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CARLO V

Identikit
Carlo d'Asburgo nacque nel 1500 a Gand, città
dell'attuale Belgio. Il padre, Filippo d'Asburgo
detto il Bello, era figlio dell'imperatore del
Sacro Romano Impero Massimiliano I
d'Austria e di Maria di Borgogna. La madre,
Giovanna di Castiglia e d'Aragona detta la
Pazza, era figlia dei re cattolici Ferdinando II
d'Aragona e di Isabella di Castiglia. Alla morte
del nonno Ferdinando d'Aragona, Carlo fu
nominato re di Spagna nel 1516 e si trovò a
capo di un vasto dominio che comprendeva: I
Paesi Bassi,la Castiglia,l'Aragona,l'Italia
meridionale e le terre scoperte da Cristoforo
Colombo nel 1492 in America.
Nel 1519 alla morte del nonno
Massimiliano d'Asburgo, Carlo divenne un
candidato al Sacro Romano Impero ma per
divenirne imperatore aveva bisogno
dell'appoggio dei sette grandi elettori
designati dalla Bolla d'oro per scegliere il
capo dell'Impero. Per ottenerlo Carlo decise
di pagare con le risorse provenienti dalle
Americhe e facendosi prestare i soldi da
diversi banchieri. Così, il 27 giugno 1519 i
sette elettori lo proclamarono imperatore di
un Impero su cui si dice che non
tramontasse mai il sole.
IL SOGNO
Il sogno di Carlo V era di
creare e guidare un impero
cristiano universale. In
quest'ottica l'Italia esercitava
sull'imperatore un fascino
particolare: erede dell'impero
romano e patria del
Rinascimento, la penisola
italica era con Roma il polo
principale della fede
cristiana di cui Carlo V era
un fervente sostenitore.
EVENTI SIGNIFICATIVI
Nel 1521, dopo essersi accordato con papa Leone X, che non
vedeva con favore il predominio francese in Italia, Carlo V
d'Asburgo sconfisse le truppe del re di Francia, Francesco I e
occupò Genova e Milano. Nel 1525 a Pavia sbaragliò
l'esercito francese e fece prigioniero Francesco I, che nel 1526
fu costretto, prima di venir liberato, a siglare la pace di
Madrid con la quale rinunciava a ogni pretesa sull'Italia.
Il nuovo papa, Clemente VII, preoccupato dalla
possibilità che Carlo V assumesse il controllo della
penisola, si riavvicinò a Francesco I e nel 1526 formò la
lega di Cognac con: Gli stati di Venezia e
Firenze,Genova, Francesco II Sforza e il re d’Inghilterra
Enrico VIII.
Nel 1527 Carlo V d'Asburgo
inviò in Italia un'armata di
Lanzichenecchi per
contrastare la lega di Cognac.
Questi approfittarono degli
interessi degli Stati che
componevano la lega e
arrivarono fino a Roma.
Clemente VII fu costretto a
rifugiarsi a Castel Sant'Angelo
e la città fu saccheggiata.
Questo evento è noto come
SACCO DI ROMA
Carlo V nel 1529 decise di siglare con il
papa la pace di Barcellona, con cui
otteneva il consenso per i territori in
Italia. Nello stesso anno venne firmata la
pace di Cambrai tra la Francia e l'Impero,
con cui furono riconosciute a Carlo V
d'Asburgo Napoli e Milano in cambio
della rinuncia a favore della Francia della
Borgogna.
Nel 1530 il papa incoronò a Bologna
Carlo V re d'Italia e imperatore dei
Cristiani sancendo il dominio imperiale
sulla penisola.
LOTTA AI PROTESTANTI
Sul fronte interno, Carlo V d'Asburgo fronteggiò
per tutta la durata del suo regno le tensioni
provocate in Germania dalla rivolta religiosa del
teologo tedesco Martin Lutero.
Tra 1520 e 1521, quando si ebbe la rottura
definitiva tra Lutero e la chiesa di Roma dopo la
Dieta di Worms, Carlo V decise di prendere
posizione contro il teologo tedesco per cercare di
mantenere intatta l'unità religiosa in Germania, il
cuore dell'Impero.
Impegnato nelle guerre d'Italia e contro i Turchi,
non poté impedire la diffusione della dottrina di
Lutero. Nel 1532 fu anzi costretto a firmare a
Norimberga la pace con alcuni principi tedeschi
che erano divenuti Protestanti.
Capendo che non vi erano più possibilità di
tornare all'unità religiosa in Germania, nel 1555
Carlo V d'Asburgo siglò con i principi protestanti
la pace di Augusta in base alla quale i sudditi
tedeschi avrebbero dovuto seguire la stessa
religione del principe che li governava.
La pace decretò la fine dell'unità religiosa
dell'Impero e la vittoria dei principi luterani.
LA FINE DEL SOGNO…
La pace di Augusta sancì l'abbandono di un
punto fondamentale della politica di Carlo V,
quello dell'unità religiosa. Logorato nel fisico e
nel morale Carlo V abdicò nel 1556.
Si ritirò nel convento spagnolo di Yuste, dopo
aver affidato la corona d'Austria al fratello
Ferdinando I e quella di Spagna al figlio Filippo
II. Morì nel 1558.

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