò con delle resistenze nel Regno
dove una leva militare ed il fiscalismo non erano mai stati così pesanti perché era formato da regioni autonome come la
Castiglia ed il Portogallo, mentre nei vicereami italiani (Napoli, Sicilia, Sardegna Duc di Lomb), coloniali e nei domini
dinastici si raccoglieva il denaro.
In Catalogna la riv partì nel 1640 dalle campagne per poi arrivare a Barcel, si chiedeva l’indipendenza e dopo 12 anni di guerre,
nel 1652 le truppe del Re riconquistarono la città.
In Portogallo ci si cercò l’integr territoriale, il duca di Braganza venne nominato Re, Giovanni IV che, con l’aiuto di Francia
ed Inghilterra ottenne l’indipendenza del Portogallo nel 1668 con il trattato di Lisbona.
La guerra dei T’a e le lotte interne fece spostare il fiscalismo spagnolo in Italia dove avvennero gravi rivolte.
Italia
Per la formaz di una coscienza nazion ci vuole un nome, “Italia” era in uso nell’Impero romano si perse con la sua caduta e
ripreso nell’Alto Medioevo come “Regno d’Italia” mentre più usato era “Longobardia” la regione econom più import. Si parla
di realtà composita dal momento che il potere non è centralizzato, ci sono città con poteri enormi e poteri regionali, inoltre è
divisa in tre parti: a Nord i Savoia (che diverranno Re di Sardegna), Spagna e Venezia (unita all’Austria da Napoleone), al
Centro lo Stato pontificio mentre a Sud il Regno di Napoli.
Ci si pose la questione della lingua da Pietro Bembo e le “Prose della volgar lingua” e la lingua naz diventa il fiorentino
trecentesco, il cosid “volgare illustre” aprendo un divario tra lingua scritta e parlata, quest’ultima consisteva nei nostri dialetti
mentre il latino rimase prerogativa di un’elite.
Culturalm dopo il Riasc nessun movimento o innovazione partì dall’Italia.

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