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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 15:59 Pagina 1

I cuscinetti volventi

QUADERNI DI FORMAZIONE
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 15:59 Pagina 2

Curatore scientifico della presente edizione:


Prof. Marco Lorenzetti
Università di Pisa
Dipartimento di ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione

SKF, @ptitude, CARB, DynaSpin, ICOS,


INSOCOAT, LubriLean, MARLIN, Microlog,
NoWear, SensorMount, SYSTEM 24, VOGEL
a Waveseal sono marchi registrati del
Gruppo SKF.

© Gruppo SKF 2006


La riproduzione, anche parziale, del contenuto
di questa pubblicazione è consentita soltanto
con specifica autorizzazione della SKF Industrie
S.p.A. Nella stesura è stata dedicata la massima
attenzione al fine di assicurare l’accuratezza dei
dati, tuttavia non si possono accettare responsabilità
per eventuali errori od omissioni, nonché
per danni o perdite diretti o indiretti derivanti
dall’uso delle informazioni qui contenute.

Pubblicazione 1335 IT/2 · Aprile 2008

Questa pubblicazione sostituisce la 1335-I

Stampata in Italia.
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Catalogo Generale
Versione ridotta

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Il marchio SKF® è più forte che mai, a tutto vantaggio


del cliente.

Pur mantenendo la propria leadership mondiale


nella produzione di cuscinetti, i nuovi sviluppi
tecnologici, l’assistenza per i prodotti ed i servizi
offerti hanno trasformato la SKF in un fornitore
orientato completamente a soluzioni di valore
aggiunto per i clienti.

Queste soluzioni consentono ai clienti di aumentare


la propria produttività, non soltanto grazie
a prodotti innovativi specifici per ogni applicazione,
ma anche a strumenti di simulazione, di progettazione
all’avanguardia, servizi di consulenza completi,
efficienti programmi di manutenzione degli
impianti e le tecniche di gestione magazzino
più avanzate sul mercato.

Il marchio SKF significa ancora il meglio dei


cuscinetti volventi, ma oggi significa anche
molto di più.

SKF – the knowledge engineering company

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Premessa

L’edizione precedente del Catalogo Generale Panoramica del Catalogo Generale


SKF, redatta in più lingue, risale al 1989. Da Il nuovo Catalogo Generale contiene quasi tutti
allora, il Catalogo è stato tradotto in 16 lingue i cuscinetti volventi standard e gli accessori ri-
e ne sono state distribuite più di 1 milione di chiesti dai produttori di attrezzature industriali
copie in tutto il mondo. Nell’ultima edizione, la nonché quelli utilizzati come ricambi. Per for-
SKF ha introdotto la ”Nuova teoria della dura- nire i massimi livelli di assistenza, la SKF ha al-
ta”, che da allora è stata assunta come nuovo lestito un assortimento standard in grado di
standard tecnico nel settore dei cuscinetti. soddisfare praticamente qualsiasi esigenza dei
Grazie all‘ampio utilizzo ed al consenso gene- clienti con prodotti disponibili in tutto il mondo.
rale, il Catalogo Generale SKF è considerato I dati contenuti in questo catalogo riflettono
una fonte di riferimento autorevole nel suo ge- le tecnologie produttive più avanzate della SKF
nere nel mondo industriale. a metà del 2006. I dati possono differire da
In seguito, il Catalogo Generale è stato traspo- quelli contenuti nei cataloghi precedenti in se-
sto in formato elettronico per una maggiore guito a riprogettazione, sviluppi tecnologici o
accessibilità e comodità – disponibile su un revisioni dei metodi di calcolo.
CD-ROM intitolato ”Catalogo Tecnico Interattivo La SKF si riserva il diritto di migliorare conti-
SKF” e online all’indirizzo www.skf.com. nuamente i propri prodotti in termini di mate-
Questa nuova edizione del Catalogo Generale riali, progettazione e metodi di produzione
è disponibile sia in formato elettronico che car- nonché in seguito ai nuovi sviluppi tecnologici.
taceo e contiene numerose revisioni, integra- Le unità di misura contenute in questo catalo-
zioni e migliorie che rendono il catalogo più go sono conformi alle norme ISO (International
utile e completo che mai. Le informazioni con- Organization for Standardization) 1000:1992 e
tenute nella presente prefazione e nelle altre SI (Système International d’Unités).
sezioni indicate consentono all’utente di sfrut-
tare al meglio questo strumento completo. Sezione tecnica – principi di scelta
Questa prefazione illustra le sezioni principali ed applicazione dei cuscinetti
del catalogo in riferimento alle informazioni La sezione tecnica illustra i principi fondamen-
tecniche e prodotti principali nonché ad altre tali della tecnologia dei cuscinetti necessaria
informazioni utili per comprendere il grande per la progettazione di un sistema di cuscinetti.
potenziale offerto dai prodotti SKF. Questi capitoli sono disposti nell’ordine nor-
malmente seguito da un progettista.

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Premessa

Innovazioni significative nella sezione • cuscinetti Solid Oil


tecnica
• Nuovo modello per la determinazione del Diverse ricerche hanno dimostrato che fattori
momento di attrito nei cuscinetti volventi. come montaggio, lubrificazione e manutenzione
• Velocità massime consentite in funzione del- hanno un maggiore impatto sulla durata di un
la temperatura riviste secondo il nuovo mo- cuscinetto rispetto a quanto si ritenesse in pas-
dello di calcolo dell’attrito. sato. Per questo motivo, nel catalogo sono state
• Nuovo modello per la determinazione della inserite nuove informazioni relativamente a
viscosità richiesta del lubrificante in base a
conoscenze più approfondite in merito all’in- • prodotti SKF per manutenzione e lubrifica-
fluenza della rugosità superficiale delle piste zione
ed alla deformazione elastica della pellicola • dispositivi e sistemi di monitoraggio delle
di lubrificante. condizioni SKF.
• Nuovo metodo per la determinazione della
durata del lubrificante nonché degli intervalli Numerose novità SKF sono di particolare
di rilubrificazione ottimali per i cuscinetti lu- importanza poiché offrono numerosi vantaggi
brificati con grasso. in termini di migliorate prestazioni o aumenta-
• I progressi compiuti nella tecnologia dei cu- ta produttività.
scinetti volventi e l’esperienza acquisita negli Ad esempio, alcuni miglioramenti apportati ai
ultimi anni dalle applicazioni pratiche sono prodotti SKF consentono di fabbricare macchi-
stati tenuti in considerazione ed applicati ne più piccole con prestazioni uguali o addirit-
nelle varie sezioni della parte tecnica. tura superiori. Il minore ingombro si traduce
• I servizi tecnici SKF relativamente a cusci- anche in una riduzione di peso, attrito, tempe-
netti, macchine o addirittura impianti pro- ratura di esercizio, consumo di lubrificante e
duttivi completi – dalla scelta e calcoli relati- consumo energetico, quindi in maggiore con-
vi ai cuscinetti all'installazione, montaggio, venienza e più valore aggiunto.
manutenzione e sostituzione – sono illustrati Per agevolare l’identificazione dei nuovi
in una sezione separata. prodotti nell’enorme quantità di informazioni
contenute in questo catalogo, i prodotti specifi-
Sezione prodotti – appellativo, ci sono identificati come segue
descrizione e dati relativi ai cuscinetti
Le tabelle dei prodotti contengono i dati tecnici • cuscinetti SKF Explorer – la nuova classe di
necessari per la scelta di un cuscinetto e la sua prestazioni SKF
applicazione. Le informazioni relative ai tipi • cuscinetti ottimizzati per le applicazioni
specifici di cuscinetti disponibili sono riportate - cuscinetti standard personalizzati per re-
prima delle tabelle dei prodotti corrispondenti. quisiti specifici
- componenti meccatronici
Innovazioni principali della sezione - combinazioni di cuscinetti e sensori elet-
prodotti tronici
Prodotti significativi inseriti per la prima
volta sono, in ordine di presentazione Queste innovazioni rappresentano i nuovi pro-
dotti più importanti illustrati in questo catalogo
• unità cuscinetto/anello di tenuta ICOS® e sono descritte dettagliatamente nei capitoli
• cuscinetti radiali a sfere in acciaio inox corrispondenti della sezione prodotti. Per
• cuscinetti a rulli sferici a tenuta maggiore comodità, di seguito è riportata una
• cuscinetti a rulli toroidali CARB® breve descrizione di questi prodotti.
• cuscinetti radiali a sfere ibridi
• cuscinetti INSOCOAT®
• cuscinetti a sfere ed unità cuscinetto Y per
alte temperature
• cuscinetti NoWear®

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Cuscinetti SKF Explorer – componente a livello microscopico e successi-


la nuova classe di prestazioni SKF vamente sviluppato nuove procedure per ga-
SKF Explorer è una nuova classe di cuscinetti rantire questo standard di eccellenza in manie-
volventi ad elevate prestazioni, cioè cuscinetti ra permanente.
obliqui a sfere, cuscinetti a rulli cilindrici, cusci- I cuscinetti Explorer SKF presentano varie mi-
netti a rulli sferici, cuscinetti a rulli toroidali gliorie a livello tecnico, alcune delle quali sono
CARB e cuscinetti assiali a rulli sferici, che assi- descritte di seguito. Uno o più degli esempi de-
cura un miglioramento sostanziale dei parame- scritti di seguito sono stati applicati a seconda
tri operativi rilevanti per il tipo di cuscinetto e le del tipo di cuscinetto Explorer SKF:
sue applicazioni tipiche. Questo nuovo livello di
prestazioni eccellenti rappresenta un mix tra il • Acciaio per cuscinetti migliorato
know-how di applicazione SKF e la sua espe- I cuscinetti SKF Explorer sono prodotti con
rienza nei settori di tribologia, sviluppo dei ma- un acciaio estremamente puro ed omoge-
teriali, ottimizzazione della progettazione e neo, con il minimo numero di inclusioni. Il li-
produzione. vello di purezza di questo acciaio migliorato è
Grazie a tecniche analitiche e di modellazione considerevolmente maggiore rispetto ai livelli
d’avanguardia supportate da prove tecniche, gli più elevati degli attuali metodi di classifica-
ingegneri della SKF hanno potuto dimostrare zioni; la SKF ha pertanto sviluppato nuovi
che i cuscinetti Explorer SKF sono effettiva- metodi di calcolo che tengano in considera-
mente in grado di ottimizzare considerevol- zione questo fattore.
mente i parametri operativi. In base al tipo di
cuscinetto ed all’applicazione, questi parametri • Trattamenti termici esclusivi SKF
comprendono rumorosità, vibrazioni, durata Per massimizzare i vantaggi dell’acciaio ul-
operativa, stabilità dimensionale, capacità di trapuro SKF, i progettisti hanno incorporato
sopportare carichi dinamici e produzione di ca- trattamenti termici esclusivi. I nuovi tratta-
lore (momento di attrito). Poiché questi para- menti ottimizzano la resistenza del cuscinet-
metri non sono idoneamente integrati nei cal- to ai danni senza influenzarne la stabilità
coli di durata standardizzati, la durata dei cu- termica. La resistenza all’usura è stata tal-
scinetti Explorer SKF viene calcolata utilizzando mente migliorata che non è stato possibile
fattori modificati, che tengono conto dei para- per gli ingegneri della SKF fare previsioni ac-
metri operativi chiave. curate sulla durata operativa utilizzando i
I cuscinetti Explorer SKF cono intercambiabili fattori di durata tradizionali nei metodi di
con i cuscinetti SKF standard dello stesso tipo calcolo.
e misura descritti precedentemente. Questi
cuscinetti sono riportati nelle tabelle dei pro- • Finitura superficiale migliorata
dotti corrispondenti e sono evidenziati con un La finitura superficiale di tutte le superfici di
asterisco (*) davanti all’appellativo. contatto (corpi volventi e piste) è stata mi-
gliorata per ottimizzare gli effetti del lubrifi-
L’origine dei cuscinetti SKF Explorer cante nonché ridurre vibrazioni e rumorosi-
Il conseguimento degli eccezionali livelli di pre- tà. In questo modo è stato possibile ottenere
stazioni dei cuscinetti SKF Explorer è stato una funzionalità dei cuscinetti più snella e
possibile solamente grazie alla solida tecnologia con ridotti effetti termici e di conseguenza il
di progettazione alla base dei prodotti SKF ed sistema, comprese le guarnizioni, richiede
all’ulteriore miglioramento della produzione dei minore manutenzione.
cuscinetti in base a queste forme costruttive.
Gli ingegneri SKF sono riusciti ad ottimizzare gli Cuscinetti radiali a sfere e cuscinetti a
effetti della lubrificazione ed al contempo mini- rulli conici
mizzare gli effetti di attrito, usura e contamina- Per quanto riguarda i cuscinetti radiali a sfere
zione, studiando le interrelazioni tra i singoli ed i cuscinetti a rulli conici sono state apportate
componenti dei cuscinetti. Per fare ciò un team parecchie migliorie prestazionali rispetto all’ul-
di ricerca internazionale ha analizzato ogni timo Catalogo Generale SKF. In linea con la

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Premessa

strategia prodotti SKF, i miglioramenti per cu- venzionali nelle applicazioni esistenti.
scinetti radiali a sfere e cuscinetti a rulli conici • Cuscinetti e unità cuscinetto per temperatu-
sono stati sufficientemente implementati per re estreme. Questi prodotti possono operare
determinate dimensioni al fine di qualificarli a temperature comprese tra –150 e + 50
come cuscinetti SKF classe Explorer. In queste °C, e sono ideali per carrelli di forni, rulliere
dimensioni di cuscinetti radiali a sfere sono di fornaci, impianti di panificazione e locali di
state migliorate tenuta, precisione e finitura refrigerazione.
superficiale per assicurare minori livelli di ru- • Cuscinetti NoWear. Questi cuscinetti sono
morosità e vibrazioni e migliorare la precisione trattati in superficie per resistere a condizio-
di rotazione. Allo stesso modo, per queste di- ni di esercizio estreme caratterizzate da
mensioni di cuscinetti a rulli conici sono state sfaldatura, carichi molto leggeri o scarsa lu-
migliorate le superfici per una migliore lubrifi- brificazione.
cazione e livelli significativamente • Cuscinetti Solid Oil per le applicazioni in cui i
inferiori di rumorosità e vibrazioni, utilizzando metodi convenzionali di lubrificazione con
anche un acciaio più puro con un migliore trat- olio o grasso non sono adeguati o pratici.
tamento termico per aumentarne notevolmen-
te la durata. Poiché tutti questi parametri non Componenti meccatronici –
sono stati adeguatamente incorporati nei cal- cuscinetti e sensori combinati
coli standard della durata, la durata delle serie Le unità cuscinetto meccatroniche SKF ”plug
dimensionali di cuscinetti radiali a sfere e cu- and play” possono essere utilizzate per moni-
scinetti a rulli conici SKF è stata calcolata con torare o controllare sequenze operative, movi-
fattori modificati in linea con tutti i cuscinetti mento o sistemi sterzanti. Le informazioni
SKF classe Explorer. contenute nel presente catalogo hanno lo sco-
po di illustrare brevemente i componenti mec-
Cuscinetti ottimizzati per le applicazio- catronici realizzati dalla SKF, che hanno già di-
ni – cuscinetti personalizzati mostrato la loro validità in una varietà di appli-
Questi cuscinetti hanno dimensioni standardiz- cazioni industriali e automobilistiche. Informa-
zate, ma incorporano caratteristiche speciali zioni più dettagliate sui prodotti meccatronici
per applicazioni specifiche. Utilizzati corretta- SKF e le loro funzionalità possono essere richie-
mente, questi cuscinetti possono sostituire co- ste all’organizzazione SKF locale.
stosi cuscinetti personalizzati e ridurre note- Informazioni dettagliate sulle unità sensore-
volmente i tempi di consegna poiché general- cuscinetto della gamma standard SKF sono ri-
mente sono disponibili a magazzino. Questo portate nei capitoli dei prodotti corrispondenti.
gruppo di cuscinetti SKF include:
Altri prodotti SKF
• Cuscinetti radiali a sfere ibridi con sfere in Questa sezione contiene una breve descrizione
ceramica ed anelli in acciaio per cuscinetti. di tutti i cuscinetti volventi, i cuscinetti lisci,
Questi cuscinetti hanno buone proprietà di i cuscinetti lineari, gli anelli di tenuta ecc. non
funzionamento di emergenza e possono elencati nella sezione prodotti del catalogo.
operare in condizioni estreme e ad alte ve- Qualora siano disponibili maggiori informazioni
locità. La loro resistenza intrinseca al pas- vengono indicati i documenti cartacei e/o elet-
saggio della corrente elettrica li rende parti- tronici SKF pertinenti.
colarmente indicati per motori ed utensili
elettrici. Soluzioni di sistema SKF
• I cuscinetti INSOCOAT prevedono un rivesti- La SKF ha applicato le proprie conoscenze ap-
mento isolante di ossido di alluminio sulle profondite relativamente a particolari applica-
superfici esterne degli anelli interni od zioni industriali ed ai loro requisiti e ha svilup-
esterni. Questi cuscinetti possono essere pato soluzioni di sistema che offrono ottimi
utilizzati in applicazioni elettriche complesse risultati a costi contenuti. Alcune di queste
in assenza di requisiti di progettazione addi- soluzioni non prevedono nemmeno l’uso di cu-
zionali e come ricambi per i cuscinetti con- scinetti. Ciò sottolinea il costante impegno

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della SKF nell’ampliare la propria offerta oltre seguenti prodotti


le tradizionali applicazioni di cuscinetti con tec-
nologie nei settori di meccatronica ed elettro- • cuscinetti volventi SKF e relativi accessori
nica. Di seguito sono riportate alcune delle • unità cuscinetto SKF
principali soluzioni di sistema attualmente di- • sopporti per cuscinetti SKF
sponibili • cuscinetti lisci SKF
• dispositivi di tenuta SKF
• soluzione di sistema Copperhead per vagli
vibranti Il formato elettronico del catalogo consente
• soluzione di sistema per fonditrici continue una facile consultazione e permette di svolgere
• soluzione di sistema per macchine per la i calcoli relativi a fattori critici di progettazione
produzione della carta come
• soluzione di sistema per macchine di stampa
• soluzione di sistema per cambi automobili- • livelli di durata base e modificati (L10 e Lnm)
stici • viscosità richiesta del lubrificante
• soluzione di sistema per veicoli ferrotranviari • carico equivalente sul cuscinetto
• soluzione di sistema per turbine eoliche. • carico minimo sul cuscinetto
• capacità di carico assiale dinamico dei cusci-
Altri cataloghi SKF netti a rulli cilindrici
Sebbene il Catalogo Generale contenga più di • momento di attrito
1 100 pagine con i prodotti principali e le • frequenze dei cuscinetti
informazioni ad essi correlate, non illustra tut- • durata del grasso nei cuscinetti con tenuta
ta l’offerta di prodotti SKF. Informazioni detta- • posizionamento assiale nei cuscinetti CARB
gliate su numerosi altri prodotti SKF non de- • tolleranza dell’albero e adattamenti risultanti
scritti in questo Catalogo Generale sono dispo- • tolleranza dell’alloggiamento e adattamenti
nibili anche su singoli cataloghi che riguardano risultanti.

• cuscinetti a rullini Inoltre, dal sito Internet SKF è possibile scari-


• cuscinetti ad alta precisione care disegni bidimensionali o tridimensionali in
• cuscinetti Y e unità cuscinetto Y quasi 50 formati CAD.
• cuscinetti lisci sferici e tenditori
• accessori per cuscinetti SKF – il fornitore preferito
• sopporti per cuscinetti L’esaustivo Catalogo Generale SKF è soltanto
• dispositivi di tenuta uno dei numerosi vantaggi offerti ai nostri
clienti. La scelta di SKF come fornitore prefe-
Una breve descrizione di questi prodotti è ri- renziale è infatti dettata da diversi fattori a va-
portata nel capitolo ”Altri prodotti SKF” del Ca- lore aggiunto per i clienti quali
talogo Generale, a partire da pagina 1081, op-
pure nel sito www.skf.com. • scelta del cuscinetto semplificata
Informazioni esaurienti sul vasto assortimento • brevi tempi di consegna
di prodotti lineari per cuscinetti, viti a ricircolo • disponibilità in tutto il mondo
di sfere e rulli ed attuatori lineari SKF sono • impegno verso l’innovazione dei prodotti
riportate nel catalogo separato ”Prodotti per • soluzioni applicative all’avanguardia
movimento lineare”, che può essere richiesto • ampio know-how tecnologico e di progetta-
al proprio rappresentante SKF Linear Motion. zione praticamente in ogni settore.

Il Catalogo Tecnico Interattivo SKF


Questo catalogo SKF è disponibile in formato
elettronico su CD-ROM oppure online all’indi-
rizzo www.skf.com. Il Catalogo Tecnico Interat-
tivo SKF contiene informazioni dettagliate sui

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Indice

Principi per la scelta e l’applicazione dei cuscinetti


Terminologia dei cuscinetti ................................................................................................................. 14
Tipi di cuscinetti ...................................................................................................................................... 17
Scelta del tipo di cuscinetti ................................................................................................................... 27
Spazio disponibile................................................................................................................................. 29
Carichi .................................................................................................................................................... 31
Disallineamento.................................................................................................................................... 34
Precisione .............................................................................................................................................. 34
Velocità .................................................................................................................................................. 36
Silenziosità ............................................................................................................................................ 36
Rigidezza................................................................................................................................................ 36
Spostamento assiale............................................................................................................................ 37
Montaggio e smontaggio .................................................................................................................... 38
Protezioni incorporate ......................................................................................................................... 39
Matrice: Tipi di cuscinetti – esecuzioni e caratteristiche................................................................. 40
Scelta delle dimensioni del cuscinetto ................................................................................................. 43
Approccio sistematico e affidabilità dei cuscinetti ........................................................................... 44
Coefficienti di carico e durata ............................................................................................................. 45
Proporzionamento dei cuscinetti con le formule di durata............................................................ 46
Carichi dinamici sul cuscinetto ........................................................................................................... 67
Scelta delle dimensioni del cuscinetto sulla base della capacità di carico statico ...................... 70
Esempi di calcolo.................................................................................................................................. 72
Attrito........................................................................................................................................................ 77
Stima del momento di attrito............................................................................................................. 78
Calcolo più preciso del momento di attrito....................................................................................... 78
Nuove modalità SKF di calcolo del momento d’attrito ................................................................... 79
Attrito nei cuscinetti ibridi................................................................................................................... 92
Resistenza all’avviamento ................................................................................................................... 93
Perdita di potenza e temperatura del cuscinetto ............................................................................ 93
Esempio di calcolo................................................................................................................................ 94
Velocità e vibrazioni ................................................................................................................................ 97
Velocità di riferimento ......................................................................................................................... 98
Velocità limite........................................................................................................................................ 104
Casi speciali ........................................................................................................................................... 104
Sviluppo delle vibrazioni nel cuscinetto ............................................................................................ 105
Influenza del cuscinetto sulle vibrazioni dell’applicazione .............................................................. 105
Cuscinetti – dati generali........................................................................................................................ 107
Dimensioni ............................................................................................................................................ 108
Tolleranze .............................................................................................................................................. 110
Gioco interno del cuscinetto ............................................................................................................... 126
Materiali dei cuscinetti volventi .......................................................................................................... 127

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Gabbie ................................................................................................................................................... 133


Appellativi ............................................................................................................................................. 136
Applicazione dei cuscinetti .................................................................................................................... 149
Disposizione dei cuscinetti ................................................................................................................. 150
Bloccaggio radiale dei cuscinetti ....................................................................................................... 154
Bloccaggio assiale dei cuscinetti ....................................................................................................... 179
Progettazione dei componenti associati........................................................................................... 184
Precarico del cuscinetto...................................................................................................................... 186
Sistemi di tenuta ................................................................................................................................. 198
Lubrificazione.......................................................................................................................................... 209
Lubrificazione a grasso....................................................................................................................... 211
Grassi lubrificanti................................................................................................................................. 211
Grassi SKF ............................................................................................................................................ 216
Rilubrificazione .................................................................................................................................... 217
Procedure di rilubrificazione .............................................................................................................. 222
Lubrificazione ad olio.......................................................................................................................... 228
Montaggio e smontaggio ...................................................................................................................... 237
Informazioni generali .......................................................................................................................... 238
Montaggio............................................................................................................................................. 241
Smontaggio.......................................................................................................................................... 248

Dati sui prodotti


Cuscinetti radiali a sfere ........................................................................................................................ 255
Cuscinetti obliqui a sfere ....................................................................................................................... 335
Cuscinetti orientabili a sfere ................................................................................................................. 387
Cuscinetti a rulli cilindrici ...................................................................................................................... 415
Cuscinetti a rulli conici........................................................................................................................... 457
Cuscinetti orientabili a rulli ................................................................................................................... 503
Cuscinetti toroidali a rulli CARB ........................................................................................................... 557
Cuscinetti assiali a sfere ........................................................................................................................ 601
Cuscinetti assiali orientabili a rulli........................................................................................................ 619
Prodotti tecnologicamente avanzati .................................................................................................... 629
Meccatronica ........................................................................................................................................... 687
Sopporti per cuscinetti .......................................................................................................................... 703
Altri prodotti SKF.................................................................................................................................... 725

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Titolo capitolo

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Principi di scelta ed
applicazione dei cuscinetti
Tipi di cuscinetti ......................................................................................................... 17

Scelta del tipo di cuscinetti ......................................................................................... 27

Scelta delle dimensioni del cuscinetto ......................................................................... 43

Attrito ........................................................................................................................ 77

Velocità e vibrazioni .................................................................................................... 97

Cuscinetti – dati generali............................................................................................. 107

Applicazione dei cuscinetti .......................................................................................... 149

Lubrificazione ............................................................................................................. 209

Montaggio e smontaggio............................................................................................. 237

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Principi di scelta ed applicazione dei cuscinetti

Un sistema di cuscinetti non comprende sol- no generalmente richieste. Naturalmente è im-


tanto i cuscinetti. I componenti correlati come possibile includere tutte le informazioni relative
albero e sopporto sono parti integranti della all’intera gamma di applicazioni immaginabili
disposizione generale dei cuscinetti. Inoltre, dei cuscinetti. Per tale motivo, si fa spesso rife-
non deve essere sottovalutata l’importanza di rimento al servizio offerto dall’Ingegneria di
lubrificante e dispositivi di tenuta. Le prestazio- Applicazione SKF, la quale è in grado di fornire
ni complessive dipendono anche da una lubrifi- suggerimenti per la scelta del giusto tipo di cu-
cazione appropriata e da una protezione ade- scinetto, oltre che di effettuare calcoli appro-
guata dalla corrosione e dall’ingresso di corpi fonditi per l’intero sistema. Quando le esigenze
estranei. Anche la pulizia è determinante per la per una data applicazione sono particolarmen-
durata dei cuscinetti, ed è per questo motivo te complesse e l’esperienza nel campo dell’im-
che la SKF si occupa anche di guarnizioni e lu- piego di cuscinetti per applicazioni speciali è li-
brificanti. Per progettare un sistema di cusci- mitata, si consiglia di affidarsi a tale servizio.
netti è necessario Le informazioni contenute nella sezione tecnica
generale sono valide per i cuscinetti volventi,
• scegliere un tipo di cuscinetti adeguato cioè almeno per un gruppo di cuscinetti.
• determinare una dimensione del cuscinetto Le informazioni specifiche per un determinato
adeguata, ma non è tutto. Si devono consi- tipo di cuscinetto sono riportate nel testo intro-
derare molti altri aspetti come ad esempio duttivo alla sezione corrispondente. Inoltre, su
• forma ed esecuzione appropriati degli altri richiesta sono disponibili cataloghi e brochure
componenti del sistema supplementari che si occupano di applicazioni
• accoppiamenti e gioco interno o precarico specifiche. Informazioni dettagliate su cuscinetti
idonei volventi SKF, unità cuscinetto, sopporti, cusci-
• dispositivi di ancoraggio netti lisci, guarnizioni di tenuta ecc. sono ripor-
• dispositivi di tenuta adeguati tate anche nel ”Catalogo Tecnico Interattivo
• tipo e quantità di lubrificante SKF” disponibile su CD-ROM oppure online
• metodi di montaggio e smontaggio ecc. all’indirizzo www.skf.com.
Si ricorda che i valori riportati nelle tabelle dei
Ogni singola decisione influisce sulle prestazio- prodotti, riguardanti i coefficienti di carico, le
ni, sull’affidabilità e sull’economia dell’intero si- velocità di base e il carico limite di fatica sono
stema di cuscinetti. fortemente arrotondati.
L’entità di lavoro dipende dal bagaglio di espe-
rienze acquisite circa sistemi analoghi.
Quando manca l’esperienza o le esigenze spe-
cifiche lo richiedono, oppure esistono limiti
economici, occorre fare un lavoro più approfon-
dito, ad esempio eseguendo calcoli più accurati
e/o prove pratiche.
In qualità di fornitore leader di cuscinetti, la
SKF produce una vasta gamma di tipi, serie,
esecuzioni, varianti e dimensioni di cuscinetti.
Tuttavia, la SKF produce anche cuscinetti non
descritti in questo catalogo. Per informazioni su
questi cuscinetti, fare riferimento ai cataloghi
specifici od al ”Catalogo Tecnico Interattivo SKF”
disponibile su CD-ROM oppure online all’indi-
rizzo www.skf.com.
Nelle sezioni che seguono della presente
introduzione tecnica generale, il progettista di
un sistema di cuscinetti può trovare le infor-
mazioni di base, riportate nell’ordine in cui so-

12
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Terminologia dei cuscinetti


Per meglio comprendere i termini relativi ai cu-
scinetti maggiormente utilizzati, sono riportate
delle definizioni supportate da immagini espli-
cative, alle pagine 14 e 15.
Una raccolta dettagliata di termini e definizioni
specifici per i cuscinetti è riportata nella norma
ISO 559 :1997: Cuscinetti volventi – Glossario.

13
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Principi di scelta ed applicazione dei cuscinetti

Terminologia dei cuscinetti

Sistema di cuscinetti († fig. 1)


1 Cuscinetto a rulli cilindrici
2 Cuscinetto a sfere a quattro
punti di contatto
3 Alloggiamento
4 Albero
5 Spallamento (o battuta)
dell’albero
6 Diametro dell’albero
7 Piastra di bloccaggio
8 Anello di tenuta radiale
9 Distanziale
10 Diametro del foro
dell’alloggiamento
11 Foro dell’alloggiamento
12 Coperchio dell’alloggiamento
13 Anello di ancoraggio

Cuscinetti radiali († fig. 2 e 3)


1 Anello interno
2 Anello esterno
3 Corpo volvente: sfera,
rullo cilindrico, rullino,
rullo conico, rullo a botte
4 Gabbia
5 Dispositivo di copertura
Guarnizione strisciante in ela-
stomero (vedere figura)
o non strisciante
Schermo in lamiera di acciaio,
non strisciante
6 Diametro esterno dell’anello
esterno
7 Foro dell’anello interno
8 Diametro del bordo dell’anello
interno
9 Diametro del bordo dell’anello
esterno
10 Scanalatura per anello
di ancoraggio
11 Anello di ancoraggio

14
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12 Facciata laterale dell’anello


esterno
13 Scanalatura per l’ancoraggio
della guarnizione
14 Pista dell’anello esterno
15 Pista dell’anello interno
16 Scanalatura per la guarnizione
17 Facciata laterale dell’anello
interno
18 Raccordo
19 Diametro medio del cuscinetto
20 Larghezza totale del cuscinetto
21 Orletto di guida
22 Orletto di ritenuta
23 Angolo di contatto

Cuscinetti assiali († fig. 4)


24 Ralla interna
25 Gruppo corpo volvente e gab-
bia
26 Ralla esterna
27 Ralla esterna sferica
28 Sede della ralla per sopporto

15
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Titolo capitolo

16
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Tipi di cuscinetti

Cuscinetti radiali

Cuscinetti radiali a sfere


una corona, con o senza scanalature
di riempimento
design di base aperto (1)
con schermi
con guarnizioni striscianti (2)
con scanalatura per anello di ancoraggio,
con o senza anello di ancoraggio
a una corona con sezione costante
design di base aperto (3)
con guarnizioni striscianti
due corone (4)

Cuscinetti obliqui a sfere


a una corona
design di base per montaggio singolo
design per accoppiamento universale (5)
una corona e alta precisione1)
design di base per montaggio singolo (6)
esecuzione per montaggio universale
gruppi di cuscinetti appaiati
a due corone
con anello interno monoblocco (7)
esecuzione di base, aperta
con schermi
con guarnizioni striscianti
con anello interno in due pezzi

17
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Tipi di cuscinetti

Cuscinetti radiali
Cuscinetti a sfere a quattro punti di contatto (8)

Cuscinetti orientabili a sfere


con foro cilindrico o conico
design di base aperto (9)
con guarnizioni striscianti (10)

con anello interno largo (11)

Cuscinetti a rulli cilindrici


a una corona
tipo NU (12)
tipo N (13)

tipo NJ (14)
tipo NUP (15)

anello angolare (16)


per cuscinetti tipo NU e NJ

18
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Cuscinetti radiali
Cuscinetti a rulli cilindrici
due corone1)
con foro cilindrico o conico
tipo NNU (17)
tipo NN (18)
tipo NNUP

quattro corone2)
con foro cilindrico o conico
design aperto (19)
con guarnizioni striscianti

Cuscinetti a rulli cilindrici, a pieno riempimento


a una corona
tipo NCF (20)
tipo NJG (21)

a due corone
con flange integrali sull’anello interno (22)
con flange integrali sugli anelli interno
e esterno
con guarnizioni striscianti (23)

Gruppi rullino e gabbia3)


una corona (24)
due corone (25)

Cuscinetti a rullini a coppa imbutita,


estremità aperte3)
una e due corone
design di base aperto (26)
con guarnizioni striscianti (27)

19
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Tipi di cuscinetti

Cuscinetti radiali
Cuscinetti a rullini a coppa imbutita,
estremità chiuse3)
una e due corone
design di base aperto (28)
con guarnizione strisciante (29)

Cuscinetti a rullini con flange3)


una e due corone
senza anello interno (30)
con anello interno
esecuzione di base, aperta
con guarnizioni striscianti (31)

Cuscinetti a rullini senza flange3)


una e due corone
con anello interno (32)
senza anello interno (33)

Cuscinetti a rullini di allineamento3)


senza anello interno
con anello interno (34)

Cuscinetti a rullini combinati3)


Cuscinetti a rullini con obliquo a sfere
singola direzione (35)
due direzioni (36)

Cuscinetti a rullini con assiale a sfere


con cuscinetto assiale a sfere a pieno
riempimento (37)
con sfere guidate dalla gabbia
con o senza (38) coperchio

20
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Cuscinetti radiali
Cuscinetti a rullini con assiale a rulli cilindrici
senza coperchio (39)
con coperchio (40)

Cuscinetti a rulli conici


a una corona
cuscinetti singoli (41)
gruppi di cuscinetti appaiati
a ”X” (42)
ad ”O”
in tandem

due corone2)
configurazione TDO (ad “O”) (43)
configurazione TDI (a “X”) (44)

quattro corone2)
configurazione TQO (45)
configurazione TQI

Cuscinetti orientabili a rulli


con foro cilindrico o conico
design di base aperto (46)
con guarnizioni striscianti (47)

Cuscinetti toroidali a rulli CARB


con foro cilindrico o conico
esecuzioni di base, aperte
con rulli guidati dalla gabbia (48)
con gruppo rulli a pieno riempimento
con guarnizioni striscianti (49)

21
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Tipi di cuscinetti

Cuscinetti assiali
Cuscinetti assiali a sfere
singola direzione
con ralla per alloggiamento piana (50)
con ralla per alloggiamento sferica
con ralla per sede (51) o senza

a doppio effetto
con ralle per alloggiamento piane (52)
con ralle per alloggiamento sferiche
con ralle per sedi (53) o senza

Cuscinetti assiali obliqui a sfere1)


cuscinetti ad alta precisione
singola direzione
esecuzione di base per montaggio
singolo (54)
esecuzione per montaggio universale
coppie di cuscinetti appaiati (55)

a doppio effetto
esecuzione standard (56)
esecuzione ad alta velocità (57)

Cuscinetti assiali a rulli cilindrici


singola direzione
una corona (58)
due corone (59)
componenti
gruppi rulli cilindrici e gabbia assiale
rondelle per albero e alloggiamento

Cuscinetti assiali a rullini3)


singola direzione (60)
gruppi cuscinetto a rullini e gabbia assiale
ralle per piste
rosette

22
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Cuscinetti assiali
Cuscinetti assiali orientabili a rulli
singola direzione (61)

Cuscinetti assiali a rulli conici2)


singola direzione
con o senza (62) coperchio
cuscinetti a vite
due direzioni (63)

23
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Tipi di cuscinetti

Rotelle
Rotelle a sfere
rulli per camme di cuscinetti ad una corona
di sfere (64)
rulli per camme di cuscinetti a due corone
di sfere (65)

Rulli di supporto3)
senza guida assiale
con o senza guarnizioni striscianti
senza anello interno
con anello interno (66)

con guida assiale mediante rosette assiali


con o senza guarnizioni striscianti
con rullini guidati dalla gabbia (67)
con rullini a pieno riempimento

con guida assiale mediante rulli cilindrici


con guarnizioni a labirinto (68)
con guarnizioni striscianti (69)
con anelli di tenuta lamellari

Seguicamma3)
con guida assiale mediante piastra assiale
con o senza guarnizioni striscianti
con sede concentrica (70)
con collare eccentrico
con rullini guidati dalla gabbia (70)
con rullini a pieno riempimento

con guida assiale mediante rulli cilindrici


con guarnizioni a labirinto (71)
con guarnizioni striscianti
con sede concentrica (71)
con collare eccentrico

24
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Cuscinetti Y
Cuscinetti Y (inserti)4)
con bloccaggio con viti di pressione
anello interno largo su un lato (72)
anello interno largo su entrambi i lati (73)

con collare di fissaggio eccentrico


anello interno largo su un lato (74)
anello interno largo su entrambi i lati (75)

con foro conico


anello interno largo su entrambi i lati (76)
per montaggio con bussola di trazione

con anello interno standard


per accoppiamento con interferenza
sull’albero (77)

con foro esagonale (78)


con foro quadrato

1) Vedere catalogo SKF “Cuscinetti ad alta precisione” o “Catalogo Tecnico Interattivo SKF”
2) Vedere “Catalogo Tecnico Interattivo SKF”
3) Vedere catalogo SKF “Cuscinetti a rullini” o “Catalogo Tecnico Interattivo SKF”
4) Vedere catalogo SKF “Cuscinetti Y e unità cuscinetto Y” o “Catalogo Tecnico Interattivo SKF”

25
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26
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Scelta del tipo di cuscinetti

Spazio disponibile ....................................................................................................... 29

Carichi........................................................................................................................ 31
Entità del carico .................................................................................................................................... 31
Direzione del carico ............................................................................................................................. 31

Disallineamento.......................................................................................................... 34

Precisione................................................................................................................... 34

Velocità ...................................................................................................................... 36

Silenziosità ................................................................................................................. 36

Rigidezza .................................................................................................................... 36

Spostamento assiale ................................................................................................... 37

Montaggio e smontaggio............................................................................................. 38
Foro cilindrico ........................................................................................................................................ 38
Foro conico............................................................................................................................................. 38

Protezioni incorporate................................................................................................. 39

Matrice: Tipi di cuscinetti – esecuzione e caratteristiche .............................................. 40

27
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Scelta del tipo di cuscinetti

Ciascun tipo di cuscinetto presenta delle pro- renziazione esatta e alcune proprietà non di-
prietà caratteristiche, basate sulla sua confor- pendono unicamente dalla conformazione dei
mazione, che lo rendono più o meno adatto cuscinetti. Per esempio, la rigidezza di un siste-
a una determinata applicazione. Per esempio, ma che comprende cuscinetti obliqui a sfere o
i cuscinetti radiali a sfere possono sopportare a rulli conici dipende anche dal precarico scelto
carichi radiali moderati, ma anche carichi as- e dalla velocità di funzionamento, che è in-
siali, hanno un basso attrito e possono essere fluenzata dalla precisione del cuscinetto stesso
prodotti con precisione elevata e secondo va- e di quella dei componenti ad esso associati,
rianti di esecuzione silenziosa: essi sono per- nonché dall’esecuzione della gabbia. Nonostan-
tanto preferiti per motori elettrici di dimensioni te queste limitazioni, la matrice può consentire
mediopiccole. una scelta appropriata dei cuscinetti. Occorre
I cuscinetti orientabili a rulli e quelli toroidali a inoltre considerare che la scelta finale è anche
rulli possono sopportare carichi molto elevati e condizionata dal costo totale del sistema e da
sono autoallineanti; grazie a queste proprietà considerazioni di disponibilità a magazzino.
sono ideali per applicazioni, ad esempio, dell’in- Altri criteri importanti da considerare quando
dustria pesante, in cui sono presenti carichi si progetta un sistema cuscinetti, quali capacità
elevati, deformazioni e disallineamenti dell’al- di carico e durata, attrito, velocità ammissibili,
bero. gioco interno o precarico dei cuscinetti, lubrifi-
Tuttavia, in molti casi, nella scelta del tipo di cazione e tenute, sono trattati in apposite se-
cuscinetto occorre considerare e confrontare zioni di questo catalogo.
numerosi fattori e pertanto non è possibile sta- In questo Catalogo Generale non è riportata
bilire delle regole generali. Le informazioni qui la gamma completa dei prodotti SKF. Per i cu-
fornite possono servire a indicare quali sono i scinetti non compresi in questo catalogo
punti principali da prendere in considerazione sono disponibili cataloghi e brochure specifiche
nella scelta del tipo di cuscinetto e quindi a fa- – contattate la SKF.
cilitare la scelta migliore

• spazio disponibile
• carichi
• disallineamento
• precisione
• velocità
• silenziosità
• rigidezza
• spostamento assiale
• montaggio e smontaggio
• protezioni incorporate

Una visione globale dei tipi di cuscinetti, delle


loro particolarità costruttive e della loro rispon-
denza alle esigenze di una data applicazione
è data dalla matrice alle pagine 40 e 41. Infor-
mazioni particolareggiate sui singoli cuscinetti,
comprese le loro caratteristiche e le esecuzioni
disponibili, si trovano nelle sezioni specifiche
dedicate ai vari tipi di cuscinetti. I tipi non com-
presi nella matrice sono generalmente usati
solo per applicazioni particolari e ben definite.
La matrice consente solo una classificazione
superficiale dei tipi di cuscinetti. Il numero limi-
tato di simboli non permette infatti una diffe-

28
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Spazio disponibile
In molti casi, una delle dimensioni principali del
cuscinetto – il diametro del foro – è condizio-
nata dalla forma costruttiva della macchina e
dal diametro dell’albero.
Con alberi di piccolo diametro si possono usare
tutti i tipi di cuscinetti, ad es. i tipi radiali a sfe-
re, che sono i più comuni; sono anche idonei
i tipi a rullini († fig. 1). Con alberi di grande
diametro, sono idonei i cuscinetti a rulli cilindri-
ci e conici, gli orientabili e i toroidali a rulli, co-
me pure i cuscinetti radiali a sfere († fig. 2).
Quando lo spazio è limitato in senso radiale, si
impiegano cuscinetti con una piccola sezione
trasversale, soprattutto con una sezione tra-
sversale ridotta in altezza, ossia i tipi delle serie
diametrali 8 o 9. Sono molto adatti i gusci e le
gabbie a rullini e i cuscinetti a rullini, senza o
anche con anello interno († fig. 3) († catalo-
go SKF “Cuscinetti a rullini”), nonché certe serie
di cuscinetti radiali e obliqui a sfere, a rulli cilin-
drici e conici e di cuscinetti orientabili e toroi-
dali a rulli.

29
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Scelta del tipo di cuscinetti

Quando lo spazio è limitato in senso assiale si


possono usare certe serie di cuscinetti a rulli
cilindrici e radiali a sfere, rispettivamente per
carichi radiali e combinati († fig. 4), come pu-
re i vari tipi di cuscinetti combinati a rullini
(† fig. 5). Con carichi puramente assiali si
possono usare le gabbie assiali a rullini (con o
senza ralle), nonché i cuscinetti assiali a sfere e
a rulli cilindrici († fig. 6).

30
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Carichi
Entità del carico
L’entità del carico è uno dei fattori che di solito
determinano le dimensioni del cuscinetto da
usare. Generalmente, i cuscinetti a rulli sono in
grado di sopportare carichi maggiori di quelli
a sfere di pari dimensioni († fig. 7) e quelli a
pieno riempimento di sfere o di rulli possono
sopportare carichi maggiori dei corrispondenti
tipi con gabbia. I cuscinetti a sfere si impiegano
prevalentemente quando i carichi sono leggeri
o moderati. I cuscinetti a rulli sono quelli di so-
lito più indicati in presenza di carichi elevati e
quando il diametro dell’albero è grande.

Direzione del carico

Carico radiale
I cuscinetti a rulli cilindrici tipo NU e N, quelli
a rullini e i cuscinetti toroidali a rulli possono
sopportare solo carichi puramente radiali
(† fig. 8). Oltre al carico radiale, tutti gli altri
cuscinetti radiali possono sopportare un certo
carico assiale († “Carichi combinati”).

Carico assiale
I cuscinetti assiali a sfere e quelli a quattro
punti di contatto († fig. 9) sono idonei per ca-
richi leggeri o moderati puramente assiali. I cu-
scinetti assiali a sfere a semplice effetto posso-
no sopportare carichi assiali agenti in un solo
senso; in presenza di carichi assiali agenti nei
due sensi, occorrono cuscinetti assiali a sfere a
doppio effetto.

31
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Scelta del tipo di cuscinetti

I cuscinetti assiali obliqui a sfere possono sop-


portare carichi assiali moderati a velocità eleva-
te; i tipi a semplice effetto possono anche sop-
portare carichi radiali agenti contemporanea-
mente, mentre i tipi a doppio effetto normal-
mente si usano solo per carichi puramente as-
siali († fig. 10).
In presenza di carichi assiali moderati ed elevati,
agenti in un solo senso, sono idonei i cuscinetti
assiali a rullini, i cuscinetti assiali a rulli cilindrici
o conici e i cuscinetti assiali orientabili a rulli
(† fig. 11). I cuscinetti assiali orientabili a rulli
possono anche sopportare carichi radiali agenti
contemporaneamente. In presenza di carichi
assiali elevati di tipo alternato, si possono mon-
tare uno vicino all’altro due cuscinetti assiali a
rulli cilindrici o due cuscinetti assiali orientabili a
rulli.

Carico combinato
Un carico combinato è costituito da una carico
radiale e da un carico assiale agenti contempo-
raneamente. La capacità di un cuscinetto di
sopportare carichi assiali è determinata dall’an-
golo di contatto α – maggiore è tale angolo, più
idoneo è il cuscinetto a sostenere i carichi as-
siali. Un’indicazione di ciò è data dal valore del
fattore di calcolo Y, che diventa minore con l’au-
mentare dell’angolo di contatto α. I valori di tale
fattore per un dato tipo di cuscinetto o per sin-
goli cuscinetti sono riportati nel testo introdutti-
vo delle sezioni contenenti le tabelle di prodotto
o nelle tabelle dei prodotti stesse. La capacità di
carico assiale di un cuscinetto radiale a sfere di-
pende dalla forma costruttiva interna di questo
e dal suo gioco interno († sezione “Cuscinetti
radiali a sfere”, da pagina 255).
In presenza di carichi combinati i cuscinetti più
comunemente usati sono quelli obliqui a una o
due corone e quelli a una corona di rulli conici,
sebbene siano anche idonei i cuscinetti radiali a
sfere e quelli orientabili a rulli († fig. 12). Inol-
tre, in presenza di carichi combinati, nei quali la
componente assiale sia relativamente piccola, si
possono impiegare i cuscinetti orientabili a sfere
e i cuscinetti a rulli cilindrici di tipo NJ e NUP,
nonché quelli tipo NJ e NU dotati di anello di
spalleggiamento HJ († fig. 13).
I cuscinetti obliqui a una corona di sfere e quelli
a rulli conici, i cuscinetti a rulli cilindrici tipo NJ
e NU + HJ e i cuscinetti assiali orientabili a rulli
possono sopportare carichi agenti in un solo

32
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senso. In presenza di carichi assiali agenti in


senso alternato questi cuscinetti devono essere
abbinati ad un secondo cuscinetto. Per tale
motivo, i cuscinetti obliqui a una corona di sfe-
re sono disponibili nella versione per “montag-
gio universale”, mentre i cuscinetti a una coro-
na di rulli conici possono essere forniti in grup-
pi di due († sezioni “Cuscinetti obliqui a una
corona di sfere”, da pagina 339, e “Cuscinetti
ad una corona di rulli conici appaiati”, da pagi-
na 485).
Quando la componente assiale del carico com-
binato è grande, può essere sostenuta indipen-
dentemente dal carico radiale mediante un cu-
scinetto separato. Oltre ai cuscinetti assiali,
sono idonei per tale compito alcuni cuscinetti
radiali, ad es. i tipi radiali a sfere o quelli a
quattro punti di contatto († fig. 14). In tali ca-
si, per garantire che il cuscinetto sia soggetto al
solo carico assiale, il suo anello esterno deve
essere montato con gioco radiale.

33
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Scelta del tipo di cuscinetti

Carico da momento ribaltante Precisione


Quando sul cuscinetto il carico agisce eccentri-
camente, si verifica un momento ribaltante. I sistemi che devono avere un’elevata precisio-
I cuscinetti a due corone di sfere, radiali od ne di rotazione (ad es. quelli dei mandrini delle
obliqui, possono sopportare momenti ribaltanti, macchine utensili) o quelli in cui si hanno velo-
ma sono più idonei quelli obliqui a una corona cità di rotazione molto elevate, esigono cusci-
di sfere appaiati o quelli a rulli conici disposti ad netti con una precisione maggiore di quella
“X” o, meglio ancora ad “O” († fig. 15). normale.
Il testo introduttivo delle singole sezioni tabel-
lari contiene informazioni riguardanti le classi
Disallineamento di precisione con cui sono prodotti i relativi
cuscinetti. La SKF produce un vasto assorti-
Tra l’albero e l’alloggiamento si produce un di- mento di cuscinetti di alta precisione, che com-
sallineamento, ad esempio quando l’albero prende cuscinetti obliqui a una corona di sfere,
s’inflette per effetto del carico, quando le sedi cuscinetti a una e due corone di rulli cilindrici
dei cuscinetti nell’alloggiamento non sono lavo- e cuscinetti assiali obliqui a sfere a semplice
rate alla stessa altezza o quando l’albero è so- e doppio effetto († il catalogo SKF “Cuscinetti
stenuto da cuscinetti posizionati in alloggia- di precisione”).
menti troppo distanti fra di loro.
I cuscinetti rigidi, ossia quelli radiali a sfere
e quelli a rulli cilindrici, non possono ammette-
re disallineamenti o perlomeno ne ammettono
di molto modesti, a meno di ricorrere a forza-
ture. I cuscinetti orientabili, ossia quelli orienta-
bili a sfere e a rulli, i cuscinetti toroidali a rulli e
quelli assiali orientabili a rulli († fig. 16), pos-
sono invece sostenere i disallineamenti prodotti
dai carichi di lavoro e inoltre compensare gli
errori iniziali di disallineamento conseguenti a
errori di lavorazione o di montaggio. I valori dei
disallineamenti ammissibili sono riportati nel
testo introduttivo della sezione tabellare. Se il
disallineamento supera i valori ammessi, si
prega di consultare l’Ingegneria di Applicazione
SKF.
I cuscinetti assiali con ralle esterne sferiche e
piastre di orientabilità, i sopporti Y, i cuscinetti
orientabili a rullini († fig. 17) possono com-
pensare il disallineamento iniziale derivante da
errori di lavorazione o montaggio.

34
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35
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Scelta del tipo di cuscinetti

Velocità
La temperatura di lavoro ammissibile limita la
velocità a cui i cuscinetti volventi possono ope-
rare.
Pertanto, i tipi di cuscinetti che presentano un
basso attrito e quindi un basso sviluppo interno
di calore sono quelli più idonei a funzionare
ad alta velocità.
La maggiori velocità si possono raggiungere
con i cuscinetti radiali a sfere e con quelli
orientabili a sfere († fig. 18) quando i carichi
sono puramente radiali e con i tipi obliqui a
sfere († fig. 19) quando i carichi sono combi-
nati.
Questo vale in modo particolare per i cuscinetti
di alta precisione obliqui a sfere o per i cusci-
netti radiali a sfere con sfere di ceramica.
A causa delle loro forma costruttiva, i cuscinetti
assiali non possono raggiungere le stesse alte
velocità dei tipi radiali.

Silenziosità
In certe applicazioni, ad es. nei piccoli motori
elettrici per gli elettrodomestici o le macchine
per ufficio, il rumore prodotto in funzionamento
ha molta importanza e può influire sulla scelta
dei cuscinetti. La SKF produce cuscinetti radiali
a sfere appositamente per tali applicazioni.

Rigidezza
La rigidezza di un cuscinetto volvente è carat-
terizzata dall’entità della sua deformazione ela-
stica sotto carico. In genere, questa deforma-
zione è molto piccola e può essere ignorata. In
alcuni casi, tuttavia, ad es. nei mandrini delle
macchine utensili o nei pignoni, la rigidezza è
importante.
Grazie alla particolarità dei contatti fra corpi
volventi e piste, i cuscinetti a rulli, cioè quelli a
rulli cilindrici o conici († fig. 20) hanno un più
elevato grado di rigidezza rispetto ai cuscinetti
a sfere. La rigidezza dei cuscinetti si può au-
mentare applicando un precarico († sezione
“Precarico del cuscinetto”, da pagina 186).

36
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Spostamento assiale
Nelle macchine, gli alberi o altri organi rotanti
sono di solito appoggiati su un cuscinetto di
vincolo e su un cuscinetto non di vincolo
(† sezione “Disposizione dei cuscinetti”,
da pagina 150).
I cuscinetti di vincolo provvedono a bloccare
assialmente il componente in entrambi i sensi.
I cuscinetti più idonei per compiere questa fun-
zione sono quelli in grado di sopportare carichi
combinati o che possono assicurare la guida
assiale in combinazione con un secondo cusci-
netto († matrice alle pagine 40 e 41).
I cuscinetti non di vincolo devono consentire
il movimento dell’albero in senso assiale, in
modo che i cuscinetti stessi non si trovino so-
vraccaricati, ad esempio quando si verifica una
dilatazione dell’albero per effetto termico. I cu-
scinetti più idonei per le posizioni non di vinco-
lo sono quelli a rullini e i cuscinetti a rulli cilin-
drici di esecuzione NU ed N († fig. 21). Si
possono anche usare i cuscinetti a rulli cilindrici
di esecuzione NJ e alcuni cuscinetti a rulli cilin-
drici a pieno riempimento.
Nelle applicazioni in cui lo spostamento assiale
richiesto è relativamente grande e nello stesso
tempo l’albero può trovarsi disallineato, il tipo
cuscinetto ideale non di vincolo è il cuscinetto
toroidale a rulli CARB († fig. 22).
Tutti questi cuscinetti consentono al loro inter-
no lo spostamento assiale dell’albero rispetto
all’alloggiamento. I valori dello spostamento
assiale interno ammissibile sono riportati nelle
rispettive tabelle dei prodotti.
Se si impiegano come cuscinetti non di vincolo
i tipi non scomponibili, quali i cuscinetti radiali a
sfere e i cuscinetti orientabili a rulli († fig. 23),
uno degli anelli deve avere un accoppiamento
libero rispetto alla sede († sezione “Bloccaggio
radiale dei cuscinetti”, da pagina 154).

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Scelta del tipo di cuscinetti

Montaggio e smontaggio
Foro cilindrico
I cuscinetti con foro cilindrico sono più facili da
montare e da smontare se sono di tipo scom-
ponibile, specialmente se occorre montare con
interferenza entrambi gli anelli. I cuscinetti
scomponibili sono preferibili anche quando
occorrono montaggi e smontaggi frequenti, da-
to che l’anello con il gruppo gabbia-corpi vol-
venti può essere inserito indipendentemente
dall’altro anello; è il caso dei cuscinetti a quat-
tro punti di contatto, quelli a rulli cilindrici,
quelli a rullini e i cuscinetti a rulli conici († fig.
24), oltre ai cuscinetti assiali a sfere e a rulli.

Foro conico
I cuscinetti con foro conico († fig. 25) si pos-
sono montare con facilità su sedi coniche o su
una sede cilindrica tramite una bussola di tra-
zione o di pressione († fig. 26).

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Protezioni incorporate
La scelta delle protezioni è di vitale importanza
per le prestazioni dei cuscinetti. La SKF forni-
sce cuscinetti con i seguenti tipi di protezioni
incorporate

• schermi († fig. 27)


• guarnizioni a basso attrito († fig. 28)
• guarnizioni striscianti († fig. 29)

in grado di assicurare una soluzione economi-


ca e di poco ingombro in molte applicazioni.
È disponibile un’ampia gamma di dimensioni
per

• cuscinetti radiali a sfere


• cuscinetti obliqui a sfere
• cuscinetti orientabili a sfere
• cuscinetti a rulli cilindrici
• cuscinetti a rullini
• cuscinetti orientabili a rulli
• cuscinetti toroidali a rulli CARB
• rotelle
• cuscinetti Y e sopporti Y.

Tutti i cuscinetti con protezioni incorporate su


entrambi i lati sono riempiti con un grasso di
appropriata qualità e quantità.

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Scelta del tipo di cuscinetti

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Scelta delle dimensioni


del cuscinetto

Approccio sistematico e affidabilità dei cuscinetti ........................................................ 44

Coefficienti di carico e durata ...................................................................................... 45


Carichi dinamici sul cuscinetto e durata............................................................................................ 45
Carichi statici sul cuscinetto ................................................................................................................ 45

Proporzionamento dei cuscinetti con le formule della durata ....................................... 46


Durata di base....................................................................................................................................... 46
Formula SKF della durata ................................................................................................................... 46
Fattore correttivo aSKF .......................................................................................................................... 47
Condizioni di lubrificazione – il rapporto di viscosità κ ................................................................... 53
Considerazioni sugli additivi EP .......................................................................................................... 55
Fattore ηc per la contaminazione ....................................................................................................... 56
Un caso speciale – il fattore correttivo a23 ........................................................................................ 62
Calcolo con condizioni di lavoro variabili............................................................................................ 64
Influenza della temperatura di lavoro................................................................................................ 65
Durata di base richiesta....................................................................................................................... 65

Carichi dinamici sul cuscinetto .................................................................................... 67


Calcolo dei carichi dinamici sul cuscinetto ........................................................................................ 67
Carico dinamico equivalente sul cuscinetto ...................................................................................... 68
Carico minimo necessario ................................................................................................................... 69

Scelta delle dimensioni del cuscinetto sulla base della capacità di carico statico ........... 70
Carico statico equivalente sul cuscinetto .......................................................................................... 70
Coefficiente di carico statico necessario ........................................................................................... 71
Verifica della capacità di carico statico ............................................................................................. 71

Esempi di calcolo ........................................................................................................ 72

43
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Scelta delle dimensioni del cuscinetto

Per una data applicazione, le dimensioni dei colareggiata della teoria esulerebbe dalla sfera
cuscinetti si possono inizialmente scegliere di trattazione di questo catalogo. Quindi ne
sulla base dei loro coefficienti di carico in rela- presentiamo un approccio semplificato valido
zione ai carichi applicati e alle esigenze in ter- appunto per un catalogo sotto il titolo “Formu-
mini di durata di esercizio e affidabilità. I valori la SKF della durata”. In tal modo gli utilizzatori
del coefficiente di carico dinamico C e del coef- hanno la possibilità di sfruttare tutte le poten-
ficiente di carico statico C0 sono riportati nelle zialità dei cuscinetti in termini di durata, di
tabelle dei prodotti. Le condizioni di carico di- procedere ad un’oculata eventuale riduzione
namico e statico vanno verificate separata- delle dimensioni e di rendersi conto dell’in-
mente. I carichi dinamici dovrebbero essere fluenza della lubrificazione e della contamina-
controllati utilizzando una gamma di condizioni zione sulla durata stessa.
di carico sul cuscinetto. Nei cuscinetti volventi l’affaticamento delle su-
La gamma dovrebbe includere ogni eccesso di perfici metalliche interessate dai contatti di ro-
carico pesante che possa verificarsi anche se in tolamento è il meccanismo di cedimento pre-
casi eccezionali. Nel considerare i carichi statici valente. Pertanto, un criterio basato sull’affati-
non basta valutare solo quelli applicati quando camento delle piste è generalmente sufficiente
il cuscinetto è fermo o ruota a velocità molto nella scelta e nel dimensionamento dei cusci-
basse (n < 10 giri/min) ma occorre verificare la netti volventi di una data applicazione. Le nor-
sicurezza statica in presenza di forti carichi me internazionali come la ISO 281 si basano
d’urto (carichi di durata molto breve). appunto sulla fatica del materiale delle super-
fici interessate dai contatti di rotolamento. È
Approccio sistematico tuttavia importante ricordare che un cuscinetto
può essere visto come un sistema, in cui la du-
e affidabilità dei cuscinetti rata di ciascun componente, ossia della gabbia,
Nella formula SKF della durata di base si del lubrificante e delle protezioni († fig. 1), se
prendono in considerazione le sollecitazioni presenti, contribuisce in ugual maniera e in
conseguenti ai carichi esterni, insieme a quelle certi casi condiziona fortemente la durata ef-
che traggono origine dalla topografia superfi- fettiva del cuscinetto stesso. In teoria, una du-
ciale, dalla lubrificazione e dalla cinematica rata di esercizio ottimale si ottiene quando tut-
delle superfici interessate dai contatti di rotola- ti i componenti raggiungono la stessa durata.
mento. L’influenza sulla durata dei cuscinetti di In altre parole, la durata calcolata di un cusci-
questa combinazione di sollecitazioni fornisce netto corrisponderà alla sua durata effettiva di
una migliore previsione delle effettive presta- esercizio quando la durata di esercizio degli al-
zioni dei cuscinetti in una particolare applica- tri organi che concorrono al suo funzionamen-
zione. to sarà almeno altrettanto lunga quanto quella
Per la sua complessità, una descrizione parti- calcolata per il cuscinetto.

44
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Gli organi che concorrono al funzionamento so- di durata dei cuscinetti. Uno di questi è la “dura-
no la gabbia, le protezioni e il lubrificante. Nella ta di esercizio”, che rappresenta la durata effetti-
pratica l’affaticamento delle superfici metalliche va raggiunta da un cuscinetto nelle condizioni
è molto spesso il fattore maggiormente condi- reali di funzionamento prima di cedere. Si tenga
zionante. presente che la durata dei singoli cuscinetti può
essere prevista solo statisticamente. I calcoli di
Coefficienti di carico e durata durata si riferiscono solo ad una popolazione di
cuscinetti e ad un dato grado di affidabilità, cioè
Carichi dinamici sul cuscinetto e durata del 90%, mentre i cedimenti che si verificano
Il coefficiente di carico dinamico C viene utilizza- nella pratica non sono generalmente causati
to nei calcoli che riguardano i cuscinetti solleci- dalla fatica, ma molto speso da contaminazione,
tati dinamicamente, ossia rotanti sotto carico. usura, disallineamento e corrosione, oltre che da
Esprime il carico sul cuscinetto che darebbe una danneggiamenti della gabbia o delle protezioni o
durata di base di 1 000 000 giri, secondo la da insufficiente lubrificazione. Un’altra “durata” è
norma ISO 281:1990. Si suppone che il carico la “durata specificata”. Si tratta della durata spe-
sia costante in grandezza e direzione e che sia cificata da un determinato ente, basata, per
radiale per i cuscinetti radiali e assiale e centrato esempio, su dati ipotetici di carico e velocità for-
per quelli assiali. I coefficienti di carico dei cusci- niti dall’ente stesso. Generalmente è una durata
netti SKF sono determinati in conformità alle di base L10 richiesta e derivante da esperienze
procedure prescritte dalla ISO 281:1990. acquisite in applicazioni simili.
I coefficienti di carico riportati nel presente cata-
logo valgono per cuscinetti in acciaio al cromo, Carichi statici sul cuscinetto
sottoposti a trattamento termico per ottenere Il coefficiente di carico statico C0 si usa nei calcoli
una durezza minima di 58 HRC e funzionanti in quando i cuscinetti devono
condizioni normali.
I cuscinetti di classe SKF Explorer sono frutto, • ruotare a velocità molto basse
tra l’altro, di miglioramenti nel materiale e nel- (n < 10 giri/min)
le tecniche di fabbricazione introdotti dalla SKF • eseguire movimenti oscillatori molto lenti
e adottano fattori aggiornati per il calcolo dei • stare fermi sotto carico per certi periodi di
coefficienti di carico dinamico secondo la tempo.
ISO 281:1990. La durata di un cuscinetto vol-
vente si definisce come È anche molto importante verificare il fattore
di sicurezza nel caso di carichi di breve durata,
• il numero di giri oppure quali quelli per urto o i picchi di carico molto for-
• il numero di ore di lavoro ad una data velocità, ti che agiscono su un cuscinetto che ruota (sol-
lecitato dinamicamente) o che è in riposo.
che il cuscinetto è in grado di sopportare prima Secondo la definizione della ISO 76:1987, il coef-
che si verifichi il primo segno di affaticamento ficiente di carico statico corrisponde a una solleci-
del materiale (sfaldatura, erosione) su uno dei tazione, calcolata al centro del punto di contatto
suoi anelli o dei suoi corpi volventi. fra il corpo volvente più caricato e la pista, di
L’esperienza pratica dimostra che cuscinetti
apparentemente identici operanti nelle stesse – 4 600 MPa per i cuscinetti orientabili a sfere
condizioni di lavoro presentano ciascuno durate – 4 200 MPa per tutti gli altri cuscinetti a sfere
diverse. Per il calcolo delle dimensioni di un cu- – 4 000 MPa per tutti i cuscinetti a rulli.
scinetto è pertanto essenziale dare una defini-
zione più chiara del termine “durata”. Tutti i dati Questa sollecitazione produce una deformazione
forniti dalla SKF sui coefficienti di carico dinami- totale permanente del corpo volvente e
co si basano sulla durata che si prevede possa della pista che è circa un decimillesimo del dia-
essere raggiunta o superata dal 90% di un grup- metro del corpo volvente. I carichi sono pura-
po sufficientemente grande di cuscinetti appa- mente radiali per i cuscinetti radiali e puramente
rentemente identici. Ci sono però molti altri tipi assiali e centrati per i cuscinetti assiali.

45
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Scelta delle dimensioni del cuscinetto

La verifica dei carichi statici sui cuscinetti si Formula SKF della durata
esegue controllando il fattore di carico statico In determinate applicazioni, la durata nominale
dell’applicazione, che si definisce con la formula o di base degli attuali cuscinetti di elevata qua-
lità può scostarsi anche significativamente dal-
s0 = C0/P0 la reale durata di esercizio. La durata di eserci-
zio in alcune applicazioni è infatti influenzata
in cui da numerosi fattori, inclusi lubrificazione, gra-
C0 = coefficiente di carico statico, kN do di contaminazione, disallineamento, instal-
P0 = carico statico equivalente sul cuscinetto, kN lazione adeguata e condizioni ambientali.
s0 = fattore di sicurezza statico Pertanto la norma ISO 281:1990/Amd 2:2000
contiene una formula della durata modificata
Nel calcolo del carico statico equivalente sul ad integrazione della formula della durata di
cuscinetto si deve introdurre il carico massimo base. Tale formula introduce un fattore corret-
che si può verificare. Ulteriori informazioni sui tivo che tiene conto delle condizioni di lubrifi-
valori consigliati per il fattore di sicurezza e sul cazione e contaminazione dei cuscinetti e del
relativo calcolo sono riportate nella sezione limite di fatica del materiale.
“Scelta delle dimensioni del cuscinetto sulla La norma ISO 281:1990/Amd 2:2000 intro-
base della capacità di carico statico” da pagina duce anche clausole per i costruttori di cusci-
70. netti affinché raccomandino un metodo ade-
guato per calcolare il fattore correttivo della
Proporzionamento dei durata di un cuscinetto sulla base delle condi-
zioni di funzionamento.
cuscinetti con le formule Il fattore correttivo della durata di SKF aSKF
della durata adotta il concetto di carico limite di fatica Pu
analogo a quello utilizzato per calcolare altri
Durata di base componenti delle macchine. I valori del carico
La durata di base di un cuscinetto secondo la limite di fatica sono riportati nelle tabelle dei
formula ISO 281:1990 è prodotti. Inoltre, il fattore correttivo aSKF utilizza
le condizioni del lubrificante (rapporto di visco-
sità κ) e un fattore hc per il livello di contami-
nazione che riflettono le condizioni operative
Se la velocità è costante, è spesso preferibile dell’applicazione.
calcolare la durata di base espressa in ore di La formula della durata SKF è conforme alla
funzionamento con la formula ISO 281:1990/Amd 2:2000

dove Se la velocità è costante, la durata può essere


L10 = durata di base (affidabilità 90%), milioni espressa in ore di funzionamento, secondo la
di giri formula
L10h = durata di base (affidabilità 90%), ore di
funzionamento
C = coefficiente di carico dinamico, kN
P = carico dinamico equivalente, kN
n = velocità di rotazione, giri/min.
p = esponente della formula della durata
= 3 per i cuscinetti a sfere
= 10/3 per i cuscinetti a rulli

46
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in cui 1)
Fattore correttivo aSKF
Lnm = durata SKF (affidabilità 100 – n %), Come citato, questo fattore rappresenta la rela-
milioni di giri zione tra il rapporto del carico limite di fatica
Lnmh = durata SKF (affidabilità 100 – n1) %), (Pu/P), le condizioni della lubrificazione (rappor-
ore di funzionamento to di viscosità κ) e il livello di contaminazione
L10 = durata di base (90% affidabilità), milioni del cuscinetto (ηc). I valori del fattore aSKF pos-
di giri sono essere ottenuti da quattro diagrammi, a
a1 = fattore correttivo della durata relativo seconda del tipo di cuscinetto, in funzione di ηc
all’affidabilità († tabella 1) (Pu/P) per i cuscinetti SKF standard e SKF Ex-
aSKF = fattore correttivo della durata SKF, plorer e per differenti valori del rapporto di vi-
(† diagrammi 1, 2, 3 e 4) scosità κ:
C = coefficiente di carico dinamico kN
P = carico dinamico equivalente Diagramma 1: Cuscinetti radiali a sfere,
sul cuscinetto, kN pagina 48.
n = velocità di rotazione, giri/min. Diagramma 2: Cuscinetti radiali a rulli,
p = esponente della formula della durata pagina 49.
= 3 per i cuscinetti a sfere Diagramma 3: Cuscinetti assiali a sfere,
= 10/3 per i cuscinetti a rulli. pagina 50.
Diagramma 4: Cuscinetti assiali a rulli,
In alcuni casi è preferibile esprimere la durata pagina 51.
con unità di misura diverse dai milioni di giri o
dalle ore. Per esempio, la durata dei cuscinetti I diagrammi sono stati impostati per valori
degli assali per i veicoli su strada o su rotaia tipici e fattori di sicurezza del tipo normalmente
è normalmente espressa in termini di chilome- associato con i limiti di fatica relativi ad altri
tri percorsi. Per facilitare il calcolo della durata componenti meccanici. Considerando la sem-
secondo i diversi parametri, la tabella 2, plificazione dei risultati ottenuti con la formula
pagina 52, fornisce i fattori di conversione della durata SKF non ha senso usare valori di
comunemente utilizzati. aSKF superiori a 50, anche se le condizioni di
funzionamento sono note con precisione.

1) Il fattore n rappresenta la probabilità di rottura, ossia la differenza tra


l’affidabilità necessaria ed il 100%

47
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Scelta delle dimensioni del cuscinetto

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Scelta delle dimensioni del cuscinetto

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Scelta delle dimensioni del cuscinetto

Calcolo del fattore correttivo della durata aSKF


I programmi tecnologici SKF – SKF Bearing
Select o il “Catalogo Tecnico Interattivo SKF”,
disponibile su CD-ROM o sul sito www.skf.com,
possono essere anche utilizzati per semplifica-
re il calcolo del fattore aSKF. Inoltre, la SKF ha
sviluppato dei sofisticati programmi di calcolo
che includono la nuova formula SKF della du-
rata direttamente al livello di sollecitazione dei
contatti volventi e che permettono di tener
conto di altri fattori che influiscono sulla durata
dei cuscinetti, quali disallineamenti, inflessioni
degli alberi e deformazioni degli alloggiamenti.

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Condizioni di lubrificazione – il rapporto l’ISO 3448:1992, mostrando la gamma di vi-


di viscosità κ scosità per ciascuna classe alla temperatura di
L’efficacia del lubrificante è determinata so- 40 °C. Alcuni tipi di cuscinetti, per esempio i
prattutto dal grado di separazione delle super- cuscinetti orientabili a rulli, a rulli conici e
fici delle zone di contatto interessate dal moto quelli assiali orientabili a rulli, presentano di
volvente. solito temperature di funzionamento più eleva-
Se si deve formare una pellicola di lubrificante te di quelle degli altri tipi, ad es. dei cuscinetti
adeguata, il lubrificante deve avere una certa radiali a sfere e dei cuscinetti a rulli cilindrici, a
viscosità minima quando l’applicazione ha rag- parità di condizioni di lavoro.
giunto la normale temperatura di funziona-
mento. La condizione del lubrificante è data
dal rapporto di viscosità κ definito come rap-
porto tra la viscosità reale ν e quella ν1 neces-
saria per un’adeguata lubrificazione; entrambi i
valori si riferiscono alla normale temperatura
di funzionamento († sezione “Scelta dell’olio
lubrificante”, da pagina 232).

in cui
κ = rapporto di viscosità
ν = viscosità del lubrificante alla
temperatura di funzionamento, mm2/s
ν1 = viscosità necessaria in funzione del
diametro medio del cuscinetto
e della velocità di rotazione, mm2/s

Affinché si formi una pellicola di olio adeguata


tra le superfici interessate al rotolamento, il lu-
brificante deve mantenere un minimo di visco-
sità alla temperatura di funzionamento. La vi-
scosità ν1, necessaria per una lubrificazione
adeguata, può essere determinata dal dia-
gramma 5, pagina 54, usando il diametro
medio del cuscinetto dm = 0,5 (d + D), mm, e
la velocità di rotazione del cuscinetto n,
giri/min. Tale diagramma è stato rivisto tenen-
do in considerazione le più recenti scoperte nel
campo della tribologia dei cuscinetti volventi. I
calcoli si possono eseguire con il programma
“Viscosità”.
Quando la temperatura di funzionamento è
nota dall’esperienza o può essere determinata
diversamente, la corrispondente viscosità alla
temperatura di riferimento standardizzata
internazionalmente e pari a 40 °C può essere
ricavata dal diagramma 6, pagina 55, oppure
può essere calcolata. Il diagramma è stato
impostato per un indice di viscosità 95.
Tabella 3 elenca i gradi di viscosità secondo

53
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 15:59 Pagina 54

Scelta delle dimensioni del cuscinetto

Esempio di calcolo temperatura di funzionamento del cuscinetto


Un cuscinetto avente un diametro di foro d = sia di 70 ºC, si desume che occorre un lubrifi-
340 mm e un diametro esterno D = 420 mm cante di classe di viscosità ISO VG 32, con una
deve operare alla velocità n = 500 giri/min. viscosità effettiva n di almeno 32 mm2/s alla
Poiché dm = 0,5 (d + D), dm = 380 mm, dal temperatura di riferimento di 40 ºC.
diagramma 5, la viscosità minima ν1 necessa-
ria per avere una lubrificazione adeguata alla
temperatura di funzionamento è circa 11
mm2/s. Dal diagramma 6, supponendo che la

54
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Considerazioni sugli additivi EP aSKF per i lubrificanti normali. Negli altri casi, il
È noto che alcuni additivi EP nel lubrificante fattore correttivo aSKF può essere determinato
possono prolungare la durata di esercizio del utilizzando l’effettivo valore κ dell’applicazione.
cuscinetto nei casi in cui la lubrificazione sareb- In caso di seria contaminazione, ossia fattore di
be altrimenti scarsa, ad es. quando κ < 1 e se il contaminazione ηc < 0,2, i possibili benefici de-
fattore di contaminazione ηc ≥ 0,2, secondo la rivanti dall’uso di un additivo EP devono essere
norma DIN ISO 281 Addendum 1:2003, può provati eseguendo dei test. Inoltre, occorre fare
essere utilizzato nel calcolo un valore di κ = 1 riferimento anche alle informazioni sugli additivi
se vengono impiegati additivi EP di provata effi- EP presentati nella sezione “Lubrificazione”, da
cacia. In questo caso, il fattore correttivo aSKF pagina 209.
deve essere limitato a ≤ 3, ma non inferiore ad

55
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Scelta delle dimensioni del cuscinetto

Fattore ηc per la contaminazione Se il cuscinetto ha dimostrato di funzionare in


Questo fattore è stato introdotto per prendere modo soddisfacente in una data applicazione e
in considerazione il grado di contaminazione i calcoli precedenti della durata erano basati
del lubrificante nel calcolo della durata dei cu- sull’adozione del vecchio fattore correttivo a23,
scinetti. L’influenza della contaminazione sulla allora si può ottenere un corrispondente (valo-
fatica dipende da vari parametri, quali le di- re implicito) di ηc per introdurre un fattore
mensioni dei cuscinetti, lo spessore relativo correttivo aSKF equivalente a quello a23, come
della pellicola lubrificante, la grandezza, la di- spiegato nella sezione “Un caso speciale – il
stribuzione e il tipo delle particelle solide con- fattore correttivo a23”, a pagina 62.
taminanti, se morbide o dure, ecc. Tali para- Probabilmente con tale approccio si otterrà un
metri influiscono sulla durata in modo piutto- valore solo approssimativo del fattore ηc relati-
sto complesso e molti di essi sono difficili da vo al livello di contaminazione. Un secondo
quantificare. È quindi impossibile attribuire va- metodo per ottenere un valore del fattore ηc
lori precisi a ηc che abbiano validità universale. che sia sufficientemente rappresentativo di
Si possono comunque dare alcuni valori indi- una data applicazione è quello di quantificare il
cativi, come quelli indicati nella tabella 4. livello di contaminazione del lubrificante come
input per la valutazione del fattore ηc.

56
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Classificazione ISO della contaminazione numeri, relativi alla quantità di particelle ≥ 4


e dei filtri µm, ≥ 6 µm e ≥ 14 µm. La classificazione del
Il metodo standard per classificare il livello di livello di contaminazione prevede tre numeri.
contaminazione in un sistema di lubrificazione Esempi tipici di classificazione del livello di
è quello definito dalla norma ISO 4406:1999. contaminazione degli oli lubrificanti sono
Secondo tale metodo, si converte il risultato –/15/12 (A) o 22/18/13 (B), come indicato nel
dei conteggi della quantità di particelle solide diagramma 7 a pagina 59.
in un codice numerico († tabella 5 e il dia- Nell’esempio A l’olio contiene da 160 a 320
gramma 7, pagina 59). Un metodo per verifi- particelle ≥ 5 µm e da 20 a 40 particelle ≥ 15
care il livello di contaminazione dell’olio di un µm per millilitro di olio. Per gli oli lubrificanti,
cuscinetto prevede il conteggio al microscopio. l’ideale sarebbe una filtrazione continua: però i
Con tale metodo si usano due numeri, relativi sistemi di filtrazione sono tanto più validi
alla quantità di particelle ≥ 5 µm e ≥ 15 µm. quanto meglio riescono a stabilire un compro-
Un altro metodo prevede l’impiego di contatori messo ottimale fra i maggiori costi da sostene-
automatici di particelle, da cui si ricavano tre re e le migliori prestazioni che si vogliono otte-
nere dai cuscinetti.
La classificazione dei filtri è indicativa dell’effi-
cacia degli stessi. L’efficacia dei filtri viene defi-
nita dalla classificazione filtri o fattore di ridu-
zione β, che è legato alla grandezza delle par-
ticelle.
Maggiore è il valore di β più efficace è il filtro
in funzione della grandezza specifica delle par-
ticelle.
Devono quindi essere presi in considerazione
sia il valore di β sia la grandezza specifica delle
particelle. Il fattore β viene espresso come
rapporto tra il numero delle particelle specifi-
che prima e dopo la filtrazione e si calcola con
la formula

in cui
βx = fattore correttivo riferito alla grandezza
x specifica delle particelle
x = grandezza delle particelle, µm
n1 = numero delle particelle per unità di
volume (100 ml) maggiori di x µm
a monte del filtro
n2 = numero delle particelle per unità di
volume (100 ml) maggiori di x µm
a valle del filtro

Nota
Il fattore β si riferisce ad una sola grandezza di
particelle in µm, indicata dall’indice, ad es. β3,
β6, β12, ecc. Per esempio, una classificazione
finale “β6 = 75” significa che solo una su 75
particelle di 6 µm o più grandi passa attraver-
so il filtro.

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Scelta delle dimensioni del cuscinetto

Determinazione di ηc quando è noto il livello 281 Addendum 4:2003 o consultare l’Inge-


di contaminazione dell’olio gneria di Applicazione SKF.
Nel caso di una lubrificazione ad olio, se il livel- Un’indicazione del sensibile effetto della conta-
lo di contaminazione dell’olio è noto ed è stato minazione sulla durata a fatica la si può otte-
ottenuto mediante un conteggio al microscopio nere dall’esempio che segue. In un ambiente
o con un’analisi automatica con i contatori di fortemente contaminato (un riduttore in cui
particelle, descritta nella ISO 4406:1999, o erano presenti numerose particelle di usura)
indirettamente come risultato del rapporto di erano in prova parecchi cuscinetti radiali a sfe-
filtrazione applicato ad un sistema di circola- re tipo 6305 con e senza guarnizioni striscianti
zione dell’olio, si può utilizzare questo dato per incorporate. Nei cuscinetti con guarnizioni non
determinare il fattore hc per il livello di conta- venne rilevato alcun cedimento, tanto che le
minazione. Si noti che il fattore ηc non si può prove furono interrotte, per ragioni pratiche,
dedurre solo misurando la contaminazione dopo che essi avevano funzionato per periodi
dell’olio, in quanto dipende in larga misura dal- dell’ordine di 30 volte più lunghi di quelli relati-
le condizioni di lubrificazione, ossia da κ e dalle vi ai cuscinetti privi di guarnizioni. Le durate
dimensioni del cuscinetto. Per ottenere il fatto- dei cuscinetti senza guarnizioni sono risultate
re ηc per una data applicazione, presentiamo pari a un decimo della durata calcolata L10 co-
un metodo semplificato, che è conforme alla sa che equivale a un fattore ηc = 0 come indi-
DIN ISO 281 Addendum 4:2003. Dal codice di cato in tabella 4, pagina 56.
contaminazione dell’olio (o dal rapporto di fil- I diagrammi 1, 2, 3 e 4, da pagina 48, evi-
trazione dell’applicazione), si ottiene il fattore denziano l’importanza della pulizia nella lubrifi-
ηc sulla base del diametro medio del cuscinetto cazione, riflessa da una rapida diminuzione dei
dm = 0,5 (d + D), in mm, e il rapporto di visco- valori del fattore aSKF parallelamente alla dimi-
sità κ del cuscinetto stesso († diagrammi 8 e nuzione di ηc. L’utilizzo di protezioni incorpora-
9, pagina 60). te è un modo eccellente ed economico per as-
I diagrammi 8 e 9 riportano i valori tipici del sicurare ai cuscinetti un ambiente di funziona-
fattore ηc per la lubrificazione a circolazione mento assai pulito.
d’olio con differenti gradi di filtrazione e con i
diversi codici di contaminazione. Fattori di con-
taminazione simili si possono adottare nei casi
in cui si abbia una lubrificazione a bagno d’olio
con la quale il numero delle particelle nel si-
stema praticamente non aumenti. Se invece il
numero di particelle nel bagno continua a cre-
scere nel tempo, a causa di eccessiva usura o
per l’introduzione dall’esterno di sostanze con-
taminanti, bisogna tenerne conto nella scelta
del fattore ηc come indicato nella DIN ISO 281
Addendum 4:2003.
Per una lubrificazione a grasso, si può deter-
minare in modo analogo il fattore ηc anche se
la contaminazione può essere difficile da misu-
rare e viene quindi definita più semplicemente
in modo qualitativo.
I diagrammi 10 e 11, pagina 61, forniscono
valori tipici del fattore ηc per una lubrificazione
a grasso, in condizioni di lavoro di estrema pu-
lizia e di pulizia normale.
Per altri gradi di contaminazione nel caso di
lubrificazione a circolazione d’olio, bagno d’olio
e a grasso si può fare riferimento alla DIN ISO

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Scelta delle dimensioni del cuscinetto

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Scelta delle dimensioni del cuscinetto

Un caso speciale – il fattore correttivo a23 a23 = fattore correttivo della durata relativo
Nelle precedenti versioni dei cataloghi SKF la alle condizioni di lubrificazione, quando
durata di base veniva corretta con il fattore ηc (Pu/P) = [ηc (Pu/P)]23 († diagrammi
combinato a23 per il materiale e la lubrificazio- 1, 2, 3 e 4, da pagina 48).
ne. Tale fattore fu introdotto dalla SKF nel
1975.
Nella norma ISO 281:1990/Amd 2:2000 si fa
riferimento a questo tipo di fattore correttivo
della durata come a un caso speciale derivante
dal fattore aSKF. La correzione secondo il fattore
a23 implica un valore specifico del “rapporto
contaminazione-carico” [ηc (Pu/P)]23 utilizzato
nei diagrammi del fattore correttivo aSKF. Poi-
ché il fattore a23 dipende solo dal rapporto di
viscosità κ si sovrappone una scala a23 sulle
curve κ dei diagrammi 1, 2, 3 e 4, da pagina
48, per il fattore aSKF al punto in cui ηc (Pu/P) =
[ηc (Pu/P)]23.
Il fattore ηc relativo al livello di contaminazione
diventa dunque

ηc = [ηc (Pu/P)]23/(Pu/P)

La posizione del punto in cui


ηc (Pu/P) = [ηc (Pu/P)]23 è contrassegnata con
una linea tratteggiata e i valori sono riportati
nella tabella 6 per i cuscinetti SKF standard e
per quelli della serie SKF Explorer. Per esem-
pio, per i cuscinetti radiali a sfere di tipo stan-
dard il corrispondente valore ηc è

Nella posizione del “rapporto contaminazione-


carico” [ηc (Pu/P)]23 = 0,05 nel diagramma 1,
pagina 48, aSKF = a23 e a23 può essere letto
direttamente sull’asse aSKF con l’ausilio della
scala κ della linea tratteggiata. La durata può
allora essere calcolata con la formula semplifi-
cata

Lnm = a1 a23 L10

in cui
Lnm = durata di base SKF (100 – n %
affidabilità), milioni di giri
L10 = durata di base (90% affidabilità),
milioni di giri
a1 = fattore correttivo della durata relativo
all’affidabilità († tabella 1, pagina 47)

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Utilizzare il fattore a23 comporta in pratica una


condizione di sollecitazione caratterizzata da un
valore ηc (Pu/P) = [ηc (Pu/P)]23. Se l’effettivo
valore ηc (Pu/P) del cuscinetto è inferiore o
superiore rispetto al valore [ηc (Pu/P)]23 la du-
rata potrà essere sottostimata o sovrastimata.
In altre parole, le applicazioni che presentano
forti carichi e aumento della contaminazione,
oppure carichi lievi in condizioni migliori di pu-
lizia, non sono ben rappresentate dal fattore
correttivo a23.
Per i cuscinetti standard che operano con un
rapporto di carico C/P di circa 5, il livello di
contaminazione per aSKF = a23 richiede un fat-
tore ηc da 0,4 a 0,5 circa. Se la pulizia effettiva
dell’applicazione è inferiore rispetto al livello
normale, l’uso del fattore correttivo a23 porta
ad una sovrastima della durata del cuscinetto.
Pertanto la SKF raccomanda di adottare solo
il metodo aSKF per migliorare l’affidabilità nella
scelta delle dimensioni dei cuscinetti.
La corrispondenza tra il fattore a23 e il fattore
aSKF si rivela utile quando è necessario conver-
tire le applicazioni tradizionalmente progettate
secondo il fattore correttivo a23 all’uso del più
generico fattore aSKF. Infatti molte applicazioni
che registrano un funzionamento soddisfacen-
te, inizialmente calcolato con il fattore corretti-
vo a23, possono essere facilmente convertite
all’equivalente fattore aSKF.
In pratica, questo implica l’adozione di un fatto-
re di contaminazione ηc dell’applicazione basa-
to sul “rapporto contaminazione-carico”
[ηc (Pu/P)]23 riportato nella tabella 6. Il fattore
ηc così ottenuto rappresenta una semplice ap-
prossimazione o il fattore effettivo ηc. Questa
prima valutazione del fattore ηc può essere ul-
teriormente migliorata utilizzando i valori di
pulizia dell’olio descritti nella sezione “Determi-
nazione del fattore ηc quando è noto il livello di
contaminazione dell’olio”, da pagina 58. Vedere
anche l’esempio di calcolo 2, a pagina 72.

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Scelta delle dimensioni del cuscinetto

Calcolo con condizioni di lavoro variabili in cui


Nelle applicazioni in cui il carico sui cuscinetti L10m = durata di base SKF (90% af-
varia nel tempo in termini di entità e senso fidabilità), milioni di giri
d’azione e contemporaneamente variano velo- L10m1, L10m2, … = durate di base SKF (90%
cità, temperatura, condizioni di lubrificazione e affidabilità), nelle condizioni
livello di contaminazione, la durata dei cusci- di lavoro costanti 1, 2, ...,
netti non si può calcolare senza ricorrere alla milioni di giri
determinazione di un carico equivalente relati- U1, U2, ... = frazioni di durata nelle con-
vo alle condizioni variabili di carico. Data la dizioni 1, 2, ...
complessità delle condizioni esistenti, tale cari- Nota: U1 + U2 + ... Un = 1
co non è facile da determinare e non semplifi-
cherebbe certo i calcoli. La possibilità di adottare questo metodo di cal-
Nel caso di condizioni di esercizio variabili è colo dipende molto dalla disponibilità di dia-
pertanto necessario ridurre lo spettro dei cari- grammi di carico che siano sufficientemente
chi o il ciclo di esercizio ad un certo numero li- rappresentativi per l’applicazione. Da notare
mitato di condizioni di carico più semplici († che una tale successione di carichi si può an-
diagramma 12). Se il carico varia con conti- che ricavare dalle condizioni tipiche di lavoro o
nuità, i differenti livelli di carico possono essere da cicli di lavoro standard richiesti da tale tipo
accumulati e lo spettro trasformato in una suc- di applicazione.
cessione di blocchi di carico costante, ciascuno
relativo ad una determinata percentuale o fra-
zione di tempo di esercizio dell’applicazione. Si
tenga presente che i carichi medio grandi ridu-
cono la durata dei cuscinetti in modo più acce-
lerato di quelli leggeri. È quindi importante che
nel diagramma dei carichi gli urti e i picchi di
carico siano ben rappresentati, anche se la loro
presenza è relativamente rara e limitata a po-
chi giri.
Entro ciascun intervallo di lavoro, si può intro-
durre un carico medio e condizioni di lavoro
medie, considerandoli costanti. Il numero delle
ore di lavoro o dei giri prevedibili per ogni sin-
golo intervallo di tempo serve per indicare la
frazione di durata richiesta per la singola con-
dizione di carico. Così, se per esempio chiamia-
mo con N1 il numero di giri richiesto nella con-
dizione di carico P1, e con N il ciclo di durata
totale di esercizio, tale condizione di carico P1
userà una frazione di durata U1 = N1/N, corri-
spondente a una durata calcolata di L10m1. In
condizioni operative
variabili la durata dei cuscinetti si può prevede-
re con la formula

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Influenza della temperatura di lavoro per le tenute, le gabbie, ecc. († sezioni “Lubri-
In esercizio, le dimensioni dei cuscinetti variano ficazione”, da pagina 209, e “Materiali dei
a causa delle trasformazioni strutturali del ma- cuscinetti volventi”, da pagina 127).
teriale, che sono influenzate da temperatura, Nel caso che i cuscinetti funzionino a tempera-
tempo e sollecitazioni. ture che richiedano un trattamento di stabiliz-
Per evitare variazioni dimensionali inammissi- zazione superiore a quello S1, si prega di con-
bili in esercizio a causa delle trasformazioni tattare l’Ingegneria di Applicazione SKF.
strutturali, i materiali dei cuscinetti vengono
sottoposti a un processo di stabilizzazione ter- Durata di base richiesta
mica († tabella 7). Quando si determinano le dimensioni dei cu-
A seconda del tipo, per i cuscinetti standard scinetti è importante confrontare la durata di
costruiti con acciaio a tutta tempra e con tem- base SKF calcolata con i dati della durata del-
pra a induzione, si consigliano temperature di l’applicazione, se disponibili. Questo dipende di
funzionamento fra 120 e 200 °C, che sono solito dal tipo di macchina e dalle esigenze
temperature massime direttamente correlate al connesse alla durata in esercizio e all’affidabili-
processo di trattamento termico. Quando pre- tà operativa. In assenza di esperienze prece-
viste, si possono trovare ulteriori informazioni denti, si possono assumere i valori indicativi
nel testo che precede la sezione dei prodotti. delle tabelle 8 e 9, pagina 66.
Se le normali temperature di lavoro dell’appli-
cazione sono superiori a quelle massime consi-
gliate, è preferibile passare ad un cuscinetto
che sia stato sottoposto a un trattamento di
stabilizzazione appropriato.
Nelle applicazioni in cui funzionano costante-
mente a temperature elevate, può essere ne-
cessario adattare la capacità di carico dinamico
dei cuscinetti.
Per ulteriori informazioni si prega di consultare
l’Ingegneria di Applicazione SKF.
Il funzionamento corretto dei cuscinetti a tem-
perature elevate dipende anche dalla capacità
del lubrificante prescelto di mantenere le sue
proprietà e dall’idoneità dei materiali utilizzati

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Scelta delle dimensioni del cuscinetto

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Carichi dinamici tuttavia degli sforzi dinamici addizionali gene-


rati sia negli ingranaggi stessi sia dal comando
sul cuscinetto in entrata o dalla presa di forza in uscita. Negli
ingranaggi si hanno forze dinamiche addizio-
Calcolo dei carichi dinamici nali in conseguenza di errori di forma dei denti
sul cuscinetto e squilibri. Date le esigenze di silenziosità, oggi
I carichi agenti su un cuscinetto si possono de- gli ingranaggi sono prodotti in base a elevate
terminare secondo le leggi della meccanica, a caratteristiche di precisione, cosicché queste
patto di conoscere o di calcolare le forze ester- forze sono in genere così ridotte che nei calcoli
ne (ad es. le forze provenienti dalla trasmissio- dei cuscinetti si possono ignorare.
ne, le forze dovute a lavorazione meccanica o Le forze addizionali derivanti dal tipo e dalle
quelle d’inerzia). Quando si calcolano le com- modalità di funzionamento delle macchine ac-
ponenti del carico di un singolo cuscinetto, si coppiate al sistema di ingranaggi possono es-
considera per semplicità che l’albero sia una sere stabilite solo quando si conoscono le con-
trave appoggiata su sopporti rigidi a cerniera. dizioni di funzionamento. La loro influenza sul-
Le deformazioni elastiche nel cuscinetto, nel- la durata di base dei cuscinetti viene presa in
l’alloggiamento o nell’intelaiatura della macchi- considerazione per mezzo di un fattore “di fun-
na non sono prese in considerazione e nean- zionamento”, che tiene conto dei carichi d’urto
che lo sono i momenti che si producono nel e del rendimento degli ingranaggi. I valori di
cuscinetto a seguito dell’inflessione dell’albero. tale fattore per le diverse condizioni di lavoro si
Queste semplificazioni sono necessarie per possono di solito ricavare nelle documentazioni
calcolare i sistemi di cuscinetti utilizzando dei costruttori di ingranaggi.
mezzi prontamente disponibili, quali un calco-
latore tascabile. I metodi unificati per il calcolo Trasmissioni a cinghia
dei coefficienti di carico e dei carichi equiva- Per il calcolo dei carichi sui cuscinetti, nelle
lenti sul cuscinetto si basano su semplificazio- trasmissioni a cinghia è necessario tenere con-
ni analoghe. to dell’effettiva forza tangenziale della cinghia,
È naturalmente possibile calcolare i carichi sui che dipende dalla coppia trasmessa. La forza
cuscinetti basandosi sulla teoria dell’elasticità, tangenziale della cinghia va moltiplicata per un
senza quindi ricorrere alle suddette semplifica- coefficiente di maggiorazione che dipende dal
zioni, ma ciò richiede l’uso di programmi com- tipo e dalla tensione iniziale della cinghia, non-
plessi per computer. In tali programmi, cusci- ché dalle forze addizionali di natura dinamica. I
netti, alberi, e sopporti sono considerati come valori di tale coefficiente sono forniti solita-
componenti cedevoli di un sistema. mente dai costruttori delle cinghie. Tuttavia, se
Le forze esterne, prodotte ad esempio, dal pe- non sono disponibili, si possono utilizzare i se-
so proprio dell’albero e delle parti che esso guenti
regge o dal peso di un veicolo o dalle forze
d’inerzia o sono note oppure si possono calco- • cinghie dentate = 1,1 a 1,3
lare. Tuttavia, nella determinazione degli sforzi • cinghie a V = 1,2 a 2,5
dovuti alla lavorazione (sforzi di laminazione, • cinghie piatte = 1,5 a 4,5
sforzi di taglio nelle macchine utensili, ecc. ) dei
carichi d’urto e degli sforzi dinamici addizionali, I valori maggiori si applicano quando la distan-
causati ad esempio da squilibrio, è spesso ne- za fra gli alberi è piccola, il funzionamento è
cessario affidarsi a stime, basate sull’esperien- gravoso o in presenza di urti oppure quando la
za con macchine simili o con sistemi analoghi tensione iniziale della cinghia è elevata.
di cuscinetti.

Ingranaggi
Negli ingranaggi, si possono calcolare gli sforzi
teorici fra i denti in base alla potenza trasmes-
sa e alle caratteristiche delle dentature. Ci sono

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Scelta delle dimensioni del cuscinetto

Carico dinamico equivalente Fr = carico radiale effettivo sul cuscinetto, kN


sul cuscinetto Fa = carico assiale effettivo sul cuscinetto, kN
Se il carico F calcolato sul cuscinetto, ottenuto X = fattore relativo al carico radiale
mediante le informazioni precedenti, soddisfa sul cuscinetto
i requisiti per il coefficiente di carico dinamico Y = fattore relativo al carico assiale
C, ossia tale carico è costante in grandezza, di- sul cuscinetto
rezione e senso d’azione e agisce radialmente
su un cuscinetto radiale o assialmente e in In un cuscinetto radiale od obliquo a una coro-
modo centrato su un cuscinetto assiale, allora na di sfere, un carico assiale addizionale ha in-
P = F e il carico stesso si può inserire diretta- fluenza sul carico dinamico equivalente P solo
mente nelle formule della durata. se il rapporto Fa/Fr supera un certo valore limi-
In tutti gli altri casi è prima necessario calcola- te e. Con i cuscinetti a due corone anche i pic-
re il carico dinamico equivalente sul cuscinetto. coli carichi assiali hanno importanza.
Si tratta di un carico ipotetico, costante in La stessa formula generale vale anche per i
grandezza, direzione e senso d’azione, agente cuscinetti assiali orientabili a rulli, che possono
radialmente sui cuscinetti radiali e assialmen- sopportare sia carichi radiali sia carichi assiali.
tee in modo centrato sui cuscinetti assiali che, Per quei cuscinetti assiali che possono essere
una volta applicato, produce sulla durata dei caricati solo con carichi assiali puri, ad esempio
cuscinetti gli stessi effetti di quelli dei carichi a i cuscinetti assiali a sfere e quelli assiali a rulli
cui i cuscinetti stessi sono in realtà sottoposti cilindrici, la formula può essere semplificata,
(† fig. 2). purché il carico agisca in modo centrato, ossia
I cuscinetti radiali sono spesso soggetti a carichi
radiali e assiali che agiscono contemporanea- P = Fa
mente. Se il carico risultante è costante in gran-
dezza, direzione e senso d’azione, il carico dina- Tutte le informazioni e i dati necessari per cal-
mico equivalente P sul cuscinetto può essere ri- colare il carico dinamico equivalente sul cusci-
cavato dalla formula di carattere generale netto di trovano nel testo introduttivo di ogni
sezione prodotti nonché nelle tabelle dei pro-
P = X Fr + Y Fa dotti.

in cui Carico variabile sul cuscinetto


P = carico dinamico equivalente In molti casi l’entità del carico varia. In tal caso
sul cuscinetto, kN bisogna applicare la formula per il calcolo della
durata in condizioni di esercizio variabili († pa-
gina 64).

Carico medio in un intervallo di esercizio


Entro ciascun intervallo di carico le condizioni
di lavoro possono variare leggermente rispetto
al valore nominale. Supponendo che le condi-
zioni di lavoro, ad es. velocità, direzione e sen-
so d’azione del carico siano abbastanza costan-
ti e che l’entità del carico stesso vari costante-
mente fra un valore minimo Fmin e un valore
massimo e Fmax († diagramma 13), il carico
medio si ottiene dalla formula

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Carico rotante
Se, come illustrato nel diagramma 14, il cusci-
netto è sottoposto a un carico F1, che è costan-
te in grandezza, direzione e senso d’azione (ad
es. il peso di un rotore) e ad un carico rotante
costante F2 (ad es. una massa eccentrica), il ca-
rico medio si può ottenere dalla

Fm = fm ( F1 + F2)

I valori del fattore fm si possono ricavare dal


diagramma 15.

Carico minimo necessario


Quanto il carico è molto leggero, la correlazione
di questo con la durata di esercizio è meno evi-
dente; sono infatti determinanti meccanismi di
cedimento diversi dall’affaticamento.
Per garantire un funzionamento soddisfacente,
i cuscinetti a sfere e a rulli devono sempre es-
sere soggetti a un carico minimo. Una regola
empirica di carattere generale indica che sui tipi
a rulli dovrebbe agire un carico minimo corri-
spondente a 0,02 C e sui tipi a sfere un carico
minimo corrispondente a 0,01 C. L’importanza
di applicare tale carico minimo aumenta in pre-
senza di forti accelerazioni e quando le velocità
di rotazione sono nell’ambito del 50% o più del-
le velocità limite indicate nelle tabelle dei pro-
dotti († sezione “Velocità e vibrazioni”, da
pagina 97). Se non si possono soddisfare i re-
quisiti di carico minimo, si possono prendere in
considerazione i cuscinetti NoWear
(† pagina 675).
Nelle sezioni dei prodotti sono dati suggeri-
menti per calcolare il carico minimo necessario
per i vari tipi di cuscinetti.

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Scelta delle dimensioni del cuscinetto

Scelta delle dimensioni del • elevata affidabilità


• silenziosità (ad es. nei motori elettrici)
cuscinetto sulla base della • assenza di vibrazioni (ad es. nelle macchine
capacità di carico statico utensili)
• coppia d’attrito costante (ad es. nelle appa-
Le dimensioni dei cuscinetti devono essere recchiature di misurazione e collaudo)
scelte sulla base del coefficiente di carico stati- • basso attrito all’avviamento sotto carico (ad
co C0 anziché della durata quando sussiste una es. nelle gru).
delle seguenti condizioni:
Carico statico equivalente sul cuscinetto
• Il cuscinetto è fermo ed è soggetto a carichi
I carichi statici costituiti da componenti radiali
per urto continui o intermittenti.
e assiali si devono convertire in un carico statico
• Il cuscinetto compie oscillazioni lente o mo-
equivalente. Tale carico si definisce come quel
vimenti di allineamento sotto carico.
carico ipotetico (radiale per i cuscinetti radiali e
• Il cuscinetto ruota sotto carico a velocità
assiale per quelli assiali) che, una volta applica-
molto basse (n < 10 giri/min) e non occorre
to, produrrebbe nel cuscinetto le stesse defor-
che abbia una durata lunga (la formula della
mazioni permanenti prodotte dal carico reale.
durata in questo caso, per un dato carico
Esso si ottiene dalla formula di carattere gene-
equivalente P, richiederebbe un coefficiente
rale
di carico dinamico C così basso che il cusci-
netto scelto sulla base della durata, finirebbe
P0 = X0 Fr + Y0 Fa
con l’essere fortemente sovraccaricato).
• Il cuscinetto ruota e, oltre ai normali carichi di
in cui
lavoro, deve sostenere forti carichi per urto.
P0 = carico statico equivalente sul cuscinetto,
kN
In tutti questi casi, il carico ammissibile per il
Fr = carico radiale effettivo sul cuscinetto
cuscinetto è determinato non tanto dalla fatica
(ved. sotto), kN
del materiale quanto dalla quantità di defor-
Fa = carico assiale effettivo sul cuscinetto
mazioni permanenti sulle piste provocate dal
(ved. sotto), kN
carico. I carichi agenti su un cuscinetto fermo o
X0 = fattore relativo al carico radiale
su uno che oscilli lentamente, come pure i ca-
sul cuscinetto
richi per urto su un cuscinetto rotante, produ-
Y0 = fattore relativo al carico assiale
cono sfaccettature sui corpi volventi e impronte
sul cuscinetto
sulle piste. Le impronte si possono distribuire
in modo irregolare oppure possono presentarsi
distanziate tra di loro come i corpi volventi. Se
il carico agisce per molti giri, le impronte si di-
stribuiranno in modo uniforme su tutta la pi-
sta. Nei cuscinetti le deformazioni permanenti
possono portare a vibrazioni, rumorosità e
maggiore attrito. È anche possibile che aumen-
ti il gioco interno o che si modifichi l’accoppia-
mento degli anelli con le sedi.
La misura in cui queste variazioni siano dan-
nose per il buon funzionamento del cuscinetto
dipende dalla esigenze di quest’ultimo nella
particolare applicazione. È quindi necessario
assicurarsi che non si verifichino deformazioni
permanenti o che si verifichino solo in misura
molto limitata, scegliendo un cuscinetto con
una sufficiente capacità di carico statico, se si
devono soddisfare le seguenti esigenze

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Nota Valori indicativi basati sull’esperienza sono


Quando si calcola P0, si deve usare il massimo riportati nella tabella 10 per il fattore di sicu-
carico presente e inserire nella formula prece- rezza statico s0 per i cuscinetti a sfere e a rulli
dente le relative componenti radiali e assiali nelle varie applicazioni che esigono un funzio-
(† fig. 3). Se il carico statico agisce sul cusci- namento fluido. A temperature elevate la capa-
netto in direzioni diverse cambia l’entità delle cità di carico statico si riduce. A richiesta ven-
relative componenti; in tale caso, si devono uti- gono fornite ulteriori informazioni in proposito.
lizzare quelle che danno il massimo valore del
carico statico equivalente P0. Verifica della capacità di carico statico
Tutte le informazioni e i dati necessari per cal- Con i cuscinetti caricati dinamicamente, in cui
colare il carico statico equivalente sul cuscinet- sia noto il carico statico equivalente P0, si con-
to si trovano nel testo che precede ogni sezione siglia di verificare che la capacità di carico sta-
con le tabelle, nonché nelle tabelle stesse. tico sia adeguata, mediante la formula

Coefficiente di carico statico necessario s0 = C0/P0


Per calcolare il coefficiente di carico statico ne-
cessario di un cuscinetto, quando se ne calco- Se il valore di s0 ottenuto è inferiore al valore
lano le dimensioni sulla base della capacità di indicativo consigliato († tabella 10), bisogna
carico statico, si adotta un fattore di sicurezza passare ad un cuscinetto che abbia un coeffi-
s0, che rappresenta la relazione fra il coeffi- ciente di carico statico più elevato.
ciente di carico statico C0 e il carico statico
equivalente P0.
Il coefficiente di carico statico necessario C0 si
può determinare dalla

C0 = s0 P0

in cui
C0 = coefficiente di carico statico, kN
P0 = carico statico equivalente sul cuscinetto,
kN
s0 = fattore di sicurezza statico

1) Nei casi in cui l’entità del carico di sollecitazione non sia nota, si dovranno utilizzare valori del fattore s0 perlomeno nella tabella
precedente. Se l’entità dei carichi di sollecitazione è perfettamente nota si potranno applicare valori minori di s0

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Scelta delle dimensioni del cuscinetto

Esempi di calcolo di funzionamento per una velocità di 3


000 giri/min, ν1 = 8,15 mm2/s. Perciò κ
Esempio 1 = ν/ν1 = 20/8,15 = 2,45
Un cuscinetto SKF Explorer radiale a sfere tipo • Ancora, dalle tabelle dei prodotti Pu =
6309 deve operare a 3 000 giri/min e soppor- 1,34 kN e Pu/P = 1,34/10 = 0,134. Dato
tare un carico radiale costante Fr = 10 kN. Si che le condizioni di pulizia sono molto
deve lubrificare con una circolazione d’olio, con buone, ηc = 0,8 e ηc Pu/P = 0,107. Con
un olio avente una viscosità cinematica effetti- un κ = 2,45 e usando la scala SKF Explo-
va ν = 20 mm2/s alla normale temperatura di rer del diagramma 1, pagina 48, si ottie-
funzionamento. ne un valore di aSKF = 8; quindi secondo
L’affidabilità deve essere del 90% e si suppone la formula SKF della durata di base
che le condizioni di pulizia siano molto buone.
Quale sarà la durata di base e quella SKF? L10m = 1 x 8 x 169

a) La durata di base L10 (per un’affidabilità del = 1 352 milioni di giri


90%) è
o, in ore di lavoro, usando la

Dalle tabelle dei prodotti, per il cuscinetto


6309, C = 55,3 kN. Dato che il carico è pura-
mente radiale, P = Fr = 10 kN († “Carico di- L10mh = 1 000 000/(60 x 3 000) x 1 352
namico equivalente sul cuscinetto”, a pagina
68). = 7 512 ore di esercizio

L10 = (55,3/10)3 Esempio 2


Il cuscinetto SKF Explorer radiale a sfere 6309
= 169 milioni di giri dell’esempio 1 appartiene ad un’applicazione
esistente calcolata alcuni anni fa utilizzando il
o in ore di lavoro, usando la fattore correttivo a23. L’applicazione soddisface-
va completamente tutti i requisiti. Si richiede di
calcolare nuovamente la durata di tale cusci-
netto dal punto di vista del fattore correttivo
a23 e anche del fattore aSKF (basato sull’espe-
L10h = 1 000 000/(60 x 3 000) x 169 rienza sul campo, acquisita con questa applica-
zione), ossia aSKF = a23. Infine si richiede di ri-
= 940 ore di esercizio cavare il fattore equivalente ηc per il livello di
contaminazione esistente nell’applicazione alla
b) La durata di base SKF Lmn (per un’affidabi- condizione aSKF = a23.
lità del 90%) è
• Con κ = 2,45, usando la scala a23 sovrappo-
L10m = a1 aSKF L10 sta alle curve κ per il fattore correttivo della
durata SKF aSKF del diagramma 1 a pagina
• Dato che si richiede un’affidabilità del 48, il fattore a23 ≈ 1,8 che si può leggere
90% bisogna calcolare la durata L10m e sull’asse aSKF. Tenendo conto che questa ap-
a1 = 1 († tabella 1, pagina 47). plicazione soddisfaceva in pieno i requisiti, si
• Dalle tabelle dei prodotti per il cuscinetto può assumere in tutta sicurezza che aSKF =
6309, dm = 0,5(d + D) = 0,5(45 + 100) a23, quindi
= 72,5 mm
• Dal diagramma 5, pagina 54, la visco- L10mh = a23 L10h = aSKF L10h
sità dell’olio necessaria alla temperatura

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L10mh = 1,8 x 940 = 1 690 ore di esercizio fattore correttivo a23 darebbe solo 1 690 ore).

• Secondo la tabella 6 a pagina 62 e per un Esempio 4


cuscinetto SKF Explorer 6309 con Pu/P = Il cuscinetto radiale a sfere SKF 6309 dell’e-
0,134 il fattore ηc corrispondente a questa sempio 1 appartiene ad un’applicazione esi-
correzione di durata è stente, calcolata alcuni anni fa con il fattore
correttivo a23. Nell’esercizio pratico ci sono stati
ηc = [ηc (Pu/P)]23/(Pu/P) = 0,04/0,134 = 0,3 reclami per cedimenti di cuscinetti. Si richiede
di valutare il progetto dell’applicazione al fine di
Esempio 3 aumentarne l’affidabilità.
Si deve progettare nuovamente un’applicazione
esistente. Un cuscinetto radiale a sfere SKF Ex- • Prima si determina la durata con il fattore
plorer 6309-2RS1 con guarnizioni incorporate a23. Con κ = 2,45, usando la scala a23 so-
e riempito di grasso, lavora nelle stesse condi- vrapposta alle curve k cper il fattore corretti-
zioni descritte nell’esempio 2 (κ = 2,45). Si de- vo della durata SKF aSKF nel diagramma 1 a
vono verificare le condizioni di contaminazione pagina 48, a23 ≈ 1,8 che si può leggere sul-
dell’applicazione, per determinare se è possibile l’asse aSKF.
ridurre i costi per una durata richiesta minima
di 3 000 ore di lavoro. L10mh = a23 x L10h = 1,8 x 940

• Considerando la lubrificazione a grasso e le = 1 690 ore di esercizio


protezioni incorporate, il livello di pulizia può
essere definito molto elevato, e dalla tabella • Il fattore ηc corrispondente a questo fattore
4 a pagina 56, ηc = 0,8. Con Pu/P = 0,134, correttivo a23 secondo la tabella 6 a pagina
ηc (Pu/P) = 0,107, utilizzando la scala SKF 62 e con Pu/P = 0,134
Explorer nel diagramma 1 a pagina 48 e
con κ = 2,45, aSKF = 8. ηc = [ηc (Pu/P)]23/(Pu/P) = 0,04/0,134 = 0,3

L10mh = 8 x 940 = 7 520 ore di esercizio • Un’ispezione al microscopio di un campione


d’olio, prelevato dal cuscinetto, indicava un
• Per una soluzione meno costosa – se possi- codice di contaminazione di –/17/14 secon-
bile – dello stesso sistema, si dovrà scegliere do la ISO 4406:1999. La contaminazione
un cuscinetto SKF Explorer 6309-2Z con era essenzialmente dovuta a particelle di
schermi. Il livello di pulizia può essere consi- usura originate nel sistema. Questo può es-
derato normale, quindi dalla tabella 4 a pa- sere definito come “contaminazione tipica”, e
gina 56, ηc = 0,5. Con Pu/P = 0,134, ηc quindi dalla tabella 4 a pagina 56 e anche
(Pu/P) = 0,067, utilizzando la scala SKF Ex- dal diagramma 9 a pagina 60, ηc = 0,2.
plorer nel diagramma 1 a pagina 48 e con Con Pu/P = 0,134, ηc (Pu/P) = 0,0268, uti-
κ = 2,45, aSKF ≈ 3,5. lizzando la scala SKF Explorer nel diagram-
ma 1 a pagina 48 e κ = 2,45, aSKF ≈ 1,2.
L10mh = 3,5 x 940 = 3 290 ore di esercizio
L10mh = 1,2 x 940 = 1 130 ore di esercizio
In conclusione: Questa applicazione potrebbe
dunque trarre vantaggio da una soluzione più • Usando un cuscinetto SKF Explorer 6309-
economica, sostituendo il cuscinetto con guar- 2RS1 con guarnizioni striscianti incorporate,
nizioni striscianti con uno protetto da schermi il livello di contaminazione si può ricondurre
(non striscianti). Si noti che l’impiego della du- a quello di ”elevata pulizia”. Quindi dalla ta-
rata di base corretta con il fattore a23 non per- bella 4 a pagina 56, ηc = 0,8. Con Pu/P =
metterebbe di fare questa valutazione. Inoltre 0,134, ηc (Pu/P) = 0,107, utilizzando la scala
non sarebbe possibile raggiungere la durata ri- SKF Explorer nel diagramma 1 a pagina 48
chiesta († esempio 2, la durata calcolata con il e κ = 2,45, aSKF = 8.

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Scelta delle dimensioni del cuscinetto

L10mh = 8 x 940 = 7 520 ore di esercizio • Dalla tabella del prodotto e dal testo intro-
duttivo:
In conclusione: Questa applicazione ha un livel-
lo di contaminazione che è più severo di quello Coefficienti di carico:
corrispondente al fattore ηc = 0,3 per il livello C = 540 kN; C0 = 815 kN; Pu = 81,5 kN
implicito quando si usa il fattore correttivo a23,
mentre le condizioni reali di lavoro, che sono Dimensioni:
tipiche del grado di pulizia degli organi di tra- d = 130 mm; D = 200 mm,
smissione dell’industria, esigono un fattore quindi dm = 0,5 (130 + 200) = 165 mm
ηc = 0,2 quando si usa il fattore aSKF.
Ciò può spiegare i cedimenti sperimentati in Riempimento di grasso:
questa applicazione. L’impiego di un cuscinetto Grasso a pressione estrema EP al sapone di
6309-2RS1 con guarnizioni striscianti incor- litio e olio a base minerale, di consistenza
porate consente di aumentare considerevol- NLGI 2, idoneo per un campo di temperature
mente l’affidabilità e risolvere il problema. da –20 a +110 °C, e con un olio base mine-
rale avente una viscosità a 40 e 100 °C ri-
Esempio 5 spettivamente di 200 e 16 mm2/s
Il ciclo di esercizio di un cuscinetto orientabile
a rulli SKF Explorer con protezioni incorporate • Dai calcoli e dai diagrammi si ha:
24026-2CS2/VT143, utilizzato in un sistema
di trasporto in esercizio gravoso di un impianto 1. ν1 = viscosità necessaria, mm2/s
siderurgico, presenta le condizioni di lavoro († diagramma 5 a pagina 54) – input:
elencate nella tabella. dm e velocità
Il carico statico di questa applicazione si deter-
mina in modo abbastanza preciso, tenendo 2. ν = viscosità effettiva di funzionamento
conto dell’inerzia del materiale da trasportare mm2/s († diagramma 6 a pagina 55)
durante le operazioni di carico e l’evenienza di – input: viscosità del lubrificante a 40 °C
urti nel caso che il materiale stesso sia lasciato e temperatura di lavoro
cadere accidentalmente.
Si richiede di verificare le condizioni di carico 3. κ = rapporto di viscosità – calcolato (ν/ν1)
dinamico e statico dell’applicazione, nell’ipotesi
che la durata richiesta sia di 60 000 ore e che 4. ηc = fattore per il livello di contamina-
occorra un fattore minimo di sicurezza statica zione († tabella 4 a pagina 56) – “Li-
pari a 1,5. vello di pulizia elevato”, cuscinetto con

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guarnizioni striscianti: ηc = 0,8

5. L10h = durata di base secondo la formu-


la a pagina 46 – input: C, P e n

6. aSKF = dal diagramma 2 a pagina 49 –


input: cuscinetto SKF Explorer, ηc, Pu, P

7. L10mh1,2, … = durata di base SKF secondo


la formula a pagina 46 – input aSKF e
L10h1,2, …

8. L10mh = durata di base SKF secondo la


formula a pagina 64 – input L10mh1,
L10mh2, … e U1, U2, …

La durata di base SKF di 84 300 ore è supe-


riore a quella di esercizio richiesta, quindi le
condizioni di carico dinamico sono accettabili.
Infine si verifica il fattore di sicurezza statico
dell’applicazione.

s0 = 1,63 > s0 req

Quanto sopra dimostra che il fattore di sicurez-


za statico è accettabile. Dato che il carico stati-
co è determinato con precisione, non dovrebbe
preoccupare il relativamente piccolo margine
fra la sicurezza statica calcolata e quella consi-
gliata.

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Attrito

Stima del momento d’attrito ....................................................................................... 78

Calcolo più preciso del momento d’attrito .................................................................... 78

Nuove modalità SKF di calcolo del momento d’attrito................................................... 79


Momento d’attrito di rotolamento ..................................................................................................... 80
Momento d’attrito di strisciamento .................................................................................................... 80
Momento d’attrito dovuto alle guarnizioni ........................................................................................ 80
Ulteriori effetti sui momenti d’attrito dei cuscinetti ......................................................................... 86
Fattore correttivo del riflusso d’olio.................................................................................................... 87
Fattore correttivo cinematico di riempimento/carenza.................................................................... 88
Perdite per trascinamento in caso di lubrificazione a bagno d’olio ............................................... 88
Lubrificazione mista per basse velocità e viscosità.......................................................................... 90
Effetti sull’attrito del gioco e del disallineamento............................................................................. 91
Effetti sull’attrito del riempimento di grasso..................................................................................... 92

Attrito nei cuscinetti ibridi........................................................................................... 92

Resistenza all’avviamento ........................................................................................... 93

Perdita di potenza e temperatura del cuscinetto .......................................................... 93

Esempio di calcolo ...................................................................................................... 94

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Attrito

Nei cuscinetti volventi l’attrito è un fattore de- Stima del momento d’attrito
terminante per quanto riguarda lo sviluppo in-
terno di calore e quindi la temperatura di eser- Allorché
cizio.
L’entità dell’attrito dipende dal carico e da di- • carico sul cuscinetto P < e = 0,1 C
versi altri fattori, i più importanti dei quali sono • buona lubrificazione
il tipo e le dimensioni del cuscinetto, la sua • condizioni di esercizio normali
velocità di rotazione e le proprietà e la quantità
del lubrificante. il momento d’attrito si può calcolare con suffi-
In un cuscinetto la resistenza totale alla rota- ciente precisione, usando un coefficiente d’at-
zione è data dall’attrito di rotolamento e quello trito µ costante, con la formula seguente
di strisciamento esistenti nei contatti fra le pi-
ste e i corpi volventi, nelle aree di contatto tra M = 0,5 µ F d
questi e la gabbia e nelle superfici di guida dei
corpi volventi o della gabbia, nonché dall’attri- in cui
to nel lubrificante e da quello di strisciamento M = momento d’attrito, Nmm
delle guarnizioni di tenuta, quando sono pre- µ = coefficiente d’attrito costante del cuscinetto
viste. († tabella 1)
F = carico dinamico equivalente sul cuscinetto,
N
d = diametro foro del cuscinetto, mm

Calcolo più preciso


del momento d’attrito
Un metodo per calcolare il momento d’attrito di
un cuscinetto volvente è quello di considerarlo
come somma di due momenti, il cosiddetto
momento indipendente dal carico M0 e il mo-
mento dipendente dal carico M1, ossia

M = M0 + M 1

Questo è stato il metodo adottato finora. Tutta-


via ci sono metodi più precisi, basati sul tipo di
fonte che dà origine all’attrito anziché sulla di-
pendenza di quest’ultimo dal carico. In effetti,
M0 tiene conto di altre fonti esterne di attrito,
insieme alla componente “idrodinamica” del-
l’attrito di rotolamento, che dipende anch’essa
in parte dal carico.

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Per calcolare con precisione il momento di at- Nuove modalità SKF


trito di un cuscinetto volvente, bisogna tenere
conto di quattro diverse fonti di attrito: di calcolo del momento
M = Mrr + Msl + Mseal + Mdrag
d’attrito
Le nuove modalità SKF di calcolo consentono
in cui una determinazione più precisa del momento
M = momento d’attrito totale, Nmm d’attrito che si produce nei cuscinetti volventi
Mrr = momento d’attrito di rotolamento, SKF secondo la formula
Nmm
Msl = momento d’attrito di strisciamento, M = Mrr + Msl + Mseal + Mdrag
Nmm
Mseal = momento d’attrito delle guarnizioni Il nuovo modello SKF è stato ottenuto da mo-
striscianti, Nmm delli di calcolo computerizzati di maggiore sofi-
Mdrag = momento d’attrito dovuto a perdite per sticazione, elaborati dalla SKF, ed è stato con-
trascinamento, sbattimento, spruzzi, cepito per fornire valori di riferimento appros-
ecc., Nmm simati, in presenza delle seguenti condizioni
applicative:
Questo nuovo approccio identifica e combina le
fonti di attrito in tutti i contatti che si hanno nel • Lubrificazione a grasso o metodi normali di
cuscinetto e inoltre consente di aggiungere il lubrificazione ad olio: bagno d’olio, olio-aria,
contributo portato dalle guarnizioni e dalle al- getto d’olio.
tre fonti esterne per calcolare il momento di • Per i cuscinetti appaiati, calcolo separato dei
frizione totale. Dato che questo modello consi- momenti d’attrito di ciascun cuscinetto e
dera ogni singolo contatto (piste e orletti), è somma dei due. Il carico radiale si distribuisce
possibile tenere conto immediatamente delle equamente sui due cuscinetti, quello assiale
modifiche di forma costruttiva e dei perfezio- si suddivide secondo la loro disposizione.
namenti delle superfici, rendendo il modello • Carichi uguali o maggiori del carico minimo
stesso più rispondente ai miglioramenti che si consigliato.
apportano ai cuscinetti SKF e più facile da ag- • Carichi costanti in grandezza e senso d’azione.
giornare. • Gioco in funzionamento normale.
Nelle sezioni che seguono il nuovo modello
SKF di calcolo dei momenti d’attrito inizia con
il considerare i tipi più semplici di contributo, da
rotolamento, strisciamenti ed effetti delle guar-
nizioni. Nella sezione successiva sono descritti
gli effetti del livello d’olio nel cuscinetto, della
carenza di lubrificante alle alte velocità (starva-
tion), del riscaldamento dovuto alle forze di ta-
glio nel lubrificante all’ingresso dei contatti
(inlet shear heating) e della lubrificazione mista.

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Attrito

Momento d’attrito di rotolamento Con i cuscinetti a rulli cilindrici o conici


Il momento d’attrito di rotolamento si calcola si usano invece i seguenti valori:
con la formula 0,02 con i cuscinetti a rulli cilindrici
0,002 con i cuscinetti a rulli conici
Mrr = Grr (ν n)0,6
I valori di Gsl possono essere ricavati utilizzan-
in cui do le equazioni riportate nella tabella 2 e le
Mrr = momento d’attrito di rotolamento, Nmm costanti geometriche S nella tabella 3, da pa-
Grr = variabile che dipende gina 82.
– dal tipo di cuscinetto
– dal diametro medio del cuscinetto dm Momento d’attrito dovuto alle
= 0,5 (d + D), mm guarnizioni
– dal carico radiale Fr, N Quando i cuscinetti sono muniti di guarnizioni
– dal carico assiale Fa, N striscianti, le perdite per attrito dovute a tali ti-
n = velocità di rotazione, giri/min pi di protezioni possono superare quelle che si
ν = viscosità cinematica del lubrificante alla generano all’interno del cuscinetto. Il momento
temperatura di esercizio, mm2/s (in caso d’attrito dei cuscinetti con guarnizioni incorpo-
di lubrificazione a grasso, la viscosità rate su ambo i lati si può stimare mediante la
dell’olio base). seguente formula empirica

I valori di Grr possono essere ricavati utilizzan- Mseal = KS1 dsβ + KS2
do le equazioni riportate nella tabella 2 e le
costanti geometriche R nella tabella 3, da pa- in cui
gina 82. Entrambi i carichi Fr e Fa, vengono Mseal = momento d’attrito delle guarnizioni
sempre considerati positivi. striscianti, Nmm
KS1 = costante che dipende dal tipo di
Momento d’attrito di strisciamento cuscinetto
Il momento d’attrito di strisciamento si calcola KS2 = costante che dipende dal tipo di
con la formula cuscinetto e di guarnizione
ds = diametro superficie opposta guarnizioni
Msl = Gsl µsl († tabella 4, a pagina 86)
β = esponente che dipende dal tipo di
in cui cuscinetto e di guarnizione
Msl = momento d’attrito di strisciamento, Nmm
Gsl = variabile che dipende I valori delle costanti KS1, e KS2 e dell’esponen-
– dal tipo di cuscinetto te β sono riportati nella tabella 4, a pagina
– dal diametro medio del cuscinetto dm 86.
= 0,5 (d + D), mm Mseal è il momento d’attrito generato dalle due
– dal carico radiale Fr, N guarnizioni. Nel caso ci sia una sola guarnizio-
– dal carico assiale Fa, N ne strisciante, l’attrito generato è pari a 0,5
µsl = coefficiente d’attrito di strisciamento, Mseal.
che può essere impostato sul valore Per le guarnizioni tipo RSL dei cuscinetti radiali
delle applicazioni in cui la pellicola a sfere con diametro esterno superiore a 25
di lubrificante è pienamente formata, mm, si usa il valore di Mseal calcolato, indipen-
ossia κ ≥ 2, dentemente dal fatto che siano presenti una
0,05 per una lubrificazione con o due guarnizioni.
oli minerali
0,04 per una lubrificazione con
oli sintetici
0,1 per una lubrificazione con fluidi
per trasmissioni idrauliche

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Attrito

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Attrito

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Attrito

Ulteriori effetti sui momenti d’attrito • lubrificazione mista con basse velocità e/o
dei cuscinetti basse viscosità
Per seguire più da vicino il reale comportamen-
to dei cuscinetti e per effettuare un calcolo an- Dopo aver inseriti queste ulteriori fonti di attri-
cora più preciso, il nuovo metodo SKF consente to, la formula finale del momento totale d’attri-
di considerare altri effetti da inserire nella for- to diventa la seguente
mula. Questi effetti comprendono
M = φish φrs Mrr + Msl + Mseal + Mdrag
• riduzione per riscaldamento da fenomeni di
taglio (inlet shear heating) in cui
• effetti della velocità sui fenomeni di riafflus- M = momento d’attrito totale nel cuscinetto,
so-carenza (replenishment-starvation) con Nmm
lubrificazione olio-aria, a getto d’olio, a gras- Mrr = Grr (ν n)0,6
so e bagno d’olio con bassi livelli di olio Msl = Gsl µsl
• effetti delle perdite da trascinamento nella Mseal = KS1 dsβ + KS2
lubrificazione a bagno d’olio

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Mdrag = momento d’attrito dovuto alle perdite


per trascinamento, sbattimento, spruzzi,
ecc., Nmm
φish = fattore di riduzione da riscaldamento
per fenomeni di taglio (inlet shear
heating)
φrs = fattore di riduzione del fenomeno di
riempimento/carenza (replenishment/
starvation) cinematico

I fattori di riduzione φish e φrs introdotti nel


nuovo modello SKF d’attrito tengono conto de-
gli effetti sull’attrito di rotolamento rispettiva-
mente dei fenomeni di inlet shear heating e di
replenishment/starvation ad alta velocità. Il
coefficiente d’attrito di strisciamento µsl è mag-
giore alle basse velocità e/o le basse viscosità,
a seguito del regime di lubrificazione mista.

Fattore correttivo del riflusso d’olio


Quando nel cuscinetto il lubrificante è abbon-
dante, non passa tutto attraverso i contatti; in-
fatti solo una piccola quantità va a formare una
pellicola di adeguato spessore. Per tale effetto,
una certa quantità di olio vicino all’ingresso
nella zona di contatto viene respinta e produce
un flusso di ritorno († fig. 1). Questo flusso di
ritorno produce sforzi di taglio nel lubrificante,
generando calore, che abbassa la viscosità del-
l’olio e riduce lo spessore della pellicola e la
componente d’attrito di rotolamento. Per la
reazione descritta sopra, il fattore di riduzione
dovuto all’inlet shear heating si può ricavare
approssimativamente da

in cui
φish = fattore dovuto all’inlet shear heating
n = velocità di rotazione, giri/min
dm = diametro medio del cuscinetto
= 0,5 (d+D), mm
ν = viscosità cinematica del lubrificante alla
temperatura di esercizio, mm2/s (con
una lubrificazione a grasso, la viscosità
dell’olio base)
I valori per il fattore dovuto all’inlet shear hea-
ting φish si possono ricavare dal diagramma 1
in funzione del parametro combinato
(n dm)1,28 ν0,64.

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Attrito

Fattore correttivo cinematico batoio, nonché il livello dell’olio hanno un’in-


di riempimento/carenza fluenza sensibile sul momento d’attrito del cu-
Con lubrificazione olio aria, getto d’olio, a ba- scinetto. Nei grossi bagni d’olio, trascurando
gno d’olio con basso livello dell’olio (ad es. con tutte le influenze dovute alle dimensioni del
un livello d’olio al di sotto del centro del corpo serbatoio e quelle di altri elementi meccanici
volvente disposto più in basso) e con lubrifica- che operano vicino al cuscinetto, ad es. l’agita-
zione a grasso, l’azione di rotolamento sulle pi- zione esterna dell’olio, gli ingranaggi o le cam-
ste può spingere via l’eccesso di lubrificante. A me, le perdite per trascinamento nel cuscinetto
causa della velocità del cuscinetto o dalla vi- in funzione del livello d’olio nel serbatoio pos-
scosità elevata, il lubrificante ai bordi dei con- sono essere approssimate mediante la variabile
tatti può non avere tempo sufficiente per ali- VM rappresentata nel diagramma 2, in funzio-
mentare le piste; questo fenomeno prende il ne del livello H dell’olio († fig. 2) e del diame-
nome di “kinematic starvation” o carenza cine- tro medio del cuscinetto dm = 0,5 (d + D). Il
matica e provoca una diminuzione di spessore diagramma 2 può essere applicato per velocità
della pellicola e dell’attrito di rotolamento. di rotazione del cuscinetto pari a quella di rife-
Nelle condizioni di lubrificazione sopra descritte rimento. Con più alte velocità e alti livelli dell’o-
il fattore di riduzione per il fenomeno di reple- lio altri effetti possono avere grande influenza
nishment-starvation cinematico si può ottene- sui risultati
re in modo approssimato dalla

in cui
φrs = fattore di riduzione cinematico per il
fenomeno di replenishment-starvation
e = base dei logaritmi naturali ≈ 2,718
Krs = costante per il fenomeno di replenishment-
starvation 3 x 10–8 per lubrificazione a
bagno con basso livello d’olio e
lubrificazione a getto d’olio
6 x 10–8 per lubrificazione a grasso e
olio-aria
KZ = costante della geometria relativa al
tipo di cuscinetto († tabella 5)
ν = viscosità cinematica alla temperatura di
esercizio, mm2/s
n = velocità di rotazione, giri/min
d = diametro foro del cuscinetto, mm
D = diametro esterno del cuscinetto, mm

Perdite per trascinamento in caso


di lubrificazione a bagno d’olio
Dato che le perdite per trascinamento sono le
fonti addizionali di attrito più importanti, si
considera solo la componente relativa a questo
tipo di perdite Mdrag.
Nella lubrificazione a bagno d’olio il cuscinetto
è parzialmente, o in casi speciali, completa-
mente immerso nell’olio. In tali condizioni di
esercizio le dimensioni e la geometria del ser-

88
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La variabile VM nel diagramma 2 è messa in


relazione con il momento d’attrito delle perdite
per trascinamento, per i cuscinetti a sfere, dalla

Mdrag = VM Kball dm5 n2

e, per i cuscinetti a rulli, dalla

Mdrag = 10 VM Kroll B dm4 n2

in cui
Mdrag = momento d’attrito dovuto alle perdite
per trascinamento, Nmm
VM = variabile in funzione del livello d’olio
secondo il diagramma 2
Kball = costante relativa ai cuscinetti a sfere,
ved. sotto
Kroll = costante relativa ai cuscinetti a rulli,
ved. sotto
dm = diametro medio del cuscinetto, mm
B = larghezza dell’anello interno del
cuscinetto, mm
n = velocità di rotazione, giri/min

I valori per la variabile VM si possono ricavare


dal diagramma 2, dalla curva rossa quelli per
i cuscinetti a sfere e dalla curva blu quelli per
i cuscinetti a rulli.
La costante relativa ai cuscinetti a sfere si
definisce con la

e la costante relativa ai cuscinetti a rulli si defi-


nisce con la

in cui
Kball = costante relativa ai cuscinetti a sfere
Kroll = costante relativa ai cuscinetti a rulli
irw = numero delle corone di sfere
KZ = costante della geometria relativa al tipo
di cuscinetto († tabella 5)
KL = costante della geometria relativa al tipo
di cuscinetto a rulli († tabella 5)
d = diametro foro del cuscinetto, mm
D = diametro esterno del cuscinetto, mm

89
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Attrito

Nota l’attrito aumenta per effetto dell’aumento dello


Per calcolare le perdite per trascinamento nella spessore della pellicola, fino a che il fenomeno
lubrificazione a getto d’olio, si può usare il mo- di starvation alle alte velocità e gli effetti di tipo
dello del bagno d’olio, con un livello d’olio a termico non lo riducono di nuovo.
metà del diametro del corpo volvente posto più Il coefficiente d’attrito di strisciamento si può
in basso e moltiplicare per due il valore ottenu- calcolare con la formula seguente
to di Mdrag. Per calcolare le perdite per trasci-
namento nei sistemi ad asse verticale si può µsl = φbl µbl + (1 – φbl) µEHL
ottenere un valore approssimato utilizzando il
modello dei cuscinetti completamente immersi in cui
e moltiplicare il valore ottenuto di Mdrag per un µsl = coefficiente d’attrito di strisciamento
fattore pari alla larghezza (altezza) che risulta φbl = fattore ponderato per il coefficiente di
immersa rispetto alla larghezza (altezza) totale attrito di strisciamento, ved. sotto
del cuscinetto. µbl = coefficiente che dipende dagli additivi
nel lubrificante, valore approssimato
Lubrificazione mista per basse velocità 0,15
e viscosità µEHL = coefficiente d’attrito per applicazioni con
In condizioni di esercizio con valori κ ridotti (≤ pellicola pienamente formata:
2), l’applicazione rientra nel regime di lubrifica- 0,05 per una lubrificazione
zione mista; può verificarsi un contatto metal- con oli minerali
lo-metallo occasionale che aumenta l’attrito. 0,04 per una lubrificazione
Nel diagramma 3 è illustrato lo schema di un con oli sintetici
tipico momento d’attrito in funzione della velo- 0,1 per una lubrificazione con fluidi per
cità di rotazione e della viscosità. Durante il trasmissioni idrauliche
periodo di avviamento, con velocità o viscosità Per le applicazioni con i cuscinetti
crescenti, il momento d’attrito diminuisce, dato a rulli cilindrici o conici si usano invece
che si forma una pellicola di lubrificante e il cu- i seguenti valori:
scinetto entra in pieno nel regime elastoidrodi- 0,02 con i cuscinetti a rulli cilindrici
namico (EHL). 0,002 con i cuscinetti a rulli conici
Con l’aumentare della velocità o della viscosità,

90
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Il fattore ponderato per il momento d’attrito di


strisciamento si può stimare utilizzando la for-
mula seguente

in cui
φbl = fattore ponderato per il coefficiente
d’attrito di strisciamento
e = base dei logaritmi naturali = 2,718
n = velocità di rotazione, giri/min
ν = viscosità cinematica del lubrificante alla
temperatura di funzionamento, mm2/s
(con una lubrificazione a grasso,
la viscosità dell’olio base).
dm = diametro medio del cuscinetto
= 0,5 (d + D), mm

Una stima del fattore ponderato φbl per il coef-


ficiente di attrito di strisciamento si può otte-
nere utilizzando la curva rappresentata nel
diagramma 4.

Effetti sull’attrito del gioco


e del disallineamento
Le variazioni di gioco e/o di disallineamento
modificano il momento d’attrito dei cuscinetti.
Il modello sopra descritto considera il gioco
normale e l’assenza di disallineamento nel cu-
scinetto. Però le temperature di esercizio ele-
vate o le alte velocità possono ridurre il gioco
radiale interno dei cuscinetti, con conseguente
sviluppo di maggiore attrito. Il disallineamento
produce solitamente un aumento di attrito, che
però nei cuscinetti orientabili a sfere e a rulli,
nei cuscinetti toroidali a rulli CARB e nei cusci-
netti assiali orientabili a rulli, è trascurabile.
Nel caso di condizioni applicative particolari,
sensibili alle variazioni di gioco e di disallinea-
mento, si raccomanda di rivolgersi all’Ingegne-
ria di Applicazione SKF.

91
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Attrito

Effetti sull’attrito del riempimento Attrito nei cuscinetti ibridi


di grasso
Quando si lubrifica con il grasso e il cuscinetto Grazie ai valori più elevati del modulo di elasti-
è stato appena riempito con la quantità consi- cità della ceramica, i cuscinetti ibridi hanno
gliata di lubrificante (o lo è stato in occasione aree di contatto più piccole, il che comporta
di un rabbocco), nel corso delle prime ore di una riduzione delle componenti di attrito vol-
funzionamento (o giorni, a seconda della velo- vente e di strisciamento. Inoltre, la minore
cità) il cuscinetto stesso può presentare valori densità della ceramica rispetto a quella dell’ac-
di attrito notevolmente più elevati di quelli cal- ciaio riduce le forze centrifughe e ciò può an-
colati in origine. Questo è dovuto al fatto che il che contribuire a ridurre l’attrito alle alte velo-
grasso impiega tempo a ridistribuirsi nello spa- cità. Nelle formule succitate il momento di at-
zio libero all’interno del cuscinetto e nel frat- trito per cuscinetti obliqui a sfere ibridi può es-
tempo viene fatto circolare e subisce un conti- sere calcolato sostituendo le costanti geometri-
nuo sbattimento. che R3 e S3 dei cuscinetti completamente in
Per considerare questo effetto, si moltiplica il acciaio rispettivamente con 0,41 R3 e 0,41 S3.
momento d’attrito di rotolamento iniziale per I design ad alta velocità con cuscinetti radiali a
2 nel caso dei cuscinetti delle serie leggere e sfere prevedono il precarico assiale del sistema
per 4 nel caso dei cuscinetti delle serie più pe- di cuscinetti. In queste condizioni, i cuscinetti
santi. Dopo questo periodo di “rodaggio”, il mo- radiali a sfere si comporteranno come cusci-
mento d’attrito scende però a valori simili a netti obliqui a sfere e quindi si assiste ad una
quelli che si hanno con i cuscinetti lubrificati ad simile riduzione del livello di attrito alle alte ve-
olio, in molti casi anche minori. Se il cuscinetto locità.
viene riempito con un’eccessiva quantità di Tuttavia, questo calcolo dell’attrito deve essere
grasso, si possono avere valori di attrito più realizzato in collaborazione con l’Ingegneria di
elevati. In proposito si può fare riferimento alla Applicazione SKF.
sezione “Rilubrificazione”, da pagina 217, op-
pure consultare l’Ingegneria di Applicazione
SKF per ulteriori informazioni.

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Resistenza all’avviamento Perdita di potenza e


Per resistenza all’avviamento di un cuscinetto temperatura del cuscinetto
volvente s’intende il momento d’attrito da su- La perdita di potenza in un cuscinetto, conse-
perare affinché il cuscinetto inizi a ruotare dalla guente all’attrito all’interno del cuscinetto stes-
stato di quiete. Alla normale temperatura am- so, si può calcolare con la formula
biente, da +20 a +30 °C, partendo da una ve-
locità zero e con µsl = µbl, la resistenza all’av- NR = 1,05 x 10–4 M n
viamento si può calcolare utilizzando solo il
momento d’attrito di strisciamento e il mo- in cui
mento d’attrito delle guarnizioni striscianti, se NR = perdita di potenza, W
sono presenti. Quindi M = momento d’attrito totale nel cuscinetto,
Nmm
Mstart = Msl + Mseal n = velocità di rotazione, giri/min

in cui Se si conosce il coefficiente di raffreddamento


Mstart = momento d’attrito all’avviamento, Nmm (cioè il calore da asportare dal cuscinetto per
Msl = momento d’attrito di strisciamento, grado di differenza di temperatura tra il cusci-
Nmm netto stesso e l’ambiente), si può ottenere una
Mseal = momento d’attrito delle guarnizioni stima dell’aumento di temperatura del cusci-
striscianti, Nmm netto mediante la

Tuttavia, la coppia di avviamento può essere ∆T = NR/WS


notevolmente più elevata nei cuscinetti a rulli
con grande angolo di contatto, fino a quattro in cui
volte, come nel caso dei cuscinetti a rulli conici ∆T = aumento di temperatura, °C
delle serie 313, 322 B, 323 B e T7FC, e fino a NR = perdita di potenza, W
otto volte, come nel caso dei cuscinetti assiali WS = coefficiente di raffreddamento, W/°C
orientabili a rulli.

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Attrito

Esempio di calcolo poiché Grr.e < Grr.l, allora

Un cuscinetto a rulli sferici 22208 E deve fun- Grr = 0,26


zionare ad una velocità di 3 500 giri/min nelle
seguenti condizioni di esercizio: • Variabili dell’attrito di strisciamento

Carico cuscinetto radiale effettivo Fr = 2 990 N Gsl.e = S1 dm0,25 (Fr4 + S2 Fa4)1/3

Carico cuscinetto assiale effettivo Fa = 100 N = 3,62 x 10–3 x 600,25 x

Rotazione anello interno (2 9904 + 508 x 1004)1/3

Temperatura di esercizio +40 °C = 434

Lubrificazione a bagno d’olio Gsl.l = S3 dm0,94 (Fr3 + S4 Fa3)1/3

Livello olio H = 2,5 mm oltre il bordo della pi- = 8,8 x 10–3 x 600,94 x
sta dell’anello esterno in condizioni statiche.
Olio minerale con viscosità cinematica n = 68 (2 9903 + 117 x 1003)1/3
mm2/s a 40 °C
= 1 236,6
Requisito:
Quale sarà il valore del momento d’attrito tota- poiché Gsl.e < Gsl.l, allora
le?
Gsl = 434
1. Calcolo delle variabili che dipendono
dalla geometria e dal carico 2. Calcolo del momento di attrito
di rotolamento
Secondo la tabella 2a, a pagina 81, con un
diametro cuscinetto medio Mrr = Grr (ν n)0,6 = 0,26 x (68 x 3 500)0,6

dm= 0,5 (d + D) = 0,5 (40 + 80) = 60 mm = 437 Nmm

• Variabili dell’attrito di rotolamento 3. Calcolo del momento di attrito


di strisciamento
Grr.e = R1 dm1,85 (Fr + R2 Fa)0,54
Ipotizzando una pellicola di lubrificante com-
= 1,6 x 10–6 x 601,85 x pletamente formata, κ > 2

(2 990 + 5,84 x 100)0,54 Msl = µsl Gsl = 0,05 x 434 = 21,7 Nmm

= 0,26

Grr.l = R3 dm2,3 (Fr + R4 Fa)0,31

= 2,81 x 10–6 x 602,3 x

(2 990 + 5,8 x 100)0,31

= 0,436

94
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4. Calcolo del fattore di riduzione


da riscaldamento per fenomeni
di taglio (inlet shear heating)

Le perdite da trascinamento si possono ottene-


re in maniera approssimativa da

Mdrag = 10 VM Kroll B dm4 n2


5. Calcolo del fattore di riduzione da ri-
empimento/carenza (replenishment/ = 10 x 0,3 x 10-4 x
starvation) cinematico in presenza di
lubrificazione a bagno d’olio 13,2 x 10-12 x 23 x 604 x 3 5002

= 14,5 Nmm

7. Calcolo del momento di attrito totale


di 22208 E in base al nuovo modello
SKF

M = φish φrs Mrr + Msl + Mdrag

= 0,85 x 0,8 x 437 + 21,7 + 14,5

= 334 Nmm
6. Calcolo delle perdite da trascinamen-
to in presenza di lubrificazione a ba-
gno d’olio

Con una variabile per le perdite da trascina-


mento in funzione di

H/dm = 2,5/60 = 0,041

Dal diagramma 2, a pagina 89, si evince che


le perdite da trascinamento sono di piccola en-
tità poiché H/dm < 0,1. Tuttavia, possono anco-
ra essere prese in considerazione. Per I cusci-
netti a rulli la variabile relative alle perdite da
trascinamento VM diventa approssimativamen-
te 0,3 x 10–4.
Quindi la costante relativa al cuscinetto a rulli
si può ricavare da

95
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96
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Velocità e vibrazioni

Velocità di riferimento................................................................................................. 98
Influenza del carico e della viscosità dell’olio sulle velocità di riferimento/ammissibili............... 98
Velocità superiori a quella di riferimento .......................................................................................... 104

Velocità limite ............................................................................................................. 104

Casi speciali ................................................................................................................ 104


Basse velocità........................................................................................................................................ 104
Movimenti oscillatori ............................................................................................................................ 104

Sviluppo delle vibrazioni nel cuscinetto........................................................................ 105


Eccitazione dovuta alla variabilità del numero dei corpi volventi sotto carico ............................. 105
Precisione dei componenti associati .................................................................................................. 105
Danneggiamento localizzato ............................................................................................................... 105
Contaminanti ......................................................................................................................................... 105

Influenza del cuscinetto sulle vibrazioni dell'applicazione ............................................. 105

97
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Velocità e vibrazioni

Esiste un limite alla velocità a cui i cuscinetti ralla esterna


volventi possono operare. Generalmente tale • in caso di cuscinetto radiale: un carico radia-
limite è imposto dalla temperatura di esercizio le costante, pari al 5% del coefficiente di ca-
del lubrificante utilizzato o del materiale dei rico statico C0
componenti del cuscinetto. • in caso di cuscinetto assiale: un carico assia-
La velocità a cui si raggiunge la temperatura le costante, pari al 2% del coefficiente di ca-
limite di esercizio dipende dal calore che si svi- rico statico C0
luppa per attrito nel cuscinetto (a cui va ag- • cuscinetti aperti, con gioco Normale
giunto il calore proveniente dall’esterno) e dalla
quantità di calore che può essere rimosso dal Per i cuscinetti lubrificati ad olio:
cuscinetto. • lubrificante: olio minerale senza additivi EP,
Nel determinare la capacità di raggiungere una avente, a 70 °C, una viscosità cinematica
certa velocità giocano il proprio ruolo tipo, di- pari a: ν = 12 mm2/s (ISO VG 32) per i cu-
mensioni, forma costruttiva interna, precisione scinetti radiali ν = 24 mm2/s (ISO VG 68) per
e gioco interno del cuscinetto e inoltre esecu- i cuscinetti assiali a rulli
zione della gabbia, carico e condizioni di lubrifi- • metodo di lubrificazione: bagno d’olio con
cazione e di raffreddamento. l’olio che raggiunge il centro del corpo vol-
Nelle tabelle dei prodotti in genere sono indi- vente posto più in basso
cate due velocità: la velocità di riferimento (ter-
mica) e la velocità limite (cinematica), i cui va- Per i cuscinetti lubrificati a grasso:
lori dipendono dai criterio preso in considera- • lubrificante: grasso normale con un adden-
zione. sante al litio, con olio base minerale avente
una viscosità di 100 – 200 mm2/s a 40 °C
(ad es. ISO VG 150)
Velocità di riferimento • quantità di grasso: circa il 30% dello spazio
libero nel cuscinetto
La velocità di riferimento (termica) indicata
nelle tabelle dei prodotti rappresenta il valore In un cuscinetto lubrificato a grasso può verifi-
di riferimento da utilizzare per determinare la carsi un picco di temperatura nel periodo ini-
velocità ammissibile del cuscinetto soggetto ad ziale dopo l’avviamento. Pertanto può essere
un certo carico e funzionante con un lubrifi- necessario far funzionare il cuscinetto per 10
cante avente una certa viscosità. – 20 ore prima che raggiunga la temperatura
I valori delle velocità di riferimento indicate normale di esercizio.
sono conformi alla norma ISO 15312:2003 In queste particolari condizioni di esercizio le
(nella quale non sono inclusi i cuscinetti assiali velocità di riferimento sono uguali sia con una
a sfere). Questa norma ISO è stata concepita lubrificazione ad olio sia con quella a grasso.
per la lubrificazione ad olio, ma è valida anche Quando ruota l’anello esterno può essere ne-
in presenza di una lubrificazione a grasso. cessario ridurre i valori.
La velocità di riferimento di un dato cuscinetto Per certi cuscinetti, in cui il limite di velocità
rappresenta la velocità, in certe specifiche con- non è determinato dal calore proveniente dai
dizioni di lavoro, alla quale esiste un equilibrio contatti corpi volventipiste, nelle tabelle dei
fra il calore sviluppato dal cuscinetto e il calore prodotti sono riportate solo le velocità limite.
ceduto dal cuscinetto all’albero, al sopporto e al È il caso, per esempio, dei cuscinetti con guar-
lubrificante. Le condizioni di riferimento per ot- nizioni striscianti.
tenere tale equilibrio secondo la ISO
15312:2003 sono le seguenti Influenza del carico e della viscosità
dell’olio sulle velocità di riferimento/
• un aumento di temperatura di 50 °C oltre ammissibili
una temperatura ambiente di 20 °C, ossia In presenza di valori di carico e viscosità supe-
una temperatura del cuscinetto di 70 °C, riori a quelli di riferimento, la resistenza d’attri-
misurata sull’anello esterno fermo o sulla to aumenta tanto che il cuscinetto non può

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funzionare alla velocità di riferimento consiglia- Lubrificazione a grasso


ta, a meno che non sia possibile permettere I diagrammi sono validi anche per la lubrifica-
temperature maggiori. L’influenza del carico e zione a grasso. Tuttavia, la velocità di riferi-
della viscosità cinematica sulla velocità di rife- mento per la lubrificazione a grasso, è basata
rimento può essere desunta dai diagrammi: sulla viscosità dell’olio di base, VG 150, ma è
possibile utilizzarla anche per la gamma di vi-
Diagramma 1: Cuscinetti radiali a sfere, scosità compresa tra ISO VG 100 – ISO VG
a pagina 100. 200. Per altri valori di viscosità, il valore fν de-
Diagramma 2: Cuscinetti radiali a rulli, ve essere calcolato come fν per la viscosità di
a pagina 101. base dell’olio, a una temperatura di 40 °C del
Diagramma 3: Cuscinetti assiali a sfere, grasso prescelto, diviso per fν per un olio di
a pagina 102. classe ISO VG 150, cioè
Diagramma 4: Cuscinetti assiali a rulli,
a pagina 103.

Lubrificazione a olio
I valori dei fattori correttivi per la lubrificazione Esempio 1
ad olio Un cuscinetto radiale a sfere SKF Explorer
6210 è soggetto a un carico P = 0,24 C0 ed è
• fP: per l’influenza del carico dinamico equi- lubrificato a bagno d’olio con una viscosità pari
valente P sul cuscinetto e a 68 mm2/s alla temperatura di 40 °C. Quale
• fν: per l’influenza della viscosità, velocità ammissibile può essere prevista?
Per il cuscinetto 6210: dm = 0,5 (50 + 90) =
si possono ottenere dai diagrammi da 1 a 4 70 mm. Dal diagramma 1, a pagina 100, con
come funzione di P/C0 e del diametro medio dm = 70 mm e P/C0 = 0,24, fP = 0,63 e con
del cuscinetto dm P/C0 = 0,24 e ISO VG 68, fν = 0,85.
La velocità ammissibile del cuscinetto per il
in cui quale è prevedibile una temperatura di eserci-
P = carico dinamico equivalente zio di 70 °C, nperm, sarà allora
sul cuscinetto, kN
C0 = coefficiente di carico statico, kN nperm = 15 000 x 0,63 x 0,85 = 8 030 giri/min
dm = diametro medio del cuscinetto
= 0,5 (d + D), mm Esempio 2
Un cuscinetto orientabile a rulli SKF Explorer
Nei diagrammi, i valori della viscosità sono 22222 E è soggetto ad un carico P = 0,15 C0
espressi con la simbologia ISO, per esempio, e ha una lubrificazione con un grasso avente
ISO VG 32, in cui 32 è la viscosità dell’olio a 40 una viscosità dell’olio base di 220 mm2/s a 40
°C. Se la temperatura di riferimento di 70 °C °C. Quale velocità ammissibile è prevedibile?
deve restare invariata, è possibile ottenere la Per il cuscinetto 22222 E: dm = 0,5 (110 +
velocità ammissibile con la formula 200) = 155 mm. Nel diagramma 2, a pagina
101, con dm = 155 mm e P/C0 = 0,15, fP =
nperm = nr fP fν 0,53 e con P/C0 = 0,15 e ISO VG 220, fν effettiva
= 0,83; con P/C0 = 0,15 and ISO VG 150, fν ISO
in cui VG150 = 0,87. La velocità ammissibile del cusci-
nperm = velocità di rotazione ammissibile netto per il quale è prevedibile una temperatu-
del cuscinetto, giri/min ra di 70 °C, nperm, sarà allora
nr = velocità di riferimento, giri/min
fP = fattore correttivo per il carico P sul nperm = 3 000 x 0,53 x 0,83/0,87 = 1 520 gi-
cuscinetto ri/min
fν = fattore correttivo per la viscosità
dell’olio

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Velocità e vibrazioni

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Velocità e vibrazioni

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Velocità e vibrazioni

Velocità superiori a quella di riferimento sione standard della gabbia indicate. Per far
È possibile far funzionare i cuscinetti a velocità funzionare i cuscinetti a velocità superiori a
superiori a quella di riferimento, a patto di ri- quelle riportate nelle tabelle, è necessario mi-
durre l’attrito all’interno del cuscinetto stesso gliorare alcuni fattori che limitano la velocità,
tramite un sistema di lubrificazione che fornisca come una maggiore precisione di rotazione, l’e-
piccole quantità di lubrificante dosate con preci- secuzione ed il materiale della gabbia, nonché la
sione, oppure di asportare calore mediante un lubrificazione e lo smaltimento del calore. È
sistema a circolazione d’olio o prevedendo alet- pertanto consigliabile consultare l’Ingegneria di
te di raffreddamento sul sopporto oppure indi- Applicazione SKF. Nel caso di lubrificazione a
rizzando un flusso d’aria di raffreddamento grasso, dovranno inoltre essere considerati altri
(† sezione “Metodi di lubrificazione ad olio”, da aspetti quali la lubrificazione delle superfici di
pagina 228). In assenza di una di queste mi- guida della gabbia e la resistenza al taglio del
sure di riduzione dell’attrito, un qualsiasi au- lubrificante, determinati dall’addensante e dal-
mento di velocità al di sopra di quella di riferi- l’olio base († sezione “Lubrificazione a grasso”,
mento provocherebbe un eccessivo aumento da pagina 211). Alcuni cuscinetti a sfere aperti
della temperatura all’interno del cuscinetto. Un presentano un valore di attrito estremamente
aumento della temperatura del cuscinetto im- basso e le velocità di riferimento elencate pos-
plica una diminuzione della viscosità del lubrifi- sono essere maggiori di quelle limite. Pertanto
cante e rende più difficoltosa la formazione della si deve calcolare la velocità ammissibile e con-
pellicola lubrificante, con conseguente ulteriore frontarla con quella limite. Il valore minore tra le
aumento dell’attrito nonché della temperatura due sarà quello da considerarsi valido. Occorre
stessa. Se, nello stesso tempo, il gioco del cusci- ricordare che, per funzionare in modo soddisfa-
netto si riduce a causa della maggiore tempera- cente alle alte velocità, i cuscinetti devono esse-
tura dell’anello interno, il risultato finale è il re soggetti a un carico minimo. Particolari in
grippaggio del cuscinetto. In genere qualsiasi proposito sono riportati nelle sezioni dei prodot-
aumento di velocità al di sopra di quella di rife- ti alla voce “Carico minimo”.
rimento comporta una differenza di temperatu-
ra fra l’anello interno e quello esterno maggiore
del normale. Pertanto, di solito occorre preve-
Casi speciali
dere un cuscinetto con gioco interno C3, ossia In certe applicazioni l’importanza dei limiti di
maggiore del normale, e può essere necessario velocità è seconda ad altre considerazioni.
studiare più attentamente la distribuzione della
temperatura nel cuscinetto. Basse velocità
A velocità molto basse è impossibile la forma-
zione di una pellicola lubrificante elastoidrodina-
Velocità limite mica nei contatti fra i corpi volventi e le piste. In
Il limite di velocità è determinato da criteri che tali casi, si impiegano generalmente lubrificanti
comprendono la stabilità della forma o la resi- contenenti additivi EP († sezione “Lubrificazio-
stenza della gabbia, la lubrificazione delle su- ne a grasso”, da pagina 211).
perfici che la guidano, le forze centrifughe e gi-
roscopiche agenti sui corpi volventi e altri fattori Movimenti oscillatori
limitanti la velocità, come le guarnizioni ed Con tali tipi di movimento il senso di rotazione
il lubrificante per i cuscinetti dotati di guarnizio- varia prima che il cuscinetto abbia compiuto un
ni. L’esperienza in applicazioni pratiche e di singolo giro. Dato che, nel punto in cui il senso
laboratorio indica che esistono velocità massime di rotazione cambia, la velocità di rotazione è
che non devono essere superate o per motivi pari a zero, non può essere mantenuta una
tecnici o per gli altissimi costi dati dalla necessi- pellicola elastoidrodinamica di lubrificante pie-
tà di mantenere la temperatura di esercizio ad namente formata. In tali casi è importante usa-
un livello accettabile. Le velocità limite che sono re un lubrificante contenente un additivo EP ef-
riportate nelle tabelle dei cuscinetti sono valide ficace, al fine di riuscire a creare una pellicola di
per la forma costruttiva del cuscinetto e la ver- lubrificazione limite in grado di reggere i carichi.

104
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Nel caso dei movimenti oscillatori non è possibi- presenti errori di forma, questi possono quindi
le proporre un limite superiore di velocità, dato provocare vibrazioni in esercizio. È pertanto im-
che questo non è imposto dall’equilibrio termico, portante lavorare le sedi di albero e alloggia-
ma dalle forze d’inerzia in gioco. Ad ogni inver- mento secondo le tolleranze prescritte († se-
sione di rotazione, esiste il pericolo che le forze zione “Tolleranze per forma cilindrica” a pagina
d’inerzia facciano slittare per un certo tratto i 174).
corpi volventi con conseguente danneggiamento
delle piste. Le accelerazioni e le decelerazioni Danneggiamento localizzato
ammissibili dipendono dalla massa dei corpi L’incauta manipolazione o montaggio errato,
volventi e della gabbia, dal tipo e dalla quantità possono danneggiare piccole sezioni delle piste
di lubrificante, dal gioco in esercizio e dal carico e dei corpi volventi. In esercizio, il rotolamento
sul cuscinetto. Per esempio nei sistemi azionati su un componente danneggiato genera una
da bielle, si usano cuscinetti precaricati e muniti particolare frequenza di vibrazione. L’analisi del-
di corpi volventi relativamente piccoli e di piccola le frequenze della vibrazione può portare all’i-
massa. Non è possibile dare indicazioni di carat- dentificazione del componente danneggiato.
tere generale ed è necessario analizzare i movi- Questo principio è sfruttato nelle apparecchiatu-
menti con maggiore precisione e nei singoli casi. re SKF di condition monitoring per rilevare i
A questo proposito è consigliabile consultare danneggiamenti dei cuscinetti. Per calcolare le
l’Ingegneria di Applicazione SKF. frequenze dei cuscinetti SKF, fare riferimento
alla sezione “Calcoli” del “Catalogo Tecnico Inte-
rattivo SKF”, disponibile su CD-ROM od online
Sviluppo delle vibrazioni nel sito www.skf.com, oppure contattare l’Inge-
gneria di Applicazione SKF.
nel cuscinetto
In generale, di per sé, un cuscinetto volvente Contaminanti
non fa rumore. Quello che è percepito come Se si opera in ambienti contaminati possono
“rumore del cuscinetto” è in effetti il risultato penetrare nei cuscinetti particelle di sporco, su
udibile delle vibrazioni da esso trasmesse diret- cui si muovono i corpi volventi. La vibrazione
tamente o indirettamente alla struttura che lo prodotta, pur non avendo una frequenza tipica
circonda. Questo è il motivo per cui quasi di vibrazione e dipendendo dalla quantità, dalla
sempre i problemi di rumorosità possono essere grandezza e dalla composizione delle particelle,
considerati come problemi di vibrazione che può generare un fastidioso rumore.
coinvolgono l’intero sistema di cuscinetti.

Eccitazione dovuta alla variabilità del


Influenza del cuscinetto
numero dei corpi volventi sotto carico sulle vibrazioni
Quando si applica a un cuscinetto un carico ra-
diale, il numero dei corpi volventi che reggono
dell'applicazione
il carico varia leggermente durante le fasi di In molte applicazioni la rigidezza dei cuscinetti
esercizio, ossia 2323... Questo provoca uno è uguale a quella della struttura circostante,
spostamento nella direzione del carico. La vi- permettendo così di ridurre le vibrazioni dell’ap-
brazione che ne risulta non può essere evitata, plicazione attraverso la corretta scelta dei cusci-
ma si può ridurre applicando un precarico as- netti e la loro disposizione (compreso il precari-
siale in modo da caricare tutti i copri volventi (la co e il gioco). In tre modi:
cosa non è possibile con i cuscinetti a rulli cilin-
drici). • Eliminando la vibrazione critica di risonanza.
• Smorzando la vibrazione critica fra il compo-
Precisione dei componenti associati nente e gli altri componenti fonti di risonanza.
Nei casi in cui siano montati con interferenza, • Variando la rigidezza della struttura per va-
gli anelli possono assumere la forma del com- riare la frequenza critica.
ponente su cui sono stati installati. Se sono

105
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Cuscinetti - dati generali

Dimensioni ................................................................................................................. 108


Piani Generali ISO................................................................................................................................. 108
Piani Generali per i cuscinetti in pollici .............................................................................................. 109
Dimensioni dei raccordi........................................................................................................................ 109

Tolleranze................................................................................................................... 110
Simboli delle tolleranze........................................................................................................................ 110
Identificazione della serie diametrale ................................................................................................ 110
Tabelle di tolleranza.............................................................................................................................. 110
Limiti per le dimensioni dei raccordi.................................................................................................. 111

Gioco interno del cuscinetto ........................................................................................ 126

Materiali dei cuscinetti volventi ................................................................................... 127


Materiali degli anelli e dei corpi volventi ........................................................................................... 127
Materiali delle gabbie ........................................................................................................................... 128
Materiali delle protezioni ..................................................................................................................... 131
Precauzioni di sicurezza nell’uso della gomma al fluoro ................................................................ 132
Rivestimenti........................................................................................................................................... 132

Gabbie........................................................................................................................ 133
Gabbie stampate ................................................................................................................................... 133
Gabbie massicce.................................................................................................................................... 134
Gabbie con rosette e perni .................................................................................................................. 135
Materiali ................................................................................................................................................. 135

Appellativi .................................................................................................................. 136


Appellativi di base................................................................................................................................. 137
Appellativi supplementari .................................................................................................................... 140

107
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 15:59 Pagina 108

Cuscinetti - dati generali

Dimensioni la serie di larghezze o di altezze e la seconda la


serie diametrale († fig. 1).
Per motivi di prezzo, qualità e facilità di sosti- Nel Piano Generale ISO per i cuscinetti metrici
tuzione, i costruttori e gli utilizzatori di cusci- a una corona di rulli conici, le dimensioni d’in-
netti volventi sono interessati solamente a una gombro sono raggruppate secondo alcune
limitata quantità di grandezze. L’organizzazione gamme dell’angolo di contatto a, note come
internazionale per l’unificazione ISO ha perciò serie angolari (serie angolari 2, 3, 4, 5, 6 e 7
definito i Piani Generali relativi alle dimensioni in ordine crescente dell’angolo). Sulla base del-
d’ingombro le relazioni fra i diametri esterno e del foro e
tra la larghezza totale del cuscinetto e l’altezza
• dei cuscinetti volventi metrici, nella norma della sezione trasversale, sono anche state fis-
ISO 15:1998, eccetto i cuscinetti a rulli conici sate le serie diametrali e delle larghezze. In
• dei cuscinetti radiali metrici a rulli conici, questo caso si ottiene una serie dimensionale
nella norma ISO 355:1977 combinando la serie angolare con una serie
• dei cuscinetti assiali metrici, nella norma ISO diametrale e una serie di larghezze († fig. 2).
104:2002. Queste serie dimensionali sono rappresentate
da una cifra per la serie angolare e da due let-
Piani Generali ISO tere, in cui la prima lettera identifica la serie
I Piani Generali ISO per le dimensioni d’ingom- diametrale e la seconda la serie delle larghez-
bro dei cuscinetti radiali contengono una serie ze. Salvo pochissime eccezioni, dettate dallo
progressiva di diametri esterni unificati per cia- sviluppo tecnologico, i cuscinetti del presente
scun valore unificato del foro, suddivisa nelle catalogo sono conformi ai Piani Generali ISO o
serie diametrali 7, 8, 9, 0, 1, 2, 3 e 4 (in ordine ad altre norme ISO per quanto riguarda le di-
crescente del diametro esterno). Nell’ambito di mensioni di alcuni tipi per i quali le serie di-
ogni serie diametrale, sono anche state stabili- mensionali ISO non sono appropriate. È per-
te varie serie di larghezze (serie di larghezze 8, tanto garantita l’intercambiabilità. Ulteriori in-
0, 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7 in ordine crescente della formazioni sono riportate sotto il titolo “Di-
larghezza). La serie delle larghezze per i cusci- mensioni” nei testi che precedono le singole
netti radiali corrisponde alla serie di altezze per sezioni relative ai prodotti.
i cuscinetti assiali (serie di altezze 7, 9, 1 e 2 in L’esperienza ha dimostrato che i requisiti della
ordine crescente di altezza). Combinando una massima parte delle applicazioni possono esse-
serie di larghezze o di altezze con una serie dia- re soddisfatti impiegando cuscinetti con dimen-
metrale, si ottiene una serie dimensionale, con- sioni conformi a questo tipo di unificazione.
traddistinta da due cifre. La prima cifra identifica

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Piani Generali per i cuscinetti in pollici


Un grande gruppo di cuscinetti con dimensioni
in pollici è costituito da tipi a rulli conici. Le di-
mensioni di questi cuscinetti sono conformi alla
norma AFBMA 19-1974 (ANSI B3.19-1975).
La norma ANSI/ABMA 19.2-1994 ha successi-
vamente sostituito tale norma, ma non com-
prende più le dimensioni.
Oltre ai cuscinetti a rulli conici in pollici, sono
disponibili anche alcuni cuscinetti a sfere e a
rulli cilindrici, conformi alla vecchia norma in-
glese BS 292-2:1982, che non sono tuttavia
illustrati in questo catalogo. Questa norma è
stata successivamente ritirata a seguito del
passaggio al sistema metrico e non si consiglia
di utilizzare tali cuscinetti per i design di ultima
concezione.

Dimensioni dei raccordi I limiti massimi validi per i raccordi dei cusci-
Nelle tabelle dei prodotti sono indicati i valori netti, che sono importanti quando si devono
minimi delle dimensioni dei raccordi († fig. 3) proporzionare i raggi di arrotondamento delle
in direzione radiale (r1, r3) e in direzione assiale parti destinate ad accogliere i cuscinetti stessi,
(r2, r4). Tali valori sono conformi ai Piani Gene- sono conformi alla norma ISO 582:1995 e so-
rali contenuti nelle norme no riportati nella sezione “Tolleranze”, da
pagina 110.
• ISO 15:1998, ISO 12043:1995 e ISO
12044:1995 per i cuscinetti volventi radiali
• ISO 355:1977 per i cuscinetti radiali a rulli
conici
• ISO 104:2002 per i cuscinetti volventi assiali.

109
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 15:59 Pagina 110

Cuscinetti - dati generali

Tolleranze Tabelle di tolleranza


Le tolleranze effettive sono riportate nelle ta-
La precisione dimensionale e di rotazione dei belle di seguito.
cuscinetti volventi è stata unificata a livello in-
ternazionale. Oltre alle tolleranze Normali le Tabella 3: Tolleranze normali per cuscinetti
norme ISO comprendono tolleranze più ristret- radiali, eccetto cuscinetti a rulli
te, ad esempio conici
Tabella 4: Classe di tolleranza P6 per
• la classe di tolleranza 6, che corrisponde alla cuscinetti radiali, eccetto cuscinetti
classe di tolleranza SKF P6 a rulli conici
• la classe di tolleranza 5, che corrisponde alla Tabella 5: Classe di tolleranza P5 per
classe di tolleranza SKF P5 cuscinetti radiali, eccetto cuscinetti
a rulli conici
Per applicazioni speciali, come nei mandrini Tabella 6: Tolleranze normali e di classe CL7C
delle macchine utensili, la SKF produce cusci- per cuscinetti metrici a rulli conici
netti di precisione anche maggiore, ad esempio Tabella 7: Classe di tolleranza CLN per
classi di tolleranza P4, P4A, PA9A, SP e UP. cuscinetti metrici a rulli conici
Per ulteriori informazioni si prega di consultare Tabella 8: Classe di tolleranza P5 per
il catalogo SKF “Cuscinetti di precisione”. cuscinetti metrici a rulli conici
Nei testi che precedono le varie sezioni tabella- Tabella 9: Tolleranze per cuscinetti assiali
ri dei prodotti, alla voce “Tolleranze”, sono ri- Tabella 10: Tolleranze normali, delle classi P6
portate informazioni riguardanti la classe di e P5 per fori conici, conicità 1:12
tolleranza di ciascun tipo di cuscinetto. I cusci- Tabella 11: Tolleranze normali per fori conici,
netti con livello di precisione superiore a quello conicità 1:30
Normale sono identificati da un suffisso nel-
l’appellativo per la classe di tolleranza I valori standardizzati sono conformi alle
(† sezione “Appellativi supplementari”, da pa- ISO 492:2002, ISO 199:1997 e ANSI/ABMA
gina 140). Std 19.2:1994.

Simboli delle tolleranze


I simboli delle tolleranze riportati nelle tabelle
di tolleranza da 3 a 11 sono elencati insieme
alle relative definizioni nella tabella 1 alle pa-
gine 112 e 113.

Identificazione della serie diametrale


Dato che le tolleranze per la variazione Vdp e
VDp del diametro del foro e del diametro ester-
no citate nelle tabelle per i cuscinetti volventi
metrici (eccetto i tipi a rulli conici) non sono
universalmente valide per tutte le serie diame-
trali, e non è sempre possibile identificare im-
mediatamente dall’appellativo la serie diame-
trale ISO a cui un cuscinetto appartiene, le re-
lative informazioni sono fornite dalla tabella 2,
a pagina 114.

110
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Limiti per le dimensioni dei raccordi


Per evitare il dimensionamento non corretto
dei raggi di raccordo dei componenti che accol-
gono i cuscinetti volventi e per facilitare il cal-
colo della posizione degli anelli elastici, i limiti
massimi dei raccordi corrispondenti alle di-
mensioni minime dei raccordi stessi († fig. 4)
riportate nelle tabelle dei prodotti, si possono
trovare nelle

Tabella 12: Limiti delle dimensioni dei raccordi


per i cuscinetti radiali e assiali
metrici, eccetto i cuscinetti a rulli
conici
Tabella 13: Limiti delle dimensioni dei raccordi
per i cuscinetti radiali a rulli conici
metrici

da pagina 125. Questi limiti per i cuscinetti


metrici sono conformi alla ISO 582:1995.
I simboli usati nelle tabelle da 12 a 13 sono
riportati, unitamente alle relative definizioni
nella tabella 1, alle pagine 112 e 113.

Esempio
Qual è il valore radiale maggiore (r1 max) per il
raccordo di un cuscinetto a rulli radiale 6211?
Dalla tabella prodotti a pagina 277 si ricava che
r1 min = 1,5 mm e d = 55 mm. Quindi, secondo
la tabella 12 a pagina 125, se rs min = 1,5 mm
e d è minore di 120 mm, r1 max = 2,3 mm.

111
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Cuscinetti - dati generali

112
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Cuscinetti - dati generali

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Cuscinetti - dati generali

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Cuscinetti - dati generali

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Cuscinetti - dati generali

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Cuscinetti - dati generali

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Cuscinetti - dati generali

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Cuscinetti - dati generali

Gioco interno del cuscinetto rigidi, ad es. i pignoni, in cui i cuscinetti si


montano con un certo precarico († sezione
Per gioco interno del cuscinetto († fig. 5) s’in- “Precarico del cuscinetto”, da pagina 186).
tende lo spostamento totale possibile di un Il gioco interno che si definisce Normale è stato
anello rispetto all’altro in senso radiale (gioco scelto in modo che si ottenga un idoneo gioco
interno radiale) o in senso assiale (gioco inter- in funzionamento quando i cuscinetti vengono
no assiale). montati con gli accoppiamenti di solito consi-
È bene distinguere tra il gioco interno di un gliati e le condizioni di esercizio sono quelle
cuscinetto non ancora montato e quello di un normali. Quando le condizioni di montaggio e
cuscinetto montato e che abbia raggiunto la di esercizio non sono normali, ad es. quando
sua temperatura di esercizio (gioco in funzio- entrambi gli anelli sono montati con interferen-
namento). za, sono presenti temperature non usuali, ecc.,
Il gioco interno iniziale (prima del montaggio) è è necessario prevedere cuscinetti con gioco in-
maggiore di quello in funzionamento, poiché i terno maggiore o minore del Normale. In tali
diversi gradi di interferenza negli accoppia- casi, La SKF consiglia di verificare il gioco resi-
menti degli anelli e le differenze di dilatazione duo nel cuscinetto dopo che è stato montato.
termica degli stessi e dei componenti associati, I cuscinetti aventi un gioco interno diverso dal
provocano la dilatazione o compressione degli Normale sono contraddistinti dai suffissi da C1
anelli. a C5 († tabella 14).
Per ottenere un funzionamento soddisfacente Le tabelle che riportano i valori del gioco per
il gioco interno radiale dei cuscinetti è di note- i diversi tipi di cuscinetti si trovano nel testo
vole importanza. Come regola generale, i cu- che precede le singole sezioni dei prodotti. Per
scinetti a sfere devono sempre avere in funzio- i cuscinetti obliqui a una corona di sfere e a una
namento un gioco praticamente uguale a zero corona di rulli conici appaiati, per quelli obliqui
o un leggero precarico. I cuscinetti a rulli cilin- a due corone di sfere e per i cuscinetti a quat-
drici, quelli orientabili a rulli e i cuscinetti toroi- tro punti di contatto, sono riportati invece i va-
dali a rulli CARB devono invece sempre avere lori del gioco interno assiale, in quanto è di
un certo gioco residuo in esercizio – anche se maggiore importanza nelle relative applicazioni.
piccolo. Lo stesso vale per i cuscinetti a rulli co-
nici, eccetto che nei sistemi che devono essere

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Materiali dei cuscinetti lo al cromo è uno degli acciai utilizzati da più


tempo e più intensamente studiati, a seguito
volventi delle crescenti esigenze in termini di durata di
esercizio imposte ai cuscinetti. La composizione
I materiali con cui sono costruiti i loro compo- di questo acciaio per cuscinetti volventi offre
nenti determinano in larga misura le presta- una combinazione ottimale in termini di lavo-
zioni e l’affidabilità dei cuscinetti. Per quanto rabilità e di prestazioni. Il trattamento termico
riguarda gli anelli e i corpi volventi normal- a cui viene sottoposto è normalmente di tipo
mente si considera la durezza ai fini della ca- martensitico o bainitico durante il quale viene
pacità di carico, della resistenza alla fatica nei temprato da 58 a 65 HRC.
contatti di rotolamento, in presenza o meno di Nel corso degli ultimi anni gli sviluppi tecnolo-
contaminazione del lubrificante, e la stabilità gici hanno portato alla realizzazione di acciai
dimensionale. molto puri, cosa che si riflette in modo signifi-
Per quanto riguarda la gabbia, si prendono in cativo sulla qualità degli acciai SKF per cusci-
considerazione l’attrito, le deformazioni, le for- netti. La riduzione dell’ossigeno e delle danno-
ze d’inerzia e, in qualche caso, l’azione di certi se inclusioni non metalliche ha consentito di
lubrificanti, dei solventi, dei liquidi di raffredda- migliorare notevolmente le proprietà degli ac-
mento e dei refrigeranti. L’importanza relativa ciai per cuscinetti volventi, in particolare di
di queste considerazioni può essere influenzata quelli con cui sono fabbricati i tipi della classe
da altri parametri operativi, quali la corrosione, SKF Explorer.
le temperature elevate, i carichi per urto o una
combinazione di tutti questi parametri e di al- Cuscinetti in acciaio temprati a induzione
tre condizioni. La tempra a induzione della superficie offre
Dato che la SKF possiede la competenza e gli la possibilità di temprare in modo selettivo,
strumenti necessari per servirsi dei materiali, trattando solo un componente della pista,
dei rivestimenti e dei processi di lavorazione mentre il resto del componente non viene toc-
più diversi, la sua Ingegneria di Applicazione cato dal processo di tempra. Il tipo di acciaio ed
può assistere i clienti nella scelta di quei cusci- il processo di lavorazione utilizzati prima della
netti in grado di offrire prestazioni superiori tempra a induzione della superficie determina-
nelle specifiche applicazioni. no le proprietà dell’area non interessata dal
Le protezioni incorporate possono anch’esse processo stesso, pertanto è possibile conferire
avere un impatto notevole sulle prestazioni ad un solo componente una combinazione di
e sull’affidabilità dei cuscinetti. I materiali con proprietà.
cui sono costruiti devono offrire una eccellente Un esempio di questa possibilità è dato dalle
resistenza termica e chimica e all’ossidazione. unità mozzo (HBU) per le ruote degli autovei-
Per soddisfare le esigenze delle varie applica- coli, nelle quali la flangia non viene trattata per
zioni, la SKF utilizza materiali diversi per gli consentirle di resistere alla fatica di tipo strut-
anelli, i corpi volventi, le gabbie e le protezioni. turale, mentre le piste vengono temprate a in-
Inoltre, nelle applicazioni in cui non si può ot- duzione per consentire loro di resistere alla fa-
tenere una lubrificazione efficiente o quando tica da rotolamento.
bisogna evitare il passaggio della corrente elet-
trica attraverso i cuscinetti, questi possono es- Cuscinetti in acciaio cementato
sere forniti con rivestimenti speciali. Gli acciai al cromo-nichel e al cromo-manga-
nese, in conformità con la norma ISO 683-
Materiali degli anelli e dei corpi volventi 17:1999, con un contenuto di carbonio di circa
lo 0,15%, sono gli acciai per cementazione più
Cuscinetti in acciaio a tutta tempra comunemente utilizzati per i cuscinetti volventi
Il più diffuso acciaio a tutta tempra per cusci- SKF. Nelle applicazioni in cui si hanno accop-
netti è un acciaio al cromo, contenente circa piamenti con interferenza di forte tensione e
l’1% di carbonio e l’1,5% di cromo, in conformi- forti carichi per urto, si consigliano cuscinetti
tà con la norma ISO 683-17:1999. Oggi, quel- con anelli e/o corpi volventi cementati.

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Cuscinetti - dati generali

Cuscinetti in acciaio inossidabile cuscinetti di funzionare anche in presenza di


Gli acciai inossidabili più comunemente utilizzati temperature estremamente elevate.
per gli anelli e i corpi volventi dei cuscinetti SKF Per ulteriori informazioni circa gli acciai per
sono gli acciai X65Cr14 ad alto contenuto di temperature elevate, si prega di consultare
cromo, in conformità con la ISO 683-17:1999 e l’Ingegneria di Applicazione SKF.
gli acciai X105CrMo17 conformi alla EN 10088-
1:1995. Occorre notare che, per alcune applica- Ceramica
zioni, una eccellente alternativa all’acciaio inos- La ceramica normalmente utilizzata per gli
sidabile è rappresentata da un rivestimento re- anelli e i corpi volventi dei cuscinetti SKF è il
sistente alla corrosione. Per ulteriori informa- nitruro di silicio. È formata da grani molto lun-
zioni circa i rivestimenti alternativi si prenda ghi e fini di nitruro di silicio beta, annegati in
contatto con l’Ingegneria di Applicazione SKF. una matrice vetrosa che fornisce ai cuscinetti
volventi una combinazione di proprietà vantag-
Cuscinetti in acciaio per temperature elevate giose quali, elevata durezza, bassa densità,
A seconda del tipo di cuscinetto, i cuscinetti basso coefficiente di dilatazione, elevata resisti-
standard in acciaio a tutta tempra e quelli con vità, bassa costante dielettrica e assenza di
tempra superficiale presentano una tempera- reazione ai campi magnetici († tabella 15).
tura massima di esercizio che può variare da
120 a 200 °C. La massima temperatura di Materiali delle gabbie
esercizio è direttamente connessa con il tratta-
mento termico utilizzato nella lavorazione dei Gabbie di lamiera stampata d’acciaio
componenti. La maggior parte delle gabbie di lamiera stam-
Per temperature di esercizio fino a 250 °C si pata sono in acciaio laminato a caldo, con un
può applicare uno speciale trattamento termico basso tenore di carbonio, secondo la EN
(stabilizzazione). In questo caso bisogna tenere 10111:1998. Sono leggere e hanno una resi-
in conto una riduzione della capacità di carico stenza relativamente elevata e possono essere
del cuscinetto. trattate in superficie per ridurre ulteriormente
Per i cuscinetti che operano a temperature ele- attrito e usura. Le gabbie stampate normal-
vate, superiori a 250 °C, per periodi di tempo mente usate nei cuscinetti in acciaio inossida-
prolungati si devono usare acciai fortemente bile sono anch’esse in acciaio inossidabile, in
legati, come quello 80MoCrV42-16, lavorato particolare il tipo X5CrNi18-10, secondo la
secondo la ISO 683-17:1999, in quanto man- norma EN 10088-1:1995.
tengono invariata la durezza e consentono ai

128
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Gabbie massicce in acciaio tà, dipendono dalla temperatura e, in esercizio,


Le gabbie massicce in acciaio sono normal- tendono ad alterarsi in modo permanente per
mente costruite con un acciaio per strutture invecchiamento. I fattori più importanti che in-
non legato, tipo S355GT (St 52), secondo la tervengono nel fenomeno dell’invecchiamento
norma EN 10 025:1990 + A:1993. Alcune sono, oltre alla temperatura, il tempo e gli
gabbie massicce in acciaio sono trattate in su- agenti (lubrificante) a cui sono esposti. La rela-
perficie per migliorarne le caratteristiche di zione fra i vari fattori nel caso della poliammide
strisciamento e la resistenza all’usura. Le gab- 6,6 rinforzata con fibre di vetro è illustrata nel
bie massicce in acciaio si impiegano nei cusci- diagramma 1. È evidente come la durata della
netti di grandi dimensioni o in applicazioni gabbia diminuisca con l’aumentare della tem-
in cui, se si impiegassero gabbie in ottone, ci peratura e dell’aggressività del lubrificante.
sarebbe il pericolo della formazione di cricche Quindi, l’idoneità delle gabbie in poliammide
da tensocorrosione, provocate da reazioni di ti- per una specifica applicazione dipende dalle
po chimico. Le gabbie in acciaio si possono condizioni di esercizio e dalle esigenze in ter-
impiegare fino a 300 °C. Esse non subiscono mini di durata. Nella tabella 16 la classificazio-
l’influenza dei lubrificanti con olio base minera- ne dei lubrificanti in “aggressivi” e “moderati” si
le o sintetico normalmente utilizzati per i cusci- riflette nella “temperatura ammissibile di eser-
netti oppure dei solventi organici utilizzati per cizio” per le gabbie in poliammide 6,6 rinforza-
pulirli. ta con fibre di vetro in presenza dei vari lubrifi-
canti. Nella tabella la temperatura ammissibile
Gabbie stampate in ottone di esercizio si definisce come la temperatura
Per alcuni tipi di cuscinetti medio-piccoli si im- che permette alla gabbia una durata all’invec-
piegano gabbie stampate in ottone. L’ottone chiamento di almeno 10 000 ore di esercizio.
usato per queste gabbie è quello specificato Alcune sostanze sono ancora più “aggressive”
nella EN 1652:1997. Nelle applicazioni come di quelle indicate nella tabella 18. Un tipico
quelle dei compressori per frigoriferi che usano esempio è l’ammoniaca impiegata come refri-
l’ammoniaca, possono formarsi le già citate gerante nei compressori. In quei casi, è oppor-
cricche da tensocorrosione, per cui è opportu- tuno non impiegare le gabbie in poliammide
no impiegare al loro posto gabbie massicce in 6,6 rinforzata con fibre di vetro a temperature
ottone od acciaio. di esercizio superiori a +70 °C.
Esiste anche un limite anche per quanto ri-
Gabbie massicce in ottone guarda le basse temperature, dato che la po-
Le gabbie massicce in ottone sono ottenute per liammide perde la propria elasticità e può in-
la maggior parte da lavorazione di pezzi in ot- generare rotture nelle gabbie. Per tale motivo,
tone CW612N fusi o fucinati, in conformità con le gabbie in poliammide 6,6 rinforzata con fibre
la EN 1652:1997. Non subiscono l’influenza di vetro non devono essere impiegate quanto si
dei più comuni lubrificanti per cuscinetti, com- opera in modo continuativo a temperature
presi gli oli e i grassi sintetici, e si possono puli- inferiori a –40 °C.
re mediante i normali solventi organici. Le Quando la tenacità elevata rappresenta un re-
gabbie in ottone non si possono usare a tem- quisito essenziale, come nelle boccole ferrovia-
perature superiori a 250 °C. rie, si utilizza una poliammide 6,6 modificata.
Per quanto riguarda la disponibilità di gabbie di
Gabbie di polimero esecuzione speciale, si prenda contatto con l’In-
gegneria di Applicazione SKF.
Poliammide 6,6
Per la maggior parte delle gabbie stampate a Poliammide 4,6
iniezione si usa la poliammide 6,6. Questo ma- Per alcuni cuscinetti toroidali a rulli CARB me-
teriale, rinforzato o meno con fibre di vetro, è dio piccoli si impiega normalmente la poliam-
caratterizzato da una combinazione ottimale di mide 4,6 rinforzata con fibre di vetro. Si tratta
resistenza ed elasticità. Le proprietà meccani- di gabbie aventi una temperatura ammissibile
che dei polimeri, quali la resistenza e l’elastici- di esercizio superiore di 15 °C rispetto a quella

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Cuscinetti - dati generali

delle gabbie in poliammide 6,6 rinforzata con


fibre di vetro.

Polieter-eter-chetone (PEEK)
L’impiego delle gabbie in PEEK rinforzato con
fibre di vetro è diventato comune presso la SKF
per applicazioni esigenti in termini di alte velo-
cità, attacco chimico o alte temperature. Le ec-
cezionali proprietà del PEEK sono dovute ad
una combinazione ottimale di resistenza, flessi-
bilità, ampia gamma di temperature, elevata
resistenza chimica e all’usura e buona lavora-
bilità. Per sfruttarne le eccezionali caratteristi-
che, le gabbie in PEEK sono disponibili in ver-
sione standard per alcuni cuscinetti a sfere e a
rulli, quali i tipi ibridi e/o i cuscinetti di alta pre-
cisione. Il materiale non denuncia segni d’in-
vecchiamento fino a +200 °C. per effetto di
temperatura e additivi dell’olio. Tuttavia, nel-
l’impiego ad alte velocità la temperatura mas-
sima va limitata a +150 °C, in quanto al di so-
pra di tale valore il polimero si ammorbidisce.

Gabbie in tela bachelizzata


Le gabbie in tela bachelizzata sono leggere e
possono fare fronte a forze centrifughe e di ac-
celerazione elevate, ma non sono idonee per le
alte temperature. Nella maggior parte dei casi,
queste gabbie vengono utilizzate come stan-
dard per i cuscinetti obliqui a sfere di alta pre-
cisione.

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Altri materiali Gomma al fluoro


Oltre a quelli sopra citati, i cuscinetti SKF per Le gomme al fluoro (FKM) sono caratterizzate
applicazioni speciali possono essere muniti di da elevata resistenza al calore e alle sostanze
gabbie in polimeri diversi, leghe leggere o ghisa chimiche. La loro resistenza all’invecchiamento
speciale. Per informazioni sulle gabbie costruite e all’ozono è molto buona, mentre è assai mo-
con materiali speciali si prenda contatto con derata la permeabilità ai gas. Presentano pro-
l’Ingegneria di Applicazione SKF. prietà eccezionali di resistenza all’usura, anche
in ambienti di esercizio gravosi, e possono sop-
Materiali delle protezioni portare temperature fino a +200 °C. I labbri
Le guarnizioni striscianti incorporate nei cusci- delle guarnizioni di questo materiale possono
netti SKF sono normalmente in materiale ela- tollerare per brevi periodi un funzionamento a
stomerico. Il tipo di materiale dipende dalla se- secco. La gomme al fluoro sono anche resi-
rie e dalle dimensioni del cuscinetto nonché dai stenti agli oli e ai fluidi idraulici, ai carburanti e
requisiti delle varie applicazioni. Le guarnizioni ai lubrificanti, agli acidi minerali e alifatici, oltre
striscianti SKF sono generalmente prodotte che agli idrocarburi aromatici, con cui di solito
con i materiali sotto elencati. gli altri materiali per guarnizioni non sono
compatibili. Le gomme al fluoro non si possono
Gomma acrilonitrilbutadiene usare in presenza di esteri, eteri, chetoni, alcu-
La gomma acrilonitrilbutadiene (NBR) è il ma- ne ammine e idrofluoruri anidri caldi.
teriale “universale” per le guarnizioni. Si tratta A temperature oltre 300 °C, la gomma al fluo-
di un copolimero ottenuto da acrilonitrile e bu- ro emette vapori dannosi. Dato che maneggia-
tadiene che offre una buona resistenza re guarnizioni in gomma al fluoro può essere
pericoloso, bisogna sempre adottare le precau-
• alla maggior parte degli oli minerali e dei zioni di sicurezza indicate di seguito.
grassi con olio base minerale
• ai normali carburanti: benzina, diesel e oli Poliuretano
leggeri da riscaldamento Il poliuretano (AU) è un materiale organico re-
• agli oli e ai grassi animali e vegetali sistente all’usura che presenta anche buone
• all’acqua calda. proprietà elastiche. Può sopportare tempera-
ture di esercizio nella gamma compresa tra
È in grado di tollerare anche un funzionamento –20 e +80 °C ed è caratterizzato da una buona
a secco del labbro di tenuta a breve durata. La resistenza, per esempio, ai grassi a base di oli,
gamma ammissibile delle temperature di eser- oli minerali senza o a basso contenuto di addi-
cizio va da –40 a +100 °C; per brevi periodi si tivi EP, acqua e miscele acqua-olio. Non è resi-
possono tollerare temperature fino a +120 °C. stente agli acidi, alcali o solventi eteropolari.
A temperature superiori il materiale s’indurisce.

Gomma acrilonitrilbutadiene idrogenata


La gomma acrilonitrilbutadiene idrogenata
(HNBR) presenta caratteristiche antiusura mi-
gliori rispetto a quella nitrilica normale e quindi
le guarnizioni in questo materiale hanno una
durata maggiore. La gomma acrilonitrilbutadie-
ne idrogenata è anche più resistente al calore,
all’invecchiamento e all’indurimento in presenza
di olio caldo od ozono. Le miscele olio-aria pos-
sono avere un impatto negativo sulla durata
delle guarnizioni. Il limite di temperatura è di
+150 °C, ossia sensibilmente superiore a quello
della normale gomma nitrilica.

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Cuscinetti - dati generali

Rivestimenti
ATTENZIONE! L’applicazione di un rivestimento è un metodo
ben consolidato per migliorare i materiali e per
Precauzioni di sicurezza nell’uso della dotare i cuscinetti di ulteriori proprietà per un
gomma al fluoro impiego specifico. La SKF ha realizzato due
metodi di rivestimento che si sono rivelati assai
La gomma al fluoro è molto stabile e inno- efficaci in molte applicazioni. Con il rivestimen-
cua in condizioni normali di esercizio e fino to denominato NoWear, si applica uno strato
a +200 °C. Se però viene esposta a tempe- ceramico di basso attrito sulle superfici interne
rature oltre i 300 °C, ad es. al fuoco o all’ del cuscinetto, ad esempio per consentire a
arco di un dispositivo di taglio, emette va- quest’ultimo di far fronte a lunghi periodi di
pori pericolosi. Tali vapori sono pericolosi funzionamento con lubrificazione marginale.
per gli occhi e se inalati. Inoltre, una volta Per ulteriori particolari si veda la sezione “Cu-
sottoposte a tali temperature, le guarnizioni scinetti NoWear”, da pagina 675.
sono pericolose da maneggiare anche dopo Il rivestimento INSOCOAT®, che si può applica-
che si sono raffreddate e quindi non devono re sulla superficie esterna dell’anello esterno
essere portate a contatto con la cute. Se si o di quello interno di un cuscinetto, offre una
devono maneggiare cuscinetti muniti di buona resistenza ai danneggiamenti che pos-
guarnizioni, che siano stati sottoposti ad al- sono essere causati dal passaggio di corrente
te temperature, come in caso di smontag- elettrica attraverso il cuscinetto stesso. Per ul-
gio, si dovranno prendere le seguenti pre- teriori particolari si veda la sezione “Cuscinetti
cauzioni: INSOCOAT”, da pagina 647.
Altri rivestimenti, come ad esempio la zinco
• Indossare sempre occhiali di protezione, cromatatura, possono essere un’alternativa
guanti e idonee maschere per la respira- all’acciaio inossidabile per gli impieghi in am-
zione. bienti corrosivi, specialmente per le unità cu-
• Disporre quello che resta delle guarnizioni scinetto già pronte per il montaggio.
in un contenitore stagno in plastica, se-
gnato con il simbolo di “materiale corrosi-
vo”.
• Attenersi alle precauzioni indicate nella
scheda di sicurezza contenente le infor-
mazioni tossicologiche (Material Safety
Data Sheet, MSDS).

In caso di contatto accidentale con le guar-


nizioni, lavarsi le mani con sapone e ab-
bondante acqua e sciacquare anche gli oc-
chi con abbondante acqua, consultare im-
mediatamente il medico. Se si sono inalati
i vapori, consultare immediatamente il
medico.
L’utilizzatore è responsabile dell’uso corret-
to del prodotto per l’intero periodo di eser-
cizio e del relativo idoneo smaltimento. La
SKF non si assume responsabilità per un
uso improprio delle guarnizioni in gomma
al fluoro o per qualsiasi danno risultante
dal loro impiego.

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Gabbie Gabbie stampate


Le gabbie stampate dei cuscinetti SKF sono
Le gabbie hanno una notevole influenza sull’i- generalmente in lamiera d’acciaio o, in qualche
doneità dei cuscinetti volventi. Le loro principali caso, in lamiera d’ottone († fig. 6). A seconda
funzioni sono del tipo di cuscinetto, le gabbie stampate pos-
sono essere
• mantenere i corpi volventi ad una adeguata
distanza tra di loro e impedire contatti diretti • ricavate da nastro, in ottone o acciaio (a)
tra gli elementi volventi adiacenti, al fine di • chiodate, in acciaio (b)
ridurre al minimo l’attrito e quindi lo svilup- • a scatto, in ottone o acciaio (c)
po di calore • a feritoie, in acciaio, estremamente robuste
• mantenere i corpi volventi equamente distri- (d).
buiti lungo l’intera circonferenza per consen-
tire una distribuzione uniforme del carico e Le gabbie stampate offrono il vantaggio di un
assicurare un funzionamento silenzioso e re- peso ridotto e quello di lasciare maggiore spa-
golare zio all’interno del cuscinetto, cosa che facilita
• guidare i corpi volventi nella zona scarica, l’ingresso del lubrificante.
per migliorare le condizioni di rotolamento
nel cuscinetto e impedire dannosi striscia-
menti
• trattenere i corpi volventi, quando i cuscinet-
ti sono di tipo scomponibile e si deve togliere
un anello per eseguire le operazioni di mon-
taggio o di smontaggio

Le gabbie sono soggette sia a sollecitazioni di


tipo meccanico, dovute ad attrito, deformazioni
e forze d’inerzia, sia ad azione chimica da parte
di certi lubrificanti, additivi o prodotti del loro
invecchiamento, solventi organici o refrigeranti.
La loro forma costruttiva e il materiale con cui
sono costruite sono quindi importantissimi per
conferire affidabilità al cuscinetto. Per questo
motivo la SKF ha realizzato vari tipi di gabbia,
con diversi tipi di materiale per le varie tipolo-
gie di cuscinetti.
Nel testo che precede le singole sezioni dei
prodotti vengono fornite informazioni riguar-
danti le gabbie standard destinate ai cuscinetti,
oltre alle possibili alternative. Se occorre un
cuscinetto con una gabbia non standard è
sempre consigliabile informarsi sulla sua di-
sponibilità prima di procedere all’ordinazione.
In generale le gabbie dei cuscinetti SKF si
possono distinguere in gabbie stampate, mas-
sicce o con rosette e perni.

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Cuscinetti - dati generali

Gabbie massicce
Le gabbie massicce dei cuscinetti SKF sono in
ottone, acciaio, lega leggera, polimero o tela
bachelizzata († fig. 7). A seconda del tipo di
cuscinetto, queste gabbie possono essere

• chiodate e in due pezzi (a)


• in due pezzi, con chiodi integrali (b)
• in un solo pezzo a feritoie (c)
• a doppio pettine (d)
• stampate a iniezione, a feritoie, in polimero (e)
• stampate a iniezione, a scatto, in polimero (f)
• in un solo pezzo, in tela bachelizzata.

Le gabbie massicce metalliche in genere per-


mettono di raggiungere maggiori velocità e so-
no necessarie quando alla rotazione si sovrap-
pongono altri movimenti, specialmente in pre-
senza di forti accelerazioni. Opportune misure
devono essere prese per consentire un suffi-
ciente afflusso di lubrificante alle superfici di
guida della gabbia e all’interno del cuscinetto
(ad esempio usando una lubrificazione ad olio).
La gabbie massicce possono essere centrate
(† fig. 8)

• sui corpi volventi (a)


• su una fascia o sulle fasce dell’anello interno
(b)
• su una fascia o sulle fasce dell’anello esterno
(c)

e sono quindi guidate in senso radiale.

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Le gabbie massicce in polimero sono caratte-


rizzate da una combinazione ottimale di resi-
stenza ed elasticità. Le buone proprietà di stri-
sciamento del polimero sulle superfici in ac-
ciaio lubrificate e la levigatezza delle superfici
della gabbia che sono in contatto con i corpi
volventi danno luogo solo ad un leggero attrito
e quindi nel cuscinetto lo sviluppo di calore e
l’usura sono ridotti al minimo. Grazie alla bassa
densità del materiale, l’inerzia di queste gabbie
è molto piccola. Le eccellenti prestazioni delle
gabbie in polimero in presenza di una lubrifica-
zione carente permettono ai cuscinetti di fun-
zionare in modo continuo per un certo periodo
di tempo senza il rischio di grippaggi e di dan-
neggiamenti secondari.

Gabbie con rosette e perni


Le gabbie in acciaio con rosette e perni richie-
dono rulli forati († fig. 9) e si impiegano solo
con i cuscinetti di grandi dimensioni. Si tratta
di gabbie relativamente leggere, che permetto-
no di inserire un gran numero di rulli.

Materiali
Informazioni particolareggiate sui materiali
delle gabbie sono riportate nella sezione “Ma-
teriali dei cuscinetti volventi”, da pagina 127.

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Cuscinetti - dati generali

Appellativi Gli appellativi supplementari possono


precedere quello di base (prefissi) o seguirlo
Gli appellativi dei cuscinetti volventi sono costi- (suffissi). Quando, per identificare un cuscinetto
tuiti da una combinazione di cifre e/o di lettere, servono molti appellativi supplementari, questi
il cui significato non è immediatamente evi- sono sempre scritti in un certo ordine († dia-
dente. Pertanto riteniamo opportuno descrive- gramma 4, a pagina 139).
re il sistema di denominazione SKF e spiegare L’elenco degli appellativi supplementari presen-
il significato degli appellativi supplementari tati qui di seguito non è esaustivo e comprende
(cioè i prefissi e i suffissi) più comuni. Per evi- solo quelli più comunemente usati.
tare confusione, gli appellativi utilizzati per i
cuscinetti volventi specifici, come quelli a rulli-
ni, i cuscinetti Y e quelli di precisione non sono
citati in questa sede. Informazioni più detta-
gliate a riguardo sono riportate nei cataloghi
pertinenti. Anche i tipi di cuscinetti molto parti-
colari, quali quelli a sezione costante, le ralle di
rotolamento o i cuscinetti lineari non sono
trattati. Gli appellativi di tali tipi talvolta differi-
scono notevolmente da quelli del sistema che
stiamo per descrivere.
Gli appellativi dei cuscinetti si dividono in due
gruppi principali: appellativi per cuscinetti
standard e appellativi per cuscinetti speciali. I
cuscinetti standard hanno normalmente di-
mensioni unificate, mentre quelli speciali han-
no dimensioni imposte dalle richieste dei clien-
ti. Questi cuscinetti personalizzati vengono an-
che definiti come cuscinetti da “numero di di-
segno” e non sono trattati nel dettaglio in
questa sezione.
L’appellativo completo può essere costituito
dall’appellativo di base con o senza uno o più
appellativi supplementari († diagramma 2).
Mentre l’appellativo completo, cioè quello base
combinato con quelli supplementari, è sempre
indicato sulle confezioni, mentre sul cuscinetto
talvolta compare incompleto, ad es. per ragioni
di fabbricazione.
Gli appellativi di base identificano

• il tipo
• la forma costruttiva di base
• le dimensioni standard d’ingombro

del cuscinetto. Gli appellativi supplementari


identificano

• i componenti del cuscinetto e/o


• le varianti che hanno una forma costruttiva
e/o caratteristiche che in qualche modo dif-
feriscono da quelle del tipo base.

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Appellativi di base 4. Anche in alcuni piccoli cuscinetti, con diame-


Tutti i cuscinetti SKF standard hanno un ap- tro foro inferiore a 10 mm, del tipo radiale,
pellativo di base caratteristica, che general- orientabile e obliquo a sfere, il diametro del
mente è costituito da 3, 4 o 5 cifre, o da una foro viene dato in millimetri (non codificato),
combinazione di lettere e cifre. Il sistema degli ma non è separato dall’appellativo della serie
appellativi usati per quasi tutti i tipi di cusci- da una barra, ad es. 629 or 129 (d = 9 mm).
netti a sfere e a rulli standard è rappresentato 5. I diametri di foro che si scostano da quelli
schematicamente nel diagramma 3. standard sono sempre indicati non codificati
Le cifre e le combinazioni di lettere e cifre e in millimetri e presentano fino a tre deci-
hanno il seguente significato: mali. Questa indicazione del diametro del fo-
ro fa parte della denominazione base ed è
• La prima cifra o la prima lettera o la combi- separata da quest’ultima da una barra, ad
nazione di lettere identificano il tipo di cusci- es. 6202/15.875 (d = 15,875 mm = 5/8 in).
netto; i singoli tipi sono indicati schematica-
mente († diagramma 3). Appellativi delle serie
• Le cifre seguenti identificano la serie dimen- Ciascun cuscinetto standard appartiene ad
sionale ISO; la prima cifra indica la serie delle una serie, che è identificata dall’appellativo
larghezze o la serie delle altezze (rispettiva- base senza l’indicazione della dimensione. Gli
mente dimensioni B, T o H), mentre la se- appellativi delle serie spesso comprendono un
conda la serie diametrale (dimensione D). suffisso A, B, C, D o E o una combinazione di
• Le ultime due cifre dell’appellativo base sono questi, ad es. CA. Questi suffissi servono ad
il codice dimensionale del cuscinetto; molti- indicare differenze di forma costruttiva inter-
plicandolo per 5, si ottiene il diametro del fo- na, ad es. dell’angolo di contatto.
ro in millimetri. Gli appellativi più comuni delle serie sono in-
dicati nel diagramma 3 sopra agli schemi dei
Ma non c’è regola senza le eccezioni. Quelle cuscinetti. Le cifre tra parentesi non sono in-
più importanti sono elencate qui di seguito. cluse nell’appellativo della serie.

1. In alcuni casi si omette la cifra del tipo di


cuscinetto e/o la prima cifra della serie di-
mensionale. Nel diagramma 3 queste cifre
sono indicate fra parentesi.
2. Nei cuscinetti che hanno un diametro del
foro inferiore a 10 mm oppure uguale o
maggiore di 500 mm, il diametro del foro
viene generalmente indicato in millimetri e
non è codificato. L’identificazione delle di-
mensioni è separata dal resto dell’appellati-
vo mediante una barra, ad es. 618/8 (d = 8
mm) o 511/530 (d = 530 mm). Lo stesso
vale per i cuscinetti standard secondo la
ISO 15:1998, aventi diametro foro di 22,
28 o 32 mm, ad es. 62/22 (d = 22 mm).
3. I cuscinetti aventi un diametro del foro di
10, 12, 15 e 17 mm presentano i seguenti
codici dimensionali:
00 = 10 mm
01 = 12 mm
02 = 15 mm
03 = 17 mm

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Cuscinetti - dati generali

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Cuscinetti - dati generali

Appellativi supplementari Suffissi


I suffissi vengono utilizzati per identificare for-
Prefissi me costruttive o varianti che, per alcuni aspetti,
I prefissi si usano per identificare i componenti si discostano dall’attuale forma costruttiva stan-
di un cuscinetto e sono di regola seguiti dal- dard. I suffissi sono suddivisi in gruppi e quan-
l’appellativo del cuscinetto completo, oppure do deve essere identificata più di una caratteri-
per evitare confusioni, con altri appellativi. Si stica speciale, i suffissi sono riportati nell’ordine
usano per esempio davanti agli appellativi dei indicato nel diagramma 4. I suffissi più comu-
cuscinetti a rulli conici che seguono il sistema nemente utilizzati sono elencati di seguito. Si
descritto nella norma ANSI/ABMA 19 per noti che non sono disponibili tutte le varianti.
quanto riguarda i tipi (prevalentemente) in pol-
lici. A Forma costruttiva interna diversa o
modificata e stesse dimensioni d’in-
GS Ralla esterna di un cuscinetto assiale a gombro. Di regola il significato della
rulli cilindrici lettera è legato al particolare cuscinet-
K Gruppo assiale rulli cilindrici e gabbia to o alla particolare serie. Esempi:
K- Anello interno con gruppo rulli gabbia 4210 A: Cuscinetto radiale a due coro-
(cono) oppure anello esterno (coppa) di ne di sfere senza tagli sfera
cuscinetto a rulli conici appartenente 3220 A: Cuscinetto obliquo a due coro-
ad una serie ABMA standard e avente ne di sfere senza tagli di sfera
dimensioni in pollici AC Cuscinetto obliquo a una corona di sfe-
L Anello interno o esterno amovibile di re con angolo di contatto di 25°
un cuscinetto scomponibile ADA Scanalature per anello di ancoraggio
R Anello interno o esterno con gruppo ampie sull’anello esterno; anello inter-
rulli (e gabbia) di un cuscinetto scom- no in due pezzi, tenuti insieme da un
ponibile anello di ritegno
W Cuscinetto radiale a sfere in acciaio B Forma costruttiva interna diversa o
inossidabile modificata e stesse dimensioni d’in-
WS Ralla interna di un cuscinetto assiale a gombro. Di regola il significato della
rulli cilindrici lettera è legato alla particolare serie di
ZE Cuscinetto con SensorMount® cuscinetti. Esempi:
7224 B: Cuscinetto obliquo a una co-
rona di sfere con angolo di contatto di
40°
32210 B: Cuscinetto a rulli conici con
forte angolo di contatto
Bxx(x) La combinazione di B con due o tre ci-
fre identifica varianti rispetto all’esecu-
zione standard che non possono esse-
re identificate da suffissi di carattere
generale. Esempio:
B20: Tolleranza ridotta sulla larghezza
C Forma costruttiva interna diversa o
modificata e stesse dimensioni d’in-
gombro. Di solito, il significato della
lettera è legato alla particolare serie di
cuscinetti. Esempi:
21306 C: Cuscinetto orientabile a rulli
con anello interno senza orletti, rulli
simmetrici, anello di guida flottante e
gabbia stampata in acciaio a feritoie

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CA 1. Cuscinetto orientabile a rulli di ese- gioco Normale


cuzione C, ma con orletti di ritenuta CNM I due quarti centrali dell’inter-
sull’anello interno e gabbia massiccia vallo di gioco Normale
2. Cuscinetto obliquo a una corona di CNP Metà superiore del gioco Nor-
sfere per montaggio universale, con male e metà inferiore di quello
disposizione ad “O” o ad “X”. Nella C3
disposizione ad “O” o ad “X” esiste Le lettere succitate H, L, M e P si uti-
un gioco assiale inferiore a quello lizzano anche insieme alle classi di gio-
Normale (CB) prima del montaggio co C2, C3, C4 e C5
CAC Cuscinetto orientabile a rulli di esecu- CV Cuscinetto a rulli cilindrici, a pieno ri-
zione CA ma con guida dei rulli miglio- empimento, con esecuzione interna
rata modificata
CB 1. Cuscinetto obliquo a una corona di CS Tenuta strisciante in gomma acriloni-
sfere per montaggio universale, con trilbutadiene (NBR) con rinforzo in la-
disposizione ad “O” o ad “X”. Nella miera da un lato del cuscinetto
disposizione ad “O” o ad “X” esiste 2CS Tenuta strisciante CS da entrambi i lati
un gioco interno assiale Normale del cuscinetto
prima del montaggio CS2 Tenuta strisciante in gomma al fluoro
2. Gioco assiale controllato nei cusci- (FKM) con rinforzo in lamiera da un la-
netti obliqui a due corone di sfere to del cuscinetto
CC 1. Cuscinetto orientabile a rulli di ese- 2CS2 Tenuta strisciante CS2 da entrambi i
cuzione C ma con guida dei rulli mi- lati del cuscinetto
gliorata CS5 Tenuta strisciante in gomma acriloni-
2. Cuscinetto obliquo a una corona di trilbutadiene idrogenata (HNBR) con
sfere per montaggio universale, con rinforzo in lamiera da un lato del cu-
disposizione ad “O” o ad “X”. Nella scinetto
disposizione ad “O” o ad “X” esiste 2CS5 Tenuta strisciante CS5 da entrambi i
un gioco assiale maggiore di quello lati del cuscinetto
Normale (CB) prima del montaggio. C1 Gioco interno del cuscinetto inferiore a
CLN Cuscinetto a rulli conici con tolleranze C2
corrispondenti alla classe di tolleranza C2 Gioco interno del cuscinetto inferiore a
6X della ISO Normale (CN)
CL0 Cuscinetto a rulli conici in pollici con C3 Gioco interno del cuscinetto superiore
tolleranze di classe 0 secondo la nor- a Normale (CN)
ma ANSI/ABMA 19.2:1994 C4 Gioco interno del cuscinetto superiore
CL00 Cuscinetto a rulli conici in pollici con a C3
tolleranze di classe 00 secondo la nor- C5 Gioco interno del cuscinetto superiore
ma ANSI/ABMA 19.2:1994 a C4
CL3 Cuscinetto a rulli conici in pollici con C02 Tolleranza molto ristretta sulla preci-
tolleranze di classe 3 secondo la nor- sione di rotazione dell’anello interno di
ma ANSI/ABMA 19.2:1994 un cuscinetto montato
CL7C Cuscinetto a rulli conici con caratteri- C04 Tolleranza molto ristretta sulla preci-
stiche speciali di attrito e maggiore sione di rotazione dell’anello esterno di
precisione di rotazione un cuscinetto montato
CN Gioco interno Normale, normalmente C08 C02 + C04
utilizzato insieme ad un’altra lettera C083 C02 + C04 + C3
che identifica un intervallo di gioco ri- C10 Tolleranza ridotta sul diametro del foro
dotto oppure spostato. Esempi: e sul diametro esterno
CNH Metà superiore dell’intervallo di
gioco Normale
CNL Metà inferiore dell’intervallo di

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Cuscinetti - dati generali

D Forma costruttiva interna diversa o conici appaiati per il montaggio con di-
modificata e stesse dimensioni d’in- sposizione in tandem; per i cuscinetti
gombro; di regola il significato della appaiati a rulli conici l’esecuzione e la
lettera è legato alla particolare serie di disposizione degli anelli intermedi fra
cuscinetti. Esempi: gli anelli interni e/o esterni sono iden-
3310 D: Cuscinetto obliquo a due co- tificate da un numero a due cifre che
rone di sfere con anello interno in due segue immediatamente DT
pezzi E Forma costruttiva interna diversa o
DA Scanalature per anello di ancoraggio modificata e stesse dimensioni d’in-
ampie sull’anello esterno; anello inter- gombro; di regola il significato della
no in due pezzi, tenuti insieme da un lettera è legato alla particolare serie di
anello di ritegno cuscinetti; generalmente indica il grup-
DB Due cuscinetti radiali a una corona di po di corpi volventi rinforzato.
sfere (1), cuscinetti obliqui a una coro- Esempio:
na di sfere (2) o cuscinetti a una coro- 7212 BE: Cuscinetto obliquo a una co-
na di rulli conici appaiati per il mon- rona di sfere con angolo di contatto di
taggio con disposizione ad “O”; la o le 40° ed esecuzione interna ottimizzata
lettere che seguono DB indicano l’enti- EC Cuscinetto a una corona di rulli cilin-
tà del gioco assiale interno o del pre- drici con esecuzione interna ottimizza-
carico nella coppia di cuscinetti prima ta e contatto testata del rullo/orletto
del montaggio. modificato
A Precarico leggero (2) ECA Cuscinetto orientabile a rulli di esecu-
B Precarico moderato (2) zione CA, ma con il gruppo dei corpi
C Precarico notevole (2) volventi rinforzato
CA Gioco assiale interno inferiore al ECAC Cuscinetto orientabile a rulli di esecu-
normale (CB) (1, 2) zione CAC, ma con il gruppo dei corpi
CB Gioco assiale interno normale (1, volventi rinforzato
2) F Gabbia massiccia di acciaio o di ghisa
CC Gioco assiale interno maggiore del speciale centrata sui rulli; le varie ese-
normale (CB) (1, 2) cuzioni o materiali sono identificati da
C Gioco assiale interno speciale in una cifra che segue la F, ad es. F1
mm FA Gabbia massiccia di acciaio o di ghisa
GA Precarico leggero (1) speciale, centrata sull’anello esterno
GB Precarico moderato (1) FB Gabbia massiccia di acciaio o di ghisa
G Precarico speciale in daN speciale, centrata sull’anello interno
Per i cuscinetti appaiati a rulli conici G Cuscinetto obliquo a una corona di sfe-
l’esecuzione e la disposizione degli re per montaggio universale. Due cu-
anelli intermedi fra gli anelli interni e/o scinetti nella disposizione ad “O” o ad
esterni sono identificate da un numero “X” presentano un certo gioco assiale
di due cifre che si trova fra DB e le prima del montaggio
sunnominate lettere. G.. Riempimento di grasso. Una seconda
DF Due cuscinetti radiali a una corona di lettera indica la gamma delle tempera-
sfere, cuscinetti obliqui a una corona di ture del grasso, mentre una terza let-
sfere o cuscinetti a una corona di rulli tera identifica il grasso impiegato. Il si-
conici, appaiati per il montaggio con gnificato della seconda lettera è il se-
disposizione ad “X”; la o le lettere che guente:
seguono DF sono spiegate alla voce E Grasso EP (Extreme Pressure)
DB F Grasso compatibile con gli ali-
DT Due cuscinetti radiali a una corona di menti
sfere, cuscinetti obliqui a una corona di H, J Grasso per alte temperature, p.
sfere o cuscinetti a una corona di rulli es. –20/+130 °C

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L Grasso per basse temperature, p. 3 Anello interno


es. –50/+80 °C 4 Anello esterno, anello interno e cor-
M Grasso per medie temperature, p. pi volventi
es. –30/+110 °C 5 Corpi volventi
W, X Grasso per alte/basse temperatu- 6 Anello esterno e corpi volventi
re, p. es. –40/+140 °C 7 Anello interno e corpi volventi
La cifra che segue il codice di tre lette- HB Cuscinetto o componenti del cuscinetto
re del grasso indica che il grado di ri- con tempra bainitica. Per un’identifica-
empimento è diverso da quello stan- zione più precisa, HB è seguito da una
dard: le cifre 1, 2 e 3 indicano un ri- o due cifre come spiegato alla voce HA
empimento inferiore a quello standard, HC Cuscinetto o componenti del cuscinetto
le cifre da 4 a 9 un riempimento mag- in ceramica. Per un’identificazione più
giore. Esempi: precisa, HC è seguito da una o due ci-
GEA: Grasso EP (Extreme Pressure), fre come spiegato alla voce HA
riempimento standard HE Cuscinetto o componenti di cuscinetto
GLB2: Grasso per basse temperature, in acciaio rifuso sotto vuoto. Per un’i-
riempimento da 15 a 25% dentificazione più precisa, HE è seguito
GA Cuscinetto obliquo a una corona di sfe- da una o due cifre come spiegato alla
re per montaggio universale. Due cu- voce HA
scinetti nella disposizione ad “O” o ad HM Cuscinetto o componenti del cuscinetto
“X” presentano un lieve precarico as- con tempra martensitica. Per un’iden-
siale prima del montaggio tificazione più precisa, HM è seguito da
GB Cuscinetto obliquo a una corona di sfe- una o due cifre come spiegato alla vo-
re per montaggio universale. Due cu- ce HA
scinetti nella disposizione ad “O” o ad HN Cuscinetti o componenti del cuscinetto
“X” presentano un precarico moderato che hanno subito uno speciale tratta-
prima del montaggio mento termico superficiale, HN è se-
GC Cuscinetto obliquo a una corona di sfe- guito da una o due cifre come spiegato
re per montaggio universale. Due cu- alla voce HA
scinetti nella disposizione ad “O” o ad HT Riempimento di grasso per alte tem-
“X” presentano un precarico elevato perature (p. es. –20/+130 °C). HT od Il
prima del montaggio numero a due cifre che segue HT
GJN Grasso con addensante in poliurea di identifica il grasso effettivamente im-
consistenza 2 secondo la scala NLGI piegato. I gradi di riempimento diversi
per la gamma di temperatura da –30 a da quelli standard sono identificati da
+150 °C (livello di riempimento nor- una lettera o da una combinazione di
male) lettere e cifre che segue HTxx:
GXN Grasso con addensante in poliurea di A Grado di riempimento inferiore a
consistenza 2 secondo la scala NLGI quello standard B Grado di riempi-
per la gamma di temperatura da –40 a mento maggiore di quello standard
+150 °C (livello di riempimento nor- C Grado di riempimento maggiore del
male) 70%
H Gabbia stampata di acciaio del tipo a F1 Grado di riempimento inferiore a
scatto, temprata quello standard
HA Cuscinetto o componenti di cuscinetto F7 Grado di riempimento maggiore di
in acciaio cementato. Per un’identifica- quello standard
zione più precisa, HA è seguito da una F9 Grado di riempimento maggiore del
delle seguenti cifre: 70%
0 Cuscinetto completo Esempi: HTB, HT22 o HT24B
1 Anello interno ed esterno
2 Anello esterno

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Cuscinetti - dati generali

HV Cuscinetto o componenti di cuscinetto MA Gabbia massiccia in ottone, centrata


in acciaio inossidabile temprabile. Per sull’anello esterno
un’identificazione più precisa, HV è se- MB Gabbia massiccia in ottone, centrata
guito da una o due cifre come spiegato sull’anello interno
alla voce HA ML Gabbia massiccia in ottone in un solo
J Gabbia stampata in acciaio, non tem- pezzo, del tipo a feritoie, centrata sul-
prata, centrata sui rulli; le varie esecu- l’anello interno o su quello esterno
zioni e materiali sono identificati da MP Gabbia massiccia in ottone in un solo
una cifra, ad es. J1 pezzo, del tipo a feritoie, con alveoli
JR Gabbia stampata in acciaio, costituita punzonati o alesati, centrata sull’anello
da due rosette piatte, non temprate, interno o su quello esterno
unite da rivetti MR Gabbia massiccia in ottone in un solo
K Foro conico, conicità 1:12 pezzo, del tipo a feritoie, centrata sui
K30 Foro conico, conicità 1:30 rulli
LHT Riempimento di grasso per basse ed MT Riempimento di grasso per medie tem-
alte temperature (p. es. –40/+140 °C). perature (p. es. –30/+110 °C). Il nume-
Il numero di due cifre che segue LHT ro di due cifre che segue MT identifica
identifica il grasso effettivamente im- il grasso effettivamente impiegato.
piegato. Un’ulteriore lettera o combina- Un’ulteriore lettera o combinazione di
zione di lettere e cifre, come spiegato lettere e cifre, come spiegato alla voce
alla voce “HT”, identificano gradi di ri- “HT”, identificano gradi di riempimento
empimento di grasso diversi da quello di grasso diversi da quello standard.
standard. Esempi: MT33, MT37F9 o MT47
Esempi: LHT23, LHT23C o LHT23F7 N Scanalatura per anello di ancoraggio
LS Guarnizione strisciante in gomma acri- sull’anello esterno
lonitrilbutadiene (NBR) o poliuretano NR Scanalatura e anello di ancoraggio sul-
(AU) con o senza rinforzo di lamiera su l’anello esterno
un lato del cuscinetto N1 Intaglio di arresto su una facciata del-
2LS Guarnizioni striscianti LS su entrambi i l’anello esterno o ralla esterna
lati del cuscinetto N2 Due intagli di arresto, a 180° tra di lo-
LT Riempimento di grasso per basse tem- ro, su una facciata dell’anello esterno o
perature (p. es. –50/+80 °C). LT od il ralla esterna
numero di due cifre che segue LT iden- P Gabbia stampata ad iniezione, in po-
tifica il grasso effettivamente impiega- liammide 6,6 rinforzata con fibre di ve-
to. Un’ulteriore lettera o combinazione tro, centrata sui corpi volventi
di lettere e cifre, come spiegato alla vo- PH Gabbia stampata ad iniezione, in polie-
ce “HT”, identificano gradi di riempi- ter-eter-chetone (PEEK) rinforzata con
mento di grasso diversi da quello stan- fibre di vetro, centrata sui corpi volventi
dard. Esempi: LT, LT10 o LTF1 PHA Gabbia stampata ad iniezione, in polie-
L4B Anelli cuscinetto e corpi volventi con ter-eter-chetone (PEEK) rinforzata con
speciale rivestimento di superficie fibre di vetro, centrata sull’anello esterno
L5B Corpi volventi con speciale rivestimento PHAS Gabbia stampata ad iniezione, in polie-
di superficie ter-eter-chetone (PEEK) rinforzata con
L5DA Cuscinetto NoWear con corpi volventi fibre di vetro, centrata sull’anello ester-
rivestiti no, con scanalature di lubrificazione
L7DA Cuscinetto NoWear con corpi volventi sulle superfici di guida
rivestiti e pista(e) per anello interno P4 Precisione dimensionale e di rotazione
M Gabbia massiccia in ottone, centrata sui secondo la classe di tolleranza 4 della
rulli; le varie esecuzioni e i gradi di ma- norma ISO
teriale sono identificati da una cifra od P5 Precisione dimensionale e di rotazione
una lettera, ad es. M2, MC secondo la classe di tolleranza 5 della

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norma ISO RZ su ambo i lato del cuscinetto


P6 Precisione dimensionale e di rotazione S0 Anelli o rondelle di cuscinetti dimensio-
secondo la classe di tolleranza 6 della nalmente stabilizzati per l’impiego a
norma ISO temperature fino a +150 °C
P62 P6 + C2 S1 Anelli o rondelle di cuscinetti dimensio-
P63 P6 + C3 nalmente stabilizzati per l’impiego a
Q Geometria interna e finitura superficiale temperature fino a +200 °C
ottimizzate (cuscinetti a rulli conici) S2 Anelli o rondelle di cuscinetti dimensio-
R 1. Anello esterno flangiato integrale nalmente stabilizzati per l’impiego a
2. Superficie di rotolamento bombata temperature fino a +250 °C
(rotelle) S3 Anelli o rondelle di cuscinetti dimensio-
RS Guarnizione strisciante in gomma acri- nalmente stabilizzati per l’impiego a
lonitrilbutadiene (NRB), con o senza temperature fino a +300 °C
rinforzo in lamiera d’acciaio stampata S4 Anelli o rondelle di cuscinetti dimensio-
su un lato del cuscinetto nalmente stabilizzati per l’impiego a
2RS Guarnizione strisciante RS su ambo i temperature fino a +350 °C
lato del cuscinetto T Gabbia massiccia di tela bachelizzata
RS1 Guarnizione strisciante in gomma acri- del tipo a feritoie, centrata sui corpi vol-
lonitrilbutadiene (NBR) con rinforzo in venti
lamiera d’acciaio stampata su un lato TB Gabbia massiccia di tela bachelizzata
del cuscinetto del tipo a feritoie, centrata sull’anello
2RS1 Guarnizione strisciante RS1 su ambo i interno
lato del cuscinetto TH Gabbia massiccia in tela bachelizzata
RS1Z Guarnizione strisciante in gomma acri- del tipo a scatto, centrata sui corpi vol-
lonitrilbutadiene (NBR) con rinforzo in venti
lamiera d’acciaio stampata su un lato TN Gabbia stampata ad iniezione, in po-
del cuscinetto e uno schermo dall’altro liammide 6,6, centrata sui corpi volventi
lato TNH Gabbia stampata ad iniezione, in polie-
RS2 Guarnizione strisciante in gomma al ter-eter-chetone (PEEK) rinforzata con
fluoro (FKM) con rinforzo in lamiera fibre di vetro, centrata sui corpi volventi
d’acciaio stampata, su un lato del cusci- TNHA Gabbia stampata ad iniezione, in polie-
netto ter-eter-chetone (PEEK) rinforzata con
2RS2 Guarnizione strisciante RS2 su ambo i fibre di vetro, centrata sull’anello ester-
lato del cuscinetto no
RSH Guarnizione strisciante in gomma acri- TN9 Gabbia stampata a iniezione, in poliam-
lonitrilbutadiene (NBR) con rinforzo in mide 6,6 rinforzata con fibre di vetro,
lamiera d’acciaio stampata su un lato centrata sui corpi volventi
del cuscinetto U Combinata con un numero ad una sola
2RSH Guarnizione strisciante RSH su ambo i cifra, la lettera U identifica un cuscinet-
lato del cuscinetto to a rulli conici, un cono o una coppa,
RSL Guarnizione strisciante a basso attrito con tolleranze ridotte sulla larghezza.
in gomma acrilonitrilbutadiene (NBR) Esempi:
con rinforzo in lamiera d’acciaio stam- U2: Tolleranza sulla larghezza +0,05/0
pata su un lato del cuscinetto mm
2RSL Guarnizione strisciante a basso attrito U4: Tolleranza sulla larghezza +0,10/0
RSL su ambo i lato del cuscinetto mm
RZ Guarnizione a basso attrito in gomma V Cuscinetto a pieno riempimento (senza
acrilonitrilbutadiene (NBR) con rinforzo gabbia)
in lamiera d’acciaio stampata su un lato V… La lettera V combinata con una seconda
del cuscinetto lettera identifica un gruppo di varianti,
2RZ Guarnizione strisciante a basso attrito mentre seguita da un numero di tre o

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Cuscinetti - dati generali

quattro cifre indica varianti non coper- per permettere l’uso di un paranco
te dai suffissi ”standard”. Esempi: VE632 Ralla esterna con tre fori filettati equi-
VA Varianti dipendenti dall’applicazio- distanti su una facciata per permettere
ne l’uso di un paranco
VB Scostamento dalle dimensioni VG114 Gabbia di lamiera stampata in acciaio
d’ingombro con la superficie temprata
VE Scostamenti esterni o interni VH Cuscinetto a rulli cilindrici a pieno ri-
VL Rivestimenti empimento con gruppo rulli in grado
VQ Qualità e tolleranze diverse da di sostenersi da solo
quelle standard VL0241 Superficie esterna dell’anello esterno
VS Gioco e precarico rivestita di ossido di alluminio per of-
VT Lubrificazione frire una resistenza elettrica fino a 1
VU Applicazioni varie 000 V in c.c.
VA201 Cuscinetto per applicazioni ad alta VL2071 Superficie esterna dell’anello interno
temperatura (ad es. carrelli per forni) rivestita di ossido di alluminio per of-
VA208 Cuscinetto per applicazioni ad alta frire una resistenza elettrica fino a 1
temperatura 000 V in c.c.
VA216 Cuscinetto per applicazioni ad alta VQ015 Anello interno con pista bombata per
temperatura aumentare il disallineamento ammis-
VA228 Cuscinetto per applicazioni ad alta sibile
temperatura VQ424 Precisione di rotazione migliore della
VA301 Cuscinetto per motori di trazione C08
VA305 Cuscinetto per motori di trazione + VT143 Grasso EP (Estreme pressure) con ad-
procedure speciali d’ispezione densante al litio di consistenza 2 se-
VA3091 Cuscinetto per motori di trazione con condo la scala NLGI per la gamma di
superficie esterna dell’anello esterno temperature da –20 a +110 °C (livello
rivestita di ossido di alluminio per of- di riempimento normale)
frire una resistenza elettrica fino a 1 VT378 Grasso per uso alimentare con adden-
000 V in c.c. sante all’alluminio di consistenza 2 se-
VA350 Cuscinetto per boccole ferroviarie condo la scala NLGI per la gamma di
VA380 Cuscinetto per boccole ferroviarie in temperature da –25 a +120 °C (livello
conformità alla EN 12080:1998 di riempimento normale)
VA405 Cuscinetto per applicazioni vibranti W Senza scanalatura circonferenziale e
VA406 Cuscinetto per applicazioni vibranti, fori di lubrificazione sull’anello esterno
con speciale rivestimento in PTFE sul WT Riempimento di grasso per alte e bas-
foro se temperature (p. es. –40/+160 °C).
VC025 Cuscinetto con componenti sottoposti WT od il numero di due cifre che se-
a speciale trattamento termico per ap- gue WT identifica il grasso effettiva-
plicazioni funzionanti in ambienti for- mente impiegato. Un’ulteriore lettera o
temente contaminati combinazione di lettere e cifre, come
VE240 Cuscinetto CARB modificato per con- spiegato alla voce “HT”, identificano
sentire un maggiore spostamento as- gradi di riempimento di grasso diversi
siale da quello standard.
VE447 Ralla interna con tre fori filettati equi- Esempi: WT o WTF1
distanti su una facciata per permettere W20 Tre fori di lubrificazione sull’anello
l’uso di un paranco esterno
VE552 Anello esterno con tre fori filettati W26 Sei fori di lubrificazione sull’anello in-
equidistanti su una facciata per per- terno
mettere l’uso di un paranco W33 Scanalatura circonferenziale e tre fori
VE553 Anello esterno con tre fori filettati di lubrificazione sull’anello esterno
equidistanti su entrambe le facciate W33X Scanalatura circonferenziale e sei fori

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di lubrificazione sull’anello esterno


W513 Sei fori di lubrificazione sull’anello in-
terno e scanalatura circonferenziale e
tre fori di lubrificazione sull’anello
esterno
W64 Riempimento con “Solid Oil”
W77 Fori di lubrificazione W33 tappati
X 1. Dimensioni d’ingombro modificate
per essere conformi alle norme ISO
2. Superficie di rotolamento cilindrica
(rotelle)
Y Gabbia stampata in ottone, centrata
sui rulli; le varie esecuzioni e materiali
sono identificati da una cifra che se-
gue la Y, ad es. Y1
Z Schermo in lamiera d’acciaio stampata
a un lato del cuscinetto
2Z Schermo Z in lamiera d’acciaio stam-
pata su entrambi i lati del cuscinetto

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Applicazione dei cuscinetti

Disposizione dei cuscinetti .......................................................................................... 150


Sistemi con un cuscinetto di vincolo e uno non di vincolo ............................................................. 150
Sistemi con cuscinetti in opposizione ............................................................................................... 152
Sistemi con cuscinetti in opposizione, “flottanti”.............................................................................. 152

Bloccaggio radiale dei cuscinetti.................................................................................. 154


Scelta degli accoppiamenti .................................................................................................................. 154
Accoppiamenti consigliati..................................................................................................................... 157
Tabelle con suggerimenti per gli accoppiamenti .............................................................................. 158
Tabelle di tolleranza.............................................................................................................................. 162
Accoppiamenti per alberi cavi ............................................................................................................. 162
Precisione dimensionale, di forma e rotazione delle sedi e spallamenti dei cuscinetti .............. 174
Rugosità delle superfici delle sedi cuscinetto ................................................................................... 178
Piste sull'albero e nell'alloggiamento ................................................................................................. 178

Bloccaggio assiale dei cuscinetti .................................................................................. 179


Metodi di bloccaggio ............................................................................................................................. 179
Dimensioni dello spallamento e del componente che accoglie il cuscinetto................................ 182

Progettazione dei componenti associati ....................................................................... 184

Precarico del cuscinetto .............................................................................................. 186


Tipi di precarico..................................................................................................................................... 186
Effetto del precarico del cuscinetto .................................................................................................... 188
Determinare la forza di precarico....................................................................................................... 188
Procedure di registrazione................................................................................................................... 192
Precarico mediante molle.................................................................................................................... 196
Mantenere il corretto precarico .......................................................................................................... 196
Cuscinetti per disposizioni di cuscinetti precaricate......................................................................... 197

Sistemi di tenuta ........................................................................................................ 198


Tipi di guarnizioni ................................................................................................................................. 198
Scelta del tipo di guarnizione.............................................................................................................. 199
Guarnizioni integrate nel cuscinetto .................................................................................................. 201
Guarnizioni esterne .............................................................................................................................. 203

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Applicazione dei cuscinetti

Disposizione dei cuscinetti


Gli organi rotanti, ad esempio gli alberi, sono
generalmente appoggiati su due cuscinetti, che
hanno il compito di guidarli in senso radiale ed
assiale rispetto alle parti ferme della macchina,
come un alloggiamento. A seconda del tipo di
applicazione, del carico, della precisione di ro-
tazione richiesta e delle considerazioni di costo,
i cuscinetti possono essere disposti in vari modi

• uno di vincolo e uno non di vincolo


• in opposizione
• in opposizione, “flottanti”.

I sistemi costituiti da un solo cuscinetto che è


in grado di sopportare il carico radiale, quello
assiale e i momenti di ribaltamento, come ad
es. in un giunto articolato, non sono trattati in
questo catalogo. Per informazioni in proposito
è consigliabile contattare l’Ingegneria di Appli-
cazione SKF.

Sistemi con un cuscinetto di vincolo


e uno non di vincolo
Il cuscinetto di vincolo ad un’estremità dell’al-
bero ha il compito di sopportare il carico radia-
le e nello stesso tempo di vincolare l’albero as-
sialmente in entrambi i sensi. Esso deve quindi
essere tenuto fisso in posizione sia sull’albero
sia nell’alloggiamento. Sono idonei i cuscinetti
radiali che possono sopportare carichi combi-
nati, ad es. i cuscinetti radiali a sfere, quelli
obliqui a due corone di sfere o quelli obliqui ad
una corona di sfere appaiati, i cuscinetti orien-
tabili a sfere e a rulli o quelli a rulli conici ap-
paiati. Nelle posizioni di vincolo si possono an-
che impiegare combinazioni costituite da un
cuscinetto radiale in grado di sopportare un
carico puramente radiale, ad es. del tipo a rulli
cilindrici con l’anello interno senza orletti, e da
un cuscinetto del tipo radiale a sfere, a quattro
punti di contatto o assiale a doppio effetto. Il
secondo cuscinetto assicura il vincolo assiale
nei due sensi, ma deve essere montato con
gioco radiale nell’alloggiamento (cioè accoppia-
mento con gioco).
Il cuscinetto non di vincolo montato dal lato
opposto ha il compito di sopportare il solo cari-
co radiale, ma nello stesso tempo deve per-
mettere gli spostamenti assiali, per evitare che

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entrambi i cuscinetti del sistema si sovraccari-


chino reciprocamente ad es. quando la lun-
ghezza dell’albero varia per effetto della dilata-
zione termica. Gli spostamenti assiali possono
aver luogo all’interno del cuscinetto stesso, se
questo è del tipo a rullini, a rulli cilindrici, ese-
cuzioni NU e N, o toroidale a rulli CARB, oppure
fra uno degli anelli e la rispettiva sede, preferi-
bilmente fra quello esterno e il foro di alloggia-
mento.
Di seguito sono descritte le più comuni combi-
nazioni di cuscinetti di vincolo/non di vincolo
fra le molte possibili.
Per i sistemi rigidi, in cui gli spostamenti assiali
devono avvenire “senza attrito” all’interno di
uno dei cuscinetti, si possono usare le seguenti
combinazioni

• cuscinetto radiale a sfere/cuscinetto a rulli


cilindrici († fig. 1)
• cuscinetto obliquo a due corone di sfere/
cuscinetto a rulli cilindrici († fig. 2)
• cuscinetto ad una corona di rulli conici, ap-
paiati/cuscinetto a rulli cilindrici († fig. 3)
• cuscinetto a rulli cilindrici, esecuzione NUP/
cuscinetto a rulli cilindrici, esecuzione NU
(† fig. 4)
• cuscinetto a rulli cilindrici, esecuzione NU,
più un cuscinetto a quattro punti di contat-
to/cuscinetto a rulli cilindrici, esecuzione NU
(† fig. 5).

Nei sistemi sopra citati, deve essere limitato al


minimo il disallineamento angolare dell’albero;
se questo non è possibile, si consiglia l’impiego
di combinazioni di cuscinetti orientabili, ad es.

• cuscinetto orientabile a sfere/cuscinetto to-


roidale a rulli CARB oppure
• cuscinetto orientabile a rulli/cuscinetto toroi-
dale a rulli CARB († fig. 6).

Grazie alla capacità di questi sistemi di ammet-


tere sia i disallineamenti angolari sia gli sposta-
menti assiali, si evita l’insorgere di forze interne
di contrasto assiale nel sistema.

151
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Applicazione dei cuscinetti

In presenza di un carico rotante rispetto agli Sistemi con cuscinetti in opposizione,


anelli interni, nei sistemi in cui le variazioni di “flottanti”
lunghezza dell’albero devono essere compen- Questi sistemi sono idonei quando si hanno
sate fra il cuscinetto e la sua sede, gli sposta- modeste esigenze riguardo al vincolo assiale
menti assiali devono aver luogo fra l’anello o quando ci sono altri componenti dell’albero
esterno e la relativa sede di alloggiamento. Le che fungono da vincolo assiale per quest’ultimo.
combinazioni più comuni sono Cuscinetti idonei per questo tipo di disposizione
sono
• cuscinetto radiale a sfere/cuscinetto radiale a
sfere († fig. 7) • i cuscinetti radiali a sfere († fig. 12)
• cuscinetto orientabile a sfere o a rulli/cusci- • i cuscinetti orientabili a sfere
netto orientabile a sfere o a rulli († fig. 8) • i cuscinetti orientabili a rulli.
• cuscinetti obliqui a una corona di sfere, ap-
paiati/cuscinetto radiale a sfere († fig. 9). In questi sistemi è importante che uno dei due
anelli di ciascun cuscinetto sia in grado di spo-
Sistemi con cuscinetti in opposizione starsi rispetto alla sua sede, preferibilmente
In questi sistemi l’albero è assialmente vincola- quello esterno. Si può anche ottenere una
to in un senso da un cuscinetto e nel senso disposizione in opposizione di tipo “flottante”
opposto dall’altro. Questo tipo di disposizione, montando due cuscinetti a rulli cilindrici di ese-
nota come “sistema in opposizione”, si usa ge- cuzione NJ, con gli anelli interni opportuna-
neralmente con alberi corti. Sono idonei tutti i mente spostati († fig. 13). In questo caso il
tipi di cuscinetti radiali che possono sopportare movimento assiale può aver luogo all’interno
carichi assiali in almeno un senso, compresi dei cuscinetti.

• i cuscinetti obliqui a sfere († fig. 10)


• i cuscinetti a rulli conici († fig. 11).

In certi casi in cui si impiegano i tipi obliqui a


una corona di sfere o quelli a una corona di
rulli conici montati in opposizione, può essere
necessario il precarico († pagina 186).

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Applicazione dei cuscinetti

Bloccaggio radiale nata del carico”.


Si parla di “carico rotante” nel caso di un anello
dei cuscinetti che ruota e di un carico fermo oppure di un
anello fermo e di un carico rotante, in cui tutti i
Se s’intende sfruttare in pieno la capacità di punti della pista sono interessati dal carico
carico di un cuscinetto, i rispettivi anelli o ralle durante un giro. I carichi elevati che non ruota-
devono essere sostenuti su tutta la loro circon- no ma oscillano, per esempio quelli agenti sui
ferenza e per l’intera larghezza della pista. cuscinetti delle bielle, sono in genere conside-
L’appoggio, che deve essere solido e uniforme, rati carichi rotanti.
può essere assicurato da una sede cilindrica o Se montato libero, l’anello di un cuscinetto
conica oppure, nel caso delle ralle, da una su- soggetto ad un carico rotante si muoverà
perficie piana. Ciò esige che le sedi siano ese- (scorrimento o spostamento), sulla sede più
guite con l’opportuna precisione e che non sia- o meno irregolarmente, dando luogo ad usura
no interrotte da scanalature, fori od altro. Inol- (corrosione da sfregamento), delle superfici in
tre, gli anelli devono essere fissati in modo si- contatto. Per evitare questo fenomeno bisogna
curo per evitare che, in presenza di carico, ruo- ricorrere ad un montaggio con interferenza.
tino rispetto alle sedi stesse. Il grado d’interferenza necessario è imposto
Un bloccaggio in senso radiale soddisfacente dalle condizioni di esercizio († punti 2 e 4 di
e un appoggio adeguato si possono normal- seguito).
mente ottenere solo calzando gli anelli con Si parla di “carico fermo” nel caso in cui l’anello
un’interferenza appropriata. Anelli non fissati del cuscinetto è fermo ed è fermo anche il ca-
correttamente di solito danneggiano i cuscinetti rico o in quello in cui anello e carico ruotano
e le parti che li accolgono. Tuttavia, quando si alla stessa velocità, di modo che il carico agisce
desiderano montaggi e smontaggi semplici o sempre sullo stesso punto della pista. In tali
quando è indispensabile consentire ai cuscinet- condizioni, l’anello normalmente non ruota
ti non di vincolo il movimento in senso assiale, rispetto alla sede e non è quindi necessario
tale interferenza non si può sempre adottare. montarlo con interferenza, a meno che questa
In certi casi, quando si sceglie un accoppia- non sia richiesta per altri motivi.
mento libero è necessario prendere precauzioni Si parla di “direzione del carico indeterminata”
speciali per limitare l’inevitabile usura dovuta nel caso della presenza di carichi esterni varia-
alla rotazione dell’anello sulla sede, ad esempio bili, carichi per urto, vibrazioni e squilibri nelle
temprando la superficie di quest’ultima e quel- macchine rotanti ad alta velocità, i quali impli-
la delle battute, lubrificando le superfici in con- cano variazioni di direzione che non si possono
tatto mediante speciali scanalature e rimuo- descrivere con precisione. Quando la direzione
vendo le particelle di usura, oppure preveden- del carico è indeterminata e specialmente
do sulle facciate laterali dei cuscinetti scanala- in presenza di carichi elevati, è preferibile che
ture atte a ricevere chiavette o altri dispositivi entrambi gli anelli siano montati con interfe-
di arresto. renza. Per l’anello interno si adotta normal-
mente l’interferenza consigliata per il caso del
Scelta degli accoppiamenti carico rotante. Tuttavia, quando l’anello esterno
Nella scelta del tipo di accoppiamento è impor- deve essere libero di muoversi assialmente nel-
tante prendere in considerazione le indicazioni l’alloggiamento e il carico non è elevato, si può
della presente sezione insieme alle linee guida scegliere un accoppiamento alquanto più libero
generali riportate. di quello consigliato per un carico rotante.

1. Condizioni di rotazione
Le condizioni di rotazione si riferiscono al mo-
vimento dell’anello del cuscinetto rispetto alla
direzione del carico († tabella 1). Ci sono es-
senzialmente tre differenti condizioni: “carico
rotante”, “carico fermo” e “direzione indetermi-

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2. Entità del carico


Con l’aumentare del carico, l’interferenza del-
l’anello interno sulla sua sede tende ad allen-
tarsi, dato che l’anello stesso si deforma e
questo, sotto l’influenza del carico rotante, ini-
zia a muoversi sulla sede. Il grado d’interfe-
renza deve essere quindi proporzionato all’en-
tità del carico; quanto maggiore è quest’ulti-
mo, tanto maggiore è l’interferenza necessaria
(† fig. 14). Si devono anche considerare i ca-
richi per urto e le vibrazioni.
L’entità del carico viene definita come

• P ≤ 0,05 C – carico leggero


• 0,05 C < P ≤ 0,1 C – carico normale
• 0,1 C < P ≤ 0,15 C – carico elevato
• P > 0,15 C – carico molto elevato.

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Applicazione dei cuscinetti

3. Gioco interno del cuscinetto


L’interferenza sull’albero o nell’alloggiamento fa
sì che gli anelli si deformino elasticamente (ri-
spettivamente per dilatazione o compressione),
e ciò provoca una riduzione del gioco interno
del cuscinetto. Tuttavia deve sempre rimanere
un certo gioco minimo († sezione “Gioco in-
terno del cuscinetto” a pagina 126). Il gioco
iniziale e la riduzione ammissibile dipendono
dal tipo e dalle dimensioni del cuscinetto. La ri-
duzione di gioco dovuta all’interferenza può
essere tale da consigliare l’adozione di un gioco
iniziale maggiore del Normale per evitare che
il cuscinetto si precarichi († fig. 15).

4. Condizioni di temperatura
In molte applicazioni l’anello esterno presenta,
in funzionamento, una temperatura inferiore a
quella dell’anello interno, il che può portare ad
una riduzione del gioco interno († fig. 16). In
esercizio, gli anelli dei cuscinetti raggiungono
normalmente una temperatura superiore a
quella dei componenti che li accolgono. Ne può
conseguire un allentamento dell’interferenza
dell’anello interno sulla sede, mentre la dilata-
zione dell’anello esterno può impedire il neces-
sario spostamento assiale nell’alloggiamento.
Un avviamento veloce oppure l’attrito della
guarnizione possono anch’essi provocare l’al-
lentamento dell’interferenza dell’anello interno.
Bisogna quindi attentamente considerare sia le
differenze di temperatura nel sistema sia il
percorso del calore.

5. Requisiti per la precisione di rotazione


Per limitare deformazioni e vibrazioni, quando
i cuscinetti devono assicurare elevate presta-
zioni in termini di precisione di rotazione, è be-
ne non adottare accoppiamenti con gioco. Le
sedi sull’albero e nell’alloggiamento devono es-
sere costruite con tolleranze ristrette sulle di-
mensioni, corrispondenti almeno al grado 5
per l’albero e almeno al grado 6 per l’alloggia-
mento. Anche per la cilindricità occorre adotta-
re tolleranze ristrette († tabella 11, a pagina
176).

6. Esecuzione e materiale di albero


e alloggiamento
L’accoppiamento di un anello rispetto alla sede
non deve comportare distorsioni dell’anello

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stesso (errori di rotondità), come per esempio si evita il “martellamento” della sede di allog-
potrebbe accadere nel caso la superficie delle giamento, dovuto al fatto che il materiale di cui
sedi presentasse delle discontinuità. In genere, questa è fatta ha una durezza inferiore di quel-
gli alloggiamenti in due metà non sono per- la del cuscinetto; diversamente lo spostamento
tanto idonei qualora si debbano montare gli del cuscinetto sarebbe difficoltoso se non im-
anelli esterni con elevata interferenza: l’accop- possibile con il tempo. Se si impiegano i cusci-
piamento scelto per questi alloggiamenti netti a rulli cilindrici con un anello privo di or-
dovrebbe essere quello corrispondente ad una letti, i cuscinetti a rullini o quelli toroidali a rulli
tolleranza H (o al massimo K). Al fine di assicu- CARB, si possono montare con interferenza
rare un appoggio adeguato agli anelli dei cusci- entrambi gli anelli, dato che lo spostamento
netti montati in alloggiamenti con pareti sottili assiale può avvenire all’interno del cuscinetto.
o in lega leggera o su alberi cavi, bisogna pre-
vedere accoppiamenti con un’interferenza su- Accoppiamenti consigliati
periore a quella generalmente consigliata nel Le tolleranze del diametro del foro e del dia-
caso degli alloggiamenti con pareti spesse in metro esterno dei cuscinetti volventi sono uni-
ghisa o acciaio o degli alberi pieni († sezione ficate a livello internazionale († sezione “Tol-
“Accoppiamenti per alberi cavi”, da pagina leranze”, da pagina 110).
162). Talvolta, per alcuni tipi di materiale del- Per ottenere un accoppiamento libero o con in-
l’albero, può essere necessario ricorrere ad ac- terferenza dei cuscinetti con foro e diametro
coppiamenti con interferenza lieve. esterno cilindrico, si possono scegliere idonei
campi di tolleranza ISO per le sedi sull’albero
7. Facilità di montaggio e smontaggio e nell’alloggiamento. Nelle applicazioni dei cu-
I cuscinetti con accoppiamenti liberi di solito scinetti volventi si prende in considerazione so-
sono più facili da montare e da smontare di lo un limitato numero di gradi di tolleranza ISO.
quelli con accoppiamenti con interferenza. La fig. 17, a pagina 158 illustra la posizione
Qualora le condizioni di lavoro richiedano ac- dei campi di tolleranza più comuni rispetto alle
coppiamenti con interferenza, ma sia essenzia- tolleranze del foro e del diametro esterno dei
le poter eseguire con facilità il montaggio e lo cuscinetti. I cuscinetti con foro conico si mon-
smontaggio, si possono impiegare i cuscinetti tano o direttamente su una sede anch’essa co-
scomponibili oppure quelli con foro conico. I nica dell’albero o tramite una bussola di trazio-
cuscinetti con foro conico si possono montare o ne o di pressione – avente diametro esterno
direttamente su una sede anch’essa conica del- conico – che vengono montate su sedi albero
l’albero o tramite una bussola di trazione o di cilindriche. In tali casi, l’accoppiamento dell’a-
pressione su alberi trafilati o con gradini nello interno non è determinato, come per i
(† fig. 26, 27 e 28, a pagina 181). cuscinetti con foro cilindrico, dalla tolleranza
prescelta per l’albero, ma dal maggiore o mi-
8. Spostamento dei cuscinetti non di vincolo nore avanzamento in senso assiale dell’anello
Se vengono montati, nella posizione non di sulla sede conica o sulla bussola. Occorre porre
vincolo, cuscinetti che non possono sopportare particolare attenzione alla riduzione del gioco
lo spostamento assiale all’interno del cuscinet- radiale interno che viene così a verificarsi, si
to stesso, è obbligatorio che uno degli anelli sia vedano le sezioni “Cuscinetti orientabili a sfere”,
sempre libero di spostarsi in senso assiale du- “Cuscinetti orientabili a rulli” e “Cuscinetti to-
rante il funzionamento, montando con gioco roidali a rulli CARB”.
quello che regge il carico statico († fig. 20, a Se si prevede il fissaggio dei cuscinetti con le
pagina 179). Quando l’anello esterno è sotto- bussole coniche, di trazione o di pressione, so-
posto al carico statico e deve potersi muovere no ammesse tolleranze più ampie per i diame-
per consentire gli spostamenti assiali nella se- tri delle sedi delle bussole sull’albero, ma le
de dell'alloggiamento spesso il foro della sede corrispondenti tolleranze di cilindricità devono
viene dotato di una boccola intermedia tem- essere ridotte († sezione “Precisione dimen-
prata, come si fa per esempio nel caso che l’al- sionale, di forma e rotazione delle sedi e spal-
loggiamento sia in lega leggera. In tal modo lamenti dei cuscinetti”, da pagina 174).

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Applicazione dei cuscinetti

Tabelle con suggerimenti per gli tradizionali ed i suggerimenti riportati tengono


accoppiamenti conto di questi nuovi requisiti. Le tabelle che
Suggerimenti per gli accoppiamenti con gli al- forniscono i suggerimenti circa le tolleranze
beri pieni in acciaio sono riportati nelle degli alloggiamenti specificano anche se l’anello
si può spostare assialmente nel foro. Con que-
Tabella 2: Cuscinetti radiali con foro cilindrico ste informazioni è possibile verificare se le tol-
Tabella 3: Cuscinetti assiali leranze scelte sono idonee per i cuscinetti non
scomponibili da usare nella posizione non di
e per gli alloggiamenti in ghisa e acciaio nelle vincolo e che non possono sopportare lo spo-
stamento assiale all’interno del cuscinetto.
Tabella 4: Cuscinetti radiali – alloggiamenti
monoblocco Nota
Tabella 5: Cuscinetti radiali – alloggiamenti Per le applicazioni in cui sono presenti cusci-
monoblocco o in due metà netti in acciaio inossidabile, valgono le tolleran-
Tabella 6: Cuscinetti assiali ze consigliate nelle tabelle da 2 a 6 alle pagine
da 159 a 161, tenendo comunque in conside-
Questi suggerimenti per i cuscinetti di nuova razione le limitazioni indicate nelle note 2) e 3) a
generazione si basano sulle indicazioni di ca- piè della tabella stessa. La nota 1) a piè di ta-
rattere generale sopra riportate, l’evoluzione bella 2 non vale per i cuscinetti in acciaio inos-
costante del design e gli anni di esperienza sidabile. Se sono necessari accoppiamenti più
nell’ambito di un’amplissima gamma di applica- stetti rispetto a quelli consigliati nella tabella 2,
zioni e di sistemi. I cuscinetti di nuova genera- si prenda contatto con l’Ingegneria di Applica-
zione sono in grado di sopportare carichi con- zione SKF.
siderevolmente maggiori rispetto ai cuscinetti

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Applicazione dei cuscinetti

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Applicazione dei cuscinetti

Può anche essere necessario tenere in consi- Le tolleranze Normali per il diametro del foro
derazione il gioco iniziale del cuscinetto, ad es. e del diametro esterno per i quali sono stati
nelle applicazioni in cui sono presenti alberi in calcolati i valori limite sono valide per tutti i cu-
acciaio inossidabile a temperature elevate. scinetti volventi metrici, con l’eccezione dei cu-
scinetti a rulli conici metrici quando d ≤ 30 mm
Tabelle di tolleranza e D ≤ 150 mm e per i cuscinetti assiali quando
I valori riportati nelle tabelle 7 e 8 per le tolle- D ≤ 150 mm. Le tolleranze di diametro per
ranze dell’albero e dell’alloggiamento consento- questi cuscinetti si scostano da quelle Normali
no di stabilire le caratteristiche dell’accoppia- per gli altri cuscinetti volventi († tabelle di tol-
mento leranza alle pagine 115 a 121).
I valori per l’interferenza o per il gioco probabili
• i limiti superiori e inferiori delle tolleranze coprono il 99% di tutte le combinazioni dell’in-
Normali per gli scostamenti del foro e del terferenza o del gioco teorici.
diametro esterno del cuscinetto Quando si utilizzano cuscinetti con precisione
• i limiti superiori e inferiori degli scostamenti superiore a quella Normale, l’interferenza o il
del diametro dell’albero e del foro di allog- gioco dell’accoppiamento si riducono per effetto
giamento in conformità alla norma ISO delle tolleranze ridotte sul foro e sul diametro
2862:1988 esterno del cuscinetto. Se, in tali casi, si richie-
• i valori minimi e massimi dell’interferenza (+) de un calcolo più preciso dei limiti, si consiglia
o del gioco (–) teorici nell’accoppiamento di contattare l’Ingegneria di Applicazione SKF.
• i valori minimi e massimi dell’interferenza (+)
o del gioco (–) probabili nell’accoppiamento. Accoppiamenti per alberi cavi
Se i cuscinetti devono essere montati con in-
I valori appropriati degli scostamenti delle sedi terferenza su un albero cavo, solitamente è
dei cuscinetti volventi sugli alberi sono elencati necessario utilizzare un’interferenza maggiore
per le tolleranze rispetto a quella necessaria per un albero pie-
no; ciò serve ad ottenere la stessa pressione di
e7, f5, f6, g5, g6 superficie tra l’anello interno e la sede dell’al-
tabella 7a, pagina 164 bero. Nella scelta del tipo di accoppiamento so-
h5, h6, h8, h9, j5 no importanti i seguenti rapporti di diametro
tabella 7b, pagina 165
j6, js5, js6, js7, k4
tabella 7c, pagina 166
k5, k6, m5, m6, n5
tabella 7d, pagina 167 l’accoppiamento non viene influenzato in ma-
n6, p6, p7, r6, r7 niera sensibile finché il diametro dell’albero ca-
tabella 7e, pagina 168 vo ci ≥ 0,5. Se il diametro esterno medio del-
l’anello interno non è noto, il rapporto di dia-
I valori appropriati per le sedi di alloggiamento dei metro ce si può calcolare in modo piuttosto ac-
cuscinetti volventi sono indicati per le tolleranze curato utilizzando la formula

F7, G6, G7, H5, H6


tabella 8a, pagina 169
H7, H8, H9, H10, J6
tabella 8b, pagina 170 in cui
J7, JS5, JS6, JS7, K5 ci = rapporto di diametro dell’albero cavo
tabella 8c, pagina 171 ce = rapporto di diametro dell’anello interno
K6, K7, M5, M6, M7 d = diametro esterno dell’albero cavo,
tabella 8d, pagina 172 diametro foro del cuscinetto, mm
N6, N7, P6, P7 di = diametro interno dell’albero cavo, mm
tabella 8e, pagina 173

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de = diametro medio esterno dell’anello scelta in modo che l’interferenza media proba-
interno, mm bile sia il più vicino possibile all’interferenza ∆H,
D = diametro esterno del cuscinetto, mm ricavata dal diagramma 1.
k = fattore dipendente dal tipo di cuscinetto
per cuscinetti orientabili a sfere delle serie Esempio
22 e 23, k = 0,25 Un cuscinetto radiale 6208 con d = 40 mm e
per cuscinetti a rulli cilindrici, k = 0,25 D = 80 mm deve essere montato su un albero
per tutti gli altri cuscinetti, k = 0,3 cavo con un rapporto di diametro ci = 0,8. Qual
è l’interferenza necessaria e quali sono i limiti
Per determinare il più idoneo accoppiamento albero idonei? Se il cuscinetto dovesse essere
ad interferenza per un cuscinetto da montare montato su un albero pieno e soggetto a cari-
su un albero cavo, si deve utilizzare l’interfe- chi normali, sarebbe consigliabile adottare una
renza media probabile tra la sede dell’albero ed tolleranza k5. Dalla tabella 7d, a pagina 167,
il foro del cuscinetto stesso, ricavata dai sugge- per un diametro albero di 40 mm, l’interferen-
rimenti per le tolleranze per un albero pieno za media probabile
dello stesso diametro. Se si trascura la defor-
mazione plastica (levigatura) delle superfici di
accoppiamento, che si genera durante il mon-
taggio, allora l’interferenza effettiva può essere
considerata uguale a quella media probabile.
L’interferenza ∆H necessaria per un albero cavo quindi dal diagramma 1, il rapporto ∆H/∆V =
in acciaio può essere quindi determinata dal 1,7. Pertanto l’interferenza necessaria per l’al-
diagramma 1 in funzione dell’interferenza no- bero cavo ∆H = 1,7 x 13,5 = 23 µm. Di conse-
ta ∆V per un albero pieno. ∆V rappresenta il guenza si sceglie la tolleranza m6 per l’albero
valore medio tra i valori minore e maggiore cavo, poiché garantisce un’interferenza media
dell’interferenza probabile per un albero pieno. probabile di quest’ordine.
La tolleranza per un albero cavo viene quindi

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Applicazione dei cuscinetti

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Applicazione dei cuscinetti

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Applicazione dei cuscinetti

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Applicazione dei cuscinetti

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Applicazione dei cuscinetti

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Applicazione dei cuscinetti

Precisione dimensionale, di forma Tolleranze per perpendicolarità


e rotazione delle sedi e spallamenti In conformità alla ISO 1101:2004, gli spalla-
dei cuscinetti menti per gli anelli del cuscinetto devono pre-
La precisione delle sedi dei cuscinetti cilindrici sentare una tolleranza di rettangolarità miglio-
sugli alberi e nei fori alloggiamento, delle sedi re di almeno un grado IT rispetto alla tolleran-
per ralle di cuscinetti assiali e delle superfici di za di diametro della corrispondente sede cilin-
supporto (attestature per cuscinetti presenti su drica. Per le sedi delle ralle per cuscinetti as-
spallamenti alberi e sedi, ecc.) dovrebbe corri- siali, la tolleranza di perpendicolarità non deve
spondere alla precisione dei cuscinetti utilizzati. superare i valori di IT5. Nella tabella 11, a pa-
Di seguito sono riportati valori guida per la gina 176, sono riportati valori guida per la tol-
precisione dimensionale, di forma e rotazione. leranza di rettangolarità e l'oscillazione assiale
Nella lavorazione di sedi e superfici di contatto totale.
è necessario attenersi a detti valori.

Tolleranze dimensionali
Per i cuscinetti realizzati con tolleranza norma-
le, la precisione dimensionale delle sedi cilin-
driche sull’albero dovrebbe essere pari ad al-
meno il grado 6 e nell’alloggiamento ameno al
grado 7. In presenza di bussole di trazione o di
pressione, possono essere ammesse tolleranze
diametro maggiori (dei gradi 9 o 10) rispetto
alla sedi cuscinetto († tabella 9). I valori nu-
merici dei gradi IT di tolleranza standard se-
condo la ISO 2861:1988 sono indicati nella
tabella 10.
Per i cuscinetti a precisione più elevata, si do-
vranno corrispondentemente adottare gradi
superiori.

Tolleranze per forma cilindrica


A seconda dei requisiti, le tolleranze di cilindri-
cità, come definito dalla ISO 1101:2004, do-
vrebbero essere da 1 a 2 gradi IT migliori ri-
spetto alla tolleranza dimensionale prescritta.
Per esempio, se la sede cuscinetto di un albero
è stata lavorata secondo la tolleranza m6, allo-
ra la precisione di forma dovrà essere da IT5 a
IT4. Supponendo un diametro albero di 150
mm, il valore di tolleranza t1 per la cilindricità
si ottiene da t1 = IT5/2 = 18/2 = 9 µm. Tutta-
via la tolleranza t1 è quella di un raggio, quindi
per il diametro albero si dovrà considerare 2 x
t1. Nella tabella 11, a pagina 176, sono ripor-
tati valori guida per le tolleranze per forma ci-
lindrica e la tolleranza di oscillazione totale per
le varie classi di tolleranza dei cuscinetti.
Se i cuscinetti devono essere montati su bus-
sole di trazione o di pressione, la cilindricità
della sede della bussola dovrà essere IT5/2
(per h9) oppure IT7/2 (per h10) († tabella 9).

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Applicazione dei cuscinetti

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Tolleranze per sedi coniche nella zona k = fattore di conicità


supportata albero 12 per conicità 1:12
Se un cuscinetto viene montato direttamente su 30 per conicità 1:30
una sede albero conica, la tolleranza di diametro B = larghezza cuscinetto, mm
sede può essere maggiore rispetto a quella delle IT7 = valore del grado di tolleranza in base
sedi cilindriche. La fig. 18 mostra una tolleranza alla larghezza cuscinetto, mm
di diametro di grado 9, mentre le condizioni per
la tolleranza di forma sono le stesse della sede • In base al diametro d, la tolleranza rettilinea
albero cilindrica. Per le sedi albero coniche di cu- è IT5/2 e si definisce: “In ogni piano assiale
scinetti volventi la SKF consiglia quanto segue. attraverso la superficie conica dell’albero, la
zona di tolleranza è delimitata da due linee
• Lo scostamento ammissibile del piano incli- parallele poste ad una distanza “t” l’una dal-
nato cono è una tolleranza ± conforme a l’altra”.
IT7/2 in base alla larghezza cuscinetto B († • In base al diametro d, lo scostamento radiale
fig. 18). Il valore può essere determinato da dalla circolarità è IT5/2 e si definisce: “In
ogni piano radiale lungo la superficie conica
∆k = IT7/2 B dell’albero, la zona di tolleranza è delimitata
da due cerchi concentrici posti ad una di-
La gamma di dispersione ammissibile (varia- stanza “t” l’uno dall’altro.” In presenza di re-
zione piano inclinato cono) diventa pertanto quisiti di estrema precisione di rotazione, si
dovrà invece adottare IT4/2.
Vk = 1/k ± IT7/2 B
Il miglior modo per controllare che la conicità
in cui sia entro i valori di tolleranza consigliati, è
Vk = gamma di dispersione ammissibile del quello di effettuare misurazioni con speciali ca-
piano inclinato cono libri conici e comparatori. Esistono metodi più
∆k = scostamento ammissibile del piano pratici ma meno accurati, come l’uso di calibri
inclinato cono ad anello, calibri conici o barre dei seni.

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Applicazione dei cuscinetti

Rugosità delle superfici delle statico pari al carico statico base stimato e con
sedi cuscinetto una durezza anima di 350 HV, la profondità
La rugosità delle superfici delle sedi cuscinetto consigliata è dell’ordine di 0,1 volte il diametro
non esercita sulle prestazioni del cuscinetto la dell’elemento volvente. Per i carichi dinamici
stessa influenza della precisione dimensionale, sono ammissibili profondità minori. Per ulterio-
di forma e di rotazione. Tuttavia più levigata è ri informazioni si prenda contatto con l’Inge-
la superficie di accoppiamento e più preciso gneria di Applicazione SKF.
sarà l’accoppiamento con interferenza deside-
rato. Per le disposizioni di cuscinetti meno
complesse è ammessa una rugosità di superfi-
cie relativamente pronunciata.
Per quanto riguarda i cuscinetti di alta preci-
sione, nella tabella 12 sono riportati valori
guida per la rugosità media di superficie Ra per
diversi gradi di precisione dimensionale delle
sedi cuscinetto. Questi suggerimenti sono validi
per le sedi di base che solitamente vengono
ipotizzate come sedi albero.

Piste sull'albero e nell'alloggiamento


Per poter sfruttare appieno la capacità di carico
di un cuscinetto o gruppo, le piste realizzate nei
componenti associati per cuscinetti a rulli cilin-
drici con un solo anello e per i gruppi rulli cilin-
drici e gabbia assiale, devono presentare una
durezza una durezza tra 58 e 64 HRC.
La rugosità di superficie dovrà essere Ra ≤ 0,2
µm o Rz ≤ 1 µm. Per applicazioni meno com-
plesse si possono ammettere superficie più ru-
gose e un grado di durezza inferiore.
L’errore di rotondità e scostamento dalla forma
cilindrica non devono superare rispettivamente
il 25 e 50% dell’effettiva tolleranza di diametro
della pista.
Le oscillazioni assiali ammissibili delle piste per
gruppi assiali sono le stesse di quelle dell’albe-
ro e ralle esterne dei cuscinetti assiali, come ri-
portato nella tabella 9, a pagina 121.
I materiali idonei per le piste su alberi com-
prendono acciai per tempra di profondità, ad
es. 100Cr6 secondo la ISO 68317:1999, acciai
per cementazione, ad es. 20Cr3 o 17MnCr5
secondo la ISO 68317:1999, nonché acciai per
tempra per induzione che possono essere par-
zialmente temprati.
La profondità consigliata per le piste realizzate
nei componenti associati dipende da vari fatto-
ri, tra cui i rapporti di carico dinamico e statico
(rispettivamente P/C e P0/C0), e la durezza del-
l’anima, e non è quindi possibile generalizzare.
Per esempio, in condizioni di carico puramente

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Bloccaggio assiale
dei cuscinetti
Il solo accoppiamento con interferenza è ina-
deguato per il bloccaggio assiale di un anello
del cuscinetto. Pertanto, di regola, sono neces-
sari mezzi idonei di fissaggio assiale dell’anello.
Entrambi gli anelli di un cuscinetto di vincolo
devono essere assialmente fissati su ambo i lati.
Per quanto riguarda i cuscinetti non di vincolo,
del tipo non scomponibile, l’anello ad accoppia-
mento più stretto – di solito quello interno –
deve essere fissato assialmente; l’altro anello
deve essere invece libero di muoversi a livello
assiale rispetto alla sede, ad eccezione dei cu-
scinetti CARB, in cui entrambi gli anelli sono
assicurati assialmente. Nel caso dei cuscinetti
non di vincolo del tipo scomponibile, ad es. cu-
scinetti a rulli cilindrici, entrambi gli anelli sono
fissati assialmente, mentre nei cuscinetti “in
opposizione” gli anelli devono essere fissati as-
sialmente su un solo lato.
Metodi di bloccaggio
Cuscinetti con un foro cilindrico
Gli anelli ad accoppiamento con interferenza
vengono solitamente montati in maniera che
l’anello si attesti sull’albero o nell’alloggiamen-
to, da un lato († fig. 19). Sul lato opposto, gli
anelli interni vengono solitamente fissati me-
diante controdadi, ad es. del tipo KM + MB
(† fig. 19) o piastre terminali

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Applicazione dei cuscinetti

(† fig. 20) attaccate all’estremità dell’albero. Altri metodi di bloccaggio assiale idonei, spe-
Gli anelli interni sono solitamente trattenuti dal cialmente per le disposizioni di cuscinetti di alta
coperchio terminale dell’alloggiamento († fig. precisione, implicano l’impiego di accoppia-
21) o eventualmente, in casi speciali, da un menti bloccati alla pressa, ad es. sotto forma di
anello filettato († fig. 22). sistemi di bussole a gradini. Ulteriori dettagli
Spesso, invece di utilizzare spallamenti integrali sono riportati nel catalogo SKF “Cuscinetti di
dell’albero o alloggiamento, è più vantaggioso alta precisione”.
servirsi di bussole o collari distanziali tra gli
anelli del cuscinetto od un anello del cuscinetto
ed un componente adiacente, ad es. un ingra-
naggio († fig. 23).
L’impiego di anelli di ancoraggio per realizzare
il bloccaggio assiale dei cuscinetti volventi ga-
rantisce riduzione dell’ingombro nonché facilità
di montaggio e smontaggio e semplifica la rea-
lizzazione di fori albero ed alloggiamento.
Nelle applicazioni in cui sono presenti carichi di
entità moderata o grande, si deve montare un
collare di spallamento tra l’anello del cuscinetto
e l’anello di ancoraggio, in modo che quest’ulti-
mo non sia sottoposto a momenti di flessione
troppo intensi († fig. 24). Il gioco assiale nor-
male tra l’anello di ancoraggio e la sua scana-
latura può, se necessario, essere ridotto sce-
gliendo tolleranze idonee per il collare di spal-
lamento e utilizzando degli spessori di com-
pensazione.
I cuscinetti con una scanalatura per l’anello di
ancoraggio nell’anello esterno († fig. 23) pos-
sono essere fissati in una maniera molto sem-
plice e che garantisce economia d’ingombro
utilizzando un anello di ancoraggio († sezione
“Cuscinetti radiali a sfere”, da pagina 255).

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Cuscinetti con un foro conico


I cuscinetti con un foro conico montati diretta-
mente su zone supportate coniche sono solita-
mente fissati all’albero mediante un controda-
do († fig. 25).
Se si utilizza una bussola di trazione su un al-
bero a gradini, il controdado posiziona il corri-
spondente cuscinetto e viene inserito un di-
stanziale tra lo spallamento dell’albero e l’anel-
lo interno sul lato opposto († fig. 26). Se si
utilizzano alberi trafilati senza spallamenti inte-
grali († fig. 27), l’attrito tra l’albero e la bus-
sola regola la capacità di carico assiale del cu-
scinetto, vedere sezioni

• “Cuscinetti orientabili a sfere” da pagina 387


e
• “Cuscinetti orientabili a rulli” da pagina 503.

Se i cuscinetti sono montati su una bussola


di pressione, uno spallamento, ad es. un anello
distanziale, che è spesso realizzato come un
anello a labirinto, deve supportare l’anello in-
terno. La bussola di pressione stessa è bloccata
a livello assiale mediante una piastra terminale
o un controdado († fig. 28).

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Applicazione dei cuscinetti

Dimensioni dello spallamento e del


componente che accoglie il cuscinetto
Le dimensioni dei componenti adiacenti al cu-
scinetto (spallamento albero e alloggiamento,
bussole distanziali, ecc.) devono essere tali da
garantire un supporto sufficiente agli anelli del
cuscinetto, ma non ci deve essere contatto tra
i corpi volventi del cuscinetto ed i componenti
statici. Per ogni cuscinetto elencato nelle tabel-
le prodotti sono riportate le dimensioni idonee
per spallamento e raccordo.
Il passaggio da sede cuscinetto a spallamento
albero o alloggiamento può essere realizzato
utilizzando un semplice componente che acco-
glie il cuscinetto in base alle dimensioni ra ed
rb nelle tabelle prodotti, od essere scaricato a
formare una rientranza. La tabella 13 fornisce
dimensioni idonee per i componenti che accol-
gono i cuscinetti.
Maggiore è il raggio del componente che acco-
glie il cuscinetto (per la curva di forma liscia), è
migliore sarà la distribuzione delle tensioni
nell’area albero del componente che accoglie il
cuscinetto. Per alberi sottoposti a forti carichi,
quindi sono solitamente necessari ampi raggi.
In tali casi si deve montare un collare distan-
ziale tra l’anello interno e lo spallamento albero
per garantire una superficie di supporto suffi-
cientemente ampia all’anello del cuscinetto.
Il lato del collare rivolto verso lo spallamento
albero deve essere scaricato in modo che non
sia a contatto con il componente che accoglie il
cuscinetto sull'albero († fig. 29).

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Cuscinetti toroidali a rulli CARB


I cuscinetti CARB possono accogliere dilatazioni
assiali dell’albero all’interno del cuscinetto stes-
so. Per garantire che questi spostamenti assiali
dell’albero rispetto all’alloggiamento possano
verificarsi, è necessario prevedere spazio su
ambo i lati del cuscinetto († fig. 30).
Ulteriori informazioni sono disponibili nella
sezione “Cuscinetti toroidali a rulli CARB”, da
pagina 557.

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Applicazione dei cuscinetti

Progettazione dei
componenti associati
Spesso è necessario, soprattutto in presenza
di cuscinetti di grandi dimensioni, adottare de-
gli accorgimenti durante la fase di progettazio-
ne della disposizione dei cuscinetti, per facilita-
re le attività di montaggio e smontaggio del
cuscinetto od addirittura per renderle possibili.
Se, per esempio, nell’albero e/o spallamenti
dell'alloggiamento vengono praticate scanala-
ture o cavità, è possibile utilizzare utensili di
estrazione († fig. 31). Anche i fori filettati
negli spallamenti dell’alloggiamento permetto-
no l’impiego di viti per spingere il cuscinetto
dalla sua sede († fig. 32).
Se per montare o smontare i cuscinetti su una
sede conica, o smontarli da una sede cilindrica,
si deve adottare il metodo di iniezione ad olio,
è necessario dotare l’albero di canalette e sca-
nalature († fig. 33). La distanza della scana-
latura di distribuzione olio dal lato del cusci-
netto, su cui si devono realizzare le attività di
smontaggio o montaggio, dovrebbe essere cir-
ca 1/3 della larghezza della sede. Le dimensio-
ni consigliate di adeguate scanalature, canalet-
te e fori filettati, per permettere l’approvvigio-
namento di olio, sono riportate nelle tabelle
14 e 15.

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Applicazione dei cuscinetti

Precarico del cuscinetto


A seconda dell’applicazione può essere necessa-
rio avere a disposizione un gioco operativo,
positivo o negativo, nella disposizione dei cusci-
netti. Nella maggior parte delle applicazioni, il
gioco operativo è positivo, cioè in esercizio, il
cuscinetto presenta un gioco residuo, anche se
lieve († sezione “Gioco interno del cuscinetto”,
a pagina 126). Ci sono tuttavia molti casi, ad
es. cuscinetti di mandrini di macchine utensili,
cuscinetti di pignoni nelle trazioni assale dei
veicoli, disposizioni di cuscinetti di piccolo motori
elettrici o disposizioni di cuscinetti per moto
oscillatorio, in cui un gioco operativo negativo,
cioè un precarico, è necessario per aumentare
la rigidezza della disposizione di cuscinetti o la
precisione di rotazione. L’applicazione di un pre-
carico, ad es. mediante molle, è consigliata an-
che nei casi in cui i cuscinetti devono funzionare
senza carico o in presenza di un carico molto
leggero a velocità elevate. In questi casi il pre-
carico serve a garantire un carico minimo sul
cuscinetto ed evitare il danneggiamento dello
stesso per effetto dei moti di scorrimento dei
corpi volventi († sezione “Carico minimo ne-
cessario”, a pagina 69).

Tipi di precarico
A seconda del tipo di cuscinetto, il precarico può
essere radiale od assiale. Il design dei cuscinetti
a rulli cilindrici, ad esempio, permette solo l’ap-
plicazione di un precarico radiale, mentre ai

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cuscinetti assiali a sfere ed assiali a rulli cilindrici Se in esercizio l’albero si scalda più dell’allog-
può essere applicato solo un precarico assiale. giamento, il precarico, impostato a temperatu-
I cuscinetti obliqui ad una corona di sfere ed i ra ambiente durante il montaggio, aumenta e
cuscinetti a rulli conici († fig. 34), che sono l’aumento sarà maggiore nella disposizione ad
solitamente sottoposti a carichi assiali, vengo- “X” che in quella ad “O”. In entrambi i casi la
no, in genere, combinati con un secondo cusci- dilatazione termica in direzione radiale serve a
netto dello stesso tipo nella disposizione ad “O” ridurre il gioco od aumentare il precarico.
(a) oppure ad “X” (b). Poiché i cuscinetti radiali Questa tendenza viene amplificata dalla dilata-
a sfere sono anch’essi solitamente sottoposti zione termica in senso assiale, quando i cusci-
ad un precarico assiale, dovranno presentare netti sono disposti ad “X”, ma viene ridotta nel
un gioco interno radiale maggiore rispetto al caso di disposizione ad “O”. Solo nel caso delle
Normale (ad es. C3); ciò serve a generare un disposizioni ad “O”, in presenza di una determi-
angolo di contatto maggiore di zero, come nel nata distanza e quando il coefficiente di dilata-
caso dei cuscinetti obliqui a sfere. zione termica è lo stesso sia per i cuscinetti
Sia nel caso dei cuscinetti a rulli conici che di che i componenti associati, la dilatazione ter-
quelli obliqui a sfere, la distanza L tra i centri mica assiale e radiale si annullano ed il preca-
di pressione è maggiore quando i cuscinetti rio resta invariato.
sono nella disposizione ad “O” († fig. 35) e
minore quando sono nella disposizione ad “X”
(† fig. 36) rispetto alla distanza l tra i centri
dei cuscinetti. Ciò significa che i cuscinetti nella
disposizione ad “O” possono sopportare mo-
menti di rovesciamento relativamente intensi
anche se la distanza tra i centri dei cuscinetti è
relativamente breve. Le forze radiali generate
dal carico del momento e la deformazione ri-
sultante nei cuscinetti sono pertanto minori ri-
spetto alla disposizione ad “X”.

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Applicazione dei cuscinetti

Effetto del precarico del cuscinetto quindi sulla durata operativa († sezione “Man-
I principali motivi per applicare un precarico tenere il corretto precarico”, a pagina 196).
sono
Determinare la forza di precarico
• aumentare la rigidezza Il precarico può essere espresso come una for-
• ridurre la rumorosità di esercizio za o come un percorso (distanza), benché la
• aumentare la precisione della guida albero forza di precarico sia il fattore di specificazione
• compensare i processi di usura e cedimento primario. A seconda del metodo di registrazio-
(bedding down) in esercizio ne, il precarico è anche indirettamente connes-
• garantire una lunga durata operativa. so al momento di attrito nel cuscinetto.
È possibile ricavare valori empirici per il preca-
Elevata rigidezza rico ottimale da esecuzioni già sperimentate
La rigidezza dei cuscinetti (in kN/µm) viene de- ed applicarli ad esecuzioni simili. Per le esecu-
finita come il rapporto tra la forza agente sul zioni di nuova generazione la SKF consiglia di
cuscinetto e la deformazione elastica nello calcolare la forza di precarico e controllarne
stesso. La deformazione elastica provocata da l’accuratezza mediante test. Poiché solitamente
un carico nei cuscinetti precaricati è minore non sono noti tutti i fattori di influenza del fun-
per una data gamma di carico che in cuscinetti zionamento effettivo, nella pratica, potrebbero
che non sono precaricati. rivelarsi necessarie delle correzioni. L’affidabili-
tà di calcolo dipende soprattutto dalla misura
Funzionamento silenzioso in cui le ipotesi relative alle condizioni di tem-
Minore è il gioco operativo in un cuscinetto e peratura in esercizio ed il comportamento ela-
migliore sarà la guida dei corpi volventi nella stico dei componenti associati – principalmente
zona non sottoposta a carico e più silenzioso il l’alloggiamento – coincidano con le condizioni
cuscinetto in esercizio. attuali. Nella definizione del precarico, si do-
vrebbe calcolare innanzitutto la forza di preca-
Guida albero di precisione rico necessaria per garantire una combinazio-
I cuscinetti precaricati garantiscono una più ne ottimale di rigidezza, durata del cuscinetto
accurata guida albero, poiché il precarico limita ed affidabilità operativa. Successivamente si
la capacità dell’albero di inflettersi sotto carico. dovrà calcolare la forza di precarico da applica-
Per esempio, la guida più precisa e l’aumenta- re nella registrazione dei cuscinetti durante il
ta rigidezza su pignone precaricato e cuscinetti montaggio. Al momento del montaggio, i cusci-
del differenziale garantiscono che l’ingrana- netti dovranno essere a temperatura ambiente
mento sarà accurato e resterà costante, non- e non sottoposti a nessun carico operativo.
ché che le forze dinamiche supplementari sa- Il precarico idoneo alla temperatura di esercizio
ranno ridotte al minimo. Di conseguenza, il normale dipende dal carico sul cuscinetto. I
funzionamento sarà silenzioso e la durata ope- cuscinetti obliqui a sfere o a rulli conci possono
rativa dell’ingranamento più lunga. sopportare simultaneamente carichi radiali ed
assiali. In presenza di un carico radiale, viene
Compensazione di usura e cedimento generata nel cuscinetto una forza che agisce in
I processi di usura e cedimento durante l’eser- direzione assiale, che solitamente deve essere
cizio in una disposizione cuscinetto fanno au- sopportata da un secondo cuscinetto posizio-
mentare il gioco, che tuttavia può essere com- nato, in direzione opposta, di fronte all’altro. Lo
pensato dal precarico. spostamento puramente assiale di un cusci-
netto rispetto all’altro implicherà che metà del-
Lunga durata operativa la circonferenza del cuscinetto stesso (cioè me-
In determinate applicazioni le disposizioni di tà dei corpi volventi), è sotto carico e la forza
cuscinetti precaricate sono in grado di aumenta- assiale prodotta nel cuscinetto sarà pari a
re l’affidabilità e la durata operativa. Un precari-
co idoneo può esercitare un’influenza positiva Fa = R Fr per cuscinetti obliqui ad una corona
sulla distribuzione del carico nel cuscinetto e di sfere oppure

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Fa = 0,5 Fr/Y per cuscinetti ad una corona di automaticamente una distribuzione del carico
rulli conici in cui metà corpi volventi sono sotto carico. In
altri casi, soprattutto in presenza di un carico
in cui Fr rappresenta il carico radiale del cusci- assiale esterno, può rivelarsi necessario preca-
netto († fig. 37). ricare i cuscinetti per compensare il gioco ge-
nerato a causa della deformazione elastica del
I valori della variabile R, che tiene in considera- cuscinetto, tenendo in considerazione il carico
zione le condizioni di contatto nei cuscinetti assiale, e mirare ad una migliore distribuzione
obliqui a fere, deve essere ricavata in base alle del carico nell’altro cuscinetto, non sottoposto a
linee guida riportate nella sezione “Determina- carico assiale.
zione delle forze assiali per i cuscinetti montati Il precarico aumenta anche la rigidezza dei si-
singolarmente o in tandem”, da pagina 345. stemi di cuscinetti. Quando si fanno considera-
I valori del fattore assiale Y per cuscinetti a rulli zioni in merito alla rigidezza di un sistema di
conici sono riportati nelle tabelle prodotti. cuscinetti, è bene rammentare che essa non è
Quando un singolo cuscinetto è sottoposto influenzata soltanto dalla resa elastica dei cu-
ad un carico radiale Fr, deve essere applicata scinetti ma anche dall’elasticità dell’albero e al-
una forza assiale esterna Fa dell’entità descritta loggiamento, dall’accoppiamento scelto per il
sopra, se si desidera soddisfare il requisito in- montaggio degli anelli e la deformazione ela-
dispensabile per le valutazione base del carico stica di tutti gli altri componenti nel campo di
(mezza circonferenza cuscinetto sotto carico). forza, compresi gli spallamenti. Tutti questi fat-
Se la forza esterna applicata è inferiore, il nu- tori hanno un impatto considerevole sulla resa
mero di elementi volventi che supportano il ca- elastica dell’intero sistema. La resa elastica as-
rico sarà minore e conseguentemente verrà ri- siale e radiale di un cuscinetto dipende dal suo
dotta la capacità di carico del cuscinetto. In un design intrinseco, cioè dalle condizioni di con-
sistema composto da due cuscinetti obliqui a tatto (puntiforme o lineare), il numero e diame-
singola corona di sfere o due cuscinetti a rulli tro dei corpi volventi e l’angolo di contatto;
conici ad “O” oppure ad “X”, ogni cuscinetto de- maggiore è l’angolo di contatto e maggiore sarà
ve sopportare le forze assiali dell’altro. la rigidezza del cuscinetto in direzione assiale.
Quando i due cuscinetti sono dello stesso tipo,
il carico radiale agisce centralmente tra i cusci-
netti e se il sistema viene registrato in modo
da presentare un gioco pari a zero, si otterrà

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Applicazione dei cuscinetti

Se, in prima approssimazione, si ipotizza una • mettere in relazione una forza assiale Ka ap-
dipendenza lineare della resa elastica dal cari- plicata all’esterno ed il carico cuscinetto per
co, cioè un rapporto di flessibilità costante, è una disposizione di cuscinetti con precarico,
possibile dimostrare, mediante un paragone, nonché la deformazione elastica generata
che lo spostamento assiale in una disposizione dalla forza esterna.
di cuscinetti sotto precarico è inferiore rispetto
ad una disposizione senza precarico, in pre- Nel diagramma 3, tutti i componenti sottopo-
senza della stessa forza assiale esterna Ka († sti a carichi supplementari causati dalle forze di
diagramma 2). Una disposizione cuscinetti in esercizio sono rappresentati dalle curve con in-
un pignone, ad esempio è composta da due cremento da sinistra a destra, mentre tutti i
cuscinetti a rulli conici A e B di dimensioni dif- componenti “scarichi” dalle curve con incre-
ferenti, con costanti di flessibilità cA e cB ed è mento da destra a sinistra. Le curve 1, 2 e 3
sottoposta ad una forza di precarico FO. Se la rappresentano forze di precarico differenti (F01,
forza assiale Ka agisce sul cuscinetto A, nessun F02 < F01 e F03 = 0). Le linee tratteggiate si
carico insisterà sul cuscinetto B ed il carico riferiscono ai cuscinetti mentre quelle piene
supplementare che agisce sul cuscinetto A e lo alla loro posizione come complessivi (cuscinetto
spostamento assiale da saranno inferiori ri- con componenti associati).
spetto ad un cuscinetto senza precarico. Tutta- Utilizzando il diagramma 3 è possibile spiega-
via, se la forza assiale esterna supera il valore re, per esempio, le relazioni per una disposizio-
ne di cuscinetti in un pignone († fig. 39, a
pagina 193), in cui il cuscinetto A viene regi-
strato in base al cuscinetto B, attraverso l’albe-
ro e l’alloggiamento, per fornire il precarico. La
allora il cuscinetto B sarà liberato dalla forza di forza assiale esterna Ka (componente assiale di
precarico assiale e lo spostamento assiale sotto forze di dente) si sovrappone alla forza di pre-
carico supplementare sarà lo stesso che in ca- carico F01 (curva 1) in modo tale che il cusci-
so di disposizione cuscinetti senza precarico, netto A è sottoposto a carico supplementare,
cioè determinato esclusivamente dalla costante mentre il cuscinetto B non è sotto carico. Il ca-
di flessibilità del cuscinetto A. Per evitare che il rico nella posizione cuscinetto A viene definito
cuscinetto B vengano scaricato completamente FaA, e quello nella posizione cuscinetto B, FaB.
quando il cuscinetto A è sottoposto al carico Ka, Sotto l’influenza della forza Ka, l’albero a pigno-
sarà pertanto necessaria la seguente forza di ni subisce uno spostamento assiale δa1. È stata
precarico scelta la forza di precarico più piccola F02 (curva
2) per la quale il cuscinetto B viene scaricato
dalla forza assiale Ka, cioè FaB = 0 e FaA = Ka.
L’albero a pignoni, in questo caso, subisce uno
spostamento δa2 > δa1. Quando la disposizione
Le forze e gli spostamenti elastici in una dispo- non è precaricata (curva 3), lo spostamento
sizione di cuscinetti con precarico così come gli assiale dell’albero raggiunge il suo valore mas-
effetti di una variazione nella forza di precarico simo (δa3 > δa2).
sono molto facilmente riconoscibili osservando
un diagramma di percorso forza di precarico/
precarico († diagramma 3). Il diagramma è
composto dalle curve della costante di flessibi-
lità dei componenti, che vengono registrati in
base al precarico gli uni rispetto agli altri e
rende possibile

• mettere in relazione la forza di precarico ed


il percorso di precarico all’interno della di-
sposizione di cuscinetti con precarico

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Applicazione dei cuscinetti

Procedure di registrazione Registrazione mediante percorso


Strumenti di registrazione per il gioco interno di precarico
del cuscinetto († sezione “Montaggio”, da Questo metodo di registrazione è usato spesso
pagina 241) o del precarico di una disposizio- quando i componenti di una disposizione di cu-
ne di cuscinetti. scinetti sono preassemblati. Il precarico si ot-
Il precarico radiale utilizzato solitamente per i tiene, per esempio, per una disposizione cusci-
cuscinetti a rulli cilindrici, cuscinetti obliqui a netti pignone
doppia corona di sfere e talvolta per i cuscinetti
radiali a sfere, per esempio, si ottiene utilizzan- • montando anelli intermedi tra gli anelli
do un grado di interferenza sufficiente per uno esterno ed interno dei due cuscinetti
od entrambi gli anelli, per ridurre il gioco d’i- († fig. 38)
nerzia iniziale del cuscinetto a zero, in modo • inserendo spessori tra uno spallamento del-
che in esercizio il gioco sia negativo, cioè pre- l’alloggiamento e un anello esterno del cu-
carico. scinetto oppure tra la scatola e l’alloggia-
I cuscinetti con foro conico sono particolarmen- mento († fig. 39), intendendo in questo
te idonei per il precarico radiale, poiché il preca- caso per alloggiamento l’inserto angolare
rico può essere applicato entro limiti ristretti, flangiato
spingendo il cuscinetto verso la sua sede conica. • montando un anello distanziale tra uno
Il precarico assiale nei cuscinetti obliqui ad una spallamento albero ed uno degli anelli inter-
corona di sfere, cuscinetti a rulli conici ed an- ni del cuscinetto († fig. 40) o tra gli anelli
che radiali a sfere viene generato realizzando interni dei due cuscinetti.
lo spostamento assiale di un anello del cusci-
netto rispetto all’altro; l’entità dello spostamen-
to dovrà corrispondere alla forza di precarico
desiderata. Esistono due principali categorie di
metodi di registrazione che si distinguono per il
principio su cui si basano: registrazione singola
o collettiva.

Registrazione singola
Con la procedura di registrazione singola, ogni
disposizione di cuscinetti viene registrata sepa-
ratamente mediante dadi, spessori, distanziali
bussole deformabili, ecc. Le procedure di misu-
razione e controllo garantiscono che la forza di
precarico stabilita venga ottenuta con il mini-
mo scostamento possibile. Esistono metodi dif-
ferenti a seconda della quantità di cuscinetti da
misurare

• registrazione mediante percorsi di precarico


• registrazione mediante momento di attrito
• registrazione mediante misurazione diretta
della forza.

La registrazione singola offre il vantaggio che


singoli componenti possono essere prodotti
con tolleranze normali e si può ottenere il cari-
co desiderato con un grado di precisione ragio-
nevolmente elevato.

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Applicazione dei cuscinetti

La larghezza degli spessori, anelli intermedi o


distanziali è determinata

• dalla distanza tra gli spallamenti albero e al-


loggiamento
• dalla larghezza totale di entrambi i cuscinetti
• dal percorso di precarico (spostamento as-
siale) corrispondente alla forza di precarico
desiderata
• da un fattore di correzione per il percorso di
precarico che tenga in considerazione la di-
latazione termica in esercizio
• dalle tolleranze di produzione di tutti i com-
ponenti interessati, stabilite misurando le di-
mensioni effettive prima del montaggio
• da un fattore di correzione che tenga in con-
siderazione una certa perdita di forza di pre-
carico dopo un determinato periodo di eser-
cizio.

Questo metodo di registrazione si basa sulla


relazione tra la forza di precarico e le deforma-
zioni elastiche all’interno del sistema precarica-
to. Il precarico necessario può essere ricavato
da un diagramma della forza di precarico/per-
corso di precarico († diagramma 4).

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Registrazione mediante momento di attrito


Grazie ai brevi tempi di realizzazione e l’elevato
livello di automazione, questo metodo è molto
utilizzato nella produzione in serie. Dato che
esiste una relazione ben definita tra il precarico
del cuscinetto ed il momento di attrito nello
stesso, è possibile, se si realizza un monitorag-
gio costante, fermare la registrazione quando
si raggiunge il momento di attrito corrispon-
dente al precarico desiderato. Tuttavia è oppor-
tuno ricordare che il momento di attrito può
variare a seconda del cuscinetto e che dipende
anche dal preservante utilizzato, oppure dalle
condizioni del lubrificante e dalla velocità.

Registrazione mediante misurazione diretta


della forza
Dato che lo scopo della registrazione di cusci-
netti è quello di generare un determinato pre-
carico nei cuscinetti, potrebbe sembrare ap-
propriato utilizzare un metodo per produrre di-
rettamente la forza o per misurarla diretta-
mente. Tuttavia, nella pratica, si preferisce uti-
lizzare i metodi indiretti di registrazione me-
diante percorsi di precarico o momenti di fri-
zione, poiché sono semplici, possono essere
realizzati facilmente e sono economicamente
vantaggiosi.

Registrazione collettiva
Con questo metodo di registrazione, che può
essere anche chiamato “registrazione statistica
casuale”, i cuscinetti, albero e alloggiamento,
anelli distanziali o bussole, ecc. vengono pro-
dotti in quantità normali ed assemblati in mo-
dalità casuale, poiché i componenti sono com-
pletamente intercambiabili. Nel caso dei cusci-
netti a rulli conici, questa intercambiabilità si
estende anche ai gruppi anelli esterni e anello
interno. Per non dover ricorrere alla produzio-
ne economicamente svantaggiosa di cuscinetti
di altissima precisione e relativi componenti, si
ipotizza che i valori limite di tolleranza si verifi-
cano insieme – statisticamente – di rado. Se
tuttavia la forza di precarico deve essere calco-
lata con la minima dispersione possibile, si de-
vono ridurre le tolleranze di produzione. Il van-
taggio della registrazione collettiva è costituito
dal fatto che non è necessario alcun controllo
né alcuna attrezzatura extra per il montaggio
dei cuscinetti.

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Applicazione dei cuscinetti

Precarico mediante molle per proteggere il cuscinetto da danneggiamenti


I cuscinetti precaricati nei piccoli motori elettrici dovuti alle vibrazioni quando nello stato di
ed applicazioni simili rendono possibile la ridu- quiete, sarà necessario un precarico maggiore
zione della rumorosità in esercizio. La disposi- e si dovrà adottare un k = 0,02. Il caricamento
zione dei cuscinetti, in questo caso, è costituita mediante molla è un metodo comune anche
da un cuscinetto radiale a singola corona di per applicare un precarico ai cuscinetti obliqui
sfere su ogni estremità dell’albero. Il metodo a sfere utilizzati nei mandrini di rettifica ad alta
più semplice di applicare un precarico è me- velocità. Questo metodo non è tuttavia idoneo
diante una molla od un “set” di molle († fig. per le applicazioni in cui è richiesto un elevato
41). La molla agisce sull’anello esterno di uno livello di rigidezza, la direzione del carico varia
dei due cuscinetti, il quale deve essere in grado o si possono verificare carichi da urto indefiniti.
di garantire uno spostamento assiale. La forza
di precarico resta praticamente costante anche Mantenere il corretto precarico
in presenza di uno spostamento assiale del cu- Nella scelta della forza di precarico per una di-
scinetto, causato dalla dilatazione termica. La sposizione di cuscinetti, si dovrebbe ricordare
forza di precarico necessaria si può ricavare da che la rigidezza viene solo marginalmente au-
mentata quando il precarico supera un certo
F=kd valore ottimale, mentre l’attrito, e di conse-
guenza la produzione di calore, aumentano e si
in cui verifica una forte riduzione della durata opera-
F = forza di precarico, kN tiva del cuscinetto, a causa del carico supple-
k = un fattore, ved. di seguito mentare ad azione costante. Il diagramma 5
d = diametro foro cuscinetto, in mm mostra la relazione tra la durata operativa ed il
precarico/gioco. Dato che un precarico eccessi-
A seconda del tipo di motore elettrico, per il vo implica dei rischi per l’affidabilità operativa
fattore k si adottano valori tra 0,005 e 0,01. della disposizione dei cuscinetti e poiché i cal-
Se il precarico viene utilizzato principalmente coli necessari per definire la forza di precarico

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idonea sono solitamente complessi, si consiglia


di consultare l’Ingegneria di Applicazione SKF.
Nel realizzare la registrazione del precarico
nella disposizione di cuscinetti, è anche impor-
tante che il valore stabilito per la forza di pre-
carico, definito mediante calcoli o in base all’e-
sperienza, venga ricavato con la minore di-
spersione possibile. Ciò significa, ad esempio,
per le disposizioni con cuscinetti a rulli conici,
che questi ultimi dovranno essere girati più
volte durante la registrazione, in modo da ga-
rantire che i rulli non si mettano in posizione
obliqua ed il contatto tra le loro estremità e la
flangia guida dell’anello interno sia corretto. Se
così non fosse, i risultati ottenuti durante il
controllo o ricavati dalle misurazioni saranno
falsati ed il precarico finale potrebbe essere
molto più piccolo del valore necessario.

Cuscinetti per disposizioni di cuscinetti


precaricate
Per alcune applicazioni la SKF fornisce cusci-
netti singoli o set di cuscinetti appaiati, che so-
no stati specificamente concepiti per permette-
re una registrazione semplice e affidabile o che
vengono appaiati in produzione, in modo che,
dopo il montaggio, sia possibile ottenere un
valore predefinito di precarico. Essi compren-
dono

• cuscinetti a rulli conici conformemente alle


specifiche CL7C per pignoni delle applicazio-
ni automobilistiche e disposizioni di cusci-
netti differenziale († sezione “Cuscinetti ad
una corona di rulli conici”, da pagina 461)
• cuscinetti obliqui a singola corona di sfere
per montaggio universale († sezione “Cu-
scinetti obliqui ad una corona di sfere”, da
pagina 339)
• cuscinetti appaiati a singola corona di rulli
conici, ad es. per trasmissioni industriali (†
sezione “Cuscinetti ad una corona di rulli co-
nici appaiati”, da pagina 485)
• cuscinetti radiali appaiati a singola corona di
sfere († sezione “Cuscinetti radiali ad una
corona di sfere”, da pagina 257).

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Applicazione dei cuscinetti

Sistemi di tenuta
Tutti le disposizioni di cuscinetti, indipendente-
mente dal tipo, non sono costituite solo dai cu-
scinetti ma anche dai componenti associati. Ol-
tre agli alberi ed alloggiamenti, i componenti
associati comprendono il sistema di tenuta, le
cui prestazioni sono vitali per la pulizia del lu-
brificante nonché la durata operativa della di-
sposizione stessa. Per un progettista, ciò signi-
fica che la disposizione dei cuscinetti ed il si-
stema di tenuta devono essere considerati co-
me un sistema integrato e pertanto trattate
come tale. Quando si parla di guarnizioni per
cuscinetti volventi, si deve distinguere tra
guarnizioni integrate nel cuscinetto e guarni-
zioni posizionate all’esterno del cuscinetto e
separate dallo stesso. I cuscinetti con guarni-
zioni integrate vengono generalmente utilizzati
per disposizioni in cui non è possibile impiega-
re una guarnizioni esterna sufficientemente ef-
ficiente, a causa dello spazio limitato o perché
economicamente svantaggioso.

Tipi di guarnizioni
Il compito di una guarnizione è quello di impedi-
re che qualsiasi agente contaminante possa in-
trodursi in un ambiente controllato. Le guarni-
zioni esterne devono essere in grado di impedire
il passaggio di sostanze contaminanti tra una
superficie fissa ed una rotante, ad es. un allog-
giamento ed un albero. Le guarnizioni integrate
nei cuscinetti devono essere in grado di impedi-
re l’ingresso di sostanze contaminanti e tratte-
nere il lubrificante nella cavità cuscinetto. Per
garantire prestazioni ottimali, le guarnizioni
devono essere sufficientemente passibili di de-
formazione, per poter compensare qualsiasi ir-
regolarità di superficie, ma anche sufficiente-
mente forti da resistere alle pressioni di eserci-
zio. Il materiale delle guarnizioni deve anche
essere in grado di resistere ad un’ampia gam-
ma di temperature di esercizio e possedere
un’idonea resistenza chimica. Esistono molti ti-
pi di guarnizioni; la DIN 3750, per esempio, di-
stingue i seguenti tipi base

• guarnizioni a contatto con superfici fisse


• guarnizioni a contatto con superfici scorrevoli
• guarnizioni non striscianti
• soffietti e membrane.

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Le guarnizioni a contatto con superfici fisse so- tenuta componenti che si muovono solo limita-
no note come guarnizioni statiche e la loro effi- tamente gli uni rispetto agli altri. Data l’impor-
cienza dipende dalla deformazione radiale od tanza delle guarnizioni radiali dinamiche per
assiale della loro sezione trasversale quando una messa a tenuta efficiente delle disposizioni
installate. Guarnizioni piane († fig. 42) ed di cuscinetti, le seguenti informazioni riguarda-
o-ring († fig. 43) sono esempi tipici di guar- no quasi esclusivamente le guarnizioni radiali, i
nizioni statiche. Le guarnizioni a contatto con loro design e forme costruttive.
superfici scorrevoli sono dette guarnizioni di-
namiche e vengono utilizzate per mettere a te- Scelta del tipo di guarnizione
nuta le zone di passaggio tra componenti mac- Le guarnizioni per le disposizioni di cuscinetti
china, che si muovono gli uni rispetto agli altri devono, da un lato, garantire il minor attrito ed
in senso lineare o circonferenziale. Queste usura possibili, dall’altro, la massima protezio-
guarnizioni dinamiche devono trattenere il lu- ne anche nelle condizioni più estreme. Dato
brificante, impedire l’ingresso di contaminanti, che le prestazioni e la durata operativa dei cu-
separare sostanze differenti e resistere alle scinetti sono fortemente connessi all’efficienza
pressioni differenziale. Esistono vari tipi di della guarnizione, l’impatto di agenti contami-
guarnizioni dinamiche, comprese baderne ed nanti sulla durata del cuscinetto è un fattore
anelli di guarnizione per pistoni, che vengono chiave di progettazione. Per ulteriori informa-
utilizzati in presenza di movimenti lineari ed zioni circa l’influenza degli agenti contaminanti
oscillatori. Tuttavia, il tipo più comune è la sulle prestazioni dei cuscinetti, fare riferimento
guarnizione radiale per alberi († fig. 44), che alla sezione “Scelta delle dimensioni del cusci-
viene impiegata in un’ampia gamma di applica- netto”, da pagina 43. Nella scelta del tipo di
zioni in tutte le branche dell’industria. guarnizione più idonea per una determinata
La funzionalità delle guarnizioni albero non disposizione di cuscinetti si devono tenere in
striscianti è il risultato dell’effetto di tenuta di considerazione molti fattori
una luce stretta e relativamente lunga, che può
essere ottenuta assialmente, radialmente o • il tipo di lubrificante: olio o grasso
dalla combinazione delle due precedenti. Que- • la velocità periferica (circonferenziale) sulla
ste guarnizioni, che spaziano da quelle del tipo superficie di tenuta
con luce semplice fino a quelle pluristadio a la- • la disposizione dell’albero: orizzontale o ver-
birinto († fig. 45) presentano un attrito prati- ticale
camente pari a zero e non si usurano. I soffietti • eventuali disallineamenti albero
e le membrane sono utilizzati per mettere a • spazio disponibile
• attrito guarnizione e conseguente aumento
di temperatura
• fattori di influenza ambientali
• economicità.

Scegliere la guarnizione giusta è di importanza


vitale per le prestazioni di un cuscinetto. Per-
tanto è necessario specificare accuratamente
i requisiti della guarnizione e definire altrettan-
to accuratamente le condizioni esterne. Se so-
no disponibili tutti i dettagli relativi all’applica-
zione, è possibile fare riferimento alle seguenti
pubblicazioni SKF
• catalogo “Guarnizioni per alberi industriali”
• manuale “Guida di progettazione per sistemi
di tenuta”
• “Catalogo Tecnico Interattivo SKF” su
CD-ROM oppure online sul sito www.skf.com

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Applicazione dei cuscinetti

Se, per una data applicazione, l’esperienza è mediante un labbro o superficie di tenuta relati-
scarsa o nulla, SKF, che è anche una delle mag- vamente stretti. Questa pressione († fig. 47)
giori aziende produttrici di guarnizioni a livello può essere prodotta
mondiale, può fornire il suo supporto nel
processo di scelta o avanzare proposte relativa- • grazie alla resa elastica della guarnizione, ga-
mente alla guarnizioni più idonee. Solitamente rantita dalle proprietà elastiche del materiale
per i cuscinetti volventi si utilizzano due tipi di di cui è fatta (a)
guarnizioni esterne: guarnizioni non striscianti e • mediante l’interferenza prevista tra la guarni-
striscianti. L’idoneità del tipo dipende dai requi- zione e la sua superficie opposta (b)
siti di applicazione. • mediante una forza tangenziale esercitata da
un anello di molla ad elica cilindrica incorpo-
Guarnizioni non striscianti rato nella guarnizione (c).
L’efficienza di una guarnizione non strisciante
esterna dipende, in linea di principio, dall’azione Le guarnizioni striscianti sono generalmente
di tenuta della sottile luce tra i componenti ro- molto affidabili, soprattutto quando il livello di
tanti e fissi. La luce può essere ottenuta assial- usura viene mantenuto al minimo, realizzando
mente, radialmente o dalla combinazione delle una idonea finitura della superficie opposta e
due precedenti († fig. 46). Queste guarnizioni lubrificando l’area di contatto del labbro di tenu-
possono essere molto semplici come la guarni- ta/superficie opposta. L’attrito della guarnizione
zione del tipo con luce oppure più complesse sulla sua superficie opposta e l’aumento
come una guarnizione a labirinto. Poiché non di temperatura che si produce rappresentano
c’è contatto, in entrambi i casi queste guarnizio- tuttavia uno svantaggio, pertanto le guarnizioni
ni non generano virtualmente nessun attrito e striscianti sono idonee solo per applicazioni fino
non si usurano. Solitamente non vengono dan- a determinate velocità periferiche e soprattutto
neggiate facilmente dai contaminanti solidi e in base al tipo di guarnizione e rugosità della
sono particolarmente idonee in presenza di ele- superficie opposta. Sono inoltre soggette a
vate velocità e temperature. Per migliorare l’ef- danneggiamento per cause meccaniche, ad es.
ficienza di tenuta, è possibile immettere del in caso di montaggio improprio, e subiscono gli
grasso nella/e luce/i formata/e dal labirinto. effetti dei contaminanti solidi. Per evitare il dan-
neggiamento a causa di contaminanti solidi, so-
Guarnizioni striscianti litamente, viene posizionata una guarnizione
L’efficienza di una guarnizione strisciante dipen- non strisciante di fronte ad una strisciante per
de dalla capacità della stessa di esercitare una proteggerla.
pressione minima sulla sua superficie opposta

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Guarnizioni integrate nel cuscinetto


La SKF produce molti tipi di cuscinetti dotati di
schermi e guarnizioni striscianti su uno od en-
trambi i lati. Questi prodotti rappresentano una
soluzione vantaggiosa dal punto di vista econo-
mico e dimensionale in grado di risolvere molte
problematiche di tenuta. I cuscinetti con scher-
mi o guarnizioni su entrambi i lati vengono
forniti già ingrassati e solitamente non richie-
dono nessuna manutenzione. I modelli attual-
mente disponibili sono descritti dettagliata-
mente nel testo introduttivo delle sezioni tabel-
lari pertinenti.

Cuscinetti con schermi


I cuscinetti dotati di schermi († fig. 48), ven-
gono utilizzati per le disposizioni in cui il livello
di contaminazione è basso e non c’è il rischio
che acqua, vapore, ecc. possano venire a con- le disposizioni in applicazioni in cui il livello di
tatto con il cuscinetto. Gli schermi vengono uti- contaminazione è moderato e non si può
lizzati anche in applicazioni in cui è importante escludere la presenza di umidità o acqua ne-
una riduzione dell’attrito per considerazioni re- bulizzata, ecc., oppure è richiesta una lunga
lative alla velocità o temperatura di esercizio. durata operativa senza manutenzione.
Gli schermi sono prodotti in lamiera di acciaio La SKF ha sviluppato una serie di guarnizioni
e formano († fig. 49). A seconda del tipo e/o dimensioni
i cuscinetti possono essere dotati di guarnizioni
• una lunga luce di tenuta dall’area dello spal- standard che proteggano
lamento dell’anello interno (a) oppure
• un’efficiente tenuta a labirinto con una rien- • lo spallamento dell’anello interno (a) e/o una
tranza nello spallamento dell’anello interno (b). rientranza nello spallamento dell’anello in-
terno (b, c) oppure
Cuscinetti con guarnizioni striscianti • l’imbocco ai lati della pista dell’anello interno
I cuscinetti con guarnizioni striscianti, chiamate (d, e) o l’anello esterno (f).
semplicemente guarnizioni, sono preferibili per

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Applicazione dei cuscinetti

Per i cuscinetti radiali a sfere la SKF ha svilup-


pato due tipi di guarnizioni supplementari
(† fig. 50), denominate

• guarnizione a basso attrito (a, b, c), che pra-


ticamente non presenta punti di contatto ed
è in grado di soddisfare requisiti impegnativi
per prestazioni di tenuta e basso livello di
attrito del cuscinetto in esercizio
• guarnizione caricata a molla radiale per al-
beri Waveseal® (d), che è incorporata su un
lato ed insieme al cuscinetto forma la ICOS,
unità cuscinetto a tenuta olio.

Le guarnizioni integrate nei cuscinetti SKF so-


no generalmente realizzate in materiali elasto-
merici e rinforzate con lamiera d’acciaio.
A seconda della serie, dimensioni e requisiti di
applicazione, le guarnizioni vengono solita-
mente prodotte

• in gomma acrilonitrilbutadiene (NBR)


• in gomma acrilonitrilbutadiene idrogenata
(HNBR)
• gomma al fluoro (FKM)
• poliuretano (AU).

La scelta del materiale idoneo per la guarni-


zione dipende dalla temperatura di esercizio
prevista e dal lubrificante utilizzato. Per quanto
riguarda le temperature di esercizio ammissi-
bili, fare riferimento alla sezione “Materiali del-
le protezioni”, da pagina 131.

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Guarnizioni esterne
Per le disposizioni cuscinetto in cui l’efficienza
della guarnizione in determinate condizioni di
esercizio è più importante delle considerazioni
in termini di spazio e costi, esistono parecchi tipi
di guarnizioni possibili tra cui scegliere. Nella
sezione seguente vengono considerate nel det-
taglio le guarnizioni prodotte dalla SKF.
Sul mercato sono disponibili molte guarnizioni
pronte al montaggio. Per quanto riguarda le
guarnizioni che non appartengono alla gamma
SKF, le informazioni di seguito devono essere
considerate soltanto come linee guida indicative.
La SKF non si assume responsabilità per le pre-
stazioni di questi prodotti non-SKF.
Prima di utilizzare una qualsiasi guarnizione per
una data applicazione, si prenda contatto con il
produttore della stessa per le considerazioni del
caso.

Guarnizioni non striscianti


Il tipo di guarnizione più semplice utilizzato al-
l’esterno del cuscinetto è la versione con luce,
che crea un piccolo spazio tra l’albero e l’allog-
giamento († fig. 51). Questo tipo di guarni-
zioni è idoneo per le applicazioni con lubrifica-
zione a grasso, che operano a secco in am-
bienti privi di polvere. Per aumentare l’efficien-
za di queste guarnizioni, è possibile realizzare
una o più scanalature nel foro alloggiamento
all’uscita dell’albero († fig. 52). Il grasso che
risale dalla luce riempie le scanalature per im-
pedire l’ingresso di agenti contaminanti. In
presenza di lubrificazione ad olio ed alberi
orizzontali, è possibile realizzare scanalature
elicoidali – in senso orario od antiorario a se-
conda della direzione di rotazione dell’albero –
sull’albero o foro alloggiamento († fig. 53).
Ciò serve a respingere l’olio in risalita verso la
posizione del cuscinetto. In questo caso è di
estrema importanza che la direzione di rota-
zione albero non subisca variazioni. Le guarni-
zioni a labirinto semplici o pluristadio sono no-
tevolmente più efficienti delle guarnizioni sem-
plici con luce, ma sono più costose da produr-
re. Vengono soprattutto utilizzate in presenza
di lubrificazione a grasso. La loro efficienza può
essere ulteriormente migliorata utilizzando pe-
riodicamente un grasso insolubile in acqua, ad
es. un grasso con un addensante al litio, at-
traverso un canale verso i passaggi labirinto.

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Applicazione dei cuscinetti

Le linguette della guarnizione a labirinto sono


disposte assialmente († fig. 54) o radialmente
(† fig. 55) a seconda del tipo di alloggiamento,
monoblocco od in due pezzi, procedure di mon-
taggio, ingombro, ecc. Quando si verifica uno
spostamento assiale dell’albero in esercizio, la
larghezza dei passaggi assiali del labirinto resta
invariata e può quindi essere molto piccola. Se
esiste la possibilità di un disallineamento
angolare dell’albero rispetto all’alloggiamento,
si utilizzano labirinti con passaggi dotati di incli-
nazione († fig. 56). È possibile realizzare
guarnizioni a labirinto efficienti ed economiche
utilizzando prodotti disponibili sul mercato, ad
es. le rosette di tenuta SKF († fig. 57). L’effi-
cienza di tenuta aumenta con il numero di set
di rosette utilizzati, o può essere ulteriormente
aumentata incorporando rosette floccate (ossia
rivestite con una specie di velluto di fibre di po-
liammide). Per ulteriori informazioni riguardo
alle rosette di tenuta fare riferimento alla sezio-
ne “Guarnizioni” nel “Catalogo Tecnico Interatti-
vo SKF”, disponibile su CD-ROM oppure online
nel sito www.skf.com.
Sull’albero vengono spesso montati dischi ro-
tanti († fig. 58) per migliorare l’azione di tenu-
ta degli schermi; anelli flinger, scanalature o di-
schi vengono utilizzati per lo stesso scopo in
presenza di lubrificazione ad olio. L’olio dal flin-
ger viene raccolto in un canale nell’alloggiamen-
to e rimandato all’interno dello stesso attraver-
so idonee canaline († fig. 59).

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Guarnizioni striscianti
Si tratta di guarnizioni striscianti radiali per al-
beri, che si utilizzano soprattutto per la messa
a tenuta di disposizioni di cuscinetti lubrificate
ad olio. Questi componenti di tenuta elastome-
rici pronti al montaggio sono solitamente dotati
di un rinforzo o rivestimento metallico. Il labbro
di tenuta viene normalmente realizzato in
gomma sintetica e pressato su una superficie
opposta sull'albero mediante un anello di molla
ad elica cilindrica. A seconda del materiale di
tenuta e sostanza da ritenere e/o a cui impedi-
re l’ingresso, queste guarnizioni si possono uti-
lizzare in presenza di temperature tra –60 e
+190 °C. L’area di contatto tra il labbro di tenu-
ta e la superficie opposta è di fondamentale
importanza per l’efficienza di tenuta. La durez-
za di superficie della superficie opposta solita-
mente deve essere almeno pari a 55 HRC e la
profondità di superficie indurita almeno 0,3
mm; la rugosità di superficie, secondo la ISO
4288:1996, deve rientrare nei valori di Ra =
0,2 a 0,8 µm. Nelle applicazioni in cui le veloci-
tà sono basse, la lubrificazione è buona e la
contaminazione minima, è ammissibile un livel-
lo di durezza inferiore. Per evitare l’effetto di
pompaggio generato dai segni di rettifica elicoi-
dali, si consiglia la rettifica a tuffo. Se lo scopo
principale della guarnizione radiale è quello di
impedire che il lubrificante fuoriesca dall’allog-
giamento, la guarnizione deve essere montata
con il labbro rivolto verso l’interno († fig. 60).
Se lo scopo principale è quello di impedire

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Applicazione dei cuscinetti

l’ingresso di contaminanti, il labbro di tenuta


dovrà essere rivolto verso l’esterno, lontano dal
cuscinetto († fig. 61, pagina 205).
Le guarnizioni V-ring († fig. 62) si possono
utilizzare sia in presenza di lubrificazione ad
olio che a grasso. L’anello elastico di gomma
(corpo) della guarnizione stringe saldamente
l’albero e ruota con lui, mentre la guarnizione
esercita una lieve pressione sul componente
statico, ad es. l’alloggiamento. A seconda del
materiale, i V-ring si possono utilizzare a tem-
perature di esercizio tra –40 e +150 °C, sono
semplici da installare e, a basse velocità, per-
mettono disallineamenti angolari dell’albero di
entità relativamente grande. Per la superficie
opposta è sufficiente una rugosità Ra tra 2 e 3
µm. A velocità periferiche oltre 8 m/s, i V-ring
devono essere bloccati assialmente sull’albero,
mentre a velocità oltre 12 m/s si deve impedire
all’anello di “sollevarsi” dall’albero, ad esempio,
mediante un anello di supporto in lamiera sot-
tile. Quando la velocità periferica supera 15
m/s il labbro di tenuta si solleva dalla superficie
opposta e il V-ring diventa una guarnizione del
tipo con luce. L’efficienza dell’azione di tenuta
dei V-ring dipende soprattutto dal fatto che il
corpo anello agisca come un flinger, che re-
spinge contaminanti e fluidi. Quindi, in caso di
lubrificazione a grasso, la guarnizione viene so-
litamente montata fuori dall’alloggiamento,
mentre, in caso di lubrificazione ad olio, dentro
l’alloggiamento con il labbro non rivolto verso la
posizione del cuscinetto. Se utilizzati come
guarnizione secondaria, i V-ring proteggono la
guarnizione primaria da eccessiva contamina-
zione ed umidità.
Le guarnizioni assiali a serraggio († fig. 63)
si usano come secondarie per alberi di grande
diametro, nelle applicazioni in cui è necessario
proteggere la guarnizione primaria. Queste
guarnizione vengono serrate in posizione su
un componente statico e effettuano la messa a
tenuta assiale rispetto ad una superficie oppo-
sta rotante. Per questo tipo di guarnizioni è suf-
ficiente che la superficie opposta sia tornita di
precisione e presenti una durezza Ra di 2,5 µm.
Le guarnizioni meccaniche († fig. 64) si utiliz-
zano per mettere a tenuta posizioni cuscinetto
lubrificate ad olio o grasso, in applicazioni in cui
le velocità sono relativamente basse e le condi-
zioni di esercizio difficoltose e pesanti. Sono

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composte da due anelli scorrevoli in acciaio con


superfici di tenuta rifinite di precisione e due
molle a tazza in plastica (rosette di Belleville),
che posizionano gli anelli scorrevoli nel foro al-
loggiamento e garantiscono la forza di precari-
co necessaria alle superficie di tenuta. Non ci
sono requisiti speciali per le superfici di accop-
piamento nel foro alloggiamento.
Le guarnizioni di feltro († fig. 65) si usano ge-
neralmente in presenza di lubrificazione a gras-
so. Sono semplici ed economiche e possono es-
sere utilizzate con velocità periferiche fino a 4
m/s e temperature di esercizio fino a +100 °C.
La superficie opposta deve essere rettificata
per ottenere una rugosità Ra ≤ 3,2 µm. L’effi-
cienza di queste guarnizioni può essere note-
volmente migliorata montando una guarnizione
a labirinto semplice come secondaria. Prima di
essere introdotto nella scanalatura alloggia-
mento, queste guarnizioni ad anello o nastro
devono essere immerse in olio a circa 80 °C.
Le rondelle elastiche († fig. 66) sono guarni-
zioni semplici e vantaggiose in termini di costi
e spazio per applicazioni con cuscinetti rigidi
lubrificati a grasso, soprattutto per i cuscinetti
radiali a sfere. Le rondelle vengono serrate
contro l’anello esterno od interno ed esercitano
assialmente una pressione elastica rispetto al-
l’altro anello. Dopo un determinato periodo di
esercizio, queste guarnizioni si trasformano in
guarnizioni non striscianti generando una
guarnizione del tipo con luce molto sottile.
Per informazioni più dettagliate sulle guarnizio-
ni prodotte dalla SKF, fare riferimento al catalo-
go SKF “Guarnizioni per alberi industriali” op-
pure al “Catalogo Tecnico Interattivo SKF” su
CD-ROM oppure online nel sito www.skf.com.
Le informazioni relative ad altre guarnizioni in-
corporate nei prodotti SKF, come le guarnizioni
per gli alloggiamenti, sono riportate in dettaglio
nella letteratura relativa a questi prodotti.

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Lubrificazione

Lubrificazione a grasso ............................................................................................... 211


Grassi lubrificanti ................................................................................................................................. 211
Viscosità dell’olio base.......................................................................................................................... 211
Consistenza............................................................................................................................................ 212
Gamma di temperatura – il concetto di semaforo SKF................................................................... 212
Protezione dalla corrosione, comportamento in presenza di acqua ............................................. 214
Capacità di sopportare i carichi: additivi EP e AW ........................................................................... 214
Miscibilità ............................................................................................................................................... 216

Grassi SKF .................................................................................................................. 216

Rilubrificazione........................................................................................................... 217
Intervalli di rilubrificazione .................................................................................................................. 217
Adattamento degli intervalli di rilubrificazione in base alle condizioni di esercizio
e ai tipi di cuscinetto ............................................................................................................................ 220
Osservazioni........................................................................................................................................... 221

Procedure di rilubrificazione........................................................................................ 222


Rabbocchi............................................................................................................................................... 222
Rinnovo del grasso ............................................................................................................................... 224
Rilubrificazione continua...................................................................................................................... 225

Lubrificazione ad olio .................................................................................................. 228


Metodi di lubrificazione ad olio ........................................................................................................... 228
Oli lubrificanti ........................................................................................................................................ 231
Scelta dell’olio lubrificante ................................................................................................................... 232
Sostituzione dell’olio............................................................................................................................. 233

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Lubrificazione

Per operare in modo affidabile i cuscinetti de-


vono essere adeguatamente lubrificati, al fine
di evitare i contatti diretti metallo su metallo fra
i corpi volventi, le piste e la gabbia. Il lubrifican-
te ha anche il compito di contrastare l’usura e
proteggere le superfici dei cuscinetti dalla cor-
rosione.
La scelta di un lubrificante e di un metodo di
lubrificazione idonei e specifici per una data
applicazione sono pertanto importanti, così co-
me lo è una manutenzione corretta.
Per la lubrificazione dei cuscinetti volventi è di-
sponibile un’ampia scelta di grassi ed oli, oltre
a lubrificanti solidi, ad es. in condizioni di tem-
perature estreme. La scelta di un lubrificante
dipende in primo luogo dalle condizioni di lavo-
ro, ossia dalla temperatura, dalla velocità e dal-
l’influenza dell’ambiente circostante.
Le temperature di lavoro più favorevoli si otten-
gono impiegando la minima quantità di lubrifi-
cante compatibile con una lubrificazione affida-
bile del cuscinetto. Tuttavia, quando al lubrifi-
cante sono affidati altri compiti, quali quello di
proteggere il sistema o di asportare calore,
possono essere necessarie quantità maggiori.
Nei sistemi di cuscinetti, il lubrificante perde
gradualmente le sue proprietà lubrificanti, poi-
ché subisce gli effetti di azione meccanica, in-
vecchiamento e accumulo di sostanze contami-
nanti. È quindi necessario ripristinare o rinno-
vare il grasso e, nel caso dell’olio, filtrare e so-
stituire a intervalli regolari.
Le informazioni e i suggerimenti contenuti nel-
la presente sezione si riferiscono a cuscinetti
senza protezioni incorporate (guarnizioni stri-
scianti o schermi). I cuscinetti e le unità cusci-
netto SKF dotate di protezioni incorporate su
ambo i lati sono forniti ingrassati. Le informa-
zioni circa i grassi di norma utilizzati dalla SKF
per tali prodotti sono riportate nelle rispettive
sezioni dei prodotti, unitamente a una breve
descrizione dei dati relativi alle prestazioni.
La durata di esercizio del grasso dei cuscinetti
con guarnizioni striscianti molto spesso supera
la durata dei cuscinetti stessi e, pertanto, salvo
alcune eccezioni, essi non sono dotati di dispo-
sitivi di rilubrificazione.

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Lubrificazione a grasso Grassi lubrificanti


Nella maggioranza delle applicazioni che ope- I grassi lubrificanti sono costituiti da un olio
rano in condizioni normali, per lubrificare i cu- minerale o sintetico, abbinato ad un addensan-
scinetti si può utilizzare il grasso. te. Gli addensanti sono di solito saponi metalli-
Rispetto all’olio, il grasso ha il vantaggio di es- ci. Per ottenere migliori prestazioni in certe
sere trattenuto nel sistema con più facilità, aree applicative, come in presenza di alte tem-
specie quando l’albero è inclinato o verticale, e perature, si possono comunque usare altri ad-
nello stesso tempo quello di contribuire a pro- densanti, ad es. la poliurea. Per migliorare cer-
teggere il sistema dalle sostanze contaminanti, te proprietà dei grassi si possono anche utiliz-
dall’umidità o dall’acqua. zare degli additivi. La consistenza del grasso
Una quantità eccessiva di grasso provoca un dipende in larga misura dal tipo e dalla con-
incremento rapido di temperatura all’interno centrazione dell’addensante usato e dalla tem-
del cuscinetti, specialmente quando ruotano ad peratura di lavoro dell’applicazione. I fattori più
alta velocità. Come regola generale, si deve ri- importanti da considerare nella scelta di un
empire completamente di grasso solo il cusci- grasso sono la consistenza, la gamma delle
netto, mentre lo spazio libero nel sopporto va temperature di esercizio, la viscosità dell’olio
riempito solo parzialmente. Prima di passare base, le proprietà antiruggine e la capacità di
alla velocità di regime, bisogna consentire al sopportare i carichi. Seguono informazioni
grasso in eccesso di assestarsi o di allontanarsi particolareggiate su tali proprietà.
nel corso di un periodo di rodaggio. Al termine
del periodo di rodaggio la temperatura di fun- Viscosità dell’olio base
zionamento diminuisce considerevolmente ad Dell’importanza della viscosità dell’olio ai fini
indicare che il grasso si è distribuito nel sistema. della formazione di una pellicola capace di se-
Tuttavia, quando i cuscinetti devono operare parare le superfici dei cuscinetti e quindi al fine
a velocità molto basse e si richiede una buona di ottenere una durata adeguata dei cuscinetti
protezione contro la contaminazione e la cor- stessi, si parla nella sezione “Condizioni di lu-
rosione, si consiglia di riempire completamente brificazione – il rapporto di viscosità κ”, a pagi-
di grasso il supporto. na 53; le considerazioni sono valide anche per
quanto riguarda la viscosità dell’olio base
dei grassi. La viscosità dell’olio base dei grassi
che si impiegano comunemente con i cuscinetti
volventi va da 15 a 500 mm2/s a 40 °C. I gras-
si con olio base di viscosità superiore a 1 000
mm2/s a 40 °C rilasciano olio così lentamente
che i cuscinetti non vengono adeguatamente
lubrificati. Pertanto, se la presenza di basse
velocità da calcolo impone una viscosità molto
al di sopra di 1 000 mm2/s a 40 °C, è meglio
usare un grasso con una viscosità massima di
1 000 mm2/s e che abbia buone proprietà di
rilascio olio oppure passare alla lubrificazione
ad olio.

211
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 212

Lubrificazione

La viscosità dell’olio base condiziona anche la la rigidezza di per sé non assicura necessaria-
massima velocità a cui un dato grasso può es- mente una lubrificazione adeguata. È quindi
sere usato per lubrificare i cuscinetti. La veloci- meglio impiegare invece grassi meccanicamen-
tà di rotazione ammissibile per il grasso è an- te stabili. I grassi con addensante poliurea pos-
che influenzata dalla sua resistenza al taglio, sono ammorbidirsi o indurirsi a seconda del-
che è a sua volta determinata dall’addensante. l’entità dei fenomeni di taglio nell’applicazione.
Per indicare la capacità in termini di velocità, Nelle applicazioni ad albero verticale, in certe
spesso i produttori di grassi citano un “fattore condizioni di esercizio, esiste il rischio che il
di velocità” grasso alla poliurea fuoriesca dal sistema.

A = n dm Gamma di temperatura – il concetto di


“semaforo” SKF
in cui La gamma delle temperature nel quale si può
A = fattore di velocità, mm/min impiegare un grasso dipende in larga misura
n = velocità di rotazione, giri/min dal tipo di olio base e dall’addensante utilizzato,
dm = diametro medio del cuscinetto oltre che dagli additivi. Le relative temperature
= 0,5 (d + D), mm sono illustrate schematicamente nel diagram-
ma 1 in forma di “doppio semaforo”.
Per applicazioni a velocità molto elevate, ad es. I limiti estremi di temperatura, ossia il limite
con A > 700 000 per i cuscinetti a sfere, i inferiore e quello superiore, sono ben definiti.
grassi più idonei sono quelli che hanno un olio
base di bassa viscosità. • Il limite inferiore di temperatura (LTL), ossia
la temperatura minima a cui il grasso per-
Consistenza mette al cuscinetto di avviarsi senza difficol-
I grassi si suddividono in varie classi di consi- tà, è determinato in larga misura dal tipo di
stenza, secondo la scala NLGI (National Lubri- olio base e dalla sua viscosità.
cating Grease Institute). La consistenza del • Il limite superiore di temperatura (HTL) è
grasso impiegato per lubrificare i cuscinetti non determinato dal tipo di addensante e, per i
deve variare drasticamente per effetto dell’a- grassi a base di sapone, è dato dal punto di
zione meccanica quando si opera entro la goccia. Il punto di goccia indica la tempera-
gamma di temperature specificata. I grassi che tura a cui il grasso perde la sua consistenza
si ammorbidiscono a temperature elevate pos- e diventa fluido.
sono fuoriuscire dal sistema di cuscinetti. Quelli
che si induriscono a basse temperature posso- È evidente come non sia consigliabile operare
no rallentare la rotazione del cuscinetto o non al di sotto del limite inferiore e al di sopra di
garantire un rilascio di olio sufficiente. quello superiore, come mostrato nel diagram-
Per i cuscinetti volventi si usano grassi di ma 1 dalle zone rosse. Sebbene i produttori di
consistenza 1, 2 o 3, con un sapone metallico grassi indichino nelle loro pubblicazioni specifici
come addensante. I grassi più comuni hanno valori per i limiti di temperatura inferiore e su-
una consistenza 2. Per basse temperature di periore, le temperature veramente importanti
funzionamento o per favorirne la pompabilità si per un funzionamento affidabile sono fornite
preferiscono grassi di consistenza minore. Per dai valori SKF relativi
i sistemi di cuscinetti ad asse verticale si consi-
gliano grassi di consistenza 3, sistemando un • al limite inferiore di prestazione (LTPL) e
diaframma al di sotto del cuscinetto per evitare • al limite superiore di prestazione (HTPL).
che il grasso sfugga.
Nelle applicazioni soggette a vibrazioni, il gras- È tra questi limiti, la zona verde del diagram-
so è fortemente sollecitato, in quanto viene ma 1, che il grasso può funzionare in maniera
continuamente riimmesso nel cuscinetto per affidabile e la sua durata può essere determi-
effetto delle vibrazioni stesse. In tali casi posso- nata con precisione. Dato che la definizione di
no aiutare i grassi di maggiore consistenza, ma limite superiore di prestazione non è stata

212
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standardizzata internazionalmente, bisogna fa- verificano danneggiamenti seri quando funzio-


re attenzione nell’interpretare i dati forniti dai nano in modo continuo al di sotto di tale limite.
produttori. Brevi periodi in questa zona, per esempio negli
Alle temperature oltre il limite superiore di avviamenti a freddo, non sono dannosi, dato
prestazione (HTPL), il grasso invecchia e si os- che il calore provocato dall’attrito porta la tem-
sida con rapidità crescente e i sottoprodotti peratura del cuscinetto nella zona verde.
dell’ossidazione hanno effetti deleteri sulla lu-
brificazione. Pertanto, le temperature nella zo-
na di colore ambrato, fra il limite superiore di
prestazione e quello superiore di temperatura
(HTL), dovrebbero verificarsi solo per periodi
molto brevi.
Esiste una zona di colore ambrato anche per le
basse temperature. Al diminuire della tempe-
ratura, diminuisce la tendenza al rilascio dell’o-
lio e aumenta la rigidezza del grasso (la sua
consistenza). Questo fatto porta ad un’insuffi-
ciente alimentazione di lubrificante alle super-
fici di contatto dei corpi volventi e delle piste.
Nel diagramma 1, questo limite di temperatu-
ra è indicato dal limite inferiore di prestazione
(LTPL). I valori dei limiti inferiori di prestazione
sono diversi per i cuscinetti a rulli e per quelli
a sfere. Il limite inferiore di prestazione per i
cuscinetti a sfere è meno importante, poiché
questi si possono lubrificare più facilmente di
quelli a rulli. Nei cuscinetti a rulli, tuttavia, si

213
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Lubrificazione

Nota Protezione dalla corrosione,


Il concetto SKF di “semaforo” è applicabile a comportamento in presenza di acqua
qualunque grasso; però le zone di temperatura Il grasso ha la funzione di proteggere il cusci-
variano da un grasso all’altro e si possono solo netto dalla corrosione e non deve essere dila-
determinare con prove funzionali sui cuscinetti. vato dalla disposizione del cuscinetto da even-
I limiti “semaforici” per tuali ingressi d’acqua. È solo il tipo di adden-
sante che determina la resistenza all’acqua: i
• i tipi di grassi normalmente usati per i cusci- grassi al litio complesso, al calcio complesso e
netti volventi sono riportati nel diagramma alla poliurea offrono generalmente una resi-
2e stenza molto buona. Il tipo di additivo antirug-
• per i grassi SKF nel diagramma 3. gine determina soprattutto la capacità dei
grassi di contrastare la ruggine. A velocità mol-
Le zone di temperatura indicate in questi dia- to basse, un pieno riempimento di grasso è
grammi si basano su lunghe prove condotte vantaggioso ai fini della protezione contro la
nei laboratori SKF e possono differire da quelli corrosione e l’ingresso di acqua.
segnalati dai produttori di lubrificanti. Le zone
illustrate nel diagramma 2 sono valide per i Capacità di sopportare i carichi:
grassi NLGI 2 senza additivi EP normalmente additivi EP e AW
disponibili. Le temperature indicate nei dia- Se lo spessore dello strato lubrificante non è
grammi si riferiscono a quelle che si producono sufficiente a impedire contatti diretti metallo
nel cuscinetto stesso (di solito misurate sull’a- su metallo delle asperità sulle superfici di con-
nello che non ruota). Poiché i dati dei singoli tatto, la durata dei cuscinetti diminuisce. La
tipi di grasso sono una sintesi di molti grassi di soluzione per superare questo inconveniente
composizione più o meno simile, il passaggio è quella di utilizzare i cosiddetti additivi EP
da un gruppo all’altro non è netto, ma interes- (altissime pressioni). Le alte temperature in-
sa una gamma ristretta. dotte dai contatti locali tra le asperità attivano
tali additivi favorendo una riduzione dell’usura
nei punti di contatto. Ne risulta una superficie
più liscia, con minori sollecitazioni nei contatti e
una maggiore durata di esercizio.
Molti degli attuali additivi EP sono di tipo
zolfo/fosforo. Sfortunatamente tali additivi pos-
sono avere effetti negativi sulla resistenza

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dell’acciaio del cuscinetto. Se si utilizzano que- può provocare delle ammaccature che potreb-
sti additivi l’attività chimica potrebbe non limi- bero ridurre la durata a fatica del cuscinetto.
tarsi ai contatti fra le asperità. Se la tempera- Gli additivi AW (AntiWear, cioè antiusura) han-
tura di lavoro e le sollecitazioni sui contatti so- no una funzione simile a quella degli additivi
no troppo elevate, gli additivi possono diventa- EP, ossia di evitare forti contatti metallo su
re chimicamente reattivi anche senza che ci metallo. Molto spesso quindi gli additivi EP e
siano contatti fra le asperità. Questo può favo- AW non sono molto diversi tra loro, anche se
rire meccanismi di corrosione/diffusione nei funzionano in modo diverso. La principale dif-
contatti e potrebbe accelerare il cedimento del ferenza è che gli additivi AW formano uno stra-
cuscinetto, che solitamente inizia con delle mi- to protettivo che aderisce alle superfici. Di con-
cro corrosioni. Di conseguenza la SKF consiglia seguenza le asperità scorrono l’una sull’altra
l’utilizzo di additivi EP meno reattivi per tem- senza contatto fra metalli. La rugosità pero,
perature di esercizio superiori agli 80 °C. I lu- non si riduce per effetto di una moderata usu-
brificanti con additivi EP non vanno utilizzati ra come nel caso degli additivi EP. Anche in
per temperature superiori ai 100 °C. Per velo- questo caso bisogna agire con cautela; gli addi-
cità molto basse, additivi per lubrificanti solidi tivi AW possono contenere elementi che, ana-
quali la grafite e il bisolfuro di molibdeno logamente agli additivi EP, possono migrare
(MoS2) sono talvolta inclusi nel pacchetto addi- nell’acciaio del cuscinetto e indebolirne la
tivi per accrescere l’effetto EP. Questi additivi struttura.
devono avere un livello di purezza molto eleva- Anche certi addensanti (p. es. il calcio solfonato
to ed essere costituiti da particelle molto picco- complesso) offrono un effetto EP/AW, senza at-
le altrimenti il sovrarotolamento delle particelle tività chimica e quindi senza influire sulla

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Lubrificazione

durata a fatica del cuscinetto. Per questi grassi Grassi SKF


non si applicano quindi i limiti di temperatura
degli additivi EP. L’assortimento SKF di grassi lubrificanti per i
Se lo spessore dello strato lubrificante è suffi- cuscinetti volventi comprende molti tipi e copre
ciente, di solito la SKF non consiglia l’utilizzo di praticamente tutte le esigenze applicative. Si
additivi EP o AW. Ci sono comunque circostan- tratta di grassi che sono stati realizzati sulla
ze nelle quali gli additivi EP/AW possono essere base delle più recenti scoperte riguardanti la
utili. Se si prevedono strisciamenti eccessivi lubrificazione dei cuscinetti e sono stati ampia-
fra rulli e piste questi additivi possono essere mente sperimentati sia in laboratorio che sul
vantaggiosi. Per ulteriori informazioni si prenda campo. La loro qualità è continuamente moni-
contatto con l’Ingegneria di Applicazione SKF. torata dalla SKF.
I dati tecnici più importanti dei grassi SKF sono
Miscibilità riportati nella tabella 2, alle pagine 226
Se bisogna passare da un tipo di grasso ad un e 227, unitamente ad una guida per la scelta
altro, bisogna prendere in considerazione la rapida. Le gamme di temperatura nelle quali
miscibilità, ossia la possibilità di mescolarli si possono impiegare i grassi SKF sono illustra-
senza effetti negativi. Se si mescolano grassi te schematicamente nel diagramma 3, a
incompatibili, la consistenza risultante può va- pagina 215, secondo il sistema “semaforico”
riare sensibilmente tanto da recare danno ai SKF.
cuscinetti, per esempio a causa di una forte Ulteriori informazioni sui grassi SKF si possono
perdita di lubrificante. trovare sul catalogo “Prodotti SKF per la
I grassi aventi lo stesso addensante e oli base manutenzione e la lubrificazione”, oppure onli-
simili solitamente si possono mescolare tra loro ne nel sito www.mapro.skf.com.
senza inconvenienti, per esempio un grasso Per una scelta più particolareggiata del grasso
con addensante al litio e un olio base minerale per uno specifico tipo di cuscinetti e per una
si può in genere mescolare con un altro grasso specifica applicazione, si può utilizzare il pro-
avente lo stesso addensante e lo stesso olio gramma di selezione SKF “LubeSelect” su in-
base. Inoltre, sono mescolabili tra loro alcuni ternet. Il programma si trova nel sito
grassi con addensanti differenti, per esempio al www.aptitudexchange.com.
calcio complesso e al litio complesso.
Nei sistemi di cuscinetti in cui la bassa consi-
stenza del grasso può portare alla sua fuoriu-
scita, alla successiva lubrificazione è necessario
rimuovere tutto il grasso vecchio dal sistema
e dai condotti lubrificanti anziché rabboccarlo
(† sezione “Rilubrificazione”, da pagina 217).
Il protettivo con cui i cuscinetti SKF vengono
trattati è compatibile con la maggior parte dei
grassi per cuscinetti, ad eccezione dei grassi
alla poliurea († sezione “Preparazione per il
montaggio e lo smontaggio”, a pagina 238). Si
noti che i grassi sintetici con olio base al fluoro
ed addensante PTFE, ad esempio i grassi SKF
LGET 2 non sono compatibili con le sostanze
protettive standard che vanno quindi rimosse
prima di introdurre il grasso. Per ulteriori in-
formazioni si prenda contatto con l’Ingegneria
di Applicazione SKF.

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Rilubrificazione intervalli di rilubrificazione in base alle condi-


zioni di esercizio e ai tipi di cuscinetto”, da pa-
Se la durata di esercizio del grasso è inferiore gina 220.
a quella prevista per il cuscinetto, quest’ultimo Se il fattore di velocità A supera un valore pari
va rilubrificato. Bisogna sempre eseguire la ri- al 70% del limite consigliato dalla tabella 1, o
lubrificazione quando le condizioni del lubrifi- se la temperatura ambiente è elevata, si consi-
cante esistente sono ancora soddisfacenti. glia di servirsi dei calcoli presentati nella sezio-
Il momento in cui eseguire la rilubrificazione ne “Velocità e vibrazioni”, da pagina 97, per
dipende da molti fattori intercorrelati. Tali fatto- verificare la temperatura di esercizio e il meto-
ri sono il tipo e le dimensioni del cuscinetto, la do più appropriato di lubrificazione.
sua velocità, la temperatura di esercizio, il tipo I grassi ad alte prestazioni possono avere una
di grasso, lo spazio che circonda il cuscinetto e maggiore durata e può essere ammesso un più
l’ambiente in cui il cuscinetto stesso lavora. In lungo intervallo di rilubrificazione. Per ulteriori
proposito si possono dare suggerimenti solo su informazioni consultare l’Ingegneria di Applica-
base statistica; l’intervallo di rilubrificazione zione SKF.
viene definito dalla SKF come il periodo di
tempo, al termine del quale il 99% dei cusci-
netti sono ancora adeguatamente lubrificati.
Questo periodo rappresenta la durata L1 del
grasso.
La SKF consiglia di sfruttare l’esperienza acqui-
sita dalle applicazioni esistenti e dalle prove,
oltre che utilizzare gli intervalli di rilubrificazio-
ne stimati e descritti di seguito.

Intervalli di rilubrificazione
Gli intervalli di rilubrificazione tf per i cuscinetti
con anello interno rotante su alberi orizzontali,
in condizioni di esercizio normali e pulite, si
possono ottenere dal diagramma 4 in funzione
del

• fattore di velocità A, moltiplicato per il relati-


vo fattore del cuscinetto bf in cui
A = n dm
n = velocità di rotazione, giri/min
dm = diametro medio del cuscinetto
= 0,5 (d + D), mm
bf = fattore del cuscinetto dipendente dal
tipo di cuscinetto e dalle condizioni di
carico († tabella 1, a pagina 219)
• il rapporto di carico C/P

L’intervallo di rilubrificazione tf è un valore sti-


mato, valido per una temperatura di esercizio
di 70 °C, quando si utilizzano grassi di buona
qualità al litio e con olio base minerale. In di-
verse condizioni di esercizio del cuscinetto, è
necessario adattare gli intervalli di lubrificazio-
ne ottenuti secondo il diagramma 4, in base
alle informazioni fornite in “Adattamento degli

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Lubrificazione

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Lubrificazione

Adattamento degli intervalli di rilubrifi- NLGI 3.


cazione in base alle condizioni di eserci-
zio e ai tipi di cuscinetto Rotazione dell’anello esterno
Nelle applicazioni in cui ruota l’anello esterno,
Temperatura di esercizio il fattore A di velocità si calcola in modo diffe-
Per far fronte al rischio di usura accelerata del rente: in tal caso si usa il diametro esterno del
grasso con l’aumentare della temperatura, si cuscinetto D invece di dm. L’impiego di un buon
consiglia di dimezzare gli intervalli ottenuti dal sistema di tenute è il presupposto per evitare
diagramma 4 per ogni aumento di temperatu- perdite di grasso. Quando la velocità di rotazio-
ra di esercizio pari 15 °C oltre i 70 °C, senza ne dell’anello esterno è elevata (ossia > del
superare il limite superiore di prestazione per il 40% della velocità di riferimento riportata nelle
grasso († diagramma 1, HTPL, a pagina tabelle dei prodotti), bisogna scegliere grassi
213). A temperature inferiori a 70 °C, l’inter- con una minore tendenza a rilasciare olio.
vallo di rilubrificazione tf può essere prolunga- Per i cuscinetti assiali orientabili a rulli con ralla
to, a patto che tali temperature non siano esterna rotante si consiglia la lubrificazione
prossime al limite inferiore di prestazione († a olio.
diagramma 1, LTPL, a pagina 213). Non è
mai consigliabile superare l’intervallo di rilubri- Contaminazione
ficazione tf di più del doppio. Nel caso dei cu- Nel caso di ingresso di sostanze contaminanti,
scinetti a pieno riempimento e dei cuscinetti una rilubrificazione più frequente di quella in-
assiali a rulli, non si devono prolungare i valori dicata dall’intervallo di rilubrificazione riduce gli
tf ottenuti dal diagramma 4. effetti negativi delle particelle estranee presenti
Inoltre, non è consigliabile adottare intervalli nel grasso nonché i dannosi effetti causati dal
di rilubrificazione superiori alle 30 000 ore. rotolamento dei corpi volventi sulle particelle
In molte applicazioni esiste un limite pratico di stesse. Anche le sostanze contaminanti fluide
lubrificazione, in particolare quando l’anello del (acqua, fluidi di lavorazione) esigono intervalli
cuscinetto più caldo raggiunge una temperatu- ridotti. In caso di forte contaminazione, si deve
ra di 100 °C. Oltre tale temperatura bisogna prendere in considerazione una rilubrificazione
usare grassi speciali. Bisogna inoltre tenere continua.
conto della stabilità del cuscinetto alla tempe-
ratura e del possibile cedimento prematuro Velocità molto basse
delle guarnizioni di tenuta. I cuscinetti che operano a velocità molto basse,
Per le applicazioni ad alta temperatura, consul- in presenza di carichi leggeri, esigono un gras-
tare l’Ingegneria di Applicazione SKF. so di bassa consistenza, mentre quelli che ope-
rano a basse velocità, ma in presenza di carichi
Albero verticale elevati, devono essere lubrificati con grassi ad
Per i cuscinetti di alberi verticali, bisogna di- alta viscosità e, se possibile, con ottime carat-
mezzare gli intervalli ottenuti dal diagramma teristiche EP.
4. Per evitare che il grasso sfugga dal sistema Con un fattore di velocità A < 20 000 si possono
è importante impiegare una buona tenuta o usare gli additivi solidi quali la grafite e il bisol-
uno schermo di ritegno. furo di molibdeno (MoS2). Nelle applicazioni len-
te la scelta del grasso e relativo grado di riempi-
Vibrazione mento idonei gioca un ruolo fondamentale.
Mentre le vibrazioni moderate non hanno ef-
fetto sulla durata del grasso, quelle elevate e i Alte velocità
forti urti, come accade nei vagli vibranti, provo- Gli intervalli di rilubrificazione per i cuscinetti
cano un eccessivo sbattimento del grasso. In che ruotano ad alta velocità, ossia oltre il fatto-
tali casi bisogna ridurre gli intervalli di rilubrifi- re di velocità A riportato nella tabella 1, a
cazione. Se il grasso diventa troppo morbido, pagina 239, sono validi solo se si impiegano
bisogna utilizzarne uno che sia meccanicamen- grassi speciali o cuscinetti di particolare esecu-
te più stabile, ad es. il grasso SKF LGHB 2 o zione, ad es. i cuscinetti ibridi. In tali casi, in
uno di maggiore rigidezza, con una consistenza luogo della lubrificazione a grasso, è più idonea

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una lubrificazione continua, quale quella a cir- glia un procedimento analogo per i cuscinetti
colazione d’olio, la lubrificazione olio-aria, ecc. assiali orientabili a rulli, per le macchine proto-
tipo e per quelle in cui è stata aumentata la po-
Carichi molto elevati tenza specifica oppure quando manca una suf-
Per i cuscinetti che operano con un fattore di ficiente esperienza nella specifica applicazione.
velocità A > 20 000 e sono soggetti a un rap-
porto di carico C/P < 4, si deve ulteriormente Cuscinetti a rulli cilindrici
ridurre l’intervallo di rilubrificazione. In queste Gli intervalli di rilubrificazione del diagramma
condizioni di carico molto elevato si consiglia 4, a pagina 218, sono validi per i cuscinetti a
una rilubrificazione continua con grasso o a rulli cilindrici muniti di
bagno d’olio. Per le applicazioni in cui si ha un
fattore di velocità A < 20 000 e un rapporto di • una gabbia stampata ad iniezione in poliam-
carico C/P = 1–2, si faccia riferimento alla se- mide 6,6 rinforzata con fibre di vetro, cen-
zione “Velocità molto basse”, a pagina 220. In trata sui rulli, suffisso P nell'appellativo
presenza di carichi elevati ed alte velocità in • una gabbia massiccia in ottone in due parti,
genere si consiglia una lubrificazione a circola- centrata sui rulli, suffisso M nell'appellativo.
zione d’olio con circuito di raffreddamento.
Per i cuscinetti a rulli cilindrici con
Carichi molto leggeri
In molti casi, se i carichi sono leggeri (C/P = 30 • gabbia stampata in acciaio, centrata sui rulli,
a 50), l’intervallo di rilubrificazione può essere nessun suffisso o suffisso J nell'appellativo
prolungato. Per ottenere un funzionamento oppure
soddisfacente, i cuscinetti devono essere sog- • gabbia massiccia in ottone, centrata sull’a-
getti ad un carico minimo come indicato nelle nello interno o su quello esterno, suffissi
rispettive sezioni dei prodotti. MA, MB, ML o MP nell'appellativo

Disallineamento si deve dimezzare il valore dell’intervallo di ri-


Nei cuscinetti orientabili a sfere e a rulli e nei lubrificazione ricavato dal diagramma 4 e si
cuscinetti toroidali a rulli, un disallineamento deve utilizzare un grasso con buone proprietà
costante entro i limiti ammissibili non influisce di rilascio dell’olio. Inoltre, i cuscinetti lubrificati
negativamente sulla durata del grasso. a grasso con gabbie MA, MB, ML o MP non
dovrebbero operare a velocità che superano
Cuscinetti di grandi dimensioni il fattore di velocità A = n x dm = 250 000. Per
Per determinare un intervallo di rilubrificazione le applicazioni che superano questo valore, si
appropriato per i cuscinetti a contatto lineare, prenda contatto con l’Ingegneria di Applicazio-
in particolare quelli di grandi dimensioni (d > ne SKF. In questi casi, la SKF consiglia general-
300 mm), utilizzati in applicazioni critiche nel- mente di optare per una lubrificazione ad olio.
l’industria di trasformazione, si consiglia di
adottare una procedura di tipo interattivo. In Osservazioni
tali casi si consiglia di rilubrificare inizialmente Se il valore stabilito per l’intervallo di rilubrifi-
in modo più frequente e di rispettare rigorosa- cazione tf è troppo breve per una determinata
mente le quantità di grasso consigliate († se- applicazione, si consiglia di
zione “Procedure di rilubrificazione”, a pagina
222). Prima di reingrassare, bisogna verificare • verificare la temperatura di esercizio del cu-
l’aspetto del grasso usato e il grado di contami- scinetto
nazione da particelle e da acqua. Anche le • verificare se il grasso sia contaminato da
guarnizioni di tenuta vanno controllate, per as- particelle solide o da fluidi
sicurarsi che non ci siano segni di usura, dan- • verificare le condizioni applicative, quali cari-
neggiamenti e perdite. Una volta constatato co o disallineamenti
che le condizioni del grasso e dei componenti
sono soddisfacenti, si può gradualmente pro- e, infine, prendere in considerazione un grasso
lungare l’intervallo di rilubrificazione. Si consi- più idoneo.

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Lubrificazione

Procedure di rilubrificazione di tipo diverso di solito si sceglie l’intervallo più


breve tra quelli previsti per i due. Le indicazioni
In genere la scelta della procedura di rilubrifi- relative alle tre procedure alternative e alle
cazione dipende dall’applicazione e dall’inter- quantità di grasso sono riportate nelle sezioni
vallo di rilubrificazione tf che è stato ottenuto: che seguono.

• Il rabbocco è conveniente ed è preferibile Rabbocchi


quando l’intervallo di rilubrificazione è infe- Come citato nell’introduzione della sezione
riore a sei mesi. Esso consente di non inter- della lubrificazione a grasso, i cuscinetti devo-
rompere il lavoro e, rispetto alla rilubrifica- no essere inizialmente riempiti completamen-
zione continua, consente di ottenere una te, riempiendo solo parzialmente lo spazio li-
temperatura costantemente bassa. bero nel sopporto. A seconda del metodo scelto
• Il rinnovo completo del grasso si consiglia per il rabbocco, si consigliano le seguenti per-
generalmente quando gli intervalli di rilubri- centuali di riempimento dello spazio libero nel
ficazione sono superiori ai sei mesi. Questa sopporto:
procedura si applica spesso nell’ambito di un
programma di manutenzione dei cuscinetti, • Il 40% quando il rabbocco è fatto da un lato
ad es. nelle applicazioni ferrotranviarie. del cuscinetto († fig. 1).
• La rilubrificazione continua si adotta quando • Il 20% quando il rabbocco è fatto attraverso
gli intervalli di rilubrificazione stimati sono la scanalatura circonferenziale e i fori di lu-
brevi, ad es. a causa della presenza di con- brificazione presenti sull’anello esterno o su
taminazione oppure quando le altre proce- quello interno del cuscinetto († fig. 2).
dure non sono praticabili, perché l’accesso ai
cuscinetti è difficoltoso. Tuttavia, la rilubrifi- Le quantità idonee per il rabbocco laterale
cazione continua non è consigliabile nelle si possono ricavare dalla formula
applicazioni ad alta velocità rotazionale, dato
che l’intenso sbattimento del grasso può Gp = 0,005 D B
portare a temperature di esercizio molto
elevate e alla distruzione della struttura del- e per il rabbocco attraverso l’anello esterno
l’addensante. o quello interno dalla formula

Quando in un sistema si usano due cuscinetti Gp = 0,002 D B

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in cui
Gp = quantità di grasso da aggiungere nel
rabbocco, g
D = diametro esterno del cuscinetto, mm
B = larghezza complessiva del cuscinetto
(per i cuscinetti assiali usare l’altezza
complessiva H), mm

Per facilitare l’alimentazione del grasso me-


diante un ingrassatore, bisogna prevedere un
apposito raccordo sul supporto. Se sono pre-
senti guarnizioni striscianti, bisogna anche
prevedere nel supporto un foro di spurgo per
evitare che si accumuli un’eccessiva quantità di
grasso nello spazio che circonda il cuscinetto
(† fig. 1), poiché potrebbe causare un au-
mento permanente della temperatura del cu-
scinetto. Il foro di spurgo va tappato quando si
effettuano le pulizie con getti d’acqua ad alta
pressione.
Il pericolo di un eccessivo accumulo di grasso
nello spazio che circonda il cuscinetto ed è
causa di picchi di temperatura, con gli effetti
negativi sul grasso stesso e sul cuscinetto, è
più marcato quando si è in presenza di velocità
elevate. In questi casi si consiglia di usare una
valvola a grasso anziché un foro di spurgo. In
tal modo si evita un eccesso di lubrificazione e
la rilubrificazione può essere eseguita mentre
la macchina è in funzione. Una valvola a grasso
è costituita essenzialmente da un disco che
ruota con l’albero e forma una piccola luce ri-
spetto al coperchio del supporto († fig. 3). Il
grasso usato e in quello eccesso vengono
espulsi dal disco in una cavità anulare ed esco-
no dal supporto attraverso un’apertura al di
sotto del coperchio del supporto stesso. A ri-
chiesta vengono fornite ulteriori informazioni
riguardanti l’esecuzione e il proporzionamento
delle valvole a grasso.
Per essere sicuri che il grasso fresco raggiunga
effettivamente il cuscinetto e sostituisca quello
vecchio, il condotto di lubrificazione deve far ar-
rivare il grasso nel vano adiacente la facciata la-
terale dell’anello esterno del cuscinetto († fig.
1 e 4) o ancora meglio dentro al cuscinetto
stesso. Per favorire una lubrificazione efficien-
te, alcuni tipi di cuscinetti, ad es. quelli orienta-
bili a rulli, sono muniti di una scanalatura cir-
conferenziale e/o fori di lubrificazione sull’anel-
lo esterno o su quello interno († fig. 2 e 5).

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Lubrificazione

Per sostituire al meglio il grasso vecchio, è im- Rinnovo del grasso


portante che il grasso sia introdotto mentre la Quando si decide di rinnovare il grasso in corri-
macchina è in funzione. Nei casi in cui la mac- spondenza dell’intervallo di rilubrificazione sti-
china non è in funzione, bisogna tenere in ro- mato o dopo un certo numero di rabbocchi, il
tazione il cuscinetto durante il rabbocco. Quan- grasso vecchio deve essere completamente ri-
do si lubrifica il cuscinetto direttamente attra- mosso dal sistema e sostituito da grasso fresco.
verso l’anello esterno o quello interno, il grasso Il riempimento del cuscinetto e del supporto
fresco può essere subito attivo; quindi la quan- deve essere eseguito in accordo con le indica-
tità di grasso necessaria si riduce rispetto al zioni fornite in “Rabbocchi”.
caso di un rabbocco laterale. Si presume che i Per permettere il rinnovo del grasso, il suppor-
condotti di lubrificazione siano già pieni di to deve essere facilmente accessibile e deve
grasso durante le operazioni di montaggio. In potersi aprire con facilità. Per accedere al cu-
caso contrario, durante il primo rabbocco è ne- scinetto, nei supporti in due metà di solito ba-
cessaria una maggiore quantità di grasso per sta togliere il cappello e nei supporti mono-
compensare la condizione di vuoto dei condotti. blocco i coperchi di estremità. Dopo aver tolto il
Quando i condotti di lubrificazione sono molto grasso vecchio, si deve prima stipare quello
lunghi, è necessario controllare che il grasso nuovo fra i corpi volventi. È necessario fare
venga pompato in maniera adeguata e alla molta attenzione a non introdurre sostanze
temperatura ambiente. contaminanti nel cuscinetto o nel supporto du-
Quando lo spazio libero all’interno del supporto rante la procedura di rilubrificazione; il grasso
non riesce più a ricevere altro grasso, ossia stesso va protetto.
quando questo occupa circa il 75% del volume Per evitare reazioni allergiche della cute si con-
libero, è necessario rinnovare completamente siglia l’uso di guanti resistenti ai grassi.
il riempimento. Quando si rilubrifica lateral- Quando i supporti sono meno accessibili, ma
mente e si inizia con un riempimento del 40%, sono provvisti di raccordi di ingrassaggio e di
è necessario sostituire completamente il grasso fori di spurgo, è possibile rinnovare completa-
dopo circa cinque rabbocchi. A seguito del mi- mente il grasso ripetendo, in rapida successio-
nore riempimento iniziale del supporto e della ne, la procedura di rilubrificazione fino a che si
minore quantità di rabbocco che si hanno nel possa supporre che tutto il grasso vecchio sia
caso di una rilubrificazione diretta attraverso stato espulso. Questa procedura richiede molto
l’anello esterno o quello interno, la sostituzione più grasso di quello che è necessario con un
completa del grasso è richiesta solo in casi ec- rinnovo manuale. Inoltre, questo metodo di
cezionali. rinnovo ha dei limiti per quanto riguarda le ve-
locità rotazionali: in presenza di velocità elevate
porta ad aumenti di temperatura a causa di un
eccessivo sbattimento del grasso.

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Rilubrificazione continua
Questa procedura si adotta quando gli intervalli
di rilubrificazione stimati sono molto brevi, ad
es. a causa della presenza di contaminazione
oppure quando le altre procedure non sono
praticabili, perché l’accesso ai cuscinetti è diffi-
coltoso. A causa dell’eccessivo sbattimento del
grasso, che può far aumentare la temperatura,
la lubrificazione continua si consiglia solamente
quando la velocità di rotazione è bassa, vale a
dire con un fattore di velocità

• A < 150 000 per i cuscinetti a sfere


• A < 75 000 per i cuscinetti a rulli.

In questi casi il riempimento iniziale del sup-


porto può essere del 100% e la quantità di rilu-
brificazione per unità di tempo si ricava dalle
formule di Gp in “Rabbocchi”, distribuendo le
relative quantità lungo l’intero intervallo di rilu-
brificazione.
Quando si adotta la rilubrificazione continua,
bisogna controllare che il grasso venga pom-
pato in maniera adeguata e alla temperatura
ambiente.
La lubrificazione continua si può effettuare tra-
mite lubrificatori automatici per punti singoli o
per più punti, quali ad es. quelli SYSTEM 24® o
SYSTEM MultiPoint.
I sistemi di lubrificazione automatica persona-
lizzati, ad esempio i sistemi di lubrificazione
centralizzata a perdita totale a linea singola o
multilinea della VOGEL®, garantiscono una lu-
brificazione adeguata con quantità di grasso
estremamente ridotte. Per ulteriori informazio-
ni sui sistemi di lubrificazione VOGEL, visitare il
sito www.vogelag.com.

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Lubrificazione

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Lubrificazione

Lubrificazione ad olio
In genere l’olio si impiega per lubrificare i cu-
scinetti volventi quando le elevate velocità o
temperature in gioco escludono l’impiego del
grasso, quando si deve asportare, dalla posi-
zione in cui si trova il cuscinetto, il calore dovu-
to all’attrito o quello applicato dall’esterno, op-
pure quando i componenti adiacenti (ingranag-
gi, ecc.) sono già lubrificati con olio.
Tutti i metodi di lubrificazione che utilizzino olio
pulito, ossia lubrificazioni con filtraggio che as-
sicuri una buona circolazione dell’olio, i metodi
a getto d’olio e olio localizzato con filtraggio di
aria e olio, assicurano ai cuscinetti una mag-
giore durata di esercizio. I metodi a ricircolo
d’olio e quello olio-aria richiedono condotti
adeguatamente dimensionati affinché l’olio che
fluisce dai cuscinetti possa uscire dall’organo
meccanico.

Metodi di lubrificazione ad olio

Bagno d’olio
Il metodo più semplice di lubrificazione ad olio
è quello del bagno d’olio († fig. 6). L’olio, pre-
levato dai componenti rotanti del cuscinetto,
si distribuisce all’interno di quest’ultimo e poi
ritorna verso il bagno. Il livello dell’olio deve
essere tale da arrivare, quando il cuscinetto
non ruota, fin quasi al centro del corpo volven-
te che si trova più in basso. Per essere sicuri
che il livello dell’olio sia idoneo, si consiglia l’a-
dozione di un dispositivo per mantenere il livel-
lo, come l’SKF LAHD 500. Quando si opera a
velocità elevate, il livello dell’olio tende a dimi-
nuire notevolmente e il dispositivo per mante-
nere il livello può riempire eccessivamente il
supporto; in tali casi si consulti l’Ingegneria di
Applicazione SKF.

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Anello di pescaggio
Nelle applicazioni in cui le velocità e la tempe-
ratura di esercizio sono tali da richiedere una
lubrificazione ad olio e sono necessarie presta-
zioni di affidabilità elevata, si consiglia l’impiego
dell’anello di pescaggio dell’olio († fig. 7).
L’anello di pescaggio serve a mettere l’olio in
circolazione. L’anello, sistemato da un lato del
cuscinetto, penzola liberamente su una bussola
dell’albero e pesca nell’olio presente nella parte
inferiore del supporto. Quando l’albero ruota,
l’anello lo segue e trasporta l’olio verso una
vaschetta di raccolta. L’olio quindi passa attra-
verso il cuscinetto e ritorna nella parte inferio-
re del supporto. I supporti ritti SKF della serie
SONL sono stati concepiti per il metodo di lu-
brificazione con anello di pescaggio. Per ulte-
riori informazioni si consulti l’Ingegneria di Ap-
plicazione SKF.

Circolazione d’olio
Il funzionamento ad alta velocità fa aumentare
la temperatura di esercizio e accelera l’invec-
chiamento dell’olio. Per evitare frequenti sosti-
tuzioni dell’olio e per ottenere un flusso co-
stante, è preferibile utilizzare il metodo di lu-
brificazione a ricircolo d’olio († fig. 8). La cir-
colazione viene in genere assicurata da una
pompa. Dopo che l’olio è passato attraverso il
cuscinetto, rimane generalmente in un serba-
toio dove viene filtrato e, se necessario, raf-
freddato prima di ritornare in circolo. Un fil-
traggio adeguato consente al fattore ηc di rag-
giungere valori elevati e quindi una durata di
esercizio del cuscinetto maggiore († sezione
“Formula SKF della durata”, da pagina 46).
Il raffreddamento dell’olio consente di mante-
nere bassa la temperatura dei cuscinetti.

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Lubrificazione

Getto d’olio
In presenza di velocità molto elevate è neces-
sario far arrivare al cuscinetto una quantità
sufficiente, ma non eccessiva, di olio, al fine
di assicurare una lubrificazione adeguata, sen-
za aumentare la temperatura di esercizio oltre
misura. Un metodo particolarmente efficace
per questo scopo è il getto d’olio († fig. 9),
in cui un getto d’olio ad alta pressione viene
indirizzato verso un lato del cuscinetto. La ve-
locità del getto deve essere sufficiente (almeno
15 m/s) affinché l’olio riesca a superare la tur-
bolenza presente attorno al cuscinetto.

Olio localizzato
Con il metodo olio-aria († fig. 10), quantità
molto piccole ed accuratamente dosate di olio
vengono indirizzate verso i singoli cuscinetti
mediante aria compressa. Queste quantità
veramente minime consentono ai cuscinetti
di funzionare a minori temperature o a velocità
maggiori che con qualsiasi altro metodo di lu-
brificazione. L’olio viene fatto arrivare ai con-
dotti ad intervalli ben determinati mediante
un’unità di dosaggio, come i sistemi olio-aria
OLA della VOGEL. L’olio, trasportato dall’aria
compressa, riveste l’interno dei condotti e cola
lungo le pareti. Successivamente viene proiet-
tato verso il cuscinetto da un ugello o fluisce
semplicemente verso le piste per effetto di una
sollecitazione superficiale. L’aria compressa
serve a raffreddare il cuscinetto e nello stesso
tempo a produrre, nel sistema, una sovrap-
pressione che impedisce alle sostanze estranee
di penetrare all’interno. Per ulteriori informa-
zioni circa il design dei sistemi di lubrificazione
olio-aria, fare riferimento alla pubblicazione
VOGEL 150123 “Sistemi olio + aria” oppure vi-
sitare il sito, www.vogelag.com.

Nebbia d’olio
Per qualche tempo la lubrificazione a nebbia
d’olio non è stata consigliata a causa dei possi-
bili problemi di tipo ambientale.
Una nuova generazione di dispositivi per la ne-
bulizzazione permette di produrre una nebbia
d’olio con 5 ppm di olio. Anche speciali tenute
di nuova esecuzione limitano al minimo la
quantità di nebbia dispersa. Impiegando oli
sintetici non tossici si riducono ulteriormente i
problemi ambientali.

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Oggi la lubrificazione a nebbia d’olio si impiega ne-viscosità è simile e si possono usare senza
in applicazioni molto particolari, come nell’in- grandi errori i valori indicati nelle documenta-
dustria petrolifera. zioni disponibili. Tuttavia, la risposta della vi-
scosità agli aumenti di pressione è determinata
Oli lubrificanti dalla struttura chimica del prodotto di base
Gli oli puramente minerali sono generalmente usato.
consigliati per la lubrificazione dei cuscinetti Ne consegue una considerevole variazione dei
volventi. In genere, gli oli contenti additivi EP, coefficienti pressione-viscosità nei vari tipi di
antiusura ed altri additivi per migliorarne de- prodotti di base sintetici. A causa delle differen-
terminate proprietà, si impiegano solo in casi ze dell’indice di viscosità e del coefficiente
speciali. Le note relative agli additivi EP nella pressione-viscosità, occorre ricordare che,
sezione “Capacità di sopportare i carichi: addi- quando si usano i lubrificanti sintetici, la for-
tivi EP e AW”, a pagina 214, valgono anche per mazione della pellicola lubrificante può differire
gli additivi degli oli. da quella che si ha con un olio minerale avente
Di molte delle classi più comuni di lubrificanti la stessa viscosità. Per ottenere informazioni
sono disponibili le versioni sintetiche. In genere precise in proposito è bene sempre consultare
si prendono in considerazione gli oli sintetici il fornitore di lubrificanti.
solo per la lubrificazione in casi estremi, ad es. Inoltre, nella formazione della pellicola giocano
in presenza di temperature di esercizio molto un ruolo anche gli additivi. A causa della diver-
basse o molto alte. Il termine sintetico riguarda sa solubilità, i tipi di additivi destinati agli oli
un’ampia gamma di prodotti di base. I principali sintetici sono diversi da quelli destinati agli oli
sono le polialfaolefine (PAO), gli esteri e i po- minerali.
lialchilenglicoli (PAG). Tali oli sintetici hanno
proprietà differenti da quelle degli oli minerali
(† tabella 3).
Per quanto riguarda la durata a fatica dei cu-
scinetti, l’effettivo spessore della pellicola lubri-
ficante gioca un ruolo fondamentale. La visco-
sità dell’olio, l’indice di viscosità e il coefficiente
pressione-viscosità influenzano lo spessore
effettivo della pellicola pienamente formata
nell’area di contatto. Nei principali lubrificanti
con olio base minerale, il coefficiente pressio-

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Lubrificazione

Scelta dell’olio lubrificante • Quando il rapporto di viscosità κ = ν/ν1 è in-


La scelta dell’olio dipende innanzitutto dalla vi- feriore a 1, si consiglia un olio con additivi
scosità richiesta per ottenere una lubrificazione EP, mentre se κ è inferiore a 0,4 è necessa-
adeguata del cuscinetto alla temperatura di rio utilizzare olio con additivi EP. Un olio con
esercizio. La viscosità dell’olio dipende dalla additivi EP può anche migliorare l’affidabilità
temperatura e diminuisce con l’aumentare di di esercizio se κ è maggiore di 1, nel caso
questa. La relazione viscosità-temperatura dei cuscinetti a rulli di medie o grandi di-
dell’olio è caratterizzata dall’indice di viscosità mensioni. Occorre ricordare che alcuni addi-
VI. Per la lubrificazione dei cuscinetti volventi, tivi EP possono avere effetti negativi
si raccomanda l’uso di oli con indice di viscosità († “Capacità di sopportare i carichi: additivi
elevato (che varia poco in base alla temperatu- EP e AW”, a pagina 214).
ra), almeno pari a 95. • Nel caso di velocità eccezionalmente alte o
Affinché si formi una pellicola d’olio sufficiente- eccezionalmente basse, in condizioni critiche
mente spessa nell’area di contatto fra i corpi di carico, oppure in condizioni di lubrificazio-
volventi e le piste, l’olio deve mantenere una ne insolite si consulti l’Ingegneria di Applica-
viscosità minima alla temperatura di esercizio. zione SKF.
La viscosità cinematica minima ν1 richiesta alla
temperatura di esercizio per assicurare un’ade- Esempio
guata lubrificazione, può essere ricavata dal Un cuscinetto con un foro di diametro d = 340
diagramma 5, a pagina 234, purché si usi un mm e un diametro esterno D = 420 mm deve
olio minerale. Se la temperatura di esercizio è funzionare ad una velocità n = 500 giri/min.
già nota o se si è in grado di determinarla, la Quindi dm = 0,5 (d + D) = 380 mm. Dal dia-
viscosità corrispondente alla temperatura indi- gramma 5, la viscosità minima cinetica ν1 ne-
cata dagli standard internazionali e pari a 40°C cessaria per fornire una adeguata lubrificazione
può essere determinata dal diagramma 6, a alla temperatura di esercizio è pari a circa 11
pagina 235, che è tracciato per un indice di vi- mm2/s. Dal diagramma 6, presumendo che la
scosità di 95. Determinati tipi di cuscinetto, ad temperatura di esercizio del cuscinetto sia di 70
esempio quelli orientabili a rulli, quelli toroidali °C, si rileva la necessità di utilizzare un olio lu-
a rulli, quelli a rulli conici e quelli assiali orien- brificante con viscosità di classe ISO VG 32, cioè
tabili a rulli, normalmente presentano una una viscosità cinematica ν di almeno 32 mm2/s
temperatura di esercizio maggiore rispetto agli alla temperatura di riferimento di 40 °C.
altri tipi di cuscinetto, ad esempio quelli radiali
a sfere e a rulli cilindrici, in condizioni di eserci-
zio simili.
Per la scelta dell’olio occorre considerare i se-
guenti aspetti:

• La durata del cuscinetto si può prolungare


scegliendo un olio in cui la viscosità cinema-
tica ν, alla temperatura di esercizio effettiva,
sia superiore alla viscosità ν1 ottenuta nel
diagramma 5. È possibile ottenere una vi-
scosità ν > ν1 scegliendo un olio minerale
con viscosità di classe ISO VG superiore o un
olio con un indice di viscosità VI maggiore, in
cui il coefficiente di pressione e viscosità del-
l’olio sia almeno uguale. Poiché una maggio-
re viscosità provoca l’aumento della tempe-
ratura di esercizio del cuscinetto, spesso esi-
ste un limite pratico alla possibilità di miglio-
rare la lubrificazione in questo modo.

232
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Sostituzione dell’olio
La frequenza con cui è necessario sostituire
l’olio dipende essenzialmente dalle condizioni
di esercizio e dalla quantità di olio.
Con una lubrificazione a bagno d’olio è gene-
ralmente sufficiente sostituire l’olio una volta
all’anno, purché la temperatura di esercizio non
superi i 50 °C e ci sia scarso rischio di conta-
minazione. Temperature più elevate esigono
più frequenti sostituzioni, ad es. per tempera-
ture attorno ai 100 °C l’olio deve essere sosti-
tuito ogni tre mesi. Frequenti sostituzioni del-
l’olio sono anche necessarie se le altre condi-
zioni operative sono difficili.
Con una lubrificazione a circolazione d’olio, il
periodo fra due sostituzioni è anche determi-
nato da quanto frequentemente la quantità to-
tale d’olio viene fatta circolare e dal fatto che
l’olio sia raffreddato o meno. In generale, l’in-
tervallo più idoneo può essere determinato so-
lo mediante prove e dopo regolari ispezioni
delle condizioni dell’olio per accertare che non
sia contaminato e né eccessivamente ossidato.
Lo stesso vale per la lubrificazione a getto d’o-
lio. Con la lubrificazione olio-aria l’olio, passa
attraverso il cuscinetto una volta sola e non ri-
circola.

233
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Lubrificazione

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Montaggio e smontaggio

Informazioni generali .................................................................................................. 238


Dove eseguire il montaggio................................................................................................................. 238
Preparazione per il montaggio e lo smontaggio .............................................................................. 238
Manipolazione dei cuscinetti ............................................................................................................... 240

Montaggio .................................................................................................................. 241


Cuscinetti con foro cilindrico ............................................................................................................... 241
Registrazione dei cuscinetti................................................................................................................. 242
Cuscinetti con foro conico.................................................................................................................... 243
Prove di funzionamento....................................................................................................................... 247

Smontaggio ................................................................................................................ 248


Cuscinetti con foro cilindrico ............................................................................................................... 248
Cuscinetti con foro conico.................................................................................................................... 250

237
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 238

Montaggio e smontaggio

Informazioni generali Dove eseguire il montaggio


I cuscinetti devono essere installati in un locale
Per assicurare buone prestazioni ai cuscinetti asciutto, privo di polvere e lontano da lavora-
e impedirne il cedimento prematuro, è neces- zioni meccaniche o da macchine che producano
saria perizia e pulizia nelle operazioni di mon- sfridi o polvere. Quando i cuscinetti devono es-
taggio. Essendo componenti di precisione, i cu- sere montati in una zona non protetta, come
scinetti volventi devono essere trattati con cau- accade frequentemente nel caso dei cuscinetti
tela durante il montaggio. È anche importante di grandi dimensioni, è necessario proteggere il
scegliere il metodo di montaggio corretto e cuscinetto e la posizione in cui va montato da
usare gli attrezzi adatti. Il vasto assortimento polvere, sporcizia e umidità fino a che l’instal-
SKF di prodotti per la manutenzione compren- lazione non è terminata. Questo tipo di prote-
de attrezzature meccaniche e idrauliche e di- zione si può ottenere coprendo o avvolgendo i
spositivi per il riscaldamento, oltre ad altri pro- cuscinetti, i componenti della macchina, ecc.
dotti per il montaggio e la manutenzione. Tale con carta oleata o un foglio di plastica.
linea completa di prodotti serve a facilitare e a
sveltire il lavoro e ad ottenere risultati di alta Preparazione per il montaggio
professionalità. e lo smontaggio
Per raggiungere la massima durata di eserci- Prima del montaggio bisogna avere a disposi-
zio, i cuscinetti devono essere installati corret- zione tutte le parti, attrezzi, apparecchiature,
tamente – cosa che spesso è più difficile di ecc. necessari. Si consiglia anche di studiare i
quanto sembra, specialmente quando si tratta disegni o le istruzioni in modo da stabilire l’or-
di cuscinetti di grandi dimensioni. Affinché gli dine secondo cui eseguire il montaggio dei vari
utilizzatori possano avere la certezza che i cu- componenti. I supporti, gli alberi, le protezioni e
scinetti siano correttamente montati e sottopo- gli altri componenti del sistema di cuscinetti
sti ad una manutenzione appropriata, la SKF devono essere controllati per accertarsi che sia-
offre la possibilità di partecipare a seminari e a no puliti, specialmente gli eventuali fori filettati,
corsi di formazione nell’ambito del programma i condotti o le scanalature, nei quali potrebbero
di SKF Reliability Systems. Assistenza all’instal- annidarsi i resti di lavorazioni precedenti. Le
lazione e alla manutenzione è anche disponibi- superfici non lavorate dei supporti ottenuti di
le presso le singole aziende SKF locali. fusione devono essere prive di sabbia e di ba-
Le informazioni fornite nella sezione che segue vature. Si deve controllare anche la precisione
sono di carattere generale e dovrebbero so- dimensionale e di forma di tutti i componenti
prattutto servire per indicare gli aspetti che de- del sistema. I cuscinetti possono funzionare cor-
vono essere presi in considerazione dai proget- rettamente solo se tutti i componenti associati
tisti di macchine e impianti, per facilitare il hanno la precisione richiesta e sono stati co-
montaggio e lo smontaggio dei cuscinetti. struiti secondo le tolleranze prescritte. Il diame-
Descrizioni più particolareggiate delle procedu- tro degli alberi cilindrici e delle sedi di alloggia-
re di montaggio e smontaggio sono riportate mento di solito si controlla con un micrometro o
nella pubblicazione “Manuale SKF per la ma- un calibro per interni, misurandolo in due sezio-
nutenzione dei cuscinetti”, disponibile presso il ni trasversali ed in quattro piani († fig. 1). Le
rappresentante SKF di zona oppure online sedi coniche si controllano con calibri ad anello,
nei siti www.skf.com/mount oppure speciali calibri per conicità o con un barraseno.
www.aptitudexchange.com. Si consiglia di tenere sempre una registrazione
delle misurazioni. Quando si misura è impor-
tante che i componenti da misurare e gli stru-
menti di misura abbiano circa la medesima
temperatura. Questo significa che bisogna la-
sciare i componenti e le apparecchiature in uno
stesso posto sufficientemente a lungo affinché
raggiungano la stessa temperatura. Ciò è parti-
colarmente importante nel caso di cuscinetti e

238
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 239

componenti associati di grandi dimensioni e


peso notevole.
I cuscinetti devono essere lasciati nella loro
confezione originale fino al momento del mon-
taggio per evitare di esporli alle sostanze con-
taminanti, specie alla sporcizia. Normalmente,
il protettivo con cui i cuscinetti nuovi sono stati
ricoperti prima di lasciare la fabbrica non deve
essere rimosso; è solo necessario toglierlo dalla
superficie del foro e del diametro esterno. Se
tuttavia il cuscinetto deve essere ingrassato
ed utilizzato a temperature molto alte o molto
basse, oppure se il grasso non è compatibile
con il protettivo, bisogna lavare e asciugare ac-
curatamente il cuscinetto. Questo serve ad evi-
tare effetti negativi sulle proprietà lubrificanti
del grasso.
Se si teme che siano stati sporcati a seguito di
una incauta manipolazione (confezione dan-
neggiata, ecc.), i cuscinetti devono essere lavati
e asciugati prima di essere montati.
Tutti i cuscinetti che, una volta estratti dalla lo-
ro confezione originale, sono ricoperti da uno
strato relativamente spesso e untuoso di pro-
tettivo devono essere lavati e asciugati. Questo
potrebbe essere il caso di alcuni cuscinetti di
grandi dimensioni con diametro esterno supe-
riore ai 420 mm. Agenti idonei per il lavaggio
sono la ragia minerale e il petrolio.
I cuscinetti che sono forniti già lubrificati con
grasso e sono muniti di guarnizioni incorporate
o schermi su ambo i lati non devono essere la-
vati prima del montaggio.

239
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 240

Montaggio e smontaggio

Manipolazione dei cuscinetti


È di solito una buona regola indossare guanti e
utilizzare attrezzature di trasporto e solleva-
mento appositamente studiate per montare e
smontare i cuscinetti. In questo modo non solo
si risparmia tempo e denaro, ma il lavoro di-
venta meno faticoso, meno rischioso e meno
dannoso per la salute. Per tali motivi, quando
si maneggiano cuscinetti caldi e unti, si consi-
glia di indossare guanti resistenti al calore e al-
l’olio. Il materiale utilizzato per la parte esterna
di tali guanti deve essere di tipo duraturo men-
tre quello utilizzato per l'interno morbido e
anallergico, come per esempio i guanti SKF
TMBA. I cuscinetti riscaldati e/o quelli grandi o
pesanti spesso sono causa di problemi, in
quanto non possono essere maneggiati in mo-
do sicuro ed efficiente da una o due persone.
In officina si possono allestire attrezzature ido-
nee per trasportare e sollevare tali cuscinetti.
L’attrezzatura SKF TMMH per maneggiare i cu-
scinetti († fig. 2) è una di queste ed è in gra-
do di risolvere la maggior parte dei problemi,
facilitando la manipolazione, il montaggio e lo
smontaggio dei cuscinetti sugli alberi.
Se si devono spostare o tenere in posizione
con un paranco cuscinetti grossi e pesanti,
questi non devono essere sospesi ad un solo
punto, ma devono essere sostenuti tramite una
fascia di acciaio o una cinghia († fig. 3). Inse-
rendo una molla fra il gancio del paranco e la
cinghia si facilita la messa in posizione del cu-
scinetto quando lo si deve spingere sull’albero.
Per agevolarne il sollevamento, i grossi cusci-
netti possono essere provvisti a richiesta di fori
filettati sulle facciate degli anelli per l’inseri-
mento di golfari. La dimensione dei fori è limi-
tata dallo spessore dell’anello. Con i golfari si
può quindi sollevare solo il cuscinetto stesso o
il singolo anello. È anche necessario assicurarsi
che i golfari siano soggetti solo a un carico in
direzione del loro asse († fig. 4). Se si deve
applicare un carico obliquo, occorre prevedere
degli attacchi registrabili. Quando si monta un
supporto di grandi dimensioni su un cuscinetto
già in posizione sull’albero, si consiglia di pre-
vedere per il supporto stesso una sospensione
su tre punti, con uno dei tre cavi di sospensio-
ne che sia regolabile in lunghezza. In questo
modo il foro del supporto può essere allineato
con il cuscinetto in modo esatto.

240
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 241

Montaggio
A seconda del tipo e delle dimensioni del cusci-
netto, per il montaggio si impiegano metodi
di tipo meccanico, termico o idraulico. In ogni
caso è importante che gli anelli, la gabbia e i
corpi volventi o le protezioni del cuscinetto non
subiscano colpi diretti e che lo sforzo di mon-
taggio non passi mai attraverso i corpi volventi.
Alcune parti possono dover essere montate con
accoppiamento libero. Per evitare la ruggine di
contatto fra le superfici accoppiate, si consiglia
di applicare un sottile strato di protettivo SKF
LGAF 3 E.

Cuscinetti con foro cilindrico


Con i cuscinetti non scomponibili, l’anello che
deve avere un accoppiamento con interferenza
va generalmente montato per primo. La super-
ficie della sede deve essere leggermente oliata
con olio leggero prima del montaggio.
Montaggio a freddo
Se l’accoppiamento non è troppo forzato, i pic-
coli cuscinetti possono essere spinti in posizione
applicando leggeri colpi di martello su una bus-
sola disposta contro la facciata del cuscinetto. I
colpi devono essere distribuiti uniformemente
lungo la circonferenza dell’anello per evitare che
questo si metta fuori quadro. L’impiego di un
attrezzo a bicchiere in luogo della bussola per-
mette di applicare lo sforzo in modo centrato
(† fig. 5). Se si deve montare con interferenza
contemporaneamente sull’albero e nel foro di
alloggiamento un cuscinetto non scomponibile,
bisogna applicare lo sforzo di montaggio in mo-
do eguale su entrambi gli anelli e le superfici di
spinta dell’attrezzo di montaggio devono essere
complanari. In questo caso si deve usare un at-
trezzo di montaggio per cuscinetti, che prevede
l’impiego di un anello di percussione, da appog-
giare contro l’anello interno e quello esterno, e
di un cannotto che consente di applicare cen-
tralmente lo sforzo di montaggio († fig. 6).
Con i cuscinetti orientabili, l’interposizione di un
anello di montaggio impedisce che l’anello
esterno si metta di traverso quando il cuscinetto
viene introdotto nel foro di alloggiamento insie-
me all’albero († fig. 7). Occorre ricordare che
le sfere di alcuni tipi di cuscinetti orientabili a
sfere sporgono dalle facciate e quindi l’anello di

241
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Montaggio e smontaggio

montaggio interposto deve presentare uno Registrazione dei cuscinetti


scarico per non danneggiare le sfere. Moltissi- Diversamente dagli altri cuscinetti con foro ci-
mi cuscinetti si montano generalmente con lindrico, il gioco interno di quelli obliqui a una
una pressa meccanica o idraulica. corona di sfere e dei cuscinetti a rulli conici si
Quando i cuscinetti sono scomponibili, l’anello può stabilire solo registrandone uno contro un
interno si può montare indipendentemente da secondo. Di solito tali cuscinetti sono disposti
quello esterno, il che semplifica le operazioni, in coppia ad “O” o ad “X” e si fa muovere as-
specialmente quando entrambi gli anelli devo- sialmente l’anello di uno dei due cuscinetti fino
no essere montati con interferenza. Quando a che non si ottiene un dato gioco o precarico.
s’installa l’albero, con l’anello interno già in po- La scelta del gioco o del precarico dipende dal-
sizione, nell’alloggiamento che contiene già l’a- le esigenze imposte dalle prestazioni del siste-
nello esterno, è necessario accertarsi che i vari ma e dalle condizioni di esercizio. Ulteriori in-
componenti siano ben allineati per non rigare formazioni riguardanti il precarico dei cuscinetti
le piste e i corpi volventi. Quando si montano i sono riportate nella sezione “Precarico del cu-
cuscinetti a rulli cilindrici e a rullini aventi l’a- scinetto”, da pagina 186, di modo che tutti i
nello interno privo di orletti o con un solo or-
letto su un lato, la SKF consiglia di usare una
bussola di montaggio († fig. 8). Il diametro
esterno della bussola deve essere uguale al
diametro F della pista dell’anello interno e deve
essere lavorato con una tolleranza d10.

Montaggio a caldo
Di solito non è possibile montare a freddo i
cuscinetti grandi, dato che lo sforzo necessario
aumenta considerevolmente con l’aumentare
delle dimensioni del cuscinetto. I cuscinetti, gli
anelli interni o i supporti (ad es. i mozzi) devo-
no quindi essere preventivamente riscaldati.
La differenza di temperatura necessaria fra l’a-
nello interno e l’albero o l’alloggiamento dipen-
de dal grado di interferenza e dal diametro
della sede del cuscinetto. I cuscinetti non devo-
no essere riscaldati oltre 125 °C, altrimenti
possono verificarsi variazioni dimensionali,
causate da alterazioni nella struttura del mate-
riale dei cuscinetti stessi. I cuscinetti muniti di
guarnizioni incorporate non vanno scaldati ol-
tre 80 °C per non danneggiare il grasso e il
materiale delle guarnizioni stesse.
Nel riscaldare i cuscinetti si devono evitare
surriscaldamenti localizzati. Per riscaldare i cu-
scinetti in modo uniforme, si consigliano i ri-
scaldatori elettrici a induzione SKF († fig. 9).
Se si impiegano le piastre riscaldanti, bisogna
capovolgere i cuscinetti diverse volte. Le piastre
riscaldanti non devono essere usate per riscal-
dare i cuscinetti con guarnizioni incorporate.

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suggerimenti che seguono si riferiscono solo al- Cuscinetti con foro conico
la registrazione del gioco interno di sistemi mu- Gli anelli interni dei cuscinetti con foro conico si
niti di cuscinetti obliqui a sfere e a rulli conici. montano sempre con interferenza. Il grado
Il valore appropriato del gioco che si vuole ot- d’interferenza non è determinato dalla tolle-
tenere al montaggio è determinato dalle condi- ranza prescelta per l’albero, come nei cuscinetti
zioni di carico e dalla temperatura di lavoro. con foro cilindrico, ma da quanto il cuscinetto è
A seconda delle dimensioni e della disposizione fatto avanzare sulla sede conica dell’albero o su
dei cuscinetti, del materiale con cui l’albero e una bussola di trazione o di pressione. Man
l’alloggiamento sono stati costruiti e della di- mano che il cuscinetto avanza sulla sede conica
stanza fra i due cuscinetti, il gioco iniziale che il suo gioco radiale si riduce. Tale riduzione si
si ottiene al montaggio può essere inferiore può misurare per determinare il grado di inter-
o superiore a quello che si avrà in funziona- ferenza e l’accoppiamento appropriato.
mento. Per misurare il grado di interferenza quando
Se, per esempio, si prevede che una differente si montano i cuscinetti con foro conico orienta-
dilatazione termica degli anelli interni e di bili a sfere e a rulli, toroidali a rulli CARB e di
quelli esterni provochi una riduzione di gioco in alta precisione a rulli cilindrici, si utilizza o la ri-
funzionamento, il gioco iniziale deve essere duzione del gioco radiale interno o l’avanza-
sufficientemente grande per evitare una di- mento assiale sulla sede conica. I valori indica-
storsione dei cuscinetti e le relative conse- tivi della riduzione di gioco e dell’avanzamento
guenze. assiale sono riportati nelle rispettive sezione
Dato che esiste una relazione ben definita fra il dei prodotti.
gioco interno radiale e quello assiale dei cusci-
netti obliqui a sfere e di quelli a rulli conici, è
sufficiente specificare un solo valore, general-
mente quello del gioco assiale interno. Questo
specifico valore si ottiene, partendo da una
condizione di gioco zero, allentando o serrando
una ghiera dell’albero o un anello filettato del
foro dell’alloggiamento, oppure inserendo ron-
delle o spessori calibrati fra uno degli anelli e il
rispettivo spallamento. Il metodo da utilizzare
in pratica per registrare e misurare il gioco
prestabilito dipende dalla quantità di cuscinetti
da montare.
Un metodo è quello di verificare il gioco assiale,
per esempio di un mozzo ruote, utilizzando un
comparatore fissato al mozzo († fig. 10).
Mentre si registrano i cuscinetti a rulli conici
e se ne misura il gioco è importante che l’albe-
ro, o l’alloggiamento, venga fatto ruotare per
parecchi giri in entrambi i sensi per assicurarsi
che esista un contatto appropriato delle testate
dei rulli con l’orletto di guida degli anelli interni.
Se il contatto non è corretto, la misurazione e
la registrazione risultano imprecise e non è
possibile ottenere la registrazione desiderata.

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Montaggio e smontaggio

Cuscinetti di piccole dimensioni


I cuscinetti di piccole dimensioni si possono fa-
re avanzare su una sede conica mediante una
ghiera. Nel caso delle bussole di trazione si usa
la ghiera della bussola stessa. Le bussole di
trazione di piccole dimensioni possono essere
fatte avanzare nel foro del cuscinetto mediante
una ghiera. Per serrare la ghiera si impiega
una chiave a settore o a percussione. Le su-
perfici della sede sull’albero e della bussola de-
vono essere leggermente lubrificate con olio
leggero prima di iniziare il montaggio.

Cuscinetti di dimensioni medio grandi


Per i cuscinetti più grandi, può essere necessa-
rio uno sforzo considerevole e

• si deve usare una ghiera idraulica SKF e/o


• il metodo dell’iniezione d’olio.

In entrambi i casi il procedimento di montaggio


è assai più agevole. L’apparecchiatura per l’inie-
zione dell’olio necessaria sia per azionare la
ghiera idraulica sia per applicare il metodo del-
l’iniezione d’olio, è disponibile presso la SKF.
Quando la si usa per il montaggio, la ghiera
idraulica SKF deve essere posizionata su una
sezione filettata dell’albero o sulla filettatura
della bussola, in modo che il pistone anulare si
appoggi contro l’anello interno del cuscinetto,
una ghiera dell’albero o un disco fissato all’e-
stremità dell’albero. Allorché si pompa olio nel-
la ghiera idraulica il pistone si sposta in senso
assiale esercitando lo sforzo necessario per un
montaggio accurato e sicuro. Il montaggio di
un cuscinetto orientabile a rulli con l’ausilio di
una ghiera idraulica

• su una sede conica albero è illustrato in


fig. 11
• su una bussola di trazione è illustrato in
fig. 12
• su una bussola di pressione è illustrato in
fig. 13.

Con il metodo dell’iniezione d’olio, si inietta olio


ad alta pressione fra il cuscinetto e la sua sede
per formare una pellicola. Tale pellicola separa
le superfici e riduce sensibilmente l’attrito tra
di esse. Questo metodo si adotta normalmente
quando si montano i cuscinetti direttamente su

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perni conici († fig. 14), ma si usa anche per superfici in contatto e serrando a turno le viti.
montare i cuscinetti su quelle bussole di trazio-
ne o di pressione che sono state predisposte Determinazione dell’interferenza
per il metodo dell’iniezione d’olio. I cuscinetti con foro conico si montano sempre
La pressione necessaria viene prodotta da una con interferenza. Per determinare e misurare
pompa o da un iniettore che iniettano l’olio fra il grado di interferenza si utilizza la riduzione
le superfici accoppiate attraverso condotti e del gioco interno radiale oppure lo spostamen-
scanalature di distribuzione ricavate nell’albero to assiale dell’anello interno sulla sua sede co-
o nella bussola. I condotti e le scanalature ne- nica. Per misurare il grado di interferenza si
cessari nell’albero vanno previsti in fase di pro- utilizzano metodi diversi:
getto del sistema di cuscinetti. In fig. 15 è illu-
strato un cuscinetto orientabile a rulli montato 1. Misurazione della riduzione del gioco me-
su una bussola di pressione munita di condotti diante uno spessimetro.
d’olio. La bussola di pressione viene spinta en- 2. Misurazione dell’angolo di serraggio della
tro il foro del cuscinetto iniettando olio fra le ghiera di bloccaggio.
3. Misurazione dell’avanzamento assiale.
4. Misurazione dell’espansione dell’anello
interno.

Qui di seguito viene data una breve descrizione


di questi quattro metodi differenti. Ulteriori in-
formazioni particolareggiate circa tali metodi
sono riportate nelle rispettive sezioni dei pro-
dotti.

245
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 246

Montaggio e smontaggio

Misurazione della riduzione del gioco


con uno spessimetro
L’uso di uno spessimetro per misurare il gioco
interno radiale prima e dopo il montaggio è
valido per i cuscinetti orientabili e toroidali a
rulli medio grandi. Preferibilmente, il gioco va
misurato fra l’anello esterno e un rullo scarico
(† fig. 16).

Misurazione dell’angolo di serraggio della


ghiera di bloccaggio
La misurazione dell’angolo di serraggio della
ghiera di bloccaggio è un metodo ben speri-
mentato per determinare il corretto grado di
interferenza dei cuscinetti medio piccoli da
montare su sede conica († fig. 17). Per assi-
curare il posizionamento preciso del cuscinetto
su una sede conica, sono stati fissati dei valori
indicativi dell’angolo di serraggio.

Misurazione dell’avanzamento assiale


Il montaggio dei cuscinetti con foro conico può
essere eseguito misurando l’avanzamento as-
siale dell’anello interno sulla sede. I valori indi-
cativi dell’avanzamento assiale necessario sono
riportati nelle rispettive sezione dei prodotti.
Tuttavia, un metodo più idoneo è il metodo
“Driveup” della SKF. Questo metodo di mon-
taggio offre un modo facile ed affidabile per
determinare il grado d’interferenza. L’accoppia-
mento corretto si ottiene controllando lo spo-
stamento assiale del cuscinetto a partire da
una posizione predeterminata. Il metodo pre-
vede l’impiego di una ghiera idraulica SKF, mu-
nita di un comparatore e di un manometro di-
gitale opportunamente calibrato, montato su
una particolare pompa († fig. 18). Determi-
nati valori della pressione necessaria dell’olio e
dello spostamento assiale dei singoli cuscinetti
consentono un posizionamento accurato dei
cuscinetti stessi. Questi valori sono riportati

• nel manuale SKF “SKF DriveUp Method” –


(Metodo DriveUp SKF) – disponibile su
CD-ROM
• nel “Catalogo Tecnico Interattivo SKF” dispo-
nibile su CD-ROM o nel sito www.skf.com
oppure
• online nel sito www.skf.com/mount

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 247

Misurazione dell’espansione mediante uno stetoscopio elettronico SKF.


dell’anello interno Normalmente, i cuscinetti producono un ru-
La misurazione dell’espansione dell’anello in- more sommesso e uniforme. Fischi o stridii de-
terno è un metodo semplice e molto preciso nunciano una lubrificazione inadeguata. Un ru-
per determinare la posizione corretta sulla loro more non uniforme o un martellamento è in
sede dei cuscinetti orientabili e toroidali a rulli molti casi dovuto alla presenza di sostanze
di grandi dimensioni. Per questo tipo di misu- contaminanti nel cuscinetto o al danneggia-
razione è ora disponibile l’SKF SensorMount®, mento del cuscinetto stesso avvenuto durante
che prevede l’uso di un sensore, integrato nel- il montaggio.
l’anello interno del cuscinetto, di un apposito Un aumento di temperatura del cuscinetto su-
indicatore portatile e dei tradizionali attrezzi bito dopo l’avviamento è normale. Per esempio,
idraulici per il montaggio († fig. 19). Aspetti nel caso di una lubrificazione a grasso, la tem-
quali dimensioni del cuscinetto, levigatezza, peratura non diminuisce fino a che il grasso
materiale o esecuzione – pieno o cavo – dell’al- non si è uniformemente distribuito nel sistema
bero non sono da prendere in considerazione. di cuscinetti, dopo di che si stabilisce una tem-
peratura di equilibrio. Temperature insolita-
Prove di funzionamento mente alte o picchi costantemente presenti in-
Dopo aver montato il cuscinetto, si applica il dicano che nel sistema c’è troppo lubrificante o
lubrificante indicato e si fa una prova di funzio- che il cuscinetto è deformato in senso radiale o
namento per verificare la silenziosità e la tem- assiale.
peratura del cuscinetto. Altre cause sono dovute al fatto che i compo-
La prova va effettuata con solo parte del carico nenti associati non sono stati costruiti o mon-
e, quando la gamma delle velocità è ampia, a tati correttamente o che le guarnizioni presen-
velocità bassa o moderata. Per nessun motivo tano un attrito eccessivo.
si deve avviare un cuscinetto volvente in as- Durante la prova di funzionamento o immedia-
senza di carico e accelerarlo ad alta velocità, tamente dopo, è necessario controllare sia le
dato che c’è il pericolo che i corpi volventi slitti- guarnizioni, per accertarsi della loro efficienza,
no sulle piste e le danneggino o che la gabbia sia i dispositivi di lubrificazione e il livello nel
sia soggetta a sollecitazioni inammissibili. A bagno d’olio. Può anche essere necessario pre-
questo proposito si faccia riferimento alla se- levare un campione del lubrificante per verifi-
zione “Carico minimo” nelle sezioni relative ai care che il sistema di cuscinetti non sia stato
singoli prodotti. contaminato o i componenti associati non si
Rumorosità e vibrazioni si possono controllare siano usurati.

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Montaggio e smontaggio

Smontaggio
Se i cuscinetti devono essere riutilizzati dopo
essere stati smontati, non bisogna mai far pas-
sare la forza di smontaggio attraverso i corpi
volventi. Nel caso dei cuscinetti scomponibili,
l’anello con il gruppo corpi volventi-gabbia si
può smontare indipendentemente dall’altro
anello. Nel caso dei cuscinetti non scomponibi-
li, è necessario invece estrarre dalla propria se-
de prima l’anello che ha l’accoppiamento libero.
Per smontare un cuscinetto montato con inter-
ferenza, si possono usare gli attrezzi descritti
nella sezione che segue, la cui scelta dipende
dal tipo, dalle dimensioni e dalle modalità di
accoppiamento del cuscinetto.

Cuscinetti con foro cilindrico

Smontaggio a freddo
I cuscinetti di dimensioni ridotte si possono
estrarre dalla loro sede dando leggeri colpi di
martello sulla facciata dell’anello, tramite un
idoneo punzone, o preferibilmente utilizzando
un estrattore. Le ganasce dell’estrattore devo-
no essere sistemate attorno alla facciata late-
rale dell’anello da estrarre o su un componente
adiacente († fig. 20), ad es. un labirinto, ecc.
Lo smontaggio viene agevolato

• se sono stati previsti intagli sull’albero e/o


sulle battute dell’alloggiamento atti a riceve-
re le ganasce dell’estrattore o
• se sono stati previsti fori filettati nelle battu-
te dell’alloggiamento atti a ricevere viti di
estrazione († fig. 21).

I cuscinetti di grandi dimensioni montati con


interferenza richiedono in genere uno sforzo
notevole per l’estrazione, specie se, dopo un
lungo periodo di esercizio, è presente ruggine
da contatto. In tali casi il metodo dell’iniezione
d’olio facilita notevolmente lo smontaggio. Ciò
presuppone che nel sistema siano stati previsti
i condotti e le scanalature di distribuzione
dell’olio († fig. 22).

Smontaggio a caldo
Per smontare gli anelli interni dei cuscinetti a
rulli cilindrici privi di orletti o con solo un orlet-
to, sono stati sviluppati appositi riscaldatori a

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induzione. Questi dispositivi riscaldano rapida-


mente l’anello interno senza scaldare in alcun
modo l’albero, in questo modo l’anello dilatato
può essere facilmente estratto. Questi riscalda-
tori elettrici a induzione († fig. 23) sono mu-
niti di una o due bobine, alimentate da corren-
te alternata. Dopo il riscaldamento e la rimo-
zione gli anelli devono essere smagnetizzati.
L’impiego degli estrattori elettrici diventa eco-
nomico nel caso che si debbano montare e
smontare frequentemente cuscinetti delle
stesse dimensioni.
Se non si devono smontare frequentemente,
gli anelli interni senza orletti o con un solo or-
letto dei cuscinetti a rulli cilindrici, oppure se si
devono smontare anelli interni di grandi di-
mensioni (fino a circa 400 mm di diametro fo-
ro), è più economico e anche più facile utilizza-
re un cosiddetto anello di termoestrazione,
anche detto anello di riscaldamento. Si tratta di
un anello con intagli, generalmente in lega leg-
gera, con manici († fig. 24).
I riscaldatori sopra citati e gli anelli di riscalda-
mento sono disponibili presso la SKF.

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Montaggio e smontaggio

Cuscinetti con foro conico

Smontaggio dei cuscinetti da una


sede conica
I cuscinetti medio piccoli possono essere
smontati dalla loro sede conica utilizzando i
tradizionali estrattori che si agganciano all’a-
nello interno († fig. 25). Per evitare di dan-
neggiare la sede del cuscinetto è preferibile
utilizzare un estrattore autocentrante. Normal-
mente i cuscinetti si staccano dalla sede conica
molto rapidamente. È quindi necessario preve-
dere un arresto di qualche tipo, per esempio
una ghiera, per evitare che il cuscinetto esca
completamente dall’albero.
Lo smontaggio dalla sede conica dei cuscinetti
di grandi dimensioni è notevolmente agevolato
utilizzando il metodo dell’iniezione d’olio. Dopo
che si è iniettato l’olio pressurizzato fra le su-
perfici accoppiate, il cuscinetto si stacca repen-
tinamente dalla sede. Si deve quindi prevedere
un dispositivo di arresto, ad esempio una ghie-
ra o piastra terminale, per limitare il movimen-
to assiale del cuscinetto ad una distanza leg-
germente superiore a quella dell’avanzamento
assiale († fig. 26).

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Smontaggio di un cuscinetto da una bussola


di trazione
I cuscinetti medio-piccoli, montati su bussola di
trazione e albero trafilato si possono smontare
con colpi di martello diretti ad un apposito pun-
zone († fig. 27) fino a liberare completamente
il cuscinetto. Prima è però necessario allentare
la ghiera della bussola di qualche giro.
I cuscinetti medio-piccoli, montati su un albero
con gradino e bussola di trazione mediante un
anello di spallamento possono essere smontati
utilizzando un bussolotto appoggiato alla ghie-
ra della bussola, preventivamente allentata di
qualche giro († fig. 28).
Lo smontaggio dei cuscinetti di grandi dimen-
sioni da una bussola di trazione utilizzando una
ghiera idraulica, è un’operazione semplice. Tut-
tavia, per sfruttare questa tecnica, il cuscinetto
deve essere montato mediante un anello di
spallamento († fig. 29). Se la bussola è dota-
ta di condotti e di scanalature di distribuzione
dell’olio, lo smontaggio è ancora più facile per-
ché si può utilizzare il metodo dell’iniezione
d’olio.

Smontaggio dei cuscinetti da una bussola


di pressione
Quando si smontano i cuscinetti su bussola di
pressione, bisogna togliere il dispositivo di an-
coraggio assiale: la ghiera, il coperchio di estre-
mità, ecc.
I cuscinetti medio-piccoli possono essere
smontati utilizzando una ghiera e una chiave
a settore o a percussione († fig. 30).

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Montaggio e smontaggio

Il metodo preferibile per smontare i cuscinetti


di grandi dimensioni è quello di utilizzare una
ghiera idraulica. Se la parte filettata della bus-
sola sporge oltre la battuta dell’albero oppure
da un suo spallamento, nel foro della bussola
deve essere inserito un anello di spallamento
avente lo spessore massimo possibile, in modo
da prevenire deformazioni e danni alla parte fi-
lettata quando viene applicata la pressione
idraulica. La SKF consiglia di applicare un di-
spositivo di arresto dietro la ghiera idraulica,
per esempio tramite una piastra terminale al-
l’estremità dell’albero († fig. 31). L’utilizzo di
un dispositivo d’arresto impedisce alla bussola
di pressione e alla ghiera idraulica di venire
completamente estratte dall’albero nel caso la
bussola si separasse all’improvviso dalla pro-
pria sede.
Le bussole di pressione dei cuscinetti di grandi
dimensioni, sono di solito provviste di condotti
e scanalature di distribuzione per l’adozione del
metodo dell’iniezione d’olio, che permette di ri-
sparmiare molto tempo durante il montaggio
e lo smontaggio († fig. 32).

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Dati di prodotto

Cuscinetti radiali a sfere.............................................................................................. 255

Cuscinetti obliqui a sfere ............................................................................................. 335

Cuscinetti orientabili a sfere........................................................................................ 387

Cuscinetti a rulli cilindrici ............................................................................................ 415

Cuscinetti a rulli conici ............................................................................................... 457

Cuscinetti orientabili a rulli ......................................................................................... 503

Cuscinetti toroidali a rulli CARB® ................................................................................. 557

Cuscinetti assiali a sfere.............................................................................................. 601

Cuscinetti assiali orientabili a rulli .............................................................................. 619

Prodotti tecnologicamente avanzati ............................................................................ 629

Meccatronica .............................................................................................................. 687

Sopporti per cuscinetti ............................................................................................... 703

Altri prodotti SKF........................................................................................................ 725

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Cuscinetti radiali a sfere

Cuscinetti radiali ad una corona di sfere .................... 257

Cuscinetti radiali a sfere in acciaio inossidabile .......... 313

Cuscinetti radiali a due corone di sfere ...................... 329

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Cuscinetti radiali
ad una corona di sfere
Esecuzioni .................................................................................................................. 258
Cuscinetti di esecuzione base ............................................................................................................. 258
Cuscinetti con guarnizioni incorporate .............................................................................................. 258
Unità cuscinetto a tenuta olio ICOS® ................................................................................................. 261
Cuscinetti con una scanalatura per anello di ancoraggio ............................................................... 262
Cuscinetti appaiati................................................................................................................................. 263

Cuscinetti SKF Explorer ............................................................................................... 263

Cuscinetti – dati generali............................................................................................. 264


Dimensioni............................................................................................................................................. 264
Tolleranze............................................................................................................................................... 264
Gioco interno ......................................................................................................................................... 264
Disallineamento .................................................................................................................................... 264
Gabbie..................................................................................................................................................... 266
Carico minimo ....................................................................................................................................... 266
Capacità di carico assiale ..................................................................................................................... 267
Carico dinamico equivalente sul cuscinetto ...................................................................................... 267
Carico statico equivalente sul cuscinetto........................................................................................... 267
Appellativi supplementari .................................................................................................................... 268

Tabelle prodotti........................................................................................................... 270


Cuscinetti radiali ad una corona di sfere ........................................................................................... 270
Cuscinetti radiali ad una corona di sfere, con guarnizioni incorporate ......................................... 282
Unità cuscinetto a tenuta olio ICOS ................................................................................................... 304
Cuscinetti radiali ad una corona di sfere, con scanalatura per anello di ancoraggio .................. 306
Cuscinetti radiali ad una corona di sfere, con schermo(i) e anello di ancoraggio ....................... 310

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Cuscinetti radiali ad una corona di sfere

I cuscinetti radiali ad una corona di sfere sono L’assortimento SKF comprende anche cusci-
particolarmente versatili. Essi sono di struttura netti in pollici e con foro conico. Queste varianti
semplice, non scomponibili, adatti a velocità non sono trattate in questo Catalogo. Sono
elevate o anche molto elevate, robusti e pre- disponibili maggiori informazioni su richiesta.
sentano esigenze di manutenzione minime.
Per la presenza di gole profonde e di un’elevata Esecuzioni
osculazione tra piste e sfere, i cuscinetti radiali
a sfere possono reggere carichi assiali nei due Cuscinetti di esecuzione base
sensi in aggiunta ai carichi radiali, anche ad al- I cuscinetti SKF ad una corona di sfere, di ese-
te velocità. I cuscinetti radiali ad una corona di cuzione base († fig. 1) sono aperti (senza
sfere sono i più usati tra tutti i tipi di cuscinetti guarnizioni). Per ragioni produttive, questi cu-
e sono pertanto disponibili in una vasta gam- scinetti aperti, che vengono anche forniti nelle
ma di esecuzioni e dimensioni SKF versioni con tenute striscianti o schermi, pos-
sono presentare scanalature nell’anello esterno
• cuscinetti aperti di esecuzione base per alloggiare le tenute.
• cuscinetti con protezioni incorporate
• unità cuscinetto a tenuta olio ICOS® Cuscinetti con guarnizioni incorporate
• cuscinetti con scanalatura per anello di an- Le dimensioni più comuni dei cuscinetti radiali
coraggio, con o senza anello di ancoraggio. a sfere sono prodotte anche nelle versioni con
schermi o con guarnizioni striscianti su uno od
Altri cuscinetti radiali a sfere per applicazioni entrambi i lati. Maggiori informazioni sull’ido-
speciali, illustrati nelle sezioni “Prodotti tecno- neità dei vari tipi di guarnizioni per le diverse
logicamente avanzati” e “Meccatronica”, com- condizioni di esercizio sono riportate nella ta-
prendono bella 1. Per un lungo funzionamento esente da
manutenzione sono particolarmente adatti i
• cuscinetti ibridi († a pagina 631) cuscinetti con guarnizioni striscianti delle serie
• cuscinetti INSOCOAT († a pagina 647) di dimensioni maggiori 622, 623 e 630. Inol-
• cuscinetti e unità cuscinetto per alte tempe- tre, per esigenze di tenuta più elevate, sono di-
rature († a pagina 657) sponibili le unità cuscinetto ICOS con guarni-
• cuscinetti e unità cuscinetto con Solid Oil († zioni radiali integrate.
a pagina 681) I cuscinetti con schermi o con guarnizioni su
• unità cuscinetto sensorizzate († a pagina entrambi i lati sono lubrificati a vita e non ri-
689). chiedono manutenzione. Non devono essere
lavati, né riscaldati a temperature superiori agli
80 °C.
A seconda della serie e delle dimensioni, i cu-
scinetti radiali a sfere sono forniti con differenti
grassi standard († tabella 2). Il grasso stan-
dard non è identificato nell'appellativo del cu-
scinetto. La quantità di grasso immessa occupa
dal 25 al 35% circa dello spazio libero nel cu-
scinetto.
A richiesta, possono essere forniti cuscinetti
con altri gradi di riempimento e con grassi
speciali, come:

• grasso per temperature elevate GJN (cusci-


netti con D ≤ 62 mm)
• grasso per temperature elevate GXN
• grasso per un ampio intervallo di tempera-
ture GWB

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Cuscinetti radiali ad una corona di sfere

• grasso per un ampio intervallo di tempera- • i cuscinetti delle serie 60, 62 e 63 con dia-
ture e funzionamento silenzioso LHT23 (per metro esterno da 25 mm fino a 52 mm so-
cuscinetti per i quali non è standard) no dotati di guarnizioni RSL (b)
• grasso per basse temperature LT20. • gli altri cuscinetti sono dotati di guarnizioni
RZ (c).
Le specifiche tecniche relative ai vari grassi so-
no elencate nella tabella 3. Le guarnizioni formano una luce molto piccola
con la superficie cilindrica esterna dell’anello
Cuscinetti con schermi interno e sono essenzialmente non striscianti.
I cuscinetti con schermi, suffisso Z o 2Z nell’ap- Per questo motivo, i cuscinetti dotati di guarni-
pellativo, sono prodotti in una o due versioni, a zioni a basso attrito consentono un funziona-
seconda delle serie e delle dimensioni del cu- mento alle stesse velocità elevate dei cuscinetti
scinetto († fig. 2). Gli schermi sono in lamiera con schermi Z, ma sono più efficaci in termini
di acciaio e hanno di solito la sezione cilindrica di tenuta.
nel loro foro per formare un lungo labirinto con Le guarnizioni a basso attrito sono di gomma
la superficie cilindrica esterna dell’anello inter- acrilonitrilbutadiene (NBR) resistente agli oli e
no (a). Talvolta, essi non hanno la sezione cilin- all’usura e sono rinforzate con un lamierino. Il
drica nel loro foro (b). campo ammissibile delle temperature di eserci-
I cuscinetti muniti di schermi sono destinati zio per queste guarnizioni va da –40 a +100 °C
essenzialmente alle applicazioni in cui ruota e, per brevi periodi, fino a +120 °C.
l’anello interno. Se è l’anello esterno a ruotare,
vi è il rischio che, alle alte velocità, il grasso Cuscinetti con guarnizioni striscianti
fuoriesca dal cuscinetto. I cuscinetti con guarnizioni striscianti, identificati
con i suffissi RSH, 2RSH o RS1, 2RS1, sono
Cuscinetti con guarnizioni a basso attrito prodotti in quattro varianti in funzione delle se-
I cuscinetti SKF radiali a sfere con guarnizioni a rie e delle dimensioni del cuscinetto († fig. 4)
basso attrito, identificati dai suffissi RSL, 2RSL
o RZ, 2RZ, sono prodotti in tre varianti in fun- • i cuscinetti delle serie 60, 62 e 63 con dia-
zione della serie e delle dimensioni († fig. 3) metro esterno fino a 25 mm sono dotati di
guarnizioni RSH (a)
• i cuscinetti delle serie 60, 62 e 63 con dia- • i cuscinetti delle serie 60, 62 e 63 con dia-
metro esterno fino a 25 mm sono dotati di metro esterno da 25 mm fino a 52 mm so-
guarnizioni RSL (a) no dotati di guarnizioni RSH (b)

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• gli altri cuscinetti sono dotati di guarnizioni chiedono minore spazio dei normali sistemi
RS1, i cui labbri strisciano contro la superfi- formati da due componenti, semplificano il
cie cilindrica esterna dell’anello interno (c), montaggio e non necessitano di costose lavo-
indicato dal diametro d1 nella tabella dei pro- razioni dell’albero, poiché lo spalleggiamento
dotti, oppure contro una scanalatura ricavata dell’anello interno agisce perfettamente da su-
sulle fasce dell’anello interno (d), indicato perficie di tenuta. Gli anelli di tenuta radiali so-
dalla dimensione d2 nella tabella dei prodotti. no di gomma acrilonitrilbutadiene (NBR) e pre-
sentano labbri di tenuta Waveseal con molla di
Il diametro esterno delle guarnizioni è inserito carico. Il campo ammissibile delle temperature
in una scanalatura delle fasce dell’anello ester- di esercizio va da –40 a +100 °C e, per brevi
no, che lo trattiene in posizione senza defor- periodi, fino a +120 °C.
mazioni garantendo al contempo buone pre- I limiti di velocità indicati nella tabella dei pro-
stazioni di tenuta. Le guarnizioni standard sono dotti si basano sulla velocità periferica ammis-
di gomma acrilonitrilbutadiene (NBR) rinforza- sibile per le guarnizioni di tenuta CR, che in
te da un lamierino. Il campo ammissibile delle questo caso, è 14 m/s.
temperature di esercizio per queste guarnizioni
va da –40 a +100 °C e, per brevi periodi, fino a
+120 °C. Se i cuscinetti con guarnizioni stri-
scianti devono lavorare in condizioni difficili, ad
es. a velocità o temperature molto elevate, il
grasso può fuoriuscire dai labbri. Nelle applica-
zioni in cui ciò può essere negativo, occorre
provvedere già in fase di progettazione. Con-
sultare l’Ingegneria di Applicazione SKF.

Unità cuscinetto a tenuta olio ICOS


Le unità cuscinetto ICOS sono state progettate
dalla SKF per le applicazioni in cui vi siano esi-
genze di tenuta superiori, non soddisfatte dai
comuni cuscinetti con protezioni. L’unità ICOS
(† fig. 5) è formata da un cuscinetto radiale
a sfere della serie 62 e da una guarnizione ra-
diale integrata per alberi CR. Queste unità ri-

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Cuscinetti radiali ad una corona di sfere

Cuscinetti con una scanalatura


per anello di ancoraggio
I cuscinetti radiali con una scanalatura sull’a-
nello esterno semplificano il progetto in quanto
possono essere trattenuti in senso assiale nel-
l’alloggiamento da un anello di ancoraggio (o di
ritenzione) († fig. 6), garantendo al contempo
un risparmio di spazio. Nella tabella dei pro-
dotti sono riportati gli anelli di ancoraggio con i
relativi appellativi e dimensioni. Possono essere
forniti separatamente o già montati sui cusci-
netti.
I cuscinetti SKF radiali a sfere con scanalatura
per anello di ancoraggio († fig. 7) sono forniti
nelle versioni

• aperti (senza guarnizioni), suffisso N nell'ap-


pellativo (a)
• aperti con anello di ancoraggio, suffisso NR
nell'appellativo (b)
• con schermo Z sul lato opposto e anello di
ancoraggio, suffisso ZNR nell'appellativo (c)
• con schermi Z su entrambi i lati e anello di
ancoraggio, suffisso 2ZNR nell'appellativo
(d).

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Cuscinetti appaiati
Per le applicazioni in cui la capacità di carico
di un solo cuscinetto è insufficiente, o nei casi
in cui l’albero deve essere vincolato assialmen-
te nei due sensi con un dato gioco assiale, la
SKF fornisce coppie di cuscinetti radiali a una
corona di sfere appaiati. A seconda delle esi-
genze, le coppie possono essere fornite nelle
disposizioni in tandem, ad “O” oppure ad “X”
(† fig. 8). I cuscinetti sono appaiati in produ-
zione in modo che, una volta posizionati uno
accanto all’altro, la distribuzione del carico ri-
sulta uniforme senza dover ricorrere a spessori
o ad accorgimenti simili.
Per ulteriori informazioni sulle coppie di cusci-
netti appaiati fare riferimento al “Catalogo tec-
nico interattivo SKF”, disponibile su CD-ROM
oppure online al sito www.skf.com.

Cuscinetti SKF Explorer


I cuscinetti SKF radiali a sfere Explorer, ad ele-
vate prestazioni, sono contraddistinti da un
asterisco nelle tabelle dei prodotti. Le migliora-
te prestazioni dei cuscinetti Explorer compren-
dono una maggiore silenziosità di esercizio. I
cuscinetti SKF Explorer mantengono l'appella-
tivo dei precedenti cuscinetti standard, ad es.
6208, tuttavia ciascun cuscinetto e la relativa
confezione sono contrassegnati dalla dicitura
“EXPLORER”.

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Cuscinetti radiali ad una corona di sfere

Cuscinetti – dati generali con gioco radiale inferiore C2 oppure conside-


revolmente superiore C4 o C5. Inoltre, i cusci-
Dimensioni netti radiali a sfere sono disponibili in una
Le dimensioni d’ingombro dei cuscinetti SKF gamma di giochi interni ridotti o spostati. Que-
radiali a una corona di sfere sono conformi alla sti valori di gioco particolari possono utilizzare
norma ISO 15:1998. Le dimensioni della scana- gamme ridotte delle classi di gioco standard o
latura per anello di ancoraggio e dell’anello sono divisioni delle classi adiacenti († il suffisso CN
realizzate in base alla norma ISO 464:1995. nell'appellativo, a pagina 268). I cuscinetti con
gioco interno diverso da quello standard sono
Tolleranze disponibili su richiesta.
I cuscinetti radiali a una corona di sfere SKF I valori di gioco interno radiale sono indicati
sono prodotti secondo le tolleranze Normali. nella tabella 4. Sono conformi alla norma
I cuscinetti radiali a una corona di sfere SKF ISO 5753:1991 e si riferiscono a cuscinetto
Explorer sono prodotti con precisione superiore non montato e carico di misura zero.
rispetto alle tolleranze Normali ISO. Le tolle-
ranze dimensionali corrispondono alla classe Disallineamento
P6 ad eccezione delle tolleranze sulla larghezza I cuscinetti radiali ad una corona di sfere hanno
che sono notevolmente inferiori e ridotte a una capacità limitata di sopportare il disalli-
neamento.
• 0/–60 µm per cuscinetti con diametro ester- Il disallineamento angolare ammissibile tra
no fino a 110 mm anello interno e anello esterno, cioè quello che
• 0/–100 µm per cuscinetti di dimensioni non genera nel cuscinetto sollecitazioni sup-
maggiori. plementari inaccettabili, dipende

La precisione di rotazione dipende dalla di- • dal gioco interno radiale del cuscinetto nelle
mensione dei cuscinetti e corrisponde condizioni di esercizio
• dalle sue dimensioni
• alla classe P5 per cuscinetti con diametro • dalla forma costruttiva interna
esterno fino a 52 mm • dalle forze e dai momenti a cui è sottoposto.
• alla classe P6 per cuscinetti con diametro
esterno superiore a 52 mm e fino a 110 Date le complesse relazioni intercorrenti tra
mm questi fattori, non è possibile indicare dei valori
• alla classe di tolleranza Normale per cusci- specifici di riferimento; tuttavia, a seconda della
netti più grandi. diversa influenza di questi fattori, il disallinea-
mento angolare ammissibile può essere tra 2 e
Per i sistemi di cuscinetti in cui la precisione è 10 minuti di arco. Ogni disallineamento produ-
un fattore determinante, la SKF produce alcuni ce una diminuzione di silenziosità in esercizio e
cuscinetti radiali a una corona di sfere con gra- la riduzione della durata del cuscinetto.
di di precisione conformi alle classi P6 o P5.
Prima di procedere all’ordine, occorre tuttavia
verificarne la disponibilità.
I valori delle tolleranze sono conformi alla
norma ISO 492:2002 e sono riportati nelle
tabelle da 3 a 5, da pagina 115.

Gioco interno
I cuscinetti SKF radiali a una corona di sfere
vengono solitamente prodotti con gioco radiale
interno Normale. La maggior parte dei cusci-
netti sono fornibili anche con gioco interno
radiale C3. Alcuni di essi sono anche disponibili

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Cuscinetti radiali ad una corona di sfere

Gabbie mide 6,6 possono essere utilizzati a tempera-


A seconda della serie, esecuzione e dimensioni, ture fino a +120 °C. I lubrificanti normalmente
i cuscinetti SKF radiali ad una corona di sfere impiegati per i cuscinetti volventi non danneg-
sono muniti delle seguenti gabbie († fig. 9) giano le gabbie, ad eccezione di alcuni oli sin-
tetici, grassi a base di olio sintetico e lubrifican-
• ricavate da nastro, in lamiera di acciaio, cen- ti con alta percentuale di additivi EP, se usati
trate sulle sfere, nessun suffisso nell'appella- alle alte temperature. In caso esercizio conti-
tivo (a) nuo ad alte temperature o in condizioni gravo-
• ricavate da nastro, in ottone, centrate sulle se, la SKF consiglia di impiegare cuscinetti con
sfere, suffisso Y nell'appellativo gabbie di lamiera stampata o gabbie massicce
• chiodate, in lamiera di acciaio, centrate sulle di ottone. Informazioni dettagliate sulla resi-
sfere, nessun suffisso nell'appellativo (b) stenza alle temperature e sull’idoneità delle
• chiodate, in ottone centrate sulle sfere, suf- gabbie sono riportate nella sezione “Materiali
fisso Y nell'appellativo delle gabbie”, da pagina 128.
• massicce di ottone, centrate sulle sfere, suf-
fisso M nell'appellativo (c) Carico minimo
• massicce di ottone, centrate sull’anello Per garantire un funzionamento soddisfacente,
esterno, suffisso MA nell'appellativo i cuscinetti radiali a sfere, come tutti i cuscinetti
• stampate ad iniezione, a scatto, in poliammi- volventi, devono essere sempre soggetti ad un
de 6,6 rinforzata in fibra di vetro, centrate certo carico minimo, soprattutto se ruotano al-
sulle sfere, suffisso TN9 nell'appellativo (d). le alte velocità, se sono sottoposti ad accelera-
zioni elevate o a rapidi cambiamenti di direzio-
I cuscinetti con gabbie di lamiera stampata di ne del carico. In questi casi, le forze d’inerzia
esecuzione normale possono essere anche di- delle sfere e della gabbia, nonché l’attrito nel
sponibili con gabbie massicce di ottone o stam- lubrificante, possono influire negativamente
pate ad iniezione, a scatto in poliammide 6,6. sulle condizioni di rotolamento del sistema cu-
Per temperature di funzionamento più elevate scinetto e provocare degli strisciamenti dannosi
possono risultare più idonee gabbie di poliam- tra le sfere e le piste. Il carico minimo necessa-
mide 4,6 o PEEK rinforzata in fibra di vetro, rio per i cuscinetti radiali a sfere può essere
suffisso TNH nell'appellativo. Controllare la di- valutato con la formula
sponibilità prima di inoltrare l’ordine.

Nota
I cuscinetti radiali a sfere con gabbia di poliam-

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dove Carico dinamico equivalente


Frm = carico radiale minimo, kN sul cuscinetto
kr = fattore di carico minimo
(† tabelle dei prodotti) P = Fr quando Fa/Fr ≤ e
ν = viscosità dell’olio alla temperatura di P = X Fr + Y Fa quando Fa/Fr > e
esercizio, mm2/s
n = velocità di rotazione, giri/min I fattori “e” ed “Y” dipendono dal rapporto
dm = diametro medio del cuscinetto f0 Fa/C0, in cui f0 è un fattore di calcolo († ta-
= 0,5 (d + D), mm belle dei prodotti), Fa è la componente assiale
del carico e C0 è il coefficiente di carico statico.
In caso di avviamento a basse temperature o Inoltre i fattori sono influenzati dall’entità del
quando il lubrificante ha una viscosità elevata, gioco radiale interno; un gioco maggiore con-
può essere necessario un carico minimo di sente di sopportare carichi assiali più elevati.
maggiore entità. Il peso dei componenti che Per i cuscinetti montati con gli abituali accop-
gravano sul cuscinetto, insieme alle forze piamenti, elencati nelle tabelle 2, 4 e 5 nelle
esterne, generalmente supera il carico minimo pagine 159 a 161, i valori di “e”, “X” ed “Y” so-
necessario. In caso contrario, il cuscinetto ra- no riportati nella tabella 5, di seguito. Se si
diale a sfere deve essere sottoposto ad un cari- sceglie un gioco maggiore di Normale, poiché
co radiale aggiuntivo. Nel caso di applicazioni si prevede una riduzione in funzionamento del
con cuscinetti radiali a sfere, si può applicare gioco, si devono utilizzare i valori indicati nella
un precarico assiale registrando gli anelli inter- sezione “Gioco Normale”.
ni ed esterni l’uno contro l’altro, o utilizzando
delle molle. Carico statico equivalente
sul cuscinetto
Capacità di carico assiale
Se i cuscinetti radiali a sfere sono sottoposti ad P0 = 0,6 Fr + 0,5 Fa
un carico assiale puro, quest’ultimo non deve
normalmente superare il valore di 0,5 C0. Nei Se P0 < Fr, si dovrà usare P0 = Fr.
cuscinetti di piccole dimensioni (diametri foro
fino a circa 12 mm) e in quelli delle serie leg-
gere (serie diametrali 8, 9, 0, e 1), il corrispon-
dente limite è 0,25 C0. Carichi assiali eccessivi
possono ridurre considerevolmente la durata
del cuscinetto.

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Cuscinetti radiali ad una corona di sfere

Appellativi supplementari LHT23 Grasso con addensante al litio di con-


I suffissi nell'appellativo utilizzati per identifica- sistenza NLGI 2 per intervallo di tem-
re alcune caratteristiche dei cuscinetti radiali a peratura da –50 a +140 °C (normale
sfere SKF sono i seguenti. grado di riempimento)
LT Grasso con addensante al litio di con-
CN Gioco interno radiale Normale, solita- sistenza NLGI 2 per intervallo di tem-
mente utilizzato insieme ad un’altra peratura da –55 a +110 °C (normale
lettera che identifica un intervallo di grado di riempimento)
gioco ridotto o spostato LT10 Grasso con addensante al litio di con-
H Intervallo di gioco ridotto corrispon- sistenza NLGI 2 per intervallo di tem-
dente alla metà superiore dell’inter- peratura da –50 a +90 °C (normale
vallo di gioco originario grado di riempimento)
L Intervallo di gioco ridotto corrispon- M Gabbia massiccia in ottone centrata
dente alla metà inferiore dell’inter- sulle sfere. La cifra successiva alla let-
vallo di gioco originario tera M, p. es. M2, identifica esecuzioni
P Intervallo di gioco spostato che e materiali differenti
comprende la metà superiore del- MA Gabbia massiccia in ottone, centrata
l’intervallo di gioco effettivo e la sull’anello esterno
metà inferiore dell’intervallo di gioco MB Gabbia massiccia in ottone, centrata
più grande successivo sull’anello interno
Le lettere su indicate si utilizzano an- MT33 Grasso con addensante al litio di con-
che insieme alle classi di gioco C2, C3, sistenza NLGI 3 per intervallo di tem-
C4 e C5, per esempio C2H peratura da –30 a +120 °C (normale
C2 Gioco radiale interno inferiore a Nor- grado di riempimento)
male MT47 Grasso con addensante al litio di con-
C3 Gioco radiale interno maggiore di Nor- sistenza NLGI 2 per intervallo di tem-
male peratura da –30 a +110 °C (normale
C4 Gioco radiale interno maggiore di C3 grado di riempimento)
C5 Gioco radiale interno maggiore di C4 N Scanalatura per anello elastico sull’a-
DB Due cuscinetti radiali ad una corona di nello esterno
sfere appaiati con disposizione ad “O” NR Scanalatura per anello elastico sul’a-
DF Due cuscinetti radiali ad una corona di nello esterno, con corrispondente
sfere appaiati con disposizione ad “X” anello elastico
DT Due cuscinetti radiali ad una corona di N1 Un intaglio (tacca) di arresto sulla fac-
sfere appaiati con disposizione in tan- ciata dell’anello esterno
dem P5 Precisione dimensionale e di rotazione
E Gruppo sfere rinforzato secondo la classe di tolleranza 5 della
GJN Grasso con addensante alla poliurea di norma ISO
consistenza NLGI 2 per intervallo di P6 Precisione dimensionale e di rotazione
temperatura da –30 a +150 °C (nor- secondo la classe di tolleranza 6 della
male grado di riempimento) norma ISO
GXN Grasso con addensante alla poliurea di P52 P5 + C2
consistenza NLGI 2 per intervallo di P62 P6 + C2
temperatura da –40 a +150 °C (nor- P63 P6 + C3
male grado di riempimento) RS1 Guarnizione strisciante in gomma
HT Grasso con addensante alla poliurea di acrilonitrilbutadiene (NBR) con rinfor-
consistenza NLGI 2 per intervallo di zo in lamiera stampata, su un lato del
temperatura da –40 a +150 °C (nor- cuscinetto
male grado di riempimento) 2RS1 Guarnizione strisciante RS1 su ambo i
J Gabbia stampata in acciaio, centrata lati del cuscinetto
sulle sfere

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RSH Guarnizione strisciante in gomma ZNR Schermo in lamiera stampata su un


acrilonitrilbutadiene (NBR) con rinfor- lato del cuscinetto e scanalatura per
zo in lamiera stampata, su un lato del anello elastico sull’anello esterno con
cuscinetto corrispondente anello elastico sul lato
2RSH Guarnizione strisciante RSH su ambo opposto dello schermo
i lati del cuscinetto 2ZNR Schermo Z su ambo i lati del cusci-
RSL Guarnizione strisciante a basso attrito netto e scanalatura per anello elastico
in gomma acrilonitrilbutadiene (NBR) sull’anello esterno, con corrispondente
con rinforzo in lamiera stampata, su anello elastico
un lato del cuscinetto
2RSL Guarnizione strisciante RSL a basso
attrito su ambo i lati del cuscinetto
RZ Guarnizione a basso attrito in gomma
acrilonitrilbutadiene (NBR) con rinfor-
zo in lamiera stampata, su un lato del
cuscinetto
2RZ Guarnizione a basso attrito RZ su am-
bo i lati del cuscinetto
TH Gabbia massiccia in tela rinforzata con
resina fenolica del tipo a scatto, cen-
trata sulle sfere
TN Gabbia stampata ad iniezione in po-
liammide del tipo a scatto, centrata
sulle sfere
TNH Gabbia stampata ad iniezione in polie-
ter-eter-chetone (PEEK) rinforzata
con fibra di vetro del tipo a scatto,
centrata sulle sfere
TN9 Gabbia stampata ad iniezione in po-
liammide 6,6 rinforzata con fibre di
vetro, del tipo a scatto, centrata sulle
sfere
VL0241 Superficie esterna dell’anello esterno
rivestita di ossido di alluminio per of-
frire una resistenza elettrica fino a
1.000 V DC
VL2071 Superficie esterna dell’anello interno
rivestita di ossido di alluminio per of-
frire una resistenza elettrica fino a
1.000 V DC
WT Grasso con addensante alla poliurea di
consistenza NLGI 2–3 per un intervallo
di temperatura da –40 a +160 °C
(normale grado di riempimento)
Y Gabbia stampata in ottone, centrata
sulle sfere
Z Schermo in lamiera stampata su un
lato del cuscinetto
2Z Schermo Z su entrambi i lati del cu-
scinetto

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Cuscinetti radiali a sfere


in acciaio inossidabile

Esecuzioni .................................................................................................................. 314


Cuscinetti di esecuzione base ............................................................................................................. 314
Cuscinetti con guarnizioni incorporate .............................................................................................. 314

Cuscinetti – dati generali............................................................................................. 315


Dimensioni............................................................................................................................................. 315
Tolleranze............................................................................................................................................... 315
Gioco interno ......................................................................................................................................... 315
Materiali ................................................................................................................................................. 316
Disallineamento .................................................................................................................................... 316
Gabbie..................................................................................................................................................... 316
Carico minimo ....................................................................................................................................... 316
Capacità di carico assiale ..................................................................................................................... 317
Carico dinamico equivalente sul cuscinetto ...................................................................................... 317
Carico statico equivalente sul cuscinetto........................................................................................... 317
Appellativi supplementari .................................................................................................................... 317

Progettazione dei sistemi di cuscinetti......................................................................... 317

Tabelle prodotti........................................................................................................... 318


Cuscinetti radiali a sfere in acciaio inossidabile ................................................................................ 318
Cuscinetti radiali a sfere in acciaio inossidabile con guarnizione incorporata.............................. 322

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Cuscinetti radiali a sfere in acciaio inossidabile

Esecuzioni
I cuscinetti SKF radiali a sfere in acciaio inossi-
dabile sono resistenti alla corrosione provocata
dall’umidità e da parecchi altri fattori. Questi
cuscinetti radiali ad una corona di sfere hanno
le stesse gole profonde e l’elevata osculazione
tra piste e sfere dei tipi standard in acciaio al
carbonio-cromo (per cuscinetti volventi). Sono
privi di taglio sfera e possono reggere carichi
assiali agenti nei due sensi in aggiunta ai cari-
chi radiali, anche alle alte velocità. I cuscinetti
radiali a sfere in acciaio inossidabile SKF pre-
sentano le stesse caratteristiche di funziona-
mento dei tipi in acciaio normale, ma hanno
una minore capacità di carico.
Sono disponibili nelle versioni aperte e con
guarnizioni per alberi con diametri da 1 a 50
mm. In questo catalogo non sono trattati i cu-
scinetti flangiati conformi alla ISO 84431999;
per informazioni in merito, fare riferimento al
“Catalogo Tecnico Interattivo SKF” disponibile
su CDROM oppure online al sito www.skf.com.
I cuscinetti a sfere in acciaio inossidabile SKF
sono identificati dal prefisso W nell'appellativo,
p. es. W 6262Z.

Cuscinetti di esecuzione base


I cuscinetti di esecuzione base sono aperti, os-
sia privi di guarnizioni laterali. Per ragioni pro-
duttive, i tipi aperti, che vengono anche forniti
nella versione con schermi o guarnizioni stri-
scianti, possono avere una scanalatura nelle
fasce dell’anello esterno († fig. 1).

Cuscinetti con guarnizioni incorporate


La maggior parte dei cuscinetti radiali a sfere
SKF in acciaio inossidabile sono disponibili nella
versione con schermi, alcuni sono anche di-
sponibili con guarnizioni striscianti. I cuscinetti
con schermi o con guarnizioni striscianti su
entrambi i lati sono lubrificati a vita e non ri-
chiedono manutenzione. Non devono essere
lavati o riscaldati a temperature superiori agli
80 °C. In funzione delle dimensioni, i cuscinetti
radiali a sfere sono forniti con due diversi gras-
si standard. Le caratteristiche dei grassi sono
riportate nella tabella 1. Il grasso standard
non è identificato nell'appellativo del cuscinetto.
La quantità di grasso immessa occupa dal 25
al 35% dello spazio libero nel cuscinetto.

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Poiché i cuscinetti radiali a sfere in acciaio temperature di esercizio ammissibili vanno dai
inossidabile sono spesso impiegati nelle appli- –40 a +100 °C e, per brevi periodi, fino ai
cazioni alimentari, possono essere forniti con +120 °C.
uno speciale grasso atossico, suffisso VT378. Le guarnizioni striscianti hanno i labbri sulla
Tale grasso superficie cilindrica esterna dell’anello
interno e il diametro esterno inserito nelle fa-
• soddisfa i requisiti delle “Linee Guida della sce dell’anello esterno per una salda tenuta
sezione 21 CFR 178.3570” della FDA (Am- In condizioni di esercizio difficili, ad esempio
ministrazione federale americana per il con- ad alte velocità o a temperature elevate, il
trollo di alimenti e farmaci) ed grasso può fuoriuscire dalle guarnizioni dei cu-
• è approvato dal USDA (Ministero dell’Agricol- scinetti. Nelle applicazioni in cui ciò sia da evi-
tura americano) come prodotto di categoria tare, bisogna provvedere ad alcuni accorgi-
H1 (contatti occasionali con alimenti). menti già in fase di progettazione. Si prenda
contatto con l’Ingegneria di Applicazione SKF.
Prima di inoltrare l’ordine, verificare la disponi-
bilità dei cuscinetti con grasso atossico. Cuscinetti – dati generali
Cuscinetti con schermi Dimensioni
Questi cuscinetti hanno schermi in acciaio inos- Le dimensioni d’ingombro dei cuscinetti di ac-
sidabile, suffisso 2Z nell'appellativo († fig. 2), ciaio inossidabile sono conformi alla norma
che formano un labirinto sul diametro esterno ISO 15:1998.
dell’anello interno e consentono temperature e
velocità elevate. I cuscinetti con schermi sono Tolleranze
destinati principalmente alle applicazioni in cui I cuscinetti SKF in acciaio inossidabile sono
ruota l’anello interno. Se è l’anello esterno a prodotti secondo le tolleranze Normali. I valori
ruotare, vi è il rischio che, alle alte velocità, il per le tolleranze normali sono conformi a la
grasso fuoriesca dal cuscinetto. ISO 492:2002 e sono riportati nella tabella 3,
alla pagina 115.
Cuscinetti con guarnizioni striscianti
I cuscinetti con guarnizioni striscianti sono Gioco interno
contraddistinti dal suffisso 2RS1 nell'appellati- I cuscinetti radiali a sfere in acciaio inossidabile
vo († fig. 3). Le guarnizioni sono in gomma SKF sono prodotti con gioco interno radiale
acrilonitrilbutadiene (NBR) resistente agli oli e Normale. I valori per il gioco interno radiale so-
all’usura e sono rinforzate da un lamierino. Le no conformi alla norma ISO 5753:1991 e sono

315
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Cuscinetti radiali a sfere in acciaio inossidabile

indicati nella tabella 4 alla pagina 265. I limiti Gabbie


di gioco sono validi per cuscinetti non montati In funzione della serie e delle dimensioni, i cu-
e per carico di misura zero. scinetti SKF radiali a sfere in acciaio inossidabi-
le sono di norma dotati di una delle seguenti
Materiali gabbie di acciaio inossidabile († fig. 4)
Gli anelli dei cuscinetti sono realizzati in acciaio
inox X65Cr14 in conformità alla norma ISO • gabbia stampata in acciaio del tipo a scatto,
68317:2000 o X105CrMo17, secondo la EN centrata sulle sfere, nessun suffisso nell'ap-
100881:1995, in base alle dimensioni. Le sfere pellativo (a)
sono in acciaio inox X105CrMo17 e gli schermi • gabbia ricavata da nastro in lamiera di ac-
e le gabbie di acciaio inox X5CrNi1810, en- ciaio centrata sulle sfere, nessun suffisso
trambi in conformità alla EN 100881:1995. nell'appellativo (b)
• gabbia stampata in acciaio rivettata, centrata
Disallineamento sulle sfere, nessun suffisso nell'appellativo
I cuscinetti radiali a sfere di acciaio inossidabile, (c).
ad una corona, hanno una capacità limitata di
far fronte al disallineamento. Il disallineamento Per i cuscinetti con gabbia stampata a iniezio-
angolare ammissibile tra anello interno e anel- ne, del tipo a scatto, in poliammide 6,6 rinfor-
lo esterno, cioè quello che non genera nel cu- zata in fibra di vetro, verificare la disponibilità
scinetto sollecitazioni supplementari inaccetta- prima di effettuare l’ordine.
bili, dipende dal gioco interno radiale del cusci-
netto in esercizio, dalle sue dimensioni, dall’e- Carico minimo
secuzione interna, e dalle forze e dai momenti Per garantire un funzionamento soddisfacente,
a cui è sottoposto. Date le complesse relazioni i cuscinetti radiali a sfere in acciaio inossidabile,
intercorrenti tra questi fattori, non è possibile come tutti i cuscinetti volventi, devono essere
indicare dei valori specifici di riferimento; tutta- soggetti ad un certo carico minimo, soprattutto
via, a seconda della diversa influenza di questi se ruotano alle alte velocità, o sono sottoposti
fattori, il disallineamento angolare ammissibile ad accelerazioni elevate o a rapidi cambiamenti
può essere tra 2 e 10 minuti di arco. Ogni di- di direzione del carico. In questi casi, le forze
sallineamento maggiore produce una diminu- d’inerzia delle sfere e della gabbia, nonché l’at-
zione di silenziosità in esercizio e la riduzione trito nel lubrificante, possono influire negativa-
della durata del cuscinetto. mente sulle condizioni di rotolamento del si-
stema cuscinetto e provocare degli striscia-
menti dannosi tra le sfere e le piste.
Il carico minimo necessario per i cuscinetti
radiali a sfere in acciaio inossidabile può essere
valutato con la formula

in cui
Frm= carico radiale minimo, kN
kr = fattore di carico minimo
(† tabelle dei prodotti)
ν = viscosità dell’olio alla temperatura
di funzionamento, mm2/s
n = velocità di rotazione, giri/min
dm = diametro medio del cuscinetto
= 0,5 (d + D), mm

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In caso di avviamento a basse temperature o Inoltre i fattori sono influenzati dall’entità del
quando il lubrificante ha una viscosità elevata, gioco radiale interno. Per i cuscinetti montati
può essere necessario un carico minimo di en- con gli abituali accoppiamenti, elencati nelle
tità maggiore. Il peso dei componenti che gra- tabelle 2, 4 e 5, alle pagine da 159 a 161, i
vano sul cuscinetto, insieme alle forze esterne, valori di “e” ed “Y” sono riportati nella tabella 2
generalmente supera il carico minimo neces- a fondo pagina.
sario.
In caso contrario, il cuscinetto radiale a sfere in Carico statico equivalente
acciaio inossidabile deve essere sottoposto ad sul cuscinetto
un carico radiale aggiuntivo. Nel caso di appli-
cazioni con cuscinetti radiali a sfere in acciaio P0 = 0,6 Fr + 0,5 Fa
inossidabile, si può applicare un precarico as-
siale registrando gli anelli interni ed esterni l’u- Se si deve assumere P0 < Fr, P0 = Fr
no contro l’altro, o utilizzando delle molle.
Appellativi supplementari
Capacità di carico assiale I suffissi della denominazione utilizzati per
Se i cuscinetti sono sottoposti ad un carico pu- identificare alcune caratteristiche dei cuscinetti
ramente assiale, detto carico non dovrebbe, in radiali a sfere in acciaio inossidabile SKF sono
linea di principio, superare il valore di 0,25 Co. i seguenti.
Carichi assiali eccessivi possono dare luogo ad
una considerevole riduzione della durata di R Flangia esterna sull’anello esterno
esercizio. VT378 Grasso atossico con addensante all’al-
luminio di consistenza NLGI 2 per la
Carico dinamico equivalente gamma di temperature tra –25 a
sul cuscinetto +120 °C (grado di riempimento nor-
male)
P = Fr quando Fa/Fr ≤ e 2RS1 Guarnizione strisciante in gomma
P = 0,56 Fr + Y Fa quando Fa/Fr > e acrilonitrilbutadiene (NBR) con rinfor-
zo di lamiera, su entrambi i lati del cu-
I fattori “e” ed Y dipendono dal rapporto scinetto
f0 Fa/C0, in cui f0 è un fattore di calcolo († ta- 2Z Schermi stampati in acciaio su en-
belle dei prodotti), Fa è la componente assiale trambi i lati del cuscinetto
del carico e C0 è il coefficiente di carico statico. 2ZR Flangia esterna sull’anello esterno e
schermi stampati in acciaio su en-
trambi i lati del cuscinetto.

Progettazione dei sistemi


di cuscinetti
Nella maggior parte dei casi, la sezione tra-
sversale degli anelli di un cuscinetto radiale a
sfere di acciaio inossidabile è molto sottile, al
pari delle facciate laterali. Anche i passaggi dal-
le facciate laterali al foro dell’anello o diametro
esterno sono molto piccoli. È dunque necessa-
rio accertarsi che tutti i componenti adiacenti
siano adatti ai cuscinetti e prodotti secondo la
precisione richiesta.

317
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Cuscinetti radiali
a due corone di sfere
Esecuzione ................................................................................................................. 330

Cuscinetti – dati generali............................................................................................. 330


Dimensioni............................................................................................................................................. 330
Tolleranze............................................................................................................................................... 330
Gioco interno ......................................................................................................................................... 330
Disallineamento .................................................................................................................................... 330
Gabbie..................................................................................................................................................... 330
Carico minimo ....................................................................................................................................... 331
Capacità di carico assiale ..................................................................................................................... 331
Carico dinamico equivalente sul cuscinetto ...................................................................................... 331
Carico statico equivalente sul cuscinetto........................................................................................... 331

Tabella prodotti .......................................................................................................... 332

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Cuscinetti radiali a due corone di sfere

Esecuzione Cuscinetti – dati generali


I cuscinetti SKF radiali a due corone di sfere Dimensioni
(† fig. 1) corrispondono a quelli ad una coro- Le dimensioni d’ingombro dei cuscinetti radiali
na, sono dotati di gole profonde e presentano a due corone di sfere SKF sono conformi alle
un elevato grado di osculazione tra sfere e pi- norme ISO 15:1998.
ste. Pertanto sono in grado di reggere carichi
assiali nei due sensi in aggiunta ai carichi ra- Tolleranze
diali. I cuscinetti radiali a due corone di sfere I cuscinetti SKF radiali a due corone di sfere
sono particolarmente indicati per le applicazio- sono prodotti secondo le tolleranze Normali. I
ni in cui la capacità di carico dei tipi ad una co- valori delle tolleranze corrispondono allo stan-
rona è inadeguata. A parità di diametro ester- dard ISO 492:2002 e sono indicati nella tabel-
no e di foro, i cuscinetti radiali a due corone di la 3 a pagina 115.
sfere sono un po’ più grandi dei tipi ad una co-
rona delle serie 62 e 63, ma hanno una capa- Gioco interno
cità di carico notevolmente superiore. I cuscinetti radiali a due corone di sfere SKF
hanno come standard un gioco radiale interno
Normale. I limiti di gioco sono specificati dalla
norma ISO 5753:1991 e sono riportati nella
tabella 4 a pagina 265.

Disallineamento
In un cuscinetto radiale a due corone di sfere,
il disallineamento dell’anello interno rispetto a
quello esterno può essere equilibrato solo dalla
forza. Ciò porta ad un incremento dei carichi
sulle sfere e delle forze sulla gabbia, con con-
seguente riduzione della durata di esercizio del
cuscinetto. Per questo motivo, il massimo di-
sallineamento angolare ammissibile è due mi-
nuti di arco. Ogni disallineamento degli anelli
del cuscinetto causa una diminuzione di silen-
ziosità in funzionamento.

Gabbie
I cuscinetti SKF radiali a due corone di sfere
sono dotati di due gabbie stampate ad iniezio-
ne, del tipo a scatto, in poliammide 6,6 rinfor-
zata con fibre di vetro e centrate sulle sfere
(† fig. 2), suffisso TN9 nell'appellativo.

Nota
I cuscinetti radiali a due corone di sfere con
gabbia di poliammide 6,6 possono essere uti-
lizzati a temperature fino a +120 °C. I lubrifi-
canti normalmente impiegati per i cuscinetti
volventi non danneggiano le gabbie, ad ecce-
zione di alcuni oli sintetici, grassi a base di olio
sintetico e lubrificanti con alta percentuale di
additivi EP, se usati alle alte temperature.

330
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Informazioni dettagliate sulla resistenza alle Capacità di carico assiale


temperature e sull’applicabilità delle gabbie Se i cuscinetti radiali a due corone di sfere sono
sono riportate nella sezione “Materiali delle sottoposti ad un carico assiale puro, quest’ulti-
gabbie”, da pagina 140. mo non deve normalmente superare il valore di
0,5 C0. Carichi assiali eccessivi possono ridurre
Carico minimo considerevolmente la durata del cuscinetto.
Per garantire un funzionamento soddisfacente,
i cuscinetti radiali a due corone di sfere, come Carico dinamico equivalente
tutti i cuscinetti volventi, devono essere sog- sul cuscinetto
getti ad un certo carico minimo, soprattutto se
ruotano alle alte velocità, o sono sottoposti ad P = Fr quando Fa/Fr ≤ e
accelerazioni elevate o a rapidi cambiamenti di P = 0,56 Fr + Y Fa quando Fa/Fr > e
direzione del carico. In questi casi, le forze d’i-
nerzia delle sfere e delle gabbie, nonché l’attri- I fattori “e” ed “Y” dipendono dal rapporto
to nel lubrificante, possono influire negativa- f0 Fa/C0, in cui f0 è un fattore di calcolo († ta-
mente sulle condizioni di rotolamento del siste- bella dei prodotti), Fa è la componente assiale
ma cuscinetto e provocare degli strisciamenti del carico e C0 è il coefficiente di carico statico.
dannosi tra le sfere e le piste. Inoltre i fattori sono influenzati dall’entità del
Il carico minimo necessario per i cuscinetti gioco radiale interno. Per i cuscinetti con gioco
radiali a due corone di sfere può essere valuta- interno Normale, montati con gli abituali ac-
to con la formula coppiamenti, elencati nelle tabelle 2, 4 e 5, al-
le pagine da 159 a 161, i valori di “e” ed “Y”
sono riportati nella tabella 1 di seguito.

Carico statico equivalente


in cui sul cuscinetto
Frm = carico radiale minimo, kN
kr = fattore di carico minimo P0 = 0,6 Fr + 0,5 Fa
(† tabella dei prodotti)
ν = viscosità dell’olio alla temperatura Se P0 < Fr, si deve assumere P0 = Fr.
di funzionamento, mm2/s
n = velocità di rotazione, giri/min
dm = diametro medio del cuscinetto
= 0,5 (d + D), mm

In caso di avviamento a basse temperature o


quando il lubrificante ha una viscosità elevata,
può essere necessario un carico minimo di en-
tità maggiore. Il peso dei componenti che gra-
vano sul cuscinetto, insieme alle forze esterne,
generalmente supera il carico minimo neces-
sario. In caso contrario, il cuscinetto radiale a
due corone di sfere deve essere sottoposto ad
un carico radiale aggiuntivo.

331
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Cuscinetti obliqui a sfere

Cuscinetti obliqui ad una corona di sfere ................... 339

Cuscinetti obliqui a due corone di sfere ..................... 359

Cuscinetti a sfere a quattro punti di contatto ............. 377

335
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Cuscinetti obliqui a sfere

I cuscinetti obliqui a sfere hanno le piste degli


anelli interni ed esterni spostate l’una rispetto
all’altra nel senso dell’asse del cuscinetto. Grazie
a questa conformazione sono adatti a sopporta-
re carichi combinati, ovvero che agiscono con-
temporaneamente in senso radiale e assiale.
La capacità di sopportare il carico assiale dei
cuscinetti obliqui a sfere aumenta proporzio-
nalmente con l’aumento dell’angolo di contatto.
L’angolo di contatto è definito come l’angolo fra
la linea che congiunge i punti di contatto fra
sfera e piste sul piano radiale, lungo la quale il
carico è trasmesso da una pista all’altra, e una
linea perpendicolare all’asse del cuscinetto.
I cuscinetti obliqui a sfere SKF sono prodotti
in un’ampia gamma di design e dimensioni. Di
seguito sono riportati i cuscinetti più comune-
mente utilizzati nell’ambito dell’ingegneria
generale

• cuscinetti obliqui a una corona di sfere


(† fig. 1)
• cuscinetti obliqui a due corone di sfere
(† fig. 2)
• cuscinetti a sfere a quattro punti di contatto
(† fig. 3)
• rulli per camme di cuscinetti a due corone di
sfere († fig. 4).

Nelle pagine seguenti sono riportate informa-


zioni più dettagliate su questi cuscinetti e rotel-
le a sfere della gamma standard SKF.

336
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Altri cuscinetti obliqui


a sfere SKF
I cuscinetti obliqui a sfere descritti in questo
catalogo rappresentano la gamma standard
SKF e costituiscono solo una parte della gam-
ma globale di cuscinetti obliqui a sfere SKF. Di
seguito sono descritti brevemente altri prodotti
appartenenti alla stessa gamma.
Cuscinetti obliqui a sfere di alta
precisione
La gamma completa dei cuscinetti obliqui a
sfere di alta precisione SKF comprende tre di-
verse serie dimensionali ed un vasto assorti-
mento di design differenti. I cuscinetti singoli,
quelli per montaggio universale e le coppie di
cuscinetti appaiati fanno parte di questa gam-
ma e sono disponibili
• con o senza guarnizione a basso attrito
• con tre differenti angoli di contatto
• con sfere in ceramica od acciaio
• nella versione standard († fig. 5) oppure
per velocità elevate.
Cuscinetti obliqui a sfere a sezione fissa
Questi tipo di cuscinetti sono dotati di anelli
molto sottili e caratterizzati da sezione trasver-
sale fissa nell’ambito di una determinata serie,
indipendentemente dalle dimensioni del cusci-
netto. Sono inoltre leggeri e presentano eleva-
ta rigidezza. I cuscinetti a sezione fissa SKF
(† fig. 6) sono dimensionati in pollici e sono
disponibili nelle versioni aperta o con guarni-
zione incorporata

• cuscinetti obliqui a singola corona di sfere


• cuscinetti a sfere a quattro punti di contatto

in ben otto serie dimensionali differenti.

Unità cuscinetto per mozzi


Le unità cuscinetto per mozzi (HUB) impiegati
nell’industria automobilistica, sono basate sui
cuscinetti angolari a doppia corona di sfere
(† fig. 7). Queste unità hanno contribuito in
maniera determinante alla creazione di design
compatti e leggeri nonché a garantire assem-
blaggio semplificato e maggiore affidabilità. In-
formazioni dettagliate su questo tipo di prodotti
sono disponibili su richiesta.

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338
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Cuscinetti obliqui
ad una corona di sfere
Esecuzioni .................................................................................................................. 340
Cuscinetti di esecuzione base ............................................................................................................. 340
Cuscinetti per montaggio universale ................................................................................................. 340

Cuscinetti SKF Explorer ............................................................................................... 341

Cuscinetti – dati generali............................................................................................. 341


Dimensioni............................................................................................................................................. 341
Tolleranze............................................................................................................................................... 341
Gioco interno e precarico..................................................................................................................... 341
Disallineamento .................................................................................................................................... 343
Influenza della temperatura di esercizio sul materiale dei cuscinetti ........................................... 343
Gabbie..................................................................................................................................................... 343
Velocità per coppie di cuscinetti.......................................................................................................... 343
Capacità di carico delle coppie di cuscinetti ...................................................................................... 344
Carico minimo ....................................................................................................................................... 344
Carico dinamico equivalente sul cuscinetto ...................................................................................... 345
Carico statico equivalente sul cuscinetto........................................................................................... 345
Determinazione delle forze assiali per cuscinetti montati singolarmente o in tandem ............. 345
Appellativi supplementari .................................................................................................................... 347

Progettazione dei sistemi di cuscinetti......................................................................... 348

Tabella prodotti .......................................................................................................... 350

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Cuscinetti obliqui ad una corona di sfere

Esecuzioni co interno (CA, CB, CC) o il precarico (GA, GB,


GC) di una coppia prima del montaggio.
I cuscinetti obliqui ad una corona di sfere pos- In sede di ordinazione, è necessario indicare
sono sopportare carichi assiali che agiscono in il numero di cuscinetti singoli richiesti e non
un solo senso. Questi cuscinetti vengono mon- il numero di gruppi. Il montaggio in coppia
tati generalmente in opposizione ad un secon- († fig. 2) si adotta quando la capacità di cari-
do cuscinetto. La gamma standard di cuscinetti co di un singolo cuscinetto non è sufficiente
obliqui a sfere SKF comprende i cuscinetti delle (disposizione in tandem) oppure quando i cari-
serie 72 B e 73 B. Sono disponibili due versio- chi combinati o assiali agiscono in entrambi i
ni per applicazioni differenti sensi (disposizioni a “O” e a “X”).
Nelle disposizioni in tandem (a) le linee del ca-
• cuscinetti in versione base (non idonei per rico sono parallele e i carichi radiale e assiale
montaggio universale) – possono essere uti- si distribuiscono equamente fra i cuscinetti.
lizzati solo per disposizioni con cuscinetti Tuttavia, il gruppo di cuscinetti può sostenere
singoli carichi assiali in un unico senso. Se i carichi
• cuscinetti per montaggio universale assiali agiscono nei sensi opposti oppure sono
presenti carichi combinati, è necessario preve-
L’angolo di contatto dei cuscinetti è di 40° dere un terzo cuscinetto montato in opposizio-
(† fig. 1) e pertanto possono sopportare cari- ne rispetto alla coppia in tandem.
chi assiali molto elevati. Questi cuscinetti sono Le linee di carico nei cuscinetti disposti a “O”
monoblocco e gli anelli presentano uno spalla- (b) divergono verso l’asse del cuscinetto ed è
mento superiore ed uno inferiore. Quello infe- pertanto possibile sopportare carichi assiali in
riore permette l’incorporamento di un gran entrambi i sensi, ma con un solo cuscinetto.
numero di sfere, garantendo quindi una capa- I cuscinetti disposti a “O” forniscono una siste-
cità di carico relativamente elevata del cusci- mazione relativamente rigida, in grado di sop-
netto. I cuscinetti obliqui ad una corona di sfere portare anche i momenti ribaltanti.
SKF sono disponibili anche in molte altre serie Le linee di carico nei cuscinetti disposti a “X”
dimensionali, design e dimensioni. Per ulteriori (c) convergono verso l’asse del cuscinetto ed è
informazioni a riguardo consultare il “Catalogo pertanto possibile sopportare carichi assiali in
Tecnico Interattivo SKF” disponibile su entrambi i sensi, ma con un solo cuscinetto.
CD-ROM oppure online nel sito www.skf.com. Questa sistemazione non è rigida quanto quel-
la a “O” ed è meno indicata per sopportare
Cuscinetti di esecuzione base eventuali momenti ribaltanti.
I cuscinetti obliqui ad una corona di sfere di
esecuzione base sono stati concepiti per appli-
cazioni in cui si monta un solo cuscinetto per
ogni posizione. Sono realizzati nella classe di
precisione Normale in termini di larghezza e
standout degli anelli, pertanto non sono idonei
per essere montati direttamente adiacenti gli
uni agli altri.

Cuscinetti per montaggio universale


I cuscinetti per montaggio universale sono rea-
lizzati in modo che, montandoli uno accanto
all’altro in qualsiasi disposizione, si ottenga un
determinato gioco interno o precarico e/o una
distribuzione uniforme del carico senza dover
ricorrere a spessori calibrati o dispositivi simili.
L'appellativo dei cuscinetti per montaggio uni-
versale è dotato di un suffisso che indica il gio-

340
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I cuscinetti idonei per il montaggio universale prodotti esclusivamente per il montaggio uni-
si sono rivelati vantaggiosi anche per le dispo- versale con precisione dimensionale P6 e pre-
sizioni con cuscinetti singoli. La maggior parte cisione di rotazione P5.
dei cuscinetti appartengono alla serie SKF Ex- I valori per delle classi di tolleranza corrispon-
plorer e pertanto presentano maggiore preci- dono alla norma ISO 492:2002 e sono ripor-
sione, capacità di carico e di capacità esercizio tati nelle tabelle da 3 a 5, da pagina 115.
in presenza di velocità.
Gioco interno e precarico
Cuscinetti SKF Explorer Nei cuscinetti obliqui a una corona di sfere, il
gioco interno si ottiene solo a montaggio avve-
I cuscinetti obliqui a sfere ad alte prestazioni nuto e dipende dalla regolazione rispetto al se-
SKF Explorer sono contrassegnati da un asteri- condo cuscinetto, che determina il posiziona-
sco nella tabella dei prodotti. I cuscinetti SKF mento assiale in senso opposto.
Explorer mantengono gli appellativi dei cusci- Ogni cuscinetto per montaggio universale SKF
netti standard precedenti, ad es. 7208 BECBP. è prodotto in tre diverse classi di gioco e pre-
Tuttavia, ogni cuscinetto e la relativa confezio- carico. Le classi di gioco dei gruppi di cuscinetti
ne sono contrassegnati dal marchio sono
“EXPLORER”.
• CA gioco assiale minore rispetto a quello
Cuscinetti – dati generali Normale
• CB gioco assiale Normale (standard)
Dimensioni • CC gioco assiale maggiore rispetto a quello
Le dimensioni d’ingombro dei cuscinetti obliqui Normale.
a una corona di sfere SKF sono conformi alla
norma ISO 15:1998. I cuscinetti con classe di gioco CB sono stan-
dard. La disponibilità di cuscinetti con altre
Tolleranze classi di gioco si ricava dalla matrice 1, a pagi-
I cuscinetti obliqui SKF a una corona di sfere na 349.
con design di base per il montaggio singolo so- I cuscinetti SKF per montaggio universale con
no realizzati nella classe di precisione Normale. gioco, possono essere combinati in gruppi di
I cuscinetti standard per montaggio universale più cuscinetti.
sono prodotti con tolleranze più ristrette.
I cuscinetti obliqui a sfere SKF Explorer sono

341
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 342

Cuscinetti obliqui ad una corona di sfere

Le classi di precarico dei gruppi di cuscinetti


sono

• GA precarico leggero (standard)


• GB precarico medio
• GC precarico elevato.

I cuscinetti standard appartengono alla classe


di precarico GA (matrice 1, pagina 349). Al
contrario dei cuscinetti per il montaggio uni-
versale SKF con gioco, i cuscinetti con precari-
co possono essere combinati solo a coppie,
poiché in caso contrario il precarico aumente-
rebbe.
I valori delle classi di tolleranza sono riportati
nella tabella 1 e quelli delle classi di precarico
nella tabella 2. Questi valori sono relativi a
gruppi di cuscinetti prima del montaggio, di-
sposti ad “O” o ad “X”, con carico di misura zero.

342
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 343

Disallineamento L’assortimento SKF standard disponibile è ri-


I cuscinetti obliqui a una corona di sfere hanno portato nella matrice 1 a pagina 349. Se fos-
una capacità limitata di tollerare il disallinea- sero necessari cuscinetti con gabbia in PEEK
mento. Il disallineamento consentito dell’albero diversi da quelli elencati, si prenda contatto con
rispetto all’alloggiamento, che non produca la SKF.
elevate forze supplementari inammissibili, di- Sono inoltre disponibili cuscinetti con gabbia
pende dal gioco interno al cuscinetto durante in lamiera stampata a feritoie, suffisso nell’ap-
l’esercizio, dalle dimensioni e dalla configura- pellativo J, oppure con gabbia massiccia in ot-
zione interna del cuscinetto, nonché dalle forze tone a feritoie, suffisso nell’appellativo F. Si
e dai momenti che agiscono su di esso. A causa consiglia di verificarne la disponibilità prima di
della relazione complessa fra questi fattori, non effettuare l’ordine.
è possibile indicare valori specifici applicabili
universalmente. Nota
Per i cuscinetti montati in gruppi, in particolare i cuscinetti con gabbie in poliammide 6,6 pos-
quelli con un gioco assiale interno ridotto e di- sono operare a temperature fino a +120 °C. I
sposti a “O”, il disallineamento può essere sop- lubrificanti generalmente utilizzati per i cusci-
portato soltanto aumentando i carichi sulle netti volventi non compromettono le proprietà
sfere, che tuttavia provoca sollecitazioni sulla della gabbia, ad eccezione di pochi oli sintetici e
gabbia ed implica quindi una riduzione della grassi a base di oli sintetici e lubrificanti che
durata del cuscinetto. Il disallineamento degli contengono una percentuale elevata di additivi
anelli del cuscinetto comporta inoltre una ridu- EP, se utilizzati a temperature elevate.
zione della silenziosità in esercizio. Per maggiori informazioni sulla resistenza
alle temperature e sull’idoneità delle gabbie, si
Influenza della temperatura di esercizio faccia riferimento alla sezione “Materiali delle
sul materiale dei cuscinetti gabbie”, da pagina 128.
I cuscinetti obliqui a sfere SKF sono sottoposti
a uno speciale trattamento termico. Se dotati Velocità per coppie di cuscinetti
di gabbia in acciaio, in ottone o in PEEK, pos- Per i cuscinetti montati in coppia, le velocità
sono operare a temperature fino a +150 °C. di base riportate nella tabella dei prodotti per
i cuscinetti singoli devono essere ridotte di cir-
Gabbie ca il 20%.
A seconda della serie e delle dimensioni, i cu-
scinetti obliqui a una corona di sfere SKF sono
dotati di serie di una delle seguenti gabbie
(† fig. 3)

• gabbia stampata ad iniezione, del tipo a feri-


toie, in poliammide 6,6 rinforzata con fibre
di vetro, centrata sulle sfere, suffisso nell'ap-
pellativo P (a)
• gabbia stampata ad iniezione, del tipo a feri-
toie, in polieter-eter-chetone (PEEK) rinfor-
zata con fibra di vetro, centrata sulle sfere,
suffisso nell'appellativo PH
• gabbia stampata in ottone a feritoie, centra-
ta sulle sfere, suffisso nell'appellativo Y (b)
• gabbia massiccia in ottone a feritoie, centra-
ta sulle sfere, suffisso nell'appellativo M (c).

343
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Cuscinetti obliqui ad una corona di sfere

Capacità di carico delle coppie


di cuscinetti
I valori della capacità di carico e del carico limi-
te di fatica riportati nella tabella dei prodotti si
riferiscono ai cuscinetti singoli. Per le coppie di
cuscinetti montati l’uno accanto all’altro valgo-
no i valori seguenti

• capacità di carico dinamico per i cuscinetti


standard in tutte le disposizioni e per i cusci-
netti SKF Explorer disposti a “O” o “X”
C = 1,62 x Ccuscinetto singolo

• capacità di carico dinamico per i cuscinetti


SKF Explorer disposti in tandem
C = 2 x Ccuscinetto singolo

• capacità di carico statico


C0 = 2 x C0 cuscinetto singolo in cui
Fam = carico assiale minimo, kN
• carico limite di fatica Frm = carico radiale minimo, kN
Pu = 2 x Pu cuscinetto singolo C0 = capacità di carico statico del cuscinetto
singolo o di una coppia di cuscinetti
Carico minimo († tabella dei prodotti), kN
Per garantire un funzionamento soddisfacente, ka = fattore di carico minimo assiale secondo
i cuscinetti obliqui a sfere, come tutti i cusci- la tabella 3
netti a sfere e a rulli, devono sempre essere kr = fattore di carico minimo radiale secondo
sottoposti a un determinato carico minimo, in la tabella 3
particolare se operano a velocità elevate o so- ν = viscosità dell’olio alla temperatura di
no soggetti a forti accelerazioni oppure a rapidi esercizio, mm2/s
cambi di direzione del carico. In tali condizioni, n = velocità di rotazione, giri/min
le forze di inerzia di sfere e gabbia, nonché l’at- dm = diametro medio del cuscinetto
trito del lubrificante hanno un’influenza negati- = 0,5 (d + D), mm
va sul funzionamento e possono provocare
dannosi slittamenti fra sfere e piste. In caso di avviamento della macchina a basse
Il carico minimo necessario da applicare ai cu- temperature o elevata viscosità del lubrificante,
scinetti singoli e in coppia disposti in tandem possono essere necessari carichi minimi mag-
può essere valutato utilizzando la formula giori.
Generalmente, il peso dei componenti che
gravano sul cuscinetto e le forze esterne supe-
rano il carico minimo richiesto. In caso contra-
rio, il cuscinetto obliquo a sfere deve essere
sottoposto a un carico supplementare. I cusci-
mentre per le coppie di cuscinetti ad “O” o ad netti singoli e in coppia disposti in tandem pos-
“X” con la formula sono essere precaricati assialmente registran-
do la posizione reciproca degli anelli interno ed
esterno o utilizzando delle molle.

344
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Carico dinamico equivalente Determinazione delle forze assiali


sul cuscinetto per cuscinetti montati singolarmente
Per i cuscinetti singoli e i cuscinetti in tandem o in tandem
Qualora venga applicato un carico radiale, il
P = Fr quando Fa/Fr ≤ 1,14 carico è trasmesso da una pista all’altra con
P = 0,35 Fr + 0,57 Fa quando Fa/Fr > 1,14 una certa angolazione rispetto all’asse del cu-
scinetto e nei cuscinetti obliqui ad una corona
Per determinare la forza assiale Fa si faccia ri- di sfere viene indotta una forza interna assiale.
ferimento alla sezione “Determinazione delle È necessario considerare tale forza per calcola-
forze assiali per cuscinetti montati singolar- re i carichi equivalenti sul cuscinetto nelle ap-
mente o in tandem”. plicazioni costituite da due cuscinetti singoli e/o
coppie di cuscinetti disposti in tandem. Le rela-
Per i cuscinetti montati in coppia e disposti ad tive equazioni sono riportate nella tabella 4,
“O” oppure ad “X” pagina 346, per le varie disposizioni dei cusci-
netti e i diversi carichi. Le equazioni sono valide
P = Fr + 0,55 Fa quando Fa/Fr ≤ 1,14 solo se i cuscinetti vengono disposti uno contro
P = 0,57 Fr + 0,93 Fa quando Fa/Fr > 1,14 l’altro con un gioco praticamente zero, ma sen-
za precarico. Nelle sistemazioni indicate, il cu-
Fr e Fa sono le forze che agiscono sulla coppia scinetto A è soggetto al carico radiale FrA e il
di cuscinetti. cuscinetto B al carico radiale FrB. Sia FrA che
FrB sono sempre considerati positivi, anche se
Carico statico equivalente agiscono in senso opposto rispetto a quello in-
sul cuscinetto dicato nelle figure. I carichi radiali agiscono nei
Per i cuscinetti singoli e i cuscinetti in tandem centri di pressione dei cuscinetti (vedere di-
mensione a nella tabella dei prodotti).
P0 = 0,5 Fr + 0,26 Fa
Variabile R
Se P0 < Fr, si applica P0 = Fr. Per determinare La variabile R nella tabella 4 prende in consi-
la forza assiale Fa si faccia riferimento alla se- derazione le condizioni di contatto all’interno
zione si faccia riferimento alla sezione “Deter- del cuscinetto. I valori di R possono essere ot-
minazione delle forze assiali per cuscinetti tenuti dal diagramma 1, pagina 347, come
montati singolarmente o in tandem”. funzione del rapporto Ka/C. Ka è il carico assiale
esterno che agisce su albero o sopporto e C è il
Per i cuscinetti montati in coppia e disposti ad coefficiente di carico dinamico di base del cu-
“O” oppure ad “X” scinetto, che deve sopportare il carico assiale
esterno.
P0 = Fr + 0,52 Fa Se Ka = 0 si applica R = 1.

Fr e Fa sono le forze che agiscono sulla coppia


di cuscinetti.

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Cuscinetti obliqui ad una corona di sfere

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Appellativi supplementari GC Cuscinetto per montaggio universale.


I suffissi nell'appellativo utilizzati per identifica- Due cuscinetti disposti a “O” o “X” con
re alcune caratteristiche dei cuscinetti obliqui un precarico elevato prima del mon-
ad una corona di sfere SKF sono i seguenti: taggio
J Gabbia a feritoie in lamiera d’acciaio
A Angolo di contatto di 30° stampata, centrata sulle sfere
AC Angolo di contatto di 25° M Gabbia massiccia in ottone a feritoie,
B Angolo di contatto di 40° centrata sulle sfere, le varie esecuzioni
CA Cuscinetto per montaggio universale. sono identificate da un numero, per
Due cuscinetti disposti a “O” o “X” con esempio M1
gioco assiale interno inferiore al nor- MB Gabbia massiccia in ottone, centrata
male (CB) prima del montaggio sull’anello interno
CB Cuscinetto per montaggio universale. N1 Un intaglio di bloccaggio sulla facciata
Due cuscinetti disposti a “O” o “X” con larga laterale dell’anello esterno
gioco assiale interno normale prima N2 Due intagli di bloccaggio sulla facciata
del montaggio larga laterale dell’anello esterno, posi-
CC Cuscinetto per montaggio universale. zionati a 180° l’uno dall’altro
Due cuscinetti disposti a “O” o “X” con P Gabbia stampata ad iniezione, del tipo
gioco assiale interno maggiore rispetto a feritoie, in poliammide 6,6 rinforzata
al normale (CB) prima del montaggio con fibre di vetro, centrata sulle sfere
DB Due cuscinetti disposti a “O” PH Gabbia stampata ad iniezione, del tipo
DF Due cuscinetti disposti a “X” a feritoie, in polieter-eter-chetone
DT Due cuscinetti disposti in tandem (PEEK) rinforzata con fibre di vetro,
E Esecuzione interna ottimizzata centrata sulle sfere
F Gabbia massiccia a feritoie in acciaio, P5 Precisione dimensionale e di rotazione
centrata sulle sfere secondo la classe di tolleranze 5 della
GA Cuscinetto per montaggio universale. norma ISO
Due cuscinetti disposti a “O” o “X” con P6 Precisione dimensionale e di rotazione
un leggero precarico prima del mon- secondo la classe di tolleranze 6 della
taggio norma ISO
GB Cuscinetto per montaggio universale. W64 Riempimento con Solid Oil
Due cuscinetti disposti a “O” o “X” con Y Gabbia in lamiera d’ottone stampata, a
un medio precarico prima del mon- feritoie, centrata sulle sfere
taggio

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Cuscinetti obliqui ad una corona di sfere

Progettazione dei sistemi è troppo elevato, la capacità di carico dei cusci-


netti non potrà essere sfruttata completamen-
di cuscinetti te; d’altra parte, un precarico eccessivo genere-
rà più attrito e maggiori temperature di eserci-
Nella fase di progettazione delle disposizioni zio, riducendo la durata del cuscinetto. Si ricor-
dei cuscinetti obliqui a una corona di sfere, è da inoltre che, utilizzando i cuscinetti obliqui a
necessario ricordare che questi cuscinetti de- una corona di sfere delle serie 72 B e 73 B
vono essere utilizzati con un altro cuscinetto o (angolo di contatto di 40°), si potranno ottene-
in gruppo († fig. 4). re condizioni di rotazione corrette solo se il cu-
Se si utilizzano due cuscinetti obliqui a una co- scinetto avrà un coefficiente di carico Fa/Fr ≥ 1.
rona di sfere, la loro posizione reciproca deve È anche necessario prestare particolare atten-
essere regolata fino a ottenere il precarico o il zione alle disposizioni a “O” e “X” in cui il carico
gioco richiesti († sezione “Precarico del cusci- assiale agisce principalmente in un senso. In
netto”, da pagina 186). queste condizioni, si può compromettere la
Se si utilizzano cuscinetti per montaggio uni- corretta rotazione delle sfere del cuscinetto
versale e questi vengono montati in coppia, non sottoposto al carico e si possono verificare
uno adiacente all’altro, non occorre eseguire rumorosità, discontinuità nella pellicola lubrifi-
registrazioni. Il precarico o gioco richiesto si ot- cante e maggiori sollecitazioni sulla gabbia. In
tiene scegliendo i cuscinetti di una classe di queste condizioni, si consiglia un funzionamen-
precarico o gioco appropriata e realizzando ac- to senza gioco, che può essere mantenuto ad
coppiamenti adeguati per i cuscinetti sull’albero esempio utilizzando delle molle. Per maggiori
e nell’alloggiamento. informazioni, contattare l’Ingegneria di Applica-
Per il corretto funzionamento dei cuscinetti e zione SKF.
l’affidabilità del montaggio, è essenziale che i
cuscinetti siano registrati correttamente oppu-
re che siano stati scelti un precarico o un gioco
adeguati. Se il gioco del cuscinetto in esercizio

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Cuscinetti obliqui
a due corone di sfere
Esecuzioni .................................................................................................................. 360
Cuscinetti di esecuzione base ............................................................................................................. 360
Cuscinetti con guarnizioni incorporate .............................................................................................. 361
Cuscinetti con anello interno in due pezzi......................................................................................... 362

Cuscinetti SKF Explorer ............................................................................................... 363

Cuscinetti – dati generali............................................................................................. 363


Dimensioni............................................................................................................................................. 363
Tolleranze............................................................................................................................................... 363
Gioco interno ......................................................................................................................................... 364
Disallineamento .................................................................................................................................... 364
Influenza della temperatura di esercizio sul materiale dei cuscinetti ........................................... 364
Gabbie..................................................................................................................................................... 364
Carico minimo ....................................................................................................................................... 365
Carico dinamico equivalente sul cuscinetto ...................................................................................... 366
Carico statico equivalente sul cuscinetto........................................................................................... 366
Appellativi supplementari .................................................................................................................... 366

Tabelle prodotti........................................................................................................... 368


Cuscinetti obliqui a due corone di sfere............................................................................................. 368
Cuscinetti obliqui a due corone di sfere con guarnizione incorporata .......................................... 372

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Cuscinetti obliqui a due corone di sfere

Esecuzioni
I cuscinetti obliqui a due corone di sfere SKF
corrispondono a due cuscinetti obliqui a una
corona, ma occupano meno spazio in senso
assiale. Possono sopportare carichi radiali e
assiali agenti in entrambi i sensi. Consentono
inoltre di realizzare sistemazioni relativamente
rigide e sono in grado di sopportare i momenti
ribaltanti.
La gamma standard di cuscinetti obliqui a due
corone di sfere († fig. 1) comprende

• cuscinetti in esecuzione standard (a)


• cuscinetti con guarnizioni (b)
• cuscinetti con anello interno in due pezzi (c).

La gamma standard è riportata nella matrice


1, pagina 367.
Questa gamma di cuscinetti copre dimensioni
diametro foro da 10 a 110 mm. Per informa-
zioni in merito ad altri cuscinetti obliqui a due
corone di sfere, fare riferimento al “Catalogo
Tecnico Interattivo SKF” disponibile su CD-ROM
oppure online nel sito www.skf.com. • applicabilità universale
• capacità di sostenere carichi radiali e assiali
elevati in entrambi i sensi
Cuscinetti di esecuzione base • silenziosità.
I cuscinetti obliqui a due corone di sfere SKF
delle serie 32 A e 33° presentano una geome-
tria interna ottimizzata e sono privi di scanala-
ture per l’introduzione delle sfere. Ne derivano
i seguenti vantaggi

360
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I cuscinetti hanno un angolo di contatto di 30°


e i gruppi di sfere sono disposti a “O”.
Per ragioni di produzione, i cuscinetti dell’ese-
cuzione base, che sono disponibili anche con
anelli di tenuta o schermi, possono avere gole
per le guarnizioni di tenuta sugli anelli interno
ed esterno († fig. 2).

Cuscinetti con guarnizioni incorporate


I cuscinetti dell’esecuzione più comuni possono
essere forniti anche con schermi o con guarni-
zioni († matrice 1, a pagina 367). I cuscinetti
serie 32 A e 33 A sono riempiti con un grasso
di alta qualità di consistenza NLGI 3 con sapo-
ne di litio e sono contraddistinti dal suffisso
MT33 nell'appellativo. Questo grasso ha ottime
proprietà antiruggine e può essere utilizzato a
temperature che vanno dai –30 ai +120 °C.
La viscosità dell’olio base è 98 mm2/s a 40 °C
e 9,4 mm2/s a 100 °C. Per quanto riguarda il
riempimento a grasso dei cuscinetti delle serie
52 A e 53 A, si faccia riferimento alla pagina
360.
I cuscinetti con guarnizioni incorporate sono
lubrificati a vita e non richiedono manutenzio-
ne, pertanto non vanno lavati o riscaldati a
temperature superiori agli 80 °C prima del
montaggio.

Cuscinetti schermati
I cuscinetti schermati, suffisso nell'appellativo
2Z, sono prodotti in due esecuzioni († fig. 3).
Gli schermi in lamiera d’acciaio utilizzati nei cu-
scinetti di dimensioni ridotte formano una pic-
cola luce sul diametro esterno dell’anello inter-
no (a). I cuscinetti di dimensioni maggiori così
come tutti i cuscinetti di classe SKF Explorer
presentano delle gole ai lati dell’anello interno
in cui si estendono gli schermi (b).
I cuscinetti schermati sono destinati principal-
mente alle applicazioni che prevedono la rota-
zione dell’anello interno. Se la rotazione inte-
ressa l’anello esterno, a velocità elevate si pos-
sono verificare perdite di grasso dal cuscinetto.

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Cuscinetti obliqui a due corone di sfere

Cuscinetti con guarnizioni incorporate


I cuscinetti con guarnizioni incorporate, suffisso
2RS1, sono dotati di guarnizioni in gomma acri-
lonitrilbutadiene rinforzate con un lamierino
d’acciaio montato in corrispondenza di gole ri-
cavate sul lato dell’anello interno († fig. 4). Il
labbro della guarnizione esercita una leggera
pressione contro l’anello interno. La parte
esterna della guarnizione si inserisce in una go-
la nell’anello esterno per garantire l’adeguata
azione di tenuta. L’intervallo delle temperature
di esercizio consentite per queste guarnizioni è
compreso tra –40 e +100 °C, per brevi periodi
sono ammesse temperature fino a +120 °C. In
condizioni di esercizio estreme, ad esempio
temperature o velocità elevate, si possono veri-
ficare perdite di grasso dai cuscinetti con guar-
nizioni incorporate in corrispondenza dell’anello
interno. Per le applicazioni in cui ciò possa crea-
re inconvenienti, occorre adottare particolari ac-
corgimenti in fase di progettazione. Per maggio-
ri informazioni, si prenda contatto con l’Inge-
gneria di Applicazione SKF.
Cuscinetti con anello interno in due pezzi
Oltre ai cuscinetti dell’esecuzione base, i cusci-
netti obliqui a due corone di sfere possono es-
sere forniti con anello interno in due pezzi (†
fig. 5). Questi cuscinetti sono dotati di un nu-
mero maggiore di sfere e presentano un’elevata
capacità di carico, soprattutto in senso assiale.
I cuscinetti della serie 33 D
I cuscinetti della serie 33 D (a) presentano un
angolo di contatto di 45°, un gioco interno spe-
ciale e possono sopportare carichi assiali elevati
in entrambe le direzioni. I cuscinetti sono scom-
ponibili, cioè l’anello esterno con le sfere e la
gabbia può essere montato in modo indipen-
dente dalle due metà dell’anello interno.

I cuscinetti della serie 33 DNRCBM


I cuscinetti della serie 33 DNRCBM (b) presen-
tano un angolo di contatto di 40° e una scanala-
tura per anello elastico con anello elastico nell’a-
nello esterno, per posizionare assialmente il cu-
scinetto nell’alloggiamento in modo semplice e
consentire un risparmio di spazio. Sono stati
progettati appositamente per gli impianti con
pompe centrifughe, ma possono essere utilizzati
anche per altre applicazioni. Questi cuscinetti
non sono scomponibili.

362
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Cuscinetti SKF Explorer Cuscinetti – dati generali


I cuscinetti obliqui a sfere ad alte prestazioni Dimensioni
SKF Explorer sono contrassegnati da un asteri- Le dimensioni d’ingombro cuscinetti obliqui a
sco nelle tabelle dei prodotti. I cuscinetti SKF due corone SKF di sfere sono conformi alla
Explorer mantengono gli appellativi dei cusci- norma ISO 15:1998, tranne per la larghezza
netti standard precedenti, ad es. 3208 ATN9. del cuscinetto 3200 A.
Tuttavia ogni cuscinetto e la sua confezione so- Le dimensioni delle scanalature per anelli ela-
no contrassegnati dal marchio “EXPLORER”. stici e quelle degli anelli elastici per i cuscinetti
delle serie 33 DNRCBM sono riportate nella
tabella 1. Le dimensioni delle scanalature per
anelli elastici e quelle degli anelli elastici sono
conformi alla ISO 464:1995.

Tolleranze
I cuscinetti obliqui SKF a due corone di sfere
dell’esecuzione base sono prodotti nella classe
di tolleranza Normale. I cuscinetti SKF Explorer
e i cuscinetti serie 33 DNRCBM sono conformi
alle specifiche della classe di tolleranza P6.
I valori relativi alle tolleranze sono conformi al-
la ISO 492:2002 e sono riportati nelle tabella
3 e 4, pagine 115 e 116.

363
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Cuscinetti obliqui a due corone di sfere

Gioco interno Influenza della temperatura di esercizio


I cuscinetti obliqui a due corone di sfere delle sul materiale dei cuscinetti
serie 32 A e 33 A sono realizzati di serie con I cuscinetti obliqui a sfere SKF sono sottoposti
gioco assiale interno normale. Sono disponibili a uno speciale trattamento termico. Se dotati
anche con gioco interno maggiorato C3 di gabbia di acciaio o ottone, possono operare
(† matrice 1, pagina 367). Si consiglia di ve- a temperature fino a +150 °C.
rificare la disponibilità dei cuscinetti con gioco
minorato (C2) prima di eseguire l’ordine. Gabbie
I cuscinetti serie 33 D e 33 DNRCBM sono A seconda della serie, esecuzione e delle di-
realizzati esclusivamente con gioco assiale in- mensioni, i cuscinetti obliqui a due corone di
terno conforme ai valori riportati nella tabella sfere SKF sono normalmente dotati di due del-
2. Tali valori sono validi per i cuscinetti prima le seguenti gabbie († fig. 6)
del montaggio e con carico di misura zero.
• gabbia stampata ad iniezione, in poliammide
Disallineamento 6,6 rinforzata con fibre di vetro, design “a
Il disallineamento fra gli anelli esterni e interni scatto”, centrata sulle sfere, appellativo con
dei cuscinetti obliqui a due corone di sfere può suffisso TN9 (a)
essere compensato solo dalle forze generate fra • gabbia stampata in acciaio, centrata sulle
le sfere e le piste. I disallineamenti comportano sfere, design “a scatto”, appellativo senza
una notevole riduzione della silenziosità ridu- suffisso o con suffisso J1 (b)
cendo anche la durata del cuscinetto stesso.

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• gabbia stampata in acciaio, centrata sulle elevate o sono soggetti a forti accelerazioni ele-
sfere, design “bombato”, appellativo senza vate oppure a rapidi cambi di direzione del cari-
suffisso (c) co. In tali condizioni, le forze di inerzia di sfere e
• gabbia massiccia in ottone, del tipo “a forcel- gabbie e l’attrito del lubrificante possono provo-
la”, centrata sull’anello esterno, appellativo care un dannoso slittamento fra sfere e piste. Il
con suffisso MA (d) carico radiale minimo richiesto da applicare ai
• gabbia massiccia in ottone, del tipo a feritoie, cuscinetti obliqui a due corone di sfere può es-
centrata sulle sfere, appellativo con suffisso sere valutato utilizzando la seguente formula
M (e).

Parecchi cuscinetti sono disponibili con vari de-


sign delle gabbie, in modo da poter sempre sce-
gliere i cuscinetti con le gabbie adatte alle con- in cui
dizioni di esercizio († matrice 1, pagina 367). Frm = carico radiale minimo, kN
kr = fattore di carico minimo
Nota 0,06 per cuscinetti della serie 32 A
I cuscinetti con gabbie in poliammide 6,6 resi- 0,07 per cuscinetti della serie 33 A
stono a temperature di esercizio fino a +120 °C. 0,095 per cuscinetti delle serie 33 D
I lubrificanti generalmente utilizzati per i cusci- e 33 DNR
netti volventi non compromettono le proprietà ν = viscosità dell’olio alla temperatura di
della gabbia, ad eccezione di pochi oli sintetici e esercizio, mm2/s
grassi a base di oli sintetici e lubrificanti che n = velocità di rotazione, giri/min
contengono una percentuale elevata di additivi dm = diametro medio del cuscinetto
EP, se utilizzati ad alte temperature. Per mag- = 0,5 (d + D), mm
giori informazioni sulle temperature ammissibili
e l’idoneità delle gabbie, consultare la sezione In caso di avviamento a basse temperature o
“Materiali delle gabbie”, da pagina 128. con elevata viscosità del lubrificante, possono
essere necessari carichi minimi più elevati. Ge-
Carico minimo neralmente, il peso dei componenti che grava-
Per garantire un funzionamento soddisfacente, no sul cuscinetto e le forze esterne superano il
i cuscinetti obliqui a due corone di sfere, come carico minimo richiesto. In caso contrario, il
tutti i cuscinetti a sfere e a rulli, devono sem- cuscinetto obliquo a due corone di sfere deve
pre essere sottoposti a un determinato carico essere sottoposto a un carico radiale supple-
minimo, in particolare se funzionano a velocità mentare.

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Cuscinetti obliqui a due corone di sfere

Carico dinamico equivalente Appellativi supplementari


sul cuscinetto I suffissi nell'appellativo utilizzati per identifica-
re alcune caratteristiche dei cuscinetti obliqui
P = Fr + Y1 Fa quando Fa/Fr ≤ e a due corone di sfere SKF sono i seguenti:
P = X Fr + Y2 Fa quando Fa/Fr > e
A Senza taglio sfera
I valori dei fattori di calcolo e, X, Y1 e Y2 dipen- CB Gioco assiale interno controllato
dono dall’angolo di contatto dei cuscinetti e so- C2 Gioco assiale interno inferiore a Nor-
no riportati nella tabella 3. male
C3 Gioco assiale interno superiore a Nor-
Carico statico equivalente male
sul cuscinetto D Anello interno in due parti
J1 Gabbia in lamiera d’acciaio stampata,
PO = Fr + YO Fa design ”a scatto”, centrata sulle sfere
M Gabbia massiccia in ottone, del tipo a
Il valore di YO varia a seconda dell’angolo di feritoie, centrata sulle sfere
contatto ed è riportato nella tabella 3. MA Gabbia massiccia in ottone, del tipo “a
forcella”, centrata sull’anello esterno
MT33 Grasso con addensante al litio di con-
sistenza NLGI 3 per temperature di
esercizio comprese fra –30 e +120 °C
(grado di riempimento normale)
N Scanalatura per anello elastico sull’a-
nello esterno
NR Scanalatura per anello elastico sull’a-
nello esterno, con anello elastico
P5 Precisione dimensionale e di rotazione
conforme alla classe di tolleranza 5
della norma ISO
P6 Precisione dimensionale e funziona-
mento conforme alla classe di tolle-
ranza 6 della norma ISO
P62 P6 + C2
P63 P6 + C3
2RS1 Guarnizione strisciante in gomma
acrilonitrilbutadiene rinforzate con la-
miera d’acciaio stampata su entrambi i
lati del cuscinetto
TN9 Gabbia stampata ad iniezione, design
“a scatto”, in poliammide 6,6 rinforzata
con fibre di vetro, centrata sulle sfere
W64 Riempimento con Solid Oil
2Z Schermo in lamiera d’acciaio stampata
su entrambi i lati del cuscinetto

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Cuscinetti a sfere
a quattro punti di contatto
Esecuzioni .................................................................................................................. 378
Cuscinetti di esecuzione standard ...................................................................................................... 378
Cuscinetti con intagli di arresto .......................................................................................................... 378

Cuscinetti SKF Explorer ............................................................................................... 379

Cuscinetti – dati generali............................................................................................. 379


Dimensioni............................................................................................................................................. 379
Tolleranze............................................................................................................................................... 379
Gioco interno ......................................................................................................................................... 380
Disallineamento .................................................................................................................................... 380
Influenza della temperatura di esercizio sul materiale dei cuscinetti ........................................... 380
Gabbie..................................................................................................................................................... 380
Carico minimo ....................................................................................................................................... 380
Carico dinamico equivalente sul cuscinetto ...................................................................................... 381
Carico statico equivalente sul cuscinetto........................................................................................... 381
Appellativi supplementari .................................................................................................................... 381

Progettazione dei sistemi di cuscinetti......................................................................... 381

Tabella prodotti .......................................................................................................... 382

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 378

Cuscinetti a sfere a quattro punti di contatto

Esecuzioni
I cuscinetti a sfere a quattro punti di contatto
sono cuscinetti radiali obliqui ad una corona di
sfere con piste progettate per sopportare cari-
chi assiali nei due sensi. La capacità di soppor-
tare i carichi radiali non supera una determi-
nata frazione del carico assiale. Questi cusci-
netti occupano uno spazio assiale notevolmen-
te ridotto rispetto ai cuscinetti a due corone.
La gamma standard di cuscinetti a sfere a
quattro punti di contatto SKF comprende i cu-
scinetti delle serie QJ 2 e QJ 3 († fig. 1).
Sono disponibili nelle versioni

• esecuzione standard
• esecuzione con intaglio di arresto.

Inoltre, i cuscinetti a quattro punti di contatto


SKF sono disponibili in altre serie dimensionali,
esecuzioni e dimensioni. Per informazioni su
questi cuscinetti, fare riferimento al “Catalogo
Tecnico Interattivo SKF” disponibile su CD-ROM
oppure online nel sito www.skf.com.

Cuscinetti di esecuzione standard


I cuscinetti a quattro punti di contatto trattati
in questo catalogo presentano un angolo di
contatto di 35° e sono stati concepiti per sop-
portare principalmente carichi assiali. L’anello
interno è scomponibile in due metà. Ciò per-
mette di inserire nel cuscinetto un gran nume-
ro di rulli garantendo un’elevata capacità di ca-
rico del cuscinetto. Questi cuscinetti sono
scomponibili, cioè l’anello esterno con sfere e
gabbia può essere montato separatamente
dalle due metà dell’anello interno. Entrambe le
metà dell’anello interno dei cuscinetti a quattro
punti di contatto della classe SKF Explorer pre-
sentano uno spallamento con rientranza. Ciò
rende migliore il flusso dell’olio quando il cusci-
netto viene utilizzato in combinazione con un
cuscinetto a rulli cilindrici SKF († fig. 2). Inol-
tre, queste rientranze possono essere sfruttate
per facilitare lo smontaggio.

Cuscinetti con intagli di arresto


In molte applicazioni si utilizza un cuscinetto
radiale combinato a un cuscinetto a sfere a
quattro punti di contatto che funge da cusci-
netto assiale ed è montato con gioco radiale

378
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 379

nell’alloggiamento († fig. 2). Per impedire che Cuscinetti – dati generali


l’anello esterno ruoti in direzione circonferen-
ziale, sono disponibili cuscinetti con due intagli Dimensioni
(appellativo con suffisso N2) nell’anello esterno Le dimensioni d’ingombro dei cuscinetti a sfere
posizionati a 180° l’uno dall’altro († fig. 3). SKF a quattro punti di contatto sono conformi
alla norma ISO 15:1998.
Cuscinetti SKF Explorer Tolleranze
I cuscinetti a sfere SKF a quattro contatti sono
I cuscinetti a sfere a quattro punti di contatto prodotti di serie secondo la classe di tolleranza
ad alte prestazioni SKF Explorer sono contras- Normale. Alcune dimensioni sono disponibili
segnati da un asterisco nella tabella dei pro- anche con una precisione maggiore secondo
dotti. I cuscinetti SKF Explorer mantengono gli le specifiche della classe di tolleranza P6.
appellativi dei cuscinetti standard precedenti, I cuscinetti a sfere a quattro contatti SKF Ex-
ad es. QJ 309 N2MA. Tuttavia, ciascun cusci- plorer sono prodotti secondo le specifiche della
netto e la relativa confezione sono contrasse- classe di tolleranza P6. La precisione dimensio-
gnati dal marchio “EXPLORER”. nale è conforme alle tolleranze Normali, ma la
tolleranza della larghezza è ridotta a 0/–40 µm.
I valori per le tolleranze sono conformi alla
norma ISO 492:2002 e sono riportati nelle
tabelle 3 e 4 alle pagine 115 e 116.

379
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 380

Cuscinetti a sfere a quattro punti di contatto

Gioco interno Se è necessaria una gabbia in PEEK diversa


I cuscinetti a sfere SKF a quattro punti di con- da quella ivi descritta, si prenda contatto con
tatto sono costruiti di serie con gioco interno l’Ingegneria di Applicazione SKF.
assiale Normale, ma alcuni tipi sono disponibili
anche con gioco interno maggiorato o minora- Carico minimo
to oppure con limiti di gioco ristretti. Per garantire un funzionamento soddisfacente,
I valori limite delle classi di gioco sono indicati i cuscinetti a sfere a quattro punti di contatto,
in tabella 1 e sono validi prima del montaggio come tutti i cuscinetti a sfere e a rulli, devono
dei cuscinetti e con carico di misura zero. sempre essere sottoposti a un determinato ca-
rico minimo, in particolare se funzionano a ve-
Disallineamento locità elevate o sono soggetti a forti accelerazio-
La capacità di tolleranza al disallineamento tra ni oppure a rapidi cambi di direzione del carico.
anello interno ed esterno dei cuscinetti a sfere In tali condizioni, le forze di inerzia di gabbia e
a quattro punti di contatti è limitata, di conse- sfere nonché l’attrito del lubrificante possono
guenza anche la capacità di compensazione di influire negativamente sulle condizioni di rotola-
eventuali errori di allineamento e la tolleranza mento del cuscinetto, provocando dannosi stri-
rispetto alle inflessioni dell’albero risultano al- sciamenti tra sfere e piste. Il carico minimo ne-
tresì limitate. Tale capacità dipende infatti da cessario da applicare ai cuscinetti a sfere a
determinati fattori che includono il gioco inter- quattro punti di contatto può essere valutato
no durante il funzionamento, le dimensioni del con la seguente formula
cuscinetto e l’entità delle forze e dei momenti
che agiscono sul cuscinetto stesso. La relazione
tra questi fattori risulta complessa e non è
possibile fornire indicazioni di carattere gene-
rale. in cui
In ogni caso, errori di allineamento provocano Fam = carico assiale minimo, kN
sempre un aumento della rumorosità e delle ka = fattore di carico assiale minimo
sollecitazioni sulla gabbia, nonché la riduzione 1 per cuscinetti della serie QJ 2
della durata del cuscinetto. 1,1 per cuscinetti della serie QJ 3
C0 = capacità di carico statico
Influenza della temperatura di esercizio († tabella dei prodotti), kN
sul materiale dei cuscinetti n = velocità di rotazione, giri/min
I cuscinetti a sfere a quattro punti di contatto dm = diametro medio del cuscinetto
SKF, sono sottoposti a uno speciale trattamen- = 0,5 (d + D), mm
to termico. Se sono dotati di gabbia in acciaio,
ottone o PEEK, possono operare a temperature
fino a +150 °C.

Gabbie
I cuscinetti a sfere SKF a quattro punti di con-
tatto sono dotati di una delle seguenti gabbie

• gabbia massiccia in ottone, del tipo a feritoie,


centrata sull’anello esterno, suffisso nell'ap-
pellativo MA († fig. 4)
• gabbia stampata ad iniezione, del tipo a feri-
toie, in polieter-eter-chetone (PEEK) rinfor-
zata con fibre di vetro con scanalature di lu-
brificazione sulle superfici guida, centrata
sull’anello esterno, suffisso PHAS nell'appel-
lativo.

380
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 381

In caso di avviamento a basse temperature o C2H Gioco assiale interno nella metà supe-
elevata viscosità del lubrificante, possono esse- riore della classe C2
re necessari carichi minimi maggiori. General- C2L Gioco assiale interno nella metà infe-
mente, il peso dei componenti che gravano dal riore della classe C2
cuscinetto e le forze esterne superano il carico C3 Gioco assiale interno superiore alla
minimo richiesto. In caso contrario, il cuscinet- classe Normale
to a sfere a quattro punti di contatto deve es- C4 Gioco assiale interno superiore alla
sere sottoposto ad un carico assiale aggiuntivo, classe C3
ad esempio utilizzando molle. CNL Gioco assiale interno nella metà infe-
riore della classe Normale
Carico dinamico equivalente FA Gabbia massiccia in acciaio, del tipo a
sul cuscinetto feritoie, centrata sull’anello esterno
Se i cuscinetti a sfere a quattro punti di contat- MA Gabbia massiccia in ottone, del tipo a
to sono disposti come cuscinetti di vincolo e feritoie, centrata sull’anello esterno
devono sostenere carichi sia radiali che assiali, N2 Due intagli di bloccaggio sulla facciata
il carico dinamico equivalente sul cuscinetto è laterale larga dell’anello esterno, a
dato da 180° l’uno dall’altro
PHAS Gabbia in PEEK rinforzata con fibre di
P = Fr + 0,66 Fa quando Fa/Fr ≤ 0,95 vetro e stampata ad iniezione, del tipo
P = 0,6 Fr + 1,07 Fa quando Fa/Fr > 0,95 a feritoie, centrata sull’anello esterno
con scanalature di lubrificazione sulle
È importante notare che i cuscinetti a sfere a superfici di guida
quattro punti di contatto funzionano corretta- P6 Precisione dimensionale e di rotazione
mente solo se le sfere entrano in contatto in secondo la classe di tolleranza 6 della
un solo punto con la pista dell’anello esterno norma ISO
ed in un solo punto con quella dell’anello inter- P63 P6 + C3
no. Questo si verifica quando il carico assiale P64 P6 + C4
Fa ≥ 1,27 Fr. S1 Anelli dei cuscinetti stabilizzati dimen-
Se il cuscinetto a sfere a quattro punti di con- sionalmente per temperature fino a
tatto ha un certo giuoco radiale nell’alloggia- +200 °C
mento e funge da cuscinetto assiale in combi- 344524 C2H + CNL
nazione con un cuscinetto radiale (la disposi-
zione tipica di questi cuscinetti, † fig. 2 a pa-
gina 378), il carico dinamico equivalente sul
Progettazione dei sistemi
cuscinetto diventa di cuscinetti
P = 1,07 Fa Gli anelli esterni dei cuscinetti disposti come
cuscinetti assiali, con gioco radiale nell’alloggia-
Carico statico equivalente mento, non devono essere bloccati († fig. 2,
sul cuscinetto pagina 378), altrimenti l’anello esterno non
può compensare le variazioni termiche e si ge-
PO = Fr + 0,58 Fa nera una forza aggiuntiva nel cuscinetto. Se
non si può evitare il bloccaggio dell’anello
Appellativi supplementari esterno, è necessario almeno centrarlo con cu-
I suffissi nell'appellativo utilizzati per identifica- ra durante il montaggio.
re alcune caratteristiche dei cuscinetti a sfere a
quattro punti di contatto SKF sono i seguenti.

B20 Tolleranza ridotta sulla larghezza


C2 Gioco assiale interno inferiore alla
classe Normale

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Cuscinetti orientabili a sfere

Esecuzioni .................................................................................................................. 388


Esecuzione base.................................................................................................................................... 388
Cuscinetti con guarnizioni incorporate .............................................................................................. 388
Cuscinetti con anello interno più largo .............................................................................................. 390

Cuscinetti con bussola................................................................................................. 391

Sopporti appropriati ................................................................................................... 392

Cuscinetti – dati generali............................................................................................. 393


Dimensioni............................................................................................................................................. 393
Tolleranze............................................................................................................................................... 393
Disallineamento .................................................................................................................................... 393
Gioco interno ......................................................................................................................................... 393
Gabbie..................................................................................................................................................... 395
Capacità di carico assiale ..................................................................................................................... 395
Carico minimo ....................................................................................................................................... 396
Carico dinamico equivalente sul cuscinetto ...................................................................................... 396
Carico statico equivalente sul cuscinetto........................................................................................... 396
Appellativi supplementari .................................................................................................................... 396

Montaggio dei cuscinetti con foro conico...................................................................... 397


Misurazione della riduzione del gioco................................................................................................ 397
Misurazione dell’angolo di serraggio della ghiera ............................................................................ 398
Misurazione dell’avanzamento assiale ............................................................................................... 398
Informazioni di montaggio supplementari........................................................................................ 399

Tabelle prodotti........................................................................................................... 400


Cuscinetti orientabili a sfere................................................................................................................ 400
Cuscinetti orientabili a sfere con guarnizione incorporata ............................................................. 406
Cuscinetti orientabili a sfere con anello interno più largo .............................................................. 408
Cuscinetti orientabili a sfere con bussola di trazione ...................................................................... 410

387
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 388

Cuscinetti orientabili a sfere

Esecuzioni
Il cuscinetto orientabile a sfere è stato inventa-
to dalla SKF. Poiché è dotato di due corone di
sfere ed un’unica pista sferica sull’anello ester-
no, questo cuscinetto è orientabile ed insensi-
bile ai disallineamenti angolari dell’albero ri-
spetto all’alloggiamento. È particolarmente
adatto alle applicazioni in cui si prevedono note-
voli inflessioni dell’albero o errori di allineamen-
to. Inoltre il cuscinetto orientabile a sfere, tra
tutti i cuscinetti volventi, è quello a minor attri-
to, il che gli consente di operare senza scaldarsi
anche a velocità elevate. La SKF produce cusci-
netti orientabili a sfere in diverse esecuzioni

• cuscinetti dell’esecuzione base, aperta


(† fig. 1)
• cuscinetti con guarnizioni incorporate
(† fig. 2)
• cuscinetti aperti con anello interno più largo
(† fig. 3).

Esecuzione base
I cuscinetti SKF orientabili a sfere nell’esecu-
zione base sono disponibili sia con foro cilindri-
co che con foro conico, in determinate gamme
dimensionali (conicità 1:12). I cuscinetti di
grandi dimensioni delle serie 130 e 139 conce-
piti in origine per alcune applicazioni nelle car-
tiere, si possono impiegare in qualsiasi applica-
zione in cui un basso attrito sia caratteristica
prioritaria rispetto ad una grande capacità di ca-
rico. Questi cuscinetti sono muniti di scanalatura
anulare e fori di lubrificazione sull’anello esterno
e su quello interno († fig. 4). In alcuni cusci-
netti delle serie 12 e 13 le sfere sporgono ri-
spetto alle facciate; i valori relativi a questa
sporgenza, indicati nella tabella 1, devono es-
sere presi in considerazione quando si proget-
tano i particolari adiacenti.

Cuscinetti con guarnizioni incorporate


I cuscinetti orientabili a sfere SKF sono anche
disponibili nella versione con guarnizioni incor-
porate, ovvero guarnizioni striscianti, su en-
trambi i lati, suffisso 2RS1 nell'appellativo
(† fig. 5). Queste guarnizioni, rinforzate con
un lamierino in acciaio, sono in gomma acrilo-
nitrilbutadiene (NBR), resistente all’olio e all’u-
sura. L’intervallo delle temperature di esercizio

388
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 389

consentite per queste guarnizioni va dai –40 a incorporate sono disponibili con foro cilindrico,
+100 °C e, per brevi periodi, fino ai +120 °C. Il e, in alcune gamme dimensionali, anche con
labbro di tenuta esercita una leggera pressione foro conico (conicità 1:12).
su un’apposita scanalatura liscia, ricavata sul-
l’anello interno. Nota
I cuscinetti con guarnizioni incorporate sono I cuscinetti con guarnizioni incorporate sono
lubrificati di serie con un grasso al litio, carat- lubrificati a vita e non richiedono manutenzio-
terizzato da buone proprietà antiruggine ed al- ne. Questi cuscinetti non devono essere lavati
tre proprietà indicate nella tabella 2. o riscaldati a temperature superiori agli 80 °C
I cuscinetti orientabili a sfere SKF con tenute prima del montaggio.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 390

Cuscinetti orientabili a sfere

Cuscinetti con anello interno più largo


I cuscinetti orientabili a sfere con un anello
interno più largo sono destinati ad applicazioni
a bassi requisiti, in cui sono previsti alberi otte-
nuti per trafilatura. Le speciali tolleranze del
foro garantiscono facilità di montaggio e
smontaggio.
I cuscinetti si fissano assialmente sull’albero
per mezzo di una spina o una vite († fig. 6),
inserita nell’incavo previsto su un lato dell’anel-
lo interno e che impedisce anche la rotazione
di quest’ultimo sull’albero.
Quando un albero viene montato su due di
questi cuscinetti, gli incavi ricavati negli anelli
interni devono essere disposti l’uno di fronte
all’altro oppure in posizione contrapposta
(† fig. 7). In caso contrario l’albero si trova a
essere assialmente vincolato in un solo senso.

390
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 391

Cuscinetti con bussola


Per fissare su un albero cilindrico i cuscinetti
con foro conico si impiegano bussole di trazio-
ne o di pressione, le quali facilitano il montag-
gio e lo smontaggio e spesso semplificano il si-
stema.
Le bussole di trazione († fig. 8 e fig. 9) sono
più comuni di quelle di pressione († fig. 10),
dato che non richiedono dispositivi di ancorag-
gio assiale sull’albero. Per questo motivo, la ta-
bella prodotti, da pagina 410, riporta solo le
bussole di trazione ed i relativi cuscinetti.
Le bussole di trazione SKF sono tagliate e ven-
gono fornite complete di ghiera di bloccaggio
e dispositivo di sicurezza. Le bussole di trazio-
ne, da impiegarsi con i cuscinetti orientabili a
sfere dotati di guarnizioni incorporate, sono
munite di una rosetta di sicurezza speciale che
presenta una sporgenza sul lato che si affaccia
sul cuscinetto e che serve ad evitare possibili
danneggiamenti della guarnizione di tenuta
(† fig. 11).
Queste bussole sono contraddistinte dal suffis-
so C nell'appellativo.

391
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 392

Cuscinetti orientabili a sfere

Sopporti appropriati
I cuscinetti orientabili a sfere con foro cilindrico
o con foro conico e bussola di trazione si pos-
sono montare in vari corpi di sopporto, come
ad esempio

• tipi ritti SNL, serie 2, 3, 5 e 6 († fig. 13)


• tipi TVN
• tipi flangiati 7225(00)
• tipi ritti SAF per alberi in pollici.

I cuscinetti con anello interno più largo si pos-


sono montare in corpi di sopporto speciali, co-
me ad esempio

• tipi ritti TN
• tipi flangiati I1200(00).

Una breve descrizione di questi sopporti è ri-


portata nella sezione “Sopporti per cuscinetti”,
da pagina 703. Per informazioni dettagliate sui
sopporti si faccia riferimento al “Catalogo Tec-
nico Interattivo SKF”, disponibile online all’indi-
rizzo www.skf.com.

392
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 393

Cuscinetti – dati generali


Dimensioni
Le dimensioni d’ingombro dei cuscinetti
orientabili a sfere SKF sono conformi alla
ISO 15:1998, ad eccezione di quelle delle ver-
sioni con anello interno più largo, che seguono
la DIN 630, parte 2, norma che però è stata
ritirata nel 1993.

Tolleranze
I cuscinetti orientabili a sfere SKF sono di re-
gola prodotti con tolleranze Normali, ad ecce-
zione delle versioni con anello interno più lar-
go, che presentano un foro realizzato con tolle-
ranza JS7.
I valori delle tolleranze Normali sono conformi
alla ISO 492:2002 e sono riportati nella tabel-
la 3 a pagina 115.

Disallineamento
La forma costruttiva dei cuscinetti orientabili a
sfere è tale da consentire disallineamenti an-
golari fra anello interno e anello esterno senza
influire negativamente sulle prestazioni.
Nella tabella 4 sono riportati i valori indicativi
di disallineamento ammissibile fra gli anelli in
condizioni normali di esercizio. La possibilità di
sfruttare in pieno tali valori dipende dalla con-
formazione del sistema e dal tipo di guarnizio-
ne utilizzato.

Gioco interno
Di regola, i cuscinetti SKF orientabili a sfere
presentano un gioco interno radiale Normale,
ma molte versioni sono anche disponibili con
gioco maggiorato C3. Molti cuscinetti possono
essere forniti anche con un gioco minore C2 o
con gioco molto maggiore C4.
I cuscinetti delle serie 130 e 139 sono di rego-
la prodotti con gioco interno radiale C3.
Le versioni con anello interno più largo sono
prodotte con gioco interno radiale compreso
nella gamma C2 + Normale.
I valori del gioco, che sono riportati nella tabella
5, sono conformi alla norma ISO 5753: 1991 e
si riferiscono ad un cuscinetto non montato e
carico di misura zero.

393
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 394

Cuscinetti orientabili a sfere

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 395

Gabbie grassi con olio base sintetico e di lubrificanti


I cuscinetti SKF orientabili a sfere sono di re- contenenti una grande quantità di additivi EP,
gola muniti di uno dei seguenti tipi di gabbia, se usati ad alte temperature, i lubrificanti ge-
a seconda della serie e delle dimensioni neralmente utilizzati per i cuscinetti volventi
(† fig. 14) non hanno influenze negative sulle proprietà
delle gabbie.
• gabbia in lamiera di acciaio stampata mono- Nel caso di sistemi che devono funzionare in
blocco, centrata sulle sfere, nessun suffisso modo continuo a temperature elevate od in
nell'appellativo (a) condizioni difficili, si consiglia l’uso di tipi con
• gabbia in lamiera di acciaio in due parti, gabbie in lamiera d’acciaio stampate o massic-
centrata sulle sfere, nessun suffisso nell'ap- ce in ottone.
pellativo (b) Informazioni particolareggiate sulla resistenza
• gabbia stampata ad iniezione del tipo a scat- alle temperature e l’idoneità delle gabbie sono
to, monoblocco (c) o in due parti, in poliam- riportate nella sezione “Materiali delle gabbie”,
mide 6,6 rinforzata con fibre di vetro, cen- da pagina 128.
trata sulle sfere, suffisso TN9 nell'appellativo
• gabbia del tipo a scatto stampata ad iniezio- Capacità di carico assiale
ne, monoblocco (c) o in due parti, in poliam- Nei cuscinetti orientabili a sfere con bussola di
mide 6,6, centrata sulle sfere, suffisso TN trazione, che devono essere montati su alberi
nell'appellativo trafilati senza spallamento integrato, la capaci-
• gabbia massiccia in ottone monoblocco o in tà di sopportare carichi assiali dipende dall’at-
due parti (d), centrata sulle sfere, suffisso M trito fra bussola e albero. Il carico assiale am-
o nessun suffisso (grandi dimensioni) nel- missibile si può determinare in modo approssi-
l'appellativo. mativo con la formula

Per informazioni sulla disponibilità di cuscinetti Fap = 0,003 B d


muniti di gabbie non standard contattare la
SKF. in cui
Fap = carico massimo assiale ammissibile, kN
Nota B = larghezza cuscinetto, mm
I cuscinetti orientabili a sfere con gabbia in po- d = diametro foro del cuscinetto, mm
liammide 6,6 si possono impiegare a fino a
+120 °C. Ad eccezione di alcuni oli sintetici, di

395
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 396

Cuscinetti orientabili a sfere

Carico minimo Appellativi supplementari


Per garantire un funzionamento soddisfacente, I suffissi nell'appellativo utilizzati per identifica-
i cuscinetti orientabili a sfere, come tutti i cu- re alcune caratteristiche dei cuscinetti orienta-
scinetti volventi, devono sempre essere sog- bili a sfere SKF sono i seguenti.
getti ad un certo carico minimo, soprattutto se
ruotano a velocità elevate o sono sottoposti ad C3 Gioco interno radiale superiore a quel-
accelerazioni elevate o a rapidi cambiamenti di lo Normale
direzione del carico. In questi casi, le forze d’i- E Esecuzione interna ottimizzata
nerzia delle sfere e della gabbia, nonché l’attri- K Foro conico, conicità 1:12
to nel lubrificante, possono influire negativa- M Gabbia massiccia in ottone, centrata
mente sulle condizioni di rotolamento del siste- sulle sfere
ma e provocare strisciamenti dannosi tra le 2RS1 Guarnizione strisciante in gomma
sfere e le piste. Il carico minimo necessario da acrilonitilbutadiene (NBR) con rinforzo
applicare ai cuscinetti orientabili a sfere può in lamiera d’acciaio, su entrambi i lati
essere calcolato con la formula del cuscinetto
TN Gabbia del tipo a scatto stampata ad
Pm = 0,01 C0 iniezione, in poliammide 6,6, centrata
sulle sfere
in cui TN9 Gabbia del tipo a scatto stampata ad
Pm = carico equivalente minimo sul cuscinetto, iniezione, in poliammide 6,6 rinforzata
kN con fibra di vetro, centrata sulle sfere
C0 = coefficiente di carico statico
(† tabelle dei prodotti), kN

In caso di avviamento a basse temperature o


quando il lubrificante ha una viscosità elevata,
il carico minimo necessario può anche essere
superiore. Il peso dei componenti che gravano
sul cuscinetto, insieme alle forze esterne, ge-
neralmente supera il carico minimo necessario.
In caso contrario, il cuscinetto orientabile a sfe-
re deve essere sottoposto ad un carico radiale
aggiuntivo, per esempio aumentando la tensio-
ne della cinghia o usando mezzi analoghi.

Carico dinamico equivalente


sul cuscinetto

P = Fr + Y1 Fa quando Fa/Fr ≤ e
P = 0,65 Fr + Y2 Fa quando Fa/Fr > e

I valori dei fattori e, Y1, Y2 sono riportati nella


tabelle dei prodotti.

Carico statico equivalente


sul cuscinetto

P0 = Fr + Y0 Fa

I valori di Y0 sono riportati nelle tabelle dei


prodotti.

396
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 397

Montaggio dei cuscinetti


con foro conico
I cuscinetti con foro conico si montano sempre
con interferenza su una sede conica dell’albero
o di una bussola, sia di trazione che di pressio-
ne. Per misurare il grado di interferenza del-
l’accoppiamento si può valutare sia la riduzione
del gioco interno radiale nel cuscinetto sia l’en-
tità dell’avanzamento dell’anello interno sulla
sede conica.
Metodi idonei di montaggio dei cuscinetti
orientabili a sfere con foro conico sono i se-
guenti:

• Misurazione della riduzione del gioco.


• Misurazione dell’angolo di serraggio della
ghiera di bloccaggio.
• Misurazione dell’avanzamento assiale.

Misurazione della riduzione del gioco


Per montare i cuscinetti orientabili a sfere della
versione base con gioco interno radiale Nor-
male relativamente piccolo, è generalmente
sufficiente verificare quest’ultimo durante l’a-
vanzamento sulla sede, facendo girare e oscil-
lare l’anello esterno. Se il cuscinetto è montato
in maniera idonea, l’anello esterno deve ruota-
re con facilità, ma nello stesso tempo offrire
una leggera resistenza all’oscillazione; in que-
ste condizioni il cuscinetto avrà l’interferenza
necessaria. In alcuni casi il gioco interno resi-
duo può essere troppo piccolo per l’applicazio-
ne e quindi si ricorre a un cuscinetto con gioco
interno C3.

397
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 398

Cuscinetti orientabili a sfere

Misurazione dell’angolo di serraggio


della ghiera
L’impiego dell’angolo di serraggio della ghiera
di bloccaggio α († fig. 15) rappresenta un
metodo semplice per il corretto montaggio dei
cuscinetti orientabili a sfere con foro conico. I
valori consigliati per l’angolo di serraggio a so-
no riportati nella tabella 6.
Prima di iniziare la procedura di serraggio, bi-
sogna spingere il cuscinetto sulla sede conica
fino a che il foro del cuscinetto o della bussola
non viene a contatto con la sede sull’albero per
l’intera circonferenza, cioè l’anello esterno non
può essere ruotato sull’albero. A questo punto,
ruotando la ghiera dell’angolo a, indicato, il cu-
scinetto viene premuto sulla sede conica.
Il gioco residuo del cuscinetto va controllato
facendo ruotare e oscillare l’anello esterno.
Svitare quindi la ghiera, inserire la rondella in
posizione e stringere nuovamente la ghiera.
Bloccare la ghiera inserendo uno dei denti del-
la rondella di sicurezza in uno degli intagli della
ghiera stessa.

Misurazione dell’avanzamento assiale


Il montaggio dei cuscinetti con foro conico può
essere eseguito misurando l’avanzamento as-
siale dell’anello interno sulla sua sede. I valori
consigliati per l’avanzamento assiale necessario
“s”, per applicazioni generiche, sono riportati
nella tabella 6.
In questi casi, il metodo più idoneo è il metodo
“Drive-up” SKF, che rappresenta una procedu-
ra molto affidabile e agevole per determinare
la posizione di partenza del cuscinetto, dalla
quale misurare lo spostamento assiale. A que-
sto scopo sono necessari i seguenti attrezzi di
montaggio († fig. 16)

• una ghiera idraulica SKF del tipo HMV .. E


(a)
• una pompa idraulica idonea (b)
• un manometro (c), adatto alle condizioni di
montaggio
• un comparatore (d).

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Mediante il metodo drive-up, il cuscinetto vie-


ne spinto sulla sua sede in una determinata
posizione iniziale († fig. 17), grazie ad una
data pressione dell’olio (ovvero corrispondente
ad una certa forza di avanzamento), nella ghie-
ra idraulica. In questo modo, si ottiene parte
della necessaria riduzione di gioco radiale in-
terno. La pressione dell’olio viene monitorata
con il manometro. Il cuscinetto viene quindi
spinto dalla posizione iniziale a quella finale. Lo
spostamento assiale “ss” si può determinare
con precisione servendosi del comparatore
montato sulla ghiera idraulica.
La SKF ha calcolato determinati valori per la
pressione olio e l’avanzamento assiale necessa-
ri per i singoli cuscinetti. Questi valori si posso-
no applicare a sistemi di cuscinetti († fig. 18),
dotati di

• una interfaccia di scorrimento (a e b) oppure


• due interfacce di scorrimento (c).

Informazioni di montaggio
supplementari
Per ulteriori informazioni sul montaggio di cu-
scinetti orientabili a sfere in generale o con
l’ausilio del metodo Drive-up SKF

• fare riferimento al manuale “Metodo Drive-


up SKF” su CD-ROM
• visitare il sito www.skf.com/mount.

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Cuscinetti a rulli cilindrici

Cuscinetti ad una corona di rulli cilindrici .................. 419

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Cuscinetti a rulli cilindrici

SKF produce cuscinetti a rulli cilindrici in diver-


se esecuzioni, serie e dimensioni. La maggior
parte dei cuscinetti è ad una corona con gab-
bia. I cuscinetti ad una o due corone, a pieno
riempimento (senza gabbia), completano la
gamma standard SKF per prodotti industriali. I
cuscinetti con gabbia sono in grado di soppor-
tare forti carichi radiali e nello stesso tempo di
funzionare a velocità elevate. I cuscinetti a pie-
no riempimento sono adatti per carichi radiali
molto forti a velocità moderate.
I rulli prodotti dalla SKF sono la componente
chiave dei cuscinetti a rulli cilindrici. La loro
geometria, il cosiddetto profilo logaritmico,
consente una distribuzione ottimale delle solle-
citazioni nelle aree di contatto del cuscinetto.
La finitura superficiale favorisce la formazione
della pellicola di lubrificante e ottimizza il roto-
lamento dei corpi. Fra i vantaggi offerti da que-
sta esecuzione, rispetto a quelle tradizionali, vi
sono una maggiore affidabilità operativa e una
minore sensibilità al disallineamento.
Oltre all’assortimento standard, l’ampia gamma
SKF di cuscinetti a rulli cilindrici comprende i
seguenti tipi

• ad una corona, di alta precisione, completa-


mente in acciaio o ibridi († fig. 1)
• a due corone, di alta precisione, completa-
mente in acciaio o ibridi († fig. 2)
• cuscinetti a rulli cilindrici ed unità cuscinetto
per boccole ferrotranviarie († fig. 3)
• a una corona, per motori a trazione in appli-
cazioni ferrotranviarie
• aperti, a più corone, con guarnizione incor-
porata per laminatoi († fig. 4)
• cuscinetti di spallamento per laminatoi a
freddo del tipo a grappolo († fig. 5)
• rulli pressori per forni continui († fig. 6).

Per maggiori informazioni su questi cuscinetti,


fare riferimento al “Catalogo Tecnico Interattivo
SKF”, disponibile su CD-ROM oppure online al-
l’indirizzo www.skf.com.

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Altri cuscinetti a rulli cilindrici per applicazioni


speciali prevedono un rivestimento isolato elet-
tricamente, detto INSOCOAT®. Per maggiori
informazioni su questi cuscinetti, vedere la
sezione “Prodotti tecnologicamente avanzati”
di questo catalogo, da pagina 629.

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Cuscinetti ad una corona


di rulli cilindrici
Esecuzioni .................................................................................................................. 420
Esecuzioni standard ............................................................................................................................. 420
Anelli reggispinta .................................................................................................................................. 421
Esecuzioni speciali ................................................................................................................................ 422

Cuscinetti SKF Explorer ............................................................................................... 424

Cuscinetti – dati generali............................................................................................. 424


Dimensioni............................................................................................................................................. 424
Tolleranze............................................................................................................................................... 424
Gioco interno radiale ............................................................................................................................ 424
Gioco interno assiale ............................................................................................................................ 424
Disallineamento .................................................................................................................................... 424
Spostamento assiale ............................................................................................................................ 428
Influenza della temperatura di funzionamento sul materiale dei cuscinetti ................................ 428
Gabbie..................................................................................................................................................... 428
Coefficienti di velocità........................................................................................................................... 429
Carico minimo ....................................................................................................................................... 429
Capacità di carico dinamico assiale .................................................................................................... 430
Carico dinamico equivalente sul cuscinetto ...................................................................................... 431
Carico statico equivalente sul cuscinetto........................................................................................... 431
Appellativi supplementari .................................................................................................................... 432

Tabella prodotti .......................................................................................................... 434

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Cuscinetti ad una corona di rulli cilindrici

Esecuzioni Esecuzione NU
L’anello esterno di un cuscinetto NU presenta
Esecuzioni standard due orletti integrali, mentre quello interno ne
In un cuscinetto a una corona di rulli cilindrici, è privo (a). Lo spostamento assiale dell’albero
i rulli sono sempre guidati fra gli orletti “aperti” rispetto all’alloggiamento può avvenire nei due
integrali presenti su uno degli anelli († fig. 1). sensi all’interno del cuscinetto stesso.
Tali orletti, combinati con le estremità del rullo
appositamente progettate e sottoposte a finitu- Esecuzione N
ra superficiale, consentono una migliore lubri- L’anello interno di un cuscinetto N presenta
ficazione, un attrito ridotto e quindi temperatu- due orletti integrali e quello esterno è privo di
re di esercizio inferiori. orletti (b). Lo spostamento assiale dell’albero
L’anello munito di orletti, insieme al gruppo rispetto all’alloggiamento può avvenire nei due
rulli-gabbia, può essere separato dall’altro sensi all’interno del cuscinetto stesso.
anello, il che facilita il montaggio e lo smontag-
gio, soprattutto quando le condizioni di carico Esecuzione NJ
esigono che gli anelli siano montati con inter- L’anello esterno di un cuscinetto NJ presenta
ferenza. due orletti integrali, mentre quello interno è
I cuscinetti SFK ad una corona di rulli cilindrici dotato di un solo orletto (c). Questi cuscinetti
sono in grado di sopportare forti carichi radiali possono quindi vincolare assialmente l’albero
e nello stesso tempo permettono elevate velo- in un senso.
cità. Sono prodotti in diverse esecuzioni, che
differiscono essenzialmente per la configura- Esecuzione NUP
zione degli orletti. Le esecuzioni più comuni L’anello esterno di un cuscinetto NUP presenta
(† fig. 2) sono descritte di seguito ed elencate due orletti integrali e l’anello interno un orletto
nella tabella di prodotto, da pagina 434. integrale ed uno non integrale riportato (d).
Questi cuscinetti sono idonei per l’utilizzo come
cuscinetti fissi, ossia possono vincolare assial-
mente l’albero nei due sensi.

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Anelli reggispinta
Gli anelli reggispinta, con appellativo della serie
HJ, sono stati progettati per stabilizzare i cu-
scinetti a rulli cilindrici di tipo NU e NJ in dire-
zione assiale (e ed f). Ci sono varie ragioni per
includerli nelle progettazioni:

• I cuscinetti di vincolo del tipo NJ o NUP non


sono disponibili.
• Per fornire una sede più stabile ai sistemi di
vincolo con carichi elevati, che utilizzino cu-
scinetti del tipo NJ, con anello interno a lar-
ghezza piena, invece dei cuscinetti di tipo
NUP, che hanno un anello interno più corto
e l’anello di spallamento riportato.
• Per semplificare la progettazione e/o per
semplificare le procedure di montaggio/
smontaggio.

Gli anelli reggispinta SKF, prodotti in acciaio


al carbonio cromato, sono temprati e rettificati.
Lo scostamento laterale massimo consentito è
conforme alle tolleranze Normali della SKF per
i relativi cuscinetti. Gli anelli reggispinta HJ, se
disponibili, sono elencati nella tabella prodotti
con i relativi appellativi e dimensioni insieme al
cuscinetto corrispondente.

Esecuzione NU + anello reggispinta HJ


Un cuscinetto di esecuzione NU con anello reg-
gispinta HJ (e) può essere utilizzato per vinco-
lare assialmente l’albero in una direzione. La
SKF consiglia di non utilizzare gli anelli reggi-
spinta standard da entrambi i lati di un cusci-
netto di esecuzione NU, poiché potrebbero
bloccare assialmente i rulli.

Esecuzione NJ + anello reggispinta HJ


Un cuscinetto di esecuzione NJ con anello reg-
gispinta HJ (f) può essere utilizzato per vinco-
lare assialmente l’albero nelle due direzioni.

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Cuscinetti ad una corona di rulli cilindrici

Esecuzioni speciali
La gamma SKF include anche una scelta di cu-
scinetti a rulli cilindrici di esecuzione NU senza
l’anello interno († fig. 3), prefisso nell'appella-
tivo RNU e, cuscinetti di esecuzione N senza
l’anello esterno († fig. 4), prefisso nell'appel-
lativo RN. Questi cuscinetti rappresentano la
soluzione ideale per le applicazioni con piste
temprate e rettificate sull’albero o sul foro della
sede († sezione “Piste sull’albero e nell’allog-
giamento”, a pagina 178). Poiché i cuscinetti
RNU, per esempio, non necessitano di anello
interno, il diametro dell’albero può essere più
ampio ed è quindi possibile ottenere sistemi
più resistenti e più rigidi. Inoltre, lo sposta-
mento assiale consentito dell’albero rispetto al-
la sede è limitato solo dalla larghezza della pi-
sta sull’albero, nel caso di esecuzioni RNU, o
nel foro dell’alloggiamento, nel caso di esecu-
zioni RN.
La gamma SKF comprende anche altri tipi di
cuscinetti ad una corona di rulli cilindrici, come
quelli con anello interno largo e quelli con con-
figurazioni di orletti diverse rispetto alle esecu-
zioni standard († fig. 5), e cuscinetti con nu-
mero disegno di dimensioni differenti da quelle
standard. Per maggiori dettagli su questi tipi di
cuscinetti, fare riferimento al “Catalogo Tecnico
Interattivo SKF”, disponibile su CD-ROM oppu-
re online nel sito www.skf.com.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 423

Cuscinetti con foro conico


I cuscinetti SKF ad una corona di rulli cilindrici
vengono prodotti di serie con foro cilindrico.
Tuttavia, si possono fornire alcuni cuscinetti
con foro conico 1:12 († fig. 6). I cuscinetti con
foro conico presentano un gioco radiale interno
più grande rispetto a quello dei tipi corrispon-
denti con foro cilindrico e sono identificati dal
suffisso K nell'appellativo. Per informazioni sul-
la disponibilità, contattare la SKF.

Cuscinetti con scanalatura per anello


di ancoraggio
Alcuni cuscinetti ad una corona di rulli cilindrici
sono prodotti anche con una scanalatura per
anello di ancoraggio sull’anello esterno
(† fig. 7). Sono identificati dal suffisso N nel-
l'appellativo. Dato che possono essere vincolati
assialmente nel foro di alloggiamento mediante
un anello di sostegno o ancoraggio, il sistema
può essere semplificato e reso più compatto.
Verificarne la disponibilità presso la SKF prima
di eseguire l’ordine.
Le dimensioni della scanalatura e del raccordo
ad essa adiacente sono conformi alla norma
ISO 464:1995, che specifica anche le dimen-
sioni corrette degli anelli di ancoraggio.

Cuscinetti con intagli di arresto


In alcune applicazioni, in cui è essenziale ese-
guire facilmente montaggio e smontaggio, gli
anelli esterni devono essere montati con ac-
coppiamento libero nell’alloggiamento. Per evi-
tare che l’anello esterno ruoti in direzione peri-
ferica, alcuni cuscinetti ad una corona di rulli
cilindrici sono prodotti anche con

• un intaglio di arresto con suffisso nell'appel-


lativo N1 oppure
• due intagli di arresto posizionati a 180° l’uno
dall’altro, con suffisso N2,

su una facciata dell’anello esterno († fig. 8).


Verificare la disponibilità presso la SKF prima
di eseguire l’ordine. Le dimensioni degli intagli
di arresto sono conformi alla norma
DIN 54121: 2000.

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Cuscinetti ad una corona di rulli cilindrici

Cuscinetti SKF Explorer I componenti scomponibili di tutti i cuscinetti


SKF con gioco standard e di quelli con gioco
I cuscinetti a rulli cilindrici SKF Explorer ad alte ridotto sono intercambiabili.
prestazioni sono contraddistinti da un asterisco
nella tabella dei prodotti. I cuscinetti SKF Ex- Gioco interno assiale
plorer mantengono l'appellativo dei cuscinetti I cuscinetti a rulli cilindrici di esecuzione NUP,
standard, ad es. NU 216 ECP. Tuttavia, sia il ossia in grado di vincolare assialmente l’albero
cuscinetto che la relativa confezione sono con- nei due sensi, sono prodotti con il gioco interno
trassegnati con la dicitura “EXPLORER”. assiale indicato nella tabella 2. Il gioco assiale
dei tipi di esecuzione NJ, se combinati con un
anello di spalleggiamento HJ, è quello riportato
Cuscinetti – dati generali nella tabella 3.
I limiti di gioco riportati nelle tabelle 2 e 3 so-
Dimensioni no da considerarsi indicativi. Quando si misura
Le dimensioni dei cuscinetti SKF ad una corona il gioco assiale interno i rulli potrebbero infatti
di rulli cilindrici sono conformi alla norma inclinarsi, causando un aumento del gioco as-
ISO 15:1998. siale che può corrispondere, ad esempio,
Le dimensioni degli anelli di spalleggiamento
HJ corrispondono a quelle specificate nella • per i cuscinetti delle serie 2, 3 e 4, al gioco
norma ISO 246: 1995. interno radiale oppure
• per i cuscinetti delle serie 22 e 23, a 2/3 del
Tolleranze gioco interno radiale.
I cuscinetti SKF ad una corona di rulli cilindrici
sono di regola prodotti con tolleranze normali Disallineamento
per quanto riguarda la precisione dimensionale La capacità dei cuscinetti ad una corona di rulli
e con tolleranze P6 per quanto riguarda la pre- cilindrici di ammettere disallineamenti angolari
cisione di rotazione. dell’anello interno rispetto a quello esterno è li-
Le tolleranze corrispondono a quelle specificate mitata a pochi primi. I valori effettivi sono
nella norma ISO 492:2002 e sono riportate
nelle tabelle 3 e 4 alle pagine 115 e 116. • 4 primi per i cuscinetti delle serie 10, 12, 2,
3e4
Gioco interno radiale • 3 primi per i cuscinetti delle serie 20, 22 e
I cuscinetti SKF ad una corona di rulli cilindrici 23.
sono di regola prodotti con un gioco interno
radiale Normale e la maggior parte di essi è Questi valori indicativi si applicano ai cuscinetti
anche disponibile con gioco interno radiale C3. che non devono fungere da vincolo assiale, a
Alcuni cuscinetti possono essere forniti con un condizione che le posizioni degli assi di albero e
gioco minore C2 o significativamente maggiore, alloggiamento restino invariate. Sono consenti-
C4. Alcuni cuscinetti, inoltre, sono prodotti con ti maggiori disallineamenti, che tuttavia posso-
gioco ridotto speciale. Tale gioco speciale corri- no abbreviare la durata del cuscinetto. In casi
sponde alla sezione di una gamma di gioco di questo tipo, contattare l’Ingegneria di Appli-
standard o a più sezioni di due gamme di gio- cazione della SKF.
chi adiacenti. Quando i cuscinetti sono utilizzati per vincolare
Su richiesta, possono essere forniti cuscinetti assialmente l’albero, i valori sopra citati vanno
con un gioco non standard o con giochi ridotti ridotti, dato che un carico non uniforme sugli
speciali. orletti può dare luogo ad una maggiore usura
I limiti effettivi di gioco per i cuscinetti con foro e anche a frattura degli orletti stessi.
cilindrico sono riportati nella tabella 1 e sono I valori massimi sopra indicati non si applicano
conformi alla norma ISO 5753:1991. I valori si ai cuscinetti di esecuzione NUP o NJ con anello
riferiscono ai cuscinetti non montati e con cari- di spalleggiamento HJ. Dato che questi cusci-
co di misura zero. netti hanno due orletti sull’anello interno e

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Cuscinetti ad una corona di rulli cilindrici

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Cuscinetti ad una corona di rulli cilindrici

due orletti su quello esterno e il gioco interno


assiale è relativamente ridotto, il cuscinetto
può essere soggetto a sollecitazioni assiali. In
caso di dubbi, contattare l’Ingegneria di Appli-
cazione SKF.

Spostamento assiale
I cuscinetti a rulli cilindrici con anello interno o
esterno privo di orletti, di esecuzione NU e N e,
quelli di esecuzione NJ con un orletto integrale
sull’anello interno, possono compensare, entro
certi limiti, lo spostamento assiale dell’albero
rispetto all’alloggiamento, causato dalla dilata-
zione termica († fig. 9). Poiché lo sposta-
mento assiale avviene all’interno del cuscinet-
to, e non fra cuscinetto e albero o foro di allog-
giamento, durante la rotazione del cuscinetto
non vi è praticamente alcun aumento dell’attri-
to. I valori dello spostamento assiale consentito
“s” dalla posizione normale di un anello del cu-
scinetto rispetto all’altro sono riportati nella ta-
bella prodotti.

Influenza della temperatura


di funzionamento
sul materiale dei cuscinetti
I cuscinetti SKF a rulli cilindrici sono sottoposti
a speciali trattamenti termici. Quando muniti di
gabbia di acciaio, ottone o PEEK, possono es-
sere utilizzati fino a +150 °C.

Gabbie
A seconda del tipo, dimensioni e serie, i cusci-
netti a singola corona di rulli cilindrici sono
muniti normalmente di uno dei seguenti tipi di
gabbia († fig. 10)

• stampata ad iniezione, del tipo a feritoie, in


poliammide 6,6 rinforzata con fibre di vetro,
centrata sui rulli, con suffisso P nell'appella-
tivo (a)
• stampata, del tipo a feritoie, in lamiera di
acciaio non temprato, centrata sui rulli, con
suffisso J nell'appellativo (b)
• monoblocco, massiccia in ottone, del tipo a
feritoie, centrata sull’anello interno o ester-
no, con suffissi ML o MP (c)
• massiccia di ottone in due parti, centrata sui
rulli, con suffisso M, o centrata sull’anello
esterno, con suffisso MA, o sull’anello inter-
no, con suffisso MB (d).

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Un gran numero di cuscinetti della gamma tollerate e l’idoneità delle gabbie, vedere la
standard SKF sono disponibili di serie con di- sezione “Materiali delle gabbie”, da pagina 128.
versi tipi di gabbia, in modo da rendere possi-
bile la scelta del cuscinetto con gabbia più ido- Coefficienti di velocità
neo per le condizioni di applicazione († tabella Le velocità limite sono definite da determinati
prodotti). criteri, che comprendono la stabilità di forma
In caso di applicazioni complesse, come i com- e la resistenza della gabbia († sezione “Velo-
pressori, è diventato sempre più comune l’im- cità limite” a pagina 104). I valori elencati nella
piego di cuscinetti SKF dotati di gabbia stam- tabella prodotti sono validi per gabbie stan-
pata ad iniezione in polieter-eter-chetone dard. Per semplificare la valutazione della ve-
(PEEK) rinforzato con fibre di vetro. Le eccezio- locità limite per i cuscinetti con gabbia alterna-
nali proprietà del PEEK sono costituite da ec- tiva o viceversa, la tabella 4 riporta i fattori di
cellente combinazione di resistenza e flessibili- conversione idonei.
tà, ampia gamma di temperature, elevata resi-
stenza all’attacco chimico ed usura nonché Carico minimo
buone caratteristiche di lavorazione. Se sono Per garantire un funzionamento soddisfacente,
necessari cuscinetti con gabbia in PEEK, con- i cuscinetti ad una corona di rulli cilindrici, co-
sultare l’Ingegneria di Applicazione SKF. me tutti i cuscinetti a sfere e rulli, devono es-
sere sempre soggetti ad un certo carico mini-
Nota mo, in particolare se funzionano a velocità ele-
I cuscinetti ad una corona di rulli cilindrici con vate o sono soggetti a forti accelerazioni o a
gabbia in poliammide 6,6 resistono a tempera- rapidi cambiamenti di direzione del carico. In
ture di esercizio fino a +120 °C. I lubrificanti tali condizioni, le forze di inerzia dei rulli e della
generalmente utilizzati per i cuscinetti volventi gabbia, nonché l’attrito del lubrificante, posso-
non compromettono le proprietà della gabbia, no provocare strisciamenti dannosi fra rulli e
ad eccezione di pochi oli sintetici e grassi a ba- piste. ll carico minimo richiesto da applicare ai
se di oli sintetici e lubrificanti che contengono cuscinetti ad una corona di rulli cilindrici può
una percentuale elevata di additivi EP, se utiliz- essere valutato con la formula
zati ad alte temperature. Se i cuscinetti funzio-
nano costantemente ad alte temperature o in
condizioni difficili, si raccomanda di utilizzare
cuscinetti con gabbie metalliche. Per le applica-
zioni in cui si utilizzano refrigeranti, ad es. am- in cui
moniaca o freon, è possibile utilizzare cuscinetti Frm = carico radiale minimo, kN
con gabbia in poliammide fino ad una tempe- kr = fattore di carico minimo
ratura di esercizio di 70 °C. In presenza di tem- († tabella dei prodotti)
perature maggiori, si consiglia di utilizzare cu- n = velocità di rotazione, giri/min
scinetti con gabbia in ottone, acciaio o PEEK. nr = velocità di riferimento
Per maggiori informazioni sulle temperature († tabella dei prodotti), giri/min
dm = diametro medio del cuscinetto
= 0,5 (d + D), mm

In caso di avviamento a basse temperature o


quando il lubrificante è molto viscoso, può esse-
re necessario un carico maggiore. Il peso dei
componenti che gravano sul cuscinetto, unita-
mente alle forze esterne, di solito supera il cari-
co minimo necessario. In caso contrario, il cu-
scinetto ad una corona di rulli cilindrici deve es-
sere sottoposto ad un carico radiale supple-
mentare.

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Cuscinetti ad una corona di rulli cilindrici

Capacità di carico dinamico assiale AW (antiusura) e/o EP (altissime pressioni).


I cuscinetti ad una corona di rulli cilindrici con Qualora i carichi assiali agiscano per lunghi
orletti su entrambi gli anelli possono sopporta- periodi e i cuscinetti siano lubrificati con gras-
re carichi assiali oltre a quelli radiali. La capaci- so, si consiglia di utilizzare un grasso con buo-
tà di carico assiale dipende soprattutto dall’ido- ne proprietà di rilascio olio alle temperature di
neità a sopportare carichi da parte delle su- esercizio (> 3%, secondo la DIN 51 817). Si
perfici di strisciamento in corrispondenza del consigliano anche frequenti rilubrificazioni.
contatto tra le testate dei rulli e l’orletto. Di- I valori del carico ammissibile Fap, ottenuti
pende essenzialmente dalla lubrificazione, dalla dalla formula di bilancio termico, sono validi
temperatura di esercizio e dalla dissipazione di per un carico assiale continuo costante e un’a-
calore dal cuscinetto. limentazione di lubrificante adeguata in corri-
Supponendo che le condizioni di esercizio siano spondenza dei contatti tra le testate dei rulli e
quelle sotto specificate, il carico assiale ammis- gli orletti. Se il carico assiale agisce solo per
sibile può essere calcolato con sufficiente pre- brevi periodi, i valori possono essere moltipli-
cisione con la formula cati per 2 o per 3 nel caso di carichi per urto,
purché non si superino i limiti riportati di se-
guito, relativi alla resistenza dell’orletto.
Per evitare il rischio di frattura degli orletti, il
carico assiale continuo applicato al cuscinetto
dove non deve mai superare
Fap = massimo carico assiale ammissibile, kN
CO = capacità di carico statico, kN Fa max = 0,0045 D1,5 (cuscinetti della serie
Fr = carico radiale effettivo sul cuscinetto, kN diametrale 2)
n = velocità di rotazione, giri/min
d = diametro del foro del cuscinetto, mm o
D = diametro esterno del cuscinetto, mm
k1 = un fattore Fa max = 0,0023 D1,7 (cuscinetti delle altre
1,5 per una lubrificazione ad olio serie)
1 per una lubrificazione a grasso
k2 = un fattore Se il carico assiale agisce solo occasionalmente
0,15 per una lubrificazione con olio e per brevi periodi, non deve mai superare
0,1 per una lubrificazione con grasso
Fa max = 0,013 D1,5 (cuscinetti della serie
La suddetta formula si basa su condizioni con- diametrale 2)
siderate tipiche durante il normale funziona-
mento del cuscinetto, e cioè o

• una differenza di 60 °C fra la temperatura di Fa max = 0,007 D1,7 (cuscinetti delle altre serie)
esercizio del cuscinetto e la temperatura
ambiente dove
• una perdita specifica di calore dal cuscinetto Fa max = carico assiale massimo continuo od
di 0,5 mW/mm2 °C; con riferimento alla occasionale, kN
superficie diametrale esterna del cuscinetto D = diametro esterno del cuscinetto, mm
(π D B)
• un coefficiente di viscosità κ = 2. Per ottenere una distribuzione uniforme del
carico sull’orletto e garantire una sufficiente
Per la lubrificazione con grasso, si può utilizza- precisione di rotazione dell’albero, quando i cu-
re la viscosità dell’olio base. Se κ è inferiore scinetti ad una corona di rulli cilindrici sono
a 2, l’attrito aumenta e con esso l’usura. A bas- soggetti a forti carichi assiali, il difetto di oscilla-
se velocità l’inconveniente può essere evitato zione assiale e le dimensioni degli spallamenti
utilizzando, ad esempio, oli contenenti additivi delle parti adiacenti diventano particolarmente

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importanti. Per quanto riguarda il difetto di Carico dinamico equivalente


oscillazione assiale, si consiglia di avvalersi dei sul cuscinetto
suggerimenti riportati nella sezione “Precisione Per i cuscinetti non di vincolo
dimensionale, di forma e rotazione delle sedi e
spallamenti dei cuscinetti”, a pagina 174. P = Fr
Quanto al diametro delle superfici di appoggio,
la SKF raccomanda di supportare l’anello inter- Se i cuscinetti con orletti su entrambi gli anelli
no ad un’altezza corrispondente alla metà del- sono utilizzati come vincolo assiale per l’albero
l’altezza dell’orletto († fig. 11). Per l’orletto in uno o in entrambi i sensi, il carico dinamico
dell’anello interno, ad esempio, il diametro di equivalente sul cuscinetto si calcola con la for-
appoggio si ottiene con la formula mula

das = 0,5 (d1 + F) P = Fr quando Fa/Fr ≤ e


P = 0,92 Fr + Y Fa quando Fa/Fr > e
dove
das = diametro di appoggio dell’albero, mm in cui
d1 = diametro dell’orletto dell’anello interno, e = valore limite
mm = 0,2 per i cuscinetti delle serie 10, 2, 3 e 4
F = diametro della pista dell’anello interno, = 0,3 per i cuscinetti di altre serie
mm Y = fattore di carico assiale
= 0,6 per i cuscinetti delle serie 10, 2, 3 e 4
Se il disallineamento fra gli anelli interno ed = 0,4 per i cuscinetti di altre serie
esterno supera 1 primo, l’azione del carico sul-
l’orletto cambia notevolmente ed esiste il ri- Dato che i cuscinetti a rulli cilindrici caricati
schio di superare i limiti di sicurezza impliciti assialmente funzionano correttamente solo se
nei valori indicativi riportati. In tal caso è op- sono soggetti ad un carico radiale agente si-
portuno consultare l’Ingegneria di Applicazione multaneamente, il rapporto Fa/Fr non deve su-
SKF. perare 0,5.

Carico statico equivalente


sul cuscinetto

P0 = Fr

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Cuscinetti ad una corona di rulli cilindrici

Appellativi supplementari MR Gabbia monoblocco in ottone, del tipo


I suffissi nell'appellativo utilizzati per identifica- a feritoie, centrata sui rulli
re alcune caratteristiche dei cuscinetti SKF ad N Scanalatura per anello di ancoraggio
una corona di rulli cilindrici sono i seguenti. nel diametro esterno dell’anello esterno
NR Scanalatura e idoneo anello di anco-
CN Gioco interno radiale Normale, gene- raggio sull’anello esterno
ralmente utilizzato solo in combina- N1 Intaglio di arresto su una facciata del-
zione con una delle seguenti lettere l’anello esterno
che indicano una gamma di gioco ri- N2 Due intagli di arresto su una facciata
dotta o spostata dell’anello esterno, posizionati a 180°
H Gamma di gioco ridotta corrispon- l’uno dall’altro
dente alla metà superiore della P Gabbia stampata a iniezione, in po-
gamma di gioco effettiva liammide 6,6 rinforzata con fibre di
L Gamma di gioco ridotta, corrispon- vetro, centrata sui rulli
dente alla metà inferiore della PH Gabbia stampata a iniezione, di polie-
gamma di gioco effettiva ter-eter-chetone (PEEK) rinforzata
Le suddette lettere vengono anche con fibre di vetro, centrata sui rulli
usate insieme alle classi di gioco C2, PHA Gabbia stampata a iniezione, di polie-
C3, C4 e C5 ter-eter-chetone (PEEK) rinforzata
C2 Gioco interno radiale inferiore al Nor- con fibre di vetro, centrata sull’anello
male esterno
C3 Gioco interno radiale maggiore del S1 Anelli di cuscinetti stabilizzati dimen-
Normale sionalmente per temperature di eser-
C4 Gioco interno radiale maggiore del C3 cizio fino a +200 °C
C5 Gioco interno radiale maggiore del C4 S2 Anelli di cuscinetti stabilizzati dimen-
EC Esecuzione interna ottimizzata che sionalmente per temperature di eser-
prevede rulli più numerosi e/o più cizio fino a +250 °C
grandi e contatto modificato tra testa- VA301 Cuscinetto per motori di trazione di
ta dei rulli e orletti veicoli ferrotranviari
HA3 Anello interno cementato VA305 VA301 + procedure speciali d’ispezione
HB1 Tempra bainitica per anello interno ed VA350 Cuscinetto per boccole ferroviarie
esterno VA380 Cuscinetto per boccole ferroviarie a
HN1 Anello interno ed esterno sottoposti norma EN 12080:1998, classe 1
ad uno speciale trattamento termico VA3091 VA301 + VL0241
superficiale VC025 Cuscinetto con piste particolarmente
J Gabbia stampata in lamiera d’acciaio, resistenti all’usura per applicazioni in
non temprata, centrata sui rulli ambienti fortemente contaminati
K Foro conico, conicità 1:12 VL0241 Superficie esterna dell’anello esterno
M Gabbia massiccia in ottone in due rivestita di ossido di alluminio per of-
parti, centrata sui rulli frire una resistenza elettrica fino a
MA Gabbia massiccia in ottone in due 1 000 V in c.c.
parti, centrata sull’anello esterno VL2071 Superficie esterna dell’anello interno
MB Gabbia massiccia in ottone in due rivestita di ossido di alluminio per of-
parti, centrata sull’anello interno frire una resistenza elettrica fino a
ML Gabbia monoblocco in ottone, del tipo 1 000 V in c.c.
a feritoie, centrata sull’anello interno o VQ015 Anello interno con pista bombata per
esterno aumentare il disallineamento ammis-
MP Gabbia monoblocco in ottone, del tipo sibile
a feritoie, con alveoli punzonati, fresati
o alesati, centrata sull’anello interno o
esterno

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Cuscinetti a rulli conici

Cuscinetti ad una corona di rulli conici ...................... 461

Cuscinetti ad una corona di rulli conici appaiati ......... 485

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Cuscinetti a rulli conici

I cuscinetti a rulli conici sono prodotti dalla SKF


in varie esecuzioni per adattarsi alle molteplici
applicazioni possibili. In questo catalogo sono
trattati i tipi più comunemente usati, cioè

• cuscinetti ad una corona di rulli conici


(† fig. 1)
• cuscinetti ad una corona di rulli conici, ap-
paiati († fig. 2).

I cuscinetti a due e quattro corone di rulli conici


(† fig. 3), che sono principalmente utilizzati
per disposizioni di cuscinetti nei laminatoi, van-
no ad integrare la vasta gamma standard SKF.
I dettagli relativi a questi tipi di cuscinetti sono
riportati nel “Catalogo Tecnico Interattivo SKF”,
disponibile su CD ROM e online nel sito
www.skf.com.
La SKF produce anche unità preregistrate, in-
grassate e munite di guarnizioni incorporate
che derivano dai cuscinetti a rulli conici, in par-
ticolare

• unità mozzo per le ruote delle autovetture


(† fig. 4)
• unità mozzo per le ruote degli autocarri
(† fig. 5)
• unità a rulli conici (TBU) († fig. 6) per i vei-
coli ferrotranviari.

Le informazioni relative a questi cuscinetti so-


no riportate nelle pubblicazioni specifiche, che
vengono fornite su richiesta.

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Forma costruttiva
I cuscinetti a rulli conici hanno sull’anello inter-
no e su quello esterno piste coniche, a contatto
delle quali rotolano rulli anch’essi conici. Se le
varie superfici coniche venissero prolungate,
convergerebbero in un unico punto sull’asse
del cuscinetto. La forma costruttiva dei cusci-
netti a rulli conici li rende particolarmente indi-
cati per i carichi combinati (radiali ed assiali).
La loro capacità di carico è in larga misura de-
terminata dall’angolo di contatto a († fig. 7);
quanto più grande è α, tanto maggiore è la ca-
pacità di carico assiale. Un’indicazione dell’enti-
tà dell’angolo di contatto è data dal fattore di
calcolo e; quanto maggiore è il valore di e, tan-
to maggiore è l’angolo di contatto e quindi l’i-
doneità del cuscinetto a sopportare carichi as-
siali. I cuscinetti a rulli conici sono general-
mente scomponibili, ossia il cono, costituito
dall’anello interno e dal gruppo rulli con la
gabbia, può essere montato separatamente
dalla coppa ossia dall’anello esterno.
I cuscinetti SKF a rulli conici hanno superfici
di rotolamento con profilo di tipo logaritmico,
atto a consentire una distribuzione ottimale
delle sollecitazioni nei contatti tra i rulli e le pi-
ste. La speciale configurazione delle superfici
dell’orletto di guida e delle testate dei rulli fa-
vorisce considerevolmente la formazione della
pellicola lubrificante nei contatti testata/orletto.
I vantaggi che ne derivano sono una maggiore
affidabilità operativa e una minore sensibilità ai
disallineamenti.

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Cuscinetti ad una corona


di rulli conici
Esecuzioni .................................................................................................................. 462
Esecuzione standard ............................................................................................................................ 462
Cuscinetti esecuzione CL7C ................................................................................................................ 462
Cuscinetti con anello esterno flangiato.............................................................................................. 463

Cuscinetti SKF Explorer ............................................................................................... 463

Appellativi dei cuscinetti ............................................................................................. 463


Cuscinetti metrici .................................................................................................................................. 463

Cuscinetti – dati generali............................................................................................. 464


Dimensioni............................................................................................................................................. 464
Tolleranze............................................................................................................................................... 464
Gioco interno e precarico .................................................................................................................... 464
Registrazione e rodaggio ..................................................................................................................... 464
Disallineamento .................................................................................................................................... 464
Gabbie..................................................................................................................................................... 465
Carico minimo ....................................................................................................................................... 465
Carico dinamico equivalente sul cuscinetto ...................................................................................... 466
Carico statico equivalente sul cuscinetto........................................................................................... 466
Determinazione delle forze assiali...................................................................................................... 466
Appellativi supplementari .................................................................................................................... 468

Progettazione dei sistemi di cuscinetti......................................................................... 469

Tabelle prodotti........................................................................................................... 470


Cuscinetti ad una corona di rulli conici metrici................................................................................. 470
Cuscinetti ad una corona di rulli conici metrici con anello esterno flangiato............................... 482

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Cuscinetti ad una corona di rulli conici

Esecuzioni
L’assortimento standard di cuscinetti ad una
corona di rulli conici SKF († fig. 1) comprende
le dimensioni più diffuse di cuscinetti metrici
prodotti secondo la ISO 355:1977 e quelle dei
cuscinetti in pollici secondo la norma ANSI/
ABMA 19.21994.
La gamma può essere suddivisa in

• cuscinetti di utilizzo generale


• cuscinetti ad alte prestazioni di esecuzione
CL7C
• cuscinetti con anello esterno flangiato

nonché “Cuscinetti ad una corona di rulli conici


appaiati”, descritti alla pagina 485 e seguenti.
Nei sistemi che operano in ambienti particolar- Cuscinetti esecuzione CL7C
mente difficili, per esempio quando l’olio I cuscinetti SKF a rulli conici di esecuzione
lubrificante potrebbe essere fortemente conta- CL7C sono destinati a sistemi che devono reg-
minato, in presenza soprattutto di temperature gere carichi assiali elevati, per esempio quelli
elevate, oppure quando sono prevedibili carichi presenti nei pignoni dei cambi. Questi cusci-
che provocano forti deformazioni, la SKF può netti, che si montano con precarico, presenta-
fornire cuscinetti a rulli conici particolarmente no speciali proprietà in termini di attrito, una
resistenti all’usura. Maggiori dettagli sono di- maggiore precisione di rotazione e una mag-
sponibili su richiesta. giore capacità di carico assiale, tale da offrire
un ingranamento costante e preciso.
Esecuzione standard Diversamente dai tipi per impiego generale, i
I cuscinetti a rulli conici SKF, per utilizzo gene- cuscinetti di esecuzione CL7C si possono regi-
rale, compresi quelli di esecuzione Q, sono stati strare entro limiti molto ristretti mediante il
ottimizzati per quanto riguarda metodo della coppia d’attrito, che semplifica
notevolmente la procedura di registrazione.
• le superfici di contatto della flangia guida Con i cuscinetti CL7C l’usura da rodaggio è
dell’anello interno praticamente assente. Dato che si forma sin
• le testate dei rulli dall’inizio una pellicola lubrificante idrodinamica
• il profilo di contatto delle piste. nei contatti fra orletto e testate dei rulli, non
c’è praticamente perdita di precarico, che anzi
Inoltre, processi di lavorazione molto precisi, si mantiene costante per tutto il periodo di
rendono più affidabile la registrazione di un esercizio.
cuscinetto rispetto all’altro, migliorando radi-
calmente le prestazioni, specialmente nelle pri-
me ore di funzionamento.

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Cuscinetti SKF Explorer


I cuscinetti a rulli conici SKF Explorer ad alte
prestazioni sono contraddistinti da un asterisco
nelle tabelle prodotti. I cuscinetti SKF Explorer
mantengono la denominazione dei cuscinetti
standard, ad es. 30310 J2/Q. Tuttavia sia il cu-
scinetto che la relativa confezione sono con-
trassegnati con la dicitura “EXPLORER”.
Altri cuscinetti a rulli conici standard possono
essere prodotti, su richiesta, secondo le specifi-
che della classe di prestazioni SKF Explorer.
Poiché la gamma di cuscinetti a rulli conici SKF
Explorer viene ampliata costantemente, la SKF
consiglia di controllare l’assortimento disponi-
bile rivolgendosi al rappresentante SKF di zona.

Cuscinetti con anello esterno flangiato Appellativi dei cuscinetti


Certi tipi di cuscinetti SKF ad una corona di
rulli conici sono anche disponibili con l’anello Cuscinetti metrici
esterno flangiato († fig. 2). La flangia serve Gli appellativi dei cuscinetti a rulli conici metrici
per vincolare assialmente i cuscinetti nell’allog- con dimensioni unificate dalla ISO possono
giamento e realizzare un sistema semplificato e essere:
di ridotto ingombro, poiché il foro alloggiamen-
to è più semplice da lavorare, dato che non so- • Quelli stabiliti nella ISO 355:1977, compren-
no necessarie battute. denti tre simboli, una cifra che rappresenta
l’angolo di contatto e due lettere relative alle
serie dei diametri e delle larghezze, il tutto
seguito da un numero di tre cifre che identi-
fica il diametro foro (d in mm); gli appellativi
SKF riportano il prefisso T, ad es. T2ED 045.
• Gli appellativi prima del 1977 sono basati
sul sistema mostrato nel diagramma 3 a
pagina 139, nella sezione “Appellativi”, ad
esempio 32206.

I cuscinetti metrici contraddistinti da una J nel


prefisso seguono il sistema di denominazione
ABMA, simile al sistema utilizzato per i cusci-
netti con dimensioni in pollici, vedere la norma
ANSI/ABMA 19.21994.

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Cuscinetti ad una corona di rulli conici

Cuscinetti – dati generali Gioco interno e precarico


Il gioco interno dei cuscinetti a rulli conici si ot-
Dimensioni tiene solo dopo il montaggio e viene determi-
nato dalla registrazione di un cuscinetto rispet-
Cuscinetti metrici to ad un secondo, che ha il compito di assicu-
Le dimensioni d’ingombro dei cuscinetti nor- rare il vincolo in senso opposto. Per ulteriori
mali ad una corona di rulli conici metrici, particolari si veda la sezione “Precarico del cu-
elencati nelle tabelle sono conformi alla scinetto”, da pagina 186.
ISO 3551977, salvo quelli che recano il prefis-
so J nell'appellativo, i quali sono conformi alla Registrazione e rodaggio
norma ANSIABMA 19.11987. Quando i cuscinetti a rulli conici devono essere
registrati l’uno contro l’altro, è necessario farli
Tolleranze ruotare affinché i rulli possano assumere la
Gli anelli interni con relativo gruppo rulli e gab- posizione corretta, ossia le testate di dimensio-
bia e gli anelli esterni dei cuscinetti a rulli conici ne maggiore siano in contatto con l’orletto di
che hanno lo stesso appellativo sono intercam- guida.
biabili. La tolleranza sulla larghezza totale T Durante le prime ore di funzionamento, i cusci-
(distanza fra le facciate di appoggio), non viene netti a rulli conici tradizionali normalmente
superata quando si scambiano tra di loro le presentano un momento di attrito relativa-
coppe e i coni. mente elevato, che poi si riduce dopo un certo
periodo di rodaggio. Nel corso di questa fase di
Cuscinetti metrici rodaggio la temperatura dei cuscinetti cresce
I cuscinetti SKF ad una corona di rulli conici, di rapidamente a causa dell’attrito iniziale, per poi
dimensioni metriche, sono di regola realizzati ridursi ad un livello di equilibrio una volta ter-
con tolleranze Normali. Alcuni sono anche di- minata la fase stessa.
sponibili con tolleranze ridotte secondo la clas- Questa fase di rodaggio si riduce notevolmente
se CLN. I cuscinetti che recano il prefisso J so- con i cuscinetti di esecuzione SKF “Q”. In tali
no di regola realizzati con tolleranze secondo la cuscinetti, anche l’attrito iniziale è molto basso
classe CLN. e pertanto l’aumento di temperatura è presso-
Tutti i cuscinetti con diametro esterno superio- ché trascurabile. Questo vale anche per i cusci-
re a 420 mm presentano una precisione di- netti ad elevate prestazioni di esecuzione CL7C,
mensionale conforme alle specifiche della clas- che sono stati concepiti per garantire una regi-
se Normale, ma una precisione di rotazione strazione facilitata.
P6, migliore di quella Normale.
I valori delle tolleranze normali e CLN sono Disallineamento
conformi alla norma ISO 492:2002 (classi La capacità di un cuscinetto a rulli conici tradi-
Normale e 6X) e sono riportati nella tabella 6 zionale di tollerare disallineamenti dell’anello
e 7 alle pagine 118 e 119. I valori della preci- interno rispetto a quello esterno è limitata a
sione di rotazione P6 sono conformi alla nor- pochi primi. I cuscinetti SKF presentano profili
ma DIN 6203:1964, che è stata ritirata nel di contatto logaritmici e possono tollerare di-
1988. sallineamenti di circa 2–4 primi.
Questi valori indicativi sono applicabili purché
Cuscinetti CL7C rimangano costanti le posizioni dell’asse dell’al-
Le tolleranze dei cuscinetti CL7C corrispondono bero e dell’alloggiamento. A seconda del carico
a quelle normali salvo per la precisione di rota- e della durata richiesta, sono anche possibili
zione che è stata notevolmente migliorata disallineamenti maggiori. Per ulteriori informa-
(campo più ristretto). I relativi valori sono ri- zioni in proposito si prenda contatto con l’Inge-
portati nella tabella 6 a pagina 118, insieme gneria di Applicazione SKF.
alle tolleranze Normali.

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Gabbie Carico minimo


I cuscinetti ad una corona di rulli conici SKF Per garantire un funzionamento soddisfacente,
possono essere muniti di una delle seguenti i cuscinetti a rulli conici, come tutti i cuscinetti
gabbie († fig. 4) volventi, devono sempre essere soggetti ad un
certo carico minimo, soprattutto se ruotano a
• una gabbia stampata in lamiera d’acciaio, a velocità elevate, o sono sottoposti a forti acce-
feritoie, centrata sui rulli, nessun suffisso lerazioni od a rapidi cambiamenti di direzione
nell'appellativo oppure suffissi J1, J2 o J3 (a) del carico. In questi casi, le forze d’inerzia dei
• una gabbia stampata ad iniezione in poliam- rulli e della gabbia, nonché l’attrito nel lubrifi-
mide 6,6 rinforzata con fibre di vetro, a feri- cante, possono influire negativamente sulle
toie, centrata sui rulli, suffisso nell'appellati- condizioni di rotolamento del sistema e provo-
vo TN9 (b). care strisciamenti dannosi tra i rulli e le piste.
Il carico radiale minimo a cui devono essere
Nota sottoposti i cuscinetti standard a rulli conici
I cuscinetti a rulli conici con gabbia in poliam- SKF si può valutare con la formula
mide 6,6 si possono impiegare a fino a +120
°C. Ad eccezione di alcuni oli sintetici, di grassi Frm = 0,02 C
con olio base sintetico e di lubrificanti conte-
nenti una grande quantità di additivi EP, se e, per quanto riguarda i tipi SKF Explorer, con
usati ad alte temperature, i lubrificanti gene- la formula
ralmente utilizzati per i cuscinetti volventi non
hanno influenze negative sulle proprietà delle Frm = 0,017 C
gabbie in poliammide.
Nei sistemi che devono funzionare in modo in cui
continuo a temperature elevate od in condizio- Frm = carico radiale minimo, kN
ni difficili, la SKF consiglia l’impiego di cusci- C = coefficiente di carico dinamico
netti con gabbia stampata in acciaio o gabbia († tabelle dei prodotti), kN
in polimero per alte temperature.
Informazioni particolareggiate sulla resistenza In caso di avviamento a basse temperature o
alle temperature e l’idoneità delle gabbie sono quando il lubrificante ha una viscosità elevata,
riportate nella sezione “Materiali delle gabbie”, può essere necessario un carico minimo supe-
da pagina 128. riore. Il peso dei componenti che gravano sul
cuscinetto, insieme alle forze esterne, general-
mente supera il carico minimo necessario. In
caso contrario, i cuscinetti ad una corona di
rulli conici devono essere sottoposti ad un cari-
co radiale supplementare, facilmente ottenibile
applicando un precarico. Per ulteriori informa-
zioni, fare riferimento alla sezione “Precarico
del cuscinetto”, da pagina 186.

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Cuscinetti ad una corona di rulli conici

Carico dinamico equivalente


sul cuscinetto

P = Fr quando Fa/Fr ≤ e
P = 0,4 Fr + Y Fa quando Fa/Fr > e

I valori dei fattori Y ed e sono riportati nelle


tabelle dei prodotti.

Carico statico equivalente


sul cuscinetto

P0 = 0,5 Fr + Y0 Fa

Quando P0 < Fr, si deve usare P0 = Fr. I valori


del fattore Y0 sono riportati nelle tabelle dei
prodotti.

Determinazione delle forze assiali


Quando su un cuscinetto ad una corona di rulli
conici si applica un carico radiale, questo si tra-
smette da una pista all’altra secondo un certo
angolo rispetto all’asse e all’interno del cusci-
netto stesso si produce una forza assiale, che
deve essere presa in considerazione nel calcolo
dei carichi equivalenti in sistemi costituiti da
due cuscinetti ad una corona e/o da coppie di
cuscinetti disposti in tandem.
Le formule necessarie sono riportate nella
tabella 3 per le varie disposizioni e per le varie
condizioni di carico. Le formule sono valide solo
se i cuscinetti sono registrati l’uno contro l’altro
in modo da avere un gioco praticamente nullo,
ma senza precarico. Nelle disposizioni illustra-
te, il cuscinetto A è soggetto a un carico radiale
FrA e il cuscinetto B a un carico radiale FrB. I
valori dei carichi FrA e FrB si considerano sem-
pre positivi anche quando agiscono in senso
opposto a quello indicato nelle figure. I carichi
radiali agiscono sui centri di pressione dei cu-
scinetti (ved. dimensione a nelle tabelle dei
prodotti).
Inoltre sull’albero (o sull’alloggiamento) agisce
una forza assiale esterna Ka. I casi 1c e 2c so-
no validi anche quando Ka = 0. I valori del fat-
tore Y sono riportati nelle tabelle dei prodotti.

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Cuscinetti ad una corona di rulli conici

Appellativi supplementari VB022 Raccordo di 0,3 mm sulla facciata


I suffissi nell'appellativo utilizzati per identifica- maggiore dell’anello esterno
re alcune caratteristiche dei cuscinetti SKF a VB026 Raccordo di 3 mm sulla facciata mag-
rulli conici sono i seguenti. giore dell’anello interno
VB061 Raccordo di 8 mm sulla facciata mag-
B Angolo di contatto maggiore di quello giore dell’anello interno
dell’esecuzione standard VB134 Raccordo di 1 mm sulla facciata mag-
CLN Tolleranze ridotte sulla larghezza degli giore dell’anello interno
anelli e sulla distanza totale tra le fac- VB406 Raccordo di 3 mm sulla facciata mag-
ciate di appoggio; corrisponde alla giore dell’anello interno e di 2 mm su
classe ISO 6X quella maggiore dell’anello esterno
CL0 Precisione secondo la classe 0 ABMA VB481 Raccordo di 8,5 mm sulla facciata
per i cuscinetti in pollici maggiore dell’anello interno
CL00 Precisione secondo la classe 00 ABMA VC027 Geometria interna modificata per au-
per i cuscinetti in pollici mentare il disallineamento ammissibile
CL7A Esecuzione per alte prestazioni per pi- VC068 Precisione di rotazione maggiore e
gnoni (sostituita da CL7C) trattamento termico speciale
CL7C Esecuzione per alte prestazioni per pi- VE174 Un intaglio di arresto sulla facciata
gnoni maggiore dell’anello esterno, precisio-
HA1 Anello interno ed esterno cementati ne di rotazione maggiore
HA3 Anello interno cementato VQ051 Geometria interna modificata per au-
HN1 Anello interno ed esterno con speciale mentare il disallineamento ammissibile
trattamento termico superficiale VQ267 Tolleranza ridotta sulla larghezza del-
HN3 Anello interno con speciale trattamen- l’anello interno, ±0,025 mm
to termico superficiale VQ495 Come CL7C, ma con tolleranza ridotta
J Gabbia stampata in lamiera d’acciaio, o spostata per il diametro esterno
del tipo a feritoie, centrata sui rulli. La VQ506 Tolleranza ridotta sulla larghezza del-
cifra che segue J indica un’esecuzione l’anello interno
diversa della gabbia VQ507 Come CL7C, ma con tolleranza ridotta
P6 Precisione dimensionale e di rotazione o spostata sul diametro esterno
secondo la vecchia classe di tolleranza VQ523 Come CL7C, ma con tolleranza ridotta
ISO 6, migliore della Normale sulla larghezza dell’anello interno e
Q Geometria dei contatti e finitura delle tolleranza ridotta o spostata sul dia-
superfici ottimizzate metro esterno
R Anello esterno flangiato VQ601 Precisione secondo la classe 0 ABMA
TN9 Gabbia stampata ad iniezione, a feri- per i cuscinetti in pollici
toie, centrata sui rulli, in poliammide W Tolleranza modificata sulla larghezza
6,6 rinforzata con fibre di vetro dell’anello, +0,05/0 mm
U. Abbinata ad un numero di una cifra, la X Dimensioni d’ingombro modificate per
U identifica una tolleranza ridotta sulla essere conformi alle norme ISO
larghezza totale.
Esempi:
U2 Tolleranza sulla larghezza totale
+0,05/0 mm
U4 Tolleranza sulla larghezza totale
+0,10/0 mm
VA321 Esecuzione interna ottimizzata
VA606 Pista degli anelli bombata e tratta-
mento termico speciale
VA607 Pista degli anelli bombata e tratta-
mento termico speciale

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Progettazione dei sistemi


di cuscinetti
Quando si progettano sistemi muniti di cusci-
netti ad una corona di rulli conici è necessario
tenere in conto le particolari caratteristiche di
questi ultimi. Data la loro forma costruttiva,
questi cuscinetti non si possono infatti utilizza-
re da soli ma è necessario un secondo cusci-
netto († fig. 5); in alternativa si può impiega-
re un gruppo appaiato († fig. 6). Quando il si-
stema prevede due cuscinetti a corona singola,
questi devono essere registrati l’uno contro
l’altro nel modo descritto nella sezione “Gioco
interno e precarico” († pagina 464).
Per ottenere prestazioni soddisfacenti dei cu-
scinetti nonché un’adeguata affidabilità del si-
stema, è fondamentale prevedere un valore
corretto del gioco o del precarico in esercizio.
Se in esercizio il gioco è eccessivo, non si riesce
a sfruttare completamente la capacità di carico
dei cuscinetti; se invece è eccessivo il precarico,
aumentano le perdite per attrito e le tempera-
ture di esercizio. In entrambi i casi la durata
operativa può ridursi considerevolmente.

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Cuscinetti ad una corona


di rulli conici appaiati
Gruppi di cuscinetti appaiati........................................................................................ 486
Disposizione ad “X”............................................................................................................................... 487
Disposizione ad “O”............................................................................................................................... 487
Disposizione in tandem........................................................................................................................ 487

Cuscinetti – dati generali............................................................................................. 488


Dimensioni............................................................................................................................................. 488
Tolleranze............................................................................................................................................... 488
Gioco interno assiale ............................................................................................................................ 489
Disallineamento .................................................................................................................................... 490
Gabbie..................................................................................................................................................... 490
Carico minimo ....................................................................................................................................... 490
Carico dinamico equivalente sul cuscinetto ...................................................................................... 490
Carico statico equivalente sul cuscinetto........................................................................................... 490
Appellativi supplementari .................................................................................................................... 491

Tolleranze di accoppiamento con le sedi per i cuscinetti appaiati .................................. 491

Determinazione del carico agente sulla coppia di cuscinetti.......................................... 492


Coppie disposte ad “X” ......................................................................................................................... 492
Coppie disposte ad “O”......................................................................................................................... 492

Tabelle prodotti........................................................................................................... 494


Cuscinetti ad una corona di rulli conici appaiati disposti ad “X”..................................................... 494
Cuscinetti ad una corona di rulli conici appaiati disposti ad “O” .................................................... 498
Cuscinetti ad una corona di rulli conici appaiati disposti in tandem ............................................. 500

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Cuscinetti ad una corona di rulli conici appaiati

Coppie di cuscinetti appaiati


Nei sistemi in cui la capacità di carico di un so-
lo cuscinetto a rulli conici non è sufficiente op-
pure quando l’albero deve essere vincolato as-
sialmente in entrambe le direzioni con un dato
gioco assiale positivo o negativo, si possono
impiegare i cuscinetti descritti nella sezione
“Cuscinetti ad una corona di rulli conici”, da pa-
gina 461, disponibili come coppie appaiate
(† fig. 1) e disposti

• ad “X”
• ad “O”
• in tandem.

I gruppi appaiati rappresentano una soluzione


economica per risolvere molti problemi ed of- La SKF può fornire gruppi appaiati nelle
frono molti vantaggi, in particolare disposizioni mostrate in fig. 2 e descritte nel
seguito. Le coppie di cuscinetti riportate nelle
• montaggio semplificato, dato che non occor- tabelle dei prodotti, da pagina 494, costitui-
re calibrare i distanziali e si evitano errori di scono solo una parte del vasto programma
montaggio produttivo SKF. Altri tipi di gruppi di cuscinetti
• posizionamento esatto dell’albero in senso possono essere forniti su richiesta.
assiale; il gioco assiale viene determinato in
fase di realizzazione
• elevata capacità di carico assiale e radiale
• manutenzione semplificata; il lubrificante si
può introdurre attraverso la scanalatura
anulare ed i fori di lubrificazione del distan-
ziale intermedio.

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Disposizione ad “X”
Nelle coppie in cui i cuscinetti sono disposti ad
“X”, tra i due anelli esterni è inserito un distan-
ziale († fig. 2a), per cui la loro produzione è
relativamente semplice. Nella disposizione ad
“X” le linee di azione del carico convergono
verso l’asse della coppia. È possibile sopportare
carichi assiali nei due sensi, ma solo con un
cuscinetto alla volta.

Disposizione ad “O”
Nelle coppie in cui i cuscinetti sono disposti ad
“O” († fig. 2b) viene interposto un distanziale
sia tra gli anelli interni sia tra quelli esterni. In
questo caso quindi la produzione è più costosa.
Nelle disposizioni ad “O”, le linee di azione del
carico sono divergenti e assicurano sistemazio-
ni relativamente rigide, in grado di sopportare
anche momenti ribaltanti. È possibile soppor-
tare carichi assiali nei due sensi, ma solo con
un cuscinetto alla volta.

Disposizione in tandem
Le coppie con disposizione in tandem si usano
raramente e richiedono anch’esse un distanzia-
le tra gli anelli interni e tra quelli esterni
(† fig. 2c).
Dato che le linee di azione del carico sono
parallele, i carichi radiali e assiali si distribui-
scono equamente fra i due cuscinetti. Queste
coppie possono sopportare solo carichi assiali
agenti in un senso e devono essere registrate
in opposizione con un terzo cuscinetto, che sia
in grado di sopportare i carichi assiali agenti
nell’altro senso.

487
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Cuscinetti ad una corona di rulli conici appaiati

Cuscinetti – dati generali Nella tabella, ∆TsD rappresenta lo scostamento


dal valore nominale della misura singola della
Dimensioni larghezza tra le facciate di appoggio della cop-
Le dimensioni d’ingombro dei singoli cuscinetti pia.
di un gruppo con appellativo di serie sono con-
formi alla ISO 355:1977.

Tolleranze
I gruppi appaiati sono realizzati con tolleranze
Normali come i cuscinetti singoli. I valori delle
tolleranze Normali sono conformi alla norma
ISO 492:2002 e sono riportati nella tabella 6 a
pagina 118. La tolleranza della larghezza totale
del gruppo, non unificata e standardizzata da
norme specifiche, è riportata nella tabella 1.

488
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Gioco interno assiale da quello standard sono identificati dal suffisso


I gruppi di cuscinetti standard metrici sono C nell'appellativo, seguito da un numero di due
prodotti di regola con il gioco interno assiale ri- o tre cifre che indica il gioco medio interno as-
portato in tabella 2. I valori della tabella si ap- siale in µm. L’intervallo di gioco assiale speciale
plicano alle coppie prima del montaggio e con è comunque lo stesso di quello standard, cioè
carico di misura pari a per il gruppo 32232 J2/DFC230, che ha un
gioco assiale medio di 230 µm, il gioco assiale
• 0,1 kN per i cuscinetti con diametro esterno si trova nell’intervallo tra 200 e 260 µm.
D ≤ 90 mm,
• 0,3 kN per i cuscinetti con diametro esterno
90 < D ≤ 240 mm
• 0,5 kN per i cuscinetti con diametro esterno
D > 240 mm.

I gruppi appaiati aventi un gioco assiale diverso

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Cuscinetti ad una corona di rulli conici appaiati

Disallineamento
Qualsiasi disallineamento degli anelli esterni ri-
spetto a quelli interni di una coppia di cusci-
netti impone sollecitazioni aggiuntive tra i rulli
e le piste e pertanto dovrebbe essere evitato.
Se non lo si può evitare, la SKF consiglia di im-
piegare coppie con la disposizione ad “X”, meno
rigida.

Gabbie
I cuscinetti ad una corona di rulli conici SKF dei
gruppi appaiati sono normalmente dotati di
gabbia in acciaio del tipo a feritoie centrata sui
rulli († fig. 3).

Carico minimo
Per garantire un funzionamento soddisfacente,
i cuscinetti a rulli conici appaiati, come tutti i
cuscinetti volventi, devono sempre essere sog- generalmente supera il carico minimo neces-
getti ad un certo carico minimo, soprattutto se sario. In caso contrario, la coppia di cuscinetti
ruotano a velocità elevate, o sono sottoposti a deve essere sottoposta ad un carico radiale
forti accelerazioni elevate oppure a rapidi cam- supplementare.
biamenti di direzione del carico. In questi casi,
le forze d’inerzia dei rulli e della gabbia, nonché Carico dinamico equivalente
l’attrito nel lubrificante, possono influire nega- sul cuscinetto
tivamente sulle condizioni di rotolamento del Per le coppie di cuscinetti disposte ad “X” o ad
sistema e provocare strisciamenti dannosi tra “O”
i rulli e le piste.
Il carico radiale minimo a cui devono essere P = Fr + Y1 Fa quando Fa/Fr ≤ e
sottoposti i cuscinetti a rulli conici SKF appaiati P = 0,67 Fr + Y2 Fa quando Fa/Fr > e
si può valutare con la formula
e per le coppie disposte in tandem
Frm = 0,02 C
P = Fr quando Fa/Fr ≤ e
e, per quanto riguarda i tipi SKF Explorer, con P = 0,4 Fr + Y Fa quando Fa/Fr > e
la formula
Fr e Fa sono le forze che agiscono sulla coppia
Frm = 0,017 C di cuscinetti. I valori dei fattori di calcolo e, Y, Y1
e Y2 sono riportati nella tabelle dei prodotti.
in cui Per determinare la forza assiale agente sulla
Frm = carico radiale minimo per la coppia di coppia di cuscinetti disposti in tandem si faccia
cuscinetti, kN riferimento alla sezione “Determinazione delle
C = coefficiente di carico dinamico della forze assiali”, a pagina 466.
coppia di cuscinetti, kN († tabelle dei
prodotti) Carico statico equivalente
sul cuscinetto
In caso di avviamento a basse temperature o Per le coppie di cuscinetti disposte ad “X” o ad
quando il lubrificante ha una viscosità elevata, “O”
può essere necessario un carico minimo supe-
riore. Il peso dei componenti che gravano sulla P0 = Fr + Y0 Fa
coppia di cuscinetti, insieme alle forze esterne,

490
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e per le coppie di cuscinetti disposte in tandem Tolleranze di accoppiamento


P0 = 0,5 Fr + Y0 Fa con le sedi per i cuscinetti
Se P0 < Fr, si deve assumere P0 = Fr. Fr e Fa
appaiati
sono le forze che agiscono sulla coppia di cu-
scinetti. I valori per calcolare il fattore Y0 sono I valori del gioco interno assiale riportati nella
riportati nelle tabelle prodotti. tabella 2 a pagina 489 sono stati impostati in
Per determinare la forza assiale agente sulla modo che, se i cuscinetti sono montati su al-
coppia di cuscinetti disposti in tandem si faccia beri lavorati con tolleranza
riferimento alla sezione “Determinazione delle
forze assiali”, a pagina 466. • m5, per diametro albero fino a 140 mm, in-
cluso
Appellativi supplementari • n6, per diametro albero oltre 140 mm e fino
I suffissi nell'appellativo utilizzati per identifica- a 200 mm, incluso
re alcune caratteristiche dei cuscinetti SKF a • p6, per diametro albero oltre 200 mm
rulli conici appaiati sono i seguenti.
si ottenga un appropriato gioco in esercizio.
CL7C Esecuzione per alte prestazioni per pi- Queste tolleranze sono consigliabili, quando i
gnoni carichi sono medio-elevati e rotanti rispetto
C... Gioco speciale. Il numero di due o tre all’anello interno. Se si scelgono interferenze
cifre che segue C indica il gioco assiale maggiori bisogna verificare che i cuscinetti non
interno medio in µm risultino troppo forzati.
DB Cuscinetti appaiati disposti ad “O”. La Se il carico è fisso rispetto all’alloggiamento, il
combinazione di cifre che segue DB foro alloggiamento dovrà essere lavorato con
identifica l’esecuzione dei distanziali in- tolleranze J6 o H7.
termedi
DF Cuscinetti appaiati disposti ad “X”. La
combinazione di cifre che segue DF
identifica l’esecuzione del distanziale
intermedio
DT Cuscinetti appaiati disposti in tandem.
La combinazione di cifre che segue DT
identifica l’esecuzione dei distanziali in-
termedi
HA1 Anello interno ed esterno cementati
HA3 Anello interno cementato
J Gabbia stampata in lamiera d’acciaio
del tipo a feritoie. La cifra che segue J
indica un’ esecuzione diversa della
gabbia
Q Geometria dei contatti e finitura delle
superfici ottimizzate
T T, seguita da una cifra, identifica la lar-
ghezza totale della coppia di cuscinetti
disposti ad “O” o in tandem
X Dimensioni d’ingombro modificate per
essere conformi alle norme ISO

491
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Cuscinetti ad una corona di rulli conici appaiati

Determinazione del carico


agente sulla coppia di
cuscinetti
Un sistema costituito da una coppia di cusci-
netti a rulli conici appaiati, disposti ad “O” o ad
“X”, e da un terzo cuscinetto è staticamente in-
determinato ed è necessario innanzi tutto de-
terminare il carico radiale Fr agente sulla cop-
pia.

Coppie disposte ad “X”


Per le coppie in cui i due cuscinetti sono dispo-
sti ad “X” († fig. 4) si può supporre che il ca-
rico radiale agisca sul centro geometrico della
coppia, dato che la distanza tra i centri di pres-
sione dei due cuscinetti è piccola rispetto alla La distanza a1 si può determinare utilizzando
distanza tra il centro geometrico della coppia il diagramma 1. La distanza tra i centri di
stessa e l’altro cuscinetto. In questo caso si può pressione e il fattore per il calcolo Y2 sono ri-
supporre che il sistema sia staticamente deter- portati nella tabella dei prodotti.
minato.

Coppie disposte ad “O”


La distanza fra i centri di pressione dei cusci-
netti disposti ad “O” della coppia è grande ri-
spetto alla distanza L tra il centro geometrico
della coppia stessa e l’altro cuscinetto († fig.
5). È quindi necessario determinare l’entità del
carico agente sulla coppia e anche la distanza
a1 a cui agisce il carico stesso. L’entità del cari-
co radiale si può ottenere dalla formula

in cui
Fr = carico radiale agente sulla coppia di
cuscinetti, kN
Kr = forza radiale agente sull’albero, kN
L = distanza fra i centri geometrici delle
posizioni dei due cuscinetti, mm
L1 = distanza fra il centro geometrico della
posizione Ι e il punto d’azione della forza
Kr, mm
a = distanza fra i centri di pressione dei
cuscinetti, mm
a1 = distanza fra il centro geometrico della
coppia di cuscinetti e il punto d’azione del
carico radiale Fr, mm

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Cuscinetti orientabili a rulli

Cuscinetti standard ..................................................................................................... 504


Cuscinetti aperti .................................................................................................................................... 504
Cuscinetti con tenute incorporate ...................................................................................................... 506
Cuscinetti per applicazioni vibranti..................................................................................................... 508

Cuscinetti SKF Explorer ............................................................................................... 509

Cuscinetti speciali ....................................................................................................... 509

Cuscinetti su bussole .................................................................................................. 510

Sopporti adatti ........................................................................................................... 511

Cuscinetti – dati generali............................................................................................. 512


Dimensioni............................................................................................................................................. 512
Tolleranze............................................................................................................................................... 512
Gioco interno ......................................................................................................................................... 512
Disallineamento .................................................................................................................................... 515
Influenza della temperatura di funzionamento sul materiale dei cuscinetti ................................ 515
Capacità di carico assiale ..................................................................................................................... 516
Carico minimo ....................................................................................................................................... 516
Carico dinamico equivalente sul cuscinetto ...................................................................................... 516
Carico statico equivalente sul cuscinetto........................................................................................... 517
Appellativi supplementari .................................................................................................................... 517

Montaggio dei cuscinetti con foro conico...................................................................... 518


Misurazione della riduzione del gioco................................................................................................ 518
Misurazione dell’angolo di serraggio della ghiera ............................................................................ 520
Misurazione dell’avanzamento assiale ............................................................................................... 520
Misurazione della dilatazione dell’anello interno.............................................................................. 522
Ulteriori informazioni sul montaggio ................................................................................................. 522

Tabelle prodotti........................................................................................................... 524


Cuscinetti orientabili a rulli.................................................................................................................. 524
Cuscinetti orientabili a rulli con tenute incorporate......................................................................... 534
Cuscinetti orientabili a rulli per applicazioni vibranti ....................................................................... 536
Cuscinetti orientabili a rulli su bussola di trazione .......................................................................... 538
Cuscinetti orientabili a rulli su bussola di pressione........................................................................ 546

503
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 504

Cuscinetti orientabili a rulli

I cuscinetti orientabili a rulli hanno due corone


di corpi volventi, un’unica pista sferica sull’a-
nello esterno e due piste sull’anello interno di-
sposte con una certa angolazione rispetto al-
l’asse trasversale del cuscinetto († fig. 1). Le
loro particolari caratteristiche costruttive li ren-
dono insostituibili in molte applicazioni gravose.
Essendo orientabili, questi cuscinetti non sono
sensibili al disallineamento dell’albero rispetto
all’alloggiamento né all’inflessione dell’albero
stesso.
I cuscinetti orientabili a rulli SKF hanno un de-
sign all’avanguardia, oltre ai carichi radiali ele-
vati, possono reggere forti carichi assiali in en-
trambe le direzioni.

Cuscinetti standard
La gamma standard dei cuscinetti orientabili a orletti laterali di ritenuta sull’anel-
rulli SKF comprende lo interno e anello di guida cen-
trato sull’anello interno (b).
• cuscinetti aperti CAF Come l’esecuzione CA, ma con
• cuscinetti con tenute incorporate gabbia in acciaio.
• cuscinetti per applicazioni vibranti. ECA, ECAC Gabbia massiccia in un solo pezzo
in ottone, con doppia alettatura,
Oltre alla gamma standard, la SKF offre un va- orletti laterali di ritenuta sull’anel-
sto assortimento di speciali cuscinetti orienta- lo interno, anello di guida centra-
bili a rulli, adattati ad applicazioni particolari. to sull’anello interno e rulli rinfor-
zati (b).
Cuscinetti aperti ECAF Come l’esecuzione ECA, ma con
I cuscinetti orientabili a rulli SKF sono prodotti gabbia in acciaio.
in diverse esecuzioni, a seconda della dimensio- E Quando il diametro del foro del
ne e della serie. Differiscono essenzialmente per cuscinetto d ≤ 65 mm:
Due gabbie in acciaio del tipo a
• la disposizione dell’anello di guida flottante feritoie, anello interno privo di or-
• l’esecuzione dell’anello interno e delle gabbie, letti e anello di guida centrato
sull’anello interno (c).
come descritto qui di seguito e illustrato nella Quando il diametro del foro del
fig. 2. cuscinetto d > 65 mm:
Due gabbie in acciaio del tipo a
C(J), CC Due gabbie in acciaio del tipo a feritoie, anello interno privo di or-
feritoie, anello interno privo di or- letti e anello di guida centrato
letti e anello di guida centrato sulle gabbie (d).
sull’anello interno (a). CAFA Gabbia massiccia in un solo pezzo
EC(J), ECC(J) Due gabbie di acciaio del tipo a in acciaio, con doppia alettatura,
feritoie, anello interno privo di or- centrata sulla pista dell’anello
letti, anello di guida centrato sul- esterno, orletti di ritenuta sull’a-
l’anello interno e rulli rinforzati nello interno e anello di guida
(a). centrato sull’anello interno (e).
CA Gabbia massiccia in un solo pezzo CAMA Come l’esecuzione CAFA, ma con
in ottone, con doppia alettatura, gabbia in ottone.

504
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 505

A parte alcune eccezioni, tutti i cuscinetti


orientabili a rulli SKF sono disponibili sia con
foro cilindrico sia con foro conico. Il foro conico
dei cuscinetti

• serie 240, 241, 248 e 249 ha una conicità


di 1:30 (suffisso nell’appellativo K30)
• le altre serie hanno una conicità di 1:12,
suffisso nell’appellativo K.

Scanalatura circonferenziale
e fori di lubrificazione
Per facilitare la lubrificazione del cuscinetto,
i cuscinetti orientabili a rulli SKF sono dotati
di

• una scanalatura circonferenziale e tre fori di


lubrificazione sull’anello esterno († fig. 3a),
suffisso nell’appellativo W33, oppure
• tre fori di lubrificazione sull’anello esterno
(† fig. 3b), suffisso nell’appellativo W20.

I cuscinetti orientabili a rulli di esecuzione E


hanno la scanalatura circonferenziale e tre fori
di lubrificazione di serie, per questo motivo il
suffisso W33 viene omesso dall’appellativo del
cuscinetto.

505
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 506

Cuscinetti orientabili a rulli

Cuscinetti con tenute incorporate


I cuscinetti orientabili a rulli SKF sono disponi-
bili anche nella versione schermata con tenute
striscianti su entrambi i lati († fig. 4). Le te-
nute sono rinforzate con lamierino d’acciaio e
sono disponibili nei seguenti materiali resisten-
ti all’olio e all’usura

• gomma nitrilica (NBR), suffisso nell’appella-


tivo 2CS
• gomma nitrilica idrogenata (HNBR), suffisso
nell’appellativo 2CS5
• gomma al fluoro (FPM), suffisso nell’appella-
tivo 2CS2.

Le tenute sono inserite nei recessi dell’anello


esterno. Nei cuscinetti di dimensioni ridotte le
tenute sono pressate nei recessi (a), mentre in
quelli più grandi sono trattenute in posizione
da anelli di ancoraggio (b). Per schermare in
modo efficiente, le tenute hanno due labbri a
contatto con la pista dell’anello interno.
I cuscinetti con tenute incorporate sono lubrifi-
cati, di serie, con un grasso per altissime pres-
sioni, come illustrato nella tabella 1. Durante
il montaggio, i cuscinetti non vanno riscaldati
oltre gli 80 °C e non vanno lavati.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:00 Pagina 507

I cuscinetti con tenute incorporate non neces-


sitano di rilubrificazione se la temperatura di
esercizio non supera i 70 °C e se la velocità di
rotazione è inferiore al 50% della velocità limite
riportata nella tabella dei prodotti. A tempera-
ture e/o velocità elevate, si raccomanda di rilu-
brificare con un grasso analogo a base di litio
(† tabella 1). In questo caso, occorre rimuo-
vere il nastro polimerico che copre i fori di lu-
brificazione sull’anello esterno prima del mon-
taggio († fig. 5). Si noti che per rilubrificare i
cuscinetti con tenute incorporate è sufficiente
una piccola quantità di grasso. Il grasso deve
essere introdotto lentamente nei fori di lubrifi-
cazione sull’anello esterno mentre il cuscinetto
ruota. Evitare di premere eccessivamente
per non danneggiare le tenute.
La forma costruttiva interna dei cuscinetti con
tenute incorporate è la stessa di quella dei tipi
aperti. Anche le dimensioni esterne sono le
stesse, ad eccezione dei cuscinetti costruiti sul-
la base delle serie 222 e 223, che sono leg-
germente più larghi e gli appellativi della serie
sono, rispettivamente, BS222 e BS223.
I cuscinetti con tenute incorporate sono dispo-
nibili, di serie, con foro cilindrico. Tuttavia, quasi
tutti i tipi della serie BS222 sono disponibili
anche con foro conico. Su richiesta, tutti i cu-
scinetti possono essere forniti con foro conico.
Per prevenire contatti con la tenuta, il diametro
dello spallamento dell’albero non deve supera-
re da max per un ingombro assiale di 1–2 mm
(† fig. 6a).
Se i cuscinetti vengono fissati assialmente al-
l’albero con una ghiera, la SKF consiglia di uti-
lizzare una ghiera di bloccaggio KMFE
(† fig. 6b) o di interporre un distanziale fra
ghiera e cuscinetto († fig. 6c).

Attenzione
Le tenute in gomma al fluoro, se esposte a
temperature superiori ai 300 °C, generano
vapori nocivi. Per questa ragione si consiglia
di seguire le precauzioni d’uso contenute
nella sezione “Materiali delle protezioni”, da
pagina 131.

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Cuscinetti orientabili a rulli

Cuscinetti per applicazioni vibranti


Le applicazioni vibranti, come i vagli vibranti o
gli eccitatori, inducono l’accelerazione dei rulli e
delle gabbie nei cuscinetti, sottoponendoli a
maggiori sollecitazioni. I cuscinetti orientabili
a rulli SKF per applicazioni vibranti sostengono
accelerazioni di gran lunga maggiori rispetto ai
corrispondenti cuscinetti standard. L’accelera-
zione ammissibile dipende dal lubrificante e dal
tipo di accelerazione, rotante o lineare.

Accelerazione rotante
Il cuscinetto è sottoposto ad un carico rotante
sull’anello esterno e a un campo di accelerazio-
ne rotante, di conseguenza i rulli non caricati
generano carichi ciclici sulle gabbie. Esempi ti-
pici sono i vagli vibranti e i riduttori epicicloida-
li. I rulli compressori sono soggetti ad accelera-
zioni sia lineari sia rotanti († fig. 7a).
I singoli valori delle accelerazioni rotanti con-
sentite, sono riportati nella tabella dei prodotti
e sono validi per i cuscinetti lubrificati con olio.
I valori sono espressi in m/s2, dove 28 g sta
per 28 x 9,81 = 275 m/s2.

Accelerazione lineare
Il cuscinetto è sottoposto a carichi per urto,
quindi ad accelerazioni lineari. Questo causa un
martellamento nelle cavità della gabbia da
parte dei rulli non caricati. Un’accelerazione li-
neare tipica si genera quando le ruote di un
treno passano sulle connessioni delle rotaie
(† fig. 7b).
Un’applicazione analoga che utilizza cuscinetti
per applicazioni vibranti è il rullo compressore,
il cui rullo vibra su una superficie relativamente
dura.
I singoli valori delle accelerazioni lineari con-
sentite, sono riportati nella tabella dei prodotti
e sono validi per i cuscinetti lubrificati con olio.
I valori sono espressi in m/s2 dove, ad esempio,
90 g sta per 90 x 9,81 = 883 m/s2.

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Esecuzioni Cuscinetti SKF Explorer


I cuscinetti orientabili a rulli SKF per applica-
zioni vibranti hanno le stesse dimensioni e ca- I cuscinetti orientabili a rulli SKF Explorer ad
ratteristiche dei cuscinetti della serie 223, ma alte prestazioni, sono contraddistinti da un
hanno, di serie, un gioco radiale interno C4. asterisco nelle tabelle prodotti. I cuscinetti SKF
Sono disponibili sia con foro cilindrico sia con Explorer mantengono l’appellativo dei cusci-
foro conico. Per una lubrificazione efficace, tutti netti standard, ad es. 22220 E, tuttavia sia il
i cuscinetti sono dotati di una scanalatura cir- cuscinetto sia la relativa confezione sono con-
conferenziale e di tre fori di lubrificazione sul- trassegnati con la dicitura “EXPLORER”.
l’anello esterno.
A seconda delle dimensioni, i cuscinetti SKF
per applicazioni vibranti sono disponibili in una Cuscinetti speciali
delle esecuzioni descritte qui di seguito ed illu-
strate nella fig. 8. La SKF produce una vasta gamma di cuscinetti
orientabili a rulli speciali, per soddisfare esi-
Esecuzione E/VA405 (cuscinetti con d ≤ 65 mm) genze specifiche della sua clientela. Ad esem-
Due gabbie in acciaio del tipo a feritoia con su- pio, cuscinetti per
perficie temprata, anello interno senza orletti
e anello guida centrato sull’anello interno. • macchinari per stampa, cartiere o spalmatri-
ci ad alta precisione
Esecuzione E/VA405 (cuscinetti con d > 65 mm) • condizioni di esercizio particolarmente diffi-
Due gabbie in acciaio del tipo a feritoia con su- cili, ad esempio in macchine per colate con-
perficie temprata, anello interno senza orletti tinue
e anello guida centrato sulla gabbia (a). • applicazioni con temperature elevate
• montaggio con accoppiamento libero sul col-
Esecuzioni EJA/VA405 e CCJA/W33VA405 lo dei rulli
Due gabbie in acciaio del tipo a feritoia con su- • veicoli ferroviari.
perficie temprata, esecuzione EJA (b) o CCJA
(c), anello interno senza orletti e anello guida Per maggiori informazioni su questi tipi di cu-
centrato sulla pista dell’anello interno. scinetto, consultare la SKF.
Esecuzioni EJA/VA406 e CCJA/W33VA406
Questi cuscinetti hanno un foro cilindrico rive-
stito di PTFE e hanno le stesse caratteristiche
dei cuscinetti di esecuzione VA405. Sono di-
sponibili per diametri albero da 85 a 200 mm
e sono destinati alle applicazioni vibranti con
cuscinetti non di vincolo, per evitare l’ossida-
zione da sfregamento fra l’albero e il foro del
cuscinetto. Gli alberi non richiedono particolari
trattamenti termici o rivestimenti.

Soluzioni per vagli vibranti


Oltre a cuscinetti singoli per vagli vibranti, la
SKF ha sviluppato sistemi cuscinetto e di rile-
vamento guasti che migliorano le prestazioni,
riducono la manutenzione e consentono di
monitorare lo stato della macchina nelle appli-
cazioni vibranti.

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Cuscinetti orientabili a rulli

Cuscinetti su bussole
I cuscinetti orientabili a rulli con foro conico
possono essere montati su alberi con o senza
gradino utilizzando

• una bussola di trazione († fig. 9), vedere


tabella prodotti da pagina 538
• una bussola di pressione († fig. 10), vedere
tabella prodotti da pagina 546.

Le bussole facilitano montaggio e smontaggio


e spesso semplificano la disposizione dei cusci-
netti.
Se i cuscinetti con tenute incorporate devono
essere montati su una bussola di trazione, è
necessario proteggere i labbri di tenuta da
eventuali danni tramite

• l’utilizzo di una bussola di trazione di esecu-


zione E
• l’inserimento di un anello intermedio fra il
cuscinetto e la rondella di sicurezza
(† fig. 11).

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Sopporti adatti
Se montati nei sopporti adatti, i cuscinetti
orientabili a rulli costituiscono sistemi econo-
mici, di facile sostituzione e di grande affidabili-
tà, che soddisfano le esigenze di facile manu-
tenzione. La SKF produce sopporti in una va-
rietà di esecuzioni e grandezze, adatti ad una
vasta gamma di applicazioni, ad esempio

• sopporti ritti in due metà


• sopporti ritti monoblocco
• sopporti flangiati
• sopporti tenditori.

Informazioni più dettagliate sui sopporti SNL


delle serie 2, 3, 5 e 6 († fig. 12) sono conte-
nute nella sezione “Sopporti per cuscinetti”, da
pagina 703.
In questa sezione oltre ad una breve descrizione
di tutti i sopporti SKF, vengono illustrate le ese-
cuzioni principali. Per maggiori informazioni
vengono inoltre indicate le relative pubblicazioni.

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Cuscinetti orientabili a rulli

Cuscinetti – dati generali


Dimensioni
Le dimensioni d’ingombro dei cuscinetti orien-
tabili a rulli sono conformi alla norma ISO 15:
1998. Le dimensioni delle bussole di trazione e
di pressione sono conformi alla ISO 29821:
1995.

Tolleranze
I cuscinetti orientabili a rulli SKF sono costruiti
di serie con tolleranza Normale.
I cuscinetti orientabili a rulli SKF Explorer, con
diametro foro fino a 300 mm incluso, sono
tuttavia prodotti con una precisione maggiore
rispetto alla tolleranza ISO Normale. Ad esem-
pio

• la tolleranza della larghezza è molto più rigi- Gioco interno


da della tolleranza Normale ISO († tabella I cuscinetti orientabili a rulli SKF sono prodotti
2) di serie con un gioco radiale interno Normale,
• la precisione di rotazione è di serie conforme molti di essi sono anche disponibili con gioco
alla classe di tolleranza P5. maggiorato C3, C4 o C5 oppure con gioco ri-
dotto C2.
Per le disposizioni di cuscinetti più grandi, in I cuscinetti orientabili a rulli SKF per applica-
cui la precisione di rotazione è un parametro di zioni vibranti sono costruiti di serie con gioco
funzionamento essenziale, sono anche disponi- C4.
bili cuscinetti orientabili a rulli SKF con preci- I limiti del gioco radiale interno sono indicati
sione di rotazione P5, designati con il suffisso per i cuscinetti
C08. Verificarne la disponibilità prima di ese-
guire l’ordine. • con foro cilindrico nella tabella 3 e
La tolleranza del foro e del diametro esterno • con foro conico nella tabella 4.
dei cuscinetti orientabili a rulli SKF Explorer
per applicazioni vibranti è stata ridotta da Nor- I limiti del gioco sono conformi alla norma ISO
male rispettivamente a P5 e P6. 5753:1991 e sono validi per i cuscinetti non
I valori delle tolleranze sono in conformità con montati e con carico di misura zero.
la norma ISO 492:2002 e sono indicati nelle
tabelle da 3 a 5, da pagina 115.

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Cuscinetti orientabili a rulli

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Disallineamento
I cuscinetti orientabili a rulli hanno una forma
costruttiva tale che i disallineamenti angolari
fra l’anello esterno e quello interno non hanno
alcun effetto sulle prestazioni del cuscinetto.
In condizioni di carico ed esercizio normali
(C/P > 10) e quando il disallineamento mantie-
ne una posizione costante rispetto all’anello
esterno, si possono applicare i valori indicativi
per il disallineamento ammissibile della tabella
5. La possibilità o meno di sfruttare completa-
mente tali valori dipende dalla conformazione
del sistema di cuscinetti, dal tipo di tenute uti-
lizzate ecc.
Se il disallineamento non mantiene una posi-
zione costante rispetto all’anello esterno del
cuscinetto, ad esempio in

• vagli vibranti con masse squilibrate rotanti,


in cui si ha una flessione rotante dell’albero
(† fig. 13)
• nei cilindri a bombé controllati delle macchi-
ne da carta dove l’albero è flesso,

all’interno del cuscinetto si verifica un ulteriore


slittamento durante il funzionamento. Di con-
seguenza, in relazione all’attrito del cuscinetto
e al conseguente sviluppo di calore, si consiglia
che il disallineamento tra l’anello interno e
quello esterno non superi i pochi decimi di gra-
do.
I cuscinetti con tenute incorporate sono in gra-
do di compensare disallineamenti angolari del-
l’albero rispetto all’alloggiamento fino a circa
0,5°. A condizione che non si superi il valore
indicativo, l’efficienza delle tenute non viene
compromessa.

Influenza della temperatura


di funzionamento sul materiale
dei cuscinetti
Tutti i cuscinetti orientabili a rulli SKF sono
sottoposti ad uno speciale trattamento termico
che ne consente il funzionamento a tempera-
ture elevate per periodi prolungati, senza che si
verifichino alterazioni dimensionali inaccettabili.
I cuscinetti resistono, ad esempio, ad una tem-
peratura di +200 °C per 2 500 h, ore ma an-
che a temperature maggiori per periodi più
brevi.

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Cuscinetti orientabili a rulli

Capacità di carico assiale sono consentiti carichi minimi inferiori. Questi


Grazie alla speciale forma costruttiva interna, carichi si possono calcolare se n/nr ≤ 0,3 con la
i cuscinetti orientabili a rulli SKF possono reg- formula
gere forti carichi assiali ma anche carichi assiali
puri. Pm = 0,003 C0

Capacità di carico assiale dei cuscinetti e se 0,3 < n/nr ≤ 2 con la formula
montati su bussole di trazione
Se i cuscinetti orientabili a rulli con bussole di
trazione sono montati su alberi senza gradino,
l’entità del carico assiale che possono reggere è
determinata dall’attrito fra albero e bussola. Se dove
i cuscinetti sono montati correttamente, il cari- Pm = carico statico equivalente minimo sul
co assiale consentito può essere calcolato con cuscinetto, kN
la formula C0 = coefficiente di carico statico, kN
(† tabelle prodotti)
Fap = 0,003 B d n = velocità di rotazione, giri/min
nr = velocità di riferimento, giri/min
dove († tabelle prodotti)
Fap = carico assiale massimo consentito, kN
B = larghezza del cuscinetto, mm In caso di avviamento a basse temperature o di
d = diametro foro del cuscinetto, mm elevata viscosità del lubrificante, possono esse-
re necessari carichi minimi maggiori di Pm =
Carico minimo 0,01 C0.
Per garantire un funzionamento soddisfacente, Il peso dei componenti sostenuti dal cuscinetto,
i cuscinetti orientabili a rulli come tutti i cusci- insieme alle forze esterne, spesso supera il ca-
netti a sfere e a rulli devono sempre essere rico minimo necessario. In caso contrario, il
sottoposti ad un determinato carico minimo, in cuscinetto orientabile a rulli deve essere sotto-
particolare se ruotano a velocità elevate o sono posto a un carico radiale aggiuntivo.
soggetti a forti accelerazioni o a rapidi cambi di I cuscinetti orientabili a rulli NoWear hanno
direzione del carico. In tali condizioni, le forze dimostrato un funzionamento affidabile con
di inerzia di rulli e gabbia/e, nonché l’attrito del cari chi molto bassi. Possono resistere a periodi
lubrificante possono influire negativamente prolungati di lubrificazione insufficiente,
sulle condizioni di rotolamento all’interno del repentine variazioni di carico e velocità
cuscinetto e possono provocare strisciamenti († pagina 675).
dannosi fra rulli e piste.
Il carico minimo necessario da applicare ai Carico dinamico equivalente
cuscinetti orientabili a rulli può essere calcolato sul cuscinetto
con la formula Per i cuscinetti orientabili a rulli con carico di-
namico
Pm = 0,01 CO
P = Fr + Y1 Fa quando Fa/Fr ≤ e
dove P = 0,67 Fr + Y2 Fa quando Fa/Fr > e
Pm = carico statico equivalente minimo sul
cuscinetto, kN I valori dei fattori di calcolo e, Y1 e Y2 sono ri-
CO = coefficiente di carico statico, kN portati nelle tabelle prodotti.
(† tabelle prodotti)

In alcune applicazioni non è possibile raggiun-


gere o superare il carico minimo necessario.
Tuttavia, se il cuscinetto è lubrificato con olio,

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Carico statico equivalente HA3 Anello interno in acciaio cementato


sul cuscinetto K Foro conico, conicità 1:12
Per cuscinetti orientabili a rulli con carico statico K30 Foro conico, conicità 1:30
P5 Precisione dimensionale e di rota-
P0 = Fr + Y0 Fa zione secondo la classe ISO 5
P6 Precisione dimensionale e di rota-
Il valore del fattore di calcolo Y0 è riportato nel- zione secondo la classe ISO 6
le tabelle prodotti. P62 P6 + C2
VA405 Cuscinetti per applicazioni vibranti
Appellativi supplementari con gabbie temprate in superficie
I suffissi nell'appellativo utilizzati per identifica- VA406 VA405 e foro rivestito in PTFE
re alcune caratteristiche dei cuscinetti orienta- VE552(E) Anello esterno con tre fori filettati
bili a rulli SKF sono i seguenti. I suffissi utiliz- equidistanti su una facciata per con-
zati per identificare le esecuzioni dei cuscinetti sentirne l’aggancio ad un paranco; la
e delle gabbie, ad esempio CC oppure E, non lettera E indica che con il cuscinetto
sono qui inclusi in quanto già descritti nella se- sono forniti i golfari adatti
zione “Cuscinetti standard” a pagina 504. VE553(E) Come VE552 ma con i fori filettati
su entrambe le facciate
C2 Gioco radiale interno inferiore a VG114 Gabbia in lamiera stampata con su-
Normale perficie temprata
C3 Gioco radiale interno superiore a VQ424 Precisione di rotazione migliore della
Normale C08
C4 Gioco radiale interno maggiore di C3 VT143 Lubrificazione con grasso EP come
C5 Gioco radiale interno maggiore di C4 indicato nella tabella 1 a pagina
C08 Elevata precisione di rotazione, se- 506
condo la classe di tolleranza ISO 5 W Senza scanalatura circonferenziale
C083 C08 + C3 né fori di lubrificazione sull’anello
C084 C08 + C4 esterno
2CS Tenuta strisciante in gomma nitrilica W20 Tre fori di lubrificazione sull’anello
(NBR), rinforzata con lamierino d’ac- esterno
ciaio, su entrambi i lati del cuscinet- W26 Sei fori di lubrificazione sull’anello
to. Scanalatura circonferenziale e tre interno
fori di lubrificazione sull’anello ester- W33 Scanalatura circonferenziale e tre
no coperti con una fascetta polime- fori di lubrificazione sull’anello ester-
rica. Lubrificazione con grasso EP, no
come indicato nella tabella 1 a pa- W33X Scanalatura cinrconferenziale e sei
gina 506 fori di lubrificazione sull'anello ester-
2CS2 Tenuta strisciante in gomma al fluo- no
ro (FPM) rinforzata con lamierino W64 Riempimento con Solid Oil
d’acciaio, su entrambi i lati del cusci- W77 Fori di lubrificazione W33 tappati
netto. Scanalatura circonferenziale e W513 W26 + W33
tre fori di lubrificazione sull’anello 235220 Anello interno in acciaio cementato
esterno coperti con una fascetta po- con scanalatura elicoidale nel foro
limerica. Lubrificazione con grasso
per alte temperature a base di po-
liurea
2CS5 Tenuta strisciante in gomma nitrilica
idrogenata (HNBR) rinforzata con
lamierino d’acciaio su entrambi i lati
del cuscinetto. Per il resto è come la
tenuta 2CS2

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Cuscinetti orientabili a rulli

Montaggio dei cuscinetti Misurazione della riduzione del gioco


Il metodo che utilizza degli spessimetri per mi-
con foro conico surare il gioco radiale interno prima e dopo
il montaggio dei cuscinetti, è adatto ai cusci-
I cuscinetti con foro conico si montano sempre netti di medie e grandi dimensioni. Il gioco deve
con interferenza. Si utilizza come misura del sempre essere misurato fra l’anello esterno e
grado d’interferenza la riduzione del gioco ra- un rullo non caricato († fig. 14). Prima di
diale interno o, l’avanzamento assiale dell’anel- eseguire la misurazione, ruotare alcune volte
lo interno sulla sede conica. l’anello interno o quello esterno. Controllare ac-
I metodi adatti al montaggio dei cuscinetti curatamente che entrambi gli anelli del cusci-
orientabili a rulli con foro conico sono: netto ed il gruppo rulli siano allineati tra loro.
Per la prima misurazione, selezionare una lama
• Misurazione della riduzione del gioco. leggermente più sottile del valore minimo del
• Misurazione dell’angolo di serraggio della gioco. Durante la misurazione la lama deve es-
ghiera. sere mossa avanti e indietro finché non è inse-
• Misurazione dell’avanzamento assiale. rita nel centro del rullo. Ripetere la procedura
• Misurazione della dilatazione dell’anello in- utilizzando ogni volta lame leggermente più
terno. spesse finché non si avverte una certa resi-
stenza, muovendole fra
I cuscinetti di dimensioni ridotte con diametro
foro fino a 100 mm possono essere montati • anello esterno e rullo superiore (a) – prima
correttamente misurando l’angolo di serraggio del montaggio
della ghiera. • anello esterno e rullo inferiore (b) – dopo il
Per i cuscinetti di dimensioni maggiori, si rac- montaggio.
comanda il metodo SKF Drive-up. Questo me-
todo è più preciso e richiede meno tempo ri- Per i cuscinetti di grandi dimensioni, soprattut-
spetto alle procedure basate sulla riduzione del to nel caso di cuscinetti con anello esterno a
gioco o sull’angolo di serraggio della ghiera. La parte piuttosto sottile, la misurazione può es-
misurazione della dilatazione dell’anello interno sere influenzata dalla deformazione elastica
con il metodo SensorMount® consente di mon- dell’anello, causata dal peso del cuscinetto o
tare in modo semplice, rapido e preciso i cusci- dalla forza per estrarre la lama dello spessi-
netti di grandi dimensioni, grazie ad un senso- metro attraverso l’apertura tra la pista e l’ele-
re inserito nell’anello interno del cuscinetto. mento volvente scarico. In questi casi, per

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Cuscinetti orientabili a rulli

determinare il gioco “reale” prima e dopo il


montaggio, si deve adottare la seguente pro-
cedura (c):

• Misurare il gioco “c” a “ore 12” in caso di cu-


scinetto in posizione verticale oppure a “ore
6” in caso di cuscinetto appeso in zona albe-
ro supportata.
• Misurare il gioco “a” a “ore 9” ed il gioco “b”
a “ore 3” senza muovere il cuscinetto.
• Ricavare il gioco radiale interno “reale” in
maniera relativamente accurata mediante la
formula 0,5 (a + b + c).

I valori consigliati per ridurre il gioco interno


sono indicati nella tabella 6 a pagina 519.

Misurazione dell’angolo di serraggio


della ghiera
Il montaggio dei cuscinetti di dimensioni ridotte
o medie su sedi coniche, è semplice se si utiliz-
za l’angolo di serraggio della ghiera a
(† fig. 15) e il metodo descritto di seguito. I
valori indicativi dell’angolo di serraggio a sono
riportati nella tabella 6 a pagina 519. Prima
del serraggio finale, occorre sempre spingere il
cuscinetto sulla sede conica finché l’intera cir-
conferenza del foro del cuscinetto entra in con-
tatto con la sede dell’albero o con la bussola.
Ruotando la ghiera dell’angolo indicato, il cusci-
netto viene spinto sulla sede conica. Se possibi-
le, controllare il gioco residuo del cuscinetto.
Se si utilizza una ghiera KM, svitare la ghiera e
posizionare la rondella di sicurezza. Avvitare
nuovamente la ghiera a fondo e bloccarla pie-
gando una delle alette di bloccaggio della ron-
della di sicurezza in modo che entri nella sca-
nalatura della ghiera stessa. Se si utilizza una
ghiera KMFE, bloccare la ghiera serrando la vi-
te di fermo secondo la coppia indicata.

Misurazione dell’avanzamento assiale ne iniziale del cuscinetto dalla quale misurare lo


Il montaggio dei cuscinetti con foro conico può spostamento assiale. A tale scopo, si utilizzano i
essere effettuato misurando l’avanzamento as- seguenti attrezzi di montaggio († fig. 16)
siale s dell’anello interno sulla sua sede.
I valori indicativi dell’avanzamento assiale “s” • una ghiera idraulica SKF di esecuzione
richiesto per applicazioni generiche sono ripor- HMV .. E (a)
tati nella tabella 6 a pagina 519. In questo ca- • una pompa idraulica (b)
so, il metodo SKF Drive-up, è quello più adatto. • un manometro (c) adeguato alle condizioni
Questo metodo di montaggio, consente di de- di montaggio
terminare in modo facile e affidabile la posizio- • un comparatore (d).

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Con il metodo Drive-up di SKF, il cuscinetto


viene spinto in sede in una posizione definita
posizione iniziale († fig. 17) applicando una
data pressione dell’olio (corrispondente a una
determinata forza di avanzamento) alla ghiera
idraulica. In questo modo, si ottiene una parte
della riduzione del gioco radiale interno richie-
sto. La pressione dell’olio viene controllata con
il manometro. Successivamente si fa avanzare
il cuscinetto di una certa distanza dalla posi-
zione iniziale a quella finale. L’avanzamento as-
siale “ss” si determina utilizzando un compara-
tore montato sulla ghiera idraulica.
La SKF ha determinato i valori per la pressione
dell’olio e per l’avanzamento assiale di ogni cu-
scinetto. Questi valori sono validi per cuscinetti
con

• una superficie di scorrimento (a) e (b)


oppure
• due superfici di scorrimento (c).

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Cuscinetti orientabili a rulli

Misurazione della dilatazione dell’anello Ulteriori informazioni sul montaggio


interno Sul montaggio dei cuscinetti orientabili a rulli,
La misurazione della dilatazione dell’anello in- maggiori informazioni sia di carattere generale
terno consente di montare in modo semplice, sia utilizzando il metodo SKF Drive-up, vengo-
rapido e preciso i cuscinetti orientabili a rulli di no fornite tramite:
grandi dimensioni con foro conico, senza dover
misurare il gioco radiale interno prima e dopo il • manuale su CD-ROM “Metodo SKF Drive-up”
montaggio. Il metodo SensorMount utilizza un • “Catalogo Tecnico Interattivo SKF” disponibile
sensore integrato nell’anello interno e un indi- su CD-ROM e online all’indirizzo
catore portatile dedicato († fig. 19). www.skf.com
Il cuscinetto viene spostato sulla sede conica • collegandosi all’indirizzo www.skf.com/mount
con i normali attrezzi di montaggio SKF. Le in-
formazioni provenienti dal sensore vengono
elaborate dall’indicatore. La dilatazione dell’a-
nello interno viene mostrata come la relazione
fra la riduzione del gioco (mm) e il diametro fo-
ro del cuscinetto (m).
Non occorre prendere in considerazione
aspetti quali dimensioni del cuscinetto, leviga-
tezza, materiale o esecuzione dell’albero, pieno
o cavo.
Per informazioni dettagliate sul metodo Sen-
sorMount, contattare l’Ingegneria dell’Applica-
zione SKF.

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Cuscinetti toroidali a rulli


CARB®
Esecuzioni .................................................................................................................. 558
Cuscinetti aperti .................................................................................................................................... 558
Cuscinetti con tenute incorporate ...................................................................................................... 559
Cuscinetti per applicazioni vibranti..................................................................................................... 559

Cuscinetti SKF Explorer ............................................................................................... 559

Cuscinetti su bussole .................................................................................................. 560

Sopporti adatti ........................................................................................................... 561

Cuscinetti – dati generali............................................................................................. 562


Dimensioni............................................................................................................................................. 562
Tolleranze............................................................................................................................................... 562
Gioco interno ......................................................................................................................................... 562
Disallineamento .................................................................................................................................... 562
Spostamento assiale ............................................................................................................................ 565
Influenza della temperatura di funzionamento sul materiale dei cuscinetti ................................ 568
Gabbie..................................................................................................................................................... 568
Carico minimo ....................................................................................................................................... 568
Carico dinamico equivalente sul cuscinetto ...................................................................................... 569
Carico statico equivalente sul cuscinetto........................................................................................... 569
Appellativi supplementari .................................................................................................................... 569

Spazio libero ai lati del cuscinetto ............................................................................... 570

Montaggio .................................................................................................................. 570


Montaggio dei cuscinetti con foro conico .......................................................................................... 571
Misurazione della riduzione del gioco................................................................................................ 571
Misurazione dell’angolo di serraggio della ghiera ............................................................................ 572
Misurazione dell’avanzamento assiale ............................................................................................... 572
Misurazione della dilatazione dell’anello interno.............................................................................. 575
Ulteriori informazioni sul montaggio ................................................................................................. 575

Tabelle prodotti........................................................................................................... 576


Cuscinetti toroidali a rulli CARB.......................................................................................................... 576
Cuscinetti toroidali a rulli CARB con tenute incorporate................................................................. 586
Cuscinetti toroidali a rulli CARB su bussola di trazione .................................................................. 588
Cuscinetti toroidali a rulli CARB su bussola di pressione................................................................ 594

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Cuscinetti toroidali a rulli CARB®

Esecuzioni ste dell’anello interno ed esterno sono concave


e simmetriche rispetto al centro del cuscinetto.
Il cuscinetto toroidale a rulli CARB® è un tipo di La perfetta combinazione dei profili di entram-
cuscinetto radiale a rulli completamente nuovo be le piste garantisce una distribuzione ottima-
(† fig. 1). Orientabile e compatto, questo cu- le del carico nel cuscinetto e un basso attrito.
scinetto è stato sviluppato dalla SKF e lanciato I rulli del cuscinetto CARB sono autoallineanti,
sul mercato nel 1995. Ha una forma costrutti- ossia si orientano sempre in modo da consen-
va esclusiva, combina l’orientabilità dei cusci- tire una distribuzione uniforme del carico sulla
netti orientabili a rulli con la naturale capacità lunghezza del rullo, indipendentemente dal fat-
di spostamento assiale dei cuscinetti a rulli ci- to che l’anello interno sia spostato assialmente
lindrici. Può inoltre avere la sezione trasversale e/o disallineato rispetto all’anello esterno.
ridotta tipica dei cuscinetti a rullini. La capacità di carico del cuscinetto CARB è
I cuscinetti CARB sono adatti ad un’ampia molto elevata, anche quando deve compensare
gamma di carichi radiali. Sono progettati esclu- il disallineamento angolare o lo spostamento
sivamente come cuscinetti non di vincolo e, co- assiale, a tutto vantaggio dell’affidabilità opera-
me tali, grazie alla combinazione di orientabili- tiva e della durata dei sistemi.
tà e spostamento assiale, offrono la soluzione
ideale nelle applicazioni in cui occorre ridurre Cuscinetti aperti
ingombro, peso e costi. Spostando assialmente I cuscinetti toroidali a rulli CARB sono prodotti
gli anelli uno rispetto all’altro è possibile impo- in due esecuzioni base († fig. 2), a seconda
starne con precisione il gioco radiale interno. delle dimensioni e della serie
I cuscinetti CARB consentono la progettazione
di sistemi più compatti e leggeri, mantenendo • cuscinetti con gabbia (a)
inalterate le prestazioni o migliorandole in mo- • cuscinetti a pieno riempimento (b).
do significativo, come ad esempio nei riduttori
epicicloidali. Essi semplificano anche la proget- La capacità di carico del cuscinetto CARB a
tazione di sistemi caratterizzati da alberi lunghi pieno riempimento è notevolmente maggiore
soggetti a variazioni di temperatura. I cuscinetti rispetto a quella del cuscinetto con gabbia.
CARB sono in grado di ridurre le vibrazioni, ad Entrambe le esecuzioni sono disponibili con fo-
esempio nelle macchine per la produzione della ro cilindrico e foro conico. A seconda della serie
carta o nei ventilatori. del cuscinetto, il foro conico ha una conicità sia
Il cuscinetto CARB ha una corona di rulli lun- di 1:12 (suffisso nell’appellativo K) sia di 1:30
ghi, simmetrici e leggermente bombati. Le pi- (suffisso nell’appellativo K30).

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Cuscinetti con tenute incorporate Cuscinetti per applicazioni vibranti


Attualmente, la gamma di cuscinetti con tenute Per i cuscinetti non di vincolo utilizzati nelle appli-
incorporate († fig. 3) comprende cuscinetti a cazioni vibranti, la SKF produce cuscinetti CARB
pieno riempimento di piccole e medie dimen- con gabbia in lamiera d’acciaio stampata con su-
sioni per basse velocità. Questi cuscinetti con perficie temprata nelle serie C 23/C4VG114 con
tenute da entrambi i lati sono riempiti con foro cilindrico. Le dimensioni e le specifiche
grasso a lunga durata per alte temperature e di questi cuscinetti corrispondono a quelle della
sono esenti da manutenzione. serie C 23. Essi consentono un accoppiamento
La tenuta a doppio labbro per alte temperatu- con interferenza sull’albero per eliminare l’e-
re, è rinforzata con lamiera d’acciaio stampata, ventuale ossidazione da sfregamento dovuta
è realizzata in gomma nitrilica idrogenata ad un accoppiamento libero. L’utilizzo dei cu-
(HNBR) e fa tenuta contro la pista dell’anello scinetti CARB nelle applicazioni vibranti sul lato
interno. Il diametro esterno della tenuta è con- non di vincolo del sistema, consentirà di otte-
tenuto in una cavità dell’anello esterno e forni- nere un sistema di cuscinetti orientabili con
sce una tenuta adeguata anche nelle applica- prestazioni e affidabilità più elevate.
zioni con rotazione dell’anello esterno. Le tenu- Per maggiori informazioni sui cuscinetti CARB
te adatte a temperature d’esercizio comprese delle serie C 23/C4VG114 contattare l’Inge-
fra –40 e +150 °C. gneria dell’Applicazione SKF.
I cuscinetti con tenute incorporate sono riem-
piti con grasso di prima qualità, a base d’olio di
estere sintetico con addensante alla poliurea. Cuscinetti SKF Explorer
Questo grasso ha buone proprietà anticorrosi-
ve e può essere utilizzato a temperature tra Tutti i cuscinetti CARB sono prodotti secondo
–25 e +180 °C. La viscosità base dell’olio è la classe di prestazioni SKF Explorer.
440 mm2/s a 40 °C e 38 mm2/s a 100 °C. Il ri-
empimento di grasso occupa dal 70% al 100%
dello spazio libero nel cuscinetto. I cuscinetti
con tenute incorporate possono essere forniti,
su richiesta, con altri grassi lubrificanti o con li-
velli di riempimento diversi.

559
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Cuscinetti toroidali a rulli CARB®

Cuscinetti su bussole
I cuscinetti CARB con foro conico possono es-
sere montati su alberi con o senza gradino uti-
lizzando

• una bussola di trazione († fig. 4), nella ta-


bella prodotti da pagina 588
• una bussola di pressione († fig. 5), nella
tabella prodotti da pagina 594.

Sono disponibili, per i cuscinetti CARB, bussole


di trazione modificate († fig. 6) nelle esecu-
zioni E, L e TL, per evitare che il dispositivo di
bloccaggio sfreghi contro la gabbia adiacente:

• Nella bussola di esecuzione E, la ghiera


standard KM e la rondella di sicurezza MB
sono sostituite dalla ghiera KMFE (a), men-
tre la ghiera standard HM 30 è sostituita
dalla ghiera HME 30 che ha un incavo sul
diametro esterno (b).
• La bussola di esecuzione L differisce dall’e-
secuzione standard in quanto la ghiera stan-
dard KM e la rondella di sicurezza MB sono
sostituite dalla ghiera KML e dalla rondella
MBL, con altezza della sezione inferiore (c).
• Nella bussola di esecuzione TL la ghiera
standard HM .. T e la rondella di sicurezza
MB sono sostituite dalla ghiera HM 30 e
dalla graffa di fermo MS 30, con altezza del-
la sezione inferiore (d).

Nel caso in cui avvengano spostamenti assiali


maggiori, si raccomanda di seguire le informa-
zioni nella sezione “Spazio libero ai lati del cu-
scinetto” a pagina 570.

560
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Sopporti adatti
La combinazione di un cuscinetto CARB e di un
sopporto adatto costituisce un sistema non di
vincolo economicamente conveniente, facil-
mente sostituibile e altamente affidabile che
soddisfa le esigenze di facile manutenzione.
I sopporti standard SKF sono disponibili per
quasi tutti i cuscinetti CARB delle serie diame-
trali 0, 1, 2 e 3. I metodi di montaggio possibili
sono due e non richiedono accorgimenti spe-
ciali:

• Montaggio su bussola di trazione e albero


senza gradino.
• Montaggio su sede cilindrica e albero con
gradino.

Informazioni più dettagliate sui sopporti SNL


delle serie 2, 3, 5 e 6 sono contenute nella
sezione “Sopporti per cuscinetti”, da pagina
703.
In questa sezione oltre ad una breve descrizione
di tutti i sopporti SKF, vengono illustrate le
esecuzioni principali. Per maggiori informazioni
vengono inoltre indicate le relative pubblicazioni.

561
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Cuscinetti toroidali a rulli CARB®

Cuscinetti – dati generali ro o della base, influenzerà solo minimamente il


gioco radiale interno († sezione “Spostamento
Dimensioni assiale”, da pagina 565). I cuscinetti CARB si
Le dimensioni d’ingombro dei cuscinetti CARB utilizzano spesso insieme ai cuscinetti orienta-
sono conformi alla norma ISO 15:1998. Le di- bili a rulli. Il gioco è leggermente superiore a
mensioni delle bussole di trazione e di pressione quello del corrispondente cuscinetto orientabile
sono conformi alla norma ISO 2982-1:1995. a rulli della stessa classe di gioco. Uno sposta-
mento dell’anello interno rispetto a quello
Tolleranze esterno del 6–8% della larghezza del cuscinetto,
I cuscinetti CARB sono prodotti di serie con tol- riduce il gioco operativo a circa lo stesso valore
leranza Normale. I cuscinetti con diametro foro di quello di un cuscinetto orientabile a rulli delle
fino ai 300 mm incluso, sono tuttavia prodotti stesse dimensioni.
con una precisione maggiore rispetto alla tolle-
ranza ISO Normale. Ad esempio Disallineamento
I cuscinetti CARB ammettono solitamente un
• la tolleranza della larghezza è molto più rigi- disallineamento angolare di 0,5° fra l’anello
da della tolleranza Normale ISO; corrisponde interno e quello esterno († fig. 7), in eserci-
a quella dei cuscinetti orientabili a rulli SKF zio, senza che ciò abbia conseguenze negative
Explorer († tabella 2 a pagina 512) sul cuscinetto. Tuttavia disallineamenti superio-
• la precisione di rotazione è di serie conforme ri a 0,5° aumentano l’attrito e influenzano la
alla classe di tolleranza P5. durata del cuscinetto. Per disallineamenti su-
periori a 0,5°, si consiglia di contattare l’Inge-
Per le disposizioni di cuscinetti con diametro gneria dell’Applicazione SKF. Per i cuscinetti
foro superiore ai 300 mm, in cui la precisione CARB con gabbia massiccia in ottone centrata
di rotazione è un parametro di funzionamento sull’anello interno, suffisso MB nell’appellativo,
essenziale, sono anche disponibili cuscinetti il disallineamento non deve mai superare 0,5°.
CARB con precisione di rotazione P5, che van- La capacità di compensare i disallineamenti è
no identificati con il suffisso C08. Si consiglia di ridotta anche quando il cuscinetto è fermo.
verificarne la disponibilità prima di eseguire Il disallineamento determina lo spostamento
l’ordine. I valori delle tolleranze sono in con- assiale dei rulli, causandone l’avvicinamento al-
formità con la norma ISO 492:2002 e sono in- la facciata degli anelli. Pertanto, il possibile
dicati nelle tabelle da 3 a 5, da pagina 115. spostamento assiale va ridotto († sezione
“Spostamento assiale”).
Gioco interno
I cuscinetti CARB sono costruiti di serie con
gioco radiale interno Normale. Molti di essi so-
no anche disponibili con gioco maggiore C3, al-
cuni con gioco minore C2 o con gioco maggio-
rato C4 o C5. I limiti del gioco radiale interno
sono indicati per i cuscinetti

• con foro cilindrico nella tabella 1


• con foro conico nella tabella 2.

I limiti sono validi per i cuscinetti non montati,


con carico di misura zero e privi di spostamen-
to assiale fra gli anelli. Nei cuscinetti CARB lo
spostamento assiale di un anello rispetto all’al-
tro riduce gradualmente il gioco radiale interno.
Lo spostamento assiale totale, nei casi in cui
non avvenga il riscaldamento esterno dell’albe-

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Cuscinetti toroidali a rulli CARB®

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Spostamento assiale k1 = fattore per il disallineamento


I cuscinetti toroidali a rulli CARB consentono lo († tabelle prodotti)
spostamento assiale dell’albero rispetto all’al- B = larghezza del cuscinetto, mm
loggiamento al loro interno. Lo spostamento († tabelle prodotti)
assiale può essere la conseguenza di una dila- α = disallineamento, gradi
tazione termica o di scostamenti da una data
posizione del cuscinetto. Sia lo spostamento Supponendo un gioco operativo sufficiente-
assiale sia il disallineamento influiscono sulla mente ampio, lo spostamento massimo possi-
posizione assiale dei rulli di un cuscinetto bile si ottiene da
CARB. Lo spostamento assiale riduce anche il
gioco radiale. La SKF consiglia di verificare che slim = s1 – smis
lo spostamento assiale sia entro limiti accetta-
bili, ossia che il gioco residuo sia sufficiente- oppure da
mente grande, che i rulli non sporgano dalla
facciata dell’anello († fig. 8a), che non venga- slim = s2 – smis
no in contatto con l’anello di sicurezza († fig.
8b) o con la tenuta. Per permettere lo sposta- in cui
mento del gruppo rulli e della gabbia, è neces- slim = spostamento assiale possibile relativo al
sario prevedere uno spazio da entrambi i lati movimento del gruppo rulli causato dal
del cuscinetto, come indicato nella sezione disallineamento, mm
“Spazio libero ai lati del cuscinetto” a pagina s1 = valore indicativo della capacità di
570. Lo spostamento assiale dalla posizione spostamento assiale nei cuscinetti con
normale di un anello del cuscinetto rispetto al- gabbia, con tenute incorporate o a pieno
l’altro è limitato riempimento, quando lo spostamento
avviene in senso opposto all’anello
• dallo spostamento del gruppo rulli oppure elastico, mm († tabelle prodotti)
• dalla riduzione del gioco. s2 = valore indicativo della capacità di
spostamento assiale nei cuscinetti a
Lo spostamento assiale massimo consentito si pieno riempimento quando lo
ottiene dal minore di questi due limiti. spostamento avviene verso l’anello
elastico, mm († tabelle prodotti)
Limitazione causata dallo spostamento del smis = riduzione dello spostamento assiale
gruppo rulli causata dal disallineamento, mm
I valori indicativi s1 e s2 per lo spostamento as-
siale († fig. 8) riportati nella tabella prodotti
sono validi purché

• nel cuscinetto il gioco radiale operativo sia


sufficientemente ampio prima della dilata-
zione termica dell’albero e che
• gli anelli non siano disallineati.

La riduzione del possibile spostamento assiale


provocata dal disallineamento può essere sti-
mata con la formula

smis = k1 B α

in cui
smis = riduzione dello spostamento assiale
causata dal disallineamento, mm

565
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Cuscinetti toroidali a rulli CARB®

Limitazione provocata dalla riduzione anelli del cuscinetto uno rispetto all’altro, otte-
del gioco nere un dato gioco radiale interno in un cusci-
La riduzione del gioco radiale corrispondente netto CARB.
allo spostamento assiale da una posizione cen-
trale può essere calcolata con la formula Esempio di calcolo 1
Per un cuscinetto C 3052, con

• una larghezza B = 104 mm


• un fattore di disallineamento k1 = 0,122
Nei casi in cui la riduzione del gioco sia supe- • un valore per lo spostamento assiale
riore al gioco radiale prima della dilatazione s1 = 19,3,
termica dell’albero, il cuscinetto risulterà pre-
caricato. Se invece è nota una certa riduzione con un disallineamento angolare α = 0,3° fra
del gioco radiale, lo spostamento assiale corri- l’anello interno e quello esterno, lo spostamen-
spondente, da una posizione centrale può es- to assiale ammissibile si ottiene da
sere calcolato con la formula
slim = s1 – smis
slim = s1 – k1 B α
slim = 19,3 – 0,122 x 104 x 0,3 = 19,3 – 3,8
slim = 15,5 mm
in cui
scle = spostamento assiale da una posizione Esempio di calcolo 2
centrale che determina una certa Per un cuscinetto C 3052 K/HA3C4, con
riduzione del gioco radiale Cred, mm
Cred = riduzione del gioco radiale in seguito allo • una larghezza B = 104 mm
spostamento assiale da una posizione • un fattore di gioco operativo k2 = 0,096
centrale, mm • e un gioco operativo di 0,15 mm,
k2 = fattore di gioco operativo
(† tabelle prodotti) il possibile spostamento assiale dalla posizione
B = larghezza del cuscinetto, mm centrale fra un anello e l’altro, finché il gioco
(† tabelle prodotti) operativo non corrisponde a zero, si ottiene
con la formula
La capacità di spostamento assiale si ottiene
anche dal diagramma 1, valido per tutti i cu-
scinetti CARB. Lo spostamento assiale e il gioco
radiale sono mostrati in funzione della larghez-
za del cuscinetto.
Dal diagramma 1 si può vedere (linea tratteg-
giata) che, per un cuscinetto C 3052 K/HA3C4
con gioco operativo di 0,15 mm, corrisponden-
te circa allo 0,15% della larghezza del cuscinet- scle = 12,7 mm
to, è possibile uno spostamento assiale pari al
12% circa della larghezza del cuscinetto. Di Lo spostamento assiale di 12,7 mm è inferiore
conseguenza, quando è avvenuto uno sposta- al valore indicativo s1 = 19,3 mm, riportato
mento assiale di circa 0,12 x 104 = 12,5 mm il nella tabella prodotti. È anche ammissibile un
gioco operativo è pari a zero. disallineamento operativo di 0,3°; vedere an-
Occorre ricordare che la distanza fra la linea che l’esempio 1.
tratteggiata e la curva, rappresenta il gioco ra-
diale operativo residuo nel sistema cuscinetto.
Il diagramma 1 illustra anche come sia possi-
bile, semplicemente spostando assialmente gli

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Esempio di calcolo 3
Per un cuscinetto C 3052, con una larghezza
B = 104 mm e un fattore di gioco operativo
k2 = 0,096 la riduzione del gioco operativo
causata da uno spostamento assiale scle = 6,5
mm dalla posizione centrale si calcola da

Cred = 0,039 mm

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Cuscinetti toroidali a rulli CARB®

Influenza della temperatura 4,6 possono operare costantemente a tempe-


di funzionamento sul materiale rature di esercizio fino a +130 °C. I lubrificanti
dei cuscinetti generalmente utilizzati per i cuscinetti volventi
Tutti i cuscinetti CARB sono sottoposti ad uno non compromettono le proprietà della gabbia,
speciale trattamento termico che ne consente ad eccezione di alcuni oli sintetici, dei grassi
il funzionamento a temperature maggiori per con olio base sintetico e dei lubrificanti conte-
periodi più lunghi, senza che si verifichino alte- nenti un’elevata percentuale di additivi EP, se
razioni dimensionali dannose, a condizione che utilizzati a temperature elevate. Se i cuscinetti
non si superi la temperatura di esercizio con- devono operare costantemente a temperature
sentita della gabbia, ad esempio, una tempe- superiori ai 120 °C o, in condizioni estreme, si
ratura di 200 °C per 2.500 ore, oppure per raccomanda di utilizzare cuscinetti con gabbia
brevi periodi, a temperature anche superiori. in acciaio o in ottone. In alternativa, è possibile
utilizzare anche cuscinetti a pieno riempimen-
Gabbie to. Per maggiori informazioni sulle temperature
A seconda delle dimensioni e se il cuscinetto tollerate e l’utilizzo delle gabbie, consultare la
non è del tipo a pieno riempimento, i cuscinetti sezione “Materiali delle gabbie”, da pagina 128.
CARB hanno di serie una delle seguenti gabbie
(† fig. 9) Carico minimo
Per garantire un funzionamento soddisfacente,
• gabbia stampata da iniezione del tipo a feri- i cuscinetti CARB, come tutti i cuscinetti a sfere
toie in poliammide 4,6 rinforzata con fibra di e a rulli, devono sempre essere soggetti a un
vetro, centrata sui rulli, suffisso nell’appella- determinato carico minimo, soprattutto se de-
tivo TN9 (a) vono operare a velocità elevate, se sono sog-
• gabbia stampata in acciaio, a feritoie centrata getti a forti accelerazioni o a rapidi cambi di di-
sui rulli, nessun suffisso nell’appellativo (b) rezione del carico. In tali condizioni, le forze di
• gabbia massiccia in ottone, a feritoie centra- inerzia di rulli e gabbia, nonché l’attrito del lu-
ta sui rulli, suffisso nell’appellativo M (c) brificante, possono influire negativamente sulle
• gabbia in due pezzi massiccia in ottone cen- condizioni di rotolamento nel cuscinetto e pro-
trata sull’anello interno, suffisso nell’appella- vocare strisciamenti dannosi fra rulli e piste. Il
tivo MB (d). carico minimo necessario da applicare ai cusci-
netti CARB con gabbie può essere calcolato da
Nota
I cuscinetti CARB con gabbie in poliammide Frm = 0,007 C0

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mentre per i cuscinetti a pieno riempimento si Carico statico equivalente


può calcolare da sul cuscinetto
Poiché i cuscinetti CARB possono reggere solo
Frm = 0,01 C0 carichi radiali

in cui P0 = Fr
Frm = carico statico radiale equivalente minimo
sul cuscinetto, kN Appellativi supplementari
C0 = coefficiente di carico statico, kN I suffissi nell'appellativo utilizzati per identifica-
(† tabelle prodotti) re alcune caratteristiche dei cuscinetti
CARB sono i seguenti.
In alcune applicazioni non è possibile raggiun-
gere o superare il carico minimo richiesto. C2 Gioco radiale interno inferiore a Nor-
Tuttavia, per i cuscinetti con gabbia lubrificati male
con olio, sono ammessi carichi minimi inferiori. C3 Gioco radiale interno superiore a Nor-
Tali carichi si possono calcolare se n/nr ≤ 0,3 male
da C4 Gioco radiale interno maggiore di C3
C5 Gioco radiale interno maggiore di C4
Frm = 0,002 CO CS5 Tenuta strisciante in gomma nitrilica
idrogenata (HNBR), rinforzata su un
e se 0,3 < n/nr ≤ 2 da solo lato con lamierino d’acciaio
2CS5 Tenuta strisciante CS5, su entrambi i
lati. Spazio libero nel cuscinetto riem-
pito fra il 70% e il 100% con grasso per
alte temperature
in cui HA3 Anello interno in acciaio cementato
Frm = carico minimo sul cuscinetto, kN K Foro conico, conicità 1:12
C0 = coefficiente di carico statico, kN K30 Foro conico, conicità 1:30
(† tabelle prodotti) M Gabbia massiccia del tipo a feritoie,
n = velocità di rotazione, giri/min centrata sui rulli
nr = velocità di riferimento, giri/min MB Gabbia in due pezzi massiccia in otto-
(† tabelle prodotti) ne, centrata sull’anello interno
TN9 Gabbia stampata ad iniezione, del tipo
In caso di avviamento a basse temperature o di a feritoie, in poliammide 4,6 rinforzata
elevata viscosità del lubrificante, possono esse- con fibra di vetro centrata sui rulli
re necessari carichi minimi maggiori di Frm = V Pieno riempimento dei rulli (senza
0,007 C0 e 0,01 C0 rispettivamente. Il peso dei gabbia)
componenti supportati dal cuscinetto, insieme VE240 Cuscinetto modificato per consentire
alle forze esterne, spesso supera il carico mini- un maggiore spostamento assiale
mo richiesto. In caso contrario, il cuscinetto VG114 Gabbia in lamiera d’acciaio stampata
CARB deve essere sottoposto ad un carico ra- con superficie temprata centrata sui
diale aggiuntivo. rulli

Carico dinamico equivalente


sul cuscinetto
Poiché i cuscinetti CARB possono reggere solo
carichi radiali

P = Fr

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Cuscinetti toroidali a rulli CARB®

Spazio libero ai lati provocato dal disallineamento, mm


k1 = fattore di disallineamento
del cuscinetto († tabelle prodotti)
Per consentire lo spostamento assiale dell’albe- B = larghezza del cuscinetto, mm
ro rispetto all’alloggiamento, è necessario forni- († tabelle prodotti)
re uno spazio sufficiente su entrambi i lati del α = disallineamento, gradi
cuscinetto come indicato in fig. 10. Il valore per
la larghezza di questo spazio si basa Consultare anche la sezione “Spostamento
assiale” a pagina 565. Generalmente, gli anelli
• sul valore Ca riportato nella tabella prodotti del cuscinetto sono montati allineati uno rispet-
• sul previsto spostamento assiale in esercizio to all’altro. Tuttavia, se si prevede una conside-
degli anelli del cuscinetto dalla posizione cen- revole dilatazione dell’albero per effetto termico,
trale l’anello interno può essere montato sfalsato ri-
• sullo spostamento degli anelli causato dal di- spetto all’anello esterno, fino allo spostamento
sallineamento. assiale consentito s1 o s2, in direzione opposta a
quella della dilatazione termica prevista († fig.
Può essere ottenuto da 11). In tal modo, lo spostamento assiale con-
sentito può essere notevolmente aumentato, un
Careq = Ca + 0,5 (s + smis) vantaggio che può essere sfruttato ad esempio
nei sistemi di cuscinetti per i cilindri essiccatori
oppure da delle macchine per la produzione della carta.

Careq = Ca + 0,5 (s + k1 B α ) Montaggio


in cui Quando si monta un cuscinetto CARB in un al-
Careq = larghezza richiesta su ogni lato del bero od alloggiamento, sia gli anelli che il riem-
cuscinetto, mm pimento rulli del cuscinetto devono essere ri-
Ca = larghezza minima richiesta su ogni lato spettivamente centrati. Per questo motivo la
del cuscinetto, mm († tabelle prodotti) SKF consiglia di montare i cuscinetti CARB con
s = spostamento assiale relativo degli anelli, albero od alloggiamento in posizione orizzonta-
per esempio dilatazione termica le. Quando si monta un cuscinetto in un albero
dell’albero, mm od alloggiamento verticale, il riempimento rulli
smis = spostamento assiale del gruppo rulli e l’anello interno od esterno si muovono verso

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il basso finché il gioco non viene completamente Questo metodo è più preciso e richiede meno
eliminato. Se durante e dopo l’installazione, non tempo rispetto alle procedure basate sulla ridu-
si mantiene un gioco idoneo, le forze di dilata- zione del gioco o sull’angolo di serraggio della
zione o compressione, generate dall’accoppia- ghiera. La misurazione della dilatazione dell’a-
mento con interferenza sull’anello interno o su nello interno con il metodo SensorMount® con-
quello esterno, daranno origine ad un precarico. sente di montare in modo semplice, rapido e
Tale precarico può causare solchi sulle piste e/o preciso i cuscinetti di grandi dimensioni, grazie
impedire totalmente a rotazione del cuscinetto. ad un sensore inserito nell’anello interno del
Per evitare questo tipo di situazione durante il cuscinetto.
montaggio verticale, si deve utilizzare un uten-
sile di manipolazione del cuscinetto che garanti- Misurazione della riduzione del gioco
sca il centraggio dei suoi componenti. Il metodo che utilizza degli spessimetri per mi-
surare il gioco radiale interno prima e dopo il
Montaggio dei cuscinetti con foro conico montaggio dei cuscinetti, è adatto ai cuscinetti
I cuscinetti con foro conico si montano sempre di medie e grandi dimensioni. Prima di eseguire
con interferenza. Si utilizza come misura del la misurazione, ruotare alcune volte l’anello
grado d’interferenza la riduzione del gioco ra- esterno. Controllare accuratamente che en-
diale interno o, l’avanzamento assiale dell’anello trambi gli anelli del cuscinetto ed il gruppo rulli
interno sulla sede conica. I metodi adatti al siano allineati tra loro. Il gioco deve sempre es-
montaggio dei cuscinetti CARB con foro conico sere misurato fra l’anello esterno e un rullo non
sono i seguenti: caricato († fig. 12). Per la prima misurazione,
selezionare una lama leggermente più sottile
• Misurazione della riduzione del gioco. del valore minimo del gioco. Durante la misura-
• Misurazione dell’angolo di serraggio della zione la lama deve essere mossa avanti e indie-
ghiera. tro finché non è inserita nel centro del rullo. Ri-
• Misurazione dell’avanzamento assiale. petere la procedura utilizzando ogni volta lame
• Misurazione della dilatazione dell’anello interno. leggermente più spesse finché non si avverte
una certa resistenza, muovendole fra
I cuscinetti di dimensioni ridotte con diametro
foro fino a 100 mm possono essere montati • anello esterno e rullo superiore (a) – prima del
correttamente misurando l’angolo di serraggio montaggio
della ghiera. Per i cuscinetti di dimensioni mag- • anello interno o esterno e rullo inferiore, a se-
giori, si raccomanda il metodo SKF Drive-up. conda della gabbia (b) – dopo il montaggio

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Cuscinetti toroidali a rulli CARB®

Per i cuscinetti di grandi dimensioni, soprattutto


nel caso di cuscinetti con anello esterno a parte
piuttosto sottile, la misurazione può essere in-
fluenzata dalla deformazione elastica dell’anello,
causata dal peso del cuscinetto o dalla forza per
estrarre la lama dello spessimetro attraverso
l’apertura tra la pista e l’elemento volvente sca-
rico. In questi casi, per determinare il gioco
“reale” prima e dopo il montaggio, si deve adot-
tare la seguente procedura (c):

• Misurare il gioco “c” a “ore 12” in caso di cu-


scinetto in posizione verticale oppure a “ore
6” in caso di cuscinetto appeso in zona albero
supportata.
• Misurare il gioco “a” a “ore 9” ed il gioco “b” a
“ore 3” senza muovere il cuscinetto.
• Ricavare il gioco radiale interno “reale” in ma-
siale dell’anello interno sulla sua sede. I valori
niera relativamente accurata mediante la for-
indicativi dell’avanzamento assiale “s” richiesto
mula 0,5 (a + b + c).
per applicazioni generiche sono riportati nella
tabella 3. In questo caso, il metodo SKF Drive-
I valori indicativi per il gioco minimo consentito
up, è quello più adatto. Questo metodo di mon-
dopo il montaggio sono elencati nella tabella 3.
taggio, consente di determinare in modo facile e
affidabile la posizione iniziale del cuscinetto dal-
Misurazione dell’angolo di serraggio
la quale misurare lo spostamento assiale. A tale
della ghiera
scopo, si utilizzano i seguenti attrezzi di mon-
Il montaggio dei cuscinetti di dimensioni ridotte
taggio († fig. 14)
o medie su sedi coniche, è semplice se si utilizza
l’angolo di serraggio della ghiera a († fig. 13)
e il metodo descritto di seguito. I valori indicativi
dell’angolo di serraggio a sono riportati nella
tabella 3.
Prima del serraggio finale, occorre sempre spin-
gere il cuscinetto sulla sede conica finché l’inte-
ra circonferenza del foro del cuscinetto entra in
contatto con la sede dell’albero o con la bussola.
Ruotando la ghiera dell’angolo indicato a, il cu-
scinetto viene spinto sulla sede conica. Se pos-
sibile, controllare il gioco residuo del cuscinetto.
Se si utilizza una ghiera KM, svitare la ghiera e
posizionare la rondella di sicurezza. Avvitare
nuovamente la ghiera a fondo e bloccarla pie-
gando una delle alette di bloccaggio della ron-
della di sicurezza in modo che entri nella scana-
latura della ghiera stessa. Se si utilizza una
ghiera KMFE, bloccare la ghiera serrando la vite
di fermo secondo la coppia indicata.

Misurazione dell’avanzamento assiale


Il montaggio dei cuscinetti con foro conico può
essere effettuato misurando l’avanzamento as-

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Cuscinetti toroidali a rulli CARB®

• una ghiera idraulica SKF di esecuzione HMV ..


E (a)
• una pompa idraulica (b)
• un manometro (c), adeguato alle condizioni di
montaggio
• un comparatore (d).

Con il metodo SKF Drive-up, il cuscinetto viene


spinto sulla sua sede in una posizione, definita
posizione iniziale († fig. 15), applicando una
data pressione dell’olio (corrispondente a una
determinata forza di avanzamento) alla ghiera
idraulica. In questo modo, si ottiene una parte
della riduzione del gioco radiale interno richiesto.
La pressione dell’olio viene controllata con il
manometro. Successivamente si fa avanzare il
cuscinetto di una certa distanza dalla posizione
iniziale a quella finale. L’avanzamento assiale
“ss” si determina utilizzando un comparatore
montato sulla ghiera idraulica.
La SKF ha determinato i valori per la pressione
dell’olio e per l’avanzamento assiale di ogni cu-
scinetto. Questi valori sono validi per cuscinetti
(† fig. 16) con

• una superficie di scorrimento (a e b) oppure


• due superfici di scorrimento (c).

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Misurazione della dilatazione dell’anello Per informazioni dettagliate sul metodo Sen-
interno sorMount, contattare l’Ingegneria dell’Applica-
La misurazione della dilatazione dell’anello in- zione SKF.
terno consente di montare in modo semplice,
rapido e preciso i cuscinetti CARB di grandi di- Ulteriori informazioni sul montaggio
mensioni con foro conico, senza dover misura- Sul montaggio dei cuscinetti CARB, maggiori
re il gioco radiale interno prima e dopo il mon- informazioni sia di carattere generale sia utiliz-
taggio. Il metodo SensorMount utilizza un sen- zando il metodo SKF Drive-up, vengono fornite
sore integrato nell’anello interno del cuscinetto tramite
CARB e un indicatore portatile dedicato
(† fig. 17). • manuale su CD-ROM “Metodo SKF Drive-up”
Il cuscinetto viene spinto sulla sede conica con • collegandosi all’indirizzo
i normali attrezzi di montaggio SKF. Le infor- www.skf.com/mount.
mazioni provenienti dal sensore vengono ela-
borate dall’indicatore. La dilatazione dell’anello
interno viene mostrata come la relazione fra la
riduzione del gioco (mm) e il diametro foro del
cuscinetto (m).
Non occorre prendere in considerazione
aspetti quali dimensioni del cuscinetto, leviga-
tezza, materiale o esecuzione dell’albero, pieno
o cavo.

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Cuscinetti assiali a sfere

Cuscinetti SKF assiali a sfere a semplice effetto ........................................................... 602

Cuscinetti SKF assiali a sfere a doppio effetto .............................................................. 603

Cuscinetti – dati generali............................................................................................. 604


Dimensioni............................................................................................................................................. 604
Tolleranze............................................................................................................................................... 604
Disallineamento .................................................................................................................................... 604
Gabbie..................................................................................................................................................... 604
Carico minimo ....................................................................................................................................... 605
Carico dinamico equivalente sul cuscinetto ...................................................................................... 605
Carico statico equivalente sul cuscinetto........................................................................................... 605
Appellativi supplementari .................................................................................................................... 605

Tabelle prodotti........................................................................................................... 606


Cuscinetti assiali a sfere a semplice effetto....................................................................................... 606
Cuscinetti assiali a sfere a semplice effetto con ralla per alloggiamento sferica......................... 612
Cuscinetti assiali a sfere a doppio effetto .......................................................................................... 614
Cuscinetti assiali a sfere a doppio effetto con ralle per alloggiamento sferiche .......................... 616

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Cuscinetti assiali a sfere

Cuscinetti SKF assiali


a sfere a semplice effetto
I cuscinetti SKF assiali a sfere a semplice effet-
to sono costituiti da una ralla per albero, una
ralla per alloggiamento e un gruppo gabbia a
sfere.
I cuscinetti sono scomponibili e il montaggio è
semplice grazie alla possibilità di montare se-
paratamente le ralle e il gruppo gabbia a sfere.
I tipi più piccoli sono disponibili con una super-
ficie di appoggio piana sulla ralla per alloggia-
mento († fig. 1) o con una superficie di ap-
poggio sferica († fig. 2). I cuscinetti con ralla
per alloggiamento sferica possono essere uti-
lizzati insieme a una sede di alloggiamento an-
ch’essa sferica († fig. 3) per compensare gli
errori di allineamento fra la superficie di ap-
poggio nell’alloggiamento e l’albero. Le ralle
per sedi sferiche sono fornite dalla SKF, ma
devono essere ordinate separatamente.
I cuscinetti assiali a sfere a semplice effetto,
come indica il nome, ammettono carichi assiali
in un senso e quindi vincolano l’albero assial-
mente in una direzione. Non devono essere
soggetti a carichi radiali.

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Cuscinetti SKF assiali


a sfere a doppio effetto
Questi cuscinetti sono costituiti da una ralla
per albero, due ralle per alloggiamento e due
gruppi di gabbie a sfere. Sono scomponibili,
quindi semplici da montare. Le varie parti pos-
sono essere montate separatamente. Le ralle
per alloggiamento e i gruppi di gabbie a sfere
sono identici a quelli dei cuscinetti a semplice
effetto.
I cuscinetti più piccoli sono disponibili con una
superficie della sede piana sulla ralla per l’al-
loggiamento († fig. 4) o con una superficie
della sede sferica († fig. 5). I cuscinetti con
ralle per alloggiamento sferiche possono essere
utilizzati insieme a ralle per sedi sferiche
(† fig. 6) per compensare il disallineamento
fra l’alloggiamento e l’albero. Le ralle per allog-
giamento sferiche sono fornite dalla SKF, ma
devono essere ordinate separatamente.
I cuscinetti assiali a sfere a doppio effetto
ammettono carichi assiali nei due sensi e quin-
di vincolano l’albero assialmente, in entrambe
le direzioni. Non devono essere soggetti a cari-
chi radiali.

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Cuscinetti assiali a sfere

Cuscinetti – dati generali


Dimensioni
Le dimensioni d’ingombro dei cuscinetti assiali
a sfere SKF con ralle per alloggiamento piane o
sferiche sono conformi alle norme DIN
711:1988 e DIN 715:1987. Le dimensioni dei
cuscinetti con ralle per alloggiamento piane
sono conformi alla ISO 104:2002.
I valori forniti per l’altezza H1 dei cuscinetti con
ralle per alloggiamento sferiche sono validi so-
lo per i cuscinetti SKF con ralle SKF.

Tolleranze
I cuscinetti assiali a sfere SKF sono prodotti di
regola con tolleranze normali. Alcuni cuscinetti
a semplice effetto con ralle per alloggiamento
piane sono disponibili anche con una precisio-
ne maggiore, secondo le classi di tolleranza P6 sono di solito impiegati insieme a ralle per sedi
o P5. Si prega di contattare la SKF per verifi- sferiche e sono in grado di compensare il disal-
care la disponibilità prima dell’ordine. lineamento iniziale fra le superfici d’appoggio
Le tolleranze normali, P5 e P6 sono conformi nell’alloggiamento e sull’albero († fig. 7).
alla ISO 199:1997. I valori sono riportati nella
tabella 9 a pagina 121. Gabbie
I cuscinetti assiali a sfere SKF sono muniti delle
Disallineamento seguenti gabbie standard († fig. 8), a seconda
I cuscinetti assiali a sfere con ralle per alloggia- della serie e delle dimensioni del cuscinetto
mento piane non ammettono alcun disallinea-
mento fra l’albero e l’alloggiamento, né disalli- • gabbia stampata in lamiera d’acciaio, senza
neamento angolare fra le superfici d’appoggio suffisso nell'appellativo (a e b)
nell’alloggiamento sull’albero. • gabbia monoblocco massiccia in ottone, ap-
I cuscinetti con ralle per alloggiamento sferiche pellativo con suffisso M (c).

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• gabbia monoblocco massiccia in acciaio, Appellativi supplementari


suffisso nell'appellativo F (d) I suffissi nell'appellativo utilizzati per identifica-
• gabbia massiccia in ottone in due pezzi, suf- re alcune caratteristiche dei cuscinetti assiali
fisso nell'appellativo M (e) a sfere SKF sono i seguenti.

Carico minimo F Gabbia massiccia in acciaio, centrata


Per garantire un funzionamento soddisfacente, sulle sfere
i cuscinetti assiali a sfere, come tutti i cuscinetti JR Gabbia costituita da due rondelle di la-
volventi, devono sempre essere soggetti ad un miera d’acciaio stampata, centrata sul-
certo carico minimo, in particolare se funzio- le sfere
nano a velocità elevate o sono soggetti a forti M Gabbia massiccia in ottone, centrata
accelerazioni o a rapidi cambi di direzione del sulle sfere
carico. P5 Maggiore precisione dimensionale e di
In tali condizioni, le forze di inerzia di sfere e rotazione, conforme alla classe di tolle-
gabbia(e) e l’attrito del lubrificante possono in- ranza 5 della norma ISO
fluire negativamente sulle condizioni di rotola- P6 Maggiore precisione dimensionale e di
mento delle unità e provocare dannosi stri- rotazione, conforme alla classe di tolle-
sciamenti fra sfere e piste. ranza 6 della norma ISO
Il carico assiale minimo necessario da applicare TN9 Gabbia stampata a iniezione in poliam-
ai cuscinetti assiali a sfere può essere valutato mide 6,6 rinforzata con fibre di vetro,
con la formula centrata sulle sfere

in cui
Fam = carico assiale minimo, kN
A = fattore del carico minimo
(† tabelle dei prodotti)
n = velocità di rotazione, giri/min.

In caso di avviamento a basse temperature o


di elevata viscosità del lubrificante, possono
essere necessari carichi minimi maggiori. Ge-
neralmente, il peso dei componenti che grava-
no sul cuscinetto, in particolare se l’albero è
verticale, unitamente alle forze esterne supera
il carico minimo necessario In caso contrario,
i cuscinetti assiali a sfere devono essere preca-
ricati, ad esempio mediante molle.

Carico dinamico equivalente


sul cuscinetto

P = Fa

Carico statico equivalente


sul cuscinetto

PO = Fa

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Cuscinetti assiali orientabili


a rulli
Esecuzioni .................................................................................................................. 620

Cuscinetti SKF Explorer ............................................................................................... 620

Cuscinetti – dati generali............................................................................................. 621


Dimensioni............................................................................................................................................. 621
Tolleranze............................................................................................................................................... 621
Disallineamento .................................................................................................................................... 621
Influenza della temperatura di funzionamento sul materiale dei cuscinetti ................................ 621
Carico minimo ....................................................................................................................................... 622
Carico dinamico equivalente sul cuscinetto ...................................................................................... 622
Carico statico equivalente sul cuscinetto........................................................................................... 622
Appellativi supplementari .................................................................................................................... 622

Esecuzione dei particolari adiacenti............................................................................. 623

Lubrificazione ............................................................................................................. 624

Montaggio .................................................................................................................. 625

Tabella prodotti .......................................................................................................... 626

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Cuscinetti assiali orientabili a rulli

Esecuzioni
Nei cuscinetti assiali orientabili a rulli il carico
viene trasmesso da una pista all’altra secondo
un certo angolo rispetto all’asse del cuscinetto
(† fig. 1). Questi cuscinetti sono pertanto in
grado di sopportare carichi radiali contempo-
raneamente a quelli assiali. Un’altra importante
caratteristica di questi cuscinetti è la loro
orientabilità, che li rende insensibili alle infles-
sioni dell’albero e ai disallineamenti di quest’ul-
timo rispetto all’alloggiamento.
I cuscinetti SKF assiali orientabili a rulli sono
dotati di un gran numero di rulli asimmetrici
e le piste sono state progettate in modo da
consentire un’osculazione ottimale. Sono per-
tanto adatti in presenza di carichi assiali molto
elevati e per applicazioni a velocità relativa-
mente alte.
I cuscinetti SKF assiali orientabili a rulli sono
prodotti in due esecuzioni a seconda della serie
e delle dimensioni. I cuscinetti contraddistinti
dal suffisso E nell'appellativo, fino alla dimen-
sione 68 compresa, sono dotati di una gabbia
in lamiera a feritoie, che insieme ai rulli e la
ralla per albero costituisce un’unità non scom-
ponibile († fig. 2). Tutti gli altri cuscinetti han-
no una gabbia massiccia in ottone o acciaio
guidata mediante una bussola forzata nel foro
della ralla interna († fig. 3). La ralla interna
insieme a gabbia e rulli costituisce un’unità
non scomponibile

Cuscinetti SKF Explorer


I cuscinetti SKF assiali orientabili a rulli della
serie Explorer, ad elevate prestazioni, sono
contraddistinti da un asterisco nella tabella dei
prodotti.
I cuscinetti SKF serie Explorer mantengono
l'appellativo dei tipi standard, p. es. 29330 E,
ma ciascun cuscinetto e la relativa confezione
sono contrassegnati dalla dicitura “EXPLORER”.

620
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Cuscinetti – dati generali


Dimensioni
Le dimensioni d’ingombro dei cuscinetti SKF
assiali orientabili a rulli sono conformi alle
norme ISO 104:2002.

Tolleranze
I cuscinetti SKF assiali orientabili a rulli vengo-
no realizzati di serie con tolleranze secondo la
precisione normale, come indicato dalla norma
ISO 199:1997. Tuttavia, le tolleranze per l’al-
tezza totale dei

• cuscinetti standard SKF sono più ristette dal


20% al 50%
• cuscinetti SKF serie Explorer più ristrette fi-
no al 70%

rispetto alle norme ISO.


I valori di tolleranza sono riportati nella tabella
9 a pagina 121.

Disallineamento
Grazie alla loro conformazione, questi cusci-
netti sono orientabili, ossia, in funzionamento,
tollerano il disallineamento dell’albero rispetto
all’alloggiamento e le inflessioni dell’albero
stesso († fig. 4). La possibilità di sfruttare ap-
pieno il disallineamento dipende dall’esecuzio-
ne del cuscinetto, dal tipo di guarnizione, ecc.
Con l’aumentare del carico, il disallineamento
consentito si riduce. I valori indicati nella ta-
bella 1 devono essere considerati validi purché
il disallineamento sia costante e la rondella
dell’albero ruoti. Se, durante la progettazione perature elevate per lunghi periodi, senza che
dei sistemi, si presentassero le seguenti condi- si verifichino variazioni dimensionali inaccetta-
zioni, si consiglia di contattare l’Ingegneria di bili. Per esempio sono consentite temperature
Applicazione SKF: pari a +200 °C per un periodo fino a 2 500 h,
o addirittura superiori per periodi più brevi.
• Anello dell’albero rotante in combinazione
con disallineamento
• L’albero ruota fuori piano rispetto all’allog-
giamento

Influenza della temperatura


di funzionamento sul materiale
dei cuscinetti
Tutti i cuscinetti SKF assiali orientabili a rulli
sono sottoposti ad uno speciale trattamento
termico, che consente loro di lavorare a tem-

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Cuscinetti assiali orientabili a rulli

Carico minimo distribuzione del carico sul cuscinetto stesso. In


Per garantire un funzionamento soddisfacente, queste condizioni, se Fr ≤ 0,55 Fa
i cuscinetti assiali orientabili a rulli, come tutti
i cuscinetti volventi, devono sempre essere P = 0,88 (Fa + 1,2 Fr)
soggetti ad un certo carico minimo, soprattutto
se ruotano a velocità elevate o sono sottoposti Quando invece i difetti di rotazione nel sistema
ad accelerazioni elevate o a rapidi cambiamenti cuscinetto influenzano la distribuzione del cari-
di direzione del carico. In questi casi, le forze co su un cuscinetto assiale orientabile a rulli,
d’inerzia dei rulli e della gabbia, nonché l’attrito se Fr ≤ 0,55 Fa
nel lubrificante, possono influire negativamente
sulle condizioni di rotolamento del sistema e P = Fa + 1,2 Fr
provocare strisciamenti dannosi tra i rulli e le
piste. Se Fr > 0,55 Fa, si prenda contatto con l’Inge-
Il carico assiale minimo necessario per i cusci- gneria di Applicazione SKF.
netti assiali orientabili a rulli può essere calco-
lato con la formula Carico statico equivalente
sul cuscinetto

PO = Fa + 2,7 Fr

in cui a condizione che Fr ≤ 0,55 Fa. Se Fr > 0,55 Fa,


Fam = carico assiale minimo, kN si prenda contatto con l’Ingegneria di Applica-
Fr = componente radiale del carico per zione SKF.
cuscinetti soggetti a carichi combinati,
kN Appellativi supplementari
C0 = coefficiente di carico statico, kN I suffissi nell'appellativo utilizzati per identifica-
(† tabella dei prodotti) re alcune caratteristiche dei cuscinetti assiali
A = fattore di carico minimo orientabili a rulli SKF sono i seguenti.
(† tabella dei prodotti)
n = velocità di rotazione, giri/min. E Esecuzione interna ottimizzata e gab-
bia stampata in acciaio del tipo a feri-
Se 1,8 Fr < 0,0005 C0 nella formula indicata si toie
deve usare il valore 0,0005 C0 in luogo di 1,8 Fr. EF Esecuzione interna ottimizzata e gab-
Per velocità superiori a quelle di riferimento, o bia massiccia in acciaio
in caso di avviamento a basse temperature o, EM Esecuzione interna ottimizzata e gab-
ancora, in caso di elevata viscosità del lubrifi- bia massiccia in ottone
cante, il carico minimo necessario può anche N1 Un intaglio di arresto nella ralla ester-
essere superiore. Il peso dei componenti che na
gravano sul cuscinetto, insieme alle forze N2 Due intagli di arresto posti a 180° l’u-
esterne, generalmente supera il carico minimo no dall’altro nella ralla esterna
necessario. In caso contrario, il cuscinetto as- VE447 Ralla interna con tre fori filettati equi-
siale orientabile a rulli deve essere precaricato, distanti su una facciata per permette-
p. es. con molle. Per ulteriori informazioni in re l’uso di un paranco
proposito si prenda contatto con l’Ingegneria di VE447E Ralla interna con tre fori filettati equi-
Applicazione SKF. distanti su una facciata per permette-
re l’uso di un paranco e tre golfari
Carico dinamico equivalente adeguati
sul cuscinetto VE632 Ralla esterna con tre fori filettati equi-
Normalmente un cuscinetto assiale orientabile distanti su una facciata per permette-
a rulli è disposto in modo che i difetti di rota- re l’uso di un paranco
zione nel sistema cuscinetto non influenzino la

622
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Esecuzione dei particolari


adiacenti
Le dimensioni di appoggio da e Da indicate nel-
la tabella dei cuscinetti sono valide per carichi
sui cuscinetti fino a circa Fa = 0,1 CO. Se i cu-
scinetti devono sopportare carichi maggiori
può essere necessario prevedere, per entram-
be le ralle, un appoggio su tutta la loro lar-
ghezza (da = d1 e Da = D1) nonché un appoggio
radiale per la ralla esterna. Per ulteriori infor-
mazioni in proposito si prenda contatto con
l’Ingegneria di Applicazione SKF.
Nel caso dei cuscinetti di esecuzione E con
gabbia stampata in lamiera, il foro dell’alloggia-
mento deve presentare uno scarico († fig. 5)
per evitare strisciamenti gabbia-alloggiamento,
nel caso in cui l’albero ruoti disallineato. I valori
consigliati per il diametro di tale scarico sono
pari a

• D + 15 mm per i cuscinetti con diametro


esterno fino a 380 mm compreso ed a
• D + 20 mm per quelli più grandi.

623
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Cuscinetti assiali orientabili a rulli

Lubrificazione
Si consiglia generalmente di lubrificare i cusci-
netti assiali orientabili a rulli con olio o grasso
con additivi EP.
Se si adotta il grasso, i contatti tra le estremità
dei rulli e gli orletti devono essere adeguata-
mente provvisti di lubrificante. A seconda della
applicazione, la condizione sopra descritta si
può ottenere riempiendo completamente di
grasso il cuscinetto e il suo alloggiamento, op-
pure rilubrificando regolarmente.
In virtù della forma costruttiva interna, i cusci-
netti assiali orientabili a rulli esercitano un’a-
zione pompante, che può essere sfruttata per
consentire la circolazione dell’olio lubrificante
quando

• l’albero è verticale († fig. 6) oppure


• l’albero è orizzontale († fig. 7).

Nella scelta dei lubrificanti e delle guarnizioni,


è necessario prendere in considerazione questa
azione pompante.
L’Ingegneria di Applicazione SKF può fornire
ulteriori informazioni sulla lubrificazione dei
cuscinetti assiali orientabili a rulli.

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Montaggio
I cuscinetti SKF assiali orientabili a rulli sono
scomponibili, ossia l’unità composta da ralla
interna, gabbia e rulli può essere montata se-
paratamente dalla ralla esterna.
Se si devono sostituire cuscinetti di esecuzione
precedente, ossia con gabbia massiccia e bus-
sola di guida della gabbia facente funzione an-
che di distanziatore, con i tipi di esecuzione E,
è necessario inserire un distanziatore tra la
ralla interna e lo spalleggiamento esistente
(† fig. 8).
Se si devono sostituire i cuscinetti della prece-
dente esecuzione B, ossia montati con distan-
ziatore, quest’ultimo deve essere controllato e,
se necessario, rilavorato († fig. 9). Il distan-
ziatore deve essere temprato e presentare fac-
ciate rettificate; nella tabella dei prodotti sono
indicati i valori consigliati del relativo diametro
esterno.

625
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Prodotti tecnologicamente
avanzati

Cuscinetti ibridi ........................................................ 631

Cuscinetti INSOCOAT® ............................................... 647

Cuscinetti e unità cuscinetto per alte temperature .... 657

Cuscinetti NoWear® .................................................. 675

Cuscinetti e unità cuscinetto con Solid Oil ................. 681

629
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Cuscinetti ibridi

Cuscinetti ibridi........................................................................................................... 632

Cuscinetti radiali a sfere ibridi ..................................................................................... 633


Cuscinetti con guarnizioni incorporate lubrificati a vita .................................................................. 633
Tipi aperti............................................................................................................................................... 634

Altri cuscinetti ibridi ................................................................................................... 634


Cuscinetti di precisione ........................................................................................................................ 634
Cuscinetti ibridi a sfere e rulli, unità cuscinetto ibride .................................................................... 634
Cuscinetti con anelli in acciaio speciale o rivestiti ............................................................................ 634

Cuscinetti – dati generali............................................................................................. 635


Dimensioni, tolleranze, gioco interno ................................................................................................ 635
Disallineamento .................................................................................................................................... 635
Gabbie..................................................................................................................................................... 636
Carico minimo ....................................................................................................................................... 636
Precarico assiale ................................................................................................................................... 636
Capacità di carico assiale ..................................................................................................................... 636
Carico dinamico equivalente sul cuscinetto ...................................................................................... 637
Carico statico equivalente sul cuscinetto........................................................................................... 637
Funzionamento a velocità elevate ...................................................................................................... 637
Proprietà del nitruro di silicio.............................................................................................................. 637
Proprietà elettriche............................................................................................................................... 637
Appellativi supplementari .................................................................................................................... 638

Scelta delle dimensioni del cuscinetto ......................................................................... 639

Lubrificazione ............................................................................................................. 639

Tabelle prodotti........................................................................................................... 640


Cuscinetti radiali a sfere ibridi con guarnizioni incorporate e lubrificati a vita ............................ 640
Cuscinetti radiali a sfere ibridi............................................................................................................. 644

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Cuscinetti ibridi

Cuscinetti ibridi
I cuscinetti ibridi hanno gli anelli in acciaio e i
corpi volventi di nitruro di silicio (Si3N4). Oltre
che essere eccellenti isolanti elettrici, possono
raggiungere in molte applicazioni velocità più
elevate e durate maggiori rispetto ai tipi inte-
ramente in acciaio.
Le ottime proprietà isolanti sono offerte dal ni-
truro di silicio, il quale protegge gli anelli dai
danni provocati dai passaggi di corrente, in
particolare dalle impronte cosiddette “ad asse
da lavare”, e quindi prolunga la durata di eser-
cizio del cuscinetto.
La densità del nitruro di silicio è solo il 40%
di quella dell’acciaio per cuscinetti e quindi i
corpi volventi di questo materiale pesano di
meno e hanno un’inerzia minore. Di conse-
guenza la gabbia risulta meno sollecitata in Poiché i corpi volventi di nitruro di silicio hanno
occasione di rapidi avviamenti e fermate, men- un coefficiente di dilatazione termica inferiore
tre si ha un attrito notevolmente minore alle a quello dei corpi volventi in acciaio di pari di-
alte velocità, come spiegato nella sezione “At- mensioni, sono meno sensibili alle variazioni di
trito”, pagina 77. temperatura all’interno del cuscinetto e con-
Minore attrito significa funzionamento più sentono di controllare meglio il precarico.
freddo e maggiore durata del lubrificante. I cu- Quando si progettano sistemi che devono ope-
scinetti ibridi sono pertanto ideali per velocità rare a temperature molto basse e per stimare
di rotazione elevate. la riduzione del gioco interno dei cuscinetti
Dato che, in presenza di una lubrificazione in- ibridi, si prega di consultare l’Ingegneria di Ap-
sufficiente, non si verifica alcun riporto di ma- plicazione SKF.
teriale fra il nitruro di silicio e l’acciaio, i cusci-
netti ibridi durano molto più a lungo nelle ap-
plicazioni che operano in condizioni dinamiche
gravose o con lubrificanti aventi una bassa
viscosità in esercizio (κ < 1). Con i cuscinetti
ibridi si applica comunemente un κ = 1 quan-
do, per stimare la durata in tali condizioni di
esercizio, si dovrebbe usare un κ < 1. Dato che
i cuscinetti ibridi danno buone prestazioni
quando sono lubrificati con fluidi che tendono
a formare una pellicola portante molto sottile,
quali i fluidi refrigeranti, è possibile progettare
sistemi senza olio, anche se è necessario adot-
tare alcuni accorgimenti nella progettazione e
nella scelta dei materiali. In tali casi, prima di
decidere è consigliabile consultare l’Ingegneria
di Applicazione SKF.
Rispetto all’acciaio, il nitruro di silicio ha una
durezza e un modulo di elasticità maggiori, il
che conferisce al cuscinetto una maggiore rigi-
dezza e una maggiore durata di esercizio in
ambienti contaminati.

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Cuscinetti radiali a sfere Cuscinetti con guarnizioni incorporate


lubrificati a vita
ibridi I cuscinetti radiali a sfere ibridi con guarnizioni
incorporate, lubrificati a vita († fig. 2) sono
L’assortimento SKF standard dei cuscinetti protetti su entrambi i lati da
ibridi è essenzialmente costituito da cuscinetti
radiali ad una corona di sfere († fig. 1). Il • una guarnizione a basso attrito di esecuzio-
motivo è evidente: i cuscinetti radiali a sfere ne RSL (a), montata su cuscinetti con dia-
sono i più usati, specialmente nei motori elet- metro esterno fino a 25 mm, suffisso nel-
trici, e, nella versione lubrificata a vita, sono l'appellativo 2RSL
molto utili quando occorre semplicità di pro- • una guarnizione a basso attrito di esecuzio-
gettazione. Le piste a gole profonde e l’accen- ne RSL (b), montata su cuscinetti con dia-
tuata osculazione fra piste e sfere consentono metro esterno oltre 25 mm fino a 52 mm
di sopportare i carichi radiali e i carichi assiali compreso, suffisso nell'appellativo 2RSL
nei due sensi. • una guarnizione a basso attrito di esecuzio-
I cuscinetti radiali a sfere ibridi SKF sono di- ne RZ (c), montata su cuscinetti con diame-
sponibili con diametro foro da 5 a 110 mm e tro esterno oltre 52 mm, suffisso nell'appel-
soddisfano le esigenze della maggior parte lativo 2RZ
delle applicazioni. Su richiesta la SKF può rea- • una guarnizione strisciante di esecuzione
lizzare cuscinetti di dimensioni maggiori. RS1 (d), suffisso nell'appellativo 2RS1.
I cuscinetti fino 45 mm di diametro foro, per
esempio, sono molto indicati per i motori elet- La sezione “Cuscinetti radiali a sfere”, da pagi-
trici nella gamma di potenze da 0,15 a 15 kW, na 225, riporta informazioni dettagliate sull’i-
come pure per i generatori, gli utensili elettrici doneità delle varie guarnizioni per condizioni
e gli azionamenti ad alta velocità. di esercizio differenti. Le guarnizioni sono in
Data la vasta gamma di applicazione dei cusci- gomma acrilonitrilbutadiene (NBR) con rinfor-
netti radiali a sfere ibridi, la SKF produce zo in lamiera stampata. La gamma delle tem-
perature di esercizio consentite per queste
• tipi con guarnizioni striscianti e lubrificati a guarnizioni va da –40 a +100 °C e, per brevi
vita periodi, fino a +120 °C.
• tipi aperti. I cuscinetti con guarnizioni incorporate, suffis-
so WT nell'appellativo, sono riempiti di serie,
con un grasso di prima qualità, con un estere
sintetico come olio base e un addensante alla

633
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Cuscinetti ibridi

poliuria. Detto grasso possiede eccellenti Altri cuscinetti ibridi


proprietà lubrificanti nella gamma di tempera-
ture da +70 °C circa a +120 °C e consente ai Cuscinetti di precisione
cuscinetti di raggiungere durate estremamente L’assortimento SKF comprende anche una
lunghe rispetto alle altre esecuzioni di cusci- scelta di cuscinetti ibridi
netti con guarnizioni incorporate lubrificati a
vita. Soddisfa inoltre i requisiti dei macchinari • obliqui a sfere di precisione
elettrici. Le principali proprietà del grasso WT • a rulli cilindrici di precisione
sono elencate nella tabella 1. • assiali obliqui a sfere di precisione, a sempli-
Per quanto riguarda l’idoneità alle alte tempe- ce e doppio effetto.
rature, bisogna tenere in conto le temperature
consentite di gabbia e guarnizioni. Per quanto Per informazioni particolareggiate su tali cusci-
riguarda invece i cuscinetti SKF ibridi con netti si veda il catalogo SKF “Cuscinetti di pre-
guarnizioni in gomma al fluoro, che possono cisione”.
resistere a temperature fino a 180 °C, si pren- Inoltre, su richiesta, si possono fornire cusci-
da contatto con l’Ingegneria di Applicazione netti ibridi del tipo obliquo a sfere ad una o
SKF. due corone e a quattro punti di contatto. Per
ulteriori informazioni su tali tipi, si prenda con-
Tipi aperti tatto con l’Ingegneria di Applicazione SKF.
Oltre che nelle esecuzioni con guarnizioni in-
corporate e lubrificazione a vita, i tipi SKF di Cuscinetti ibridi a sfere e rulli, unità
maggiori dimensioni sono anche disponibili cuscinetto ibride
nell’esecuzione “aperta”, ossia senza guarnizio- La SKF progetta e produce anche una vasta
ni. Se occorrono solo piccole quantità di cusci- gamma di tipi differenti di cuscinetti ibridi nelle
netti di piccole dimensioni nell’esecuzione dimensioni standard e, su ordinazione, in serie
aperta, la SKF suggerisce di ordinare cuscinetti dimensionali specifiche, compresi
con guarnizioni e di rimuoverle, procedura che
non presenta particolari difficoltà. • cuscinetti obliqui a sfere
• cuscinetti a rulli cilindrici
• unità cuscinetto.

Queste esecuzioni offrono prestazioni ottimali,


semplicità di movimentazione e sono economi-
camente vantaggiose. Per ulteriori informazio-
ni, contattare l’Ingegneria di Applicazione SKF.

Cuscinetti con anelli in acciaio speciale


o rivestiti
I cuscinetti SKF ibridi sono di regola prodotti
con lo stesso acciaio di quelli normali. La tem-
peratura normale di stabilizzazione è di 120 °C
per i tipi radiali a sfere e di 150 °C per quelli
obliqui a sfere. Nel caso di funzionamento con-
tinuo a temperature superiori, si consiglia di
impiegare cuscinetti opportunamente stabiliz-
zati a livello dimensionale, ad esempio

• fino a +150 °C, tipi con suffisso S0


• fino a +200 °C, tipi con suffisso S1.

634
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 635

I cuscinetti radiali a sfere con trattamento di Cuscinetti – dati generali


stabilizzazione S0 o S1 ecc. non sono normal-
mente a magazzino. Dimensioni, tolleranze, gioco interno
A richiesta si possono fornire cuscinetti ibridi I cuscinetti radiali a sfere ibridi SKF sono tipi
con anelli temprati di acciaio inossidabile aventi standard e sono prodotti di serie con
buona resistenza alla corrosione, all’usura e al-
l’ossidazione e buone proprietà alle alte tem- • dimensioni d’ingombro secondo la norma
perature, in grado di funzionare fino a 300 °C. ISO 15:1998
Per la possibilità di fornitura di cuscinetti ibridi • tolleranze Normali secondo la ISO 492:2002
speciali con anelli in acciaio inossidabile idoneo • gioco interno radiale C3 secondo la
per bassissime temperature o in acciaio da ISO 5753:1991 († tabella 2).
utensili per temperature elevate, consultare
l’Ingegneria di Applicazione SKF. Disallineamento
Gli anelli si possono proteggere contro la cor- I cuscinetti radiali a sfere ibridi presentano una
rosione ad esempio mediante cromato di zinco capacità limitata di sopportare il disallinea-
o un sottile strato di cromo denso. Per le appli- mento. Il disallineamento angolare ammissibile
cazioni sotto vuoto e in presenza di gas può tra anello interno ed esterno, cioè che non
essere applicato un rivestimento a basso attrito provoca ulteriori ed inammissibili sollecitazioni
a base di molibdeno. nel cuscinetto, dipende da

• gioco radiale interno del cuscinetto in eserci-


zio
• dimensioni cuscinetto
• forze e momenti che agiscono sul cuscinetto.

A seconda dell’influenza dei fattori, il disalli-


neamento angolare ammissibile è compreso
tra 2 e 10 primi. Qualsiasi tipo di disallinea-
mento provocherà comunque un aumento del-
la rumorosità ed una riduzione della durata del
cuscinetto.

635
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Cuscinetti ibridi

Gabbie
A seconda delle dimensioni, i cuscinetti radiali
a sfere ibridi SKF sono muniti

• di una gabbia stampata ad iniezione del tipo


a scatto, in poliammide 6,6, rinforzata con
fibre di vetro, centrata sulle sfere, suffisso
TN9 († fig. 3a)
• di una gabbia di lamiera stampata in acciaio,
chiodata, centrata sulle sfere, nessun suffis-
so († fig. 3b).

I cuscinetti ibridi con gabbia in poliammide 6,6


rinforzata in fibra di vetro possono operare a
temperature fino a +120 °C.

Carico minimo
Per garantire un funzionamento soddisfacente,
i cuscinetti radiali a sfere ibridi, come tutti i cu-
Capacità di carico assiale
Quando i cuscinetti radiali a fere ibridi sono
scinetti standard, devono sempre essere sog-
soggetti ad un carico puramente assiale, detto
getti ad un certo carico minimo. Fare riferi-
carico, in linea generale, non dovrà superare
mento alla sezione “Carico minimo” dei cusci-
0,5 C0. I cuscinetti di dimensioni minori (dia-
netti radiali a sfere, pagina 266.
metro foro fini a circa 12 mm), ed i cuscinetti
Tuttavia i cuscinetti radiali a sfere ibridi sono
nella serie diametrale leggera 0 non devono
generalmente più resistenti ai danni causati da
essere sottoposti ad un carico assiale superiore
riporti di materiale e slittamento delle piste,
a 0,25 C0. Un carico assiale eccessivo può cau-
provocati da carichi troppo leggeri. Per questa
sare una notevole riduzione della durata del
ragione, questi cuscinetti rappresentano una
cuscinetto.
valida alternativa per le disposizioni di cusci-
netti sottoposte a cicli di carico variabile, com-
presi carichi leggeri.

Precarico assiale
Per garantire silenziosità e buone prestazioni
a velocità elevate, alle disposizioni che com-
prendono due cuscinetti radiali a sfere ibridi si
applica di norma un precarico assiale. Un me-
todo molto semplice per fare ciò è quello di
utilizzare rondelle elastiche, come spiegato nel-
la sezione “Precarico mediante molle”, da pagi-
na 196. I precarichi assiali consigliati si posso-
no calcolare come descritto in questa sezione.
Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla
sezione “Precarico del cuscinetto”, da pagina
186.

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Carico dinamico equivalente Funzionamento a velocità elevate


sul cuscinetto I cuscinetti radiali a sfere ibridi dotati di gabbia
polimerica sono in grado di funzionare a velo-
P = Fr quando Fa/Fr ≤ e cità superiori rispetto ai coefficienti indicati per
P = 0,46 Fr + Y Fa quando Fa/Fr > e i cuscinetti completamente in acciaio. Le velo-
cità limite riportate nelle tabelle prodotto si ap-
I fattori e ed Y sono funzioni della relazione plicano a cuscinetti con gabbia, guarnizione e
f0 Fa/C0, dove f0 rappresenta un fattore di cal- grasso standard, come da appellativo cuscinet-
colo († tabelle di prodotti), Fa la componente to. I cuscinetti ibridi dotati di gabbia in polieter-
assiale del carico e C0 il coefficiente di carico eter-chetone (PEEK) possono funzionare a ve-
statico base. locità e temperature più elevate. Per ulteriori
Questi fattori sono inoltre influenzati dall’entità informazioni, contattare l’Ingegneria di Applica-
del gioco interno radiale. Per i cuscinetti con zione SKF.
giorno interno C3 montati con interferenza I valori per la “Velocità di riferimento” abbinati
standard, come specificato nelle tabelle 2, 4 e ai cuscinetti con guarnizioni incorporate si ap-
5 alle pagine da 159 a 161, i valori di e ed Y plicano a cuscinetti di esecuzione base aperta e
sono elencati nella tabella 3 di seguito. rappresentano la capacità di operare a velocità
elevate di questi cuscinetti. I valori indicati per
Carico statico equivalente la “Velocità limite” dei cuscinetti con guarnizioni
sul cuscinetto incorporate non devono essere superati.
I cuscinetti ibridi operano in maniera eccellente
PO = 0,6 Fr + 0,5 Fa in presenza di vibrazioni od oscillazioni, quindi
solitamente non è necessario utilizzare grassi o
Se PO < Fr, allora si dovrà applicare PO = Fr. precarichi speciali in queste condizioni.

Proprietà del nitruro di silicio


Le proprietà del nitruro di silicio (Si3N4) per i
cuscinetti sono descritte nella sezione “Mate-
riali dei cuscinetti volventi”, da pagina 127.

Proprietà elettriche
I cuscinetti ibridi offrono un’efficace protezione
contro i danni al grasso e alle piste provocati
dalle scariche elettriche sia in corrente conti-
nua sia in corrente alternata. L’impedenza dei
cuscinetti ibridi è elevata, anche a frequenze
molto alte, cosa che assicura un’ottima prote-
zione contro le correnti ad alta frequenza e i
picchi di corrente che potrebbero attraversare i
contatti fra corpi volventi e piste. Nel caso dei
cuscinetti ibridi di piccole dimensioni, muniti di
guarnizioni striscianti in gomma acrilonitrilbu-
tadiene (NBR) rinforzate con lamierino d’ac-
ciaio, la tensione necessaria a far scoccare una
scintilla nel contatto guarnizione-cuscinetto è
di oltre 2,5 kV c.c.
Per ulteriori informazioni in proposito si prega
di consultare l’Ingegneria di Applicazione SKF.

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Cuscinetti ibridi

Appellativi supplementari
I suffissi nell'appellativo utilizzati per identifica-
re alcune caratteristiche dei cuscinetti SKF ra-
diali a sfere ibridi sono i seguenti.

C3 Gioco interno radiale superiore al Nor-


male
F1 Grado di riempimento di grasso: il
10–15 % dello spazio libero nel cusci-
netto
HC5 Corpi volventi in nitruro di silicio
2RS1 Guarnizione strisciante in gomma acri-
lonitrilbutadiene (NBR) con rinforzo di
lamiera, su entrambi i lati del cuscinetto
2RSH2 Guarnizione strisciante in gomma al
fluoro (FKM) con rinforzo di lamiera, su
entrambi i lati del cuscinetto
2RSL Guarnizione a basso attrito in gomma
acrilonitrilbutadiene (NBR) con rinforzo
di lamiera, su entrambi i lati del cusci-
netto
2RZ Guarnizione a basso attrito in gomma
acrilonitrilbutadiene (NBR) con rinforzo
di lamiera, su entrambi i lati del cusci-
netto
TNH Gabbia in polieter-eter-chetone (PEEK)
rinforzata con fibre di vetro, stampata
ad iniezione, del tipo a scatto, centrata
sulle sfere
TN9 Gabbia stampata ad iniezione, del tipo
a scatto, in poliammide 6,6 rinforzata
con fibre di vetro, centrata sulle sfere
WT Grasso alla poliurea di consistenza
NLGI 2–3 per un campo di temperatu-
re da –40 a +160 °C (grado di riempi-
mento normale)

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Scelta delle dimensioni


del cuscinetto
Nella scelta delle dimensioni dei cuscinetti ra-
diali a sfere ibridi si seguono i procedimenti va-
lidi per i cuscinetti interamente in acciaio indi-
cati nella sezione “Scelta delle dimensioni del
cuscinetto”, da pagina 43. Per effetto del mag-
giore modulo di elasticità delle sfere in cerami-
ca il fattore di sicurezza statico s0 deve essere
aumentato

s0 ibrido = 1,1 s0 tutto acciaio

I valori consigliati per il fattore s0 relativo ai cu-


scinetti interamente d’acciaio sono riportati
nella tabella 10, a pagina 71.

Lubrificazione
La maggior parte dei cuscinetti radiali a sfere
SKF ibridi è dotata di guarnizioni incorporate
ed è lubrificata a vita. riferimento alla pubblicazione VOGEL 1-5012-
Per quanto riguarda i cuscinetti di tipo aperto 3 “Sistemi olio + aria”, oppure visitare il sito
e da lubrificare a grasso, si consiglia il grasso www.vogelag.com.
SKF LGHP 2, adatto per i motori elettrici. Per
applicazioni a velocità molto elevate, a tempe-
rature inferiori a +70 °C, è consigliabile l’impie-
go del grasso SKF LGLC 2 o del grasso SKF
LGLT 2. Ulteriori informazioni sui grassi SKF
sono riportate nella sezione “Lubrificazione”, da
pagina 209.
Per le applicazioni che richiedono lunghe dura-
te di esercizio con velocità molto elevate si de-
ve optare per la lubrificazione ad olio e in pro-
posito si consigliano due metodi

• una lubrificazione a getto d’olio


• una lubrificazione olio-aria.

Con il metodo olio-aria, ad es. utilizzando l’olio


VOGEL OLA + sistemi aria († fig. 4), si può
ottenere la lubrificazione idonea con quantità
di olio estremamente ridotte, il che consente di
diminuire le temperature di esercizio, raggiun-
gere maggiori velocità e ridurre le emissioni di
olio nell’ambiente.
Per ulteriori informazioni circa la progettazione
di questi sistemi di lubrificazione olio-aria, fare

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Cuscinetti INSOCOAT®

Esecuzione cuscinetti INSOCOAT.................................................................................. 649


Cuscinetti INSOCOAT con rivestimento sull’anello esterno............................................................. 649
Cuscinetti INSOCOAT con rivestimento sull’anello interno ............................................................. 649

Altri cuscinetti INSOCOAT............................................................................................ 649

Cuscinetti – dati generali............................................................................................. 650


Dimensioni............................................................................................................................................. 650
Tolleranze............................................................................................................................................... 650
Gioco interno ......................................................................................................................................... 650
Gabbie..................................................................................................................................................... 650
Carico minimo ....................................................................................................................................... 650
Capacità di carico assiale ..................................................................................................................... 650
Carico equivalente sul cuscinetto ....................................................................................................... 650
Proprietà elettriche............................................................................................................................... 650

Progettazione dei particolari adiacenti ........................................................................ 651

Montaggio e manutenzione ......................................................................................... 651

Informazioni supplementari ........................................................................................ 651

Tabelle prodotti........................................................................................................... 652


Cuscinetti radiali a sfere INSOCOAT ................................................................................................... 652
Cuscinetti a rulli cilindrici INSOCOAT ................................................................................................. 654

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Cuscinetti INSOCOAT®

I cuscinetti volventi dei motori elettrici, dei ge- La superficie esterna dell’anello esterno o del-
neratori o delle apparecchiature ad essi asso- l’anello interno dei cuscinetti INSOCOAT è rive-
ciate sono potenzialmente soggetti ai passaggi stita con uno strato di ossido di alluminio di
di corrente, che ne danneggiano rapidamente spessore nominale pari a 100 µm, in grado di
le superfici delle piste e dei corpi volventi e ne resistere a tensioni di 1 000 V c.c. La tecnica
degradano il grasso. Il rischio di danneggia- spray al plasma adottata assicura un rivesti-
mento, la cosiddetta erosione elettrica, au- mento di spessore uniforme e di alta adesione,
menta nei sempre più diffusi motori elettrici che viene ulteriormente trattato per renderlo
dotati di convertitori di frequenza. Nei cusci- insensibile all’umidità.
netti di tali motori, c’è un ulteriore rischio do- I cuscinetti INSOCOAT sono robusti e si posso-
vuto alla presenza delle correnti di alta fre- no manipolare come quelli tradizionali non
quenza causate dalle capacità parassite esi- isolati.
stenti all’interno del motore.
Per risolvere il problema e far fronte ai pas-
saggi di corrente, la SKF ha realizzato i cusci-
netti volventi isolati elettricamente e denomi-
nati INSOCOAT® († fig. 1). Le soluzioni con i
cuscinetti INSOCOAT sono molto economiche
rispetto agli altri metodi di isolamento. Inte-
grando nel cuscinetto stesso la funzione di iso-
lamento, la SKF offre la possibilità di aumenta-
re l’affidabilità ed il tempo di corretto funziona-
mento del macchinario, eliminando pratica-
mente i problemi di erosione elettrica.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 649

Esecuzione cuscinetti Altri cuscinetti INSOCOAT


INSOCOAT
Qualora l’assortimento normale dei cuscinetti
I cuscinetti INSOCOAT sono disponibili a ma- radiali a sfere o a rulli cilindrici INSOCOAT non
gazzino come fosse sufficiente si prenda contatto con l’Inge-
gneria di Applicazione SKF, che potrà dare in-
• cuscinetti radiali ad una corona di sfere formazioni circa il programma produttivo com-
• cuscinetti ad una corona di rulli cilindrici pleto dei cuscinetti INSOCOAT. A richiesta sono
fornibili cuscinetti INSOCOAT di altro tipo e di-
nelle dimensioni e nelle varianti più comune- mensione non elencati nell’assortimento stan-
mente usate. I dati riguardanti le prestazioni e dard, oltre a cuscinetti INSOCOAT con uno
la precisione dimensionale e di rotazione dei strato di ossido di alluminio fino a 300 µm di
cuscinetti INSOCOAT sono identici a quelli dei spessore sull’anello esterno.
tipi standard non isolati.
L’assortimento SKF standard comprende cusci-
netti di tipo aperto con il rivestimento sull’a-
nello esterno o su quello interno. La SKF forni-
sce anche cuscinetti radiali a sfere con schermi
Z o con guarnizioni striscianti RS1. Prima di
iniziare un progetto o di ordinare si prega di
consultare l’Ingegneria di Applicazione SKF.

Cuscinetti INSOCOAT con rivestimento


sull’anello esterno
I cuscinetti con rivestimento elettricamente
isolante sulle superfici esterne dell’anello
esterno sono quelli più comuni e sono identifi-
cati dal suffisso VL0241 nell'appellativo.
Per le applicazioni in cui occorrono cuscinetti
più piccoli rispetto a quelli riportati nella tabel-
la a pagina 652, la SKF consiglia l’impiego di
cuscinetti radiali a sfere ibridi († pagina 633).

Cuscinetti INSOCOAT con rivestimento


sull’anello interno
I cuscinetti con rivestimento elettricamente
isolante sulle superfici esterne dell’anello inter-
no († fig. 2), assicurano una migliore prote-
zione contro l’erosione elettrica, grazie alla
maggiore impedenza conseguente alla minore
area della superficie rivestita; essi sono identi-
ficati dal suffisso VL2071 nell'appellativo.

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Cuscinetti INSOCOAT®

Cuscinetti – dati generali tate nelle sezioni “Cuscinetti radiali a sfere”, da


pagina 255 e “Cuscinetti a rulli cilindrici”, da
Dimensioni pagina 415.
Le dimensioni d’ingombro dei cuscinetti radiali
a sfere e a rulli cilindrici INSOCOAT sono con- Carico minimo
formi alla ISO 15:1998. Per garantire un funzionamento soddisfacente,
i cuscinetti a rulli INSOCOAT radiali a sfere ibri-
Tolleranze di, come i cuscinetti standard non isolati, devo-
I cuscinetti INSOCOAT sono prodotti con tolle- no sempre essere soggetti ad un certo carico
ranze Normali. Alcuni tipi radiali a sfere sono minimo. Le indicazioni per il calcolo del carico
anche disponibili con precisione maggiore P5. minimo necessario sono le stesse valide per i
I valori delle tolleranze sono conformi alla nor- cuscinetti non isolati e sono riportate
ma ISO 492:2002 e sono riportati nelle tabel-
le 3 e 5 alle pagine 115 e 117. • a pagina 266, per i cuscinetti radiali a sfere
Lo strato di ossido di alluminio applicato alle • a pagina 429, per i cuscinetti a rulli cilindrici.
superfici esterne dell’anello esterno o a quelle
dell’anello interno non influisce sulla precisione. Capacità di carico assiale
La capacità di carico assiale di cuscinetti INSO-
Gioco interno COAT è identica a quella dei cuscinetti non iso-
I cuscinetti radiali a sfere e a rulli cilindrici IN- lati.
SOCOAT sono di regola prodotti con il gioco in- Indicazioni in merito sono riportate
terno radiale indicato nell'appellativo. La dispo-
nibilità dei cuscinetti con gioco diverso da quel- • a pagina 267, per i cuscinetti radiali a sfere
lo standard va verificata prima dell’ordine. • a pagina 430, per i cuscinetti a rulli cilindrici.
I limiti del gioco sono riportati
Carico equivalente sul cuscinetto
• nella tabella 4 a pagina 265, per i cuscinetti Per quanto riguarda il calcolo del carico equi-
radiali a sfere valente dinamico e statico sul cuscinetto per i
• nella tabella 1 a pagina 425, per i cuscinetti cuscinetti INSOCOAT, valgono gli stessi sugge-
a rulli cilindrici. rimenti indicati per i corrispondenti cuscinetti
standard. Detti suggerimenti sono riportati
I valori sono validi prima del montaggio e con
carico di misura nullo. • a pagina 267, per i cuscinetti radiali a sfere
• a pagina 431, per i cuscinetti a rulli cilindrici.
Gabbie
A seconda del tipo e delle dimensioni, i cusci- Proprietà elettriche
netti INSOCOAT sono muniti di uno dei se- Il rivestimento INSOCOAT assicura una prote-
guenti tipi di gabbie zione efficace contro la corrente alternata e
quella continua. La resistenza minima è di 50
• una gabbia stampata ad iniezione, del tipo a MΩ a 1 000 V c.c. Le prove svolte presso la
feritoie, in poliammide 6,6 rinforzata con fi- SKF hanno dimostrato che la tensione di rottu-
bre di vetro, centrata sulle sfere suffisso P ra dello strato isolante supera i 3 000 V c.c.
nell'appellativo
• una gabbia in lamiera stampata di acciaio,
chiodata, centrata sulle sfere, senza suffisso
nell'appellativo
• una gabbia massiccia in ottone in due parti,
centrata sui corpi volventi, suffisso M nel-
l'appellativo.

Ulteriori informazioni su tali gabbie sono ripor-

650
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Progettazione dei particolari da max indicata nelle tabelle dei prodotti


(† fig. 3b).
adiacenti
Per motivi di isolamento si consiglia Montaggio e manutenzione
• per i cuscinetti con rivestimento sull’anello Al montaggio i cuscinetti INSOCOAT si possono
esterno, tipo VL0241, il diametro dello spal- maneggiare come quelli standard. Per sfruttar-
leggiamento nell’alloggiamento o quello del ne al meglio la durata di esercizio occorre una
distanziale non deve essere inferiore alla di- lubrificazione appropriata, adottando un fre-
mensione Da min indicata nelle tabelle dei- quente reingrassaggio.
prodotti († fig. 3a)
• per i cuscinetti con rivestimento sull’anello
interno, tipo VL2071, il diametro dello spal- Informazioni supplementari
lamento sull’albero o quello del distanziale
non deve essere maggiore della dimensione Per ulteriori informazioni sui cuscinetti INSO-
COAT, si prenda contatto con l’Ingegneria di
Applicazione SKF.

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Cuscinetti e unità cuscinetto


per alte temperature
Cuscinetti radiali a sfere per temperature elevate ........................................................ 659
Esecuzione VA201 per le applicazioni più comuni........................................................................... 659
Esecuzione 2Z/VA201 con schermi protettivi .................................................................................. 659
Esecuzione 2Z/VA208 per alte prestazioni....................................................................................... 659
Esecuzione 2Z/VA228 per applicazioni estreme.............................................................................. 660
Esecuzione 2Z/VA216 per ambienti aggressivi................................................................................ 660

Cuscinetti Y per temperature elevate ........................................................................... 660


Cuscinetti Y esecuzione VA201 e VA228 ........................................................................................... 660

Sopporti Y per temperature elevate............................................................................. 661

Cuscinetti – dati generali............................................................................................. 662


Dimensioni............................................................................................................................................. 662
Tolleranze............................................................................................................................................... 662
Gioco interno ......................................................................................................................................... 662
Disallineamento .................................................................................................................................... 662
Velocità ................................................................................................................................................... 663

Esecuzione dei componenti associati ........................................................................... 663

Scelta delle dimensioni del cuscinetto ......................................................................... 664

Manutenzione............................................................................................................. 665

Ulteriori informazioni.................................................................................................. 665

Tabelle prodotti........................................................................................................... 666


Cuscinetti radiali ad una corona di sfere per temperature elevate................................................ 666
Cuscinetti Y per temperature elevate con fissaggio mediante viti di pressione
per alberi metrici .................................................................................................................................. 670
Sopporti Y per temperature elevate e alberi metrici ....................................................................... 671
Sopporti Y flangiati con flangia quadrata per temperature elevate e alberi metrici................... 672
Sopporti Y flangiati con flangia ovale per temperature elevate e alberi metrici ......................... 673

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Cuscinetti e unità cuscinetto per alte temperature

Nei sistemi che devono operare a temperature


estreme, nella gamma da –150 a +350 °C, o
che devono far fronte a forti differenze di tem-
peratura, ad es. nei carrelli per forni di cottura,
nei forni o nei sistemi di convogliamento degli
impianti di verniciatura, i normali cuscinetti
non sono adatti e quindi per queste applicazio-
ni la SKF ha realizzato

• cuscinetti radiali a sfere († fig. 1)


• cuscinetti Y († fig. 2)
• sopporti ritti Y († fig. 3)
• sopporti Y flangiati

in grado di soddisfare requisiti molto diversi in


termini di

• minori costi operativi del macchinario


• maggiori durate di esercizio in assenza di
manutenzione
• ed elevata affidabilità operativa

in questo ampio campo di temperature, anche


in ambienti di lavoro gravosi. I cuscinetti e le
unità con cuscinetto per temperature estreme
dell’assortimento SKF standard sono descritti
qui di seguito ed elencati nelle rispettive tabelle
dei prodotti. A richiesta, la SKF può produrre
cuscinetti per temperature estremamente bas-
se o estremamente elevate, concepiti per sod-
disfare requisiti specifici. In proposito, consul-
tare l’Ingegneria di Applicazione SKF.

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Cuscinetti radiali a sfere Esecuzione 2Z/VA201 con schermi


protettivi
per temperature elevate I cuscinetti di esecuzione 2Z/VA201
(† fig. 4b) presentano la stessa esecuzione
La forma costruttiva dei cuscinetti SKF radiali a dei cuscinetti VA201, ma sono dotati di scher-
sfere per alte e basse temperature è analoga a mi protettivi su entrambi i lati per prevenire
quella dei cuscinetti ad una corona di sfere l’ingresso di sostanze contaminanti solide. Inol-
normali. Non presentano taglio sfera e posso- tre, hanno una quantità doppia di miscela po-
no sopportare carichi assiali moderati in ag- lialchilenglicol/grafite rispetto ai tipi aperti di
giunta ai carichi radiali. Sono caratterizzati da esecuzione VA201.
un gioco interno radiale di grande entità e do-
tati di gabbie speciali. Il gioco interno radiale è Nota
quattro volte quello C5, per evitare possibili I cuscinetti di esecuzione 2Z/VA201 non sono
grippature quando i cuscinetti vengono raf- consigliati per le applicazioni principalmente
freddati rapidamente. Tutte le superfici dei cu- non-rotanti.
scinetti e degli schermi sono fostatate al man-
ganese, per proteggerle dalla corrosione e per Esecuzione 2Z/VA208 per alte
migliorare la funzionalità dei cuscinetti stessi. prestazioni
I cuscinetti SKF radiali a sfere per temperature I cuscinetti dell’esecuzione († fig. 4c) sono
elevate hanno foro cilindrico e sono disponibili dotati di una gabbia segmentata in grafite e
in cinque versioni, come descritto nel seguito. possono essere utilizzati a temperature com-
prese tra –150 e +350 °C. I segmenti separa-
Esecuzione VA201 per le applicazioni no le sfere e forniscono la lubrificazione neces-
più comuni saria. I cuscinetti sono muniti di due schermi, i
I tipi di esecuzione VA201 († fig. 4a) non quali guidano i segmenti della gabbia assial-
hanno guarnizioni incorporate e sono muniti di mente e impediscono l’ingresso di sostanze so-
una gabbia in lamiera stampata di acciaio. So- lide contaminanti. Le minuscole particelle di
no lubrificati con una miscela di polialchilengli- polvere di grafite rilasciate dalla gabbia durante
col/grafite, adatta per un campo di temperatu- la rotazione provvedono all’adeguata lubrifica-
re da –40 a +250 °C. A temperature superiori zione del cuscinetto. Un ulteriore vantaggio of-
a +200 °C è più adatta una lubrificazione a ferto da questi cuscinetti è che sono ecologici,
secco. infatti anche alle massime temperature non vi
è emissione di gas o fumi nocivi.

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Cuscinetti e unità cuscinetto per alte temperature

Esecuzione 2Z/VA228 per applicazioni Cuscinetti Y per temperature


estreme
I cuscinetti 2Z/VA228 († fig. 4d) sono i “pro- elevate
dotti di punta” tra gli articoli per alte tempera-
ture SKF. Sono muniti di una gabbia a “corona” La forma costruttiva dei cuscinetti Y SKF per
di grafite pura, la quale estende il campo di ap- temperature elevate è la stessa dei cuscinetti
plicazione di questi cuscinetti per alte tempera- della serie YAR 2-2FW con fissaggio mediante
ture. La gabbia a corona è una creazione origi- viti di pressione. Sono caratterizzati da un
nale della SKF e consente velocità di funziona- grande gioco interno radiale e da gabbie e
mento fino a 100 giri/min. schermi speciali. Come nei cuscinetti radiali a
Per quanto riguarda le altre caratteristiche, sfere per alte temperature, tutte le superfici
questi cuscinetti sono analoghi a quelli di ese- sono fosfatate al manganese, per proteggerle
cuzione VA208. dalla corrosione e per migliorare la funzionalità
dei cuscinetti stessi.
Esecuzione 2Z/VA216 per ambienti I cuscinetti SKF Y per alte e basse temperature
aggressivi sono disponibili in due esecuzioni.
Per le disposizioni di cuscinetti in ambienti
estremamente aggressivi, è consigliata l’esecu- Cuscinetti Y esecuzione VA201 e VA228
zione 2Z/VA216. Questi cuscinetti sono riem- I cuscinetti Y di esecuzione VA201 († fig. 5a)
piti di grasso polivalente, morbido, a base di e VA228 († fig. 5b) presentano le stesse ca-
olio polietere fluorato, mescolato con PTFE, ratteristiche dei tipi radiali a sfere che sono
idoneo per un campo di temperature di funzio- contraddistinti dallo stesso suffisso V, ad ecce-
namento da –40 a +230 °C. Per gli altri aspet- zione del gioco interno, che è solo due volte
ti, questi cuscinetti sono analoghi ai tipi quello C5. I cuscinetti Y sono muniti di schermi
2Z/VA201. in lamiera stampata di acciaio e di centrifuga-
In casi normali, la quantità di lubrificante im- tori su ambo i lati, per la protezione contro le
messa occupa il 25–30% dello spazio libero al- sostanze contaminanti solide.
l’interno del cuscinetto. A richiesta, è possibile
fornire gradi di riempimento diversi.

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Sopporti Y per temperature


elevate
I sopporti Y per alte temperature hanno il cor-
po in ghisa grigia e sono disponibili in tre ese-
cuzioni

• sopporti ritti Y († fig. 6)


• sopporti Y flangiati con flangia quadrata e
quattro fori per i bulloni di fissaggio
(† fig. 7)
• sopporti Y flangiati con flangia ovale e due
fori per i bulloni di fissaggio († fig. 8).

I relativi cuscinetti Y sono descritti nella prece-


dente sezione.
I corpi dei sopporti sono intercambiabili con
quelli dei sopporti Y standard, ad eccezione di
alcuni tipi che hanno dimensioni leggermente
diverse. I corpi dei sopporti sono zincati e gial-
locromatati per una migliore protezione contro
la corrosione.
I corpi dei sopporti non sono dotati di raccordo
per l’ingrassaggio, in quanto i relativi cuscinetti
sono lubrificati a vita. Il foro dei corpi dei sop-
porti è rivestito con una pasta lubrificante ed è
eseguito con tolleranze tali da ammettere un
disallineamento iniziale anche a temperature
elevate.

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Cuscinetti e unità cuscinetto per alte temperature

Cuscinetti – dati generali Le tolleranze relative alla distanza dell’asse


dell’albero H1 dalla superficie di appoggio dei
Dimensioni sopporti ritti Y sono 0/–0,25 mm.
Le dimensioni d’ingombro dei
Gioco interno
• cuscinetti radiali a sfere sono conformi alla I cuscinetti SKF radiali a sfere per alte tempe-
norma ISO 15:1998 rature sono prodotti con gioco pari a quattro
• cuscinetti Y sono conformi alla norma volte il valore standard C5.
ISO 9628:1992 I cuscinetti Y e le corrispondenti unità Y hanno
• sopporti Y sono conformi alla norma un gioco interno pari a due volte il valore stan-
ISO 3228:1993. dard C5, secondo la norma ISO 5753:1991.
I valori dei limiti di gioco sono indicati nella
Tolleranze tabella 2 e si riferiscono a cuscinetti non mon-
I cuscinetti radiali a sfere e i cuscinetti Y sono tati e per carico di misura zero.
prodotti secondo le tolleranze Normali previste
rispettivamente dalle norme Disallineamento
Grazie al loro ampio gioco interno, i cuscinetti
• ISO 492:2002 († tabella 3, pagina 115) e radiali a sfere per alte temperature possono
• ISO 9628:1992 († tabella 1). sopportare un disallineamento angolare dell’a-
nello esterno rispetto a quello interno da 20
Tuttavia, poiché le superfici dei cuscinetti sono a 30 primi. Ciò si verifica solo quando i cusci-
state sottoposte ad uno speciale trattamento netti ruotano lentamente, poiché le condizioni
per proteggerle dalla corrosione e migliorarne di rotolamento in questo disallineamento sono
le caratteristiche di funzionamento, vi possono sfavorevoli.
essere dei lievi scostamenti dalle tolleranze In fase di montaggio, i sopporti Y sono in grado
standard. Tali variazioni non influenzano però di compensare errori di allineamento fino a 5°.
in alcun modo il montaggio dei cuscinetti o il
loro funzionamento.
I cuscinetti Y per alberi con dimensioni in pollici
seguono le stesse tolleranze dei corrispondenti
tipi di base per alberi con dimensioni metriche.

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Velocità Esecuzione dei componenti


I cuscinetti SKF radiali a sfere e i tipi Y per alte
temperature di esecuzione VA201, VA208 e associati
VA228 sono stati progettati per sistemi in cui
essi ruotano lentamente, ossia pochi giri al Si consiglia di fornire un appoggio agli schermi
minuto. È stato dimostrato, tuttavia, che è pos- dei cuscinetti di esecuzione 2Z/VA228 e 2Z/
sibile far ruotare tali cuscinetti per lunghi pe- VA208 per la guida in senso assiale che essi
riodi a velocità superiori a 100 giri al minuto, forniscono alla gabbia di grafite († fig. 9).
senza manutenzione. In questi casi si consiglia Quindi si raccomanda che lo spalleggiamento
di consultare l’Ingegneria di Applicazione SKF. dell’alloggiamento od il foro del distanziatore
abbiano un diametro non superiore al diame-
tro dello spalleggiamento dell’anello esterno D2
indicato nella tabella dei prodotti. Se ciò non è
possibile, occorre inserire una rondella con dia-
metro di foro adeguato tra il cuscinetto e lo
spalleggiamento nell’alloggiamento o il distan-
ziatore.

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Cuscinetti e unità cuscinetto per alte temperature

Scelta delle dimensioni dente le relative componenti radiali e assiali.


Se P0 < Fr, si deve assumere P0 = Fr. Per cari-
del cuscinetto chi e temperature diverse il coefficiente di cari-
co statico C0 req è indicato nella tabella 4. Uti-
La dimensione necessaria è determinata dal lizzando il coefficiente di carico statico calcolato
coefficiente di carico statico C0 poiché questi con la formula indicata o ricavato dalla tabella
cuscinetti e unità per temperature elevate ruo- 4, è possibile scegliere nelle tabelle prodotti un
tano a velocità molto basse. A temperature cuscinetto o un sopporto Y adatto. I cuscinetti o
elevate, la capacità di carico dei cuscinetti si ri- i sopporti Y scelti devono avere un valore C0
duce. Ciò viene considerato moltiplicando il co- uguale o superiore al valore richiesto.
efficiente di carico statico C0 per il fattore di
temperatura fT. È possibile determinare il coef-
ficiente di carico statico con la formula

C0 req = 2 P0/fT

in cui
C0 req = coefficiente di carico statico richiesto,
kN
P0 = carico statico equivalente sul
cuscinetto, kN
fT = fattore di temperatura († tabella 3)

Il carico statico equivalente sul cuscinetto P0 si


ottiene con

P0 = 0,6 Fr + 0,5 Fa

in cui
Fr = carico radiale effettivo sul cuscinetto, kN
Fa = carico assiale effettivo sul cuscinetto, kN

Quando si calcola P0 si deve usare il massimo


carico presente e inserire nella formula prece-

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Manutenzione
I cuscinetti e i sopporti Y per alte temperature
sono lubrificati a vita e non dispongono per-
tanto di dispositivi per la rilubrificazione. I cu-
scinetti radiali a sfere aperti, nell’esecuzione
VA201, tuttavia devono essere ispezionati dopo
circa sei mesi di funzionamento. È sufficiente
aprire il sopporto o, in caso di carrelli per forni,
estrarre dalla sede la ruota con il cuscinetto e
rimuovere le sostanze contaminanti utilizzando
i soffietti.
Se sulle piste non è più presente la pellicola di
lubrificante a secco, cosa segnalata da una
traccia metallica lucida, il cuscinetto deve esse-
re rilubrificato con la pasta nera originale per
alte temperature, che è una miscela di polial-
chilenglicole e grafite.

Ulteriori informazioni
Per ulteriori informazioni su

• scelta del tipo di cuscinetto


• scelta delle dimensioni del cuscinetto
• progettazione disposizione
• montaggio e smontaggio
• manutenzione,

richiedere il materiale informativo specifico o


contattare l’Ingegneria di Applicazione SKF.

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Cuscinetti NoWear®

Esecuzione Cuscinetti NoWear..................................................................................... 676


Cuscinetti NoWear di esecuzione L5DA ........................................................................................... 676
Cuscinetti NoWear di esecuzione L7DA ............................................................................................ 676

Applicazione dei cuscinetti NoWear ............................................................................. 678

Miglioramento della durata con i cuscinetti NoWear .................................................... 678

Cuscinetti – dati generali............................................................................................. 678


Dimensioni, tolleranze, gioco .............................................................................................................. 678
Capacità di carico.................................................................................................................................. 678
Il rivestimento NoWear........................................................................................................................ 679

Lubrificazione dei cuscinetti NoWear ........................................................................... 679

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Cuscinetti NoWear®

Nel mondo moderno, in cui produttività signifi-


ca maggiori velocità, maggiori temperature di
esercizio e minore manutenzione, si pretendo-
no dai cuscinetti prestazioni oltre limiti mai
raggiunti prima. Le nuove applicazioni all’avan-
guardia sono molto più esigenti nei confronti
dei cuscinetti, specialmente in condizioni di
esercizio estreme, in cui c’è il rischio di riporti
di materiale per strisciamento o si è in presen-
za di una lubrificazione limite, di variazioni im-
provvise di carico, di carichi leggeri o di elevate
temperature di funzionamento.
Per far fronte a tali condizioni di esercizio i cu-
scinetti SKF possono essere forniti con le su-
perfici interne munite di un apposito rivesti-
mento ceramico a basso attrito, concepito, bre-
vettato e denominato NoWear.

Esecuzione Cuscinetti
NoWear
Dare la preferenza all’impiego di cuscinetti
NoWear è utile quando quelli tradizionali si
danneggiano prematuramente a causa di con-
dizioni di esercizio gravose. Essi possono infatti
operare per più lunghi periodi in presenza di
lubrificazione insufficiente, improvvise variazio-
ni di carico, rapidi cambi di velocità, presenza
di vibrazioni e di movimenti oscillatori.
I cuscinetti NoWear permettono alle applicazio-
ni esistenti di operare in condizioni gravose,
senza la necessità di introdurre consistenti
modifiche ai progetti, e nello stesso tempo of-
frono maggiore libertà nella progettazione del- dio o leggero o quando sono presenti vibrazioni
le nuove applicazioni. Sono già stati sperimen- ed oscillazioni.
tati con successo in un’ampia gamma di appli-
cazioni molto esigenti, compresi macchine da Cuscinetti NoWear di esecuzione L7DA
carta, applicazioni navali e offshore, ventilatori, I cuscinetti NoWear di esecuzione L7DA pre-
compressori, pompe e motori idraulici. sentano un rivestimento applicato sui corpi
La maggior parte dei cuscinetti SKF a sfere e a volventi e sulla/e pista/e dell’anello interno
rulli può essere fornita nell’esecuzione NoWear, († fig. 2). Questa esecuzione è consigliabile
come illustrato qui di seguito e nella per le applicazioni in cui è fondamentale la re-
tabella 1. A richiesta sono disponibili altri tipi. sistenza all’usura di tipo abrasivo o il carico è
elevato.
Cuscinetti NoWear di esecuzione L5DA
I cuscinetti NoWear di esecuzione L5DA sono
quelli più comunemente impiegati; sono muniti
di corpi volventi rivestiti († fig. 1) e sono con-
sigliabili nelle applicazioni in cui il carico è me-

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Cuscinetti NoWear®

Applicazione dei cuscinetti Miglioramento della durata


NoWear con i cuscinetti NoWear
Nelle applicazioni esigenti nelle quali si intende I cuscinetti NoWear sono idonei in situazioni in
impiegare i cuscinetti NoWear, bisogna nor- cui la pellicola di lubrificante non è sufficiente-
malmente prendere in considerazione e para- mente formata, ossia quando κ è inferiore a 1.
gonare tra loro molti parametri operativi. Tali Per calcolare la durata di un cuscinetto NoWear,
cuscinetti devono pertanto essere scelti in si può utilizzare la tradizionale formula della
stretta collaborazione con l’Ingegneria di Appli- durata, ma con κ = 1.
cazione SKF. La possibilità di migliorare la durata di esercizio
Qui di seguito prendiamo in considerazione le passando ai cuscinetti NoWear quando il carico
applicazioni che possono trarre vantaggio dai è leggero e la velocità è elevata, dipende dal-
cuscinetti NoWear. l’applicazione, ma l’esperienza dimostra che so-
Nel caso di cuscinetti a rulli cilindrici, a rullini, no prevedibili svariati miglioramenti, anche se il
orientabili a rulli o toroidali a rulli soggetti a calcolo della durata di esercizio in tali casi è
carichi di piccola entità e velocità elevate, difficile.
quando non si riesce a raggiungere la durata Per i cuscinetti lubrificati a grasso che ruotano
calcolata, si consigliano i tipi NoWear L5DA. a velocità prossime o superiori alla velocità di
Con i cuscinetti NoWear di esecuzione L5DA è base oppure a temperature elevate che posso-
possibile programmare intervalli di rilubrifica- no ridurre la durata del lubrificante, con l’im-
zione più lunghi, senza compromettere la du- piego dei tipi NoWear si possono prolungare gli
rata di esercizio; se, invece, si mantengono gli intervalli di rilubrificazione anche di 15 volte, a
stessi intervalli di rilubrificazione, si possono seconda delle condizioni applicative.
aumentare le velocità di funzionamento. I cuscinetti NoWear rappresentano una buona
Per i cuscinetti soggetti a movimenti oscillatori soluzione nei casi in cui è desiderabile una du-
o a vibrazioni provenienti dall’esterno, che pos- rata maggiore in presenza di carichi elevati e
sono danneggiarsi prematuramente a causa di lubrificazione limite. Tuttavia il rivestimento
una lubrificazione insufficiente, la SKF consiglia NoWear non riesce a proteggere i cuscinetti
l’esecuzione L5DA; però, in casi estremi, è pre- dalle erosioni causate da carichi elevati che
feribile l’esecuzione L7DA. agiscono con continuità. Quando i carichi sono
Quando le condizioni di esercizio sono tali da elevati, le sollecitazioni massime di taglio sono
rendere bassa la viscosità operativa (κ < 1) e localizzate sotto la superficie delle piste, in zo-
non sono disponibili lubrificanti appropriati, i ne in cui il rivestimento non può avere influen-
cuscinetti NoWear rappresentano un mezzo za e in cui l’acciaio mantiene le proprie normali
eccellente per prolungare la durata di esercizio caratteristiche.
e ottenere una buona affidabilità operativa; di In tali casi si prega di consultare l’Ingegneria
solito si consigliano i tipi L5DA. Se però le con- di Applicazione SKF.
dizioni di lubrificazione sono inusuali, per
esempio quando i cuscinetti devono essere lu-
brificati con le stesse sostanze impiegate nelle Cuscinetti – dati generali
lavorazioni, sono preferibili i tipi più complessi
L7DA. Dimensioni, tolleranze, gioco
Per ulteriori informazioni circa i cuscinetti No- Dimensioni, tolleranze e gioco interno dei cu-
Wear, consultare l’Ingegneria di Applicazione scinetti NoWear sono gli stessi dei cuscinetti
SKF. normali.

Capacità di carico
I coefficienti di carico statico e dinamico dei cu-
scinetti NoWear sono gli stessi di quelli dei cu-
scinetti normali.

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Il rivestimento NoWear Lubrificazione dei cuscinetti


Con un procedimento di deposizione a vapore
si applica un rivestimento ceramico a basso at- NoWear
trito.
Le superfici dei cuscinetti rivestite in questo In linea di principio, per i cuscinetti NoWear
modo hanno la stessa resilienza del materiale valgono le stesse indicazioni relative ai cusci-
sottostante, ma la durezza, il basso coefficiente netti normali († sezione “Lubrificazione”, a
d’attrito e la resistenza del rivestimento pagina 209). Tuttavia il loro rivestimento è as-
NoWear. In funzionamento si verifica, a livello sai affidabile, anche quando non si può ottene-
microscopico, un certo trasferimento di mate- re un’adeguata separazione delle superfici (κ <
riale del rivestimento sulla superficie contrap- 1), in quanto impedisce i contatti diretti metallo
posta, il quale, insieme al fatto che il materiale su metallo fra i corpi volventi e le piste. Si ten-
stesso è inerte, riduce l’attrito e migliora la re- ga presente che con il rivestimento NoWear si
sistenza all’usura e ai riporti di materiale, an- potrebbero ridurre gli additivi EP e AW nel lu-
che nei cuscinetti in cui solo i corpi volventi so- brificante, dato che esso agisce già da potente
no rivestiti. additivo.
Le principali proprietà del rivestimento NoWear I cuscinetti NoWear non sono indicati nelle ap-
sono elencate in tabella 2. plicazioni sotto vuoto o funzionanti completa-
mente a secco.

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Cuscinetti e unità cuscinetto


con Solid Oil
Cuscinetti e unità cuscinetto con Solid Oil ................................................................... 682

Caratteristiche del Solid Oil ........................................................................................ 683

Cuscinetti – dati generali ............................................................................................ 684


Dimensioni, tolleranze e gioco interno .............................................................................................. 684
Capacità di carico.................................................................................................................................. 684
Carico minimo ....................................................................................................................................... 684
Velocità limite ........................................................................................................................................ 684
Proprietà dell’olio .................................................................................................................................. 685

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Cuscinetti e unità cuscinetto con Solid Oil

Nella maggioranza delle applicazioni i normali Cuscinetti e unità cuscinetto


grassi e oli lubrificanti assicurano una lubrifica-
zione soddisfacente ai cuscinetti, ai quali con- con Solid Oil
sentono di raggiungere durate di esercizio ac-
cettabili. In talune applicazioni, tuttavia, la limi- La maggior parte dei cuscinetti SKF a sfere e
tata accessibilità praticamente impedisce la ri- a rulli († fig. 1) e delle unità con cuscinetti
lubrificazione, oppure si richiede un’efficace può essere fornita con il Solid Oil e viene iden-
esclusione delle sostanze contaminanti. Il Solid tificata con il suffisso W64 negli appellativi.
Oil – la terza alternativa di lubrificazione – il I cuscinetti che hanno gabbie voluminose in
quale assicura una “lubrificazione a vita” e una poliammide o massicce in ottone sono meno
buona protezione, può risolvere queste proble- adatti all’impiego con il Solid Oil. Lo steso vale
matiche. per i cuscinetti toroidali a rulli CARB, che per-
Il Solid Oil ha dato buona prova in impianti di derebbero la proprietà di ammettere gli spo-
sollevamento situati all’esterno, su gru e su stamenti assiali al loro interno se riempiti con il
carri ponte, nonché in sistemi ad asse verticale Solid Oil.
o in quelli non facilmente rilubrificabili perché
di difficile accesso.

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Caratteristiche del Solid Oil


Il Solid Oil è costituito da una matrice in poli-
mero, satura di olio lubrificante.
Il polimero possiede una struttura con milioni
di pori, la cui dimensione microscopica è tale
da trattenere l’olio per effetto della tensione
superficiale. L’olio rappresenta in media il 70%
della massa totale del materiale.
L’olio normalmente usato è di origine sintetica
e di qualità assai elevata, in grado di soddisfare
i requisiti della maggior parte delle applicazioni.
Quando il polimero saturo di olio viene pressa-
to nel cuscinetto, attorno ai corpi volventi e alle
piste si forma una piccola luce che permette
loro di ruotare liberamente. L’olio che trasuda
nella luce assicura al cuscinetto una buona lu-
brificazione sin dall’avviamento. Il Solid Oil
riempie completamente lo spazio libero all’in-
terno del cuscinetto, inglobando gabbia e corpi
volventi. Il Solid Oil utilizza la gabbia come ele-
mento di rinforzo e ruota con la stessa.
Il Solid Oil mantiene l’olio al suo posto e lo for-
nisce al cuscinetto in maggiore misura rispetto
al grasso. Le superfici metalliche che strisciano
contro al Solid Oil beneficiano di una pellicola
lubrificante uniforme e ben formata. Un mode-
rato innalzamento della temperatura fa sì che
l’olio venga spinto verso la superficie della ma-
trice polimerica, in quanto la dilatazione termi-
ca dell’olio è maggiore di quella della matrice
stessa. Con l’aumento della temperatura dimi-
nuisce anche la viscosità dell’olio stesso. Quan-
do il cuscinetto si ferma, l’olio in eccesso viene
riassorbito.
Inoltre il Solid Oil rispetta l’ambiente e mantie-
ne le sostanze contaminanti all’esterno del cu-
scinetto, anche se questo è privo di guarnizioni
(† fig. 2). Tuttavia, in quelle applicazioni in cui
occorre un’eccellente esclusione delle sostanze
contaminanti, si consiglia l’impiego di tipi con
Solid Oil muniti di guarnizioni striscianti incor-
porate. Comunque, in tutti i casi non è neces-
saria la manutenzione, in quanto non occorre
rilubrificazione.

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Cuscinetti e unità cuscinetto con Solid Oil

Cuscinetti – dati generali


Dimensioni, tolleranze e gioco interno
Le dimensioni, le tolleranze e il gioco interno dei
cuscinetti o delle unità cuscinetto con Solid Oil
sono le stesse dei corrispondenti tipi normali.

Capacità di carico
I coefficienti di carico statico e dinamico dei cu-
scinetti con Solid Oil sono gli stessi di quelli dei
cuscinetti normali.

Carico minimo
Come tutti i cuscinetti e le unità, per garantire
un funzionamento soddisfacente, i cuscinetti e
le unità con Solid Oil devono sempre essere
soggetti ad un dato carico minimo, che deve
essere leggermente superiore a quello relativo
ai tipi standard. Nel testo che precede le singo-
le sezioni dei prodotti sono riportati suggeri-
menti per calcolare il carico minimo necessario
per i vari tipi di cuscinetti standard.

Velocità limite
Un’indicazione delle velocità limite dei cusci-
netti con Solid Oil è data dal fattore di velocità,
riportato in tabella 1

A = n dm

in cui
A = fattore di velocità, mm/min.
n = velocità di rotazione, giri/min.
dm = diametro medio del cuscinetto
= 0,5 (d + D), mm

I valori delle velocità limite indicati dal fattore A


si applicano ai cuscinetti di tipo aperto (cioè
senza guarnizioni incorporate); per i tipi con
guarnizioni incorporate si deve adottare l’80%
del valore indicato.
È importante ricordare che quanto più elevata
è la velocità tanto maggiore è la temperatura
di esercizio e potrebbe essere necessario limi-
tare la velocità di esercizio a temperature ele-
vate per non superare il limite ammesso per il
Solid Oil.
In linea di principio, se i cuscinetti con Solid
Oil devono operare in condizioni estreme, è
consigliabile rivolgersi all’Ingegneria di Applica-
zione SKF.

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Proprietà dell’olio
Quello normalmente impiegato per il Solid Oil
è un olio sintetico di alta qualità, le cui princi-
pali proprietà sono elencate nella tabella 2.
Si possono impiegare con buoni risultati anche
oli aventi altre viscosità, ad esempio quelli per
l’industria alimentare o per le applicazioni mol-
to caricate o funzionanti a basse temperature,
ecc. Per ottenere una protezione ancora mag-
giore, si possono aggiungere al Solid Oil additi-
vi, quali quelli antiruggine.
Prima di scegliere il tipo di olio, consultare l’In-
gegneria di Applicazione SKF.

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Meccatronica

Unità cuscinetto sensorizzate ................................... 689

Moduli Steer-By-Wire .............................................. 699

Unità di controllo altezza montante .......................... 701

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Unità cuscinetto sensorizzate

Unità sensorizzate SKF ............................................................................................... 690


Cuscinetti radiali a sfere, classe SKF Explorer.................................................................................. 691
Unità SKF con sensore attivo.............................................................................................................. 691

Unità - dati generali.................................................................................................... 692


Esecuzione ............................................................................................................................................. 692
Dimensioni............................................................................................................................................. 692
Tolleranze............................................................................................................................................... 693
Gioco interno dei cuscinetti ................................................................................................................. 693
Velocità ammissibili .............................................................................................................................. 693
Gamma di temperature ....................................................................................................................... 693
Dati di interfaccia elettrica................................................................................................................... 693
Compatibilità elettromagnetica........................................................................................................... 693

Scelta delle dimensioni del cuscinetto sensorizzato...................................................... 694

Applicazione delle unità sensorizzate........................................................................... 694


Fissaggio radiale.................................................................................................................................... 694
Fissaggio assiale.................................................................................................................................... 694

Montaggio ................................................................................................................. 695

Lubrificazione e manutenzione.................................................................................... 695

Tabella prodotti .......................................................................................................... 696

689
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 690

Unità cuscinetto sensorizzate

In molti campi dell’ingegneria è decisivo avere


informazioni esatte sulle condizioni di rotazione
o di spostamento in senso assiale dei compo-
nenti. Il controllo esatto del movimento è tanto
più importante quanto maggiori sono le ne-
cessità di automazione di tutti i tipi di processi.
Inoltre, l’esigenza di esecuzioni sempre più leg-
gere e semplici in termini costruttivi, impone
soluzioni con sistemi integrati († fig. 1), per
esempio le unità cuscinetto sensorizzate, per
misurare:

1. numero di giri.
2. velocità.
3. verso di rotazione.
4. conteggio/posizione relativa.
5. accelerazione o decelerazione.

Unità sensorizzate SKF


Le unità sensorizzate SKF († fig. 2) sono
componenti meccatronici delle macchine che
abbinano la tecnica dei sensori e quella dei cu-
scinetti. Si tratta praticamente della combina- unità cuscinetto sensorizzate. Per queste unità,
zione ideale di un versatile cuscinetto a sfere rivolgersi all’Ingegneria di Applicazione SKF.
con un’unità di rilevamento protetta dalle in-
fluenze esterne. Corpo sensore, anello genera-
tore di impulsi e cuscinetto sono collegati mec-
canicamente per formare un’unità integrata
pronta per il montaggio.
Le unità sensorizzate progettate e brevettate
dalla SKF sono componenti semplici e robusti,
costituiti da

• un cuscinetto SKF radiale a sfere, serie


Explorer e
• un sensore attivo SKF.

Le unità cuscinetto sensorizzate SKF sono sta-


te concepite specificamente per svolgere una
funzione simile a quella di un encoder incre-
mentale per il controllo di motori e/o macchine.
Sono studiate per i motori asincroni, offrono
funzioni di traduzione compatte e affidabili nel-
le situazioni più difficili e sono progettate per
applicazioni con anello interno rotante e anello
esterno fisso. Per le applicazioni in cui è l’anello
interno ad essere fisso, mentre ruota quello
esterno, per esempio nei sistemi di convoglia-
mento, la SKF produce, su richiesta, particolari

690
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Cuscinetti radiali a sfere, classe nord e sud. Il numero d’impulsi per giro varia
SKF Explorer di solito da 32 a 80.
I cuscinetti radiali a una corona di sfere, classe Il corpo sensore è fissato all’anello esterno del
SKF Explorer, sono adatti alle velocità elevate cuscinetto con un metodo brevettato dalla SKF.
e sono robusti. Sono in grado di sopportare È dotato di due celle, che consentono di deter-
carichi radiali piuttosto elevati in aggiunta a minare il senso di rotazione. I due sensori sono
carichi assiali. Agiscono da cuscinetto di vincolo sfasati l’uno rispetto all’altro nel corpo sensore.
guidando l’albero assialmente in entrambe le In un piccolo circuito integrato contengono, ol-
direzioni. Inoltre sono rinomati per la loro ele- tre al generatore Hall come elemento attivo,
vata precisione di costruzione, la silenziosità e anche l’elettronica per l’amplificazione e la con-
il basso attrito. L’efficiente azione di tenuta ed versione del segnale. Il segnale analogico sinu-
il riempimento con grasso garantiscono un soidale emesso dalle celle Hall viene amplifica-
funzionamento esente da manutenzione. to e convertito da un trigger Schmitt in un se-
gnale a onda quadrata († fig. 3). Il segnale
Unità SKF con sensore attivo determina il senso di rotazione.
Le unità sensorizzate SKF, munite di sensore Inoltre, i due sensori consentono di raddoppia-
attivo, sono compatte e robuste e svolgono re il numero di impulsi, ad esempio 128 im-
una funzione molto simile a quella di un enco- pulsi al giro in luogo dei 64 di un cuscinetto
der incrementale. Consentono misurazioni di standard. Rilevando i fronti di salita e discesa
velocità precise fino al valore zero. Queste uni- degli impulsi si possono ottenere fino a 256
tà sono costituite da un anello generatore variazioni di segnale per giro, il che corrispon-
d’impulsi, un corpo sensore con sensori e un de a una risoluzione angolare di 1,4 gradi.
cavo di connessione. Il sensore necessita di alimentazione di tensio-
L’anello magnetizzato composito generatore ne esterna. Il segnale in uscita è alimentato
d’impulsi è fissato sull’anello interno del cusci- mediante un transistor a collettore aperto.
netto. In funzione delle dimensioni di quest’ul-
timo, è suddiviso in un certo numero di poli

691
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Unità cuscinetto sensorizzate

Unità - dati generali


Esecuzione
Le unità sensorizzate SKF († fig. 4) sono co-
stituite da

• un cuscinetto SKF radiale a sfere, serie


Explorer, con guarnizione di tenuta striscian-
te RS1 e scanalatura per anello di ancorag-
gio sulla superficie esterna dell’anello ester-
no (a)
• un anello magnetizzato generatore d’impulsi
(b)
• un corpo sensore (c)
• un cavo di connessione (d).

Dal lato opposto a quello della guarnizione di


tenuta, l’anello magnetizzato e il corpo del sen-
sore formano un’efficace tenuta a labirinto.
L’anello magnetizzato generatore d’impulsi è
composito. Il numero di poli nord e sud (tra 32
e 80) dipende delle dimensioni del cuscinetto.
L’anello generatore d’impulsi è fissato all’anello
interno.
Il corpo sensore, che contiene le due celle a ef-
fetto Hall, è fissato all’anello esterno con un
metodo brevettato dalla SKF. Il cavo di connes-
sione a più fili, che ha una lunghezza standard
di circa 500 mm, si estende in senso radiale e
collega l’unità sensorizzata SKF all’elettronica di
elaborazione del segnale. Per rispondere alle
diverse esigenze di interfaccia tra l’unità sen-
sorizzata e l’elettronica personalizzata dal
cliente, è possibile scegliere († fig. 5) fra tre
versioni:

• Versione 1: Cavo con estremità libera.


• Versione 2: Connessione AMP Superseal,
numeri AMP 2821061 e 2824041.
• Versione 3: Connessione AMP MateNLock,
numeri AMP 3507791, 3508111 e
3509241.

Dimensioni
Le unità sensorizzate SKF si basano sui cusci-
netti radiali a sfere del tipo Explorer, apparte-
nenti alla serie 62, i quali sono conformi alla
norma ISO 15:1998 relativamente al diametro.
Tuttavia, le unità sono leggermente più grandi
per la presenza del sensore.

692
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Tolleranze come dimostrato da prove a lungo termine.


I cuscinetti delle unità sensorizzate SKF sono di Per temperature costantemente superiori a
norma costruiti con tolleranze P5 (d ≤ 25 mm) +120 °C e fino a +150 °C, si prenda contatto
o P6 (d > 30 mm), in accordo con la norma con l’Ingegneria di Applicazione SKF.
ISO 492:2002 e sono elencati nelle tabelle 7 e
8 alle pagine 119 e 120. Dati di interfaccia elettrica
Il funzionamento del sensore attivo richiede
Gioco interno dei cuscinetti una tensione di alimentazione tra 5 e 24 V. Il
Le unità sensorizzate SKF hanno gioco interno segnale in uscita viene regolato mediante un
radiale C3, come specificato nella norma ISO transistor a collettore aperto († fig. 6). I resi-
5753:1991 per i cuscinetti radiali a sfere. I va- stori inseriti tra il conduttore collegato alla cor-
lori sono riportati nelle tabelle dei prodotti e si rente e i conduttori dei segnali in uscita limita-
riferiscono a cuscinetti non montati e con cari- no la corrente in uscita a 20 mA († tabella 1,
co di misura zero. a pagina 694). Le caratteristiche del segnale in
uscita sono indicate nella tabella 2, a pagina
Velocità ammissibili 694.
Le velocità ammissibili delle unità sensorizzate
SKF sono le stesse dei cuscinetti radiali a sfere Compatibilità elettromagnetica
con guarnizioni. Se si prevedono velocità mag- Le unità sensorizzate SKF possono essere uti-
giori di quelle indicate nelle tabelle dei prodotti, lizzate in ambienti elettromagnetici particolar-
si prega di consultare l’Ingegneria di Applica- mente gravosi, quali quelli descritti dalla norma
zione SKF. europea EN 500822.

Gamma di temperature
Le unità sensorizzate SKF sono idonee per
funzionare a temperature tra –40 e +120 °C,

693
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Unità cuscinetto sensorizzate

Applicazione delle unità


sensorizzate
Per supportare un albero sono generalmente
necessari due cuscinetti, uno di vincolo assiale
e uno non di vincolo o libero. Poiché le unità
sensorizzate SKF sono usate principalmente
come vincolo assiale, l’estremità opposta del-
l’albero deve essere sostenuta da un cuscinetto
libero. Se sulle unità sensorizzate SKF agiscono
forti carichi assiali in entrambi i sensi, devono
essere montate in modo che i carichi assiali
maggiori agiscano sulla facciata dell’anello
esterno opposta a quella lato sensore.

Fissaggio radiale
Conformemente ai suggerimenti di carattere
generale, l’anello interno deve essere montato
con interferenza sull’albero, mentre quello
esterno deve essere montato con accoppia-
mento libero nel foro dell’alloggiamento. Il cavo
di connessione del sensore che sporge in senso
radiale determina la posizione dell’anello ester-
no rispetto all’alloggiamento. Occorre prevede-
re una cavità adeguatamente dimensionata
nell’alloggiamento o nel coperchio di quest’ulti-
mo († fig. 7). Si consiglia di proteggere il cavo
che sporge dal corpo sensore da un’eccessiva
inflessione, prevedendo una nicchia radiale
nell’alloggiamento, che si estenda in senso cir-
conferenziale per 9–15 mm.

Fissaggio assiale
L’anello interno montato con interferenza è di
Scelta delle dimensioni solito vincolato assialmente da entrambi i lati,
per esempio mediante una battuta, un distan-
del cuscinetto sensorizzato ziale o un anello di ancoraggio. Il tipo di vincolo
assiale dell’anello esterno dipende dalle dimen-
In termini di funzionalità del cuscinetto, la scel-
sioni del cuscinetto.
ta delle dimensioni delle unità sensorizzate
Per i cuscinetti con diametro foro fino a 25
SKF deve seguire gli stessi criteri con cui si
mm compreso, l’anello esterno è ancorato as-
procede alla scelta dei normali cuscinetti radiali
sialmente dal lato opposto al sensore mediante
a sfere († sezione “Scelta delle dimensioni del
una battuta nel foro dell’alloggiamento.
cuscinetto”, da pagina 43).
• Se il cuscinetto è soggetto solo a carichi mo-
derati o non è affatto caricato nel senso op-
posto, è sufficiente prevedere dal lato senso-
re un anello di ancoraggio da inserire in una
scanalatura praticata nel foro dell’alloggia-
mento († fig. 7).

694
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• In caso di carichi assiali di maggiore entità, Montaggio


la SKF consiglia di vincolare il cuscinetto con
un coperchio di estremità avvitato con bullo- In fase di montaggio occorre maneggiare le
ni all’alloggiamento e un anello di ancoraggio unità sensorizzate SKF con estrema cura per
inserito nell’apposita scanalatura dell’anello non danneggiare il sensore e il cavo di connes-
esterno. sione. A richiesta, la SKF può fornire assistenza
per ottimizzare le fasi di montaggio e connes-
I cuscinetti più grandi devono essere montati sione. Rivolgersi all’Ingegneria di Applicazione
in modo che la facciata opposta al sensore si SKF.
appoggi contro una battuta dell’alloggiamento.
Per vincolare assialmente il cuscinetto lato
sensore si può procedere sia con
Lubrificazione e
• un sottile distanziale con intaglio che si ap- manutenzione
poggi al cuscinetto da un lato, tenendolo fer-
mo dall’altro con un anello di ancoraggio Le unità cuscinetto sensorizzate SKF, munite di
(† fig. 8), o guarnizioni, sono pronte per il montaggio e per
• un coperchio di estremità fissato con bulloni il funzionamento. Sono riempite con grasso al-
all’alloggiamento. la poliurea utilizzabile per la loro intera durata
e sono idonee per una gamma di temperature
Le dimensioni della battuta sono riportate nelle del sensore compresa tra –40 e +120 °C. Il
tabelle dei prodotti. Per ulteriori informazioni si grado di riempimento dipende dalle dimensioni
può consultare la pubblicazione “Unità SKF del cuscinetto. Le unità cuscinetto sensorizzate
sensorizzate – un concentrato di intelligenza SKF sono esenti da manutenzione.
per i controlli del moto”, oppure ci si può rivol-
gere all’Ingegneria di Applicazione SKF.

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Moduli Steer-By-Wire

I Moduli Steer-By-Wire della SKF sono com- sensore è fissato all’anello esterno del cusci-
ponenti meccatronici plug-and-play che uni- netto e dotato di quattro celle Hall e un cavo di
scono una tecnologia di rilevamento intelligen- connessione. Il segnale analogico sinusoidale
te con la funzionalità operativa. Il modulo emesso dalle celle Hall viene amplificato e con-
emette un segnale elettronico che fornisce in- vertito da un trigger Schmitt in un segnale a
formazioni su: onda quadrata. Il segnale determina il senso di
rotazione.
1. velocità e accelerazione di sterzata. I segnali digitali di uscita trasmessi all’unità
2. direzione di sterzata. elettronica di controllo, pari al numero di cop-
3. posizione relativa del volante. pie di poli sull’anello generatore d’impulsi, for-
niscono informazioni su
Il modulo plug and play comprende
• posizione angolare dell’albero
• un cuscinetto radiale a sfere, classe SKF • senso di rotazione
Explorer • velocità o accelerazione dell’albero rotante.
• un sensore attivo
• un piantone Il segnale emesso dal modulo Steer-By-Wire è
ridondante e contiene un gruppo di sensori
i quali sono incorporati in un robusto e com- identici che operano indipendentemente. Se un
patto alloggiamento di acciaio. Le superfici gruppo di sensori cede, l’altro continua a fun-
esterne sono protette dalla corrosione median- zionare.
te trattamento galvanico e sono quindi idonee Il sensore attivo necessita di alimentazione di
in presenza di condizioni estreme. I moduli so- tensione esterna. Il segnale di uscita è alimen-
no in grado di operare in una gamma di tem- tato mediante un transistor a collettore aperto.
perature tra –40 e +70 °C. Sono dotati di
guarnizioni e lubrificati a vita ed esenti da ma- Esecuzione per applicazioni esigenti
nutenzione e pertanto non sono mai necessa- I moduli SKF Steer-By-Wire sono stati conce-
rie rilubrificazioni e registrazioni della coppia di piti per ridurre i costi dei costruttori di primo
sterzo. montaggio e creare maggiore ergonomia della
cabina di guida, che deve garantire il massimo
Esecuzione del sensore attivo comfort all’operatore e, in ultima analisi, mi-
I Moduli SKF Steer-By-Wire integrano un sen- gliorare la produttività.
sore attivo compatto e robusto, che agisce da I moduli SKF Steer-By-Wire sono in grado di
encoder incrementale. I componenti principali fornire soluzioni vantaggiose in termini di costi
sono un anello magnetizzato generatore d’im- ai produttori di veicoli fuoristrada, compresi
pulsi e un corpo sensore a quattro celle con carrelli elevatori, macchine agricole, macchinari
cavi di connessione. edili e ad uso forestale, carrelli elettrici e veicoli
L’anello magnetizzato generatore d’impulsi, di per applicazioni marine e minerarie.
struttura composita, è suddiviso in un certo Per informazioni particolareggiate sui moduli
numero di poli nord e sud ed è collegato all’a- SKF Steer-By-Wire si prenda contatto con l’In-
nello interno rotante del cuscinetto. Il corpo del gegneria di Applicazione SKF.

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Unità di controllo altezza


montante
Le unità di controllo altezza del montante cavi di connessione.
(MHC) SKF sono componenti meccatronici Il segnale digitale di uscita è pari al numero di
plug-and-play che uniscono la sensoristica in- coppie di poli sull’anello generatore d’impulsi.
telligente alla funzionalità operativa. Sono uti- Questo viene trasmesso all’unità elettronica di
lizzate, per esempio, nei carrelli elevatori per controllo e fornisce informazioni sulla lunghez-
controllare l’altezza delle forche. L’unità MHC za dello spostamento, la velocità e l’accelera-
emette un segnale elettronico che fornisce in- zione della superficie di scorrimento, come nel
formazioni su: caso del montante di un carrello elevatore. Ciò
permette di effettuare controlli precisi dell’al-
1. posizione relativa del montante. tezza del montante, fattore particolarmente
2. direzione nella quale si muove il montante. importante nelle applicazioni in cui siano ne-
3. velocità e accelerazione del montante. cessarie velocità e precisione da parte dell’ope-
ratore o siano richiesti cicli di funzionamento
Le unità MHC sono dotate di un cuscinetto ra- preprogrammati. I segnali di uscita delle unità
diale a sfere della classe SKF Explorer, con MHC possono essere impiegati per semplici
sensori attivi incorporati o in una puleggia o in lettori digitali o per innescare sistemi di sicu-
una rotella a sfere. Queste unità si interfaccia- rezza.
no direttamente con il sistema di controllo del
veicolo per fornire all’operatore informazioni Progettate per applicazioni esigenti
utili. Scopo primario di queste unità è aumentare
Attualmente le unità MHC sono disponibili in l’efficienza dell’operatore. La loro applicazione
due esecuzioni. non si limita ai carrelli elevatori, ma sono adat-
te per una varietà di applicazioni, quali macchi-
• Un sistema con camma caricato da molle, in ne agricole e ad uso forestale, macchinari edili
cui la forza della molla serve a premere il e per l’industria estrattiva.
cuscinetto sensorizzato contro la parte in Per esigenze specifiche è possibile progettare
movimento del montante. L’interfaccia mec- esecuzioni supplementari particolari. Per infor-
canica della rotella a sfere, personalizzabile mazioni dettagliate sulle unità di controllo con
secondo le esigenze dei costruttori (OEM), è rotelle a sfere SKF si prenda contatto con l’In-
direttamente azionata dalla superficie di gegneria di Applicazione SKF.
scorrimento.
• Un sistema con puleggia, azionato da cavo o
da cinghia, integrato direttamente nel siste-
ma di regolazione dell’altezza del montante.

Esecuzione del sensore attivo


L’unità SKF di controllo con rotella a sfere inte-
gra un sensore attivo compatto e robusto, che
agisce da encoder incrementale. I componenti
principali sono un anello magnetizzato genera-
tore d’impulsi e un corpo sensore a celle con

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Sopporti per cuscinetti

Sopporti ritti SNL serie 2, 3, 5 e 6 .................... 705


Altri sopporti per cuscinetti .............................. 714
Sopporti ritti SNL di grandi dimensioni .................................................................... 714

Sopporti ritti SONL.................................................................................................. 715

I sopporti ritti SDG .................................................................................................. 716

Sopporti ritti SAF .................................................................................................... 717

Sopporti ritti SDAF.................................................................................................. 718

Sopporti ritti SBD ................................................................................................... 719

Sopporti TVN .......................................................................................................... 720

Sopporti ritti TN...................................................................................................... 721

Sopporti flangiati I-1200(00)................................................................................... 721

Sopporti flangiati 7225(00) ..................................................................................... 722

Sopporti tenditori THD ............................................................................................ 723

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Sopporti per cuscinetti

I sopporti con cuscinetti SKF appropriati costi- Per informazioni dettagliate su questi sopporti,
tuiscono unità economiche, intercambiabili e di contattare il centro di progettazione applicazioni
facile manutenzione. SKF indicando i dettagli relativi all’applicazione.
In qualità di fornitore leader di cuscinetti vol- Oltre ai sopporti, la SKF fornisce unità cusci-
venti, la SKF produce anche sopporti in nume- netto complete e pronte per il montaggio costi-
rosi design e dimensioni basati sull’esperienza tuite da supporto, cuscinetto e idonei anelli di
nelle applicazioni industriali. Tra l’altro, i sop- tenuta.
porti SKF offrono i seguenti vantaggi

• vasto assortimento di design e dimensioni


• alta qualità di progettazione e produzione
• disponibilità in tutto il mondo.

I sopporti ritti serie SNL 2, 3, 5 e 6 sono i sop-


porti più comuni e vengono illustrati in questo
catalogo con i dettagli tecnici. Essi hanno di-
versi vantaggi supplementari

• brevi tempi di consegna


• sicurezza di fornitura a lungo termine
• nessuna quantità minima d’ordine
• ordinazione e stoccaggio semplificati.

La gamma standard SKF comprende anche al-


tri tipi di sopporti come

• sopporti in due pezzi


• sopporti monoblocco
• sopporti flangiati
• sopporti tenditori.

Di questi sopporti vengono presentate le carat-


teristiche essenziali. Su richiesta sono disponi-
bili pubblicazioni con informazioni dettagliate.
La gamma SKF comprende anche sopporti
speciali per applicazioni particolari come

• trasportatori e tamburi
• rulliere e convertitori
• frantoi tubolari e forni rotativi
• macchine per la produzione della carta
• turbine eoliche
• pignoni di ingranaggi aperti
• grandi macchinari elettrici
• assi di timoni
• linee d’asse per navi.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 705

Sopporti ritti SNL


serie 2, 3, 5 e 6
Caratteristiche di design ............................................................................................. 706
Sistema modulare ................................................................................................................................ 706
Base rinforzata...................................................................................................................................... 706
Collegamento......................................................................................................................................... 706
Conduzione del calore .......................................................................................................................... 706
Rilubrificazione...................................................................................................................................... 706
Cappucci e basi contrassegnati individualmente.............................................................................. 707
Ausilio per il montaggio ....................................................................................................................... 707
Indicazioni dei fori per il montaggio di altri componenti................................................................. 707

Tipi di disposizione ..................................................................................................... 707


Cuscinetti su lato libero........................................................................................................................ 707
Cuscinetti su lato bloccato ................................................................................................................... 707

Anelli di tenuta ........................................................................................................... 708

Caratteristiche di design speciali ................................................................................. 708

Sopporti - dati generali............................................................................................... 709


Dimensioni d’ingombro........................................................................................................................ 709
Tolleranze............................................................................................................................................... 709
Materiali ................................................................................................................................................. 709
Protezione contro la corrosione.......................................................................................................... 709
Capacità di carico.................................................................................................................................. 709

Lubrificazione ............................................................................................................. 709

Ordinazione ................................................................................................................ 709


Esempio.................................................................................................................................................. 709

Tabelle dei prodotti ..................................................................................................... 710


Sopporti ritti SNL per cuscinetti su bussola di trazione ................................................................. 710
Sopporti ritti SNL per cuscinetti con foro cilindrico......................................................................... 712

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 706

Sopporti ritti SNL serie 2, 3, 5 e 6

Caratteristiche di design Conduzione del calore


Le nervature supplementari nella base del sup-
I sopporti SNL († fig. 1) sono i più comune- porto assicurano una maggiore superficie di
mente utilizzati tra quelli della vasta gamma di contatto tra la base e la piastra base per au-
sopporti SKF. Grazie alla loro versatilità, rara- mentare la dissipazione del calore dal cuscinetto.
mente è necessario ricorrere a soluzioni perso-
nalizzate per applicazioni specifiche. Di seguito Rilubrificazione
sono riportate le principali caratteristiche di I cappucci dei sopporti SNL sono dotati di due
design. Per maggiori informazioni sui sopporti fori conici per ingrassatori, che sono protetti da
ritti SNL, fare riferimento a tappi metallici. I sopporti vengono forniti con
un ingrassatore di serie.
• brochure “Sopporti ritti SNL per risolvere i Le apposite punzonature indicano altre posizio-
problemi di supporto” ni per gli ingrassatori per la rilubrificazione
• “Catalogo Tecnico Interattivo SKF” disponibile del cuscinetto o degli anelli di tenuta.
su CD-ROM e online nel sito www.skf.com.

Sistema modulare
Il sistema modulare dei sopporti ritti SNL è ba-
sato su una serie di sopporti aventi lo stesso
design, ma dimensioni differenti. Combinando
questi sopporti con guarnizioni standard diffe-
renti († fig. 2) si può ottenere un’ampia gam-
ma di versioni, tutte appartenenti alla categoria
standard. I sopporti ritti SNL possono alloggia-
re alberi con diametro compreso tra 20 e 160
mm.

Base rinforzata
Per migliorare la tenuta sulla piastra base, la
base del supporto è rinforzata con nervature e
materiale addizionale intorno ai fori per i bullo-
ni di fissaggio. I bulloni di fissaggio possono es-
sere precaricati per garantire un migliore posi-
zionamento e non deformare la base od il foro
del sopporto.

Collegamento
I sopporti SNL sono dotati di serie di due fori
per bulloni di fissaggio. I sopporti a partire dal-
la dimensione 511-609 sono disponibili anche
con quattro fori pressofusi per i bulloni di fis-
saggio e sono denominati FSNL. Questi sop-
porti di grosse dimensioni possono essere for-
niti anche senza fori per bulloneria (base non
forata, appellativo SSNLD), ma sono in questo
caso prodotti solo in ghisa duttile.
Anche i sopporti di dimensioni inferiori a
511-609 possono essere impiegati per mon-
taggio a quattro bulloni. L’esecuzione dei fori
supplementari è facilitata dalla presenza di
apposite punzonature.

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Cappucci e basi contrassegnati • cuscinetti con foro cilindrico su alberi con


individualmente gradini († fig. 4) – sopporti SNL, serie 2 e
La base del sopporto ed il cappuccio vengono 3 († tabella dalla pagina 712).
accoppiati in sede di produzione e non sono in-
tercambiabili. Per evitare errori, il cappuccio e Cuscinetti su lato libero
la base di ogni sopporto riportano lo stesso Le sedi nei sopporti sono sufficientemente
numero progressivo. grandi per consentire lo spostamento assiale
del cuscinetto.
Ausilio per il montaggio I cuscinetti CARB, che compensano lo sposta-
Per agevolare il montaggio ed ottenere un alli- mento assiale interno al cuscinetto, devono
neamento più accurato, sulla base del sopporto sempre essere fissati nel foro del supporto per
sono presenti punzonature che indicano l’asse mezzo di anelli di posizionamento. Inoltre, si
del foro del supporto e l’asse verticale. consiglia di attenersi alle indicazioni nella se-
zione “Spostamento assiale” nel capitolo “Cu-
Indicazioni dei fori per il montaggio scinetti toroidali a rulli CARB” († pagina 565).
di altri componenti
Le punzonature indicano i punti in cui è possi- Cuscinetti su lato bloccato
bile praticare fori addizionali per coppiglie, sen- Nel caso di cuscinetti su lato bloccato occorre
sori di monitoraggio o ingrassatori supplemen- inserire due anelli di posizionamento della
tari. stessa larghezza su ogni lato del cuscinetto. I
cuscinetti sul lato bloccato vengono quindi po-
sizionati al centro della sede del supporto.
Tipi di disposizione Gli anelli di posizionamento sono identificati dal
prefisso FRB seguito dalla dimensione (lar-
I sopporti ritti SNL non solo possono alloggiare ghezza/diametro esterno) in millimetri non
tipi di cuscinetti differenti, ma possono anche codificata, ad es. FRB 11,5/100. Gli anelli di
essere disposti in diversi modi posizionamento appropriati sono elencati insie-
me ai cuscinetti nelle tabelle dei prodotti.
• cuscinetti con foro conico su bu ssola di tra-
zione su albero trafilato († fig. 3) – soppor-
ti SNL, serie 5 e 6 († tabella dalla pagina
710)

707
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 708

Sopporti ritti SNL serie 2, 3, 5 e 6

Anelli di tenuta Caratteristiche di design


Per i sopporti SNL sono disponibili i seguenti
speciali
anelli di tenuta standard (fig. 5)
Su richiesta, i sopporti ritti SNL possono esse-
re realizzati con caratteristiche di design diver-
• anelli di tenuta a doppio labbro serie TSN ..
se da quelle standard. Le caratteristiche essen-
G (a) per velocità periferiche fino a 8 m/s e
ziali sono riportate di seguito e indicate con i
temperature di esercizio da –40 a +100 °C
suffissi dell'appellativo.
• anelli di tenuta a quattro labbri serie TSN ..
L (b) per velocità periferiche fino a 13m/s e
V Supporto con foro di spurgo del grasso
temperature di esercizio da –40 a +100 °C
T Foro filettato 1/4-28 UNF su un lato
• anelli di tenuta V-ring serie TSN .. A (c) per
del cappuccio del supporto con ingras-
velocità periferiche fino a 7 m/s, in condizio-
satore AH 1/4-28 SAE-LT per la rilu-
ni particolari fino a 12 m/s, e temperature di
brificazione degli anelli di tenuta
esercizio da –40 a +100 °C
TD Foro filettato 1/4-28 UNF su entrambi
• anelli di tenuta a labirinto serie TSN .. S (d)
i lati del cappuccio del supporto con
per velocità periferiche illimitate e tempera-
due ingrassatori AH 1/4-28 SAE-LT
ture di esercizio da –50 a +200 °C
per la rilubrificazione degli anelli di te-
• anelli di tenuta pesanti in Taconite con labi-
nuta
rinto radiale serie TSN .. ND (e) per velocità
SN Supporto con foro predisposto per
periferiche fino a 12 m/s e temperature di
sensore
esercizio da –40 a +100 °C.
K7 Sede del supporto lavorata con tolle-
ranza K7
Tutti gli anelli di tenuta sono completamente
intercambiabili poiché non occorre apportare
modifiche al supporto.
Per i sopporti montati alle estremità degli al-
beri sono disponibili i coperchi terminali serie
ASNH (f).

708
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 709

Sopporti - dati generali Lubrificazione


Dimensioni d’ingombro I sopporti ritti SNL con anelli di tenuta stan-
Le dimensioni d’ingombro dei sopporti SNL so- dard sono progettati per la lubrificazione con
no conformi alla ISO 113:1999. Questi soppor- grasso. Per la lubrificazione con olio sono di-
ti sono interscambiabili per dimensioni con sponibili sopporti SNL modificati. Essi vengono
i vecchi sopporti SN, SNA, e SNH. forniti esclusivamente con anelli di tenuta con-
cepiti specificamente per la lubrificazione con
Tolleranze olio.
I limiti di tolleranza per l’altezza centrale H1
(del foro del supporto al di sopra della superfi-
cie di supporto) sono fissati a js11. La sede del Ordinazione
cuscinetto nel supporto è di regola lavorata con
tolleranza G7. Il supporto, gli anelli di tenuta, il coperchio ter-
minale e gli anelli di posizionamento devono
Materiali essere ordinati individualmente. Anche i cusci-
I sopporti ritti SNL sono in ghisa grigia. Per le netti e le eventuali bussole necessarie devono
applicazioni per cui la resistenza della ghisa è essere ordinati individualmente.
inidonea, possono essere realizzati sopporti di
pari dimensioni in ghisa con grafite sferoidale. Esempio
Questi sopporti sono disponibili con quattro fori Sono necessari due sopporti ritti con anelli di
per bulloni di fissaggio (serie FSNLD) o senza tenuta a quattro labbri per cuscinetti a rulli
alcun foro sulla base (serie SSNLD). sferici 22212 EK su bussole di trazione H 312.
Un supporto deve essere utilizzato per un cu-
Protezione contro la corrosione scinetto per lato libero all’estremità di un albe-
I sopporti ritti SNL sono di regola verniciati se- ro, l’altro supporto per un cuscinetto per lato
condo la ISO 12944-2:1998, classe ambienta- bloccato ed un albero passante. Devono essere
le C2. Colore nero: RAL 9005. Le superfici ordinati i seguenti articoli
grezze sono protette mediante un antiruggine
senza solventi. • 2 sopporti ritti SNL 512-610
• 2 confezioni di anelli di tenuta a quattro lab-
Capacità di carico bri TSN 512 L (ogni confezione contiene due
I sopporti ritti SNL sono progettati per i carichi anelli di tenuta)
agenti verticalmente verso la piastra base (di • 1 coperchio terminale ASNH 512-610
supporto). In questo caso, il carico è limitato • 2 anelli di posizionamento FRB 10/110
solo dalla capacità del cuscinetto. Se il carico e
agisce in altre direzioni occorre verificare che • 2 cuscinetti 22212 EK
sia ammissibile per il supporto, per i bulloni • 2 bussole H 312
che collegano cappuccio e base e per i bulloni
di fissaggio.

709
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 710

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Altri sopporti per cuscinetti

Sopporti ritti SNL di grandi


dimensioni
I sopporti di grandi dimensioni della serie SNL
(† fig. 1) scaturiscono dalla grande esperien-
za acquisita dalla SKF con i più piccoli sopporti
SNL († pagina 1033) e ampliano la gamma
ad includere alberi più grandi.
Questi sopporti hanno sostituito e rappresen-
tano un ulteriore sviluppo dei sopporti SD e
possono essere utilizzati con

• cuscinetti a rulli sferici serie 230, 231 e 232


• cuscinetti CARB serie C 30, C 31 e C 32

ma possono essere utilizzati anche per cusci-


netti nelle serie di Dimensione 22, 23 e 40.
Per ulteriori informazioni in proposito si invita
a consultare gli specialisti dell’Ingegneria di Ap-
plicazione SKF.
I sopporti sono progettati per le seguenti di-
sposizioni dei cuscinetti

• cuscinetto su bussola di trazione ed alberi


trafilati con diametro da 115 a 500 mm
nonché 5 15/16 a 19 1/2 pollici
• cuscinetti su alberi con gradini e sedi cilin-
driche con diametro da 130 a 530 mm.

Guarnizioni di tenuta
• Anelli di tenuta a labirinto
• Anelli di tenuta pesanti in Taconite
• Raschiaolio

Lubrificazione
• Lubrificazione con grasso
• Lubrificazione con olio

Materiali
• Ghisa grigia
• Ghisa con grafite sferoidale

Informazioni più dettagliate


Per maggiori informazioni, fare riferimento alla
brochure “Sopporti ritti SNL 30 e SNL 31 per
risolvere i problemi di supporto”, od al “Catalo-
go Tecnico Interattivo SKF” disponibile su CD-
ROM e online nel sito www.skf.com.

714
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 715

Sopporti ritti SONL


I sopporti ritti SONL († fig. 2) sono stati spe-
cificamente concepiti per la lubrificazione ad
olio e sono particolarmente idonei in presenza
di elevate velocità e temperature di esercizio.
Questi sopporti costituiscono un’ulteriore evo-
luzione dei precedenti sopporti SOFN, con i
quali sono dimensionalmente intercambiabili e
che possono sostituire.
I sopporti in due pezzi SONL possono essere
utilizzati con

• cuscinetti a rulli sferici serie 222


• cuscinetti CARB toroidali a rulli serie C 22.

Questi sopporti sono stati concepiti per i se-


guenti sistemi di cuscinetti

• cuscinetto su bussola di trazione ed alberi


trafilati con diametro da 75 a 220 mm
• cuscinetto su alberi con gradini e trafilati e
sedi cilindriche con diametro da 85 a 240
mm.

I precedenti sopporti SOFN per cuscinetti della


Serie Dimensionale 23 non possono essere so-
stituiti dai sopporti SONL ma saranno ancora
disponibili come ricambi.

Guarnizioni di tenuta
• Anelli di tenuta a labirinto

Lubrificazione
• Lubrificazione ad olio con anello di pescaggio
• Lubrificazione a ricircolo d’olio

Materiali
• Ghisa grigia
• Ghisa con grafite sferoidale

Informazioni più dettagliate


Per maggiori informazioni, fare riferimento alla
brochure “Sopporti ritti SONL – versione per
lubrificazione ad olio”, od al “Catalogo Tecnico
Interattivo SKF” disponibile su CD-ROM e onli-
ne nel sito www.skf.com.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 716

Altri sopporti per cuscinetti

I sopporti ritti SDG


I sopporti ritti SDG († fig. 3) sono stati conce-
piti per sistemi con grandi cuscinetti. Questi
sopporti in due pezzi possono essere utilizzati
per

• cuscinetti a rulli sferici e cuscinetti CARB di


diverse dimensioni.

Questi sopporti sono stati progettati per i se-


guenti sistemi di cuscinetti

• cuscinetto su bussola di trazione ed alberi


trafilati con diametro da 125 a 530 mm
• cuscinetto su bussola di trazione ed alberi
con gradini con sedi cilindriche con diametro
da 125 a 530 mm
• cuscinetto su bussola di pressione ed alberi
con gradini con sedi cilindriche con diametro
da 135 a 600 mm
• cuscinetto su alberi con gradini e sedi cilin-
driche con diametro di 140 a 710 mm.

Guarnizioni di tenuta
• Feltri
• Feltri con V-ring supplementare
• Anelli di tenuta a labirinto con feltro interno

Lubrificazione
• Lubrificazione con grasso

Materiali
• Ghisa grigia
• Ghisa con grafite sferoidale
• Acciaio colato

Informazioni più dettagliate


Per maggiori informazioni, fare riferimento al
catalogo SKF “Sopporti”, od al “Catalogo Tecni-
co Interattivo SKF” disponibile su CD-ROM e
online nel sito www.skf.com.

716
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 717

Sopporti ritti SAF


I sopporti ritti SAF plummer († fig. 4) sono
stati specificamente concepiti per alberi con
dimensioni in pollici. I sopporti in due pezzi
possono essere utilizzati per

• cuscinetti orientabili a sfere serie 12 e 13


• cuscinetti a rulli sferici serie 222, 223 e 230
• cuscinetti CARB serie C 22, C 23 e C 30.

Questi sopporti sono stati progettati per i se-


guenti sistemi di cuscinetti

• cuscinetto su bussola di trazione ed alberi


trafilati con diametro da 1 3/16 a 10 7/16 pol-
lici
• cuscinetto su alberi con gradini con dimen-
sioni in pollici e sedi cilindriche con diametro
da 40 a 220 mm.

Guarnizioni di tenuta
• Anelli di tenuta a labirinto
• Anelli di tenuta a labirinto con anello di te-
nuta radiale per alberi interno
• Anelli di tenuta radiali per alberi
• Anelli di tenuta in Taconite per condizioni di
esercizio estreme

Lubrificazione
• Lubrificazione con grasso
• Lubrificazione con olio

Materiali
• Ghisa grigia
• Ghisa con grafite sferoidale
• Acciaio colato

Informazioni più dettagliate


Per maggiori informazioni, fare riferimento al
catalogo SKF “Guida ai prodotti”, od al “Catalo-
go Tecnico Interattivo SKF” disponibile su CD-
ROM e online nel sito www.skf.com.

717
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 718

Altri sopporti per cuscinetti

Sopporti ritti SDAF


I sopporti ritti SDAF († fig. 5) sono stati spe-
cificamente concepiti per alberi con dimensioni
in pollici, per i quali sono necessari sopporti
eccezionalmente robusti, data la presenza di
forti carichi assiali e/o sollecitazioni. Questi
sopporti in due pezzi possono essere utilizzati
per

• cuscinetti a rulli sferici serie 222 e 223


• cuscinetti CARB serie C 22 e C 23.

Questi sopporti sono stati progettati per i se-


guenti sistemi di cuscinetti

• cuscinetto su bussola di trazione ed alberi


trafilati con diametro da 2 15/16 a 7 15/16
pollici
• cuscinetto su alberi con gradini con dimen-
sioni in pollici e sedi cilindriche con diametro
da 85 a 220 mm.

Guarnizioni di tenuta
• Anelli di tenuta a labirinto
• Anelli di tenuta a labirinto con anello di te-
nuta radiale per alberi interno
• Anelli di tenuta radiali per alberi
• Anelli di tenuta in Taconite per condizioni di
esercizio estreme

Lubrificazione
• Lubrificazione con grasso
• Lubrificazione con olio

Materiali
• Ghisa grigia
• Acciaio colato

Informazioni più dettagliate


Per maggiori informazioni, fare riferimento al
catalogo SKF “Guida ai prodotti”, od al “Catalo-
go Tecnico Interattivo SKF” disponibile su CD-
ROM e online nel sito www.skf.com.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 719

Sopporti ritti SBD


I sopporti ritti SBD monoblocco († fig. 6) so-
no in grado di sopportare carichi pesanti che
agiscono non solo sulla superficie del supporto
ma anche in altre direzioni. Possono essere
utilizzati per

• cuscinetti a rulli sferici serie 230, 231, 222


e 232
• cuscinetti CARB serie C 30, C 31, C 22 e C
32.

Questi sopporti sono stati progettati per i se-


guenti sistemi di cuscinetti

• cuscinetto su bussola di trazione ed alberi


trafilati con diametro da 90 a 400 mm
• cuscinetto su bussola di trazione ed alberi
con gradini con sedi cilindriche con diametro
da 90 a 400 mm
• cuscinetto su alberi con gradini e sedi cilin-
driche con diametro da 100 a 420 mm.

Guarnizioni di tenuta
• Anelli di tenuta a labirinto

Lubrificazione
• Lubrificazione con grasso

Materiali
• Acciaio colato
• Ghisa grigia
• Ghisa con grafite sferoidale

Informazioni più dettagliate


Per maggiori informazioni, fare riferimento al
catalogo SKF “Sopporti”, od al “Catalogo Tecni-
co Interattivo SKF” disponibile su CD-ROM e
online nel sito www.skf.com.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 720

Altri sopporti per cuscinetti

Sopporti TVN
I sopporti TVN monoblocco († fig. 7) erano
stati inizialmente concepiti per essere utilizzati
sui veicoli ferrotranviari leggeri ma possono
anche essere utilizzati in sostituzione ai sop-
porti ritti. Il design monoblocco è più rigido ri-
spetto al design in due pezzi orizzontali. Questi
sopporti possono essere utilizzati per

• cuscinetti orientabili a rulli delle serie 12 e


13
• cuscinetti a rulli sferici della serie 213.

Questi sopporti sono stati progettati per i si-


stemi del tipo

• cuscinetto su alberi con gradini e sedi cilin-


driche con diametro da 20 a 75 mm.

Guarnizioni di tenuta
• Feltri

Lubrificazione
• Lubrificazione con grasso

Materiali
• Ghisa grigia

Informazioni più dettagliate


Per maggiori informazioni, fare riferimento al
catalogo SKF “Sopporti”, od al “Catalogo Tecni-
co Interattivo SKF” disponibile su CD-ROM e
online nel sito www.skf.com.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 721

Sopporti ritti TN
I sopporti TN monoblocco († fig. 8) vengono
solitamente impiegati per applicazioni meno
complesse. Possono essere utilizzati per i cu-
scinetti orientabili a sfere con anello interno
largo serie 112 per alberi con diametro da 20
a 60 mm.

Guarnizioni di tenuta
• Feltri

Lubrificazione
• Lubrificazione con grasso

Materiali
• Ghisa grigia

Informazioni più dettagliate


Per maggiori informazioni, fare riferimento al
catalogo SKF “Sopporti”, od al “Catalogo Tecni-
co Interattivo SKF” disponibile su CD-ROM e
online nel sito www.skf.com.

Sopporti flangiati
I-1200(00)
I sopporti flangiati della serie I-1200( 00)
(† fig. 9) vengono solitamente impiegati per
applicazioni meno complesse. Possono essere
utilizzati per i cuscinetti orientabili a sfere con
anello interno largo serie 112 per alberi con
diametro da 20 a 60 mm.

Guarnizioni di tenuta
• Feltri

Lubrificazione
• Lubrificazione con grasso

Materiali
• Ghisa grigia

Informazioni più dettagliate


Per maggiori informazioni, fare riferimento al
catalogo SKF “Sopporti”, od al “Catalogo Tecni-
co Interattivo SKF” disponibile su CD-ROM e
online nel sito www.skf.com.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 722

Altri sopporti per cuscinetti

Sopporti flangiati 7225(00)


I sopporti flangiati della serie 7225(00) vengo-
no realizzati in due versioni a seconda delle di-
mensioni († fig. 10). Quelli più piccoli hanno
forma triangolare (a), quelli più grandi quadra-
ta (b).
Possono essere utilizzati per

• cuscinetti orientabili a sfere serie 12 e 22


• cuscinetti a rulli sferici serie 222 nonché
• cuscinetti CARB serie C 22.

Questi sopporti sono stati progettati per


i sistemi del tipo

• cuscinetto su bussola di trazione ed alberi


trafilati con diametro da 20 a 100 mm.

Guarnizioni di tenuta
• Feltri

Lubrificazione
• Lubrificazione con grasso

Materiali
• Ghisa grigia

Informazioni più dettagliate


Per maggiori informazioni, fare riferimento al
catalogo SKF “Sopporti”, od al “Catalogo Tecni-
co Interattivo SKF” disponibile su CD-ROM e
online nel sito www.skf.com.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 723

Sopporti tenditori THD


I sopporti tenditori THD († fig. 11) sono stati
specificamente concepiti per i trasportatori a
nastro. Possono essere utilizzati per

• cuscinetti a rulli sferici serie 230, 231, 232


e 222
• cuscinetti CARB serie C 30, C 31, C 32 e C
22.

Questi sopporti sono stati progettati per i siste-


mi del tipo

• cuscinetto su bussola di trazione e alberi


trafilati con diametro da 50 a 400 mm.

Guarnizioni di tenuta
• Anelli di tenuta a labirinto

Lubrificazione
• Lubrificazione con grasso

Materiali
• Acciaio colato
• Ghisa grigia
• Ghisa con grafite sferoidale

Informazioni più dettagliate


Per maggiori informazioni, fare riferimento al
catalogo SKF “Sopporti”, od al “Catalogo Tecni-
co Interattivo SKF” disponibile su CD-ROM e
online nel sito www.skf.com.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 724

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Altri prodotti SKF

Altri cuscinetti a sfere ................................................................................................ 727


Grandi cuscinetti radiali a sfere con scanalature di riempimento ................................................. 727
Cuscinetti a sfere a sezione costante................................................................................................. 727
Cuscinetti a sfere a più corone ........................................................................................................... 728
Cuscinetti assiali obliqui a sfere di grandi dimensioni ..................................................................... 728
Cuscinetti per pattini in linea e skateboard....................................................................................... 728

Altri cuscinetti a rulli .................................................................................................. 729


Gabbie a rullini ...................................................................................................................................... 729
Gusci a rullini......................................................................................................................................... 729
Cuscinetti per giunti universali a coppa imbutita............................................................................. 729
Cuscinetti a rullini ................................................................................................................................. 730
Cuscinetti orientabili a rullini............................................................................................................... 730
Cuscinetti assiali a rullini...................................................................................................................... 730
Cuscinetti combinati a rullini............................................................................................................... 731
Rotelle..................................................................................................................................................... 732
Cuscinetti a due corone di rulli cilindrici............................................................................................ 733
Cuscinetti a più corone di rulli cilindrici ............................................................................................. 733
Cuscinetti a due corone di rulli conici ................................................................................................ 733
Cuscinetti a quattro corone di rulli conici .......................................................................................... 734
Cuscinetti assiali a rulli conici.............................................................................................................. 734
Cuscinetti a rulli cilindrici separabili ................................................................................................... 735
Cuscinetti orientabili a rulli separabili................................................................................................ 735
Cuscinetti a rulli toroidali CARB® separabili ...................................................................................... 735
Cuscinetti di spalla per laminatoi tipo Sendzimir............................................................................. 736
Rulli di orientamento per fornaci continue di impianti di sinterizzazione .................................... 736
Cuscinetti a rulli conici incrociati......................................................................................................... 736

Cuscinetti rotanti ........................................................................................................ 737


Cuscinetti rotanti ad una corona di sfere .......................................................................................... 737
Cuscinetti rotanti ad una corona di rulli ............................................................................................ 737
Cuscinetti rotanti a due corone........................................................................................................... 738
Cuscinetti rotanti a tre corone ............................................................................................................ 738
Altri cuscinetti rotanti........................................................................................................................... 738

Prodotti per applicazioni speciali ................................................................................. 739


Prodotti per veicoli ferrotranviari........................................................................................................ 739
Prodotti per applicazioni automobilistiche ........................................................................................ 740

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 727

Altri cuscinetti a sfere


Grandi cuscinetti radiali a sfere
con scanalature di riempimento
Si tratta di speciali cuscinetti radiali a sfere SKF
per disposizioni soggette a grandi carichi con
movimenti di rotazione, ad es. cuscinetti di
supporto per convertitori. I cuscinetti possono
essere forniti a pieno riempimento oppure con
anelli separatori oppure distanziali per separa-
re le sfere.
Per maggiori informazioni, vedere il “Catalogo
Tecnico Interattivo SKF”.

Cuscinetti a sfere a sezione costante


I cuscinetti a sfere a sezione costante fanno
parte della gamma SKF di cuscinetti a sezione
sottile. Come indica il nome, i cuscinetti a se-
zione sottile sono dotati di anelli molto sottili e
presentano una sezione trasversale molto pic-
cola. Questi cuscinetti sono leggeri, in termini
di peso, e presentano basso attrito ed elevata
rigidezza. I cuscinetti a sfere a sezione costante
sono disponibili con dimensioni in pollici ed
ogni serie presenta una sezione trasversale co-
stante, a prescindere dalle dimensioni del cu-
scinetto.
I cuscinetti a sezione costante SKF sono dispo-
nibili in versione aperta oppure a tenuta

• cuscinetti radiali a sfere


• cuscinetti obliqui a sfere
• cuscinetti a sfere a quattro contatti

con un massimo di otto sezioni trasversali dif-


ferenti.
Per maggiori informazioni, vedere la brochure
SKF “Cuscinetti a sezione costante”.

727
Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 728

Altri prodotti SKF

Cuscinetti a sfere a più corone


I cuscinetti a sfere a più corone prevedono di-
verse corone di sfere fissate e guidate all’inter-
no di una gabbia massiccia in ottone. Le piste
degli anelli interno ed esterno hanno una for-
ma cilindrica in modo da compensare lo spo-
stamento assiale dell’albero rispetto al suppor-
to del cuscinetto in entrambe le direzioni. Il
diametro esterno convesso dell’anello esterno
consente al cuscinetto di compensare il disalli-
neamento iniziale.
I cuscinetti a sfere a più corone sono partico-
larmente indicati per supportare i rulli, che
oscillano assialmente, della raschia delle sezio-
ni di essiccatura delle macchine per la produ-
zione della carta. Sono disponibili in due ver-
sioni.
Per maggiori informazioni, vedere il “Catalogo
Tecnico Interattivo SKF”.

Cuscinetti assiali obliqui a sfere


di grandi dimensioni
I cuscinetti assiali obliqui a sfere di grandi di-
mensioni SKF sono stati inizialmente concepiti
per supportare le piastre rotanti delle trivelle di
perforazione, ma sono indicati anche per altre
applicazioni in cui sono richieste grande capa-
cità di carico, rigidezza assiale elevata e bassa
coppia di attrito. Diversamente dai tradizionali
cuscinetti assiali a sfere, possono sopportare
carichi radiali, oltre a quelli carichi assiali, e
possono operare a velocità elevate. Sono di-
sponibili in versione assiale a singola direzione
o doppia direzione.
Per maggiori informazioni, vedere il “Catalogo
Tecnico Interattivo SKF”.

Cuscinetti per pattini in linea


e skateboard
La SKF produce cuscinetti per pattini fin dai
tempi dei primi pattini a rotelle ed ora offre
anche cuscinetti speciali per skateboard e pat-
tini in linea. La SKF ha progettato così tante
versioni che oggi è disponibile una gamma
completa di cuscinetti all’avanguardia adatti
per ogni tipo di pattino ed esigenza.
Per maggiori informazioni, visitare il sito
www.skfsport.com.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 729

Altri cuscinetti a rulli


Gabbie a rullini
Le gabbie a rullini sono componenti integrati
pronti al montaggio. Conferiscono ai gruppi di
cuscinetti elevata capacità di carico e rigidezza,
richiedono il minimo spazio radiale, se l’albero
ed il foro del supporto possono fungere da pi-
ste, e presentano la stessa durezza e finitura
superficiale degli anelli dei cuscinetti.
I gruppi cuscinetto a rullini e gabbia SKF sono
disponibili in versione a una e due corone. So-
no caratterizzati da un design semplice e robu-
sto, da una guida accurata dei rullini nelle cavi-
tà della gabbia e da ottime proprietà di funzio-
namento.

Gusci a rullini
I cuscinetti a rullini a coppa imbutita sono do-
tati di un anello esterno sottile imbutito e sono
caratterizzati da una bassissima altezza sezio-
nale e da un’elevata capacità di carico. In gene-
re vengono impiegati quando il foro del sup-
porto non può essere utilizzato come pista.
Vengono montati direttamente sull’albero, ma
possono anche essere combinati con un anello
interno.
I cuscinetti a rullini a coppa imbutita SKF sono
disponibili con estremità aperta o chiusa, con o
senza anelli di tenuta incorporati.
Per maggiori informazioni, vedere il catalogo
SKF “Cuscinetti a rullini” oppure il “Catalogo
Tecnico Interattivo SKF”.

Cuscinetti per giunti universali a coppa


imbutita
Per i giunti universali degli alberi motore dei
veicoli commerciali sono disponibili cuscinetti a
rullini speciali a coppa imbutita con estremità
chiusa. La coppa imbutita con pareti temprate
sottili permette di utilizzare rulli di diametro
relativamente grande per aumentare la capaci-
tà di carico pur mantenendo un ingombro ri-
dotto.
I cuscinetti per giunti universali SKF sono di-
sponibili in parecchie versioni e dimensioni con
diametro interno da 20 a 48 mm.
Ulteriori informazioni in proposito vengono
fornite su richiesta.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 730

Altri prodotti SKF

Cuscinetti a rullini
I cuscinetti a rullini con anelli in acciaio croma-
to al carbonio hanno una bassa altezza sezio-
nale ed una capacità di carico estremamente
elevata per le loro dimensioni. Possono essere
utilizzati con o senza anello interno, a seconda
dell’applicazione.
I cuscinetti a rullini SKF sono disponibili in pa-
recchie versioni e dimensioni. La maggior par-
te di questi cuscinetti è dotata di anelli interni
ed esterni con flangie integrate. La gamma
comprende anche cuscinetti senza flangie e
cuscinetti a tenuta.

Cuscinetti orientabili a rullini


I cuscinetti orientabili a rullini sono dotati di
anello esterno con superficie esterna convessa.
Un anello con sede in plastica con superficie
interna concava ed incassato in una bussola in
lamiera di acciaio copre l’anello esterno e con-
sente quindi al cuscinetto di allinearsi.
Pertanto, i cuscinetti orientabili a rullini non
sono interessati dal disallineamento iniziale tra
albero e alloggiamento. I cuscinetti orientabili
a rullini di SKF sono disponibili con o senza
anello interno.

Cuscinetti assiali a rullini


I cuscinetti assiali a rullini possono sopportare
carichi assiali elevati, sono praticamente insen-
sibili ai carichi d’urto ed assicurano la massima
rigidezza nel minimo spazio assiale. Si tratta di
cuscinetti a singola direzione, che possono
sopportare carichi assiali solamente in una di-
rezione.
I cuscinetti assiali a rullini SKF sono disponibili
come gruppi cuscinetto assiale e gabbia e pos-
sono essere combinati con ralle di vari design.
Poiché il numero di combinazioni possibili è
piuttosto elevato, tutti i componenti del cusci-
netto devono essere ordinati separatamente.

Per maggiori informazioni, vedere il catalogo


SKF “Cuscinetti a rullini” oppure il “Catalogo
Tecnico Interattivo SKF”.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 731

Cuscinetti combinati a rullini


I cuscinetti combinati a rullini sono costituiti da
un cuscinetto radiale a rullini combinato con
un cuscinetto obliquo a sfere o un cuscinetto
assiale, e sono quindi in grado di sopportare
carichi sia radiali che assiali in una o entrambe
le direzioni. Questi cuscinetti permettono quin-
di di ottenere disposizioni di cuscinetti per lato
bloccato nel minimo spazio radiale. Sono parti-
colarmente indicati per le applicazioni in cui i
carichi assiali sono eccessivi, le velocità troppo
elevate o la lubrificazione inadeguata per poter
utilizzare semplici ralle, oppure nelle applica-
zioni in cui i cuscinetti per lato bloccato occu-
perebbero troppo spazio.
I cuscinetti combinati a rullini SKF sono dispo-
nibili come

• cuscinetti a rullini/cuscinetti obliqui a sfere a


singola o doppia direzione
• cuscinetti a rullini/cuscinetti assiali a sfere
• cuscinetti a rullini/cuscinetti assiali a rulli ci-
lindrici.

Per maggiori informazioni, vedere il catalogo


SKF “Cuscinetti a rullini” oppure il “Catalogo
Tecnico Interattivo SKF”.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 732

Altri prodotti SKF

Rotelle
I cuscinetti a piste sono cuscinetti volventi con
anello esterno particolarmente spesso e pos-
sono sopportare sia carichi pesanti che carichi
d’urto. I cuscinetti a piste vengono forniti pronti
per il montaggio e possono essere utilizzati per
tutti i tipi di azionamenti a camme, sistemi di
trasporto ecc.
La gamma standard SKF comprende i rulli per
camme illustrati nelle sezioni

• “Cuscinetti radiali a sfere”


• “Cuscinetti obliqui a sfere”
• rulli di supporto e seguicamma, descritti di
seguito.

Rotelle a rulli o a rullini


I rulli di supporto SKF sono essenzialmente cu-
scinetti a rullini o rulli cilindrici. La superficie
esterna dell’anello esterno è dotata di corona
per ridurre le sollecitazioni sui bordi se il rullo
opera in posizione inclinata. Sono disponibili in
diversi design.
I rulli di supporto a tenuta vengono riempiti di
grasso e forniti come unità pronte per mon-
taggio ed uso.

Rotelle con perno filettato


I seguicamma SKF sono essenzialmente cusci-
netti a rullini o rulli cilindrici con prigioniero so-
lidale anziché anello interno. Il prigioniero è fi-
lettato in modo da poter fissare facilmente il
seguicamma ai corrispondenti componenti del-
la macchina. I seguicamma vengono riempiti
di grasso idoneo e forniti come unità pronte
per montaggio ed uso.

Per maggiori informazioni, vedere il catalogo


SKF “Cuscinetti a rullini” oppure il “Catalogo
Tecnico Interattivo SKF”.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 733

Cuscinetti a due corone di rulli cilindrici


I cuscinetti a due corone di rulli cilindrici hanno
una sezione trasversale sottile, un’elevata ca-
pacità di carico e un’elevata rigidezza. Vengono
impiegati principalmente per macchine utensili,
laminatoi, calandre in plastica, frantoi e grandi
riduttori.
I cuscinetti a due corone di rulli cilindrici SKF
vengono prodotti con foro cilindrico o conico
e sono disponibili in vari design.

Cuscinetti a più corone di rulli cilindrici


I cuscinetti a quattro e sei corone di rulli cilin-
drici vengono utilizzati quasi esclusivamente
per le rulliere di laminatoi, calandre e presse a
rulli. Il loro design separabile semplifica note-
volmente il montaggio, la manutenzione e l’i-
spezione dei cuscinetti.
I cuscinetti a quattro corone di rulli cilindrici
SKF sono dotati di foro cilindrico ed in alcune
dimensioni sono disponibili anche con foro co-
nico oppure come cuscinetti a tenuta, con un
anello di tenuta su uno o entrambi i lati del cu-
scinetto.

Cuscinetti a due corone di rulli conici


I cuscinetti a due corone di rulli conici assicura-
no la massima rigidezza in presenza di carico
elevato. Possono sopportare carichi radiali ed
assiali combinati e vincolare un albero assial-
mente in entrambe le direzioni, con un deter-
minato gioco assiale o precarico.
I cuscinetti a due corone di rulli conici SKF
vengono prodotti in

• configurazione TDO con anello esterno mo-


noblocco e set di rulli disposti ad “O”
• configurazione TDI con anello interno mono-
blocco e set di rulli disposti a “X”.

I cuscinetti SKF in configurazione TDI sono do-


tati di foro cilindrico e, in alcune dimensioni,
sono disponibili anche con foro conico oppure
con anelli di tenuta su entrambi i lati del cusci-
netto.

Per maggiori informazioni, vedere il “Catalogo


Tecnico Interattivo SKF”.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 734

Altri prodotti SKF

Cuscinetti a quattro corone


di rulli conici
I cuscinetti a quattro corone di rulli conici ven-
gono utilizzati nei laminatoi, in cui le velocità di
rotazione sono moderate. Grazie alle loro pro-
prietà speciali, sono disponibili in diversi design
e dimensioni.
La vasta gamma di cuscinetti a quattro corone
di rulli conici SKF comprende versioni tradizio-
nali con anelli intermedi tra gli anelli interno
e/o esterno, nonché nuove versioni modificate.
I cuscinetti a quattro corone di rulli conici SKF
vengono prodotti in

• configurazione TQI con due coppie di set di


rulli disposti ad “O”
• configurazione TQO con due coppie di set di
rulli disposti a “X”.

Sono disponibili con foro cilindrico o conico;


parecchie dimensioni sono anche disponibili
con anelli di tenuta su uno o entrambi i lati del
cuscinetto.

Cuscinetti assiali a rulli conici


I cuscinetti assiali a rulli conici consentono di-
sposizioni di cuscinetti compatti assialmente in
grado di sopportare carichi assiali estrema-
mente elevati. Queste disposizioni di cuscinetti
rigide sono insensibili ai carichi d’urto.
La SKF produce cuscinetti assiali a rulli conici
come

• cuscinetti con gabbia o a pieno riempimento


a direzione singola, ad es. per disposizioni di
cuscinetti nel perno di sterzaggio dei veicoli
commerciali
• cuscinetti a doppia direzione per laminatoi
• cuscinetti a vite per i mandrini dei laminatoi.

Per maggiori informazioni, vedere il “Catalogo


Tecnico Interattivo SKF”.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 735

Cuscinetti a rulli cilindrici separabili


I cuscinetti a rulli cilindrici separabili vengono
impiegati principalmente nelle disposizioni di
cuscinetti di difficile accesso, oppure per alberi
a gomiti, od in altre applicazioni in cui la ma-
nutenzione, o sostituzione, di cuscinetti non
separabili richiederebbe troppo tempo e fatica,
o comporterebbe lunghi, costosi od addirittura
improponibili fermi macchina. I cuscinetti sepa-
rabili ad una e due corone di rulli cilindrici SKF
vengono prodotti su richiesta.
L'esecuzione dei cuscinetti viene realizzata in
base ai requisiti della specifica applicazione.
Per maggiori informazioni, vedere il “Catalogo
Tecnico Interattivo SKF”.

Cuscinetti orientabili a rulli separabili


I cuscinetti orientabili a rulli separabili vengono
utilizzati principalmente in posizioni di difficile
accesso come alberi a gomiti oppure alberi
lunghi che richiedono diverse posizioni di sup-
porto. Essi vengono impiegati anche in applica-
zioni in cui la manutenzione o sostituzione di
cuscinetti non separabili richiederebbe troppo
tempo e fatica oppure comporterebbe costosi
ed eccessivamente lunghi fermi macchina.
I cuscinetti a rulli sferici separabili SKF vengo-
no prodotti su richiesta in diversi design. I de-
sign sono personalizzati per l’applicazione e,
per motivi di costo, sono generalmente costi-
tuiti da cuscinetti disponibili di design standard.
Per maggiori informazioni, vedere il “Catalogo
Tecnico Interattivo SKF”.

Cuscinetti a rulli toroidali CARB®


separabili
I cuscinetti CARB separabili sono disponibili co-
me unità completamente separate, a tenuta e
raffreddate ad acqua per le disposizioni di cu-
scinetti in fonditrici continue. Rappresentano
soluzioni tecniche affidabili per requisiti di alta
qualità e funzionamento senza manutenzione.
Per maggiori informazioni, vedere la brochure
SKF “Cuscinetti separabili per fonditrici conti-
nue”.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 736

Altri prodotti SKF

Cuscinetti di spalla per laminatoi


tipo Sendzimir
I cuscinetti di rinforzo SKF sono generalmente
costituiti da cuscinetti a due o più corone di
rulli cilindrici. Sono anche disponibili cuscinetti
derivati dai tipi ad una corona di rullini o a due
corone di rulli conici. Il profilo di contatto loga-
ritmico tra i rulli e le piste di un cuscinetto di
rinforzo per mulini a grappolo SKF assicura
un’eccellente distribuzione delle sollecitazioni in
ogni condizione di carico, anche con il cusci-
netto disallineato sotto carico. La finitura otti-
mizzata di tutte le superfici di contatto massi-
mizza gli effetti del lubrificante.
Per i cuscinetti per mulini a grappolo, la SKF
dispone anche di centri di riparazione e rettifi-
ca in grado di riportare “a nuovo” un cuscinetto
usato. All’occorrenza, possono essere rettificati
tutti i componenti di un cuscinetto di rinforzo.

Rulli di orientamento per fornaci


continue di impianti di sinterizzazione
I rulli di orientamento SKF sono stati inizial-
mente concepiti per l’uso nelle fornaci continue
degli impianti di sinterizzazione e pellettizza-
zione. Queste unità pronte per il montaggio
sono indicate anche per le applicazioni in pre-
senza di grandi carichi, in cui la direzione di ro-
tazione viene invertita frequentemente, oppure
in presenza di velocità di rotazione ridotte.
Per maggiori informazioni, vedere il “Catalogo
Tecnico Interattivo SKF”.

Cuscinetti a rulli conici incrociati


I cuscinetti a rulli conici incrociati sono cusci-
netti assiali a rulli conici a doppia direzione
particolarmente compatti e vengono impiegati
principalmente per tavoli di centri di lavoro,
frese, foratrici nonché antenne radar e robot di
saldatura.
I cuscinetti a rulli conici incrociati SKF sono co-
stituiti da un anello esterno ed un anello inter-
no in due pezzi. I rulli conici sono disposti tra
gli anelli ed un rullo su due è praticamente
perpendicolare al rullo adiacente. I rulli sono
separati da appositi dischi di plastica. La spe-
ciale geometria interna minimizza la perdita di
potenza alle estremità dei rulli e la formazione
di calore.
Ulteriori informazioni in proposito vengono
fornite su richiesta.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 737

Cuscinetti rotanti
I cuscinetti rotanti sono cuscinetti a sfere o rulli
cilindrici in grado di sopportare carichi assiali,
radiali e di momenti, che agiscono singolar-
mente oppure combinati ed in qualsiasi dire-
zione. Non sono montati su un albero oppure
in un supporto; gli anelli, semplicemente im-
bullonati sulla superficie di tenuta, sono dispo-
nibili in tre versioni

• senza ingranaggi
• con un ingranaggio interno
• con un ingranaggio esterno.

I cuscinetti rotanti possono effettuare sia movi-


menti oscillatori (rotatori) che rotanti.
I cuscinetti rotanti SKF con un anello mono-
blocco sono disponibili con diametro esterno
da 400 a 7 200 mm. Possono essere prodotti
anche cuscinetti più grandi, con diametro
esterno fino a 14 000 mm, ma con anelli seg-
mentati.
Alcune delle dimensioni più piccole, fino a circa
2 000 mm di diametro esterno, fanno parte
della gamma di produzione standard.
Ulteriori informazioni in proposito vengono
fornite su richiesta.

Cuscinetti rotanti ad una corona di sfere


I cuscinetti rotanti ad una corona di sfere SKF
sono cuscinetti a sfere a quattro contatti. Le
sfere sono inserite attraverso una scanalatura
di riempimento, che viene chiusa successiva-
mente. I cuscinetti sono a tenuta, non sono
precaricati e sono stati concepiti per applicazio-
ni in cui le esigenze di precisione sono mode-
rate.

Cuscinetti rotanti ad una corona di rulli


I cuscinetti rotanti ad una corona di rulli SKF
sono cuscinetti a rulli cilindrici incrociati. Un
rullo su due è perpendicolare al rullo adiacen-
te. I rulli sono inseriti attraverso una scanala-
tura di riempimento, che viene chiusa succes-
sivamente. I cuscinetti sono precaricati e sono
dotati di labbri di tenuta integrati.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 738

Altri prodotti SKF

Cuscinetti rotanti a due corone


Si tratta di cuscinetti rotanti obliqui a rulli cilin-
drici. I rulli sono inseriti nelle scanalature di ri-
empimento in uno degli anelli; le scanalature
vengono chiose successivamente. I separatori
in plastica di cui sono dotati effettuano un’otti-
ma guida dei rulli. Questi cuscinetti sono soli-
tamente precaricati e sono dotati di labbri di
tenuta integrati.

Cuscinetti rotanti a tre corone


I cuscinetti rotanti a tre corone sono cuscinetti
radiali e cuscinetti assiali a rulli cilindrici combi-
nati per carichi estremi con un anello mono-
blocco ed un anello in due pezzi. I cuscinetti
non sono precaricati e sono dotati di labbri di
tenuta integrati. Per questi cuscinetti sono ne-
cessarie superfici sede con requisiti particolar-
mente elevati.

Altri cuscinetti rotanti


Oltre ai design standard sopraindicati, la SKF
produce, su richiesta, anche diversi altri design
per una varietà di applicazioni, essi compren-
dono

• cuscinetti rotanti come cuscinetti a rulli cilin-


drici/ sfere combinati
• cuscinetti rotanti come cuscinetti obliqui a
due corone di sfere
• cuscinetti rotanti a secco
• cuscinetti rotanti con azionamento integrale.

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Prodotti per applicazioni


speciali
Prodotti per veicoli ferrotranviari
I cuscinetti vengono utilizzati per una varietà di
scopi in tutti i tipi di veicoli ferrotranviari. Si
tratta di componenti chiave di boccole e sistemi
di azionamento, come i motori di trazione e le
unità di sospensione. Tra le altre applicazioni ci
sono anche trasmissioni, ammortizzatori, mec-
canismi di ribaltamento, porte, ecc. Gli ultimi
sviluppi riguardano sensori per il rilevamento
della velocità, direzione di rotazione, condizioni
del cuscinetto e stabilità dei carrelli ferroviari.
Questi cuscinetti stanno ormai entrando a far
parte della dotazione standard del design di
parecchi treni di nuova generazione. Alcuni
esempi di prodotto sono

• unità cuscinetto a rulli conici compatte con


dimensioni metriche oppure in pollici
• boccole progettate per la massima econo-
mia, affidabilità e comodità
• ponti per vetture ferrotranviarie a pavimento
basso di supporto a due ruote indipendenti
con unità cuscinetto a rulli conici.

Per maggiori informazioni, visitare il sito


www.railways.skf.com.

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 740

Altri prodotti SKF

Prodotti per applicazioni


automobilistiche
La SKF offre una varietà di cuscinetti standard
e speciali, come cuscinetti con sensore nonché
unità cuscinetto pronte per il montaggio, per
varie applicazioni dell’industria automobilistica.
La gamma comprende

• gruppi mozzo per autovetture


• gruppi mozzo per autocarri
• tendicinghia
• alberi per pompe dell’acqua
• cuscinetti di disinnesto della frizione
• cuscinetti di supporto per alberi di trasmis-
sione (eliche) ed alberi intermedi
• cuscinetti di centraggio per alberi di trasmis-
sione (assi delle eliche)
• cuscinetti per sospensioni
• ruote libere (frizioni).

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Catalogo 010408 - ok 1-04-2008 16:01 Pagina 742

SKF Industrie S.p.A.


SEDE CENTRALE
Via Pinerolo, 54 - 10060 Airasca (To)
Tel. 011.9852.1 - Fax 011.9852.210

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