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ADATTARSI ED

EVOLVERE: LA SPECIE
UMANA
EVOLUZIONE ED OMINAZIONE

Secondo le teorie di Darwin (1809-82), la nostra specie è il


risultato di un’EVOLUZIONE, cioè di una trasformazione
continua delle sue caratteristiche per adattarsi all’ambiente. Il
principio che guida l’evoluzione è la selezione naturale. Gli
individui, grazie alla mutazione di alcuni caratteri, riescono ad
adattarsi all’ambiente e a sfruttare le risorse disponibili.
Fondamentale è dunque il rapporto uomo- ambiente.
FASE 1

L’essere umano appartiene al genere Homo che fa parte dei primati ed è il risultato di una
serie di evoluzioni.
65 milioni di anni fa tra i mammiferi compaiono i primati, a cui appartengono le scimmie e
gli esseri umani. Ecco le caratteristiche dei primati:
- Visione binoculare, cioè gli occhi formano una sola immagine;
- Pollice opponibile e ciò permette loro di afferrare gli oggetti;
- Sono prive di coda, hanno braccia lunghe e cervello piuttosto grande;
- Vivono nelle foreste dell’Africa centrale
LA RIFT VALLEY

Circa 15 milioni di anni fa avviene un grande cambiamento; infatti si forma una


lunga frattura della crosta terrestre chiamata Great Rift Valley. Essa si estende
all’incirca dal mar Rosso fino al Mozambico.
Questo cambiamento provocò un mutamento del clima e, di conseguenza,
dell’ambiente, dell’Africa centrale.
Ad OVEST del Rift: il clima continuò ad essere caldo ed umido e il paesaggio era
caratterizzato dalle foreste pluviali.
Ad EST, invece, il clima diventò più arido e favorì lo sviluppo della savana (estese
praterie, con vegetazione bassa)
FASE 2

Tra 4 milioni e 2 milioni di anni fa, tra i primati, compare un


nuovo genere: l’AUSTRALOPITECO.
Egli si adatta alle nuove condizioni ambientali e sa camminare
dritto sulle sue gambe (bipedismo e stazione eretta);
Nel 1974 è stato rinvenuto il Etiopia un australopiteco di sesso
femminile risalente a circa 3 milioni di anni fa. È stato chiamato
«Lucy» in onore di una canzone dei Beatles.
FASE 3

2,5 milioni di anni fa, in seguito ad una grande glaciazione, compare il genere HOMO, a cui
appartengono alcune specie:
1. Homo habilis (2,5 milioni di anni fa):
- è abbastanza gracile, non ha né unghie né denti troppo affilati;
- sa fabbricare oggetti in pietra (chopper, un ciottolo reso tagliente e scheggiato su un solo
lato);
- Sa trasmettere ai suoi discendenti le varie tecniche di lavorazione;
- Proprio per questa capacità di lavorare la pietra, segna la divisione tra uomo e mondo animale
FASE 4

2. Homo erectus (1,5 milioni di anni fa):


 deriva dall’homo habilis;
 perfeziona la lavorazione della pietra (amigdale che sono lavorate su entrambe le facce;
 impara ad utilizzare il fuoco (cucina, allontana gli animali feroci e si riscalda);
 i resti sono stati trovati soprattutto in Asia;
 presenta una postura praticamente eretta;
 scatola cranica ancora più sviluppata;
 inizia a vivere in rifugi non occasionali come grotte o capanne che costruisce da sè

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