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La guerra dei Trent’anni

L’IMPERO, invece, era un agglomerato di regni,


ducati, principati laici ed ecclesiastici e città libere.

I possessi diretti degli Asburgo (Austria, Stiria, Tirolo)


erano rimasti cattolici
e in essi si perseguitavano i protestanti
Inoltre avevano la corona della Boemia
e quella dell’Ungheria
(L’Ungheria era divisa in 3 parti: parte meridionale compresa Budapest apparteneva ai
dai Turchi, in mezzo una zona neutrale).

La pace di Augusta aveva vietato ai principi protestanti convertiti


dopo il 1552 di nazionalizzare beni ecclesiastici, ma molti lo facevano.
Ferdinando I
(1556-1564)

Massimiliano II Carlo
(1564-1576) Arciduca d’Austria

Rodolfo II Mattia Ferdinando II


(1576- 1612) (1612-1619) (1619-1637)

Ferdinando III
(1637-1657)
Rodolfo II (1576- 1612)
Imperatore, re d’Ungheria e re di Boemia
Trasferisce la capitale a Praga.
Alchimista, mago; lascia libertà religiosa.

Nel 1608, a causa della sua pazzia, gli Asburgo


gli lasciano solo la Boemia (la cui fede era ancora hussita)
togliendogli il Ducato austriaco e il regno d’Ungheria.

Nel 1609 Rodolfo concede ai Boemi una Lettera di maestà


che garantiva la libertà religiosa
(in cambio della loro accettazione di Ferdinando II come futuro re di Boemia )

Mattia (1612-1619)
Riporta la capitale a Vienna e
nel 1617 fa proclamare alla dieta boema Ferdinando II re di Boemia .
La libertà religiosa viene meno in Boemia.
.

Nel frattempo l’elettore del Palatinato Federico aveva


promosso l’UNIONE EVANGELICA (STATI PROTESTANTI).
Il duca Massimiliano di Baviera gli aveva opposto una
LEGA DEGLI STATI CATTOLICI
Nel 1618, dopo che i rapporti tra la Boemia e gli Asburgo si
erano fatti più tesi e a Praga erano rimasti solo dei reggenti
imperiali che avevano intrapreso una politica filo cattolica,
avvenne l’episodio della DEFENESTRAZIONE DI PRAGA
di due luogotenenti imperiali e l’instaurazione di un governo
provvisorio che nega la successione ereditaria
a favore di Ferdinando.

Nel 1619 muore Mattia e Ferdinando II diviene imperatore

Allora in Boemia gli insorti offrono la corona boema


al duca Federico V del Palatinato
FASE BOEMO-PALATINA
Asburgo d’Austria Federico V del Palatinato e la
aiutati da: Boemia aiutati da: protestanti
Lega cattolica, Spagna, tedeschi e poi: Olanda, Inghilterra,
papa. Savoia e Francia.

Nel 1621 scadeva la tregua di 12 anni con


le Province Unite e la Spagna riprende la guerra con Olanda,
chiudendo un accordo umiliante (chiusura del porto di Anversa
per non danneggiare Amsterdam)
Le potenze europee si allarmano, la Francia manda aiuti economici alle Province Unite.

Si scontrano nel 1620 vicino Praga


nella BATTAGLIA della MONTAGNA BIANCA
la vittoria degli Asburgo
e inclusione della Boemia nei territori ereditari degli Asburgo.
Intanto la Dieta imperiale sequestra a Federico V del
Palatinato tutte le sue terre e gli toglie il titolo di elettore
imperiale
(lo darà alla Baviera, [+ Sassonia, Brandeburgo, Boemia])

Emerge la figura di Albrecht von WALLESTEIN che divenne


governatore di Praga

Il re Cristiano IV di Danimarca, che faceva parte della Dieta


imperiale come duca del Holstein, non condivide ciò che era
stato fatto contro il Palatinato: ha paura dello strapotere degli
Asburgo e entra in guerra
FASE DANESE

Perciò nel 1625 entra in guerra contro gli Asburgo,


ma viene sconfitto varie volte da Wallestein
capo militare dell’esercito degli Asburgo
che ha un esercito di mercenari che si sostentano
con requisizioni dalle terre conquistate

Nel 1629 esce dal conflitto, perdendo il Meclenburgo


che va a Wallenstein.

Ferdinando II emana l’EDITTO di RESTITUZIONE


contro i calvinisti (non contemplati nella pace di Augusta)
e impone la restituzione dei beni ecclesiastici
confiscati abusivamente dopo il 1552.
La nuova situazione mette tutti in allarme perché rischia di
trasformare l’Impero in una monarchia accentrata:

•è una minaccia per l’autonomia degli Stati tedeschi,


(anche quelli cattolici)
•fa paura alla Francia che già aiutava gli olandesi contro la
Spagna che promette di aiutare
•La Svezia se fosse entrata in guerra contro Asburgo.

L’arcivescovo di Magonza (cattolico) chiede addirittura a


Ferdinando di licenziare Wallestein e sciogliere il suo esercito
FASE SVEDESE dal 1630 al 1635

Temendo l’egemonia degli Asburgo, il re svedese GUSTAVO


ADOLFO, che aveva un esercito molto potente con la coscrizione
obbligatoria composti per la metà da moschettieri
e reparti molto più agili (6 file al posto delle 40),
decide di entrare in guerra contro Asburgo nel 1630.

Nel 1631 il saccheggio di Magdeburgo da parte delle truppe


imperiali (con 20.000 vittime) portò gli Stati protestanti
a unirsi alla Svezia.
Nel 1631 Svezia e Sassonia vincono a Breitenfeld (Lipsia)
Wallestein viene immediatamente richiamato da Ferdinando II.
Nel 1632 nella battaglia di Lützen, vince la Svezia ma Gustavo
Adolfo rimane ucciso in battaglia,
lasciando sul trono la figlia Cristina di 5 anni.
FASE SVEDESE

Nel 1634 Ferdinando II fa uccidere il Wallenstein


(che era stato prima licenziato nel 1630 e poi richiamato prima della battaglia di Lützen)
sospettato di congiurare per ottenere la corona di Boemia.

Nonostante ciò gli Asburgo riescono comunque a vincere nel


1534 a Nordlingen sugli svedesi.

Nel 1635 con la pace di Praga


Ferdinando II fa pace con i principi protestanti
la Svezia perde le zone conquistate durante la guerra nella
Germania settentrionale e il principe di Baviera diviene
elettore imperiale.
FASE FRANCESE 1635-1648

Ma la FRANCIA di RICHELIEU
non vuole un rafforzamento degli Asburgo, la sconfitta delle
Province Unite e il ridimensionamento della Svezia,
Perciò, pur essendo un paese CATTOLICO
nel 1635 entra in guerra contro Asburgo.

Deve superare forti resistenze da parte della regina madre Maria de’Medici

E deve reprimere una rivolta calvinista della città marinara


di LA ROCHELLE (sull’Atlantico) espugnata nel 1628
Agli 8.000 ugonotti superstiti lascia la vita in cambio della fedeltà al Re.

La Francia dunque entra in guerra nel 1635


FASE FRANCESE 1635-1648

La principale vittoria francese sugli spagnoli è


a Rocroi nel 1643
al confine con le Province Unite
e assieme alla Svezia dilagano in Baviera e in Boemia.

Gli spagnoli sono esausti da un punto di vista


economico e politico.

Nel 1637 era morto Ferdinando II e gli era


succeduto Ferdinando III.
Nel 1640 la Spagna è devastata
dalla rivolta della Catalogna e del Portogallo
e vuole la pace.

Ferdinando III vuole salvare le clausole


della pace di Praga (1535)
(Baviera elettore imp. e
restituzione dei beni tolti abusivamente ai cattolici),
Brandeburgo e Sassonia, alleati dell’impero
dopo la pace di Praga non vogliono che Asburgo si rafforzi.

D’altra parte Olanda non vuole spartirsi il Belgio


con la Francia che si rafforzerebbe troppo,
vuole solo indipendenza.
Dopo oltre 3 anni di trattative, che si tennero
in varie città della WESTFALIA nel 1648
Ferdinando III rinunciò a fare della Germania
uno stato unitario: si rafforzò autonomia dei principi
e libertà religiosa. Il Trattato di Osnabrück funzionò
come una nuova costituzione: la Baviera rimase elettore
ma tornò ad esserlo anche il Palatinato (8 elettori).

La Boemia restò possesso diretto degli Asburgo, senza libertà.

Alla Confederazione Svizzera e alle Province Unite


fu concessa piena indipendenza.

La Svezia ottenne la Pomerania occidentale e Stettino


ed entrò nella Dieta imperiale
Il trattato di Münster, con la Francia
assicurò ai francesi Metz, Toul e Verdun
e altre zone dell’Alsazia e della Lorena.

La Danimarca ebbe 2 ducati: Schleswig e Holstein.

Il Brandeburgo ottenne la Pomerania orientale


e il Magdeburgo.

Infine nel 1659 con la pace dei Pirenei


tra Francia e Spagna, la prima otteneva
il Rossiglione (sui Pirenei), l’Artois e altre
piazzeforti lungo confine con i Paesi Bassi spagnoli.

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