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STORIA E PREISTORIA

La differenza tra storia e preistoria è l’invenzione della scrittura ( 3000 a.C.) da parte dei Sumeri:

invenzione
della scrittura

Preistoria storia

La storia è l’interpretazione/la ricostruzione dei fenomeni passati. La storia quindi è la scienza che
studia il passato, il suo interesse principale è conoscere le vicende degli uomini nella società.

La preistoria ( prima della storia ) invece è la più antica fase della vita degli uomini, ed è quell’
epoca in cui essi non conoscevano l’uso della scrittura

Il tempo storico, è stato suddiviso in età o periodi ( periodizzazione ), la periodizzazione principale


è quella tradizionale, ma ne esistono altre perché ogni studioso ha la sua idea :

A. Preistoria dalle origini del mondo fino al 3000 a.C.


B. Storia che si suddivide in:
 Età antica dal 3000 a.C. al 476 d.C. ( fine del impero romano d’occidente)
 Età medievale dal 476 al 1492( scoperta dell’ America )
 Età moderna dal 1492 al 1789 ( rivoluzione francese)
 Età contemporanea dal 1789 ad oggi

FONTI PRINCIPALI DELLA PREISTORIA

Resti per lo più fossili, e fonti materiali ( fonti che trasmettono informazioni attraverso un
manufatto)

LINEA DEL TEMPO0

4 miliardi e mezzo di anni fa: nascita del pianeta

3 miliardi di anni fa : la terra diventò una crosta con al di sotto del magma ( era vulcanica )

2 miliardi di anni fa : la condensa creata dai vulcani creò gli oceani

1 miliardo di anni fa : nascono le prime forme di vita sulla terra ( semplici vitamine )

70 milioni di anni fa : comparsa dei primati ( piccoli animali simili a topi che evolvendosi
diventarono scimmie )

4 milioni di anni fa : gli Ominidi conquistano la posizione eretta

200'000 anni fa : comparsa dell’ Homo sapiens


PALEOANTROPOLOGIA : studio del cranio degli uomini

ANTROPOLOGIA : studio dei comportamenti degli uomini

LE ETÀ DELLA PREISTORIA

 Età cenozoica: sviluppo dell’ australopiteco


 Paleolitico/età della pietra antica: (da 2,5 milioni di anni fa a 10 mila anni fa) evoluzione
completa dell’ uomo, dai primi ominidi al homo sapiens.

3/2 milioni di anni fa si sviluppa nelle savane dell’ africa l’ homo habilis ( uomo abile ), esso vive
principalmente di caccia e raccolta, si tratta di un ominide di piccola taglia. Ha sviluppato
importanti abilità umane ( progettare e creare oggetti )

1 milione e mezzo di anni fa, si sviluppa l’ homo erectus .Era più alto e più robusto rispetto all’
homo habilis, con dimensione del cranio più grande. Viveva di caccia e di raccolta. L’ homo erectus
ha migliorato le tecniche di scheggiatura, fino ad arrivare a produrre le amigdale ( pietra molto
appuntita, utile per cacciare). La sua scoperta più importante è il fuoco, lo impara ad utilizzare , sia
per caccia che per la protezione ( da freddo e da animali )

Si sviluppa così, l’ homo sapiens sapiens ,attorno a 40 mila anni fa, è più alto e comincia a
comunicare con il linguaggio, vive in clan ( gruppi di famiglie che si aiutano) questo fa sì che
diventa completamente nomade.

Nei clan si comincia a darsi dei ruoli:

- Donne : raccolta di frutti, lavorazioni delle pellicce, cura dei figli


- Maschi : caccia e pesca
- Anziani: insegnavano ai più giovani come cacciare e affilare le pietre

Sviluppa le abilità nel lavorare ossi, pietre, creando nuovi oggetti.

 Mesolitico ( età di mezzo ) 10000/8000 anni fa.

In questa fase si verificano diverse glaciazioni, l’ultima delle quali determina una modifica della
flora e fauna che rendono possibile insediamenti umani più stabili, con questi insediamenti
inventano la tecnica della bruciatura della terra per radunare gli animali.
Su questa terra bruciata nasce casualmente un
inizia quindi una forma di allevamento.
cereale selvatico ( pirolimax )

Nascono quindi i primi villaggi preagricoli

 Neolitico 8000/ 3100 a.c. ( età della pietra nuova perché si raffinano le tecniche della
lavorazione della pietra.

Ma fondamentale soprattutto perché c’è la prima grande rivoluzione agricola( dalla Mesopotamia
si diffonde in Grecia, in Italia fino ad arrivare in Inghilterra)

È una rivoluzione perché ha conseguenze di enorme portata:

1 si consolida la sedentarietà

2 lo sviluppo dell’ agricoltura, permette l’ accumulazione di cibo. Questo facilita lo sviluppo di


diversi lavori.

Questa divisione porterà a due altre conseguenze:

1 l’ invenzione della scrittura

2 lo sviluppo della metallurgia

Stando in un posto più fisso di prima, le donne hanno modo di osservare il ciclo vegetativo della
pianta, e capiscono che se si pianta un seme dopo un po’ rinasce la stessa pianta.

Nasce così l’ agricoltura


Tra le conseguenze della rivoluzione, abbiamo anche:

Il commercio attraverso il baratto ( anche tra villaggi diversi)

Arriviamo così allo sviluppo delle prime civiltà, attorno al 3000 a.c. , ( popoli con precisa
organizzazione politica, sociale, culturale )

Le prime civiltà sono quelle della Mesopotamia/mezzaluna fertile ( regione compresa tra i fiumi
Tigri ed Eufrate)

I POPOLI
I SUMERI

La cui storia si divide in due fasi:

1° fase: dal 3002 a.c. al 2003 a.c.

2° fase : dal 2150 a.c. al 1900 a.c.

I sumeri si stanziano nella bassa Mesopotamia, la loro organizzazione politica di base è in città
stato

L’ organizzazione sociale è gerarchica ( piramidale ), con a capo il re, che è capo politico ma anche
rappresentante degli dei in terra. Esso vive nel palazzo al centro della città stato.

Sotto il re ci sono gli uomini liberi, che si distinguono in :

 I funzionali del re
 I parenti del re
 I sacerdoti

Quest’ ultimi hanno una funzione molto importante perché, non solo si occupano della vita
religiosa, ma anche di quella economica. I sacerdoti infatti amministrano lo ziqqurat, cioè il
tempio.

Lo ziqqurat, è il centro della vita religiosa, politica ed economica

Sotto gli uomini liberi ci sono i dipendenti:

 Contadini
 Artigiani
 Commercianti

Essi devono versare periodicamente delle tasse.


Al di sotto dei dipendenti ci sono gli schiavi che sono : O prigionieri di guerra o uomini liberi che
non hanno pagato le tasse .

Alla civiltà sumera dobbiamo l’ invenzione della scrittura cuneiforme, circa 3000 anni fa.

Inizialmente, l’uso della scrittura è legata all’ esigenza di registrare le attività economiche e i
movimenti dei beni dello ziqqurat.

I sumeri inventano anche la ruota senza raggi e il carro , di conseguenza inventano l’ aratro.

Un'altra invenzione molto importante è il sistema sessagesimale ( cioè le ore da 60 minuti )

La storia dei sumeri si divide in due fasi perché in mezzo ( 2300 a.c. circa ) gli accadi ( un atra
popolazione ) li conquistano e li sottomettono. Questa dominazione ebbe una brevissima durata, e
nel 2150 a.c. i sumeri tornano indipendenti.
I BABILONESI

La cui storia si colloca dal 1900 a.c. al 539 a.c. e si divide in due periodi circa :

 1° impero
 2° impero

La civiltà nasce con la fondazione di Babilonia , città che si trova lungo il fiume Eufrate, che diventa
un centro politico e culturale.

L’ impero babilonese visse la fase del suo massimo splendore, con l’unificazione della
Mesopotamia, sotto i regno di hammurabi ( 1792 a.c. – 1750 a.c.)

L’organizzazione politica si tratta di un impero con a capo il re

Sotto il re troviamo:

i sacerdoti

Gli uomini liberi

I dipendenti

Gli schiavi

Il territorio è diviso in provincie governate da dei funzionali del re ( ognuno affiancato da un


prefetto )

Il codice di hammurabi, è uno dei più grandi codici scritti con 282 articoli che regola il codice di
leggi scritte ( sia di diritto civile sia di diritto penale )

Essi subirono un grande periodo di dominazione ( 1100 – 625 )

La civiltà ebbe poi un breve periodo di rinascita, per poi finire sotto la dominazione dei persiani
( che porranno fine alla civiltà )

GLI ITTITI

2000 – 1200 a.c.

È un popolo indoeuropeo, le cui origini sono ancor oggi discusse.

Alcuni lo ritengono un popolo di guerrieri nomadi provenienti dal nord

Alcuni lo ritengono un popolo guerrieri dal sud Russia


Fondano il loro regno nell’ attuale Turchia, che si tratta di una monarchia il cui capo inizialmente
era a carica elettiva ( scelto dai capi militari ), a partire poi dal 500 a.c. , il re verrà scelto dal
sovrano in carica

Il re era: capo dello stato, capo militare e sommo sacerdote

la struttura della società era gerarchica , ad differenza delle altre civiltà sotto il re ci sono i guerrieri
( essendo un popolo di guerrieri) sotto i guerrieri abbiamo gli uomini liberi e gli schiavi.

Essi perfezionarono la metallurgia, e scoprirono il ferro ( che lo usarono per le armi )

Ed iniziarono ad usare il cavallo e i carri da guerra

Crollano attorno al 1200 a.c. sotto attacco dei popoli del mare

GLI ASSIRI

La loro civiltà si colloca tra il 1800 e il 612 a.c.

È un popolo che abita nell’ alto tigri, ed il suo nome deriva dal loro dio ( assur ).

Questo popolo è una sorta di stato caserma, guidato dal re ( soprattutto capo militare ) ,sostenuto
dall’ azione dell’ esercito.

La politica è di tipo espansivo, e con una dominazione molto repressiva.

Erano soliti deportare in massa i popoli conquistati, con due obbiettivi principali :

1 distruggere l’individualità dei popoli per controllarli meglio

2 per avere più schiavi

Essi costruirono una delle più grandi biblioteche che conteneva più di 20000 tavolette d’argilla

GLI EGIZI

Dal 3000 a.c. al 30 a.c.

Gli elementi centrali per lo sviluppo della civiltà egiziana furono:

1 la posizione protetta e difesa dal deserto a est e ovest

2 la presenza del Nilo, che tra luglio e ottobre effettua una piena regolare lasciando sul terreno
uno strato di limo che rende il terreno particolarmente fertile

Si formano due regni ( uno nell’ alto e uno nel basso Egitto ) che attorno al 3000 a.c. si unificano,
dando vita alla storia egizia, che si divide in 3 regni + l’ epoca tarda , in cui si susseguono 30
dinastie di faraoni.
Lo stato, è una teocrazia, con a capo il faraone, che , è considerato una divinità. ( teocrazia
significa dio – re )

I sudditi ( gli egiziani ) sono un possesso privato del faraone ( può farne quello che vuole )

Il territorio è diviso in provincie.

La società è per caste che sono dei gruppi sociali rigidi ( se nasci nella casta dei nobili, sei un
nobile…)

 Al vertice, c’è il faraone , con massima autorità politica e religiosa.


 Al di sotto, troviamo i sacerdoti, che amministrano il culto religioso, essi sono depositari
del sapere scientifico e tecnico.
 Sotto i sacerdoti ci sono gli scribi, cioè, la burocrazia ( tutti quei funzionari che garantivano
il funzionamento amministrativo dello stato ) e che sapevano scrivere
 Troviamo poi i militari, che avevano una funzione meno importante rispetto alle altre
 civiltà, ed erano mercenari, cioè, soldati a pagamento.
 Sotto abbiamo artigiani e mercanti
 I contadini, che lavoravano le terre del faraone, dovevano prestare servizio gratuito, nei
lavori di costruzioni per le opere pubbliche
 Infine troviamo gli schiavi.

La loro religione è politeista, basata sul culto di divinità zoomorfe.

In seguito si formano nuovi culti:

 il culto del dio sole, che, assume un ruolo determinante


 culto del dio Ammone, che, Durante il medioregno assume molta importanza, tanto da
trasformarsi il più importante
 nel nuovo regno, per un breve periodo prevale il culto del dio Aton

ANTICO REGNO 3000 a.c. – 2500 a.c. in questa fase si colloca il “periodo delle piramidi” dove, a
partire dalla 3° dinastia si incomincia a costruire le piramidi ( tombe dei faraoni)

Dalla 7° alla 10° dinastia, i faraoni si indeboliscono ( perdita del potere ) a vantaggio dei
governatori locali. Di conseguenza, il sud Egitto diventa indipendente dal nord Egitto

MEDIO REGNO 2500 a.c. – 1750 a.c. in cui si susseguono ben 8 dinastie di faraoni.

In questo periodo si verificano diversi scontri armati, che fanno si che lo stato si riunifica, e la
capitale diventa Tebe.

Abbiamo anche la costruzione di molti templi da parte del dio Ammone.


Durante la 13° dinastia, l’alto egitto ( sud ) viene invaso dagli Hycsos.

NUOVO REGNO 1750 a.c. 715 a.c.

Vengono cacciati gli Hycsos

Il faraone Amenorfi, istituisce una religione monoteista sul dio Aton, fa chiudere i templi, vietando
il culto, trasferisce la capitale da Tebe ad Akenaton.

Perde il controllo dell’ asia e gli aristocratici e i sacerdoti, costringono Tutankamon ad eliminare le
leggi religiose.

Nell 1200 a.c. l’Egitto, affrontò i popoli del mare, Ramses 3° li respinse perdendo però Palestina e
Nubia

EPOCA TARDA 715 a.c – 30 a.c

In cui si alternano periodi di dominazione straniera a periodi di restaurazione del potere faraonico.

Vengono poi occupati dagli etiopi, assiri, persiani


Le civiltà dell’ egeo

I cretesi

Si sviluppano tra il 2300 e il 1400 a.c. , Nell'isola di Creta e del Egeo in una posizione centrale
protetta che favorisce il commercio

La loro storia si divide in due fasi:

 La fase palaziale dal 2300 al 1700 a.C.


 La fase neopalaziale dal 1700 al 1400 a.C.

Fase palaziale

In questa fase abbiamo lo sviluppo di numerose città palazzo ognuna retta da un signore che vive
in esso e possiede tutte le terre.

Nel 1700 circa questa civiltà scompare, le cui cause possono essere:

 Scontri tra i signori


 Catastrofe naturale ( che giustificherebbe la ricostruzione )

Fase neopalaziale

Questa fase si sviluppa quando ad un certo punto il signore di Cnosso diventa il più potente e
impone il potere su tutte le città palazzo. Nella fase neopalaziale si ricostruiscono i palazzi caduti
nel 1700

La struttura sociale e gerarchica con:

 Il signore
 I dignitari (la burocrazia )
 I contadini che coltivavano le terre del Signore tenendo per sé solo una piccola parte del
raccolto
 Artigiani e commercianti che acquisiranno sempre più importanza per lo sviluppo del
commercio

Infatti la caratteristica più importante è quella che i greci chiamarono talassocrazia ( talasso- mare
crazia- dominazione = dominazione del mare)

Con le loro grandi navi, che potevano raggiungere i 20 metri, i cretesi svolgevano traffici di ogni
genere, vendevano:

 I prodotti della loro agricoltura


 Il legname
 I loro tessuti
Oltre al commercio erano anche dei pirati, e dalla pirateria i cretesi traevano profitti sotto forma di
bottino e di prigionieri

Un'altra caratteristica importante è quella linguistica che influenzò quella greca

La loro scrittura e quella lineare a che non è ancora oggi stata decifrata

Nel 1400 circa i micenei invadono i cretesi e pongono fine alla loro civiltà.

I micenei

Sono una popolazione di origine indoeuropea proveniente forse dalla penisola balcanica, forse
dalla Russia del sud, che attorno al 1900 si insediano in Grecia (compresa creta) istituendo delle
monarchie militari.

E introducono la loro scrittura (la scrittura lineare b)

Il loro centro culturale politico di maggior peso è Micene

I micenei sono gli antenati dei greci, e coloro che omero (scrittore dell’iliade e dell’odissea) chiama
achei

Dopo una fase di occupazione della zona della Grecia (compresa creta) attuano la prima
colonizzazione, con la conquista di alcuni punti strategici per il commercio (es. conquista di troia)

Attorno al 1200 si assiste a un improvviso crollo della potenza micenea, e, sulle cause di ciò
troviamo diverse ipotesi:

 I dori ( popolazione della grecia settentrionale ) avrebbero distrutto micene e avrebbero


conquistato tutta la regione stabilendo la capitale a sparta
 Il crollo fu determinato dall’ invasione dei popoli del mare
 Una serie di siccità e carestie che avrebbero scatenato una guerra civile che li avrebbero
portati alla distruzione

I micenei erano tante monarchie militari, ognuno di quali aveva a capo un principe/sovrano che si
chiamava: Wànax , affiancato da una aristocrazia guerriera e sacerdotale, nell’ esercizio del potere

Il popolo viveva in quelli che venivano chiamati damoi, ovvero comunità di villaggi, ognuno retto
dai basilèi (capi dei diversi gruppi aristocratici )
I fenici

2500 –300 a.c

Che vengono chiamati anche, popolo della porpora, perché erano abili nel produrre e
commercializzare la porpora ( colorante rosso )

Erano un popolo che si stanzia nella zona della fenicia, ed erano inizialmente un popolo tributario
degli egiziani ( dovevano dargli dei tributi, perché erano sotto il loro dominio)

Una volta liberati da questo dominio iniziano a organizzarsi in città stato ( es. tiro Sidone Biblo
berito) Ognuna con a capo un re che elegge dei magistrati e detiene il potere politico

I fenici furono un popolo di commercianti marittimi. Sono gli inventori della navigazione notturna e
acquisiscono via via una sorta di monopolio marittimo sul mediterraneo creando dei punti di
approdo lungo le coste ( dove andavano a commerciare) fondando così degli scali commerciali che
diventeranno delle vere e proprie colonie lungo le coste dell’ africa settentrionale, della penisola
iberica, e in sardegna e in sicilia

Gli empori commerciali erano base d'appoggio fondata dai fenici che serviva per lo scambio
commerciale

Questa continua espansione li portrà a lottare contro i greci con il quale avranno un rapporto
conflittuale fin dall’ ottavo secolo, alleandosi poi con i persiani in funzione antigreca

I fenici perfezionarono il sistema di scrittura, introducendo la scrittura alfabetica ( quella che


conosciamo noi)
MEDIOEVO ELLENICO

Nel 1200 a.c circa crollano i regni micenei, questo fa si che inizi il cosiddetto, medioevo ellenico,
scompare cioè ogni traccia del forte potere centrale dei regni micenei, e il territorio Greco è
sconvolto da vasti movimenti migratori

Dopo un periodo di assestamento la Grecia si trova abitata da tre stirpi di genti.

La prima e quella dei dori, provenienti dal nord e occupano il peloponneso e la parte
settentrionale della Grecia

Gli Ioni che occupano , l’Eubea e l’Asia minore

Gli Eoli che si stanziano nelle isole dell’mar egeo

le emigrazioni di dori ioni e eoli fanno sì che nascano i popoli greci, ovvero un insieme di villaggi,

In questa fase, l’organizzazione politica, coincide con quella dei vecchi villaggi dei micenei e
comprende quindi la divisione in tanti villaggi chiamati Damoi, dentro i quali acquistano sempre
più importanza le casate aristocratiche, dove a capo di ognuna c’erano:

 un basileus, ovvero un capo militare, che risolveva conflitti interni


 la gherusia , ovvero il consiglio degli anziani
 l’assemblea popolare costituita dal cosiddetto damos, ovvero l'insieme dei contadini e degli
artigiani che si riunivano in un'assemblea popolare per discutere di questioni di interesse
pubblico, ma che non aveva però potere decisionale

L'organizzazione economica è di tipo autarchico, ovvero tende all’autosufficienza (ogni comunità si


procura ciò di cui ha bisogno da se) Ma al suo interno è basata sull allevamento e l'agricoltura per
cui la terra è coltivata oltre che dai contadini anche da quelli che vengono chiamati teti (cioè i
lavoratori senza terra) L'economia si basa anche sul artigianato che è limitato ai beni di prima
necessità ;

Ciò significa che il commercio verso le altre comunità e molto limitato.

Dal punto di vista della cultura, si ha una cultura di tipo semplice Che tende a regredire rispetto
agli stadi culturali delle altre civiltà perché scompaiono gli scribi e ne deriva una fase totale della
scrittura che è sostituita dall' oralità (in particolare sono gli aedi ovvero i decantori che girano per i
vari villaggi a diffondere la cultura in modo orale) la trasmissione esclusivamente orale della
cultura ha una funzione di tipo educativo

La religione è politeista, e si basa sul culto di divinità antropomorfe, alle quali gli uomini, rivolgono
preghiere e sacrifici, la religione si basa senza la presenza di intermediari (ovvero i sacerdoti)

Studia da pag 129 a pag 132


Le polis greche

Intorno all 800 a.c. l’area dell’attuale grecia si organizza in una nuova forma politica (la cosiddetta
polis)

Originariamente il termine Polis indicava la cosiddetta acropoli cioè l'altura fortificata e difesa
dove risiedevano il palazzo del re il tempio della divinità protettrice

Con il tempo però il termine polis assume un altro significato, cioè un Particolare tipo di
organizzazione politico sociale economica tipico della società greca.

La polis è dunque una città stato e rappresenta la nuova forma politica in cui si organizza la grecia
a partire dall 800 a.c. , che comprende un nucleo urbano più tutto il territorio circostante, e ogni
polis è dotata di una unità politica autonoma rispetto alle altre polis, ed è governata da magistrati
scelti dai cittadini.

È proprio con il concetto di polis che nasce il concetto di cittadinanza molto importante perché,
solo colui che è cittadino può partecipare alla gestione della polis; la cittadinanza avviene per via
sanguigna (ius sanguinis) in linea paterna (se mio padre è cittadino anche io sarò cittadino)

Nella polis greca i cittadini avevano i seguenti diritti:

 la possibilità di intervenire nelle assemblee popolari


 la possibilità di coprire cariche pubbliche (le cosiddette magistrature)

Le donne e i ragazzi fino a 18 anni sono considerati cittadini, se di padre cittadino, ma non godono
dei diritti politici

Mentre i non cittadini vengono considerati semplici residenti che possono fare tutto ma non
partecipano alla gestione della polis e vengono chiamati meteci

Tuttavia a seconda delle diverse situazioni ambientali sociali politiche, in grecia si svilupparono 3
forme di governo + una di transizione, che sono:

il governo monarchico

nel caso della polis il magistrato che esercita il potere come re si chiama basileus che:

 è eletto dai cittadini


 è 1 solo
 e resta eletto a vita
il governo oligarchico (governo di pochi)

il potere Legislativo e esecutivo è esercitato da un gruppo ristretto di cittadini giudicati migliori tra
tutti (In genere appartengono alle famiglie aristocratiche)

la tirannide

la tirannide è una fase di transizione dall’oligarchia alla democrazia. Che si sviluppa come fase di
passaggio preliminare alla democrazia .

la tirannide si impone di solito in seguito a disordini sociali che nascono in alcune polis che hanno
vissuto ordinamenti politici cosiddetti timocratici.

Tra 800 e il 600 a.c. assistiamo a un crescente peso demografico sulle polis, e assistiamo a forme di
colonizzazione (ovvero tentativi di creare delle colonie) le cause sono:

 la necessità di cercare nuove terre da coltivare


 il sovrappopolamento

in funzione di queste due cause le polis attuano una politica estera di tipo espansivo con la
caratteristica della colonizzazione lungo tutto il mediterraneo (dalle coste dell’ africa fino alla
francia)

i maggiori insediamenti di questa colonizzazione si registrano nella cosiddetta mania grecia che
comprende:

 l’italia meridionale
 sicilia orientale

la caratteristica fondamentale della colonizzazione delle polis verso l’esterno non coincide con una
emigrazione spontanea di gruppi greci ma è un vero e proprio trasferimento ordinato di forme
politiche culturali ed è organizzato dalla polis madre

questa grande espansione si frenò attorno al 6 secolo a.c. a causa del blocco che imposero altri
popoli che da un po di tempo operavano lungo le principali rotte marittime

dal punto di vista economico passiamo da un’economia autarchica e prevalentemente agricola ad


un’economia prevalentemente commerciale basata soprattutto sugli scambi.

Questo cambiamento porta con se alcuni mutamenti:

 nasce una classe di artigiani, commercianti e marinai che costituisce il ceto medio delle
polis greche
 si introduce un’economia basata sull’ uso della moneta (inventata dall’8 secolo) dove ogni
polis batteva la propria moneta, e si sviluppa quindi un’economia monetaria,
Fondamentale perché spezza l’equilibrio tra ricchezza e proprietà terriera
 lo sviluppo dei servizi in cui venivano accumulati i soldi (conservati nel tempio)

Le due grandi polis che costituiscono un modello, politico istituzionale oltre che un modello
culturale differente, sono Sparta e Atene, che sviluppano due vicende parallele caratterizzate da
ordinamenti differenti.

Sparta

ci sono scarsissime fonti relative alla ricostruzione della storia di sparta perché i resti sono
praticamente inesistenti in quanto la polis era costituita da una serie di villaggi sparsi nella pianura
senza grandi mura difensive.

Le testimonianze scritte dirette sulla vita di sparta sono scarse e si limitano a qualche scritto
sporadico.

La maggior parte della informazioni che abbiamo su sparta deriva da fonti indirette in particolare
dalle notizie che ci anno mandato gli scrittori ateniesi.

Secondo le varie ricostruzioni storiche, sparta ebbe origine o sulle rovine di lacedemone o sulla
rocca micenea il cui re sarebbe stato menelao (fratello di agamennone) che dopo due secoli dalla
distruzione si sarebbe insediata una popolazione di stirpe dorica che attorno al 750 a.c. sarebbe
divenuta padrona di tutta la Laconia iniziano ad espandersi verso Messenia, per la conquista di
queste terre messeniche dovette combattere 2guerre (le guerre messeniche) tra il 680 e il 600 a.c.

I cittadini combattono per un ideale comune (quello della polis sparta) e grazie alla tecnica militare
oplitica ovvero, falangi di uomini armate che si muovono tutte assieme , che mise in luce la forza di
un esercito costituito da cittadini che con la propria presenza fisica osteggiavano l’avanzata dei
nemici.

Dopo il 600 sparta rinuncerà a una politica estera di tipo aggressivo espansionistico
accontentandosi di dominare su tutto il peloponneso

A sparta abbiamo una società tripartita ovvero abbiamo tre gruppi sociali:

 gli spartiati il ceto dominante e sono gli unici cittadini con pieni diritti, si dedicano
esclusivamente all’attività bedrica alla quale sono addestrati in un regime di vita
comunitario (fin da piccoli) il mantenimento della famiglia è assicurato da un pezzo di
terra a cui ogni spartiata ha diritto (trasmissibile per via ereditaria ai figli) dai 30 anni in
poi possono essere eletti anche come magistrati
 gli iloti sono i discendenti degli indigeni, e non hanno nessun tipo di diritto, ne politico ne
civile, e sono un possesso privato dello spartiata al quale sono sottomessi e per il quale
coltivano le terre (sono sostanzialmente degli schiavi della polis)
 i perieci sono gli abitanti della comunità originarie dei territori circostanti la polis, non
sono di stirpe dorica come gli spartiati, e sono vincolati politicamente agli spartiati e
devono combattere all’loro fianco in caso di guerra. Non sono cittadini di sparta ma sono
cittadini a pieno titolo dentro le loro città e dentro i loro confini, anche se non godono di
diritti politici, godono di diritti civili.

L’ordinamento politico spartano, è il modello della oligarchia perché governa un gruppo di pochi
(gli spartiati) a partire dall’8 secolo a.c. il legislatore licurgo riforma l’antica organizzazione
monarchica della polis, e trasforma sparta da una diarchia (governo di due re) e instaura un
oligarchia.

L’oligarchia si organizza nei seguenti organi del governo:

 una diarchia, in carica a vita che sono i capi religiosi e i comandanti dell’esercito (non
avevano altre funzioni politiche di rilievo)
 gli efori che erano 5 magistrati eletti ogni anno dall’assemblea dei cittadini (apella) e
avevano il potere esecutivo, legislativo di proporre le leggi, funzioni giudiziarie e di
sorveglianza della vita pubblica e politica
 l’apella è l’assemblea generale di tutti i cittadini (gli spartiati) di età superiore ai 30 anni,
l’apella è preceduta dall’eforo eponimo, ovvero il capo degli efori, e ha diverse funzioni:
1. eleggere gli efori e i membri della gerusia
2. risolve eventuali controversie sulla successione al trono
3. invia ambascerie e può approvare o no i trattati di pace
4. approva o respinge le proposte di legge fatte dagli efori o dai membri della gerusia
 la gerusia ovvero il consiglio degli anziani ed è costituito da quelli che vengono chiamati
geronti ed è formato dai due re + 28 anziani spartiati di età superiore ai 60 anni eletti a vita
dall’apella. La gerusia ha funzioni giudiziarie e deliberative (propone e approva leggi
assieme all’ apella)

atene

la sua storia va dal 8 secolo a.c. fino al 490 a.c.

fu probabilmente una roccaforte micenea sopravvissuta all’ invasioni che avevano distrutto le altre
roccaforti

le prime tracce post micenee risalgono all 8 secolo a.c. quando la popolazione di atene, era divisa
in 4 tribù, ognuna delle quali era divisa in fratrie ovvero, gruppi di famiglie di tre tipologie:

 genee ( tipologia di famiglia aristocratica )


 tiasi ( le famiglie plebee)
 meteici ( famiglie straniere residenti ad atene, e quindi divenuti cittadini )
ogni neonato che nasceva era iscritto nella stessa fratria del padre.

A partire dall 8 secolo, anche ad atene, nasce il bisogno di trascrivere il diritto consuetudinario (le
leggi non scritte ma che sono comunque rispettate perché riguardano la consuetudine)

Intorno al 621/620 bracone emana una legge sull’ omicidio che segna la fine delle vendette private
e la nascita del diritto penale, emana anche una costituzione che fa di atene un oligarchia, basato
su :

 un basileus, un re, con competenze per lo più di carattere religioso


 un arconte, un governatore con funzioni soprattutto nel diritto famigliare
 un polemarco, un governatore adibito alla politica estera ( a gestire le guerre)
 dei magistrati, che hanno funzioni esecutive
 6 tesmotei, ovvero legislatori con funzione legislativa

Tuttavia questa organizzazione politica non evitò alcuni disordini legati al fatto che molti
proprietari terieri avessero ridotto in povertà assoluta i più poveri.

Per risolvere questi disordini, fu nominato come arbitro e come legislatore, l’aristocratico solone
che introduce un ampia riforma che fa si che atene diventi una timocrazia ( sovranità in base al
reddito ovvero, si hanno più diritti politici a quante tasse si versano) come prima cosa introduce:

 lo scuotimento dei pesi ovvero introduce la cancellazzione dei debiti a tutti


 e l’introduzione del divieto per legge della schiavitù per debiti.

Per introdurre la timocrazia riordina la polis in base al censo ( il reddito ) divide la popolazione in 4
classi sulla base del reddito agrario, con una cancellazione dei privilegi che derivavano dalla nascita
nelle vecchie fratrie, e con un introduzione di una tassazione in base al reddito ( chi produce di più
paga di più, e partecipa di più alla vita politica)

Queste classi sono:

 Pentacosiomedimni, che sono coloro che hanno un reddito maggiore di 500 medimni di
cereali o di olio, essi eleggono gli arconti, partecipano all’ ekklesia ( solo se hanno più di 30
anni ) e partecipano all’ heliea
 Cavalieri ( hippeis) coloro che hanno un reddito inferiore a 500 medimni ma superiore a
300 medimni , anch’ essi eleggono gli arconti , partecipano all’ ekklesia,e all’ heliea
 Zeugiti che hanno un reddito tra i 300 e i 200 medimni, e sono i militari dotati di armamenti
pesanti; partecipano all’ ekklesia e all’ heliea ma non elaggono gli arconti
 Teti coloro che avevano un reddito inferiore ai 200 medimni o erano nullatenenti; possono
partecipare all’ ekklesia e all’ heliea

In base a questa suddivisione, solone , provvede a una riforma della costituzione :

l’ekklesia è l’assemblea di tutti i cittadini, ha funzione legislativa e ha il compito di sorteggiare i membri dell’
heliea e anche di eleggere i membri della boule.
L’heliea è il tribunale del popolo, costituito da maschi cittadini di età superiore ai 30 anni, sorteggiati dall
ekklesia

La boule è il consiglio dei 400, ovvero un consiglio composto da 400 membri dell’ ekklesia e ha il compito di
proporre le leggi che poi l’ecclesia approva oppure no.

Altri organi fondamentali con funzioni esecutive sono:

 L’arconato ovvero una magistratura composta da 9 arconti scelti tra i pentacosiomedimni e i


cavalieri , che ha funzione esecutiva e di eleggere i membri dell areopago
 Aeropago consiglio degli anziani che assiste gli arconti nelle loro funzioni

Solone quindi riforma le istituzioni politiche sociali della polis atene avviandola verso la democrazia.

Terminate le sue riforme si allontana da atene dopo aver fatto giurare a tutti i cittadini di rispettare la nuova
costituzione e di non modificare le regole.

Queste leggi, lasciarono però insoddisfatti i nobili, che avevano perso parte dei loro benefici, e il popolo,
che ritenevano queste misure troppo poco democratiche

Nel 561 il nobile pisistrato approfitto del contrasto, e occupò militarmente l’acropoli e divenne tiranno di
atene, anche se scacciato dopo meno di un anno, dopo 10 anni riprenderà allo stesso modo riprenderà il
potere e lo manterrà (dal 550-528) divenendo per la seconda volta tiranno d’atene.

Si concentrò soprattutto su una politica estera espansiva con la fondazione di numerose colonie.

Pisistrato, Riuscì a governare su Atene soprattutto assicurandosi il consenso degli zeugiti e i teti attraverso
una politica di incentivi economici e di grandi lavori pubblici che davano occupazione.

Alla sua morte ( 528 ) gli succedono i figli ippia e ipparco che cercano di proseguire l’esperienza del padre e
nel 510 la tirannide ad Atene finisce.

La riforma di clistene

attorno al 508 si afferma la figura di clistene:

 che riforma nuovamente la costituzione ateniese portandola ad una vera democrazia perché
introduce l’isonomia ovvero la parità dei diritti per tutti i cittadini.
 Che riorganizza la cittadinanza non più in base al reddito ma in base alla tribù; divide la popolazione
in 10 tribù territoriali chiamate file, ognuna delle quali è divisa in 3 trittie ( una di pianura, una di
costa una di montagna ) che sono a loro volta divise in beni per la gestione dell’ anagrafe e
dell’amministrazione locale. Ogni tribù invia 50 delegati scelte nelle sue 3 trittie al nuovo organismo
introdotto rispetto a quelli introdotti da solone ;la boule che cambia, non è più formato da 400
membri ma da 500 che per 36 giorni amministrano la città con funzioni esecutive e governa
attraverso la tritania che è composto da 50 consiglieri proposti da la boule e ogni giorno presedute
da un presidente diverso.

La boule diventa l’organo più importante dal punto di vista esecutivo


Anche l’ekklesia assume più importanza in senso democratico , continuando ad essere l’assemblea di tutti i
cittadini, si riunisce con maggior frequenza rispetto a prima ,e continua ad avere funzioni legislative ma ha
anche altri compiti importanti:

 Sorteggia i membri della boule


 Sorteggia i membri dell’ heliea
 Sceglie i 10 arconti
 Elegge i 10 strateghi ( 1 per ogni tribù) che comandano l’esercito

Due categorie sono escluse da questi diritti politici che sono:

 Le donne, prive di diritti politici


 Gli schiavi, privi sia di diritti politici sia della cittadinanza

Clistene introduce inoltre :

 l’eliminazione della tortura per gli uomini liberi


 l’introduzione di condanne a morte solo per mezzo di veleno
 il cosiddetto ostracismo ovvero la votazione avvenuta attraverso un coccio di terracotta dove, per
allontanare per 10 anni dalla polis cittadini sospettati di aspirare alla tirannide si faceva un elezione
per ostracizzare il cittadino
I persiani (pag 162-180) (195-210)

La popolazione è di lingua indoeuropea proveniente dall’ altopiano iranico , che fu sottoposta tra 9/6 sec
a.c, al lungo dominio dei medi ( popolazione che aveva distrutto gli assiri)

Ciro (detto il grande) attorno 550/530 a.c si fu promotore della ribellione ai medi diventando il re dei
persiani e avvio una politica di espansione che portò avanti impadronendosi di tutta l’asia minore,
mesopotamia, siria, palestina nel giro di 10/12 anni.

Ma muore prima di conquistare l’egitto, e la sua eredità venne raccolta dal figlio cambise che regnerà tra il
530/522 a.c. e che sottometterà l’egitto e cipro.

L’impero persiano torna alla sua politica espansiva con il successore di Cambise Dario (regnerà dal 522 al
486 a.c) che conquisto la tracia, la Nubia, la Libia e le isole dell’egeo (carta pag 163)

Si consolida l’impero persiano che diventa uno dei più vasti imperi dell’antichità, abbracciando una quantità
di popoli diversi per lingua, religione, cultura enorme; da un punto di vista politico era una monarchia con al
centro il re la sua corte, chiamata la corte del gran re, costituita da funzionari provenienti da ognuna delle
terre sottomesse, e da tre consiglieri provenienti da tre capitali dell’impero, il re non aveva una dimora fissa
ma si spostava nelle tre capitali, questa mobilità facilitava il controllo dell’impero; assieme all’imperatore
nella corte c’è anche la guardia del re costituita da 10.000 cavalieri scelti.

Da un punto di vista dell’organizzazione amministrativa il territorio fu diviso in 20 regioni chiamate satrapie


e ognuna aveva a capo un satrapo, che era eletto dall’ imperatore e sorvegliato da un ispettore

Ogni satrapia doveva raccogliere le tasse per poi versare tributi all’impero

La capacità dell’impero persiano fu quella di governare con moderazione l’impero, pur essendo molto
vasto, perché tutte le citta conquistate non subirono distruzioni, come la religione e i culti locali che furono
conservati anche se la religione dell’ impero persiano fu il zoroatrismo ,(religione monoteista che deriva dal
nome del profeta zarathustra, il quale aveva elaborato una dotrina secondo la quale il mondo sarebbe il
teatro di una costante lotta tra il dio auramazda ,lo spirito del bene, e il dio ariman, spirito del male).

In particolare sotto l’imperatore Dario questa religione diventa la religione di stato perche vede in questa
religione la possibilità di diminuire il potere della casta sacerdotale utile anche perche indicava un codice di
comportamento basato sul bene.

Un'altra caratteristica fu l’economia basata sugli scambi tra le diverse province dell’impero, e per portare
avanti gli scambi commerciali in un impero così vasto esso si impegnò per tenere attive le vie di
comunicazione, che erano oggetto di manutenzione costante ed erano attrezzate con postazioni di cambio
per i cavalli e fortezze nei luoghi meno sicuri.

Infatti Il sistema delle strade fu sempre ampliato e curato per far fronte alle esigenze della corte che girava
nelle tre capitali e ai traffici commerciali.

Questo sistema di continua espansione li porto a scontrarsi con le polis greche nelle cosiddette guerre
persiane.
Le guerre persiane furono 2:

 La 1 attorno al 490
 La 2 attorno al 480- 479

Le cause remote della guerra furono (causa vera, che porta ad un avvenimento)

 L’espansionismo persiano che aveva portato già Ciro a sottomettere le polis dell’asia minore, le
quali inizialmente avevano conservato la loro libertà pur dovendo versare tributi all’ impero
persiano, ma con il tempo dovettero accettare una forma di governo tirannico, questo genera una
progressiva intolleranza da parte di queste polis, con una uguale intolleranza da parte dei persiani
per qualsiasi tentativo di autonomia all’ interno dell’impero. Questo atteggiamento li porterà ad
uno scontro.

La premessa sarà la scintilla che fece accendere il tiranno di mileto (polis sottomessa dall’ impero) a
ristagora che nel 499 depose la tirannide e assunse il comando dei rivoltosi, facendosi a capo di una
confederazione di polis per ribellarsi ai persiani.

A ristagora chiese aiuto a tutte le polis non assoggettate al controllo dei persiani ma rispose solo atene, e
alla fine la ribellione fu sedata dai persiani con pensanti ritorsioni da parte di essi che nel 444 distruggono la
citta di mileto, deportando gli abitanti di essa come schiavi in mesopotamia.

A questo punto riportata la pace nelle polis di loro possesso i persiani decisero di dare una punizione ad
atene e alle altre citta che avevano aiutato le polis dell’asia minore a ribellarsi a dario.

All’inizio del 490 i persiani inviarono un ultimatum a tutte le polis greche affinché si sottomettessero al loro
dominio senza spargimento di sangue

Sparta e atene respingono questa richiesta, facendo scattare la guerra

(causa contingente, ovvero la scintilla che fa scattare l’avvenimento )

Un contingente si stanzia nella pianura di maratona, e atene manda li tutto il suo esercito (molto inferiore
rispetto a quello persiano) con 1000 opliti, chiedendo aiuto a sparta che avrebbe mandato aiuto dopo 6
giorni, ovvero una volta scaduto il periodo sacro in onore alle feste di apollo durante le quali secondo la
tradizione non si poteva combattere.

Nonostante la sproporzione nella battaglia di maratona vincono gli ateniesi, per le seguenti ragioni:

1. la motivazione al combattimento (difendendo clistene)


2. la conoscenza del territorio
3. la tecnica di combattimento vincente (falange oplitica che consiste in una massa di uomini che si
muoveva riuscendo a sfondare i nemici)

le conseguenze di questo scontro furono che i persiani si ritirarono dall’ asia minore, e atene divento una
grande potenza, e dentro i confini si rafforzarono i principi della democrazia, in particolare si rafforzò il
potere di temistocle che dopo essere riuscito a rendere rieleggibile la carica di stratega, e dopo avere
eliminato tutti i suoi avversari politici, riesce ad attuare un programma di costruzione di una grande flotta in
funzione antipersiana, riuscendo a costruire una flotta di 180 triremi ( tipo di imbarcazione più veloce e più
maneggievole) l’introduzione di questa flotta prevedeva che i teti cominciassero ad avere un ruolo sociale
importante

i persiani non desistono, in particolare tra il 480/479 l’esercito persiano riavvia il conflitto occupando la
macedonia, si sviluppa così la 2 guerra persiana che vede atene e sparta contro i persiani sostenuti dai
fenici e da qualche polis come tebe.

la guerra si combatte su due campi, da un lato in grecia e dall’ altro lato in sicilia:

 in grecia abbiamo lo scontro diretto contro i persiani


 in sicilia le polis greche di atene e sparta contro i fenici di cartagine

sul fronte greco a guidare i persiani è il nuovo gran re serse che aveva succeduto nel 486 a dario che
organizza l’esercito via terra conducendolo attraverso il bosforo, mentre la sua flotta parallelamente
costeggiava la grecia in modo da combinare i due attacchi

i greci reagiscono cercando di bloccare il passo delle termopili.

Sotto la guida del re di sparta Leonida con soli 300 spartiati (perché sparta non vuole impiegare più uomini
per non trovarsi impreparata difronte ad un attacco sui suoi territori) il re di sparta copre la ritirata di tutto
l’esercito greco e subisce una disfatta totale ma evitando che tutto l’esercito sia distrutto.

Il territorio della beozia e dell’ attica è devastato, e la popolazione di atene viene fatta evaquare sull’ isola di
salamina assieme alla flotta ateniese mentre atene è saccheggiata e distrutta.

Nel 480 seguendo il piano strategico di temistocle i due eserciti nemici ( quello greco formato da atene e
sparta e quello persiano) si scontrano nelle acque vicine alle isole di salamina

Benche la flotta perisna fosse molto piu grande di quella greca essa fu devastata, a fare la differenza:

 la perfeta conoscenza delle acque da parte dei greci


 la flotta di tritemi che essendo barche piccole si muovevano molto più agilmente

A questo punto serse si ritira nell’ asia minore mentre l’esercito via terra resta stanziato in tessaglia sotto il
comando di mardonio

L’alleanza greca si rafforza e nell’479 sferrano l’attacco decisivo via mare, vincendo con la battaglia di
micale vicino a mileto, e via terra nella battaglia di platea sotto la guida del nuovo re di sparta pausania,
chiudendo così il fronte greco.

In sicilia invece i cartaginesi impegnano gli alleati greci dal 480 le polis greche rispondono alleandosi tra di
loro sotto la guida di siracusa e agrigento.

Lo scontro finale avvenne a imera nell’ estate dal 480 quando i cartaginesi furono annientati conservando
in sicilia solo qualche piccolo approdo per i commerci (ma non persero tutti i territori)

Le conseguenze sul breve periodo furono:


1. tutte le città ioniche furono liberate dal dominio persiano
2. i cartaginesi persero tutte le loro colonie in sicilia
3. atene e sparta nonostante il tradimento di alcune polis alleate decisero di non effettuare ritorsioni
nei loro confronti
4. ne uscirono rafforzate in termini di prestigio atene e sparta di fronte a tutto il mondo greco

tuttavia sul lungo periodo il rafforzarsi di questo prestigio rende sempre più chiara una netta spaccatura tra
sparta e atene:

 Sparta sembra rinunciare a ogni intenzione espansiva per limitarsi a controllare il territorio sotto il
suo dominio
 Atene invece tende a imporre il suo ruolo di guida politica-morale su tutto il mondo greco

Questi due opposti orientamenti le porteranno a scontrarsi, nella cosiddetta guerra del peloponneso
431/404 a.c

Atene in particolare aveva dato vita a una importante lega (delio-attica) nel 477 (pag 168) dopo la
liberazione delle polis ioniche queste chiesero una protezione in funzione antipersiana agli ateniesi e quindi
questa alleanza fu consolidata con la costituzione della lega delio-attica (chiamata cosi perché il tesoro di
questa lega era l’isola di deli sacra ad apollo)

Le caratteristiche di questa lega sono:

 Ha Atene come polis guida


 Ha una funzione antipersiana
 È dotata di un tesoro che è formato dai tributi che ogni polis deve fornire periodicamente, gestito
da atene, quindi essa assume un ruolo anche economico
 Questa lega aveva una serie di sedute annuali del suo consiglio alle quali partecipava ogni polis
della lega e nelle quali ognuna aveva il diritto di voto e di partecipazione

Questa politica estera porterà a scontri con sparta in particolare prima del vero scontro abbiamo alcune
premesse.

Atene ad un certo punto appoggia la ribellione dell’ egitto ai persiani(456 a.c.)

Alla prima sconfitta segue però presso le acque di salamina una vittoria di atene che obbliga la persia nel
448 a chiedere la pace di callia che prevede:

1. Il passaggio di alcune polis e l’isola di cipro in asia minore, dovendo versare contributi
2. Si stabilisce l’impegno reciproco a non attaccarsi con i persiani che non intervenivano nell egeo

Con la pace però la lega delio attica viene trasformata in 1 impero suddiviso in 5 provincie da cui atene
riscuote tributi, e viene introdotto un sistema monetario attico omogeneo

Questo porto allo scontro trentennale tra sparta e atene che venne alimentato costantemente dalla persia

Le due citta erano gia giunte a uno scontro tra il 447 / 445 quando sparta si era opposta alla convocazione
del congresso panellenico, che si era posta a tal punto da fomentare ad alcune ribellioni giungendo ad
invadere l’attica; atene impreparata chiede la pace ( pace dei 30 anni) e secondo le intenzioni sparta
riconosceva l’essenza dell’ impero di atene

Nel 431 ci fu la guerra del peloponneso , le cause contingenti furono:

 Il blocco del commercio da parte di atene


 Sparta chiede il ritiro al rifiuto da parte di atene e assieme ai suoi alleati muove guerra ad atene ed
inizia cosi la guerra del peloponneso che si divide in 2 fasi:

1 guerra archidamica che dura 10 anni e si conclude con la pace di nicia resa possibile perché erano morti i
principali fautori della guerra sia ad atene che a sparta, e anche il generale brasilia

2 guerra definitiva pag 178

Il tentativo di Atene di eliminare la frammentazione politica della Grecia era fallito, questo porterà con sé il
crollo delle polis. Un’altra conseguenza e la fine del modello ateniese della democrazia a favore di quello
spartano.

La Macedonia è una regione montuosa (a nord Grecia ) che era abitata perlopiu da contadini legati da
rapporti di interdipendenza con l’aristocrazia militare (fila che proviene il re)

A partire dal 5/6 secolo il re tenta di consolidare la propria autorità coinvolgendo l' aristocrazia militare in
un progetto di rafforzamento del territorio. Che si concretizza nel dominio di quasi tutto il mondo allora
noto.

l' iniziatore fu Filippo 2 (357 /336 a.c.) che riorganizza l'esercito, lo stato e introduce una nuova tecnica : la
falange macedone. Pag 200

Si concentra dopo sull espansione territoriale sottomettendo la penisola balcanica e la traccia per ottenere
soldi con cui finanziare il procedimento dell espansione

Si scontra poi con Atene in Unione alla nuova Lega ellenica in funzione antimacedona , ma nella battaglia di
cheronea i greci vengono sconfitti soprattutto grazie alle abilità del comandante macedone Alessandro ,
questa battaglia segna la fine del autonomia delle polis.

Alessandro Magno fu re dei macedoni dal 336 al 323 e attua una politica estera di grande espansione fino a
creare un impero immenso, le cui tappe sono:

 Repressione del tentativo di liberarsi dell’egemonia da parte di alcune polis


 La spedizione contro la persia tra il 334 e il 329 fino alla rotta dei persiani, conquista le capitali dell’
impero persiano e l’impero cessa di esistere
 Spedizione in india tra il 327 e il 325 percorrendo l’altopiano iranico e giunge ai confini della cina
dove torna in dietro verso babilonia che diventera capitale

Finito cio ha tra territori : macedonia ( impero macedone) asia ( impero persiano ) grecia

Per governare un cosi vasto impero mette in campo un progetto di fusione dei popoli conquistati
concedendo a tutti i cittadini gli stessi diritti
Centralizza l’amministrazione finanziaria dell’impero e viene coniata una moneta ( titolo attico) infine
sceglie il greco come lingua principale

Muore a 33 anni lasciando in eredita al primo ministra perdiacca il compito di governare al posto di suo
figlio ancora minorenne

Pag 206

I popoli dell’Italia preromana


I popoli dell’Italia preromana sono di diverse origini lingue e civiltà ma sono accomunati dal fatto di essere
stati assorbiti progressivamente da Roma quando inizierà a diventare lo stato dominante dell’Italia, questi
popoli si stanziarono in Italia attraverso una serie di migrazioni successive.

Tre le civiltà più importanti che si svilupparono in Italia a partire dal neolitico fino all’età del bronzo sono

1. Civiltà palafitticola
2. Civiltà terramaricola
3. Civiltà appenninica
4. Civiltà nuragica
5. Civiltà villanoviana
6. Civiltà etrusca

Civiltà palafitticola civiltà di origine non indoeuropea che si sviluppa attorno all’età del bronzo (secondo
millennio a.C.) nel nord Italia, è basata sulla caccia, il suo nome deriva dalle palafitte, tipiche abitazioni che
avevano come funzione quella (essendo rialzate) di isolare le case dall’ umidita sottostante.

Civiltà terramaricola è Lo sviluppo della Civiltà palafitticola dove oltre alla caccia si pratica l’agricoltura
introducendo la tecnica della rotazione delle colture, per lasciare a riposo i terreni e far sì che si fertilizzino

Civiltà appenninica si sviluppa a partire dal 1600 a.C. l’ungo l’appennino ed è perlopiù dedica alla pastorizia
e alla transumanza

Civiltà nuragica si sviluppa in Sardegna dal 2 millennio a.C. ed è una delle civiltà più originali dell’Italia come
dimostrano i reperti tra cui i dolmen, le abitazioni dette nuraghi, gli oggetti di ferro, era caratterizzata da
una divisione in 2 classi ovvero guerrieri e pastori-contadini, i pastori-contadini vivevano nei villaggi
provvedevano alla produzione di risorse alimentari necessarie alla sopravvivenza del villaggio; i guerrieri
erano addetti alla difesa della popolazione e vivevano nei nuraghi (specie di torri che avevano la funzione di
far vivere all’ interno i guerrieri)

Questa civiltà a partire dal 1200 a.C. perde progressivamente, ogni caratteristica originale perché entra in
contatto con i cartaginesi che domineranno quest’area

La Civiltà villanoviana si sviluppa nell’ attuale bologna e tutta la zona circostante dove dal 1000 a.C. si
stanzia il popolo degli umbri (popolo preromano); una caratteristica di questa civiltà è quella dell’passaggio
dall’inumazione (sepoltura dei morti) all’incinerazione (cremazione dei morti), il suo massimo sviluppo si
verifica tra 11/8 secolo a.C. quando verrà assorbita dalla civiltà etrusca.

Civiltà etrusca, si stanziò tra toscana e Lazio prevalentemente lungo le coste; gli Etruschi furono il primo
popolo italico a tentare una unificazione del nostro territorio fondando diverse città nella pianura padana
(Mantova, piacenza), e giungendo fino alla Campania , dominando per un breve periodo tutta l’area del
mar tirreno; dal punto di vista della società questa Civiltà e caratterizzata da citta stato che si riunivano in
leghe che però non riuscirono mai a raggiungere un unificazione, la più importante di queste fu la
dodecapoli che comprendeva i centri commerciali delle coste.

La funzione di queste leghe era perlopiù di carattere religioso, e servivano per lo svolgimento di feste
religiose, e di giochi comuni.

Ogni città stato era eletta da un re chiamato lucumone, che veniva assistito nelle sue funzioni da un
consiglio di anziani; A partire dal 6 secolo però la monarchia fu sostituita da un’oligarchia in cui il potere era
retto da senatori aristocratici eletti annualmente.

Dal punto di vista economico le principali attività economiche erano la metallurgia agricoltura.

La condizione femminile è particolarmente forte, infatti le donne nella civiltà etrusca godevano di una
posizione dominante all’ interno della famiglia e di ampia libertà di movimento.

Già all’inizio del 5 secolo, tuttavia, inizia il declino della civiltà etrusca e nel 510 a.c. furono cacciati da roma
e l’etruria sarà sottomessa a roma

Roma

La leggenda sulle origini di Roma indica i due gemelli Romolo e Remo come i fondatori della città,
abbandonati appena nati e trovati da una lupa (simbolo di Roma) che li avrebbe allevati fino a quando da
adulti avrebbero fondato Roma 753 a.C. di cui sarebbe diventato re Romolo dopo avere ucciso il fratello.

Le testimonianze storiche i dimostrano che i primi insediamenti di roma si verificano sul colle palatino e
risalgono al 10/9 sec a.C., e sorgono lungo un’ansa (una curva) del fiume Tevere di fronte all’ isola tiberina.
la città sorge in un luogo favorevole agli scambi commerciali, perché è un punto di congiunzione data la sua
vicinanza al mare, oltre a rappresentare un punto di passaggio tra il nord e il sud Italia.

durante l’8 sec a.C. il villaggio di pastori, sul colle palatino, si sarebbe fuso con i villaggi vicini (carta pag243)
ovvero: esquilino, celio, Viminale, quirinale, capitolino, Aventino; in una lega chiamata di testimonio che dà
origine alla città di Roma racchiusa da mura difensive e retta da un unico capo; Roma nasce come città stato
monarchica dove a capo c’era un magistrato ovvero il rex che era eletto a vita, e che ha due compiti:

 Militari e di gestione dell’ordine pubblico


 religiosi perché era il rappresentante della città davanti agli dèi

Da questi due poteri principali ne derivano altri

 quello di amministrazione del patrimonio della città (compito economico)


 quello di risolvere le controversie tra i cittadini
 quello emanare le leggi regie (leggi dello stato romano)

Anche a Roma esistevano altri organi collegiali in cui partecipavano i cittadini che erano:

 Il senato era l’assemblea ristretta a cui partecipavano i capi delle gens ovvero un insieme di persone
libere appartenenti a famiglie che discendevano da uno stesso antenato; con il tempo però queste
assunsero un potere eccessivo e quindi Roma si appoggio alle famiglie ovvero un gruppo di persone
sottoposta al potere assoluto del pater familias che aveva sui membri della sua famiglia la
cosiddetta patria potestà ; il senato nel periodo monarchico ha compiti consultivi in materia di
politica sia estera che interna.
 I comizi curiati erano un'altra assemblea costituita da soli membri delle gentes che partecipavano
all’assemblea in base alla suddivisone della cittadinanza in tre tribù, che erano a sua volta divisa in
10 curiae, per un totale di 30 curiae; I comizi curiati contribuivano a formare l’esercito, perché ogni
curiae doveva fornire 10 cavalieri e 100 fanti, il tutto costituiva la centuria; questa assemblea aveva
il compito di dichiarare guerra ed eleggere i senatori

La società era strutturata in 4 gruppi sociali:

 i patrizzi, sono i membri delle gentes (nobili) e godono di pieni diritti sia politici che civili
 i plebei sono cittadini ma non godono di diritti politici e non hanno alcuna possibilità di diventare
patrizzi perché erano vietati i matrimoni misti.
 i clientes ovvero stranieri che avevano ottenuto la protezione di un gens per la quale dovevano
svolgere una serie di compiti e per la quale dovevano versare denaro, ed essi non avevano diritti
politici
 gli schiavi persone non libere prive di diritti la cui condizione di schiavitù era a vita a meno di una
concessione di libertà dal pater familias

la religione romana era politeista simile a quella greca basata su una famiglia di divinità antropomorfe
affianco delle quali si veneravano divinità che si manifestavano attraverso oggetti; ciò che distingue la
religione romana da quella greca è il suo orientamento politico pubblico ovvero, il sacerdozio, a Roma era
una carica pubblica e la vita religiosa era un dovere civico.

In tutto il periodo monarchico dal 753 al 509 si susseguono sette re (i cosiddetti sette re di Roma)

1. Romolo, presunto fondatore di Roma e che stabilisce le principali istituzioni politiche e militari della
Roma monarchica
2. Numa Pompilio, organizza il culto religioso e istituisce il calendario di 362 giorni che diventano 365
importante perché regola la vita pubblica
3. Tullio Ostilio, intraprende la prima guerra contro alba longa che renderà Roma lider del Lazio
4. Anco Marzio, si fa promotore della costruzione di diverse opere pubbliche tra cui il ponte sulla riva
destra del Tevere e il primo porto alle foci del Tevere (ad ostia)
5. Tarquinio Prisco, è il primo dei re etruschi e si fece promotore della costruzione di molti luoghi, tra
cui il fòro (luogo in cui si svolgevano i traffici commerciali), la cloaca massima che era un’antica
condotta fognaria, il circo massimo il più antico circo romano dedicato alle corse dei cavalli, il
tempio di Giove e Capitolino, infine fa costruire un importante canale per raccogliere le acque del
Tevere; mentre a livello politico aumenta il numero dei senatori da 100 a 200.
6. Tullio Servio, anch’esso fa aumentare il numero dei senatori da 200 a 300, introduce l’esercito
oplitico e l’ordinamento centuriato che determina la nascita dei comizi centuriati ovvero una nuova
assemblea di cittadini che partecipano in base al censo ovvero in base al reddito
7. Tarquinio il Superbo, instaura una forma di tirannide che verrà abbattuta dai cittadini in una
ribellione, nel 509 a.C. quando verrà instaurato il regime repubblicano

roma repubblicana
tra il 5 e 4 secolo Roma passa da monarchica a repubblicana, infatti si consolida l’ordinamento
repubblicano.

Dopo il rovesciamento da parte dei Patrizi della tirannide di Tarquinio Prisco Roma instaura un regime
repubblicano oligarchico, dove il re viene sostituito da due magistrati chiamati consoli eletti ogni anno e
aventi gli stessi poteri che aveva il re.

Anche questo sistema fa scattare una serie di problemi di carattere sia interno che esterno:

interno: guerra civile tra Patrizi e plebei che si sviluppa nel 5 secolo che si conclude nel 300 a.c

esterni: problemi causati dal fatto che Roma era impegnata a limitare la controffensiva etrusca oltre
che essere impegnata a fermare altri popoli italici.

Alla fine di ciò l’ordinamento della repubblica romana prevede 3 aree di distribuzione del potere:

1 assemblee popolari

2 senato

3 magistrature

Assemblee popolari sono:

- comizi curiati (come prima), sono formati da tre gruppi di 10 curiae, e hanno perlopiù compiti religiosi

-comizi tributi: erano formati da 35 tribù urbane e rustiche e avevano competenze sia legislative che
giudiziarie

-comizi centuriati: erano formati da 35 tribù a base timocratica (in base al censo) ed era un assemblea
dell’esercito che si articolava in 6 classi censitarie, in 193 centurie ( 18 di cavalieri, 80 di opliti, 90 di
armati leggeri, 4 di operai militari e musici, e una di proletari); tutti i membri venivano dall' obbligo del
servizio militare che durava dai 15 ai 60 anni, dove fino ai 47 anni si era juniores e si combatteva
nell'esercito, poi si era nei segnores e si era impegnati nella difesa.

la disciplina del servizio militare era severissima ad ogni colpa corrisponde una pena ma ad ogni azione
valorosa c'era un riconoscimento.

l'unità di base era la legione che era divisa in tre manipoli i quali in guerra si disponevano su tre file
dove nell'ultima c'erano gli anziani.

i comizi centuriati avevano diverse funzioni:

 competenze legislative e giudiziarie ovvero approvavano le leggi e giudicavano i reati penali che
prevedevano la perdita dei diritti civili
 Decidevano per la pace dalle guerre
 eleggevano gli alti magistrati ordinari

il senato: e composto da 300 membri in carica a vita inizialmente eletti dai Consoli ma dopo il 312 a.C. dai
censori; la principale funzione è quella di tipo consultivo in politica estera e interna, ma pur non essendo
vincolante il parere del senato veniva quasi sempre rispettato.
Il senato ha anche la funzione di, in caso di pericolo della Repubblica, nominare al posto dei Consoli il
dittatore ovvero un magistrato speciale in carica sei mesi con poteri illimitati

Le magistrature: erano divise in maggiori, minori e straordinarie

le caratteristiche comuni erano:

 la temporaneità, ovvero la carica aveva una durata prestabilita (1 anno)


 collegialità, ovvero la carica era retta da più di una persona come strumento di garanzia contro
eventuali arbitri individuali (i due avevano uguale potere)
 gratuita, ovvero non ricevono lo stipendio, quindi erano quasi tutti aristocratici
 il limite all’iterazione, ovvero non ci poteva essere rielezione consecutiva alla stessa carica
immediatamente
 il Divieto di cumulo, non si può avere più di una carica alla volta
 Ordine accesso, la possibilità di essere eletti seguiva una gerarchia specifica del cursus honorum
che prevedeva:
- un minimo dai 10 ai 20 anni nell’esercito
-questure
-edile o tributo della plebe
- censore
- pretore
-console

Solo alcune magistrature come i consoli i pretori e le magistrature straordinarie godevano dell’imperium,
ovvero un insieme di poteri che comprendeva:

1. Il potere di applicare norme in ambito civile


2. Potere di intervenire contro le infrazioni delle leggi
3. Diritto di agire con il popolo
4. Diritto di partecipare ai comizi e presentare proposte
5. Diritto di presentare ambasciatori e chiedere pareri al senato

(Pag290)

MAGISTRATURE MAGGIORI

 Consoli: -sono di solito 2;


-vengono eletti dai comizi centuriati ;
-restano in carica 1 anno (se uno dei due moriva veniva sostituito, mentre se morivano tutti e due il
senato prendeva il loro compito);
-hanno competenze politiche, militari e presiedono i comizi centuriati e tributi
 Pretori: -sono 2, pretore urbano e peregrino;
-amministrano la giustizia e possono partecipare al senato
 Censori: -sono2;
-restano in carica 5 anni;
-avevano il compito di scrivere le liste censuarie, ovvero iscrivevano i cittadini dopo avere accettato
il patrimonio nella classe e centuria di appartenenza (censimento),
-erano deputati al controllo dei costumi, si occupavano della moralità della società,
-gestivano il patrimonio dello stato

MAGISTRATURE MINORI

 Edili: -sono 2;
-sono in carica 1 anno
-si occupano della organizzazione, della sorveglianza della città e dei viveri della città
- sono eletti dai comizi tributi
 I tribuni della plebe: -sono 2 poi 4 poi 10
-sono in carica 1 anno
-godono di inviolabilità, diritto di prestare soccorso a chiunque è vittima di sopruso di un altro
magistrato, e del diritto di procedere penalmente contro chi non rispetta i diritti sacri
 Questori (magistratura più bassa): -sono 2 poi 20
-sono eletti dai comizi tributi
-restano in carica 1 anno
-si occupavano della gestione dei soldi dello stato

MAGISTRATURE STRAORDINARIE

 Dictator: magistrato speciale in carica sei mesi con poteri illimitati


 Tribuni militari: avevano un potere consolare in caso di guerre
 Decemviri: gestivano l’organizzazione dello stato in caso di pericoli.

Politica interna (509-350 a.C.)

Dopo la caduta della tirannide i patrizzi prendono il controllo del potere e governano secondo i loro
interessi, questo crea un conflitto tra patrizzi e plebei

Questo conflitto degenera fino allo scoppio di una guerra civile che ebbe 4 tappe fondamentali:

 secessione dell’Aventino nel 494: i plebei salgono sul monte Aventino ed emanano le leggi sacre
che prevedono: - l’istituzione dei tribuni della plebe – provocatio ad populum ovvero il diritto dei
plebei di essere giudicati dal proprio ceto nel caso di condanne a morte
 2° secessione 451: ha l’obbiettivo di eliminare i soprusi che i consoli stavano perpetrando ai danni
della plebe e viene istituita una magistratura straordinaria ovvero i decemviri in sostituzione dei
consoli con il compito di governare Roma, di scrivere le leggi (le cosiddette 12 tavole)
 3° secessione nel 445: è quella che attraverso la legge canuleia abolisce il divieto dei matrimoni
misti (importante perché consente la mobilità sociale tra classi)
 4° secessione dal 367 al 366: porta all’ approvazione delle leggi ligne sestie, importanti perchè
ammettono i plebei al consolato oltre che all’ edilato, ma soprattutto riducono i debiti.

La guerra civile si conclude attorno al 300 quando i plebei ricchi possono accedere a tutte le cariche, in
particolare nel: 356 alla dittatura (magistrature straordinarie) - 351 alla censura – 337 alla pretura -300
anche ruoli sacerdotali.

Ora (4° secolo) Roma si trova suddivisa in 2 blocchi:

1. Nobilitas: patrizzi + plebei ricchi


2. Plebe: plebei poveri + nullatenenti + schiavi

POLITICA ESTERA

Nel frattempo, Roma è protagonista di una politica estera che va dal 5 al 3 secolo le cui tappe sono una
serie di scontri con:

- latini
- etruschi
- volsci ed equi
- galli
sanniti
- colonie greche (a Taranto)

Nel 5/4 secolo abbiamo la guerra contro i latini, dove per combattere un eventuale controffensiva romana
si uniscono nella lega latina e nel 499 si scontrano con Roma; il culmine di questo scontro si ha nella
battaglia del lago Regillo (446), dove in seguito a questa battaglia i latini optano per un accordo con Roma
con il foedus cassianum, che stabilisce:

 Roma riconosce l’autonomia delle città latine


 Le città latine riconoscono la supremazia di Roma e sciolgono la lega latina
 Tutte e due sono tenute a un reciproco aiuto militare e alla spartizione del bottino

Il foedus cassianum viene ribadito nel 358 per fronteggiare i galli ma l’accordo durerà fino al 340 quando
verrà ricostruita la lega latina che si scontrerà con Roma tra il 340 e il 338 a.c. dove Romani la
sconfiggeranno: le città rimaste fedeli a Roma vengono ricompensate con l’ammissione alla cittadinanza,
mentre le altre vengono incluse tra le comunità che godono della cittadinanza senza suffragio.

Conflitto con gli etruschi:

 secondo la leggenda i Tarquini nel tentativo di riprendere il potere di Roma la presero d’assedio con
l’aiuto di Porsenna che era il re di chiusi, ma furono costretti ad una ritirata grazie alle gesti eroiche
di Orazio Muzio Scevola
 nella realtà il dominio di Porsenna su Roma fu per un breve periodo dove fu poi sconfitto nel 504
a.c. con la conquista della città di Veio che assicura ai romani il definitivo controllo del commercio
pluviale sul Tevere

altro teatro di scontro è quello con le popolazioni appenniniche dei volsci e degli equi che minacciavano
Roma da quando, nel 495, avevano occupato le zone di tivoli e anzio nella periferia di Roma.

Il conflitto con questi popoli si svolse a più riprese tra il 490 e 430 a.C. segnando clamorose sconfitte
romane come quella, nel 458, sotto il comando di Tito Quinzio Cincinnato.

Solo nel 430 si ebbe la vittoria definitiva presso monte algido dei romani i quali fondarono sui territori di
queste popolazioni delle colonie abitate dai suoi cittadini.

Un'altra popolazione con cui si scontrano sono i galli, dopo la presa di Veio, l’espansione verso nord
sarebbe stata possibile ma fu bloccata dai movimenti dei galli che nel 400 circa invadono l’Italia e si
stanziano nella pianura padana, dopo un primo scontro con i romani attorno al 390 a.c. Roma viene
definitivamente sconfitta nel 387 sul fiume alia
La città di roma viene quindi fatta evacuare mentre un gruppo di militari rimane invano a difenderla (invano
perché roma fu saccheggiata e incendiata e i galli si ritirarono solo dopo il pagamento di una somma di
denaro perché erano interessati al bottino)

La conseguenza fu:

 il vacillare dell’egemonia romana sulle città circostanti che farà innescare la guerra con i latini nel
340/338 a.c.
 la costruzione delle nuove mura difensive di cinta attorno ai sette colli di Roma

verso la metà del 4 secolo la potenza di Roma era riconosciuta da tutte le genti dell’Italia, e Cartagine
rinnova nel 348 un trattato di spartizione delle zone di influenza con Roma, a testimonianza del ruolo
importante che i romani avevano.

Tuttavia un nuovo pericolo e un nuovo teatro di guerra si accende con il popolo dei sanniti che era una
potente confederazione di tribù che si era stanziata lungo la catena meridionale degli appennini.

Con i sanniti inizialmente i romani avevano stretto un’alleanza in funzione antigallica ma la situazione di
pace tra sanniti e romani durerà ben poco e già a partire dal 343 a.c. li condurrà uno scontro in 3 guerre
(guerre sannitiche) che si concluderanno solo nel 290 a.c. con la vittoria romana:

1. prima guerra sannitica dal 343 al 341


2. seconda guerra sannitica dal 326 al 304
3. terza guerra sannitica dal 298 al 290

1 guerra, cause remote: -espansionismo sia romano che sannita.

Causa contingente (scintilla che fa scoppiare il conflitto): l’attacco di Capua da parte dei sanniti, dove Capua
era alleata con Roma; la guerra dura poco perché sia Roma che i sanniti hanno problemi interni, in
particolare roma era impegnata con la guerra civile tra patrizzi e plebei, e la guerra con i latini, così si giunge
a una pace di compromesso che stabilisce lo status quo (ciò che c’era prima)

2 guerra, causa contingente : -Roma soccorre Napoli che era controllata dai sanniti e nel frattempo nel 328
occupa e fortifica Pregelle che era in una posizione strategica, si scatena cosi la guerra che determina una
serie di gravi sconfitte per Roma, che la porteranno a riformare l’esercito per renderlo più maneggevole,
una volta fatto ciò avanzano verso la puglia e verso il Sannio e costringono nel 304 i sanniti a chiedere la
pace; la Campania passa sotto l’egemonia romana, e la lega sannitica può sopravvivere ma i sanniti devono
rinunciare a ogni forma di espansionismo.

la conseguenza è che Roma assume un ruolo di grande potenza che la porta ad una serie di trattati con altre
potenze grosse, in particolare quella con Cartagine (510) ,dove Roma si impegna a non intervenire in Sicilia
e Cartagine riconosce l’egemonia di Roma sull’ Italia meridionale, un altro trattato è quello di Taranto
(colonia greca), dove Roma si impegna a non interferire nel territorio di Taranto e questa riconosce
l’egemonia romana

3 guerra (298-290 a.c.), i sanniti si alleano con i galli gli umbri gli etruschi e i campani in una grande alleanza
attaccano Roma che riesce a sconfiggerle tutte separatamente e nella battaglia di sentino nel 295 tutte
insieme, tuttavia la guerra continua fino alla resa di tutti i nemici di Roma che vengono inglobati in essa o
come parte della citta o come colonie
Conseguenza: Roma è ormai padrona di tutta l’Italia centromeridionale

Dopo la vittoria Roma entra in possesso di tutta l’italia continentale a eccezione della Puglia e Calabria
(colonia greca) , e l’obbiettivo di Roma era quello di impossessarsi del sud italia, questo causerà la guerra di
Taranto (282-272)

Guerra di Taranto,

-causa remota: nonostante l’accordo, dove Roma si impegnava a non interferire nel territorio di Taranto in
realtà nel 285 Roma rompe l’accordo (causa contingente) infatti il senato romano aveva inviato aiuti alla
città di Turi minacciata dai lucani, danneggiando gli interessi di Taranto

-Causa contingente: Nel 282 Roma si era trovata con la sua flotta nelle acque di Taranto (rotto l’accordo) e
questa risponde attaccando Roma che subisce una distruzione della sua flotta, tuttavia Taranto consapevole
della inferiorità militare si allea con il re dell’Epiro Pirro che vedeva la possibilità di creare un grande stato
greco

Quest’ultimo con 20 mila soldati, 3000 cavalieri, e 26 elefanti, sbarca a Taranto nel 280 e in uno scontro ad
eraclea sconfigge i romani, l’esercito si dirige verso Roma che decide di allearsi con Cartagine e quindi lo
scontro si sposta in Sicilia, dove dopo i primi successi Pirro viene abbandonato dai suoi alleati.

Pirro torna sull’Italia continentale e viene sconfitto nel 275 nella battaglia di Malevento (Benevento)

dopo questo processo si ha una nuova struttura, e quindi l’Italia romana divisa in:

1. cittadini dell’Urbs e dell’lager Romano: hanno pieni diritti di cittadinanza.


2. Civitates sine suffragio: (cittadini senza suffragio) comunità che godono della cittadinanza romana,
ma sono privi di diritti politici (di voto)
3. soci + Civitates Foederatae (città confederate): godono di autonomia, non sono cittadini romani,
riconoscono la sovranità di Roma

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