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LA GUERRA DEI 30 ANNI

Fu un Periodo di “ferro e sangue”, nome che rende bene l’idea di quella guerra che ha devastato
e insanguinato l’Europa nel 1600.

La guerra dei trent’anni fu l’ultima guerra di religione, l’ultimo contraccolpo dell’incendio che ha
attraversato l’Europa a partire dalla riforma protestante, e l’ultima guerra che in cui il mondo
cattolico, capeggiato dagli Asburgo, imperatori di Germania e re di Spagna, cerca di soffocare il
protestantesimo.

Fu la guerra con cui gli Asburgo cercarono di eliminare i protestanti dalla Germania, e in cui una
dopo l’altra le potenze Europee vengono coinvolte da una parte e dall’altra.

Fu una guerra di religione, dunque una guerra atroce, ma la religione non fu l’unico movente;
succederà infatti che alcune potenze badino ai propri interessi, e capiterà che qualche Re scopra
che i suoi interessi politici strategici non coincidano con quelli religiosi.
È il caso del Re di Francia, che proprio in quegli anni, nel proprio paese, perseguita i protestanti e
li elimina quasi totalmente; ma, in politica estera si rende conto che non gli conviene stare con i
cattolici. È circondato infatti da una parte dalla Spagna, dall’altra dall’ impero, entrambi governati
dagli Asburgo; ed ecco che il cattolicissimo re di Francia, nella guerra dei trent’anni si schiera
dalla parte dei protestanti.

La scintilla che accese l’incendio avviene a Praga, la Boemia all’epoca era protestante.
Quando, Ferdinando d’Austria, cominciò a mettere delle difficoltà, con dei pretesti legali, alla
costruzione di chiese protestanti. La nobilità boema comincia ad opporsi e in un secondo
momento decide di ribellarsi.

L’area che fu più fortemente coinvolta, è l’area tedesca


Prima bisogna fare il punto della situazione:
Nel 1555 Carlo V firmò la pace di Augusta, che aveva consentito ai principi tedeschi di passare al
Luteranesimo, ma presentava comunque dei limiti:
Il principale era che i calvinisti non erano contemplati, in più negli anni successivi vi erano principi
cattolici che di tanto in tanto cercavano di riconquistare terre del cattolicesimo; molto attiva fu la
Baviera (cattolica).

In questo panorama si aggiunge una seconda problematica che riguarda in particolare:


La Boemia e l’Ungheria che dopo la morte di Luigi Iagellone, che non lasciò eredi, furono spartite
le terre, tra i turchi e la famiglia degli Asburgo, fortemente cattolica mentre nei territori boemi e
ungheresi il cattolicesimo era stato soppiantato da altre fedi religiose. Quindi gli Asburgo si,
aumentarono i loro domini diretti, ma all’interno di questi domini vi erano forti tensioni religiose.
Quindi in tutta l’aria tedesca tra la fine del 500 e l’inizio del 600 si vengono a creare 2 alleanze: tra
cattolici da una parte e protestanti dall’altra.
L’unione protestante si chiama Unione Evangelica, guidata dal Palantinato e appoggiata dalla
Francia che ha tutto l’interesse di contrastare gli interessi degli Asburgo. Dall’altra si contrappone
la Lega Cattolica guidata dalla Baviera e indirettamente dalla Spagna.

La guerra si contraddistingue in 4 fasi:


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1) FASE BOEMO PALATINA

Vi fu comunque un imperatore Asburgo che riuscì ad allentare la situazione: Rodolfo II che decise
di concedere ai Boemi, una certa libertà di culto, nonché la lettera di maestà.
Dopo la sua morte si preparò ad essere eletto Ferdinando II, ben poco propenso ad accettare i
protestanti, e appena salì al trono d’Austria, prima di diventare imperatore tedesco, abolì tutte le
concessioni precedenti. Questa mossa creò gran malcontento in Boemia anche perché
Ferdinando II, spedì proprio a Praga dei funzionari tedeschi che cercarono di imporre il
cattolicesimo.
Questo malcontento crebbe quando Ferdinando II venne eletto imperatore del Sacro Romano
Impero Germanico e scoppiò nel maggio del 1618, in quell’occasione durante una sommossa a
Praga la popolazione finì per defenestrare due funzionari imperiali tedeschi, dichiarando poi
decaduta l’autorità di Ferdinando II e decise di offrire la corona del Regno di Boemia a Federico
V del Palantinato, calvinista e leder dell’Unione Evangelica: fu atto di sfida al cattolicesimo.

Così si andarono a formare 2 schieramenti:


Federico V da una parte, che trova l’appoggio dell’inghilterra, in cui vi era al trono un suo
parente, la Danimarca, Venezia e le province unite, nonché tutti coloro che non avrebbero
voluto che gli Asburgo si rafforzassero troppo; dall’altra parte, con Ferdinando II si schierarono, la
Spagna e la Baviera.

La posta in gioco ora non era più: chi avrebbe governato la Boemia, ma, nell’impero tedesco
tornerà ad esserci una sola religione, cioè il cattolicesimo?

Le province unite non volevano l’unità religiosa della Germania perché:


Spagna, Francia e Inghilterra erano uno stato moderno (monarchia nazionale);
In Germania, il potere imperiale non era così solido, vi era si un forte imperatore, ma i principi
tedeschi volendo potevano muovere guerra contro l’imperatore e tenergli testa in molte
occasioni. La Germania risulta quindi disunita; e il progetto di Federico V è quello di trasformare
la Germania in uno stato forte, è chiaro quindi che, i principi tedeschi non vogliono rinunciare alla
propria autonomia e così nemmeno le provincie unite, Venezia e altri paesi vicini, perché se si
fosse creato uno stato forte sarebbe diventato un pericolo per i paesi confinanti.

La prima grande battaglia arrivò nel 1620 e si combattè in Boemia, la battaglia della montagna
bianca che vide confrontarsi 2 eserciti rivali: l’esercito di Federico V e l’esercito di Ferdinando
II.
In questa battaglia con Federico V combatterono solo i boemi, mentre Ferdinando II potè
contrare sull’appoggio della Baviera e della Spagna. La battaglia venne vinta da Ferdinando II, e
Federico V dovette addirittura darsi alla fuga.

In un primo momento pareva che l’impero avesse quindi avuto la meglio, tanto che la Boemia
visse un periodo di forti repressioni.

La battaglia della montagna bianca fu invece solo il primo tassello di un conflitto molto più ampio,
che non si concluse perché gli spagnoli cercarono di approfittare della situazione. La Spagna
dominava anche in Italia, nel Regno di Napoli e nel Ducato di Milano, particolarmente importante
perché vicino all’Austria. La Valtellina permetteva un collegamento geografico fra Milano e
Austria che poteva essere acquistato proprio conquistandola; se la Spagna avesse ottenuto la
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Valtellina, avrebbe potuto facilmente far passare il suo esercito dal nord Italia all’Austria,
dall’Austria all’area tedesca e da li puntare verso le provincie unite. Nel 1620 la conquistarono.
Questa mossa preoccupò moltissimo le provincie unite e perfino la Danimarca, ciò portò
all’ingresso in guerra di altre potenze.

2) LA FASE DANESE

Nel 1625 il re Danese, finanziato da varie potenze Europee decide di muovere guerra contro
Ferdinando II e gli Spagnoli. La guerra con la Danimarca finì nel 1629 con la pace di Lubecca che
sancì il ritorno della Danimarca nei suoi domini e un apparente vincita dei cattolici.

A questo punto Ferdinando II è convinto di aver vinto e nel 1629, sicuro di se emana l’editto di
restituzione, dove tolti i principi tedeschi, in Germania, sono obbligati a restituire alla chiesa
cattolica tutte le terre requisite nel 1555.

3) LA FASE SVEDESE

Poco dopo si affacciò la Svezia, per due motivi:


1. Motivi religiosi, era diventata luterana e non voleva assolutamente a sud dei suoi territori una
potenza cattolica che poteva influenzare gli Svedesi;
2. Economici, la Svezia aveva il dominio dei commerci sul Mar Baltico, sopra la Germania e vicino
alla Svezia, questo era la fonte principale del reddito svedese, e temevano quindi che
Federico II, rafforzando la Germania, potesse permetterle di affiancarsi in prima persona sul
mar Baltico

Nel 1631 il re svedese Gustavo Adolfo intervenne, dopo aver ricevuto l’appoggio economico
della Francia e di alcuni principi tedeschi protestanti. Scese quindi in Germania e iniziò a
combattere contro l’esercito imperiale, ottenendo numerose vittorie.
Come mai la Svezia così forte?
Essa utilizzava sia l’artiglieria pesante che quella leggera, vi era la cavalleria e inoltre i soldati
erano addestrati, e non presi dal popolo.
Nel 1629 Gustavo Adolfo morì proprio in una battaglia, ciò portò un forte scompiglio; nel 1635
Ferdinando II passò alla controffensiva, chiedendo aiuto alla Spagna, e riuscendo così a ottenere
una prima vittoria, ciò portò in poco tempo ad una pace, firmata a Praga, che sanciva una fine
delle ostilità, rinunciando per 40 anni al editto di restituzione.

Ora, la mancanza di un nemico per Ferdinando II preoccupava le altre potenze perché ora
avrebbe avuto campo libero per realizzare il progetto di uni cazione della Germania.

3) LA FASE FRANCESE

Fu la Francia a preoccuparsi per prima. Qui Enrico IV morì, e diventò sovrano Luigi XII, che affidò
molti poteri al generale Richelieu, che pur essendo cattolico si schierò con i protestanti, questo
perché la Francia si sarebbe trovata circondata.
Entrò in guerra schierandosi principalmente contro la Spagna che si trovava già in guerra su tre
fronti e dunque molto debole sul piano economico.
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LA GUERRA DEI 30 ANNI
Nel 1643 vi fu uno scontro decisivo tra Francia e Spagna, dove la Spagna venne scon tta per la
prima volta.
A questo punto furono le provincie unite a preoccuparsi, l’attuale Olanda si iniziò a preoccupare
della Francia che sembra mettere occhi sui paesi bassi.
Le provincie unite nel 1648 decisero di firmare una pace con gli spagnoli che ne segnò la pace.
Nel mentre Ferdinando II morì e salì al trono Ferdinando III che però si rassegnò firmando la pace
di Vestfalia; nello stesso anno, rinunciò all’unificazione della Germania concedendole la libertà di
culto di luterani e calvinisti

La Francia emerse come prima potenza europea, acquisì le città di Metz, Toul e Verdun, gran
parte dell'Alsazia, la piazzaforte di Pinerolo nel Ducato di Savoia.

La Svezia ottenne i territori che le consentirono di dominare l'area del Baltico.

La giovane Prussia, alleata con Francia e Svezia, ottenne la Pomerania orientale.

Nel 1659 venne poi firmata anche la pace dei Pirenei, che chiuse il conflitto fra Francia e
Spagna: la Spagna cedette alla Francia alcune aree di confine e la Giamaica.
La pace fu garantita da un matrimonio regale: Maria Teresa, figlia di Filippo IV di Spagna, fu data
in sposa al sovrano francese Luigi XIV.
La Spagna uscì dalla scena internazionale come grande potenza.

Nel 1660 si concluse anche la guerra del Nord: il Trattato di Copenaghen venne stipulato fra
Danimarca, Svezia e Brandeburgo, il Trattato di Oliva fra Svezia e Polonia.
La Svezia si garantì il controllo dei traffici in tutta l'area baltica e del Mare del Nord. Il
Brandeburgo acquisì invece piena sovranità sulla Prussia orientale.
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