Sei sulla pagina 1di 16

ELEMENTI DI PSICODIAGNOSTICA: ASPETTI TEORICI E TECNICI DELLA VALUTAZIONE

PARTE PRIMA: ASPETTI TEORICI


1 DIAGNOSI E VALUTAZIONE CLINICA
EPISTEMOLOGIA: branca della filosofia che studia i fondamenti teorici delle scienze; in
questo ambito sono 3 i concetti che dobbiamo prendere in considerazione:
MOLTEPLICITA' (molte verit, i fenomeni sono considerati come una rete di connessioni
complesse)
TRASFORMAZIONE (l'atto conoscitivo muta continuamente sulla base di ci che
osserva l'osservatore)
CIRCOLARITA' (del rapporto tra oggetto e osservatore)
la psicopatologia quindi pu diventare una sorta di storiografia umana poich si basa
sull'ascolto e sulla comprensione dell'esperienza vissuta.
La psicopatologia e di conseguenza il valore del sintomo, assumono un rilevanza e un
significato diverso a seconda del modello teorico e concettuale che viene usato.

2 IL CONTESTO RELAZIONALE
uno dei compiti principali della psicodiagnostica quello di creare un ambiente
favorevole in cui il paziente si senta libero di comunicare, che viene designato con il
termine SETTING, che indica lo scenario della situazione clinica, in cui il diagnosta avr
il compito di dosare i movimenti oscillatori tra la distanza e la vicinanza con il
paziente. importante dunque che il setting sia stabile, ma non rigido. Inoltre il
diagnosta deve presentare un'ATTENZIONE FLUTTUANTE, ovvero un'attenzione rivolta
alle sfumature e ai particolari (e prendere anche la posizione del parlante,
immedesimarsi con il paziente per cercare di comprenderlo, si parla infatti di
EMPATIA).

3 LA DIAGNOSI E I SUOI MODELLI


Il termine diagnosi deriva dal greco diagnosis e fa riferimento a 3 aree semantiche:
SPAZIO (setting) TEMPO (flusso temporale attraverso cui si snoda la diagnosi) e
MEZZO (valutazione clinica tramite strumenti).
Lo scopo della diagnosi non solo identificare la patologia, ma anche comprendere il
paziente in relazione ad essa, ecco perch molto importante tenere attenzione ai
cambiamenti che possono avvenire nel paziente durante il trattamento.
PARADIGMA: un cambiamento che pu intervenire e cambiare anche il modo di
pensare o di percepire gli eventi.
PARADIGMA MECCANOMORFICO: studio degli evventi psichicie delle condotte umane.
Questo modello del paradigma viene molto criticato sprattutto per il fatto che riduce i
costrutti psicologici su cui si basa la comprensione degli eventi, inoltre non tiene conto
dellintersezione tra dominio fisiologico e comportamentale.
PARAIGMA ANTROPOMORFICO: si fodna sullos tudio delloggetto psiche-
comportamento, tiene conto dello specifico contesto sociale e relazionale. Anche uesto
modello comporta delle critiche poich se il dato puro non esiste allora ogni atto
conoscitivo potrebbe essere uninterpretazione arbitraria.
E necessario quindi che il diagnosta mantenga sempre una certa coerenza tra la
teoria e gli strumenti che utilizza.
PSICODIAGNOSI. Questo concetto mutato nel tempo, anceh perch necessario
sottolineare la differenza tra DIAGNOSI PSICHIATRICA (tende semplicemente a
classificare delle patologie, ci porta a un riduzionismo) e DIAGNOSI PSICODINAMICA
(tende a comprendere il paziente nella sua unicit).
Il sintomo ovviamente non cambia, ma mantiene la sua complessit e le sue qualit;
per molti studiosi viene concepito come un modo di comunicare dellinconscio.
SE NARRATIVO: secondo STERN un elemento fondamentale poich attraverso
questo il clinico pu conoscere uno degli aspetti del paziente. GABURRI sostiene che
questo elemento simileal gico per il bambino, dato che anche quello un modo
inconscio di comunicare. Tutto ci he il soggettodice non altro che proiezione del suo
modno psichico.
Dobbiamo anche icordare che le strutture della perosnalit possono mutare, ed
proprio questo quello che cerca di fare la diagnosi: aggiustare quelle strutture che
non vanno bene.
Uno dei sistemi di valutaizone pi usati per fare una diagnosi il DSM (Diagnostic and
Statistical Manual of Mental Disorder), che nasce nel 1884 in America e che
classificava tutte le patologie psichiche. Oggi i DSM sono 7 (DSM I, DSM II, DSM III,
DSM III, DSM IV, DSMIV, DSM-5)
Il DSM formato da 5 aspetti fondamentali:
- MODELLO MULTIASSIALE: stato eliminato nel DSM-5, comprendeva 5 assi
tramite cui valutare il paziente: ASSE I (disturbi clinici) ASSE II (ritardo mentale)
ASSE III (condizioni organiche-mediche che possono avere effetti sui distrbi
mentali) ASSE IV (problemi psicosociali e ambientali) ASSE V (valutazione
globale del funzionamento). Nel DSM-5 invece vengono utilizzati solo 3 assi.
- APPROCCIO ATEORETICO: mantenuto anche nel DSM-5 significa ch non si basa
su nessuna teoria in modo da non confondere la classificazione con la
descrizione dei disturbi mentali.
- DICOTOMIA POLITETICO-MONOTETICO: si basa sullipotesi che ogni disturbo sia
costituito da un elenco di caratteristiche osservabili . il sistema politetico
afferma che la diagnosi si basa su pochi criteri che sono tutti ello stesso peso,
mentre il sistema monotetico afferma che questi criteri devono
necessariamente essere presenti. Ma non tutti possono avee l stessa diagnosi
poich non siamo tutti uguali (unico limite)
- DICOTOMIA VALIDITA-ATTENDIBILITA: pone la questione della differenza tra ci
che vediamo e ci che veramente il fenomeno.
- DICOTOMIA CATEGORIA-DIMENSIONI: si basa sulla relazione che c tra la
presenza e lassenza del disturbo psichico . nel DSM-5 per c una diferenza,
oovvero che le categorie non sono pi netamente distinte.
DSM-5: nato nel 2013, scopare la struttura multiassiale, si basa sul MODELLO BIG FIVE
THEORY, che descrive le caratteristiche della popolazione basandosi su termini del
linguaggio comune; formato da 3 SEZIONI:
- SEZIONE I: DSM-5 BASICS: comprende le istruzioni per luso del manuale. Ha un
APPROCCIO DIMENSIONALE, ovvero evita di mettere troppe categori di disturbi
per evitare di confondere; COSIDERAZIONI SULLO SVILUPPO E SUL CICLO DI
VITA, che servono a orientare sulla struttura delle patologie, infatti viene anche
abolita la dfferenziazione tra malattie infantili e dellet adulta, ma rimane la
differenziazione di genere; d inoltre una definizione al concetto di DISTURBO
MENTALE, che una sindorme caratterizzata da disturbi significativi nelle aree
cognitive.
- SEZIONE II: DIAGNOSTIC CRITERIA AND CODES: comprende:
DISORDINI MENTALI DELLEPOCA DEL DISTURBI DELLO SPETTRO
NEUROSVILUPPO (disurbi della prima SCHIZOFRENICO E ALTRI DISTURBI
infanzia, di tipo intellettivo, di PSICOTICI (disturbo schizoaffettivo)
comunicazione, dello spettro autistico,
di disturbi dellattenzione e di
iperattivit, disturbi del movimento e
disturbi specifici dellapprendimento)
DISTURBO BIPOLARE E DISTURBI DISTURBI DEPRESSIVI (disregolazione
CONNESSI (alterazione dellumore e dellumore dirompente, sindrome
nei livelli di energia, episodi maniacali, disforica premestruale)
episodi depressivi maggiori)
DISTURBI DANSIA (fobia specifica, DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO E
disturbo dansia sociale, panico, DISTURBI CORRELATI
agorafobia, mutismo selettivo e
attacchi di panico)
DISTURBI LEGATI AL TRAUMA E ALLO DISTURBI DISSOCIATIVI
STRESS (disturbo acuto da stress, (depersonalizazione, fuga dissociativa)
disturbo delladattamento, disturbo
reattivo allattaccamento, disturbo
delimpegno sociale disinibito)
DISTURBI DA SINTOMI SOMATICI E DISTURBI DELLA NUTRIZIONE E
CORRELATI (disturbo da sintomi DELLALIMENTAZIONE (anoressia
somatici, fattori psicologici che nervosa, bulimia nervosa, disturbo da
influenzano altrecondizioni mediche) binge eating)
DISTURBI DI ELIMINAZIONE (disturbo DISTURBI DEL CICLO SONNO-VEGLIA
da ruminazione, disturbo (disturbo di insonnia, narcolessia,
evitante/restittivo dellassunzione di ipersonnia, disturbi correlati alla
cibo) respirazione disturbo del sonno rem e
disturbo delle gambe senza riposo)
DISTURBI DELLA SFERA SESSUALE DISFORIA DI GENERE (incongruenza di
(disfunzioni sessuali) genere)
DISTURBI DI COMPORTAMENTO DISTURBI CORRELATI A SOSTANZE ED
DIROMPENTE, DEL CONTROLLO DEGLI ADDICTION (astinenza da cannabis,
IMPULSI E DELLA CONDOTTA (disturbo cocaina, tossicodipendenza e abuso di
opppositivo-provocatorio, disturbo poli-sostanze)
della condotta, disturbo da
comportamento dirompente)
DISTURBI NEUROCOGNITIVI (demenza, DISTURBI DI PERSONALITA (sono divisi
disturbo anamnestico) in 3 CLUSTER: A(paranoide,
schizoide,schizotipico), B (antisocial,
borderline, istrionico, narcisistico), C
(evitante, dipendente, ossessivo-
compulsivo)
PARAFILIE (Anormalit psichica nella
ricerca del piacere e della
soddisfazione degli istinti, spec.
Sessuali)

- SEZIONE III: EMERGING MEASURES AND MODELS: si riferisce al modello


dimensionale dei disturbi di personalit e segue 2 criteri: A-compromissione del
funzionamento della personalit, B-tratti della personalit patologici.
Tiene conto inoltre del FUNZIONAMENTO DEL SE (IDENTITA E
AUTODIREZIONALITA, nel senso di perseguire i propri obiettivi) e
FUNZIONAMENTO INTERPERSONALE (EMPATIA e INTIMITA, come durata e
profondit delle relazioni)
Si pu parlaredi DISTURBO DI PERSONALITA TRATTO-SPECIFICO
Sono stati creati anched ei modelli di assessment per evitare problemi legati
allapproccio nosografico (che si basa su esperienze soggettiva).
ASSESSMENT ESPERENZIALE DI LERNER E FORMULAZIONE PSICODINAMICA DI N. MC
LERNER WILLIAMS
Tiene conto di 4 componenti: possibile comprendere il funzionamento
- RELAZIONE tra diagnosta e soggetto mentale tenendo conto di 8
-TIPO DI LINGUAGGIO (deve essere caratteristiche chiave della personalit:
semplice e comprensibile) -TEMPERAMENTO
-CORNICE DI RIFERIMENTO (setting -PROBLEMATICHE EVOLUTIVE (relazioni
adeguato) internee oggettuali)
-EMPATIA 8strumento per avere accesso -DIFESE
alla profondit psicologica del paziente) -IDENTIFICAZIONI (modelli del soggetto)
-SCHEMI RELAZIONALI
-AFFETTI (capacit di relazioni e loro
profondit)
-AUTOSTIMA (auto approvazione)
-CREDENZE PATOGENE (idee che
sostengono il comportamento patologico)

PSICOPATOLOGIA FUNZIONALE DI OPD-2 (DIAGNOSI PSICOANALITICA


BELLODI OPERAZIONALIZZATA)
Il modello si basa su 2 dimensioni: I fonda sulloperalizzazione dei costrutti,
-TEMPO: mutamento non causale dal ovvero sulla loro descrizione attraverso
passato al futuro. degli indicatori. Inoltre monitora il
-NON LINEARITA:la complessit del trattamento e valuta il cambiamento
cecrvello non pu essere letta come attraverso 5 assi:
semplice somma dei fenomeni -ESPERIENZA DI MALATTIA E
Ne derivano 3 fenomeni: PRESUPPOSTI DI TRATTAMENTO (origine e
-PATOLOGIE A ESORDIO INFANITLE programma di trattamento)
-PATOLOGIE DELLA PEROSNALITA -RELAZIONI INTERPERSONALI
-PATOLOGIE CHE SFUGGONO A UNA -CONFLITTI INTRAPSICHICI
CLASSIFICAIZONE UNIVOCA -STRUTTURA della personalit
-VALUTAZIONE DIAGNOSTICA DEL CLINICO
PDM (MANUALE DIAGNOSTICO
PSICODINAMICO)
Sistema nosografico che si fornda sulle
scoperte empiriche ottenute dagli
strumenti diagnostici.
La patologia viene considerata come un
insieme di manifestazioni a cui il soggetto
pu aderire.
La sezione per gli adulti si organizza
secondo 3 assi:
-valutazione dei disturbi della personalit
-valutazione dei disturbi del
funzionamenot mentale
-valutazione dellesperienza soggettiva

PARTE SECONDA: ASPETTI TECNICI


4 ASSESSMENT VALUTATIVO
1)Lo strumento i cui non si pu fare a meno inun trattamento il COLLOQUIO, poich
permette di entrare in contatto con il paziente e di avere una relazione con lui. Il
colloquio non deve essere rituale, ognuno ha i propri tempi e le proprie modalit,
importante che il paziene si senta libero per poter comunicare.
importante anhce valutare le caratteristiche dellIO, che forniscono informazioni sulle
debolezze e sulle forze del paziente.
Si parla in questo caso di MECCANISMI DI DIFESA, una funzione dellIO che permette al
soggetto di convivere meglio co le proprie pulsioni ed emozioni.
Bisogna anche persuadere il paziente a parlare non solo delle sue sofferenze, ma
anche delle sue parti sane, anche tramite le RELAZIONI OGGETTUALI 8legame di
attaccamento e di fiducia verso un oggetto o un altro significativo).
Anche il COMPORTAMENTO NON VERBALE ha un ruolo importante, poich anche le
relazioni interpersonali rivelano la natura delle relazioni oggettuali precedenti (si
genera un particolare transfert). La comunicazione non verbale ha 3 funzioni
specifiche:
-TRASMISSIONE DI ATTEGGIAMENTI INTERPEROSNALI
-ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI
-FUNZIONE METACOMUNICATIVA
A questo punto si pu parlare di 3 tipi di personalit:
- INTEGRAZIONE DELLIDENTITA (capacit di cofrontarsi con le rappresentazioni
del se)
- DISPERSIONE DELLIDENTITA (desrizioni contradditorie e incoerenti,
impoverimento delle relazioni e vuoto interiore pu degenerare in personalit
psicotica, con allucinazioni e deliri).
A volte il diagnosta pu deciedre di utilizzare dei TEST per completare il contesto del
colloquio, a questo punto di crea una relazione a tre: il paziente, lo psicologo e il test,
che funge da oggetto mediatore ( importante anche informare ed essere daccordo
con il paziente sulla somministrazione del test).
2)La VALUTAZIONE DIAGNOSTICA un momento di riflessione e anche di empatia, in
cui il clinico deve cercare di identificare il problema e di capire come risolverlo. A volte
il diagnosta pu utilizzare dei modelli per semplificare questo lavoro, ma questo porta
a dei rischi (sipossono forzare i dati in modo che entrino bene nel contesto del
modello).
3)Una fase molto delicata quella della STESURA DEL PROFILO, in cui il clinico cerca di
dare un senso a tutte le informazioni che gli sono state fornite dla paziente.
A questo proposito SARACENI e MONTESARCHIO propongono di suddividere il testo in
base alle informazioni rilevanti: struttura della personalit, affettivit, intelligenza.
4)Lultima fase quella della RESTITUZIONE, in cui tutte le informazioni vengono
riferite e comprese al paziente, in modo che egli possa utilizzarle, considerando
ovviamente il tipo di personalit e utilizzando un linguaggio comprensibile. In questa
fase inoltre avviene anche il distacco del paziente dallo psicologo, che una tappa
obbligatoria che pu essere gestita.

5 GLI STRUMENTI VALUTATIVI: TEST E TECNICHE


Come abbiamo gi affrmato, non sempre luso degli strumenti porta a buone soluzioni,
possono anche presentarsi come fattori di rischio, ma sono comunque importanti per
aver dato un contributo allevoluzione delle conoscenze scientifiche. Elenchiamone
alcuni: (p.97-101)
- MATRICI PROGRESSIVE RAVEN: test - SCALE WECHSLER: fornisce una
di intelligenza non verbale che valutazione totale del
valuta la capacit di ragionamento funzionamento intellettivo
logico-deduttivo. Il soggetto deve generale.
comprendere delle figure prive di WAIS-IV (Weschsler Adult
significato: Intelligence Scale)
SPM (Standard Progressive WISC-IV (Weschsler Intelligence
Matrices) Scale for Children)
CPM (Color Progressive Matrices) WPPS-IIII (Weschsler Preschool and
APM (Advanced Progressive Primary Scale of Intelligence)
Matrices)
CAS DasNaglieri Cognitive
Assessment System
QUESTIONARI PER LA VALUTAZIONE DELLA PERSONALITA
- 16 PF-5 CATTEL
- BFQ I BIG FIVE
- BFQ-2 BIG FIVE QUESTIONNAIRE-2
- BFQ-C BIG FIVE CHILDREN
- MMPI-2 (Minnesota Multiphasic Personality Inventory) per valuttare le principali
caratteritiche strutturali della personalit e i disordini di tipo emotivo.
- MMPI-A (x adolescenti)
- MMPI-2-RF

METODI PROIETTIVI: sono dei metodi tramite cui il soggetto organizza e struttura
unesperienza nuova, su cui proietta la propria esperienza interiroe e la struttura della
sua personalit. Comprendono 3 spetti fondamentali: METODO, PROIEZIONE e
VALUTAZIONE DELLA PERSONALITA. Una criica mossa a questi metodi la soggettivit
da parte del clinico nel momento della valutazione. Possono essere:
- TEST DI RORSCHACH
- TAT (Thematic Apperception Test), si basa su una costruzione di storie a partire
dalla tavola presentata in cui gli evenit si articolano. Linterpetazione avviene
tenendo conto dei temi e dei personaggi inventati dal paziente.
- CAT (Children Apperception Test)
- ORT (Object Relations Technique), studia i tipi di relazioni oggettuali tramite 1
tavole e una tavola bianca.
- FAT (Family Attitudes Test), composto da 7 tavole in bianco e nero che
raffigurano scene di relazioni familiari, tramite cui il bambino pu proiettare i
suoi vissuti.
- FRT (Family Relation Test), per indagare le relazioni emotive nel contesto
familiare,tenendo conto di sentimenti positivi, negativi e di dipendenza.
- METODO DELLE FAVOLE DI DUSS
- BLACKY PICTURES, 12 vignette che illustrano le avventure del cane Blacky e dei
suoi familiari, da qui c il racconto spontaneo da parte del bambino, linchiesta
da parte dello psicologo, e le preferenze per le vignette.
- DISEGNO DELLE EMOZIONI (una situazione di ogni emozione su ogni foglio e
spiegare)
- DISEGNO DELLA FAMIGLIA DI ANIMALI
- MODA (Milan Overall Dementia Assessment), usato per la valutazione di deficit
neuropsicologici della malatti adi Alzheimer (comprende 14 prove, pounteggio
totale dato dalla somma delle prove, tenendo conto di et e scolarit
- SCID II, intervista per valutare i disturbi di perosnalit.
LA VALUTAZIONE STANDARDIZZATA: pu essere di pi tipi: AUTOVALUTAZIONE DA
PARTE DEL PAZIENTE, ETEROVALUTAZIONE TRAMITE UNINTERVISTA, OSSERVAZIONE
DEL COMPORTAMENTO, VALUTAZIONE DA PARTE DI ALTRE FIGURE PROFESSIONALI,
VALUTAZIONE DA PARTE DEI FAMILIARI. Fondamentalmente ha lo stesso scopo del
colloquio, ovvero di raccogliere informazioni rilveanti per lidentificazione dell
patologia, gli strumenti devono essere per standadizzati e gli sturmenti che si usano
non devono avere un eccessivo grado di sovrapposizione. Si usano principalmente i
RATING SCALE, formati da item che definiscono gli elementi psico-comportamentali,
una lista di variabili che consentono di esplorare tutti gli aspetti rilevanti.
HAMILTON ANXIETY SCALE (HAS): formulata per i pazienti a cui era gi stato
diagnosicato un disturbo dansia, si concentr sullo stato soggettivo del paziente.
COPE: usato per valutare le risposte di coping, esiste anche la sua versione ridotta
(brief cope).
QLQ Quality of life index: eterovalutazione del trattamento dei pazienti con cancro che
si basa sulla vita quotidiana.

6 IL DEFENSE MECHANISMS INVENTORY (DMI)


un questionario per la valutazione degli stili difensivi. Esistono 5 stili difensivi che
contengono delle difese, ovvero risposte che il soggetto d di fronte a situazioni difficili
o conflittuali. Lobiettivo sembra essere quello di STABILIRE UNA DIVERSA PERCEZIONE
DELLA REALTA QUANDO IL SUPERAMENTO O LADATTAMENTO AD ESSA E
CONSIDERATO IMPOSSIBILE. I 5 cluster difensivi sono:
- TAO (Turning Against the Object) rabbia, vendetta
- PRO (Projection) proiezione di comportamento negativo sugli altri
- PRN (Principalization) gestire il proprio spazio intrapsichico
- TAS (Turning Against Self) comportamenti autosvalutanti per ridurre le minacce
alla propria autostima
- REV (Reversal) distorsione della realt per difendersi
Il test propone 10 scenari in cui il paziente si pu identificare e rispondere a
determinate domande (comportamento, pensiero, emozione). Glistili difensivi
corrispondono a determinati tratti psicologici.

7 SCID II
Consente di valutare i disturbi della personalit e comprende 2 parti: SCID I (intervista
semistrutturata per la valutazione dei criteri diagnostici) e SCID II (intervista
semistrutturataper la valutazione dei disturbi della personalit). Ovviamente le
risposte al questionario non sono sufficienti per creare una diagnosi. Alla fine si fa un
riassunto esonendo la durata dellintervista, la qualit delle informazioni raccolte, il
numero di criteri soddisfatti e la diagnosi principale.

8 IL METODO RORSCHACH
il classico test delle macchie dinchiostro, formato apunto da figure poco
strutturate per permettere al soggetto di produrre qualcosa che avesse a che fare con
la propria immaginazione. Il modo in cui il paziente percepisce la figura corrisponde
alla sua percezione della realt.
Il test si somministra mostrando una tavola per volta, a cui il soggetto dar poi una
risposta su cosa ci vede; non c un limite di tempo e alla fine c uninchiesta che
serve a capire quale parte della macchia ha creato quella percezione.
Questo metodo contiene una siglatura, che permette di valutare gli elementi formali
del protocollo: (vedi bene p.137-146)
- MODI DI PERCEZIONE (LOCALIZZAZIONE) G (percezione dellintera macchia) D
(dettagli) DO (dettaglio oligofrenico, figure umane o di animali)
- DETERMINANTI (indicano gli elementi che determinano la percezione) FORMA
delle risposte (buona, cattiva), MOVIMENTO (K, proiezione del mondo interno ),
COLORE, CHIAROSCURO.
- CONTENUTO (contenuto della risposta che determina lassociaizone) FIGURE
UMANE o DI ANIMALI, DETTAGLI, OGGETTI...
- FREQUENZE BAN (banale) ORIG (originali)
- FENOMENI PARTICOLARI: rifiuto consapevolezza/perdita dellatto interpretativo,
desrizione, autriferimento, autocritica, choc (di vari tipi), interferenza,
attrazione, devitalizzazione... (144-146 vedi bene).
FORMULE:
TIPO DI RISONANZA INTIMA, descrive TIPI DI COMPRENSIONE: in relazione con
latteggiamento fondamentale del la modalit abituale di percezione.
soggetto sia verso se stesso che verso il
mondo esterno:
K:FC+CF+C
Formula secondaria: comprende le
potenzialit oiginarie e le tendenze non
completamente evolute:
Kan:F(C)+(c)F+(C)
COARTATO (rapporto numerico non
superiore a 1)
COARTATIVO (rapporto numerico non
superiore a 3)
INTROVERSIVO (valori numerici del lato
sinistro (cinestesie) > del lato destro
(colore e chiaroscuro)
ESTROVERSIVO (valori numerici del lato
destro (colore e chiaroscuro) > del lato
sinistro (cinestesie)
AMBIEGUALE (tende a equilibrarsi)
TIPI DI SUCCESSIONE: valuta il modo in TIPO COLORE: proporzione della somma
cui il soggetto si pone di fronte alla realt. delle risposte FC CF e C (sinistra,
mediano, destra).

INDICI:
- INDICE DI REALTA (insieme delle risposte reali)
- INDICE LAMBDA (seomma delle risposte che hanno solo determinate F, indica la
complessit del pensiero del soggetto)
- INDICE DI AFFETTIVITA
- INDICE DI IMPULSIVITA
- INDICE DI EGOCENTRICITA (grado di preoccupazione per se stessi)
- PSICOGRAMMA: consente una visione globale del protocollo.
9 LE SCALE DI INTELLIGENZA WECHSLER
Wechsler proproneva la sua prima scala per calcora lintelligenza (QI totale) tenedo
conto anche dei unteggi relativi alla scala verbale (QIV) e a quella della performance
(QIP).nel corso del tepo si sono succedute diverse modifiche a questa scala: si parla
infatti di INTELLIGENZA FLUIDA (Gf, capacit di base dellindividuo) e LINTELLIGENZA
CRISTALLIZZATA (Gc, legata allambiente)
Anche il modello CHC prevede questi 2 tipi di intelligenza ma comprende abilit
ampie e ristrette (+ memmoria a breve termine, velocit di elaborazione).
I punteggi di questi 2 modelli possono essere confrontati.
Sono stati introdotti anche nuovi SUBTEST alla scala WAIS (valutazione delle capapcit
cognitive adolescenziali e adulte): (p.158-164)
SUBTEST DI COMPRENSIONE VERBALE SUBTEST DI RAGIONAMENTO VISIVO-
che comprende: PERCETTIVO che comprende:
SOMIGLIANZE DISEGNO CON CUBI
VCABOLARIO (definizione delle parole) RAGIONAMENTO CON LE
INFORMAZIONE MATRICI(completare delle figure tramite
COMPRENSIONE matrici)
PUZZLE
CONFRONTO DI PESI
COMPLETAMENTO DI FIGURE
SUBTEST DI MEMORIA DI LAVORO che SUBTEST DI VELOCITA DI ELABORAZIONE
comprende che comprende:
MEMORIA DI CIFRE RICERCA DI SIMBOLI (gruppi di figure di
RAGIONAMENTO ARITMETICO cui bisogna identificare se la figura fa
parte del gruppo di ricerca)
CIFRARIO (collegare un numero a un
simbolo)
CANCELLAZIONE

Anche nella scala WISC-IV sono stati aggiungti nuovi subtest (capacit cognitive dei
bambini):
INDICE DI COMPRENSIONE VERBALE che INDICE DI RAGINOAMENTO VISUO-
comprende: PERCETTIVO che comprende:
SOMIGLIANZE DISEGNO CON I CUBI
VOCABOLARIO CONCETTI ILLUSTRATI (formare un
COPRENSIONE grupppo di figure simili prese da una
INFORMAZIONE dispposizione gi data)
RAGIONAMENTO CON LE PAROLE RAGIONAMENTO CON MATRICI
(selezionare il tassello mancante)
COMPLETAMENTO D FIGURE
INDICE DI MEMORIA DI LAVORO che INDICIE DI VELOCITA DI ELABORAZIONE
comprende: che comprende:
MEMORIA DI CIFRE (ripetizione di numeri) CIFRARIO
RIORDINAMENTO DI LETTERE E NUMERI RICERCA DI SIMBOLI
RAGIONAMENTO RITMETICO CANCELLAZIONE

10 LE TECNICHE GRAFICHE
IL DISEGNO: insieme dei segni grafici visibili, il miglior modo di comunicare per un
bambino, e fornisce anche informazioni sullo sviluppo intellettivo. Esistono scarabocchi
buoni (con linee rotondeggianti e delicate) e scarabocchi cattivi (linee spezzate e
calcate). Piano piano si cominciano a disegnare cerchi, da cui si sviluppa la figura
umana, che diventa sempre pi dettagliata. Dal disegno si possono comprendere
indicatori emozionali, misure di ansia e stress, misure dellautostima e aspetti di
identificazione sessuale.
ALBERO: il disegno dellalbero la pi comune oltre a quella della figura umana e
simbolizza la personalit e la sua evoluzione; in base alet lalbero viene disegnato in
modi diversi:
inizialmente la base dellalbero sar poggiata sullestremmit e anhe le dimensioni
cambiano in base a genere e et.
FIGURA UMANA: ogni parte del corpo corrisponde a dei criteri della personalit: la
testa ndica i bisogni sociali , il naso e i capelli si riferiscono alla sessualit, la bocca
pu essere collegata a disturbi dellalimentazione, i piedi e gli altri arti si riferiscono al
contatto con lambiente.
LIVELLO GRAFICO indica la capacit motoria (forza del tratto, zona della pagina
occupata)
LIVELLO DELLE STRUTTURE FORMALI indica lo spazio psicologico, il contenuto del
disegno. (si attivano i meccnaismi di difesa quali VALORIZZAZIONE, cosa viene
disegnato per primo o il pi grande, SVALORIZZAZIONE, cosa viene disegnato per
ultimo o non disegnato, SPOSTAMENTO delle proprie pulsioni proibite su altre figure,
LEGAMI E RELAZIONE A DISTANZA, vicinanza delle figure che indica il tipo di rapporto,
IDENTIFICAZIONI, chi vorresti essere dei personaggi del disegno?)
Anche gli altri elementi paesaggistici hanno un uolo importante poich possono
indicare il bisogno di dipendenza e di sostegno del bambino.
DISEGNO DELLA FAMIGLIA: (Corman) si chiede al bambino di disegnare la propria
famiglia e poi avviene un colloquio per cercare di capire le caratteristiche della
famiglia e anche le spressioni dei personaggi del disegno.
DISEGNO DELLA CLASSE:per capire il tipo di relazioni interne alla classe, gli elementi
presi in considerazione sono: SE STESSO , AULA (allinterno di un edifico o allesterno),
COMPAGNI (possono essere tutti o solo alcuni, quelli ideali, INSEGNANTE (modo di
rapportarsi con ladulto).

11 LA TECNICA DELLE STORIE DISEGNATE


Si invita il soggetto a inventare una storia disegnando delle vignette su un fglio di
carta diviso in 4 parti, ogni immagine poi sar accomoagnata da un commento e
possono esservi diversi esiti:
ESITO POSITIVO (EP): conclusione della storia in modo positivo.
ESITO POSITIVO COMPENSATO (EPC): quando la storia, nonostante un infortunio si
conclude positivamente.
ESITO NEGATIVO (EN): la storia si conclude in modo negativo
ASSENZA DI ESITO (AE): la storia non completata
Lesito della storia indica la condizione psicologica attuale del soggetto
La tecnica pu essere usata in diversi contesti:
- CONTESTO PSICODIAGNOSTICO E PSICOTERAPICO: il disegno aiuta a
comprendere e fissare degli aspetti del mondo interno del soggetto e delle
relazioni intrapsichiche.
- CONTESTO OSPEDALIERO: il clinico deve cercare di comprendere la sofferenza
psicologica associata alla patologia.
- CONTESTO EDUCATIVO E SCOLASTICO: aiuta a sollecitare linteressa di tutti i
bambini , serve non solo ad esprimere le proprie emozioni, ma anche ad
imparare.

12 IL METODO DELLE FAVOLE DI LOUISA DUSS


Il soggetto quando narra deve tener conto di 3 dimensioni fondamentali:
COMUNICATIVA (esternare le sensazioni), NARRATIVA (spazio intermediario tra il se e
laltro) e SIMBOLICA (linguaggio della fantasia, ha molti singificati nascosti).
Questo metodo nato tramite unidea di Thomas che dava delle storielle da
completare ai bambini, tuttavia il metodo era fin troppo evidente. Cosi la Duss fede
dellemodifiche scegliando 3 storia con animali come protagonsiti e ale 7 con
protagoniti umani, in modo da faclitare lidentificazione; ogni favola simbolizza un
complesso fondamentale.
Storia delluccellino, lnniversario di matrimonio, storia dellagnello, un funerale, storia
di paura, storia dellelefante, storia delloggetto costruito, la passeggiata con il padre o
con la madre, storia della notizia, il brutto sogno.
Poi avviene linchiesta, linterpretazione la stesura del protocollo, in cui il clinico deve
tener conto a tanti criteri che danno una desrizione globale del soggetto (ritardo delle
risposte, risposte bisbigliate o immediate).
Anche questo metodo viene usato in diversi contesti:
CONTESTO PSICODIAGNOSTICO E PSICTERAPICO: si basa sulla proiezione e sulla
narrazione per definire la qualit delle relazioni, la capaict di rappresentare le
emozioni e di far fronte alle difficolt.
CONTESTO OSPEDALIERO: in questo contesto questo metodo sembra essere molto
efficace poich il linguaggio dellimmaginario ha la meglio, poich consente di
ricostruire ci che il trauma ha distrutto.
CONTESTO SCOLASTICO EDUCATIVO: anche qui a vlte pu venire associato il disegno,
inoltre facilita alcuni apprendimenti .

PARTE TERZA: I CONTESTI DELLA VALUTAZIONE


13 LA VALUTAZIONE PSICOLOGICA NEL CONTESTO GIURIDICO
Il diritto si baa su un corpus di norme psicologiche e per questo il clinico deve essere
capace di capire la categoria giuridica alla quale sottoporre il soggetto patologico.
Anche la scelta degli strumenti deve basarsi su criteri di pertinenza quali adeguatezza,
possibilit di ampliare la conoscenza e tener conto della psiche e dei comportamenti
come sistemi aperti.
SALVINI, DE ROS e BIONDO propongono una classificazione degli strumenti pi validi:
- QUESTIONARI DI PERSONALITA (costiuiti da domande e da affrmazioni tramite
cui il soggetto si autovaluta)
- TEST PROIETTIVI (considerano la personalit una struttura organizzatrice
complessa)
- TEST FENOMENOLOGICI (si cerca di comprendere il significato dei processi
interpersonali)
Gli ambiti di consulenza possono essere molti e possono essere valutati in diversi
modi. Un punto importante da non sottovalutare che molte patologie sono causate
principalmente da fattori di stress; un esempio classico quello del MOBBING
(maltrattamento nel constesto lavorativo).
Non c una modalit tipica del mobbing, poich un fenomeno dinamico e interattivo
e pu portare a conseguenze a livello psicofisico (comportamento e sfera emozionale)
e a livello sociale (mancato inserimento occupazionale e coinvolgimento del nucleo
familiare). Gli strumenti di valutazione sono principalmente il COLLOQUIO,
LOSSERVAZIONE e i TEST PSICOLOGICI.
Anche la VALUTAZIONE DELLA CAPACITA GENITORIALE fa parte di questo contesto, in
cui i genitori si avvalgono di un professionista per approfondire lambito delle relazioni
familiari.

14 VALUTARE IN PSICOLOGIA CLINICA DELLE DISABILITA


La condizione di disabilit e la sua valutazione hanno il compito di creare una nuova
adattivit per il soggetto disabile. Anzitutto bisogna capire il tipo di disabilit presente
e quanto ha intaccato lintegrit corporea, a sono importanti anche fattori come le
dotazioni di sicurezza e la capacit dellambiente di far fronte alla disabilit. Le
disabilit sono classificate tenendo conto di 3 concetti fondamentali:
- MENOMAZIONE (perdita o anomalia, possono essere transitorie o permanenti,
un danno del corpo)
- DISABILITA (carenza della capacit di svolgere unattivit, viene vista come una
conseguenza della menomazione, da qui deriva il termine HANDICAP, ovvero
una condizione di svantaggio, limitazione dellattivit o restrizione della
partecipazione)
- FUNZIONAMENTO (strutture corporee in funzione, prende in considerazione 3
aree: FUNZIONALITA FISICA, FUNZIONALITA COGNITIVA E SOCIALE e
FUNZIONALITAEMOTIVO-AFFETTIVA).

15 LA VALUTAZIONE PSICOLOGICANEI CONTESTI DELLA SALUTE


La perdita della condizione di salute rappresenta un momenot critico per lindividuo
che determina la necessit di una rioorganizzazione degli schemi personali.
ALESSITIMIA: patologia che comporta la mancanza di emozioni. Infatti le emozioni non
sempre sono positive e il soggetto non riesce a regolare gli stati emozionali. Questa
patologia pu essere collegata anche ad una modalit di funzionamento della mente
caratterizzato da un eccesso di espressione emotiva. Un metodo di valutazione pu
avvenire attraverso la TSIA (Toronto Structured Interview for Alexithymia), in cui il
soggetto invitato a ricordare un episodio e si cerca di evidenziare gli aspetti
inconsapevoli.
Un altro metodo utilizzato lIPQ (Illness Percepition Questionnaire) in cui si analizzano
cause, conseguenze, decorso e conclusione.
Quando si parla di patologia si fa spesso riferimento al concetto DISEASE (alterazioni
della struttura del corpo), e questo pu portare anche ad una modificazione del
comportamento, in questo caso possiamo parlare di:
- IPOCONDRIA GENERALE (paura nei confronti della malattia)
- CONVINZIONE DI MALATTIA
- PERCEZIONE PSICOLOGICA VS SOMATICA DELLA MALATTIA (si considera il
problema nella sfera psicologica pi che somatica)
- INIBIZIONE AFFETTIVA
- DISTURBO AFFETTIVO (ansia, depressione e tensione)
- NEGAZIONE (tendenza a negare gli stress della vita)
- IRRITABILITA (presenza di ostilita)
COPING: insieme di sforzi cognitivi e comportamentali al fine di gestire le richieste
interne ed esterne. LAZARUS e FOLKMAN parlano di 2 STRATEGIE PRINCIPALI DI
COPING:
- FOCALIZZATO SUL PROBLEMA (cerca di minimizzare le conseguenze avverse)
- FOCALIZZATO SULLEMOZIONE (tenta di minimizzare il disagio)
Uno degli strumetni pi utilizzati il pci )Proactive Coping Inventory) ma ne sono
utilizzati anche altri (p.237).
ADERENZA AI TRATTAMENTI: quando il comportamento del soggetto corrisponde alle
raccomandazioni che gli sono state fatte dalloperatore sanitario, deve essere appunto
un COMPORTAMENTO DI ADERENZA, in cui il soggetto si adatta alla condizione della
patologia. La bassa aderenza alla terapia pu provocarela progressione della malattia.
Ci sono vari metodi per misurare laderenzaal trattamento: percezione soggettiva del
paziente (ma proprio la soggettivit che pone un limite) o luso di questionari.
QUALITA DELLA VITA: percezione dellindividuo della propria posizione di vita, si
possono prendere in considerazione sia gli aspetti oggettivi che quelli soggettivi. La
difficolt pi grande quella di scegliere lo strumento adatto per valutare la qualit
della vita: si possono usare sia questionari che strumenti pi specifici, elenchiamone
alcuni:
- SHORT FORM -36
- SICKNESS IMPACT PROFILE (SIP) (pianificaizone di programmi di assistenza)
- PSYCHOLOGICAL GENERAL WELL-BEING (PGWB) (coglie stati di benessere
superiori al normale)
- NOTTINGHAM HEALTH PROFILE (NHP) (valuta il livello di disagio del soggetto)
- EUROQOL (tentativo di creare uno strumento per misurare la qualit della vita)
- QUALITY OF LIFE SELF-ASSESSMENT INVENTORY (autovalutazione + inervista)
- QUALITY OF LIVE INDEX (QL-INDEX)
Per definire una buona qualit della vita dobbiamo tener conto di alcuni fattori: fisici,
sociali, emozionali, esistenziali, cognitivi, sessuali e lavorativi; poi si pu fare una
misuraizone, tramite questionari generici: essi hanno il vantaggio di essere
somministrabili indipendentemente dalla patologia, ma il loro svantaggio che non
riesocno a discriminare caratteristiche e sintomi specifici. Altri strumenti di
misurazione sono il FACIT (Functional Assessment of Chronic Illness Therapy), e EORTC
QLQ (European Organization for Research and Treatment of Cancer Quality of Life
Questionnaire), per valutare la qualit della vita nei pazienti oncologici.
Nel contesto della malattia is parla anche dei cosiddetti PAZIENTI NASCOSTI, ovvero di
coloro che stanno vicino al paziente e che sono pienamente coinvolti: essi prendono
anche il nome di CAREGIVER e devono fare forza la paziente e prendersi cura di lui nel
momento della terapia, e ovviamente questo porta anche ad un coinvolgimento
emotivo se la vicinanza tra i 2 molto stretta.
Ci sono diversi strumenti che valutano il caregiver:
THE BURDEN INTERVIEW (fatica connessa CAREGIVER BURDEN INVENTORY
al ruolo) (aspettodel carico assistenziale)
CAREGIVER REACTION ASSESSMENT CAREGIVER STRAIN INDEX (permette di
INSTRUMENTAL (per rilevare alcuni identificare le famiglie che potrebbero
aspetti speicifici di questo ruolo, come le avere difficolt nel caregiving)
reazioni nei confronti dei pazienti)
COST OF CARE INDEX (valutazione CAREGIVER BURDEN MEASURE (nel caso
dellesperienza attesa o attuale del di pazienti oncologici)
caregiving)
CAREGIVER BURDEN AND GENERIC WELL FAMILY IMPACT SURVEY (impatto della
BEING (stato di benessere del caregiver) patologia sul nucleo familiare)
CARE-GIVING BURDEN SCALE (peso NEUROPSYCHIATRIC INVENTORY
soggettivo del burden del caregiver) CAREGIVER DISTRESS SCALE (grado di
distress percepito)

p.260-266 caso specifico di donne affette da endometriosi. (leggi bene)

16 LA VALUTAZIONE PSICOLOGICA NELLAMBITO DELLA COMUNITA


Il contesto penitenziario rappresenta un mbiente di ripo particolare e inaeguato per lo
svilupo della relazione madre-bambino. Attraverso losservazione dei comportamenti
lo psicologo analizza questo tipo di relazione , se necessario, fa anche dei colloqui con
la madre per valutare il grado di capacit genitoriali (questo un processo che non
deve fermarsi subito dopo linserimento, ma deve perdurare per tutto il lasso di tempo
in cui la madre e il figlio sono ospitati nella comunit)
Un caso particolare quello di donne ospitate nella comunit per via di violenze o
maltrattamenti , in cui si cercaanche di ricostruire le aree della personalit
danneggiate. Nel contesto della comunit non dobbiamo dimenticare he il rapporto tra
lo psicologo e lequip (assistente sociale o educatore) deve essere sempre costante e
integrato.
I primi elementi della valutazione sono: reazione del minore al suo inserimento,
rappresentazioni di se e della famiglia e periodo di adattamento del minore (anche
questo dovuto ad altri fattori come laffettivit con la famiglia dorigine e le sue
perosnali capacit di adattamento).
In seguito avviene il PEI (PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO), che funge da
mappa sul percorso e sullo sviluppo del soggetto. Alla fine avverr la valutazione
che decidera luscita la permanenza del soggetto nela comunit

PARTE QUARTA: SPECIFICITA DELLA VALUTAZIONE PSICOLOGICA IN FUNZIONE DEL


CICLO DI VITA 2 scopi principali: rivolgersi alla specificit della valutazione nei nodi
cruciali della vita del soggetto, affermare che il funzionamento mentale e
lorganizzazione della personalit sono collegati ai livelli evolutivi.
17 NUOVE PROSPETTIVE TEORICHE: VALUTARE LA MENTALIZZAZIONE
MENTALIZZAZIONE: capacit di immginare gli stati mentali consci e inconsci in e stessi
e negli altri.
FUNZIONE RIFLESSIVA: risultato evolutivo dei bambini che acquisiscono la capacit di
mentalizzare i pensieri i sentimenti e le intenzioni di se e degli altri. FONAGY ARFS:
Adult Reflective Function Scale, che comprende:
- CONSAPEVOLEZZA DELLESISTENZA DEGLI STATI MENTALI
- TENTATIVO DI COMPRENDERE GLI STATI MENTALI
- RICONOSCERE LA COMPONENTE EVOLUTIVA DEGLI STATI MENTALI (questo pu
spiegare linfluenza di una generazione dullaltra)
- STATI MENTALI IN RELAZIONE ALLINTERVISTATORE (il soggetto prende in
considerazione gli stati mentali dellintervistatore).
Altri strumenti pi utilizzati sono il RFQ (Reflective Function Questionnaire), il RATING
SCALE GEVA (concettualizzazione della mentalizzazione per valutarla in modo
multidimensionale).

18 VALUTAZIONE CLINICA DEI BAMBINI


Fin da neonato il bambino riesce a entrare in relazione con lambiente esterno e
questo implica anche la relazione con la madre, semplicemente utilizza diversi modi di
comuicare, come ad esempio il pianto o il sorriso.
Inoltre il bambino anche capace di autoregolarsi e pian piano di comprendere la
comunicazione ed inizier ad utilizzare la comunicazione non verbale
intenzionalmente.
MIND-MINDEDNESS: capacit del genitore di dare un senso allo stato mentale del
bambino.
Ovviamente il setting incentrato sul bambino, che deve cercare, insieme allo
psicologo, di creare un rapporto, ed per questo che bisogna utilizzare un linguaggio e
dei metodi semplici (come il gioco).
Naturalmente stiamo parlando di un bambino picolo perci ovvio che sia necessario
anche un colloquio con i genitori.
Ci sono molti contesti da analizzare: alterazioni del sonno, capac motorie, il
linguaggio e anche la sfera dellalimentazione e il controllo sfinterico.

19 LA VALUTAZIONE PSICOLOGICO-CLINICA DEGLI ADOLESCENTI


La valutazione clinica degli adolescenti molto compelssa a causa delle
caratteristiche specifiche di questa fase.
Un elemento molto importante in questa fase lidentit corporea, dato che deve
subire delle trasformazioni e si sviluppa anche la sfera dellidentit sessuale,
soprattuto tramite le relazioni con i coetanei e il conformismo con loro. Anche il
rapporto con i genitori molto importante dato che il ragazzo vuole essere allo stesso
tempo autonomo ma dipendente. Esistono perci 2 tipi di s: SE INFANTILE e SE
FORTEMENTE IDEALIZZATO.
Anche nel caso dellanalisi delladolescente necessario il colloquio con i genitori,
senza per dare loro troppa importanza in modo che il ragazzo non si senta troppo
dipendente. Bisogna tener conto anche del tipo di linguaggio che viene utilizzato in
modo da reare pi facilmente un rapporto che permetta di essere liberi di comunicare.
Esistono moltissimi modelli di assessment che vedono ladolescenza in modo diverso:
un periodo di crisi oppure una fase critica del ciclo di vita, in cui si possono presentare
delle patologie principalmente per il disturbo della personalit, e posson essere
utilizzati vari strumenti:
- DERS (Difficultiesin Emotion Regulaiton Scale) (cratteristiche di regolazione
delle emozioni)
- MACI (Million Adolescence Clinical Inventory)
- IPOP-A (Interview of Personality Organization Processes in Adolescence)
(intervista per la valutazione del funzionamento della personalit)
Anche le relazioni sia interne ch esterne alla famiglia hanno un ruolo molto importante
e alla fine avviene la restituzione che aiuta ladolescente a capire se stesso e ad
utilizzare i dati raccolti come spunto di miglioramento.
ACTION RESEARCH FOCUS GROUP GENOGRAMMA
(Lewin)analisi approfondita Tecnica di ricerca sociale in (Bowen) una forma di
dellambiente e dlle cui c unintervista rivolta rappresentazione
variabili di maggiore ad un gruppo omogeneo di dellalbero genealogico ma
interesse + strumenti di persone. si differenzia per il fatto
ricerca per comprendere i MODERATORE colui che che si focalizza sullanalisi
sistemi sociali e ha il ruolo di facilitatore della percezione della
predisporre interventti di della coversazione. propria famiglia tramite un
sviluppo (Incoraggiamento OSSERVATORE colui che disegno che viene poi
ad essere attivi). annota le dinamiche e le commentato dal soggetto.
Progetto della fondazione informazioni principali. (sollecita il ragionamento e
roselli di Torino sulluso dei PARTECIPANTI sono i linterpretazione).
tatuaggi (importanza di protagonisti principali del
essere o di apparire?) focus group.
Progetto Officine dei Dapprima avviene la
giovani. PIANIFICAIZONE, ovvero gli
scopi e le modalit; poi la
DEFINIZIONE
DELLINTERVENTO (chi
partecipa al gruppo);
CONDUZIONE DEL
GRUPPO; ANALISI DELLE
INFROMAZIONI RIECEVUTE
e STESURA DEL REPORT
FINALE.

20 LA VALUTAZIONE CLINICA DEGLI ANZIANI


Lanziano colui che vive il processo di invecchiamento, dove si presentanod elle
limitazioni strutturali e funzionali. Sul benessere psicofisico entrano in gioco la
disposiizone della persona e le sue capacit di resilienza e di adattamento. Anche la
dimensione affettiva ha un ruolo molto importante poich permette al soggetto di
avere un supporto sia morale che fisico: infatti secondo recenti studi gli anziani che
godono della vita coniugale si trovano in una condizione migliore; anche per il fatto di
essere liberi di vivere in casa propria ed essere liberi.
Ovviamnete opportuno partire dal colloquio clinico, in cui lo psicologo deve
assumere un atteggiamento comprensivo e interessato; necessaria anche la
valutazione delle funzioni cognitive poich ad una erta et si pu riscontrare un
impoverimento del linguaggio.
MINI MENTAL STATE EXAMINATION (per valutare la memoria a breve termine,
lattenzione e il calcolo matematico)
COLOURED PROGRESSIVE MATRICES (misura del fattore g dellinteligenza, velocit di
elaborazione delle informazioni)
GERIATRIC DEPRESSION SCALE (sintomi depressivi in et geriatrica)
SATISFACTION PROFILE (funzionalit psicologica e fisica).

Potrebbero piacerti anche