La Preistoria

e l’evoluzione della specie umana

LA PREISTORIA E L’EVOLUZIONE DELLA SPECIE UMANA

PREISTORIA E STORIA

La storia dell’uomo è sin dall’inizio una storia di migrazioni: da

sempre la nostra specie si sposta sul pianeta, per motivi diversi:

aumento della popolazione

conflitti per le risorse

carestie, epidemie
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L’uomo compare sulla Terra circa 2 milioni di anni fa.

Le prime forme di scrittura, nel Vicino Oriente, risalgono circa al

3000 a.C.: le precede dunque una lunga fase, per ricostruire la quale
non abbiamo fonti scritte ma solo fonti materiali (oggetti, resti di
ossa, tracce nel paesaggio).

da 2 milioni di anni fa Preistoria fonti materiali

a partire dal 3000 a.C. Storia fonti scritte

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Nel 1859 L’origine della specie di Charles

Darwin smentisce le teorie creazioniste
secondo le quali l’uomo è stato creato da Dio
così com’è, circa 4000 anni prima di Cristo.

Secondo la sua teoria dell’evoluzione, la

nostra specie appartiene all’ordine dei
primati, che comprende anche le scimmie, e si è evoluta nel corso di
un lunghissimo periodo.
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L’evoluzione della specie umana affonda le sue radici in una lunga

Preistoria, che è convenzionalmente divisa in più fasi:

Età della pietra Età dei metalli

Paleolitico o età della pietra antica Età del rame

Mesolitico o della pietra di mezzo Età del bronzo

Neolitico o età della pietra nuova Età del ferro

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IL PALEOLITICO

La comparsa del genere umano risale al periodo più antico della

Preistoria, il lungo Paleolitico, ossia età della pietra — il
materiale più usato per costruire vari oggetti — “antica”.

Paleolitico o età della pietra antica 2.500.000–10.000 a.C

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I primi primati antropomorfi, o ominidi, hanno alcune

caratteristiche peculiari:

pollice opponibile

assenza di coda

posizione eretta
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La cosiddetta “culla dell’umanità” è la Great Rift Valley, in

Africa, dove le condizioni climatiche e ambientali permettono
l’evoluzione delle nuove caratteristiche (ominazione).
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La scimmia antropomorfa chiamata

Australopithecus, comparsa tra 5 e 2
milioni di anni fa, appartiene a una
linea evolutiva molto vicina al genere
Homo, ma è più bassa, ha le braccia
più lunghe e un apparato masticatorio
più forte.
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I primi esemplari del genere Homo compaiono, per quanto ne

sappiamo, in Etiopia 2,5 milioni di anni fa. La loro evoluzione è
segnata da diverse tappe, che segnano la successione di diverse
specie:
capace di costruire utensili in pietra
homo habilis
capace di accendere il fuoco
homo erectus
ha un’organizzazione sociale
homo neanderthalensis
si sposta fuori dall’Africa
homo sapiens
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Dopo un periodo di probabile convivenza, il Sapiens prevale sul

Neanderthal (circa 32.000 anni fa).
Vive ormai in tutte le terre emerse, ha una postura perfettamente
eretta, lavora la pietra in modo
sempre più raffinato, realizza pitture,
incisioni e sculture e comunica attraverso il
linguaggio. Si procura il cibo attraverso la caccia e
la raccolta.
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IL MESOLITICO

Le date convenzionali di inizio e fine del periodo mesolitico

variano in base alle zone: nel Vicino Oriente alcuni cambiamenti
si diffondono prima che in Europa.

Mesolitico o età della pietra di mezzo

10.000–9000 a.C nel Vicino Oriente

7000–6000 a.C in Europa

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La fine dell’ultima grande glaciazione determina

l’ampliamento della dieta dei cacciatori-raccoglitori, che in
Oriente sperimentano già alcune forme di proto-agricoltura.
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LA RIVOLUZIONE DEL NEOLITICO

Mentre le temperature aumentano ancora, favorendo la

formazione di ambienti fertili, l’uomo diventa sempre più esperto
nel lavorare la pietra.

Neolitico o età della pietra nuova 7000–3300 a.C

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Nel Neolitico avviene una rivoluzione destinata a porre le basi

delle società umane: i cacciatori-raccoglitori nomadi si fermano
su un terreno, che coltivano per ricavarne vari alimenti, e
addomesticano gli animali.

L’economia di pura sopravvivenza si riorganizza con

la divisione del lavoro tra i vari membri della
comunità. Nascono anche alcune
innovazioni tecnologiche, come il giogo, l’aratro o la ceramica.
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Nella cosiddetta “Mezzaluna fertile”

l’insediamento delle popolazioni nomadi si
svolge già alla fine del Mesolitico.

Intorno a queste nuove società di agricoltori nascono i primi nuclei

urbani, che si ingrandiscono fino a diventare, nel corso del IV
millennio a.C., delle vere e proprie città in Mesopotamia,
Anatolia, Egitto, Palestina, India.
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Al Neolitico risalgono probabilmente

anche le prime forme di rituali
religiosi, tra i quali dovevano
svolgere un ruolo di primo piano le
pratiche di sepoltura dei defunti e i
culti della fertilità.
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LE ETÀ DEI METALLI

La rivoluzione neolitica apre la strada a nuovi progressi, tra cui

la lavorazione dei metalli, che apre una nuova era.
Età del rame 3300-2200 a.C.

Età del bronzo 2200-950 a.C.

Età del ferro dal 950 a.C. alle civiltà storiche

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Durante l’età del rame dagli animali domestici vengono ricavati

anche i prodotti secondari: latte, formaggio, lana.

Vengono inoltre inventati la ruota, il carro e l’aratro a trazione

animale, che permettono di usare i bovini come forza lavoro.
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Il bronzo è una lega di rame e stagno, prodotta grazie ai contatti

tra luoghi diversi. In quest’epoca si sviluppa l’artigianato, viene
addomesticato il cavallo e le case vengono organizzate secondo
una divisione razionale degli spazi.

Con l’età del ferro siamo a cavallo con la storia: in Italia sorge
nell’VIII secolo, dall’unione di vari villaggi, la città di Roma.