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C)
Nelle città stato la popolazione è suddivisa in classi gruppi ben separati fra
loro per ruoli e capacità
Quando l’uomo passò dalla lavorazione della pietra a quella dei metalli.
Questa transizione inizia nel Vicino Oriente tra 4000 e 3000 a.C., la pietra però non
scompare.
Il primo metallo usato dagli uomini è il rame perché si trovava disponibile in natura
(anche se in quantità ridotte). Inoltre poteva essere fuso con facilità
.
L’ETÀ DEI METALLI: IL BRONZO (III-II millennio a.C.)
Con l’età del bronzo, cominciata quando l’uomo apprese a fondere rame e stagno ci si trova
davanti a un’epoca contraddistinta dallo stabilirsi di relazioni fra popoli lontani commercio
dei metalli
Le popolazioni che erano in grado di produrre armi in ferro, riuscirono a sottomettere quelle
più primitive rimaste al bronzo.
L’utilizzo del ferro diede una spinta allo sviluppo tecnologico in generale
I villaggi rimangono ancorati alle attività agricole, mentre le attività più prestigiose
( artigianato, commercio, burocrazia) si concentrano nelle neo-formate città.
Le terre coltivate vengono rilevate dal tempio, dal palazzo reale o dalle famiglie ricche
e potenti. Quindi chi lavora la terra non è più proprietario, ma diventa manodopera
assunta.
Con questo nuovo rapido sviluppo, le misure difensive naturali non sono più sufficienti.