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Algebra 1
laboratorio e complementi
Edizione
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
2010 2011 2012 2013 2014
L'editore si impegna a mantenere invariato il contenuto di questo volume, secondo le norme vigenti.
Il presente volume eÁ conforme alle disposizioni ministeriali in merito alle norme tecniche di compilazione.
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22 aprile 1941 n. 633.
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cifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana n. 108, Milano 20122,
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2: Le disequazioni
Tema 1. Le disequazioni con Derive 148
2. Le disequazioni con Excel 149
1: Operazioni e insiemi numerici ë Gare di Matematica 152
1. Le espressioni numeriche con Derive 57
ë Matematica e realtaÁ 152
ë Matematica e storia ë AttivitaÁ di recupero
Alla conquista dei numeri 60 1. Le equazioni 154
I numeri primi, la crittografia e altro 64 2. Le disequazioni 160
ë Gare di Matematica 67 ë Verifica del recupero 167
ë Matematica e realtaÁ 70 ë Math in English 169
2: I sistemi di numerazione
1. I cambiamenti di base con Derive 71
2. I cambiamenti di base con Excel 72 Tema
ë Gare di Matematica 76
ë Matematica e realtaÁ 76 1: La statistica descrittiva
ë AttivitaÁ di recupero 1. La statistica con Excel 171
1. Operazioni e insiemi numerici 78 ë Matematica e storia
2. I sistemi di numerazione 86 Perche nasce e come si sviluppa
ë Verifica del recupero 88 la statistica 175
ë Math in English 91 ë Matematica e realtaÁ 177
ë AttivitaÁ di recupero
Tema ë
1. La statistica descrittiva
Verifica del recupero
179
186
IN
ë Math in English 187 DI
1: Monomi e polinomi CE
1. Monomi e polinomi con Derive 92 ë Giochiamo con la matematica 188
1. DERIVE
L'ambiente di lavoro
Derive eÁ un software di matematica che consente di eseguire calcoli numerici, algebrici, simbolici e di natura piuÁ
complessa, tracciare grafici in due e tre dimensioni esportabili in diversi formati.
Useremo questo software per comprendere meglio alcuni concetti e per sviluppare e velocizzare alcune proce-
dure di calcolo.
I riferimenti ai menu e ai comandi, cosõÁ come le immagini, si riferiscono alla versione 6 in lingua italiana; precedenti
versioni possono presentare alcune differenze nella disposizione dei comandi o nella grafica.
All'avvio del programma lo schermo appare come nella seguente videata
finestra di Algebra
riga di stato
riga di inserimento
Nell'angolo in alto a destra della riga di menu ci sono i tre pulsanti comuni a tutti i software che usano il sistema
operativo Windows e che, nell'ordine, rappresentano:
l il pulsante di riduzione ad icona con il quale si abbandona temporaneamente il lavoro in corso con la possibilitaÁ
di riprenderlo in seguito
l il pulsante di riduzione/ingrandimento della finestra di lavoro
l il pulsante di chiusura della finestra di lavoro.
Gli stessi pulsanti si trovano sulla destra della riga del titolo ed agiscono in modo analogo sull'ambiente di Derive
consentendo la riduzione ad icona, la riduzione/ingrandimento, la chiusura del programma.
Un comando di Derive si attiva cliccando con il tasto sinistro del mouse sull'icona corrispondente oppure sce-
gliendolo dal proprio menu. Per indicare quest'ultima possibilitaÁ scriveremo in successione prima il menu e
poi il comando separandoli con una barra.
Per esempio per indicare che si deve selezionare il comando Espressione dal menu Crea scriveremo
Crea/Espressione
Impareremo man mano ad usare i vari comandi nel corso delle nostre esercitazioni.
Oltre ai caratteri della tastiera, nel testo di un'espressione si possono inserire anche simboli speciali, quali le pa-
rentesi, i simboli di operazione e di relazione, i segni dei numeri, alcune costanti particolari come , scegliendoli
con un clic del mouse dalla tabella dei simboli matematici.
Per essere inserito nella finestra di Algebra, il testo digitato deve poi essere confermato; ci sono diverse modalitaÁ
di conferma:
l mediante il tasto INVIO oppure il pulsante che si trova sulla sinistra della riga di inserimento: in questo
caso viene inserito il testo digitato;
l mediante il pulsante Semplifica : in questo caso l'espressione viene semplificata e non vi eÁ piuÁ traccia del
testo originale;
l mediante il pulsante Crea e semplifica : nella finestra di Algebra sono visibili in una prima riga il testo del-
(per la moltiplicazione il carattere da tastiera eÁ *, oppure dalla tabella dei simboli eÁ il punto di moltiplicazione; per la
divisione il simbolo eÁ in entrambi i casi la barra).
Ecco quello che si ottiene usando in sequenza i vari pulsanti.
Se si vuole cancellare una serie di righe successive basta selezionarle tutte con il metodo del trascinamento (cliccare
sulla prima riga e, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, coprire le altre) e poi usare lo stesso comando.
L'ultima cancellazione fatta puoÁ essere recuperata con il comando Modifica/Annulla cancellazione selezionabile
dalla riga dei menu.
2. EXCEL
Uno dei software sicuramente piuÁ usati oggi eÁ il foglio elettronico; in questo testo impareremo ad usare Excel
nella sua versione 2007. Le figure che si riferiscono a finestre particolari o parti del foglio di lavoro possono dif-
ferire in qualche particolare se si usa una versione diversa, ma i principi di funzionamento sono gli stessi.
Per chi usasse ancora la versione 2003 indicheremo fra parentesi in carattere blu il corrispondente comando in
quella versione. Avviato Excel con un doppio clic sulla sua icona, lo schermo del computer appare come nella
figura che segue nella quale distinguiamo alcune parti.
pannello di controllo
foglio di lavoro
riga di stato
n Il pannello di controllo con la barra di accesso rapido in alto a sinistra, la riga dei menu (Home, Inserisci,
ecc.), i gruppi con le icone degli strumenti corrispondenti al menu attivo in quel momento, la riga con la barra
delle formule.
Ciascun menu puoÁ essere personalizzato cliccando su di esso con il tasto destro del mouse e scegliendo il
comando Personalizza.
Nella barra di accesso rapido conviene avere a disposizione l'icona di salvataggio e di apertura dei file ;
se questi comandi non fossero presenti, conviene aggiungerli.
n Il foglio di lavoro, che puoÁ essere paragonato ad un foglio a quadretti nel quale si possono scrivere frasi,
eseguire calcoli, fare disegni. Ogni "quadretto" di questo foglio si chiama cella; ogni cella eÁ individuata da
l'angolo superiore di sinistra dello schermo (nella versione 2003, in alternativa, segui il percorso File / Salva).
Quando si esegue questo comando per la prima volta, si apre una finestra, detta di dialogo, in cui sono elencate
la directory corrente (in alto) e le directory figlie (nel riquadro piuÁ grande), ed in cui si chiede il nome da dare al file.
Se si desidera memorizzare il file nella directory corrente, basta assegnare il nome e confermare con il pulsante
Salva, se si desidera cambiare directory basta selezionare il nuovo percorso muovendosi nell'albero delle direc-
tory che puoi visualizzare cliccando sul triangolino messo sulla destra del nome di quella corrente.
Salva dunque il tuo primo lavoro in un file cui puoi dare nome ESER1.
La finestra di dialogo che in questo modo si apre eÁ simile a quella del comando Salva; dopo aver aperto la di-
rectory in cui hai memorizzato il file ESER1 basta fare un doppio clic sul nome del file oppure cliccare una volta
sola e poi usare il pulsante Apri.
In questo modo il foglio di lavoro con la prima esercitazione eÁ disponibile sul video. Nella parte inferiore del foglio
trovi una riga con una numerazione progressiva: foglio1, foglio2, foglio3; vi eÁ infatti la possibilitaÁ di usare fogli di-
versi, indipendenti fra loro, nell'ambito della stessa cartella. Cliccando sul foglio2 ottieni un nuovo foglio di lavoro
su cui poter predisporre la seconda esercitazione.
Una delle operazioni che si compiono con maggior frequenza su un foglio elettronico eÁ quella della copiatura e
dello spostamento dei contenuti delle celle.
Per imparare a compiere queste operazioni, immaginiamo la seguente situazione. Un'azienda che produce elet-
trodomestici, si serve di tre venditori per la commercializzazione dei propri prodotti. Alla fine di ogni mese viene
preparato un prospetto come quello che trovi alla fine dell'esercitazione nel quale si indicano le quantitaÁ vendute
di ogni elettrodomestico (per semplificare ne abbiamo indicati solo tre tipi), e le provvigioni dei venditori.
Per realizzare il foglio predisponi inizialmente lo schema con le sole indicazioni di base come nella figura seguente.
A B C D E F
1 MERCE PREZZO UNITARIO SCONTO PREZZO SCONTATO
2 Aspirapolvere 450 8%
3 Ferri da stiro 120 10%
4 Robot da cucina 320 5%
5
6 VENDITORE PERC. PROVV.
7 Alberti 2,5%
8 Bianchi 3,2%
9 Colombo 2,8%
10
11 VENDITORE MERCE QUANTITA' IMP. VENDITE PROVVIGIONI TOT. PROV.
12 Alberti Aspirapolvere 176
13 Ferri da stiro 276
14 Robot da cucina 125
15 Bianchi Aspirapolvere 189
16 Ferri da stiro 459
17 Robot da cucina 85
18 Colombo Aspirapolvere 215
19 Ferri da stiro 146
20 Robot da cucina 182
21
22
23 Tot. vend. aspirap.
24 Tot. vend. ferri
25 Tot. vend. robot
26 TOT. VENDITE
si trova nel menu Home, gruppo Numeri. Nelle celle ricorda che per avere ad esempio 8% devi avere prece-
dentemente inserito 0,08 (nella versione 2003 trovi la stessa icona). Riempiamo ora la rimanente parte del foglio.
Per calcolare il prezzo scontato occorre inserire una formula nelle celle da D2 a D4; poiche la formula eÁ la stessa,
possiamo inserirla una sola volta nella cella D2 e copiarla poi sulle rimanenti:
D2: = B2 (100% C2)
Una nota sulla scrittura delle formule: per inserire il riferimento ad un cella puoi anche cliccare su di essa; per
esempio, nella formula precedente, per inserire B2 puoi cliccare sulla cella B2, per inserire C2 puoi cliccare su C2.
Per copiare la formula della cella D2 nelle due sottostanti si puoÁ procedere in due modi:
n selezionare la cella da copiare (D2)
cliccare sull'icona Copia dal menu Home, gruppo Appunti
selezionare le celle di destinazione della copia trascinando il mouse (D3 e D4)
cliccare sull'icona Incolla dallo stesso menu
(Nella versione 2003 le icone di Copia e Incolla sono le stesse, i comandi corrispondenti sono Modifica / Copia
e Modifica / Incolla)
n selezionare la cella da copiare (D2)
puntare il mouse nel quadratino in basso a destra della selezione (il puntatore cambia forma)
premere il tasto sinistro del mouse e trascinarlo fino a ricoprire l'area di destinazione della copia, nel nostro
caso le celle D3 e D4, e rilasciare il pulsante del mouse.
Questa seconda modalitaÁ non puoÁ evidentemente essere usata se la zona di destinazione della copia non eÁ con-
tigua alla cella da copiare.
Se ora osservi le formule copiate ti accorgerai che la struttura della formula eÁ rimasta la stessa, mentre il riferi-
mento alle celle eÁ cambiato; tutte le volte che si copia una formula in un'altra cella il riferimento di riga e di colonna
si spostano di tante unitaÁ quante sono quelle di cui ci si eÁ spostati nella copia.
Nel nostro caso, il riferimento di colonna eÁ rimasto lo stesso (non ci siamo spostati lungo le colonne), quello di riga
eÁ aumentato di una unitaÁ ad ogni spostamento (ci siamo spostati verso il basso di una e poi di due caselle).
Quando questo accade si dice che la formula ha un riferimento di tipo relativo.
Continuiamo l'esercitazione e calcoliamo l'importo delle vendite; per farlo dobbiamo moltiplicare ciascuna quan-
titaÁ per il prezzo dell'elettrodomestico che si trova nella colonna dei prezzi scontati. Le formule da inserire sono le
seguenti:
D12: = C12 D2 la formula va poi copiata nelle due celle sottostanti
D15: = C15 D2 la formula va poi copiata nelle due celle sottostanti
D18: = C18 D2 la formula va poi copiata nelle due celle sottostanti
Calcoliamo le provvigioni. La formula eÁ semplice: basta moltiplicare l'importo delle vendite di ciascun elettrodo-
mestico per la percentuale di ciascun venditore. Attenzione peroÁ, il riferimento alla percentuale eÁ fisso, non deve
cambiare quando copiamo la formula, deve cioeÁ essere un riferimento di tipo assoluto. Per indicare che la riga
e/o la colonna di una cella devono rimanere fissi durante una copia, basta far precedere il nome della riga e/o
della colonna dal carattere dollaro. Le formule da inserire sono dunque le seguenti:
E12: = D12 $B$7 la formula va poi copiata nelle due celle sottostanti
E15: = D15 $B$8 la formula va poi copiata nelle due celle sottostanti
E18: = D18 $B$9 la formula va poi copiata nelle due celle sottostanti
Calcoliamo i totali delle provvigioni per ogni venditore. Per farlo ci serviremo di una funzione di somma che ha la
seguente sintassi:
SOMMA(cella1;cella2;.....;cella n) se le celle da sommare sono separate
SOMMA(cella1 : cella n) se le celle formano un intervallo continuo
Il totale degli aspirapolveri venduti si trova invece sommando celle separate; basta allora inserire la formula
B23: =C12+C15+C18 oppure =SOMMA(C12;C15;C18)
e copiarla nelle due celle sottostanti.
Se hai eseguito correttamento il lavoro, il foglio deve apparire come indicato di seguito. In esso abbiamo inserito
dei colori di sfondo in alcune celle per evidenziare delle parti, abbiamo usato la centratura delle stringhe per scri-
vere il testo nel centro della cella ed il carattere grassetto per marcare alcuni risultati. Tutte queste operazioni si
eseguono dalla riga delle icone selezionando prima con il mouse le celle su cui agire. Per esempio, per inserire
degli sfondi colorati devi selezionare le celle da colorare, agire sull'icona del gruppo Carattere e andare a
scegliere il colore desiderato.
Ricorda di salvare la cartella con l'icona .
A B C D E F
1 MERCE PREZZO UNITARIO SCONTO PREZZO SCONTATO
2 Aspirapolvere 450 8% 414
3 Ferri da stiro 120 10% 108
4 Robot da cucina 320 5% 304
5
6 VENDITORE PERC. PROVV.
7 Alberti 2,5%
8 Bianchi 3,2%
9 Colombo 2,8%
10
11 VENDITORE MERCE QUANTITA' IMP. VENDITE PROVVIGIONI TOT. PROV.
12 Alberti Aspirapolvere 176 72864 1821,6
13 Ferri da stiro 276 29808 745,2
14 Robot da cucina 125 38000 950 3516,80
15 Bianchi Aspirapolvere 189 78246 2503,872
16 Ferri da stiro 459 49572 1586,304
17 Robot da cucina 85 25840 826,88 4917,06
18 Colombo Aspirapolvere 215 89010 2492,28
19 Ferri da stiro 146 15768 441,504
20 Robot da cucina 182 55328 1549,184 4482,97
21 TOT. PROVV. 12916,82
22
23 Tot. vend. aspirap. 580
24 Tot. vend. ferri 881
25 Tot. vend. robot 392
26 TOT. VENDITE 1853
fa, e, i, o, ug
Se gli elementi di un insieme numerico seguono una regola particolare, per esempio sono numeri naturali com-
presi tra 4 e 10, oppure sono i multipli di 3 minori di 20, oppure ancora sono i numeri pari minori o uguali a 16,
l'elenco puoÁ essere generato in modo automatico:
- l'espressione f4, :::, 10g genera l'insieme f4, 5, 6, 7, 8, 9, 10g
- l'espressione f0, 3, :::, 20g genera l'insieme f0, 3, 6, 12, 15, 18g
- l'espressione f2, 4, :::, 16g genera l'insieme f2, 4, 6, 8, 10, 12, 14, 16g
sante di semplificazione .
In ogni caso, per avere l'elenco ordinato degli elementi dell'insieme, basta usare il comando Semplifica/Base (ico-
A : f1, 2, 3g
B : #1
abbiamo assegnato alla variabile B l'insieme descritto nella riga 1 cioeÁ, se ci riferiamo alla figura precedente, quel-
lo delle vocali.
Con questa scrittura l'espressione a destra del simbolo : viene assegnata alla variabile il cui nome eÁ scritto a
sinistra.
Dopo questi assegnamenti, tutte le volte che dovremo riferirci all'insieme f1, 2, 3g potremo scrivere A, tutte le
volte che vorremo riferirci all'insieme della riga 1 potremo scrivere B.
#1: fa, e, i, o, ug
#2: fa, b, c, d, eg
#3: fb, c, d, f, g, h, l, m, n, p, q, r, s, t, v, zg
#4: f3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10g
#5: f0, 3, 6, 9, 12, 15, 18, 21, 24, 27, 30, 33, 36, 39, 42, 45, 48g
#6: f0, 2, 4, 6, 8, 10, 12, 14, 16, 18, 20g
Se cosõÁ non fosse puoi cancellare le righe in piuÁ selezionandole con il mouse e cliccando sull'icona Cancella
( ) oppure premendo il tasto CANC della tastiera.
Ti indichiamo di seguito le espressioni da scrivere nella riga di inserimento per eseguire le operazioni indicate:
#1 [ #3
l intersezione fra l'insieme dei multipli di 3 minori di 50 (riga #5) e quello dei numeri pari minori o uguali a 20 (riga
#6):
#5 \ #6
l differenza fra l'insieme delle prime cinque lettere dell'alfabeto (riga #2) e quello delle vocali (riga #1):
#2 n #1
l prodotto cartesiano fra l'insieme delle vocali (riga #1) e l'insieme delle prime cinque lettere dell'alfabeto (riga #2):
#1 #2
Il simbolo di uguaglianza posto alla fine di ogni formula indica a Derive che, oltre a riportare l'operazione nella
finestra di Algebra cosõÁ come eÁ stata scritta, deve anche semplificarla, cioeÁ dare il risultato. Puoi ottenere la stessa
cosa non scrivendo l'uguale al termine della formula e usando prima il tasto INVIO e poi l'icona di semplificazione.
Le coppie del prodotto cartesiano vengono rappresentate all'interno di una coppia di parentesi quadre.
Altre due funzioni che operano sugli insiemi sono:
l power_set(X) dove X indica il nome dell'insieme o la riga in cui eÁ inserito; questa funzione calcola l'insieme
delle parti di X
l power_set(X, n) calcola tutti i sottoinsiemi di X che hanno n elementi.
power_set(#1)
power_set(#1, 4)
ESERCIZI
2 Ad una competizione internazionale partecipano 600 ragazzi provenienti da 100 paesi diversi e da ogni
nazione provengono 6 ragazzi. Il giorno prima della gara si organizza un rinfresco in un enorme salone a
cui partecipano tutti i concorrenti. Ciascuno fa la conoscenza di tutti gli altri (ad eccezione dei suoi con-
nazionali che conosce giaÁ) stringendo loro la mano. Quante sono le strette di mano?
a. 89100 b. 178200 c. 179700 d. 356400 e. 360000 b:
3 Tra i 200 alunni di una scuola, 150 hanno partecipato ad una gara di chimica e 150 hanno partecipato
ad una gara di fisica. Quanti studenti hanno partecipato ad entrambe le gare?
a. 70 b. 80 c. 120 d. 130
e. non eÁ possibile determinarne il numero in base ai dati del problema. e:
4 Nella classe di Jacob ci sono 27 alunni. Tutti tranne lui si sono iscritti ad almeno una delle attivitaÁ pro-
poste dalla scuola il lunedõÁ pomeriggio (musica) e il mercoledõÁ pomeriggio (sport): 15 alunni fanno mu-
sica e 18 fanno sport. Quanti alunni frequentano entrambe le attivitaÁ (musica e sport)? [7]
5 Abbiamo svolto una piccola inchiesta tra 100 concorrenti dei "Campionati Internazionali di Giochi Mate-
matici", chiedendo se conoscevano il francese o l'inglese. Risultato: 70 di loro sapevano l'inglese, 45 il fran-
cese e 23 sia il francese che l'inglese. Quanti di loro non conoscevano ne il francese ne l'inglese? [8]
6 Quando Settimo e Ottavia si sono sposati, ciascuno di loro aveva giaÁ dei figli dai matrimoni precedenti.
Dopo qualche anno, nella loro famiglia si contano 8 bambini. Settimo eÁ il padre di 6 di loro, Ottavia la
mamma di 5 di loro. Quanti figli aveva Settimo prima del suo matrimonio con Ottavia?
[Settimo: 3; Ottavia: 2]
7 In una scuola il 60% degli studenti eÁ di sesso maschile, il 90% eÁ minorenne ed il 60% ha i capelli castani.
Quale delle seguenti affermazioni eÁ sicuramente vera?
a. C'eÁ almeno una ragazza maggiorenne.
b. C'eÁ almeno una ragazza con i capelli castani.
c. C'eÁ almeno un ragazzo minorenne e castano.
d. Non ci sono ragazzi maggiorenni e castani.
e. C'eÁ almeno un ragazzo biondo. c:
8 Alla fine di una conferenza sul valore dei giochi matematici, tutti stringono la mano a tutti. Insomma, un
gran numero di strette di mano. Se ne sono contate complessivamente ben 66. Quante persone avevano
assistito alla conferenza? [12]
9 Nando ha disegnato tre circonferenze (come nella figura) e ha notato che es-
se delimitano sette regioni. In tre di queste ha scritto i numeri 1, 3, 6. A que-
sto punto Nando si chiede se eÁ possibile collocare nelle altre quattro regioni
i numeri 2, 4, 5, 7 (scritti ciascuno una e una sola volta) in modo che la som-
ma dei numeri collocati all'interno di ogni disco sia sempre la stessa. Aiuta
Nando a terminare il suo gioco. 2 3
6 7
6 7
6 7
6 7
4 5
l Fabio da 11
l Fabrizio da 3
5 26 4 no
3 no 2 Fabrizio 1 Eleonora: 9 voti; Fabio: 10 voti
La precedenza delle operazioni eÁ indicata dall'uso delle parentesi, che possono essere solo tonde, eventualmen-
te nidificate (cioeÁ una dentro l'altra); non si possono usare parentesi quadre o graffe perche queste hanno altri
significati (le graffe per esempio si usano per rappresentare gli insiemi).
In assenza di parentesi le operazioni hanno come ordine di precedenza quella indicata in tabella: prima viene ese-
guita la negazione, poi la congiunzione, poi la disgiunzione inclusiva e cosõÁ via.
Per esempio, per rappresentare con Derive l'espressione logica
a _ b ! c si puoÁ scrivere in uno dei seguenti
modi:
not a or b imp c oppure : a_b!c
senza usare parentesi perche la precedenza delle operazioni eÁ giaÁ quella indicata.
Comunque venga scritta nella riga di inserimento, Derive inserisce in ogni caso l'espressione nella finestra di Al-
gebra con la seconda modalitaÁ.
Le due espressioni
a!b_c$a e
a ! b _
c $ a
hanno invece due significati diversi (prova a costruire le rispettive tavole di veritaÁ) perche la prima esegue nell'or-
dine prima la disgiunzione e poi le due implicazioni; essa equivale cioeÁ a a !
b _ c $ a.
Per costruire una tavola di veritaÁ si usa la funzione
truth_table a, b, c, : a _ b ! c
Una volta semplificata (icona di semplificazione oppure comando Semplifica/Base) otteniamo la corrispondente
tavola di veritaÁ come indicato nella videata seguente.
Derive daÁ anche la possibilitaÁ di seguire passo passo la valutazione di un'espressione, e quindi anche la costru-
zione di una tavola di veritaÁ, mediante il comando Semplifica/Visualizza passaggi, oppure l'icona . Inserisci
l'espressione
truth_table a, b, c, a ^ : b _ c
e clicca su questa icona. Nello sviluppo della tavola di veritaÁ, nell'ultima colonna, vi eÁ l'attribuzione dei valori true e
false alle singole proposizioni a, b e c:
A B C D E F
1 a b
non a _ b non
a _ b a ^
non b
2 VERO FALSO FALSO FALSO VERO
3 VERO VERO VERO FALSO FALSO
4 FALSO FALSO VERO VERO FALSO
5 FALSO VERO VERO FALSO FALSO
6
A B C D E F
1 a b c a _
b ^
non c a ^ non
b _ c
2 VERO VERO VERO VERO FALSO
3 VERO VERO FALSO VERO FALSO
4 VERO FALSO VERO VERO FALSO
5 VERO FALSO FALSO VERO VERO
6 FALSO VERO VERO FALSO FALSO
7 FALSO VERO FALSO VERO FALSO
8 FALSO FALSO VERO FALSO FALSO
9 FALSO FALSO FALSO FALSO FALSO
10
Esercizi
Costruendo la tavola di veritaÁ delle proposizioni ai due membri, stabilisci se le seguenti uguaglianze sono equi-
valenze logiche.
11. a ^
b _ c a _
b ^ c
12. a $ b
a _ b ^
a _ b
13. a __ b
a ^ b _
a ^ b
Costruisci le tavole di veritaÁ delle seguenti espressioni logiche e usale per verificare la correttezza degli schemi di
ragionamento a cui si riferiscono.
14.
a ! b ^ b ) a modus tollens
15.
a ! b ^ b ) a deduzione per assurdo
2 Tra i componenti di una certa famiglia si sa che "almeno un maschio non eÁ tifoso dell'Inter" e che non eÁ
vero che "almeno un maschio non eÁ maggiorenne". Si puoÁ dedurre che in quella famiglia:
a. almeno un maggiorenne eÁ tifoso dell'Inter;
b. nessun maggiorenne eÁ tifoso dell'Inter;
c. almeno un maggiorenne non eÁ tifoso dell'Inter;
d. almeno un tifoso dell'Inter non eÁ maggiorenne;
e. tutti i tifosi dell'Inter sono maggiorenni. c.
3 Si consideri la seguente frase: "Tutte le volte che ho preso l'ombrello non eÁ piovuto". Quale delle seguenti
eÁ la negazione della precedente?
a. Quando esco con l'ombrello piove.
b. Tutti i giorni in cui esco senza ombrello piove.
c. Almeno una volta sono uscito con l'ombrello ed eÁ piovuto.
d. Tutti i giorni in cui non piove esco con l'ombrello.
e. Tutti i giorni in cui eÁ piovuto sono uscito con l'ombrello. c.
4 Se a e b sono due numeri interi positivi tali che 3a 2b, quale delle seguenti conclusioni eÁ corretta?
a. a b eÁ multiplo di 5
b. a b eÁ dispari
c. a b eÁ pari ma non eÁ multiplo di 4
d. a oppure b eÁ dispari
e. nessuna delle risposte precedenti eÁ corretta. a.
5 Alcuni matematici hanno studiato i numeri naturali "speciali" (di cui ignoriamo la definizione) ed hanno
dimostrato i teoremi sotto elencati. Uno di essi implica tutti gli altri. Quale?
a. Ci sono infiniti numeri dispari che non sono speciali.
b. Ci sono infiniti numeri dispari ed infiniti numeri pari che non sono speciali.
c. Per ogni numero speciale s c'eÁ un numero naturale n non speciale tale che n > s.
d. C'eÁ solo un numero finito di numeri speciali dispari.
e. Un numero speciale non puoÁ avere piuÁ di 1000 cifre. e.
6 Nel registrare le dichiarazioni dei tre imputati ad un processo, il cancelliere eÁ stato piuttosto trascurato e
dal verbale risulta quanto segue:
Carlo: il colpevole eÁ ...ario
Dario: il colpevole eÁ Dario
Mario: il colpevole eÁ ...ario
Sapendo che il colpevole ha mentito e almeno uno degli innocenti ha detto la veritaÁ, che cosa si puoÁ
concludere?
a. Il colpevole eÁ Dario.
b. Non si puoÁ determinare il colpevole.
9 Ogni anno, al momento del pagamento delle tasse, l'utente fa una dichiarazione relativa all'anno in cor-
so. Se la dichiarazione eÁ vera, deve pagare le tasse; se eÁ falsa, non le paga. Un giovane matematico, che
ritiene il sistema iniquo, trova il modo di bloccarlo, con una delle seguenti dichiarazioni: quale?
a. I pesci vivono in acqua.
b. Io vivo in acqua.
c. I pesci non pagano le tasse.
d. Io non pago le tasse.
e. Io pago le tasse. d.
11 Ieri non ho fatto colazione e sono andato a scuola, mentre l'altro ieri ho fatto colazione e sono andato a
scuola. Quali delle frasi seguenti posso pronunciare senza essere bugiardo?
a. Quando faccio colazione non vado mai a scuola.
b. Tutte le volte che vado a scuola non faccio colazione.
c. Ogni volta che vado a scuola faccio colazione.
d. Talvolta vado a scuola senza fare colazione.
e. Quando non faccio colazione non vado mai a scuola. d.
12 Tre esploratori vengono catturati. Il capo della tribuÁ che li ha catturati mostra loro cinque cappelli (tre
bianchi e due neri), dicendo: "Vi saranno posti sul capo tre di questi cappelli. Ognuno di voi potraÁ vedere
i cappelli degli altri, ma non il proprio. Chi di voi indovineraÁ il colore del proprio cappello avraÁ salva la
vita, gli altri saranno giustiziati".
Tre dei cinque cappelli vengono poi posti sul capo degli esploratori.
Il primo di essi dichiara: "Il mio cappello eÁ nero".
Il secondo dichiara successivamente: "Anche il mio cappello eÁ nero".
A questo punto il terzo dichiara: "Io conosco con assoluta certezza il colore del mio cappello. Esso eÁ .....".
Di quale colore eÁ il cappello e percheÂ? bianco
Ogni risposta corretta vale 5 punti, ogni risposta sbagliata vale 0 punti e ogni risposta non data vale 1 punto. Il
tempo a disposizione eÁ di un'ora.
1
1 Una lumaca si trova in un pozzo profondo 10 metri. Durante il giorno risale il pozzo di di metro, ma
7
durante la notte scivola verso il basso di 1 di metro. Dopo quanti giorni la lumaca riesce a raggiungere la
9
cima del pozzo?
a. 316 b. 315 c. 312 d. 300 e. non lo raggiunge mai
2 Una volpe in fuga eÁ 50 passi davanti a un cane che la insegue. Mentre il cane percorre un tratto di 9
passi, la volpe ne percorre uno di 6 passi. Dopo quanti passi il cane raggiunge la volpe?
a. 100 passi della volpe b. 150 passi della volpe c. 50 passi della volpe
d. 120 passi della volpe e. non la raggiunge mai
3 Su un autobus ci sono venti bambini ciascuno dei quali ha tre zaini nei quali sono contenuti tre gatti e tre
pappagalli adulti. Ogni gatto ha 4 zampe e ogni pappagallo ne ha due. I gatti adulti hanno ciascuno tre
gattini e i pappagalli adulti hanno ciascuno tre pappagallini. Fra zampe e gambe, quante ce ne sono sul-
l'autobus?
a. 3280 b. 3240 c. 4320 d. 4360 e. 1080
4 Una corda eÁ lunga 28 metri; ogni giorno, a partire dal LunedõÁ, se ne tagliano 2 metri, tranne la Domenica,
giorno nel quale si esegue un taglio al mattino e uno alla sera. In quale giorno si finisce di tagliare la
corda?
a. Sabato b. MartedõÁ della settimana successiva c. Domenica
d. Sabato della settimana successiva Á
e. Venerdõ della settimana successiva
5 Fra Genova e la Sardegna esiste un regolare servizio di battelli che impiega 8 ore per compiere il tragitto
Genova-Olbia e ogni ora, sia di giorno che di notte, parte un battello sia da Genova che da Olbia. Sup-
posto che il servizio sia regolare e funzioni da tempo, uno dei battelli partiti da Genova (o, che eÁ lo stes-
so, da Olbia) quanti altri battelli del servizio incontreraÁ sul percorso?
a. 0 b. 16 c. 12 d. 15 e. 9
l isola B : ha un vulcano
Á la piuÁ piccola
l isola E : ha le palme ed e
10 e. 9 c.
8 c. 7 a. 6 b. 5 b.
4 e. 3 d. 2 a. 1 c.
Una volta data la conferma con il pulsante OK nella finestra di algebra troviamo scritto rispettivamente nei tre casi:
#1: quadrato
x : x 2
#2: area
a, b : a b
#3: volume
a, b, c : a b c
Se ricordi la precedente esercitazione con Derive, il simbolo : eÁ il simbolo di assegnamento; con il comando
quadrato 2
Notiamo il riferimento assoluto alla colonna del primo elemento e alla riga del secondo; quando si ricopia la for-
mula dobbiamo infatti essere certi che il confronto avvenga sempre sui valori della colonna A, che deve quindi
essere fissata, e della riga 1, che deve anch'essa essere fissata. In questo modo, per esempio:
± la formula nella cella C2 confronta ancora l'elemento A2 (il riferimento di colonna eÁ fisso, quello di riga non eÁ
aumentato) con l'elemento C1 (il riferimento di riga eÁ aumentato di un posto, quello di colonna eÁ fisso)
± la formula nella cella B3 confronta l'elemento A3 (riferimento di colonna fisso, riferimento di riga aumenta di 1)
con l'elemento B1 (il riferimento di colonna non cambia, quello di riga eÁ fisso)
e cosõÁ via.
La tabella della relazione eÁ in questo modo completata.
Dal menu Home, gruppo Carattere, possiamo mettere un fondino colorato alla tabella cliccando sull'icona Co-
lore riempimento, dopo aver selezionato le celle interessate dall'operazione.
Vogliamo adesso fare in modo che i simboli 1, che rappresentano le coppie di elementi che sono in relazione fra
loro, vengano in qualche modo evidenziati cosõÁ da essere piuÁ facilmente individuabili nella tabella.
Sempre dal menu Home, gruppo Stili, apriamo la casella della Formattazione condizionale e, fra gli elementi
proposti, scegliamo Regola di evidenziazione celle e poi Uguale a (nella versione 2003 il percorso eÁ Formato/
Formattazione condizionale}); si apre una finestra di dialogo nella quale:
± inseriamo il valore 1 nella cella di sinistra
± scegliamo le caratteristiche del testo fra quelle proposte, eventualmente personalizzando il formato.
A B C D E F
1 a c p r m
2 a 0 1 1 1 1
3 c 0 0 1 1 1
4 p 0 0 0 1 0
5 r 0 0 0 0 0
6 m 0 0 1 1 0
Esercizi
Dopo aver costruito le funzioni indicate, calcola quanto richiesto usando Derive.
3
1. f
x x 1
3
calcola f
2 f
0 f f
1
2
1 1
2. g
x calcola g2
g0
g g
1
x1 2
1 1
3. h
x x 3x
2
calcola h
1 h h h
0
2 3
1
4. k
x, y x xy calcola
2
k
1, 1 k
0, 2 k
2, 0 k 2,
2
Usando Excel costruisci le tabelle delle seguenti relazioni, definite dalla proposizione aperta p fra gli insiemi A e B.
5. A f1, 2, 3, 4, 5g B f2, 3, 5, 6, 7, 9g p : «x y > 10», con x 2 A, y 2 B
6. A f 3, 2, 0, 1g B f 4, 1, 2, 6g p : «x > y», con x 2 A, y 2 B
7. A B f1, 2, 3, 4, 5, 9, 16, 25g p : «y x 2 », con x, y 2 A
8. A B fa 2 Z j 10 < x < 4g p : «y x 1», con x, y 2 A
2 Angelo, Desiderio, Matteo e Renato possiedono ciascuno una bicicletta di una marca diversa (Atala,
Bianchi, Legnano, Turbo). Oggi hanno deciso di fare una passeggiata, usando ciascuno non la propria
bicicletta ma quella di uno dei tre amici. Matteo ha usato la bicicletta di Desiderio. Quella di Renato
eÁ stata presa dal "padrone" della Bianchi. La Legnano eÁ stata usata dal "padrone" della bicicletta usata
da Angelo. La Bianchi, invece, eÁ stata presa dal "padrone" della bicicletta usata da Matteo. Infine, sulla
Turbo pedala il "padrone" della Legnano. Su che bicicletta ha pedalato Matteo? [Turbo]
3 In una famiglia, ognuno dei figli puoÁ dichiarare di avere almeno un fratello e una sorella. Quanti figli ci
sono, al minimo, in questa famiglia? [4 figli]
5 no
4 sciare, Firenze, Milano, Roma, trekking, Venezia
3 trekking, sciare, Milano, Firenze, Venezia, Roma
2 R : «la gita x ha un costo minore della gita y»; relazione d'ordine stretto
1 R : «la gita x ha la stessa durata della gita y»
Rivedi la teoria
Il concetto di insieme
Affinche un raggruppamento di oggetti possa essere considerato un insieme deve esistere una proprietaÁ
caratteristica in base alla quale sia possibile stabilire se un elemento qualunque appartiene o no a quel
raggruppamento. Per questo motivo:
l formano un insieme:
- i numeri naturali multipli di 3
- gli abitanti della cittaÁ di Torino
- gli studenti della tua scuola sufficienti in matematica allo scrutinio del primo quadrimestre
l non formano un insieme:
- gli studenti bravi della tua scuola
- i cibi piuÁ gustosi della cucina tradizionale italiana
- i libri piuÁ interessanti della biblioteca della tua cittaÁ.
Gli insiemi si indicano con le lettere maiuscole dell'alfabeto; gli oggetti che ne fanno parte si chiamano
elementi e si indicano in forma generale con le lettere minuscole.
Se un insieme non ha elementi si dice che eÁ vuoto e si scrive: 1 oppure f g.
Se gli elementi di un insieme non si possono elencare tutti si dice che l'insieme eÁ infinito.
La rappresentazione di un insieme
Consideriamo l'insieme A dei numeri interi compresi tra 2 e 3, estremi inclusi; possiamo rappresentare
questo insieme:
l per elencazione, scrivendo tutti i suoi elementi: A f 2, 1, 0, 1, 2, 3g
l mediante la proprietaÁ caratteristica indicando anche l'eventuale insieme ambiente da cui provengono i
suoi elementi:
A fx 2 Z j 2 x 3g
Rivedi la teoria
I sottoinsiemi di un insieme
Se prendiamo alcuni elementi di un insieme A e con essi formiamo un altro
insieme B, diciamo che B eÁ sottoinsieme di A e scriviamo B A, dove il
simbolo si legge "eÁ contenuto".
Per esempio, se dell'insieme A fx 2 N j 5 x 12g consideriamo solo i
numeri che sono pari, abbiamo formato l'insieme B f6, 8, 10, 12g che eÁ
un sottoinsieme di A. La rappresentazione con un diagramma di Eulero-
Venn illustra con chiarezza il significato di questo concetto.
In particolare si parla di sottoinsieme proprio quando B eÁ formato da alcuni
elementi di A ma non da tutti, come nel precedente esempio. Ogni insieme
A ha poi due sottoinsiemi impropri: l'insieme A stesso e l'insieme 1.
6 ESERCIZIO GUIDA
Siano A fx j x eÁ una vocaleg e B fx j x eÁ una vocale della parola
mammag. Che relazione si puoÁ stabilire fra i due insiemi?
7 Siano A fx j x eÁ una vocaleg e B fx j x eÁ una vocale della parola aiuoleg. Che relazione si puoÁ sta-
bilire fra i due insiemi? A B
8 Date le seguenti coppie di insiemi, stabilisci quale dei due eÁ sottoinsieme dell'altro, aiutandoti eventual-
mente con un diagramma di Eulero-Venn:
a. A f1, 2, 3, 4g B f1, 3g
b. C fa, b, c, d, eg D fa, eg
c. E fx j x eÁ una cittaÁ della Spagna} F fx j x eÁ una cittaÁ d'Europa}
d. G fx j x eÁ una squadra di calcio italiana} H fx j x eÁ una squadra di calcio italiana di serie A}
[a. B A; b. D C; c. E F; d. H G ]
10 ESERCIZIO GUIDA
Siano A fx 2 Z j 6 x < 2 g e B fx 2 Z j 3 x 8g; troviamo A \ B.
Quindi: A \ B fx 2 Z j 3 x 1g.
13 ESERCIZIO GUIDA
Dati gli insiemi A f2, 3, 4, 5, 6g e B f1, 3, 4, 7, 8, 12g, vo-
gliamo calcolare la loro unione.
A [ B f 2, 3, 4, 5, 6 , 1, 7, 8, 12 g
|{z} |{z}
elementi di A elementi di B senza la ripetizione di 3 e 4
14 Dopo aver stabilito che relazione c'eÁ fra gli insiemi A f 1, 4, 8g e B f 1, 3, 4, 5, 8, 10g, determi-
na la loro unione. B
17 Dati gli insiemi A fx 2 N j x < 10g, B fx 2 N j x < 10 ^ x e parig, C fx 2 N j 5 < x < 15g,
calcola A \ C, A [ B, A [ B \ C . [A \ C fx 2 N j 6 x 9g; A [ B A; A [
B \ C A]
18 ESERCIZIO GUIDA
Considerati gli insiemi A fx 2 N j 2 x 6g e B fx 2 N j 4 x 8g, calcoliamo A B e
B A.
20 ESERCIZIO GUIDA
Dati gli insiemi A fx j x eÁ un numero pari minore di 5} e B f0, 2, 4, 6, 8g, calcola B A.
22 ESERCIZIO GUIDA
Da un'indagine sul consumo alimentare condotta su un campione di 1536 persone tutte hanno dichia-
rato di mangiare pasta oppure riso; di queste, 1238 mangiano sia la pasta che il riso. Se 112 persone
hanno dichiarato di mangiare pasta ma mai riso, quante non mangiano mai pasta e quante comples-
sivamente mangiano riso?
23 In un gruppo di 40 ragazzi, 12 hanno la patente solo per la moto, 15 solo per l'auto e 25 complessiva-
mente hanno la patente per l'auto. Quanti ragazzi hanno la patente sia per la moto che per l'auto e quan-
ti non hanno nessun tipo di patente? 10; 3
Rivedi la teoria
Il prodotto cartesiano
Se si accoppiano gli elementi a di un insieme A agli elementi b di un insieme B si costruisce un nuovo
insieme i cui elementi sono le coppie ordinate
a, b. Tale insieme eÁ il prodotto cartesiano di A e B e si
indica con il simbolo A B. Per esempio se A f1, 2, 3g e B fa, bg, allora A B eÁ l'insieme:
1, a,
2, a,
3, a,
1, b,
2, b,
3, b
Per rappresentare il prodotto cartesiano fra due insiemi si puoÁ usare:
il diagramma cartesiano la tabella a doppia entrata la rappresentazione sagittale
24 ESERCIZIO GUIDA
Ad una festa, la padrona di casa ha preparato tre regali da assegnare a sorte fra i 6 invitati. Ci chie-
diamo come possono essere distribuiti i regali fra i convenuti.
Indichiamo con 1, 2, 3 i regali preparati e con A, B, C, D, E, F gli invitati, abbiamo cioeÁ gli insiemi
R f1, 2, 3g e S fA, B, C, D, E, Fg. Abbiamo visto che problemi di questo tipo si risolvono con-
siderando il prodotto cartesiano fra i due insiemi, cioeÁ l'insieme delle coppie ordinate che si otten-
gono abbinando ogni elemento del primo insieme con ogni elemento del secondo. Nel nostro caso
dobbiamo calcolare R S.
Non eÁ consigliabile invece usare la rappresentazione sagittale che risulterebbe confusa; in alternativa
si puoÁ invece costruire un albero che, con i possibili percorsi, individui le coppie.
25 Tre naufraghi sbarcano su un'isola deserta e trovano una palma con 3 noci di cocco: una piccola, una
media e una un po' piuÁ grande. Sapendo che nessuno di loro si impadronisce di tutte e tre le noci, in
quanti modi se le possono distribuire?
26 Esegui il prodotto cartesiano A B dei seguenti insiemi e rappresentalo nei modi che ritieni piuÁ oppor-
tuni.
a. A fPaola, Martag B fMario, Lorenzo, Carlog
b. A fa, b, c g B fx, y, w, j g
c. A fx 2 N jx 3g B fx 2 Z j 2 < x < 1g
Cap 2. LA LOGICA
Rivedi la teoria
Le proposizioni
Chiamiamo proposizione una frase di senso compiuto per la quale ha senso chiedersi se eÁ vera o se eÁ falsa.
Non fanno parte quindi delle proposizioni tutte quelle frasi che rappresentano domande, comandi, escla-
mazioni, proposizioni indecidibili come per esempio la frase «gli angeli volano in cielo»; infatti, visto che
non si eÁ mai dimostrata l'esistenza degli angeli, non si puoÁ nemmeno dire se eÁ vero o falso che volano in
cielo.
Sono invece proposizioni frasi come le seguenti:
a: «L'arcipelago delle Maldive si trova nell'oceano Pacifico» proposizione Vera
b: «Luciano Pavarotti era un cantante pop» proposizione Falsa
1
c: « eÁ una frazione» proposizione Vera
2
In particolare, poi, quando una proposizione molecolare eÁ vera qualunque sia il valore di veritaÁ delle pro-
posizioni che la compongono, si dice che eÁ una tautologia; quando eÁ sempre falsa si dice che eÁ una con-
traddizione.
2 Individua i predicati delle seguenti proposizioni e stabilisci quali sono atomiche e quali sono molecolari:
a: «Lucia frequenta la prima liceo scientifico e studia due lingue straniere»
b: «5 3 7»
c: «Mio fratello suona la chitarra e tiene spesso dei concerti»
d: «5 eÁ un numero positivo, ma 3 eÁ negativo».
Il modo piuÁ semplice di negare una proposizione eÁ quello di porre il connettivo non davanti al verbo;
nel caso della prima proposizione:
a: «4 non eÁ un numero dispari» e poicheÁ a eÁ V, a eÁ F
Continua con le altre.
4 Date le proposizioni p seguenti, stabilisci quali proposizioni p sono espresse in modo corretto:
a. p : «Marco ha vinto la partita a scacchi con Giulio»
p 1 : «Marco non ha vinto la partita a scacchi con Giulio»
p 2 : «Marco ha perso la partita a scacchi con Giulio»
b. p : «Andrea eÁ stato eliminato nel torneo di tennis»
p 1 : «Non eÁ vero che Andrea eÁ stato eliminato nel torneo di tennis»
p 2 : «Andrea non eÁ stato eliminato nel torneo di tennis»
c. p : «Il triangolo ABC eÁ isoscele»
p 1 : «Il triangolo ABC eÁ scaleno»
p 2 : «Il triangolo ABC non eÁ isoscele» a: p 1 ; b: p 1 , p 2 ; c: p 2
7 ESERCIZIO GUIDA
Il valore di veritaÁ di una proposizione molecolare dipende dai valori di veritaÁ delle proposizioni ato-
miche che la formano; se non si conoscono a priori questi valori, si deve costruire una tavola di veritaÁ
a b c b a _ b c ^ a a _ b ! c ^ a
V V V F V V V
V V F F V F F
V F V V V V V
V F F V V F F
F V V F F F V
F V F F F F V
F F V V V F F
F F F V V F F
9 Costruisci la tavole di veritaÁ delle seguenti proposizioni indicando se si tratta di tautologie o di contrad-
dizioni:
a.
a ! b _ b [tautologia]
b. a _ b ^ b [contraddizione]
c. a ! b _ b ! a [tautologia]
Rivedi la teoria
I quantificatori
Un predicato esprime in genere una proprietaÁ relativa agli elementi di un insieme; questa proprietaÁ puoÁ
essere vera solo per alcuni elementi dell'insieme, oppure per tutti.
Per esempio, se in un insieme A di persone consideriamo il predicato p : «essere collega di Valeria», puoÁ
darsi che tutti gli elementi di A soddisfino p, oppure che solo qualcuno lo soddisfi. Per distinguere i due
casi si usano i quantificatori:
l il quantificatore universale, il cui simbolo logico eÁ 8, esprime il fatto che p eÁ vero per tutti gli elementi
dell'insieme;
l il quantificatore esistenziale, il cui simbolo logico eÁ 9, esprime il fatto che c'eÁ almeno un elemento del-
l'insieme che soddisfa p.
CosõÁ se vogliamo dire che tutte le persone di A sono colleghe di Valeria scriviamo: 8x 2 A : x eÁ collega di
Valeria.
Se vogliamo dire che in A c'eÁ almeno un collega di Valeria scriviamo: 9x 2 A : x eÁ collega di Valeria.
Rivedi la teoria
Le relazioni
Un predicato puoÁ mettere in relazione alcuni elementi x di un insieme A con alcuni elementi y di un in-
sieme B.
Per esempio, se A eÁ un insieme di persone e B eÁ un insieme di cani, il predicato p
x, y : «x eÁ il padrone di
y» mette in relazione le persone di A con i cani di B. Non eÁ peroÁ detto che tutte le persone che sono in A
abbiano un cane; quindi non tutti gli elementi di A sono in relazione con qualche elemento di B.
In generale se il predicato p eÁ soddisfatto da una coppia
x, y si dice che x eÁ in relazione con y e si
scrive x R y; dell'elemento y si dice che eÁ l'immagine di x e dell'elemento x si dice che eÁ la controim-
magine di y.
Per esempio, se A eÁ un insieme di persone, B eÁ un insieme di professioni e p
x, y : «x esercita la profes-
sione y», possiamo dire che:
l poiche p
Brad Pitt, attore eÁ Vera, allora Brad Pitt eÁ in relazione con attore;
l poiche p
Dan Brown, scrittore eÁ Vera, allora Dan Brown eÁ in relazione con scrittore;
l poiche p
Valentino Rossi, cantante eÁ Falsa, allora Valentino Rossi non eÁ in relazione con can-
tante.
L'insieme degli elementi di A che sono legati dalla relazione R a qualche elemento di B eÁ un sottoinsie-
me, proprio o improprio di A, che rappresenta il dominio della relazione (eÁ l'insieme delle controimma-
gini); l'insieme degli elementi di B che sono immagine di qualche elemento di A eÁ un sottoinsieme, proprio
o improprio di B, che rappresenta il codominio della relazione (eÁ l'insieme delle immagini).
Le relazioni in un insieme
Quando una relazione eÁ definita nello stesso insieme, cioeÁ quando A
coincide con B, allora, oltre alle modalitaÁ di rappresentazione che ab-
biamo visto nell'esercizio precedente, si puoÁ usare anche un grafo.
Ad esempio sia A fx 2 Z j 5 x 2g e sia p
x, y: «x eÁ il suc-
cessivo di y». Basta rappresentare l'insieme A e collegare gli elementi
che sono in relazione fra loro con degli archi, orientati dal primo ele-
mento al secondo come indicato in figura.
3 A fx 2 N j 3 x 20g
la relazione eÁ definita in A dalla proposizione aperta p
x, y : «x eÁ multiplo di y». D A, C A
4 A f 7, 4, 3, 2, 6, 8g B f 6, 5, 2, 3, 7g
p
x, y: «x eÁ l'opposto di y», con x 2 A e y 2 B. D f 7, 3, 2, 6g, C f 6, 2, 3, 7g
6 Osserva le seguenti figure e risali a una proposizione aperta che individua le relazioni assegnate.
a. b. c.
Rivedi la teoria
Á delle relazioni in un insieme
Le proprieta
Se una relazione eÁ definita in uno stesso insieme A, si possono mettere in evidenza alcune proprietaÁ:
l riflessiva: 8x 2 A xR x
l antiriflessiva: 8x 2 A xR
6 x
l simmetrica: 8x, y 2 A xR y ! y R x
l antisimmetrica: 8x, y 2 A xR y ! yR
6 x se x 6 y
l transitiva: 8x, y, z 2 A
x R y ^ y R z ! x R z
Per esempio, la relazione definita in N dalla proposizione aperta p
x, y: «x eÁ multiplo di y» eÁ:
l riflessiva perche ogni numero naturale eÁ multiplo di se stesso (ad esempio il numero 3 eÁ multiplo di 3, il
numero 5 eÁ multiplo di 5 e cosõÁ via)
l se eÁ riflessiva non eÁ antiriflessiva
l non eÁ simmetrica perche se un numero a eÁ multiplo di un numero b, non capita mai il contrario se i due
numeri sono diversi (ad esempio 12 eÁ multiplo di 3, ma 3 non eÁ multiplo di 12)
l eÁ antisimmetrica per le motivazioni esposte al punto precedente
l eÁ transitiva perche se un numero a eÁ multiplo di un numero b e b eÁ multiplo di un numero c, anche a eÁ
multiplo di c (ad esempio 54 eÁ multiplo di 18, 18 eÁ multiplo di 6, 54 eÁ multiplo di 6).
Le relazioni di equivalenza
Una relazione eÁ di equivalenza se gode delle proprietaÁ riflessiva, simmetrica e transitiva.
Una relazione di questo tipo permette di ripartire gli elementi di un insieme in tanti sottoinsiemi che hanno
le seguenti caratteristiche:
l nessun sottoinsieme eÁ vuoto
l sono a due a due disgiunti
l la loro unione riproduce l'insieme dato.
Le relazioni d'ordine
Una relazione eÁ d'ordine se gode almeno delle proprietaÁ antisimmetrica e transitiva; se poi la relazione eÁ
anche riflessiva si parla di relazione d'ordine largo, se eÁ antiriflessiva si parla di relazione d'ordine stretto.
Per esempio la relazione definita da p
x, y: «x ha perimetro minore di y» nell'insieme dei poligoni di un
piano eÁ antisimmetrica e transitiva ed in piuÁ eÁ anche antiriflessiva; eÁ quindi una relazione d'ordine stretto.
10 Riprendi le relazioni di equivalenza che hai individuato nell'esercizio precedente e costruisci le relative
classi di equivalenza.
11 Sia A fuva, tu, fiume, tino, tavolig e sia R : «x ha piuÁ lettere di y» con x, y 2 A. Verificato che si tratta
di una relazione d'ordine, scrivi l'insieme A in modo ordinato.
Rivedi la teoria
Á di una immagine in B.
l ci siano elementi di A che hanno piu
Di una relazione che eÁ una funzione si dice anche che eÁ una corri-
spondenza univoca.
l la corrispondenza fra i giorni della settimana e le quotazioni del Dollaro nei confronti dell'Euro:
lunedõÁ martedõÁ mercoledõÁ giovedõÁ venerdõÁ
1,31 1,32 1,29 1,33 1,35
e numerosi altri esempi ancora.
12 Stabilisci quali, fra le relazioni che hanno i seguenti grafici, rappresentano delle funzioni:
a. b. c. d. [a., c.]
3 Dato l'insieme A fx j x eÁ un divisore di 15}, indica se fra i seguenti insiemi vi sono sottoinsiemi di A,
specificando se sono propri o impropri:
B f1, 2, 3g C1 D f3, 5g E f1, 3, 5, 10g F f1, 3, 5, 15g
0,5 punti
L'insieme A \ B eÁ:
a. f2, 5g b. f2g c. f2, 10g d. altro
1 punto
5 Dati gli insiemi A fx 2 N j 20 x 50g e B fx 2 N j 30 < x 54g, indica quale fra i seguenti eÁ
l'insieme A B:
a. A B fx 2 N j 20 x 30g b. A B fx 2 N j 50 < x 54g
c. A B fx 2 N j 30 < x 50g d. A B fx 2 N j 20 x < 30g
0,5 punti
6 Sia C l'insieme degli alunni di una classe di una certa scuola, P l'insieme degli alunni di quella scuola che
hanno un computer, Q l'insieme degli alunni di quella classe che hanno un computer. Supposto che ci
siano altri studenti della scuola che hanno un computer oltre a quelli della classe considerata, costruisci
il diagramma di Eulero-Venn relativo a questi insiemi e stabilisci poi se sono vere o false le seguenti scrit-
ture:
a. C \ P Q b. Q P c. P [ Q P d. Q C e. C PQ
1 punto
7 Sia A un insieme di 12 persone. In quanti modi possono salutarsi con una stretta di mano queste persone?
a. 144 b. 132 c. 66 d. 12
0,5 punti
0,5 punti
9 Date le proposizioni a (V), b (F), c (F) e d (V), determina il valore di veritaÁ delle seguenti proposizioni
composte:
a. a !
b _ c b. a ^ b _
c ^ d c. c ^ b ^ a!b d. a $
b _ d ^ c
0,5 punti
11 Sia p
x, y : «x ha lo stesso numero di lettere di y» definita nell'insieme A {casa, cane, ladro, allievo,
pane, carro, mattone}.
a. Rappresenta la relazione con un grafo.
b. Determina le proprietaÁ di cui gode. 1 punto
11 a. b. R, S, T
Esercizio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
Punteggio
Valutazione
in decimi
1 Let U f1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9g be the universal set. Let S f1, 2, 3, 4, 5, 6g and T f6, 7, 8, 9g.
Find each of the following numbers.
a. How many subsets does U have?
b. Give an example of a 5-elements subset.
c. If A is a subset of U, give an example of A so that A \ S has 4 elements with 6 as a member and one
that does not have 6 as a member.
d. If B is a subset of U, give an example of B so that B \ T has 3 elements with 8 as a member and one
that does not have 8 as a member.
2 Let A f1, 2, 3, 4g.
a. Find a relation R on A that has exactly 3 ordered pair members and is both symmetric and antisym-
metric.
b. Find an equivalence relation R on A that has exactly 10 elements.
c. Find a transitive, non-reflexive, non-symmetric, non-antisymmetric relation R on A that has exactly 6
elements.
3 Let Z denote the set of all integers. Define R on Z by xR y if x y is a multiple of 5 (note that 0 is a
multiple of 5). Which of the following properties does R satisfy? Give reasons for each answer.
a. reflexivity
b. symmetry
c. transitivity
d. antisymmetry
e. Is R an equivalence relation?
4 Some A that are B are not C that are D.
All A are C.
Say which of the following conclusions follow from the given premises and which do not.
a. Some A that are D are C that are B.
b. Some C are not D.
c. Some B are not C.
d. Some A are D.
9 d. 8 b. 7 a. 6; b. 5; c. 0; d. 5
occorre digitare il seguente testo nella riga di inserimento (abbiamo evidenziato in blu le parentesi che nel testo
originale sono quadre e in rosso quelle che sono graffe):
8
Non eÁ invece indispensabile la coppia di parentesi finale che racchiude , essa serve soltanto a rendere piuÁ "leg-
3
gibile" il testo. Senza queste parentesi troveresti scritta l'espressione in questo modo:
che non altera la precedenza delle operazioni. Semplificando l'espressione con l'icona Semplifica si ottiene infatti
4
in entrambi i casi .
15
Se vogliamo trovare il numero decimale corrispondente a questa frazione basta usare il comando Semplifica/Ap-
prossima e precisare, nella finestra di dialogo che viene attivata, il numero di cifre decimali che si desiderano; in
alternativa, si puoÁ usare il tasto con il simbolo .
SUM (x ^ 2 1, x, 1, 9, 2
calcola la somma dei numeri che hanno la forma x 2 1, nella variabile x, attribuendo inizialmente a x il valore 1,
aumentando di 2 unitaÁ tale valore (il passo eÁ 2) fino a raggiungere il valore finale 9. In sostanza vengono ge-
nerati i numeri
per x 1 ! 1 10 per x 3 ! 9 18
per x 5 ! 25 1 24 per x 7 ! 49 1 48
per x 9 ! 81 1 80
e di essi si calcola la somma: 0 8 24 48 80 160
n PRODUCT (espressione, variabile, a, z, p
agisce in modo analogo alla funzione SUM, ma calcola il prodotto dei numeri che vengono generati. Per esempio:
PRODUCT (2a 1, a, 2, 6
calcola il prodotto dei numeri generati dall'espressione 2a 1 nella variabile a, a partire da a 2 fino ad a 6,
con passo 1 perche il parametro del passo eÁ stato omesso; il risultato che viene restituito eÁ 10395.
P Q
Le funzioni SUM e PRODUCT si possono attivare anche con le icone e seguendo poi le istruzioni delle
finestre di dialogo.
Esercizi
1. Usando l'appropriata funzione di Derive, stabilisci quali fra i seguenti numeri sono primi:
1737 239 433 2211 577
2. Quale funzione eÁ utile per stabilire se due numeri sono primi tra loro? Usala per stabilire quali fra le seguenti
coppie di numeri lo sono:
322, 121 63, 92 44, 143 13, 38
l Eliminiamo tutti i multipli di 2, escluso il 2 che eÁ A questo punto, poiche in questo passaggio non
primo abbiamo fatto piuÁ eliminazioni, la tabella contiene
2 3 5 7 9 solo numeri primi.
11 13 15 17 19
21 23 25 27 29 Ci sono altri modi per ottenere numeri primi, basati
su delle formule, che peroÁ funzionano fino a un cer-
31 33 35 37 39
to punto; le piuÁ note sono:
41 43 45 47 49
n
n la formula di Fermat F
n 22 1
l Eliminiamo adesso tutti i multipli di 3, escluso il che genera numeri primi solamente per
3 che eÁ primo n 1, 2, 3, 4:
F
1 2 2 1 5
2 3 5 7
11 13 17 19 F
2 24 1 17
23 25 29 F
3 28 1 257
31 35 37 F
4 216 1 65537
41 43 47 49 ma giaÁ per n 5 il numero ottenuto non eÁ pri-
mo:
Proseguendo nello stesso modo, eliminiamo i multi- F
5 232 1 4294967297 641 6700417
pli del primo numero che eÁ ancora nella tabella do-
po quello che eÁ stato considerato per ultimo, fino a n le formule
che non si elimina piuÁ alcun numero. F
n n2 n 41 e F
n n2 79n 1601
2 Quale dei seguenti insiemi di numeri interi contiene almeno un quadrato perfetto maggiore di 1?
a. I numeri che terminano per 3.
b. I numeri che terminano per 26.
c. I numeri la cui somma delle cifre eÁ uguale a 48.
d. I numeri formati da un numero pari di cifre tutte uguali a 9.
e. I numeri che terminano per 001. e:
3 Un calciatore riceve un compenso annuale di E 6000000 per il 2007. La durata del tempo in cui egli
guadagna E 1000 eÁ:
a. minore di mezz'ora
b. compresa tra mezz'ora e un'ora
c. compresa tra un'ora e due ore
d. compresa tra due ore e quattro ore
e. maggiore di quattro ore. c:
4 Se a e b sono due numeri tali che a b < 0 e a b > 0, quale delle affermazioni seguenti eÁ vera?
a. a>0eb>0
b. a<0eb<0
c. a>0eb<0
d. a> b
e. b> a b:
6 Sul pianeta Uru le settimane durano 8 giorni, i mesi (tutti indistintamente) durano 34 giorni e in un anno
ci sono 14 mesi. Quando il primo giorno dell'anno cade di Domenica (ultimo giorno della settimana) si
celebra la Festa del Pianeta. Sapendo che oggi su Uru eÁ la Festa del Pianeta, tra quanti giorni saraÁ la pros-
sima?
a. 238 b. 476 c. 952 d. 1428 e. 1904 c:
7 Allo stadio gli spettatori entrano attraverso cinque cancelli, posti uno di fianco all'altro, secondo questa
regola: viene fatta entrare una persona dal primo cancello, poi due persone dal secondo cancello, poi tre
persone dal terzo, quattro dal quarto e infine cinque persone dal quinto. Poi si ricomincia procedendo
allo stesso modo e si va avanti fino a che non sono entrati tutti. Sapendo che Raffaele saraÁ la 2007-esima
persona ad entrare, da quale cancello entreraÁ?
a. dal primo b. dal secondo c. dal terzo d. dal quarto e. dal quinto e:
8 Quanti sono i numeri di quattro cifre la cui cifra iniziale eÁ 1 e che hanno almeno tre cifre uguali fra
loro?
a. 36 b. 37 c. 39 d. 40 e. nessuna delle precedenti b:
La somma dei tre numeri scritti nelle tre caselle di sinistra eÁ uguale a 11. Ogni volta che si sposta la fi-
nestrella verso destra di una casella, la somma dei tre numeri scritti all'interno aumenta di una unitaÁ.
Completa le caselle vuote. 1 6 4 2 7 5 3 8 6 4
11 Prendi tutti i numeri dispari minori di 2005 e moltiplicali tra di loro. Con che cifra termina il risultato di
questo prodotto? 5
13 Nando adora giocare a figurine con i suoi amici. LunedõÁ ne ha vinte 3. MartedõÁ ne ha vinte altre 3 3.
MercoledõÁ ne ha vinte altre 3 3 3. E cosõÁ via: ogni giorno della settimana ne vince altre, il triplo di quel-
le che aveva vinto il giorno precedente. CosõÁ, sabato, ne vince ancora 3 3 3 3 3 3, arrivando a 2008
figurine. Quante figurine aveva lunedõÁ, prima di vincere le sue prime 3 figurine? 916
14 6 concorrenti che indossavano dei pettorali numerati da 1 a 6 hanno partecipato ad una corsa. I corridori
con pettorali pari hanno ottenuto all'arrivo dei piazzamenti dispari. I concorrenti recanti dei numeri mul-
tipli di 3 si sono classificati in una posizione il cui numero non eÁ divisibile per 3. Infine, i corridori recanti
dei numeri superiori a 3 hanno conquistato le prime tre posizioni. Qual eÁ l'ordine d'arrivo?
6 5 4 3 2 1
15 Gli scienziati della NASA si collegano ogni giorno con il loro robot che si trova sul pianeta Marte e lan-
ciano un appello radio nel momento in cui, per il robot, sorge il Sole. La rotazione di Marte su se stesso eÁ
un po' meno veloce di quella della Terra e quindi una giornata su Marte (dal sorgere del sole di un giorno
a quello successivo) dura 25 ore. L'appello radio della NASA di lunedõÁ 2 febbraio ha avuto luogo alle 9
del mattino. Qual eÁ il giorno successivo in cui gli scienziati hanno potuto lanciare il loro appello di nuo-
vo alle 9 del mattino? [27 febbraio]
17 Il sig. Dubbio, che fa il rappresentante, abita sulla strada statale n. 7. Oggi, partendo da casa, per vedere
un cliente, ha fatto un primo tragitto di 53 km. Successivamente ha fatto altri tragitti, rispettivamente di
79, 27 e 9 km. Purtroppo non si ricorda in quale verso ha compiuto ciascuno di questi percorsi. "In ogni
modo", pensa, "sono lontano da casa, al piuÁ, di 168 km". Quanto dista, invece, al minimo da casa? (dai la
risposta in km). 8 km
18 (a, b) eÁ una coppia di numeri interi, positivi o negativi, con a minore di b. Inoltre il prodotto ab daÁ come
risultato 8. Quante sono le coppie che possono essere cosõÁ descritte? Scegli una delle seguenti tre ri-
sposte:
A: 2; B: 4; C: ne 2 ne 4. B :
8; 1,
1; 8,
4; 2,
2; 4
20 La professoressa di italiano entra in una classe di 24 studenti, tutti presenti, per un'ora di interrogazione.
Decide di interrogare gli studenti a cui corrisponde sul registro un numero n che sia primo e tale che
anche n3 3 sia primo. Quanti studenti interroga?
a. 1 b. 3 c. 4 d. 7 e. 9 a:
21 Qual eÁ la seconda cifra, partendo da sinistra, del numero
104 1
102 1
10 1?
a. 0 b. 1 c. 2 d. 3 e. 4 b:
22 La ruota anteriore della bicicletta di Chiara ha il raggio di 28cm, mentre la ruota posteriore ha il raggio di
16cm. Al termine di una gita in bicicletta, la ruota anteriore ha fatto 10000 giri; quanti ne ha fatti la ruota
posteriore nella stessa gita?
a. 12000 b. 14500 c. 17500 d. 19000 e. 21000 c:
23 In una classe si eÁ svolta una verifica di matematica e il voto medio eÁ stato 7. Inoltre il voto medio dei
maschi eÁ stato 6,5 mentre quello delle femmine eÁ stato 8. Se i maschi della classe sono 10 quante sono
le femmine?
a. 4 b. 5 c. 7 d. 9 e. 11 b:
24 Alla fine dell'anno scorso in una scuola si eÁ diplomato il 18% degli studenti di tutta la scuola e un altro
3% degli studenti si eÁ trasferito in altre scuole. Quest'anno si sono iscritti alla scuola 84 nuovi studenti e
ora il numero di studenti eÁ uguale a quello dello scorso anno. Quanti studenti ha la scuola?
a. 324 b. 400 c. 500 d. 525 e. 600 b:
28 Disegno un triangolo equilatero e un esagono regolare inscritti nella stessa circonferenza. Qual eÁ il rap-
porto tra l'area del triangolo e quella dell'esagono?
p p
1 1 3 3 1
a. b. c. d. e. a:
2 3 2 3 6
Una precisazione importante. Quando un numero in base maggiore di dieci, per esempio esadecimale, ha
come prima cifra una lettera, occorre far precedere tale numero dalla cifra zero altrimenti la prima lettera viene
interpretata come una variabile; per esempio:
l per inserire il numero 7AB2sedici si scrive 7AB2
l per inserire il numero C2Dsedici si scrive 0C2D
A B C D E F G
1 CONVERSIONE DI UN NUMERO DA BASE DIECI AD ALTRA BASE
2
3 NUMERO 542 BASE 2
4
5 TABELLA DI CALCOLO
6
7 Quoziente Resto
8 271 0
9 135 1
10 67 1
11 33 1
12 16 1
13 8 0
14 4 0
15 2 0
16 1 0
17 0 1
Fai attenzione alla trasformazione in base sedici perche nelle formule non abbiamo previsto la conversione dei
resti oltre il 9 nei corrispondenti simboli.
Volendo fare cioÁ occorre inserire una ulteriore istruzione di selezione in questo modo:
E8: SE(C8 10;}A};
SE(C8=11;}B};
SE(C8 12;}C};
SE(C8 13;}D};
SE(C8 14;}E};
SE(C8 15;}F};C8
che significa: quando in C8 trovi 10 allora scrivi A, altrimenti quando in C8 trovi 11 allora scrivi B, altrimenti
............., altrimenti quando trovi un valore diverso da quelli elencati lascia il numero che c'eÁ.
Copiando la formula da E9 fino a E17 si ottiene il numero in notazione esadecimale.
A B C D E F G H I J
1 CONVERSIONE DI UN NUMERO DA BASE n A BASE DIECI
n < 10
2
3
4 NUMERO 567
5 BASE 8
6
7 TABELLA DEI CALCOLI
8 Numero 0 0 0 0 0 5 6 7
9 Esponenti 7 6 5 4 3 2 1 0
10 Prodotti 0 0 0 0 0 320 48 7
11
12 Numero decimale 375
13
Esercizi
2 I membri di una tribuÁ hanno dieci dita alle mani e nove ai piedi e quindi contano indifferentemente in
base 10 o 19. Nella loro cultura matematica, un numero intero positivo eÁ detto "sacro" se in entrambe le
basi si scrive con le stesse due cifre (comprese tra 1 e 9). Quanti sono i numeri sacri? 4
4 Il messaggio "10110" contiene le tre successioni di tre cifre: 101, 011 e 110. Oggi l'agente 001 deve in-
viare un messaggio, il piuÁ corto possibile, che cominci per 001, e che contenga le 8 successioni: 000,
001, 010, 011, 100, 101, 110 e 111. Quale puoÁ essere questo messaggio? [0010111000; 0011101000]
5 "Agente 002, da ora in poi solo le cifre 0 e 2 sono autorizzate nei nostri codici cifrati. CosõÁ, invece di
scrivere 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, ..., scriveremo 0, 2, 20, 22, 200, 202, 220, 222, 2000, ...". Trovare quale
saraÁ la scrittura, con questo codice, dell'anno 2000. [22222020000]
6 Il numero 445 (scritto in base dieci) risulta uguale a 544 scritto in un'altra base b. Determinate tale base.
a. b 6 b. b 7 c. b 8 d. b 9 d:
Nel pianeta di Digiton della galassia di Andromeda ci sono personaggi assai strani. Si muovono molto veloce-
mente perche al posto dei piedi hanno delle rotelle; tutti hanno una testa e un cervello molto sviluppato, sono
molto abili nei calcoli e per questo non usano calcolatrici. I Digitonesi sono molto specializzati, l'evoluzione li
ha selezionati in quattro categorie.
Ci sono i Tridigi, che hanno due braccia le cui mani hanno tre dita ciascuna.
I Bidigi hanno quattro braccia, ma le loro mani hanno solo due dita.
I Nodigi hanno anch'essi due braccia, ma non hanno le mani; i loro arti terminano con una appendice flessibile
che somiglia a un dito, quindi diciamo che hanno un dito per braccio.
Infine ci sono i Pludigi che hanno quattro braccia che terminano ciascuno con una mano che ha quattro dita.
A Digiton ogni categoria ha un compito ben preciso.
I Nodigi si occupano del governo del Paese, discutono e fanno le leggi, stanno sempre nel palazzo del Parladigi
e hanno a disposizione due pulsanti: uno alla loro destra per votare Si e uno alla loro sinistra per votare No; a
loro non serve altro ed eÁ quindi logico che la selezione naturale li abbia dotati di due braccia con un solo dito.
5 Il terzo
4 Nodigi: 101011000010000; Bidigi: 53020; Pludigi: 5610
3 157Digit, 1101111Digit
2 Nodigi: 1100001due ; Bidigi: 147otto ; Tridigi: 245sei ; Pludigi: 6Fsedici
1 Nodigi: base due; Bidigi: base otto; Tridigi: base sei; Pludigi: base sedici
Rivedi la teoria
Il concetto di operazione
Eseguire l'addizione o la moltiplicazione fra due numeri, l'unione o l'intersezione fra due insiemi, la con-
giunzione o la disgiunzione fra due proposizioni, sono aspetti diversi dell'applicazione di uno stesso con-
cetto, quello di operazione.
Un'operazione eÁ una legge che a due elementi di un insieme ne associa un terzo che appartiene ancora a
quell'insieme.
In base a questa definizione possiamo per esempio dire che:
l l'addizione e la moltiplicazione sono sempre operazioni in qualunque insieme numerico
l la sottrazione eÁ un'operazione in Z o in Q, ma non lo eÁ in N (5 8 62 N)
l la divisione eÁ un'operazione in Q, ma non lo eÁ in N o Z (7 : 3 62 N, Z )
l l'unione, l'intersezione, la differenza fra insiemi sono operazioni nell'insieme degli insiemi
l la congiunzione e la negazione sono operazioni nell'insieme delle proposizioni.
Quelle che abbiamo ricordato sono le operazioni piuÁ comuni che si possono eseguire fra numeri, insiemi,
proposizioni. Si possono peroÁ costruire operazioni di tipo diverso dando semplicemente le leggi che indi-
cano come costruire il risultato a partire da due elementi qualsiasi a e b; l'importante eÁ che tale risultato sia
ancora un elemento dell'insieme a cui appartengono a e b. Le leggi vengono rappresentate con un simbolo
particolare come , N e cosõÁ via.
Per esempio:
l la legge che a due numeri interi a e b associa il numero c a 2b eÁ un'operazione in Z perche se a
un numero intero a togliamo il doppio di un altro numero intero b troviamo ancora un numero intero:
se a 1 e b 4 a b a 2b 1 2
4 9
se a 3 e b 2 ab a 2b 3 2
2 7
ab
l la legge N che a due numeri interi a e b associa il numero c non eÁ un'operazione in Z percheÂ
2
non eÁ detto che c sia sempre un numero intero:
ab 2
5
se a 2 e b 5 aNb 5e 52Z
2 2
ab 9
3 27 27
se a 9 e b 3 aNb e 2
=Z :
2 2 2 2
Á delle operazioni
Le proprieta
Un'operazione puoÁ o meno avere delle proprietaÁ; per esempio sappiamo che:
l calcolare 3 5 eÁ la stessa cosa che calcolare 5 3, mentre non eÁ la stessa cosa calcolare 8 2e2 8
l per calcolare 14 27 3 si puoÁ eseguire prima 27 3 e poi sommare 14 al risultato ottenuto, calcolare
cioeÁ 14
27 3
Nel caso a. moltiplicando due numeri abbiamo ottenuto l'elemento neutro della moltiplicazione, nel caso
b. sommando due numeri abbiamo ottenuto l'elemento neutro dell'addizione.
Diciamo che un elemento b eÁ l'inverso di un elemento a rispetto ad una certa operazione se
ab ban dove n eÁ l'elemento neutro di quell'operazione.
Se poi ogni elemento di un certo insieme possiede l'inverso e tale inverso eÁ unico, diciamo che l'opera-
zione eÁ invertibile in quell'insieme.
Per esempio:
l l'addizione non eÁ invertibile in N ma lo eÁ in Z e la sua operazione inversa eÁ la sottrazione;
l la moltiplicazione non eÁ invertibile in N o in Z , ma eÁ invertibile in Q e la sua operazione inversa eÁ la
divisione.
1 Stabilisci, aiutandoti anche con degli esempi, se le seguenti leggi sono operazioni negli insiemi conside-
rati:
a. in N la legge che ai numeri a e b associa il numero 3a b
b. in N la legge che ai numeri a e b associa il numero 3a b
c. in Z la legge che ai numeri a e b associa il numero 3a b [a. si; b. no; c. si]
a b c
a a a b
b a b c
c b c a commutativa, associativa, el. neutro b
6 Trova l'elemento neutro dell'operazione rappresentata in tabella e determina gli inversi, se esistono, di
ciascun elemento:
1 2 3 4
1 2 3 1 4
2 3 4 2 1
3 1 2 3 4
4 4 1 4 3 el. neutro: 3; inv
1 2; inv
2 1; inv
3 3; inv
4 4
Rivedi la teoria
Le caratteristiche dell'insieme N
Nell'insieme N dei numeri naturali si possono sempre eseguire le operazioni di addizione e moltiplicazio-
ne, ma non sempre eÁ possibile eseguire la sottrazione o la divisione.
La differenza a b si puoÁ calcolare solo se a b; il quoziente a : b si puoÁ calcolare solo se a eÁ multiplo di
b, cioeÁ se esiste un numero c tale che b c a.
Nell'insieme N hanno particolare importanza i numeri primi, cioeÁ quei numeri maggiori di 1 che hanno
come divisori solo se stessi e l'unitaÁ; la successione dei numeri primi eÁ illimitata ed ha come primi termini i
numeri 2, 3, 5, 7, 11, 13, 17, 19, 23, 29, :::::::
Ad oggi non eÁ conosciuta una regola che possa generare tutti i numeri primi.
Scomporre un numero naturale in fattori primi significa scriverlo come prodotto di numeri tutti primi. Per
esempio, la scomposizione di:
l 325 eÁ 52 13 l 504 eÁ 23 32 7
Il M:C:D: fra due o piuÁ numeri naturali eÁ il piuÁ grande fra i divisori comuni; il m:c:m: eÁ il piuÁ piccolo fra i
multipli comuni. Quando i numeri sono scomposti in fattori primi, eÁ facile calcolare M:C:D: e m:c:m: ap-
plicando le seguenti regole:
l il M:C:D: eÁ il prodotto dei soli fattori comuni presi una sola volta con il minimo esponente
l il m:c:m: eÁ il prodotto dei fattori comuni e non comuni presi una sola volta con il massimo esponente.
Per esempio, considerati i numeri 90, 24, 36 si ha che:
90 2 32 5 24 23 3 36 22 32
quindi M:C:D:
90, 24, 36 2 3 6 m:c:m:
90, 24, 36 23 32 5 360
Le caratteristiche dell'insieme Z
L'insieme Z dei numeri interi ha per elementi :::::: 5, 4, 3, 2, 1, 0, 1, 2, 3, 4, 5 :::::
Numeri come 5 e 8 sono discordi, mentre numeri come 3 e 9 oppure 2 e 14 sono concordi;
inoltre numeri come 7 e 7 si dicono opposti. La scrittura j 5j indica il modulo del numero 5 e sap-
piamo che il modulo di un numero eÁ il numero stesso considerato senza segno.
Per eseguire le operazioni fondamentali in Z si devono applicare le seguenti regole:
l addizione:
- se i numeri sono concordi si sommano i valori assoluti e si attribuisce al risultato lo stesso segno dei
due addendi:
3
5 8
7
2 9
- se i numeri sono discordi si calcola la differenza fra i valori assoluti e si attribuisce al risultato il segno
del numero che ha valore assoluto maggiore:
6
9 3
5
12 7
l sottrazione:
si trasforma in una addizione sommando il primo numero con l'opposto del secondo:
4
7
4
7 11
2
9
2
9 7
Le caratteristiche dell'insieme Q
I numeri razionali sono quei numeri che si possono scrivere sotto forma di frazione o di numero decimale
finito o periodico. Per passare da una forma all'altra si seguono queste regole:
l se il numero eÁ dato sotto forma di frazione, si esegue la divisione del numeratore per il denominatore; ad
esempio
27 4
27 : 8 3,375 4 : 3 1,3
8 3
l se il numero eÁ decimale finito si scrive il numero senza la virgola al numeratore della frazione e al de-
nominatore si scrive 1 seguito da tanti zeri quante sono le cifre decimali; si semplifica poi eventualmente
la frazione ottenuta; ad esempio
26 13 14 7
2,6 0,14
10 5 100 50
l se il numero eÁ decimale periodico, al numeratore si scrive il numero senza la virgola meno la parte che
viene prima del periodo, al denominatore si scrivono tanti 9 quante sono le cifre del periodo seguiti da
tanti 0 quante sono le cifre dell'antiperiodo; in seguito, se possibile, si semplifica la frazione ottenuta; ad
esempio
125 1 124 315 31 284 142
1,25 3,15
99 99 90 90 45
7 12 5 11 23 16
10 Trasforma in numeri decimali le seguenti frazioni:
8 13 9 5 4 21
0,875; 0,923076; 0,5; 2,2; 5,75; 0,761904
Rivedi la teoria
Le potenze
La scrittura an , con a numero razionale qualsiasi e n numero intero, ha un significato diverso a seconda che
l'esponente n sia positivo o negativo.
n Se n eÁ un numero intero positivo maggiore di 1, la scrittura an rappresenta il prodotto di n fattori uguali
ad a:
an a|{z}
a ::::::: a
n volte
16 Stabilisci se le seguenti uguaglianze sono vere o sono false correggendo quelle errate:
a. 23 43 63 V F
b. 24 25 29 V F
c. 165 : 25 85 V F
2
d.
53 : 56 0 V F
3 2
e.
2 2 9 V F
3 3 3 V F
f. 2 4 8
g. 36 : 33 36:3 32 V F
h. 52 32 22 V F
i. 34 32 342 38 V F
4 0 V F
l. 5 5 1
4
m. 18 : 9 2 4 4 V F
[a. F; b. F; c. V; d. F; e. F; f. V; g. F; h. F; i. F; l. F; m. V]
18 Calcola i valori delle seguenti espressioni applicando le proprietaÁ delle potenze dovunque eÁ possibile:
" #3 " #
6 3 6 15
1 1 1 1
a. :
2 2 2 2
7 5 " 2 # 0
4 4 4
b. : 16
9 9 9 81
" # 8" # 92
3 4 2 2 < 2 =
2
1 1 1 1
c. : :: 1
2 2 2 2 ; 4
8" 9
2 #0 6 = " 2 #2
2
< 8
3 3 3 3
d. : : : 1
5 5 ; 5 5
8" 92
< 2 #3 6 = " 2 #3 4
1 1 1 1 1
e. : : :
5 5 ; 5 5 25
19 ESERCIZIO GUIDA
Attenzione all'uso delle proprietaÁ delle potenze quando gli esponenti sono negativi:
2 3 2
3 2 3 5 5
3 3 3 3 3 4
a.
4 4 4 4 4 3
3 4 3
4 34 7
1 1 1 1 1
b. :
6 6 6 6 6
" # 4 12
3 12
2 2 3
c.
3 3 2
" #2 " 2 5 4 #2 2
2 3 4
3 3 3 2 2 2 1 1 1
b. : : : 0
4 4 4 9 9 9 6 6 6
" 2 1 4 #2 " 2 # 3 " 2 4 #2
3 1
1 1 1 1 1 1 1 1
c. : : : 3
3 3 3 3 4 4 4 4
Rivedi la teoria
Il sistema posizionale
Si dice che un sistema di numerazione eÁ di tipo posizionale quando nella scrittura di un numero ogni cifra
ha un significato diverso a seconda del posto che occupa. Ogni numero di un sistema posizionale puoÁ
essere scritto in forma polinomiale indicando il significato rappresentato da ogni cifra. Per esempio:
l 192 2 100 9 101 1 102 l 2354 4 100 5 101 3 102 2 103
Il cambiamento di base
La conversione di un numero dalla base dieci ad un'altra base qualsiasi si effettua eseguendo le divisioni
successive del numero dato e dei quozienti man mano ottenuti per il valore della base fino ad ottenere
quoziente zero; le cifre del numero sono i resti di queste divisioni, considerati a partire dall'ultimo trovato.
Per esempio rappresentiamo il numero 41dieci in base due
41 : 2 20 20 : 2 10 10 : 2 5 5:22 2:2 1 1:20
1 0 0 1 0 1
1101001:10110101
101
111 11 2 1101 110
11011 02 11 101
1101 11001 1101
1101 101
101000 1101- 101
1100 100111 0
1 Scrivi in forma polinomiale i seguenti numeri in base dieci: 7415, 11876, 14803, 2435, 700021.
2 Trasforma i seguenti numeri decimali in base due: 73 49 52 238.
[1001001; 110001; 110100; 11101110]
3 Trasforma i seguenti numeri binari in base dieci: 101100 11000 100000 10111. [44; 24; 32; 23]
4 Trasforma i seguenti numeri nelle basi indicate:
a. 123dieci in base tre; 87dieci in base otto; 8971dieci in base sedici
b. 201tre in base dieci; BDsedici in base dieci; 750otto in base dieci
a. 11120tre ; 127otto ; 230Bsedici ; b. 19dieci ; 189dieci ; 488dieci
3 In base alle proprietaÁ delle operazioni, stabilisci se le seguenti uguaglianze sono vere o false:
a. 3
9 4 : 3
3 9
3 4 :
3 3 V F
b.
18 6 24 : 3
18 : 3
6 : 3
24 : 3 V F
c. 3 2 4 3
2 4 V F
d. 184 27
184 6
27 6 V F
0,5 punti
si ottiene:
1 1 1
a. b. c. 0,5 punti
2 4 4
Esercizio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Punteggio
Valutazione
in decimi
9 $203,550:25 8 b. 7 b. 6 c. 4 d. 3 b. 2 d. 1 c.
Per semplificare l'espressione devi poi usare l'icona di semplificazione con il simbolo di .
Se l'espressione contiene prodotti notevoli, come per esempio la seguente:
2 3
2x 1
x 2
si puoÁ vedere il suo sviluppo mediante l'esecuzione passo passo e l'esplicitazione delle regole applicate. Per at-
tivare queste modalitaÁ devi aprire la finestra di dialogo del comando Opzioni/ModalitaÁ e nella finestra di Sempli-
ficazione spuntare la casella Visualizza regole (non eÁ necessario invece spuntare quella di Visualizza passaggi per-
cheÁ sappiamo che lo si puoÁ fare con la corrispondente icona); usando due volte l'icona Visualizza passaggi, ot-
tieni sia la regola (di solito scritta in blu) sia lo sviluppo dell'espressione. Per trovare il risultato finale devi alla fine
usare l'icona con il simbolo .
Per indicare le variabili rispetto alle quali fare lo sviluppo occorre selezionarle con il mouse (le variabili selezionate
hanno la striscia blu); di seguito puoi vedere lo sviluppo del prodotto quando viene selezionata come variabile
quella indicata:
l
x 2a
x 3b
x a b x3 11abx 6ab2 6a2 b 3ax2 2a2 x 4bx 2 3b2 x tutte le variabili selezionate
l
x 2a
x 3b
x a b x3 x2
4b 3a x
2a2 11ab 3b2 6ab
a b sviluppo rispetto a x
l
x 2a
x 3b
x a b 2a
3b x
2
a
3b x
3x 2b x
x b
x 3b sviluppo rispetto ad a
l
x 2a
x 3b
x a b 3b2
x 2a b
x 2a
4x 3a x
x a
x 2a sviluppo rispetto a b
Anche la determinazione del quoziente e del resto eÁ cosa semplice se si tiene presente la relazione
A
x R
x
Q
x
B
x B
x
A B C D E F G H
1 CALCOLO DEL VALORE DI UN POLINOMIO
2
3 P(a, x)=3ax^2-5a^3x+4a-x
4
5 Valore di a: 3
6 Valore di x: -2
7
8 Valore di P: 320
A B C D E F G H
1 Grado dei termini 6 5 4 3 2 1 0
2 Coefficienti del polinomio 1 -1 2 -5 1 -10 -8
3 Valore di a 2
4 Prodotti 64 -32 32 -40 4 -20 -8
5 Resto 0
6
7 I POLINOMI SONO DIVISIBILI
Abbiamo cosõÁ costruito il prospetto della divisione con il metodo di Ruffini. Scriviamo adesso il polinomio quozien-
te ed il resto della divisione rispettivamente nelle celle B5 e B6. Per farlo dobbiamo concatenare, cioeÁ scrivere
vicini, ogni coefficiente ottenuto nell'ultima riga della tabella con l'appropriata potenza di x a partire dalla quinta.
Excel esegue le concatenazioni con l'operatore & ; per esempio
"oggi eÁ " & "domenica" restituisce "oggi eÁ domenica"
Teniamo poi presente che le stringhe non assegnate a qualche cella devono essere poste fra doppi apici; inse-
riamo dunque la seguente formula:
B5: = C4 & " x^5 + " & D4 & " x^4 + " & E4 & " x^3 + " & F4 & " x^2 + " & G4 & " x + " & H4
concatenando in questo modo i coefficienti con le rispettive potenze di x (se il coefficiente eÁ negativo il risultato
verraÁ scritto con un doppio segno).
Nella cella B6 copia poi il resto calcolato alla cella I4. Alla fine del lavoro il foglio si presenta in questo modo:
A B C D E F G H I J
1 Valore di a 1
2 0 0 1 -4 7 -3 -1
3 1 0 0 1 -3 4 1
4 0 0 1 -3 4 1 0
5 Quoziente 0x^5+0x^4+1x^3+-3x^2+4x+1
6 Resto 0
7. Inserendo opportunamente i dati nel foglio di lavoro, stabilisci se i seguenti polinomi sono divisibili per i bi-
nomi indicati:
a. x 4 3x 3 4x 5 x 1 x1 x 2
b. x 5 6x 3 6x 1 x 1 x2 x 3
8. Inserendo opportunamente i dati nel foglio di lavoro, calcola quoziente e resto delle divisioni dei seguenti
polinomi per i binomi scritti a fianco:
a. x 4 2x 3 x 2 2 x 1 x1 x 2
5 4 2
b. x x 4x 3 x 1 x2 x 3
2 Se n e m sono due interi con n < m, quanti sono gli interi q tali che n < q < m?
a. m n 1 b. m n1 c. m n d. m n 2 e. nessuno dei precedenti
a:
7 a, b, c sono tre numeri naturali. Sappiamo che a eÁ divisibile per 15, b eÁ divisibile per 12, c eÁ divisibile per
21. Quale delle seguenti affermazioni eÁ certamente vera?
a. a2 b 2 c 2 eÁ divisibile per 18 b. a b c eÁ divisibile per 9
c. a b c eÁ divisibile per 2 d.
a b c2 eÁ divisibile per 9
e. a2 b 2 c 2 eÁ divisibile per 15 d:
9 a, b e c sono tre numeri naturali. Sappiamo che a eÁ divisibile per 15, b eÁ divisibile per 12, c eÁ divisibile
per 21. Quale delle seguenti affermazioni eÁ certamente vera?
a. a2 b 2 c 2 eÁ divisibile per 18
b. abc eÁ divisibile per 9
c. abc eÁ divisibile per 2
d.
a b c 2 eÁ divisibile per 9
e. a2 b 2 c 2 eÁ divisibile per 15 d:
b
10 Archimede eÁ nato nell'anno x avanti Cristo. Sapendo che a b, c , b e, d 49, e a, a 2001,
3
x c 380 quando eÁ nato Archimede?
a. 287 a.C. b. 289 a.C. c. 387 a.C. d. 667 a.C. e. 285 a.C. a:
1 Ogni giorno un tale mette il suo tavolino all'angolo di una strada o di una piazza e si guadagna da vivere
proponendo un gioco ai passanti.
"Venite signori, questo eÁ un gioco dove si puoÁ vincere! Funziona cosõÁ: si tiene il pugno chiuso, si conta
fino a tre e poi si apre il pugno mostrando un numero di dita a piacere, si moltiplicano i numeri della dita
che sono usciti. Se il prodotto eÁ pari vince il banco, se il prodotto eÁ dispari vincete voi. Coraggio puntate
e giocate".
Gli ingenui passanti sono convinti di poter vincere e puntano chi un Euro, chi due, chi dieci e ...........
perdono sempre. Sai spiegare la tattica di gioco sempre vincente del tale?
2 Gli esseri umani laureati sono davvero speciali. Prendiamo Anna, che eÁ nata nel 1960 e si eÁ laureata nel
1985; nel 2008, ha 48 anni ed eÁ laureata da 23 anni; se sommiamo tutti questi numeri, cioeÁ 1960, 1985,
48 e 23 troviamo 4016, che eÁ il doppio dell'anno considerato.
Ma anche Fabrizio, nato nel 1958 e laureato nel 1984, la Prof. di Inglese, nata nel 1954 e laureata nel
1978 e il Prof. di Disegno, nato nel 1961 e laureato nel 1987, sono soggetti alla stessa caratteristica.
104 Tema 3 - Cap. 2: LA FATTORIZZAZIONE DEI POLINOMI Q Re Fraschini - Grazzi, Atlas SpA
e cosõÁ avviene anche se selezioniamo entrambe le lettere. Ma se togliamo l'evidenza sulla x (basta cliccare su di
essa) e mettiamo l'evidenza solo sulla a, la scomposizione avviene secondo questa lettera e daÁ come risultato
1 x 2 a x 3a 2x
ESERCIZI
5. ax 3 a4
6. x 2 2x 15 ax 5a
7. ay by 3a 3b
Q Re Fraschini - Grazzi, Atlas SpA Tema 3 - Cap. 2: LA FATTORIZZAZIONE DEI POLINOMI 105
1 Sapendo che x y 30 e x 3 y 3 8100, quanto vale x 2 y 2 ?
p2
a. 480 b. 15 15 c. 420 d. 880
e. i dati forniti non consentono di trovare x 2 y 2 a:
3 a, b, c sono interi positivi tali che abc ab ac bc a b c 1000. Quanto vale la somma
a b c?
a. 27 b. 28 c. 30 d. 36 e. non eÁ determinata b:
106 Tema 3 - Cap. 2: LA FATTORIZZAZIONE DEI POLINOMI Q Re Fraschini - Grazzi, Atlas SpA
CioÁ detto, l'RSA funziona in questo modo:
1. si scelgono due numeri primi a e b grandi
2. si sceglie un numero c che sia minore del prodotto ab e tale che il prodotto
a 1
b 1 ed il numero c
stesso siano primi fra loro (non eÁ necessario che c sia primo)
Una prima osservazione che possiamo fare a questo punto eÁ che i numeri a 1 e b 1 sono pari e che quindi il
loro prodotto
a 1
b 1 eÁ anch'esso pari; quindi c deve essere dispari altrimenti non sarebbe primo con
a 1
b 1.
3. si calcola il numero d in modo che
dc 1 sia divisibile per
a 1
b 1
4. indicato con k il numero intero da crittare (il testo in chiaro) si calcola k c mod
ab, cioeÁ il resto della divisione
di k c per il prodotto ab.
Il numero ottenuto (il testo in codice), che indichiamo con m eÁ la traduzione in codice di k.
Il ricevente, che riceve il numero m, deve a questo punto decrittarlo, cioeÁ deve risalire a k; per farlo si esegue
questo calcolo
5. m d mod ab
Questo sistema eÁ detto a chiave pubblica percheÁ i numeri ab e c sono resi pubblici, mentre il numero d eÁ la
chiave privata. Vediamo un esempio calcolando il codice crittato del numero 15. Sceglieremo due numeri primi
a e b non troppo grandi per non complicare il calcolo; ricorda peroÁ che, nelle situazioni reali, questi numeri
sono scelti apposta molto grandi in modo che anche un computer veloce impieghi un tempo infinito (relativa-
mente ai tempi di una decodifica) a scomporre il prodotto ab.
1. Poniamo a 11 e b 23 ! ab 11 23 253
2. Calcoliamo
a 1
b 1 10 22 220 e scegliamo il numero c < 253 che sia primo con 220, per
esempio c 21; infatti M:C:D:
220, 21 1.
I numeri 253 e 21 costituiscono la chiave pubblica.
Osserva che peroÁ non sono noti i numeri a e b e quindi nemmeno il numero 220.
3. Calcoliamo un numero d in modo che
dc 1 cioeÁ
21d 1 sia divisibile per 220, vale a dire che 21d 1
deve essere un multiplo di 220 :
21d 1 h 220
Se hai imparato a risolvere le equazioni numeriche alla scuola media sai che questa relazione eÁ equivalente
alle seguenti:
220h 1
21d h 220 1 ! d
21
e si deve trovare un valore di h in modo che d sia intero. Procediamo per tentativi:
221
h1 d
21
h2 d 21
220 23 1
Il successivo valore di h che daÁ un d intero eÁ 23 ed in questo caso d 241
21
Poniamo d 241 che eÁ quindi la chiave privata che solo l'autore del messaggio ed il ricevente devono co-
noscere.
4. Calcoliamo k c mod
ab : 1521 mod 253 158
Abbiamo quindi trovato che m 158.
Il testo in codice eÁ 158 ed eÁ il messaggio che viene trasmesso.
5. Il ricevente, che conosce il valore di d eÁ il solo che puoÁ decodificare il codice con la formula m d mod ab :
158241 mod 253 15
Il messaggio decrittato eÁ 15.
Q Re Fraschini - Grazzi, Atlas SpA Tema 3 - Cap. 2: LA FATTORIZZAZIONE DEI POLINOMI 107
In questo esempio abbiamo crittato e decrittato un numero; per la traduzione in codice di un messaggio lingui-
stico si deve prima convertire il messaggio in una serie di numeri. I metodi possono essere diversi:
si puoÁ convenire che ogni lettera del messaggio, compresi gli spazi fra una parola e l'altra, corrispondano ad
un numero che potrebbe essere quello del codice ASCII (puoi trovare la tabella dei codici ASCII in un qual-
siasi testo di informatica),
si puoÁ costruire un vocabolario di un certo numero di parole base a cui associare un numero,
si puoÁ scegliere un libro qualsiasi, in possesso sia della persona che trasmette che di quella che riceve il mes-
saggio, e indicare il numero di pagina, il numero di riga e il numero d'ordine nella riga di una parola,
e cosõÁ via.
Due ragazzi provano a scambiarsi messaggi usando il metodo RSA; per evitare calcoli esageratamente laboriosi,
usano numeri primi abbastanza piccoli e, visto che hanno entrambi lo stesso vocabolario della lingua italiana,
convengono di far corrispondere ad ogni parola del codice il numero che si ottiene accostando il numero di
pagina in cui si trova la parola con il numero d'ordine della parola in quella pagina (sempre composto da
due cifre); per esempio, se la parola casa si trova a pagina 328 ed eÁ la sesta parola di quella pagina, il numero
che la identifica eÁ 32806. Per tutto cioÁ che non esiste sul vocabolario useranno la tabella dei codici ASCII.
Aiutali a codificare i seguenti messaggi (metti i verbi all'infinito per semplificare la traduzione).
108 Tema 3 - Cap. 2: LA FATTORIZZAZIONE DEI POLINOMI Q Re Fraschini - Grazzi, Atlas SpA
CAPITOLO 3
Le frazioni algebriche
dove il simbolo di divisione eÁ stato sostituito da una linea di frazione. Normalmente, quindi, usando Derive per la
semplificazione delle espressioni algebriche, avremo a che fare con espressioni a termini frazionari.
Il comando di semplificazione eÁ quello ormai noto Semplifica/Base (oppure l'icona con il simbolo =); si ottiene
comunque quasi sempre lo stesso risultato anche con i comandi Semplifica/Sviluppa e Semplifica/Fattorizza. Oc-
corre peroÁ tenere presente che questi comandi agiscono in modo diverso:
n Semplifica/Base tende a ridurre la complessitaÁ di un'espressione, esegue quindi i calcoli e cerca di determi-
nare il risultato nella forma piuÁ semplice possibile
n Semplifica/Sviluppa espande un'espressione; per esempio, nel caso di una frazione algebrica, tende a vederla
come il risultato di una somma di altre frazioni
5 2
con il comando Semplifica/Sviluppa
11
3y 5 11
y 2
y
In questo secondo caso il comando ha scomposto la frazione come somma di due frazioni,
2 y
3y 5
aventi ciascuna come denominatore uno dei fattori di
2 y
3y 5.
Esercizi
¬ 1 1 ab ab 1
® 1
ab
a b ab ab ab
Quali di esse sono vere per ogni valore positivo di a e b?
a. solo la ¬ b. solo la c. solo la ® d. solo la ¬ e la e. solo la ¬ e la ®
e:
x y y z z x
2 Dimostrare che se x, y, z sono tre numeri tali che 0 allora almeno due tra i
1 xy 1 yz 1 xz
numeri x, y, z sono uguali.
x y
x z
z y
xy 1
yz 1
xz 1
3 Un numero di due cifre viene sommato al numero ottenuto invertendo le sue cifre. Si divide quindi la
somma ottenuta per la somma delle cifre del numero dato e si eleva al quadrato il risultato. Che numero
si ottiene?
a. 36 b. 49 c. 100 d. 121 e. dipende dalle cifre del numero dato
d:
4 Un corridore si allena su un percorso che non eÁ mai piano. Quando corre in discesa ha una velocitaÁ
costante doppia di quella (costante) che ha in salita, parte da un punto A e ritorna ad A per la stessa stra-
da. Qual eÁ il rapporto tra la sua velocitaÁ media e la sua velocitaÁ in salita?
(Suggerimento: la velocitaÁ media eÁ il rapporto fra lo spazio totale percorso e il tempo impiegato a per-
correrlo) 4
3
5 Supponiamo che b sia un numero tale che b3 b 1. Dire quale delle seguenti uguaglianze non eÁ ve-
rificata:
a. b4 b 2 b
b. b6 b2 1 2b
c. b4 b 3 b2 1
1
d. b2 b 1 1
b 1
e. b4 b3 b2 1 e:
b c ab
6 Se a, b, c sono tre numeri tali che 2 e 3, quanto vale ?
a b bc
3 3 3 1 2
a. b. c. d. e. a:
8 5 4 3 3
1 1
a. b. c. 2 d. 3
3 2
e. le due relazioni non sono sufficienti a determinare il valore di a4 b 4 c 4 . b:
Ogni titolo ha un rendimento che eÁ sostanzialmente la somma che chi ha emesso il titolo deve pagare per com-
pensare l'investitore di avergli dato il suo denaro; deriva dalle cedole, che vengono pagate ogni sei mesi o una
volta all'anno, e vengono calcolate sul valore nominale del titolo stesso, cioeÁ sul valore che dovraÁ essere rim-
borsato alla scadenza.
Tutti gli investimenti presentano sempre un rischio, piuÁ o meno elevato, dovuto al fatto che esiste la possibilitaÁ
che il valore del titolo diminuisca nel tempo. Vendere il titolo prima della scadenza puoÁ quindi comportare un
guadagno, oltre a quello derivato dalle cedole, o una perdita; se il titolo viene tenuto fino alla scadenza non ci si
deve invece preoccupare delle oscillazioni del prezzo sul mercato perche in questo caso si ottiene il capitale
investito.
Il rischio eÁ legato al rendimento di un titolo. Di solito un debitore poco affidabile deve offrire all'investitore un
titolo con un alto rendimento al fine di compensare il rischio elevato di mancato rimborso; un debitore affidabile
non ha invece bisogno di offrire rendimenti elevati perche l'investitore sa che il suo capitale ha un'ottima pro-
babilitaÁ di essere restituito.
Occorre poi distinguere tra titoli a tasso fisso, come i Btp (Buoni del Tesoro poliennali) che staccano una cedola
fissa per tutta la loro durata, e titoli a tasso variabile, come i Cct (Certificati di credito del Tesoro) che hanno un
tasso di rendimento variabile, di solito legato all'andamento del mercato dei Bot (Buoni ordinari del Tesoro).
L'andamento del mercato, inoltre, fa si che il valore del titolo possa non essere costante nel tempo; se si deve
vendere prima della scadenza occorre prestare attenzione alle oscillazioni del suo valore.
Il rischio di mancato rimborso dell'investimento viene misurato con un indicatore accettato in tutto il mondo
che si chiama rating. Il rating eÁ costituito da una serie di lettere a partire dalla A fino alla D ciascuna delle quali
ha un significato particolare; nella tabella che segue abbiamo rappresentato solo i primi livelli (prima colonna) e
il corrispondente significato in termini di rischio (seconda colonna). Abbiamo poi affiancato una terza colonna
1 Si investe un capitale C in Btp ad un tasso fisso pari al k% con stacco annuale delle cedole; il costo del
titolo eÁ pari al 98% del suo valore. Se si porta il titolo alla scadenza, che eÁ dopo quattro anni dal suo
acquisto, si ha un rimborso pari al 100% del valore nominale del titolo. Qual eÁ l'espressione che esprime
il guadagno netto che si ricava dall'investimento?
2 Si investe un capitale X in una obbligazione a tasso fisso del k% con stacco annuale delle cedole che ha
un valore di mercato pari al 96% del valore nominale; si investe poi un capitale Y in Cct a tasso variabile
ad un valore di mercato del 99%. Dopo tre anni l'obbligazione eÁ alla sua scadenza e rimborsa quindi il
100% del valore del titolo, mentre i Cct valgono il 102% del valore nominale. L'ammontare complessivo
delle cedole staccate nei tre anni eÁ pari a 1 del capitale Y . Qual eÁ l'espressione che indica il valore del
9
capitale complessivo che viene ritirato dopo tre anni?
3 Un tale ha investito un capitale X in un titolo abbastanza sicuro che ha un rating pari a AA e un capitale
Y in un titolo che ha un rating pari a BBB; qual eÁ l'espressione che valuta la sua propensione media al
rischio?
4 Se l'investitore del problema precedente avesse investito E 10000 nel titolo che ha rating AA e E 5000
nel titolo che ha rating BBB, considerando la sua propensione media al rischio, potrebbe investire in un
titolo che rating A?
4 no
X Y
3
0,90X 0,75Y
96 9900
1 X
k 100 11089 Y 2
49
1 C
1 2k 1
Rivedi la teoria
Le espressioni algebriche
In un'espressione algebrica ci possono essere numeri noti e numeri dei quali non si conosce a priori il va-
lore e che per questo vengono rappresentati da lettere; per esempio:
3 3 2 1 x 5
a b x a2 3ab 4
4 x1 x 3
Si parla in questi casi di espressioni algebriche letterali.
Il valore numerico di un'espressione letterale dipende da quello che si attribuisce di volta in volta alle sue
lettere; per questo si eÁ soliti indicarla con una scrittura che mette in evidenza questa dipendenza; relati-
vamente alle precedenti espressioni si scrive:
3 3 2 1 x 5
A
a, b, x a b x P
a, b a2 3ab 4 F
x
4 x1 x 3
ed eÁ per esempio:
3 3 2
A
1, 2, 1 1 2
1 3 cioeÁ a vale 1, b vale 2, x vale 1
4
P
1, 3 12 3 1
3 4 14 cioeÁ a vale 1, b vale 3
1
5
1 1 2 2 9 5 37 1
F : cioeÁ x vale
2 1 1 3 2 2 15 2
1 3
2 2
Nell'attribuire valori numerici alle lettere, bisogna fare in modo che le operazioni non perdano di signifi-
cato; se ci riferiamo ancora alle precedenti espressioni:
l alle lettere a, b, x dell'espressione A si puo Á attribuire qualunque numero reale
l alle lettere a, b dell'espressione P si puo Á attribuire qualunque numero reale
l alla lettera x dell'espressione F non si possono attribuire i valori 1 e 3 percheÁ in questi due casi i de-
nominatori delle frazioni diventano nulli e sappiamo che non si puoÁ eseguire la divisione per zero.
I monomi
Un'espressione algebrica letterale si chiama in modo diverso a seconda delle operazioni che si eseguono
fra le sue lettere. Si parla di monomio quando ci sono solo operazioni di moltiplicazione e, quindi, gli
esponenti delle lettere devono essere tutti numeri positivi. Per esempio:
1 4 3 3
l sono monomi: 3ax 2 xy a x y
2 5
3a 1 2
l non sono monomi: 2a x bx
4b2 3
1 Stabilisci in quali fra i casi presentati le espressioni date hanno significato e calcolane successivamente il
valore numerico:
¬ A
b, c 3b c a. b 3, c 1 b. b 0, c 4 c. b 2, c 1 8
,
4
, 1
5 5 5
B
x 3x a. x 0 b. x 1 c. x 1 3
0, , imp.
x 1 2
2
y2
® C
x, y x a. x 1, y 3 b. x 3, y 6 c. x 0, y
1 8
, imp.,
1
2x y 2 5 2
2 Dei seguenti monomi indica il coefficiente numerico, la parte letterale, il grado complessivo ed il grado
rispetto ad ogni lettera:
3
a. 3x 3 y b. x 3 y 4 x c. 2ab2 c d. b3 x 3 y
7
3 Determina fra i seguenti quali sono i monomi simili:
1 1 2 4 3 4 1 2
a. a3 b 4 x y b a x y 3yx 2
2 3 5 8
1 1 3 4
b. b3 4a3 b4 b3 a b 8a4 b 3
2 10
11 Esegui le seguenti divisioni stabilendo in quali casi il primo monomio eÁ divisibile per il secondo:
3 3 4 2 1 3 1 1 2 2 1a
a. a b z : a bz ; a2 b 2 x 2 : ab x 6b3 z;
5 10 6 3 2
1
b. 6ax 4 y 5 : ax 3 ; 12x 3 y 4 :
6x 2 18xy 5 ; 2xy 4
3
5 3 4 3 2 8 3 x 1 y 2 z non eÁ un monomio
c.
15a5 b2 : a b ; x y z : x4 6a2 b;
2 5 3 10
21 ESERCIZIO GUIDA
Calcola il M:C:D: e il m:c:m: fra i monomi 2a2 by 4ab2 12a3 x.
Le regole sono del tutto analoghe a quelle imparate per il M:C:D: e m:c:m: fra numeri interi.
Il M:C:D: si calcola prendendo solo le lettere comuni a tutti i monomi con l'esponente piuÁ piccolo.
Il m:c:m: si calcola prendendo sia le lettere comuni che quelle non comuni con l'esponente piuÁ grande.
Si assume come coefficiente numerico 1 se i coefficienti sono frazioni, il M:C:D: o il m:c:m: fra i coef-
ficienti se questi sono interi. Il segno si assume sempre positivo.
Nel nostro caso si ha che:
l M:C:D:
2, 4, 12 2
la sola lettera comune eÁ a e l'esponente piuÁ piccolo con cui compare eÁ 1
quindi M:C:D:
2a2 by, 4ab 2 , 12a3 x 2a
l m:c:m:
2, 4, 12 12
le lettere si devono prendere tutte con l'esponente piuÁ alto, cioeÁ a con esponente 3, b con espo-
nente 2, x e y con esponente 1
quindi m:c:m:
2a2 by, 4ab 2 , 12a3 x 12a3 b 2 xy
Rivedi la teoria
I polinomi
Un polinomio eÁ la somma algebrica di piuÁ monomi e, se in esso sono stati sommati tutti i monomi simili, si
dice che il polinomio eÁ ridotto in forma normale. Ad esempio
2a 3b 4a b2 ha forma normale 6a 3b b2
1 2 3 2
x 3a3 x x 2 a3 x ha forma normale x 2a3 x
2 2
Il grado complessivo di un polinomio eÁ il massimo dei gradi dei monomi che lo formano; i due polinomi
precedenti hanno rispettivamente grado complessivo 2 e 4.
1 1
l 5a3 b 2 4a b a2 b 3
2 2
:
a2 b2 5a3 b 2 :
a2 b 2 4a2 b 2 :
a2 b 2 a2 b3 :
a2 b2
2 2
1
5a 4 b
2
23 Individua le caratteristiche dei seguenti polinomi (grado, se sono ordinati, se sono completi rispetto a
qualche lettera, se sono omogenei):
a. 3b3 2b 2 b 7 b. a3 a2 b 4ab2 b3 c. 4ax 3x 2 b x3 d. x 2 y 2 3xy 3 y 4
Semplifica le seguenti espressioni che contengono anche moltiplicazioni e divisioni di un polinomio per
un monomio.
30
2xy 3x 3
4x
2
x 6x
3 2
8x 4 3 x 3
8x 2 y 12x 3 12x; 3 x 6 9x 5 12x 4 6x 3
2 2
31
2a4 9a3 2a2 1
3a2 1 a4 b 3 1 a3 b 2
3a2 6a6 27a5 6a4 3a2 ; a6 b 3 1 a5 b 2
3 9 3
I prodotti notevoli
I prodotti notevoli esprimono delle regole per eseguire in modo abbreviato potenze di polinomi o prodotti
particolari. Ricordiamo queste regole.
n
a b2 |
a2 {z
b}2 |2ab
{z}
i due quadrati il doppio prodotto
Ad esempio:
l
2x 3y2
2x2
3y2 2 2x 3y 4x 2 9y 2 12xy
2 2
1 2 1 1 1
l a b a b 2 a b a2 b2 ab
2 2 2 4
n
a b c2 |{z}
a2 b2 c 2 2ab 2ac
| 2bc
{z
}
i tre quadrati i doppi prodotti
Ad esempio:
l
a b 32 a2 b2 9 2ab 6a 6b
l
2x x2 y2 4x 2 x 4 y 2 4x 3 4xy 2x 2 y
n
a b
a b a2 b2
Ad esempio:
l
2x b
2x b 4x 2 b 2
1 3 2 1 3 2 1 9 4
l x y x y x2 y
2 4 2 4 4 16
l
5 3x
5 3x 25 9x 2
n
a b3 |
a3 {z
b}3 3a 2
b 3ab2
|{z}
i due cubi i due tripli prodotti
Ad esempio:
l
x 23 x 3 23 3 x 2 2 3 x 22 x 3 8 6x 2 12x
l
2a b3
2a3
b3 3
2a2
b 3
2a
b2 8a3 b3 12a2 b 6ab2
51 1 xy 3
6x 2 y 12x 4 y 2x 3 y 4
1 2x 2 0
3
52 2x1y x 1 y 2
x y 3 x 1 y 11 y 1 x y 13 x 2
3 5 2 4 2 10 3 6
1 1
53
2a 3b
a b
2a b
a 4b 1 b
5a 10b 1 : 2a 3 9a
2 2 3 2 2
2 2 2
55
x 2y ;
3a b ;
a 3
2 2 2
1 1 2 1
56 2b ; a b ; 2y y 2
2 2 3 4
2 2 2
3 2 1 2 2 2
57 a3 b ; x a2 ; y 3b
2 2 3
2 2
59
2a b 1 ;
a 2x 3
2
2 1x y z
60 a2 2x y ;
2
2
61
x 2
2
a2 b ; 1 2
2a b y 2
2
2
62
a2 2x y ;
2 1 a 3x 2
3
2 2
63 1 x2 y 2t ; x2 1 y 1 t 3
2 4 2
3 3
73
x 3 ;
2x 1
3 3
74
x 2y ;
a 2b
3 3
1 1
75 x ; 3a y
2 3
3
1 2
2a
3
76 a 2 ; b2
3
3 3
3 2 1
77 a b ; ax
2 3
3 3
83
a 2b
2a b 3a2
3a 2b
b 2 1
7b 2a 20ab2 2a 7b
3
84
a 3x
3x a
9x 2 3ax a2 :
9ax 2
a 5x 7x 3a
3 2
85
2x y
2x y
2x y :
2y y
y 4x 4x 2 2y 2
Rivedi la teoria
La regola di Ruffini
Per eseguire la divisione di un polinomio P
x , ordinato secondo le potenze decrescenti di x, per un bi-
nomio di primo grado del tipo
x a si puoÁ usare la regola di Ruffini.
Vediamo come si applica questa regola eseguendo la divisione
4x 3 5x 2 3x 1 :
x 1.
4 1 2
|{z} 1 resto della divisione
"
coefficienti del polinomio quoziente
Per costruire la tabella ricorda che si sommano i numeri sulla stessa verticale e si moltiplicano man mano i
numeri dell'ultima riga per il termine a.
Il polinomio quoziente eÁ di secondo grado e si ha che Q
x 4x 2 x2 e R 1.
Calcola il resto della divisione dei polinomi P assegnati per i binomi indicati accanto e stabilisci la loro
divisibilitaÁ.
86 P
x 3x 2 2x 5;
x 2,
x 1,
x 1 [P
2 13; P
1 6; P
1 10]
89 P y y 4 y2 72; y 3, y 2, y 3 [P 3 0 divisibile; P 2 60; P 3 0 divisibile]
94 ESERCIZIO GUIDA
Calcola quoziente e resto della seguente divisione applicando la regola di Ruffini:
95
x 4 3x 2 1 :
x 1 Q
x x 3 x 2 2x 2; R 1
96
x 3 5x 2 4x 1 :
x 2 Q
x x 2 3x 2; R 5
97
2x 4 3x 2 5x 4 :
x 1 Q
x 2x 3 2x 2 x 4; R 0
98
x 3 2x 1 :
x 1 Q
x x 2 x 1; R 0
99
x 4 3x 2 5x 12 :
x 2 Q
x x 3 2x 2 x 3; R 6
100
x 3 2x 2 9 :
x 3 Q
x x 2 x 3; R 18
101
3x 3 5x 2 5x 2 :
x 2 Q
x 3x 2 11x 17; R 36
102
x 3 2x 2 x 3 :
x 3 Q
x x 2 x 2; R 3
Rivedi la teoria
Il raccoglimento totale
Il raccoglimento a fattor comune eÁ una procedura giaÁ nota che rivediamo su alcuni esempi:
l at b2 t 3ct t
a b2 3c l 3xy ay 8y y
3x a 8
Dunque, per applicare la proprietaÁ di raccoglimento, bisogna individuare il M.C.D. fra i monomi del po-
linomio a meno di un eventuale coefficiente. Il polinomio fra parentesi eÁ il quoziente del polinomio dato
per il monomio messo in evidenza.
La stessa regola si applica anche quando il fattore comune eÁ un polinomio. Per esempio:
l 2a
x 1 3
x 1
x 1
2a 3
l 7a 7b am 2 bm 2 7 a b m 2 a b a b 7 m2
b. x 3 9x 2 27x 27
x 33
" " " "
x3 3
x2
3 3 x
32
33
3
1 3 2 1
c. y y2 4y 8 y 2
27 3 3
" " " "
3 2
1 1 1
y 3 y 2 3 y 22
23
3 3 3
6 3x
2a 1 y
2a 1; 6a2
2b z 3a
2b z
2a 1
3x y; 3a
2b z
2a 1
7 x 2
2 y y 2
y 2 y 2; 4
3 b a2
b 3 3 b
2 y
x 2 y 2 1;
3 b
5 a2
Rivedi la teoria
Il trinomio caratteristico
Un'altra regola di scomposizione eÁ quella del trinomio caratteristico. Si tratta di un trinomio di secondo
grado della forma x 2 ax b nel quale si devono vedere, se possibile, i coefficienti a e b rispettivamente
come la somma e il prodotto di due numeri h e k; se tali numeri esistono allora
x 2 ax b
x h
x k
Per esempio:
a. x 2 3x 2
Dobbiamo individuare due numeri il cui prodotto sia 2 e la cui somma sia 3.
Poiche 221 ma 213
2
2
1 e 2 1 3
i due numeri sono 2 e 1. Si ha cosõÁ che: x2 3x 2
x 2
x 1.
c. x 2 3x 4 4 4
1 ma 4 13
4 4
1 e 41 3 quindi x 2 3x 4
x 4
x 1
1 4 1 6
1 1 5 6
1 5 6 0
2 3 5 6
1 2 1 6
2 1 6 0
2x 3 3x 2 5x 6
x 1
2x 2 x 6
Troviamo ora i divisori del quoziente ottenuto 2x 2 x 6, tenendo presente che eÁ inutile calcolare
P
1 che non aveva dato resto zero nemmeno prima.
P
1 2 1 6 6 0
P
2 8 2 6 6 0
P
2 8 2 60 il polinomio eÁ divisibile per x 2.
2 1 6
2 4 6
2 3 0
57 x 2 y 2; ax ay bx by; ax ay bx by
M:C:D: x y, m:c:m:
x y
x y
a b
a b
59 x 4 x 3 x2 x; 9x 9; 7x 2 14x
7
2
M:C:D: x 1, m:c:m 63x
x 1
x 1
60 b 2 b 2; b2 b 6; b2 4
M:C:D: b 2, m:c:m:
b 1
b 2
b 2
b 3
Rivedi la teoria
Le frazioni algebriche
Una frazione algebrica rappresenta il quoziente fra due polinomi; affincheÁ essa abbia significato, le sue
lettere non devono assumere valori che annullano il polinomio al denominatore; per esempio:
3x 1
l ha significato se x 2 6 0, cioeÁ se x 6 2
x2
a2 3
l ha significato se a 1 6 0, cioeÁ se a 6 1
a 1
La semplificazione
Per semplificare una frazione algebrica si deve innanzi tutto scomporre sia il numeratore che il denomi-
natore della frazione se questi sono dei polinomi; individuato poi il loro M.C.D., basta applicare la pro-
prietaÁ invariantiva e dividere numeratore e denominatore per tale M.C.D.
Nella pratica poi, una volta scomposti i polinomi, si individuano i fattori comuni e si semplificano. Ad
esempio
25x 4 y 3 25x 4 y 3 5x
a. 3 5
. Abbiamo diviso numeratore e denominatore per 5, per x 3 e per y 3
15x y 15x 3 y 5 3y 2
Attenzione: non si puoÁ semplificare un addendo di un polinomio al numeratore con uno al denominatore
ma solo un fattore; ad esempio
x2 x x
x 1
x2 eÁ sbagliato x 1 eÁ corretto
x x
Rivedi la teoria
x 3x 2 1
Scomponiamo i denominatori:
2x 1 2
2x 1
2x 1
2x 1
4x 2 2x 6x 2 4x 3x 2 2 10x 2 5x
Sviluppiamo i calcoli al numeratore:
2
2x 1
2x 1 2
2x 1
2x 1
5x
2x 1 5x
Semplifichiamo la frazione ottenuta:
2
2x 1
2x 1 4x 2
3x 2 y 2a2 3ax
l Moltiplicazione:
5a 6x 3 y
3x 2 y a
2a 3x
Scomponiamo il polinomio al numeratore della seconda frazione:
5a 6x 3 y
4y 12y 2
l Divisione: :
x y 3x 2 3y 2
Trasformiamo la divisione in moltiplicazione, scomponiamo e semplifichiamo
4y 3
x 2 y 2 4y 3
x y
x y xy
2
2
x y 12y x y 12y y
2
3x 2 2x
l Potenza:
x 2 2x
Scomponiamo dapprima i polinomi all'interno della parentesi e semplifichiamo la frazione:
2
x
3x 2 3x 2 2
x
x 2 x 2
Per elevare al quadrato la frazione indichiamo la potenza del numeratore e del denominatore:
3x 22
x 22
21 ESERCIZIO GUIDA
2
x x2 x 1 x 2 6x 9
:
x 2x 1
2 3x x1 3
x 1
6 1 2
22 1 : x 2
x 1 x2 x 1
1 2 18x 8 1
23 3
3x 1 x 1 7x 3 x 1
a1 a 2 a 8 a 2
24 : a
a 1
3 a 3a 3a2
a 1 a 2 a2 a 6 a2 3a 3
25 a1 2
a 3 a2 a a 2a 2 a
" 2 #
x 2y 2xy x 2y
26 x 2y
2y x x 2y 2xy
3
4 1 1 1 1
27 : 2
2a2 12a 16 2a 8 2 a
a 16 8a 8
a 4
b. 6x 3 y 2 z 2 ; 1 xz 3 ; 3 x 3 y 3 z; 2xyz
2 4 0,5 punti
5 Calcola il valore delle seguenti espressioni applicando anche le regole sui prodotti notevoli:
a.
a 12
a 22
2a 3
2a 3 2a
2a 3
b. 3x 2y 2
3x y
3x 2
y : 1 y 50x
3 3 9 0,5 punti
6 Applicando il teorema del resto, stabilisci se il seguente polinomio eÁ divisibile per i binomi a fianco se-
gnati: P
x x 3 2x 1
x 1,
x 1.
0,25 punti
0,75 punti
c. x 3 9x d. x
3
4x 2 4x
x 2 2x 15 x 3 4x 0,5 punti
a. 3x 2 x 1 10x 19
x 3 x8 x 2 5x 24
y 1 y 3 1 1
b. : :
y y 1 y 1 y y2 1
" #3 3
x3 y 3 x4 y 4 2
c. :
x y2
x 2 y 2 x 2 xy y 2 x y 1,5 punti
39 2 11 3 9
4 a. 4a b ; b. x ax
4 3 2
5 a. 12; b. 4x 13y
6 no, si
7 a. Q
x x 2 2x 1, R 0; b. Q
x x 3 1, R 5
8 a. la terza; b. la terza; c. la seconda
3
9 a. 1 b
a x; b.
a 1
a 1
a2 8; c.
a3 5
a 3
a 3; d. y
a2 4
a 2
a 2;
2
2b
a2 2ab 4b 2 ; f.
a2
2
e. x 3
a 4x
a2 4x; g. y
y 3
y 1; h. x
a 3
2 2
10 a. M:C:D: x 1, m:c:m: ax
x 1
x 1; b. M:C:D: 2x 1, m:c:m:
2x 1
x 3
x 1
11 a. no; b. no; c. si; d. no
5x 2x 1 x
x 3 x 2
12 a. ; b. ; c. ; d.
xy x1 x5 x2
2x 2
13 a. ; b.
y 1 ; c. 8
x 3
Esercizio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
Punteggio
Valutazione
in decimi
x 3 3x 2 7x 6
3 Find the quotient and the remainder:
x 2
12 24 6
a. x 2 5x 3 b. x 2 x 9 c. x 2 6x 5
x 2 x 2 x 2
12 6
d. x 2 6x 5 e. x 2 3x 7
x 2 x 2
x 3 3x 2 9x 27
4 Simplify the rational expression:
x 2 6x 9
a.
x 3
x 3 b. x 3 c. x 3 d. 3 x e.
x 3
x 3
x 3 27 x 2 3x 9
5 Perform the indicated operation and simplify: :
x 2 9 x 2 8x 15
x 3
x 3 x5
x 3
x 3
a. b. c. d. x 5 e. none of these
x 2 3x 9 x 3 x 2 3x 9
4 2
6 Simplify and express the result with positive exponents only:
2y 3
4y 2
a. y 8 b. 64y 7 c. y 3 d. 64y 8 e. none of these
a 1b 1
7 Simplify the fraction:
a 1b 1
1 1 1
a. b. c.
d. a b e. none of these
ab ab 2
2
5x 3
8 Simplify and express the result with positive exponents only:
3y 2
5x 6 y 4 9x 6 9y 4 9x 6 y 4
a. b. c. d. e. none of these
3 25y 4 25x 9 25
8 d. 7 a. 6 a. 5 d. 4 b. 3 a. 2 a. 1 b.
A B C D E F G
1 RISOLUZIONE DI UN'EQUAZIONE DI PRIMO GRADO NELLA FORMA ax=b
2
3 Valore di a 5
4 Valore di b -4
5
6 Soluzione -0,8
ESERCIZI
1. Risolvi con Derive le seguenti equazioni e procedi poi alla verifica delle soluzioni mediante sostituzione.
2 x 1 2x 3 1 x
a. 2x x
x 3 1
x 2 b.
4 2 6
x 6 x 4 2x 1 x2 1
c. d. x 3
x 4 x 2 x x
3 2 x 6 5x 6 7 1
e. 2 f. 1
x 4 x1 x 3x 4 3x 6 x
2. Risolvi con Derive le seguenti equazioni letterali; verifica poi se la soluzione trovata eÁ accettabile per i valori
assegnati dei parametri.
a. ax 2a 3
x a 1 a0 a 1 a3 a1
2x x
b. 1 a0 a 6 a1 a3
a 2 a2
x 2 3x
c. a0 a 2 a3 a 1
a1 a 1
1 a a 1
d. 2 a1 a0 a 1 a2
x x1 x x
3. Usando il foglio di lavoro di Excel preparato nell'esercitazione, risolvi l'equazione ax b per i seguenti valori
di a e di b.
a. a 5 b4 b. a 0 b2
c. a 0 b0 d. a 3 b0
e. a 2 b 2 f. a 6 b9
2 Sia x 3, y 1, z 2. Con la seguente serie di passaggi algebrici si arriva dalla premessa corretta
x y z alla conclusione erronea x y. In quale passaggio si commette l'errore?
a. x
x y
y z
x y moltiplicando per
x y
2 2
b. x xy xy xz y yz svolgendo i prodotti
2 2
c. x xy xz xy y yz portando xz al primo membro
d. x
x y z y
x y z raccogliendo a fattor comune
e. x y semplificando e:
5 Ai tempi della lira, un incallito giocatore paga 5000£ per entrare in una casa da gioco dove raddoppia i
suoi soldi. Uscito paga 5000£ per il parcheggio dell'auto, ma, visto che la fortuna gli eÁ propizia, entra in
una seconda casa da gioco ad ingresso gratuito, ove nuovamente raddoppia il suo danaro. Dopo aver
nuovamente pagato il parcheggio dell'auto con 6000£, si accorge che non gli rimane nulla nel portafo-
glio. Quanti soldi aveva inizialmente il giocatore?
a. 10000£ b. 12000£ c. 15000£
d. i dati sono insufficienti e. le risposte precedenti sono tutte errate e:
6 Un giornale costa E 0,90; a chi lo acquista viene offerto un supplemento facoltativo del costo di E 1,50.
A fine giornata sono state vendute 333 copie del giornale e l'incasso complessivo della vendita del gior-
nale e dei relativi supplementi eÁ stato di E 539,70. Quanti supplementi sono stati acquistati?
a. meno di 66 b. piuÁ di 67 e meno di 132 c. piuÁ di 133 e meno di 200
d. piuÁ di 201 e meno di 266 e. piuÁ di 266 c:
2f
x 1
7 Data una funzione reale tale che f
x 1 e tale che f
2 2, quanto vale f
1?
2
1 3
a. 0 b. c. 1 d. e. 2 d:
2 2
tasso creditore tasso debitore spese di gestione fisse spese variabili spese di chiusura
Pluscredit
Midcredit
Minicredit
6 con la Pluscredit: E 10159,87; con la Midcredit: non eÁ possibile; con la Minicredit: E 10246,79
5 E 800
4 Minicredit
3 200, circa 133, 300
2 Midcredit
1 Pluscredit
Per risolvere un sistema di disequazioni si deve usare il comando Risolvi/Sistema; Derive chiede subito da quante
equazioni o disequazioni eÁ composto il sistema proponendo 2 per default.
Una volta confermato il numero di relazioni con il pulsante OK, si apre una finestra formata da tante righe quante
sono le disequazioni che devono essere scritte, normalmente impostate a zero; in ognuna di queste righe va
scritta una disequazione. Occorre poi selezionare le variabili rispetto alle quali il sistema deve essere risolto clic-
cando sulla finestra Variabili della soluzione; nel nostro caso avremo solo la x e non eÁ quindi necessario speci-
ficare altro.
Per ottenere la soluzione basta cliccare sul pulsante Risolvi.
2x 3 > 0
Prova a risolvere il sistema .
7 2x > 0
3 7
Se hai svolto correttamente tutte le operazioni trovi che la soluzione eÁ <x< :
2 2
B6: SE
B3 > 0; }x > }& B4&}=}&B3 ; SE
B3 < 0; }x < }& B4&}=}&B3 ; } }
|{z}
|{z} |{z}
caso in cui a eÁ positivo caso in cui a eÁ negativo caso in cui a eÁ nullo
La parte }x >}& B4&}=}&B3 di questa formula eÁ una concatenazione di stringhe e contenuti di celle mediante
il simbolo & che serve per unire le diverse parti e che ha questo significato (il riferimento eÁ al foglio a fine pagina
dove abbiamo risolto la disequazione 4x 5 > 0):
viene scritta la parte fra apici, cioeÁ x>
subito dopo, il contenuto della cella B4 cambiato di segno, cioeÁ 5
di seguito la parte fra apici, cioeÁ =
poi il contenuto della cella B3, cioeÁ 4
In definitiva, nella cella B6, nel caso in cui il coefficiente a sia un numero positivo, viene scritto x > 5=4.
Quando invece in B3 c'eÁ un numero negativo viene scritto x < B4/B3 e quando B3 non eÁ ne positivo ne ne-
gativo (cioeÁ vale zero), viene scritta una stringa vuota.
C6: SE E B3 0; B4 > 0; B4&"> 0 sempre verificata"; SE(E(B3 0; B4 0; B4&"> 0 mai verificata"; " "
A B C D E F G
1 RISOLUZIONE DI UNA DISEQUAZIONE LINEARE NELLA FORMA ax+b>0
2
3 Valore di a 4
4 Valore di b 5
5
6 Soluzioni x> ± 5/4
Prova a controllare che tutto funzioni correttamente assegnando alle celle B3 e B4 valori numerici diversi, anche
nulli; dovresti ottenere i risultati indicati nei seguenti fogli.
A B C D E F G
1 RISOLUZIONE DI UNA DISEQUAZIONE LINEARE NELLA FORMA ax+b>0
2
3 Valore di a 0
4 Valore di b 3
5
6 Soluzioni 3 > 0 sempre verificata
A B C D E F G
1 RISOLUZIONE DI UNA DISEQUAZIONE LINEARE NELLA FORMA ax+b>0
2
3 Valore di a 0
4 Valore di b ±2
5
6 Soluzioni ±2 > 0 mai verificata
ESERCIZI
1 2 3 2 x2
3. > 2
x 3 3x 1 x x1 x x
x 5 x 3 x4
4. >1 >
3 x x4 x3
Usando il foglio di lavoro di Excel preparato nell'esercitazione, risolvi la disequazione ax b > 0 per i seguenti
valori di a e b.
8. a 2 b1
9. a0 b3
10. a4 b6
11. a 1 b0
12. a0 b 2
j2x 3j jx 1j
3 Quante soluzioni reali ha l'equazione x 2?
5 5
a. nessuna b. 1 c. 2 d. 3 e. infinite b:
4 Quante sono le coppie ordinate di numeri naturali
x, y , x > 0, y > 0, tali che 5 < x y < 10?
(Attenzione: si considerano coppie ordinate, quindi, ad esempio, le coppie
3, 4,
4, 3 sono distinte fra
loro).
a. 20 b. 25 c. 30 d. 35 e. nessuna delle precedenti d:
L'azienda di famiglia
La Taco eÁ un'azienda che confeziona abiti per alcune case
di moda. In azienda arrivano le pezze della stoffa con cui
devono essere confezionati gli abiti e lo stilista consegna i
disegni e i cartamodelli per le diverse taglie; al suo interno
si procede poi al taglio del tessuto, al confezionamento e
alla stiratura.
Qualche volta accade che non si riesca a completare il la-
voro nei tempi concordati e che si debba ricorrere a sogget-
ti esterni; di solito i titolari si affidano a una piccola azienda
italiana del loro settore, ma ultimamente hanno ricevuto dei
preventivi molto convenienti da aziende estere e stanno
prendendo in considerazione di affidare il lavoro in ecce-
denza anche a una di queste.
Per fare la scelta piuÁ appropriata devono testare sia la qua-
litaÁ del lavoro (i loro clienti sono molto esigenti) che la convenienza economica. Ecco i dati in loro possesso.
n I costi di gestione dell'azienda, fra costo di manutenzione dei macchinari, beni di consumo e quant'altro,
incidono su ogni capo prodotto per circa E 20.
n Ogni giorno lavorativo, qualunque sia il numero di capi prodotto, si ha un costo fisso di E 1200 dovuti alla
presenza dei dipendenti che, sia in presenza che in assenza di lavoro, devono essere retribuiti, ai costi del-
l'energia elettrica, del riscaldamento, dell'acqua.
n L'azienda italiana di appoggio riceve i capi giaÁ tagliati e fa pagare E 18 per il confezionamento di ogni
abito, che peroÁ viene consegnato non stirato; la Taco deve provvedere al taglio e alla stiratura che le co-
1 La Taco ha ricevuto un ordine di 2300 capi da evadere in due settimane lavorative (una settimana lavo-
rativa eÁ di 5 giorni). Visto che non puoÁ fare tutto il lavoro da sola, a quale azienda eÁ meglio rivolgersi per
la parte che non puoÁ fare da sola?
2 Se la Taco dovesse ricevere un ordine che non eÁ in grado di evadere perche eÁ giaÁ al massimo della sua
capacitaÁ produttiva, a quale azienda dovrebbe rivolgersi al variare del numero di abiti da confezionare?
3 Se il numero di capi da confezionare fuori sede fosse minore di 100, sarebbe conveniente affidare l'or-
dine alla partner estera?
4 Alla Taco uno sciopero nazionale blocca la produzione per un giorno e, per non andare incontro a pe-
nali, si decide di portare l'intera produzione all'esterno. Se i capi da confezionare sono in tutto 152, dove
conviene portarli? E se sono 135?
5 La Taco valuta l'ipotesi di affidare tutto il lavoro alle altre due aziende con invii e ritiri quotidiani di capi
e materiale. EÁ conveniente questo tipo di operazione? In tal caso, a chi conviene rivolgersi?
6 Se la partner estera decidesse di portare il costo di ogni capo a E 25 indipendentemente dal numero di
capi prodotti, in quale caso sarebbe piuÁ competitiva dell'azienda italiana?
7 La Taco decide di gestire al suo interno solo il taglio e la stiratura dei capi (costo E 8,50) riducendo in
questo modo le spese a E 800 al giorno. Il preventivo per la confezione dell'azienda italiana eÁ ancora di
E 18 al capo, mentre l'azienda estera chiede E 16. A quale delle due aziende conviene rivolgersi al va-
riare del numero dei capi?
8 Tenendo presenti i dati del problema precedente, qual eÁ l'espressione che rappresenta il costo di un capo
finito e pronto da consegnare? EÁ possibile che il costo di un capo finito sia inferiore a E 35?
Rivedi la teoria
Á ed equazioni
Identita
L'uguaglianza fra due espressioni algebriche puoÁ essere verificata:
l per qualsiasi valore attribuito alle variabili e in questo caso si parla di identitaÁ
l solo per particolari valori attribuiti alle variabili e in questo caso si parla di equazione.
Risolvere un'equazione significa trovare i valori delle variabili che verificano l'uguaglianza; tali valori si
dicono soluzioni o radici dell'equazione.
Per esempio:
l
x 12 2x x 2 1
eÁ un'identitaÁ perche il secondo membro non eÁ altro che lo sviluppo del primo e quindi l'uguaglianza eÁ
sempre vera
l 3x 2 x 2
eÁ un'equazione perche l'uguaglianza non sussiste per tutti i valori di x ma solo per qualcuno; per esem-
pio:
se x 2 si ottiene 6 24 che eÁ Falsa
se x 1 si ottiene 3 21 che eÁ Vera.
Equazioni equivalenti
Due equazioni si dicono equivalenti se le soluzioni della prima sono anche soluzioni della seconda e vi-
ceversa.
Per risolvere un'equazione si cerca di passare da un'equazione ad un'altra ad essa equivalente ma di mi-
nore complessitaÁ; le operazioni consentite per effettuare questi passaggi sono immediata conseguenza di
due teoremi che prendono il nome di principi di equivalenza.
n Primo principio. Se si aggiunge o si toglie ad entrambi i membri di un'equazione una stessa espressione
(avente lo stesso dominio dell'equazione) si ottiene un'equazione equivalente a quella data.
n Secondo principio. Se si moltiplicano o si dividono entrambi i membri di un'equazione per una stessa
espressione (avente lo stesso dominio dell'equazione), diversa da zero, si ottiene un'equazione equiva-
lente a quella data.
Questi principi consentono di:
l spostare un termine da una parte all'altra dell'uguale cambiandogli segno:
3x 52 ! 3x 2 5
l eliminare i termini uguali che si trovano in entrambi i membri dell'equazione:
5x 4 2x 2 3 2x 2 ! 5x 43
3x 5 xa
l 2x x 2 eÁ numerica intera l 1 2ax eÁ letterale intera
4 b
x 1 1 2 ax 1
l 3x eÁ numerica frazionaria l 1 eÁ letterale frazionaria
x x 1 x x a
Un'ulteriore classificazione si puoÁ fare in base al numero di soluzioni; si dice che un'equazione eÁ:
l determinata se ha un numero finito di soluzioni
l indeterminata se ha infinite soluzioni
l impossibile se non ha soluzioni.
x 5 3 x 3x 1 x 3 11x 19
1 34 ; 2 S f5g; S f 3g
4 2 5 8 16
1 2 1 2 1 1 1
2
x 1
2x 3
x 7 2x; 6x
2x 1 1 11x S R; S 1
2 2 4 2 2
4 x 1 x 2 1
S 7 ; S f0g
2 2
3
x 2
x 3
x 2 ; x1 2x
6 6 2 4 50
" #
6x 9 3x 6 1 2x x2 1 3x 4 1 ;S 8
4 ;
1 2x x S
18 6 3 4 2 2 3 7
3x 2 4x 3x 4 x 2 2x 2x 2 2x ! 2x 2x 2 3x 4 2x 2
4
3x 2x 4 ! 5x 4 ! x
5
PoicheÁ il valore trovato di x non coincide con nessuno di quelli esclusi dal dominio, la soluzione eÁ
4
accettabile ed eÁ S .
5
10 ESERCIZIO GUIDA
2 4 2x
2
3x x 1 3x 3x
2 4 2x
Scomponiamo il terzo denominatore:
3x x 1 3x
x 1
Condizioni di esistenza: x 6 0 ^ x 6 1
Procediamo come nel caso precedente:
2
x 1 12x 2x
3x
x 1 3x
x 1
3x
x 1 3x
x 1
2x 2 12x 2 x ! 13x 0 ! x0
Questa volta il valore trovato coincide con uno di quelli esclusi dal dominio e non eÁ pertanto accet-
tabile; l'equazione non ha quindi soluzioni ed eÁ S 1.
x 3 x2 5 3 x 1 x1 3
11 2 ; S f3g; S
x 2 x 1 x 3x 2 x2 4 2 x x2 2
2x 1 6 2x 4 x x 3 x2
12 2 ; 1 S 1; S 5
x2 x 5x 6 x3 x 3 x 2 x2 5x 6 4
2 4 x 3x 4x 7
13 0; 2 1 S f 1g; S 1
x x3 x1 x 1 2x 2
24 ESERCIZIO GUIDA
x a 1
x 2 a 1
Si tratta di un'equazione letterale frazionaria. Dobbiamo distinguere le condizioni sul parametro dalle
condizioni per l'incognita:
l per quanto riguarda il parametro deve essere: a 6 1
l per quanto riguarda l'incognita deve essere: x 6 2.
In definitiva S fa 1g solo se a 6 1 ^ a 6 2.
Quando a 1 l'equazione perde significato; quando a 2, S R.
2a 1 a 1 a2 a
25 2 a 6 0 ^ a 6 1 : S f1g; a 0 : S R f0g; a 1 : S 1
x a xa x a2
2a2 2x 1 2x 1 2x
26 0 a 6 0 : S 1 a ; a 0 : S R f0g
x2 a2 x a ax 2
a 3a 4a
a 2
27
x2 x 2 x2 4
a 6 0 ^ a 6 1 ^ a 6 3 : S fa 1g; a 0 : S R f 2, 2g; a 1 _ a 3:S1
Rivedi la teoria
Equazioni e problemi
In un problema ci viene sostanzialmente chiesto di trovare il valore di qualche elemento avendo a dispo-
sizione alcune informazioni assegnate sotto forma di dati. Quando non eÁ possibile rispondere alle doman-
de deducendo le risposte direttamente dai dati, eÁ di solito conveniente servirsi di incognite.
In genere si indica con x un elemento non noto del problema, si riscrivono i dati in funzione di x e si cerca
di arrivare a un'equazione che permetta di ricavare il valore di x.
Vediamo un esempio.
Giuseppe eÁ diventato padre per la prima volta all'etaÁ di 32 anni; due anni dopo eÁ nato il secondo figlio e
oggi i due figli hanno complessivamente 34 anni. Quanti anni ha Giuseppe?
Scriviamo e interpretiamo i dati:
l Se Giuseppe eÁ diventato padre del primo figlio a 32 anni, oggi ha 32 anni piuÁ l'etaÁ del primo figlio.
l Dopo due anni eÁ nato il secondo figlio e oggi i due figli insieme hanno 34 anni.
Se allora indichiamo con x l'etaÁ del primo figlio, il secondo, che eÁ nato due anni dopo, ne ha x 2 e sap-
piamo che la loro somma eÁ 34; possiamo quindi scrivere l'equazione:
x
x 2 34 la cui soluzione eÁ x 18
PoicheÁ il valore trovato di x eÁ compatibile con il problema (x rappresenta un'etaÁ e deve quindi essere un
numero positivo), possiamo concludere che il primo figlio ha 18 anni e il secondo ne ha 16.
28 Un club sportivo acquista uno stock di magliette e tute per i propri atleti spendendo in tutto E 2450; se
ciascuna maglietta costa E 12 e ciascuna tuta costa E 25, quante magliette e quante tute sono state ac-
quistate se in tutto ci sono 150 capi? 100 magliette e 50 tute
5
29 Da un magazzino sono state prelevati i della merce che conteneva; successivamente si sono utilizzati
12
3
i di cioÁ che era rimasto in modo che alla fine si sono avanzate 448 unitaÁ di merce. Quante unitaÁ di
4
merce c'erano nel magazzino prima dei due prelievi? 3072
30 Un numero eÁ il quadruplo di un altro numero; aggiungendo 8 al piuÁ grande e sottraendo 7 al piuÁ piccolo
moltiplicato per 7 si ottengono valori uguali. Quali sono i due numeri? 5; 20
31 Ad ogni anniversario di matrimonio Andrea regala a sua moglie delle rose, e ogni anno gliene regale due in
piuÁ del precedente, tranne gli ultimi due anni nei quali le ha regalato esattamente un numero di rose pari al
doppio degli anni di matrimonio. Se quest'anno hanno festeggiato i 10 anni di matrimonio e complessiva-
mente Andrea ha regalato 142 rose, da quante rose era composto il mazzo del primo anniversario? 6
2
32 In un rettangolo la base diminuita dei dell'altezza vale 10cm mentre il perimetro eÁ 48cm. Calcola l'a-
5 140cm2
rea del rettangolo.
33 Il perimetro di un trapezio isoscele eÁ 200cm; di esso si sa inoltre che la somma della base maggiore con il
triplo del lato obliquo misura 230cm e che il lato obliquo supera di 10cm il doppio della base minore.
Calcola la misura dei lati del trapezio. 20cm; 80cm; 50cm
Cap 2. LE DISEQUAZIONI
Rivedi la teoria
Le disuguaglianze numeriche
Una disuguaglianza fra due numeri a e b esprime la condizione che a possa essere maggiore oppure mi-
nore di b e si scrive rispettivamente
a>b oppure a<b
Le disuguaglianze godono di diverse proprietaÁ, le piuÁ importanti delle quali si possono cosõÁ sintetizzare:
15 3
l dividendo entrambi i membri per 3: < ! 5< 1
3 3
Le disequazioni
Se la disuguaglianza viene stabilita fra due espressioni funzioni nella stessa variabile, si parla di disequa-
zione; eÁ per esempio una disequazione una relazione del tipo:
1
3x 4> x6
2
1
Risolverla significa trovare i valori di x per i quali l'espressione 3x 4 assume valori maggiori di x 6.
2
Le proprietaÁ delle disuguaglianze si possono estendere alle disequazioni; esse diventano in questo modo i
principi di equivalenza delle disequazioni.
l La disequazione A
x > B
x eÁ equivalente alla disequazione A
x C
x > B
x C
x se C
x eÁ
un'espressione che ha lo stesso dominio della disequazione data.
l La disequazione A
x > B
x eÁ equivalente alla disequazione k A
x > k B
x se k eÁ un numero po-
sitivo.
l La disequazione A
x > B
x eÁ equivalente alla disequazione k A
x < k B
x se k eÁ un numero ne-
gativo.
Con una disequazione si possono quindi eseguire:
± le operazioni di trasporto di un termine da un membro all'altro come nelle equazioni cambiando segno
a quel termine;
± le operazioni di divisione o moltiplicazione che permettono di semplificare la disequazione stessa, a
patto di conoscere il segno del fattore per cui si deve semplificare: se tale fattore eÁ positivo si lascia
lo stesso verso nella disequazione, se eÁ negativo si cambia il verso.
Le disequazioni intere
Una disequazione eÁ intera se l'incognita si trova solo al numeratore e mai al denominatore.
Per risolvere una disequazione di questo tipo si segue una procedura analoga a quella delle equazioni, con
3x 3 15x 4
6 < 6 ! 3x 3 < 15x 4
6 6
La disequazione ha mantenuto lo stesso verso perche abbiamo moltiplicato per un numero positivo.
Trasportiamo i termini in x al primo membro e i termini noti al secondo:
3x 15x < 43 ! 12x < 1
Cambiamo i segni moltiplicando per 1 e cambiamo quindi anche il verso: 12x > 1
1
Dividiamo entrambi i membri per 12 : x>
12
1 x 1
Risolviamo per esempio la disequazione 2 avente dominio R .
3 2x 1 2
1 x
Trasportiamo tutti i termini al primo membro: 20
3 2x 1
2x 1 3x 6
2x 1 5 7x
Eseguiamo le operazioni indicate: 0 ! 0
3
2x 1 3
2x 1
5 7x
Moltiplichiamo per 3 (che eÁ positivo) per eliminare questo fattore dal denominatore: 0
2x 1
Indipendentemente dal verso della disequazione, andiamo a vedere quando il numeratore eÁ positivo o
nullo e quando il denominatore eÁ positivo (non puoÁ essere nullo):
l numeratore:
5
5 7x 0 ! 7x 5 0 ! x
7
l denominatore:
1
2x 1 > 0 ! x>
2
Costruiamo la tabella dei segni nella quale abbiamo evidenziato con una
1
linea doppia che il termine non appartiene al dominio della disequazio-
2
5
ne e con un pallino pieno che eÁ il valore che annulla il numeratore.
7
La disequazione chiede di stabilire quando la frazione 5 7x eÁ negativa o nulla, quindi l'insieme delle
2x 1
soluzioni eÁ costituito dagli intervalli
x<1 _ x5
2 7
22 ESERCIZIO GUIDA
x2 25
>0
x 2
Scomponi il polinomio al numeratore: ...............................
Studia il segno di ogni fattore al numeratore e al denominatore: ...............................
...............................
...............................
Costruisci la tabella dei segni: ...............................
Rivedi la teoria
I sistemi di disequazioni
Per indicare che si vogliono trovare gli intervalli nei quali due o piuÁ disequazioni sono verificate contem-
poraneamente, le si scrive in un sistema. Per esempio:
2x 1 0
x 8<0
5
l 2x 5 > 0 se x> S2
2
l x1<0 se x< 1 S3
5
Tutte le disequazioni sono verificate nell'intervallo <x< 1 che eÁ percioÁ l'insieme delle soluzioni
2
del sistema.
c. 5x 1 25x 1
0,5 punti
x 5x 1
2
d. x 2 72 2x 3 x 1 0
0,5 punti
x 16 x 4 x4
b. a 8x x 3 4
x a 1
1,5 punti
4a 2 8a 2
4 Per acquistare un'auto nuova un tale versa un acconto di E 5000 e conviene di pagare 1 della somma rimasta
3
dopo tre mesi; il saldo verraÁ fatto dopo un anno, senza interessi. Se la somma che corrisponde al saldo rap-
presenta il 40% del valore di acquisto dell'auto, quanto costa l'auto e quali somme vengono versate ogni volta?
1 punto
5 Risolvi le seguenti disequazioni:
a. 3
x 1
x 2 < x 1
2
b.
3x 1
x 2
9x 1 0
x 1
x 1 1 1
c. < x x2 0,75 punti
4 2 4
5 a. x > 0; b. x 3 ; c. x > 1
11 2
8 a. 1 x < 3; b. x > 2
3
Esercizio 1 2 3 4 5 6 7 8
Punteggio
Valutazione
in decimi
1 x 1
1 Solve the equation
x 1
2 4 2
4 3
a. b. 4 c. 4 d. e. all real numbers
3 4
3 2 10
2 Solve the equation
x3 x 4 x2 x 12
a. x 2 b. x 6 c. x 5 d. x 8 e. none of these
3 Solve for m y xm b
y y y b
a. m y b x b. m x c. m b d. m e. none of these
b x x
13 c. 12 b. 11 a. 10 d. 9 d. 8 a. 7 d. 6 c. 5 d. 4 d. 3 d. 2 d. 1 a.
Prepara innanzi tutto il foglio di lavoro inserendo i dati della tabella; per costruire il grafico si deve:
l selezionare le celle che contengono i dati del grafico: nel nostro caso le celle da A1 a D8
l attivare il menu Inserisci e successivamente scegliere la tipologia di grafico fra quelle proposte nella barra mul-
tifunzione (con Excel 2003 o versioni precedenti devi selezionare il comando Inserisci/Grafico e seguire la pro-
cedura guidata); nella figura abbiamo usato un diagramma a barre orizzontali
l scegliere il tipo di diagramma fra quelli proposti: scegliamo Barre 2D
Il grafico eÁ stato creato.
Per calcolare i valori centrali di una distribuzione di frequenze, Excel ha tre funzioni statistiche predefinite:
n MEDIA (n1; n2; ....)
Calcola la media aritmetica degli elementi elencati. I parametri "n1", "n2" ecc. devono essere valori numerici:
ad esempio MEDIA (1; 3; 9; 4; 5) eÁ 4,4; se i numeri di cui calcolare la media sono invece contenuti in un in-
tervallo di celle, basta indicare come parametro tale intervallo: ad esempio MEDIA(A1:A10) calcola la media
aritmetica dei numeri contenuti nelle celle da A1 ad A10.
Altre funzioni per il calcolo di un valore medio sono MEDIA.GEOMETRICA, MEDIA.ARMONICA, ME-
DIA.DEV, MEDIA.TRONCATA, MEDIA.VALORI che hanno una sintassi analoga a quella di MEDIA.
A B C D E F G H I L
a a a
1 Materia 1 sezione 2 sezione 3 sezione Media
2 Lingua e lett. italiana 3 2 5 3,33
3 Lingua inglese 5 6 4 5,00
4 Storia, cittad. e costit. 2 3 3 2,67
5 Matematica 6 8 5 6,33
6 Fisica 4 4 3 3,67
7 Diritto ed economia 2 0 2 1,33
8 Scienze 1 3 0 1,33
9 Totale 23 26 22
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
A B C D E F G
1 SEZIONE BIENNIO TRIENNIO SCARTI B. (SCARTI B.)^2 SCARTI T. (SCARTI T.)^2
2 A 57 48 1,285714286 1,653061224 0,428571429 0,183673469
3 B 58 52 2,285714286 5,224489796 4,428571429 19,6122449
4 C 62 54 6,285714286 39,51020408 6,428571429 41,32653061
5 D 45 50 -10,71428571 114,7959184 2,428571429 5,897959184
6 E 50 45 -5,714285714 32,65306122 -2,571428571 6,612244898
7 F 65 38 9,285714286 86,2244898 -9,571428571 91,6122449
8 G 53 46 -2,714285714 7,367346939 -1,571428571 2,469387755
9 TOTALE 390 333 287,4285714 167,7142857
10
11 MEDIA B. 55,71428571
12 MEDIA T. 47,57142857
13 DEV.ST. B 6,407903283 6,407903283
14 DEV.ST. T 4,894811914 4,894811914
15 VARIANZA B 41,06122449
16 VARIANZA T 23,95918367
17
1. Da una indagine eÁ risultato che le abitudini piuÁ fastidiose dei passeggeri degli aerei sono le seguenti (nel
questionario era possibile indicare piuÁ voci):
Abitudine Frequenza %
Passeggeri che scalciano 57
Vicini invadenti 50
Bambini senza controllo 48
Passeggeri che russano 46
Passeggeri che si lamentano 41
Passeggeri che parlano ad alta voce 38
Passeggeri che si alzano frequentemente 32
Rappresenta i dati con un diagramma a barre; eÁ possibile in questo caso usare un diagramma a torta?
2. Rappresenta graficamente i dati della seguente tabella costruendone il diagramma a barre e quello a torta;
calcola poi media e mediana della distribuzione:
Dati 1 2 3 4 5
Frequenza 12 15 8 25 18
3. La tabella che segue riguarda il numero dei docenti universitari negli anni 2007 e 2008 ripartiti in categorie:
ModalitaÁ 2007 2008
Ordinario 19625 18930
Associato 18733 18257
Ricercatore 23571 25585
4. Negli ultimi tre mesi in una clinica sono nati bambini i cui pesi alla nascita hanno dato origine alla seguente
distribuzione:
Rappresenta i dati graficamente, trova il valor medio del peso dei neonati, la moda della distribuzione, il va-
lore mediano e calcola lo scarto quadratico medio.
Figura 2
Pearson (a sinistra) con Galton in una fotografia dell'epoca.
Alcune proposte
Di seguito diamo alcune indicazioni su possibili temi che possono essere oggetto di un'indagine statistica con-
dotta all'interno della tua scuola. Per evitare eventuali difficoltaÁ nella codifica e nell'interpretazione delle rispo-
ste, consigliamo di preparare questionari con domande a risposta chiusa ed eventualmente a risposta graduata
per qualche quesito (abbiamo proposto una sola indagine con domande a risposta aperta). Una volta raccolti i
dati, si dovranno costruire le tabelle di frequenza per le risposte ad ogni domanda e rappresentare graficamente i
dati individuando i valori di sintesi piuÁ significativi.
I temi
n Molti degli studenti di una scuola superiore devono prendere dei mezzi di trasporto per recarsi a scuola; al
fine di influenzare le compagnie di trasporto sulla numerositaÁ dei mezzi messi a disposizione e sugli orari,
puoÁ essere interessante e utile fare un'analisi di quanti studenti sono in questa situazione individuando:
l il tipo di mezzo utilizzato
l il numero di volte in un mese che si e Á entrati dopo il suono della campanella a causa dei ritardi dei mezzi
sull'orario previsto.
n L'insuccesso scolastico eÁ dovuto probabilmente a numerose cause; si puoÁ condurre un'indagine fra gli stu-
denti per conoscere:
l come e Á avvenuta la scelta del tipo di scuola (consiglio orientativo della scuola media, genitori, scelta con-
sapevole dello studente, condizionata dagli amici, ecc)
Á incontrate nei primi mesi di scuola (impegno piuÁ gravoso di quello che si pensava,
l quali sono le difficolta
n Nell'ambiente scolastico, negli ultimi anni, si eÁ accumulato un certo diffuso malcontento. Il personale della
scuola (docenti, personale di segreteria, tecnici di laboratorio e operatori scolastici in genere) si lamenta
spesso che gli studenti giungono alla scuola superiore sempre meno preparati e con meno voglia di studiare,
che c'eÁ meno rispetto per le persone e per le cose, che i fondi attribuiti alla scuola sono sempre meno e che
si possono mettere in atto meno iniziative; dall'altra parte alcuni studenti si lamentano che qualche docente
eÁ troppo esigente, che le lezioni sono a volte noiose, che gli argomenti proposti sono lontani dalla realtaÁ
giovanile, che gli strumenti didattici usati sono spesso antiquati e poco accattivanti. PuoÁ essere allora inte-
ressante cercare di scoprire quale potrebbe essere la scuola ideale che metta d'accordo studenti, docenti ed
operatori scolastici in genere.
Partendo dalla realtaÁ del proprio Istituto, si possono proporre una serie di domande che mirino ad avere la
percezione della scuola e la sua visione ideale da parte dei diversi gruppi (docenti, studenti e cosõÁ via). La
prima serie di domande (quelle relative alla percezione della scuola) puoÁ essere a risposta chiusa o graduata;
eÁ invece opportuno che la seconda serie sia a risposta aperta in modo da raccogliere le opinioni nel modo
piuÁ vasto possibile.
Rivedi la teoria
La distribuzione di frequenze
La statistica indaga su fenomeni collettivi analizzandone uno o piuÁ caratteri. Ciascun carattere di una in-
dagine statistica si puoÁ presentare con diverse modalitaÁ; il numero di unitaÁ statistiche che presentano una
particolare modalitaÁ eÁ la frequenza assoluta di quella modalitaÁ.
I caratteri di una indagine statistica possono essere:
l di tipo qualitativo, e in questo caso le modalitaÁ vengono descritte a parole con aggettivi o nomi,
l di tipo quantitativo, e in questo caso le modalitaÁ sono espresse mediante numeri o intervalli di numeri.
L'insieme delle coppie ordinate (modalitaÁ, frequenza assoluta) rappresenta la distribuzione di frequenze
del carattere e si rappresenta di solito mediante una tabella; in essa, accanto alla colonna delle frequenze
assolute, si eÁ soliti riportare anche quella delle frequenze relative, calcolate come rapporto della frequenza
assoluta rispetto al totale delle osservazioni.
Per esempio, quella che segue eÁ la tabella delle frequenze che rappresenta il numero di bambini iscritti alla
scuola materna al primo, secondo e terzo anno:
La rappresentazione grafica
I dati di una indagine statistica si possono rappresentare graficamente in modi diversi, piuÁ o meno adatti al
diverso tipo di indagine.
l I diagrammi a rettangoli o diagrammi a barre sono utili per rappresentare dati di tipo qualitativo; sono i
piuÁ usati specialmente quando si devono fare confronti fra diverse distribuzioni.
l I diagrammi circolari o diagrammi a torta, usando la suddivisione di un cerchio in settori, danno una
idea dell'incidenza delle diverse modalitaÁ del carattere sul totale delle osservazioni.
l Gli istogrammi vengono usati per dati di tipo quantitativo; sono rappresentati mediante rettangoli la cui
area eÁ proporzionale alla frequenza assoluta.
1 ESERCIZIO GUIDA
Da un'analisi condotta in una grande azienda risulta che dei 1225 dipendenti 122 sono laureati, 463
sono diplomati, 312 hanno una qualifica professionale ed i rimanenti hanno un titolo di studio ele-
mentare o di media superiore.
Costruisci la tabella delle frequenze percentuali e rappresenta graficamente i dati.
Il carattere da analizzare eÁ il titolo di studio dei dipendenti, quindi un carattere qualitativo; si tratta
percioÁ di una mutabile statistica.
La tabella delle frequenze si costruisce mettendo in una colonna le modalitaÁ con cui compare il ca-
rattere (laureato, diplomato, ecc.), in una seconda colonna la frequenza assoluta di ciascuna modalitaÁ;
in una terza colonna si possono poi rappresentare le frequenze percentuali dividendo le frequenze
assolute per il totale delle osservazioni e moltiplicando il risultato per 100. Completa dunque la tabel-
la e il grafico che seguono:
Per rappresentare i dati conviene usare un diagramma a rettangoli; completa il grafico a lato costruen-
do i rettangoli di altezza proporzionale alle frequenze.
2 Rileva da un quotidiano la valutazione dell'euro nei confronti delle principali monete mondiali (dollaro,
euro, sterlina, yen, ....) e riporta i dati in un diagramma a rettangoli.
4 Da una indagine sul numero di volte che una persona va al cinema nell'arco di un anno si sono rilevati i
seguenti dati:
15 18 20 25 50 15 20 30 18 25 40 25 18
25 30 25 15 20 30 20 18 20 25 40 20 25
Costruisci la distribuzione delle frequenze e rappresenta graficamente i dati.
2 3
6 N. di volte al cinema 15 18 20 25 30 40 50 7
6 7
4 5
Frequenza 3 4 6 7 3 2 1
5 ESERCIZIO GUIDA
In una scuola, allo scrutinio di giugno, eÁ risultato che il 40% degli
studenti eÁ stato promosso, il 7% eÁ stato respinto e ai rimanenti stu-
denti eÁ stato sospeso il giudizio perche insufficienti in alcune ma-
terie. Di questi ultimi, il 25% deve riparare una sola materia, il
43% due materie e i rimanenti tre materie. Costruiamo il diagram-
ma a torta della distribuzione e riproduciamo in uno spaccato le
percentuali degli studenti con uno, due e tre materie da riparare.
Gli studenti con sospensione del giudizio rappresentano il 53%
dell'intera popolazione studentesca.
Per costruire il diagramma a torta bisogna calcolare l'ampiezza
dell'angolo al centro di ciascun settore; allora, poiche l'angolo
giro (360 ) rappresenta il 100%, l'ampiezza di ogni settore si ri-
cava dalla proporzione:
ampiezza settore : 360 frequenza percentuale : 100
Il settore degli studenti con sospensione del giudizio, che ha am-
piezza 190,8 , va poi diviso in tre parti; l'ampiezza in gradi di
ciascuna parte si ricava dalla proporzione:
ampiezza sottosettore : 190,8 frequenza percentuale : 100
In alternativa, si puoÁ calcolare la frequenza percentuale relativa
al totale delle rilevazioni e usare la formula precedente:
25 53
il 25% del 53% eÁ 13,25% studenti con una materia
100
6 Un'azienda ha rilevato i dati degli ultimi cinque anni relativi alla vendita di tre dei suoi prodotti:
Anni 2006 2007 2008 2009 2010
Prodotto A 1563 1824 1945 1630 845
Prodotto B 7496 8502 8854 9324 9596
Prodotto C 12754 13820 13569 13602 13428
Individua la tipologia dei dati, costruisci la tabella delle frequenze percentuali e rappresenta i dati nel
modo che ritieni piuÁ opportuno per effettuare un confronto fra le distribuzioni anno per anno e prodotto
per prodotto. 2 3
6Tabella percentuale per anno di produzione. 7
6 7
6 7
6 Anni 2006 2007 2008 2009 2010 7
6 7
6 7
6 Prodotto A 7,17% 7,55% 7,98% 6,64% 3,54% 7
6 7
6 7
6 Prodotto B 34,36% 35,21% 36,33% 37,97% 40,20% 7
6 7
6 7
6 Prodotto C 58,47% 57,24% 55,68% 55,39% 56,26% 7
6 7
6 7
6 7
6Tabella percentuale per prodotto. 7
6 7
6 2006 2007 2008 2009 2010 7
6 Anni 7
6 7
6 20,02% 23,36% 24,91% 20,88% 10,82% 7
6 Prodotto A 7
6 7
6 17,13% 19,42% 20,23% 21,30% 21,92% 7
6 Prodotto B 7
6 7
4 18,99% 20,57% 20,20% 20,25% 19,99% 5
Prodotto C
Rivedi la teoria
Quando si svolge un'indagine statistica, eÁ comodo sintetizzare i dati mediante un solo valore; si ricorre
allora al calcolo di un valore medio, che puoÁ essere interpretato, a seconda delle situazioni, in diversi mo-
di.
Le medie ferme
Di un insieme x1 , x2 , :::, xn di n numeri si possono calcolare diversi tipi di media:
x1 x2 ::: xn
l la media aritmetica M : M
n
p
l la media geometrica MG : MG n x1 x2 ::: xn
r
x12 x22 ::: xn2
l la media quadratica MQ : MQ
n
n
l la media armonica MA : MA
1 1 1
:::
x1 x2 xn
12 8 24 16 32
l media aritmetica: M 18,4
5
p
5
l media geometrica: MG 12 8 24 16 32 16,38
r
122 82 242 162 322
l media quadratica: MQ 20,32
5
5
l media armonica: MA 14,55
1 1 1 1 1
12 8 24 16 32
Le medie lasche
Altri due valori sintetici sono:
l la moda, che rappresenta il valore di una distribuzione che ha la frequenza maggiore
l la mediana, che rappresenta il valore centrale di una distribuzione, vale a dire quel valore che divide in
due parti simmetriche i dati, una volta che siano stati disposti in ordine crescente o decrescente.
Se riprendiamo la distribuzione dei bambini alla scuola materna della prima nota di ripasso della teoria,
possiamo dire che:
l la moda eÁ rappresentata dal secondo anno che ha il maggior numero di bambini iscritti;
l la mediana, poiche il totale delle osservazioni eÁ 65, eÁ rappresentata dal 33-esimo elemento, che, messi
in ordine di anno i bambini, appartiene al secondo anno di corso.
Altri indici importanti per l'interpretazione dei dati di una indagine statistica sono gli indici di dispersione:
l lo scarto quadratico medio ci daÁ informazioni su come si disperdono i dati attorno alla media aritme-
tica M. Si calcola con la formula:
s
x1 M2
x2 M2 :::
xn M2
n
7 Un certo prodotto eÁ stato venduto in cinque supermercati diversi ai seguenti prezzi (in euro):
12,54 12,65 11,95 12,70 13,10
Calcola il prezzo medio. 12,588
8 In un serie di test di matematica, uno studente ha riportato i seguenti voti: tre volte 6, due volte 7, una
volta 5, una volta 4, tre volte 8. Qual eÁ il voto medio? 6,5
modalitaÁ 2 4 6 8 10
frequenza 8 12 20 24 18
P
xf
(Suggerimento: si tratta di una media ponderata che si calcola con la formula M P i i ) 6,78
fi
10 ESERCIZIO GUIDA
Riprendiamo la distribuzione dell'esercizio 4 precedente (numero di volte che una persona va al ci-
nema in un anno) e troviamo la moda e la mediana.
Ricostruiamo la tabella delle frequenze e troviamo anche le frequenze cumulate per il calcolo della
mediana.
n. film visti 15 18 20 25 30 40 50
frequenza 3 4 6 7 3 2 1
freq. cumulate 3 7 13 20 23 25 26
La frequenza assoluta piuÁ alta eÁ 7 che si trova in corrispondenza del 25, quindi 25 eÁ la moda della
distribuzione.
La metaÁ del totale delle frequenze eÁ 26 : 2 13, il valore mediano si trova quindi in corrispondenza
della modalitaÁ che assume il tredicesimo posto, cioeÁ 20; la mediana eÁ il valore 20.
11 Trova la moda e la mediana della seguente distribuzione statistica che riguarda il numero di volte che un
gruppo di ragazzi sono stati interrogati in una certa materia:
interrogazioni 2 3 4 5 6 7 8
frequenza 10 15 20 28 18 12 4
moda: 5; mediana: 5
12 ESERCIZIO GUIDA
Calcoliamo lo scarto quadratico medio della seguente rilevazione statistica che riguarda il numero di
pezzi prodotti da una macchina utensile in alcuni giorni consecutivi:
13 14 12 10 15 10 9 13
13 14 12 10 15 10 9 13
Calcoliamo innanzi tutto la media aritmetica: 12
8
32
Dividiamo per il numero delle osservazioni: 4
8
Calcoliamo la radice quadrata del valore ottenuto: 2
14 Il Signor Rossi possiede un pacchetto di azioni di due societaÁ diverse che indicheremo con A e B. Esse,
durante la settimana appena trascorsa, hanno subito delle variazioni nelle loro quotazioni in Euro come
indicato dalla seguente tabella:
A B
lunedõÁ 17,24 8,64
martedõÁ 18,21 7,92
mercoledõÁ 19,14 6,87
giovedõÁ 18,95 8,52
venerdõÁ 18,91 8,91
Quale delle due societaÁ ha avuto maggiore variabilitaÁ? A 0,70; B 0,73; CVA 0,04; CVB 0,09
2 Rappresenta graficamente nel modo che ritieni piuÁ opportuno la seguente distribuzione di frequenze:
modalitaÁ 1 2 3 4 5 6 7
frequenza 12 15 16 25 18 10 5
2 punti
3 Calcola media aritmetica, moda e mediana della distribuzione di frequenze dell'esercizio 2 precedente.
3 punti
Soluzioni
1 temperature 10 12 15 18
frequenza 2 7 8 3
Esercizio 1 2 3 4
Punteggio
Valutazione
in decimi
Find:
a. the mean score b. the mode c. the median.
2 The following table represents the surface (in square metres) of some small holiday homes in a residential
hotel.
Surface 20 40 40 50 50 55 55 60 60 90
Frequency 10 12 10 7 9
System "B"
95 95 99 102 97 107 98 103
101 103 109 100 100 91 98 96
PROBLEMI NUMERICI
1 Stai partecipando al Gran Premio di Monza; fra le urla e l'entusiasmo della folla superi il secondo. In
quale posizione ti trovi?
2 Quando si usano le lattine di conserva di pomodoro ne rimane sempre un po' nella lattina. Una signora
molto parsimoniosa con questi avanzi riesce a fare una lattina piena di conserva dopo averne usate 8.
Alla fine dell'anno conta di averne recuperate 12. Quante ne ha comprate?
3 Due ragazzi ricevono in regalo una somma di denaro. Il primo riceve E 1024 e ogni mese spende la metaÁ
di quello che ha. Il secondo riceve E 1000 e in qualche modo riesce a far fruttare questi soldi in modo
che gli rendano l'1% ogni mese; spende sempre tutti gli interessi che guadagna. Dopo quanti mesi il pri-
mo rimane senza nemmeno un Euro? Dopo lo stesso periodo di tempo, quanti Euro sono rimasti al se-
condo?
4 In un gioco alla televisione ti hanno dato 12 monete da 1 Euro, ma una di esse, che alla vista non si
distingue dalle altre, eÁ falsa. La sola cosa che sai eÁ che la moneta falsa pesa un po' di meno delle altre.
Hai a disposizione una bilancia a bracci uguali e solo se riesci a trovare la moneta falsa con al massimo
tre pesate puoi aprire il forziere che contiene il premio da E 100000. Come fai?
5 Sono dati i seguenti numeri:
16 1156 111556 11115556 .............
ottenuti inserendo le cifre 15 nel mezzo alle altre cifre del numero precedente. Tutti questi numeri sono
quadrati perfetti; lo sai dimostrare?
6 Pensa a un numero con piuÁ di quattro cifre e scrivilo; scrivi di nuovo lo stesso numero nella riga sotto
ponendo la prima cifra sotto la quarta del numero precedente ed esegui la somma; per esempio:
76245
76245
__________________
76321245
Dividi la somma ottenuta per 7, il quoziente ottenuto per 11, il nuovo quoziente per 13. L'ultimo quo-
ziente eÁ il numero che hai pensato. Sai dare una spiegazione di cioÁ?
7 Supponiamo di poter annodare un filo attorno alla Terra lungo la linea dell'Equatore; per semplificare le
cose diciamo che la Terra eÁ perfettamente sferica e ha una circonferenza di 40000km. Tagliamo il filo, lo
allunghiamo di 1 metro e poi lo riannodiamo su un anello equidistante dalla linea dell'Equatore. Un gat-
to puoÁ passare sotto l'anello?
In generale, se la lunghezza di una circonferenza aumenta di 1m, di quanto aumenta il suo raggio?
PROBLEMI ALGEBRICI
1
1 Due recipienti A e B contengono quantitaÁ uguali, il primo di vino, il secondo di acqua. Si preleva da A
n
del vino contenuto e la si versa in B; poi si preleva da B la stessa quantitaÁ di miscela e la si versa in A. La
quantitaÁ di vino tolta da A eÁ maggiore, uguale o minore della quantitaÁ di acqua tolta da B?
2 Nel mezzo di uno stagno quadrato di 10 metri di lato cresce una canna di palude che esce per un metro
dalla superficie calma dell'acqua. Se si tira la canna verso il margine dello stagno essa raggiunge la su-
perficie dell'acqua con la punta che dista 2m dal punto di mezzo di un lato dello stagno. Quanto eÁ pro-
fonda l'acqua?
3 Un ricco mercante, fra le altre cose, lascia in ereditaÁ ai suoi figli un certo numero di diamanti, tutti di
ugual valore, stabilendo che:
1
- il primo figlio prenda un diamante e di cioÁ che rimane;
7
1
- il secondo, una volta soddisfatto il primo, prenda due diamanti e di cioÁ che rimane
7
e cosõÁ via per tutti i figli.
Alla fine della spartizione risulta che tutti i figli hanno avuto la stessa quantitaÁ di diamanti. Quanti dia-
manti ha ricevuto ogni figlio e quanti sono i figli?
4 a e b sono due numeri qualsiasi e c eÁ la loro media aritmetica; ragion per cui si avraÁ:
a b 2c
Moltiplicando entrambi i membri di questa relazione per a b si trova che:
a b
a b 2c
a b cioeÁ a2 b2 2ac 2bc
Trasportando opportunamente i termini e aggiungendo c 2 si ottiene:
2
a2 2ac b 2 2bc a2 2ac c 2 b 2 2bc c 2
a c 2
b c
da cui risulta che a b.
CioeÁ tutti i numeri sono uguali! Dov'eÁ l'errore?
2 2 2 2
5 Se a 6 b, anche x a 6 x b e quindi
x a 6
x b . L'equazione
x a
x b dovrebbe
quindi essere impossibile.
Ma svolgendo i quadrati si ha che:
ab
x2 2ax a2 x 2 2bx b 2 cioeÁ 2x
a b a2 b2 da cui x .
2
Come si spiega questo risultato?
13 Una attrice non vorrebbe rivelare la sua etaÁ al giornalista che la sta intervistando e cosõÁ gli risponde con
un indovinello: "Se scambiassi tra loro le cifre della mia etaÁ e poi dividessi per 2, dovrei aggiungere 6 per
ottenere esattamente la mia etaÁ". Il giornalista, che non eÁ molto abile nel risolvere gli indovinelli, tralascia
l'etaÁ dell'attrice nel suo articolo. Tu sapresti scoprire quanti anni ha?
1 Secondo.
2 85
3 Al dodicesimo mese il primo ragazzo rimane con 50 centesimi, cioeÁ nemmeno un Euro; il secondo ha
sempre E 1000.
4 Ad ogni pesata dividi il gruppo di monete in due parti:
prima pesata: 6 e 6 monete e prendi il gruppo che pesa meno
seconda pesata: 3 e 3 monete e prendi il gruppo che pesa meno
terza pesata: scegli due delle monete rimaste e le confronti, se pesano uguali quella falsa eÁ la terza mo-
neta, se pesano in modo differente scegli quella che pesa meno.
5 I numeri della successione sono i quadrati di 4, 34, 334, 3334, ...... ottenuti a partire da 4 aggiungendo
ogni volta la cifra 3 alla sinistra del numero precedente.
6 Il numero pensato si moltiplica per 1000 e si aggiunge di nuovo il numero:
76245000 76245 76245 1001
Ma 1001 7 11 13, quindi 76245 1001 76245
7 11 13.
7 Il raggio dell'anello eÁ piuÁ lungo di circa 16cm di quello della Terra, quindi un gatto ci passa. Qualunque
sia la lunghezza della circonferenza, il raggio aumenta sempre della stessa quantitaÁ 1 m.
2
1 1 1
8 Ciascun figlio ricevette rispettivamente , e di cammello in piuÁ; quindi nessuno fu scontento e non
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si dovette procedere all'uccisione di un cammello per rispettare le quote stabilite dal padre.
9 EÁ vera; nel numero 735 sono contenuti piuÁ giorni che in due anni. Almeno 1461 persone.
10 Il primo giorno la pecora mangia l'erba contenuta in un cerchio di raggio r; il secondo giorno il raggio
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deve essere r 2, il terzo r 3 e cosõÁ via.
PROBLEMI ALGEBRICI