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Calzi
codice interno
5
E54032G VERSIONE DIVISA
IMPARO facile 4 matematica/scienze
ISBN per l’adozione 978-88-473-0545-8
IMPARO facile 4 storia/geografia
ISBN per l’adozione 978-88-473-0546-5
IMPA RO facile
IMPARO facile 5 matematica/scienze
ISBN per l’adozione 978-88-473-0548-9
IMPARO facile 5 storia/geografia
ISBN per l’adozione 978-88-473-0549-6
facile
ISBN per l’adozione 978-88-473-0544-1 ISBN per l’adozione 978-88-473-0547-2
• Sussidiario delle discipline • Sussidiariodelle discipline
(Storia, Geografia, Scienze, Matematica) (Storia, Geografia, Scienze, Matematica)
al Sussidiario
la versione semplificata • Gli APPROFONDIMENTI
• Le esercitazioni INVALSI
delle discipline
Sussidiario semplificato classe 4 a
Cetem • Immedia
classe 5 a
E. Biancofiore L. Binaretti A. Calzi
GUIDA
PER L’INSEGNANTE
classe
5 a
Il percorso di Storia
Il percorso di Scienze
Dalle Nuove Indicazioni Nazionali 10
Dalle Nuove Indicazioni Nazionali 164
La programmazione didattica 12
La programmazione didattica 166
La metodologia 14
La metodologia 168
Gli strumenti di verifica 14
Gli strumenti di verifica 169
Gli argomenti di classe quinta 15
Gli argomenti di classe quinta 170
Il percorso didattico 15
UdA 1 Le antiche civiltà nel mondo 18 Il percorso didattico 171
AUDIOLIBRO
versione
semplificata RISORSE
MULTIMEDIALI
In STORIA
pag. 14 Le divinità greche • Prometeo e il fuoco • pag. 25 Alessandro e Bucefalo
• pag. 28 I popoli italici • pag. 32 Gli Etruschi • pag. 44 Le oche del Campidoglio
salvano Roma dai Galli • pag. 53 La morte di Cesare • pag. 60 Le donne nell’an-
tica Roma (video) • pag. 61 Roma, città di botteghe (video) • pag. 64 Le opere
dei Romani • pag. 72 Il Cristianesimo e l’Impero romano • pag. 73 Gli editti di
Costantino e Teodosio • pag. 74 La crisi dell’Impero
In GEOGRAFIA
pag. 85 Lo Stato italiano • pag. 106 Le regioni italiane • pag. 108 La Valle d’Aosta
• pag. 110 Il Piemonte • pag. 114 La Liguria • pag. 117 La Lombardia • pag. 122
Il Trentino-Alto Adige • pag. 125 Il Veneto • pag. 129 Il Friuli-Venezia Giulia • pag.
132 L’Emilia-Romagna • pag. 136 Le Marche • pag. 140 La Toscana • pag. 144
L’Umbria • pag. 148 Il Lazio • pag. 152 L’Abruzzo • pag. 155 Il Molise • pag. 158
La Puglia • pag. 162 La Campania • pag. 166 La Basilicata • pag. 168 La Calabria
• pag. 171 La Sicilia • pag. 175 La Sardegna
In SCIENZE
pag. 192 L’uomo e l’energia • pag. 198 Fonti e forme di energia • pag. 204 La
scomposizione della luce (video) • pag. 205 Il suono • pag. 210 Cellule a confronto
• pag. 219 Gli organi di senso • pag. 226 Lo scheletro • pag. 228 Le ossa • pag. 230
Il sistema scheletrico e il sistema muscolare • pag. 234 L’apparato respiratorio •
pag. 240 L’apparato digerente • pag. 242 I princìpi nutritivi • Alimentazione sana
• pag. 248 L’apparato circolatorio • pag. 252 L’apparato riproduttore e l’apparato
escretore
In MATEMATICA
pag. 258 I grandi numeri • pag. 261 Riconoscere le proprietà dell’addizione • pag.
262 La sottrazione • pag. 264 Riconoscere le proprietà della moltiplicazione • pag.
265 Moltiplicazioni e divisioni • pag. 267 Moltiplicare e dividere per 10, 100, 1 000
• pag. 268 I numeri primi • pag. 269 Criteri di divisibilità • pag. 270 Le potenze •
pag. 272 I numeri relativi • pag. 278 Riconosci le frazioni • pag. 282 Le frazioni •
pag. 283 Frazioni e numeri decimali • pag. 284 Calcolare la percentuale • pag. 290
Le espressioni • pag. 326 Le aree dei quadrilateri • pag. 328 L’area dei poligoni
regolari • pag. 330 Perimetri e aree • pag. 335 Circonferenza e cerchio • pag. 340
I solidi • pag. 350 Calcolare la probabilità • pag. 354 Enunciati e connettivi logici
La Guida al corso
Ogni Unità di Apprendimento viene trattata in modo approfondito nella
Guida, che fornisce una chiave di lettura di ciascun capitolo e ulteriori pro-
poste di percorso per poter sviluppare l’argomento attraverso la metodologia
specifica di ogni disciplina.
La sezione finale della Guida fornisce indicazioni specifiche per l’utilizzo del
Sussidiario IMPARO FACILE - VERSIONE SEMPLIFICATA per alunni stranieri
o con difficoltà.
Storia
La disciplina di Storia, gestita in ottica interculturale e con attività operative
e multimediali, facilita lo sviluppo di atteggiamenti di reciproco rispetto, la
valorizzazione delle culture di provenienza degli alunni migranti e la com-
prensione dei fenomeni migratori in un’ottica di più ampio respiro.
Geografia
Il percorso didattico introduce gli alunni italiani alla conoscenza degli am-
bienti di provenienza dei compagni migranti e permette la comprensione
dei fenomeni migratori all’interno del sistema economico internazionale
globale. Permette inoltre agli alunni migranti di ritrovarsi e riconoscersi nel
percorso didattico e di poter eventualmente svolgere il ruolo di esperti nella
presentazione degli ambienti a loro familiari.
Scienze
L’impostazione metodologica operativa e induttiva, rispondente alle Indica-
zioni Nazionali, si caratterizza come pratica di per sé inclusiva, grazie alla
quale tutti gli alunni possono sentirsi protagonisti del percorso di classe e
attraverso cui tutti possono apprendere, ciascuno con il proprio livello di
competenza, sperimentando praticamente i fenomeni e ricavando i concetti
dall’esperienza, anche senza la mediazione degli aspetti linguistici.
Matematica
La Matematica utilizza un linguaggio logico e numerico di per sé potenzial-
mente inclusivo per gli alunni con una limitata padronanza linguistica, lad-
dove si privilegiano le competenze operative rispetto a quelle verbali. Inoltre
gli approfondimenti interculturali sui diversi sistemi di numerazione favori-
scono la valorizzazione delle diverse culture presenti in classe.
o d i S t o r i a
Il percors
Dalle Nuove Indicazioni Nazionali
“La Storia, come campo scientifico di studio, è la disciplina nella quale si
imparano a conoscere e interpretare fatti, eventi e processi del passato. Le
conoscenze del passato offrono metodi e saperi utili per comprendere e
interpretare il presente.
La Storia generale nella Scuola Primaria è deputata a far scoprire agli alunni
il mondo storico mediante la costruzione di un sistema di conoscenze riguar-
danti quadri di civiltà o quadri storico-sociali senza tralasciare i fatti storici
fondamentali.
Tuttavia, è importante sottolineare l’importanza, a partire dalla Scuola Pri
maria, dell’apprendimento della Storia centrato su temi che riguardano l’in-
sieme dei problemi della vita umana sul pianeta.
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Pertanto la programmazione didattica deve curare non solo gli aspetti co-
noscitivi e concettuali, ma anche quelli operativi e metodologici, attraverso
specifiche attività quali quelle proposte nella Guida.
Gli argomenti oggetto di studio andranno necessariamente selezionati, per
dare agli alunni il tempo di acquisire non solo le informazioni relative, ma
anche le competenze operative in merito all’analisi delle fonti, alla datazione
e periodizzazione, alla lettura di carte geo-storiche, all’acquisizione di un me-
todo di studio, alla produzione sempre più autonoma di schematizzazioni e
rielaborazioni anche personali.
In quest’ottica, il Sussidiario va utilizzato come uno degli strumenti a dispo-
sizione, integrandolo con le attività già predisposte tramite i molteplici stru-
menti multimediali e operativi che fanno parte del corso, ma anche con le
ricerche e i percorsi metodologici che il docente vorrà proporre in autono-
mia. Le pagine di sintesi dei vari capitoli del Sussidiario (“Per riassumere”)
permettono di fornire agli alunni un quadro complessivo dei vari argomenti,
senza necessariamente procedere a uno studio sistematico di tutto il testo.
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Traguardi di sviluppo Obiettivi
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento
USO DELLE FONTI Produrre e ricavare informazioni da • Lettura e attività di analisi per • I diversi tipi di fonte storica.
fonti di diversa natura. ricavare informazioni dai docu- • Documenti scritti e iconografici
L’alunno riconosce ed esplora in menti storici inerenti i periodi stu- relativi alle civiltà e ai periodi stu-
modo via via più approfondito le Comprendere i testi storici proposti diati. diati.
tracce storiche presenti nel terri- e individuarne le caratteristiche. • Osservazione di siti archeologici • Le fonti sul territorio.
torio e comprende l’importanza del con l’ausilio di video reperibili in • Il metodo di studio.
patrimonio artistico e culturale. mediateca o in Internet. • Lessico specifico relativo ai con-
• Ricerca ed eventuale visita di siti cetti organizzatori delle cono-
Comprende i testi storici proposti archeologici o museali del territo- scenze e ai quadri di civiltà stu-
e sa individuarne le caratteristiche. rio. diati.
• Utilizzo del metodo di studio per
la comprensione dei testi storici.
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ORGANIZZAZIONE Leggere e usare la linea del tempo • Attività di lettura e costruzione • La linea del tempo.
DELLE INFORMAZIONI per organizzare le informazioni e le della linea del tempo. • I numeri romani e i secoli.
conoscenze, individuando le perio- • Individuazione di periodi storici e • Il lessico specifico per la perio-
Usa la linea del tempo per orga- dizzazioni. calcolo della loro durata tramite la dizzazione.
nizzare informazioni, conoscenze, linea del tempo. • Carte geo-storiche relative ai pe
periodi e individuare successioni, Confrontare i quadri storici delle • Analisi di carte geo-storiche per riodi studiati.
contemporaneità, durate, periodiz- civiltà affrontate. ricavare informazioni. • Tabelle di sintesi delle civiltà.
zazioni. • Utilizzo e realizzazione di tabelle
Leggere una carta storico-geografi- di sintesi delle civiltà.
ca relativa alle civiltà studiate.
Usa carte geo-storiche, anche con
l’ausilio di strumenti informatici. Usare cronologie e carte storico-
geografiche per rappresentare le
conoscenze.
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Traguardi di sviluppo Obiettivi
Attività Contenuti
delle competenze di apprendimento
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STRUMENTI CONCETTUALI • Datazione con i diversi sistemi di • Le antiche civiltà nel mondo: con-
Usare il sistema di misura occiden- misura del tempo storico. fronto tra passato e presente.
Organizza le informazioni e le tale del tempo storico (avanti Cristo • Acquisizione e studio di cono- • L’antica civiltà greca: lo sviluppo
conoscenze, tematizzando e usan- – dopo Cristo) e comprendere i scenze sulle antiche civiltà. dell’arte e della cultura; la colo-
do le concettualizzazioni pertinenti. sistemi di misura del tempo storico • Lettura della carta geografica e nizzazione come risoluzione dei
di altre civiltà. individuazione delle risorse del problemi di disoccupazione; i pro-
Individua le relazioni tra gruppi territorio in cui si è sviluppata una cessi migratori dell’antichità e i
umani e contesti spaziali. Elaborare rappresentazioni sinte- data civiltà. processi migratori del presente.
tiche delle società studiate, met- • Organizzazione delle conoscen- • La nascita della democrazia ad
Comprende avvenimenti, fatti e tendo in rilievo le relazioni fra gli ze attraverso i concetti di: terri- Atene: confronto con il concetto
fenomeni delle società e civiltà elementi caratterizzanti. torio, risorse naturali, attività eco- attuale di democrazia.
che hanno caratterizzato la storia nomiche, società, organizzazione • L’Impero persiano e l’Impero mace-
dell’umanità con possibilità di con- Confrontare aspetti caratterizzanti politica, religione, cultura. done: caratteristiche e conseguen-
fronto con la contemporaneità. le diverse società studiate, anche • Confronto fra organizzazione ze nella storia dell’Europa.
in rapporto al presente. economica, sistemi sociali e isti- • Le antiche civiltà italiche.
Comprende aspetti fondamentali tuzioni politiche nel mondo greco • La civiltà romana: il ruolo del ter-
del passato dell’Italia dal Paleolitico e romano per individuare le pos- ritorio nello sviluppo della città;
alla fine dell’Impero romano d’Oc- sibili connessioni, e confronto l’evoluzione del sistema politico; il
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cidente, con possibilità di apertura con il presente. ruolo della guerra; l’eredità della
e di confronto con la contempora- • Produzione di schemi riassuntivi, civiltà romana.
neità. tabelle, mappe concettuali.
PRODUZIONE SCRITTA E ORALE Esporre con coerenza conoscenze • Rielaborazione del testo attraver- Argomenti selezionati fra quelli pro-
e concetti appresi, usando il lin- so schemi di sintesi. posti dal corso di classe quinta:
Racconta i fatti studiati e sa produrre guaggio specifico della disciplina. • Esposizione orale. • le antiche civiltà del mondo;
semplici testi storici, anche con risorse
digitali.
• Produzione di testi scritti di vario • la civiltà greca;
Elaborare in testi orali e scritti gli tipo. • l’Impero persiano e l’Impero mace-
argomenti studiati, anche usando • Realizzazione di presentazioni in done;
risorse digitali. PowerPoint o con altre risorse • i popoli italici;
digitali. • la civiltà romana.
• Realizzazione di video per la pre- Argomenti trasversali alle diverse
sentazione di aspetti significativi civiltà in comparazione con il pre-
delle civiltà studiate o dei siti visi- sente, quali:
tati. • le varie forme di governo;
• Realizzazione di drammatizzazio- • il commercio internazionale;
ni per raccontare episodi, avve- • le migrazioni;
nimenti o miti relativi al mondo • le guerre;
greco o romano. • lo sviluppo tecnologico.
S toria
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S toria
La metodologia
Le Unità di Apprendimento verranno selezionate: alcune saranno trattate in
modo approfondito, altre affrontate al fine di acquisire le informazioni gene-
rali utili a formulare confronti e raccordi in un quadro storico complessivo.
Gli argomenti che si vorranno approfondire saranno trattati seguendo una
metodologia interattiva e induttiva, che stimoli gli alunni a ragionare e a rica-
vare informazioni da tutti gli strumenti e le fonti a loro disposizione.
La trattazione potrà essere svolta all’inizio collettivamente, in seguito a pic-
coli gruppi di lavoro, utilizzando eventualmente il Cooperative Learning.
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Dalla monarchia
alla repubblica
LE ANTICHE La
CIVILTÀ civiltà L’Impero
greca romano
NEL MONDO
La fine
dell’Impero
Ai confini della romano
Grecia:
l’Impero persiano
e l’Impero
macedone
Il percorso didattico
Il percorso di Storia di classe quinta è costruito attorno ai temi e alle compe-
tenze indicati dalle Nuove Indicazioni Nazionali: i testi esplicitano i passaggi
logici e gli elementi di confronto con la contemporaneità; l’acquisizione delle
competenze metodologiche è curata attraverso una ricca dotazione di fonti
storiche presenti nella Guida, nel Sussidiario e nel CD.
Il percorso propone un progressivo “zoom” dal contesto mondiale a quello
italiano:
• dalla presentazione di alcune fra le più significative civiltà sviluppatesi
nell’antichità nei diversi continenti;
• al contesto europeo, con l’approfondimento della civiltà greca e il succes-
sivo suo diffondersi attraverso l’Impero persiano e l’Impero macedone;
• al contesto italiano, con la presentazione del mosaico di popoli italici e
un breve approfondimento di alcune fra le civiltà più rappresentative delle
diverse regioni;
• alla nascita e all’evoluzione della civiltà romana, la cui eredità è fondamen-
to della cultura e dell’organizzazione sociale, politica e religiosa del conti-
nente europeo e in particolare del nostro Paese.
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La linea del tempo aiuta a orientarsi, sia in senso sincronico nei primi capi-
toli sia in senso diacronico fra le vicende che caratterizzarono la Storia greca
e romana.
La comprensione e lo studio dei testi attraverso la loro rielaborazione è gui-
data e facilitata attraverso indicazioni operative che seguono il metodo di
studio proposto nell’apposito fascicolo allegato alla Guida di classe quarta.
Dopo che lo studio comparato delle antiche civiltà fluviali e marittime ha per-
messo in classe quarta di acquisire i concetti organizzatori dello studio delle
civiltà (economia, società, politica, religione…), ora ci si addentra in ciascu-
no di questi aspetti per meglio comprenderne il funzionamento e per capire i
meccanismi che possono verificarsi ancora oggi, anche se naturalmente con
forme differenti.
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Sono tutti processi storici che, studiati nell’ambito della civiltà greca e ro-
mana, offriranno interessanti spunti per proficue comparazioni con l’attuali-
tà, come suggeriscono le Nuove Indicazioni Nazionali, in modo che la Storia
possa davvero diventare uno strumento utile per capire e interpretare il pre-
sente.
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c h e c i v i l t à
Le anti
n e l m o n d o
Il capitolo può essere utilizzato in funzione di diversi obiettivi:
• offrire una trattazione storicamente corretta delle antiche civiltà, non li-
mitata in modo eurocentrico alle civiltà sviluppatesi in Europa, come se
fossero le uniche del pianeta;
• valorizzare le culture di provenienza degli alunni migranti eventualmente
presenti in classe attraverso la consapevolezza che ciascun continente ha
sviluppato regni, ricchezze e conoscenze peculiari che meritano di essere
conosciute e che hanno contribuito all’evoluzione dell’umanità;
• focalizzare alcuni concetti chiave per comprendere la Storia dell’umanità
nel suo complesso.
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2 Inserisci al posto giusto il nome delle antiche civiltà del Mar Mediterraneo:
Micenei • Cretesi • Egizi • Ebrei • Fenici
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Il Regno di Aksum
1 Leggi il testo.
All’incirca tra il 50 a.C. e il 700 d.C. il Regno di Aksum, nell’attuale Etiopia,
si sviluppò come potenza in tutta la regione del Corno d’Africa e anche oltre
il Mar Rosso.
Dal I secolo a.C. fino al I secolo d.C., la regione di Aksum divenne progres-
sivamente parte della rete di commerci di Roma fra il Mar Rosso e la parte
settentrionale dell’Oceano Indiano, fino all’India.
Aksum era un importante punto di passaggio per il commercio proveniente
dagli altri regni africani dell’interno e diretto verso la costa del Mar Rosso.
Nel I secolo d.C. gli Aksumiti allargarono il loro controllo politico ed
economico e duecento anni dopo la città di Aksum era la capitale di un
grande territorio che si estendeva dalla costa del Mar Rosso alle pianure
occidentali del Sudan, fino al fiume Nilo e alle regioni a ovest del fiume
Tekeze. Il controllo si estendeva anche all’Arabia sudoccidentale.
Il grande sito archeologico di Aksum fa parte dei Patrimoni dell’Umanità
dell’UNESCO: ci sono stele di imponente grandezza, un’enorme piatta-
forma di roccia, resti di colonne e tombe reali incise che rievocano leggende e tradizioni
aksumite. Fra le stele giganti c’è il più grande blocco di pietra mai scolpito dall’uomo.
Le stele sono una creazione unica e geniale; testimoniano lo sviluppo culturale, archi-
tettonico e tecnologico dei regni africani, che rappresenta una tappa fondamentale
della storia del genere umano.
L’ETIOPIA OGGI
Dove milletrecento anni fa sorgeva il ricco e potente Regno di Aksum, oggi c’è lo Stato
dell’Etiopia, uno dei più poveri al mondo: è al 173° posto, su 186 Paesi.
Il 39% della popolazione (4 persone su 10) vive con meno di 1 euro al giorno: meno di
30 euro al mese. La speranza di vita è di soli 40 anni.
Secondo l’UNICEF, 7 bambini ogni 100 muoiono prima di compiere i 5 anni: muoiono
di malattie e spesso di fame: l’87% della popolazione,
e in particolare il 40% dei bambini, non ha abba-
stanza da mangiare.
Come è possibile che un territorio con una
storia così ricca sia ora così povero?
Negli ultimi due secoli, in Etiopia ci
sono state diverse guerre, siccità, care-
stie, dittature; fra il 1936 e il 1941 è
stata una colonia italiana; in seguito la
guerra fra Etiopia ed Eritrea, le regole
del mercato internazionale e i cambia-
menti climatici hanno impoverito sempre
più la popolazione.
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Il calendario maya
1 Leggi il testo.
I Maya svilupparono autonomamente
un sistema di scrittura basato prima su
disegni, poi su glifi che potevano essere
sia ideogrammi sia caratteri sillabici o
perfino alfabetici.
I Maya furono grandi astronomi, tanto
che avevano elaborato diversi calenda-
ri, derivati da un’attenta osservazione
del cielo ma anche da una precisa con-
cezione religiosa: un calendario reli-
gioso chiamato Tzolkin, un calendario
lunare, un calendario solare di 365 gior-
ni e perfino un calendario di Venere.
Il calendario solare era diviso in 18
mesi di 20 giorni, più 5 giorni infausti
(cioè sfortunati) dedicati alla prepara-
zione dei riti di inizio e di fine anno.
Ogni giorno di ogni mese era contraddi-
stinto da un numero, da 0 a 19: il giorno 0
infatti era considerato il giorno di insediamento del mese, che iniziava poi dal numero 1.
Il primo giorno dell’anno maya era lo 0 Pop, anche se il mese di Pop iniziava con il
giorno 1 Pop. Il concetto di 0 testimonia una elaborazione della matematica straordi-
nariamente evoluta.
Il calendario solare e il calendario Tzolkin si intrecciavano poi formando cicli di 52 anni.
2 Osserva i numeri maya e usali per provare a scrivere la tua data di nascita.
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Le antiche civiltà
1 Osserva le linee del tempo e rispondi alle domande.
Nascita
1500 a.C. 1000 a.C. 500 a.C. di Cristo 500 d.C. 1000 d.C. 1500 d.C. 2000 d.C.
AMERICA: MAYA
2 Collega con frecce di diverso colore ogni informazione alla civiltà corrispondente.
Dinastia Han
Editti di Ashoka
invenzione
del sismografo
Regno di Aksum
vendita di avorio
e tartarughe
Dinastia Maurya
lavorazione del bronzo
Buddhismo e della giada
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Impero
Cina
Han
Dinastia
India
Maurya
ASIA
Civiltà
Pakistan e India
dell’Indo
Civiltà
Iraq
mesopotamiche
Regno
Etiopia
di Aksum
AFRICA
Civiltà
Egitto
egizia
Minoici, Micenei,
Grecia Greci
EUROPA
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La civiltà
greca
La civiltà greca permette di approfondire la competenza su diversi concetti e
processi storici fondamentali per la comprensione dell’attualità:
• l’organizzazione della città mette a fuoco le funzioni dei diversi spazi ed
edifici;
• il confronto fra Atene e Sparta permette di comprendere facilmente la diffe-
renza fra aristocrazia e democrazia e di individuare i valori e i rapporti di po-
tere sottesi a ciascuna forma di organizzazione politica, in relazione anche
alla diversa organizzazione economica; permette inoltre di approfondire gli
aspetti legati all’educazione e alla vita dei bambini;
• la colonizzazione evidenzia come spesso i problemi economici e sociali
vengano risolti attraverso le migrazioni, anche organizzate;
• il ruolo della donna offre l’occasione di riflettere sui ruoli e le competenze
di genere nel presente e nel passato;
• le Olimpiadi costituiscono un esempio del ruolo internazionale delle mani-
festazioni sportive, tuttora importantissimo;
• l’approfondimento sulla cultura rintraccia le radici del nostro mondo nella
civiltà greca.
Un ulteriore tema trasversale potrebbe essere quello del ruolo e della consi-
derazione degli stranieri nel mondo greco, interessante soprattutto laddove il
contesto sociale della scuola sia caratterizzato da un forte flusso migratorio.
Volendo poi approfondire gli aspetti più legati alla quotidianità, si suggerisce
di suddividere la classe in piccoli gruppi di lavoro a cui affidare una ricerca
sui temi di loro interesse (ad esempio il cibo, i giochi dei bambini, i miti…).
Il team docente può scegliere un poema epico per ragazzi (l’Iliade o l’Odissea o
l’Eneide) per il momento di lettura dell’insegnante alla classe, a inizio o fine
giornata.
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Atene e Sparta
1 La tabella mette a confronto le due forme di governo di Sparta e di Atene. Compila
la tabella segnando una ✘ dove ritieni opportuno.
Sparta Atene
La popolazione era divisa in
tre classi sociali: spartiàti, perièci, ilòti.
Il governo era esercitato da pochi
cittadini, scelti tra gli spartiàti.
Il governo era esercitato da tutti
i cittadini liberi.
I cittadini liberi si riunivano in assemblea
nell’agorà e prendevano decisioni.
Tutti i cittadini potevano essere eletti
dal popolo.
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2 Se la tua famiglia viene da un altro Paese, chiedi informazioni: come vengono educati
i bambini nel tuo Paese di origine? Quali differenze ci sono con l’educazione in Italia?
Hai dei libri o dei quaderni di scuola? Poi racconta alla tua classe.
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Ad Atene, mentre gli uomini avevano una vita pubblica molto intensa perché partecipa-
vano attivamente al governo della città, le donne erano costrette a vivere in casa, nelle
stanze a loro riservate che formavano il gineceo.
Da bambine non potevano imparare a leggere e a scrivere, ma soltanto a tessere e a
filare. Si sposavano giovanissime; il mari-
to era scelto dal padre che, fino a quel
momento, aveva sulle figlie potere di vita
o di morte. Dopo il matrimonio le cose
non cambiavano: era il marito a esercitare
lo stesso diritto!
Le donne ateniesi uscivano di casa rara-
mente, in genere per partecipare alle ceri-
monie religiose e alle feste più importanti.
Trascorrevano anche poco tempo con il
marito perché gli uomini ritenevano che le
donne fossero esseri inferiori, con cui non
si doveva perdere tempo.
3 Scrivi sul quaderno una sintesi di come vivevano le donne spartane e ateniesi.
30
La religione
1 Collega ogni descrizione alla divinità corrispondente.
Atena
Messaggero degli dèi, era il dio dei commerci
Ermes
Era il dio dei mari e degli oceani
Afrodite
Era
Moglie di Zeus, proteggeva i matrimoni e le nascite
Artemide
Dio del Sole e dell’armonia, era il protettore delle arti
Efesto
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Le Olimpiadi
1 Leggi il testo.
Ai Giochi Olimpici potevano partecipare soltanto atleti
greci, non schiavi, né barbari (questo nome indicava tutti
coloro che non erano Greci), né omicidi, né donne.
Per le donne non sposate erano previsti dei giochi che
erano la versione femminile delle Olimpiadi. Erano gare
dedicate ad Era, moglie di Zeus, e consistevano in una
corsa su una pista lunga cinque sesti di
quella utilizzata dagli uomini.
Soltanto alle donne di Sparta era concesso allenarsi insieme agli
uomini e indossare delle gonne corte; questo abbigliamento
era considerato dagli altri Greci immorale e sconveniente;
infatti le altre donne greche che gareggiavano portavano lun-
ghe, scomode gonne. Gli uomini, invece, quando partecipava-
no alle gare erano completamente nudi. Non c’era vergogna a
esporre il proprio corpo, anzi la bellezza fisica era considerata
come un segno di nobiltà.
Agli atleti che gareggiavano era proibito uccidere l’avversario
volontariamente (anche per chi uccideva l’avversario per disgrazia
erano previste multe molto pesanti o la perdita del premio vinto)
e usare mezzi sleali per vincere. Era proibito intimidire l’avversario, così come offrirgli
una somma di denaro perché perdesse apposta.
Il vincitore della gara riceveva come premio una semplice ghirlanda di foglie di ulivo o
di alloro, ma acquistava grande fama: i poeti lo celebravano, gli scultori lo immortala-
vano nelle loro opere e veniva ricordato per molto tempo.
2 Segna con una ✘ se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
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La colonizzazione
1 Leggi come lo storico greco Tucidide racconta la fondazione delle colonie della Magna
Grecia.
Fra i Greci giunsero per primi i Calcidesi dell’Eubea, che fondarono Nasso in Sicilia.
L’anno seguente Archia, discendente degli Eraclidi, venuto da Corinto, fondò Siracusa,
dopo aver cacciato i Siculi dall’isola (Isola Ortigia) che ora, non più circondata dalle
acque, costituisce la parte interna della città.
Tucle e i Calcidesi, quattro anni dopo la fondazione di Nasso, scacciarono con le armi
i Siculi e diedero vita a Leontini e, poi, a Catania.
Gela fu fondata di comune accordo da Antifemo
di Rodi ed Entimo di Creta, che avevano
condotto i coloni dalle rispettive isole.
108 anni dopo, quelli di Gela fondarono
Agrigento, dando alla città il nome
del suo fiume.
Tucidide, La guerra del Peloponneso
3 Nel tuo Comune o nella tua Regione ci sono comunità provenienti da altri Paesi?
Rispondi alle domande.
•• Da dove vengono? ..........................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
4 Nella tua classe ci sono ragazzi o ragazze immigrati? Organizzate un’intervista, regi-
stratela o create un video: potrebbe far parte del giornalino di classe!
33
Il teatro
1 Scrivi nei cartellini, al posto esatto, gli elementi del teatro greco evidenziati nel testo.
Il teatro greco era in genere scavato nella collina, di cui sfruttava il pendio.
Il pubblico sedeva su una gradinata di pietra chiamata cavea.
Al centro c’era l’orchestra, uno spazio circolare o semicircolare destinato al coro e nel
quale c’era anche un altare per le offerte a Dioniso, dio del vino e del piacere.
Gli attori si esibivano sul proscenio, il palcoscenico, chiuso sul fondo dalla scena.
C’era anche un retroscena nel quale si muovevano gli “effetti speciali”.
.................................................................. ..................................................................
34
La scrittura greca
1 Leggi il testo.
2 Questo è l’antico alfabeto greco, che si usa ancora oggi in Grecia: prova a scrivere il
tuo nome e un messaggio segreto per i tuoi amici!
a b g d e z
h t i k l m
n x o p r s
t u f c y w
............................................................................................................................................................................................................................................
35
La civiltà greca
1 Compila la tabella e metti a confronto Atene e Sparta.
............................................................................... ...............................................................................
Attività economiche
............................................................................... ...............................................................................
............................................................................... ...............................................................................
Organizzazione politica
............................................................................... ...............................................................................
............................................................................... ...............................................................................
Religione
............................................................................... ...............................................................................
...............................................
...............................................
...............................................
............................................... ...............................................
36
La civiltà greca
Pastorizia
Sviluppo
dell’artigianato
Democratiche
(Atene)
POLEIS: CITTÀ-STATO
Oligarchiche
AUTONOME
(Sparta)
Religione politeista
Letteratura
Lingua e scrittura
Teatro
CULTURA GRECA
Cultura Filosofia
Arte
Sport (Olimpiadi)
Scienza
37
l t à p e r s i a n a
Le civi
e macedone
L’Impero persiano e l’Impero macedone ebbero caratteristiche diverse ma fu-
rono accomunati dall’imperialismo, dal desiderio di conquista e di controllo
di un territorio sempre più vasto, e dall’amore per la cultura greca, che diffu-
sero in tutti i Paesi da loro conquistati, dando origine all’Ellenismo.
Sarà interessante scoprire che la potenza persiana non riuscì a sottomettere
le poleis greche, rese forti dalla loro alleanza, dall’astuzia militare e dalla co-
noscenza del loro territorio.
La supremazia tecnologica militare dei Macedoni, organizzati in falangi, fu
invece determinante nel porre fine alla libertà del mondo greco.
La conoscenza di questo periodo storico è indispensabile, anche se in modo
sommario, per comprendere la diffusione della cultura greca nel mondo in-
do-europeo.
Nel caso in cui siano presenti in classe alunni di provenienza siriana, afgha-
na, pakistana, macedone o di altri Paesi un tempo facenti parte dell’Impero
macedone o dell’Impero persiano, si suggerisce di aprire una finestra di ap-
profondimento sul loro Paese di origine, per scoprirne la storia e le tradizio-
ni. Sarà un percorso di ricerca anche per l’insegnante, in cui gli alunni stessi
o le loro famiglie potranno essere valorizzati nel ruolo di esperti: narratori,
cuochi, relatori, musicisti, cantanti, a seconda delle loro competenze e dispo-
nibilità.
38
Persèpoli
1 Osserva i resti di Persèpoli e il particolare degli oggetti portati in dono al re dai sudditi.
Scrivi le informazioni che puoi ricavare.
• Come erano vestiti i sudditi maschi?
....................................................................................................................
....................................................................................................................
....................................................................................................................
....................................................................................................................
...........................................................................................................................................................
39
L’Impero persiano
1 Osserva la carta dell’Impero persiano, poi rispondi alle domande.
• E a ovest? ..................................................................................................................................................................................................................
2 Risolvi il cruciverba. Nella colonna evidenziata leggerai il nome di una città conquistata
dai Persiani.
1
2
3
4
5
6
40
La Macedonia oggi
1 Leggi il testo.
41
Persiani e Macedoni
1 Colora i riquadri giusti per completare le frasi.
Poi, con l’aiuto dei Greci, suo figlio Alessandro Magno conquistò
l’Impero ................................................... nel 331 a.C. nella battaglia
di ...................................................................
42
Persiani: agricoltura
ATTIVITÀ
Macedoni: agricoltura, caccia,
allevamento di cavalli
GOVERNO
Filippo II,
Macedoni: comanda il re. Alessandro
Esercito molto forte. il Grande
Persiani: Zarathustra
RELIGIONE
Macedoni: politeisti
43
p o l i i t a l i c i
I po
Mentre in Africa e in Asia si sviluppavano grandi civiltà fluviali e commerciali,
con un elaborato sistema di scrittura e una complessa organizzazione sociale
e politica, il territorio dell’Italia era abitato da una costellazione di popola-
zioni diverse, giunte in epoche differenti, ciascuna con proprie caratteristiche
e abitudini, ma molto più arretrate rispetto alle civiltà contemporanee.
Tuttavia le tessere di questo composito mosaico erano fra loro intrecciate at-
traverso i commerci, gestiti soprattutto da alcune popolazioni quali i Piceni, i
Veneti, gli Etruschi e i Greci, grazie ai quali si diffuse gradualmente anche in
Italia la scrittura e la tecnologia più avanzata.
Gli Etruschi, in particolare, furono i più progrediti dal punto di vista tecno-
logico, artistico ed economico, e con i loro commerci portarono in tutta la
penisola il bronzo, il ferro, il carro, la moneta, la scrittura, ancor prima che i
Romani conquistassero la penisola.
Gli Etruschi parteciparono anche alla fondazione di Roma, tanto che 7 re del
periodo monarchico furono di origine etrusca.
44
…………………………..........................................................................................……................................................................................................................
2 Disegna la città di Ravenna come era ai tempi dello scrittore romano Strabone: è in
mezzo all’acqua; le case sono costruite sui pali; la città è attraversata da canali; ponti e
traghetti uniscono le diverse parti della città. Quando il mare si alza, arriva anche molta
acqua marina, che trascina via il fango e la malaria (malattia portata dalle zanzare).
3 Guarda ora la città di Ravenna con Google Map o Google Earth: come è cambiata?
45
I Camuni
1 Osserva le immagini delle incisioni rupestri: come erano le case degli antichi Camuni?
........................................................................................................
........................................................................................................
........................................................................................................
........................................................................................................
........................................................................................................
........................................................................................................
........................................................................................................
........................................................................................................
........................................................................................................
........................................................................................................
2 Osserva le immagini delle incisioni rupestri e ricava informazioni. Scrivi sul quaderno:
come cacciavano gli antichi Camuni? Come combattevano?
46
I nuraghi
La civiltà nuragica ha lasciato numerosi resti di nuraghi, fra i quali quelli di Losa e di
Barumini, considerato dall’UNESCO “Patrimonio dell’Umanità”.
1 Osserva le immagini.
Il nuraghe
visto dall’alto.
Il nuraghe
visto dall’interno.
47
I popoli italici
1 Completa la mappa dei popoli italici con le parole date.
nuraghi • terremare • Veneti • villanoviana • Liguri • Piceni •
greca • Roma • 3 000 • bronzo • agricoltori • torri-fortezze
erano popoli di
origine diversa
48
Nell’Italia antica
1 Inserisci al posto esatto il numero corrispondente al popolo.
1 Etruschi
2 Veneti
3 Liguri
4 Sardi
5 Piceni
6 Bruzi
7 Sicani
8 Campani
49
Gli Etruschi
1 Completa la mappa degli Etruschi con le parole date.
necropoli • città-stato • aristocrazia • canali •
diritti • politeista • animali • morti
furono il svilupparono
popolo italico una civiltà
più importante molto avanzata
GLI ETRUSCHI
impararono a che
costruire edifici facevano sacrifici costruivano
in pietra di ............................................ tombe,
erano governate che erano
in onore degli dèi
da nobili e ricchi come case
fabbricarono (............................................... )
oggetti in
terracotta, i sacerdoti
bronzo e oro il resto della ricoprivano le case dei morti
popolazione un ruolo molto formavano le
non aveva importante .................................................
50
Le tombe etrusche
1 Che cosa pensavano gli Etruschi della vita oltre la morte? Leggi il testo.
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
51
................................................................................................................ ................................................................................................................
................................................................................................................ ................................................................................................................
................................................................................................................ ................................................................................................................
................................................................................................................ ................................................................................................................
................................................................................................................ ................................................................................................................
................................................................................................................ ................................................................................................................
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L’alfabeto etrusco
1 Leggi il testo.
L’alfabeto etrusco deriva dall’alfabeto greco, che gli Etruschi hanno imparato commer-
ciando con i coloni greci in Italia meridionale.
Gli Etruschi però, con il tempo, hanno inventato delle lettere per i suoni che i Greci
non usavano: ad esempio la lettera F. Anche alcune regole dell’ortografia italiana che
tanto mettono in difficoltà i bambini sono state inventate dagli Etruschi: ad esempio la
lettera K davanti ad A, la lettera C davanti a E e I e la lettera Q davanti a U.
La scrittura etrusca usava solo le maiuscole e non usava i segni di punteggiatura.
All’inizio, poi, le parole erano scritte tutte unite, senza spazio tra una parola e l’altra.
Questo rende più difficile agli archeologi capire il significato degli scritti etruschi,
anche perché i testi sono piuttosto brevi.
Gli Etruschi scrivevano da destra a sinistra, al contrario di come scriviamo oggi in Italia!
2 Prova a scrivere il tuo nome in etrusco o a mandare messaggi segreti ai tuoi compagni.
...................................................................................................................
53
Gli Etruschi
1 Colora le principali attività degli Etruschi:
agricoltura pesca pastorizia artigianato dei metalli artigianato dei tessuti
commercio navigazione industria
2 Osserva il dipinto che hai trovato anche nel Sussidiario e ricava informazioni.
• Chi sono le persone in piedi, secondo te? Che cosa ti fa capire sull’organizzazione
sociale? ........................................................................................................................................................................................................................
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Gli Etruschi
Agricoltura
Estrazione
ATTIVITÀ
e lavorazione
ECONOMICHE
dei metalli
Navigazione Commercio
Prima:
monarchia
(lucumone)
POLEIS: CITTÀ-STATO
AUTONOME
Poi:
oligarchia
(proprietari
terrieri)
Arco a volta
ABILI COSTRUTTORI
Fognature
E INGEGNERI
Acquedotto
Alfabeto etrusco
Pittura
Teatro
CULTURA Architettura
Arte Danza
55
La civiltà
romana
La civiltà romana si sviluppò per un periodo molto lungo, per circa 1200 anni,
modificando nel tempo la sua organizzazione politica soprattutto in conse-
guenza dei processi di cambiamento sociale attivati dalle guerre di conquista.
All’interno degli avvenimenti e dei cambiamenti che caratterizzarono la storia
romana, vi sono processi economici, sociali e politici che ben si prestano al
confronto con l’attualità, in quanto alcune dinamiche sono analoghe.
I vari passaggi sono dunque spiegati in modo attento ad esplicitare le re-
lazioni di causalità e interdipendenza, in modo da facilitare negli alunni la
comprensione anche degli argomenti più complessi.
In particolare i docenti potranno utilizzare lo studio della storia romana per
far comprendere agli alunni:
• la relazione di interdipendenza fra i diversi popoli e i diversi territori, anche
in funzione delle diverse attività produttive;
• la funzione della guerra;
• la funzione delle lotte sociali della plebe per ottenere il riconoscimento dei
propri diritti;
• la relazione tra ricchezza, organizzazione sociale e potere politico;
• la relazione di sudditanza che si instaura fra i poveri e i potenti quando non
sono tutelati dalle leggi;
• la funzione della schiavitù;
• la funzione di controllo sociale esercitata dallo spettacolo durante l’Impero;
• l’importanza della religione, che può essere vissuta come fattore di sovver-
sione del potere costituito;
• il processo di formazione della grande proprietà (latifondo);
• il processo di degrado sociale dovuto alla disoccupazione e alla crisi dei valori.
56
Le origini di Roma
1 Rispondi alle seguenti domande, relative alla leggenda della fondazione di Roma.
• Che ruolo aveva la lupa nella leggenda della fondazione?
…………………………………………………………….………………………………………………..........…….......
Presenza di saline alla foce del Tevere Presenza di miniere sui colli romani
Guado presso l’isola Tiberina Abbondanza di paludi nella Piana del Tevere
3 Completa la tabella inserendo i nomi dei seguenti personaggi delle origini di Roma:
Tarquinio Prisco • Servio Tullio • Orazio Coclite •
Numa Pompilio • Muzio Scevola • Anco Marzio
Re Eroi
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................................................................................................................ .................................................................................................................
................................................................................................................ .................................................................................................................
................................................................................................................ .................................................................................................................
57
I patrizi dovevano spiegare ai propri clienti le norme di legge che essi non conoscevano;
prendersi cura di loro, assenti o presenti, sia riguardo al denaro, sia riguardo ai contrat-
ti che prevedevano pagamenti in denaro, come un padre fa con i propri figli; addossarsi
i processi in difesa dei clienti offesi… insomma, procurare loro tutta la tranquillità
necessaria negli affari privati e pubblici.
2 Oggi il sistema dei clienti è ancora presente in Italia? Leggi il testo, poi svolgi una ricer-
ca sul “voto di scambio” in Italia.
Ecco come Roberto Saviano, uno scrittore minacciato dalla mafia perché ha il coraggio
di scrivere pubblicamente come funziona, spiega come si fa il voto di scambio per far
eleggere i mafiosi:
“Il voto di scambio si controlla persona per persona, in una maniera molto semplice: si
fa uscire una scheda da un seggio, come se fosse persa: si sa, che le schede spesso si
perdono; basta farne uscire una: una persona ha la scheda elettorale bianca e mette il
voto alla persona che vuole far eleggere. Tu vai da questa persona, che ti dà la scheda
già votata; metti in tasca la scheda e vai al seggio per votare. Al seggio ti danno una
scheda bianca per votare; senza farti vedere, metti in tasca la scheda bianca e voti con
la scheda già votata che ti ha dato la persona di prima. Poi esci dal seggio, torni da
quella persona, le consegni la scheda bianca che hai preso (dimostra che hai votato
con la sua) e prendi in cambio 100 euro, o 200 euro, la tua ricompensa. Quella scheda
bianca che gli hai portato va a un altro che fa la stessa cosa, e così via.”
58
La conquista dell’Italia
1 Inserisci nella carta al posto
esatto i seguenti nomi:
Magna Grecia • Sanniti •
Pirro • Galli • Etruschi
..................................
..................................
..................................
..................................
..................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
59
A tali condizioni ci sia amicizia fra i Romani e gli alleati dei Romani con i Cartaginesi
e i loro alleati:
– né i Romani né gli alleati dei Romani devono navigare oltre il promontorio chiamato
Kalòs (la punta estrema della Tunisia) se non sono costretti da una tempesta o da
nemici;
– se qualcuno vi fosse trasportato per forza maggiore, non gli è permesso vendere né
comperare nulla, se non quello che può servire a riparare l’imbarcazione o alle ceri-
monie sacre, ed entro cinque giorni deve ripartire;
– a quelli che giungono per commercio non sia possibile portare a termine nessuna
transazione se non in presenza di un araldo o di un cancelliere;
– se qualcuno dei Romani giunge in qualche parte della Sicilia sotto il controllo dei
Cartaginesi, goda di uguali diritti dei Cartaginesi;
– i Cartaginesi non attaccheranno le popolazioni di Ardea, Anzio, Laurento, Circei,
Terracina né alcun altro popolo dei Latini soggetti ai Romani; nel caso che quelli
non soggetti si tengano lontani dalla loro citta: ciò che prendano, restituiscano ai
Romani intatto.
• I Romani non potevano navigare vicino alla Tunisia: perché? Che cosa temevano i
Cartaginesi?
• Da quale popolo era controllata la Sicilia?
• Che cosa non potevano fare i Cartaginesi in Italia?
• Secondo te, i Cartaginesi volevano difendere il loro territorio o i loro commerci?
• Secondo te, i Romani volevano difendere il loro territorio o i loro commerci?
Nel 348 a.C. il trattato venne rivisto: Roma era diventata forte, ma aveva subìto gli attac-
chi dei Galli e dovette accettare condizioni peggiori.
2 Leggi il documento, poi rispondi alle domande sul quaderno.
60
61
1 Leggi il testo, poi ricava informazioni rispondendo alle domande sul quaderno.
Quando i Cartaginesi avvistarono la flotta nemica, in tutta fretta salparono con le loro
130 navi e, poiché disprezzavano i Romani per la loro inesperienza, non si disposero
nemmeno in fila, ma tutti navigarono a corsa contro il nemico come se andassero ad
una vittoria certa.
Mentre si avvicinavano, i Cartaginesi videro i “corvi” drizzarsi sulla prua di ciascuna
nave; rimasero sorpresi da quelle macchine; tuttavia, per loro grande presunzione nei
confronti dei nemici quelli che navigavano davanti li assaltarono spavaldamente.
A mano a mano che le navi si avvicinavano, erano agganciate dalle macchine e i soldati
subito passavano sul ponte e venivano a combattere a corpo a corpo con i nemici.
Dei Cartaginesi, parte furono uccisi, parte, sconvolti dall’accaduto, si arresero.
Lo scontro era infatti diventato completamente simile ad una battaglia terrestre.
• Che cosa pensavano i Cartaginesi delle capacità di navigazione dei Romani?
• Su quale parte della nave erano fissati i “corvi”?
• Che cosa facevano i “corvi” alle navi nemiche?
• Come si trasformava il modo di combattere in mare attraverso i “corvi”?
• Come finì la battaglia?
62
I numeri romani
1 Leggi il testo. Studiando Storia, spesso gli avvenimenti durano molti anni. In questi casi
si possono incontrare espressioni come “decenni”, “secoli” e “millenni”.
Per indicare i secoli, cioè i periodi di 100 anni, gli storici usano i numeri ordinali (primo,
secondo, terzo, ecc.) e li scrivono con i numeri romani: i numeri romani non indicano un
anno, ma un periodo lungo 100 anni.
I numeri romani
I = primo (1°) XII = dodicesimo (12°)
II = secondo (2°) XIII = tredicesimo (13°)
III = terzo (3°) XIV = quattordicesimo (14°)
IV = quarto (4°) XV = quindicesimo (15°)
V = quinto (5°) XVI = sedicesimo (16°)
VI = sesto (6°) XVII = diciassettesimo (17°)
VII = settimo (7°) XVIII = diciottesimo (18°)
VIII = ottavo (8°) XIX = diciannovesimo (19°)
IX = nono (9°) XX = ventesimo (20°)
X = decimo (10°) XXI = ventunesimo (21°)
XI = undicesimo (11°)
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 2000
d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C.
Il periodo che va dall’anno 0 all’anno 100 d.C. è il primo secolo dopo Cristo e si scrive
così: I secolo d.C.
Il periodo che va dall’anno 101 d.C. al 199 d.C. è il secondo secolo dopo Cristo e si scri-
ve così: II secolo d.C., e così via.
63
1 Leggi il testo, poi ricava informazioni rispondendo alle domande sul quaderno.
Catone chiamava la Sicilia “granaio del nostro Stato e nutrice del popolo romano”.
In realtà, durante la durissima guerra italica noi ci siamo accorti che la Sicilia è stata
una risorsa inesauribile per le entrate dello Stato al tempo dei nostri antenati.
Senza spendere un soldo, essa ci dava cuoio e grano e ha rifornito e armato i nostri
eserciti. E tanti sono i vantaggi che ne ricaviamo, che non possiamo contarli.
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.............................. .....................................
..............................
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.....................................
64
Le città sepolte
1 Leggi il testo che parla di alcune antiche città romane.
La giornata del 24 agosto dell’an-
no 79 d.C. si annunciava tranquilla
nelle cittadine romane sorte ai pie-
di del vulcano Vesuvio: Pompei, che
aveva circa 20 000 abitanti, Erco
lano, che ne aveva 5 000, e il più pic
colo centro di Stabia.
All’improvviso un boato tremendo
scosse la terra: il Vesuvio si era ri-
svegliato e cominciò a lanciare nel
cielo un’enorme nube nera fatta di
lapilli, cenere e gas, che si sparse-
ro tutto intorno, mentre dal cratere
fuoriuscivano lingue di lava infuo-
cata.
Per gli abitanti delle tre città non
ci fu scampo: non ebbero tempo
di fuggire e morirono soffocati dal
fumo e dalle ceneri.
In poco tempo tutto venne ricoperto da lapilli, cenere e sabbia e sepolto dai tre ai sei
metri sotto terra.
Per secoli il ricordo delle città sepolte rimase solo nelle parole degli scrittori. Con il
tempo l’erba ricoprì qualunque traccia.
Molti secoli più tardi alcuni ritrovamenti casuali indussero gli archeologi a fare una ri-
cerca approfondita in quei luoghi.
Nel 1748 vennero iniziati gli scavi che proseguono ancora oggi. Essi hanno riportato
alla luce un complesso straordinario, conservatosi quasi perfettamente: le ricche case
patrizie con i loro arredi e i loro affreschi, le abitazioni degli artigiani, le vie cittadine, le
botteghe con gli arnesi di chi vi lavorava.
65
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............................................................................ ..................................................................................................................
............................................................................ ..................................................................................................................
............................................................................ ..................................................................................................................
•• Come si chiama il condottiero cartaginese che ha attraversato le Alpi con gli ele-
fanti? ................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
66
La Monarchia
Pianura fertile
Agricoltura
e colline
TERRITORIO
Mare: saline
Plebei:
contadini
e artigiani
ORGANIZZAZIONE
SOCIALE
Patrizi:
proprietari
terrieri
Re
ORGANIZZAZIONE
POLITICA
Senato e Comizi
(patrizi)
Nuove terre
GUERRE CON
I POPOLI VICINI
Schiavi
67
La Repubblica
Popoli italici
Magna Grecia
(Pirro)
Caio Giulio
Capi militari
Cesare
Tribuni
della plebe
CONFLITTI
SOCIALI Guerre civili Fratelli
Gracchi
Rivolta
degli
schiavi
68
Giulio Cesare
1 Leggi il testo.
Caio Giulio Cesare proveniva da una famiglia nobile caduta in
povertà, che sosteneva di discendere da Iulo, figlio di Enea.
Era cresciuto nella Suburra, il quartiere più malfamato di
Roma, dove pare sia anche nato nel 100 o 102 a.C.
Durante l’infanzia ebbe come maestro uno schiavo molto
colto, proveniente dalla Gallia, il quale gli insegnò anche
diverse cose sul suo popolo d’origine, notizie che gli furono
molto utili quando intraprese le campagne militari in quel-
la regione.
Abile stratega, era amato anche dai popoli che andò via via annet-
tendo a Roma; appariva spesso come un difensore e non come un
conquistatore.
I legionari lo veneravano. Essi, infatti, lo avevano sempre accanto
in ogni momento di pericolo, e con loro condivideva ogni fatica;
Cesare, poi, li ricompensava dividendo con loro il bottino di guerra.
È nota l’abilità di Cesare nel fare più cose contemporaneamente:
se cavalcava, si faceva affiancare da due scrivani a cui dettava due
lettere diverse nello stesso momento. Usò ogni momento libero
anche per dettare un’opera sugli usi e costumi dei Galli e sulle sue
imprese.
Il suo punto debole? Cesare era diventato calvo pre-
sto e di ciò si faceva un vero problema, tanto che
cercò di nasconderlo pettinando i capelli della nuca
sulla fronte.
G. Ghiozzi, A.R. Piazza, Tuttostoria, Petrini
69
Le guerre civili
Lo storico romano Plutarco racconta le guerre civili che seguirono alla vittoria di Cesare
su Pompeo.
1 Leggi il testo.
Cesare, dopo la vittoria su Pompeo, distribuì doni ai soldati
e conquistò le simpatie del popolo con festini e spettacoli:
imbandì i banchetti per tutti i cittadini e organizzò spettacoli
gladiatorii e navali in onore della figlia
Giulia.
Dopo queste feste organizzò un cen
simento. I 320 000 abitanti di un
tempo si erano ridotti in Roma a
150 000: tanto fu sanguinosa quella
guerra civile e così gran parte del
popolo essa distrusse.
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
• Quanti abitanti c’erano a Roma prima delle guerre civili fra Cesare e Pompeo?
......................................................................................................................................................................................................................................................
• Quante persone erano state uccise durante la guerra civile fra Cesare e Pompeo?
......................................................................................................................................................................................................................................................
70
Il Cristianesimo
• Come si chiamano i capi religiosi delle principali confessioni cristiane e in quali città
risiedono? ..................................................................................................................................................................................................................
71
L’Impero romano
1 Completa le frasi colorando i riquadri adatti.
• Roma nacque dai villaggi ai piedi / sulla cima dei colli che si affacciavano sul Tevere,
dove s’incontravano i traffici commerciali con la Fenicia / Magna Grecia e quelli
del piombo / sale con le regioni interne alpine / appenniniche .
• I Romani erano sempre pronti a far la pace / guerra , che doveva / poteva essere
giusta e sacra, cioè autorizzata e voluta dagli dèi / dai legionari .
• Le guerre avevano arricchito nobili e contadini / cavalieri , ma erano combattute e
vinte soprattutto dai contadini / cavalieri perché erano la parte più numerosa del
l’esercito.
• Il partito degli ottimati era più conservatore / democratico , mentre il partito dei popolari
era più conservatore / democratico .
• Il I secolo a.C. fu un periodo di guerra / pace : socii contro Romani / schiavi , gla-
diatori e schiavi contro Romani / socii , Romani contro Romani / Cartaginesi .
• Cesare fu il più grande / peggiore personaggio della Roma antica.
• Si diceva discendente di Alessandro Magno / Julo ed emulava Alessandro Magno /
Julo . Conquistò la Grecia / Gallia e si fece nominare imperatore / dittatore .
• I Romani erano grandi scienziati / tecnici e costruirono edifici e opere pubbliche
soprattutto grazie al lavoro degli schiavi / dei contadini .
• I cittadini poveri vivevano nelle domus / insulae , i cittadini ricchi vivevano nelle
domus / insulae .
• L’abitudine del bagno caldo è di origine greca / romana e la diffusione delle terme
dimostra la grande / scarsa cura del benessere fisico che avevano i Romani.
• Ottaviano fu il primo dittatore / imperatore della storia di Roma.
Il potere dell’imperatore era assoluto / costituzionale
e centralizzato / delegato .
Chiunque / nessuno poteva opporsi alle sue decisioni.
• La crisi dell’Impero romano fu provocata dal controllo / dall’anarchia
politica e militare e dalle conseguenti invasioni / alleanze barbariche.
• Con la caduta dell’Impero romano d’Occidente finisce / comincia
la Storia antica e finisce / comincia la Storia medievale.
72
L’Impero
INCURSIONI
DI POPOLI Crisi militare Tasse
GERMANICI
Povertà
LATIFONDO Crisi economica
e carestie
DISUGUAGLIANZE
Diffusione del
TRA RICCHI Crisi spirituale
Cristianesimo
E POVERI
LOTTE
Divisione
PER LA Crisi politica
dell’Impero
SUCCESSIONE
73
I l p e r c o r s o
d i G e o g r a f i a
Dalle Nuove Indicazioni Ministeriali
“cheLaleGeografia
ospita.
studia i rapporti delle società umane tra loro e con il pianeta
75
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Traguardi
Obiettivi
di sviluppo Attività Contenuti
G eografia
di apprendimento
delle competenze
ORIENTAMENTO • Orientarsi nello spazio e sulle carte, • Lettura di carte geografiche a scala • Orientamento nello spazio e sulle carte:
L’alunno si orienta nello utilizzando la bussola, i punti cardi diversa e attività di riconoscimento e i punti cardinali e la bussola.
spazio circostante e sul nali e le coordinate geografiche. localizzazione di regioni, Stati, continenti, • I continenti e la posizione dell’Italia in
le carte geografiche • Estendere le proprie carte mentali oceani e dei rispettivi elementi fisici. Europa e nel mondo.
usando riferimenti topo al territorio italiano, all’Europa e ai • Localizzazione dell’Italia, dell’Europa e • L’Italia.
logici e punti cardinali. diversi continenti, attraverso gli stru dei continenti sul planisfero. • Le regioni italiane.
menti dell’osservazione indiretta. • Lettura di carte geografiche e satellitari • I Paesi di provenienza o di emigrazione
• Localizzare sulla carta geografica per la progettazione di itinerari di viag degli alunni e delle alunne della classe.
dell’Italia le regioni fisiche, storiche gio. • Le organizzazioni internazionali.
e amministrative. • Realizzazione e analisi di fotografie di
• Localizzare sul globo la posizione un ambiente.
dell’Italia in Europa e nel mondo. • Attività di orienteering con la bussola e
• Localizzare le regioni fisiche princi le carte topografiche.
pali e i grandi caratteri dei diversi • Utilizzo di sistemi GPS sul territorio.
continenti e degli oceani.
76
LINGUAGGIO DELLA • Analizzare i principali caratteri del • Lettura di diversi tipi di carte geogra • I dati e la loro lettura: le tabelle e i diver
GEO-GRAFICITÀ territorio, fatti e fenomeni locali e glo fiche tramite l’Atlante, Google Map, si tipi di grafici.
Utilizza il linguaggio bali, interpretando carte geografiche Google Earth. • L’Italia:
della geo-graficità per di diversa scala, carte tematiche, • Analisi di carte, immagini satellitari, foto – il territorio;
interpretare carte geo grafici, elaborazioni digitali, repertori grafie, dati, tabelle e grafici per ricavare – la popolazione;
grafiche e globo terre statistici relativi a indicatori socio- informazioni sull’argomento studiato. – le migrazioni;
stre, realizzare semplici demografici ed economici. • Ricerca di dati socio-demografici ed – la lingua, i dialetti, le minoranze lingui
schizzi cartografici e • Leggere e interpretare carte geogra economici in internet. stiche;
carte tematiche, proget fiche a diversa scala, carte temati • Interviste a testimoni ed esperti di – il lavoro e l’economia.
tare percorsi e itinerari di che, grafici. fenomeni locali o globali oggetto di
viaggio. • Leggere e ricavare informazioni da studio.
testi informativi e descrittivi. • Progettazione di itinerari di viaggio:
Ricava informazioni geo • Utilizzare il lessico specifico della destinazione, percorso, scelta dei
grafiche da una plurali- Geografia. mezzi di trasporto idonei, preparazione
tà di fonti (cartografiche della valigia in relazione al clima, scelta
e satellitari, tecnologie delle mete più interessanti sul piano
digitali, fotografiche, arti naturalistico o culturale, preventivi, pre
stico-letterarie). notazioni simulate attraverso internet.
• Studio delle conoscenze apprese anche
attraverso il libro di testo, utilizzando il
lessico specifico della Geografia.
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Traguardi
Obiettivi
di sviluppo Attività Contenuti
di apprendimento
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delle competenze
PAESAGGIO • Conoscere gli elementi che caratte • Osservazione di carte geografiche e • Storia dell’Italia, con particolare riferi
Riconosce e denomi rizzano i principali paesaggi italiani, immagini satellitari per l’individuazio mento ai processi di formazione dell’uni
na i principali “oggetti” europei e mondiali, individuando le ne e il riconoscimento dei principa tà nazionale, alle diverse identità culturali
geografici fisici (fiumi, analogie e le differenze (anche in li oggetti geografici fisici dell’Italia e e linguistiche, ai processi di cambiamen
monti, pianure, coste, relazione ai quadri socio-storici del delle singole regioni. to del contesto socio-economico, ai pro
colline, laghi, mari, oce passato) e gli elementi di particolare • Osservazione diretta e indiretta e stu cessi migratori, al passaggio dalla ditta
ani, ecc.). valore ambientale e culturale da dio delle caratteristiche dei paesaggi tura alla democrazia, alla nascita della
tutelare e valorizzare. delle diverse regioni italiane. Costituzione.
Individua i caratteri che • Percorso di studio e conoscenza della • Le regioni italiane:
connotano i paesaggi storia dell’Italia e confronto fra i quadri – il territorio e le risorse;
(di montagna, collina, pia socio-storico passati e attuali. – l’economia;
nura, vulcanici, ecc.) con • Eventuali visite didattiche a siti di parti – la popolazione;
particolare attenzione a colare interesse ambientale o culturale – la storia;
quelli italiani, e individua della propria regione o dell’Italia. – le tradizioni;
analogie e differenze con – gli elementi ambientali e culturali
i principali paesaggi euro da conoscere, tutelare e valorizzare
pei e di altri continenti. (Parchi, siti archeologici, città d’arte,
luoghi di particolare pregio).
77
REGIONE E SISTEMA • Acquisire il concetto di regione geo • Osservazione diretta e indiretta e stu • La Costituzione italiana: valori e regole
TERRITORIALE grafica (fisica, climatica, storico-cul dio delle caratteristiche delle diverse democratiche.
Si rende conto che lo turale, amministrativa) e utilizzarlo a regioni italiane. • L’organizzazione democratica dello
spazio geografico è partire dal contesto italiano. • Analisi e studio di problemi di interesse Stato Italiano: potere legislativo, esecu
un sistema territoriale, • Individuare problemi relativi alla tute ambientale o socio-economico in Italia tivo, giudiziario.
costituito da elementi fisi la e valorizzazione del patrimonio e/o nella propria regione, attraverso la • Le forze di sicurezza.
ci e antropici legati da naturale e culturale, proponendo ricerca e il confronto di dati e informa • Problemi di interesse ambientale quali
rapporti di connessione soluzioni idonee nel proprio conte zioni. l’inquinamento, le risorse energetiche,
e/o di interdipendenza. sto di vita. • Analisi della Costituzione per conosce lo smaltimento dei rifiuti, il dissesto idro
re i valori e le regole democratiche per geologico, lo scioglimento dei ghiac
la soluzione dei problemi. ciai…
• Problemi di interesse socio-economico
quali la disoccupazione, la dispersione
scolastica, l’immigrazione, la povertà, la
ricerca tecnologica…).
G eografia
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G eografia
La metodologia
Le Nuove Indicazioni Nazionali attuano per la disciplina di Geografia una
vera e propria “rivoluzione copernicana” sul piano metodologico: prescrivono
infatti come obiettivo formativo disciplinare la formazione di “persone auto-
nome e critiche, che siano in grado di assumere decisioni responsabili nella
gestione del territorio e nella tutela dell’ambiente”.
Una vera rivoluzione poiché sposta il centro del nostro “focus” di insegnanti
dal contenuto della conoscenza al processo con cui questa conoscenza si
struttura e alla finalità anche pratica a cui la conoscenza deve servire. Al cen-
tro non ci sono più i contenuti del libro di testo, ma i ragazzi e le ragazze della
classe, che attraverso la Geografia devono imparare, e dunque sperimentare,
precise competenze:
• la capacità critica: non si forma studiando e ripetendo saperi preconfezio-
nati, ma attraverso il confrontare dati e informazioni e il dover ragionare
per elaborare le conoscenze, sviluppando la logica e la capacità di analisi e
di sintesi, nella libertà del pensiero;
• l’autonomia: non si sviluppa con l’ascolto passivo ma svolgendo attivamen-
te incarichi relativi alla ricerca e all’elaborazione delle informazioni, anche
in gruppo, in base alle proprie competenze;
• la capacità di prendere decisioni responsabili per la gestione del territorio:
all’interno di un percorso tradizionale, gli alunni non hanno alcuna pos-
sibilità di rapportarsi con il territorio in modo da poter decidere davvero
qualcosa.
78
Ogni insegnante potrà scegliere fra diverse metodologie; quella che meglio si
presta a questo scopo è la didattica per progetti, nata dai pedagogisti Dewey
e Freinet nell’ambito della “pedagogia istituzionale”.
Si tratta di realizzare un progetto condiviso, quale la realizzazione di una gita,
di un giornale scolastico, di uno spettacolo teatrale, di un libro, di un vi-
deo informativo, di una presentazione in PowerPoint da presentare alle fami-
glie o alla cittadinanza; una proposta da presentare al Comune attraverso il
Consiglio Comunale dei Ragazzi; una festa a tema; l’adesione alle iniziative di
associazioni di Educazione ambientale quali Legambiente…
79
80
L’ordinamento
politico
La lingua
LO STATO E LA italiana
COSTITUZIONE
ITALIANA Emigrazione
La popolazione
e immigrazione
Il lavoro e
il reddito
Le Forze
Armate L’ONU
Le Forze La NATO
di Polizia
I Comuni
L’ORGANIZZAZIONE
DEL TERRITORIO
Le Regioni
81
Il percorso didattico
Dopo aver conosciuto in classe quarta il territorio italiano dal punto di vista mor-
fologico e climatico e aver acquisito i concetti basilari inerenti l’organizzazione
economica, la classe quinta è interamente dedicata alla conoscenza dell’Italia
dal punto di vista antropologico: demografico, sociale, culturale e politico.
IMPARO FACILE propone un percorso didattico completo, sulla base dei tra-
guardi indicati dalle Nuove Indicazioni Nazionali, che si sviluppano paral-
lelamente su due piani, quello delle conoscenze e quello delle competenze
operative:
• le conoscenze utili a comprendere il Paese in cui viviamo (l’Italia) sono
presentate nei testi del Sussidiario in modo chiaro e approfondito in en-
trambe le versioni (italiano standard e semplificato) e forniscono il lessico
e i concetti utili per comprendere i problemi legati all’attualità;
• le competenze operative sono sviluppate attraverso la Guida, ricca di atti-
vità di approfondimento e di schede per utilizzare l’Atlante Geopoli, inte-
ramente dedicato alla Geografia con un’ampia e accurata strumentazione
di carte geografiche, carte tematiche, grafici, tabelle, fotografie, repertori
statistici sugli argomenti trattati nel Sussidiario.
I vari aspetti dell’Italia sono introdotti dagli articoli della Costituzione che
li riguardano, in un percorso vero e proprio di Educazione alla cittadinanza
che inizia proprio con la presentazione della Legge Fondamentale dello Stato
Italiano e con l’illustrazione dell’organizzazione politica della nostra democra-
zia. La Guida approfondisce ulteriormente la conoscenza della Costituzione,
che anche nel contesto attuale costituisce una grande lezione di democrazia
per tutti i cittadini, nativi e di adozione.
In classe quinta i ragazzi iniziano a relazionarsi con la realtà e con i suoi at-
tuali problemi, perciò è stata dedicata particolare attenzione al lavoro, su cui
anche i ragazzi si confrontano in questo periodo di recessione economica, e a
quegli aspetti che aiutano a costruire una visione più composita dell’identità
italiana: la popolazione, la lingua italiana, le migrazioni.
82
83
L’Italia o n e
a l l a C o s t i t u z i
da l l ’ U n i t à
Il Sussidiario propone un percorso di conoscenza dell’Italia che inizia da un
breve excursus sulla storia del nostro Paese, a partire dalla sua formazione
nel 1861: la formazione civica e la comprensione dei valori e delle relazioni
politiche e sociali dell’Italia attuale, infatti, non possono prescindere dalla
conoscenza dei periodi storici che hanno segnato l’identità dell’Italia.
84
La storia d’Italia
1 Scrivi l’anno nel riquadro; poi collega alla linea del tempo gli eventi più importanti della
storia d’Italia.
1850 1860 1870 1880 1890 1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 2020
con i pastelli:
•• in giallo il periodo
della Monarchia; .............................................
•• in rosso il periodo
del Fascismo;
•• in verde il periodo
della Democrazia. .............................................
.............................................
3
.............................................
Scrivi al posto giusto:
• Stato della Chiesa
• Regno di Sardegna
• Regno delle Due Sicilie
• Regno Lombardo-Veneto
• Granducato di Toscana
• Impero d’Austria
85
2 Leggi il documento tratto dal discorso al Parlamento del Duca di Maddaloni del 6
novembre 1861 e svolgi le attività.
La loro smania di subito impiantare nelle province napoletane quanto più si poteva
delle istituzioni del Piemonte, senza neppur discettare (considerare) se fossero o no
opportune, fece nascere fin dal principio della dominazione piemontese il concetto e
la voce di “piemontizzare”. (...)
Tutto si fa venir dal Piemonte, persino le cassette della posta, la carta per gli uffici e per
le pubbliche amministrazioni.
Ai mercanti di Piemonte si danno le forniture che fanno guadagnare di più; burocrati di
Piemonte occupano quasi tutti i pubblici uffici... Questa è invasione, non unione, non
annessione! Questo è voler sfruttare la nostra terra come terra di conquista!
•• Sottolinea in verde le parole che si riferiscono ai Piemontesi.
•• Rispondi sul quaderno: secondo questo scrittore, la Sicilia è stata liberata o conquista-
ta? Perché?
86
87
Le leggi razziali
1 Leggi il documento storico, tratto dalla
rivista “La difesa della razza” del 5 agosto
1938.
•• Secondo voi, perché il Governo Fascista dice che esiste la pura “razza italiana”?
.......................................................................................................................................................................................................................................................
3 Osserva questo
documento: è un
manifesto del periodo
fascista che informa
sulle “leggi razziali”
decise dal Governo
dal 1938 al 1945.
Poi rispondi alle
domande sul
quaderno.
88
L’educazione fascista
1 Osserva i quaderni di scuola che usavano i bambini durante il periodo fascista, poi
rispondi alle domande.
•• Come viene raffigurato Mussolini? . ...........................................................
....................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................
89
90
LA RESISTENZA
Mentre al Sud ci sono gli alleati
americani, al Nord molte persone
decidono di combattere i Fascisti e
i Tedeschi e formano dei gruppi di
Resistenza: si chiamano Partigiani.
Nel 1945, in Italia ci sono più di
130 000 partigiani.
LA LIBERAZIONE DELL’ITALIA
E DELL’EUROPA
Nel 1945 i Partigiani insieme ai
soldati italiani, inglesi e americani
cacciano i soldati tedeschi da tutte le città europee.
I Partigiani catturano Mussolini mentre cerca di scappare: lo uccidono e portano il suo
corpo in piazza a Milano.
LA FINE DELLA GUERRA: LA BOMBA ATOMICA
A maggio del 1945 la Germania si arrende.
In Europa la guerra è finita, ma il Giappone continua a combattere. I soldati giapponesi
sono kamikaze: si uccidono, ma non si arrendono.
Il 6 agosto 1945 un aereo americano vola sopra la città giapponese di Hiroshima e sgancia
per la prima volta una nuova bomba terribi-
le: la bomba atomica.
La gigantesca esplosione distrugge com-
pletamente la città; una sola bomba uccide
più di 80 000 persone, molte altre muoiono
più tardi per effetto delle radiazioni.
Il Giappone non si arrende. Tre giorni dopo,
una seconda bomba atomica distrugge la
città di Nagasaki e uccide 40 000 persone.
Il Giappone si arrende e la guerra ha fine.
91
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e del Fascismo, gli Italiani votano per
scegliere se vogliono che l’Italia rimanga una monarchia, governata da un re, oppure
diventi una Repubblica, governata da tutti i suoi cittadini.
Il 2 giugno 1946 gli Italiani scelgono la Repubblica: ecco perché il 2 giugno è la Festa
Nazionale della Repubblica, che si festeggia con un giorno di vacanza.
Per far funzionare la nuova Repubblica, servono nuove regole: chi deve deciderle?
Il 2 giugno, gli Italiani scelgono anche alcune persone, che hanno il compito di scrivere
la Costituzione, cioè le nuove regole della Repubblica italiana. Queste persone forma-
no l’Assemblea Costituente.
Il 22 dicembre 1947 l’Assemblea Costituente approva la Costituzione, che diventa la
legge-guida dello Stato italiano il 1° gennaio 1948.
La Costituzione stabilisce:
•• i valori dello Stato italiano: la libertà, il lavoro, la democrazia, l’uguaglianza, la pace;
•• i diritti e i doveri dei cittadini;
•• gli incarichi e le regole.
La Costituzione italiana è formata da 139 regole che si chiamano articoli.
La prima parte della Costituzione è formata da dodici articoli che descrivono le idee e
i valori più importanti per l’Italia.
Il linguaggio della Costituzione è difficile da capire, ma il loro significato è molto bello
e importante.
92
Il Presidente della
Repubblica Enrico
De Nicola firma la
Costituzione italiana.
93
La Costituzione italiana
1 Questi sono i primi sei articoli dei dodici che costituiscono i princìpi fondamentali della
Costituzione italiana. Leggili con attenzione e poi rispondi alle domande.
• Secondo te, quali potrebbero essere i diritti inviolabili dell’uomo di cui parla l’articolo 2? .
......................................................................................................................................................................................................................................................
• Quale articolo dichiara l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge? .................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
94
La Costituzione italiana
per i nuovi cittadini: Ucraina
1 Leggi alcuni dei primi dodici articoli della Costituzione italiana, scritti in lingua ucraina.
КОНСТИТУЦІІЯ ІТАЛІЇ
95
96
97
3 Colora di verde le idee importanti che ci sono nei primi dodici articoli della Costituzione
italiana.
98
• Regno Lombardo-Veneto
• Regno di Sardegna
PRIMA DEL 1861 • Stato della Chiesa
• Regno delle Due Sicilie
• Granducato di Toscana
1860: SPEDIZIONE
DI GARIBALDI
• Sconfitta dei Borboni e annessione del Sud Italia
99
l i c a i t a l i a n a
La Repubb
Dal momento che l’organizzazione politica dello Stato Italiano è in corso
di ripensamento, con la recente “revisione” delle Province e la proposta di
legge per la modifica del ruolo e della composizione del Senato (proposta
di legge n.1429/2014), sarà necessario che il docente si tenga aggiornato in
merito all’iter della riforma.
Il testo di IMPARO FACILE lascia già intendere come la composizione del
Senato sia stabilita su base regionale, senza precisare se i suoi componen-
ti siano eletti in collegi regionali o siano rappresentanti degli Enti Locali
(Regioni e Comuni).
Tuttavia la proposta di riforma prevede l’eliminazione del potere legislativo
del Senato, passando così dal bicameralismo (il Parlamento diviso in due
Camere con pari poteri) al monocameralismo (legifera solo la Camera dei
Deputati).
La divisione dei poteri è alla base di tutte le democrazie moderne, poiché è
la condizione per evitare che un potere eccessivo si concentri nelle mani delle
stesse persone. I bambini faticano però a distinguere fra potere legislativo e
potere esecutivo e necessitano di esempi chiari per comprendere la differen-
za fra questi ruoli. Vanno inoltre aiutati a comprendere che cosa sia il potere
giudiziario.
La democrazia italiana non è una democrazia diretta, ma rappresentativa: è
un concetto difficile, perciò è importante che i bambini possano sperimen-
tare la rappresentanza, attraverso percorsi di cittadinanza attiva, quali le
esperienze di Consiglio Comunale dei Ragazzi attuate con successo in molti
Comuni italiani.
Un’altra esperienza molto significativa è il bando di concorso emanato
ogni anno dal MIUR per partecipare a un incontro con il Presidente della
Repubblica.
Condizione per una corretta rappresentanza è il regolare svolgimento delle
elezioni. Questo problema è ancora attuale in numerosi Paesi, fra cui l’Italia,
dove il voto di scambio politico-mafioso è diffuso in diverse zone.
È importante interessare gli alunni agli aspetti problematici della realtà, fa-
cendo comprendere anche le contraddizioni del nostro Paese, attraverso gli
opportuni approfondimenti sia in Geografia sia in Storia, dal momento che
il voto di scambio affonda le sue radici nel sistema clientelare istituito dalla
civiltà romana (il voto dei plebei in cambio della protezione dei patrizi).
Sarà interessante infine far notare che le donne in Italia hanno diritto di voto
solo dopo la proclamazione della Repubblica nel 1946.
100
L’Italia
1 Osserva la carta politica dell’Italia a pag. 35 di Geopoli e rispondi alle domande.
•• Con quali Stati confina l’Italia? ..........................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
•• Nel territorio italiano ci sono altri due piccolissimi Stati: quali sono? ..................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
•• azzurro
per le regioni
del Nord-Ovest;
•• rosso
per le regioni
del Nord-Est;
•• verde
per le regioni
del Centro;
•• arancione
per le regioni
del Sud;
•• giallo
per le Isole.
101
L’organizzazione politica
1 L’Italia è una repubblica democratica. Completa lo schema.
I cittadini italiani
..........................................
eleggono ..........................................
eleggono
..........................................
Parlamento
Giudica se una persona non rispetta le leggi
Giudice
Nomina il capo del Governo
Governo
Decide le leggi
102
•• Un cittadino pensa che nel suo territorio ci sia un pozzo petrolifero troppo vici-
no alle case e denuncia il fatto alla Magistratura. La Magistratura fa dei controlli e
decide chi ha ragione: chi ha sbagliato deve pagare una multa o una punizione.
Potere . ............................................................................................................................................................................................................................
3 Anche nella tua classe ci sono diversi poteri? Scrivi L (Legislativo), E (Esecutivo),
G (Giudiziario).
n All’inizio dell’anno abbiamo deciso di riciclare la carta che usiamo in classe, metten-
dola in una scatola.
n La maestra richiama Alice: ha buttato la carta nel cestino invece che nella scatola
della carta; ora deve spostarla e metterla al posto giusto.
103
104
Lo Stato Italiano
1 Rispondi alle domande.
•• Come si chiama la legge più importante dello Stato Italiano? ....................................................................
che cosa fa
Potere .......................................................... ..........................................................
che cosa fa
.......................................................... ..........................................................
105
g u a i t a l i a n a
La lin
L’immagine di un’Italia con un’identità culturale e linguistica monolitica
non corrisponde alla realtà: l’Italia è un mosaico di lingue e dialetti che si
differenziano non solo da una regione all’altra ma addirittura da una città
all’altra, per l’apporto dei diversi popoli e delle diverse dominazioni che vi si
sono stabiliti a partire dall’antichità.
In molte zone d’Italia, in famiglia si parla il dialetto, e la lingua italiana è di
fatto una seconda lingua.
Tre regioni sono riconosciute bilingue; inoltre numerose comunità, immigra-
te in Italia in tempi remoti, hanno mantenuto la propria identità culturale
attraverso il codice linguistico, e costituiscono minoranze linguistiche più
piccole: albanese, croata e greca al Sud; ladina e tedesca al Nord (come la
comunità walser in Valle d’Aosta); sarda e catalana in Sardegna.
La conservazione e tutela delle diverse identità linguistiche italiane è così
importante che se ne occupa addirittura la Costituzione con l’art. 6.
Il bilinguismo dunque va considerato la normalità e non l’eccezione, anche
nelle nostre classi, come ben delineato dalle Nuove Indicazioni Nazionali nel
capitolo dedicato alla lingua italiana.
Se attribuiamo ai dialetti la dignità di una lingua, i nostri alunni sono quasi
tutti bilingue. La valorizzazione della lingua materna, sia essa una lingua
straniera, un dialetto o una lingua minoritaria, è un punto chiave per la
costruzione di un’identità personale serena, integra e consapevole, e di
un’identità collettiva articolata e capace di contenere al suo interno le plura-
lità non come corpi estranei ma come pezzi di un unico puzzle.
Sarà dunque importante, sul piano didattico:
•• far acquisire agli alunni la consapevolezza del pluralismo linguistico che
compone l’identità italiana, e l’identità personale;
•• valorizzare e recuperare le tradizioni locali in occasione dello studio delle
regioni;
•• predisporre occasioni per valorizzare tutte le lingue presenti a scuola.
Suggeriamo di partire dalla proposta del “bilinguismo disegnato” di Graziella
Favaro:
“Che idea hanno i bambini e i ragazzi della pluralità linguistica? Come vedo-
no se stessi bilingui di fatto (i bambini stranieri) o bilingui in fieri e poten-
ziali (i bambini italofoni)? In quale modo essi immaginano che funzioni una
mente bilingue, in grado di dare due nomi alle cose e di scegliere di volta in
volta in quale lingua parlare?
Proporre agli alunni di “disegnare il bilinguismo” ci fornisce materiali interes-
santi e sorprendenti che aiutano a cogliere le rappresentazioni e le idee che
i bambini e i ragazzi hanno elaborato a proposito della diversità linguistica e
del contatto tra codici diversi.”
G. Favaro, Il bilinguismo disegnato, Italiano LinguaDue, www.unimi.it
106
1 Disegna:
•• Quali lingue conosci? . ................................................................................................................................................................................
107
La settimana multilingue
1 Per valorizzare in modo semplice ma efficace tutte le lingue presenti nella vostra clas-
se, potete svolgere insieme all’insegnante questa attività, che consiste nel salutarsi
ogni mattina, all’inizio della lezione, con una lingua diversa. Seguite le indicazioni.
•• Fate un sondaggio: quante lingue ci sono in classe? Fate un censimento delle lin-
gue parlate; se desiderate, potete considerare anche il dialetto locale, se si disco-
sta dall’italiano e se viene effettivamente parlato a casa. Inserite anche la lingua
straniera imparata a scuola: l’inglese e le eventuali altre lingue. Prestate attenzione
alle lingue africane: in Africa esistono un migliaio di lingue diverse e sono differenti
l’una dall’altra! La nostra comune espressione “Parla in africano” è priva di senso,
come se dicessero di noi “Parla in europeo”: l’italiano, l’inglese e il tedesco sono lin-
gue ben diverse e fra loro incomprensibili! Cercate di risalire al nome corretto della
lingua parlata dai vostri eventuali compagni africani: le più diffuse sono lo swahili,
hausa e yoruba in Africa Centrale, il wolof in Senegal, il tamazigh nel Nordafrica, il
xosa in Africa Meridionale. Cercate in internet il Paese di provenienza e verificate su
Wikipedia la lingua parlata.
•• Organizzate un cartellone suddiviso in sette colonne: uno per ogni giorno della set-
timana.
•• Inserite in ogni colonna un giorno della settimana e abbinate il giorno a una lingua
presente in classe. La domenica sarà per la lingua italiana.
•• Chiedete a ciascun bambino bilingue di insegnarvi come saluta nella sua lingua. Si
possono anche aggiungere altre parole: “Come stai?”, mamma, papà, amici….
•• Con l’aiuto dei bambini bilingue ed eventualmente dei loro familiari, scrivete sul
cartellone la pronuncia dei saluti e delle parole che avete scelto, nella colonna cor-
rispondente a ogni lingua.
•• Appendete il cartellone e usatelo ogni mattina per salutarvi, e per salutare chi entra
in classe: il lunedì ci saluteremo in arabo, il martedì in cinese, il mercoledì in rume-
no, … La domenica salutiamo la nostra famiglia in italiano!
HELLO CIAO
108
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
2 Confronta la cartina a pag. 38 con la cartina a pag. 34 di Geopoli: che cosa osservi?
Quali corrispondenze puoi trovare tra il dialetto di una zona e il popolo che vi abitava
nell’antichità? Rispondi sul quaderno.
109
i o n e i t a l i a n a
La popolaz
La popolazione italiana è un argomento di grande attualità e problematicità:
non solo perché il suo progressivo invecchiamento pone problemi di ordine
sociale ed economico, ma soprattutto per la presenza sempre più importante
di migranti di prima e seconda generazione, tanto che la definizione stessa di
cittadino italiano è in via di revisione.
Il Fascismo e la televisione hanno costruito nel tempo un’immagine “stan-
dard” degli Italiani: cattolici, di lingua italiana, di pelle bianca.
In realtà, l’identità italiana è varia e composita fin dalle sue origini, tanto che
nella Costituzione il fondamento della nostra democrazia è il riconoscimento
del pari valore delle differenze: delle razze, delle religioni, delle condizioni
economiche, dei sessi (art. 3).
Sapersi relazionare con le differenze è una competenza indispensabile per i
bambini di oggi, che dovranno convivere in una società multietnica e multi-
religiosa.
Per rapportarsi correttamente con le diversità è indispensabile conoscere la
realtà e non lasciarsi condizionare da stereotipi e pregiudizi, spesso alimen-
tati dai media.
Occorre sviluppare nei nostri alunni la capacità critica e il ragionamento au-
tonomo, indicati come priorità anche dalle Nuove Indicazioni Nazionali: per
questo, ampio spazio è dedicato al ricavare direttamente informazioni da
dati, grafici di vario tipo, cartine tematiche, documenti storici e fotografici, e
all’utilizzo corretto delle parole.
L’esperienza della migrazione appartiene sia agli Italiani sia agli stranieri e le
classi multilingue offrono l’opportunità di coinvolgere le famiglie per raccon-
tare in un’intervista i motivi che li hanno spinti a emigrare, il viaggio affron-
tato, il loro stato d’animo, l’impatto con il nuovo contesto, le difficoltà e le
facilitazioni incontrate nel Paese di immigrazione.
Proponendo il medesimo percorso sia agli Italiani emigranti sia agli stranieri
immigrati potremo scoprire il comune lato umano di questa esperienza e non
sentirci più così diversi.
Questo permette a noi e agli alunni di costruire un’immagine realistica e plu-
rale della popolazione italiana, senza sentirci minacciati nelle nostre tradi-
zioni, ma anzi scoprendo che la nostra più importante tradizione, sancita dal-
la Costituzione, è il rispetto per le differenze.
110
Osservate il grafico ISTAT che mostra l’età degli Italiani maschi e femmine nel 2015.
I numeri scritti sulla linea verticale sinistra del grafico indicano l’età delle persone.
1
>=100
95-99 Rispondete alle domande.
90-94
85-89 •• Quanti anni hanno la maggior parte degli
80-84 Italiani?
75-79
..........................................................................................................................
70-74
65-69 •• Nascono più maschi, più femmine o sono
60-64 in uguale numero?
55-59
..........................................................................................................................
50-54
45-49 •• Ci sono più uomini o più donne fra i 90 e
40-44 i 100 anni di età?
35-39
..........................................................................................................................
30-34
25-29 •• Ci sono più anziani sopra i 60 anni o più
20-24 bambini sotto i 10 anni?
15-19
..........................................................................................................................
10-14
5-9 •• Secondo voi, perché? . ...................................................
0-4
..........................................................................................................................
-05 -04 -03 -02 -01 01 02 03 04 05
Maschi Femmine ..........................................................................................................................
Questo grafico ISTAT mostra l’età media degli Italiani nelle diverse regioni secondo il cen-
simento del 2011.
48
•• Qual è l’età media degli Italia
ni? ........................................................................ 46
111
La densità di popolazione
Lavoro in gruppo con: ...........................................................................................................................................................................
1 Guardate la carta fisica dell’Italia a pag. 23 di Geopoli e rispondete alle domande con-
frontando le vostre idee.
•• Secondo voi, quali sono le zone più popolate? Perché?
•• Secondo voi, quali sono le zone meno popolate? Perché?
3 Osservate il grafico, che mostra dove abita la popolazione; rispondete alle domande.
112
Le migrazioni in Italia
1 Rispondi alle domande.
•• Secondo te, negli ultimi anni i nuovi
arrivi di immigrati sono aumentati o
diminuiti? .........................................................................
•• Da quali fonti hai ricavato questa
opinione? .........................................................................
Confronta le tue risposte con quelle
dei compagni.
2 Ricava
600
informazioni 500
300
200
100
0
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Immigrazioni Emigrazioni
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
113
1 Spesso sentite parlare degli stranieri con parole diverse: immigrati, profughi, clandesti-
ni, rifugiati, extracomunitari… Queste parole hanno tutte lo stesso significato? È impor-
tante usare le parole in modo corretto, per non avere un’immagine falsa della realtà.
Cercate sul dizionario queste parole e riportate il loro significato sul quaderno.
straniero • migrante • emigrato • immigrato • extracomunitario • profugo • rifugiato •
clandestino • apolide
3 Ricavate informazioni dalla carta tematica a pag. 91 del Sussidiario e rispondete alle
domande.
•• In quali regioni italiane gli stranieri sono più del 9,1% del totale degli abitanti? .......................
......................................................................................................................................................................................................................................................
•• In quali regioni italiane gli stranieri sono meno del 3%? . .......................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
114
Il grafico mostra quanti bambini nascono in Italia da due genitori stranieri, in percentuale
sul totale delle nascite (ogni 100 bambini nati).
16%
15,0 15,1
14,5
14% 13,9
13,6
12,6
12%
11,4
10,3
10%
9,4
8,7
8%
6,2 6,2
6% 5,5
4,8
4,0
4%
3,2
2,5
2,0
2% 1,5 1,7
0%
1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
115
Il lavoro
È opportuno che l’argomento del lavoro, complesso e difficile, venga trattato
in modo significativo, partendo dalle domande dei ragazzi stessi sul proprio
futuro e fornendo strumenti utili a comprendere ciò che accade attorno a
loro, di cui sentono parlare al telegiornale o dagli adulti di casa; la recessione
economica ha portato infatti molti dei nostri alunni a vivere direttamente i
problemi legati alla disoccupazione e alla povertà.
Le famiglie migranti sono le più esposte a questa eventualità, spesso più ri-
cattabili e disposte a lavorare in condizioni inaccettabili, con la conseguenza
di una progressiva perdita collettiva dei diritti dei lavoratori consolidati in
Italia nei decenni precedenti.
In questo contesto, la scuola può fare molto per formare futuri lavoratori con-
sapevoli e capaci di orientarsi nella realtà. La Guida propone perciò un ap-
profondimento sui diritti e doveri legati al lavoro, a partire dagli articoli della
Costituzione, con uno sguardo particolare al mondo dei bambini lavoratori.
Il percorso prosegue analizzando i diversi elementi e soggetti che compon-
gono il mondo del lavoro: i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi, le
imprese. Il confronto fra i dati e i grafici guida i bambini a comprendere le re-
lazioni fra impresa, occupazione, reddito, povertà, sviluppo economico, con
una finestra sul ruolo della ricerca e dell’istruzione come fattori determinanti
per superare la crisi economica.
I vari aspetti sono trattati attraverso un percorso operativo in cui gli alunni
sono guidati con domande semplici a ricavare informazioni da carte temati-
che e tabelle (presenti nella Guida e nell’Atlante Geopoli) che riportano dati
statistici e grafici tratti dalle ultime rilevazioni ISTAT.
Sul piano didattico, questa operatività ha un’importanza centrale per evitare
il rischio di una trattazione ideologica e per sviluppare negli alunni la ca-
pacità di ragionamento logico, critico e autonomo: i dati statistici vengono
analizzati direttamente dagli alunni, dapprima collettivamente con la guida
dell’insegnante, poi in piccoli gruppi e infine individualmente; saranno i ra-
gazzi stessi a trarre le proprie riflessioni e a confrontarle con quelle dei com-
pagni e dell’insegnante, che assume in questo percorso il ruolo di facilitatore
e guida dell’apprendimento.
116
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................... ................................................
...................................................................................... ................................................
...................................................................................... ................................................
...................................................................................... ................................................
...................................................................................... ................................................
corrispondenza dei rettangoli. ................ ................ ................ ................ ................ ................ ................
117
Il diritto di lavorare
1 Leggi il testo.
L’art. 4 della Costituzione dice che tutti i cittadini hanno il diritto di lavorare. Nonostante
ciò, però, non sempre questo diritto viene riconosciuto.
•• Durante il Fascismo, a partire dal 1948, agli Italiani di religione ebraica fu vietato
lavorare: non potevano essere assunti e, se già lavoratori, venivano licenziati solo per
la loro religione.
•• Tutti, anche i disabili, hanno diritto a un lavoro; per questo la legge 68 del 1999 sta-
bilisce l’obbligo per le aziende di assumere, con precise modalità, persone disabili,
anche accompagnate. Purtroppo però molte aziende non rispettano la normativa e le
persone disabili faticano più di altre a trovare un lavoro.
•• Le donne e gli uomini hanno diritto di svolgere il proprio lavoro anche se sono
mamme e papà; per questo l’art. 37 della Costituzione e apposite leggi stabiliscono
i diritti dei lavoratori con bambini piccoli: permessi per accudire i figli, periodi per
l’allattamento… Purtroppo, a volte, alcune aziende costringono le donne a licenziarsi
quando diventano mamme, o non tengono conto delle esigenze familiari.
•• In 78 Paesi l’omosessualità è un reato e in alcuni casi è punito con la pena di morte.
La Costituzione italiana e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani stabiliscono
invece che tutti hanno pari dignità sociale, senza distinzioni di sesso: perciò anche gli
omosessuali, cioè le persone che si innamorano di persone dello stesso sesso, hanno
gli stessi diritti degli altri. In Italia però alcune persone non hanno rispetto per loro,
e alcune aziende non assumono o trattano male lavoratori e lavoratrici omosessuali
per la loro vita privata, anche se non cambia la loro capacità di svolgere un lavoro.
•• In altri Paesi, negli anni passati, alcuni lavori erano proibiti per persone di pelle
scura: ad esempio in Sudafrica durante l’Apartheid, o negli Stati Uniti prima di
Marthin Luther King. In Italia, il colore della pelle non può essere un motivo per non
dare lavoro a una persona.
Alcune persone, invece, non possono lavorare. Questo, però, serve a proteggerle:
•• i bambini, che devono andare a scuola e giocare;
•• i malati, che devono curarsi;
•• gli anziani, che devono riposarsi e lasciare il lavoro ai più giovani;
•• i profughi che hanno chiesto di restare in Italia come rifugiati: per i primi 6 mesi la
legge proibisce loro di lavorare. Questo serve a evitare che alcune persone fingano di
essere rifugiati per poter lavorare in Italia.
118
•• Discuti con i tuoi compagni: perché la Repubblica si preoccupa che i lavoratori pos-
sano imparare a fare sempre meglio il loro lavoro? A che cosa serve il lavoro?
Spiegazione
Articolo 36 un’esistenza libera Il lavoratore ha diritto a essere pagato per il
Il lavoratore ha e dignitosa. suo lavoro in modo giusto rispetto al lavoro
diritto ad una La durata massima che svolge e a quante ore lavora, e in ogni
retribuzione della giornata caso lo stipendio deve bastare a far vivere
proporzionata alla lavorativa è stabilita lui stesso e la sua famiglia in modo libero
quantità e qualità dalla legge.
e dignitoso.
del suo lavoro Il lavoratore ha
e in ogni caso La legge stabilisce il numero massimo di
diritto al riposo
sufficiente ore di lavoro al giorno.
settimanale e a ferie
ad assicurare a annuali retribuite e Il lavoratore ha diritto a un giorno di ripo-
sé e alla famiglia non può rinunziarvi. so ogni settimana e a ferie annuali pagate e
non può rinunciare a questi diritti.
•• Fai un’indagine nella tua classe: quante ore lavorano ogni giorno i vostri genitori?
Possono scegliere quante ore dedicare al lavoro?
Hanno un giorno di riposo settimanale? Quanti giorni di ferie pagate hanno a disposi-
zione?
Raccogliete i dati raccolti in una tabella.
119
Bambini al lavoro
1 Leggi il testo e l’articolo 37 della Costituzione.
In Italia, come stabilito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti del Bambino, i bambi-
ni non possono lavorare: hanno il diritto di imparare e di giocare.
Articolo 37 Spiegazione
La legge dei minori con La legge stabilisce da quale età si può
stabilisce il speciali norme cominciare a lavorare con uno stipendio.
limite minimo e garantisce ad
essi, a parità di La Repubblica protegge il lavoro di co-
di età per il loro che non hanno ancora 18 anni con
lavoro salariato. lavoro, il diritto
alla parità di leggi speciali. I minorenni, se fanno lo
La Repubblica retribuzione. stesso lavoro degli adulti, devono rice-
tutela il lavoro vere lo stesso pagamento.
In Italia, lo Stato si preoccupa per tutti: le scuole sono gratuite per tutti i bambini, l’as-
sistenza sanitaria (medici, ospedali…) è gratuita, perciò i bambini possono andare a
scuola anche se le loro famiglie sono povere.
In altri Paesi, invece, le scuole non sono gratuite o sono troppo lontane, e le famiglie
non possono permettersi di mandare i figli a scuola. In molti Paesi gli adulti lavo-
rano, ma guadagnano così poco che anche i bambini devono lavorare per aiutare la
famiglia.
120
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
121
I Sindacati
1 Leggi l’articolo 39 della Costituzione, poi il testo.
Per difendere i loro diritti, i lavora-
tori si sono uniti in organizzazioni
Articolo 39 I Sindacati chiamate Sindacati.
L’organizzazione possono… stipulare I Sindacati discutono con le im-
sindacale è libera. contratti collettivi di prese le condizioni di lavoro, le
Ai Sindacati non lavoro con efficacia regole che devono rispettare i la-
può essere imposto obbligatoria voratori, i problemi che possono
altro obbligo se non per tutti gli esserci in un ambiente di lavoro o
la loro registrazione appartenenti alle
in un’azienda.
presso uffici locali categorie alle
I Sindacati fanno anche delle trat-
o centrali, secondo quali il contratto si
riferisce. tative con lo Stato e con i rappre-
le norme di legge.
sentanti delle imprese per stabi-
lire i contratti nazionali per cia-
scuna categoria: sono delle regole
che tutti i lavoratori e tutte le imprese di quel settore devono rispettare. Ad esempio,
il numero massimo di ore di lavoro al giorno e lo stipendio minimo per ogni compito.
Tutti i lavoratori, anche quelli che non sono iscritti ai Sindacati, possono eleggere i loro
rappresentanti: nel luogo di lavoro, nella Provincia o nella Regione, nelle riunioni na-
zionali, dove si discutono i problemi che riguardano tutti i lavoratori.
In Italia tutti hanno diritto a far parte di un Sindacato e tutti possono formare un nuovo
Sindacato, come stabilisce l’art. 39.
In Italia ci sono diverse Organizzazioni Sindacali, alcune specifiche di un certo settore
lavorativo, altre “confederali”, cioè che riuniscono i Sindacati di tutte le categorie di
lavoratori.
I Sindacati Confederali più importanti in Italia sono:
•• Confederazione Gene
rale Italiana del Lavoro
(CGIL) (www.cgil.it)
•• Confederazione Italiana
Sindacati Lavoratori
(CISL) (www.cisl.it)
•• Unione Italiana del
Lavoro (UIL) (www.uil.it)
•• Confederazione Italiana
dei Sindacati Autonomi
dei Lavoratori (CISAL)
(www.cisal.it)
122
Il dovere di lavorare
1 Leggi l’articolo 4 della Costituzione, poi il testo.
Articolo 4
un’attività o
Ogni cittadino
una funzione
ha il dovere
che concorra
di svolgere,
al progresso
secondo
materiale o
le proprie
spirituale della
possibilità e la
società.
propria scelta,
Tutti i cittadini hanno il dovere di fare un lavoro o un’attività. Questo per dare il proprio
contributo, cioè il proprio aiuto, a migliorare la società: può essere un miglioramento
“materiale”, cioè nella ricchezza e nel modo di vivere, o “spirituale”, cioè nella cultura e
nei valori.
Il lavoro, quindi, non serve solo al lavoratore per avere in cambio dei soldi da usare
come vuole, ma serve innanzitutto alla società: per questo il tempo che il lavoratore
dedica a migliorare la società viene ricompensato con lo stipendio.
2 Elenca i lavori svolti dalle persone che conosci e dai tuoi genitori; per ciascuno indica
a che cosa serve e che cosa succederebbe se nessuno volesse fare quel lavoro.
3 Secondo te, come bisogna svolgere il proprio lavoro perché sia davvero utile? .................
......................................................................................................................................................................................................................................................
123
Il lavoro autonomo
1 Leggi l’articolo 41 della Costituzione, poi il testo.
Tutti possono svolgere liberamen
te un lavoro, ma solo se questo
Articolo 41 La legge determina lavoro non crea un danno alla
L’iniziativa i programmi e i sicurezza, alla libertà e alla digni-
economica privata è controlli opportuni tà umana.
libera. perché l’attività Il lavoro deve essere utile alla so-
Non può svolgersi in economica pubblica cietà.
contrasto con l’utilità e privata possa
I cittadini che lavorano per con-
sociale o in modo essere indirizzata
to proprio si chiamano lavoratori
da recare danno alla e coordinata a fini
sociali. autonomi.
sicurezza, alla libertà,
In Italia ci sono molti lavoratori
alla dignità umana.
autonomi: molti artigiani (elettri-
cisti, idraulici, imbianchini, fale-
gnami…), commercianti, contadi-
ni e professionisti (dentisti, notai…) svolgono il proprio lavoro per chi ne ha bisogno,
in cambio di un pagamento da parte di chi riceve il servizio.
Il loro lavoro è più libero, ma meno protetto: nessuno li paga se sono malati o se van-
no in vacanza, nessuno li sostituisce se hanno bisogno di accudire i loro bambini o i
loro genitori anziani; se non hanno clienti, non ricevono un pagamento sufficiente per
vivere.
Se invece la loro attività è molto richiesta, possono guadagnare più soldi e metterli da
parte per quando ne hanno bisogno, oppure investire questi soldi per rendere ancora
più funzionale e attraente la loro attività.
Anche i lavoratori autonomi devono pagare le tasse allo Stato in base a quanto guada-
gnano.
2 Collega il nome e la fotografia di ogni lavoro.
Pediatra
Imbianchino
Dentista
Elettricista
124
Le imprese
1 Leggi il testo.
Per poter produrre o vendere prodotti o servizi, occorre aprire un’impresa.
L’impresa può essere:
•• individuale, se è di una persona sola;
•• familiare, se è di una famiglia;
•• collettiva, se è di un gruppo di persone o imprese che si uniscono in società.
Le imprese possono essere agricole, commerciali, industriali, di trasporto, bancarie, as-
sicurative… a seconda del
le attività che svolgono.
Per fare la sua attività,
un’impresa deve trovare un
luogo adatto, acquistare
i macchinari che servono,
comprare il materiale, paga-
re le persone che svolgono i
lavori necessari. L’impresa
deve sostenere molte spe-
se: per ripagarle, ha biso-
gno di vendere i propri pro-
dotti o servizi in modo da
guadagnare il più possibile.
Se l’impresa guadagna me
no di quello che ha speso,
non riesce a fare altri acquisti e fallisce, chiude cioè l’attività.
Se l’impresa guadagna più di quello che spende, può usare i soldi guadagnati in modi
diversi: può dividerli fra i soci, può tenerli da parte, oppure può investirli, cioè spenderli
per migliorare ancora di più la propria attività o per ricercare nuove tecnologie e nuovi
prodotti.
Le imprese sono molto importanti per l’economia di un Paese: danno lavoro a molte
persone e ad altre imprese, producono prodotti e servizi utili, comprano e vendono
molte cose, e in questo modo fanno circolare il denaro e la ricchezza e producono altro
lavoro.
Anche le imprese devono pagare le tasse allo Stato, in base a quanto hanno guada-
gnato. Con questi soldi lo Stato può pagare i servizi per tutti: le scuole, gli ospedali, le
strade, i medici…
Anche le imprese si riuniscono in Associazioni e hanno i loro rappresentanti, che spesso
si incontrano con i rappresentanti del Governo o con i Sindacati per decidere insieme
le strategie migliori per migliorare l’economia e risolvere i problemi. Come i Sindacati,
anche le più grandi Associazioni delle Imprese sono organizzate in categorie, come
Confindustria, Confcommercio e Confesercenti.
125
Le imprese in Italia
Lavoro in gruppo con: ...........................................................................................................................................................................
1 Provate a fare un’indagine nel vostro Comune. Quali e quante imprese ci sono nel
vostro territorio? Ricercate le imprese presenti nel vostro Comune e suddividetele per
categorie in base ai settori economici.
2 Cercate su Geopoli le pagine relative alla vostra regione: leggete la tabella relativa a
“economia” e “società” e verificate quali e quante imprese ci sono nella vostra regione.
Confrontate i dati della vostra regione con i dati dell’Italia: quali informazioni potete
ricavare? ...............................................................................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................................................................................................
3 Quante imprese ogni mille abitanti ci sono in Italia? Ricavate informazioni dal grafico.
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
Valle d’Aosta
Toscana
Bolzano
Emilia-Romagna
Marche
Veneto
Lombardia
Liguria
Umbria
Trento
Piemonte
Abruzzo
Lazio
Friuli-Venezia Giulia
Molise
Sardegna
Puglia
Basilicata
Campania
Calabria
Sicilia
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
•• In quali regioni ci sono il maggior numero di imprese ogni mille abitanti? .......................................
•• In quali regioni ci sono meno imprese ogni mille abitanti? ..................................................................................
•• Quante imprese ci sono nella tua regione ogni mille abitanti? . ......................................................................
•• Secondo te, nelle regioni con molte imprese c’è più ricchezza o più povertà? .........................
•• Dove si trovano le regioni con meno imprese? ..................................................................................................................
•• Dove si trovano le regioni con più imprese? .........................................................................................................................
126
Il lavoro in Italia
1 Il grafico mostra in percentuale quante persone di età compresa fra i 24 e i 60 anni
lavorano sul totale della popolazione attiva. Ricava informazioni dal grafico.
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80%
Bolzano
Emilia-Romagna
Valle d’Aosta
Trento
Veneto
Lombardia
Toscana
Piemonte
Friuli-Venezia Giulia
Marche
Liguria
Umbria
Lazio
Abruzzo
Sardegna
Molise
Basilicata
Puglia
Calabria
Sicilia
Campania
2 Confronta il grafico sul numero delle imprese a pag. 126 con il grafico sul numero degli
occupati: che cosa osservi?
.........................................................................................................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................................................................................................
127
2 Ricava informazioni dal grafico per scoprire quanto spendono le imprese europee nella
ricerca. La spesa è misurata in rapporto al prodotto interno lordo (PIL).
Questo indicatore permette di quantificare quanto spendono i Paesi per la ricerca.
Rispondi alle domande.
0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0
Finlandia
Svezia
Danimarca
Germania
Austria
Slovenia
Estonia
Francia
Belgio
Paesi Bassi
Regno Unito
Irlanda Spesa totale del Paese
Rep. Ceca per Ricerca e Sviluppo
Portogallo
Lussemburgo
Spagna Spesa delle imprese
ITALIA del Paese per Ricerca
Ungheria e Sviluppo
Lituania
Polonia
Malta
Lettonia
Slovacchia
Grecia
Bulgaria
Cipro
Romania
128
3 Ricava informazioni dal grafico per scoprire quanto spendono per l’istruzione i diversi
Paesi europei (in percentuale rispetto al PIL). Poi rispondi alle domande.
0% 1% 2% 3% 4% 5% 6% 7% 8%
Danimarca
Svezia
Cipro
Estonia
Slovenia
Finlandia
Belgio
Regno Unito
Francia
Malta
Paesi Bassi
Portogallo
Lituania
Austria
Polonia
Lettonia
Lussemburgo
Irlanda
Croazia
Rep. Ceca
Ungheria
Spagna
Germania
ITALIA
Grecia
Slovacchia
Bulgaria
Romania
0% 1% 2% 3% 4% 5% 6% 7% 8%
•• Quali sono i 5 Paesi che spendono più di tutti per l’istruzione? ....................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
•• Quali sono i 5 Paesi che spendono meno di tutti per l’istruzione? .............................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
129
Il lavoro
1 Completa le frasi con le parole: può/non può. Poi collega con una freccia.
Bambini
Popolazione attiva:
................................................…….. Uomini fra i 18 e i 67 anni
lavorare
Disoccupati
Popolazione inattiva:
................................................…….. Donne fra i 18 e i 65 anni
lavorare
Anziani
3 Spiega che cosa sono e a che cosa servono i Centri per l’Impiego e i Centri di
Formazione Professionale.
Centri per l’Impiego Centri di Formazione Professionale
................................................…..........................................................….. ................................................…..........................................................…..
................................................…..........................................................….. ................................................…..........................................................…..
................................................…..........................................................….. ................................................…..........................................................…..
................................................…..........................................................….. ................................................…..........................................................…..
130
L’Italia
Parlamento
ORGANIZZAZIONE Presidente
POLITICA Governo della
Repubblica
Magistratura
Italiano
LINGUA Minoranze
linguistiche
Dialetti
Cittadinanza
Più anziani
POPOLAZIONE
Densità diverse
sul territorio All’estero
Emigranti
italiani
Da Sud
Migrazioni
a Nord
Immigrati
dall’estero
Diritto/dovere
Dipendente/
autonomo
LAVORO
Reddito
Tasse
131
i n E u r o p a
L’Italia
e nel mondo
Per comprendere l’Italia, non è possibile prescindere da ciò che avviene nel
contesto internazionale in cui è inserita.
Questo compito tuttavia non può essere affidato ai media televisivi, che pro-
pongono le notizie dall’estero in modo estemporaneo e “spettacolaristico”,
senza aiutarci a comprendere le ragioni di ciò che accade, ma suscitando
invece, soprattutto nei bambini, paure irrazionali e un diffuso senso di insi-
curezza.
Tocca perciò alla scuola, in un Paese classificato al 73° posto per libertà di
stampa dagli organismi internazionali, fornire ai futuri cittadini gli strumenti
per informarsi in modo più critico e per comprendere ciò che accade intorno
a loro.
Il primo passo è orientarsi sul mappamondo e sul planisfero: riconoscere
i continenti, gli oceani, i principali Paesi e saper individuare la posizione
dell’Italia nel mondo, valorizzando le conoscenze degli alunni migranti sul
Paese di origine.
È poi importante conoscere le principali caratteristiche dell’Europa, anche
nell’ottica di costruire una comune identità europea; il sito internet dell’Unio-
ne Europea offre un ricco ventaglio di proposte e materiali didattici completi
e divertenti con cui affrontare l’argomento in classe.
La consapevolezza che ciò che accade in Italia è collegato a ciò che accade nel
resto del mondo viene costruita gradualmente attraverso la conoscenza dei
problemi internazionali più importanti e delle Organizzazioni Internazionali
di cui l’Italia fa parte.
I siti dell’ONU e in particolare dell’UNICEF permettono di approcciarsi a pro-
blemi molto complessi con gli occhi dei bambini, sviluppando al contempo
l’empatia e la riflessione.
Di fronte a realtà drammatiche come le guerre, la fame, il terrorismo o la
mafia, è importante offrire sempre ai bambini una prospettiva costruttiva, di
speranza e di impegno rispetto al futuro.
Per questo la Guida offre lo spunto per alcune attività pratiche, attraverso i
riferimenti di associazioni quali Libera e il Commercio Equo e Solidale, come
esempi di cittadinanza attiva ispirata ai princìpi fondamentali della nostra
Costituzione.
132
133
Le Nazioni Unite
1 Leggi il testo.
134
Le missioni internazionali
Le Nazioni Unite hanno un proprio esercito, addestrato a comportarsi in modo da evitare
il più possibile i conflitti: si chiamano Caschi Blu.
1 Leggi il testo.
Dal 1945, i caschi blu delle Nazioni Unite sono stati impiegati in oltre 68 missioni per
cercare di mantenere la pace, e hanno negoziato numerosi accordi di pace che hanno
messo fine a conflitti regionali e hanno permesso alla popolazione, in più di 120 Paesi,
di partecipare a elezioni libere e giuste.
2 Cerca su Google Map e colora sulla cartina i Paesi dove oggi c’è una guerra (i dati si
riferiscono a novembre 2015); nei primi 16 Paesi, l’ONU interviene con operazioni di
“peacekeeping”:
Sahara Occidentale • Repubblica Centrafricana • Mali • Darfur • Sud Sudan • Liberia •
Costa d’Avorio • Abyei • Congo • Siria • Iraq • Medio Oriente • India e Pakistan •
Haiti • Cipro • Kosovo • Indonesia • Algeria • Burundi • Colombia • Etiopia • Israele-
Palestina • Kurdistan • Nepal • Nigeria • Somalia • Sri Lanka • Uganda
135
L’UNICEF
1 Leggi il testo.
La sigla UNICEF significa Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia: è l’organismo
dell’ONU che ha il compito di difendere e far rispettare i diritti di bambine, bambini e
adolescenti da 0 a18 anni in tutto il mondo.
I bambini hanno diritto alla vita, al cibo, all’acqua, alla sicurezza, al gioco, all’istruzio-
ne… ma nella maggior parte dei Paesi questi diritti non sono rispettati, perciò l’UNICEF
cerca di migliorare le condizioni di vita dei bambini e delle loro famiglie.
2 La carta tematica mostra i Paesi i cui ci sono bambini malnutriti, cioè che hanno così
poco da mangiare che si ammalano, o addirittura muoiono.
I bambini malnutriti hanno un’alta carenza di zinco e vitamina A.
Guarda la legenda e rispondi alle domande.
•• In quali Paesi ci sono molti bambini malnutriti (con alta carenza di zinco e vitamina A)? .
......................................................................................................................................................................................................................................................
•• Quanto è diffusa la malnutrizione nei Paesi di origine dei bambini della tua classe?
......................................................................................................................................................................................................................................................
136
L’UNHRC
La sigla UNHRC indica l’Agenzia delle
Nazioni Unite per i Rifugiati, che si occu-
pa delle persone costrette a fuggire dalle
loro case per la guerra o per altre situa-
zioni che mettono in pericolo la loro vita.
L’UNHRC cerca di permettere loro di so-
pravvivere, allestendo campi con tende,
coperte, cibo, acqua.
2 Visita il sito ufficiale dell’UNHCR in Italia, www.unhcr.it. Clicca sulla barra la sezione
Risorse: guarda le Statistiche (in inglese) o i video e le fotografie su Multimedia: molti
video sono dedicati ai bambini.
137
2 Cerca se nel tuo territorio esiste una bottega del Commercio Equo e Solidale.
138
1 Leggete bene la carta geografica fisica dell’Europa a pagg. 18-19 di Geopoli. Poi svol-
gete le attività.
•• Cercate i Monti Urali e il Fiume Ural: sono i confini naturali fra Europa e Asia.
•• Com’è il territorio dell’Europa? Cercate le zone montuose, di pianura, le coste, i mari.
•• Come si chiamano le catene montuose più alte? .......................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
•• Cercate il Circolo Polare Artico. Quali sono, secondo voi, le zone più fredde d’Europa?
......................................................................................................................................................................................................................................................
2 Leggete bene la carta geografica politica dell’Europa a pagg. 20-21 di Geopoli. Poi
svolgete le attività.
•• Cercate l’Italia.
•• Cercate tutti i Paesi europei che conoscete: perché vi avete trascorso le vacanze,
avete dei parenti o provenite da un Paese europeo.
•• Leggete il testo a pag. 21. Guardate le bandiere e cercate tutti i Paesi che fanno
parte dell’Unione Europea.
•• Sapete trovare quali Paesi europei non fanno parte dell’Unione Europea? . ...............................
•• Dentro l’Italia ci sono due Stati minuscoli: cercateli sulla cartina e scrivete il loro nome.
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
139
L’Europa politica
1 Osserva la carta. Poi svolgi le attività.
Mosca
2
.....................................................................
Completa la tabella.
140
2 Con l’aiuto di un adulto, scrivi nel tuo browser l’indirizzo del sito ufficiale dell’Unione
Europea e… buon divertimento! http://europa.eu/kids-corner/index_it.htm
141
Emergenza! 112
1 Leggi il testo.
Se hai bisogno di aiuto, se ti accorgi di un incendio
o se vedi qualcuno scavalcare un cancello e intru-
folarsi in un appartamento, chiama subito il 112: è
il numero unico per le emergenze in tutta Europa.
Risponde un operatore, che chiede il tuo nome e
cognome, da dove stai chiamando, di che cosa hai
bisogno, e attiva subito il servizio di emergenza
adatto:
•• i Carabinieri o la Polizia, se bisogna proteggere
te o qualcuno da ladri o persone pericolose;
•• i Vigili del Fuoco, se c’è un incendio o una quan-
tità eccessiva di acqua dove ti trovi;
•• la Protezione Civile, se c’è un pericolo per la popolazione, come un terremoto, una
frana, un’alluvione;
•• la Guardia Forestale, se bisogna intervenire in un bosco o in un ambiente naturale,
ad esempio se noti uno scarico colorato in un fiume.
In Europa il numero 112 si usa anche per chiamare l’ambulanza quando qualcuno sta
male e ha bisogno di aiuto medico urgente.
In Italia invece il servizio medico di emergenza è gestito dalle singole regioni, con nu-
meri e servizi differenti: se qualcuno sta male, devi chiamare il numero 118, che funzio-
na tutti i giorni dell’anno, 24 ore al giorno, ed è gratuito.
142
143
i o n i i t a l i a n e
Le reg
La scoperta e lo studio delle varie regioni italiane consente la costruzione
progressiva di una mappa articolata dell’Italia, che si andrà componendo
come un puzzle.
Confrontando man mano le caratteristiche delle diverse regioni possiamo far
emergere le differenze e le somiglianze, e stimolare gli alunni a creare colle-
gamenti fra i diversi aspetti considerati: le caratteristiche del territorio con le
attività economiche, l’economia con i problemi sociali, il clima del luogo con
le abitudini.
Uno studio sistematico di tutte le regioni rischierebbe di far acquisire mne-
monicamente una quantità eccessiva di informazioni poco significative; si
consiglia perciò di scegliere alcune regioni, in modo da dare un quadro com-
pleto e vario dell’Italia.
L’insegnante valuterà se assegnare ai bambini le regioni meglio conosciute,
affinché possano arricchire la ricerca con la loro personale esperienza, oppu-
re le regioni meno note, per ampliare il loro bagaglio di conoscenze.
Si suggerisce di iniziare il percorso studiando collettivamente in modo ap-
profondito la regione di appartenenza, a cui Geopoli dedica un intero fasci-
colo: con la guida dell’insegnante, gli alunni conosceranno meglio il proprio
territorio e apprenderanno come procedere nella ricerca attraverso i concetti
organizzatori e il lessico disciplinare seguendo lo schema di analisi proposto
nel Sussidiario.
Si potrà approfondire lo studio con attività laboratoriali, quali la realizzazio-
ne di ricette, l’acquisizione di vocaboli in dialetto, canti regionali o proverbi
tradizionali che costituiscono un’importante tradizione da recuperare e valo-
rizzare, anche coinvolgendo le famiglie.
Una volta approfondita la conoscenza della propria regione, si potrà struttu-
rare uno studio comparato delle regioni organizzando la classe in gruppi di
lavoro.
Lo studio della regione partirà dalla lettura della carta fisica e dall’analisi
dei dati statistici presenti sull’Atlante, attraverso cui l’insegnante stimolerà i
ragazzi alla riflessione e alla comparazione dei dati. Solo in seguito si proce-
derà allo studio dei testi del Sussidiario.
La ricerca potrà essere arricchita da fotografie, cartoline, dépliant; suggeria-
mo di utilizzare i siti internet degli Uffici Turistici regionali, generalmente ben
strutturati.
Ogni gruppo presenterà, infine, la propria regione alla classe realizzando una
presentazione in PowerPoint, un dépliant turistico o una proposta di viaggio.
Sarà interessante anche proporre agli alunni un’attività di gruppo finalizzata
all’organizzazione virtuale di un viaggio o di una gita nella propria regione,
come prescrivono le Nuove Indicazioni Nazionali, seguendo il percorso indi-
cato nella Guida.
144
Le regioni italiane
1 Osserva la cartina e completa.
• L’Italia si trova in . ..............................................................
........................................................................................................................
........................................................................................................................
........................................................................................................................
........................................................................................................................
........................................................................................................................
2 Utilizza la cartina di pag. 35 di Geopoli e completa la tabella con i nomi delle regioni.
.............................................................................................................................................................................................
Nord .............................................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................
Centro .............................................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................
145
2 Per ciascuna affermazione segna con una ✘ se è vera (V) oppure falsa (F).
146
suddiviso in …….........................................................................….
2 In ogni riga orizzontale dello schema è stata inserita una parola, spezzata in due parti,
che puoi individuare sulla base della definizione corrispondente. Cancella tutte le paro-
le definite: le lettere rimaste ti diranno il nome con cui si possono chiamare le regioni,
le province e i comuni. Se hai bisogno di aiuto, consulta l’Atlante.
1 La regione che ha Cagliari come capo-
1 S A R D E E N G N A luogo di regione.
2 M U N T I C I P I O 2 L’edificio dove hanno sede gli uffici am-
ministrativi del comune.
3 I R E G L O I O N I 3 In Italia ce ne sono venti.
4 C I C T T A D I N I 4 Eleggono il Sindaco, il Presidente della
regione e il Presidente della provincia.
5 A L S I N I D A C O 5 Dirige il comune e la Giunta comunale.
147
La regione .......................................................................................................................................
2 Ricavate informazioni dalla carta geografica, dalle tabelle, dai grafici e dalla fotografia
e spiegate sul quaderno con frasi complete.
Il territorio
1. In quale parte dell’Italia si trova la regione?
2. .Quanto è grande il territorio? (La superficie è indicata nella tabella dei dati.)
3. .Con quali altre regioni o Stati confina la regione?
4. .Com’è il territorio? Cercate le zone montuose, le zone di pianura, le coste, i mari.
Guardate l’areogramma e ricavate informazioni sulla suddivisione del territorio.
5. .Guardate con attenzione la fotografia: com’è il paesaggio?
6. .Quali sono le montagne più importanti?
7. .Come si chiamano e dove sono le pianure?
8. .Come si chiamano i fiumi più importanti? Da dove nascono e dove sfociano?
9. La regione è bagnata
dal mare? Quale?
10. Come sono le coste?
Controllate la vostra
regione sulla carta
tematica a pag. 27
di Geopoli.
11. Ci sono dei Parchi
Nazionali o delle
Aree Marine Protette
nella regione?
Controllate la carta tematica
a pag. 33 di Geopoli e riportate
il nome delle aree protette.
148
Il clima
1. Com’è il clima nelle diverse zone della regione? Formulate le vostre ipotesi guardan-
do la carta geografica, poi ricavate informazioni dalle carte tematiche sul clima alle
pagg. 29, 30 e 31 di Geopoli.
La popolazione
1. Quante persone abitano nella regione?
2. Quali sono le città più importanti?
3. Come si chiama il capoluogo regionale?
4. Qual è la densità media della regione?
La regione è più o meno densamente abitata
del resto d’Italia?
5. Controllate la carta tematica a pag. 36: quali
zone della regione sono più abitate e quali
meno? Secondo voi, perché?
6. Quanti sono gli stranieri che abitano nella
regione (ogni 100 abitanti)?
7. Quanti sono gli abitanti della regione che sono
emigrati all’estero?
8. Ricavate informazioni dalla cartina tematica
a pag. 38 di Geopoli: quali dialetti o lingue si
parlano nella regione?
149
La regione .......................................................................................................................................
2 Ricavate informazioni dalla carta geografica, dalle tabelle, dai grafici e dalla fotografia
e spiegate sul quaderno con frasi complete.
150
Una gita a…
Lavoro in gruppo con: ...........................................................................................................................................................................
151
1. Digitate l’indirizzo www.trenitalia.com nella linea più in alto del vostro browser.
2. Cercate i treni utili: cliccate “andata e ritorno”:
• Da: scrivete il nome del vostro Comune, o
del Comune più vicino che dispone di una
stazione ferroviaria;
• A: scrivete il nome del Comune in cui si
trova la meta della vostra gita, o la più
vicina stazione ferroviaria (è indicata nel
sito della struttura che avete scelto, alla
pagina: dove siamo);
• Andata: scegliete una data per il vostro
viaggio. Potete scrivere la data nel riqua-
dro oppure cliccare sull’icona del calen-
dario e scegliere una data da lì. Scegliete
una data non più lontana di tre mesi.
• Ore: selezionate un orario del mattino.
• Ritorno: scegliete il giorno successivo.
• Adulti: indicate da 0 a 2 adulti che vi
accompagneranno.
• Ragazzi: indicate al massimo 5 ragazzi: il
sito infatti prevede una diversa procedura
per gruppi più numerosi.
• Cliccate su “cerca”.
152
153
3. Inserite nella linea blu dove lampeggia il cursore il nome del luogo di partenza (il
Comune della vostra scuola); nella linea sotto, il nome del luogo dove volete andare.
Compare sotto il rettangolo azzurro l’elenco dei possibili itinerari con i tempi di percor-
renza. Intanto, la mappa ingrandisce il percorso in modo da mostrarlo bene sulla cartina.
154
4. Cliccando sulle diverse opzioni di viaggio, potete provare virtualmente molti itinerari
diversi per arrivare alla vostra destinazione.
5. Se cliccate sul riquadro “satellite”, la mappa vi mostrerà la visione satellitare e potre-
te anche vedere come è fatto il territorio.
6. In basso potete cliccare sulle foto e sui video per vedere in anteprima come è il
luogo che avete scelto di visitare.
7. Con il pulsante +, ingrandite il più possibile sulla vostra destinazione (dovete indicare
l’indirizzo esatto o riconoscere il suo nome fra le icone che vi mostra la mappa): pote-
te vedere da vicino la vostra destinazione, con un ricco corredo di foto. Divertitevi a
visitare virtualmente ciò che suscita il vostro interesse.
8. A destra della mappa ci sono i due pulsanti per ingrandire o rimpicciolire e un omino
giallo. L’omino giallo attiva la Street View: vi porta virtualmente sul posto e vi per-
mette di osservare le cose come sono viste da una persona che cammina proprio
lì. Cliccate sull’omino e trascinatelo dove volete: lasciandolo andare, vi mostrerà la
visuale dalla strada.
155
.................................................................... Stresa
Lombardia ....................................................................
156
157
158
.................................................................... Vieste
.................................................................... Maratea
Calabria ....................................................................
159
Le Isole
1 Rispondi alle seguenti domande.
•• Quali sono i mari che bagnano la Sardegna? ...........................................
..................................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................................................
1
2
3
4
5
6
7
Soluzioni: 1 Madonie; 2 Lampedusa; 3 Calabria; 4 Rosa; 5 Egadi; 6 Sughero; 7 Eolie
160
formaggio pecorino
Sicilia uva
Sardegna sughero
agrumi
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
161
Le regioni italiane
Scopri la regione: . ...................................................................................................................................................................................................
1 Ricava informazioni dalla carta fisica: guarda la cartina a pag. ...................... di Geopoli e
completa la tabella.
•• Di questi rifiuti, quanti sono stati raccolti con la raccolta differenziata? ..........................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
•• Quali regioni raccolgono meno del 15% di rifiuti in modo differenziato? .............................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
3 Ricava informazioni dalle immagini: osserva le fotografie della regione a pag. .......................
di Geopoli e rispondi.
•• Com’è il paesaggio? .....................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
•• Quali sono le attività economiche che si possono svolgere in questa regione? . ........................
......................................................................................................................................................................................................................................................
162
L’Italia
1 Completa la mappa dell’Italia.
Montuoso (Alpi)
.................................................................
Territorio
.................................................................
Attività .................................................................
economiche
più sviluppate .................................................................
.................................................................
.....................................................................
Appennini
.................................................................
Territorio
.................................................................
Fiumi:
carattere .................................................
CENTRO
.................................................................
Attività .................................................................
economiche
più sviluppate .................................................................
.................................................................
.................................................................
Territorio Coste
.................................................................
SUD
.................................................................
Attività
economiche .................................................................
più sviluppate
.................................................................
163
o d i S c i e n z e
Il percors
Dalle Nuove Indicazioni Nazionali
“La moderna conoscenza scientifica del mondo si è costruita nel tempo,
attraverso un metodo di indagine fondato sull’osservazione dei fatti e sulla
loro interpretazione, con spiegazioni e modelli sempre suscettibili di revisio-
ne e di riformulazione.
L’osservazione dei fatti e lo spirito di ricerca dovrebbero caratterizzare anche
un efficace insegnamento delle Scienze e dovrebbero essere attuati attraver-
so un coinvolgimento diretto degli alunni incoraggiandoli, senza un ordine
temporale rigido e senza forzare alcuna fase, a porre domande sui fenomeni
e le cose, a progettare esperimenti/esplorazioni seguendo ipotesi di lavoro e
a costruire i loro modelli interpretativi.
La ricerca sperimentale, individuale e di gruppo, rafforza nei ragazzi la fiducia
nelle proprie capacità di pensiero, la disponibilità a dare e ricevere aiuto,
l’imparare dagli errori propri e altrui, l’apertura ad opinioni diverse e la capa-
cità di argomentare le proprie.
Le esperienze concrete potranno essere realizzate in aula o in spazi adatti:
laboratorio scolastico, ma anche spazi naturali o ambienti raggiungibili facil-
mente.
La valorizzazione del pensiero spontaneo dei ragazzi consentirà di costruire
nel tempo le prime formalizzazioni in modo convincente per ciascun alunno.
La gradualità e non dogmaticità dell’insegnamento favorirà negli alunni la
fiducia nelle loro possibilità di capire sempre quello che si studia, con i pro-
pri mezzi e al proprio livello. Con lo sviluppo dei linguaggi e delle capacità di
comunicazione, i ragazzi dovrebbero saper descrivere la loro attività di ricer-
ca in testi di vario tipo (racconti orali, testi scritti, immagini, disegni, schemi,
mappe, tabelle, grafici) sintetizzando il problema affrontato, l’esperimento
progettato, la sua realizzazione e i suoi risultati, le difficoltà incontrate, le
scelte adottate, le risposte individuate.
È opportuno, quindi, potenziare nel percorso di studio l’impostazione meto-
dologica, mettendo in evidenza i modi di ragionare, le strutture di pensiero e
le informazioni trasversali, evitando così la frammentarietà nozionistica dei
differenti contenuti. Gli allievi potranno così riconoscere in quello che vanno
studiando un’unitarietà della conoscenza.
Il percorso dovrà comunque mantenere un costante riferimento alla realtà,
imperniando le attività didattiche sulla scelta di casi emblematici quali l’os-
servazione diretta di un organismo o di un micro-ambiente, di un movimen-
to, di una candela che brucia, di una fusione, dell’ombra prodotta dal Sole,
delle proprietà dell’acqua ecc.
Nell’arco di ogni anno di Scuola Primaria, quindi, ciascun alunno deve essere
coinvolto in varie esperienze pratiche. ”
164
165
Guida_sussi_imparoCL5.indd 166
S cienze
Traguardi
Obiettivi
di sviluppo Attività Contenuti
di apprendimento
delle competenze
OGGETTI, MATERIALI • Individuare, nell’osservazione di • Esperimenti scientifici sulle diver L’energia.
E TRASFORMAZIONI esperienze concrete, alcuni con se forme di energia: misurazioni, • Le diverse forme di energia e le
L’alunno individua nei fenomeni cetti scientifici quali: dimensioni registrazione di dati, confronto fra loro trasformazioni.
somiglianze e differenze, fa misura spaziali, peso, peso specifico, i dati raccolti per l’individuazione • Le fonti energetiche.
zioni, registra dati significativi, iden forza, movimento, pressione, tem delle relazioni temporali e causali • L’elettromagnetismo.
tifica relazioni spazio/temporali. peratura, calore ecc. tra i fenomeni osservati. • Il suono.
• Cominciare a riconoscere regola • Analisi di dati statistici su diversi • La luce.
Individua aspetti quantitativi e quali rità nei fenomeni e a costruire in aspetti dei fenomeni oggetto di
indagine. L’Universo: materia ed energia.
tativi nei fenomeni, produce rappre modo elementare il concetto di
• Confronto tra i dati per individuare • Le quattro forze dell’Universo.
sentazioni grafiche e schemi. energia.
relazioni di interconnessione tra • La forza di gravità.
• Osservare, utilizzare e, quando
loro. • Rivoluzione e rotazione: il Sistema
è possibile, costruire semplici
• Simulazione dei fenomeni studiati solare.
strumenti di misura: recipienti per
misure di volumi/capacità, bilance attraverso modellini di riferimento Il corpo umano.
a molla ecc., imparando a servirsi (es. il Sistema solare).
• I processi di trasformazione del
166
• Rappresentazione grafica delle
di unità convenzionali. cibo nella digestione.
informazioni raccolte e dei concet
ti dedotti, tramite schemi, mappe • Le percezioni degli organi di
concettuali, rappresentazioni gra senso.
fiche.
OSSERVARE E SPERIMENTARE • Osservare, a occhio nudo o con • Riconoscimento e utilizzo delle • Il Sistema solare.
SUL CAMPO appropriati strumenti, una porzio fasi del metodo scientifico speri • L’energia.
(METODO SCIENTIFICO) ne di ambiente vicino; individuare mentale. • Il corpo umano.
Sviluppa atteggiamenti di curiosità gli elementi che lo caratterizzano e • Progettazione e realizzazione di
e modi di guardare il mondo che lo i loro cambiamenti nel tempo. esperimenti per scoprire i fenome
stimolano a cercare spiegazioni di • Ricostruire e interpretare il movi ni oggetto di studio.
quello che vede succedere. mento dei diversi oggetti celesti, • Formulazione di domande e ipote
rielaborandoli anche attraverso si a partire dai fenomeni osservati.
giochi col corpo. • Osservazione al microscopio di
Esplora i fenomeni con un approc
cellule, tessuti, microorganismi.
cio scientifico: con l’aiuto dell’in • Osservazione diretta e indiretta
segnante, dei compagni, in modo dei corpi celesti per individuare le
autonomo, osserva e descrive lo caratteristiche del Sistema solare
svolgersi dei fatti, formula domande, e dell’Universo.
anche sulla base di ipotesi perso • Registrazione dei dati raccolti in
nali, propone e realizza semplici schemi e tabelle.
esperimenti.
04/05/16 11:36
Traguardi
Obiettivi
di sviluppo Attività Contenuti
di apprendimento
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delle competenze
L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIENTE • Descrivere e interpretare il funzio • Osservazione del funzionamento La struttura e il funzionamento del
Ha atteggiamenti di cura verso l’am namento del corpo come sistema del proprio corpo focalizzando di corpo umano.
biente scolastico che condivide con complesso situato in un ambiente; volta in volta le diverse funzioni e • Le cellule.
gli altri; rispetta e apprezza il valore costruire modelli plausibili sul fun strutture. • I diversi sistemi e apparati.
dell’ambiente sociale e naturale. zionamento dei diversi apparati; • Realizzazione di prove pratiche sui • Le fasi di vita dell’essere umano e
elaborare primi modelli intuitivi di diversi aspetti di funzionamento il ciclo riproduttivo.
Ha consapevolezza della struttura struttura cellulare. del corpo umano e dell’Universo.
Educazione alla salute.
e dello sviluppo del proprio corpo, • Avere cura della propria salute • Realizzazione di esperimenti per
• Il fumo.
nei suoi diversi organi e apparati; ne anche dal punto di vista alimen verificare i fenomeni studiati.
• Le regole per una sana alimenta
riconosce e descrive il funzionamen tare e motorio; acquisire le prime • Raccolta di informazioni sulle abi
zione.
to, utilizzando modelli intuitivi e ha informazioni sulla riproduzione e la tudini di vita inerenti l’alimentazio
• La cura dei denti.
cura della propria salute. sessualità. ne, la postura, lo sport, l’igiene
• L’importanza dello sport.
• Proseguire l’osservazione e l’in personale.
• L’attenzione alla postura.
Espone in forma chiara ciò che terpretazione delle trasformazioni • Ricerca su libri, video e in inter
• La cura del corpo nelle fasi di svi
ha sperimentato, utilizzando un lin ambientali, ivi comprese quelle net di informazioni sugli argomenti
luppo.
guaggio appropriato. globali, in particolare quelle con oggetto di studio.
seguenti all’azione modificatrice • Studio dei testi sul Sussidiario uti
Trova da varie fonti (libri, internet, dell’uomo. lizzando un preciso metodo di
167
discorsi degli adulti ecc.) informa studio.
zioni e spiegazioni sui problemi che
lo interessano.
S cienze
04/05/16 11:36
S cienze
La metodologia
L’acquisizione della metodologia scientifica è parte integrante della pro-
grammazione didattica: ad essa deve perciò corrispondere una adeguata e
coerente metodologia didattica, basata sul metodo scientifico sperimentale,
in modo da far acquisire agli allievi le competenze operative previste.
Per essere sperimentale, la metodologia deve necessariamente essere labo-
ratoriale e operativa e attivare il ragionamento logico e l’approccio scientifico
ai problemi.
Spesso gli insegnanti assegnano agli alunni l’esecuzione di “esperimenti
scientifici” da svolgersi come compito a casa: questa pratica può essere utile
a comprendere e consolidare le conoscenze già apprese, soprattutto per gli
alunni con maggiori difficoltà logiche e di astrazione; tuttavia non corrispon-
de al metodo scientifico, che comporta invece il porre domande, formulare
ipotesi, confrontare dati, attuare ragionamenti logico-deduttivi che l’alunno
non è in grado di svolgere da solo a casa ma può compiere solo attraverso
un’elaborazione collettiva guidata dall’insegnante.
L’obiettivo, soprattutto in classe quinta, è che gli alunni diventino capaci non
solo di eseguire un esperimento “di prova” di una conoscenza già codificata,
ma anche di progettare esperimenti e strutturare osservazioni quantificabili
per pervenire alla spiegazione di un evento problematico, per rispondere cioè
a domande di cui non si conosce la risposta.
Il metodo scientifico si basa infatti sulle domande e non sulle risposte: è
importante abituare gli alunni a porsi domande, a collegare fra loro i dati in
modo da evidenziare le apparenti contraddizioni e gli aspetti di problemati-
cità, stimolando la loro curiosità, la formulazione di ipotesi e la necessità di
organizzare esperimenti di controllo.
Sul piano didattico, questo approccio metodologico si traduce in precise fasi
di lavoro:
1. stimolare i ragazzi a problematizzare un argomento invitandoli a porre
domande (ad esempio: come funziona la bussola? Come si forma l’eco?
Perché non bisogna usare il phon vicino all’acqua? Perché il pallone ricade
sempre a terra?...);
2. raccogliere le conoscenze già possedute dagli alunni sull’argomento;
3. selezionare una precisa domanda a cui si desidera trovare risposta con
l’osservazione e la sperimentazione diretta;
4. formulare e raccogliere le ipotesi per rispondere alla domanda;
5. progettare un esperimento o una raccolta di dati funzionale a verificare
le ipotesi formulate: all’inizio gli esperimenti verranno proposti dall’in-
segnante, in seguito gli alunni, acquistando dimestichezza con il metodo
scientifico, potranno provare a progettare e proporre esperimenti utili in
piccoli gruppi e infine individualmente;
6. realizzare l’esperimento e raccogliere i dati, effettuando precise misurazio-
ni e registrandole sul quaderno o su una tabella apposita. L’esperimento
non deve necessariamente confermare l’ipotesi, poiché anche i risultati
168
diversi da quelli attesi forniscono informazioni importanti per pervenire alla spie-
gazione che si sta cercando. Questo abitua a considerare gli errori come elementi
necessari e utili allo sviluppo delle conoscenze e non come indicatori di capacità
personali;
7. registrare l’esperimento sul quaderno (o su un file informatico qualora vi sia a dispo-
sizione la LIM) tramite racconti, schemi, tabelle, grafici, a seconda del tipo di dati
raccolti;
8. confrontare i dati e le informazioni raccolte per controllare se l’ipotesi di partenza è
corretta; qualora l’esperimento dimostri che l’ipotesi non è corretta, occorre formu-
lare una nuova ipotesi e procedere nuovamente dal punto 4;
9. una volta verificata l’ipotesi corretta e trovata la risposta alla domanda iniziale, si
procede con la lettura e lo studio del testo relativo al tema presente sul Sussidiario.
169
Il Sistema
solare Gravità
Movimento
Forme di
energia Elettricità
Magnetismo
Luce
Suono
L’ENERGIA
Rinnovabili
Fonti di
energia
Non rinnovabili
Nervoso
Cellule
e tessuti
Scheletrico
Sistemi
Muscolare
Respiratorio
IL CORPO
UMANO Alimentazione
Digerente
Apparati Urinario
Circolatorio
Riproduttore
170
Il percorso didattico
Il percorso di Scienze di IMPARO FACILE è strutturato secondo le Nuove Indicazioni
Nazionali e offre al docente la possibilità di scegliere, fra gli argomenti, quelli che ri-
tiene più rilevanti per la propria programmazione, avendo a disposizione per ciascuno
un’Unità di Apprendimento organica, impostata secondo il metodo della ricerca scien-
tifica, con livelli diversi di approfondimento forniti da Sussidiario, Quaderno Operativo
e Guida.
I contenuti proposti dal Sussidiario di classe quinta si articolano attorno a tre grandi
tematiche:
• l’Universo;
• l’energia;
• il corpo umano.
In realtà tutti questi temi sono attraversati e collegati fra loro dal concetto di energia,
che costituisce parte integrante della materia e forza motrice di tutto ciò che accade e
che esiste nell’Universo, dalle stelle al nostro corpo.
Il Sussidiario offre una panoramica generale di questi argomenti, ma il docente può se-
lezionare fra i temi proposti quelli che meglio si adattano a un approccio metodologico
scientifico.
I capitoli che maggiormente si prestano alla manipolazione da parte dei ragazzi sono
quelli relativi all’energia; IMPARO FACILE dedica un particolare approfondimento alle
forme di energia luminosa e sonora, proprio perché più semplici da esplorare in modo
attivo; inoltre, essendo oggetti di percezione degli organi di senso, permettono di trat-
tare in modo sperimentale anche gli aspetti del corpo umano ad essi collegati.
Tuttavia, tutti gli argomenti possono essere affrontati in modo problematico e indutti-
vo, sperimentando i meccanismi di funzionamento dell’Universo, del Sistema solare o
degli apparati del corpo umano attraverso la costruzione di modellini sperimentali e il
raccordo diretto, attraverso internet, con i luoghi della reale esplorazione scientifica, su
cui la Guida offre indicazioni e proposte didattiche particolarmente interessanti.
Gli argomenti di classe quinta si prestano inoltre a un raccordo significativo con
Geografia, in quanto forniscono gli elementi di conoscenza scientifica per comprendere
i temi legati al Sistema solare e alle stagioni, al clima, allo sfruttamento delle risor-
se energetiche, all’inquinamento atmosferico, al problema dimenticato ma non risolto
della fame nel mondo.
171
l l o s p a z i o
Viaggio ne
Conoscere l’Universo significa compiere un viaggio nello spazio ma anche
nel tempo: osservare le stelle lontane significa guardarle come erano milioni
di anni fa, indietro nel tempo. Questa consapevolezza, nata con la scoper-
ta della velocità della luce e con la teoria della relatività, apre la mente su
scenari che non solo vanno alla ricerca di stelle, pianeti e galassie lontane,
cercando di scoprire il posto dell’uomo e del nostro pianeta nell’Universo,
ma anche possono svelare l’origine stessa dell’Universo, e forse della vita.
La ricerca spaziale ha un fascino particolare e, attraverso internet, l’osserva-
zione diretta dello spazio diventa possibile anche per noi.
Google offre la possibilità di osservare la Luna e Marte con immagini spetta-
colari inviate dai satelliti e dalle sonde che esplorano la loro superficie.
L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e la European Space Agency (ESA) hanno
predisposto un ricchissimo ventaglio di proposte e percorsi didattici.
In particolare, sul sito dell’Agenzia Spaziale Italiana le classi possono iscri-
versi per partecipare a Mission X: un percorso didattico interdisciplinare di
Scienze e attività motoria. Un programma guidato di allenamento fisico e
pratico che sviluppa le capacità necessarie per diventare astronauti, in colle-
gamento diretto con i veri astronauti delle missioni spaziali italiane, coniu-
gando l’addestramento con le conoscenze scientifiche sul corpo umano: i
muscoli e la forza fisica, l’alimentazione e l’energia, il battito cardiaco e la
circolazione...
Sul sito internet www.asi.it, il personaggio animato PIXI conduce i ragazzi
alla scoperta dello spazio, con interessanti approfondimenti su come gli
strumenti di rilevazione spaziali aiutino a rilevare e prevedere i cambiamenti
climatici e ambientali sulla Terra.
Il sito dell’Agenzia Spaziale Europea www.esa.com dedica un intero sito ai
bambini, con fumetti, dispense scaricabili, video e testi di approfondimento
in italiano, inglese e altre lingue europee molto utili per CLIL o per alunni
bilingue; in particolare, l’applicazione Damalab permette di visitare virtual-
mente la Stazione Spaziale Internazionale.
172
1 Sicuramente avete già sentito parlare dello spazio. A turno, rispondete a voce a una
domanda per volta e condividete le conoscenze con il gruppo.
•• Se pensi a un viaggio nello spazio, a che cosa pensi?
•• Che cos’è lo spazio? Di che cosa è fatto lo spazio?
•• Come si fa a viaggiare nello spazio?
•• Quando viaggi nello spazio viaggi anche nel tempo?
Lo “spazio esterno” inizia a circa 100 km dalla superficie della Terra, dove lo schermo
d’aria del nostro pianeta scompare. Senza aria per disperdere la luce solare e creare un
cielo azzurro, lo spazio appare come una coperta scura cosparsa di stelle.
Di solito si pensa che lo spazio sia completamente vuoto, ma questo non è vero: i vasti
spazi tra le stelle e i pianeti sono pieni di enormi quantità di polveri e gas dispersi.
Lo spazio è anche pieno di numerose forme di radiazioni, che sono pericolose per gli
astronauti. Molte di queste radiazioni infrarosse e ultraviolette provengono dal Sole;
altre, come i raggi X e i raggi gamma, arrivano invece da sistemi solari molto distanti.
Tutto ciò che possiamo vedere, annusare o toccare è costituito da normale materia. La
materia – formata da atomi – costituisce anche i pianeti e le stelle.
Gli astronomi pensano che debba esserci anche un altro tipo di materia, la “materia
oscura”, invisibile, che si pensa sia presente in tutto l’Universo. Studiando la Via Lattea
e molte galassie distanti, gli astronomi hanno concluso che la sola materia visibile non
è sufficiente a spiegare la rotazione, le dimensioni e la forma di questi corpi celesti.
Solo il 15% circa della materia dell’Universo è costituito da atomi. La parte restante
è materia oscura. Nessuno, tuttavia, sa da che cosa sia costituita la materia oscura.
Sappiamo che non assorbe, emette o riflette la luce in quanto nessuno dei nostri stru-
menti è in grado di rilevarla direttamente.
Molti scienziati credono che la gran parte della materia oscura sia costituita da parti-
celle sconosciute più piccole di un atomo, che interagiscono solo molto debolmente
con la materia normale.
3 Dopo aver letto il testo, potete rispondere in modo diverso alle domande della conse-
gna numero 1? Sottolineate con colori differenti tutto ciò che vi serve per rispondere.
•• Che cosa c’è nello spazio?
•• Quali tipi di radiazioni sono presenti?
•• Che cos’è la “materia oscura”?
173
Se abiti in città, vedere le stelle del cielo è quasi impossibile: le luci elettriche creano
un alone luminoso che ti impedisce di vedere il cielo stellato in tutta la sua potenza e
splendore.
Ma se hai avuto la fortuna di osservare il cielo notturno da una spiaggia, o in montagna,
o nel deserto, o da una zona lontana dalle luci artificiali, ti sei certamente meravigliato
e sentito piccolo di fronte a tante stelle!
Quando non hai la possibilità di farlo davvero, puoi osservare le stelle del cielo in inter-
net, con il sito: www.stellarium.org/it.
Potrai vedere qui 600 000 stelle, una visione realistica della Via Lattea, dell’alba e del
tramonto, i pianeti e i loro satelliti e conoscere le costellazioni per oltre 20 diverse cul-
ture. Puoi proiettare il cielo sul soffitto o su una parete e vedere la simulazione delle
eclissi, di supernove, di stelle cadenti, con un’interfaccia multilingua e il controllo del
telescopio.
Stellarium viene utilizzato da molti Planetari e Osservatori Astronomici per la proiezio-
ne del cielo stellato.
Se ne hai la possibilità, organizza con la tua classe o con la tua famiglia una gita a uno
dei numerosi Planetari e Osservatori Astronomici presenti in Italia: potrai usare i veri
telescopi per guardare con i tuoi occhi gli anelli di Saturno, scrutare la superficie della
Luna come faceva Galileo Galilei e osservare il cielo come non hai mai visto!
2 Per trovare il Planetario più vicino a te, visita il sito dell’Associazione Planetari Italiani
e cerca sulla Mappa: www.planetari.org
Clicca su Planetari d’Italia: Mappa dei Planetari.
174
2 Sottolinea nel testo le parole che non conosci e cerca il loro significato sul dizionario.
175
Esplora Marte
1 Guarda in diretta le immagini che arrivano da Marte dalla sonda Google Mars con il
sito: www.google.com/mars
•• Clicca sui pulsanti a sinistra per vedere diverse informazioni su Marte: l’altitudi-
ne (Elevation), come appare alla vista (Visible), la temperatura della superficie
(Infrarosso).
•• Clicca su + e – in basso a destra per ingrandire o rimpicciolire la visuale; trascina
la manina del cursore per spostarti sulla superficie.
176
Oggi, gli scienziati non sono più certi che la vita abbia avuto inizio sulla superficie della
Terra.
Un’altra ipotesi è che la vita, o almeno i mattoni chimici da cui è formata, sia arrivata
dallo spazio. Infatti all’inizio della storia del pianeta si sono schiantate sul suolo terre-
stre molte comete, che sono ricche di quei composti chimici a base di carbonio da cui
la vita potrebbe aver avuto inizio.
Esiste inoltre la possibilità che la vita possa trasferirsi da un pianeta all’altro. Sembra,
infatti, che la vita sia sufficientemente resistente da sopravvivere a un lungo viaggio
nello spazio. Una cometa o un meteorite di grandi dimensioni potrebbero, entrando in
collisione con la Terra, proiettare nello spazio una grande quantità di rocce e qualsiasi
batterio che si trova, come passeggero, su quelle rocce. Allo stesso modo, un meteorite
proveniente da Marte avrebbe potuto portare sulla Terra la vita da quel pianeta (sempre
che sia esistita).
Un tempo Marte era più caldo e umido di quanto sia oggi. Le immagini inviate sulla
Terra dalla sonda Mars Express dell’ESA e da altri veicoli spaziali mostrano enormi
canali che sembrano letti di fiumi prosciugati. Dov’è finita l’acqua?
Una minima quantità è ghiacciata nelle calotte polari. Una parte si è dispersa nello
spazio. Ma la maggior parte è congelata nel terreno e nelle rocce.
È possibile che la vita abbia avuto inizio su Marte miliardi di anni fa, quando era caldo
e umido.
Oggi, la sua superficie è troppo fredda e asciutta per permettere la vita. Tuttavia, alcuni
scienziati ritengono che le forme di vita più semplici, quali i batteri, possano tuttora
esistere negli strati più profondi del sottosuolo.
177
178
179
3 Avvista nel cielo la Stazione Spaziale Internazionale a occhio nudo. Grazie ai suoi gran-
di pannelli solari, la Stazione Spaziale è uno degli oggetti più brillanti del cielo notturno,
tanto da poter essere scambiato per una stella molto luminosa e abbastanza veloce.
Per sapere quali sono gli orari migliori per vedere la ISS da casa tua, digita questo
indirizzo internet:
http://www.esa.int/Our_Activities/Human_Spaceflight/International_Space_Station/
Where_is_the_International_Space_Station
180
Non occorre essere superuomini o superdonne per volare nello spazio. Molti uomini e
donne provenienti da vari Paesi del mondo sono riusciti a diventare astronauti: l’ESA,
per esempio, può contare su 14 astronauti di otto Paesi diversi.
Per diventare astronauti bisogna volerlo davvero, perché occorrono tanti anni di studio
e di impegno costante: occorre imparare a pilotare, a parlare inglese e russo per poter
comunicare con gli altri astronauti; bisogna essere in buona salute, perché gli allena-
menti e i voli spaziali degli astronauti possono essere molto faticosi.
MANGIARE NELLO SPAZIO
Gli astronauti sono molto lontani dai negozi e per questo devono poter contare su
regolari approvvigionamenti di cibo. Periodicamente, una navicella automatizzata
come il Veicolo di Trasferimento Automatizzato dell’ESA o il Progress russo, raggiunge
la Stazione carica di frutta fresca, acqua e pasti pronti.
I pasti nello spazio si sono molto evoluti dai tempi delle paste fredde in tubetti di
alluminio e dei cibi a cubetti. Oggi i pasti nello spazio sono simili a quelli che con-
sumiamo tutti i giorni sulla Terra: verdure surgelate e dessert, cibi refrigerati, frutta e
latticini. Oggi il menù a bordo della Stazione Spaziale Internazionale comprende più di
100 piatti. Gli astronauti scelgono i propri menù giornalieri molto prima di volare nello
spazio. Sono previsti tre pasti al giorno, oltre agli snack che possono essere consumati
in qualsiasi momento della giornata. Vengono forniti condimenti come ketchup, sena-
pe e maionese. Sono disponibili anche sale e pepe, ma solo in forma liquida.
A bordo sono disponibili dei forni per riscaldare i cibi alla giusta temperatura. Anche
molte bevande sono in forma disidratata. Sulla Stazione viene prodotta una certa quan-
tità d’acqua riciclata, ma le missioni di rifornimento devono portarne altra a bordo. Le
bevande vanno da tè e caffè a succo d’arancia, cocktail alla frutta e limonata.
Assumere sufficienti quantità di calorie, vitamine e minerali è importante per gli astro-
nauti come per gli uomini che vivono sulla Terra.
Il loro fabbisogno calorico giornaliero è di almeno 2 000 calorie.
Durante la missione, i membri dell’equipaggio devono compilare un questionario al
computer indicando i cibi che consumano. Gli esperti sulla Terra forniscono consigli su
come migliorare la dieta se necessario.
181
Esplora la Luna
1 Leggi il testo.
La Luna è il satellite della Terra: gira intorno al nostro pianeta da più di 4 miliardi di
anni. Oggi molti scienziati pensano che la Luna si sia formata dallo scontro fra la Terra
e un altro pianeta vagante: l’impatto ha scagliato nello spazio enormi quantità di roccia
e materiale, che hanno iniziato ad attrarsi e a ruotare attorno a un nucleo, formando
lentamente la Luna. Questo spiega perché le rocce lunari sono molto simili a quelle
terrestri.
La Luna è troppo piccola per trattenere l’aria con la forza di gravità, perciò non ha atmo-
sfera.
Nel 1969, per la prima volta l’astronauta Neil Armstrong ha messo piede sulla Luna; da
allora numerose esplorazioni con uomini e sonde hanno studiato in dettaglio le sue
caratteristiche. Le sonde spaziali continuano a inviarci immagini della Luna e hanno
permesso di realizzare la completa cartografia del satellite, che puoi usare con Google
Moon e Google Earth.
182
183
Il Sistema solare
1 Scrivi in ordine i nomi dei pianeti, dal più lontano al più vicino al Sole.
1 .......................................................................................
2 .......................................................................................
3 .......................................................................................
4 .......................................................................................
5 .......................................................................................
Sole
6 .......................................................................................
7 .......................................................................................
8 .......................................................................................
2 Prova a eseguire questo semplice esperimento per capire come avvengono le fasi
lunari. Procurati un’arancia, una noce e una torcia elettrica. La torcia rappresenta il
Sole, l’arancia la Terra e la noce la Luna. Posiziona la torcia e l’arancia come nel dise-
gno, spegni la luce nella stanza e fai ruotare la noce nelle quattro posizioni indicate.
Colora di giallo nello schema la parte di noce di volta in volta illuminata.
noce
n n
3 Adesso immagina di sostituire la noce con la Luna e colorala così come la vedresti
dalla Terra nelle varie fasi.
184
Le fasi lunari
1 Leggi il testo.
La Luna non emette luce né calore, ma riflette la luce del Sole quando viene illuminata.
La Luna impiega 27 giorni per ruotare su se stessa: 1 giorno sulla Luna dura 27 giorni sulla
Terra. Intanto che gira su se stessa, la Luna gira intorno alla Terra e impiega 27 giorni per
fare un giro completo. Poiché il movimento di rotazione e di rivoluzione hanno la stessa
durata, noi vediamo dalla Terra sempre la stessa parte della Luna illuminata dal Sole.
Lungo la sua orbita intorno alla Terra, noi vediamo la Luna in modi diversi, che si chia-
mano fasi lunari.
Quando vediamo tutto il lato illuminato dal Sole, è Luna piena. Man mano che la Luna
si sposta lungo la sua orbita, dalla Terra vediamo una parte sempre più piccola della
sua superficie illuminata dal Sole, fino ad apparirci come un piccolo spicchio, o “falce”
luminosa: è Luna calante. Quando la Luna è posizionata in modo da rivolgere alla Terra
solo la parte in ombra, non la vediamo per nulla: si chiama Luna nuova.
Poi la Luna si sposta lungo la sua orbita lasciando vedere dalla Terra una parte sempre
più grande della sua superficie illuminata dal Sole: si chiama Luna crescente.
Luna piena
2 Osserva la Luna nel cielo per quattro lunedì consecutivi: in che fase si trova?
Può aiutarti il proverbio: “Gobba a levante, Luna calante; gobba a ponente, Luna cre-
scente”. Registra in che fase si trova la Luna nelle diverse date.
185
66
,33
un piano che si chia-
°
ma piano dell’orbi-
ta terrestre o piano
dell’eclittica.
La Terra ruota anche piano dell’eclittica
Eq
su se stessa: gira uat
ore
intorno a una linea
immaginaria che va
da Nord a Sud: si
chiama asse terre-
stre.
La linea dell’asse
della Terra non è perpendicolare al piano dell’orbita terrestre, ma è inclinato e forma
con essa un angolo di circa 66 gradi.
Quando la Terra gira intorno al Sole, perciò, i raggi non arrivano con la stessa inclinazio-
ne in tutti i suoi punti: a seconda delle latitudini e della posizione della Terra rispetto al
Sole, i raggi sono più o meno inclinati.
2 Che cosa succede quando i raggi di luce arrivano obliqui su una superficie? Prova a
verificarlo con questo esperimento. Scrivi le tue osservazioni.
186
Quando i raggi luminosi arrivano in modo più diretto, illuminano e riscaldano in modo
più intenso la superficie.
Per questo i climi e le stagioni sulla Terra cambiano in base alle latitudini:
• vicino all’Equatore, dove i raggi del Sole arrivano perpendicolari, il clima è più caldo
e costante;
• nell’emisfero Nord è primavera-estate da marzo a settembre, quando la Terra è posi-
zionata rispetto al Sole in modo che il Nord sia inclinato verso i suoi raggi; nello stes-
so periodo, nell’emisfero Sud è autunno-inverno, perché si trova dove i raggi arrivano
invece più obliqui;
• nell’emisfero Sud è primavera-estate da dicembre a marzo, quando la Terra è inclinata
verso il Sole con la parte Sud; nello stesso momento, a Nord è autunno-inverno.
Equatore
Raggi solari
4 Per capire bene come funziona la rotazione e rivoluzione terrestre, guarda in internet
il video: www.raiscuola.rai.it/articoli/la-terra-rotazione-e-rivoluzione/8813/default.aspx
187
Lo spazio
1 Completa il testo con i termini opportuni.
La forza di gravità è una regola universale: tutta la ................................................. attrae altra materia.
La forza di gravità dipende dalla ................................................. dei corpi e dalla loro ........................................:
più sono grandi e più sono , più la forza di gravità aumenta.
.................................................
1 ...............................................................................................
3 2 ...............................................................................................
6
4 3 ...............................................................................................
5 4 ...............................................................................................
8 Sole
7
5 ...............................................................................................
6 ...............................................................................................
2 7 ...............................................................................................
1 8 ...............................................................................................
188
Guida_sussi_imparoCL5.indd 189
Gravità
Elettromagnetismo
ENERGIA:
4 FORZE
Forza nucleare
forte
Forza nucleare
debole
189
UNIVERSO
Stelle Sole
Movimento di
M appa
Comete
S cienze
04/05/16 11:36
S cienze • U nità di A pprendimento 2
L’energia
Il capitolo sull’energia si presta in modo particolare a un approccio didatti-
co scientifico-sperimentale, illustrato nel capitolo sulla metodologia, e apre
finestre su molti e diversi campi di interesse, dalla tecnologia all’educazione
ambientale, dal corpo umano al comportamento degli animali, dal funziona-
mento degli oggetti alla ricerca automobilistica.
Si suggerisce di aiutare anzitutto gli alunni a costruire il concetto di energia,
in senso generale, prima di addentrarsi nelle specificità di ciascuna forma di
energia, dedicando un tempo adeguato per raccogliere esempi e fare osser-
vazioni attinenti alla vita quotidiana.
La distinzione tra forme di energia e fonti energetiche è a volte poco chiara
ed è opportuno che il docente ne verifichi l’effettiva comprensione. Dal mo-
mento che l’energia non nasce dal nulla ma si trasforma, il termine “fonte di
energia” può risultare fuorviante, poiché nulla genera energia da sé; perciò
questo concetto va riportato alle necessità umane e a ciò che l’uomo utilizza
per ricavare energia per i propri bisogni. L’energia solare, ad esempio, non è
una forma di energia ma una fonte di energia: il Sole fornisce energia lumino-
sa, termica, nucleare… che sono diverse forme di energia.
La trattazione dell’energia inizia con l’elettromagnetismo, che costituisce
una delle quattro forze che regolano l’Universo e la forma di energia primaria,
contenuta negli atomi.
I ragazzi sono generalmente affascinati da quanto attiene l’energia e non sarà
difficile coinvolgerli in esperimenti alla scoperta di queste forze.
Gli esperimenti proposti sono di facile realizzazione: una volta recuperato il
materiale necessario, facilmente reperibile e mai pericoloso, sarà possibile
proporre la realizzazione degli esperimenti a piccoli gruppi, in modo che tutti
possano sperimentare direttamente e compiere le proprie osservazioni.
Il tema delle fonti energetiche permette inoltre di affrontare in modo consa-
pevole e scientifico le cause dell’inquinamento, del riscaldamento globale e
dei cambiamenti climatici, problemi centrali per la nostra epoca. È impor-
tante che i bambini siano consapevoli dell’impatto ambientale dei gesti quo-
tidiani e sviluppino quel senso di responsabilità indispensabile affinché la
conoscenza scientifica possa migliorare la vita sulla Terra.
Un ampio approfondimento viene dedicato anche alla luce, che permette
un’infinità di giochi ed esperienze e che può essere trattata a diversi livelli di
difficoltà in base alle competenze di partenza della classe.
190
L’energia
1 Leggi il testo e completa lo schema.
..............
MATERIA ...................... ...................... + .............. ..............
In un atomo i protoni e i neutroni formano il nucleo e restano uniti grazie alla forza
nucleare forte. Intorno al nucleo girano velocissimi gli elettroni.
I protoni sono carichi di energia elettrica positiva: li indichiamo con il segno +.
Gli elettroni sono carichi di energia elettrica negativa: li indichiamo con il segno –.
Perciò un atomo ha carica elettrica neutra: né positiva né negativa.
mo e riscrivile al
posto giusto: ............................................................
elettrone • protone •
neutrone
............................................................
191
L’elettricità statica
Quando gli elettroni si spostano da un oggetto all’altro e rimangono su quell’oggetto,
l’oggetto acquista elettricità statica (= ferma).
•• Carta velina. •• Disegna sulla carta velina una •• Che cosa succede
•• Matita. spirale con le spire larghe un dito. al serpente? ....................
•• Forbici. •• Ritaglia la spirale e disegna nella
•• Una biro di plastica. parte iniziale gli occhi e la lingua .........................................................
.........................................................
192
I fulmini
1 Leggi il testo.
Quando c’è un temporale, le nuvole sono dense di umidità e sono spinte dal vento:
si sfregano con forza le une contro le altre e si caricano di cariche elettriche positive e
negative al loro interno.
Passando vicino al terreno, una nuvola carica di elettricità statica negativa induce una
carica positiva nel suolo: si chiama induzione elettrostatica.
La differenza di cariche fra la nuvola e il suolo fa partire una scarica di elettricità dalla
nuvola, negativa, al suolo, positivo: è il fulmine.
Il fulmine ha un’energia così grande che si illumina, come una lampadina: la sua luce si
chiama lampo; l’aria trema e si sposta al passaggio di questa scarica e produce un suono
che si chiama tuono.
Quando c’è un temporale:
• non restare vicino alle finestre e tieni le finestre chiuse, per non far entrare i fulmini;
• non fare mai il bagno all’aperto, in mare o in piscina: l’acqua è un buon conduttore di
elettricità e, se un fulmine si scarica in acqua, la sua corrente elettrica potrebbe arri-
vare fino a te;
• scollega dalle prese il computer, il modem e il televisore: la corrente potrebbe entrare
nel circuito elettrico di casa, soprattutto se funzionante, e danneggiare gli elettrodo-
mestici.
Per proteggersi dai fulmini, trecento anni fa lo scienziato Benjamin Franklin inventò il
parafulmine: è una lunga asta di metallo che sale verso il cielo e attira i fulmini; il fulmi-
ne si scarica sull’asta e non colpisce le case o le persone vicine.
193
La corrente elettrica
1 Leggi, poi prova a costruire un piccolo circuito elettrico e completa con le tue osserva-
zioni sul quaderno.
Quando il rame e lo zinco incontrano l’acido del limone, succede una reazione chimica
che produce elettricità: è la piccola scossa elettrica che senti sulla lingua.
Le batterie funzionano in questo modo: due metalli diversi immersi in un liquido acido
producono energia chimica, che si trasforma in energia elettrica.
194
I pesci innamorati
1 Come si comportano fra loro due magneti? Scoprilo con questo esperimento. Scrivi le
tue osservazioni sul quaderno.
195
196
2 Verifica il campo magnetico terrestre: costruisci una bussola. Scrivi le tue osservazioni
sul quaderno.
197
I campi elettromagnetici
1 Leggi il testo tratto dal sito dell’ARPA della Regione Sicilia.
198
L’energia si trasforma
1 Leggi il testo.
La forza di gravità attira tutta la materia verso la Terra.
Per superare la forza di gravità e andare nello spazio, un razzo ha bisogno di moltissima
energia che lo spinga verso l’alto.
Da dove prendono l’energia i razzi?
I razzi aerospaziali, così come le automobili, le moto, le navi e gli aerei, prendono l’ener-
gia per muoversi da sostanze come il petrolio che, bruciando, trasformano l’energia chi-
mica di cui sono fatti in energia termica; il calore fa muovere i motori, che trasformano
l’energia termica in energia di movimento.
2 Prova a far decollare un razzo con l’energia chimica. Scrivi le tue osservazioni sul qua-
derno.
199
Risparmia l’energia!
1 Leggi il testo.
200
201
1 Realizzate un’indagine statistica sui mezzi di trasporto usati dai bambini della vostra clas-
se per il percorso casa/scuola: raccogliete i dati con un’intervista e compilate la tabella.
INTERVISTA
1. Che mezzo di trasporto usi di solito per andare a scuola al mattino?
2. E per tornare a casa?
3. Perché usi questo mezzo di trasporto?
4. Ti piacerebbe andare a scuola in modo diverso? Come? Perché?
A piedi
In bici
In auto
Con lo scuolabus
Con il Piedibus
..................................................
3 Leggi il testo.
I trasporti consumano moltissima energia e sono fra i principali responsabili dell’inqui-
namento atmosferico e dell’effetto serra: per funzionare, le automobili bruciano com-
bustibili fossili: di solito benzina e diesel, derivati del petrolio; le auto meno inquinanti
vanno a metano. Da alcuni anni ci sono anche auto e autobus elettrici: hanno delle bat-
terie ricaricabili che forniscono l’energia per muoversi. Tuttavia oltre la metà dell’energia
elettrica che usiamo in Italia viene prodotta bruciando combustibili fossili.
La velocità con cui consumiamo energia e inquiniamo l’aria non è sostenibile: significa
che il nostro pianeta non può sostenere questo ritmo senza perdere l’equilibrio naturale
e climatico che permette la vita. Per questo molti centri di ricerca e diverse aziende auto-
mobilistiche stanno sperimentando auto che funzionino con fonti di energia rinnovabile
e pulita: l’aria compressa, l’idrogeno, l’energia solare.
202
4 Leggi il testo.
Il Piedibus è un autobus che va a piedi, è formato da una carovana di bambini che vanno
a scuola in gruppo, accompagnati da due adulti, un “autista” davanti e un “controllore”
che chiude la fila.
Il Piedibus, come un vero autobus di linea, parte da un capolinea e seguendo un percor-
so stabilito raccoglie passeggeri alle “fermate” predisposte lungo il cammino, rispettan-
do l’orario prefissato.
Il Piedibus viaggia con il sole e con la pioggia e ciascuno indossa un gilet rifrangente.
Lungo il percorso i bambini chiacchierano con i loro amici, imparano cose utili sulla
sicurezza stradale e si guadagnano un po’ di indipendenza.
È il modo più sicuro, ecologico e divertente per andare e tornare da scuola.
6 Per informarti sul Piedibus, con un adulto visita il sito internet: www.piedibus.it
203
È difficile immaginare la nostra vita senza l’elettricità: accendere la luce, guardare la TV,
ascoltare la radio, giocare con giocattoli elettronici, usare il computer, riempire la lava-
stoviglie, cuocere una torta nel forno elettrico, preparare un toast, asciugare i capelli,
raccogliere le briciole con l’aspirapolvere, telefonare con il cordless… Moltissime azioni
quotidiane, a casa e a scuola, dipendono dall’elettricità.
Ma come si produce questa energia elettrica?
Il GSE è il Gestore Servizi Elettrici nazionale: raccoglie e fornisce i dati sulle fonti ener-
getiche usate per produrre l’elettricità che usiamo in Italia.
2 Leggi la tabella che riporta le fonti energetiche usate in Italia negli anni 2012 e 2013.
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
204
2 Prova a realizzare questo esperimento per verificare come l’aria può spostare gli
oggetti e vincere la forza di gravità. Scrivi le tue osservazioni sul quaderno.
3 Prova a realizzare questo esperimento per verificare come l’energia eolica può attivare
un meccanismo. Scrivi le tue osservazioni sul quaderno.
•• Un asciugacapelli. •• Fai due fori nel tubo di cartoncino •• Che cosa succede
•• Un tubo di carton- e infila il manico della girandola in alla bustina da tè?
cino (l’interno della modo che sporga dai due lati.
carta assorbente). •• Lega la bustina da tè allo spago.
•• Una girandola. •• Lega strettamente l’estremità libe-
•• Uno spago sottile. ra dello spago al manico della
•• Una bustina da tè. girandola.
•• Collega l’asciugacapelli alla cor-
rente e direziona l’aria sull’elica,
in modo da farla girare.
205
La luce
1 Rispondi alle domande: spiega che cosa conosci già sulla luce o scrivi le tue ipotesi.
•• Che cosa è la luce, secondo te? . ..................................................................................................................................................
•• Una larga bacinella •• Illumina un lato della bacinella e •• Vedi il raggio di luce
di vetro o plastica osserva la luce nell’acqua. che attraversa l’ac-
trasparente piena •• Versa nell’acqua mezza tazzina qua trasparente?
d’acqua. di latte. •• Vedi il raggio di
•• Una tazzina di latte. •• Ritaglia un disco di cartoncino luce che attraversa
•• Una torcia elettrica. con un foro al centro. l’acqua colorata di
•• Cartoncino e forbici. •• Copri il vetro della torcia con il latte?
•• Una stanza oscurata. cartoncino. •• Che direzione ha il
•• Uno specchietto. •• Illumina un lato della bacinella. raggio di luce?
•• Metti nella bacinella un piccolo •• Che cosa succede
specchietto e illuminalo con la quando il raggio
torcia. colpisce lo spec-
chietto?
206
..........................................................................................
2 Leggi il testo.
Le ombre si formano quando i raggi di luce incontrano un oggetto opaco e non riescono
ad attraversarlo.
Se la sorgente luminosa è vicina all’oggetto, l’ombra è piccola; se la sorgente è lontana,
l’ombra è grande.
Se cambiamo l’inclinazione della sorgente luminosa rispetto all’oggetto, l’ombra si
allunga o si accorcia, secondo l’angolo che formano i raggi sulla superficie in cui l’ombra
si proietta.
L’ombra non ha contorni nitidi: tra la zona completamente in ombra e la zona illuminata
c’è una zona meno illuminata che si chiama penombra.
207
La riflessione
1 Che cosa succede ai raggi di luce che incontrano un oggetto opaco? Esegui l’esperi-
mento e scrivi le tue osservazioni e scrivi le tue osservazioni.
..........................................................................................
..........................................................................................
..........................................................................................
208
Occorrente
• tre torce; • nastro adesivo o tre elastici;
• tre pezzi di plastica trasparente • un cartoncino bianco;
(uno rosso, uno verde e uno blu).
Procedimento
1 Copri le torce con la plastica colorata e fissala con gli
elastici o con del nastro adesivo.
2 Accendi le torce e punta quelle con la plastica verde
e rossa sul foglio bianco provando a sovrapporre i
fasci di luce. Poi prova a sovrapporre le torce con la
plastica blu e verde.
Osservazioni
Che cosa osservi? ................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
209
Specchio riflesso
1 Come fa lo specchio a riflettere le immagini? Verificalo con questo esperimento.
Scrivi le tue osservazioni.
i r
ANGOLO I = ANGOLO R
210
La rifrazione
1 Che cosa succede ai raggi di luce quando passano da una sostanza all’altra?
Per rispondere prova a fare questo esperimento. Completa con le tue osservazioni.
•• Una bacinella di ve •• Infila il pennarello nella bacinel- •• Come vedi il penna-
tro trasparente piena la in modo che resti una parte rello nell’acqua? .........
d’acqua. nell’acqua e una parte fuori.
•• Un pennarello. .........................................................
.........................................................
.........................................................
•• Un barattolo grande •• Disegna sul foglio due pesci, uno •• In che direzione
di vetro trasparente. sopra l’altro, girati verso destra. erano girati i pesci,
•• Acqua. •• Tieni il disegno in verticale dietro visti attraverso il bic-
•• Un foglio di carta. il barattolo e chiedi a un compa- chiere? ................................
•• Un pennarello. gno di stare di fronte al barattolo
in modo da vedere i pesci. ....................................................
.........................................................
.........................................................
211
Vedere il suono
1 Verifica se i suoni sono onde che spostano l’aria. Esegui l’esperimento, poi completa
con le tue osservazioni.
3 Controlla con questo esperimento come l’ampiezza delle vibrazioni cambia il suono.
Scrivi le tue osservazioni sul quaderno.
•• Due righelli di metal- •• Fissa i righelli al bordo del tavolo •• Che cosa senti?
lo di diversa lun- con del nastro adesivo. •• Come è il suono
ghezza. •• Fai vibrare il righello più corto e prodotto dal righello
•• Nastro adesivo. ascolta. più corto?
•• Un tavolo oppure un •• Fai vibrare il righello più lungo e •• Come è il suono pro-
banco. ascolta. dotto dal righello più
lungo?
212
Gli ultrasuoni
1 Leggi il testo.
Per misurare la frequenza dei suoni si usa un’uni-
tà di misura chiamata hertz, dal nome di uno
scienziato tedesco che fece importanti scoperte
sull’elettromagnetismo; il simbolo è Hz.
L’orecchio umano riesce a sentire vibrazioni com-
prese fra i 20 hertz e i 20 000 hertz (20 kHz).
Le onde più frequenti di 20 kHz si chiamano ultra-
suoni (= oltre il suono) e non riescono a far vibrare
il nostro timpano, perciò non riusciamo a sentirle.
Gli uomini hanno però imparato dagli animali a
usare gli ultrasuoni per costruire una mappa delle
superfici che non si possono vedere, come il fondo
del mare o l’interno del nostro corpo.
IL SONAR
Oggi molte navi e i sommergibili hanno a bordo il sonar: è uno strumento che utilizza
gli ultrasuoni per controllare la presenza di altre navi e per “vedere” il fondale marino.
Il sonar sfrutta il principio dell’eco: quando un suono colpisce una parete vicina, torna
indietro.
Il sonar emette ultrasuoni e registra quelli che tornano indietro: in questo modo rileva
la presenza di oggetti o animali.
Per capire la profondità del fondale marino, il sonar registra quanto tempo impiega il
segnale dell’ultrasuono a tornare indietro: in questo modo calcola la distanza dal fondo
del mare e costruisce una mappa utile per non incappare in rocce o scogli a pelo d’ac-
qua. Questo strumento si chiama ecoscandaglio.
L’ECOGRAFIA
L’ecografia trasforma gli ultrasuoni
in immagini per “vedere” l’interno
del nostro corpo, ad esempio per
vedere un bambino nella pancia
della mamma.
L’apparecchio ecografico manda
degli ultrasuoni in direzione della
parte del corpo che vuole analiz-
zare; quando l’onda incontra un
corpo più compatto, torna indietro
e viene registrata dall’apparecchio.
Il computer elabora i dati e li tra-
sforma in un’immagine: così ci
sembra di “vedere” dentro il nostro
corpo.
213
L’energia
1 Osserva le immagini e completa scrivendo quale trasformazione compie l’energia.
energia energia
...................................... ......................................
energia energia
...................................... ......................................
214
L’energia
Elettricità Elettricità statica
(protoni +/
elettroni –)
Corrente elettrica
Rimbombo
Solare
Eolica
Rinnovabili Geotermica
FONTI Marina
ENERGETICHE
Idroelettrica
Combustibili fossili
Legno
Non
Uranio e plutonio
rinnovabili
Olio di colza
Rifiuti
215
r p o u m a n o
Il co
L’Unità di Apprendimento sul corpo umano si compone di numerosi argo-
menti che, come nel nostro corpo, sono strettamente intrecciati fra loro.
Il sistema scheletrico e l’apparato muscolare lavorano in collaborazione, così
come l’apparato digerente, circolatorio, respiratorio e urinario.
Prima di addentrarsi nei vari aspetti del corpo umano, tuttavia, è opportuno
far ben comprendere che cosa è e come funziona una cellula, poiché diver-
samente non si potrebbero capire le funzioni dei vari apparati. Si suggerisce
di iniziare l’argomento raccogliendo le conoscenze che già possiedono gli
alunni e osservando al microscopio (o almeno alla lente di ingrandimento) la
cellula più facilmente visibile: un semplice uovo.
216
.................................................
.................................................
.................................................
.................................................
.................................................
.................................................
.................................................
.................................................
.................................................
217
La cellula
1 Osserva al microscopio le tre parti di un uovo: la membrana (che puoi staccare facil-
mente dall’interno del guscio), l’albume (il citoplasma), il tuorlo (il nucleo).
Prendi un piccolo pezzettino di membrana, mettilo su un vetrino e guardalo al micro-
scopio: che cosa osservi?
Fai lo stesso con una goccia di albume e una di tuorlo, senza lasciarli asciugare.
Disegna con precisione che cosa vedi e descrivi a voce.
2 Per capire bene come è fatta una cellula, prova a costruire un modellino.
Occorrente Procedimento
•• Una ciotolina di pla- •• Stendi il Das in una sfoglia e rivesti l’interno della ciotolina:
stica. è la membrana cellulare.
•• Das. •• Rivesti con la plastilina rossa la pallina di legno: è il nucleo.
•• Plastilina colorata. •• Versa nella ciotola il gel: è il citoplasma.
•• Gel per capelli. •• Inserisci il nucleo nel citoplasma.
•• Una pallina di legno. •• Con la plastilina di colori diversi, modella gli organelli e
inseriscili nel citoplasma (gel).
218
Sistemi e apparati
1 Completa la tabella associando ogni funzione al sistema o all’apparato corrispondente.
Inserisci i seguenti termini al posto esatto:
sistema scheletrico • apparato digerente • apparato escretore • apparato respiratorio •
sistema nervoso • apparato riproduttore
Sistema/Apparato Funzione
....................................................................................................................
Elimina le sostanze di rifiuto.
....................................................................................................................
....................................................................................................................
Riceve ed elabora le informazioni dal
corpo e manda istruzioni alle parti del
.................................................................................................................... corpo.
.................................................................................................................... Trasforma il cibo che mangiamo in
....................................................................................................................
sostanze utili alle cellule.
....................................................................................................................
Prende dall’aria l’ossigeno e manda nel
.................................................................................................................... l’aria anidride carbonica.
219
Il sistema nervoso
1 Leggi il testo e fai insieme ai tuoi compagni questo gioco per capire come funziona il
sistema nervoso.
Sedetevi in cerchio uno vicino all’altro e tenetevi per mano. Un bambino fa partire un
impulso: stringe la mano del suo vicino di destra. Il bambino che riceve l’impulso lo
trasmette al compagno alla sua destra, stringendogli la mano; il gioco prosegue fino a
quando l’impulso è ritornato al punto di partenza.
Quando sarete diventati più veloci, provate a rifare il gioco a occhi chiusi, senza dichia-
rare se l’impulso partirà a destra o a sinistra.
E quando sarete campioni, potete far partire due impulsi contemporaneamente!
..........................................................
..........................................................
..........................................................
..........................................................
..........................................................
.......................................................... ..........................................................
..........................................................
3 Segna con una ✘ se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
220
sclerotica timpano
retina chiocciola
pupilla
cornea
iride
nervo ottico
cristallino
221
222
L’apparato respiratorio
e l’apparato circolatorio
1 Osserva con attenzione il disegno: l’illustratore distratto ha scambiato in due occasioni
i nomi degli organi.
Prova tu a rimediare.
naso
trachea laringe
faringe
polmoni
bronchioli
Globuli bianchi
Attaccano batteri, virus e altre sostanze
Piastrine dannose per il corpo.
Globuli rossi
A contatto con l’aria, intrappolano i globuli
rossi e coagulano il sangue.
223
L’apparato digerente
L’apparato digerente serve a scomporre il cibo nelle diverse sostanze nutritive che lo
compongono, per far arrivare alle cellule tutto quello che serve per vivere.
1 Sperimenta come si può scomporre il cibo. Scrivi le tue osservazioni sul quaderno.
Gli enzimi sono sostanze presenti nel nostro apparato digerente: sono come degli inca-
stri che “agganciano” le molecole di una certa forma e riducono il cibo in pezzetti picco-
lissimi, in modo che possano essere più facilmente assorbiti dai villi intestinali.
In questo modo gli enzimi aiutano a digerire il cibo.
224
Si dice che “noi siamo ciò che mangiamo”: le nostre cellule sono formate dalle sostanze
nutritive e funzionano grazie all’energia che prendiamo dal cibo.
1 Completa la tabella scrivendo tutto quello che hai mangiato ieri durante la giornata.
Poi confronta le tue risposte con quelle dei tuoi compagni.
........................................................................................ ........................................................................................
Colazione
........................................................................................ ........................................................................................
........................................................................................ ........................................................................................
Pranzo
........................................................................................ ........................................................................................
........................................................................................ ........................................................................................
Merenda
........................................................................................ ........................................................................................
........................................................................................ ........................................................................................
225
La colazione
Lavoro in gruppo con: ...........................................................................................................................................................................
1 Fate una ricerca in classe per verificare se le vostre abitudini alimentari sono sane e
corrette. Completate la tabella e confrontate le vostre risposte.
Per iniziare la giornata, abbiamo bisogno di molta energia: perciò il pasto più importan-
te è la colazione, che deve essere ricca di ................................................................. .
Alimento N. di bambini
nessuno
latte
tè
spremuta
biscotti
fette biscottate
merendine confezionate
torta
yogurt
….......................................................................
….......................................................................
3 Colorate in verde le colonne degli alimenti sani per la colazione (contengono carboi-
drati, vitamine, sali minerali), in giallo gli alimenti non adatti alla colazione (contengono
grassi o non contengono carboidrati), in rosso la colonna di chi non fa colazione.
226
Il diritto al cibo
1 Leggi il testo.
Non possiamo vivere senza mangiare: per questo, il cibo è un diritto di tutti gli esseri
umani.
Purtroppo questo diritto non viene rispettato in molte parti del mondo, per ragioni com-
plesse che dipendono da numerosi fattori: dall’organizzazione internazionale del lavoro,
da come la ricchezza è distribuita sul pianeta, da eventi climatici come la siccità o le
alluvioni, dalle guerre.
Sul sito www.hubmiur.it puoi trovare interessanti approfondimenti a riguardo.
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
227
Proteine
Funzione costruttiva Carboidrati o glucidi
(vegetali e animali)
3 Segna con una ✘ se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
228
Il corpo umano
Neuroni
Nervoso
Cervello, midollo spinale,
nervi, organi di senso
Muscoli:
SISTEMI volontari, involontari
Muscolare
Tessuto liscio o striato
Cuore
Riproduttore
Femminile: vagina,
utero, ovaie
229
I l p e r c o r s o
M a t e m a t i c a
di
Dalle Nuove Indicazioni Ministeriali
“Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione culturale del-
le persone e delle comunità, sviluppando le capacità di mettere in stretto
rapporto il “pensare” e il “fare” e offrendo strumenti adatti a percepire, in-
terpretare e collegare tra loro fenomeni naturali, concetti e artefatti costruiti
dall’uomo, eventi quotidiani. In particolare, la matematica dà strumenti per
la descrizione scientifica del mondo e per affrontare problemi utili nella vita
quotidiana; contribuisce a sviluppare la capacità di comunicare e discutere,
di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argo-
mentazioni degli altri.
230
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Traguardi
Obiettivi
di sviluppo Attività Contenuti
di apprendimento
delle competenze
NUMERI E PROBLEMI Numeri • Lettura, scrittura, scomposizione, • I numeri: ordini e periodi.
L’alunno si muove con • Leggere, scrivere, confrontare ricomposizione e confronto di numeri • I sistemi di numerazione non decimale.
sicurezza nel calcolo numeri interi e decimali. naturali. • Numeri primi e numeri composti.
scritto e mentale con i • Usare numeri naturali, interi, relativi • Consolidamento della conoscenza del • I numeri relativi.
numeri naturali e deci e decimali in modo adeguato rispet sistema numerico decimale e posizio • La numerazione degli antichi Romani.
mali. to al contesto. nale.
• Eseguire le quattro operazioni, valu • Gioco del cambio con sistemi di nume
Riesce a risolvere facili tando l’opportunità di ricorrere al razione non decimale.
problemi in tutti gli ambiti calcolo mentale o scritto. • Riconoscimento di un numero primo.
di contenuto, mantenen • Conoscere e utilizzare le proprietà • I numeri relativi nella realtà.
do il controllo sia sul pro delle operazioni. • Alcuni antichi sistemi di numerazione.
cesso risolutivo, sia sui • Individuare multipli e divisori di un • Calcolo delle quattro operazioni. • L’addizione e le sue proprietà.
risultati. numero. • Analisi delle proprietà delle operazioni. • La sottrazione e la sua proprietà.
• Riconoscere un numero primo. • Calcolo di moltiplicazioni e divisioni • La moltiplicazione e le sue proprietà.
Legge e comprende testi • Comprendere il concetto di potenza. per 10, 100, 1 000. • La divisione e le sue proprietà.
231
che coinvolgono aspetti • Stimare il risultato di una operazione. • Utilizzo di strategie di calcolo veloce. • Lo 0 e l’1 nelle operazioni.
logici e matematici. • Riconoscere frazioni proprie, impro • Individuazione di multipli e divisori di • I criteri di divisibilità.
prie e apparenti; complementari ed un numero. • Le potenze.
Descrive il procedimento equivalenti. • La potenza di un numero. • Le espressioni aritmetiche.
seguito e riconosce stra • Operare con le frazioni. • Le regole da seguire per risolvere una
tegie di soluzione diver • Comprendere il significato di per espressione aritmetica.
se dalla propria. centuale.
• Interpretare i numeri relativi in conte • Analisi del concetto di frazione. • Le frazioni.
Costruisce ragionamen sti concreti. • Riconoscimento di frazioni proprie, • Frazioni proprie, improprie, apparenti.
ti formulando ipotesi, • Conoscere le principali regole per improprie, apparenti, complementari • Frazioni complementari ed equivalenti.
sostenendo le proprie risolvere una espressione aritmetica. ed equivalenti. • Confronto di frazioni.
idee e confrontandosi • Conoscere sistemi di notazione dei • Calcolo della frazione di una quantità e • La frazione di un numero.
con il punto di vista di numeri che sono o sono stati in uso di un numero.
altri. in luoghi, tempi e culture diverse • Frazioni a confronto.
dalla nostra. • Operazioni di addizione e sottrazione
Riconosce e utilizza con le frazioni.
rappresentazioni diver • Riconoscimento di una frazione deci
se di oggetti matematici male.
(numeri decimali, frazio • Analisi del concetto di numero deci
ni, percentuali, scale di male.
riduzione, ...).
M atematica
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Traguardi
Obiettivi
di sviluppo Attività Contenuti
di apprendimento
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delle competenze
• Trasformazione di una frazione in • Dalla frazione all’intero.
numero decimale e viceversa. • Addizioni e sottrazioni con le frazioni.
M atematica
232
sione aritmetica alcune situazioni
problematiche. • Costruzione di diagrammi per la solu
zione dei problemi.
• Rappresentazione di una soluzione
usando una espressione aritmetica.
MISURE Misure • Analisi del concetto di misura e indivi • Le misure del Sistema Internazionale.
L’alunno utilizza le princi • Comprendere il concetto di misura e duazione di strategie per misurare. • Le misure di superficie.
pali unità di misura rela saper misurare. • Riflessione sulle unità di misura del • Le misure agrarie.
tive a superfici, volumi e • Conoscere e utilizzare le unità di Sistema Internazionale delle Misure. • Le misure di volume.
valori. misura del Sistema Internazionale • Confronto di misure e calcolo di equi • Volume e peso specifico.
delle Misure. valenze. • Le misure di valore.
• Confrontare misure ed eseguire • Conoscenza e attività pratiche con le • La compravendita.
equivalenze. misure di superficie. • Peso lordo, peso netto, tara.
• Comprendere il concetto di misura • Conoscenza e attività pratiche con le • Valore unitario e valore totale.
di superficie e di misura agraria. misure agrarie. • Le misure di tempo.
• Conoscere e comprendere il concet • Conoscenza e attività pratiche con le • Operazioni con le misure di tempo.
to di volume. misure di volume.
• Comprendere il rapporto tra volume • Analisi del rapporto tra volume e
e massa: il peso specifico. massa: il peso specifico.
• Distinguere gli elementi in una com • Uso delle misure di valore.
pravendita.
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Traguardi
Obiettivi
di sviluppo Attività Contenuti
di apprendimento
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delle competenze
• Conoscere le misure di valore. • Organizzazione delle conoscenze rela
• Conoscere le misure di tempo e tive agli elementi in una compravendita.
saperci operare. • Analisi del concetto di valore unitario
e totale.
• Conoscenza e attività pratiche con le
misure di tempo.
SPAZIO E FIGURE Spazio e figure • Acquisizione del concetto di piano • Geometria e arte.
L’alunno riconosce e rap • Costruire e utilizzare modelli mate cartesiano. • Il piano cartesiano.
presenta forme del piano riali nello spazio e nel piano come • Individuazione di trasformazioni iso • Le trasformazioni isometriche: traslazio
e dello spazio, relazioni e supporto a una prima capacità di metriche: traslazioni, simmetrie e rota ne, rotazione, simmetria.
strutture che si trovano in visualizzazione. zioni. • Riduzioni in scala: le similitudini.
natura o che sono state • Riconoscere figure ruotate, traslate • Riconoscimento di riproduzioni in • Gli angoli e le linee.
create dall’uomo. e riflesse. scala. • Tanti tipi di rette: incidenti, perpendico
• Utilizzare il piano cartesiano per • Analisi del concetto di angolo. lari e parallele.
Descrive, denomina e localizzare punti. • Riconoscimento degli angoli e attività • I poligoni.
classifica figure in base a • Riprodurre in scala una figura asse di misurazione degli stessi. • I triangoli.
caratteristiche geometri gnata. • Classificazione e rappresentazione di • I quadrilateri.
linee. • I poligoni regolari.
233
che, ne determina misu • Ampliare le conoscenze relative ad
re, progetta e costruisce angoli e linee. • Individuazione di poligoni e classifica • Perimetri e aree.
modelli concreti di vario • Descrivere, denominare e classifica zione in base a diverse caratteristiche. • Le formule inverse.
tipo. re figure geometriche, identificando • Riconoscimento delle principali carat • Figure isoperimetriche.
gli elementi significativi. teristiche dei poligoni e loro classifi • Figure equiestese.
Utilizza strumenti per • Riprodurre una figura in base a una cazione. • La circonferenza e il cerchio.
il disegno geometrico descrizione utilizzando gli strumenti • Calcolo del perimetro dei poligoni. • La misura della circonferenza.
(riga, compasso, squa opportuni. • Calcolo dell’area dei poligoni. • L’area del cerchio.
dra) e i più comuni stru • Determinare il perimetro di una figu • Riconoscimento di figure isoperimetri • L’area della corona circolare e del set
menti di misura (metro, ra utilizzando le più comuni formule che. tore circolare.
goniometro, …). o altri procedimenti. • Riconoscimento di figure equiestese. • I solidi.
• Determinare l’area dei poligoni per • Riconoscimento di circonferenza e di • Gli elementi di un poliedro.
scomposizione o utilizzando le più cerchio. • I principali poliedri.
comuni formule. • Classificazione dei vari elementi costi • Area di base, laterale e totale.
• Comprendere il concetto di circonfe tutivi di una circonferenza e di un cer • I solidi di rotazione.
renza e di cerchio. chio. • Il volume dei solidi.
• Conoscere gli elementi che costitui • Costruzione di oggetti tridimensionali:
scono un cerchio. poliedri e solidi di rotazione.
• Conoscere i principali solidi. • Acquisizione del concetto di area di
• Saper utilizzare gli strumenti adatti base, laterale, totale.
per disegnare figure piane e solide. • Acquisizione del concetto di volume.
M atematica
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Traguardi
Obiettivi
di sviluppo Attività Contenuti
di apprendimento
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delle competenze
RELAZIONI, DATI Relazioni • Rappresentazione di relazioni e dati. • Le relazioni fra insiemi.
• Riconoscere relazioni e dati. • Uso corretto dei connettivi logici. • La relazione riflessiva, simmetrica, tran
M atematica
E PREVISIONI
L’alunno quantifica in • Utilizzare le rappresentazioni per • Formulazione corretta di enunciati logi sitiva, di equivalenza.
casi semplici situazioni ricavare informazioni, formulare giu ci. • Le parole della logica: i connettivi e, o,
di incertezza. dizi e prendere decisioni. • Uso corretto di “Se… allora”. non.
• Saper usare i connettivi logici. • Vero e falso.
Ricerca dati per ricavare • Comprendere il significato di enun • Gli enunciati logici.
informazioni, costruisce ciato semplice e composto. • Gli enunciati semplici e composti.
rappresentazioni, tabelle • Se… allora.
e grafici. Dati e previsioni • Analisi del concetto di probabilità. • Probabilità e previsioni.
• Comprendere il concetto di proba • Diversi modi di esprimere una proba
Ricava informazioni anche bilità. bilità.
da dati rappresentati in • Usare le nozioni di frequenza, di
tabelle e grafici. • Analisi di osservazioni e rilevamenti • La statistica.
moda, di media aritmetica, se ade statistici. • La frequenza.
guate alla tipologia di dati a dispo • Conoscere gli strumenti di indagine. • Le rappresentazioni statistiche.
sizione. • Raccolta e classificazione di dati stati • La media aritmetica.
• Rappresentare problemi con tabelle stici mediante i grafici. • La moda.
e grafici che ne esprimono la strut
234
• Conoscere il concetto di moda, di • La mediana.
tura. mediana, di media aritmetica. • L’intervallo di variazione.
• Compiere osservazioni e rilevamenti • Comprendere il significato di intervallo
statistici. di variazione.
• Raccogliere e classificare dati stati
stici mediante i grafici.
04/05/16 11:37
M atematica
La metodologia
Come sostenuto da Pellerey, non è possibile stabilire un metodo didattico
definitivo; invece è determinante tener conto di principi generali di caratte-
re metodologico sia nella fase di progettazione, sia in quella di realizzazione
didattica.
Il percorso didattico in Matematica deve muovere da situazioni problemati-
che e passare dal concreto all’astratto. La Matematica è una costruzione del
pensiero che non può limitarsi a un apprendimento rigido di formule, regole,
meccanismi, ma deve mirare a sviluppare le capacità di intuizione, immagi-
nazione, progettazione per quantificare, ordinare, misurare la realtà.
Partendo dal problem-solving, gli alunni possono andare alla scoperta dei
concetti matematici, costruendoli, ponendosi delle domande e cercando
delle soluzioni.
L’uso di materiale strutturato, come l’abaco e i blocchi aritmetici multibase,
oppure costruito dagli stessi alunni, aiuta e stimola il passaggio dall’operati-
vità concreta all’astrazione, come sostenuto dal Bruner e dal Dienes.
“Una cultura matematica adeguata sembra essere una delle componenti es-
senziali dei bisogni educativi dell’uomo. […] Si tratta di una cultura attiva e
non ripetitiva, di una cultura che domina concetti, principi e procedimenti
essenziali, per leggere e interpretare l’evolversi della realtà fisica e sociale,
per decidere e agire in essa. (Pellerey)”
235
Problemi
Aritmetica Geometria
MATEMATICA
Probabilità Misura
Logica Statistica
Addizioni e sottrazioni
con le frazioni
236
Dati sovrabbondanti
Strategie di e dati mancanti
risoluzione
Dal problema
Analisi all’espressione
della realtà PROBLEMI aritmetica
Valore Problemi di
Compravendita unitario e geometria
valore totale
Peso lordo,
peso netto, tara
Capacità Volume
Lunghezza MISURA
Misure di tempo
Superficie
Misure di valore
Operazioni
Misure
agrarie Spesa,
guadagno,
ricavo,
perdita
237
Concavi,
convessi
Traslazioni
Acuti, ottusi,
Rotazioni Similitudini retti, piatti,
giro Rette, Convergenti,
semirette, divergenti
segmenti
Trasformazioni geometriche
Angoli
Simmetrie Linee
Cubo,
parallelepipedo,
Parallele, prisma,
GEOMETRIA perpendicolari, piramide
incidenti
Piano cartesiano
Poliedri
Equiestensioni Area Solidi
Elementi
Formule Solidi
Circonferenza Volume rotondi
inverse
Perimetro e cerchio
Area
Isoperimetrie Cilindro,
Poligoni Formule cono,
sfera
Triangoli Base,
Caratteristiche laterale,
totale
Quadrilateri
Classificazioni
Poligoni regolari
238
Casi Casi
favorevoli PROBABILITÀ possibili
Modi di esprimere
la probabilità
Corrispondenza
biunivoca
E / O / Non
Vero,
Corrispondenza falso
Connettivi logici
univoca
Riflessiva
LOGICA
Simmetrica Enunciati
Premesse e semplici
Transitiva conseguenze
Enunciati
Di equivalenza Se… allora composti
STATISTICA
Intervallo di variazione
239
1
LI
I numeri
1 Inserisci i numeri nella tabella, come nell’esempio.
493 412 938 4 9 3 4 1 2 9 3 8
419 382
8 044 829
73 256 081
84 314 607
128 330 426
12 753 192
1 721 245 ➜ unmilionesettecentoventunomiladuecentoquarantacinque
29 321 105 ➜ ...............................................................................................................................................................................................................
945 218 ➜ .......................................................................................................................................................................................................................
6 352 842 ➜ ...................................................................................................................................................................................................................
55 624 197 ➜ ...............................................................................................................................................................................................................
734 112 216 ➜ ............................................................................................................................................................................................................
582 771 883 ➜ ..........................................................................................................................................................................................................
3 Sottolinea con colori diversi i periodi, poi scrivi in cifre i seguenti numeri, come nel
l’esempio.
tredicimiliardiventisettemilionicentoventimilasedici ➜ 13 027 120 016
unmiliardotrentaquattromilionisessantamiladodici ➜ ....................................................................................................
ventiduemilioniquattrocentomilanove ➜ ......................................................................................................................................
centomilioniottantasettemilanovecento ➜ ..................................................................................................................................
duemiliardiventimilacentoquarantasette ➜ ...............................................................................................................................
seimilionitrecentocinquemilanovecentodue ➜ .....................................................................................................................
undicimilionisettecentomilaquattordici ➜ ...................................................................................................................................
240
LI
I numeri
1 Sottolinea con colori diversi i vari periodi, poi scrivi in lettere i seguenti numeri, come
nell’esempio.
77 012 467 ➜ settantasettemilionidodicimilaquattrocentosessantasette
18 734 722 528 ➜ ....................................................................................................................................................................................................
15 436 192 ➜ ...............................................................................................................................................................................................................
394 520 156 ➜ ............................................................................................................................................................................................................
1 426 065 ➜ ...................................................................................................................................................................................................................
77 489 110 ➜ ...............................................................................................................................................................................................................
372 891 023 ➜ ............................................................................................................................................................................................................
393 251 762 104 ➜ ................................................................................................................................................................................................
duemilionicentoventitremilaseicentododici ➜ 2 123 612
➜ 2 uM + 1 hk + 2 dak + 3 uk + 6 h + 1 da + 2 u
duemiliardicentoquarantamilionitrecentomilaottantasei ➜ .....................................................................................
➜ ......................................................................................
quattrocentomilionisettecentomilanovecentoquarantacinque ➜ .....................................................................
➜ .....................................................................
trecentomilionicentoquindicimiladiciotto ➜ ..............................................................................................................................
➜ . .............................................................................................................................
ottomiliardiquarantunomilionisettantacinquemila ➜ .......................................................................................................
➜ ........................................................................................................
4 uG + 5 hM + 2 daM + 6 uk + 8 da = .......................................................................................................................................
3 daM + 6 dak + 9 uk + 7 da + 5 u = ..........................................................................................................................................
15 uk + 54 h + 11 da + 5 u = .................................................................................................................................................................
23 daG + 145 uM + 437 h = ....................................................................................................................................................................
127 hk + 365 da + 561 u = .......................................................................................................................................................................
912 uM + 169 dak + 34 h + 26 da = .............................................................................................................................................
241
1
LI
I numeri
1 Scomponi i seguenti numeri, come nell’esempio.
3 741 869 = 3 uM + 7 hk + 4 dak + 1 uk + 8 h + 6 da + 9 u =
= 3 000 000 + 700 000 + 40 000 + 1 000 + 800 + 60 + 9
72 405 379 = . ....................................................................................................................................................................................................
= . ....................................................................................................................................................................................................
260 932 786 = . ....................................................................................................................................................................................................
= . ....................................................................................................................................................................................................
813 334 256 = . ....................................................................................................................................................................................................
= . ....................................................................................................................................................................................................
41 806 477 = . ....................................................................................................................................................................................................
= . ....................................................................................................................................................................................................
1 543 418 = . ....................................................................................................................................................................................................
= . ....................................................................................................................................................................................................
2 980 267 461 = . ....................................................................................................................................................................................................
= . ....................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
242
LI
I numeri
1 Scomponi i seguenti numeri, come nell’esempio.
4 597 263 = 4 uM + 5 hk + 9 dak + 7 uk + 2 h + 6 da + 3 u =
= 4 000 000 + 500 000 + 90 000 + 7 000 + 200 + 60 + 3 =
= (4 × 1 000 000) + (5 × 100 000) + (9 × 10 000) + (7 × 1 000) + (2 × 100) + (6 × 10) + (3 × 1) =
= (4 × 106) + (5 × 105) + (9 × 104) + (7 × 103) + (2 × 102) + (6 × 101) + (3 × 100) =
46 971 352 = ..............................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................
391 542 = .............................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................
1 542 764 = .............................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................
6 913 = .............................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
243
1
LI
Addizioni
1 Calcola in colonna.
12 + 8 + 26 + 4 = (12 + 8) + (26 + 4) =
= 20 + 30 = 50
25 + 34 + 5 + 6 = ...........................................................................................................................................................................
. ................................................................................................................................................................................
62 + 37 + 3 + 8 = ...........................................................................................................................................................................
. ................................................................................................................................................................................
35 + 15 + 24 + 26 = ...........................................................................................................................................................................
. ................................................................................................................................................................................
72 + 45 + 18 + 25 = ...........................................................................................................................................................................
. ................................................................................................................................................................................
91 + 282 + 9 + 18 = ...........................................................................................................................................................................
. ................................................................................................................................................................................
244
LI
Addizioni
1 Calcola in colonna.
245
1
LI
Sottrazioni
1 Calcola in colonna.
– 10
200 ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ ..............
.............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ ..............
– 50
900 ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ ..............
3 000 ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ ..............
.............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ ..............
– 250
2 500 ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ .............. ➜ ..............
246
LI
Sottrazioni
1 Calcola in colonna.
..................................................................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................................................................................
1 380 – 660 = ............................................................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................................................................................
2 500 – 940 = ..........................................................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................................................................................
247
1
LI
Moltiplicazioni
1 Calcola in colonna.
2 Completa.
• Il prodotto di due fattori è 24; uno dei due fattori è 6. L’altro fattore è . ............................................. .
• Il prodotto di due fattori è 49; uno dei due fattori è 7. L’altro fattore è . ............................................. .
• Il prodotto di due fattori è 63; uno dei due fattori è 9. L’altro fattore è . ............................................. .
• Se moltiplico 15 per 3 e poi per 2, ottengo il numero ......................................................................................... .
• Se moltiplico 12 per 4 e poi per 5, ottengo il numero ......................................................................................... .
3 Completa.
248
LI
Moltiplicazioni
1 Calcola in colonna.
249
1
LI
Divisioni
1 Calcola in colonna.
2 Applica la proprietà invariantiva della divisione per rendere più semplici i calcoli.
250
LI
Divisioni
1 Calcola in colonna.
251
1
LI
35 • 2 • 13 • 9 • 20 • 100 • 19 • 72 • 41 • 7 •
12 • 77 • 93 • 6 • 49 • 33 • 51 • 47 • 83 • 30
12 ➜ . ................................................................................................... 6 ➜ ........................................................................................................
25 ➜ . ................................................................................................... 36 ➜ . ...................................................................................................
77 ➜ . ................................................................................................... 50 ➜ . ...................................................................................................
100 ➜ ................................................................................................. 15 ➜ . ...................................................................................................
88 ➜ . ................................................................................................... 90 ➜ . ...................................................................................................
36 ➜ . ................................................................................................... 22 ➜ . ...................................................................................................
65 ➜ . ................................................................................................... 60 ➜ . ...................................................................................................
3 Scrivi a destra dei numeri dati una cifra, in modo da renderli divisibili…
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................
252
LI
Numeri primi, numeri composti,
criteri di divisibilità
1 Completa le frasi con “è multiplo di” oppure “non è multiplo di”.
14 è multiplo di 7 perché 7 × 2 = 14
18 ➜ . ............................................................................ 5 perché .......................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
4 Trova le coppie entro il 100 dei numeri primi reversibili, cioè dei numeri primi che si
ottengono invertendo le cifre.
13 • 31 ................ • ................ ................ • ................ ................ • ................
30 = 2 × 15 30 = 2 × 3 × 5
3×5
28 • 56 • 80 • 35 • 27 • 86 • 49 • 51
253
1
LI
Le potenze
1 Scrivi sotto forma di potenza le seguenti moltiplicazioni, come nell’esempio.
3 × 3 × 3 × 3 = 34 5 × 5 × 5 × 5 × 5 × 5 = ..................................................
4 × 4 = ............................................................................................... 2 × 2 × 2 × 2 × 2 = .............................................................
9 × 9 × 9 = .................................................................................... 8 × 8 = ..............................................................................................
6 × 6 × 6 × 6 = ......................................................................... 10 × 10 × 10 = .........................................................................
1 × 1 × 1 × 1 × 1 = .............................................................. 7 × 7 × 7 = ....................................................................................
20 × 20 × 20 = ......................................................................... 15 × 15 = ........................................................................................
54 ➜ ...................................................................................................... 39 ➜ ......................................................................................................
82 ➜ ...................................................................................................... 73 ➜ ......................................................................................................
24 ➜ ...................................................................................................... 168 ➜ . .................................................................................................
125 ➜ . ................................................................................................. 91 ➜ ......................................................................................................
236 ➜ . ................................................................................................. 157 ➜ . .................................................................................................
143 ➜ . ................................................................................................. 64 ➜ ......................................................................................................
254
LI
Le potenze
1 Trasforma in potenza solo quando è possibile.
43 = 4 × 4 × 4 = 64
72 = .........................................................................................................................................................................................................................................
121 = .....................................................................................................................................................................................................................................
25 = .........................................................................................................................................................................................................................................
34 = .........................................................................................................................................................................................................................................
102 = .....................................................................................................................................................................................................................................
83 = .........................................................................................................................................................................................................................................
3 Scrivi i risultati.
93 547 = . ...................................................................................................................................................................................................................
. .........................................................................................................................................................................................................................
6 829 = . ...................................................................................................................................................................................................................
. .........................................................................................................................................................................................................................
15 382 = . ...................................................................................................................................................................................................................
. .........................................................................................................................................................................................................................
451 687 = . ...................................................................................................................................................................................................................
. .........................................................................................................................................................................................................................
255
1
LI
Le frazioni
1 Indica accanto a ogni figura la frazione corrispondente.
..... .....
➜ — ➜ —
..... .....
3 1 15 27 2 12 2 13
6 3 5 8 18 5 9 6
12 5 7 14 22 3 4 26
6 3 7 8 11 5 8 13
4 Scrivi le frazioni corrispondenti alle parti colorate, poi confronta ogni coppia usando i
simboli >, <, =.
256
LI
Le frazioni
1 Calcola.
12 16
di 180 ➜ ............................................................................... di 275 ➜ ...............................................................................
18 25
7 19
di 480 ➜ ............................................................................... di 420 ➜ ...............................................................................
24 20
9 15
di 176 ➜ ............................................................................... di 216 ➜ ...............................................................................
11 27
3 7 6 4 7 5 11 15 12 7 4 5
9 9 12 12 8 8 18 18 15 15 6 6
4 4 11 11 8 8 19 19 16 16 3 3
8 9 22 18 9 10 20 25 18 16 9 6
4 Trova l’intero.
2 4
se è 16 ➜ l’intero è .................................................. se è 28 ➜ l’intero è ..................................................
3 7
12 5
se è 24 ➜ l’intero è .................................................. se è 35 ➜ l’intero è ..................................................
23 7
3 8
se è 9 ➜ l’intero è ..................................................... se è 40 ➜ l’intero è ..................................................
14 10
257
1
LI
3 45
10 100
............. .............
25 100
10 100
............. .............
18 25 121 145
➜ ................ ➜ ................ ➜ ................ ➜ ................
100 1 000 10 100
258
LI
Le frazioni e i numeri decimali
1 Trasforma le seguenti frazioni decimali in numeri decimali, poi ordinali dal maggiore al
minore.
22 16 143 6
➜ ................... ➜ ................... ➜ ................ ➜ ...................
10 100 1 000 10
2 Trasforma i seguenti numeri decimali in frazioni decimali, poi ordinale dalla minore alla
maggiore.
..... ..... ..... .....
0,5 ➜ — 24,8 ➜ — 7,8 ➜ — 130,2 ➜ —
..... ..... ..... .....
...........
ventinove millesimi .....................
...........
...........
quattrocentododici decimi .....................
...........
...........
millesettecentoventidue millesimi .....................
...........
...........
ottocentonove centesimi .....................
...........
...........
duecentoventisette decimi .....................
...........
...........
trentadue centesimi .....................
...........
259
1
LI
260
LI
Le operazioni con i numeri decimali
1 Calcola in colonna.
261
1
LI
Le percentuali
1 Scrivi la frazione sotto forma di percentuale, come nell’esempio.
35 12 94
= 35% = ................ = ................
100 100 100
73 44 25
= ................ = ................ = ................
100 100 100
6 20 50
= ................ = ................ = ................
100 100 100
9 62 75
= ................ = ................ = ................
100 100 100
4 Risolvi il problema.
262
LI
Le percentuali
1 Calcola le seguenti percentuali.
× 25 × ............
3 75 3 ........
= = 75% = = %
............
4 100 ..... .........
× 25 ×4
× 50 × ............
1 ........ 3 ........
= = %
............ = = %
............
..... ......... ..... .........
× 50 × 10
× 20 × ............
× ............ × ............
1 25 180 90 7 9 13 5 3
= = 25% = = 90% • • • •
4 100 200 100 50 25 20 10 5
× 25 :2
263
1
LI
I problemi
1 Collega ciascun problema con l’operazione che lo risolve. Poi scrivi l’operazione sui
puntini e calcola.
×
sono in tutto sullo latte?
scaffale? ..........................................................
..........................................................
264
LI
I problemi
1 Collega ciascun problema con l’operazione che lo risolve. Poi scrivi l’operazione sui
puntini e calcola.
..........................................................
Durante un torneo di
+ Alex vuole sistemare
carte, Anna ha tota- in alcune scatole la
lizzato 145 punti nel-
la prima partita. Poi – sua collezione di 120
macchinine.
altri 112 punti nella Se dispone 15 mac-
×
seconda. chinine in ogni sca-
Quanti punti ha tota- tola, quante gliene
lizzato in tutto? occorrono?
:
.......................................................... ..........................................................
265
1
LI
I problemi
1 Risolvi i problemi.
• Un grande albergo di 4 piani ha in ogni piano 26 camere. Quante camere ci sono in tutto?
5
Oggi sono state occupate di tutte le camere. Quante camere sono occupate?
8
Quante camere sono libere?
Risposte: ............................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
• I litri di vino che si ricavano dall’uva sono il 70% del peso in chilogrammi dell’uva rac-
colta. Un agricoltore ha raccolto 2 500 kg di uva in una prima vigna, 1 250 kg in una
seconda e 1 750 in una terza.
Quanti chilogrammi di uva ha raccolto? Quanti litri di vino potrà produrre l’agricoltore?
Risposte: ............................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
266
LI
I problemi
1 Risolvi i problemi.
Risposta: ............................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
• I litri di vino che si ricavano dall’uva sono il 70% del peso in chilogrammi dell’uva rac-
colta. Un agricoltore ha raccolto 2 500 kg di uva in una prima vigna, 1 250 kg in una
seconda e 1 750 in una terza.
Quanti litri di vino potrà produrre l’agricoltore?
Risposta: ............................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
267
1
LI
I problemi
1 Risolvi i problemi.
Risposte: ............................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
• Un commerciante acquista 36 casse di mele che hanno un peso netto di 432 kg. Qual
è il peso netto di ogni cassa?
Per ogni chilogrammo di mele si ricavano € 1,65, con un guadagno di € 0,75. Quale
sarà il ricavo totale? E il guadagno totale? E la spesa totale?
Risposte: ............................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
268
LI
I problemi
1 Risolvi i problemi.
Risposta: ............................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
• Un commerciante acquista 36 casse di mele che hanno un peso lordo totale di 468 kg
e la tara unitaria di 1 kg. Quanto pesano le mele di ogni cassa?
Se ogni chilogrammo di mele viene venduto a € 1,65 con un guadagno di € 0,75, quale
sarà stata la spesa totale?
Risposte: ............................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
269
1
LI
4 Esegui le equivalenze.
270
LI
Le misure del S.I.
1 Indica il valore di ogni cifra nella sua unità di misura. Osserva gli esempi e completa
sul quaderno.
17 m 7,3 l 18 dam 33,1 dal 37 dag
dam m l dl 3,8 dam 5,17 l 2 351 mg
2 315 m 418 l 13,5 g
47,18 hm 138 cl 8,17 kg
13 g 5,12 m 7,18 dal 32,8 hg
dag g 3,8 km 2 300 ml 2,13 dag
2 Completa.
4 Risolvi il problema.
271
1
LI
Le misure di superficie
1 Completa.
37,8 km2 • 5 891 mm2 • 78,35 dm2 • 673 289 cm2 • 682,91 hm2 • 5,382 dam2 • 5 637 m2
272
LI
Le misure di superficie
1 Completa gli schemi ed esegui le equivalenze.
hm2
.................. dam2
..................
1 km2 1 hm2
.................. dam .................. m
2 2
0,01 dam2 100 dm2 102 dm2 10 050 cm2 98 dm2 200 dm2
7 200 cm2 0,09 dam2 95 dm2 9 000 cm2 9 999 cm2 10 000 cm2
3 Esegui le equivalenze.
4 Completa.
• Un ettaro (ha) corrisponde a .................. hm2, a .................. dam2 e a .................. m2.
• Un’ara (a) corrisponde a .................. hm2, a .................. dam2 e a .................. m2.
• Una centiara (ca) corrisponde a .................. hm2, a .................. dam2 e a .................. m2.
273
1
LI
Le misure di volume
1 Inserisci le seguenti misure nella tabella.
1 533 hm3 • 232 281 m3 • 0,349 km3 • 913,67 cm3 • 526 189,27 dm3 • 16 289,12 dam3
Unità di
Multipli Sottomultipli
misura
chilometro ettometro decametro metro decimetro centrimetro millimetro
cubo cubo cubo cubo cubo cubo cubo
km3 hm3 dam3 m3 dm3 cm3 mm3
h da u h da u h da u h da u h da u h da u h da u
23,704 m3 = 2 decine di metri cubi + 3 unità di metri cubi + 7 centinaia di decimetri cubi
+ 0 decine di decimetri cubi + 4 unità di decimetri cubi
7 825,193 m3 = . .........................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
274
LI
Le misure di volume
1 Scrivi quale misura rappresenta ogni gruppo di tre cifre, come nell’esempio.
275
1
LI
Le misure di valore
1 Risolvi i seguenti problemi.
276
LI
Le misure di valore
1 Risolvi i seguenti problemi.
277
Le trasformazioni isometriche
1 Colora nello stesso modo le figure che corrispondono a una traslazione.
O
O
3 Disegna 3 figure che abbiano un solo asse di simmetria e 3 figure che abbiano almeno
due assi di simmetria.
278
2 Completa. 3 Completa.
279
1
LI
I poligoni
1 Disegna sul quadrettato un triangolo rettangolo, un triangolo scaleno e un triangolo
isoscele.
B Poligoni
D equiangoli
A
C E
G I Poligoni
F
H
Poligoni
equilateri
4 Disegna un poligono con tutti i lati congruenti e gli angoli retti, e un poligono con i lati
e gli angoli opposti congruenti.
280
LI
Il perimetro e l’area dei poligoni
1 Calcola il perimetro e l’area delle seguenti figure.
C
Perimetro:
Area:
A H B
AB = 38 cm
BC = 47 cm
CH = 43 cm
D C
Perimetro:
Area:
A B
AB = 18 cm
D C
Perimetro:
A B
Area:
AB = 24 cm
BC = 12 cm
281
1
LI
I poligoni regolari
1 Calcola il perimetro e l’area dei seguenti poligoni.
D
Perimetro:
E C
A B Area:
AB = 12 dam
E D
Perimetro:
F C
A B Area:
AB = 15 cm
F E
Perimetro:
G D
C
H
A B Area:
AB = 8 m
282
LI
I poligoni regolari
1 Calcola il perimetro e l’area dei seguenti poligoni.
Perimetro:
Area:
Perimetro:
Area:
283
1
LI
La circonferenza e il cerchio
1 Osserva il cerchio e completa la tabella, come nell’esempio.
G
F
H
Raggi Diametri Corde Archi
I
E
L 0 D OE ............................... ............................... ...............................
B
A
Circonferenza:
Diametro:
284
LI
La circonferenza e il cerchio
1 Calcola la misura della circonferenza e del raggio di un cerchio che ha l’area di
113,04 dm2.
Circonferenza:
Raggio:
Raggio:
Circonferenza:
Area:
3 Calcola l’area della corona circolare formata da due circonferenze lunghe 37,68 cm e
25,12 cm.
Area:
285
1
LI
I solidi
1 Disegna lo sviluppo del cubo riportando correttamente le lettere.
H G
E F
D C
A B
E F
D C
A B
286
LI
I solidi
1 Risolvi i seguenti problemi.
• Una piramide a base quadrata ha il lato lungo 27 cm e l’apotema metà del perimetro di
base. Calcola la superficie totale.
287
• Calcola, in centimetri cubi, il volume di un cilindro che ha il raggio di base lungo 100 cm
e l’altezza di 25 dm.
288
La probabilità
1 Leggi il problema e completa la tabella.
F F F F F F F F F L L L L L L L B B B B N N N N N
Fondente
Latte
Ciocc. bianco
Nocciola
Giosuè e Alex giocano al Gioco dell’Oca. Giosuè è sulla casella 19 e Alex sulla casella 28.
Ora è il turno di Giosuè: deve tirare i due dadi.
Disegna nei riquadri qua sotto tutte le coppie di numeri che possono apparire sulle facce
dei due dadi e che permetterebbero a Giosuè di superare Alex.
La fragola è rossa come la Maria è più grande di Ales- Dormire ha la stessa coniu-
ciliegia. sia, che è maggiore di Luca. gazione di partire.
Relazione ................................................... Relazione ................................................... Relazione ...................................................
................................................................................. ................................................................................. .................................................................................
289
La statistica
1 Leggi il testo e completa.
Al ristorante di Nicola sono state registrate in una settimana del mese di agosto le seguenti
presenze:
lunedì: 91 clienti • martedì: 86 clienti • mercoledì: 74 clienti • giovedì: 105 clienti •
venerdì: 89 clienti • sabato: 125 clienti • domenica: 137 clienti
• Ordina i dati: . ..........................................................................................................................................................................................................
• Trova la moda: ......................................................................................................................................................................................................
• Calcola la media aritmetica: ..................................................................................................................................................................
• Individua la mediana: ...................................................................................................................................................................................
• Calcola l’intervallo di variazione: .....................................................................................................................................................
2 Osserva il grafico, che rappresenta la composizione delle famiglie degli alunni della
classe 5a B. Poi rispondi alle domande.
7
0
Anna
Maria
Luca
Paolo
Leo
Gaia
Sonia
Davide
Carla
Ugo
Andrea
Franco
Alice
Cinzia
Chiara
Cesare
290
La logica
1 Leggi il testo, osserva il disegno e indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F).
Gli alunni della 5ª B per venire a scuola usufruiscono dello scuolabus oppure sono accom-
pagnati in auto, ma alcuni vengono a piedi. Ciascun pallino grigio rappresenta un alunno.
automobile scuolabus
a piedi
Mattia deve leggere un libro di 320 pagine entro la fine del mese di aprile.
È il 15 del mese e si rende conto di essere arrivato esattamente a metà libro. Decide, così,
di leggere 10 pagine al giorno per poter terminare in tempo il libro.
Riuscirà Mattia a terminare in tempo il libro?
Scegli una delle risposte e completa la frase.
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
291
La logica
1 Leggi il testo.
3 Osserva la sequenza.
• Da quanti punti e segmenti sarà formata l’immagine 6? Punti .................. Segmenti ..................
292
La logica
1 Leggi il testo, osserva il disegno e indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F).
293
B. 9 D. 1
A. 24 cm2 C. 20 cm2
B. 20 cm D. 24 cm
4
3 a b c
Osserva le seguenti figure
in sequenza.
A. 12 C. 14
B. 16 D. 18
A. 270,308 C. 27,308
B. 27,38 D. 270,38
294
D. 4,75 > 5
A. 65 307 C. 65 327
B. 65 027 D. 650 327
4 3
A. C.
6 4
4 1
B. D.
7 2
4 Qual è il numero nascosto dalla stellina, che rende vera la seguente uguaglianza?
56 : 8 = 5,6 : ★
A. 8 C. 0,8
B. 80 D. 0,08
5 Marcello porta in classe dei cioccolatini da dividere con i suoi compagni. In classe ci
sono in tutto 24 alunni e a ciascuno spetta un cioccolatino.
Se fossero 8 bambini a dividersi in parti uguali gli stessi cioccolatini, quanti ne avrebbe
ciascuno?
A. 2 C. 3
B. 4 D. 6
295
1 2 3
A. Gli angoli interni della figura 2 hanno ampiezza minore di quelli corrispondenti
nella figura 3.
B. In tutte e tre le figure gli angoli interni corrispondenti hanno la stessa ampiezza.
C. Gli angoli interni della figura 3 hanno ampiezza maggiore di quelli corrispondenti
nella figura 1.
D. In tutte e tre le figure gli angoli interni corrispondenti hanno ampiezza diversa.
2
3 Anna, Sandro e Giulia misurano con i passi la lunghezza del cortile di scuola. Anna
conta 74 passi, Sandro ne conta 85 e Giulia 80. Chi ha il passo più corto?
A. Anna C. Giulia
B. Sandro D. Non si può sapere
4
3 Per fare una torta per 6 persone utilizzo, tra i vari ingredienti, anche 300 g di farina e
180 g di burro.
Se impasto 500 g di farina e 300 g di burro, per quante persone sarà la torta?
A. 14 persone C. 10 persone
B. 12 persone D. Non si può sapere
296
16
14
12
10
Alunni
0
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
A. Solo il numero 2
B. Il numero 1 e il numero 2
C. Nessuno
1 2 3 D. Tutti
297
A. 40 cm C. 60 cm
B. 80 cm D. 120 cm
2
3 Hai a disposizione le seguenti monete.
• Qual è il numero minimo di monete che ti servono per ottenere 5,62 euro?
A. 8 B. 6 C. 5 D. 4
298
2 In una città il biglietto del bus costa 1,50 euro ed è valido per 100 minuti.
Carlo sale sul bus e timbra alle ore 10:18.
A che ora scadrà il suo biglietto?
A. 11.28 C. 11.38
B. 11.48 D. 11.58
E I LATI
...................................................................................................
4 La macchina del papà di Andrea consuma in media 1 l di benzina per fare 15 km.
consumato? …...........……. l
299
A. 2 A. 0,05
B. 0,2 B. 5
C. 0,02 C. 0,55
D. 0,20 D. 0,5
2
3 Quale tra le seguenti figure è simmetrica alla figura A rispetto all’asse di simmetria s?
FIGURA A
A. B. C. D.
1 2 3 4
300
S u s s i d i a r i o
Perché un
semplificato?
In classi sempre più eterogenee e complesse, caratterizzate
da una significativa presenza di alunni migranti e di alunni
con disturbi specifici dell’apprendimento, i libri di testo ri-
schiano di non rispondere più in modo adeguato alle esigen-
ze di personalizzazione dell’insegnamento richieste anche
dalla normativa attuale.
La Circolare n. 8/2013 ha infatti introdotto la possibilità e l’op-
portunità di personalizzare la programmazione didattica per
gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), utilizzando, se
necessario, strumenti compensativi quali i testi semplificati.
I libri di testo utilizzano normalmente un lessico disciplinare
specialistico e una complessa strutturazione della frase e del
periodo che risultano spesso incomprensibili per gli alunni
stranieri e per gli alunni con limitate competenze linguistiche.
Le difficoltà di tipo linguistico costituiscono così per questi
alunni un ostacolo a volte insormontabile per la comprensio-
ne dei concetti più astratti, che devono essere acquisiti nelle
discipline di studio e nell’area matematica, e facilmente con-
ducono all’insuccesso scolastico o comunque ad un senso di
inadeguatezza e di esclusione dal percorso della classe.
Per rendere concretamente possibile la personalizzazione
dell’insegnamento in ottica inclusiva, il corso IMPARO FACI-
LE ha predisposto una versione del Sussidiario delle discipli-
ne e dei Quaderni operativi in Italiano semplificato.
302
Il Sussidiario Semplificato
IMPARO FACILE - VERSIONE SEMPLIFICATA è dedicato e re-
alizzato espressamente per gli alunni con una limitata com-
petenza linguistica in Italiano.
303
304
I riferimenti normativi:
gli alunni con
Bisogni Educativi Speciali (BES)
Le importanti circolari sugli alunni con BES e sull’integrazio-
ne degli alunni migranti forniscono precise indicazioni nor-
mative in questa direzione, riferendosi esplicitamente ai testi
semplificati come importanti strumenti per l’inclusione e la
personalizzazione dell’insegnamento.
305
I riferimenti normativi:
gli alunni migranti
Dalla Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 “Strumenti
d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazio-
ne territoriale per l’inclusione scolastica”:
“Per questi alunni, e in particolare per coloro che sperimentano difficoltà
derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana – per esempio alunni
di origine straniera di recente immigrazione e, in specie, coloro che sono
entrati nel nostro sistema scolastico nell’ultimo anno – è parimenti possi-
bile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che adottare
strumenti compensativi e misure dispensative (ad esempio la dispensa
dalla lettura ad alta voce e le attività ove la lettura è valutata…).”
306
Il Piano Annuale
per l’Inclusività (PAI)
Dal 2013, ogni scuola deve presentare entro il mese di giu-
gno il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) con cui esplicita
gli strumenti, le strategie e le risorse che intende utilizzare
nell’anno scolastico successivo per l’inclusione di alunni DSA,
BES e migranti nel percorso di apprendimento e nel contesto
relazionale della classe.
307
COMPETENZE IN ITALIANO L2
COMPRENSIONE DELL’ORALE
308
PRODUZIONE ORALE
309
PRODUZIONE SCRITTA
COMPETENZE IN MATEMATICA
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................................................
310
A1 - Livello base
Comprende e usa espressioni di uso quotidiano e frasi basi-
lari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare
se stesso/a e gli altri ed è in grado di fare domande e rispon-
dere su particolari personali, come dove abita, le persone che
conosce e le cose che possiede. Interagisce in modo semplice,
purché l’altra persona parli lentamente e chiaramente e sia
disposta a collaborare.
A2 - Livello elementare
Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente, rela-
tive ad ambiti di immediata rilevanza (es. informazioni per-
sonali e familiari di base, fare la spesa, la geografia locale,
l’occupazione). Comunica in attività semplici e di abitudine
che richiedono un semplice scambio di informazioni su ar-
gomenti familiari e comuni. Sa descrivere in termini semplici
aspetti della sua vita, dell’ambiente circostante; sa esprimere
bisogni immediati.
B2 - Livello intermedio
Comprende le idee principali di testi complessi su argomen-
ti sia concreti che astratti, comprese le discussioni tecniche
sul suo campo di specializzazione. È in grado di interagire
con una certa scioltezza e spontaneità che rendono possibile
una interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo
per l’interlocutore. Sa produrre un testo chiaro e dettagliato
su un’ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di
vista su un argomento fornendo i pro e i contro delle varie
opzioni.
311
ALUNNO: ....................................................................................................................................................................................................................................................
DATI GENERALI
Nome e Cognome
Data di nascita
Classe
Insegnante referente
effettuati da ............................................................................................................................
Interventi pregressi e/o
presso ............................................................................................................................................
contemporanei
periodo e frequenza .....................................................................................................
al percorso scolastico
modalità .....................................................................................................................................
Rapporti scuola-famiglia
312
Velocità
Lettura
Correttezza
Comprensione
Grafia
Scrittura
Tipologia di errori
Produzione
Calcolo Mentale
Per iscritto
313
DIDATTICA PERSONALIZZATA
Strategie e metodi di insegnamento
Area linguistico-espressiva
Area logico-matematico-scientifica
Area storico-geografico-sociale
Area linguistico-espressiva
VALUTAZIONE
L’alunno, nella valutazione delle diverse discipline, si avvarrà di...
Italiano
Verifiche
Matematica
personalizzate
Lingua Inglese
Verifiche
Storia
personalizzate
Verifiche
Geografia
personalizzate
Verifiche
Scienze
personalizzate
Il PDP viene approvato per l’anno scolastico ..................../.................... da tutti gli insegnanti dell’alunno/a
e condiviso con la famiglia in un apposito incontro in data ...................................................................................................... .
FIRMA DEI DOCENTI: ..................................................................................................................................................................................................................
FIRMA DEI GENITORI/TUTORI: ........................................................................................................................................................................................
314
NAZIONALITÀ …………………………………………………………………………………………………………………………………………………
SITUAZIONE DI PARTENZA
Regolare
Si
315
In riferimento alla Circolare n. 8 / 2013 viene redatto il presente Piano Didattico Personalizzato,
con durata prevista di ………………………………, con riferimento alle discipline seguenti:
Programmazione
Programmazione di classe con Programmazione
Disciplina
di classe percorsi personalizzata
semplificati
Italiano
Lingua Inglese
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Informatica
Arte e immagine
Musica
Scienze motorie
316
VERIFICA/VALUTAZIONE
Per quanto riguarda la valutazione, preso atto della normativa art. 45 comma
4 del D.P.R. n. 394 del 31/08/1999: “Il Consiglio di classe potrà indicare nel
documento di valutazione:
• La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella fase di prima alfabe-
tizzazione in lingua italiana;
• La valutazione espressa fa riferimento al PDP programmato per gli apprendimenti.”
Le verifiche disciplinari faranno riferimento al percorso didattico effettiva-
mente svolto e saranno anch’esse facilitate attraverso l’utilizzo di codici ico-
nici abbinati al codice verbale.
317
MISURE DISPENSATIVE
All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non
essenziali ai fini dei concetti da apprendere. A seconda della disciplina e del
caso, possono essere:
318
STRUMENTI COMPENSATIVI
L’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consento-
no di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. A seconda
della disciplina e del caso, possono essere:
1. tabella dell’alfabeto
2. retta ordinata dei numeri
3. tavola pitagorica
4. linea del tempo
5. tabella delle misure e delle formule geometriche
6. formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle Unità di Apprendi-
mento
7. testi semplificati delle Unità di Apprendimento
8. testi in carattere ad alta leggibilità
9. computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico e
sintesi vocale; stampante e scanner
10. calcolatrice
11. registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali)
12. software didattici specifici
VALUTAZIONE
319
Impaginazione:
SGP
Coordinamento e redazione:
Sarah Farina, Paola Tommasini
Illustrazioni:
Archivio Cetem
Referenze iconografiche:
123rf Milano, Archivio Cetem
Edizioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
2016 2017 2018 2019 2020