Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
LE PATOLOGIE GENETICHE
III lezione
Elastina: mutazioni in eterozigosi con perdita di funzione sono tollerate nella maggior
parte dei tessuti contenenti elastina (cute, polmoni, vasi), ma a livello aortico, in cui la
necessità di elastina è maggiore, la mancanza di un allele crea patologia: stenosi
sopravalvolare aortica
1 mut allelica
• Definisce un gruppo clinicamente eterogeneo (da forme molto lievi a gravi) di difetti
ereditari del tessuto connettivo caratterizzato principalmente da fragilità ossea.
• E’ la più comune malattia genetica dell’osso con una prevalenza stimata intorno a
1:10.000 -1:20.000.
• E’ accompagnata da manifestazioni extrascheletriche: dentinogenesi imperfetta, perdita
di udito, alterazione dello spessore delle sclere (che si presentano di colore blu o grigio,
poiché più sottili del normale), iperlassità dei legamenti e della pelle.
80-90% dei pazienti con OI presenta una forma Autosomica Dominante dovuta ad
una mutazione nei geni COL1A1 e COL1A2 che codificano rispettivamente per le
catene proteiche α1 e α2 del collagene di tipo I
COLLAGENE DI TIPO I
• 2α1 e 1α2 (tripla elica)
Osteogenesi imperfetta
APLOINSUFFICIENZA
Quando entrambi gli omologhi sono colpiti, possono essere influenzati in maniera
disuguale - le persone con condizioni autosomiche recessive sono spesso eterozigoti
composti, con due differenti mutazioni
Neomorfo: allele con una nuova attività o prodotto (es. Bcr-Abl in CML).
Proteine: effetti patologici delle mutazioni
/microduplicazione
Mitocondriali
MALATTIE DA ESPANSIONE DI TRIPLETTE NUCLEOTIDICHE
Mutazioni dinamiche
POLIMORFICI
Classificazione:
• Classe 1: espansione di repeats non codificanti che causano
loss of function della proteina (es. X fragile)
• Classe 2: espansione di repeats non codificanti che
conferiscono nuove proprietà alla proteina (es. distrofia
miotonica)
• Classe 3: espansione di repeats codificanti che conferiscono
nuove proprietà alla proteina (es. malattia di Huntington)
Sindrome del cromosoma X fragile (FRAXA)
Trasmissione X linked
Frequenza: 1 su 4000 maschi
1 su 6000 femmine
Sindrome del cromosoma X fragile (FRAXA)
Caratteristiche:
RM medio-grave, ritardo psicomotorio
alta statura
faccia lunga triangolare,
ipoplasia malare (regione zigomatica),
ridotta distanza tra dli occhi
orecchie grandi anteverse
macroorchidismo
ipotonia muscolare
comportamento autistico
• 1991: identificazione del gene FMR1 (Xq27.3) come responsabile della sindrome
• Più del 99% delle mutazioni in FMR1 sono dovute all’espansione di una sequenza
ripetuta CGG nel 5’ UTR (non codificante) del gene
Sindrome del cromosoma X fragile (FRAXA)
Non patologia
Affetti: La presenza di più di 200 repeats nel 5’ UTR del gene determina la metilazione
delle citosine del promotore del gene, inibendone la trascrizione (loss of function
mutation)
Maschi penetranza completa; Donne 35% affette per inattivazione X (anche se recessiva)
Sindrome del cromosoma X fragile (FRAXA)
Classificazione:
• Classe 1: espansione di repeats non codificanti che causano
loss of function della proteina (es. X fragile)
• Classe 2: espansione di repeats non codificanti che
conferiscono nuove proprietà alla proteina (es. distrofia
miotonica)
• Classe 3: espansione di repeats codificanti che conferiscono
nuove proprietà alla proteina (es. malattia di Huntington)
MALATTIA DI HUNTINGTON
• Prevalenza: 3-7:100000 .
• Autosomica dominante (maschi e femmine)
• Comparsa tardiva e giovanile (50 e 30 anni, ma anche rare forme in
adolescenti)
• Progressiva
• Sintomatologia:
disordini del movimento per degenerazione nucleo caudato e putamen:
movimenti involontari incontrollabili aritmici (corea), spasmi, tic, rigidità, difficoltà di parola
e di deglutizione stadi finali
disordini cognitivi difficoltà di organizzazione, apprendimento, orgazizzazione verbale,
pianificazione, attenzione, percezione spaziale, demenza
disordini psichiatrici depressione (la piu’ frequente), ansia, irritabilità apatia, ossessione, delirio
e mania
• Morte dopo 10-25 anni dall’insorgenza dei sintomi per insufficienza cardiaca,
pneumopatie e/o altre complicazioni
MALATTIA DI HUNTINGTON
Meccanismo patogenetico
Malattia autosomica
autenticamente dominante:
fenotipo eterozigoti = omozigoti
Penetranza completa
Pochissime nuove mutazioni
ESPANSIONE CAG
NELLA REGIONE
CODIFICANTE DEL GENE
HTT (IT15)
sul cromosoma 4
MALATTIA DI HUNTINGTON
Fisiopatologia
ESPANSIONE CAG
NELLA REGIONE SINTESI PROTEINA Nuova proprietà:
CODIFICANTE DEL ANOMALA con TOSSICITA’ DELLA
GENE IT15 sul crom. 4 poliglutamine PROTEINA ANOMALA
(HUNTINGTINA, proteina
Aggregazione per
HTT a funzione
formare precipitati
non nota)
MALATTIE DA ESPANSIONE DI TRIPLETTE NUCLEOTIDICHE
Meccanismi molecolari
• Replicazione aberrante: Slipped strand mispairing (scivolamento)
Si ha un’espansione
quando, durante la
replicazione del DNA, il
DNA strand di neosintesi
si stacca in modo
inappropriato dal
templato.
Quando si riassocia con il
templato, il nuovo strand
potrebbe ripiegarsi per
scivolamento all’indietro e
riappaiarsi con un repeat
fuori registro.
MALATTIE DA ESPANSIONE DI TRIPLETTE NUCLEOTIDICHE
/microduplicazione
Mitocondriali
EREDITARIETÀ MITOCONDRIALE
Il DNA mitocondriale
umano viene ereditato per
via materna, in quanto
durante il processo di
fecondazione i mitocondri
dello spermatozoo sono
marcati con ubiquitina, una
proteina che si lega ad altre
proteine che devono essere
degradate.
OMOPLASMIA ed ETEROPLASMIA
Bambino con
grave
malattia?
Bambino con
malattia lieve?
MERRF:
Mioclono-
epilessia con
raggruppamento
di fibre rosse
stracciate
CLINICA: gruppo estremamente eterogeneo di disturbi caratterizzati dal fallimento dei
mitocondri nel soddisfare il fabbisogno energetico di una cellula