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PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE

IMMUNOLOGIA E IMMUNOPATOLOGIA
Prof. Marialuisa Lavitrano

L’infiammazione
INFIAMMAZIONE
Obbiettivi Didattici

§  Infiammazione I. Segni cardinali dell’infiammazione. Fasi


dell’infiammazione. Le cellule dell’infiammazione.
Migrazione cellulare: Chemiotassi, Molecole di adesione.
I mediatori chimici dell’infiammazione: istamina, serotonina,
interleuchine e citochine, prostaglandine, leucotrieni, fattori
di permeabilità e proteasi.

§  Infiammazione II. Infiammazione acuta: I. sierosa, I.


sierofibrinosa, I. catarrale, I. purulenta, I. emorragica.
Infiammazione cronica. Granuloma da corpo estraneo.
Granuloma tubercolare.

INFIAMMAZIONE
DEFINIZIONE

Serie cronologicamente articolata di eventi,


a sede Soprattutto vascolare e mesenchinale,
di risposta ad uno stimolo lesivo con
manifestazioni locali nella zona in cui è
applicato lo stimolo lesivo.

FINALITA’
- Circoscrizione della lesione
- Guarigione

INFIAMMAZIONE
DEFINIZIONE

1.  è un processo dinamico (non e’ uno stato)


2.  è un processo difensivo circoscritto che tende a fissare
la lesione nel punto dove ha agito la causa lesiva
3.  tutti gli eventi hanno sede nello stroma connettivale e
nei vasi
4.  la risposta e’ sempre la stessa qualunque sia la causa
che l’ha provocata

INFIAMMAZIONE
CAUSE

1) CAUSE FISICHE: RADIAZIONI, CALDO, FREDDO, TRAUMI

2) CAUSE CHIMICHE: QUALSIASI SOSTANZA ESTRANEA ALLA


NORMALE COMPOSIZIONE DEI TESSUTI

3) CAUSE BIOLOGICHE: MACROPARASSITI (VERMI)


MICROPARASSITI (BATTERI, PROTOZOI)

INFIAMMAZIONE
TIPI DI INFIAMMAZIONE
ACUTA •  risposta immediata e precoce ad uno stimolo lesivo
•  durata breve (minuti, ore, qualche giorno)
•  formazione di essudato composto da liquidi e
proteine plasmatiche (edema)
•  migrazione di leucociti

CRONICA •  infiammazione continua attiva,


•  distruzione tissutale e tentativi di riparo
procedono simultaneamente
•  durata lunga (settimane, mesi)
•  presenza di linfociti e macrofagi
•  proliferazione vasi sanguigni
•  fibrosi e necrosi tissutale
INFIAMMAZIONE
EVOLUZIONE/ESITI

INFIAMMAZIONE
L’infiammazione.. Un po’ di storia

INFIAMMAZIONE
CARATTERISTICHE

SEGNI CARDINALI

RUBOR ::: CALOR ::: TUMOR ::: DOLOR

RUBOR: fenomeno iniziale (rossore)


aumento della quantità di sangue che arriva al tessuto
infiammato:
vasodilatazione → iperemia attiva → ritardo del flusso venoso
→ iperemia passiva

INFIAMMAZIONE
CARATTERISTICHE

CALOR: aumento della temperatura nella zona infiammata


Dipende:
a) dall’aumento dell’afflusso di sangue
b) lesione del metabolismo delle c. colpite (lesione
mitocondriale)

TUMOR: gonfiore.
Dipende dall’iperemia e dall’aumento della permeabilità
capillare che provoca l’edema

DOLOR: espressione delle modificazioni biochimiche locali


che sono rapidamente avvertite dalle terminazioni nervose

INFIAMMAZIONE
RISPOSTA IMMUNITARIA NATURALE

INFIAMMAZIONE
SEQUENZA DI EVENTI

1.  FASE INIZIALE : VASOCOSTRIZIONE

2.  FASE DELLA VASODILATAZIONE : IPEREMIA ATTIVA

3.  AUMENTO DELLA PERMEABILITA’ CAPILLARE :


ESSUDAZIONE

4.  FUORIUSCITA DAI VASI DI ELEMENTI CELLULARI : DIAPEDESI

5.  FASE DI RALLENTAMENTO DEL CIRCOLO : IPEREMIA


PASSIVA

6.  FENOMENI PRODUTTIVI E RIPARATIVI : GUARIGIONE

INFIAMMAZIONE
1. VASOCOSTRIZIONE

§  Durata brevissima: da 10’’ a pochi minuti


§  Interessa le arteriole precapillari
§  Dipende dalla liberazione di catecolamine: adrenalina e
Noradrenalina contenute nei sinaptosomi delle c. Nervose
§  Riprogrammazione Cellule Endoteliali

INFIAMMAZIONE
2. VASODILATAZIONE

Inizia a livello delle arteriole precapillari


§  Aumento di diametro
§  Rilascio degli sfinteri
§  Apertura di nuove vie collaterali
§  Iperemia
§  Aumento della velocita’ di circolo
§  Aumento della permeabilita’

2a FASE IMMEDIATA

2b FASE TARDIVA

INFIAMMAZIONE
2a. Fase immediata

§  Liberazione di istamina e sostanze istaminosimili


§  L’istamina e’ contenuta nei granuli delle mastcellule.
§  E’ liberata in seguito a degranulazione provocata da
PROTEINE BASICHE DI 5 kdalton

ISTAMINA 3 FORME:
1.  libera (tracce)
2.  combinata (in sol. dopo la distruzione delle cellule)
3.  labile (ottenuta per decarbossilazione dell’istamina)

L’INSTAMINA LABILE E’ LA RESPONSABILE DELLA RISPOSTA


VASOMOTORIA INIZIALE

INFIAMMAZIONE
2b. Fase tardiva

E’ separata dalla fase iniziale da un periodo di latenza


Non e’ prevenuta da trattamento con farmaci antistaminici

Fase tardiva della vasodilatazione a cui si associa l’aumento


della permeabilita’

FATTORI DELLA FASE TARDIVA


§  Vasodilatazione: 2b1 - prostaglandine
2b2 – serotonina
§  Permeabilità: 2b3 – chinine
2b4 - proteasi

INFIAMMAZIONE
2B1. Vasodilatazione PROSTAGLANDINE

§  Sono acidi grassi derivati dalla ciclizzazione


dell’acido Arachidonico per intervento di un enzima
microsomiale: la ciclossigenasi
§  Sono numerose
§  La loro concentrazione aumenta nel corso del processo
infiammatorio
§  Produzione bloccata dai FANS (farmaci antiflogistici non
steroidei)
§  A livello intracellulare stimolano iADENILATOCICLASI ⇒
ampciclico (cAMP)
§  Facilitano la liberazione di istamina

INFIAMMAZIONE
2B1. SINTESI DELLE PROSTAGLANDINE

INFIAMMAZIONE
2B1. Acido Arachidonico

INFIAMMAZIONE
2B2. Vasodilatazione SEROTONINA

§  5 idrossitriptamina

§  Ha un moderato effetto vasocostrittore periferico

§  Coopera nella distruzione delle catecolamine

INFIAMMAZIONE
PERMEABILITA’

INFIAMMAZIONE
2B4. PROTEASI

COMPLEMENTO
§  Sistema complesso costituito da vari fattori che si attivano
a vicenda → attivita’ proteasica
§  Effetto permeabilizzante attraverso la liberazione di
peptidi

INFIAMMAZIONE
Complemento
Sistema del complemento
§  È costituito da proteine circolanti e associate alla
membrana
§  Molte sono enzimi proteolitici -> cascata enzimatica
§  Può essere attivata da tre vie:
§  La via alternativa è innescata quando proteine del
complemento sono attivate sulla superficie microbica
(immunità innata)
§  La via classica è innescata dopo il legame degli anticorpi
(immunità adattativa)
§  La via della lectina è attivata quanto una proteina
plasmatica lega glicoproteine dei microbi attivando la via
classica
INFIAMMAZIONE
COMPLEMENTO

INFIAMMAZIONE
Complemento
Complemento/ Funzioni
§  Opsonizzazione- il C3b
riveste i microbi e ne
promuove il
riconoscimento/ingestione
da parte dei fagociti
§  Chemiotassi -il C5a e il
C3a attraggono i fagociti e
promuovono il loro
reclutamento
§  Lisi - Formazione del
complesso proteico che
distrugge il microbo
INFIAMMAZIONE
3. ESSUDAZIONE

§  Fuoriuscita dai vasi della fase liquida che si raccoglie negli


spazi extracellulari e nella sostanza fondamentale del
connettivo

§  Si stabilisce l’edema infiammatorio

§  E’ la conseguenza della vasodilatazione che porta ad un


aumento della massa di sangue e della pressione che
esso esercita, e dell’aumento della permeabilità

INFIAMMAZIONE
PERMEABILITA’CAPILLARE

Permeabilità capillare

Fenomeno attivo fenomeno passivo


CELLULE ENDOTELIALI PORI CIRCOLARI ø 50 µm
DIACITOSI PORI Rettangolari
Vescicole pinocitotiche (giunzioni intercellulari)

Creazione di nuove aperture per scollamento di cellule


endoteliali contigue

INFIAMMAZIONE
MECCANISMI DELL’ESSUDAZIONE

INFIAMMAZIONE
MECCANISMI DELL’ESSUDAZIONE

INFIAMMAZIONE
ESSUDAZIONE

PASSAGGIO DEL LIQUIDO ATTRAVERSO LA PARETE CAPILLARE


§  Pressione idrostatica: peso del sangue sulle pareti del vaso
§  Pressione colloido - osmotica: dipende dalla
concentrazione dei soluti
INFIAMMAZIONE
MICROCIRCOLAZIONE E ANGIOFLOGOSI
La microcircolazione è costituita dai vasi interposti tra le piccole
arterie e le piccole vene:

Ø Arteriole

Ø Capillari

Ø Venule

Questi sistemi si differenziano per le caratteristiche della loro parete


INFIAMMAZIONE
MICROCIRCOLO
§  Tubo immissario: arteriola precapillare → rete capillare
§  Tubo emissario: venula collettrice

Il liquido apportato all’arteriola esce dal tubo nella prima


metà del capillare → passa nell’interstizio → rientra nei
capillari nella seconda metà

Una parte del liquido uscito non rientra ma è drenato dai


linfatici
INFIAMMAZIONE
INFIAMMAZIONE
CAPILLARE NORMALE

§  Nel tratto arterioso capillare la pressione idrostatica supera


quella oncotica → Fuoriuscita di liquido dal vaso
§  La P.A. diminuisce via via che si allontana dall’arteriola
precapillare
§  A metà del capillare la quantità di liquido che esce
bilancia quella che entra
§  Nel tratto venoso capillare la pressione oncotica supera
quella idrostatica → Riassorbimento nel vaso

INFIAMMAZIONE
CAPILLARE INFIAMMAZIONE
§  Nell’infiammazione →
vasodilatazione → maggiore
aumento della pressione
idrostatica
§  Il flusso di liquido è rivolto dai vasi
all’esterno sia nel tratto arterioso
che in quello intermedio e in parte
in quello venoso
§  Manca il riassorbimento →
essudato

INFIAMMAZIONE
CAPILLARE INFIAMMAZIONE

§  ↑ Permeabilita’ H20 e Proteine plasmatiche

§  L’uscita di proteine dai capillari e il loro passaggio


nell’interstizio contribuiscono a trattenere nei tessuti parte
dell’ H20

§  Proteine - H20 di solvatazione


- ↑ P. O. Nei tessuti
- P. O. Costante nel vaso
- ↓ Rientro di liquido nel vaso

INFIAMMAZIONE
4. DIAPEDESI

Uscita dai vasi dei leucociti

1.  Attrazione chemiotattica verso la zona lesa


2.  Adesione alle pareti del vaso
3.  Uscita (esodiapedesi)
4.  Eventuale rientro (endiapedesi)

INFIAMMAZIONE
4. DIAPEDESI

INFIAMMAZIONE
Marginazione dei leucociti

Marginazione dei leucociti

INFIAMMAZIONE
Marginazione-Diapedesi-Chemiotassi

INFIAMMAZIONE
Marginazione leucocitaria

INFIAMMAZIONE
MIGRAZIONE CELLULARE

INFIAMMAZIONE
MIGRAZIONE CELLULARE

INFIAMMAZIONE
41. CHEMIOTASSI
Sostanze con attività chemiotattica:
- Frammento C5a del complemento
- Batteri ed estratti batterici
- MAF (macrophage activating factor) dei linfociti T posti a
contatto con l’antigene
-  Leucotrieni A4 e B4 (Neutrofili/Piastrine - derivati dall’acido
Arachidonico)
-  Interleuchine IL2, IL8 (macrofagi)
-  ……

INFIAMMAZIONE
42. ADESIONE ALLE PARETI

INFIAMMAZIONE
Adesione / Extravasazione / Fagocitosi

INFIAMMAZIONE
MOLECOLE DI ADESIONE

INFIAMMAZIONE
MOLECOLE DI ADESIONE

Molecole di adesione, 3 famiglie:


-Selectine: caratterizzate da un dominio extracelluare lectinico.
Interagiscono con gli oligosaccaridi siliati legati a glicoproteine
mucino-simili
P-Selectina (CD62P) (preformate) piastrine e cellule Endoteliali
E-Selecina (CD62E) cellule Endoteliali (dopo stimolazione di citochine)
L-Selectina (CD62L o LAM1) leucociti (adesione transitoria)

-Immunoglobulino-simili: molecole di adesione endoteliali che


interagiscono con le integrine presenti sui leucociti
ELAM (ENDOTELIAL LEUKOCITE ADHESION MOLECOLES)
ICAM (INTRACELLULAR ADHESION MOLECULES)

- Integrine: glicoproteine di adesione transmembrana eterodimeriche


(α e β)
INFIAMMAZIONE
4 ADESIONE ALLE PARETI

INFIAMMAZIONE
4 ADESIONE ALLE PARETI

INFIAMMAZIONE
4 ADESIONE ALLE PARETI

Ridistribuzione delle molecole di adesione ed esposizione sulla


superficie cellulare in risposta a stimoli pro- infiammatori
(istamina, trombina, PAF)
INFIAMMAZIONE
4 ADESIONE ALLE PARETI

Induzione dell’espressione di molecole di adesione endoteliali. IL-1 e


TNF inducono l’espressione di E-Selectina, ICAM e VLAM
INFIAMMAZIONE
4 ADESIONE ALLE PARETI

Aumento dell’avidità di legame. Modificazione conformazionale di


LFA-1 sui neutrofili (dopo attivazione da citochine pro-infiammatorie)
per consentire l’adesione salda con ICAM
INFIAMMAZIONE
DIAPEDESI

Adesione salda

DIAPEDESI: processo mediato dal


Aumento di espressione legame ICAM/integrine. Avviene
delle integrine principalmente nelle venule.
Collagenasi per degradare la
membrana basale
INFIAMMAZIONE
43. ESODIAPEDESI

§  Avviene nella zona delle prevenule


§  Movimenti ameboidi attivi
§  Attraversamento tra cellule endoteliali, facilitato dalle
idrolasi lisosomiali che digeriscono la sostanza
cementante (monociti e granulociti)
§  Linfociti passano anche attraverso le cellule per
fagocitosi

a)  formazione di un rigonfiamento sulla parete del vaso in


corrispondenza di uno pseudopodo
b)  attraversamento della parete
c)  spazio sotto-endoteliale
d)  attraversamento della membrana basale
e)  insinuazione tra le c. peri-endoteliali
INFIAMMAZIONE
44. ENDIAPEDESI

§  Una volta usciti dai vasi i leucociti migrano nei tessuti


dove esercitano la loro funzione fagocitarla
§  Monociti rientrano
§  Granulociti (vita media 24h) non rientrano

INFIAMMAZIONE
DIAPEDESI

INFIAMMAZIONE
INFILTRATO INFIAMMATORIO

Nell’infiammazione
acuta, i neutrofili
predominano
nell’infiltrato
infiammatorio
durante le prime 6-24h
per poi essere
rimpiazzati dai monociti
in 24/48ore

INFIAMMAZIONE
FAGOCITOSI
1. RICONOSCIMENTO E ADESIONE
2. INGESTIONE
3. UCCISIONE E/O DEGRADAZIONE
PRINCIPALI OPSONINE:

• Fc delle IGG


• Il frammento opsonizzante C3
• Collectine

RECETTORI SUI LEUCOCITI:

• FcγR
• Recettori del complemento
(CR1,2,3)
CR3 si lega ad alcuni batteri via LPS
senza l’intervento degli Ab o del
complemento
FAGOCITOSI INDIPENDENTE
DALLE OPSONINE
INFIAMMAZIONE
Rilascio extracellulare e danno tissutale

Le modificazioni della membrana e del metabolismo del leucocita


durante la chemiotassi, l’attivazione e la fagocitosi provocano
il rilascio di prodotti

•  all’interno del fagolisosoma,


•  negli spazi extracellulari,

amplificando l’effetto dello stimolo infiammatorio iniziale.

INFIAMMAZIONE
5. STASI: IPEREMIA PASSIVA

§  L’aumento della velocità di circolo che caratterizza la


fase iniziale tende a diminuire in seguito all’essudazione
§  Nella fase di stasi il volume di sangue contenuto nel
tessuto infiammato è maggiore della norma
§  L’iperemia non dipende da vasodilatazione ma dal
rallentamento del circolo: iperemia passiva

CAUSE:
§  Pressione nei tessuti
§  Conseguente all’essudazione: compressione sulle venule

INFIAMMAZIONE
MEDIATORI

INFIAMMAZIONE
FATTORI SOLUBILI

INFIAMMAZIONE
CELLULE
PRINCIPALI TIPI DI CELLULE PRESENTI NEI TESSUTI INFIAMMATI

§  Granulociti neutrofili
§  Granulociti eosinofili
§  Macrofagi
§  Mastcellule
§  Linfociti
§  Plasmacellule
§  Fibroblasti

INFIAMMAZIONE
CELLULE DEI VASI: C. ENDOTELIALI, SMC, FIBROBLASTI

• Le cellule endoteliali hanno proprietà di controllo


dei meccanismi della coagulazione e della risposta
piastrinica (proprietà antitrombotiche)

• Le cellule muscolari lisce (SMC), i fibroblasti, le


componenti proteiche del sottoendotelio e della
membrana basale, regolano gli stimoli per
l’attivazione del sistema emostatico (proprietà
trombofiliche)

INFIAMMAZIONE
CELLULE ENDOTELIALI

L’endotelio è un organo con una incredibile


capacità di rispondere a stimoli del
microambiente con risposte esclusivamente
localizzate e diversificate.
Occupa circa 1000 m2 di superficie in un
adulto normale di 70 Kg

INFIAMMAZIONE
PROPRIETA’ DELL’ENDOTELIO

La integrità dell’endotelio assicura la completa


biocompatibilità tra il sangue ed il sistema circolatorio.
Per questo motivo esso è più direttamente coinvolto
nella omeostasi dei meccanismi fisiologici della
emostasi e nella complessa fisiopatologia della
trombosi
L’endotelio funge da barriera tra il sangue ed i tessuti.
Questa barriera è estremamente sensibile ai cambi del
microambiente.

INFIAMMAZIONE
FIBROBLASTI

§  Sono costituenti del connettivo normale


§  Aumentano nelle fasi riparative
§  Sono cellule sessili
§  Sono le cellule che intervengono nella guarigione delle
lesioni tissutali e nel processo cicatriziale

INFIAMMAZIONE
MASTCELLULE
Le mastcellule o mastociti sono normalmente presenti nel
connettivo lasso
Contengono eparina che viene rilasciata per azione
osmotica o meccanica
Contengono istamina e varie proteasi
Due tipi:
- MCT contengono granuli con enzimi proteolitici tipo triptasi
- MCTC contengono granuli con enzimi proteolitici tipo
triptasi e chimasi

§  Eparina → permeabilità vasale


§  Istamina → vasodilatazione
§  Citochine IL3 – IL5 → attivazione eosinofili
§  Leucotrieni e Prostaglandine → Iperemia attiva e chemiotassi
§  GM – CSF → attivazione di granulociti e macrofagi
INFIAMMAZIONE
GRANULOCITI
NEUTROFILI
§  Provengono dal sangue per diapedesi
§  Fagocitosi di batteri e piccole particelle
§  Abbondanti negli essudati di origine batterica →
Degenerazione grassa – PUS

INFIAMMAZIONE
GRANULOCITI

EOSINOFILI
§  Abbondanti nelle infiammazioni allergiche
§  Fagocitano i complessi antigene – anticorpo
§  I granuli contengono idrolasi acide e perossidasi (non
sostanze antibatteriche)
§  Escono dai vasi per diapedesi
§  Maturano in seguito a stimolo di IL3 e IL5

NEUTROFILI
§  Coinvolti nella genesi delle infiammazioni allergiche
§  Granuli contengono istamina, eparina, leucotrieni, PAF
§  Sulla superfice presentano il recettore per Fc delle IgE

INFIAMMAZIONE
MACROFAGI
MONOCITI - MACROFAGI
§  Monociti arrivano nei tessuti sede di flogosi per diapedesi dal
sangue
§  Nei tessuti sede di flogosi si differenziano in macrofagi
§  Hanno funzione di fagocitosi
§  Come per i granulociti le particelle sono prima opsonizzate poi
fagocitate in vacuoli nei quali i lisosomi riversano il loro
contenuto
§  I materiali indigeriti sono espulsi (esocitosi)
§  Sostengono la vasodilatazione (NO)
§  Particolarmente abbondanti nei tessuti con flogosi cronica
§  Operano sinergicamente con linfociti e plasmacellule nella
risposta immune
§  L’antigene deve prima venire in contatto con i macrofagi e poi
è in grado di stimolare la risposta adattativa specifica

INFIAMMAZIONE
LINFOCITI
§  Sempre presenti nei tessuti infiammati soprattutto nelle
flogosi croniche
§  PICCOLI LINFOCITI: ø 5 – 8 µm 90% totale
§  GROSSI LINFOCITI: ø 20 µm
§  Non sono capaci di fagocitosi
§  Non sono attratti per chemiotassi
§  Non si muovono per mezzo di pseudopodi
§  Non aderiscono a superfici
§  Sono fagocitati dalle c. endoteliali ed espulsi dalla parte
opposta
§  Sono prodotti per proliferazione di blasti ovvero cellule
staminali multipotenti del midollo osseo
§  Ly B (da Bursa di Fabrizio)hanno piena maturazione nel
midollo osseo
§  Ly T (da Timo) maturano pienamente nel timo (Th e Tc)
INFIAMMAZIONE
PLASMACELLULE

§  Abbondano nei tessuti infiammati (i. croniche)


§  Morfologia tipica: citoplasma abbondante, basofilo
§  Nucleo eccentrico con cromatina a zolle; R.E. abbondante
§  Producono immunoglobuline (anticorpi)

INFIAMMAZIONE
TRASUDATI

§  Fuoriuscita non infiammatoria di una quota maggiore di


liquido dai vasi
§  Si raccoglie nei tessuti interstiziali : edema non flogistico
oppure in cavità preformate : idrope
Es. Idrotorace ⇒ trasudato nel cavo pleurico
Ascite ⇒ trasudato nel cavo peritoneale
Idrocele ⇒ trasudato nella cavità sierose del testicolo
§  È dovuto allo squilibrio emodinamico oppure ad
Ipoproteinemia (edema discrasico)
POCHE PROTEINE < 2g/100 (ALBUMINE)

INFIAMMAZIONE
ESSUDATI

§  Il materiale nuovo – componente cellulare, componente


liquido – che si raccoglie nel tessuto infiammatorio è detto
essudato
§  Le caratteristiche fisico – chimiche dell’essudato variano a
seconda delle cause flogogene, delle sedi e della gravità
dell’infiammazione
§  La quantità di proteine presenti nell’essudato è indice
della gravità dell’infiammazione
§  Ph acido (demolizione glicogeno ⇒ ac. Lattico)
§  Ac. Ialuronico (connettivo), fosfolipidi e ac. nucleici
(Disfacimento di cellule e batteri nel focolaio flogistico)

INFIAMMAZIONE
ESSUDATI

§  Flogosi acute > componente liquida


§  Flogosi croniche > componente cellulare
§  L’edema è l’essudato che si raccoglie nei tessuti
interstiziali
§  Versamento infiammatorio : essudato raccolto in cavità
interne preesistenti (es. Pleurite essudativa, peritonite e…)
§  Ascessi: essudato purulento raccolto in cavità che si
formano in conseguenza all’infiammazione

INFIAMMAZIONE
Edema, laringe
L’edema è l’essudato che si raccoglie nei tessuti interstiziali

This example of edema with inflammation is not trivial at all: there is marked laryngeal edema such that the airway
is narrowed. This is life-threatening. Thus, fluid collections can be serious depending upon their location.
INFIAMMAZIONE
Versamento Pleurico
Versamento infiammatorio : essudato raccolto in cavità
interne preesistenti

Here is an example of fluid collection into a body cavity, or an effusion. This is


a right pleural effusion (in a baby). Note the clear, pale yellow appearance of
the fluid. This is a serous effusion.
INFIAMMAZIONE
Ascesso, broncopolmonite macroscopico

§  This abscessing bronchopneumonia has numerous areas of raised, lighter tan


appearance which are the areas containing the extensive neutrophilic
infiltrates.
INFIAMMAZIONE
Ascesso, broncopolmonite, microscopico

§  Microscopically, the extensive neutrophilic exudate of an acute abscessing


pneumonia is seen here. Normal tissues are destroyed in the region of the
abscess.
INFIAMMAZIONE
INFIAMMAZIONE ACUTA

Infiammazione con prevalenza di fenomeni vasculo-essudativi –


angioflogosi – diversi quadri morfologici a seconda della causa,
dell’intensità, della natura del tessuto interessato.
n.b. Classificazione in base alle caratteristiche dell’essudato

INFIAMMAZIONE SIEROSA
§  Essudato abbondante, povero di cellule e di fibrina
§  Raccolta di liquido limpido fra strati basali e superficiali
dell’epidermide
§  Dopo ustioni, congelamenti, irradiazioni
- Bolle o flittene
- Infiammazione da micobatterio Tubercolare (tuniche
sierose)
INFIAMMAZIONE
Essudato sieroso

Flittene da frizione INFIAMMAZIONE


Versamento Pleurico
Infezione da micobatterio tubercolare

Here is an example of fluid collection into a body cavity, or an effusion. This is


a right pleural effusion (in a baby). Note the clear, pale yellow appearance of
the fluid. This is a serous effusion.

INFIAMMAZIONE
INFIAMMAZIONE ACUTA
INFIAMMAZIONE SIERO – FIBRINOSA
§  Essudato ricco di fibrina
§  Frequente nelle malattie che interessano la tunica sierosa
(pleuriti, peritoniti, pericarditi)
§  I depositi di fibrina formano le aderenze fra opposte
superfici
INFIAMMAZIONE FIBRINOSA
§  Essudato costituito prevalentemente da fibrina
A) LESIONE DELLA PERMEABILITA’ CAPILLARE GRAVE
B) FUORIUSCITA DI FIBRINOGENO
C) DRENAGGIO DA PARTE DEL TESSUTO DELLA PARTE LIQUIDA
§  Essudato di consistenza solida
Pleurite secca, pericardite fibrinosa
§  Tendenza all’organizzazione
INFIAMMAZIONE
Essudato fibrinoso, pericardio

§  The fibrin in this fluid can form a fibrinous exudate on the surfaces. Here, the pericardial cavity has
been opened to reveal a fibrinous pericarditis with strands of stringy pale fibrin between visceral and
parietal pericardium.
INFIAMMAZIONE
Essudato fibrinoso, pericardio

§  Microscopically, the fibrinous exudate is seen to consist of pink strands of


fibrin jutting from the pericardial surface at the upper left. Below this, there
are a few scattered inflammatory cells.
INFIAMMAZIONE
Essudato fibrinoso, microscopico

§  Here is an example of the fibrin mesh in fluid with PMN's that has formed in the area of acute
inflammation. It is this fluid collection that produces the "tumor" or swelling aspect of acute
inflammation.
INFIAMMAZIONE
INFIAMMAZIONE ACUTA

INFIAMMAZIONE CATARRALE
§  Nei tessuti che elaborano muco
§  Muco costituente principale dell’essudato prodotto da
ghiandole unic. (Mucose) o da giandole pluric. Acinose
(tonache sottomucose)
§  Frequenti nelle vie aeree superiori: Riniti, faringiti, laringiti,
bronchiti
§  Del tubo digerente: Gastriti, enteriti, coliti
§  Le mucose colpite sono arrossate, ricoperte di (muco)
essudato vischioso giallastro
§  Il connettivo e’ edematoso, con vasi dilatati e molte c.
infiammatorie (granulociti)
§  L’iperemia ⇒ ↑ secrezione di muco ⇒ funzione difensiva:
trattiene i batteri - stimola la tosse

INFIAMMAZIONE
Essudato catarrale, broncopolmonite acuta

§  The PMN's seen here are in alveoli, indicative of an acute bronchopneumonia


of the lung. The PMN's form an exudate in the alveoli. This patient had a
"productive" cough because large amounts of sputum were produced. The
source, the neutrophilic alveolar exudate, is seen here.
INFIAMMAZIONE
INFIAMMAZIONE ACUTA

INFIAMMAZIONE PURULENTA
§  Essudato ricco di cellule e prodotti del loro disfacimento
(pus) + microrganismi
§  Può raccogliersi in cavità non preesistenti: Ascesso
§  Oppure in cavità già esistenti:
- Piotorace → piocardite purulenta
- Pioperitoneo → piocele
§  Causata da agenti batterici: streptococchi e stafilococchi
§  Ascessi metastasici → diffusione ad altre zone

INFIAMMAZIONE
Essudato purulento, cavità del pericardio

§  Here is a purulent exudate in which the exuded fluid also contains a large number of acute
inflammatory cells. Thus, the yellowish fluid in this opened pericardial cavity is a purulent exudate.
INFIAMMAZIONE
Essudato purulento, meningite acuta

§  A purulent exudate is seen beneath the meninges in the brain of this patient
with acute meningitis from Streptococcus pneumoniae infection. The exudate
obscures the sulci.
INFIAMMAZIONE
INFIAMMAZIONE ACUTA

INFIAMMAZIONE EMORRAGICA
§  Agente flogogeno determina la rottura dei vasi →
Passaggio dei globuli rossi
§  Processi infettivi della cute
Carbonchio, vaiolo, tifo esantematico
Glomerulo nefrite acuta
Pleuriti

INFIAMMAZIONE
Essudato siero sanguinoso, pleura

§  Here is an example of bilateral pleural effusions. Note that the fluid appears reddish, because there
has been hemorrhage into the effusion. This is a serosanguinous effusion.
INFIAMMAZIONE
INFIAMMAZIONE ACUTA

INFIAMMAZIONE NECROTICO – EMORRAGICA


§  Carattere emorragico + necrosi
§  Fase essudativa → accumulo di macrofagi → placche di
necrosi → formazione di escara → ulcera → emorragie
interne in corrispondenza della zona necrotica
Salmonella tiphimurium
ulcere da compressione
ulcere da reflusso
vasculiti

INFIAMMAZIONE
Ulcera, mucosa gastrica

§  One consequence of acute inflammation is ulceration. This occurs on epithelial surfaces. Here
the gastric mucosa has been lost, or ulcerated. A larger ulcer and several adjacent smaller ones
with surrounding erythema appear at the left of center.

INFIAMMAZIONE
Ulcera, laringe

§  Below the vocal cords in this larynx are large ulcerations. Such subglottic ulcers are produced
with prolonged endotracheal intubation in which the cuff of the endotracheal tube fits too tight.
Thus, ulcerations can be produce by mechanical forces. In fact, so-called "pressure ulcers" or
"decubitus ulcers" can form on skin over bony prominences in persons who are bedridden for an
extended time.

INFIAMMAZIONE
Ulcera, esofago

§  An esophageal acute ulcer is shown here in which the squamous mucosa has been lost. In the
ulcer base are inflammatory cells and fibrin.
INFIAMMAZIONE
Infiammazione con necrosi, vasculite microscopico

§  The vasculitis shown here demonstrates the destruction that can accompany
the acute inflammatory process and the interplay with the coagulation
mechanism. The arterial wall is undergoing necrosis, and there is thrombus
formation in the lumen.
INFIAMMAZIONE
Infiammazione con necrosi, vasculite microscopico

§  At higher magnification, vasculitis with arterial wall necrosis is seen. Note the
fragmented remains of neutrophilic nuclei (karyorrhexis). Acute inflammation
is a non-selective process that can lead to tissue destruction.
INFIAMMAZIONE
INFIAMMAZIONE ACUTA

INFIAMMAZIONE ALLERGICA
§  Reazione immediata
§  ISTAMINA: Aumento della permeabilità capillare
Fenomeno essudativo
§  Diapedesi dei granulociti Eosinofili
§  Evoluzione: infiammazione catarrale – muco
§  Vie aeree superiori
Riniti da ipersensibilizzazione da pollini

INFIAMMAZIONE
EVOLUZIONE dell’INFIAMMAZIONE ACUTA

Evoluzione favorevole: guarigione


§  Riassorbimento dell’essudato
§  Rimozione degli agenti flogistici e degli elementi morti
dalle zone integre partono gettate di c. Endoteliali che
costituiranno i nuovi vasi (neo-angiogenesi)
§  Processo di riparazione tissutale

§  Evoluzione grave: necrosi

§  Evoluzione intermedia: cronicizzazione (es. Fistole)

INFIAMMAZIONE
GUARIGIONE

INFIAMMAZIONE
INFIAMMAZIONE CRONICA

Può essere cronica dall’inizio


o cronicizzazione di una forma acuta
Bronchiti croniche
Gastriti croniche
Enteriti croniche

§  Diminuzione dei fenomeni vascolari


↓ granulociti neutrofili - ↓ fagocitosi
↑ macrofagi
↑ linfociti e macrofagi ⇒ Formazione nei connettivi di focolai
disposti a manicotto intorno ai vasi: Infiltrati parvicellulari

INFIAMMAZIONE
INFIAMMAZIONE CRONICA

§  Formazione di anticorpi
§  Progressiva obliterazione dei vasi
§  Atrofia a causa del disturbo della nutrizione del tessuto
§  Processi regressivi

Due tipi:
1.  Processo infiammatorio cronico diffuso (interstiziale)
2.  Processo infiammatorio granulomatoso

INFIAMMAZIONE
INFIAMMAZIONE CRONICA

Caratteristiche:
§  Fugacità dei fenomeni vascolari
§  Prevalenza dei fenomeni produttivi nella zona colpita
→ Macrofagi linfociti e plasmacellule
§  Compressione dei vasi
§  Macrofagi → fagocitosi
§  Presenza di c. giganti polinucleate
§  Partecipazione di processi immunitari
§  Evoluzione:
1.  necrosi (coagulativa o colliquativa)
2.  guarigione → sclerosi → cicatrici

INFIAMMAZIONE
INFIAMMAZIONE CRONICA

INFIAMMAZIONI INTERSTIZIALI DIFFUSE


§  Aspetti generici simili da un caso all’altro
§  Dipende dall’agente flogogeno e dalla sede della lesione
§  Colpisce organi parenchimatosi
- Epatite interstiziale
- Nefrite interstiziale
- Polmonite interstiziale
§  Esito: sclerosi → retrazione cicatriziale

INFIAMMAZIONE
Infiammazione cronica interstiziale, polmone,
virus influenza microscopico

§  Certain etiologic agents such as viruses are more likely to lead to chronic inflammation, as seen
here in the lung of a patient with influenza A. Note also that the inflammatory infiltrates of
chronic inflammation are more likely to be interstitial (within tissues) rather than exudative
(above surfaces or in spaces) like acute inflammation.
INFIAMMAZIONE
Infiammazione cronica con distruzione della parete bronchiale

§  Chronic inflammation with destruction of the bronchial wall is seen here. An inflammatory
infiltrate extends from the lumen to the left.
INFIAMMAZIONE
Infiammazione cronica con cicatrici, bronco, macroscopico

§  Chronic inflammation can be seen in conjunction with some degree of scarring. Here, chronic
inflammation of the bronchi has led to dilation and scarring with increased tan to white
collagenous tissue.
INFIAMMAZIONE
Infiammazione cronica, endometrio, microscopico

§  Seen here is chronic endometritis with lymphocytes and plasma cells in the endometrial stroma. In
general, the inflammatory infiltrate of chronic inflammation consists mainly of mononuclear cells:
lymphocytes, plasma cells, and macrophages.
INFIAMMAZIONE
Infiammazione cronica, cervice uterina, microscopico

§  Here is chronic cervicitis. Prolonged acute inflammation or repeated bout of acute


inflammation may lead to the presence of more mononuclear cells and chronic inflammation.

INFIAMMAZIONE
Infiammazione cronica, giunzione sinoviale, microscopico

§  Chronic inflammation can go on for a long time. Seen here in the synovium of a patient with
rheumatoid arthritis are collections of dark blue lymphocytes.
INFIAMMAZIONE
Infiammazione acuta e cronica, colicistite, microscopico

§  You can find both acute and chronic inflammation here. This type of mixed
inflammation is typical of repeated or recurrent inflammation. Thus, a diagnosis of
"acute and chronic cholecystitis" or "acute and chronic cervicitis" can be made.
INFIAMMAZIONE
Ascesso cronico, polmone, macroscopico

§  An abscess may have elements of chronic inflammation if it persists for some time. Thus, it is
possible to have a "chronic abscess" with elements of both acute and chronic inflammation.
Seen here in the right middle lung lobe is jus such a chronic abscess.
INFIAMMAZIONE
INFIAMMAZIONE CRONICA

GRANULOMA
§  Formazione infiammatoria cronica circoscritta
§  Reazione macrofagica esuberante
§  Risposta del connettivo al processo infettivo
§  Agenti eziologici:
- batteri
- Virus
- Microparassiti
- Micro particelle

INFIAMMAZIONE
INFIAMMAZIONE CRONICA

INFIAMMAZIONE
INFIAMMAZIONE CRONICA

INFIAMMAZIONE
FORMAZIONE DEL GRANULOMA

INFIAMMAZIONE
Infiammazione granulomatosa, microscopico
Coccidioides immitis (fungo)

§  Granulomatous inflammation occurs in response to some agents which persist


for a long time and require a more orchestrated immune response to fight
them. The granuloma seen here demonstrates the typical rounded and focal
nature of this type of inflammation. A couple of spherules of Coccidioides
immitis (fungus) are present in the giant cell in the center.
INFIAMMAZIONE
Cellule Epitelioidi in granuloma

§  These are epithelioid cells around the center of a granuloma. They get their
name from the fact that they have lots of pink cytoplasm similar to squamous
epithelial cells. Their nuclei tend to be long and stringy.
INFIAMMAZIONE
Cellule giganti in granuloma

§  Giant cells are a "committee" of epithelioid macrophages. Seen here are two
Langhans type giant cells in which the nuclei are lined up around the
periphery of the cell. Additional pink epithelioid macrophages compose most
of the rest of the granuloma.
INFIAMMAZIONE
INFIAMMAZIONE CRONICA

GRANULOMA TUBERCOLARE
Struttura caratteristica
§  Parte centrale: zona necrotica (caseosa)
- Assenza di fibre collagene ed elastiche
- Presenza di micobatteri
§  Intorno alla zona necrotica :
istiociti in stretto contatto contenenti il micobacterium
- Cellule Giganti polinucleate
§  Più esternamente : linfociti e fibroblasti
Occlusione del lume dei vasi → ischemia

INFIAMMAZIONE
Granuloma tubercolare, polmone, macroscopico

§  Granulomatous disease can become quite extensive. Here are numerous confluent granulomas
in a case of pulmonary tuberculosis.
INFIAMMAZIONE
Granuloma tubercolare, polmone, microscopico

§  The focal nature of granulomatous inflammation is demonstrated in this microscopic section of


lung in which there are scattered granulomas in the parenchyma. This is why the chest
radiograph with tuberculosis or other granulomatous diseases is often described as
"reticulonodular". A biopsy could miss such lesions from sampling error, too.
INFIAMMAZIONE
Granuloma tubercolare, polmone, microscopico

§  Here are two pulmonary granulomas. Granulomatous inflammation typically


consists of epithelioid macrophages, giant cells, lymphocytes, plasma cells,
and fibroblasts. There may be some neutrophils.
INFIAMMAZIONE
Granuloma, necrosi caseosa, linfonodo, macroscopico

§  Grossly, a granuloma tends to be a focal lesion. Seen here in a hilar lymp node is a granuloma.
Granulomas due to infection are often "caseating" because they have prominent caseous
necrosis.
INFIAMMAZIONE
Granuloma, necrosi caseosa, linfonodo, microscopico

§  This is a caseating granuloma. Epithelioid cells surround a central area of


necrosis that appears irregular, amorphous, and pink. Grossly, areas of
caseation appear cheese-like.
INFIAMMAZIONE
Necrosi caseosa in granuloma, microscopico

§  Granulomas caused by tuberculosis and by dimorphic fungi such as H. capsulatum or C.


neoformans are often caseating.
§  Here, the area of caseation is seen at the upper right.
INFIAMMAZIONE
Tubercolosi miliare granuloma, macroscopico

§  With a poor immune response to the agents producing granulomatous inflammation, there is
extensive spread of infection with the production of a "miliary" pattern of granulomas as seen
here in the lung of a patient with miliary tuberculosis. The 1 to 2 mm granulomas are scattered
around like millet seeds.
INFIAMMAZIONE
INFIAMMAZIONE CRONICA

GRANULOMA DA CORPO ESTRANEO


§  Corpi estranei di varia natura: schegge, spine, protesi,
punti di sutura
§  Presenza nella parte centrale del corpo estraneo
§  Intorno c. giganti polinucleate
§  Numerosi linfociti e plasmacellule e fibroblasti
§  Fenomeni necrotici minimi
§  Durata lunga, scarsa tendenza alla guarigione
§  Patogenesi:
azione chemiotattica del corpo estraneo verso i
macrofagi → Indigeribilità del c. estraneo con idrolasi

INFIAMMAZIONE
Granuloma da corpo estraneo,
punto di sutura microscopico

§  Two foreign body giant cells are seen just to the right of center where there is
a bluish strand of suture material from a previous operation.
INFIAMMAZIONE
Granuloma da corpo estraneo,
polmone, materiale aspirato microscopico

§  Here is a foreign body type giant cell at the upper left of center adjacent to a
segment of vegetable material aspirated into the lung. Such foreign body giant
cells have nuclei scattered haphazardly about the cell.
INFIAMMAZIONE
GUARIGIONE

INFIAMMAZIONE
GUARIGIONE

INFIAMMAZIONE

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