Nel 600 nacque la STATISTICA: c’erano stati degli studi da alcuni demografici, i quali
raccolsero dei dati di una parte della popolazione così appunto nacque la statistica.
In base a questi dati, che erano basati sugli eventi fondamentali (morte, nascita, matrimoni
ecc) e da qui si potevano calcolare gli indici di natalità e mortalità.
Nell’età moderna si iniziò a parlare di FECONDITà NATURALE pensando che ogni coppia di
coniugi mettesse al mondo una grande quantità di figli, ma in realtà non era così e ciò non
avveniva per 3 ragioni:
1 Le donne si sposavano tardi;
2 L’intervallo tra un parto e l’altro era molto lungo
3 Era molto frequente la rottura del matrimonio.
Mediamente un matrimonio non durava più di 12\15 anni con 5\6 figli anche se era alto il
grado di mortalità infantile,pochi bimbi riuscivano a rimanere in vita.
PETER LASTER: ha fatto uno studio e ha diviso le famiglie in 5 categorie
- Famiglia nucleare: formata dai coniugi + 1 figlio
- Famiglia estesa: a cui si aggiungeva o un altro figlio oppure un genitore di uno dei due
coniugi.
- Famiglia multipla: con due nuclei familiari
- Famiglia senza struttura: dove non c’è matrimonio
- Solitari: i single
Laster ipotizzò che la famiglia ad emergere di più era quella nucleare.
Molti studiosi hanno trattato delle famiglie sotto l’aspetto economico. Le famiglie contadine
che formavano gran parte della popolazione.
Per evitare la divisione in parte del patrimonio gli aristocratici usavano due metodi:
-Fede commesso : un testamento lasciato in cui c’era scritto che il patrimonio doveva restare
intatto e mandato in eredità;
-Primogenitura (maggiorasco): veniva lasciata l'eredità al primogenito.
I ceti più riconoscibili erano nobiltà e clero anche se si erano formati da vari sottogruppi, dire
nobiltá significava comunque dire ricchezza ovvero possedere tante terre. In quel periodo i
poveri erano presenti in gran numero soprattutto in Polonia ed Inghilterra.
Burton fece una classificazione dei poveri ovvero: i poveri strutturali erano coloro che
chiedevano l’elemosina; i poveri vergognosi erano coloro che avevano una vita agiata priva
di risorse e infine i poveri congiunturali che vivevano appena pena del loro lavoro.
Jean Bodin nella sua opera intitolata: “sei libri dello Stato“ scritta in volgare francese in
modo da poter essere letta da più persone possibili, affermava che solo la monarchia
assicurava maggiori garanzie, la sua però non è una monarchia con un sistema tirannico
poiché al di sopra delle leggi del sovrano si trovano infatti le leggi naturali quelle che
appunto ci dà la natura, riflesso della ragione divina.il sovrano deve quindi rispettare la
libertà naturale dei sudditi e la loro proprietà.
Prima del XVII secolo rimase forte l’idea secondo cui l’autorità di un re derivava da Dio, per
cui in un primo tempo l’unione tra Stato e Chiesa fu forte poi successivamente iniziò a
vacillare poiché si affermò che tutti gli uomini sono soggetti alle leggi naturali e qualsiasi
obbligo, per essere vincolante, deve essere stato liberamente assunto dalle parti contraenti
ovvero sia dal popolo che dal re.
Thomas Hobbes:
ha scritto un’opera intitolata “Leviatano” nel 1651, in cui afferma che lo stato di natura si
configura per lui come una guerra incessante di tutti contro tutti. Per uscire da questa
condizione di precarietà e di pericolo l’unica strada è la stipulazione di un patto generale che
obbliga tutti ad osservare le leggi.
Jean-Luc aggiunse che diritto alla vita alla libertà sono anteriori alla società per cui il
contratto che I sudditi stipularono con il sovrano devono avere come scopo tali diritti.
SCOPERTA AMERICA
Colui che più di tutti si interessò dei viaggi di esplorazione fu Cristoforo Colombo che
voleva raggiungere l’oriente circumnavigando la terra verso occidente. Cristoforo si rivolse
alla regina Elisabetta di Spagna la quale le concesse il titolo di ammiraglio dell’oceano (e lo
finanziò). Il 3 agosto del 1492 con tre caravelle: la Nina, la Santa Maria e la pinta, colombo
partì da palo e il 12 ottobre 1492 intravide una terra che Colombo chiamò San Salvador, egli
era convinto di essere sulle coste dell’Asia e fu proprio a partire da questa scoperta che
nacque la voglia e la curiosità di scoprire quali altre terre ci fossero. Infatti proprio grazie a
colombo ci furono altre spedizioni quella di Amerigo Vespucci il quale capì che il territorio
scoperto da colombo era l’America quindi non era l’Asia e sia così la scoperta dell’America.
Nel 1497 ci fu Vasco de Gama che con le sue caravelle risalì la costa orientale dell’Africa
fino ad arrivare In India riportando indietro spezie e pietre preziose. I portoghesi riuscirono
ad arrivare anche in Cina aprendo degli empori commerciali dove prendevano tessuti,
zucchero e seta. Inoltre ci fu la colonizzazione spagnola che si estese verso la Florida e la
California e gli spagnoli formarono L’ENCOMIENDA cioè veniva dato ad un conquistadores
una parte del territorio e lui da questo territorio poteva esigere tributi e prestazioni.
RINASCIMENTO E RIFORMA
Il termine Rinascimento fu coniato verso la metà del XIX secolo da Michelet e Burckhardt
Per rappresentare il ritorno ai valori e ai modelli dell’età classica in vari settori della cultura.
La parola si lega all’umanesimo che ebbe valore per la filosofia e per la letteratura.
Gli umanisti infatti rivalutarono le umane littere e si dedicarono alla riscoperta e allo studio
delle opere antiche. Essi insegnavano a parlare il latino colto.
Nacque il mecenatismo ovvero: i signori iniziavano a proteggere gli artisti e studiosi alla loro
corte in cambio si esibivano.
La Chiesa nel frattempo attraverso un periodo di tensioni e si sentì la necessità di una
riforma che la portasse alla purezza. Si parlò così di umanesimo cristiano e il maggior
esponente fu Erasmo da Rotterdam. Egli era un monaco agostiniano che dopo sei anni di
vita monastica lasciò perseguire la sua inclinazione agli studi, viaggiò e studio anche il
latino. Tra le sue opere ricordiamo l’elogio della follia (nel quale egli critica apertamente la
falsità della Chiesa del suo tempo, paragonandola appunto alla pazzia) e i dialoghi.
Egli disprezzava qualsiasi forma di superstizione e riteneva che la salvezza dell’uomo non
potesse scaturire da altro che dalla collaborazione tra l’uomo e Dio.
Il suo contributo fu soprattutto per la traduzione del nuovo testamento e un altro grande
esponente dopo di lui, fu Martin Lutero che nel 1505 decise di diventare monaco. Per Luter
la natura umana era malvagia ed è corrotta dal peccato e anche il bene che si fa per amore
di Dio non potrà mai dare la grazia che Dio concede per sua volontà e ciò è in netta
contrapposizione con l’idea di Erasmo da Rotterdam, per lui le sacre scritture potevano
inoltre essere interpretate anche da un laico, non occorrevano i preti, inoltre dei sette
sacramenti Lutero ne affermò solo due: il cristianesimo e l’eucaristia gli unici due creati da
Dio. Lutero eliminò il sacerdozio universale e ciò che indusse Lutero a muoversi fu la vendita
delle indulgenze che fu messo in atto da Alberto di Ollenzer. La vendita delle indulgenze
dava il perdono dei peccati in cambio di una somma di denaro. Così nel 1517 il 31 ottobre
Lutero mandò ad Alberto 95 tesi che furono affisse sulla porta della cattedrale di Wheaton
Berg. A Roma solo nel 1520 fu emanata da Leone X una bolla in cui chiedeva Lutero di
ritirarsi altrimenti avrebbe avuto una scomunica. Lutero bruciò la bolla così l’imperatore
Carlo V fece la dieta imperiale di Worms in cui invitò Lutero ma non accettò l’autorità del
Papa e fu messo quindi al bando non solo dall’impero ma anche dalla Chiesa, così il
principe di Sassonia lo ospitò nel suo castello dove tradusse in tedesco la Bibbia e quindi la
Germania si divise in due parti: coloro che appoggiavano Lutero sostituiti dai cavalieri e la
Germania cristiana.
LA CONTRORIFORMA E L’ITALIA DEL TARDO 500
Il termine controriforma fu coniato verso il XVIII secolo ma non fu mai accettato dalla Chiesa
in quanto la Chiesa preferì parlare di riforma cattolica. Intorno al 1528 dai francescani
nacque l’ordine dei Cappuccini che si interessavano di assistere agli umili e ai malati.
Ma l’ordine che più di tutti incarnò la riforma fu quello dei gesuiti: Il suo fondatore fu Ignazio
di Loyola. Uno spagnolo che nel 1534 pronunciò voti di povertà e castità e decise di mettersi
a servizio della Chiesa. I gesuiti facevano un lungo tirocinio con esercizi spirituali duri e
severi, essi furono coloro che si dedicarono alla formazione dei giovani insegnando il latino e
i classici.
CONCILIO DI TRENTO
Per rispondere al protestantesimo (martin lutero) Paolo III ebbe l’idea di fare un grande
concilio che diventò reale nel 1542 quando fu convocato a Trento. Grande importanza in
questo concilio ebbero i gesuiti fondati da Ignazio di loyola che furono i rappresentanti della
controriforma cattolica, essi si impegnarono in un’operazione missionaria e di insegnamento
ma allo stesso tempo si adoperarono per colpire l’eresia attraverso il tribunale
dell’inquisizione. Il concilio durò quasi vent’anni ed ebbe tre fasi:
nella prima fase si decise sulle sacre scritture che furono proclamati fonte primaria della fede
e l’interpretazione era compito della Chiesa attraverso i preti ed in questa fase ci fu anche il
riconoscimento dei sette sacramenti;
nella seconda fase vennero ribaditi i sacramenti essenziali, furono dati poteri più forti ai
tribunali dell’inquisizione per colpire le eresia e fu emanato l’indice dei libri proibiti ovvero un
lungo elenco di libri proibiti dalla Chiesa;
ultima e terza fase vide la nascita del catechismo e la produzione dei seminari come luogo di
preparazione per i monaci.
FILIPPO II (Europa)
Tra il 1555 e il 1556 Carlo I abdicò e il potere rimase al fratello Ferdinando e al figlio Filippo.
(Spagna) Filippo II si sentiva molto più forte, migliore, del padre Castigliano, egli diede molto
più vigore all’inquisizione condannando molte comunità in Spagna. Filippo era convinto che
l’unità religiosa fosse la sola condizione per l’unità del paese perciò si mostrò docile verso la
Santa sede applicando in tutto i principi del concilio. Trasferì la sede del governo a Madrid e
si fece costruire l’ESCORIAL ( metà palazzo e metà monastero) dove dirigeva i suoi affari.
Inoltre, ingrandì il sistema dei consigli oltre al consiglio di Stato per la politica estera
introdusse anche quello dell’inquisizione, quello di azienda e vari consigli territoriali. Filippo II
cercò di conquistare Malta ma dovette scontrarsi con la flotta ottomana guidata da Solimano
il Magnifico. Si formò così una Santa lega guidata da Papa Pio V con Venezia, Spagna,
Repubblica di Genova e ci fu la battaglia di Lepanto che seminò numerosi morti con la
schiacciante vittoria delle forze cristiane. Da questo momento in poi il Mediterraneo divenne
un luogo frequentato da barbari e pirati, inoltre arrivarono anche gli olandesi. Contro la
Spagna ci fu l’insurrezione olandese che fu determinata da tre fattori: religioso, politico ed
economico. Nel frattempo i Paesi Bassi si ribellavano e Filippo II così decise di mandare
nelle Fiandre un esercito guidato dal duca D’Alba Il quale obbligò l’esercito ad obbedirlo, ma
fu imposta una nuova tassa sulle transazioni commerciali e quindi l’esercito non obbedì. In
tutto ciò, i soldati di Filippo Secondo non venivano pagati a causa della bancarotta del re
allora saccheggiarono Aversa così i cattolici e i protestanti stipularono un’intesa contro gli
spagnoli che portò alla divisione definitiva del paese.
In Francia invece c’erano problemi religiosi, in quanto dopo la morte di Enrico II toccò a sua
moglie Caterina dei medici dover governare, data la morte dei suoi figli.
Il calvinismo( Dio decideva se farti la grazia, se salvarti o meno, visione pessimistica
dell’uomo che può essere salvato solo è predestinato) si faceva però sempre più forte e
furono chiamati ugonotti. Il 24 agosto 1572 nella notte di San Bartolomeo furono fucilati più
di 3000 ugonotti, molti dovettero fuggire fin quando Enrico di Borbone annunciò il ritorno
della fede calvinista. Quando il duca d'angiò morì divenne re Enrico di Borbone e ci fu così
la guerra dei tre Enrichi:
Enrico III di Voiola che voleva mantenere la monarchia;
Enrico Duca di Guisa che voleva eliminare i protestanti della Francia (capo del partito
Cattolico);
Enrico Borbone di Navarra il quale guidò il partito protestante aspirava alla successione del
trono.
La guerra tra i tre Enrichi si concluse con vari assassini politici, Enrico duca di guisa ucciso
da Enrico III; Enrico III fu assassinato da un cattolico e alla fine restò solo Enrico Borbone di
Navarra detto Enrico Quarto che è l’ultimo erede legittimo pur essendo calvinista. Enrico
Quarto si presentò come il campione dell’unità nazionale e nel 1558 programmò l’editto di
Nantes che sconsigliava la pace religiosa mantenendo il cattolicesimo come religione di
Stato ma riconoscendo agli ugonotti ovvero i calvinisti il loro mo culto.
Federico II fu detto il re sergente e grazie a lui la Prussia divenne una grande potenza
militare, fece sì che ci fosse un’integrazione tra gli Junker (aristocrazia terriera della Prussia)
e i contadini, riorganizzò il fisco accrescendo la ricchezza nazionale e agevolò
l’immigrazione di migliaia di agricoltori e protestanti che sfuggivano alle persecuzioni. Allargò
l’insegnamento elementare, riorganizzò la burocrazia rafforzando l’esercito.
Caterina II era la moglie di Pietro II, ella salì al trono dopo un colpo di Stato e cercò
l’appoggio delle grandi nobiltà, si presentò subito come sovrana illuminata e fece varie
riforme, confiscò i beni della Chiesa poi assoggettò i servi della gleba alla nobiltà,
riorganizzò governatori semplificando la struttura amministrativa del paese. Fece la carta
della nobiltà con cui si riconoscevano privilegi ai nobili e fece riforme in campo scolastico.
A Milano con la guerra di successione polacca Milano fu conquistata da Carlo Emanuele III.
Anche qui ci furono varie riforme ad esempio, fu riordinata l’amministrazione, furono
diminuite le imposte ai cittadini e furono creati gli estimati cioè i possessori dei fondi che
venivano controllati da funzionari regi detti cancellieri.
Quando salì al trono Giuseppe II (imperatore del sacro romano impero e figlio di
Mariateresa D’Austria) si svilupparono le scuole di Milano, l’università di Pavia e le scuole
elementari del popolo. In Toscana invece c’era il fratello Leopoldo che nel 1743 emanò una
legge sulla stampa che dava allo Stato il controllo sulla censura e autorizzò il governo ad
acquistare terre per ecclesiastici. La cosa più importante fu un codice penale che cancellava
per la prima volta la pena di morte.
RIVOLUZIONE FRANCESE
La rivoluzione francese segnò il momento di svolta tra l’età moderna e contemporanea, essa
mise fine all’antico regime e ad una forma di assolutismo.
La società francese era divisa per ordini: nobiltà, clero e terzo Stato. Il paese però aveva
gravi problemi finanziari e le casse dello Stato erano povere, così Luigi XVI chiamò a
risolvere la situazione Neckar che propose di far pagare le tasse anche ai nobili, Luigi però
non era d’accordo con questa idea e quindi nel maggio del 1789 furono convocati gli Stati
generali. Il problema nacque su come votare se per testa o per ordine, il re si fece portavoce
della nobiltà facendo chiudere la sala degli Stati generali così i suoi rappresentanti si
trasferirono nella sala della pallacorda giurando di scegliersi solo fino a che non fosse stata
fatta una costituzione, il 9 luglio si formò l’assemblea costituente e il 14 luglio del 1789 il
popolo parigino assaltò la Bastiglia, questo fu l’inizio della rivoluzione.
L’assemblea nazionale, il 29 agosto emanò la dichiarazione dei diritti dell’uomo e del
cittadino, il re cercò di fuggire da Parigi ma fu fermato e incarcerato e nel 1791 ci fu la prima
costituzione con l’assemblea legislativa. L’anno dopo fu creata l’assemblea comune e le
potenze europee si unirono per combattere contro i francesi, ci fu così il periodo del grande
terrore che portò alla morte i nemici della rivoluzione. Venne abolita la monarchia,
proclamata la Repubblica, il re e la regina furono condannati a morte. Fu istituito il tribunale
rivoluzionario e il comitato di salute pubblica che portò al potere i giacobini guidati da
Robespierre, costui però creò un regime dittatoriale fondato sul terrore e alla fine lui stesso
e i suoi amici appunto i giacobini, furono ghigliottinati, era il cosiddetto Termidoro (arresto di
Robespierre in questo caso, ma si utilizza anche per indicare L'undicesimo mese del
calendario rivoluzionario francese, secondo dell'estate (dal 19 luglio al 17 agosto)).
Contro i giacobini ci fu il terrore bianco e fu varata la costituzione dell’anno terzo che affida il
potere ad un direttorio fondato da cinque membri e fu in questo periodo che emerse la
figura di Napoleone a cui viene affidata la campagna d’Egitto e quella d’Italia ma nel
novembre del 1799 ci fu un capo di Stato che sciolse il direttorio e nominò tre consoli tra cui
appunto Napoleone Bonaparte.
NAPOLEONE BONAPARTE
Tutto ebbe inizio nel 1796 quando il direttorio affidò l’incarico al giovane generale Napoleone
di rallentare la morsa delle truppe austriache presenti in Italia e quando costui riuscì non
solo a fermarli ma anche a sconfiggere iniziò la sua ascesa.
Occupò in pochi mesi tutta l’Italia settentrionale e l’Austria fu costretta a chiedere la pace
attraverso il trattato di Campoformio nel 1797 così facendo l’Austria dovette abbandonare
Milano e la Lombardia ottenne in cambio Venezia. In Italia quei territori acquistati dai
francesi vennero chiamati repubbliche sorelle e la più importante era la Repubblica
cisalpina nel 1797. Nonostante ebbero vita breve avviarono una serie di riforme ispirate ai
principi della rivoluzione.
Per indebolire l’Inghilterra nel Mediterraneo il direttorio invitò napoleone in Egitto per
ostacolare il loro commercio, qui i francesi ebbero la meglio mentre ad Abukir (villaggio in
egitto) la flotta inglese guidata dall’ammiraglio Horatio Nelson ebbe la meglio sulla flotta
francese e Napoleone rischiò di restare bloccato perché non aveva modo di comunicare con
la madrepatria.Napoleone rientrò in patria, decise di fare un colpo di Stato e prese tutti i
poteri, assumendo il titolo di primo console nel 1799.
Subito dopo sconfisse a Marengo gli austriaci e occupò l’Italia settentrionale.
Il suo potere diventava sempre più solido e così il suo governo divenne autoritario e
accentrato ed il potere era affidato secondo una Struttura gerarchica. Fece importanti
riforme nel campo scolastico, economico, finanziario, emanò il primo codice civile e firmò un
concordato col pontefice Pio VII. Nel 1804 fu proclamato imperatore.
Per colpire l’Inghilterra economicamente proclamò il blocco continentale cioè il divieto di
commerciare con l’Inghilterra. Napoleone ottenne altri successi militari, ma la sua sorte ebbe
un profondo cambiamento con la campagna di Russia 1812, perché con il suo
numerosissimo esercito si aspettava una guerra semplice e veloce e breve ma quando
arrivò a Mosca l’unica cosa che trovò fu il freddo dato che il generale Kutuzov gli fece una
bella sorpresa con la sua tattica militare della ritirata, che comportava la distruzione delle
zone della Russia (villaggi e raccolti) in modo da non poter garantire il giusto riparo agli
eserciti nemici. Da 600.000 uomini,morti dal freddo e dagli attacchi dei russi ne rimasero
solo 50.000. Rientrati in patria furono sconfitti a Lipsia (Germania) nel 1813 e Napoleone fu
obbligato ad abdicare e a ritirarsi nell’Isola d’Elba. Riuscì a fuggire e ad ritornare in Francia
riprendendo anche il potere e anche la fiducia della popolazione ma solo per 100 giorni.
Inglesi e prussiani lo sconfissero definitivamente a Waterloo.
Esiliato nell’isola di Sant’Elena Napoleone morì il 5 maggio del 1821.
IL 600
Nel seicento nonostante la caccia alle streghe e la persecuzione degli ebrei fu un secolo di
transizione alla modernità poiché ci fu una nuova visione del mondo e una nuova
concezione del metodo scientifico. Grazie a Nicolò Copernico e Andrea Vesalio nacquero
due nuove scienze: l’astronomia moderna e l’anatomia. Copernico mise in atto la teoria
eliocentrica la quale affermava che la terra girava intorno al sole e non il contrario. Tale
teoria fu ritenuta assurda finché Giovanni Keplero non formulò le sue leggi matematiche e
Galileo Galilei con il suo cannocchiale non dimostrò l’esistenza dei corpi celesti che si
muovevano con il nostro pianeta. Anche l’anatomia si sviluppò con la scoperta della
circolazione sanguigna e della funzione del cuore.ci furono molte scoperte come il
telescopio, il termometro e il barometro.
Di questo rapido sviluppo fu protagonista l’Olanda.
Si sviluppò anche la pesca e gli olandesi divennero i padroni del traffico via mare.
RIVOLUZIONE MILITARE
Per molti secoli in Europa ci furono molte guerre e questo periodo fu definito rivoluzione
militare. Questo termine venne creato da Michelle Roberts, egli voleva indicare con questo
termine una serie di trasformazioni nell'arco della guerra che comprendeva il potenziamento
della Difesa, il miglioramento della logistica e l'estensione della guerra in campo navale. Le
origini di questa rivoluzione si possono far partire dal basso medioevo visto che già allora
venivano usati ad esempio i cannoni, Infatti, le città italiane cercarono di migliorare la difesa
facendo costruire le mura o meglio le rafforzarono e militarizzarono tutto il territorio.
Nel 1594 gli olandesi inventarono il fuoco a raffica che era uno schieramento in file di tiratori
che sparavano ad intervalli. Nel 600 ci fu un aumento degli uomini presi nell'esercito, Infatti i
militari aumentarono di 10 volte e ovviamente anche le spese militari. L'arruolamento
avveniva tra volontari e veniva dato un premio in contanti. I diversi governi fecero ricorso ad
una specie di appalto della guerra affidando il tutto a Generali imprenditori. Per mantenere
l'esercito occorrevano beni importanti ed i costi erano notevoli infatti furono creati eserciti
permanenti. La rivoluzione militare si estese anche a mare dove il cannone diventò
fondamentale e ci fu il veliero che permetteva di bombardare a distanza le navi avversarie.
Per mantenere l'esercito lo Stato doveva trovare la liquidità e i finanziatori, ciò significava un
sistema di finanza pubblica efficiente e tali sistemi erano influenzati da elementi come
l'andamento della popolazione, le risorse patrimoniali, l'urbanizzazione eccetera.
Due storici Bonney e Ormrod hanno avanzato un modello a stadi per lo stato, perciò in
primis si aveva uno stato patrimoniale in cui non c'era differenziamento tra patrimonio del re
ed entrate pubbliche e come seconda cosa la Tox State cioè uno stato basato sul fisco infine
una terza cosa la era Fiscal State dove c'era uno stretto rapporto tra spese,entrate e debito
pubblico. La maggior parte degli stati europei aveva entrate che derivavano da imposte
dirette e indirette. Lo Stato era però soggetto a continui cambiamenti territoriali per questo a
volte era difficile avere tasse giuste ed uguali per tutti, occorreva quindi spostare le imposte
dirette in indirette poiché con queste la tassazione era nascosta e il consumatore ignorava
l'imposta che pagava.
- Alla base del mercantilismo c'era il bullionismo chi misurava la ricchezza di un paese in
base a come circolassero i metalli preziosi, in realtà i mercantilisti spiegarono che i metalli
preziosi erano solo la parte visiva e non la sostanza e la ricchezza vera e propria.
Inoltre sempre alla base del mercantilismo c'era il memorario metallico ovvero la quantità di
oro e d'argento per produrre le monete e siccome le cambiali e l'uso del credito erano
pratiche antiche non avere tale materia significava una crisi, l'oro e l'argento erano
indispensabili per l'economia.
La scuola tedesca ha affermava che il mercantilismo fu considerato un elemento essenziale
per lo Stato e per l'economia.
In Germania, invece, nacque il cameralismo con un Mercato di capitali meno sviluppato in
una gestione diretta delle attività economiche da parte degli amministratori pubblici. Anche il
cameralismo considerava l'oro e l'argento elementi fondamentali.
Il mercantilismo non fu solo un fenomeno politico ma fu anche ciò che diede origine
all'economia cioè si iniziò ad osservare la realtà economica e a studiarla tenendo conto dei
prezzi, dei salari eccetera. L'economia iniziò ad essere vista come qualcosa da spiegare e
da osservare. Essa si sviluppò soprattutto in Francia e in Inghilterra: in Inghilterra si sviluppò
grazie a Magnusson o Lock che iniziarono ad avere un approccio teorico e logico con
l'economia.
Il mercantilismo sul mare fece nascere l'imperialismo. Venezia si affermò nel mondo del
commercio tra il 400 e il 500 grazie alle miniere di argento. Dal nord si importava olio e
spezie. ma dall'altra parte Venezia era minacciata dall'imperatrice Ottomano e i tessuti
prodotti da essa erano comunque venduti ad Istanbul ed ad altri mercati del Levante. Nel
1506 furono create a Venezia le magistrature dei cinque Savi della Mercanzia con lo scopo
di dirigere i flussi commerciali. Nel 1570 grazie ai suoi cantieri navali Venezia era una
potenza navale importante che però dimostrò le sue pecche quando si scontrò con la flotta
turca. Ci fu la guerra di Cipro seguita poi dalla peste ma la Repubblica Veneziana seppe
mantenere il suo prestigio commerciale tanto che nel 1584 a Venezia fu dato il monopolio
delle Spezie orientali.
Dal 1600 in poi per problemi interni la città cominciò a decadere e i tedeschi non trovarono
più a Venezia tutte quelle merci che avevano sempre trovato e acquistato così il baricentro
economico si spostò dal Mediterraneo all'oceano Atlantico, paesi come il Portogallo e la
Spagna fecero grandi progressi e ci fu la cartografia, le Vele e nuove imbarcazioni che
permisero di circumnavigare l'Africa e scoprire nuovi territori. Ci furono molti scontri navali e
dal 600 in poi furono gli olandesi a prendere le rotte verso l'America scoprendo ad esempio il
Brasile, Angola e Guinea.
L'argento americano si diffuse in Europa favorendo le Province Unite, gli olandesi crearono
così la compagnia olandese delle Indie occidentali chiamata VOC che ebbe subito molti
privilegi economici e poteri politici e la fecero diventare uno stato nello stato, ebbe così il
monopolio del Commercio con l'Asia e il potere di stipulare Trattati di Pace e di governare le
colonie. La VOC riuscì ad avere il monopolio in gran parte dell'Asia mettendo fuorigioco
Venezia e i dirigenti della VOC usarono la violenza per avere il monopolio su determinate
mercI. Fu poi creata un'altra compagnia, La Compagnia delle Indie occidentali chiamata
GWC che si impadronì dell'intero carico di argento spagnolo, inoltre ci fu il commercio degli
schiavi.
Ci furono tre guerre Anglo olandesi che terminarono con un nulla di fatto perché l'Olanda
seppe resistere e obbligare gli olandesi a firmare la pace.
Per quanto riguarda la Francia essa,invece, mise in atto grazie a Colbert una politica
protezionistica per favorire le compagnie commerciali nazionali, alla fine si capii che il
nemico della Francia erano gli inglesi i quali erano alleati con i Paesi Bassi.
Ci fu un'altra guerra di 100 anni che si svolse in America nei Caraibi e in Africa.
Americani e francesi si insediarono nel Quebec e nella Baia di San Lorenzo ma quando ci fu
la pace di Utrecht La Francia dovette cedere agli inglesi parte del Canada e si rivolse verso
le Indie orientali ma nel 1763 ci fu la pace di Parigi che diede agli inglesi il dominio
dell'America Settentrionale dalla Baia di Hudson al golfo del Messico.
PROVINCE UNITE : le Province Unite avevano il reddito più alto in Europa. (territori che
oggi costituiscono i Paesi Bassi ed erano sette province). Ci fu una RIVOLUZIONE
FINANZIARIA , il capitale disponibile era così abbondante che anche i tassi di interesse
scesero al 4%, il pagamento di questi interessi era garantito dal principio che un’imposta
serviva a pagare una certa spesa. Nel 1672 ci fu l'invasione francese e ci furono i titoli su
vasta scala. Il debito così aumento e l'Olanda dovette ristrutturare il sistema fiscale.
SVEZIA: la Svezia e la Finlandia erano unico regno. In questi territori l'interesse dello Stato
era rappresentato dal RIKSDAG cioè l'insieme di quattro stati sociali che formavano una
specie di parlamento. Tale parlamento solo dal 1700 in poi ebbe il pieno controllo del
governo del paese, prima infatti con Gustavo Vasa il paese era isolato, primitivo e la sua
economia non copriva nemmeno il fabbisogno alimentare. La vita economica era statica e la
monarchia senti il bisogno di accrescere il rame e il ferro allora fu creato così l'altoforno e si
moltiplicarono molti impianti di ferro nelle mani dei privati.
La Svezia inoltre possedeva molte foreste ed un'altra risorsa importante era il bitume che
serviva per la costruzione delle navi da guerra. Furono soprattutto i Paesi Bassi a diventare
imprenditori di queste risorse, I commercianti olandesi concedevano prestiti a quelli svedesi
ed essi e lo stato crearono rapporti di collaborazione. La flotta svedese crebbe e inoltre allo
stato furono restituite molte terre e ciò portò all'età della Libertà con una crescita
demografica e un allungamento della vita.
RUSSIA: la Russia aveva un'economia separata da quella europea, era una società chiusa
e arretrata dove esisteva ancora la servitù della gleba. Una vera politica economica si ebbe
nel 1695 quando divenne Zar Pietro il Grande Punto Costui iniziò un progetto di
modernizzazione e occidentalizzazione dove lo Stato si prese il compito di sfruttare le
materie prime del paese per essere autosufficienti. Per difendersi il paese doveva armarsi e
ciò significava aprire miniere e fabbriche e avere forza lavoro qualificata. Occorreva
alfabetizzare la popolazione, ogni suddito doveva mettersi a disposizione dello Stato, i
giovani dovevano recarsi all'estero a scopo di studio. Lo zar si circondò di consiglieri, creò
organi di promozione, fece sorgere ferrovie statali, cercò di sfruttare le foreste per le navi e
impedì la fuoriuscita di metalli preziosi inoltre fece costruire molti canali.
PRUSSIA:Dopo la guerra dei 30 anni emerse uno stato autoritario che divenne una
macchina militare. Grazie ai tre Federichi l'esercito prussiano formato dagli hunker diventò
uno dei più forti in Europa. Pur essendo uno stato piccolo divenne una delle cinque potenze
maggiori del continente con un ricco esercito e un'economia solida. Inoltre in Russia
arrivarono molti stranieri a cui furono concessi vantaggi di ogni genere e furono costoro che
erano imprenditori i quali contribuirono a beneficiare e altre infrastrutture, insomma tutti
dovevano lavorare e infatti il lavoro veniva svolto anche a domicilio mentre per le fasi più
specifiche, venivano fatte in città. Per quanto riguarda l'agricoltura furono usati strumenti
nuovi, non ci furono più le Curve e molte terre furono date ai contadini. Fu inventato l'affitto,
esso era molto costoso però i contadini una volta pagato quello potevano fare quel che
volevano all'interno delle terre.
IMPERO ASBURGICO: Esso era formato da una Confederazione di stati come Ungheria,
Boemia eccetera. Tale impero però non fu mai uno stato assoluto ma uno stato di ceti.
l'imperatore infatti doveva avere sempre il consenso dei nobili per prendere qualsiasi
decisione, qualsiasi ordine amministrativo o giudiziario. I nobili avevano nelle loro mani il
potere economico, amministrativo e politico , egli erano spesso degli Imprenditori che si
arricchivano sfruttando la terra e ricorrendo all'esercito. Gli sforzi per sviluppare l'economia
furono frammentari fin quando non divenne imperatrice Maria Teresa. Con essa il paese si
avviò verso un rafforzamento dell'economia basato su varie riforme, ci fu una crescita
demografica e una valorizzazione delle Miniere, fu fondata una compagnia per il commercio
e furono aperte varie Industrie. Con Maria Teresa non ci furono più tasse, furono create
scuole tecniche di filatura ma nonostante tutto ciò i contadini si impoverirono sempre di più e
la nobiltà terriera continuò a mantenere l'ordine tradizionale ciò portò a varie rivolte
contadine.
IMPERO PORTOGHESE:Lo Stato portoghese mantenne per molto tempo nelle sue mani il
controllo dei prodotti e il loro profitto ciò permise al paese di avere: corpi locali e una forte
economia interna. Il Portogallo fu uno dei primi paesi che si diede alla colonizzazione. Il
primo partner commerciale del Portogallo fu la Francia.
Il Brasile dove fu scoperto l'oro e i diamanti permise al Portogallo di avere un ruolo
importante nel commercio Atlantico.
Nel 1703 il paese firmò un trattato con l'Inghilterra che però fece progredire molto più
l'Inghilterra rispetto al Portogallo stesso, dato che l’oro proveniente dal Brasile si fermava in
Inghilterra per pagare i prodotti che l'Inghilterra dava ai portoghesi.