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Luomo di Cro-Magnon di Maria Paola Viale Chi era: lUomo di Cro-Magnon una antica variet dellessere umano moderno, cio dellHomo sapiens sapiens, vissuto alla fine del Paleolitico. Origine del nome: luomo di Cr-Magnon deve il suo nome al luogo in cui sono stati ritrovati alcuni scheletri di questa specie: uno spunzone di roccia chiamato, dalla gente locale, appunto, Cr-Magnon, in una localit della Francia. Dove visse: in Europa, Asia, Nordafrica, Nord America. Quando visse: in Europa, da 45 mila anni fa circa; da lui discende luomo sapiens sapiens attuale. Quali tracce ha lasciato: rappresentato da 4 scheletri provenienti dal riparo sottoroccia di Cro-Magnon, in Francia, e da 7 scheletri raccolti nelle Grotte dei Balzi Rossi (Liguria, Italia). Tra gli oggetti costruiti dagli uomini di Cro-Magnon giunti fino a noi vi sono capanne, pitture murali, incisioni; sembra inoltre che fossero in grado di intrecciare vesti. Le capanne erano costruite in roccia, argilla, ossa, rami e pelo di animali. Comera, che aspetto aveva: alto, braccia corte e gambe lunghe, cranio ampio e allungato, naso prominente, abbastanza simile alluomo europeo attuale. Come si nutriva: gli uomini di Cro Magnon avevano una dieta di carne, grano, carote, cipolle, rape ed altri alimenti, sia vegetali che di origine animale; praticavano la caccia, la pesca e la raccolta.

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Come viveva, che cosa sapeva fare (cultura): una caratteristica delluomo di Cr-Magnon la cura della sepoltura dei morti che venivano avvolti con dei lacci, legati e raggomitolati. I corpi venivano colorati con ocra rossa e polvere di ematite e sepolti con oggetti ornamentali, come collane, braccialetti e corone di conchiglie. Luomo di Cr-Magnon era dotato di una grande intelligenza, di capacit tecniche notevoli e pratic larte e la magia. Perfezion la capacit di lavorare la pietra, lavor nuove rocce, come lossidiana, e utilizz la pietra focaia per accendere il fuoco pi facilmente e rapidamente. Fabbric archi, scuri, bulini (attrezzi appuntiti per praticare fori in diversi materiali), arpioni dentati; usava aghi per cucire i propri vestiti e pare sapesse realizzare asole e bottoni; masticava la pelle degli animali per ammorbidirla e la usava, oltre che per farne abiti, per realizzare otri, cio contenitori per lacqua. Costru capanne estive e invernali usando rami, pietre, ossa di mammut e pelli di animali, trovando modi ingegnosi per fissare le pelli in modo che resistessero al cattivo tempo; ma utilizz anche le caverne naturali come abitazioni. Sapeva utilizzare il linguaggio, infatti dai resti arrivati fino a noi, i paleontologi hanno compreso che aveva gola e bocca che gli permettevano di parlare emettendo gli stessi suoni di noi esseri umani moderni. Inoltre, forse

concepiva idee astratte come quella della bellezza, e per questo collane e braccialetti sono stati ritrovati nelle sepolture. Probabilmente misurava il tempo e aveva costruito un vero e proprio calendario lunare: questa lipotesi formulata dagli studiosi che hanno analizzato le figure lasciate da uomini di Cro Magnon nella grotta di Lascaux, in Francia, insieme ad altre pitture murali. Nelle caverne abitate dai Cro-Magnon sono state ritrovate intere pareti dipinte, con figure di animali, cervi, cavalli, bisonti, mammuth e di uomini. Queste figure, frutto di un lavoro lungo, accurato e impegnativo, facevano parte probabilmente di una sorta di rito magico per assicurarsi il successo nella caccia; forse si credeva che colpire lanimale rappresentato nel dipinto avrebbe favorito la sua cattura. www.atuttascuola.it

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Scuola di pensiero: Il Neolitico

Il Neolitico
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Neolitico, cio Et della pietra nuova, quel periodo che comincia 10 000 anni fa con la comparsa delle prime spighe, e che finisce quando la pietra cess di essere lunico materiale resistente per costruire utensili perch luomo impar a fondere e lavorare i metalli. Circa 12 000 anni fa un mutamento climatico importante segn la fine dellera glaciale: la temperatura della Terra cominci ad alzarsi fino a raggiungere lo stesso livello che ha oggi. Gli animali reagirono al cambiamento del clima in modi diversi. Le renne, i cervi e gli animali maggiormente adattati al clima freddo migrarono verso la Scandinavia, il Canada, la Siberia settentrionale in cerca di temperature pi basse. Altri, come il mammut e lorso delle caverne, si estinsero. Nelle zone temperate del pianeta si diffusero nuovi animali: maiali, pecore, capre, asini, polli. Anche le piante subirono cambiamenti notevoli. Sparirono quelle tipiche dei climi freddi e al loro posto crebbero erbe di ogni tipo, tra le quali alcune che terminavano con spighe piene di chicchi: i cereali. Le trasformazioni del mondo vegetale e animale accaddero contemporaneamente un po ovunque: in Europa, in Cina, in America. Il luogo in cui gli esseri umani seppero per primi sfruttare a fondo le conseguenze dei cambiamenti ambientali fu una regione della Terra che si trova dove ora esistono lEgitto, la Turchia, la Palestina, la Siria e lIraq; ad essa gli storici hanno dato il nome di Mezzaluna fertile. Intorno all8000 avanti Cristo, cio 10 000 anni fa, nella Mezzaluna fertile gli uomini impararono ad addomesticare e allevare i nuovi animali. Con questa attivit era possibile avere sempre a disposizione carne per nutrirsi, pelli per coprirsi e, successivamente, latte, lana, piume. Impararono anche a raccogliere le spighe di cereali che contenevano chicchi molto nutrienti. Questi diventarono lelemento pi importante della loro alimentazione. Cominciarono quindi a osservare il ciclo di vita dei cereali, che nascevano e morivano esattamente come gli uomini e gli animali. Lentamente e gradualmente, capirono che dai chicchi caduti sul terreno nascevano nuove piante. Allora si trattennero dal mangiare tutti i chicchi che raccoglievano, selezionarono i pi grossi, li seminarono e favorirono la nascita di nuove spighe, migliori di quelle che crescevano spontaneamente nei prati. Da quel momento le comunit umane della Mezzaluna fertile si trasformarono da cacciatori e raccoglitrici in allevatori e agricoltori. Molti storici concordano nel ritenere che furono probabilmente le donne, che nellepoca precedente si erano occupate principalmente della raccolta di vegetali, ad avere le prime intuizioni sulla possibilit di coltivare le piante: lipotesi pi logica, visto che nel Paleolitico uomini e donne si erano dedicati ad attivit differenti. In seguito, una volta che si cominci a praticare la coltivaz ione delle piante (lagricoltura) non fu pi necessaria una divisione di compiti netta tra uomini e donne. Allevamento e coltivazione venivano svolti indifferentemente dagli uni e dalle altre, perci quando parliamo di uomini del Neolitico, indichiamo gl i esseri umani in generale, maschi e femmine. Gli allevatori-agricoltori continuarono anche a cacciare, pescare, raccogliere frutti; tuttavia queste attivit divennero meno importanti e non fu pi su di esse che si bas la sopravvivenza del gruppo. I popoli di quella lontana epoca della storia sapevano seminare, ma non sapevano irrigare, cio non erano in grado di portare lacqua nei campi per innaffiare le piante. Quindi la loro agricoltura dipendeva interamente dai capricci del clima ed chiamata agricoltura secca. Essa fu la prima fase di un cambiamento nel modo di vivere delle comunit umane cos importante che stato chiamato Rivoluzione Neolitica. Finch erano stati cacciatori e raccoglitrici, uomini e donne erano stati costretti a praticare il nomadismo. Per allevare animali e raccogliere cereali, invece, spostarsi non era pi necessario. Le comunit di agricoltori e allevatori della Mezzaluna fertile si trasformarono quindi da nomadi in stanziali, cio si stabilivano in un territorio che diventava il loro ambiente di vita permanente. In questo territorio, che comprendeva i prati dove inizialmente crescevano spontaneamente e poi vennero coltivati i cereali, fondarono villaggi come Gerico* e atal Hyk*, costituiti non pi da tende smontabili, ma da case vere e proprie, costruite con mattoni dargilla seccati al sole. Restare fermi in uno stesso luogo acceler i tempi del progresso tecnico. In poche centinaia di anni le donne inventarono un sistema per trasformare i chicchi dei cereali in pane, macin andoli, impastandoli con lacqua e

confezionando focacce da abbrustolire su piastre di pietra roventi. Ancora le donne, probabilmente, applicarono lo stesso sistema allargilla: la impastarono, le diedero una forma e la fecero cuocere, inventando cos la ceramica. Questa manifattura divenne cos importante nelleconomia dei villaggi neolitici che ben presto fu perfezionata dallinvenzione della ruota da vasaio, che permise di lavorare largilla pi velocemente e di ottenere forme regolari, e dallinvenzione del forno chiuso, che provocava la rottura di un numero molto minore di vasi. La pietra del Neolitico si chiama nuova perch levigatissima, oltre che tagliente come un coltello. Con la pietra gli abitanti dei villaggi costruirono falci per mietere le spighe, zappe per dissodare la terra, e inoltre asce, anelli, collane. Col tempo, gli uomini del Neolitico impararono a tosare le pecore e a ridurne la lana in fili e a lavorare i fusti delle piante di lino, riducendoli in fibre. Quindi costruirono il telaio per intrecciare i filati con il sistema della trama e dellordito e inventarono la tessitura. Cos i tessuti sostituirono le pelli per confezionare abiti, coperte, tende e tappeti. (*Gerico si trova nellattuale Cisgiordania, accanto al fiume Giordano. Nel Neolitico stata sede di un villaggio i cui resti sono stati portati alla luce dagli archeologi. Anche a atal Hyk, in Turchia, sono stati ritrovati resti di abitazioni e oggetti risalenti al Neolitico).

La preistoria: Il neolitico Il neolitico let della pietra nuova. Cominci quando lhomo sapiens sapiens inizi a produrre utensili sempre pi raffinati, non di pietra scheggiata, ma di pietra levigata; infatti luomo inizia ad affinare il proprio lavoro e, in seguito, a modellare anche i metalli. Questo periodo cominci circa 12.000 anni fa, il clima cambi: inizi a fare pi caldo e i ghiacciai sparirono. Anche in Europa le foreste si estesero e si estinsero i mammut e i rinoceronti lanosi. La caccia e la pesca Quando le foreste si estesero la caccia divent pi difficile perch le prede si nascondevano tra le boscaglie. Luomo impar cos a lavorare le armi perfezionandole sempre di pi; proprio in questo periodo invent larco e le frecce, leggere e maneggevoli.

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La pesca Anche il modo di pescare cambi, si costruirono nuove armi, gli ami e gli arpioni. Costruirono anche delle barche che si chiamavano piroghe, che sono ricavate dal tronco di un albero svuotato riscaldandolo con il fuoco. www.icsanvendemiano.it/scuole/ipertesti/preistoria/files/neolitico.htm

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