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Capitolo 1, I cambiamenti del 700 - Inizio '700 si inaugura una nuova fase di straordinario

dinamismo economico che ha tre poli:


1. Movimenti a lunga percorrenza di tipo commerciale che producono la prima forma di
globalizzazione (Crescente interdipendenza economica che lega varie parti del mondo,
attraverso scambi commerciali e accordi di tipo finanziario). Ci sono scambi da entrambe le
parti (*): dall'occidente arrivano nuovi beni di consumo ( nuovi posti es: botteghe del caffè
- luoghi di ritrovo e di opinione pubblica). I circuiti globali rimangono quelli del 500 e 600
(est- India e ovest il triangolo, verso Africa e poi Americhe):
a. Indie  tessuti di cotone, tè e caffè: nel 600/700 le spezie perdono importanza a favore di
questi nuovi prodotti
b. America richieste di prodotti e beni europei, dal sud caffè, zucchero e tabacco +
commercio di schiavi per le piantagioni americane e caraibiche (commercio triangolare:
Europa, Africa, AmericaDall’Europa partono navi con prodotti tipici, con i quali si
acquistano gli schiavi in Africa, che verranno venduti in Brasile o Caraibi, nei quali poi si
acquistano successivamente beni come caffè, tabacco, cotone.) l’opinione dominante
considera i neri come esseri inferiori, da trattare al pari degli animali.
Ma ci sono alcune novità tra 600 e 700:
a. Mutano i protagonisti Egemonia Francese e per lo più inglese.
b. I commercianti e coloni si insediano stabilmente creando una competizione politico-militare.
c. GB vs FR e vince GB a imporsi in India e America Nord questo grazie alla sua marina che sta
diventando la più forte del mondo. Chi usufruisce all'inizio di questi commerci transoceanici sono le
famiglie aristocratiche o altoborghesi, poi successivamente gli operatori economici dei porti
attraverso i quali passano i traffici. Aumentando di reddito aumenta anche la domanda, anche gli
stessi operatori appena possono si vogliono permettere questo tipo di beni. (sop. GB)
2. Ulteriori mutamenti nel settore AGRICOLO (Sempre in GB). Aumento della domanda riguarda
in primo luogo la produzione di prodotti agricoli: normalmente redditi bassi, appena c'è aumento
cercano di mangiare meglio e solo successivamente se c'è ulteriore denaro coprano altri beni.
Importante sottolineare che si produce anche meglio (Molti vogliono parlare di rivoluzione agricola
in questo caso) --> sfruttamento migliore delle terre attraverso le enclosures- privatizzazione delle
terre, persino di quelle comuni da parte del parlamento. A pagarne le conseguenze sono i cittadini
più poveri, costretti a vendere i loro piccoli terreni ai maggiori proprietari della zona. I proprietari
poi le affidano ad affittuari, responsabili delle innovazioni, assumono manodopera dai villaggi.
Introducono rotazione culture di tipo pluriennale (divisione dei campi in più aree, ognuna con una
coltivazione diversa, annualmente poi cambia terreno. Introducono i foraggi-trifoglio/erba medica
che aumentano produttività del terreno e che sono usati come mangime per bestiame. Zona
principale in cui si attuano queste innovazioni: Norfolk.).sintesi, la dinamica economica è questa:
a. Crescita redditi
b. Minor prezzo alimenti perché maggior produzione
c. Maggior quota residua di reddito che resta dall'acquisto dei prodotti agricoli
d. Quota residua dedicata all'acquisto di ulteriori beni di consumo Inoltre, si sono diffuse tre culture
estremamente importanti alternative: hanno rendimenti significativi e maggiore apporto nutriente.
a. Riso, in Piemonte e Lombardia in zone chiamate risorgive e nelle marcite
b. Mais, che viene dall'America che rendeva 2-4 volte, ma ne deriva pellagra (mancanza di vitamina
B).
c. Patate, che viene dall'America, soprattutto in Irlanda. Prima era destinata solo al bestiame, ma
scoperto l’elevato apporto calorico e nutriente viene usata anche dalle persone. È consumata
prevalentemente dai poveri.
Transizione demografica:
 Aumento della popolazionespesso la popolazione superava le possibilità di espansione agricola:
domanda > offerta, quindi i prezzi aumentano nuovamente. Aumentano malattie, le epidemie crisi
mortalità, cade la domanda, cadono i prezzi. Modello Malthusiano: teoria economica che attribuisce
la causa della povertà economica ad una crescita squilibrata della popolazione in rapporto alle
risorse.
 Le condizioni di vita iniziano a cambiare, diminuiscono drasticamente i valori di mortalità,
soprattutto quella infantile. Grazie ai primi successi della pratica medica. scomparsa anche la peste.
In due altri settori di tipo INDUSTRIALE: tessile e di tipo siderurgico
 Tessile: domanda in crescita e se prima è soddisfatto dalle importazioni dell'India,
successivamente la possibilità di produrre tessuti di cotone, GB spinge i produttori a cercare una
serie di soluzioni che consentono fabbricare la stessa quantità di merce a prezzo più basso. Nasce
così navetta volante (John Kay) muovere automaticamente la spola con filo. Il tessuto lavorato è
anche maggiore. Il filatoio meccanico (Jenny),
che lavora più fusi contemporaneamente, azionato a mano, successivamente uno azionato da
energia idrica (mule Jenny) ma che lavora un solo fuso per volta, poi un telaio meccanico sempre ad
energia idrica.
Nel settore siderurgico si rinnova la produzione di ferro e ghisa, perfezionando il lavoro della
seconda fino a che non la si libera delle componenti in carbonio. Tutto questo da un forte impulso
ad altiforni; fonderie --> miniere di carbone e si scava in profondità (soprattutto Galles) -->
esigenza di pompaggio acqua in superficie --> pompa macchina a vapore di Watt che può produrre
artificialmente energia in modo razionale. (viene utilizzato il vapore anche perché in Inghilterra
fonti di acqua e correnti non erano così presenti come in IT). In Galles sarà la rinascita id una forma
di calvinismo più rigoroso che vuole state strettamente a contatto con i lavoratori di queste industrie
e miniere (metodismo lewisiano e sarà proprio in questo ambiente che comincerà a nascere il
movimento laborista) che si diffonde poi in tutta Inghilterra perché diventa una fonte di identità e
moralità. alcuni aspetti che differenziano questa rivoluzione dalle precedenti:
1. Carattere cumulativo praticamente inarrestabile: una trasformazione ne provoca un'altra e un'altra
ancora.
2. Quello che avviene in Gran Bretagna costituisce un modello per tutta l'Europa
3. Trasformazioni diffuse non omogeneamente, ma a macchia di leopardo (nuove fabbriche che si
concentrano in posti strategici come porti, per facilitare i trasporti
4. Gli operai sono ex artigiani/contadini immigrati nelle città dove hanno sede le fabbriche
(condizioni misere + labour saving, ovvero che fanno risparmiare sull’impiego di
manodopera=disoccupazione --> proteste dei lobbisti) controlli rigidi sui tempi di lavoro.
5. Vengono assunti ex artigiani/contadini, o piccoli proprietari terrieri immigrati. Persino le loro
mogli e i figli, per sfruttare le loro mani più piccole e la possibilità di pagarli meno.
6. Alienazione del lavoro Tutti questi mutamenti hanno anche un altro grande effetto socio-
economico: transazione demografica. Se prima il ciclo di nascita-morte era descritto dal modello
Malthusiano, adesso la popolazione aumenta, ma vi è una netta diminuzione della mortalità (sop.
Infantile). Questo avviene per una migliore disponibilità di beni alimentari + miglioramento
condizioni igieniche (vedi intimo di cotone). Inoltre scompare la peste.
MANCANO CAPITOLI 2,3,4,5  STAMPATI FATTI DA TE
CAPITOLO 6 - LA RESTAURAZIONE - Napoleone è ormai relegato nel piccolo Principato
dell'isola D'Elba Quando nell'autunno del 1814 Vienna inizia ad accogliere una variopinta folla di
gente di gran rango. C'è l'urgenza di accorrere a un incontro diplomatico ai massimi livelli
promosso dalle grandi potenze che hanno sconfitto l'imperatore dei Francesi: Austria è
rappresentata da Francesco primo e dal suo cancelliere Metternich e la Russia la Prussia e la Gran
Bretagna sono presenti. Sono rappresentate da sovrani o da ministri degli esteri. Si uniscono altri
esponenti di altri Stati europei fra i quali la Francia nuovamente borbonica nelle mani del ministro
degli Esteri Telleyrand.
1 novembre 1814--> inaugurazione del Congresso di Vienna, atto finale avvenuto il 9 giugno 1815.
Sono incontri scanditi da incontri mondani ma tutti sanno che i destini geopolitici sono in ballo. È in
discussione il principio di legittimità che implica la restaurazione dei poteri legittimi cioè bisogna
ridisegnare i confini degli stati in modo da riportare l'impero Europa gli assetti che vigevano prima
del 1789.
Mutamenti geo politici:
A) la Russia ingloba il regno costituzionale di Polonia, la cui Corona spetta allo Zar e la Finlandia.
B) La Prussia a est ottiene la Posnania e a ovest e territori renani che nel periodo Napoleonico erano
stati inclusi nel regno di Vestfalia.
C) l'Austria riprende tutti i territori precedentemente persi due punti Tirolo , Slovenia , Croazia ,
Dalmazia. Aggiunta del nuovo regno Lombardo Veneto. Cede i Paesi Bassi austriaci che vanno a
far parte del nuovo regno dei Paesi Bassi
D) in Germania al posto della confederazione del Reno abolita dal 1813 viene costituita la
confederazione germanica, organismo sovranazionale che raggruppa 39 stati tra cui l'impero
austriaco limitatamente ad alcune aree. Possiede un organo centrale di coordinamento detta la Dieta
della confederazione, che è costituita dagli ambasciatori degli Stati membri, con presidenza
permanente all'Austria e vicepresidenza permanente alla Prussia. Ha il compito di coordinare la
politica militare degli Stati e la politica commerciale ma non ha grandi poteri legislativi o esecutivi.
E) Spagna: torna sul trono Ferdinando VII di Borbone che come primo atto abolisce la costituzione
di Cadice, approvata dalle Cortes nel 1812 durante la Guerra di Liberazione antinapoleonica.
F) in Italia la situazione è la seguente: viene ampliato il Regno di Sardegna, sotto Vittorio Emanuele
primo di Savoia, che ottiene Savoia e Nizza e incorpora il territorio dell'antica Repubblica di
Genova. Il Ducato di Massa e Carrara è dato alla madre di Francesco IV. Il Granducato di Toscana
viene restituito a Ferdinando III di Asburgo Lorena e lo Stato della Chiesa è ricostituito sotto il
regno di Papa Pio VII, rientrato a Roma dalla sua prigionia in Francia. il Regno delle Due Sicilie
viene restituito a Ferdinando IV di Borbone che prende il nome di Ferdinando primo delle Due
Sicilie
I TRATTATI - Il senso di tutta questa operazione è pensare a soluzioni in funzione antifrancese. Il
sistema nato dal Congresso di Vienna viene rafforzato da accordi diplomatici che impegnano le
grandi potenze alla cooperazione internazionale in vista del mantenimento dello status quo. Si punta
a impedire ogni eventuale espansione territoriale quindi vale il principio dell'equilibrio. Il 26
settembre 1815 viene istituito il patto della Santa Alleanza che è firmato da Francesco primo
d'Austria, Alessandro primo di Russia e Federico Guglielmo III di Prussia cui aderiscono Francia
Regno di Sardegna Svezia Paesi Bassi ma non il Regno Unito. L'accordo prevede che le truppe dei
paesi possano intervenire per mantenere l'ordine stabilito a Vienna ovunque sia necessario
interferendo senza problemi negli affari interni di altri paesi. Si ricorre anche al linguaggio religioso
che connota fortemente il documento, un aspetto riassumibile nella formula dell' <<Alleanza tra
trono e altare>>.
20 novembre 1815: trattato della quadruplice Alleanza stipulata tra Gran Bretagna, Austria, Russia
e Prussia che impegna i contraenti a escludere i Bonaparte dal trono francese e a mantenere le
clausole del Trattato di pace con la Francia, istituendo un sistema di regolari contatti diplomatici tra
le grandi potenze.
SISTEMI POLITICI - Dal punto di vista politico costituzionale quasi ovunque sono le messe su
monarchie amministrative, cioè sistemi politici fondati sulla piena sovranità del monarca assieme a
apparati amministrativi affidate a funzionari nominate da lui o dai suoi ministri. Eccezioni: Regno
Unito di Gran Bretagna e Irlanda, la Francia e pochi altri paesi. Sono monarchie dotate di istituti
rappresentativi.
REGNO UNITO - La sua stabilità è celebre. Si basa sulla Costitution che non è una Costituzione
scritta bensì un insieme di norme istituti e pratiche politiche particolari: al re spetta il controllo
dell'esecutivo, del legislativo, del giudiziario e della chiesa anglicana; la camera dei comuni nella
quale siedono i rappresentanti scelti su base di un sistema elettorale che limita i votanti a un numero
ristretto di maschi adulti in possesso di redditi e patrimoni cospicui;
la camera dei Lord non elettiva ma formata dai membri primogenito della famiglia dei pari inglesi,
scozzesi e irlandesi che hanno Il seggio parlamentare per diritto ereditario.
Dunque il sistema attivo nella Gran Bretagna di inizio 800 è una monarchia parlamentare. Significa
che il governo è formalmente nominato dal re ma è politicamente responsabile nei confronti della
maggioranza creatasi nella camera dei Comuni ed è tenuto a dimettersi nel caso di un voto
parlamentare di sfiducia.
FRANCIA - giugno 1814--> la Francia dispone di una carta costituzionale concessa dal sovrano
Luigi XVIII, redatta da lui e i suoi più stretti collaboratori (non da un Assemblea Costituente). È
previsto un parlamento bicamerale, con una camera bassa eletta a suffragio elettorale censitario e
una camera alta formata da membri di nomina regia.
Il Parlamento può solo approvare o respingere le proposte di legge formulate dal re senza poter
introdurre emendamenti. il re è a capo del governo e il Governo è responsabile nei suoi confronti.
Quindi si tratta di una monarchia costituzionale ovvero il peso del monarca ancora grande. )!
Costituzione riconosce l'eguaglianza di tutti i francesi davanti alla legge senza distinzione di titolo e
rango e stabilisce che la religione Cattolica è quella di Stato. È concessa anche la libertà di
opinione e di stampa però c'è sempre una legge che ne limiterà un po' l'esercizio approvata poco
dopo.
PENSIERO CONSERVATORE - Dal punto di vista politico il principio della tradizione diventa il
fondamento di una vita collettiva che si spera più pacifica. Le scelte di Vienna sono compiute nello
spirito del legittimismo cioè il potere deve tornare nelle mani legittime. In questo quadro emerge il
pensatore ad nuremberg. Egli sostiene con vigore la tesi secondo cui la differenza tra un buon
regime politico (come quello britannico) e uno pessimo (come quello dei rivoluzionari francesi) sta
nel fatto che il primo si evoluto gradualmente nel rispetto dei principi istituzionali mentre il secondo
ha istituito principi totalmente astratti rompendo radicalmente e improvvisamente con la tradizione.
Insomma si sono dimenticati della storia, delle tradizioni, della fedeltà alle memorie e in una parola
dello spirito dei popoli. forma di tradizionalismo storicista. Emerge anche Vincenzo Cuoco che ha
scritto un saggio storico sulla rivoluzione di Napoli del 1799. Cuoco spiega l'insuccesso dal fatto
che hanno preteso di imporre principi che-forse buoni per la Francia- erano del tutto estranei ai
caratteri profondi della nazione napoletana. In generale c'è una rivalutazione della tradizione e
l'esplicitazione dell'apprezzamento dei sistemi politici monarchico autoritari. Inizia a diffondersi il
termine restaurazione. Non meno influenti sono le opere di Joseph de maistre e di De bonald: danno
importanza alla religione come fondamento etico delle istituzioni politiche e sociali, tratto che del
resto era già emerso dal trattato della santa alleanza.
IL RISVEGLIO DELLO SPIRITO RELIGIOSO - ci fu un revival della religione un po'
ovunque. nelle arie di confessione Cattolica la devozione a Gesù eucaristico diventa molto
importante nell'esperienza mistica popolare e trova nella recita del rosario o nella messa riti che
suscitano risonanze profonde coi grandi o piccoli sacrifici che hanno dovuto patire in molti durante
la guerra. Diventa famoso anche il culto di Maria Santissima.
A rafforzare il culto mariano contribuiscono numerose apparizioni della Madonna, soprattutto in
Francia, con un messaggio di punizioni apocalittiche di carattere tipicamente rurale. A tutto ciò
danno un contributo anche le associazioni devote che vengono fondate in questo periodo, come
l'amicizia Cattolica, nel 1817 1818 a Torino, dal Marchese Cesare D'Azeglio che si diffonde a
Milano, Roma e in altre città italiane. Inoltre viene ricostituita la compagnia di Gesù decretato dal
pontefice Pio VII con una bolla del 1814.
Invece nei paesi protestanti il risveglio religioso ha già avuto momenti significativi nel tardo
Settecento con la diffusione del pietismo in Germania e del metodismo in Gran Bretagna e negli
Stati Uniti. i metodisti predicano una religiosità emotiva e moralmente rigorosa e si allontanano
progressivamente dalla Chiesa anglicana nei primi decenni dell'Ottocento e riescono a organizzare
incontri che attraggono migliaia di persone. Pur non avendo intendi specificatamente rivoluzionari
hanno comunque una concezione socialmente sessualmente egualitaria della comunità
aconfessionale. Le comunità metodiste organizzano reti di scuole domenicali in cui molti bambini
imparano a leggere e scrivere.
OPINIONE PUBBLICA E SETTE SEGRETE - nessuno dei movimenti di rinascita religiosa ha
un carattere politicamente eversivo, si muovono spesso nel senso di un forte conformismo politico
però non significa che l'ordine di Vienna sia circondato da consenso indiscusso. Laddove la polizia
o la censura siano più blandi si diffondono giornali, club, associazioni private. La più nota e
importante è l'associazione segreta della Carboneria. Attiva soprattutto in Italia ma presente anche
in Francia la Carboneria deriva dal modello associativo massonico e si struttura attraverso nuclei
operativi detti vendite i cui membri sono detti buoni cugini. I militanti sono distinti in tre gradi di
iniziazione: apprendista, maestro, gran maestro. così si differenziano non solo i compiti ma pure la
conoscenza dei diversi aspetti del programma politico. I rituali sono complessi e ricchi di riti che
riecheggiano tanto i simboli e le pratiche della massoneria quanto i rituali e i simboli della
tradizione Cristiana. Gli ideali sono vari ma il punto di convergenza è l'ideale Nazionale che
all'epoca costituisce linguaggio comune di tutte le opposizioni politiche ideologiche.
PARAGRAFO: IDEA DI NAZIONE (LO SPIEGA NEL CORSO, PAG 156-161)
LIBERALISMO/DEMOCRAZIA - i progetti politici liberali si sviluppano intorno ad alcuni
principi considerati dai governi dell'Europa continentale come terribilmente minacciosi:
1) libero mercato: eliminazione di normative che i liberisti ritengono intralcino dannosamente le
iniziative e le attività degli Imprenditori (dazi doganali interstatali alle barriere doganali interne,
norme che impongono permessi o autorizzazioni per la costituzione di imprese commerciali o
industriali. In questa visione l'imprenditore è l'eroe positivo ma nessun rilievo è dedicata ai costi
sociali e umani che le trasformazioni traspirano con sé; esempio Gran Bretagna).
2) tutti i cittadini devono essere uguali davanti alla legge però non tutti possono usufruire di diritti
politici attivi. il Parlamento deve esprimere la volontà della nazione ma tale volontà può essere
interpretato ed espressa se non da coloro che abbiano gli strumenti adeguati. Sono esclusi
naturalmente i bambini e le donne intanto ma pure coloro che non hanno istruzione o autonomia
economica (alfabeti o poveri).
Su tali suggestioni si sviluppa anche il cattolicesimo liberale, che in Francia trova il massimo
esponente in Lamennais. Egli era un prete cattolico ortodosso. negli anni Venti però attraversa
un'evoluzione che lo porta a considerare un collegamento diretto tra i principi del cattolicesimo e le
teorie liberali. nel 1832 tali posizioni sono sconfessate duramente da papa Gregorio XVI. anni 40:
ipotesi cattolico-liberale ha una importante espressione nel neoguelfismo soprattutto in Italia.
Pensiero democratico--> come quello liberale è attraversato da idealità nazionali ma proiettate verso
uno svolgimento delle forme costituzionali e politiche diverso:
1) sono per assetti politici repubblicani e non monarchici, invece apprezzati dai liberali, vuoi che
ritengono che la Repubblica sia più coerente con l'idea che la sovranità politica aspetta a tutti i
cittadini di una nazione
2) il diritto di voto deve essere attribuito a tutti i maschi adulti. ampliamento del corpo elettorale
ispirato a un principio di giustizia secondo il quale Ciascun individuo deve avere il diritto di
difendere i propri interessi. l'universalità del suffragio e sostenuta anche da fatti di cronaca politica
contemporanea che vanno controi discorsi per i quali sono i ricchi e i colti naturalmente i più saggi.
CAPITOLO 7, TORNANO LE RIVOLUZIONI (1820-1831) - dopo gli assetti di Vienna molti
non sono soddisfatti e la strada sembra solo una cioè quella della rivoluzione. tra il 1820 e il 1849 si
svolgono tre cicli rivoluzionari distinti tra America ed Europa:
1) 1820-25 e 1830-31--> ci sono movimenti di ispirazione Nazionale liberale.
2) 1848 49--> circolano più spesso parole d'ordine che incitano a una trasformazione Democratica e
quindi ha una vera e propria rivoluzione sociale.
7.2 - la prima ondata di rivoluzioni a luogo nell'America Latina, da dove si trasmette all'Europa
attraverso la Spagna. tra 1820 e 1825 c'è una sequenza di rivoluzioni che scuote l'Europa:
1) tutte queste rivoluzioni hanno un comune sistema diffusivo: le notizie dello scoppio di una
rivoluzione in un determinato luogo si propagano attraverso i giornali i racconti e il modello viene
accolto è replicato altrove;
2) i militari sia nobili sia borghesi hanno un ruolo decisivo. si sono formati professionalmente è
ideologicamente nel periodo rivoluzionario e napoleonico e adottano la tecnica del colpo di stato
per istaurare le libertà costituzionali;
3) i temi dell'Indipendenza della sovranità Nazionale sono al centro del discorso politico. sono
indeboliti inoltre da spaccature interne che seguono morfologie diverse.
7.3, LE RIVOLUZIONI IN AMERICA LATINA - tutto parte dai possedimenti spagnoli
dell'America del Sud. le società coloniali dell'America centrale e meridionale sono dominate dai
creoli cioè bianchi occidentali nati però nel continente americano possessori delle piantagioni di
canna da zucchero cacao tabacco e caffè in cui fanno lavorare gli indios, i neri o i meticci.
Nell'Impero portoghese del Brasile e nelle colonie spagnole i creoli hanno assunto un atteggiamento
insofferente nei confronti dell'amministrazione e del prelievo fiscale controllati da funzionari
provenienti dalle madrepatrie europee.
1808--> la Spagna viene occupata da Napoleone e la monarchia borbonica viene deposta quindi
inizia la guerra antinapoleonica in cui l'élite di alcune aree coloniali ne approfittano per cercare di
recidere legami con la madrepatria. La rivoluzione americana e francese guidano la retorica e fanno
da esempio.
1811--> a Caracas si forma una Giunta di governo capeggiata Da Francisco De Miranda che
proclama l'indipendenza della Repubblica del Venezuela. Negli anni seguenti gruppi ribelli si
formano un po' ovunque nell'America del sud e hanno l'appoggio militare ed economico del Regno
Unito che è interessato a diventare agente commerciale dell'area al posto di spagna ai Portogallo. la
rivolta al nord è guidata da Simon Bolivar che si impone come nuovo capo alla morte di De
Miranda e a sud da José de San Martin che guida la ribellione nel Rio della Plata. nel 1816 di José
de San Martin proclama l'indipendenza dell'Argentina.
Nel 1817 organizza una spedizione difficile in Cile la cui Indipendenza è proclamata nel 1818. nel
1819 Bolivar e i suoi riescono a vincere le resistenze spagnole e proclamano l'indipendenza dello
stato federato di gran Colombia, un'area che include gli attuali Venezuela, Colombia ed Ecuador.
Nel 1820 le elite creole ribelli ampliano il loro raggio d'azione e sfruttano lo stato di crisi vissuta
dalla Spagna dopo lo scoppio della rivoluzione del 1820. Nel 1821 il Messico conquista l'autonomia
così come gli stati dell'area compresa tra Messico e Colombia, che si uniscono nella Federazione
delle Province Unite dell'America centrale.
Tra il 1822 e il 1824 le truppe della Repubblica di Gran Colombia guidate da Bolivar e quelle
argentine guidate da San Martin sconfiggono l'esercito spagnolo in Perù e proclamano la sua
indipendenza. nel 1822 il Brasile si sgancia dal Portogallo e diventa un impero indipendente sotto
Pedro primo di Braganza, erede al trono del Portogallo e vice-re del Brasile che accetta la corona
del nuovo Stato indipendente offertagli dalla elite Creole.
Si diffonde l'ipotesi di una grande federazione sudamericana simile agli Stati Uniti d'America e al
ungo sognata da Bolivar ma è un'illusione. le rivalità sociali e territoriali prevalgono. non si
costituisce alcuna federazione ma quelle esistenti (cioè gran Colombia e America Centrale) si
frantumano dando vita a 8 stati diversi.
c'è molta frammentazione politica accentuata da fortissima conflittualità interna. di solito sono
dotati di costituzioni e di istituzioni rappresentative e vivono esperienze politiche nelle quali sono i
capi militari a contare veramente ingaggiando talora sanguinose lotte civili con altri capi militari
rivali e imponendo dittature personali. Inoltre dal punto di vista sociale spesso le grandi
disuguaglianze rimangono e ci sono pochi grandi proprietari prevalentemente creoli che possiedono
grandissima fortuna di fronte a masse di contadini impoveriti oppure indios, neri, meticci
(schiavizzati). Regno Unito e Stati Uniti riconoscono gli stati indipendenti dell'America Latina per
approfittarsene. inizialmente commercianti e imprenditori britannici si assicurano vantaggiosi
accordi commerciali e questo è il frutto della protezione diplomatico-militare e del sostegno
finanziario che il Regno Unito ha garantito ai vari governi indipendentisti nel corso delle guerre
contro la Spagna. diventano così mercati di distribuzione delle materie prime indirizzati in vari
mercati.
LA RIVOLUZIONE (1820-1823) - direttamente connessa è la prima delle rivoluzioni che
scoppiano in Europa cioè a Cadice, un porto Atlantico della Spagna meridionale, teatro della
ribellione originaria. nel 1814 il re di Spagna e Ferdinando VII di Borbone revoca la costituzione
del 1812. intende instaurare un rigido regime neo assolutista. è una mossa che delude l'opinione
pubblica e coloro che hanno combattuto contro l'invasione Napoleonica proprio il nome della
Costituzione. sembra che i sacrifici non siano serviti a nulla. tutto ciò è acuito dalle crisi delle
colonie americane. il re cerca di risolvere le rivolte del Sudamerica mandando a reprimerle proprio
con gli stessi ufficiali e soldati che si sentono traditi da lui. le truppe di partenza per il Sud America
sono concentrate nel porto di Cadice e proprio lì il primo gennaio del 1820 si ribellano sotto la
guida dei colonnelli Rafael del Riego e Antonio Quiroga, veterani della guerra antinapoleonica.
vogliono il ripristino della Costituzione del 1812. le numerose società segrete in Spagna favoriscono
la ribellione anche in altre città e quindi il re accetta di rimettere in vigore la Costituzione e convoca
l'elezione della camera elettiva prevista dal testo costituzionale. però i vittoriosi sono fortemente
disuniti. ci sono liberali e moderati cui interessa ipreservare le istituzioni costituzionali. ci sono i
democratici che vorrebbero riforme sociali e la redistribuzione delle proprietà terriere. ci sono anche
coloro che sostengono Un ritorno all’assolutismo regio. un evento esterno pone fine alla rivoluzione
spagnola. durante il congresso di Verona del 30 ottobre 1822 le potenze della santa alleanza, con
l'astensione del Regno Unito, affidano alla Francia il compito di reprimere l'esperimento
costituzionale spagnolo. il 7 aprile del 1823 un esercito francese entra in Spagna e i batte i
rivoluzionari al Trocadero davanti a Cadice. la costituzione è di nuovo revocata da Ferdinando VII e
la fine di ciò è costellata da una dolorosa sequenza di esecuzioni e imprigionamenti e Riego muore.
7.5, la rivoluzione in Italia (1820-1821) - l'esempio spagnolo è contagioso e chiama all'azione i
gruppi carbonari presenti nel Regno delle Due Sicilie. Nel luglio 1820 30 carbonari circa della
vendita di Nola capeggiati da Luigi Menichini e 127 sottufficiali guidati dal tenente Michele
Morelli e da Giuseppe Silvati si muovono verso l'Avellino gridando Costituzione e libertà. per la
connivenza di un generale Borbonico cioè Guglielmo Pepe e per l'incertezza di altri, per la
decisione del Re Ferdinando primo di Borbone di non opporre resistenza l'insurrezione a successo.
il 9 luglio le truppe rivoluzionarie entrano a Napoli; Francesco di Borbone, vicario, promuove un
governo di orientamento liberale; il 13 luglio il re giura di difendere la Costituzione che quella
spagnola del 1812.
Tuttavia due giorni dopo a Palermo scoppia un Insurrezione autonomista sostenuta da notabili e
eletto nobiliare cui partecipano gli strati popolari della città. il governo chiede la ricostituzione di un
regno autonomo di Sicilia e l'introduzione della Costituzione spagnola. il governo di Napoli
reagisce inviando un contingente militare Nell'isola che fa capitolare Palermo punto Nel 1820 il
fermento rivoluzionario si trasmette al Piemonte dove Carbonari formulano un prato a programma
articolato in due punti: la concessione di una Costituzione e la guerra all'Austria per la liberazione
del Lombardo-veneto e la formazione di un regno dell'Alta Italia sotto la casa Savoia.
9-10 marzo 1821--> insurrezione ad Alessandria quando un gruppo di congiurati fa insorgere il
Reggimento Dragoni del re e la Brigata Genova e si impadroniscono della cittadella militare.
12 marzo--> si propaga a Torino dove il re Vittorio Emanuele primo, dopo aver abdicato a fav…
RIVOLTE E NUOVI STATI NEI BALCANI - area balcanica controllata da impero ottomano:
intellettuali e capi politici religiosi servi e Greci hanno avuto modo di conoscere l'esperienza della
Rivoluzione francese e le elaborazioni del nazionalismo romantico. ne fanno tesoro e cercano
trasferirne le pratiche e gli ideali nei paesi di origine. in Serbia c'è un primo tentativo
indipendentista nel 1804 e viene represso nel 1813; una seconda serie di insurrezioni ha luogo tra il
1815 e il 1816 e porta a un mutamento degli assetti amministrativi dell'area. il sultano Ottomano
attribuisci a Milos Obrenovic capo della rivolta il titolo di capo della regione serba. organismi posti
sotto il suo controllo si devono occupare di amministrare la giustizia, le imposte, le dogane e le
amministrazioni locali. non è una vera e propria indipendenza ma è qualcosa che ci si avvicina.
A Odessa sin dal 1814 alcuni mercanti greci formano una società segreta che vuole raccogliere i
cristiano ortodossi animati da sentimenti indipendentisti e anti ottomani: si tratta della filiki eteria.
L'obiettivo è una rivolta di tutti i cristiani sotto il controllo dell'impero Ottomano. raccoglie
l'adesione di un numero notevole di altri mercanti greci che con i loro spostamenti facilitano la
diffusione in tutti i Balcani. Nel 1820 a Capo della eteria c'è Aleksandros Ypsilantis. egli era
l'aiutante di campo dello zar Alessandro primo e sperava di convincerlo a sostenere un insurrezione
anti ottomana.
nel marzo del 1821 Ypsilantis pensa di dover passare all'azione e tenta di promuovere
un'insurrezione delle comunità greche in Moldavia e in Valacchia contando sulla diffusione del
moto in tutta la Grecia e a tutte le comunità balcaniche di confessione cristiana. Le parole d'ordine
sono religione e patria. linguaggio del nazionalismo romantico. egli è sconfitto è costretto a
rifugiarsi in Austria dove viene gettato in prigione ma la notizia del suo tentativo fa scoppiare
l'insurrezione anti-ottomana nel Peloponneso e nelle isole dell'egeo. l'eteria coordina efficacemente
l'operazione e la rivolta ha successo conducendo nel 1822 alla proclamazione della Indipendenza
della Grecia. Ciò ha successo perchè è sostenuta da strati della popolazione. si diffonde un
grandissimo entusiasmo in Europa perché essi sono visti come i diretti discendenti di Omero e
quindi degni di essere aiutati nel tentativo di riconquistare la grandezza perduta; altri e vedono nella
ribellione greca l'avanguardia di un grande movimento di riconquista cristiana dell'Europa balcanica
contro l'insopportabile oppressione ottomana musulmana. inoltre il discorso nazionale si
sovrappone a tutte queste motivazioni tanto da spingere francesi, tedeschi, italiani e inglesi- tra cui
Byron - a partire per la Grecia come volontari al fianco degli insorti. però la guerra non ha nulla di
epico e si vede rapidamente che essi non sono proprio come immaginati. >La situazione trova una
soluzione quando Regno Unito, Francia e Russia firmano a Londra un trattato nel quale si
impegnano a garantire l'autonomia della Grecia, 26 luglio 1827; i tre stati inviano squadre navali
che il 20 ottobre nello scontro di Navarino distruggono completamente la flotta turco egiziana.
settembre 1829 --> viene firmata la pace di adrianopoli. l'impero Ottomano riconosce la
costituzione di uno Stato Greco indipendente a cui le potenze europee impongono l'adozione della
forma monarchica sotto re tedesco. dovrebbe essere una monarchia costituzionale ma il re tedesco si
rifiuta di concederla. sarà costretto dopo un Insurrezione dell'esercito sostenuto dall'opinione
pubblica. gli accordi di adrianopoli prevedono anche la formazione del principato di Serbia; al
leader Milos Obrenovic viene attribuito il titolo di principe ereditario. si formano anche I principati
di Moldavia e Valacchia, parzialmente autonomi. I principi non sono ereditari ma sono scelti da
notabili laici ed ecclesiastici in assemblee. questi tre sono formalmente sotto la sovranità ottomana
ma sono sotto il protettorato effettivo dell'impero russo.
7.7, IL SECONDO CICLO RIVOLUZIONARIO (1830-1831) - lo schema diffusivo è lo stesso
per cui la rivoluzione scoppia prima Occidente e poi si irradia come per contagio in altre aree verso
Oriente coinvolgendo Il regno di Francia, il regno dei Paesi Bassi e, la Polonia e l'Italia. le parole
d'ordine sono di tipo al liberale e nazionalista e ci sono rivolte promosse da organizzazioni segrete e
altre che scoppiano da tensioni latenti che si esprimono in manifestazioni in piazza. le nuove scene
rivoluzionarie in piazza hanno luogo prima a Parigi dove vivono uomini e donne che Ricordano la
rivoluzione francese.
LA RIVOLUZIONE DI LUGLIO IN FRANCIA - nel 1824 sale al trono Carlo decimo di
Borbone che ha 66 anni. È chiaramente pro monarchia assoluta come dimostra il ripristino del
rituale dell' incoronazione a Reims e il tocco taumaturgico sui malati di scrofola. Inoltre autorizza
l'indennizzo di quelli che sono scappati durante la rivoluzione francese avendo perso le proprietà
immobiliari oppure autorizza norme di pena di morte per il reato di sacrilegio commesso contro
oggetti sacri nella religione cattolica. limita anche la libertà di stampa.
elezioni del 1827--> aumentano i parlamentari liberali eletti alla Camera dei Deputati, i quali sono
in maggioranza rispetto ai monarchici di destra, gli ultras. L'8 agosto 1829 Carlo decimo torna sui
suoi passi dopo un breve periodo di governo liberale e decide di nominare primo ministro il principe
Jules de polignac leader degli ultras. Il 16 maggio 1830 inoltre scioglie la camera e convoca nuove
elezioni sperando in un risultato di destra. le elezioni del 23 giugno-6 luglio 1830 però rafforzano la
maggioranza liberale.
pensa di consolidare il suo prestigio con l'occupazione militare della giuria del 15 giugno-5 luglio
1830.
infine usa la mano pesante e con 4 ordinanze sospende la libertà di stampa, scioglie la camera
appena eletta, modifica la legge elettorale e riconvoca le lezioni. il popolo di Parigi, sostenuto dai
liberali e un po' dall'opinione pubblica, scende in piazza per protestare e il governo invia l'esercito
per sedarli. a Parigi vengono costruite barricate nelle strade e ovunque scoppiano scontri con
l'esercito che durano 3 giorni, cioè il 27-28-29 luglio 1830. alla fine rivoltosi riescono a controllare
la capitale.
il 30 luglio i capi liberali, timorosi che il conflitto possa avere esiti repubblicani e democratici,
proclamano Luigi Filippo d'Orléans luogotenente generale del regno poiché era di sentimenti
liberali e capo di un esecutivo provvisorio. Carlo decimo riconosce di aver perso, abdica e se va in
Inghilterra.
Luigi Filippo fa una nuova Costituzione. il 6 agosto viene presentata alle Camere che la approva. la
Costituzione prevede che lo Stato francese prenda la forma di una monarchia. è proprio Luigi
Filippo. dopo aver giurato fedeltà alla Costituzione le due camere lo proclamano re dei francesi. le
novità della carta del 1830 sono le seguenti: religione cattolica non è più di stato, la censura alla
stampa è proibita, il diritto di iniziativa legislativa è attribuito anche al Parlamento, al re viene
proibito di emanare ordinanze che sospendano le leggi parlamentari, il tricolore viene adottato come
bandiera nazionale francese al posto del drappo borbonico. però i diritti politici sono su base
censitaria; abbassa comunque il livello di ricchezza. gli elettori In ogni caso aumentano dallo 0,3%
al 1%.
LA RIVOLUZIONE DI AGOSTO IN BELGIO - il regno costruito nel 1815 è frutto delle
decisioni del Congresso di Vienna e nasce dall'Unione della precedente Repubblica d'Olanda con gli
ex Paesi Bassi austriaci; la corona di assetto monarchico è attribuita a Guglielmo Di Nassau Orange
che prende il nome di Guglielmo primo. è evidente però che il territorio di fatto non sono uniti per
davvero. gli abitanti del Belgio, cioè gli ex Paesi Bassi austriaci, hanno caratteristiche culturali
diverse dagli olandesi. sono cattolici mentre gli altri sono calvinisti, parlano francese mentre gli altri
parlano olandese.
ci sono anche interessi politici ed economici diversi. l'elite belghe sono discriminate dalle scelte di
Guglielmo primo e dei suoi governi a composizione per lo più olandese; in Belgio si preferirebbe
una politica economica di protezione delle attività minerarie e agricole mentre in Olanda gli
imprenditori ottengono che si susseguono politiche di tipo liberista. la scelta liberiste vogliono
favorire l'importazione di cereali dalle aree del Baltico che tuttavia danneggia quelle belghe.
estate 1830--> prendono esempio dalla rivoluzione di luglio francese + melodramma messo in scena
a Bruxelles il 25 agosto 1830 che si chiama "la muta dei portici" di ispirazione romantica e
patriottica che narra la rivolta di Masaniello a Napoli nel XVII secolo. dopo aver inneggiato
all'indipendenza dal Belgio la folla si riversa nelle strade e prende possesso dei palazzi del Governo.
il Re Guglielmo primo non vuole cedere e invia un corpo di spedizione che tra il 23 e il 26
settembre 1830 si scontra duramente senza successo con i nazionalisti belgi nelle strade di
Bruxelles. il 4 ottobre 1830 è proclamata l'indipendenza del Belgio da parte del governo
provvisorio. l'assemblea nazionale riunitasi il 7 febbraio 1831 approva una Costituzione. intanto a
Londra si svolge una conferenza che fa il dicembre 1830 e il gennaio del 1831 mette insieme le
maggiori potenze europee che riconoscono l'esistenza del nuovo stato. essi impongono al Belgio la
forma di una monarchia costituzionale sotto il regno di Leopoldo di Sassonia-coburgo-gotha, un
principe tedesco.
LA RIVOLTA POLACCA - anche in Polonia scoppia un'insurrezione. nel Congresso di Vienna
del 1815 era stato confermato lo smembramento della Polonia tra Prussia, Austria e Russia. si era
approvata la formazione di un regno di Polonia di cui lo zar di Russia era re, Alessandro primo.
Inizialmente era abbastanza autonomo e aveva istituzioni proprie ma col tempo con il successore
Nicola primo sempre più sotto il controllo Russo. iniziarono così tensioni con l'elite polacche che
soprattutto emersero con la nomina di Kostantin Pavlovic alla carica di governatore dello Stato
polacco.
29 novembre 1830--> un gruppo dei cadetti della scuola ufficiale di Varsavia prende le armi e
attacca il palazzo dove risiede il governatore. la rivolta si diffonde e costringe il governatore alla
fuga mentre nei giorni seguenti l'esercito polacco si schiera con i rivoltosi. nel gennaio 1831 il
governo provvisorio polacco proclama Nicola primo decaduto dal trono dei Polonia. a febbraio un
esercito russo si reca a Varsavia. segue una resistenza strenua dell'esercito polacco animata dal
possibile l'intervento della Francia o del Regno Unito. però ciò non succede perché ci sono troppi
interessi in gioco. la resistenza polacca è vinta nel settembre del 1831; la Russia riprende il
controllo e abolisce la Costituzione mentre 10.000 0atrioti polacchi devono fuggire in altri paesi per
sfuggire la repressione.
ANCORA UN'INSURREZIONE IN ITALIA - nel 1831 tra i ducati padani e lo stato della chiesa
scoppia un tentativo insurrezionale. è organizzata da due congiurati modenesi cioè Enrico Misley un
avvocato e un imprenditore di nome Ciro Menotti. inizialmente Francesco IV d'austria-este è
coinvolto (duca di Modena) ma alla fine li tradisce e fa restare Menotti. L'insurrezione scoppia lo
stesso e coinvolge Bologna, Modena, Reggio, Parma, Spoleto e Perugia e porta alla formazione
dello Stato delle Province Unite Italiane il 4 marzo 1831 proclamato da un'assemblea di delegati
delle città ribelli. >Anche qui si spera in un intervento dei francesi o della Gran Bretagna ma
l'iniziativa militare del governo austriaco arriva per stroncare l'insurrezione. lo fa rapidamente e
nonostante la resistenza coraggiosa devono firmare la resa. la repressione è assai dura e molti sono
impiccati.
CAPITOLO 8, IL RISORGIMENTO ITALIANO - oltre movimenti insurrezionali citati sopra
anche le campagne sono piuttosto inquiete punto e sono attraversate da fenomeni di brigantaggio
soprattutto nel mezzogiorno continentale, come nel Lazio Pontificio, nelle Romagne, o nel Veneto.
il disagio sociale è dilagante. Alcuni rivoluzionari inoltre antepongono interesse regionali o
municipali agli obiettivi nazionali. poi ci sono contrasti sulle gerarchie territoriali e sulle forme da
dare a un possibile stato nuovo (cioè federele o unitario, monarchia o repubblica, rappresentanza
democratica censitaria?).
In tutta l'Europa romantica, tra il 1815 è il 1847, sono prodotte opere artistiche di varia natura che
rielaborano il mito della nazione italiana, della sua storia e le sue vicende.
autori di culto: Schiller, Scott, Byron o Hugo.
brillanti menti quali Giovanni Berchet, Giacomo Leopardi, Massimo D'Azeglio, Giuseppe Verdi e
altri ancora richiamano momenti chiave dell'esperienza culturale romantica italiana e e il
nazionalismo e il patriottismo tipicamente romantici si diffondono ovunque. Inoltre la comunità
nazionale italiana è vista come una realtà legata da fattori bioculturali non diversamente che in altri
parti dell'Europa romantica. la nazione è una comunità di parentela come se fosse una famiglia. il
sangue è un legame fortissimo e l'altro è di tipo culturale: la coesione è garantita da una comune
confessione religiosa, della lingua comune, da un comune passato. come dice Alessandro Manzoni
nell'ode <<Marzo 1821>> si sogna: -una gente che libera tutta, o fia serva tra l'alpe ed il mare, una
d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di Cor-.
In questo contesto ci sono tre figure:
a) traditore della patria assetato di potere, gloria o denaro (Giuda testamentario);
b) eroe nazionale, valoroso e coraggioso, pronto a immolarsi e sacrificarsi (<Gesù)
c) eroina nazionale, casta-pura-generosa-dolce-madre-sposa, non appena persa purezza deve morire
o essere emarginata. bisogna proteggerla.
Prendendo come modello le Sacre Scritture e il sacrificio di Cristo si arriva a mettere al centro del
discorso risorgimentale l'esaltazione della guerra e dell'eroismo bellico misto q un sentimento di
tipo religioso. bisogna sacrificarsi per la Patria e rendere sacra la propria azione. la guerra torna a un
concetto di guerra santa, una sacra crociata. i caduti sono veri e propri martiri che devono essere
eternamente ricordati dai membri della nazione. Si diffonde un'intensa estetica della politica
soprattutto grazie a produzioni artistiche quale romanzi, poesie, pitture e melodrammi che collegano
le aspirazioni politiche e discorsi di genere sessuale, riferimenti alla tradizione religiosa e allusioni
erotiche, in uno strano miscuglio tra il tradizionale e il politico. è un sistema discorsivo ad altissima
carica emotiva.
DEMOCRATICI E MODERATI (1831-47) - in Italia come altrove in Europa il movimento
nazionale è diviso in corrente democratica e corrente liberale moderata. entrambi si richiamano al
concetto di nazione come presupposto per l'azione politica ma esibiscono visioni diverse.
MAZZINI E LA GIOVINE ITALIA- fra i democratici sin dal 1831 splende Giuseppe Mazzini
che si impone per la forza della sua predicazione politica e per l'impatto della sua rete organizzativa,
cioè la Giovine Italia. egli è nato a Genova figlia di un medico e professore universitario e di una
madre attentissima alla sua educazione, Cattolica aperta influenze gianseniste. si avvicinò agli ideali
patriottici e alla politica nel corso di una passeggiata domenicale a Genova in cui incontra un
congiurato piemontese che era lì in cerca di soldi di un imbarco per fuggire da Genova. nel 1827
Mazzini si affilia a una vendita carbonara genovese e contribuì alla fondazione di una vendita
livornese. però fu scoperto e fu recluso nel carcere di Savona. Nel febbraio 1831 va in esilio in
Francia a Marsiglia. lì nel luglio del 1831 fonda la Giovine Italia--> associazione politica che vuole
diversa nello spirito e nelle strutture dal modello carbonaro inefficace nella propaganda e a livello
operativo. Inoltre pur essendo molto gerarchizzata mancava il coordinamento generale e una aperta
illustrazione degli obiettivi ideali e programmatici. Mazzini invece era per la propaganda diretta
perché chiunque doveva sapere il perché combatteva. tale opera di propaganda doveva essere
compiuta dagli affiliati con la diffusione di opuscoli che spiegassero i punti fondamentali. il
coordinamento dell'azione resta nelle mani della direzione centrale ovvero di Mazzini stesso mentre
i militanti devono rispettare gli obiettivi e le norme di comportamento stabilite nello statuto
dell'associazione. la Giovine Italia si autofinanzia va con le quote pagate dagli affiliati o dai
sostenitori. Mazzini chiarisce gli scopi--> riscatto della nazione italiana che è una comunità voluta
da Dio dotata di una storia passata. Inoltre è per il culto dei Sepolcri dei grandi. La Nazione la
considera come una comunità di discendenza nel quale le generazioni passate e future sono legate
da vincoli di parentela e di affetto. La Nazione però non è solo questo ma indica anche la forma
statale e deve essere indipendente, libera, e repubblicana. deve essere uno stato unitario,
repubblicano e democratico. le parole d'ordine sono progresso e dovere e la nazione deve essere
una, indipendente, sovrana. la Giovine Italia è repubblicana e unitaria. l'obiettivo di tutta una vita
sarà quello di realizzare una repubblica unitaria e democratica. i progetti di costituire uno Stato
italiano che abbia la forma di uno stato federale gli sembrano uno sbaglio perché è convinto che il
federalismo non farebbe bene all'Italia piena di localismi e divisioni. egli pensa che si debba
ricorrere a un Insurrezione militare contro gli Stati esistenti in Italia cui deve seguire una lotta per
bande contro gli eserciti regolari. nel periodo della guerra la direzione politica dovrebbe essere
affidata a una autorità dittatoriale che a guerra conclusa dovrebbe cedere il potere a un Assemblea
Costituente eletta dal popolo, detentore della sovranità. anche il linguaggio mazziniano ha una forte
componente religiosa: la militanza politica è apostolato, e la propaganda è una sorta di diffusione
del verbo attraverso la testimonianza dei martiri dell' azione patriottica, che cadranno o sono caduti
in una guerra santa, in una sacra crociata contro gli stranieri e contro i tiranni che condurrà alla
resurrezione la nazione. lo slogan potrebbe essere: Dio e il popolo. lui pensa che si debbano attirare
le masse. Però non è possibile solo con un messaggio spiritualistico, specialmente dopo la sconfitta
dell'insurrezione del 1831; per conquistare le masse è necessario che si trasmetta l'idea che la
rivoluzione nazionale avrà effetti benefici sulle loro condizioni di vita. la Giovine Italia è
considerata dalle autorità come un'associazione eversiva e i militanti sono considerati
pericolosissimi terroristi. nonostante ciò mostra ottime capacità di reclutamento. i militanti sono
reclutati a Marsiglia e in Francia inizialmente negli ambienti degli esuli politici. costoro e poi si
trasferiscono in Italia spesso sotto mentite spoglie. Le reti nazionali si diffondono poi a Genova e a
Livorno. poi nelle città universitarie come Pisa, poi in Liguria, Alessandria, Milano, Reggio, e più
tardi a Roma, Abruzzo e a Napoli. Tuttavia nelle campagne non riesce a sfondare. Prima di tutto i
contadini non sanno leggere.
Inoltre nelle comunità rurali è molto più facile essere scoperti che nelle città. Quindi è più difficile
trovare proseliti.
1833--> progettato il primo tentativo insurrezionale coordinato da Mazzini che avrebbe dovuto a
scoppiare in Piemonte e a Genova. però la struttura aperta dell'azione di propaganda fa sì che sia
esposta all'infiltrazione quindi vengono scoperti e non va in porto. nel 1834 c'è un secondo tentativo
insurrezionale più articolato che prevede una invasione della Savoia per mano di un corpo di
volontari armati e in contemporanea un'insurrezione a Genova alla cui preparazione collabora anche
Giuseppe Garibaldi, ovvero un giovane marinaio nizzardo. la prima fallisce e la seconda viene
scoperta. il secondo iinsuccesso porta alla chiusura della prima fase della Giovine Italia mentre
costringe Garibaldi a rifugiarsi in Francia e poi nell'America del Sud. nel luglio del 1833 Mazzini
espulso dalla Francia si trasferisce in Svizzera. a Berna nell'aprile del 1834 rilancia una nuova
associazione, ovvero la Giovine Europa, più ambiziosa--> vuole operare politicamente e
militarmente per l'autodeterminazione delle Nazioni, per la liberazione di quelle opresse, per la
costituzione degli Stati Nazione dove non ci sono ancora, per la costruzione di un'Europa che si
fondi sulla Cooperazione politica e istituzionale delle nazioni liberate. non è più fortunata nella
prima della prima perché nel 1836 è sconvolta da una rete di arresti della polizia. Nel giugno del
1836, dopo che si è sciolta, le autorità svizzere decidono di espellere Mazzini che ai primi di
gennaio del 37 si rifugia a Londra. dopo due anni di inattività nel 39 Mazzini ricostituisce la
seconda Giovine Italia fondata su basi leggermente diverse. il programma si ispira in parte al
movimento operaio inglese e prevede il nuovo possibile stato repubblicano italiano il quale si
dovrebbe impegnare ad attuare riduzione dell'orario di lavoro degli operai, un migliore salario e
maggiore associazione Cooperativa.
GIOBERTI E NEOGUELFISMO - anni 30: proposta mazziniana è la più attraente. però dopo un
po' inizia a emergere una concezione più cauta, di ispirazione monarchico-costituzionale, moderata
insomma. Tale opinione si espande a Torino, Milano, Firenze e a Firenze Trova un punto di
riferimento in Giovan Pietro Viesseux e dagli intellettuali che si riuniscono intorno a lui.
Però più importante è sicuramente Vincenzo Gioberti, che pubblica a Bruxelles un libro che si
chiama <<Del primato morale e civile degli italiani>>. inizialmente aveva condiviso gli ideali
mazziniani però con il tempo matura un distacco radicale. il libro fa furore--> ritiene che la
comunità italiana abbia modellato la sua identità attraverso le credenze cristiane e la guida papale: è
confessionalmente coesa e ospita la sede della cattolicità e ciò le conferisce un primato morale tutti
gli altri popoli. il presupposto logico è una stirpe italiana congiunta di sangue, di religione, di lingua
scritta e illustre; stirpe che dopo secoli di decadenza ha il diritto di rinascere e avere una propria
espressione statale. il popolo italiano però non può essere soggetto di azione politica perché non è
ancora altro che un desiderio e non un fatto. è per questo che la guida del Risorgimento Nazionale
deve essere monarchica e aristocratica cioè deve essere quella parte che ha ingegni più eccellenti
che è il patriziato naturale e perpetuo delle Nazioni. è a favore di un assetto politico fondato sui
sovrani, su aristocrazie civili e consultive e sul coordinamento politico spirituale del papa in ragione
della sua superiorità etica. dovrebbe essere costituita una federazione col consenso dei sovrani
regnanti negli Stati della penisola sia con appoggio dell'opinione pubblica e trovare i suoi punti di
forza in Roma e nel Piemonte, l'una garanzia della protezione religiosa, l'altro della protezione
militare. infine costituzione di un consiglio civile ed un organo consultivo per stringere
maggiormente i rapporti di collaborazione tra i sovrani e le elite. i critici del lavoro di Gioberti
hanno fatto notare che ha notevoli limiti come il fatto che non ha considerato l'orientamento
reazionario del Papa Gregorio XVI e nemmeno la posizione dell'Austria la quale non si capisce
perché dovrebbe lasciare il lombardo-veneto.
in particolare non convince il nobile piemontese Cesare Balbo il quale espone le sue perplessità nel
libro delle speranze d'Italia pubblicato nel 44.10 de Chiara è d'accordo con l'impianto generale e in
particolare con la soluzione confederale però scrive che non ha considerato il papa nè è convinto
della superiorità morale degli italiani. nega la realizzabilità di una presidenza papale e osserva il
problema dell'Austria. non lo convince la teoria delle inorientamento dell'Austria. perché dovrebbe
lasciare all'indipendenza il lombardo-veneto e espandersi nei Balcani? prosegue che il compito di
condurre l'azione politico diplomatica che deve preparare questo evento aspetta al Piemonte che è lo
stato più avanzato della penisola. gli altri sovrani italiani dovrebbero introdurre delle riforme interne
come il miglioramento degli eserciti, la facilitazione degli scambi commerciali e il sostegno al
dibattito culturale relativo alla storia della lingua italiana. Gioberti e Balbo aprono la strada al
moderatismo italiano fra i quali spiccherà Massimo D'Azeglio, Cavour e Giacomo Durando.
8.3, ALLA VIGILIA DI UNA NUOVA RIVOLUZIONE --> c'è crisi nell'iniziativa mazziniana.
tra il 43 e il 45 sono tentati i tre colpi insurrezionali ispirati a Mazzini anche se non autorizzati
direttamente da esso ma si risolvono in drammatici insuccessi. Mentre tutto da questo punto di vista
va male e la popolarità di Mazzini è ai minimi storici, nel 1846 muore Papa Gregorio XVI. il 17
giugno viene eletto Pio IX. il 16 luglio concede l'amnistia ai detenuti politici e agli esiliati
annunciando l'istituzione di commissioni di studio per l'introduzione di riforme istituzionali. Questo
sembra incarnare la figura del papa liberale immaginata da Gioberti. nel 1847 attenua la censura
sulle pubblicazioni di carattere politico con un editto e istituisce un organismo consultivo. sempre
nel 1847 Il Granduca Leopoldo II di Toscana autorizza la pubblicazione dei periodici politici e
attenua la censura. alla fine del 1847 si avviano colloqui tra i diplomatici dello Stato pontificio, del
Granducato di Toscana e del Regno di Sardegna per costituire una lega doganale. quindi nel giro di
poco più di un anno sembra che l'ipotesi neoguelfa si stia piano piano realizzando.
CAPITOLO 9, LE RIVOLUZIONI DEL 1848-49 - i contrasti animati da ideali nazionalistici non
ci sono solo in Italia ma in tutta Europa. lo stato di tensione si manifesta spesso in modi violenti e si
consuma in scontri armati in Svizzera tra 7 Cantoni cattolici e conservatori uniti in una lega
secessionista vs il resto dei cantoni della confederazione a maggioranza protestante di orientamento
liberale. la vittoria di questi ultimi porta all'adozione di uba Costituzione che organizza la Svizzera
limitando l'autonomia dei Cantoni e dotandolo stato federale degli istituti rappresentativi.
1846--> tentativo di Insurrezione nazionalista polacca organizzato in Galizia (parte dell'Impero
austriaco) da nobili proprietari terrieri. represso da feroce rivolta dei contadini incoraggiata delle
autorità austriache. la rivolta contadina favorisce la conservazione dell'ordine pubblico e sociale ma
l'episodio spaventa moltissimo l'elite dell'impero asburgico.
1845-47--> cattive annate agricole fanno diminuire l'offerta dei beni alimentari sui mercati e
aumentano molto i prezzi. di conseguenza cade la domanda dei beni di consumo di produzione e
mette in grave crisi le aziende industriali e i laboratori artigianali. la soluzione più ovvia è licenziare
i lavoratori e impiegarli per un numero min di ore o a salario più basso. a ciò si salda la crisi
agricola. la gente muore letteralmente di fame; in città non si sta meglio; in Italia e tumulti per il
rincaro del pane si mescolano alle manifestazioni di giubilo per l'avvento di Pio IX cioè il papa
liberale mentre in Svizzera ci si spara addosso.
9.2 --> inevitabilmente si scivolò in una rivoluzione. Tutto nasce il 12 gennaio del 1848 quando nel
Regno delle Due Sicilie si celebra il compleanno di Ferdinando II. a Palermo un gruppo di
autonomisti siciliani pensa di festeggiarlo con un Insurrezione.
i motivi sono i soliti e cioè patriottici, sociali e sentimenti di opposizione ai regnanti. l'insurrezione
ha successo e si trasmette alla parte continentale del regno. Ferdinando II reagisce giocando
d'anticipo: il 29 gennaio annuncia la concessione di una Costituzione al Regno delle Due Sicilie;
però non basta, è solo sufficiente a mantenere sotto controllo la parte continentale. parte un affetto
domino. altri sovrani italiani sentono di non potersi far scavalcare da un sovrano che non sia distinto
per speciali simpatie per gli ideali nazionali e Liberali:
1) L'8 febbraio il Re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia annuncia uno statuto costituzionale per il
suo regno.
2) 11 febbraio Il Granduca di Toscana Leopoldo II concede uno statuto.
3) il 14 febbraio è Pio nono che annuncia riforme costituzionali che si traducono in uno statuto per
lo stato pontificio.
tutto ciò e accolto tra manifestazioni di giubilo nelle piazze entusiasmo e passione patriottica a
crescente. le protesi neoguelfa sembra che si stia per realizzare.
RIVOLUZIONE IN FRANCIA- la rivoluzione scoppia nel 1848. una parte cospicua dell'opinione
pubblica si è allontanata da un po' di tempo dal Re Luigi Filippo e dalle classe dirigente liberale
moderata. Sono avanzate richieste di ampliamento di suffragio che consentono di prendere parte
alla vita politica ci sono gruppi che sperano nell'abbattimento della monarchia liberale e nella
costituzione di una repubblica.
febbraio 1848--> organizzazione di una campagna dei banchetti cioè riunioni conviviali private per
raccogliere consensi a favore di una riforma della legge elettorale. il governo decise di proibire il
banchetto del 22 febbraio. i liberali e repubblicani non vorrebbero reagire ma i radicali promuovono
una manifestazione di protesta il 22 febbraio 1848. un migliaio di persone scende nelle strade di
Parigi. la protesta va avanti abbastanza pacificamente fintantoche un incidente provoca la reazione
di un reparto dell'esercito che spara sulla folla e uccide una cinquantina di persone. la protesta allora
si infiamma e vengono costruite a barricate durante la notte per le strade mentre dei dimostranti
assaltano le armerie. nel corso della notte gli scontri si applicano senza che l'esercito riesca a sedare
la rivolta. il 24 febbraio Luigi Filippo capisce che non può controllare la situazione e abdica. il
successore sarebbe un bambino di 9 anni. però la folla dei dimostranti interviene immediatamente in
parlamento e si istituisce un governo provvisorio a maggioranza repubblicana guidato dal poeta
Alfonse de Lamartine. il governo proclama subito la Repubblica--> abolizione della pena di morte,
della schiavitù nelle colonie, libertà di stampa e di associazione e riforma delle leggi elettorali,
introduzione del suffragio universale maschile. organizza gli Atelier Nationaux cioè delle fabbriche
pubbliche per finanziare le quali servono sovrattasse sulle proprietà terriere.
MARZO 1848: LA RIVOLUZIONE DILAGA NELL'IMPERO AUSTRIACO - il moto
rivoluzionario raggiunge anche Vienna che sarebbe il cuore del conservatorismo europeo:
1) il 13 marzo 48 una folla si riversa nelle strade di Vienna per forzare il governo concede le
riforme paragonabili a quelle di Francia Italia;
2) il 14 marzo 48 Ferdinando primo licenzia il primo ministro Metternich e promette una
Costituzione;
3) il 15 marzo 48 ci sono manifestazioni di piazza a Budapest dove si forma un governo autonomo
guidato dal patriota ungherese Lajos Kossuth;
4) il Lombardo Veneto ci sono agitazioni. a Venezia tra il 17 e il 18 marzo si tengono
manifestazioni d'ispirazione indipendentista. Il 18 marzo Milano insorge; ci sono scontri durissimi
tra patrioti e la guarnigione militare austriaca. Milano viene liberata. il comandante delle forze
armate austriache da l'ordine al suo esercito di abbandonare la città e di rifugiarsi nel Quadrilatero;
a Milano intanto si forma un governo provvisorio che coordina l'insurrezione.
5) il 22 marzo anche a Venezia un'insurrezione porta alla Liberazione e alla proclamazione della
Repubblica di Venezia;
6) l'impero austriaco sembra sopraffatto. il 23 Marzo si apre un altro fronte di crisi perché il Re di
Sardegna Carlo Alberto decide di dichiarare guerra all'austria; il 26 marzo le sue truppe sono già a
Milano accolte dalla popolazione. sul fronte occidentale è in corso la guerra contro l'esercito del
Regno di Sardegna; l'imperatore allora cerca di depotenziare almeno le tensioni in Ungheria e in
Austria.
7) 11 aprile 1848 l'imperatore del governo ungherese concede il riconoscimento di una larga
autonomia e viene approvata una Costituzione ungherese che prevede un parlamento eletto con
suffragio censitario e sono aboliti i privilegi fiscali riconosciuti ai nobili (e le servitù feudali a carico
dei contadini).
8) l'imperatore annuncia un'assemblea Costituente Imperiale che dovrebbe essere eletta suffragio
ristretto. appare deludente alla opinione pubblica così che prima di maggio numerose
manifestazioni di protesta hanno luogo nelle strade di Vienna. Allora l'imperatore concede che
l'assemblea costituente Imperiale verrà eletta a suffragio universale maschile;
9) a giugno si tengono le elezioni per l'assemblea Nazionale ungherese per l'assemblea costituente
Imperiale; l'assemblea costituente Imperiale si riunisce il 22 luglio è uno dei primi atti è l'abolizione
delle servitù feudali su tutto il territorio dell'impero;
10) Il 2 giugno 1848 si è aperto a Praga un congresso dei popoli slavi dell'impero: vogliono
trasformare l'Impero in una federazione di stati nazionali dotati di larghe autonomie che contempli
oltre che uno stato ungherese altri Stati per le altre minoranze slave.
MARZO 1848, LA RIVOLUZIONE IN PRUSSIA E IN GERMANIA - GERMANIA - 18
marzo 1848: rivolta a Berlino → l'esercito cerca di reprimerla; muoiono 200 manifestanti; il 19
marzo re ordina a esercito di allontanarsi da città quando è in corso una nuova manifestazione;
25 marzo: il re di Prussia Federico Guglielmo IV autorizza l'elezione di una costituente prussiana
eletta a suffragio universale maschile a doppio turno e l'adozione del tricolore; 22 maggio: iniziano i
lavori della costituente;
tra maggio e aprile del 1848 la maggior parte degli stati della confederazione germanica autorizza
l’elezione a suffragio censitario di delegati da inviare a un’assemblea nazionale tedesca con sede a
Francoforte.
18 maggio 1848: prima riunione dell'Assemblea Nazionale Tedesca che si riunisce a Francoforte e
alla quale gli stati della confederazione inviano delegati (coincide con lo scioglimento della
Confederazione Germanica). La composizione sociale delle 2 assemblee è diversa: quella di
Francoforte è eletta a suffragio censitario (classi alte), l’assemblea prussiana dopo il suffragio
universale maschile presenta le più disparate estrazioni sociali. Entrambe le assemblee sono a
maggioranza liberale ma in quella prussiana il gruppo democratico radicale è più nutrito mentre a
Francoforte non è che un’esigua minoranza.
Intanto la Posnania (area della Polonia, inglobata dalla Prussia) richiede l'autonomia all'Assemblea
di Francoforte e la possibilità di costruire uno stato polacco → il tentativo è inizialmente salutato
con qualche simpatia dai parlamentari prussiani e tedeschi ma poi il governo prussiano sceglie la
linea dura e invia l'esercito e sconfiggono duramente i polacchi.
Aprile 1848: agitazioni in Moldavia e Valacchia, principati danubiani (rivendicano l'indipendenza
da Impero Ottomano e Russia) → formazione di governi provvisori indipendentisti. tentativi falliti
per controffensiva congiunta russo-turca.
IL RITORNO ALL'ORDINE - FRANCIA - 23 aprile 1848: elezioni per la costituente →
maggioranza ai repubblicani moderati ma buon risultato della destra monarchica (minoranza per
radicali e socialisti); il successo dei monarchici sconcerta e la delusione per i repubblicani non
potrebbe essere maggiore. Purtroppo però le campagne hanno reagito molto duramente alla
sovrattassa per finanziare gli Ateliers + clero e notabili hanno fatto propaganda antirepubblicana
facendo leva sulle paure suscitate dalla politica radicale socialista.
15 maggio 1848  manifestazioni indetta dai club radicali per spingere governo a guerra vs la
Russia per la ricostituzione di uno Stato nazionale polacco; la folla entra nel palazzo
dell’Assemblea costituente, cerca di imporre un Comitato di salute pubblica che vuole imporre una
sovrattassa sulla ricchezza. Il tentativo è represso dalla forza pubblica e ci sono diversi arresti di
capi radicali e socialisti i quali sono esclusi dal nuovo governo appena formatasi.
Giugno: il governo, a maggioranza repubblicana, chiude gli Atèliers Nationaux per riconquistare
consensi nelle campagne alleggerendo la pressione fiscale. Ma mettono in atto questo
provvedimento bruscamente, annunciando che tutti i lavoratori che si troveranno disoccupati
potranno arruolarsi nell'esercito o trovare lavoro nelle campagne come braccianti agricoli. La
rivoluzione sembra tradita!
23 giugno 1848: grande manifestazione che si trasforma in rivolta armata a Parigi, duramente
repressa da Cavaignac. Si combatte una vera e propria battaglia. La popolarità della sinistra radicale
è ai minimi storici.
21 novembre 1848: è approvata la costituzione che conferma l’assetto repubblicano e democratico
del nuovo stato e il fatto che si debba rendere conto agli strati sociali più poveri. Inoltre prevede:
- parlamento monocamerale eletto a suffragio universale maschile
- presidente capo dell'esecutivo e dello Stato (eletto a suffragio universale maschile).
-i doveri patriottici dei cittadini sono contrapposti ai loro diritti sociali; libertà, uguaglianza e
fratellanza si affiancano a valori più concreti come famiglia, lavoro, proprietà e ordine pubblico;
-istruzione primaria a carico dello stato e insegnamento sotto controllo di esso;
10 dicembre 1848: elezioni presidenziali, vinte da Luigi Napoleone Bonaparte (passato politico
molto vario e continuatore della memoria). L’arma più potente è Napoleone come parente ma certa
di proporsi in primo luogo nel ruolo di garante dell’ordine politico e sociale. Il suo governo è
ostacolato da un riaccendersi dei focolai dei gruppi di radicali e socialisti. Essi si sono riorganizzati
e hanno saputo fare una buona campagna elettorale.
13 maggio 1849  i loro sforzi sono premiati e ottengono buoni risultati alle elezioni anche se la
maggioranza dei suffragi va ai deputati repubblicani moderati e al solito folto drappello
monarchico.
Maggio 1850: a causa di un accenno di spostamento a sinistra vengono presi provvedimenti
autoritari → limitata la libertà di stampa ed escluse le fasce più povere dal voto. Il sogno di una
repubblica socialista non è mai stato così lontano.
AUSTRIA - i luoghi critici sono Vienna, l'Ungheria e Praga. nella capitale boema si sta riunendo
un congresso dei popoli slavi che si è attribuito il compito di formulare proposte che portino alla
trasformazione dell'impero in una federazione di stati nazionali. tale esperienza è dura poco. Dai
primi di giugno il generale Windischgratz dispone le truppe imperiali al suo comando intorno alla
città; sembra manovre che preludono a un attacco alla città così il 12 giugno 48 una gran folla di
praghesi si riversa nelle strade e costruisce barricate. il tentativo è reso vano della tattica adottata da
W che fa bombardare la città e poi manda all'attacco le truppe che la riconquisteranno
completamente.
5 luglio 48--> si riunisce il nuovo Parlamento nazionale ungherese animato da corrente
indipendentiste e impegnato nel reprimere le minoranze nazionali presenti nel territorio ungherese.
a settembre per porre fine autotonomismo ungherese le truppe austriache che tentano di ripetere le
imprese di Praga. cercano di riconquistare Budapest ma non hanno successo. alla fine di settembre
il governo imperiale decreta la fine del Parlamento nazionale ungherese che in risposta nomina un
comitato ungherese di difesa nazionale guidato da Kossuth chr decide di inviare l'esercito contro
Vienna. l'offesa ungherese ha successo e a Vienna si è aperta un'altra grave crisi legata ai fatti
d'Ungheria. il 6 ottobre 48 è scoppiata l'ennesima insurrezione motivata dal desiderio degli insorti di
aiutare gli ungheresi. arsenale viene saccheggiato dalla folla. il ministro della guerra viene ucciso.
Esercito imperiale deve allontanarsi dalla città. Fine ottobre  esercito imperiale entra in possesso
di vienna e ferma esercito ungherese. Poi inizia controffensiva militare che costringe ungheresi a
ritirata.
2 dicembre 1848  imperatore Ferdinando abdica a favore del nipote Francesco Giuseppe. Egli
chiarisce definendosi imperatore per grazia di Dio. Il 7 marzo 1849 l’Assemblea costituente
imperiale viene sciola e viene emanata una costituzione redata da imperatore e suoi collaboratori.
Molto moderata, abolita nel 1851.
Dicembre 1848  esercito imperiale è entrato in Ungheria, fino a Budapest. Nell’aprile del ’49 gli
ungheresi reagiscono e fanno arretrare esercito. L’assemblea nazionale ungherese proclama
l’indipendenza dell’Ungheria. Allora Francesco Giuseppe chiede formalmente allo zar di Russia
aiuto militare. L’esercito russo entra in Ungheria nel 1849. La resistenza si protrae ancora per un
po’ ma sono sconfitti a Vilagos. 100 000 morti in totale (non solo questa battaglia, è un bilancio).
AUSTRIA: IL LOMBARDO VENETO – Marzo 1848  truppe austriache sono state attaccate
dall’esercito del Regno di Sardegna. Il re Carlo Alberto cerca di impadronirsi delle terre che vanno
dal Ticino all’Adriatico. Ha fatto propri ideali e simboli nazionl patriottici al punto che assume il
tricolore rosso bianco verde come bandiera assieme allo stemma dei Savoia. Però l’incertezza di
comando dà il tempo agli austriaci di riorganizzare le forze e di attaccare. Il 25 luglio 1848
sconfiggono l’esercito sabaudo a Custoza. Carlo Alberto deve ritirarsi mentre le truppe austriache
riprendono possesso della Lombardia e di Milano.
Marzo 1849  Carlo alberto tenta secondo attacco alle postazioni austriache in Lombardia (si
approfitta delle difficoltà austriache con ungheresi). Tentativo assolutamente fallimentare.
L’esercito sardo non raggiunge nemmeno la Lombardia. Sono sconfitti a Novara. 24 marzo 
Carlo Alberto abdica per suo figlio Vittorio Emanuele II. Non vuole togliere garanzie costituzionali.
Statuto albertino resta.
Nel luglio 1848 Austria non era riuscita a riprendersi Venezia. Nel marzo 1848 Venezia si era
proclamata Repubblica e resiste. Si dota di istituzioni democratiche, è sottoposta ad assedio
austriaco nel ’49 in modo più pressante. Nell’agosto del ’49 Venezia cede e torna sotto gli austriaci.
NEL RESTO D’ITALIA – sogno neoguelfo a un passo nel 1848 ma il sogno dura poco. 29 aprile
1848  Pio IX si dissocia da una guerra in cui cattolici combattono vs altri cattolici. Lo seguno il
granduca di Toscana e Ferdinando II di Borbone (fa sciogliere il Parlamento a Napoli sulla base
della costituzione da lui stesso concessa …). Delusione nell’opinione patriottica. A Roma il 15
novembre 1848 un gruppo di patrioti uccide il Primo ministro dello Stato pontificio come risposta
(Pellegrino Rossi).
24 novembre  Pio IX fugge da Roma a Gaeta sotto la protezione del sovrano delle 2 Sicilie. In
sua assenza a Roma si riuniscono associazioni democratiche e viene convocata un’Assemblea
costituente eletta a suffragio universale maschile. Il 9 febbraio 1849 proclama la Repubblica
romana. Il potere è nelle mani di un triumvirato capeggiato da Mazzini. Si cerca di realizzare una
legislazione sociale abbastanza avanzata. Le terre ecclesiastiche sono nazionalizzate e divise.
Fine di aprile  guarnigione militare francese sbarca a Civitavecchia. Abbatte Repubblica romana
e restaura papa (Bonaparte vuole simpatie dei membri clericali dell’Assemblea legislativa francese).
Mazzini invita alla resistenza. A Roma si concentrano volontari, fra cui Garibaldi con i suoi uomini
e Luciano Manara che arriva con i suoi bersaglieri il 29 aprile. L’assedio francese a Roma è difficile
e dura fino al 3 luglio ’49 quando i francesi entrano in città. L’assemblea costituente approva la
Repubblica. Garibaldi se ne va da Roma con i volontari per organizzare guerriglia nell’italia
centrale.
Toscana – autunno ’48 pressioni popolari inducono il granduca a nominare governo democratico
sotto Montanelli e Guerrazzi. Febbraio ’49  fugge a Gaeta. Il governo democratico toscano è
indebolito da contrasti interni e non ha linea politica chiara. Un corpo di spedizione austriaco si
dirige a Livorno, vince le resistenze e prende possesso di Firenze. Il granduca e il pontefice
ritornano ai loro troni. Le costituzioni concesse nel ’48 sono revocate. Solo il regno di Sardegna
mantiene Statuto e parlamento con una camera elettiva.
PRUSSIA E GERMANIA - 5 dicembre 1848 il re di Prussia, Federico Guglielmo IV, scioglie
d'autorità l’Assemblea prussiana e emana una Costituzione redatta dai suoi collaboratori re ha il
potere esecutivo, il legislativo a un Parlamento bicamerale: la Camera alta è composta dai principi
reali e dai nobili prussiani. La Camera bassa è eletta a suffragio indiretto sulla base del sistema
elettorale delle tre classi. Gennaio 1850 Federico Guglielmo IV impone una revisione della
Costituzione che rende ancora più forte il potere del sovrano. A Francoforte, a marzo 1849,
l'Assemblea nazionale tedesca decide a favore della costituzione di un Regno <<piccolo-tedesco»
(esclude le aree tedesche dell'Impero austriaco); federazione e riconoscere autonomie agli Stati
membri. Allora l'Assemblea decide anche di offrirne la corona al sovrano di Prussia: ma Federico
Guglielmo ma rifiuta sprezzantemente. Accade poi che i deputati austriaci e quelli prussiani
vengano richiamati dai rispettivi governi e che, nel maggio 1849, l’Assemblea sia formalmente
sciolta. Nei due mesi successivi vi sono ancora manifestazioni di protesta sia per l'ingloriosa fine
dell'Assemblea nazionale tedesca sia per ragioni legate al disagio economico e sociale; sono
rapidamente e talora sanguinosamente represse dagli eserciti degli Stati tedeschi. Ciò che resta
dell'Assemblea nazionale, intanto, si è trasferito a Stoccarda ma il 18 giugno 1849 viene sciolta
dalle truppe.
CAPITOLI 10-11-12  RIASSUNTI GIA’ FATTI.
CAPITOLO 13, IL MODELLO PARLAMENTARE: IL REGNO UNITO DI GRAN
BRETAGNA E IRLANDA - nel mare di rivoluzioni che si abbatte sull'occidente spicca la stabilità
del Regno Unito. la sua struttura costituzionale è articolata nella diarchia re-Parlamento da ben più
di un secolo e ha superato l'impatto della Rivoluzione francese e delle guerre napoleoniche e non
viene messa in discussione dai cicli rivoluzionari tra il 1820 e il 1849. ha una grande fissità del
quadro politico; ci sono due principali schieramenti: quello dei tory (guardiani dell'identità e delle
tradizioni britanniche) e che hanno largo sostegno e sentimenti patriottici antifrancesi; d'altra parte
ci sono i whig che non hanno molto sostegno. la guerra contro Napoleone viene condotta sotto la
guida dei tory e il successo rinsalda una volta per tutte la loro forza. Corn laws, leggi sul grano
introdotte nel 1815: norme che innalzano i dazi di importazione su cereali e stranieri per proteggere
la produzione agricola britannica mantenendone elevati i prezzi (per elettorato). I whig riescono a
farsi notare solo per il tema delle riforme delle norme che disciplinano le elezioni dei deputati alla
camera dei comuni. secondo loro bisogna includere la middle class nella vita politica, cioè
imprenditori, banchieri, mercanti.
Ciò dipende dalle circoscrizioni elettorali. sono aree territoriali la cui popolazione ha il diritto di
eleggere un certo numero di rappresentanti alla camera dei comuni. tali norme però sono molto
vecchie. la popolazione si è spostata da una area all'altra e numerose zone rurali si sono spopolate
mentre sono cresciuti gli abitanti delle nuove città industriali. per cui capita che zone disabitate
possano avere un deputato e altre molto più popolose no. Si parla di <<borghi putridi>>, anche per
le patriche clientelari.
Quindi Charles Grey, Henry Brougham e John Russel, che sono whig, danno vita a una
rappresentanza delle zone dove ha preso corpo la nuova Gran Bretagna industriale.
la loro campagna ha successo però il colpo di grazia è dato da una grave crisi Tory del 1829--> in
Irlanda si sono formate organizzazioni cattoliche che hanno chiesto l'abolizione delle norme di
legge di fine XVII secolo, test Acts, che impediscono loro di partecipare alla vita politica. il dissidio
politico diventa un duro scontro sociale che contrappone i proprietari terrieri di confessione
protestante ai contadini in larga parte irlandese cattolici.
1828--> legge tory di Wellington che abolisce le discriminazioni nei confronti dei protestanti
dissidenti aprendo loro le porte agli incarichi pubblici che erano preclusi a vantaggio degli
anglicani. l'altra legge del 29 abolisce ogni discriminazione nei confronti dei cattolici e la loro
esclusione dall'elettorato attivo e passivo. non placa le tensioni in Irlanda perché le condizioni
economiche delle aree rurali peggiorano sempre di più.
elezioni novembre 1830--> grave insuccesso dei tory.
1832--> parlamento a maggioranza whig.
una riforma elettorale ridisegna le circoscrizioni per adattarle alla realtà e raddoppia il corpo
elettorale. il mutamento nel profilo sociale del corpo elettorale fa sì che i nuovi elettori siano
soprattutto borghesi capitalisti delle aree industriali. c'era anche che aveva chiesto un’estensione del
voto alle donne con giusti requisiti. rispondono che il suffragio è un diritto riservato solo agli
uomini.
REGINA VITTORIA - 1837--> viene incoronata la regina Vittoria. la successione femminile era
una tradizione della monarchia britannica. Ellà fu una sovrana scrupolosa ma era anche consapevole
della sua posizione in contrasto con il maschilismo dell'epoca. 1840--> sposa il cugino Alberto di
Sassonia-coburgo-gotha di cui è profondamente innamorata e poi fa numerosi figli. si vuole
mostrare come una moglie e madre scrupolosa però non si sottrae alle sue responsabilità pubbliche.
questo le conferisce una grande popolarità perché è la tipica immagine della perfetta moglie e
famiglia borghese.
LA LOTTA POLITICA DAL 1832 AL 1852 - tra 1830-1852 i whig e i conservatori (tory) si
alternano regolarmente. I governi whig si vogliono qualificare come una forza politica innovatrice.
1833--> legge per la proibizione dell'impiego a delle fabbriche dei bambini che abbiano meno di 9
anni + proibizione del lavoro notturno per i ragazzi di 18 anni + 9 ore al giorno come durata
massima della giornata lavorativa per i bambini di età compresa tra i 9 e i 13 anni + prevenzione dei
maltrattamenti.
1834--> Poor Law Amendment Act, riforma del sistema assistenziale. era fondato sulla
distribuzione di sussidi elargiti dalle parrocchie anglicane ai lavoratori temporaneamente
disoccupati o incapaci di guadagnare; inoltre potevano essere ammessi a lavorare nelle workhouses,
fabbriche gestite dalle parrocchie in cui profitti dovevano finanziare il sistema di assistenza. il
governo di Charles Grey nominò una commissione di inchiesta,
ne risultò l'inefficenza economica. nel 1834 il Parlamento ha approva il decreto di cui sopra e
abolisce i sussidi temporanei e trasforma le workhouses in terribili istituti di reclusione. quindi tanto
valeva lavorare nelle terribili fabbriche anziché li. imprenditori a causa del aumento dell'offerta di
manodopera potevano mantenere costante o abbassare le retribuzioni pagate agli operai.
Robert Peel--> capo della fazione dei conservatori figlio di un imprenditore e elaborò un
programma coraggioso: Factory Act (1844) che riduce ulteriormente l'orario di lavoro nelle
fabbriche per donne e bambini e stabilisce standard elementari di sicurezza. poi abolizione delle
Corn Laws che va a colpire gli interessi dei proprietari terrieri e degli affittuari. In molti sono
contrari al protezionismo cerealicolo, come Richard Cobden, un industriale di Manchester che
fondò l'anti corn law league. Nel
1845--> Peel raccoglie le idee di Cobden e propone una legge per l'intera abolizione della
protezione doganale sui cereali. vuole fronteggiare la crisi che si era abbattuta sulle campagne in
Irlanda dove una malattia aveva devastato i raccolti (specialmente di patate) e vuole assicurare ai
conservatori i consensi della maggioranza delle classi medie imprenditoriali. porta ha una
spaccatura tra i conservatori. la riforma viene approvata nel 46 e ciò provoca la caduta del governo
Peel sostituita da un governo whig guidato da Russel e provoca la scissione dello schieramento
conservatore con Peel e seguaci che costituiscono un raggruppamento nuovo al centro del
Parlamento in posizione intermedia tra conservatori e whig. dopo la morte di Peel i suoi seguaci
confluiscono nello schieramento whig.
PRATICHE CLIENTELARI - al tempo gli schieramenti parlamentari erano raggruppamenti
informali di individui che si riunivano sotto una guida ma che conservavano la loro personale
libertà di movimento. Inoltre la base elettorale veniva costruita con tecniche che si possono definire
clientelari perché si basano su uno scambio di favori tra un candidato che promette benefici
materiali agli elettori e costoro rispondono dando il loro voto.
3 rapporti clientelari:
1) tra proprietario terriero locale e un corpo elettorale rurale composto da affittuari o commercianti
che dipendono direttamente o meno da lui; il legame economico o contrattuale si trasforma in solida
deferenza e riconoscenza cosicche votano il primo.
2) nelle aree urbane i rapporti di deferenza sono meno efficaci e la competizione elettorale è più
combattuta; Il seggio è conquistato con i voti e in questi contesti oltre le campagne di opinione si fa
ricorso alla corruzione, cioè il vero e proprio acquisto del voto;
3) si ricorre anche a incarichi ben retribuiti ai sostenitori, individui in grado di muovere altri voti a
favore dello schieramento
IL MOVIMENTO CARTISTA (1838-48) - ai primi dell'Ottocento alcuni intellettuali o politici
radicali criticano aspramente questo modo di condurre le lezioni e contrappongono un modello
ideale in cui la competizione sia soprattutto un confronto di opinioni e di programmi e non un
rapporto di forze tra chi ricco è capace di vincere chi è onesto e virtuoso. negli anni 30 la critica alle
pratiche clientelari viene fatta propria da un movimento organizzato che costituisce la prima
significativa emancipazione politica dei sindacati e operai e della stessa classe operaia britannica.
nel 1838 un'associazione di operai londinesi redige un testo chiamato la Carta del Popolo attraverso
il quale si chiedono riforme che modifichino il sistema rappresentativo rendendolo più giusto e
onesto.
6 punti: suffragio a tutte le persone di sesso maschile di almeno vent'anni; voto segreto; abolizione
del requisito di censo; indennità di presenza; uguali collegi elettorali; parlamenti annuali;
oltre che usare i giornali volantini saggi e propaganda orale usavano anche petizioni e
manifestazioni in piazza. azione politica extraparlamentare. il movimento cartista non trova ascolto
presso le Elite politiche. si pensa quindi di ricorrere alla violenza in una parte minoritaria. questo
orientamento non si traduce in nessuna iniziativa concreta ma offre il pretesto al governo Whig di
Russell per reprimere intero movimento arrestando i capi e chiudendo i giornali/associazioni.
questo movimento operaio inglese utilizza logiche interne alla rappresentanza parlamentare. Questo
vuol dire che non vogliono abbattere il Parlamento per fondare istituzioni nuove ma vogliono
riformare il Parlamento; questo fa capire la fascinazione che provavano per esso.
CONSERVATORI CONTRO LIBERALI - 1852-1874--> duello politico tra conservatori (tory) e
liberali (whig). 1830-1852--> liberali. la lotta cartista influenza le linee d'azione nei due principali
raggruppamenti. si discute il tema dell'ampliamento del corpo elettorale. negli anni 60 l'ipotesi di
una nuova riforma elettorale è appannaggio di William Gladstone dello schieramento liberale.
propone una riforma moderata ma non ottiene l'approvazione. Dopo il governo Russel segue un
governo conservatore guidato da Lord derby con Benjamin Disraeli come ministro delle finanze. a
sorpresa fanno passare una seconda legge di riforma nel 1867 che modifichi la distribuzione dei
seggi tra le circoscrizioni elettorali e abbassi i requisiti di censo. però nel 1868 I conservatori
perdono e vanno al governo e liberali guidati da gladstone. negli anni 70 l'aumento delle dimensioni
dell'elettorato porta alla formazione di organizzative permanenti capace di mobilitare stabilmente
agli elettori per raccoglierne il consenso.
la ristrutturazione delle organizzazioni dei liberali e dei conservatori negli anni Settanta
dell'Ottocento va considerata come un momento di formazione dei moderni partiti politici, cioè di
strutture organizzative stabili attive fuori dal Parlamento dotate di organi direttivi, di Statuti, di un
programma e con un vincolo di fedeltà tra i militanti. c'è la formazione di un'organizzazione stabile
per la gestione delle elezioni. è il momento della contrapposizione simbolica e vero e proprio
scontro tra Gladstone e Disraeli. il governo insediato sul 1868 di gladstone dura più di 5 anni.
Approvano leggi contro la corruzione (per diventare ministro bisogna superare un concorso); il voto
è reso segreto nel 1872. nel 1869 viene costituita una commissione sanitaria centrale per controllare
l'igiene e la salute pubblica; nel 1870 è provato l'education Act che istituisce le scuole elementari
pubbliche e organizza commissioni scolastiche locali per controllare l'applicazione della legge.
CAPITOLO 14, LA FRANCIA DEL SECONDO IMPERO E L’UNITA’ D’ITALIA – dopo il
48-49 la Francia è lo Stato europeo più instabile. Tra 1850-51 la Seconda Repubblica è attraversata
da tensioni; il Parlamento è diviso fra destre monarchiche, liberali, repubblicani, radicali. 1851
Parlamento respinge proposta del governo che vorrebbe autorizzare le rieleggibilità di Luigi
Napoleone Bonaparte alla carica di presidente. Egli è molto ambizioso. Questa sconfitta politica
non gli fa paura. Ricorre al COLPO DI STATO, il 2 dicembre 1851 esercito occupa Parlamento
mentre lui convoca un plebiscito il 21-22 dicembre 1851. I risultati gli sono favorevoli. La Camera
democratica viene sciolta a seguito di una Costituzione autoritaria con la quale LB si autoproclama
imperatore. Passaggio scandito da ulteriore plebiscito che ottiene successo. È il momento del
SECONDO IMPERO. Formalmente il parlamento sopravvive però il potere è sbilanciato nelle mani
dell’imperatore esecutivo, giudiziario, legislativo, forze armate.
Attua una politica liberista. Potenzia rete ferroviaria, sistema viario, innovazione tecnologica.
Accordo commerciale tra Francia e Regno Unito nel 1860. Programmi di lavori pubblici per
ottenere consenso (soluzione a disoccupazione). Fa costruire ampi boulevards a Parigi. Attua una
politica estera dinamica con gloriose azioni militari.
1853-55 con GB e Regno di Sardegna tenta una spedizione militare in Crimea vs Impero russo.
Russia aveva sferrato attacco vs Impero ottomano nel 1853; gli altri si pongono a difesa dell’impero
ottomano vs Russia. In realtà vogliono impedire espansione russa nei Balcani. 1855  Russia è
sconfitta; 1856 pace di Parigi.
Tenta la conquista del Messico, scosso da una guerra civile. Ne esce vittorioso uno schieramento
liberale proiettato verso il rinnovamento del paese. Juarez si rifiuta di pagare i debiti alle banche
europee. Napoleone III tenta aggressione, occupa Città del Messico e vi insedia Massimiliano
d’Asburgo come imperatore. Facciata istituzionale sotto francesi. La resistenza di Juarez è
appoggiata da USA. Napoleone III fallisce e abbandona Massico nel 1866. Massimiliano viene
fucilato.
1859  si allea al Regno di Sardegna vs l’Austria; 1870 scontro diplomatico e poi militare con
Prussia;
REGNO DI SARDEGNA TRA 1850 E 1859 – sequenza di insuccessi di Mazzini lo allontanano
dall’opinione pubblica. I delusi da lui trovano nel Regno di Sardegna un soggetto politico in grado
di accogliere le istanze del movimento risorgimentale. 23 marzo 1849 sconfitta a Novara vs
austriaci, Vittorio Emanuele II conferma lo Statuto Albertino. Inoltre il governo del Regno di
Sardegna guidato da Massimo d’Azeglio accoglie gli emigrati politici in fuga dall’Italia. Il prestigio
del regno cresce con Camillo Benso conte di Cavour liberale e diffidente vs Mazzini, conoscitore
del sistema politico britannico, ministro dell’agricoltura, industria e commercio dal 1851. Attua
politica economica dinamica che incoraggia l’ammodernamento viario. Accordi liberisti.
1852 capo del governo. Procede al ridimensionamento dei privilegi ecclesiasti e abolisce le
congregazioni religiose contemplative. I beni sono espropriati e assegnati alla Cassa ecclesiastica,
istituzione statale. Vuole una laicizzazione dello Stato. Scontro con Vittorio Emanuele II che non
vuole problemi con Papa. Secondo un’interpretazione progressiva dello statuto i governi devono
essere scelti sulla maggioranza politica formata nella camera dei deputati e non su volontà regia.
Partecipa alla guerra in Crimea e gli garantisce prestigio.
Alleanza politico militare con Napoleone III in funzione anti-austriaca.1858 incontro diplomatico
tra i due in Francia a luglio. Si incontrano nella stazione termale di Plombieres. Napoleone concede
aiuto militare vs Austria in vista di una Confederazione italiana di 4 regni autonomi (alta Italia,
centro I., Napoli e Roma papale); alta Italia= Lombardia e Veneto + Regno di Sardegna. La
presidenza della conf. andrebbe al papa. 24 gennaio 1859  trattato di alleanza tra Francia e Regno
di Sardegna per formazione di un regno dell’Alta Italia con corona a Vittorio Emanuele II +
cessione Savoia e Nizza a Francia.
UNIFICAZIONE ITALIANA (1859-60) – ultimatum militare tra Regno di Sardegna e Austria. 24
aprile 1859 inizio seconda guerra di Indipendenza. Ciclo di eventi vi ci porterà (al regno di
Italia). Napoleone riunisce truppe a quelle di Regno di S. x difenderlo da aggressione austriaca.
Guerra ha successo e occupano la Lombardia. Quando Napoleone vede Veneto a portata di mano
firma armistizio con austriaci l’11 luglio 1859. Fine guerra. Sconcerto tra gli italiani. Napoleone si
comporta così per l’altissimo numero di vittime, per il timore dei prussiani riguardo un attacco sul
fronte renano, per evoluzione situazioni del Ducato di Modena.
Aprile-giugno 1859 sollevazioni, cacciata del granduca di Toscana, duca di Modena, duchessa di
Parma. Governi provvisori favorevoli all’unione di queste aree in uno Stato. Tutto ciò scombussola
i piani a Napoleone III. I governi provvisori si formano con plebisciti favorevole all’annessione
alla Monarchia Costituzionale del re Emanuele III.
25 marzo 1860  Piemonte, Sardegna, Lombardia, Emilia, Romagna, Toscana= elezioni per il
Parlamento di Torino. Elezioni a suffragio ristretto. Camera dei deputati formata a magg liberale
sostenitrice di Cavour.
15-22 aprile plebisciti di annessione di Nizza e Savoia a Francia. Favorevoli.
5-6 maggio 1860 migliaio di volontari con Giuseppe Garibaldi si riuniscono a Genova, vanno in
Sicilia dove sono in atto agitazioni antiborboniche. Impresa militare autonoma. Hanno travolgente
successo,
11 maggio sbarco a Marsala. Sbaraglia esercito borbonico; passa da Calabria a Napoli dove entra
trionfalmente il 7 settembre. Ci sono gravi tensioni sociali, abusi. Vogliono le redistribuzioni delle
terre demaniali. Scoppiano rivolte e occupazioni di terre. Rivolta di Bronte nei pressi di Catania.
Violentissima sollevazione popolare ma Nino Bixio – collaborato garibaldino – reprime duramente
la rivolta. La rivoluzione non è sociale ma politica. Garibaldi ha comunque successo.
21 ottobre 1860  plebisciti in Sicilia e nel sud continentale di annessione riguardo al fatto se Italia
deve essere unita con Vittorio Emanuele come re costituzionale. Favorevoli.
7 settembre 1860  esercito di Cavour entra nelle Marche (stato pontificio) e poi in Abruzzo; 26
ottobre 1860 Vittorio Emanuele II incontra Garibaldi a Teano; il 7 novembre Vittorio Emanuele
II è a Napoli come re del nuovo stato unitario. Il 4 novembre 1860 ci sono plebisciti di annessione
di Marche e Umbria. Favorevoli. Ancora non fanno parte dello stato unitario Roma Lazio Venezia e
Veneto ma sono enormi passi avanti. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’abilità
diplomatico politico militare di Cavour ma anche l’opinione pubblica entusiasta e l’azione di grandi
come Garibaldi hanno fatto la loro parte.
LA SOCIETA’ ITALIANA POSTUNITARIA – Italia è tutto fuorché unita, soprattutto
linguisticamente. Meno del 10 per cento parla italiano e appena il 20 sa leggere e scrivere. Il resto
parla dialetti diversi. Consapevolezza, poi, di 3 aree economiche: area della Val Padana, area
centrale (Toscana, Umbria, Marche), area meridionale e isole. Viene fatta un’inchiesta agraria sulle
condizioni della classe agricola. Il quadro è complesso e variegato. A nord ci sono aziende
capitalistiche con tecniche produttive efficienti e moderne. In aree di confine allevamenti di bachi
da seta e produzione manifatturiera di tessuti, seta-lana-cotone. Energia idrica di fiumi e torrenti
dalle Alpi. Al centro ci sono poderi e sistema della mezzadria, divisione tra proprietario e contadino
(quest’ultimo lavora una terra e condivide parte del suo lavoro). Le tecniche non sono sofisticate e
si coltivano vite, olivo, frutta, cereali. A sud ci sono i latifondi di grandissime dimensioni. Area di
coltivazione divisa in parti diverse, braccianti salariati. Sono poveri d’acqua; coltivati a grano,
agrumi, olivi, oppure pascolo del bestiame. Le tecniche sono poco efficienti. Va bene il settore della
specializzazione colturali, come ulivo, olio, agrumi, limoni (tecniche più sofisticate). Alcuni per
mercato estero, altri per mercato interno. Gli interessi tra nord, centro e sud sono diversissimi. Le
diversità economiche corrispondono spesso anche a un diverso grado di civilizzazione, spesso
notata con fare sprezzante a nord.
Da lì a poco rivolte nel sud si scatenano a nome di Francesco II di Borbone e di Pio IX. Sono bande
contadine. Fra 1861 e 1870 scoppia movimento di reazione all’Unità, detto brigantaggio. Le bande
sono concentrate in Abruzzo e Lucania e oscillano tra operazioni militari dimostrative e atti
criminali. Il carattere è esplicitamente politico. Vogliono la restaurazione dei Borbone o difesa del
pontefice. Molti sono delusi da Garibaldi, molti covano risentimento vs i proprietari per le loro
condizioni di vita, molti vogliono sistemazione delle terre demaniali. La coscrizione militare al sud
spinge molti verso bande. Le loro azioni sono molto violente ma sono represse con altrettanta
violenza dall’esercito. Legge 1863 misure eccezionali, fenomeno da lì a breve cancellato.
Permane sospettosa distanza contro regno unitario.
LA VITA POLITICA NEGLI ANNI POSTUNITARI – è una monarchia costituzionale, dotata
di Parlamento. Ciò è visto di buon occhio. 18 febbraio 1861 primo Parlamento riunito a Torino,
capitale del regno. Si apre con 8° legislatura. Viene adottato Statuto Albertino senza modifiche.
Continuità tra Regno di Sardegna e Regno d’Italia. Repubblicani e democratici non apprezzano.
Cavour muore il 6 giugno 1861. Ci si affida allora alla Destra storica, seguace della sua linea; è di
ispirazione liberal-monarchica. Hanno visione elitista della politica e della società, per la quale deve
essere riservata solo a più ricchi e colti. La mgg delle decisioni viene presa da organismi centrali
mentre gli enti locali contano poco e sono sotto funzionari statali (prefetti). Si impegnano x
ricostruire assetti normativi e infrastrutture e nella separazione fra Stato e Chiesa. Attuano una
politica economica liberista per favorire esportazioni agricole però non reggono molto la
competizione straniera (macchinari meno moderni). Potenziano la rete ferroviaria. Riorganizzazione
delle amministrazioni locali, dell’esercito, obbligatorietà dei primi 2 anni di elementari. Indicono
poi un catasto + ammodernamento di aree degradate. Tutto ciò comporta sforzo finanziario
misure fiscali severe. Viene indetta una tassa sul macinato nel 1868 aumento del prezzo del pane.
Ne seguono i moti del macinato.
1875 pareggio del bilancio + rete di compagini e amministrative e strutturali + requisizione dei
beni terrieri di enti ecclesiastici soppressi (venduti all’asta). Proseguono con la laicizzazione
matrimonio civile. Sostegno della Sinistra liberale in questo. Spesso tra loro ci sono ex
repubblicani, ex garibaldini, ex mazziniani che hanno messo da parte ideali giovanili in nome dello
Stato unitario. Hanno sempre l’ambizione di ampliare il corpo elettorale, anche se non universale.
Vogliono potenziare il sistema scolastico che dovrebbe insegnare i valori e i miti del patriottismo. I
due raggruppamenti non sono partiti politivi ma gruppi di parlamentari vari. Lo scontro ideologico è
modesto perché convidono, bene o male, lo stesso universo valoriali.
DIFFICOLTA’ E CONTRASTI – 1866 crisi. Alfonso La Marmora si accorda con governo
prussiano per guerra vs Austria. Austria comunica a governo italiano di poter cedere Veneto e
Mantova purchè Italia si ritiri da alleanza con i prussiani. Italia decide di mantenere accordi con
prussiani. Quindi guerra con austriaci. La guerra viene condotta molto male e il 24 giugno 1866
sono sconfitti a Custoza e il 20 luglio la flotta è sconfitta a Lissa. Solo Garibaldi riporta successi vs
austriaci a Bezzecca e si dirige verso Trento. Ma è tardi. Gli austriaci perdono vs i prussiani e fanno
tregua il 21 luglio. Il 26 viene sottoscritta anche da italiani e austriaci. 8 agosto Garibaldi deve
ritirarsi da Trentino. Austria si sta muovendo lì e vuole cedere solo Veneto. Clausola umiliante
secondo la quale cede Veneto e Mantova con mediazione di Napoleone III. Si celebre plebiscito,
favorevole ma delusione è enorme. Resta aperto il problema dello Stato Pontificio e di Roma.
Garibaldi è insoddisfatto. Ne progetta la conquista e attraverso azione militare tenta nel 1862 e nel
1867. 1862 marcia su Roma. iniziativa illegale. Governo decide di fermarlo. Il 29 agosto 1862 i
militari italiani fronteggiano i garibaldini sull’Aspromonte in Calabria e Garibaldi viene ferito e
volontari sono giustiziati. G carcerato.
1867 secondo tentativo garibaldino bloccato a Mentana, nei pressi di Roma da corpo di
spedizione francese. G arrestato. Anno seguente si dimette sdegnato da deputato. Spedizione
illegale ma animata da sinceri sentimenti patriottici per completare unificazione. G gode di prestigio
ed è situazione delicata. Ne consegue distacco dalle istituzioni del nuovo Stato, anche fra i
repubblicani e Mazzini. Mazzini è deluso perché non c’è stata la fase di un’elezione di una
assemblea eletta a suffragio universale maschile. 14 agosto arrestato a Palermo dalla polizia. Era
accorso su sollecitazione dei repubblicani siciliani. Rilasciato ma va in esilio volontario. Torna in
Italia solo sotto falso nome e muore nel 1872. Il Parlamento reagisce freddamente. Inoltre il papa
Pio IX reagisce duramente alla laicizzazione dell’Italia. Il 26 marzo lancia una Scomunica maggiore
vs coloro che hanno usurpato terre ecclesiastiche. Interrompe trattative precedenti. Dichiarata
conflittualità con l’enciclica Quarta cura (1864) in cui si scaglia vs lo stato liberale; contiene Sillabo
degli errori del nostro tempo, condanna vs liberalismo, socialismo, ateismo, razionalismo e contiene
il Concilio Vaticano, con la proclamazione dell’infallibilità del pontefice (1870). Lo stato non fa
molto per attenuare situazione. 20 settembre 1870 esercito italiano entra nello Stato pontificio e
occupa Roma (si approfitta di crisi internazionale che coinvolge e Francia). La rabbia del pontefice
è alle stelle. Gli viene riconosciuta solo un’area della città di Roma ed egli si proclama prigioniero.
L’opinione pubblica si spacca e cattolici lo sostengono. Una parte lo segue in modo intransigente,
un’altra è più conciliativa. Papa però opta per partecipazione alle elezioni amministrazione e
convoca l’Opera dei congressi, un’organizzazione nazionale cattolica intransigente. 2 ottobre
1870 annessione di Roma e Lazio è sancita con plebiscito, favorevole. La capitale si sposta a
Roma.
CAPITOLO 15, L’UNIFICAZIONE TEDESCA E LE SUE CONSEGUENZE –
LA PRUSSIA DOPO IL 1848-49 –Anni ’60-’70 ‘800  formazione dello Stato nazionale
tedesco. Il processo è guidato da una monarchia, il Regno di Prussia, che adesso è una monarchia
costituzionale. La Costituzione prussiana, concessa da Federico Guglielmo IV nel 1850, dà la
preminenza al sovrano sul Parlamento, che è bicamerale e con un Senato ereditario a nomina regia.
La Camera elettiva vede la partecipazione di tutti i maschi adulti, anche se gli individui più ricchi
hanno peso maggiore. La Prussia si fondava su alleanza tra proprietari terrieri nobili delle regioni
est – gli Junker e il sovrano. Gli junker dispongono ancora di giurisdizioni feudali e del diritto di
nominare i funzionari di polizia e i magistrati dei tribunali. Le popolazioni rurali subiscono la loro
autorità con deferenza. Le elezioni sono a suffragio palese. Una legge prussiana dell’11 marzo 1850
proibisce ai contadini di fare attività sindacale organizzata e un’altra legge proibisce gli scioperi
agricoli. Un dominio così non sarebbe pensabile nelle aree urbane. In quelle zone le elezioni
mandano in Parlamento deputati di orientamento liberale. In Prussia si gioca tra una Destra
conservatrice di radici agrarie e nobili e una Sinistra liberale di profilo urbano e borghese. Lo
scontro riguarda la modalità di potenziamento dell’esercito. Dopo le sconfitte napoleoniche fu
introdotta la coscrizione militare obbligatoria. Era un esercito di quantità, cioè con un considerevole
numero di soldati pronti al bisogno. È un sistema che produce effetti nazionalizzanti.
LE GUERRE DI UNIFICAZIONE (1864-70) – 1861 sale al trono Guglielmo I. affida governo
a Otto Von Bismarck, uno junker. Si attuò una riorganizzazione e potenziamento tecnologico
dell’esercito, che provocò una crisi costituzionale. I parlamentari liberali non vogliono approvare il
piano per l’aumento delle spese. Però Bismarck è sostenuto dalla Destra conservatrice. La crisi
politica potenzia l’autorità del re a danno del Parlamento. il potenziamento dell'esercito può
avvalersi delle produzioni belliche fornite dell'Industria siderurgica meccanica che si sono
sviluppate molto. inoltre sin dal 1834
un accordo unisce la Russia e gli altri stati tedeschi a esclusione dell'Austria . esso consente
l'acquisto e lo scambio di prodotti a prezzi bassi entro l'area commerciale germanica. così l'esercito
possiamo può costruire la sua macchina da guerra. di conseguenza attuano una politica estera molto
aggressiva con un attacco al regno di Danimarca. l'occasione è offerta d una crisi dinastica interna
del regno danese ma l'obiettivo è l'annessione di 2 ducati con minoranza di popolazione tedesca.
allora cerca l'alleanza dell'Austria e mandano un corpo di spedizione nei due ducati e riescono a
sottometterli. la Russia punta ad ottenere entrambi educati, a rompere con l'Austria e a imporsi
come potenza egemone nell'area germanica. tale progetto è favorito dallo Stato di grave tensione
creatosi tra Austria e Russia in merito all'amministrazione dei ducati. Bismarck aveva in mente la
guerra fin dall'inizio come strumento per risolvere la tensione; si allea con l'Italia e conta sulla
neutralità della Francia. Giugno 1866--> guerra vs Austria.
Austria ha appoggio di stati della Germania centro meridionale, fra cui la Sassonia;
un contingente dell'esercito prussiano entra in Baviera senza trovare ostacoli mentre un altro si
dirige in Boemia dove il 3 luglio 1866 a Sodowa sconfigge austriaci e sassoni.
Austria deve cedere il Veneto all'italia e con la pace di Praga deve dire addio alle ambizioni
egemoniche. È creata la Confederazione della Germania del Nord totalmente dominato dalla
Prussia.
tutto ciò allarma Napoleone III. egli cerca un accordo con Austria e Russia e suscita nei diplomatici
prussiani la paura che la nuova Confederazione sia accerchiata. Crisi spagnola nel frattempo.
Bismarck determinatissimo a fare precipitare le relazioni diplomatiche quindi manipola un
telegramma da Ems per Guglielmo I inviato in merito allaquestione spagnola in modo da dare
l'impressione che abbia voluto sfidare la Francia e lo comunica alla stampa. Bismarck vuole far
credere che l'imperatore si sia rifiutato di ricevere l'ambasciatore francese.
in Francia in Germania scoppiano manifestazioni nazionaliste favorevoli alla guerra. 1870-->
dichiarazione di guerra alla Prussia di Napoleone III. Si fa passare come paese aggredito (Prussia).
1 settembre 1870--> sconfitta francese a Sedan. Napoleone III è fatto prigioniero. Caduta sua
dinastia. A Parigi si forma un governo provvisorio ma e assediata da prussiani. 28 gennaio 1871-->
armistizio. Guglielmo I viene proclamato imperatore tedesco a Versailles (gesto a sfregio).
L’IMPERO TEDESCO – Prussia + altri Stati che fanno parte della Confederazione della
Germania del Nord. 16 aprile 1871  Costituzione dell’impero:
a)Federazione di 25 stati, con un certo grado di autonomia ma dipendenti dall’impero;
b)Al centro c’è l’imperatore (potere esecutivo + comando forze armate); accanto un Primo ministro
che è capo del governo e responsabile solo nei confronti del sovrano; il Parlamento imperiale è
diviso in Camera dei Deputati e in Consiglio federale;
c)Camera dei deputati suffragio universale maschile segreto; può proporre e annullare leggi e
intervenire in elaborazione di legge finanziaria x spese militari;
d)Consiglio federale formata dai rappresentanti dei 25 Stati; partecipa all’esercizio del potere
legislativo.
10 maggio 1871  trattato di pace con Francia. Essa deve pagare indennità pesante e cedere
l’Alsazia e la Lorena. Non viene sancito nessun plebiscito. Viene visto come puro atto di forza.
LA COMUNE DI PARIGI E LA TERZA REPUBBLICA FRANCESE – crisi gravissima in
Francia. 4 settembre 1870  Terza repubblica francese, che firma armistizio con imperatore
tedesco. 8 febbraio 1871  elezioni per Assemblea nazionale. Il governo è sostenuto da magg
monarchica e moderata. È presieduto da Adolphe Thiers, duramente criticato. Il governo ha sede a
Versailles e invia truppe a Parigi per riprenderne il controllo; è nelle mani degli insorti e della
Guardia nazionale. 28 marzo 1871 nuovo consiglio per il Comune parigino che diventa organo di
autogoverno. È dominata da repubblicani, anarchici e socialisti (la Comune). Approva norme di
impatto dal pdv simbolico ma di scarso effetto pratico. 21-28 maggio 1871 Thiers invia esercito
per riprendere città. La repressione è sanguinosissima. Siccome manca un candidato valido per il
governo, i monarchici si piegano ad approvare una Costituzione che conferma l’assetto
repubblicano Presidente con molti poteri, quasi un re.
Gennaio-luglio 1875 Assemblea nazionale approva 3 leggi con valore costituzionale. Si prevede
un Presidente della Repubblica eletto al Parlamento con mandato settennale. Il Parlamento ha
assetto bicamerale (Camera dei deputati eletta a suffragio universale + Senato). Al Parlamento è
dato il legislativo mentre il governo, nominato dal presidente, è responsabile verso il Parlamento.
Tutta la struttura è parecchio farraginosa.
L’IMPERO AUSTROUNGARICO – dal pdv politico Francesco Giuseppe non si allontana troppo
dalla linea autocratica però non revoca l’abolizione dei diritti feudali e della servitù della gleba.
Quindi è circondato da riconoscenza. Non manca chi desidera l’indipendenza. Elemento di
debolezza interna all’impero.
La risposta alle sconfitte militari è un mutamento degli assetti costituzionali. 1861 concessa
prima Costituzione che riafferma assetto centralista (dissensi tra elite ungheresi). 1867
accomodamento della costituzione per il quale l’impero non è più solo austriaco ma austro
ungarico. Riconosce l’esistenza di Austria e Regno d’Ungheria. Francesco Giuseppe è imperatore
d’Austria e re d’Ungheria. Essi hanno in comune diverse figure istituzionali unite sotto un unico
sovrano. Hanno due distinti governi e due distinti Parlamenti, che hanno strutture bicamerali. In
Austria ci sono sbarramenti di censo e alfabetizzazione; in Ungheria suffragio censitario. L’intero
sistema è piuttosto complesso.
CAPITOLO 16, GLI STATI UNITI E LA RUSSIA - gli Stati Uniti sono una realtà in piena
espansione demografica e territoriale. si tratta di un espansione demografica autogena cioè
determinata da un alto tasso di natalità e un basso tasso di mortalità.
negli anni 40 arriva un grosso numero di immigrati europei. quindi le espansioni Ovest diventano
più pressanti. gruppi di pionieri si muovono a ovest per cercare nuove terre e sterminano le tribù
indiane. è una guerra incessante. i superstiti vengono relegati nelle riserve dove si danno
all'alcolismo o a una vita dissoluta. oltre questa c'è anche un espansione a nord e a Sud. a nord è
bloccata. la guerra che gli Stati Uniti conducono nel 1812 15 contro il Regno Unito per la conquista
del Canada non ha successo. a sud le mosse danno migliori risultati perché nel 1803 conquista la
Louisiana che Napoleone ha deciso di vendere. nel 1819 acquistano la Florida dalla Spagna.
Prende forma il mito della frontiera, ovvero l'idea di una sorta di missione che spinge alla conquista
e alla civilizzazione dei territori selvaggi. si tratta di un mito importante che anima l'immaginario
statunitense. si fa spazio la retorica dell'accerchiamento cioè la preoccupazione di trovarsi isolai e
circondati da nemici selvaggi e ostili. nel 1823 il presidente James Monroe fa un programma di
politica estera nel quale formalmente traccia una linea netta di separazione dell'Europa e di
sostanziale egemonia degli Stati Uniti nel continente. lo slogan è: l'America agli americani!
l'anticolonialismo esibito da Mornroe si fonde con il mito della frontiera e dà vita a una teoria di
imperialismo civilizzatore di cui fanno subito le spese i messicani i quali, essendo giudicati nord-
americani perfino inferiori pellerossa, sono ritenuti meritevoli di perdere loro territori. gli
spostamenti nel 1830 si compiono per lo più lungo le ferrovie che nel 1860 coprono anche l'area
orientale.
la ferrovia favorisce l'economia e la crescita di una agricoltura specializzata che fa viaggiare
facilmente i suoi prodotti. Ne consegue un gigantesco mutamento ambientale e la disboscazione
della superficie boscosa originaria.
le colture maggiori sono di mais e grano che sono molto prosperi anche per l'impiego di fertilizzanti
artificiali e di macchine agricole (questo a nord-ovest). a sud invece le piantagioni sono lavorate con
schiavi neri; si concentrano sulla produzione del cotone destinato a essere esportato in Regno Unito
ed Europa. la ferrovia costituisce una sollecitazione per le produzioni industriali che si concentrano
soprattutto nell'area nord-orientale. l'industria chimica inizia a produrre fertilizzanti a base di fosfati
che favorisce le colture. cresce la domanda di materiali come legno e ferro per le ferrovie. l'offerta
di manodopera sembra il punto debole della nascente industria. la maggior parte degli immigrati che
arriva dell'Europa è costituita da contadini. i salari degli operai sono più alti del 30% rispetto agli
operai inglesi. infatti nelle Industrie statunitensi hanno nuovi modi estremamente razionale di
organizzare il lavoro, cioè tramite il sistema del Labor Saving, che consente di produrre le stesse
quantità di merce in meno tempo e con meno manodopera.
hanno peso notevole le industrie meccaniche, soprattutto nel settore della produzione d'armi (anche
perché gli americani possono portare le armi a livello privato).
IL SISTEMA POLITICO STATUNITENSE DAL 1830 AL 1850 - gli USA sono una società
nuova, nutrita dell'illuminismo settecentesco, in cui la mobilità sociale è molto rapida.
di conseguenza la democrazia e l'egualitarismo sono ideali politici potenti, sebbene smentite dalla
realtà dei fatti perché negli USA ci sono molte le diseguaglianze di ricchezze ma anche sociali ed
etniche.
già all'altezza degli anni trenta i sistemi elettorali di tutti gli stati nordamericani si basano sul
suffragio universale. suffragio per tutti i maschi bianchi, quindi esclusi neri, pellerossa e le donne,
naturalmente.
1828--> la mappa politica statunitense inizia ad assumere una struttura duale poiché il comune
ceppo repubblicano fa nascere due formazioni politiche distinte in competizione; da un lato i
democratici e dall'altro i whig.
I whig sono statali e protezionisti; i democratici, guidati da Andrew Jackson, sono per un mercato
autoregolato e di basse tariffe doganali e sono meno propensi a rafforzare il governo centrale.
orientameto liberista. questo fatto rompe il puro personalismo e diventano i primi partiti politici
nella storia dei sistemi rappresentativi. si dotano di club popolari e di giornali collegati. nel 31-32 i
due raggruppamenti tengono due distinte convenzioni, cioè due congressi nei quali i delegati locale
di ciascun partito sono chiamati a scegliere il candidato per le elezioni presidenziali. il sistema
comporta una grande mobilitazione di attivisti e sostenitori e una sorta di clientelismo
istituzionalizzato che prende il nome di spoils System. il sistema democratico statunitense assume
tratti che somigliano a quelli del sistema rappresentativo britannico molto elitario: i grandi
proprietari, ricchi commercianti, prosperi banchieri e industriali finanziano le campagne elettorali
dell'ino o dell'altro partito e hanno un tornaconto.
però l'alternanza nei risultati delle elezioni mostra la capacità che i partiti hanno di soddisfare
interessi orientamenti diversi.
LA QUESTIONE DELLA SCHIAVITÙ (1830-1860) - il punto della differenza tra nord e sud
consiste nella schiavitù: tra fine Settecento e il 1804 i parlamenti degli stati del nord l'hanno
proibita; a sud non solo è legale ma su di essa si basa l'economia della piantagioni. la metà dei neri
liberi risiede al nord e salvo che in alcuni stati i neri liberi non hanno il diritto di voto. il resto
risiede a sud ed è schiavizzato. nella prima metà dell'800 nessuno avanza dubbi sulla questione,
anche perché negli anni 40 tutti i presidenti democratici o Wig sono proprietari di schiavi.
Naturalmente le condizioni sono terribili. tra gli anni 30 e 40 comincia a formarsi un movimento
antischiavista. si diffonde negli Stati del nord ed è ispirato ai principi religiosi propri delle
congregazioni evangeliche protestanti.
i capi politici del Sud reagiscono con vigore e nel 1850 fanno provare dal congresso federale un
fugitive slave act che autorizza i padroni degli schiavi fuggiaschi a inseguirli nei territori liberi. la
politica e l'opinione pubblica si spaccano e della spaccatura emergono nuove geografie di partiti
non più duale ma tripartitica: resistono i democratici che hanno base meridionale;
dalla spaccatura dei whig emergono i repubblicani, antischiavisti che hanno la loro base elettorale a
nord; poi i whig meridionali che sono xenofobi e si fondono con i rappresentanti dell' American
party, a base meridionale.

dunque il Nord è dominato del partito Repubblicano, il Sud guidati dai whig meridionali, il
Democratico ha la sua base elettorale al Sud ma raccoglie i consensi anche a nord. il partito
repubblicano basa il suo programma sul protezionismo doganale favorendo le industrie del nord est.
Inoltre sostiene la necessità dell' abolizione della schiavitù attirando le simpatie del movimento
abolizionista. i whig meridionali e democratici sono divisi sulla politica economica; i primi sono
protezionisti a difesa degli agricoltori, gli altri sono liberisti a sostegno dei proprietari terrieri del
sud e dei commercianti. sono uniti dalla difesa della schiavitù che ritengono sia essenziale per la
salvaguardia delle peculiarità sociali degli stati del sud. 1860--> elezioni presidenziali; i democratici
settentrionali presentano Stephen Douglas; i democratici meridionali presentano Breckidge; i whig
presentano John Bell; i repubblicani presentano Abramo Lincoln--> avvocato dell' Illinois, in realtà
non è contrario alla schiavitù ma vuole proibire la schiavitù negli Stati di nuova acquisizione.
Lincoln prende il 40% dei voti e vince le elezioni presidenziali. non ha ricevuto alcuna
legittimazione negli stati del sud però.
1860-1861--> South Carolina, Mississippi, Florida, Alabama, Georgia, Louisiana e Texas
proclamano la secessione e la costituzione di un'entità politica indipendente chiamata Stati
confederati d'America nel febbraio 1861. si dotano di una Costituzione e di un presidente
provvisorio di nome Jefferson Davis e di una capitale cioè Montgomery, in Alabama.
LA GUERRA DI SECESSIONE (1861-65) - casus belli: attacco delle forze confederate a un forte
unionista che resiste in South Carolina; Lincoln denuncia le insurrezioni degli Stati meridionali il 15
aprile 1861 e xhiama all'appello per l'arruolamento i volontari.
aprile-maggio 1851--> Virginia, Arcansas, Tennessee, no Carolina si uniscono alla Confederazione
meridionale la cui capitale è trasferita a Richmond in Virginia.
si passa alla coscrizione obbligatoria. 900.000 per la confederazione e 2 milioni per l'unione. la
guerra dura 5 anni ed è moderna e tradizionale allo stesso tempo; in ogni caso è sanguino dissima.
la moderazione di Lincoln in merito alla schiavitù viene superata dagli eventi e diventa simbolo di
un processo di radicale emancipazione che forse non avrebbe mai voluto. il programma per
l'emancipazione è importante ma il reclutamento dei Neri nell'esercito unionista non è l'elemento
che decide la guerra. è piuttosto perché si basa su una popolazione doppia rispetto a quella degli
Stati confederali e la migliore capacità di rifornire i soldati di fucili, garantita dal controllo diretto
delle Industrie meccaniche.
1863--> esercito nordista riesce a respingere un'offensiva che ha portato i confederati ad attaccare
Gettysburg Pennsylvania; poi i nordisti entrano in Mississipi e nel 1864 prendono Atlanta. i nordisti
si abbandonano a saccheggi devastazioni finché l'esercito confederale nel 1865 è sconfitto. di fatto è
stata una violentissima guerra civile combattuta per preservare identità e pratiche socio economiche
differenti. le violenze terribile della guerra dipendono pure da questo aspetto dello scontro; è un
vero e proprio dramma politico.
GLI STATI UNITI POST BELLICI TRA EMANCIPAZIONE E NUOVO RAZZISMO -
14 aprile 1865: un simpatizzante sudista uccide il presidente Lincoln che così diventa il martire
della lotta contro la schiavitù.
gli succede Johnson un razzista convinto che autorizza i cosiddetti black codes, codici normativi
che confermano la schiavitù dei Neri. però il partito repubblicano reagisce e nel dicembre 65
impone l'approvazione del tredicesimo emendamento della Costituzione con il quale viene abolita la
schiavitù; nel 68 con il quattordicesimo emendamento viene data la piena cittadinanza aineri e nel
70 con il 15esimo emendamento anche il diritto di voto.
i repubblicani vogliono anche appoggiarsi sull'elettorato nero. i neri iniziano in South Carolina a
prendere spazio nell'azione politica; per esempio si impongono nel parlamento locale dove
acquistano la maggioranza dei seggi in Senato e nella Camera bassa. Primo esperimento di
democrazia multirazziale della storia.
Tuttavia nel 1866 viene fondato il ku-klux-klan, un'associazione terroristica e nazista che
organizzazi intimidazioni violente di aggressione contro i neri tollerate dell'autorità locale bianche.
del resto il sentimento comune vuole una ricomposizione dell'identità bianca e lo può fare
contrapponendosi ai neri.
anni 70--> la piena eguaglianza di bianchi e neri è una semplice astrattezza. si iniziano ad approvare
leggi che limitano la libertà sia politica sia civile dei neri. introdotte norme che proibiscono alle
famiglie nere di acquistare casa o di risiedere in quartieri particolari. limiti nel diritto di voto
introducendo tasse elettorali come grado di alfabetizzazione che automaticamente esclude molti
neri.
1896--> la corte suprema da una specie di sanzione legale a tutto ciò perché riconosce la validità
legale del principio di separati ma uguali che sta la base della segregazione razziale.
Di fatto si arrivò a una loro marginalizzazione se non a veri e propri episodidi linciaggio e il nord
approvò e non stette solo guardare. tutto ciò fu acuito dalle forme di razzismo connesse agli sviluppi
della politica imperiale coloniale negli Stati Uniti e in Europa che accettò l'idea che gli africani
appartenessero a una razza inferiore incapace di autogoverno. ci furono movimenti di protesta che
nacquero in quel periodo.
RIFORME E TENSIONI NELLA RUSSIA ZARISTA - quando era in corso l'epopea Napoleonica
la Russia dello zar Alessandro primo persegue una politica di espansione territoriale che consentono
annessione di Finlandia, bessarabia e territori caucasici.
Impero Russo da prova di solidità sociale e militare e resiste a Napoleone primo. di conseguenza nel
Congresso di Vienna si assicura il controllo della Polonia. gli succede Nicola primo che segue la
politica estera avviata dal padre con l'espansione territoriale verso sud e est. l'idea di un espansione
in America venne abbandonata con la vendita dell'Alaska agli Stati Uniti.
nel frattempo ci fu una significativa crescita demografica concentrata nelle aree rurali. La maggior
parte della popolazione si concentra nelle campagne. il cuore economico erano le campagne e
producevano molto grano la cui esportazione era un'attività importante.
Tuttavia non utilizzavano tecniche moderne e la messa a coltura di nuove terre derivava da una
durissima pressione sui contadini che erano dei veri e propri servi della gleba.
politicamente la Russia era una autocrazia amministrativa. l'impero Russo è governato dallo Zar, da
un comitato dei ministri e dal Consiglio di Stato. da essi dipendono le articolazioni amministrative.
l'impero si basa su un forte drenaggio fiscale sia tra i nobili sia nel resto della popolazione.
dicembre 1825--> rivolta decarbista di un gruppo di ufficiali dell'esercito che tenta di costringere il
successore dello zar a concedere una Costituzione ma questa ribellione non ha radici nella società
né altro sostegno così che viene repressa rapidamente dai fedeli allo zar Nicola primo.
un altro segnale è la tensione che attraversa la Polonia dove nel 1830-31 scoppia una rivomuzione
indipendentista repressa fatica. un terzo segno è l'inquietudine che serpeggia nelle campagne.
ultimo indizio è un passo falso di Nicola primo nella politica estera, cioè il tentativo di conquistare
la Moldavia e la valacchia messo in atto nel 53 che ha come conseguenza la guerra di Crimea con
la Russia che viene sconfitta. Moldavia e valacchia diventano due Principati autonomi.
Alessandro II tenta di realizzare un ambizioso piano di riforme dall'alto. è preoccupato della
situazione delle campagne e quindi decide diabolire la servitù della gleba nel 1861. secondo questa
procedura i contadini ex servi devono riscattare una parte delle terre con un pagamento rateale ma
questo porta a forme di indebitamento. Inoltre si mantengono le vecchie comunità di villaggio
dotate delle assemblea dei capifamiglia. questo scoraggia l'innovazione tecnica per migliorare la
produttività.
nel 1861 Alessandro II riorganizza l'esercito e coscrizione obbligatoria. nel 1864 introduce consigli
provinciali e distrettuali elettivi cui sono affidati i compiti di autogoverno locale. viene riformato il
sistema giudiziario con l'affermazione del principio dell'eguaglianza di tutti davanti alla legge e
riconoscimento dell'autonomia dei magistrati e la pubblicità dei processi.

nel 1863 e poi 64 lo zar decide di reprimere una Insurrezione nazionalista scoppiata in Polonia.
politica di russificazione forzata della Polonia con l'imposizione della lingua russa e la persecuzione
della chiesa cattolica polacca. politica panslavista: guida di tutti i popoli slavi dell'Europa da parte
della Russia.
accanto ai nazionalisti si formano correnti deluse delle riforme e sensibili alle inquietudini nelle
campagne. un movimento significativo è quello dei populisti, intellettuali che vedono nelle
campagne e nelle istituzioni delle comunità di villaggio il nucleo profondo da cui prendono forma la
cultura e lo spirito Russo. negli anni 70 cercano di compiere azioni di propaganda presso i contadini
tentando di spingerli verso posizione di critica contro lo zar e il governo. l'operazione fallisce e la
fedeltà è ancora tanta. passano a azioni terroristiche di grande impatto capaci di aprire la strada alla
rivoluzione sociale. quattro tentativi di attentato contro lo zar non hanno successo. il quinto nell'81
finisce per ucciderlo senza che si crei nessuna rivoluzione. Alessandro II era detto il Liberatore ed
era amato e dell'opinione pubblica.
CAPITOLO 17, GLOBALIZZAZIONE E DOMINIO COLONIALE – il processo di
colonizzazione ha avuto progressi notevoli nel corso del 18° secolo. I progressi tecnici sono stati
straordinari e hanno permesso un salto di qualità nei processi commerciali. I tempi sono molto più
brevi e trasporti delle merci ne risentono in positivo. Anni ’40-50’ ‘800 prime navi a vapore; è in
corso un processo di integrazione economica mondiale (o globalizzazione). L’industrializzazione
europea fa passi da gigante, si migliorano le tecniche di produzione dei tessuti, macchine utensili,
treni e navi e PRODUZIONE D’ARMI. Si apre un grande divario tra l’Occidente e tutte le altre
civiltà sul globo superiorità bellica.
3 modi principali di dominio coloniale:
a)economico-commerciale (verso impero ottomano, Cina o Giappone);
b)coloniale diretto assoggettamento della popolazione autoctona (India, Indocina);
c)azione militare e diplomatica per l’esercizio di un’egemonia politica su aree territoriali sottratte ad
altri Stati;
Le elite locali tentano un processo di modernizzazione delle strutture istituzionali, amministrative
ed economiche. C’è anche un irrigidimento dei tratti identitari dal pdv politico e religioso che
spesso si esprime sotto forma di resistenza armata. Sia i modernizzatori sia i tradizionalisti cercano
il dialogo con le confessioni religiose dominanti del paese cui si rivolgono per cercare orizzonti
etici che nobiliti la resistenza. Inizia una notevole sacralizzazione del politico soluzioni
monistiche nelle quali autorità religiosa e politica si confondono nelle stesse figure e istituzioni
(Giappone). Altrove, come nei paesi islamici, la sacralizzazione della resistenza politica si basa su
un dualismo nel quale i capi politici e religiosi cercano la cooperazione o il coincidere dei rispettivi
valori e interessi.
IMPERO OTTOMANO DELLA PRIMA META’ DEL 19° SECOLO – i confini dell’impero
ottomano tra 17° e 19° secolo arretrano continuamente. Ci sono diverse rivolte di indipendenza. Es:
1804-06= rivolte dei serbi. Es2: 1821-1821= guerra di indipendenza greca; con la pace di
Adrianapoli sancita l’indipendenza dello Stato greco, stabiliti principati di Serbia, Moldavia e
Valacchia sotto sovranità ottomano solo formale ma in realtà protettorato russo.1830= Francia
invade Algeria. Impressionante catena di insuccessi ottomani. Inoltre i sultani hanno perso
progressivamente il controllo delle amministrazioni periferiche dove nobili locali prendono a
comportarsi come signori autonomi. A ciò si aggiunge che i giannizzeri, corpo militare, sono
diventati una casta che contratta con i sultani rendendo difficile la gestione dell’esercito.
Fine 18° secolo Selim III tenta riforme nell’amministrazione e nell’esercito. Cerca la guida
europea e cerca di aprirsi alle nuove idee ma viene duramente criticato dagli ulema, custodi
dell’ortodossia musulmana. Religione più diffusa nell’impero. Selim III cerca di organizzare nuovi
reparti dell’esercito in concorrenza con i giannizzeri ma essi si oppongono nel 1807 e Selim abdica.
Mahmud II continua la sua linea e riforma e riorganizza l’esercito. Prende esempio occidentale. Il
Gran Visir, una sorta di Primo ministro adesso. 1838= creato Consiglio della Sublime Porta, organo
nominato dal sultano che deve preparare le proposte di legge discusse poi dal Consiglio di ministri.
Vengono organizzati censimenti, un catasto delle terre + riscossione delle imposte affidata a
funzionari statali. Segue la riforma del sistema educativo (scuole secondarie laiche criticata dagli
ulema).
1826= costituzione di nuovi reparti militari di elite. Segue la seconda ribellione dei giannizzeri che
Mahmud affronta con determinazione. La ribellione viene sedata duramente e il corpo dei
giannizzeri è sciolto. Quindi ai governatori locali viene sottratto il controllo dei reparti dell’esercito
di stanza nelle province. Tutte queste riforme puntano a un’organizzazione statale più
CENTRALIZZATA. Ulema sono vs. Mahmud è ostacolato anche dall’intervento delle grandi
potenze europee che sostengono economicamente i governatori o notabili locali per favorire lo
smembramento dell’Impero ottomano,
in area balcanica si diffondono movimenti nazionalisti. Es sopra: Serbia, Moldavia, Valacchia,
Grecia, Algeria … ma anche EGITTO. Egitto dopo fallimento napoleonico è sotto il controllo di
Istambul. 1805= sultano ha nominato governatore d’Egitto Mehmet Ali. Configge in pochi anni
notabili locali e si concentra su avvenimenti della Penisola arabica. Vi si è diffuso il messaggio
islamico di Abdal Wahhab che vuole la purezza originaria dell’islam. 1745= vi si converte Ibn
Saud, capo di un principato tribale. Vuole conquistare le città sante della Mecca e di Medina. Le
truppe inviate da Mehmet Ali impiegano 7 anni (1811-1818) per sedare insurrezione wahbita.
>Mehmet Ali continua programma di riforme modernizzanti sulla base dei paesi europei: sistema
educativo, amministrazione, coscrizione obbligatoria. Nasce stampa nazionale + riordino del
sistema di prelievo fiscale + riorganizzazione esercito.
Anni ‘20= durissime perdite egiziane nella guerra vs greci.
1831= Mehmet Ali attua tentativo di conquista di Palestina e Siria, operazione guidata dal figlio.
Fase di guerra tra Egitto e Impero ottomano in cui intervengono potenze europee con l’uno o l’altro.
Luglio 1840 Abdul Mecid I, nuovo sultano, riconosce a Mehmet Ali il titolo di governatore
ereditario d’Egitto. Egli si impegna a pagare al sultano un tributo annuale + sovranità formale del
sultano su Egitto + restituzione della Siria a Impero ma ha effettiva sovranità su Egitto e sulla Valle
del Nilo. È una sostanziale autonomia dell’Egitto dall’Impero.
3 novembre 1839 Abdul Mecid I continua la linea paterna e fa assumere al suo testo il nome di
Carta imperiale di Gulkhane piena occidentalizzazione dello Stato e della società ottomani.
Sudditi uguali davanti alla legge, no distinzioni di nazionalità o religione, equo processo; ogni
suddito deve a Stato quota di imposte in base ai suoi beni + contingenti militari da ogni regione.
TANZIMAT= riorganizzazione o riforma sotto Abdul Mecid I e Abdul Haziz.
ISLAM E TANZIMAT – i principi della Carta sono ambiziosi cancellazione dei diritti
consuetudinari, eliminazione di privilegi e statuti, eguaglianza e tolleranza religiosa in accordo ai
gruppi musulmani. Come accontentare tutti? Entro i confini ci sono cattolici, cristiano-ortodossi,
protestanti, armeni, ebrei. Adottano modello francese della codificazione. 1840= Codice penale,
uguaglianza davanti alla legge e correttezza dei processi giudiziari. 1850= Codice di commercio;
1858= Codice agrario; 1863= Codice di commercio marittimo. Codice civile è su modello
napoleonico + rispetto norme islamiche (Sharia). 1840= tribunali di commercio; ‘60= tribunali
(nizami)-> per ciò che non compete alla religione. LAICIZZAZIONE DELLO STATO
OTTOMANO. A tutto ciò fa eccezione il Diritto di famiglia, sempre dei religiosi impronta
patriarcale, matrimonio è contratto privato, donne hanno velo. Vale la poliginia e il concubinato.
XVII secolo mercato di schiavi a Istanbul. Chiuso nel 1854 ma continua fino a 19° secolo.
Schiave comprate bambine, educate per essere seconde mogli o per haerm= luogo sacro, proibito.
Non sono solo prostitute, a volte nemmeno quello. XV-XVI secolo= sultani si sposano solo con
schiave per linea di successione patrilineare (no alleanza politiche). Harem ha regole complesse e
gerarchie tra favorite. Nella realtà ben lontano dall’immagine sensuale e leziosa. Il diritto di
famiglia si basa sulla Sharia e sulla giurisprudenza civile. Anche sistema educativo è riformato con
lentezza per formare nuova burocrazia imperiale. Il modello di università occidentale fallisce. 1859-
1870 scuole superiori, ammessi non musulmani. Però per minoranze spesso ci sono altre scuole.
IMPERO OTTOMANO E LE POTENZE EUROPEE – prosegue la riforma dell’esercito. Segue
modello francese di esercito <<di qualità>>. Aree problematiche: Balcani, Creta, Libano.
Balcani  processo di disgregazione di IO. Valacchia e Moldavia nel 1848 hanno tentato di fare
Stato Unitario Romeno ma sono stati repressi da russi e ottomani. 1853= Russia tenta di
impadronirsene guerra di Crimea, pace di Parigi: indipendenza di Serbia e autonomia ai principati
di V e M. 1857= principati votano per unificazione in un Principato di Romania ed eleggono
Alessandro Cuza come principe unico. Governo ottomano riconosce solo un Principato di Romania.
1866= colpo di Stato, abdicazione di Cuza sostituito da principe tedesco. Contemporaneamente in
Bosnia-Erzegovina e nel Montenegro ci sono agitazioni; 1858= autonomia al Principato di
Montenegro;
Creta anni ‘30= greci vs ottomani per Indipendenza; 1866= grande insurrezione duramente
repressa; 1868= più ampie autonomie a Grecia;
Libano anni ‘30= tentativo di egiziani di conquista facendo lesa su pluralità etno-confessionale.
Controllo di Istanbul ma le tensioni religiose non cessano. Scontri durissimi. Francia (1860) è con
cristiani-maroniti. Autonomia del libero sotto protettorato francese.
Potenze europee considerano IO come area di cui appropriarsi via via approfittandosi delle rivolte.
Impero austro-ungarico è interessato a Balcani per bloccare Russia; Il Regno Unito vuole dominio
su Mediterraneo (concorrenza Francia). IO si inizia a servire di operatori economici europei. IO
punta a sistema economico liberista; 1838-1841 trattati di ispirazione liberista con maggiori
potenze europee. Ciò favorisce le attività di scambio. IO importa manufatti industriali, prodotti
agricoli e prodotti minerari. Tutto ciò richiede risorse finanziarie. Quindi creazione di sistema
bancario (Banca imperiale ottomano, 1863) con capitale franco-inglese. Segue la costruzione di una
rete ferroviaria finanziata da capitali statali e gestita ditta inglese, poi franco-austro-belga. >
Espansione politico militare va con espansione economica globalizzazione in atto.
LA PERSIA E L’AFGHANISTAN
LA PERSIA – 1794 dinastia dei Cagiari. Potere dello shah non è solido per via dei potentati
locali tribali. Le autorità islamiche – i mullah sciiti – sono forti (guide spiritual ma anche
amministrazione della giustizia su principi della Sharia). Metà 19° secolo shah Nasir al Din cerca
di modernizzare Stato ed esercito ma non ha successo. Inoltre da tempo la Russia attacca sue zone
di confine e conquistate altre. Il dominio occidentale ha risvolti economici shah cede ditte a
inglesi + monopolio su ferrovie, miniere, canali, strade, linee telegrafiche; similmente a
imprenditori russi. Conseguentemente c’è resistenza alle riforme da parte delle elite tribali e
religiose, considerate custodi dell’identità locale da popolo. Per questo riforme non hanno successo
significativo.
L’AFGHANISTAN – ai margini degli interessi europei fino a primi ‘800. Anni ’30  autorità di
India britannica iniziano a interessarsi. Sin da metà ‘700 conquista inglese di India fino a confini
con Af. Lo vogliono come area per proteggere interessi indiani vs Russia. 1838= George Eden,
governatore generale di India britannica, attacca Afghanistan cercando di occuparlo per renderlo
avamposto protettivo vs russi. Istituzioni af sono potentati tribali, stato federale con sovrano.
Sostegno di elite religiose musulmane sciite. Struttura quasi feudale. Aggressione britannica sembra
realizzarsi. 1839= sconfitta del sovrano afghano, insediamento di sovrano fantoccio. Però britannici
non riescono a piegare le tribù af con Dost Mohammad Khan. Ire delle popolazioni locali e di
autorità religiose per sovrano fantoccio a Kabul. 1841= ribellione a Kabul, britannici scappano.
Sovrano fantoccio viene assassinato e Khan diventa sovrano. Negli anni i russi avanzano verso nord
af con occupazione di Tashkent, Samarcanda e Bukhara nel 1868.
INDIA BRITANNICA – il potere coloniale si è formato grazie ad operazioni militari commerciali
di East India Company sin dal 17° secolo. Nel tempo il Parlamento le ha riconosciuto monopoli
commerciali e amministrativi. NNI ’70 18° SECOLO EIC ha controllo di costa est, Bengala,
Calcutta, Benares. Imposizione a sovrani locali + pagamento di imposte. Merci: calicò (cotone
colorato), tè, caffè. 1784= India Act: azionisti del EIC scelgono i direttori che si occupano di loro
affari economici e di nomina dei funzionari amministrativi. Il sistema fiscale si fonda su tassazione
dei redditi provenienti dalla coltivazione delle terre. Le terre sono nelle mani di un num ridotto di
proprietari indiani. Si diffondono colture specializzate, come il cotone e viene esportato in Europa e
Cina. Ai primi ‘800 industria indiana va in crisi perché dalla GB arrivano tessuti di cotone prodotti
nelle fabbriche con nuovi filatoi e telai meccanici che costano meno. Ripercussioni su produzioni
agricole. Proprietari si rivolgono a coltivazioni più smerciabili (tabacco, tè, papavero). India Act del
1784 controllo quasi completo di continente indiano; 2 guerre portano ad annessione di Birmania
e Rangoon e Punjab. Protettorati britannici di fatto. Prosegue l’espansione della burocrazia e
dell’esercito britannico. Esigenze di amm e difesa chiamano funzionari e soldati britannici in India
con famiglie. Si punta all’esclusione degli indiani dai ruoli maggiori + azione di civilizzazione che
non conta usanze e tradizioni indiane. Si proibiscono il sati (rogo rituale delle vedove), schiavitù,
sacrifici umani, eguaglianza di ciascuno davanti legge (vs sistema caste). Le reazioni non sono
positive. 1857 ammutinamento indiano; truppe indiane si ribellano a superiori (fucili oliati con
grasso bovino). Ribellione si diffonde in India con sostegno di principi indiani che non trovano
accordi o obiettivi politici insieme. Ribellione è repressa grazie a rinforzi di stanza in Crimea.
Violenza impressionante. 1858 sciolta la EIC, gestione affidata a un vicerè con governo in loco
che deve rendere conto a un segretario di Stato per l’India. Miglioria delle infrastrutture + rete
ferroviaria e telegrafica su base di imposte dei contribuenti indiani. Potenziamento della burocrazia
civile e dell’esercito in modo tale dal ridurre al minimo le ribellioni. Si instaura una sorta di
dispotismo benevolo. I vicerè e gli amministratori britannici non puntano più a sopprimere usi e
costumi ma sono confermate certe proibizioni.
LE INDIE ORIENTALI OLANDESI – 18° secolo colonizzazione olandese di Giava,
Sumastra, Borneo affidata a Compagnia Olandese delle Indie Orientali, simile a EIC come modello.
1800= sciolta. 19° secolo Indie orientali olandesi sono sotto controllo francese; 1811 Giava va
agli inglesi. 1816 zona torna a olandesi in un Regno dei Paesi Bassi. 1824 riordino della
gestione ma rimane il prelievo forzato dei beni agricoli. Sfruttamento dei contadini suscita
malumori tali che nel 1825 si ribellano a Giava sotto la guida di un principe musulmano. Sostenuto
da capi musulmani locali combatte ma rivolta è sedata presto. 1830 sistema delle colture, 1/5
prodotti a governo olandese, che li esporta. Modo per compensare perdita economica per la
scissione del Belgio del 1830. Metà ‘800  offrono prestazioni lavorative a nativi per costruire
infrastrutture. Nuovo schiavismo e abusi frequenti.
CINA – impero più grande e antico; metà ‘800  impero più popoloso. Varietà religiosa:
buddismo, taoismo, confucianesimo. Imperatore è sacro e impero si regge su complessa struttura
burocratica che dipende da imperatore (mandarini). Decisione di chiudersi a Occidente nel 18°
secolo. Unico porto aperto a Canton. Animati da senso di superiorità culturale e tecnologica ma col
tempo non può comptere davvero.
1839 incidente diplomatico con RU. Scontro di interessi dei commercianti britannici a Canton e
preoccupazione che imperatore e funzionari cinesi hanno degli effetti della penetrazione occ. i
britannici importano cotone dall’india alla Cina dando in cambio sete, porcellane. Però industria
tessile inglese produce a costo minore e ciò si ripercuote negativamente su India. Dinamica
concorrenziale. India inizia a produrre, tra le tante cose, il PAPAVERO. Da esso si ricava OPPIO,
potente droga. I britannici lo comprano e lo importano volentieri in Cina. La domanda dei
consumatori è indipendente dal livello del prezzo perché essi sono dipendenti dalla droga.
Anni ’20-’30 ‘800, commercio triangolare:
a)prodotti industriali dalla GB a India;
b)oppio da India a Cina;
c)tè, seta, porcellane da seta a GB;
si instaura un vero e proprio commercio di narcotraffico. I redditi dei mercanti britannici derivanti
dal commercio di oppio superano il costo dell’acquisto di tè, sete, porcellane cinesi e la bilancia
cinese commerciale va in deficit. 1839 governo di Pechino vuole stroncare narcotraffico;
funzionario a Canton fa distruggere 300 tonnellate di oppio. Causa una violenta reazione
britannica PRIMA GUERRA DELL’OPPIO (1840-42), aggressione militare alla Cina x
sostenere i <<diritti commerciali>> dei mercanti inglesi. Cina viene sconfitta subito; mercanti
ottengono Isola di Hong Kong, diventa base per narcotraffico. Cina deve pagare pesante indennità.
1850 rivolta di Hung Hsiu Ch’uan. Bocciato all’esame di funzionario frustrato soffre di
esaurimento nervoso che supera con crisi mistica alla conclusione della quale fonda la Società degli
adoratori del Cielo. Visione tradizionale derivata da confucianesimo e relativa al ciclo storico delle
dinastie. Ora imperatori corrotti e incapaci. Nella guerra dell’oppio l’imperatore Daoguang avrebbe
subito la più grande sconfitta militare della sua dinastia; il successore ha poco nerbo e ormai la
corruzione è penetrata a fondo. Hung Hsiu Ch’uan unisce pensiero di missionari cristiani con l’idea
dell’eguaglianza spirituale eguaglianza tramite redistribuzione delle proprietà terriere
sud Cina crescita demografica, peggioramento dei livelli di vita. La predicazione di Ch’uan è
penetrata a fondo. Alimenta rivolta vs imperatore. 1853= conquista di Nanchni capitale del regno
celeste della grande pace di cui Ch’uan è sovrano. Abolita proprietà privata, eguaglianza di genere,
no oppio, riduzione imposte. Radicalismo lo allontana da molti proprietari terrieri, funzionari e
società coinvolte con oppio.
SECONDA GUERRA DELL’OPPIO 1856=RU, Francia assieme. Francia punta ad espansione
coloniale in Indocina, precisamente in Vietnam. 2 fasi, PRIMA (1856-1860) britannici e francesi
attaccano Cina, entrano a Pechino, concessioni pesanti dell’imperatore; SECONDA (1861-64)
francesu + inglesi + governo imperiale cinese reprimono i ribelli Taiping. Per occ è meglio avere
imperatore debole. Hanno successo. Repressione violente, 20 milioni di morti. il governo si piena a
occidentali. Coltivazione oppio permessa e agevolata. Cinesi totalmente soggiogati.
GIAPPONE – fino a 18° secolo anche più chiuso della Cina. Al vertice sta il mikado (imperatore),
capo spirituale religioso. Il vero potere è nelle mani dei Tokugawa, dinastia nobile che si trasmette
la carica di shogun. Lo shogun è il massimo dignitario imperiale ma di fatto il vero capo. Il paese è
diviso in feudi capeggiati dai daimyo e poi capi locali con eserciti e burocrazie loro. Il resto
contadini, riso. Ci sono anche i samurai, guerrieri di professioni di estrazione nobile che militano
negli eserciti feudali o da soli. I margini ci sono artigiani e i commercianti, scarsamente apprezzati
eticamente. L’etica prevede assoluto rispetto dei vertici. >1853= 4 navi USA si presentano al largo
di Edo (Tokyo) con Perry e chiedono a shogun apertura commerciale dei porti giapponesi. Cede alla
richiesta perché inferiore militarmente e tecnicamente. 31 marzo 1854= trattato con cui apre 2 porti
+ consolato USA; 1858= altri trattati che danno europei diritto di risiedere e muoversi nel paese.
1867=ribellione dello shogun, daimyo e samurai per cacciare europei visti come barbari. 1867-
1868= decaduto shogun e confisca delle sue proprietà terriere; si insedia a Edo governo
dell’imperatore Mutsuhito, un 15enne. Governo composto da funzionari della corte imperiali,
rappresentanti di daimyo ribellatisi allo shogun. 1868= Carta del Giuramento dell’imperatore
Mutsuhito modernizzazione del Giappone. Fase nota come RESTAURAZIONE MEIJI
eguaglianza di tutti davanti a legge, abolizione feudi, ai samurai si apre burocrazia statale, sistema
fiscale moderno, istruzione elementare, esercito nazionale su coscrizione obbligatoria. Si vuole
creare una società disciplinata, una comunità nazionale organica. Riforma religiosa scintoismo è
religione di Stato. Si proibisce il sincretismo religioso (la contaminazione buddista). Riutilizzazione
in chiave politica della tradizione cosmogonica scintoista: imperatore è discendente della dea del
sole, è divinità terrena e capo supremo della Chiesa scintoista. I valori sono il rispetto per la
famiglia e l’obbedienza ai genitori. Relazione analogica tra famiglia e stato. Inoltre le terre
sequestrate ai Tokugawa procurano risorse tali da poter finanziare imprese industriali acquisto
tecnologia occidentale, tecnici stranieri, invio a estero di studenti bravi in materie tecnico
scientifiche. I samurai sono le future dinastie imprenditoriali (Mitsubishi cantieristica e trasporto
navale).
INDIE ORIENTALI (OLANDESI) - Le colonie olandesi sono gestite dalla Compagnia delle
Indie, scioltasi nel 1800 perché sommersa dai debiti. 1816: tutta la zona è sotto l'autorità dei Paesi
Bassi; 1823: ribellione dei contadini guidati dal Principe Dipanegara (Repressa); 1830: introdotto il
Sistema delle colture → 1/5 delle coltivazioni versate ai funzionari olandesi come saldo (tè,
cannella, tabacco, caffè) poi commercializzate dalla Compagnia Commerciale Olandese (1823) →
in questo modo l'Olanda compensa le perdite subite dopo la scissione del Belgio → stato di tensione
e ostilità tra contadini e governatori olandesi.
AUSTRALIA - Dai primi dell'800 è zona di emigrazione e colonia di insediamento per civili che
dalla G. Bretagna e dall'Irlanda vi si recano in cerca di fortuna. Dal 1851 vero e proprio boom,
grazie alla scoperta di giacimenti d'oro.
NUOVA ZELANDA - Chi si dirige in Australia viene poi qui a cercare fortuna ma la popolazione
maori, originaria del luogo, oppone una tenace resistenza.
CANADA - Controllato sin dalla fine della guerra dei sette anni (1763) dalla G:B, che man mano si
muove verso ovest, nel 1867 i territori vengono riuniti in una Confederazione del Canada.
SUDAFRICA- Tensioni tra amministratori inglesi e coloni boeri (lì dal 1652); tra 1835 e 1840 una
grossa parte della comunità boera si sposta più a nord e fonda lo Stato libero di Orange e la
Repubblica Sudafricana del Transvaal. Gli inglesi intanto ampliano i loro possedimenti a est.
AFRICA - È terra di esplorazioni geografiche, ma interessa molto le potenze europee per le attività
commerciali che vi si possono realizzare.
CAPITOLO 20, LE ORIGINI DEL PENSIERO SOCIALISTA - fine '800--> il quadro sociale è
diverso. molti hanno frequentato almeno la scuola elementare, sanno leggere e sanno farsi un'idea
autonoma della loro collocazione sociale o delle loro possibili aspirazioni politiche. anche chi è
analfabeta può comunque entrare in contatto con gli altri nei pub o negli intervalli di turno di
lavoro.
nuovi pensieri e speranze derivano dai sistemi filosofici elaborati da intellettuali Nobili e Borghesi
nella prima metà dell'800 che hanno cominciato a osservare le trasformazioni sociali prodotte
dall'industrializzazione. Anni '20--> Claude-Henri de Saint-simon, aristocratico, teorizza la nascita
di una futura società dominata da produttori e da tecnici. > Robert Owen, industriale gallese, cerca
di costruire un'impresa modello nella quale edifica case per gli operai mettendo in piedi scuole e
luoghi di ritrovo per la socialità collettiva. Charles Fourier pensa qualcosa di simile e sarebbe per la
creazione di comunità autosufficienti basate su principi egualitari. questi esperimenti non hanno
successo. Etienne Cabet è il primo a usare la parola Comunismo per descrivere società future in cui
c'è stato il superamento delle contraddizioni e dei contrasti delle società industriali in cui i beni e
strumenti di produzione sono possedute e gestite in modo comunitario. Anche Pierre Joseph
Proudhon nel saggio Che cos'è la proprietà? nel 1840 afferma che la proprietà è un furto e si fa
sostenitore dell'anarchia che combatte contro ogni centro di potere e che porti alla costruzione di
una società priva di stato e perfettamente egualitaria. Flora Tristan--> anche lei sogna una società
egualitaria ma si focalizza sulla questione femminile.
infine Marx ed Engels influenzano il movimento socialista con l'analisi delle modalità di
funzionamento del sistema capitalistico e delle forme di produzione introdotte dalla rivoluzione
industriale e dal macchinismo. lo chiamano <<socialismo scientifico>> per differenziarsi dalle due
righe cosiddette utopistiche. Manifesto del partito comunista (1848) in cui mettono in chiaro i punti
della loro proposta politica. Engels aveva scritto già "Situazione della classe operaia in Inghilterra"
pubblicato nel 1845 dove aveva descritto le terribili condizioni degli operai. infine Marx nel
Capitale pubblicato nel 1867 descrive le caratteristiche e limiti del sistema di produzione industriale
capitalistico. Esso infatti avrebbe in sé limiti e contraddizioni che lo spingono verso una crisi
generale che provocherà la fine. vede due classi principali in contrasto di interessi: operai
impoveriti (proletariato) e un numero sempre più piccolo di imprenditori (borghesia). È una lotta di
classe. ci saranno crisi periodiche di sovrapproduzione, cioè saranno prodotte più merci di quante il
mercato ne possa assorbire. il processo di polarizzazione della società non ha luogo ma
nell'immediato eembra di sì perché c'è la discesa dei prezzi della grande depressione interpretata
come una crisi di sovrapproduzione. Dunque chiunque aspiri a una società più giusta deve
collaborare a creare organizzazioni politiche capace di diffondere visioni critiche del sistema socio-
economico vigente e quindi li accelerare l'evoluzione della lotta di classe. l'esasperazione del
conflitto sociale avrà come esito la rivoluzione che porterà alla crisi conclusiva del capitalismo
industriale. ESTRATTO MANIFESTO PAG 446. È un movimento internazionalista. Le leggi del
sistema industriale e le sofferenze del proletariato sono le stesse in ogni luogo. '50-'60-->
organizzazioni sindacali operaie socialiste. Si tratta dell'Associazione internazionale dei lavoratori,
nota come Prima Internazionale.
ANARCHICI E SOCIALISTI – Associazione è divisa in due fazioni. Una segue la prospettiva
marxista e ritiene che si debbano formare organizzazioni politiche strutturate per preparare le
condizioni dello scoppio della rivoluzione. Ci sarà una fase transitoria di <<dittatura del
proletariato>> in cui i capi dovranno riorganizzare sistema produttivo e sociale. > Vi si oppongono
gli anarchici, guidati da Michail Bakunin. La rivoluzione deve essere accompagnata da azioni
dimostrative esemplari senza un partito guida. Abolizione di ogni autorità statale per arrivare a
società di individui liberi e uguali. Sono contro strutture politiche organizzate e ogni gerarchia.
V Congresso dell’Associazione internazionale dei lavoratori  all’Aia (1872). Il proletariato pyò
agire solo come partito politico. Le due fazioni si dividono.
Il movimento anarchico ha diffusione rurale in zone a scarsa industrializzazione (Russia, Italia,
Spagna). L’attentato terroristico vs simboli borghesi diventa l’arma principale per scuotere le masse
e indurle alla ribellione. Nessuno degli attentati fa scattare alcuna rivoluzione. Sembrano
inutilmente crudeli. Prevale la linea marxista. dopo scissione del 1872 l’Associazione internazionale
dei lavorati si scioglie nel 1876.
1875 primo partito socialista in Germania (Partito socialista dei lavoratori di Germania dal
1891 Partito socialdemocratico tedesco). Diventa una realtà politica nuova e di massa.
1880 Partito operaio francese spaccatisi e poi riunitisi della Sfio,
1889 Partito socialdemocratico austrico.
1892 Partito dei lavoratori italiani Partito socialista dei lavoratori italiani nel 1893.
1898 Partito operaio socialdemocratico russo.
PARTITI POLITICI MODERNI – sono associazioni federali, cioè raccolgono le adesioni di
associazioni operaie o contadine locali. Si paga una quota associativa (finanziamento). Sono
associazioni formali, cioè hanno uno statuto che delinea gli obiettivi e descrive le cariche
organizzative previste di tipo elettivo. I militanti, soprattutto, devono condividere e rispettare i
principi del programma e rispettare la linea del partito. Si riuniscono periodicamente in congressi.
Si servono di giornali e quotidiani. 1891 Filippo Turati, esponente del socialismo italiano, fonda
<<Critica sociale>>, rivista. 1896 fondato l’avanti, del partito socialista italiano. + giornali
socialisti di diffusione locale. C’è poi una serie di associazioni collaterali, come circoli ricreativi,
associazioni giovanili, femminili o ginniche + organizzazioni sindacali dagli anni ’70. Uno
strumento di protesta era lo sciopero, cioè astensione simultanea dei lavoratori dal lavoro (turni di
lavoro più brevi, condizioni lavorative migliori, retribuzioni più alte). Con gli anni gli obiettivi si
fanno più politici. 1 maggio 1890  sciopero generale in tutta Europa x dimostrare forza del
movimento socialista (marce, comizi, scontri repressi spesso duramente). L’apparato associativo
assicura l’esistenza di nuclei permanenti di militanti x garantire propaganda e di proselitismo presso
operai e contadini. Nascono canti, musiche, simboli, rituali, come la bandiera rossa. Immagine
dell’operaio che spacca le catene elementi di virilismo ma è antibellicista e liberatorio. 1
maggio festa dei lavoratori, in onore di bomba lanciata tra la folla a Chicago. Il movimento
socialista celebra i suoi martiri. Non abbandonano mai la retorica rivoluzionaria. Per loro le
istituzioni statali esistenti sono strumenti in mano degli sfruttatori; la liberazione dei lavoratori può
avvenire solo con l’esproprio degli strumenti di produzione e la loro gestione comune. Il Partito
vuole conquistare i poteri pubblici. Tutti i partiti socialisti sono internazionali legati da fratellanza
proletaria.
1889  Internazionale socialista, Seconda internazionale. Ha la forma di una federazione tra i
partiti socialisti nazionale di orientamento marxista e dal ‘900 dispone di segreteria permanente a
Bruxelles.
DIVERGENZE E CORRENTI NELL’AMBIENTE SOCIALISTA – si dividono sulle modalità
della lotta politica. Il dibattito politico è forte nella socialdemocrazia tedesca.
1899  Bernstein non è ortodossamente marxista. dice che la dualità non si è manifestata. Per lui il
Partito socialdemocratico non deve puntare subito alla rivoluzione ma a riforme per migliorare la
vita delle classi operaie e di collaborare con forze politiche democratiche. Rosa Luxemburg invece
insiste sulla linea radicale e sulla rivoluzione sociale e politica. Karl Kautsy mediazione tra
Bernstein e Liebknecht/Luxemburg ma insiste su rivoluzione ma con tempi più lunghi.
1898 Partito socialdemocratico russo. 2 minoranze nel congresso del 1903: menscevichi=
minoritari, vogliono modello della Spd e linea moderata di Kautsky (riforme, rivoluzione ma non
subito); bolscevichi= Lenin; rivoluzione immediata proprio in ragione delle condizioni della società
russa, solida alleanza di contadini. Si deve costituire un partito nuovo formato da militanti
disciplinati capace di svolgere ruolo di avanguardie della rivoluzione. 1912 bolscevichi si
separano da menscevichi, costituito il Partito operaio socialdemocratico (b.),
inizio XX secolo  sindacalismo rivoluzionario (anche detto anarco sindacalismo), soprattutto
nelle associazioni sindacali francesi ma anche in Italia e Spagna. Ricorrono a scioperi generali.
Radicalizzazione dello scontro politico e sociale. Caso britannico e statunitense sono diversi.
LABURISMO BRITANNICO – 1883  Social Democratic Federation, promossa da Henry
Hyndman, borghese convertitosi a marxismo. Non ha successo e poco seguito.
1884 Fabian Society, promossa da intellettuali borghesi (Bernard Shaw e Sidney/Beatrice Webb).
< Fabio che aspetta il momento giusto vs Annibale. Fabio Massimo Il Temporeggiatore. Hanno una
visione gradualistica dell’avvento del socialismo e le trasformazioni non potranno che avere luoho
in una cornice parlamentare e costituzionale. Non è vero movimento politico ma influenza opinione
pubblica.
1868 associazioni sindacali che si coordinano attraverso le Trades Union Congress, che raccoglie
diverse associazioni.
1871 Gladstone approva il Trade Union Act che riconosce le Trade Unions (sindacati) come
legali. Collaborazione politica fra Trades Union Congress e il Partito liberale.
Anni ’90  crisi politica dei liberali + crescita del movimento sindacale di Hardie, operaio
sindacalista che tenta la costituzione di un partito socialista autonomo, cioè l’Independent Labour
Party. Non è socialista ma laburista, a indicare il rapporto privilegiati con i sindacati. Non sfonda. Il
governo reprime gli scioperi con i crumiri (lavoratori non sindacalizzati). Hardie propone ai
sindacati una conferenza nazionale per la riorganizzazione politica dei lavoratori.
1900 conferenza a Londra, nomina un Labour Representation Committee che deve scegliere i
candidati da presentare alle elezioni politiche, contano molto sulla rappresentanza e azione
parlamentare. Ottengono il sostegno dei sindacati per presentarsi come organismo politico forte.
1903 Partito liberale sigla accordo elettorale e politico segreto con il loro segretario MacDonald.
Elezioni 1906 i liberali trionfano e anche i candidati Lrc. Decidono di chiamarsi Labour Party
programma moderatamente riformista. Diventa per questo essenziale per la formazione di governi
liberali.
PERCHE’ NON C’E’ SOCIALISMO NEGLI STATI UNITI - 1886  FONDAZIONE
DELL’American Federation of Labour. Crescono le adesioni anche se è molto selettiva con le
iscrizioni (no neri, no donne, no immigrati). Ha carattere apolitico e non vuole rivoluzione.
Attivissima con scioperi, duri e numerosi, spesso duramente repressi.
Inizio ‘900  gli scioperi dei sindacati nordamericani hanno un numero di lavorati superiore agli
scioperanti europei.
1901  fondato il Socialist Party o America. Successo massimo nel 1912 ma risultati miseri e non
duraturi nel tempo. non mette radici, come la Industrial Workers of the World fondata nel 1905.
Essa avrebbe obiettivi rivoluzionari in vista del rovesciamento del sistema capitalistico. Dure
repressioni. Muore lì.
Perché non sfonda? Motivi:
a)contesto politico in cui hanno da tempo suffragio universale maschile e sono attivi partiti politici
organizzati di massa (repubblicano e democratico), anche se in forma clientelare all’inizio. Poi
norme anticorruzione a inizio ‘900 che hanno come effetto di disincentivare la partecipazione di
strati più bassi e quindi potenziali socialisti.
b)la classe operaia americana ha divisioni interne soprattutto etniche. Gli immigrati recenti non
anglosassoni sono emarginati socialmente come gli afroamericani. Mansioni poco qualificate
perché poco istruiti. Sono una minaccia. Il Partito democratico promette limiti all’immigrazione.
Pericolo giallo, cioè concorrenza cinesi. Quindi in che senso potrebbe attecchire un movimento
internazionalista come quello socialista?
c)i bianchi anglosassoni americani delle classi operaie conservano il mito della mobilità sociale. La
conflittualità sindacale è vista come un ostacolo al sogno americano. Esso ha un effetto
politicamente stabilizzante. Inoltre a inizio ‘900 vige in America un sistema rigidamente bipartitico
che non ha spazio per socialismo.
CAPITOLO XXI. NAZIONALISMO E RAZZISMO - Insegnamento della Nazione (sentirsi
parte di una comunità nazionale): è molto più forte dell'internazionalismo perché passa attraverso lo
Stato; sono gli stati che devono svolgere questa funzione di insegnamento, attraverso dei potenti
strumenti a loro disposizione → scuola (istruzione elementare obbligatoria), esercito, rituali
pubblici (rispetto nei confronti dei simboli).
LA SCUOLA E L'ESERCITO - SCUOLA: si disegnano programmi scolastici privilegiando lo
studio della lingua nazionale, della letteratura nazionale, della storia nazionale. Frammento di
“Cuore” di Edmondo De Amicis → nella prefazione si augura che il libro possa circolare nelle
scuole. E' il diario di un bambino che racconta le esperienze del proprio anno scolastico (terza
elementare), con alcuni interventi del padre, della madre e racconti del maestro. Es. l'amore per la
patria spiegato dal padre → Nazione = comunità biologica e naturale, una famiglia allargata. L'amor
di patria nasce dal confronto e contrasto con gli altri/stranieri. Poiché sono valori molto diffusi nella
borghesia, il problema è far arrivare il messaggio anche alle comunità rurali. ESERCITO:
strutturato sulla base del principio della coscrizione obbligatoria (in Prussia dal 1814, in Russia dal
1861, negli altri paesi viene adottata una volta visti i risultati di quello prussiano). Dentro gli eserciti
i graduati pongono grande attenzione a vari aspetti: che tutti parlino la lingua nazionale, deve essere
una sorta di “scuola” della Nazione (devono imparare a vedere il servizio militare come qualcosa di
positivo), spesso vengono spediti lontano da casa per poter conoscere il pause a cui appartengono e
non parlare i propri dialetti, i vari rituali come quello dell'alzabandiera, i servizi di guardia, ecc
hanno un significato culturale, che è quello di servire la Patria. → Militarizzazione della
mascolinità: per essere un vero uomo bisogna saper combattere.
I RITUALI PUBBLICI - Da fine '800 vengono inventate vere e proprie Feste Nazionali → giorni
di festa in cui non si lavora, si seguono rituali e parole specifici, servono a far sentire tutti parte di
una comunità. Molto importanti sono le sfilate militari e spesso ricordano proprio dei successi
militari. Regno d'Italia (festa ereditata dal Regno di Sardegna) → Festa dello Statuto (prima
domenica di giugno), sfilata dell'esercito e discorsi patriottici. Viene raccontata in “Cuore”
nell'episodio dell'11 giugno 1882 (qui si svolge durante la seconda domenica di giugno, perché è
morto Garibaldi). Germania → Sedanfest (vittoria di Sedan sull'esercito Francese). Francia →
commemorazione per la presa della Bastiglia. Carattere mortuario delle celebrazioni nazionali →
Nazionalismo ottocentesco: grande spazio all'idea della morte. Il culto della morte deriva dalla
tradizione cristiana. Fine '800: “statuomania” (statue dedicate a condottieri e re nel corso del
Rinascimento, ora si celebrano eroi e padri della patria dopo la loro morte) , cambio dei nomi delle
vie → la statua funebre esce dal luogo santo. In questo modo viene data una qualche tipo di
spiegazione alla morte: esistono morti che nobilitano. Il Nazionalismo incorpora in questo senso la
cultura romantica: presenza di un'aurea religiosa → non vengono allontanati la morte e il dolore, ma
si impara in qualche modo a sopportarli (es. Cristo della Passione).
IL NUOVO RAZZISMO - Il quadro si completa quando i tratti biologici ricevono una spinta
potente dalla nascita del Razzismo Scientifico → sviluppando un pensiero coerente con quello
dell'idea di comunità biologica. Pensiero razziale: differenza tra razze; Pensiero razzista: gerarchia
tra classi. Esposizioni universali: organizzati zoo umani, ricostruzione di villaggi extra-occidentali,
visti come animali in gabbia. Scritti Pseudo-scientifici (anche gli scritti di Darwin si confondono col
pensiero razziale): DE GOBINEAU. “Saggio sull'eguaglianza delle razze umane”. Esistono tre
razze ed una gerarchia: bianca > gialla > nera. Questa teoria avrà un triste sviluppo → pericolo della
mescolanza tra razze che potrebbe provocare una degenerazione. C.DARWIN. Naturalista inglese,
non ha mai sostenuto che vi fossero delle gerarchie. “L'origine della specie” → Origine della vita
avvenuta milioni di anni prima rispetto a quella dell'uomo (polemiche perché considerato un attacco
a quello che si racconta nella Bibbia); sostiene inoltre che la selezione naturale è fondamentale.
“L'origine dell'uomo” → applica la teoria della selezione naturale, affermando la teoria della
Monogenetica (presenza di un unico gruppo umano in origine, che poi ha dato vita a varie comunità
razziali). Es. passo in cui introduce una visione “razzista” (involontaria). F.GALTON (cugino di
Darwin). Statistico e antropologo, applica in modo più rigido e rigoroso le teorie darwininiane.
Fonda l'eugenetica: disciplina che ha come finalità quella di conservare un buon patrimonio
genetico. G.VACHER DE LAPOUGE. Sostiene che sebbene ci siano state mescolanze tra razze,
questo non ha intaccato la purezza dei caratteri dominanti. Afferma la presenza di una distinzione
anche all'interno della popolazione europea → homo europeus/ariano (centro-nord Europa, alto,
biondo e carnagione chiara); homo alpinus (più basso e più scuro); homo mediterraneus (basso,
capelli neri e occhi marroni). Presenza in Europa anche della razza ebraica (con una propria
connotazione biologica): pericolosi per la civiltà europea perché inclini ad essere governati
dall'avidità. Secondo lui bisogna tradurre l'eugenetica in un piano d'azione politica → eutanasia
razziale (accoppiamento programmato, realizzabile secondo lui solo dopo la rivoluzione socialista).
H.S.CHAMBERLAIN. Inglese che vive in Germania; riassume le teorie precedenti aggiungendovi
un punto: l'espressione maggiore della razza ariana si trova in Germania e la massima minaccia è
rappresentata dalla comunità ebraica (avrà un peso nella formazione di Hitler).
RAZZISMO MILITANTE IN EUROPA - In Europa, vi sono manifestazioni di razzismo
militante che colpisce gli ebrei. Russia: le comunità ebraiche qui ricevono un trattamento più
pesante (rispetto al resto d'Europa) → in singole aree vengono aggrediti, picchiati ed uccisi
(Pogrom = distruzione). Molti si vedono costretti a emigrare (anche in Palestina). Nel resto
d'Europa sin dalla fine del XVIII secolo sono stati avviati processi di emancipazione, grazie ai quali
sono state abolite molte norme discriminatorie e molte di queste persone occupano posti in primo
piano nel campo delle finanze, della scienza, delle arti, ecc. Esiste comunque una parte di opinione
pubblica che è ostile:
-Accusati di aver ucciso Gesù Cristo, di compiere pratiche rituali omicide (verso i bambini), di
rubare ostie consacrate per profanarle → accuse prive di fondamento;
-Ostilità verso i matrimoni intra-comunitari (visti male soprattutto dal discorso nazionalista);
-La maggior parte sono commercianti e hanno stretto rapporti stretti con famiglie di altre città
portuali (legami conservati); per questo i nazionalisti li considerano una minaccia per l'integrazione
(Nazione dentro la Nazione, corpo estraneo).
Francia, 1894-1906: Caso Dreyfus → lo stato maggiore dell'esercito francese scopre che dei segreti
militari sono stati passati all'esercito tedesco da una spia. Dopo un'inchiesta viene accusato Alfred
Dreyfus, ebreo impiegato dello stato maggiore, condannato alla deportazione. Scoppiano grandi
polemiche, alimentate dalla moglie e dal fratello, che chiedono la revisione del processo. L'opinione
pubblica francese è divisa tra colpevolisti (l'Action Française: gruppo antisemita) e innocentisti (tra
cui lo scrittore Emile Zola che pubblica sul giornale L'Aurore una lettera aperta di protesta dal titolo
“J'accuse”. Le posizioni antisemite si basano in gran parte sul libro di E. Drumont “La Francia
Giudea” in cui si racconta che la sconfitta contro la Prussia sia stata dovuta ad un complotto degli
ebrei francesi (non ci sono prove concrete, ma il libro vende molto). Inoltre nel 1897-98 inizia a
circolare un documento falso, scritto dagli antisemiti francesi per conto della polizia segreta zarista,
dal titolo “Protocolli dei saggi anziani di Sion” (congiure per prendere il potere nel mondo). Il
giornalista Theodor Herzl, molto colpito da questa violenza, pensa che gli ebrei debbano trovare
una soluzione, nel libro “Lo stato ebraico” (1896) afferma che gli ebrei devono trovare una propria
patria. Nel 1897 convoca un congresso e fonda l'Organizzazione Sionista Mondiale, che dirigerà
fino al 1904. All'interno coesistono varie visioni: sionisti pratici e sionisti moderati (cercano il
consenso delle potenze europee). Nel frattempo continuano i flussi migratori dalla Russia. Nel 1909
si fonda una comunità ebraica in Palestina, a Tel Aviv)
RAZZISMO MILITANTE NEGLI STATI UNITI - Negli ultimi anni dell'800 molti Stati, sia al
nord che al sud, varano una politica segregazionista nei confronti dei neri, con una serie di leggi che
li escludono dalla vita pubblica (voto concesso a chi sa leggere e scrivere, a chi è figlio o nipote di
persone che hanno già votato in precedenti elezioni, pagamento di una tassa apposita per essere
iscritti nelle liste elettorali) e che pratiche per dividere bianchi e neri (scuole separate e spazi distinti
sui mezzi pubblici). 1881: Booker T. Washington, giovane insegnante figlio di una schiava nera e di
un piantatore bianco, fonda in Alabama il Tuskegee Institute (scuola tecnica riservata a studenti
neri). 1909: fondata la National Association for the Advancement of Colored People, il promotore è
William E.B. Du Bois, un nero del New England con una carriera eccezionale (uno dei più
importanti sociologi dell'epoca). Altre minoranze etniche subiscono il razzismo dei bianchi
statunitensi:
-Decimazione sistematica dei pellerossa (le guerre indiane accompagnano il completamento
dell'espansione nei territori dell'ovest 1876-1890) che si accompagna alla distruzione del loro
ambiente di vita → i superstiti sono chiusi in aree di ghetto, le “riserve”, dove in parte si
abbandonano a depressione e alcolismo.
-Difficile integrazione anche per gli immigrati dall'Europa mediterranea e orientale (portoghesi,
spagnoli, italiani, russi, slavi, di confessione cattolica/ortodossa, non parlano inglese) → lavori più
umili, tendono a formare quartieri che ricostruiscono in parte le comunità d'origine.
CAPITOLO XXII, LA POLITICA IN OCCIDENTE – Nazionalizzazione delle masse
integrazione socio-politica. Servono anche norme più concrete, come l’estensione del diritto di
voto, + forme di democratizzazione. Queste cose sono sostenute dai liberal conservatori e dai liberal
democratici.
1867 Benjamin Disraeli, conservatore, amplia corpo elettorale britannico. Otto Von Bismarck
concede suffragio universale maschile convinto che i contadini voteranno per i loro capi naturali.
John Stuart Mill pensiero liberale e democratico; libertà individuale è essenziale, è a favore
dell’ampliamento del diritto di voto ai meno abbienti e alle donne. Gladstone emerge tra i liberali
britannici per molte riforme. In questi casi, aprono i confini del politico per motivazioni di carattere
difensivo.
In ogni caso, rimangono escluse le donne perché considerate inadatte psicologicamente e troppo
dipendenti da figure maschili. Le cose stanno cambiando. Mill dice che è stata la moglie ad aprirgli
gli occhi. Poi sono le stesse donne a dotarsi di organizzazioni per la loro emancipazione politica e
civile. Soprattutto nei paesi protestanti idea di eguaglianza spirituale del sacerdozio universale dei
credenti + lettura della Bibbia= incoraggiamento a indipendenza intellettuale e sociale. Tra i
quaccheri uguaglianza esplicitamente riconosciuta. Nascono così le prime scuole femminili
elementari e superiori ma presto donne desiderarono tutto il resto, non appena avuto un briciolo di
istruzione (Cristine Frederiksen, insegnante danese).
Stati Uniti e Gran Bretagna  movimenti suffragisti, estensione del diritto di voto. Protestanti +
istituzioni rappresentative da tempo. In Europa è diverso. Sono cattolici. Dopo il 48-49 si fondarono
organizzazioni per emancipazione civile e politica femminile ma sono meno dinamici e più relegati
a organizzazioni caritative laiche o ordini conventuali. Opinione pubblica ha scarsa sensibilità.
Inoltre i movimenti femminili continentali sono divisi internamente perché esiste movimento
socialista. Alcune donne sono borghesi e liberali e sono favorevoli al voto, altre donne sono
socialiste e non vogliono contatti con le borghesi. I movimenti femminili interni ai partiti socialisti
sono molto cauti socialisti temono che cattoliche votino conservatori, pensando che sia questione
marginale il voto femminile rispetto a rivoluzione. In ogni caso, sarà dopo la rivoluzione. Inoltre
pochissime donne hanno ruoli di responsabilità nei partiti socialisti europei. <<Eguaglianza dopo la
rivoluzione>>. Per ora i risultati sono deludenti.
Inizio ‘900  suffragio universale maschile in USA, Fr, Germ, Sp e suffragio allargato in GB e Ita.
Il voto non basta se si tratta di contadini poveri e morti di fame. Servono riforme. Politiche sociali x
legalizzazione di sindacati e scioperi x migliorare condizioni + sistemi previdenziali e assistenziali
+ sistemi educati elementari statali. Chiesa cattolica oppone resista vigorosa vs laicizzazione. (ES:
Pio IX). Morto Pio IX, segue Leone XIII indirizzi innovativi a livello sociale. 1891, Rerum
Novarum (enciclica) conferma condanna socialismo ma necessità di trattare operai meglio; insiste
su doveri operai (laboriosità, frugalità, rispetto ordine sociale); possono essere create associazioni
operaie e artigiane legittimità a società mutualistiche cattoliche. Sviluppo corrente di
DEMOCRAZIA CRISTIANA. Teorico maggiore ne è Giuseppe Toniolo= equa relazione tra
lavoratori e datori di lavoro per sviluppo economico dinamico senza fratture sociali. Si diffonde
orientamento teologico del modernismo aggiornata interpretazione dei testi sacri. Si oppone
Leone XIII. Scomunica dei modernisti. Nel ’900 continua il processo di laicizzazione con il
trasferimento delle funzioni amministrative e educative dalle istituzioni ecclesiastiche a quelle
statali, con una separazione tra sfera statale e religiosa. In parallelo, però, c’è una netta
sacralizzazione della sfera del politico. La nazione e i suoi personaggi diventano qualcosa di sacro.
Sviluppo di una religione politica (statuomania, Pantheon di Parigi).
STATI UNITI – dopo guerra di secessione la guerra politica vede opporsi repubblicani e
democratici. Partito democratico= antiprotezionista, autonomia degli Stati, radicato tra agricoltori e
contadini bianchi del sud e dell’ovest; Partito repubblicano= protezionisti, sostenuti da industriali a
nord est e da immigrati protestanti. Lotta animata da campagne elettorali vivaci (<<macchine del
partito>>, organizzazioni locali che reclutano). Uso sistematico dello spoils system, clientelismo,
corruzione.
Anni ’80= critiche al sistema. All’inizio dalle campagne dell’ovest per effetti della crisi agraria.
Diminuzione dei prezzi dei prodotti agricoli a causa di aumento dell’offerta, contadini in ginocchio,
vogliono abbassati i tassi di interesse sui prestiti, sui costi dei macchinari, sementi, fertilizzanti.
Nascono le Farmer’s Alliances ma non sono ascoltati. Retorica politica razzista, città luoghi di
corruzione. I 2 partiti ne sono espressione.
1892= farmers si uniscono in People’s Party (Partito populista). Vogliono: nazionalizzazione
ferrovie e telegrafi, restituzione al demanio delle terre incolte, creazione sistema di crediti e
magazzini federali.
1896= People’s Party si unisce a Partito Democratico; sostengono un candidato populista e razzista
– William Bryan – sconfitto da candidato repubblicano William McKinley.
ETA’ PROGRESSISTA (1901-1909) – presidente repubblicano in questa fase. Lotta contro le
grandi aziende o i trust di grandi aziende (cordate di imprese).
1890= Sherman Anti-Trust Act, cioè limite agli accordi tra imprese. Legge poco efficace. Azione
per ridimensionare le attività della Standard Oil, società petrolifera di Rockefeller;
1903= istituzione di ministero del Commercio e del Lavoro; 1906= Meat Inspection Act e Pure
Food and Drug Act. + forme di assicurazione per lavoratori x infortuni e malattie. Limiti a orari di
lavoro a donne e bambini; 1902= tratta questione dei rapporti di lavoro intervenendo personalmente
a uno sciopero. 1906= Hepburn Act per costi di stoccaggio e tariffe più
basse alle compagnie ferroviarie. Continua la lotta contro la corruzione politica, cavallo di battaglia
populista agrario. Norme che circoscrivono possibilità di ricorso allo spoils system + altre norme
che finiscono per limitare la partecipazione politica in nome della pulizia della politica. Es: obbligo
di registrarsi a liste elettorali + proibizione di dare schede elettorali precompilate (quindi esclusi i
meno alfabetizzati). Astensionismo indotto.
1909= Roosevelt lascia spazio al collega William Howard Taft. 1912 R. fonda un partito personale
(Partito progressista e si candida alle presidenziali vs Taft. Democratici presentano Woodrow
Wilson che vince le elezioni. Wilson ha base elettorale tra i farmers dell’Ovest 1913= W crea la
Federal Reserve, cioè la banca centrale. Il 16° introduce una tassa federale sui redditi; il 17°
l’elezione diretta dei senatori. 1914= Clayton Anti-Trust Act istituisce la Federal Trade
Commission inchiesta nei confronti di pratiche che limitano la libera concorrenza o danneggiano
i consumatori. 1916= approvato il Federal Farm Loan, cioè un sistema di crediti agricoli promosso
attraverso il governo federale. Altre norme tutelano l’azione dei sindacati (orario bambini, giornata
di 8 ore, assicurazioni). Nonostante le norme anti-trust, lo stretto legame tra politica e grande
industria non è reciso per niente. Le donne in quei tempi iniziarono a partecipare al movimento
abolizionista che chiede la proibizione del commercio di schiavi e schiavitù. 1840= esclusione delle
donne dalla Convenzione mondiale antischiavista; allora le donne nordamericane di Seneca Falls,
NY, organizzano la prima Convenzione sui diritti delle donne. 1890= le numerose associazioni
creatisi si uniscono nella National American Woman Suffrage Association soprattutto donne
protestanti chiedono un referendum per il diritto di voto alle donne stato per stato. Risultati vari. Gli
Stati economicamente e culturalmente più avanzati sono anche quelli in cui l’opposizione al voto
femminile è più tenace.
Per controbilanciare l’esclusione di cui sopra dei meno alfabetizzati, si promuovono iniziativa di
stampo nazionalistico per riconciliare le varie parti della nazione statunitense bianca. Ha inizio
l’espansione imperialistica statunitense con la guerra contro la Spagna del 1898 (R partecipa)
coronata dalla vittoria e dalla retorica del destino degli USA nel mondo. Ufficialmente è un
sostegno a una rivolta indipendentista antispagnola scoppiata a Cuba nel 1895 e gli permette di
perseguire la “civilizzazione” e la liberazione di essi.
1901= ridisegnazione del National Mall di Washinton, luogo simbolo.
14 giugno 1777= Flag Day con messaggio presidenziale.
1892= Columbus Day + giuramento di fedeltà alla bandiera di scolari.
Ora tutti in America si uniscono in nome della pelle bianca, malgrado le differenze economico
sociali, ed escludono immigrati e afroamericani. Film simbolo, la Nascita di una nazione di
Griffith celebrata opera benefica del Ku Klux Klan. Ossessione per la degenerazione delle razze
(Gobineau, Galton, Lapouge). Wilson commenta entusiasta, riguardo il film, che è stato come
vedere la storia scritta con la luce.
REGNO UNITO DAL 1867 AL 1903: LIBERALI E CONSERVATORI – anni ’60-’80 ‘800 
alternanza di governi conservatori (Disreali) e liberali (Gladstone). Due riforme elettorali esito del
loro scontro; riforme che ampliano le dimensioni del corpo elettorale britannico. Si dotano di forme
organizzative permanenti che trasformano le due formazioni politiche in moderni partiti politici.
1853-1883 leggi anticorruzione. Moralismo su base puritana protestante. Inoltre obbligo del
concorso per l’accesso a una carica pubblica e segretezza del voto elettorale + legge del 1883 che
pone limiti alle spese elettorali x stroncare la compravendita dei voti. In questo momento la politica
si basa sulle personalità e non sulla corruzione. Per questo il ruolo delle organizzazioni di partito
diventa importante, sulla base di ideali comuni e obiettivi (programmi di partito).
’70-’80 dell’800  rapporto con le classi operaie e movimento sindacale + questione dell’Irlanda.
1871= approvazione del Trade Unione Act, riconoscimento ai sindacati. 1825= legge che autorizza
gli scioperi senza forma di violenza (proibito il picchettaggio, cioè l’accesso alle fabbriche a chi
vuole lavorare). 1875= nuovo governo di Israeli, non più liberali, legge ammette il picchettaggio
pacifico x ottenere sostegno di operai. Tuttavia il Partito liberale nel 1880 riesce a attirare elettori
con il principio della responsabilità oggettiva dell’imprenditore per gli infortuni involontari sul
lavoro. Anni ‘80= collaborazione politica tra Trades Union Congress (sindacati brit) e il Partito
liberale.
In Irlanda l’unione con la GB è vista come una sottomissione. Nel Nord dell’Irlanda le proprietà
terriere sono nelle mani di proprietari britannici. I britannici sono protestanti, gli irlandesi sono
cattolici. I britannici parlano in inglese e lo hanno imposto in Irlanda, dove parlerebbero gaelico. In
Irlanda si formano associazioni politico culturali che rilanciano la tradizione + richiesta di
autonomia indipendenza nelle più radicali. 1879= Irish National Land League che difende interessi
dei contadini irlandesi. 1880= raggruppamento politico nazionalista a capo di Charles Parnell.
Ripongono speranze nei liberali di Gladstone; in I. però sono attive società segrete nazionaliste che
agiscono tramite azioni terroristiche (uccisione ministro del governo Glad.). governo inglese oscilla
tra aiuto a contadini irlandesi e una di dura repressione poliziesca. 1882= Parnell fonda la Irish
Narional League, con un programma autonomista. 1885= risultato deludente dei liberali. Gennaio
1886= concessione all’Irlanda della Home Rule (larga autonomia) con ricostituzione di un
Parlamento irlandese. Allora nazionalisti irlandesi appoggiano Gladstone nuovo governo liberale
nel 1886.
Home rule induce 93 liberali guidati da Joseph Chamberlain a uscire dal partito in nome dell’unione
del Regno Unito. Crisi del governo liberale sostituito da governo conservatore di Lord Salisbury;
elezioni del 1892 liberali hanno cattivo risultato ma rilanciano la Home Rule che ha appoggio di
irlandesi. Approvata da Camera dei Comuni ma respinta dalla Camera dei Lord. Fine carriera
politica di Gladstone.
1885-1886= lunga fase di crisi del partito liberale. Nonostante l’accordo con il Trades Union
Congress molti operai che non votano i conservatori non votano nemmeno i liberali e si astengono.
Il partito conservatore riesce a raccogliere consensi tra i proprietari terrieri e le classi medie
imprenditoriale seguendo politica nazionale imperale; sono vs autonomia irlandese e attuano nuove
iniziative coloniali in Asia e Africa. Competizione a distanza con Germania per il potenziamento
delle flotte. Campagna di rafforzamento di Salisbury di esercito e flotta. Stimolo di sentimenti
patriottici. Ascesa rituale e simbolica della monarchia per la linea di comportamento della Regina
Vittoria. La sua autorità è formale ma simbolica, soprattutto dopo l’elezione a imperatrice
dell’india. Al nazional patriottismo si sovrappone un senso di superiorità vs altri popoli dovuti ai
successi coloniali (lo stesso la competizione con Germania e questione irlandese). Segue un
riaccendersi acuto del rispetto per l’istituzione parlamentare.
REGNO UNITO DAL 1903 AL 1914: RIFORME E CONFLITTI – 1903= accordo elettorale
dei liberali con il Labour Representation Commitee, basi per un partito autonomo della classe
operaia. I liberali si impegnano a sostenere Lrc e gli Lrc pure con loro. Elezioni 1906= trionfo
liberale. Si apre stagione di riforme liberali tutela lavoratori, limite 8 ore in miniera, minimi
salariali, uffici di collocamento per disoccupati, previdenza sociale, indennità di disoccupazione,
pensioni anzianità, assicurazioni. 1909= con il governo liberale di Asquith legge finanziaria che
causa crisi politico istituzionale per l’inasprimento del prelievo fiscale su patrimoni più alti (detta
Bilancio del popolo) elaborata da Lloyd George. Camera dei Lord pone il veto alla legge. 1910=
Asquith con una legge toglie peso alla Camera dei Lord.
Elezioni anticipate nel 1910= dimezzata rappresentanza parlamentare; liberali hanno appoggio di
Partito laburista e nazionalisti irlandesi; così Asquith forma nuovo governo che ripresenta il
Parlament Act. 1911= lord voglio porre veto di nuovo ma Giorgio V pone nuovi lord favorevoli alla
riforma e caccia quelli contrari. La camera dei Lord approva una legge che ridimensiona il suo
potere … ; cancellato uno dei privilegi cetuali più significativi in tutta Europa.
Metà 20° secolo crescono associazioni suffragiste promosse da donne, come nel 1897 con
Millicent Fawcett, National Union of Women’s Suffrage Societies. Nasce da unione di associazioni
preesistenti. Chiede diritto di voto a donne con petizioni a parlamentari liberali. Non ha successo.
Allora nel 1903 Emmeline Pankhurst se ne distacca e fonda la Women’s Social and Political
Union opera di proselitismo con buon successo. Tecniche eccentriche (voto alle donne scritto su
campo da golf o chiedere durante manifestazioni pubbliche quando si avrà intenzione di concedere
voto alle donne). Spesso sono incarcerate.
1910= Asquith annuncia un possibile disegno su voto a donne ma lascia cadere presto la cosa. allora
donne usano tecniche più aggressive con lancio di pietre vs poliziotti o finestre. Arrestate. Sciopero
della fame. Metodo del gatto e del topo. Solo il Partito laburista inserisce nel suo programma il voto
alle donne.
Partito nazionalista irlandese chiede Home rule. Dopo 1910 maggioranza liberale di Asquith si basa
su nazionalisti irlandesi e laburisti. 1912= Home rule per 3° volta. Nell’Ulster (nord ovest) i
parlamentari sono assolutamente contro e sono pronti a resistere anche con le armi. Formazione di
gruppi paramilitari collegati ad associazioni orangiste. 1913= armata volontaria dell’Ulster. Irlanda
cattolica nazionalista si organizza. 1905= Sinn Fein, nuovo partito che sostiene autonomia più larga
rispetto HR. 1913=corpo paramilitare dei Volontari irlandesi vs orangisti. Nell’immediato
prevalgono orangisti dell’Ulster appoggiati da Partito conservatore. Di fronte a una possibile
secessione o guerra civile, Asquith modifica legge sull’Irlanda e dà possibilità all’Ulster di
dissociarsi. Con scoppio prima guerra mondiale, si rimanda legge per autonomia di Irlanda.
LA FRANCIA DELLA TERZA REPUBBLICA – leggi costituzionali 1875= repubblica
presidenziale con un Parlamento bicamerale, Camera dei deputati eletta a suffragio universale
maschile. Dominano gruppi parlamentari repubblicani e radicali guidati da personalità forti. Non
sono ancora partiti che si basano su alleanze parlamentari, clientelismo e corruzione, rapporti
privilegiati con banche e grandi imprese. A destra stanno filomonarchici, neo-bonapartisti, cattolici
integralisti. A sinistra, a inizio ‘900, c’è un’area politica socialista che si allontana dal centro
repubblicano radicale.
A pochi anni, la Terza Repubblica rischia di cadere per colpo di Stato. Il 10 per mano di
MacMahon, convinto monarchico;
1876= tenta di forzare la situazione dopo trionfo repubblicano e, come presidente, decreta lo
scioglimento della Camera e nuove elezioni. Elezioni confermano elezioni.
1889= fulminea ascesa e caduta di Georges Boulanger di carattere patriottico. Allontanato nel 1888.
1888-1889= si ricandida; sua vera intenzione è colpo di Stato per costruire sistema politico
autoritario neobonapartista ma gli manca il coraggio e scappa in Belgio quando le cose si fanno
serie. Condannato in contumacia, suicidio a Bruxelles. 1894-1906= crisi dell’affare Dreyfus.
Le crisi sono controbilanciate da azioni legislative di repubblicani e radicali laicizzazione di Stato
e legislazione sociale. Leggi per riorganizzazione del sistema educativo con intenti nazionalisti e
patriottici (instillare amore per Francia). Segue l’organizzazione di un esercito basato su coscrizione
militare obbligatoria strumento di mobilitazione e socializzazione delle masse. + organizzazione
di un sistema rappresentativo basato su suffragio universale maschile per partecipare attivamente
alla vita della comunità nazionale. La laicizzazione però porta anche a esasperare certi conflitti
ideologici.
1899= gruppi politici radicali, repubblicani, socialisti costituiscono blocco delle sinistre a sostegno
di Pierre Waldeck Rousseau.
1902= blocco delle s. ha maggioranza. Governo di Emile Combes che vuole integrale laicizzazione
di società e Stato.
1905= legge per completa separazione tra Stato e Chiesa.
Nei confronti della questione operaia si alternano politiche repressive e assistenziali. Talvolta
manifestazioni e scioperi vengono repressi nel sangue.
1898: assicurazione volontaria per malattie e infortuni;
1905: limite di 8 ore per il lavoro in fabbrica;
1910: sistema pensionistico;
I socialisti ritengono insufficiente questa politica disorganica, ritirano l'appoggio al governo e nel
1905 fondano la SFIO (Sezione francese dell'Internazionale operaia).
1895: confederazione generale del lavoro;
1905: caduta del governo Combes → governo Clemencau; Grandissima frammentazione e
instabilità politica.
Germania, Austria Ungheria, Russia SUL QUADERNO.

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